Con Aspirante
Vedovo, il regista Massimo
Venier fa il tentativo di confrontarsi con un capolavoro
indiscusso della nostra tradizione cinematografica,
Il Vedovo di
Dino Risi, e ri-attualizzarlo al fine di
raccontare uno dei volti dell’Italia odierna: quello cinico e
imprenditoriale, attraverso i toni tipici della commedia nera. Se
l’originale, interpretato dai grandissimi Alberto
Sordi e Franca Valeri, è ambientato nel
boom economico degli anni ’60, quando a prevalere erano ottimismo e
fiducia per il futuro; questo è invece percorso dalla malinconia
sottesa ma evidente che caratterizza i giorni nostri. Uno stato
d’animo che traspare dall’esistenza dei protagonisti, dalle loro
movenze, dalla loro routine e dal loro modo di rapportarsi
all’altro che, in entrambi i casi, si dimostra inadeguato.
Al centro della vicenda sono
Alberto Nardi (Fabio
De Luigi) e Susanna Almiraghi (Luciana
Littizzetto): una coppia sposata e decisamente male
assortita: lui si pavoneggia invano della sua presunta attitudine
dinamica e imprenditoriale quando, in realtà, è perennemente a un
passo dal fallimento; lei, una importante industriale del nord, è
tra le donne più ricche e note di Milano, nonché tra quelle più
acide e spietate. Di fronte all’ennesimo rischio di collasso delle
imprese di costruzione Nardi, il rapporto tra i due si inasprisce
ulteriormente a tal punto da spingere il più sventurato e
sprovveduto dei due coniugi, Alberto, a desiderare con tutte le sue
forze la morte della moglie, facendo il possibile perché essa
realmente sopraggiunga.
Aspirante Vedovo,
Al di là della critica, tutt’altro
che sottile, alle forme di comunicazione mediatica proprie
dell’ambito industriale e pubblicitario – emblematica è la sequenza
in cui lei, per solidificare l’immagine altruista e beneficiale
dell’azienda, vezzeggia le immagini di bambini neri, mossa da
ragioni puramente speculative – e del ritratto, corrotto e
vizioso, del clero – delineato dalla figura incresciosa del
cardinale amico di famiglia – l’aspetto forse più
interessante e meglio rappresentato è quello della solitudine. Una
condizione umana qui contestualizzata e storicizzata dal diffuso e
comune sentore del dissesto imminente, privato e professionale;
così come dalla consapevolezza, per i più agiati, di non possedere
altro all’infuori della propria ricchezza e avidità. Quest’ultimo è
proprio il caso di Susanna che, anche al momento della sua morte
fittizia, non sarà pianta da nessuno e, con ogni probabilità,
neanche ricordata.
Funzionale all’atmosfera decadente
generale è la configurazione degli spazi: a predominare è infatti
la periferia cittadina, il grigiore e la desolazione delle aree
commerciali cui, per contro, corrisponde la fatua opulenza della
villa dei due infelici consorti.
I buoni che in realtà sono cattivi,
i cattivi pieni di bontà, i militari corrotti, i cartelli della
droga messicana e un’agente di polizia bella come se ne vedono solo
al cinema. E poi elicotteri, macchinoni, pistole fucili e bombe a
mano. C’è tutto in Cani Sciolti, questo film
d’azione con Mark Wahlberg e (poteva forse mancare?)
Denzel Washington.
Cani Sciolti, la trama
In Cani Sciolti
Bobby Trench, un agente della DEA (l’agenzia antidroga americana) e
il soldato della marina statunitense Marcus Stigman lavorano,
ognuno per i propri superiori e senza conoscere l’identità uno
dell’altro, per debellare il cartello messicano della droga di Papi
Greco, uno spietato narcotrafficante. Certo utilizzano metodi poco
ortodossi, e sicuramente nella parte dei “cattivi ragazzi” ci
sguazzano bene, ma alla fine dei conti sono dei buoni, tanto da
farsi fregare completamente dai cattivi. In Cani
Sciolti i due decidono in accordo con polizia e marina, di
svaligiare una banca nella quale i boss della droga messicani
tengono i loro soldi sporchi per poter in questo modo iniziare un
indagine sui clienti della Tres Cruces. Ma qualcosa va storto,
anzi, va fin troppo dritto! I 3 milioni di dollari che si
aspettavano di trovare sono in realtà 43, la polizia, con cui Bobby
era d’accordo, non si presenta all’appuntamento e i due riescono a
fuggire con il malloppo senza intoppi.
Il film
Ma si scoprirà presto che il
bottino non appartiene assolutamente a Papi Greco, e i piedi che
hanno pestato con l’operazione sono ben più altolocati e feroci. Da
qui partono fughe rocambolesche, si sprecano pallottole e bombe, si
susseguono stalli alla messicana senza nessun messicano. Inizia lo
spionaggio e il controspionaggio. I due protagonisti, che una volta
scoperti i rispettivi ruoli pensavano di essere uno la preda
dell’altro, si trovano a dover collaborare per salvarsi la pelle,
perché ormai è chiaro che sono stati incastrati anche se non
sappiamo bene il perché di tanta rabbia da parte dei “capi” nei
confronti dei due agenti. In questa situazione di crisi c’è chi da
cattivo diventa cattivissimo, chi si pente della trappola tesa ai
due e si redime, anche se troppo tardi, lasciando indizi
cifrati.
Cani
Sciolti potrebbe essere un film come tanti che
affollano le sale in autunno, ma questa prima opera americana di
Baltasar Kormákur, scritta da Blake
Masters ha qualcosa in più. E non solo per la provenienza
originale del soggetto (tratto dai fumetti di Steven Grant) ma
anche per un certo modo di concepire la storia. Certo, l’azione e i
muscoli devono fare da protagonisti, altrimenti che ci sono venuto
a fare a vedere un film con Denzel Washington, ma il ritmo e l’ironia dei
dialoghi e l’assoluta mancanza di quel buonismo tipicamente
americano, di quelle figure di eroi senza macchia né paura, ne
fanno una pellicola godibile anche ai meno appassionati di bazooka
e fuoristrada.
Il Festival
Internazionale del Film di Roma, su proposta del Direttore
Artistico Marco Müller, consegnerà il Premio
alla carriera 2013 ai familiari del grande cineasta russo Aleksej
Jurevič German, scomparso nel febbraio di quest’anno.
L’attribuzione del premio era stata comunicata al maestro
pietroburghese a inizio inverno, così da accompagnare l’uscita del
suo nuovo ambizioso lungometraggio, É difficile essere un
dio. Per la prima volta nella storia dei festival europei, un
premio alla carriera verrà dunque consegnato postumo. A ritirare il
premio saranno Svetlana Karmalita, vedova del regista, complice di
tutti i suoi progetti più personali e sceneggiatrice dei due ultimi
film del maestro, insieme al figlio Aleksej A. German, capofila del
rinnovamento del cinema russo contemporaneo (Leone d’argento a
Venezia 2008 per Soldati di carta).
