Con il
Rogue
Squadron di Patty
Jenkins apparentemente
sospeso per ragioni che non sono ancora state chiarite alla
community diStar
Wars, sembra che il nostro prossimo viaggio
nella Galassia Lontano, Lontano al cinema sarà il misterioso
progetto scritto e diretto da Taika Waititi. Il regista ha diretto il
“Capitolo 8” di The
Mandalorian e sta scrivendo la
sceneggiatura di questo film insieme a Krysty
Wilson-Cairns
(1917).
Durante la promozioneLightyeardella Pixar che lo vede coinvolto nei panni di doppiatore,
Taika Waititi ha condiviso un aggiornamento
sui suoi piani in merito al suo film diStar
Warssul grande schermo. Il regista ha anche
rivelato le sfide che sta affrontando per assicurarsi che sia unico
e allo stesso tempo che rende giustizia al
franchise.
“Deve ancora essere visto. Non lo so. Sto ancora
scrivendo”, ha detto
a Screen
Rantsu come sta procedendo il
lavoro. “Sto ancora inventando le idee e
la trama e voglio solo assicurarmi che sembri un film di Star
Wars”. “Perché potrei dire, ‘Oh sì, scriveremo qualsiasi cosa
vecchia e ambienteremo nello spazio e poi metteremo Star Wars in
primo piano.’ Ma non sarebbe un film di Star Wars senza alcuni
elementi e un certo trattamento”,ha continuato
Waititi, “quindi devo solo assicurarmi che rimanga
all’interno di quel canone tracciato”.
Mentre il presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy ha
suggerito che il film di Waititi uscirà nel 2023, sembra che ci sia
ancora molto lavoro da fare prima che la lavorazione possa iniziare
ed entrare nel vivo. Il regista dovrebbe anche dirigerlo. Ad oggi è
ancora a lavoro suThor: Love
and Thunder.
Taika Waititi vuole che Thor
affronti un nemico più potente di sua sorella
Hela, che schiaccia il Mjölnir.Sebbene non ci sia “Thor 5” in
fase di sviluppo, Waititi ha rivelato (viaScreenrant) nel libro “Thor: Love and Thunder’ The Official
Movie Special” di Titan cosa farebbe se gli fosse data
l’opportunità di dirigere un nuovo film di “Thor”
franchise con Chris Hemsworth dei Marvel Studios.
“Cosa gli resta da
fare? Deve essere qualcosa che sembri continuare con
l’evoluzione del personaggio, ma comunque in un modo molto
divertente e dandogli ancora cose contro cui confrontarsi che
sembrano costruire sugli ostacoli che deve superare“
Ha detto Taika Waititi. “Non credo che
possiamo avere un cattivo più debole di Hela. Sento che
dobbiamo fare un passo avanti e aggiungere un cattivo che sia in
qualche modo più formidabile“.
Cate Blanchett ha recitato in
Thor: Ragnarok del 2017 nei panni di Hela, la dea
asgardiana della morte che distrugge il martello di Thor Mjölnir e
conquista Asgard. Insieme a un nuovo nemico, Waititi vuole anche
introdurre “bestie, mostri e alieni sempre più stravaganti e
pazzi” provenienti da vari mondi che rimangono fedeli alle
origini mitologiche del dio del tuono.Ha aggiunto:
“C’è un elemento divertente in [Thor] e ha una
casualità e una sorta di spavalderia in lui quando visita questi
mondi e incontra questi alieni che non penso che otterresti quando
si tratta di un terrestre che viaggia nello spazio. esplorando
l’universo.”
Mentre il regista di
Thor: Ragnarok e “Thor:
Love and Thunder” sembra determinato a continuare le avventure
di Thor in un altro film a sé stante, l’attore Chris
Hemsworth ha
confermato a giugno che il suo ritorno alla Marvel non è al momento nei suoi
piani. “Non voglio continuare a farlo fino a quando le
persone non saranno così esauste da alzare gli occhi al cielo
quando mi vedranno apparire sullo schermo nei panni di quel
personaggio“, ha detto Hemsworth a Entertainment
Weekly. “Se un pubblico vuole vederlo, e se c’è qualcosa
che crediamo sia eccitante e divertente, allora fantastico. Mi
è piaciuto poter reinventare quel personaggio un paio di
volte. Non ho ancora la risposta, ma mi piacerebbe provare a
[capire] come possiamo farlo di nuovo e mantenerlo un po’
imprevedibile“.
Per i
Marvel fan è un tasto dolente:
Taika Waititi ha davvero stravolto il personaggio
di Thor, dandogli sì una nuova vita e un nuovo senso
cinematografico, ma modificando molto di quanto era stato costruito
con lui nei suoi primi anni nel MCU. Adesso, il regista e
sceneggiatore premio Oscar ha replicato a queste polemiche via
Twitter.
Thor: Love and
Thunder raccoglie l’eredità di Thor:
Ragnarok in merito al lavoro sul
personaggio. Sebbene il film fosse spesso divertente, la
percezione sembra essere che un’eccessiva dipendenza dalla commedia
abbia compensato gli elementi più drammatici della storia, e alcuni
hanno trovato difficile prendere sul serio il sequel per
questo.
