PREMIO SIGNIS a
“PHILOMENA” di STEPHEN FREARS e MENZIONE SPECIALE a “ANA
ARABIA” di AMOS GITAI
La giuria SIGNIS composta da Luis
García Orso (Messico), Presidente, Massimo Giraldi (Italia),
segretario, Walter Chikwendu Ihejirika (Nigeria), Valerio Sammarco
(Italia) e Gustavo Andújar (Cuba), ha deciso di assegnare
quest’anno il Premio al film “Philomena” con la seguente
motivazione:
“Perché offre un intenso e
sorprendente ritratto di una donna resa libera dalla fede. Nella
sua ricerca della verità, sarà sollevata dal peso di un’ingiustizia
subita grazie alla sua capacità di perdonare”.
La Giuria ha inoltre assegnato una
menzione speciale al film “Ana Arabia” con la seguente
motivazione:
“E’ un film-manifesto
sull’importanza della tradizione orale e un altro fulgido esempio
nella filmografia del regista israeliano di come il cinema possa
trasformarsi in “strumento di speranza”: per proseguire sulla
strada della coesistenza e del dialogo”
PREMIO “CIVITAS
VITAE – Rendere la longevità risorsa di coesione sociale” a UBERTO
PASOLINI per “STILL LIFE”
Il Premio viene assegnato a un
regista o interprete capace di veicolare un’immagine al di fuori
degli schemi di una persona longeva. La Giuria composta dalla
scrittrice Antonia Arslan (presidente); il sociologo e presidente
del Censis Giuseppe De Rita; l’ex direttore generale di RAI e
Sole24Ore GIanni Locatelli; l’amministratore delegato di Banca
Prossima Marco Morganti; l’attore Alberto Terrani; il musicista e
direttore dei Solisti Veneti Claudio Scimone; la regista
Costanza Quatriglio e il critico cinematografico Federico Pontiggia
assegna il Premio Civitas Vitae 2013 a Uberto Pasolini per
“Still Life”, nella sezione Orizzonti, prodotto in
associazione con Rai Cinema e distribuito da BIM, con la seguente
motivazione:
“Suonando il valzer degli addii,
il regista Uberto Pasolini con Still Life ridà a chi è morto
in assoluta solitudine il primo privilegio di un uomo: una storia,
la propria. Impiegato del Comune incaricato di trovare i parenti di
chi è deceduto, il protagonista Eddie Marsan incarna magnificamente
le virtù del film: rispetto raro, sensibilità umanista e commozione
senza tranelli. Still Life getta un ponte tra i vivi e i
morti, portandone alla luce i legami che non si sciolgono”.
PREMIO INTERFILM
a “PHILOMENA” di STEPHEN FREARS
Il “Premio per la Promozione del
Dialogo Interreligioso” assegnato dalla Giuria Internazionale di
INTERFILM vuole richiamare l’attenzione su film che rafforzano la
mutua comprensione, il rispetto e la pace tra diverse tradizioni
religiose e filosofiche.
La Giuria composta da: Werner
Schneider-Quindeau (presidente), membro del Comitato direttivo di
INTERFILM e pastore della Katharinenkirche di Francoforte
(Germania); Freek L. Bakker, pastore e docente in studi religiosi
dell’Università di Utrecht (Paesi Bassi) e Gaëlle Courtens,
giornalista dell’informazione religiosa e addetta stampa della
Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha assegnato
il premio al film “Philomena”.
PREMIO CGS
LANTERNA MAGICA a “L’INTREPIDO” di GIANNI AMELIO
La Giuria C.G.S. (Cinecircoli
Giovanili Socioculturali), in collaborazione con il Comitato per la
Cinematografia dei Ragazzi CCR, assegna il Premio Lanterna Magica
all’opera più vicina per tematiche e linguaggi al mondo giovanile
contemporaneo, al film “L’Intrepido” con la seguente
motivazione:
“Per la capacità di raccontare
un rapporto salvifico padre-figlio evitando gli schemi moralistici
e fin troppo corteggiati dal cinema nazionale, in un contesto di
crisi e di “li-quidità” degli affetti e delle relazioni
umane.
Il regista si serve di un
linguaggio moderno senza dimenticare l’eredità del grande ci-nema
del passato; rimangono evidenti, senza essere invadenti, rimandi a
Keaton Chaplin e De Sica. Di quest’ultimo si apprezza un rinvio
alla Milano del “Miracolo” dove è dalla periferia che si
riaccendono le speranze.
La narrazione, discreta e
significativa, si apprezza tanto più per la soavità nel trattare
tematiche forti con equilibrio stilistico e di tono”.
PREMIO FEDIC a
“ZORAN. IL MIO NIPOTE SCEMO” di MATTEO OLEOTTO e MENZIONE
SPECIALE a “L’ARTE DELLA FELICITÀ” di ALESSANDRO RAK
Il Premio FEDIC (Federazione
Italiana dei Cineclub) è destinato all’opera che meglio rifletta
l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore. La Giuria
presieduta da Roberto Barzanti è composta da Ugo Baistrocchi,
Daniele Corsi, Ferruccio Gard, Nino Genovese, Carlo Gentile,
Ernesto G. Laura, Franco Mariotti, Mario Mazzetti, Paolo Micalizzi
e Giancarlo Zappoli.
Il Premio è assegnato a “Zoran.
Il mio nipote scemo” con la seguente motivazione:
“Per la freschezza di una
commedia che evita i luoghi comuni adottati perlopiù dal genere in
Italia, proponendo un personaggio divertente e amaro insieme in un
quadro ambientale insolito dove si confrontano due culture”
La giuria inoltre ha deciso di
assegnare una menzione speciale al film “L’Arte della Felicità” di
Alessandro Rak con la seguente motivazione:
Perché è un esperimento
intelligente e coraggioso di animazione italiana, sullo sfondo di
una Napoli non convenzionale,che sviluppa tematiche attuali
adulte.
Vi ricordiamo che tutte le notizie e le recensioni in anteprima
dal Festival di Venezia le
trovate nel nostro speciale Venezia 70. Di seguito tutte
le foto nella nostra foto gallery
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