A seguire la cerimonia di
premiazione, verrà proiettato in prima mondiale É difficile
essere un dio, epica opera di fantascienza filosofica tratta
dal romanzo di culto dei fratelli Boris e Arkadi Strugatski
(autori, tra gli altri, di Picnic sul ciglio della
strada, che Andrej Tarkovskij ha portato al cinema con il
titolo Stalker). Il libro è stato pubblicato in Italia
da Marcos y Marcos con il titolo “È difficile essere un dio”.
Il Direttore Marco Müller ha così
commentato la decisione di attribuire il Premio alla carriera 2013
al maestro pietroburghese: “Quello di Aleksej German non è stato
‘un caso’. E ancora meno ‘un caso di censura’. Il meno prolisso dei
grandi autori cinematografici russi ha rivendicato ogni sua
personalissima opera, portata avanti contro tutto e contro tutti,
in un itinerario artistico e filosofico assolutamente sconvolgente,
che ha affermato una fortissima personalità d’autore già con
il suo “vero” primo lungometraggio, l’eretico Controllo
stradale (1971-1985). Figura scomoda per ogni regime,
German ha iniziato presto le sue schermaglie con i censori e il
sistema burocratico del cinema sovietico, continuate per tutto il
periodo brezhneviano. Non solo perché i suoi film trasgredivano le
regole e ignoravano volutamente le abitudini del realismo
socialista post-disgelo, ma soprattutto perché il suo cinema,
costruito sulla scrittura registica, se si fosse affermato, avrebbe
ribaltato strutture e tematiche teoriche, etiche, stilistiche.
Andava dunque fermata la sua spinta dirompente. German ha dunque
potuto realizzare solo cinque film e mezzo (il ‘mezzo’ è una
co-regia di debutto) in quarantasei anni di carriera registica. La
sua attenzione alla differenza rispetto alla pretese del presente,
la sua predilezione per il dissenso rispetto al consenso, finiscono
per disturbare anche il sistema commerciale della Russia
non-socialista, che inventa allora nuovi freni per gli ostinati
slanci creativi del cineasta. Ma questo non gli impedisce di
affrontare progetti ambiziosi, arrivando a realizzare film-limite
come Chrustalëv, la macchina! (in concorso a
Cannes nel 1998) e É difficile essere un dio che
conclude la ricerca del regista sul tempo e la memoria, collegando
l’assurdità del passato e del presente con quella del medioevo
prossimo venturo.
Il German di É difficile
essere un dio è un cineasta che vuole raccontare storie
fantastiche, rimanendo tuttavia fedele alle sue preoccupazioni di
autenticità documentaria. È un documentarista che, penetrato nel
mondo irreale dei quadri di Hyeronimus Bosch (secondo German,
‘Bosch è molto più realista di Rubens’), si ostina a catturarne
ogni minimo dettaglio. Aleksej German è stato un artista tanto
geniale quanto ostinato nella sua radicalità. Un artista che ha
scelto di confrontarsi sempre con problemi insormontabili. Se
avessi oggi in sorte la possibilità di pranzare un’ultima volta con
lui, in uno di quei ristoranti dostoevskijano-lenigradesi cui era
affezionato, gli avrei citato questo proverbio della sua terra:
‘Per risolvere un problema difficile ci vuole un cinese. Ma per un
problema impossibile ci vuole un russo’. Un genio russo come
lui”.
ALEKSEJ JUREVIČ GERMAN
La straordinaria integrità artistica
del cineasta, equivalente a quella di maestri come Terrence Malick
e Stanley Kubrick, e l’intervento della censura sovietica, che ha
regolarmente bloccato l’uscita dei suoi film, ha limitato la
produzione di German a soli cinque lungometraggi. Essi hanno
rappresentato e rappresentano oggi un punto di riferimento
imprescindibile. La statura di German ha pochi eguali nel
cinema moderno: con Andrej Tarkovskij e Aleksandr Sokurov fa parte
di una “trinità russa” che ha rivoluzionato il modo di pensare il
cinema.
Aleksej Jurevič German nasce a
Leningrado nel 1938. Il padre, Jurij P. German, celebre (e
premiatissimo) scrittore sovietico “umanista”, amico del regista
Vsevolod Ėmil’evič Mejerchol’d, lo convince ad iscriversi alla
facoltà di regia teatrale di Leningrado. Dopo la laurea, German
collabora con Grigorij Tovstonogov, figura chiave del teatro
sovietico negli anni Cinquanta e Sessanta. Nel 1964, il regista
inizia a lavorare alla Lenfilm, gli “studios” più vecchi
dell’Unione Sovietica, diventati culla del cinema d’autore. Nel
1967, insieme a Grigorij L. Aronov, firma il suo primo
film, Sed′moj sputnik (Il settimo compagno di
strada). Nel 1971, German finisce Proverka na dorogach
o Operacija “S novym godom” (Controllo sulle strade o
Operazione Anno nuovo), tratto da una novella scritta dal
padre. La pellicola, ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale,
viene subito proibita con l’accusa di falsificazione dei fatti
storici: uscirà in sala nel 1985. Nel 1977, il regista
gira Dvadčat′ dnej bez vojny (Venti giorni
senza guerra), tratto dal romanzo di Konstantin Simonov, noto
scrittore legato al partito che difende il film di fronte ai
vertici del Comitato Centrale e ne consente la distribuzione. Nel
1984, German utilizza di nuovo un romanzo del padre e gira il suo
film più famoso, Moj drug Ivan Lapšin (Il mio amico Ivan
Lapšin), ambientato nei primi anni Trenta. Il ritratto della
storia sovietica fatto da German non piace al partito ed il film
viene immediatamente ritirato dalle sale. Per sopravvivere, German
scrive sceneggiature assieme alla moglie Svetlana Karmalita,
firmate solo con il cognome di lei. Quella di German è stata una
parabola di vita e creazione scandita da vicende tanto difficili
quanto drammatiche, che hanno diradato per lui le opportunità di
realizzare direttamente i suoi progetti. Nel più lungo periodo di
stasi registica, German e la sua compagna di vita e di lavoro hanno
comunque creato (nel 1988) e diretto, alla Lenfilm, lo Studio per
le opere prime e i film sperimentali, una struttura legata ai
debutti di nuovi registi che ha prodotto otto lungometraggi,
assieme a film brevi e d’animazione.
Con gli anni Novanta e la nuova
situazione politica, German lavora sul film Chrustalev,
mašinu! (Chrustalev, la macchina!), che esce nel
1998, dopo essere stato presentato in concorso al Festival di Cannes. In questo film, German
giunge all’affermazione che dopo gli orrori dell’epoca staliniana
l’arte non può esistere nella forma precedente. Nel 2000, il
regista, ormai riconosciuto come uno dei maestri della
cinematografia russa, premiato con numerose onorificenze, comincia
a lavorare sul gigantesco progetto di É difficile essere un
dio, tratto dal famoso omonimo romanzo dei fratelli Strugazkij,
che lo impegna per tredici anni di duro lavoro. Con É
difficile essere un dio, German ritrae sul grande schermo
un’intera civiltà, che riassume la storia dell’umanità con spietata
precisione e enorme pietà. Aleksej German muore il 21 febbraio del
2013: il film viene portato a compimento da Svetlana Karmalita e
dal figlio Aleksej A. German.