Il regista
Taika Waititi ha ora risposto ad alcune delle
reazioni online che ha ricevuto ritwittando una vignetta di fumetti
raffigurante l’Odinson impegnato in un ballo con Luke Cage.
L’immagine è stata condivisa quando
un altro utente ha accusato il regista di aver trasformato “Thor in
un deficiente”, mentre un altro ha scritto: “Hai mai letto
Thor, ha più di 1000 anni, non scherza. Gli uomini sono formiche
per lui, sia il Thor del fumetto che il Thor norvegese. Gorr ha
massacrato migliaia di divinità, era uno tosto, non lo vediamo mai,
perché Thor sta scherzando. Thor taglia la testa a Gorr, Jane non
muore, nessuna storia.”
Dawg he had a dance off with luke cage
Stop acting like thor can only be one thing pic.twitter.com/yaXVV14KTr
Sebbene sia ovviamente vero che non
esiste un’interpretazione definitiva di un eroe dei fumetti, ci
sono alcune caratteristiche distintive che tendono a trasferirsi da
scrittore a scrittore, e Thor è generalmente raffigurato in modo
più serio e stoico.
Mentre la maggior parte dei fan
sarebbe probabilmente d’accordo sul fatto che la versione
dell’MCU di Thor avesse bisogno di una
nuova mano di vernice, il ritratto di Chris
Hemsworth in Avengers: Infinity War e
Endgame è spesso citato come la versione
“migliore” del Dio del tuono che abbiamo visto al cinema fino a
questo momento. E voi che ne pensate?
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel Studios al
Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Taika Waititi è il
narratore dell’ultimo trailer della sua prossima dramedy sportiva,
Next Goal
Wins, che vede gli ultimi sfavoriti dello sport
tentare di ottenere la loro prima vittoria in assoluto. Con
Michael Fassbender nei panni di Thomas
Rongen, un allenatore di calcio olandese coinvolto in una
sfida inaspettata, il film si svolge mentre Rongen assume il ruolo
di allenatore della squadra di calcio meno vincente del mondo,
situata dall’altra parte del globo. Il trailer unisce alcuni
filmati di Waititi che presenta il film, con scene dal film stesso
e immagini dal backstage.
Dopo una devastante sconfitta da
record mondiale in una partita di calcio internazionale – un
demoralizzante 31-0 contro l’Australia – la squadra nazionale delle
Samoa Americane intraprende un’impresa per portare alla luce una
scintilla nascosta tra le sue fila nominando un allenatore
innovativo con idee non convenzionali. Questo straordinario
viaggio, documentato in un film del 2014 intitolato Next Goal Wins, ha
catturato l’attenzione di Waititi.
Testimone del potenziale e delle
promesse del documentario, Waititi è stato ispirato a dare al film
il suo tocco distintivo. Sebbene il dramma sportivo abbia iniziato
il suo percorso di sviluppo in concomitanza con Thor: Love and Thunder,
l’insorgere di ritardi legati alla pandemia e i frequenti
aggiustamenti del programma dello studio hanno ostacolato il suo
percorso verso il grande schermo. Tuttavia, la storia tanto attesa
della squadra nazionale delle Samoa americane è finalmente pronta
per onorare il grande schermo (almeno quello USA).
Gli eventi di Next Goal
Wins seguiranno il personaggio di Fassbender mentre
tenta di galvanizzare la peggior squadra del calcio internazionale
durante le qualificazioni per la coppa del mondo 2014. La storia è
stata originariamente realizzata grazie al documentario Next
Goal Wins di Steve Jamieson e Mike
Brett.
Le prime reazioni a Thor: Ragnarok hanno senza dubbio
dato conferma alla Marvel che la fiducia data a
Taika Waititi è stata ben riposta. Sembra
infatti che Kevin Feige sia così felice del
risultato che non esclude la possibilità di lavorare di nuovo con
Waititi.
“Abbiamo amato lavorare con
Taika e abbiamo la certezza che accadrà di nuovo. Quello su cui
stiamo lavorando adesso sono i prossimi sei film. Quelli che
porteranno sul grande schermo Avengers 4 nel 2019, il quale metterà molta
carne al fuoco per il futuro.”
Qualsiasi sia la struttura del
Marvel Cinematic Universe
dopo Avengers 4, sembra chiaro che Kevin
Feige si porterà dietro tutti gli elementi della squadra
che hanno fatto lo fortuna delle prime tre Fasi e che Taika
Waititi potrebbe far parte di questi elementi.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Il futuro del franchise di Star Wars
rimane ancora avvolto nel mistero. Al momento sappiamo ben poco su
quello che la Lucasfilm ha intenzione di fare nel
prossimo futuro e le poche certezze che avevamo si sono dissolte
negli ultimi giorni. Ormai sul franchise regna un’incertezza
costante acutizzata anche dagli annunci fatti e poi cancellati come
le nuove trilogie diStar
Warsdi Rian Johnson, David Benioff e
Dan Weiss, che non si sono mai concretizzate. Per non
parlare del filmRogue Squadrondi Patty Jenkins che si è
schiantato e bruciato senza alcuna spiegazione. Alla
celebrazione di Star
Wars, Kennedy ha confermato che il film di
Taika Waititi ambientato in questa galassia
lontana, molto lontano sarebbe dovuto uscire nel 2023, ma nei mesi
successivi è diventato chiaro che il film non sarebbe potuto uscire
per quella data.