FILMOGRAFIA (COME
REGISTA)
Sed′moj
sputnik (1967)
Proverka na
dorogach (1971-1986)
Dvadčat′ dnej bez
vojny (1977-1979)
Moj drug Ivan
Lapšin (1984-1986)
Chrustalev,
mašinu! (1998)
Trudno
byt’Bogom (2013)
LA PRODUZIONE DI É
DIFFICILE ESSERE UN DIO
É difficile essere un
dio è un progetto al quale German pensava già dalla metà
degli anni Sessanta. German, infatti, prova a realizzarlo nel 1964,
come sua “vera” opera prima, ma per rispettare le regole della
Lenfilm, la storica casa di produzione per cui il regista ha sempre
lavorato, gira invece Controllo stradale.
Successivamente, il progetto viene
approvato dal Goskino, l’ente statale incaricato di organizzare
l’attività cinematografica in Unione Sovietica, ma nel 1968, dopo
la ribellione di Praga, l’autorizzazione gli viene negata per
ragioni ideologiche. Vent’anni dopo il regista torna sul progetto,
ma decide invece di girare un film che lo impegnerà a
lungo, Chrustalev, la macchina!. Dieci anni più tardi,
dopo aver dichiarato “Non mi interessa altro che la possibilità di
costruire da zero un mondo, una civiltà intera”, German rivolge
tutti i suoi sforzi in direzione di É difficile essere un
dio. Le riprese si sono svolte dall’autunno 2000
all’agosto 2006: vengono addirittura costruiti dei castelli vicino
a Praga e nei teatri di posa della Lenfilm; durante una lavorazione
così lunga alcuni attori muoiono di vecchiaia; la postproduzione
del film lo impegna per oltre un lustro. German muore il 21
febbraio 2013: il film viene ultimato dalla moglie e sua più
stretta collaboratrice, Svetlana Karmalita, e dal figlio Aleksej A.
German.
Continua il casting del progetto
di Alex Proyas che come sappiamo sarà
prodotto dalla Summit Entertainment e che si
intitolerà Gods of
Egypt.Oggi arriva la conferma da
Variety che l’attore in ascesa Brenton
Thwaites sarà il protagonista della pellicola in cui
dovrebbe interpretare il ruolo di un ladro che si unisce a un Dio
in una spedizione attraverso l’Egitto. L’attore Brenton
Thwaites si unisce quindi ai già
confermati Nikolaj
Coster-Waldau, Gerard Butler
eGeoffrey
Rush, che interpreteranno
rispettivamente Horus, Seth
e
il Dio del
soleRa.
Nonostante i progressi produttivi però non è stata ancora
ufficializzata una data di uscite, ma sappiamo che la sceneggiatura
è stata scritta da Burk Sharpless e
Matt Sazama.
Guarda il nuovo trailer
italiano di Piovono Polpette
2, la commedia della Sony Pictures Animation
che, dopo il grande successo del 2009, tornerà nelle sale il
prossimo Natale, distribuita da Warner Bros. Pictures Italia.
Deadline riporta la notizia che
Jennifer Ehle è in trattative per entrare a far
parte del cast di 50 sfumature di grigio.
L’attrice, nota al grande pubblico per il ruolo di Elizabeth Bennet
nella serie tv del 1995 Orogoglio e pregiudizio, ma anche
per film quali Contagion, Le idi di marzo e Zero Dark
Thirty, interpreterà con molta probabilità Carla, la madre di
Anastasia, la giovane protagonista del romanzo.
Il film è stato scritto
da Kelly
Marcele,mentre a dirigere
sarà Sam Taylor-Johnson (moglie
dell’attore Aaron Taylor-Johnson). A produrre il film, invece, ci
saranno Michael De Luca, Dana
Brunetti e l’autrice del romanzoE.L.
James, per un’uscita fissata per il 14 Agosto
2014. Come tutti ormai sanno, il ruolo di Christian Grey
sarà interpretato dall’attore Charlie Hunnam,
mentre nei panni di Anastasia Steele ci sarà Dakota
Johnson.
50 sfumature di
grigioè un romanzo, caratterizzato dalla
descrizione di scene di esplicito erotismo e da elementi di
pratiche sessuali BDSM, ha in breve tempo raggiunto una vasta
popolarità e un grande successo di vendite negli Stati Uniti e in
Gran Bretagna. L’intera serie ha venduto oltre 70 milioni di copie
in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in 37 paesi.
La Notorious
Pictures ha finalmente diffuso online il trailer
italiano ufficiale di Kill Your
Darlings, pellicola di John
Krokidas con protagonisti Daniel
Radcliffe e Dane DeHaan. Il
film, presentato al Sundance Film Festival, ha vinto la decima edizione
delle “Giornate degli Autori” in occasione del Festival del Cinema di Venezia 2013. In Italia, verrà rilasciato il 17
ottobre con il titolo Giovani
ribelli – Kill Your Darlings. Di seguito il
trailer.
Giovani ribelli Kill
Your Darlings trailer italiano
Kill Your
Darlings è ispirato alla storia vera di quattro
studenti della California University che, basandosi sulla “setta
dei poeti estinti” di Walt Whitman, decidono di infrangere le
regole di una delle più importanti università americane,
influenzando così a loro volta le generazioni a venire. Il resto
del cast include Jack Huston, Ben Foster, Michael C.
Hall, Elizabeth Olsen e Jennifer Jason
Leigh.
Giovani ribelli Kill Your
Darlings trailer italiano
Jon M Chu non
dirigerà più il nuovo adattamento cinematografico di
Masters of the
Universe, pellicola basata sulla nota serie di
action figure ideata dalla Mattel,
protagonista di numerosi fumetti e altrettanti film d’animazione di
grande successo. Era da più di un anno che sapevamo ormai che Chu
avrebbe dovuto occuparsi della regia di questo ambizioso progetto,
ma pare che adesso il papà di G.I. Joe: La
vendetta sia stato costretto a rinunciare perché
impegnato con le riprese di G.I. Joe 3,
che dovrebbero partire a gennaio 2014.
In attesa di scoprire a chi
spetterà l’arduo compito di riportare sul grande schermo l’iconico
personaggio di He-Man, vi riveliamo che è stato scelto anche un
nuovo sceneggiatore per la pellicola: si tratta di Terry
Rossio, noto per il suo lavoro nella saga de I pirati
dei Caraibi e in The Lone Ranger. Secondo le ultime
indiscrezioni, pare che questo film, il cui titolo dovrebbe essere
Grayskull, sarà ambientato completamente
su Eternia, senza nessun viaggio sul pianeta terra, come era invece
accaduto per l’adattamento del 1987 di Gary Goddard I
dominatori dell’universo, con protagonisti
Dolph Lundgren e Frank
Langella.
Angela Bassett, Pierce
Brosnan, Milla Jovovich ed Emma Thompson
saranno i protagonisti del nuovo thriller della Millennium Films
dal titolo Survivor. A dirigere la
pellicola, come riportato da Deadline, ci sarà il regista di V
per VendettaJames McTeigue.
Il film, sceneggiato da
Phil Shelby, seguirà le vicende di una donna
americana (Jovovich) che lavora a Londra per il Dipartimento degli
Stati Uniti d’America. Quando i suoi uffici vengono bombardati,
lei, l’univa sopravvissuta, scoprirà di essere vittima di una
cospirazione che la porterà a trasformarsi in una fuggitiva per
cercare di evadere la legge. Avrà tempo fino alla notte di
Capodanno per cercare di ripulire il suo nome ed evitare un altro
attacco terroristico.
La produzione di Survivor,
che inizialmente annoverava nel cast Katherine
Heigl e Clive Owen, partirà a
gennaio 2014 a Londra. Tra i produttori figura
Charles Winkler, figlio del regista Irwin
Winkler.
E’ partita ufficialmente la
produzione della nuova commedia romantica di Cameron
Crowe. Le riprese del film, che annovera nel cast
Emma Stone, Bradley Cooper, Rachel McAdams e
Alec Baldwin, sono cominciate qualche giorno fa
alle Hawaii, come dimostra la seguente immagine dal set sbucata in
rete qualche ora fa.
Eric Gautier, noto
per il suo lavoro in Into the Wild, figura come direttore
della fotografia. Il progetto, che non ha ancora un titolo, al
momento viene identificato come Untitled Hawaii
Project e dovrebbe raccontare la storia di un
consulente militare (Cooper) che ha il compito di supervisionare un
lancio di armi satellitari dalle Hawaii; lavorando a stretto
contatto con uno dei capi dell’operazione, un pilota donna dell’Air
Force One (Stone), l’uomo finirà per innamorarsi di lei.
Non sono mai abbastanza i mezzi a
disposizione per promuovere in maniera diretta ed efficace una
pellicola. La Sony/Screen Gems ha organizzato qualcosa di veramente
sorprendente, e al tempo stesso spaventoso, per promuovere
Carrie, la nuova pellicola di
Kimberly Peirce con protagoniste Chloe
Moretz e Julianne Moore. Date un’occhiata
al video che segue per capire di cosa si tratta…
Tratto dal romanzo di Stephen King, il film è il remake di Carrie, lo sguardo di
Satana diretto nel 1976 da Brian De Palma con protagonista Sissy
Spacek. Protagonista della storia è Carrie White, un’adolescente
complessata per l’educazione sbagliata ricevuta dalla madre nonché
zimbello della scuola dove viene ridicolizzata di continuo. Quando
Carrie scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici inizierà
ad usarli per vendicarsi.
Vi ricordiamo
cheCarrieè il remake
del film del 1976 diretto
da Brian De Palma. Ad interpretare il
ruolo che fu di Sissy Spacek ci sarà,
per questa versione del 2013, la
giovane Chloe Grace Moretz,
mentre Julianne Moore interpreta
la sua fanatica madre.
La CBS Films ha diffuso in rete un
secondo trailer ufficiale dell’ultimo lavoro dei fratelli
CoenInside Llewyn Davis.
Il film uscirà in America a dicembre, mentre
in Italia verrà rilasciato dalla Lucky Red il
16 gennaio 2014. Eccolo di seguito.
Il film, con protagonisti Carey
Mulligan, Justin Timberlake, Garrett Hedlund, John Goodman, F.
Murray
Abraham e Oscar Isaac, si
ispira alla vita del cantante folk Dave van Ronk, attivo a New York
negli anni ’60 ed ha partecipato in concorso
al Festival di Cannes 2013.
Inside Llewyn
Davis è ambientato nel Greenwich Village negli anni
60 ed è ispirato alla vita del musicista e cantautore Dave van
Ronk. Chitarrista, arrangiatore, intimo amico di Bob Dylan, van
Ronk è stato figura di rilievo nel panorama della musicafolk americana negli anni sessanta.
Dalla mente immaginifica del
regista, produttore e sceneggiatore Baz Luhrmann, arriva in
Home Video il nuovo adattamento per il grande schermo del romanzo
di F. Scott Fitzgerald, Il
Grande Gatsby.
Nella scrittura del film campione
di incassi, il cineasta coniuga i suoi caratteristici stili
narrativi, visivi e sonori, creando la sua personale
interpretazione di un classico della letteratura americana
riuscendo a dare vita al periodo storico dei “ruggenti anni ’20” in
una maniera mai vista prima. Il cast d’eccezione vede, nel ruolo di
protagonista assoluto, Leonardo DiCaprio in una delle sue migliori
performance attoriali.
Recensione film:
Gatsby, quale Gatsby? Con queste
misteriose e sospese parole il mondo perfetto, dorato e frivolo di
Daisy Buchanan viene a contatto per la prima volta con il
misterioso signore che, dall’altro lato della baia, da feste
principesche, scatenate, e verso le quali si riversano tutti gli
abitanti di New York. Ma chi è Gatsby? Perché da queste feste? E’
davvero l’assassino del Kaesar, o un eroe di guerra, o un omicida?
Nessuno lo sa, fino a che Nick Carraway, squattrinato agente di
borsa e aspirante scrittore viene invitato per la prima volta ad
una sua festa. Insieme a Nick ci addentriamo nel mondo e nella
villa di Jay Gatsby, alla scoperta del suo passato, dei suoi
segreti e della sua grandiosa visione.
Apertura del Festival di Cannes 2013, Il
Grande Gatsby segna il ritorno alla
collaborazione di Baz
Luhrmann con Leonardo DiCaprio.
L’attore, dopo essere stato per il regista australiano lo
sfortunato Romeo Montecchi, si cala adesso nel ruolo di Jay Gatsby,
una delle figure più interessanti della letteratura, e protagonista
del capolavoro di Francis Scott Fitzgerald. La lettura
cinematografica di Luhrmann è perfetta, senza sbavature, senza
minimi spostamenti, adatta per un pubblico che venera l’opera
letteraria e ne fa un oggetto intoccabile. Gli eventi sono narrati
con filologica precisione e i personaggi sono calati in un mondo
perfettamente ricostruito sia a livello scenografico che,
soprattutto, a livello costumistico. I gioielli e gli abiti anni
’20 sono minuziosamente basati sulla moda degli anni ruggenti e
tutto il cast sembra nato in quell’epoca per indossare quegli
abiti. DiCaprio, e con lui Carey Mulligan, Isla
Fisher , Jason Clarke, Joel Edgerton, Elizabeth
Debicki e Tobey Maguire sono un cast
perfettamente scelto e che sembra uscito fuori dalle pagine di
Gatsby; oltre alla straordinaria somiglianza fisica con i
personaggi, il cast sfodera grandissime performance, che tuttavia,
dato il calibro degli attori, non sorprendono ma confermano il loro
talento.
Unico, vero, grande assente del
film è proprio Luhrmann, regista che ha dimostrato in passato di
avere una grandissima personalità registica e che qui scompare
dietro la magnificenza della storia e del romanzo, affidando la
commozione e la partecipazione dello spettatore esclusivamente agli
attori, rinunciando, forse per timore reverenziale, a esprimere
quel grado supremo di follia che aveva fatto la fortuna dei suoi
primi lavori, su tutti Moulin Rouge.