Ebbene oggi nuovi dubbi sono
arrivati dal diretto interessato, il regista
Taika Waititi, che durante il tour di promozione di
Thor: Love
and Thunder, ha affermato in numerose occasioni che
sta ancora cercando di decifrare la storia e ora nell’ultima ha
addirittura messo in dubbio il progetto:“Sto
cercando di scrivere l’idea di ‘Star Wars‘ in questo
momento”, ha detto Waititi
al New York
Post . “Devo vedere
come va, perché una volta inviato, ciò potrebbe determinare quando
verrà prodotto ese verrà prodotto, anche”.Abbiamo visto Kennedy scontrarsi con diversi registi (vedi:
Phil Lord e Chris Miller), quindi se la sua visione non
corrisponde a quella della Lucasfilm, c’è la possibilità che anche
questo progetto non diventi realtà. Quindi bisogna aspettare e
vedere
Allo stato attuale, il futuro
di Star
Wars sul grande schermo rimane
incerto come sempre. Per qualsiasi motivo, Lucasfilm sembra avere
difficoltà a raccontare le storie nei cinema. Meno difficoltà ha
avuto quando si è trattato di serie tv per Disney+c ome testimoniano i
recenti successi comeThe
Mandalorian e Obi-Wan
Kenobi.
Anche se è sicuramente un
peccato che non ci stiamo godendo questo franchise sugli schermi
più grandi, c’è molto da aspettarsi sulla piattaforma di streaming
dato cheAndor, The
Mandalorian 3,Ahsoka, The
Acolyte e Skeleton
Crewsono tutti prodotti in
arrivo. Continua a seguirci per gli aggiornamenti
sul futuro del franchise diStar
Wars!
Il regista di Thor: Ragnarok, Taika
Waititi, descrive il suo prossimo film Next
Goal Wins come un antidoto alla realizzazione di
film su Thor. Il regista neozelandese vanta molti
talenti, in quanto sceneggiatore, regista e attore in diversi
progetti acclamati tra cui What We Do In The
Shadows e Our Flag Means Death.
Waititi è noto per il suo stile
irriverente e stravagante come regista ed è accreditato per aver
dato nuova vita al franchise di Thor del Marvel Cinematic Universe con
Thor: Ragnarok del 2017. Sebbene
Taika Waititi abbia iniziato con progetti più
circoscritti come Eagle vs. Shark,
Boy e Hunt for the Wilderpeople,
da allora ha creato diversi film e serie televisive di portata
internazionale con il suo coinvolgimento nel MCU e nella serie di Star
WarsThe Mandalorian.
Il prossimo film del regista,
Next
Goal Wins, lo vedrà tornare alle sue radici
neozelandesi con un film sportivo basato sull’omonimo documentario
del 2014, incentrato sulla squadra nazionale di calcio delle Samoa
americane. Durante un sit-down con Empire per il numero di Indiana Jones 5, Waititi ha spiegato il
significato personale di Next
Goal Wins per lui, descrivendo il film come
“un grande antidoto” ai suoi lavori più internazionali a
causa della sua ambientazione polinesiana. Il regista ha descritto
la visione del documentario come “vedere me stesso lassù,
vedere la mia famiglia lassù“, il che ha portato il suo
interesse a portare la storia e la rappresentazione che offriva
alla sua gente a un pubblico più ampio. “È stato un ottimo
antidoto dopo aver realizzato Thor e Jojo Rabbit. Non che ci sia
qualcosa di negativo nel fare quegli altri film, ma mi mancava così
tanto casa”.
In occasione della Star
Wars Celebration sono stati svelati numerosi nuovi
entusiasmanti progetti ambientati nel mondo di Star
Wars, che permetteranno così alla saga di espandersi
ulteriormente. Da Star Wars: New Jedi
Order, sequel con protagonista Daisy
Ridley ai film diretti da James
Mangold e Dave Filoni, passando per
le serie Ahsoka,The Acolyte e Andor2. Due
progetti su cui i fan si aspettavano di essere aggiornati erano
quelli affidati a Taika Waititi e Ryan
Johnson, sui quali però non sono stati fatti annunci
ufficiali. Solo in seguito, la presidentessa della
Lucasfilms, Kathleen Kennedy ha
rivelato qualcosa di più a riguardo.
Nel 2020 era infatti stato
annunciato un film di Star Wars
scritto e diretto da Taika Waititi, meglio
conosciuto per il suo lavoro nell’MCU come regista di Thor: Ragnarok e Thor: Love and Thunder. Waititi
si è poi unito all’universo di Star Wars con The Mandalorian, doppiando il droide
IG-11 e dirigendo il finale della prima stagione. Ora, del suo
progetto di Star Wars, la Kennedy ha affermato: “Taika ci sta
ancora lavorando. Sta scrivendo la sceneggiatura lui stesso. Non
vuole davvero coinvolgere gli altri in quel processo e non lo
biasimo. Ha una voce davvero unica. Quindi vogliamo proteggerlo ed
è quello che sta facendo. Ma lo faremo, un giorno“.