Il Grande
Gatsby è una meraviglia per gli occhi e per il cuore,
che purtroppo non ha il coraggio di diventare film, rimanendo una
sfavillante lettura per immagini del romanzo di Fitzgerald. La
pellicola, distribuita da Warner Home Video, sarà disponibile in
edizioni Blu-Ray, Blu-Ray 3D e DVD, tutte arricchite da molte ore
di imperdibili contenuti speciali, tra cui il commento del regista
e le scene dal set filmate da Tobey Maguire.
Commento all’edizione:
E’ un’edizione coi fiocchi quella che Warner Home Video ha
rilasciato in blu-ray, con moltissimi contenuti speciali che
faranno la gioia di tutti i fan del regista di Moulin
Rouge. Non a caso, ad aprire i battenti degli extra è
proprio il brillante regista Baz Luhrmann che in
The Greatness of Gatsby ci racconta l’esperienza
di adattare un romanzo così bello, immortale, ma soprattutto molto
rispettato. Ma la vera chicca del blu-ray è senza
dubbio Within and Without withTobey
Meguire, ovvero il making of realizzato dall’attore
protagonista del film, un esilarante viaggio dietro le quinte del
film alla scoperta dei set e delle riprese. Ma le sorprese non
finiscono qui perché gran parte degli extra è dedicata alla
ricostruzione storica dal punto di vista musicale con i contenuti
The swingins sounds of gatsby e The Jazz
Age, un viaggio esplorativo sulla costruzione musicale
dell’opera. Per finire, non potevano mancare le scene eliminate e
un incredibile finale alternativo.
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
È online il trailer italiano
ufficiale di Two Mothers, pellicola
precedentemente nota al grande pubblico come Adore,
con protagoniste le bravissime Naomi
Watts e Robin Wright, pronte ad
offrire due performance profonde e sicuramente indimenticabili.
Diretto da Anne Fontaine (Coco avant
Chanel) e tratto da un racconto di Doris
Lessing (Nobel per la letteratura nel
2007), Two Mothers narra la storia di due donne,
legate da una lunga e sincera amicizia, che si scopriranno
innamorate l’una del figlio dell’altra. La sceneggiatura è opera
di Christopher Hampton, noto per il
suo lavoro in Espiazione e A
Dangerous Method. Di seguito il trailer italiano.
Naomi Watts e Robin Wright vestono i
panni delle due madri protagoniste della storia, mentre i figli
sono interpretati da Xavier
Samuel (Riley Biers nella saga
di Twilight) e James
Frecheville (Animal Kingdom). La pellicola è
stata presentata in anteprima all’ultima edizione del
Sundance FilmFestival e verrà
rilasciata in Italia il prossimo
17 ottobre, grazie alla BIM
Distribuzione.
Attore, sceneggiatore, produttore,
filantropo. Ma anche gran giocatore di poker che rientra nella Top
40 degli attori coi maggiori incassi nella storia, e che
People ha nominato l’uomo più sexy del mondo (era il
2007, anno in cui il suo nome è finito anche sul lastrico, cioè
sulla Walk of Fame di Hollywood). Malgrado l’innegabile fama e un
paio di ex come Claire Danes e Winona Ryder, alla
fine si è sposato una civile, che gli sfornato pure 3 figlie.
Questo, ladies and gents, è
Matt
Damon, Oscar alla sceneggiatura per Will Hunting –
Genio ribelle, il cui successo gli apre porte e portoni. La
statuetta la condivide con l’amico di sempre, Ben
Affleck, con cui collabora a diversi progetti nel corso
della sua carriera (intrapresa a scapito di Harvard). Carriera che
registra la prima battuta (una sola) di Damon in
MysticPizza, nel lontano 1988; poi la
consueta gavetta, fino all’exploit di Will Hunting (diretto
da Gus Van Sant), che lo traghetta verso film di grande
richiamo, come Salvate il soldato Ryan (= salvate
Matt), la trilogia collettiva di Ocean (coi compari
Pitt e Clooney), e l’altra trilogia, che lo vede
assoluto protagonista, nonché action-hero: la serie di
Bourne (prima che il testimone – e l’amnesia –
passassero a Jeremy Renner). Seguono pellicole di spessore
come Syriana, The Departed (dove se la
batte con Leuccio nostro), e Invictus, ma Damon non
rinuncia all’adrenalina, ed eccolo in Green Zone di
Paul Greengrass (lo stesso di Bourne 2 e 3).
Nel suo curriculum si nota come
ricorrano certi nomi, primo fra tutti Soderbergh: la
collaborazione n°7, Behind the Candelabra, è
fortemente attesa sui nostri schermi. E se col recente
Elysium Matt non ci ha dato molti
brividi (o forse sì?), gli concediamo la rivincita con The
Zero Theorem di TerryGilliam e
Monuments Men di Clooney. Nel frattempo gli
accendiamo tutte e 43 le candeline. HAPPY BIRTHDAY, MR. DAMON!
E’ arrivato online un nuovo spot tv
con scene inedite di Thor the Dark
World, sequel del primo episodio che vedeva
protagonista assoluto il Dio del tuono interpretato
da Chris Hemsworth. Eccolo di
seguito.
Il film MarvelThor: The Dark
World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film
MarvelThor e The Avengers, Thor torna a
combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma un’antica
dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale
né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il
viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, costretto a
stringere un’alleanza con lo sleale Loki per salvare non solo il
suo popolo e coloro che ama… ma l’intero universo.
Si è concluso questa domenica 6
Ottobre l’edizione di Ottobre del Romics 2013, e
come accade ogni anno da un po’ di tempo a questa parte molti nerd
sono accorsi alla fiera del fumetto capitolina, e come ogni anno
tanti sono i cosplay che hanno sfilato per gli stand della
Fiera di Roma. Ecco a voi una carrellata di solo
alcuni di essi nelle foto della nostra Stefania
Buccinnà:
Tutti i cosplay nella nostra foto
gallery:
[nggallery id=315]
Romics è una manifestazione
dedicata al fumetto, all’animazione e ai videogiochi. Dal 2013,
oltre alla classica edizione autunnale di fine settembre/inizio
ottobre, la manifestazione raddoppierà, proponendo un’edizione
primaverile, che si terrà in aprile, sempre all’interno del polo
fieristico di Roma. Nella dodicesima edizione gli
organizzatori hanno calcolato un’affluenza di oltre 120.000
persone. Dalla prima edizione fino a quella del 2011 ne è stato
Direttore Artistico Luca Raffaelli.