Allo stesso modo, la Kennedy ha
fornito aggiornamenti sull’annunciata trilogia che
Ryan Johnson, già regista di Gli ultimi
Jedi, a cui il regista starebbe lavorando sin da quando gli è
stata affidata, ovvero nel 2017. “Rian e io parliamo tutto il
tempo. È incredibilmente impegnato. Quindi al momento non siamo
attivamente coinvolti in nulla perché sta girando un altro dei film
sequel di “Glass Onion” e poi Dio solo sa cos’altro. Ma vuole
davvero tornare nello spazio. È un grande impegno di tempo, quindi
dipende davvero da lui”. Le notizie per quanto riguarda la
trilogia di Johnson non sono dunque delle migliori, con il progetto
attualmente fermo.
Per ora dunque, i progetti di
Waititi e Johnson non sarebbero prossimi alla realizzazione, per
quanto quello del primo sembra attualmente più probabile del
progetto del secondo. Il futuro prossimo di Star Wars è ora
particolarmente impegnato, considerati i nuovi progetti annunciati,
ma è probabile che per quando questi avranno fatto la loro
comparsa, nuovi titoli potrebbero essere annunciati e chissà che
quelli di Waititi e Johnson non siano tra questi. Come annunciato,
infatti, lo Star Wars Celebration tornerà nel
2025 in Giappone e in quell’occasione nuovi
progetti verranno sicuramente annunciati.
Kevin Feige aveva
già confermato il suo piacere a lavorare con Taika
Waititi, regista di Thor: Ragnarok, da oggi in sala, e lo
stesso Waititi ha riferito che anche a lui piacerebbe dirigere
un’altra avventura di Thor.
Parlando con RadioTimes,
il regista neozelandese ha commentato il suo potenziale ritorno al
MCU dopo Ragnarok,
accennando al fatto che gli piacerebbe non solo tornare a dirigere
per la Marvel, ma anche raccontare una
nuova avventura del Dio del Tuono.
“Mi piacerebbe tornare a
lavorare con la Marvel tantissime altre volte,
perché penso sia uno Studio Fantastico, e abbiamo lavorato
benissimo insieme. E tutti sono stati di grande supporto alla mia
visione (…) Mi piacerebbe moltissimo fare un altro Thor, perché
credo di aver stabilità un bel tono con questi ragazzi, oltre al
rapporto di amicizia. Non mi piacciono molto gli altri
personaggi.”
Il lavoro di Taika con i personaggi
che vedremo in Thor: Ragnarok è senz’altro
particolare, tuttavia resta da vedere se la Marvel avrà ancor ain programma
film su Thor dopo l’ormai mitica ed epica fine della Fase
3.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel. La data d’uscita è
prevista per il 3 novembre 2017.
La trama di Thor:
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Sarà Taika Waititi
a dirigere il film che racconterà la vita di Michael
Jackson dal punto di vista della sua
scimmia, Bubbles.
Deadlineha
riportato che il regista di Thor Ragnarok
co-dirigerà il film al fianco di Mark
Gustafson (Fantastic Mr. Fox). A produrre
l’insolito progetto ci sono Andrew Kortschak, Walter
Kortshak, con lo sceneggiatore Isaac
Adamson e Lee Stobby.
Thor Ragnarok: Taika
Waititi sta ignorando il resto del MCU
La storia si focalizza
sull’amicizia tra la scimmia e il Re del Pop, dopo
che Jackson adottò il primate in Texas dandogli una nuova casa nel
suo parco, Neverland, nel 1983.
Visse con la star fino a che non
diventò troppo aggressivo e venne trasferito in una struttura per
primati in Florida, dove ancora vive oggi.
Il film potrebbe essere senza
dubbio un progetto interessante, ma rischia anche di alimentare le
voci intorno a tutte le stranezze che hanno caratterizzato la vita
di Jackson.
Il film si intitolerà
Bubbles, il nome della tenera scimmia, mentre non
è ancora prevista una data d’uscita sulla piattaforma
Netflix.
Mancava solo il commento di
Taika Waititi al giudizio di
Martin Scorsese sui film Marvel, per l’autore americano
molto più simili a parchi a tema che alla sua idea di cinema, e
stavolta le dichiarazioni del regista di Thor: Ragnarok e Jojo
Rabbit vengono raccolte dall’Hollywood Reporter
durante una roundtable con altre personalità dello show
business.