Guarda il Trailer del nuovo film con
protagonista Checco Zalone dal titolo Sole e
catinelle, nuova commedia diretta da Gennaro Nunziante e
prodotta da Pietro
Valsecchi.Oggi è stato rilasciato
il primo trailer ufficiale del film che uscirà il 31 ottobre
2013
Trama: Se sarai promosso
con tutti dieci papà ti regala una vacanza da sogno”. È questa la
promessa che Checco fa al figlio Nicolò. Fin qui tutto bene, il
problema è che Checco, venditore di aspirapolvere in piena crisi
sia con il fatturato che con la moglie, non può permettersi di
regalare al figlio nemmeno un giorno al mare. E quando Nicolò
riceve la pagella perfetta, la promessa va mantenuta. Fortuna che a
Checco non manca l’ottimismo; partito con la speranza, delusa, di
vendere qualche aspirapolvere ai suoi parenti in Molise, si ritrova
a casa di Zoe, una ricchissima ragazza che ha un figlio proprio
dell’età di Nicolò. Nasce un’amicizia tra i due bambini e Zoe
“adotta” Checco e Nicolò e li fa entrare nel suo mondo: inviti a
party esclusivi, bagni in piscine fantastiche e ancora yacht,
cavalli, campi da golf, serate a Portofino. E naturalmente Checco
travolgerà lo stile compassato e in fondo ipocrita di questo mondo
con la sua travolgente simpatia e innocente
spregiudicatezza.
Ha debuttato in cima alle
classifiche sia negli USA che in Europa e come prevedibile si
appresta a incassare milioni di dollari, stiamo parlando di Gravity
(recensione), l’atteso film di Alfonso
Cuaron, che ha come protagonisti Sandra
Bullock e George Clooney. Oggi
arriva una nuova featurette nel quale il regista ci parla
dell’importanza del sound design nel film
Il film si basa su una
sceneggiatura scritta da Alfonso Cuarón, Jonás
Cuarón, Rodrigo Garcia, mentre
la fotografia è curata da Emmanuel
Lubezki, che ha condotto un lavoro maniacale sulle
numerose sequenze realizzate completamente i CGI e riprese con la
tecnologia stereoscopica. Gravity uscirà
in America e in Italia, in 3D, il prossimo 4
ottobre.
Trama:
Sandra Bullock interpreta la dottoressa Ryan
Stone, un brillante ingegnere medico alla sua prima missione
sullo Shuttle, mentre Matt Kowalsky (George
Clooney) è un astronauta veterano al comando della sua
ultima missione prima del ritiro. Durante quella che sembra una
passeggiata nello spazio di routine, ecco che accade il
terribile incidente. Lo Shuttle viene distrutto e Stone
e Kovalsky rimangono a volteggiare nella più totale oscurità
completamente soli e attaccati l’uno all’altra. Il silenzio
assordante è la conferma della perdita definitiva di ogni contatto
con la Terra e, con esso, ogni speranza di essere salvati. La paura
si trasforma in panico e ogni boccata d’aria consuma il poco
ossigeno rimasto. Ma l’unica strada verso casa potrebbe
essere quella di spingersi ancora più lontano, nella terrificante
distesa dello spazio.
Dopo aver letteralmente stregato la
maggior parte della critica al New York film Festival, ecco che vi
presentiamo un nuovo trailer de I sogni segreti di
Walter Mitty, prossimo film diretto e interpretato da
Ben Stiller.
I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo
stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.
Mentre sapevamo già che
Ellen DeGeneres e Albert Brooks
sarebbero tornati in Finding Dory per
dare le voci ai loro personaggi, rispettivamente Dory e Marlin, lo
status di partecipazione degli altri talento non era ancora chiaro
e Andrew Stanton è impegnato a raccogliere la
maggior parte dei componenti del cast originale.
Oggi, via Total Film,
arriva la conferma che Willem Dafoe tornerà a
prestare la voce a Branchia (Gill nella versione originale), il
minaccioso, ma infondo paterno pesce chirurgo dell’acquario che
aiuta Nemo a credere in se stesso e a scappare verso l’oceano.
“Si, ho già
cominciato – ha detto Dafoe – E’ anche meglio della prima
volta, è fantastico”.
A DeGeneres, Brooks e Dafoe si
uniscono anche Diane Keaton e Eugene
Levy che daranno la voce ai genitori di Dory.
La storia è ambientata in un parco
acquatico e sembra che a seguito di un documentario sul SeaWorld
intitolato Blackfish gli autori della
sceneggiatura avrebbero preferito modificare il finale della storia
e concludere la vicenda lasciando aperta la possibilità, ai pesci
ospiti del parco, di poterlo lasciare appena l’avessero voluto. Il
documentario infatti parla di quanto sia complicato e dannoso
tenere i pesci e i grossi mammiferi acquatici in cattività.
Vedremo presto Willem Dafoe accanto a
Ellen Page nel video game Beyond: two
souls e con Christian Bale, Casey Affleck e
Zoe Saldana nel film di Scott Cooper,
Out of the Furnace.Fonte: CS
Ecco quattro nuovi character poster
per il prossimo film Disney natalizio,
Frozen – Il regno di ghiaccio. Il film che ci
accompagnerà durante le vacanze di Natale promette davvero bene dal
trailer, intanto però cominciate a fare amicizia con Anna, Elsa e
tutti gli altri personaggi!
I Walt Disney Animation Studios
presentano
Frozen – Il regno di ghiaccio, un’avventura da brivido
per il grande schermo, dagli autori di Rapunzel –
L’intreccio della torre e Ralph
Spaccatutto. Quando una profezia intrappola un intero
regno in un inverno senza fine, Anna, valorosa e ottimista, insieme
al coraggioso uomo di montagna Kristoff e alla sua renna Sven,
intraprende un viaggio epico alla ricerca della sorella Elsa, la
Regina delle Nevi, per riuscire a porre fine al glaciale
incantesimo. Anna e Kristoff incontreranno sul loro cammino
creature fantastiche come i trolls, un buffo pupazzo di neve di
nome Olaf, montagne alte come l’Everest e magia dietro ogni angolo,
e combatteranno contro tutti gli elementi della natura per salvare
il regno dalla distruzione.
Basato sulla storia originale di
Hans Christian Andersen,
Frozen – Il regno di ghiaccio racconta
dell’avventura di Anna e Olaf, e del loro affascinante incontro con
la Regina delle Nevi. Nella versione originale del film le voci dei
doppiatori saranno di Kristen Bell, Idina Menzel, Josh
Gad e Jonathan Groff.
Dal più tramandato racconto
proveniente dall’antico Giappone, è nato l’epico
fantasy-d’avventura 47 Ronin. Keanu Reeves è il
protagonista nella parte di Kai, un emarginato che si unisce ad
Oishi (Hiroyuki Sanada), il leader dei 47 Ronin. Insieme cercano la
vendetta sul tiranno Signore che ha ucciso il loro Maestro,
bandendo i suoi seguaci guerrieri. Per restituire
l’onore al loro feudo, i guerrieri si troveranno ad affrontare
delle dure prove per distruggere gli ordinari
guerrieri. 47 Ronin è diretto dal visionario Carl Erik
Rinsch (Il Dono). Ispirato nello stile a diversi maestri come
Miyazaki e Hokusai, Rinsch riuscirà a dar vita a meravigliosi
paesaggi e mastodontiche battaglie, mostrando la storia senza tempo
di Ronin alle platee mondiali in un modo mai visto prima
d’ora.
Il cast del film che arriverà in
Italia il 14 Gennaio 2013 comprende anche Rinko
Kikuchi, Hiroyuki Sanada,Cary-Hiroyuki Tagawa,Tadanobu Asano,Rick
Genest.