Waititi, oltre a non essere
d’accordo con le affermazioni di Scorsese, ha approfondito la sua
opinione sull’argomento parlando della sua esperienza lavorativa
con i Marvel Studios e del potere delle storie sui
supereroi:
“Avendo fatto parte della
famiglia Marvel, so quanto lavoro ci sia
dietro gli ultimi film, tra riprese e post-produzione. Tutto parte
da una storia che riesce a colpire emotivamente le persone. Forse è
un mondo troppo colorato per lui [riferendosi a Scorsese]… Fumetti
e graphic novel hanno sempre diviso le persone su fatto che
potessero o meno essere arte reale o storie reali. Semplicemente
non è vero. I supereroi sono la nostra nuova mitologia. Alla fine,
le storie ci insegnano lezioni o ci aiutano a sperimentare la
condizione umana in diversi modi.“
“Ora è troppo tardi per
cambiare il nome del Marvel Cinematic Universe in
qualcosa che ricordi i parchi a tema“, aveva dichiarato
Waititi scherzando sull’idea di rimuovere la parola “cinema” dal
nome. “Certo che è cinema! Quei film escono in sala. Nei cinema
vicino a te“.
Taika Waititi
tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva
dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come
“la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
È stato confermato che quella che
vedremo in Thor: Love
And Thunder non sarà semplicemente una Thor
“femmina” ma Jane Foster nelle vesti di Mighty
Thor, nome della celebre run scritta da Jason
Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al posto del Dio
del Tuono.
Vi ricordiamo che la trasformazione
di Jane Foster in Potente Thor coincide con il periodo più buio
della sua vita: suo marito e suo figlio muoiono infatti in un
incidente d’auto e, come se non bastasse, le viene stato
diagnosticato un cancro al seno. Essere Mighty
Thor porta ovviamente dei vantaggi, perché ogni volta che
Jane cambia “pelle” il suo corpo viene ripulito da tutte le
tossine, ma mentre Thor si offre di aiutarla con la magia
asgardiana, l’eroina rifiuta qualsiasi trattamento.
Il prossimo progetto di Waititi
sarà invece un film di Star
Wars e sembra che grazie a questo impegno, abbia avuto la
possibilità di parlarne proprio con
Natalie Portman. Tuttavia, nel sondare l’interesse di
Portman a recitare in suddetto film, Waititi ha realizzato qualcosa
di importante.
“Natalie mi aveva chiesto quale
fosse il mio prossimo progetto, e io le ho detto “Farò un film di
Star Wars, saresti interessata a partecipare?” e lei mi ha
risposto, giustamente, che era già stata nei film di Star Wars. Mi
ero dimenticato di quelli!”
Per quanto non siano i preferiti
dai fan, sembra davvero assurdo che Taika Waititi
abbia dimenticato completamente tutta la trilogia prequel in cui
Portman interpreta Padme Amidala, personaggio fondamentale per la
mitologia del franchise.
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor
(Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Il regista Taika
Waititi anticipa il futuro di Thor (Chris
Hemsworth) e Jane Foster (Natalie
Portman) all’interno del MCU dopo Thor: Love and Thunder.
L’attesissimo film della Fase 4 del MCU seguirà l’eroe mentre raccoglie
i pezzi della sua vita dopo gli eventi di Avengers:
Endgame. Tuttavia, quando Gorr il Macellatore di Dei
(Christian
Bale) entra in campo con l’obiettivo di spazzare via
tutti gli dei, Thor deve allearsi con Re Valchiria
(Tessa
Thompson), il suo amico di roccia Korg (Taika
Waititi) e la sua ex fiamma Jane, che ora brandisce la
vecchia arma di Thor, il Mjolnir, nei panni del Potente Thor.
Sebbene il film uscirà a cinque anni
di distanza da Thor:
Ragnarok e seguirà i progetti del multiverso previsti
per la Fase 4 del MCU come Loki,
Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Thor: Love and
Thunder si basa principalmente sui trame lasciate
in sospeso in Avengers:
Endgame. Con Asgard distrutta e Thanos sconfitto,
l’eroe persegue un nuovo scopo nella sua vita durante quella che
Waititi ha precedentemente chiamato la crisi di mezza età di Thor.
Il nuovo trailer diffuso ieri vede Thor e
Jane riunirsi dopo oltre otto anni di separazione, questa volta
però in ruoli diversi dalle loro precedenti apparizioni.
Total Film ha incontrato
Waititi, che anticipa il futuro di Thor e Jane all’interno del
MCU dopo le avventure di
Thor: Love and
Thunder. Il sequel vede Thor che brandisce ancora
Stormbreaker, un’arma divina forgiata da Eitri (Peter
Dinklage) per uccidere Thanos in Avengers:
Infinity War. Tuttavia, i materiali promozionali hanno
mostrato che Jane ora brandisce un Mjolnir ricostruito, la vecchia
arma di Thor che si pensava fosse stata distrutta da sua sorella,
Hela (Cate Blanchett). Waititi presume che i fan
prenderanno questa scelta come un passaggio di testimone, ma
potrebbe non essere così.
“E inoltre, è davvero
divertente, l’idea che Thor [ha] Stormbreaker, quella grande ascia,
e ora il suo martello è di nuovo in scena, ma è nelle mani di
qualcun altro – ha dichiarato Waititi – Non è più il suo
martello. È l’idea che qualcuno stia prendendo il suo posto. Penso
che molti fan potrebbero potenzialmente presumere, ‘Oh, ok, questo
è il passaggio della torcia’… Non sono a conoscenza di alcun piano
che la Marvel abbia per il futuro, ma non
penso che sia il Astuccio.”
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr the God
Butcher (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane
Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Taika Waititi è stato scelto per dirigere
l’adattamento cinematografico di The Incal, la
famosa graphic novel creata da
Alejandro Jodorowsky e Moebius. Waititi firmerà anche
la sceneggiatura, con Jemaine Clement e Peter Warren.
“I film e le graphic novel di
Alejandro Jodorowsky hanno influenzato me e tanti altri per
così tanto tempo. Sono rimasto sbalordito quando mi è stata data
l’opportunità di dare vita ai suoi personaggi iconici”, ha
detto Waititi.
Creato dal regista e scrittore
Jodorowsky e dall’artista francese
Moebius alla fine degli anni ’70, The
Incal ha un pubblico devoto, ed è diventato la graphic novel
di fantascienza più venduta della storia. Si tratta della base del
“Jodoverse”, che comprende serie di fumetti best-seller come “The
Metabarons” e “Megalex”.
La storia è incentrata su un
investigatore privato, John Difool, che si imbatte in un artefatto
mistico noto come Incal, un oggetto di grande potere ambito da
molte fazioni in tutta la galassia. Quando Difool scopre i poteri e
lo scopo dell’Incal, si unisce a un equipaggio scombinato e si
imbarca in una missione per salvare l’universo.
L’acclamato
regista Taika
Waititiha fornito un altro aggiornamento
sul suo tanto atteso e discusso filmdi Star Wars,
annunciato per la prima volta nel 2020.
Parlando
con Entertainment
Tonight, il regista ha spiegato che ha diversi
progetti su cui lavorare e che vuole prendersi il suo tempo con il
suo progetto Star
Wars, quindi lui e Lucasfilmprobabilmente ritarderanno il film finché non avrà finito con
i suoi attuali impegni.
“Al momento, sto ancora sviluppando qualcosa con
loro“, ha dichiarato Taika Waititi. “Come me, hanno molti
progetti in corso. Penso che spingeranno fino a quando non
avrò finito questi altri progetti. Ho circa altri quattro
script che sto cercando di finire. La mia idea è che voglio
prendermi il mio tempo e farlo bene. Non voglio affrettare questo
film.
Lo scorso luglio, Taika Waititiaveva detto che
non aveva ancora lavorato molto sul film. Il
presidente dellaLucasfilmKathleen
Kennedy ha anche
rivelato all’inizio di quest’annoche il regista è
l’unico autore del progetto, sottolineando che avrebbero realizzato
il film “un giorno“.
Quando è stata l’ultima volta che Taika Waititi ha parlato
del suo film di Star Wars?
Una delle menzioni
più recenti del film è arrivata da
Waititi che scherzava su quanto tempo ci è voluto per finire la
sceneggiatura mentre era ai TIFF Tribute Awards. L’insider del
settore Jeff Sneider ha anche riferito
alla fine di settembreche il film era ancora in
lavorazione dopo che circolavano voci sul fato che avesse subito
una potenziale cancellazione.
Stanche della solita decollté nera?
Vorreste portare un po’ della vostra personalità estrosa anche
nelle serate più eleganti? Ecco qualche proposta da vera nerd che
non potete perdere: i tacchi nerd per ogni occasione!
Londra, 1814. Dopo aver vissuto
oltre dieci anni in Africa, James Delaney (Tom
Hardy) ritorna a casa in occasione del funerale del
padre, pronto a rivendicare ciò che gli spetta, ovvero un pezzo di
terra chiamato Nootka Sound, conteso non solo dal marito della
sorella (Oona Chaplin) ma anche dalla Compagnia
delle Indie Orientali, che reclama la proprietà in nome della
Corona. Mistero, intrighi e vendetta potrebbero sintetizzare la
nuova serie tv inglese Taboo, creata da
Steven Knight, Tom Hardy e suo padre Chips
Hardy, nonché co-prodotta con Ridly
Scott. Ma dopo aver visto il primo episodio, si ha la
sensazione che il pilot sia solo un piccolo meraviglioso antipasto
di una serie grandiosa che ha ancora tanto da raccontare e
svelare.
Taboo recensione
del pilot con Tom Hardy
In quasi un ora, la serie ideata e
interpretata da Tom Hardy stesso riesce a mettere
la giusta carne al fuoco, intrigando e conquistando lo spettatore,
affascinato dal misterioso passato che aleggia intorno a
James Delaney, un uomo che si vocifera abbia
commesso azioni veramente indicibili. Descritto da tutti come un
selvaggio e un animale, il protagonista promette di compiere atti
davvero folli ma dimostra anche una mente scaltra e un’anima
onesta, mentre si aggira in una Londra fumosa, grigia e corrotta
come fosse un corpo estraneo. A emergere infatti è la classica
dicotomia natura contro città, che si presume verrà meglio
approfondita nei prossimi episodi, con la prima portatrice di
valori antichi e la seconda solo di falsità e ipocrisie. Da subito
si sente la mano di Steven Knight, che ha scritto
tutti gli otto episodi: il paragone con l’altra grande serie tv
inglese Peaky
Blinders è inevitabile, ma Taboo
vuole andare decisamente oltre, abbracciando una natura più
fantastica riconducibile alla cultura tribale a cui appartiene
Delaney, tormentato da fantasmi e incubi del passato che irrompono
più volte nel presente. Thriller, drama e horror sembrano infatti
racchiudano perfettamente la serie.