Ecco il teaser Trailer (questa
volta ufficiale) del film Godzilla, il nuovo
atteso remake di Godzilla diretto
da Gareth Edwards che vede protagonista
un cast d’eccezione composto da Aaron-Taylor
Johnson, Bryan Cranston, David
Strathairn, Elizabeth Olsen, Juliette
Binoche e Ken Watanabe.
Come sappiamo da
Monsters, Edwards ci sa davvero fare con
le storie di mostri, tenendo sempre lo spettatore sul chi vive.
Speriamo che con questa sua seconda prova riuscirà a confermare le
sue doti. Dal trailer sembra però che il lavoro del regista sia
stato promettente.
Vi ricordiamo che Godzilla, diretto
da Gareth
Edwards,comprende nel cast attori
del calibro di
Aaron Taylor-Johnson, Bryan
Cranston, Elizabeth
Olsen David Strathairn, Juliette
Binoche e la new entry Ken
Watanabe. La pellicola arriverà in Italia il 15 Maggio
2014. Akira Takarada, protagonista della pellicola
originale, dovrebbe, inoltre, avere anche una piccola parte in
questa rivisitazione, tornando sul set
di Godzillaa
sessanta anni di distanza dalla sua interpretazione.
Scritto da Max
Borenstein, che ha rielaborato uno script
di David S. Goyer e David
Callaham, Godzillasarà
il film di punta della Warner Bros dell’anno 2014, visto
che la data di uscita preventivata è stata infatti individuata nel
16 maggio 2014. Un film da cui la produzione si aspetta
molto che, però, dovrà scontrarsi al botteghino con altre pellicole
in uscita nello stesso periodo, quali The Amazing
Spiderman 2, il reboot delle tartarughe ninja e il
sequel dell’Alba del pianeta delle scimmie.
Uscirà nelle nostre sale
cinematografiche il prossimo 10 ottobre Aspirante
Vedovo, il film diretto da Massimo Venier e liberamente
ispirato a Il vedovo di Dino Risi del 1959. A
presentare il film c’erano il regista e il cast.
Qual’ è stata la vostra prima
reazione quando vi è stato proposto il progetto?
Massimo Venier: «Quando ci
hanno proposto questa cosa il primo pensiero è stato che non era
possibile farla; poi però ti trovi di fronte una storia
straordinaria e dei personaggi che lo sono altrettanto e allora
capisci che è giusto e interessante fare un tentativo. »
Luciana Littizzetto: «E’ una
commedia nera: un genere che è ormai molto lontano da quello che si
produce e si realizza abitualmente in Italia. Fare questo, film
riproponendo una storia già raccontata ma ri-attualizzata, era un
modo per avvicinarsi anche ai giovani, a chi – per generazione e
contesto storico-culturale – è lontano da Il vedovo di Dino
Risi che resta un capolavoro indiscusso.»
Fabio De Luigi, attore
protagonista, ci tiene a precisare non si tratta tanto di un remake
quanto di un omaggio a un’opera che è, a pieno titolo, parte della
nostra tradizione culturale e cinematografica e che offre degli
spunti tematici e di genere peculiari su cui era possibile lavorare
in chiave odierna.
«Sarei pazzo se mi paragonassi al
grande Sordi (protagonista dell’originale di Risi, ndr). Il mio
sforzo è stato proprio quello di “dimenticarmi” in un certo senso
di lui e di trovare il mio modo, il mio sguardo, sulla realtà
raccontata. Certo il mio timore era proprio quello di cadere
nell’imitazione considerato anche che il film, per quanto sia
un’altra cosa, è a tratti molto vicino al prototipo: in alcuni casi
anche nella costruzione delle inquadrature Detto ciò credo di aver
rispettato il mio modo di essere e di fare in quanto
attore.»
Luciana Littizzetto:«Non ho chiesto il permesso a Franca Valeri. Le ho
chiesto scusa che è completamente un’altra cosa. Ma non temo il
confronto che è ovviamente perdente, per il semplice fatto che non
c’era il proposito di misurarsi con loro; ma, semplicemente, di
prendere spunto liberamente a trovare una strada nuova
d’interpretazione.»
Al regista: Quali considerazioni
si sente di fare rispetto all’Italia che raccontate nel film e che
ovviamente è molto diversa da quella degli anni ’60?
Massimo Venier: «Il film è
ambientato a Milano come nell’originale e anche i nomi sono rimasti
gli stessi. L’aspetto interessante e che riscontro nella mia stessa
esperienza di cittadino milanese è che oggi esistono un sacco di
“Alberto Nardi”. Anche negli anni ’60 la città era tutta “una gru”
e lo è anche oggi. Un sacco di costruttori si comportano in quel
modo, approfittano della situazione e noi volevamo raccontare anche
questo lato del mondo imprenditoriale.»
Per la Littizzetto: ha individuato un
lato fragile nel personaggio che interpreta? Considerato che, anche
a casa guadagna probabilmente di più di suo marito, come si
confronta con questo aspetto?
Luciana Litizzetto: «E lei
che ne sa? (ride) Per quest’ultimo quesito le manderò l’estratto
conto di mio marito. Comunque effettivamente lui è un musicista
quindi non è che lei abbia tutti i torti.» Recuperata la
serietà ha proseguito descrivendo la solitudine che caratterizza il
suo personaggio e che è una solitudine consapevole e manifesta
anche nel momento della sua presunta morte, quando i suoi
conoscenti invece di piangerla si danno al banchetto e ai piaceri
della compagnia. Una condizione che l’ha resa ancor più spietata,
cinica e aggressiva.
«Non nascondo che ho avuto delle
difficoltà ad interpretarla: alcune cose mi sembravano un po’
eccessive ma la verità è che esistono donne così e quello che mi ha
sempre incuriosito è la loro perfezione ostentata: trucco perfetto,
capelli perfetti, abito perfetto. È come se per loro la giornata
durasse molto di più, oppure come se dormissero quattro ore per
notte senza per questo avvertirne gli effetti.»
La
rivista Esquire ha incoronato l’attrice
Scarlett Johansson come
donna più sexy del mondo, confermandosi anche quest’anno
tra le più desiderate per la seconda volta in carriera. Infatti,
l’attrice fu nominata la più sexy anche nel 2006. Per celebrare
l’evento la rivista ha pubblicato nuove foto con protagonista la
diva di Hollywood del momento:
L’attrice che tutti noi abbiamo
ammirato quest’anno a Venezia ha commentato la cosa con
ironia: «Ho ventotto anni, tra poco mi offriranno solo
ruoli da madre e tutto questo finirà» L’attrice ritornerà al
cinema con il nuovo film MarvelCaptain America
il soldato d’inverno comprende nel cast già
attori del calibro di Chris
Evans, Sebastian
Stan, Anthony
Mackie, Frank
Grillo, Samuel L.
Jackson, Cobie
Smulders, Scarlett
Johansson, Emily
VanCamp e Toby
Jones.Anthony e Joe
Russo dirigeranno la pellicola, la cui uscita statunitense
è fissata per il 4 Aprile 2014. Le riprese sono iniziate a
Cleveland.