Tom
Hardy dall’alto della suo ormai indubbio talento,
riesce a recitare e comunicare solo con uno sguardo e qualche
grugnito, nei panni di un personaggio che gli calza a pennello:
minaccioso, astuto, impassibile e misterioso quanto basta, metafora
del selvaggio che diviene elemento di rottura in una società
dominata da perbenismo e degrado. Al fianco dell’attore sempre più
in stato di grazia, troviamo molti volti noti come Jonathan
Pryce, Oona Chaplin, David Hayman e Michael
Kelly che compongono l’ottimo cast.
È ancora presto per sbilanciarsi,
ma le premesse per una serie tv di livello ci sono tutte, con un
primo episodio intenso, aperto da una opening assolutamente
suggestiva. La nuova serie della BBC One (in
America andrà in onda su FX), insomma, promette di
far discutere molto, in attesa di scoprire meglio i tatuaggi
tribali scolpiti sul corpo di James Delaney
(fin’ora solo intravisti), nonché il suo oscuro passato che pare
essere davvero taboo.
Ecco il teaser trailer di
T2 Trainspotting
2, il sequel di
Tranispotting diretto da Danny Boyle e in arrivo
in sala il prossimo 27 gennaio 2017. Di seguito trovate il video
pubblicato in esclusiva da The Guardian:
Di seguito le immagini dal set del film:
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Trainspotting
2: il primo teaser conferma
il cast originale
Il film è basato sui personaggi del
romanzo di Irvine Welsh che abbiamo conosciuto nel
primo film. La sceneggiatura è scritta da John
Hodge e tutti i protagonisti del film del 1996 torneranno.
Si tratta di
Ewan McGregor,
Jonny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert
Carlyle di nuovo nei panni di Renton, Sick Boy, Spud e
Begbie. Ilfilm è atteso per il 2017 al cinema, esattamente 21 anni
dopo il primo film.
Il film è basato sui personaggi del
romanzo di Irvine Welsh che abbiamo conosciuto nel
primo film. La sceneggiatura è scritta da John
Hodge e tutti i protagonisti del film del 1996 torneranno.
Si tratta di
Ewan McGregor,
Jonny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert
Carlyle di nuovo nei panni di Renton, Sick Boy, Spud e
Begbie. Ilfilm è atteso per il 2017 al cinema, esattamente 21 anni
dopo il primo film.
Guarda il teaser trailer in
italiano di T2 Trainspotting,
l’annunciato sequel del film cult di Danny
Boyle che riunisce il cast
originale: Ewan McGregor, Ewen
Bremner, Jonny Lee Miller e Robert Carlyle.
Di seguito le immagini dal set del film:
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T2 Trainspotting: teaser trailer
ufficiale italiano
Il film è basato sui personaggi del
romanzo di Irvine Welsh che abbiamo conosciuto nel
primo film. La sceneggiatura è scritta da John
Hodge e tutti i protagonisti del film del 1996 torneranno.
Si tratta di
Ewan McGregor,
Jonny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert
Carlyle di nuovo nei panni di Renton, Sick Boy, Spud e
Begbie. Ilfilm è atteso per il 2017 al cinema, esattamente 21 anni
dopo il primo film.
A distanza di 21 anni dal primo
film divenuto culto, Mark Renton, Sick Boy, Spud eBegbie tornano a raccontarci le loro vite
sgangherate a Edimburgo in T2 Trainspotting. Alla
regia, ovviamente, Danny Boyle.
Dopo due decenni dal becero furto
ai danni dei suoi amici, Mark torna in città per
scoprire che i suoi amici ce l’hanno ancora con lui, avvelenati per
quelle quattromila sterline a testa e amareggiati contro una vita
che non p andata esattamente secondo le loro rosee previsioni.
20 anni dopo, le stesse
miserie
Sick Boy vive di
espedienti e ha trovato una nuova compagna, la cocaina, che
sostituisce l’ormai passata di mode eroina che invece continua a
essere la migliore amica di Spud, sopravvissuto
quasi per caso in tutti questi anni, alle prese con una moglie e un
figlio che ama ma con cui non riesce a stare proprio a causa di
questa dipendenza. Begbie invece è riuscito ad
evadere di prigione e a raggiungere la sua casa, dove però scopre
una verità sconcertante: suo figlio appena ventenne è entrato al
college e sembra non essere propenso alla vita da criminale a cui
vuole indirizzarlo il padre.
Danny Byole torna
sui luoghi che hanno rappresentato un punto cardinale della sua
carriera di cineasta universalmente apprezzato e riconosciuto.