La storia si riaggancerà alla fine
di The Avengers, continuando a seguire il Captain America impegnato
con Nick Fury e la S.H.I.E.L.D e alle prese con la modernità. Al
momento l’uscita del film è prevista per il 4 aprile del 2014. Vi
ricordiamo che tutte le news sul film sono reperibili nel nostro
speciale: Captain America:
il soldato d’inverno. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Captain America: il
soldato d’inverno.
In Usa come in Italia,
Gravity di Alfonso Cuaròn, presentato all’ultimo
Festival di Venezia in anteprima mondiale e acclamato dalla
critica, viene accolto bene anche in sala ed esordisce in testa al
Box Office USA. Il film incassa infatti 55 milioni di dollari. La
seconda posizione è invece occupata da Cloudy
2, il seguito di Piovono polpette, secondo episodio
di produzione Sony Pictures che incassa 21 milioni di dollari
raggiungendo un totale di 60. Runner runner,
l’action con Justin Timberlake, Gemma Aterton e Ben
Affleck raggiunge il terzo posto con un incasso di 7 milioni di
dollari. In quarta posizione si
attesta Prisoners altro thriller che ha tra
le sue principali attrattive il cast, composto in questo caso da
Jake Gyllenhall e Hugh Jackman, che incassa altri 5 milioni
di dollari, per un totale che sfiora i 48. Segue in quinta
posizione Rush, ultima fatica di Ron Howard
che però fatica ad attirare pubblico in sala: in tre settimane, si
trova a metà classifica con un incasso totale di 18 milioni di
dollari di cui 4 questa settimana. Il sesto posto è invece occupato
da Don Jon esordio autarchico di Joseph
Gordon-Levitt in qualità di autore totale, del film ha infatti
curato regia, sceneggiatura e recitazione. Il film ha incassato 4
milioni di dollari per un totale di 16. In settima posizione si
ferma Baggage claim, che incassa 4 milioni di
dollari per un totale di 15, mentre all’ottavo posto
troviamo Insidious 2, che dopo un mese è
all’ottavo posto con un incasso totale di 75 milioni di cui quasi 4
raccimolati al box office questa settimana. La nona posizione
appartiene a Pulling strings una commedia di
un regista messicano, che testimonia come una (non più, forse)
minoranza stia iniziando a condizionare anche le sale
nordamericane: la trama ruota attorno ad una diplomatica che viene
salvata dopo una notte di bagordi da un cantante mariachi a cui è
appena stato rifiutato il visto per gli Stati Uniti. Il film
incassa 2 milioni di dollari. Chiude la classifica la
commedia Enough said, ultimo film con
James Gandolfini, che incassa 2 milioni di dollari per un totale di
5.
La prossima settimana si aspettano
le uscite di: Machete kills, l’atteso seguito
del film di Robert Rodriguez e Romeo &
Juliet nuova riproposizione del classico di
Shakespeare diretto, e questa è una curiosità, da Carlo Carlei,
regista italiano prestato come regista di genere negli Stati
Uniti
European Film Academy 2013 ed EFA
Productions sono orgogliosi di annunciare I corti nominati
quest’anno. In ognuno dei 15 festival partecipanti, una giuria
indipendente ha scelto per la nomination nella categoria Corto
Europeo un cortometraggio in concorso.
I corti nominati sono:
Vila do Conde Short Film CUT diretto da Christoph Girardet & Matthias Mueller
Germania 2013, experimental, 12 min
Valladolid Short FilmDOOD VAN EEN SCHADUW
(Death of a Shadow)
diretto da Tom Van Avermaet
Belgio/Francia 2012, 20 min, fiction
Venice Short Film HOUSES WITH SMALL WINDOWS
diretto da Bülent Öztürk
Belgio 2013, fiction, 15 min
Drama Short Film LA LAMPE AU BEURRE DE YAK (Butter Lamp)
diretto da Hu Wei
Francia/Cina 2013, fiction, 15 min
Krakow Short Film LETTER
diretto da Sergei Loznitsa
Russia 2012, documentario, 20 min
Berlin Short Film MISTERIO (Mistery)
diretto da Chema García Ibarra
Spagna 2013, fiction, 12 min
Cork Short Film MORNING diretto da Cathy Brady
UK/Irlanda 2012, 21 min, fiction
Ghent Short Film AS ONDAS (The Waves)
diretto da Miguel Fonseca
Portogallo 2012, 22 min, fiction
Bristol Short Film Nominee ORBIT EVER AFTER diretto da Jamie Stone
UK 2013, fiction, 20 min
Clermont-Ferrand Short Film SKOK (Jump)
diretto da Petar Valchanov & Kristina Grozeva
Bulgaria 2012, fiction, 30 min
Tampere Short FilmSONNTAG 3 (Sunday 3)
diretto da Jochen Kuhn
Germania 2012, animazione, 14 min
Sarajevo Short Film A STORY FOR THE MODLINS diretto da Sergio Oksman
Spagna 2012, documentario, 26 min
Rotterdam Short Film THOUGH I KNOW THE RIVER IS DRY
diretto da Omar Robert Hamilton
Egitto/Palestina/UK 2013, 20 min
Grimstad Short Film YADERNI WYDHODY (Nuclear Waste)
diretto da Myroslav Slaboshpytskiy
Ucraina 2012, fiction, 25 min
Locarno Short Film ZIMA diretto da Cristina Picchi
Russia 2013, documentario, 12 min
Gli European Film Awards 2013 sono
presentati da European Film Academy e.V. ed EFA Productions gGmbH
con il supporto di FFA German Federal Film Board, German
State Lottery Berlin, German State Minister for Culture and
the Media, MEDIA Programme of the EU, Medienboard
Berlin-Brandenburg, Aveda, GLS, Hôtel Concorde Berlin, M·A·C,
Mast-Jägermeister SE e ŠKODA AUTO Deutschland GmbH.
Ecco il trailer italiano di
Jobs, biopic sul celebre Steve
co-fondatore di Apple, che arriverà nei nostri cinema il 14
novembre.
Interpretato da Ashton
Kutcher nel ruolo del co-fondatore di Apple Steve
Jobs, il film racconta la vita del giovane, brillante e
appassionato imprenditore, la cui genialità ha dato il via alla
rivoluzione digitale che ha cambiato per sempre il nostro modo di
vivere e comunicare.
Cresciuto in un sobborgo operaio
nel nord della California, dopo essersi ritirato dal Reed College,
Steve Jobs è un’anima persa alla disperata ricerca di un’identità.
Viaggia in India alla ricerca dell’illuminazione e, come tanti
della sua generazione, sperimenta droghe allucinogene, trovandosi
alla fine a sgobbare nell’anonimato per un creatore di videogame
senza grandi speranze. Insofferente verso i limiti della vita
impiegatizia, si tuffa nel marketing per promuovere una scheda
computer inventata da un suo amico d’infanzia, il cervellone Steve
“Woz” Wozniak (Josh Gad). Usando le sue innate qualità di
marketing unite alle conoscenze tecnologiche, Jobs convince il
proprietario di un vicino negozio di elettronica ad acquistarne 100
unità. Arruola una manciata di amici per assemblarle nel
garage dei suoi genitori, ed è così che nasce la Apple!