Tranispotting, nel 1996, fece salire alla ribalta
questi quattro “tossici disperati”, raccontandone la giovinezza
guasta e piena di sogni di gloria vuoti ed effimeri. In T2:
Trainspotting, Boyle e la SONY richiamano a raccolta
Ewan McGregor, Johnny Lee Miller, Ewner Bremner e
Robert Carlyle e li fotografa nella metà dei loro
40 anni. Sfiduciati, stanchi, tristi, in pratica falliti,
esattamente come lasciavano sospettare le loro vite vent’anni
fa.
T2 Trainspotting
è un inno alla nostalgia
Il film è alla base un’operazione
nostalgica e autoreferenziale, intessuta di rimandi al primo film e
caratterizzata da un tono crepuscolare diffuso, che sottolinea la
difficoltà di scendere a patti con il tempo che passa, una sorta di
Manhood, per dirla alla
Linklater, ma con tanta droga e tanta tanta
follia. Il senso di comunità e amicizia? Come, a ben vedere anche
nel primo film, entrambi i valori sono appannati dall’egocentrismo
imperante di tutti i personaggi, pazzi scatenati che cercano di
sopravvivere a loro stessi. Unica eccezione può essere forse Spud,
da sempre l’animo ingenuo e puro, nonostante tutto, del gruppo.
Danny Boyle fa
il suo lavoro al meglio, posiziona il suo occhio nei posti più
impensati per regalarci angolazioni nuove e sorprendenti, ma quello
che il suo occhio guarda, a dispetto delle dichiarazioni, è un
passato che non tornerà. La concezione della nostalgia che permea
tutto il racconto è la stessa in cui vivono i protagonisti che si
trascinano in avanti, eppure, viene da chiedersi: nostalgia di
cosa? Di un passato luminoso e rigoglioso? Si può provare nostalgia
verso anni di vuoto cosmico e marciume?
Forse la potenza di T2
Trainspotting è tutta in questa piccola considerazione: il
tempo non torna indietro, e spesso stare seduti a compiangere
quello che è passato è più dolce e confortante di alzarsi e
camminare, per vedere dove arriva il resto della
strada. T2 Trainspotting non è stato
realizzato per commemorare, ma per celebrare la nostalgia.
In T2 Trainspotting, Mark
Renton torna a casa: sono passati vent’anni da quando ha
tradito gli amici di una vita e rinnegato il suo mantra
esistenziale, quello di ‘scegliere di non scegliere. Renton ha
scelto: complice un mucchio di soldi, è scappato all’estero,
abbandonando tutto per salvarsi dall’autodistruzione.
Edimburgo non è poi così grande, e
non ci vorrà molto perché Mark reincontri la banda di un
tempo: l’indifeso Spud e il cinico Sick Boy alla fine non
gliene vorranno più di tanto, avendo compreso e in fondo condiviso
le ragioni di quella scelta; ad essersela legata al dito sarà
invece il violento Begbie; e non dimentichiamo Diane, il legame
sentimentale di un tempo, anch’essa repentinamente abbandonata…
Certi legami tuttavia resistono al
passare del tempo e talvolta anche ai tradimenti e così non ci
vorrà molto perché i nostri si trovino nuovamente coinvolti tutti
insieme, stavolta con un’improbabile e tragicomica avventura nel
business del cinema hard…
A vent’anni di distanza, ha preso
finalmente corpo il progetto a lungo covato da Danny Boyle di
tornare sul luogo del delitto, riformare la vecchia banda tornare a
raccontare le vicende presenti di Mark e soci,
contemporaneamente sollevando il
velo sul passato e narrando le origini e lo sviluppo di quel legame
per la vita. La sceneggiatura è nuovamente curata da John Hodge,
che ha nuovamente tradotto per lo schermo le pagine di Irvin Welsh,
in parte quelle dello stesso Trainspotting,
ma anche e soprattutto dal suo seguito, Porno.
L’idea di un seguito al film – culto
di inizio anni ’90 è stata a lungo covata da Boyle: la
realizzazione concreta ha dovuto attendere, sia per motivi
squisitamente anagrafici, con l’invecchiamento degli attori di un
tempo, sia la disponibilità dell’intero cast: i semie sordienti
all’epoca di Trainspotting si sono infatti
tutti più o meno affermati, al cinema e in televisione, e si è
quindi dovuto trovare il momento giusto perché tutti avessero modo
di partecipare.
Tutti gli attori del primo film sono
infatti tornati volentieri a interpretare i personaggi che li
portarono alla notorietà, a partire da Ewan
McGregor / Mark e Robert Carlysle /
Begbie, passando per Johnny Lee Miller / Sick Boy
e Ewen Bremmer / Spud, fino a Kelly
McDonald nel ruolo di Diane; grazie ad alcune scene
riprese dal capitolo precedente, tornerà anche il personaggio di
Tommy Boy, cui dava il volto Kevin McKidd.
T2 Trainspotting,
sugli schermi italiani a partire dal prossimo 23 febbraio, non è
probabilmente destinato ad assurgere allo status di culto che
arrise al suo predecessore, promettendo tuttavia di offrire agli
spettatori di un tempo più di una riflessione sul passare degli
anni e l’uso della propria vita, sulle note di una colonna sonora
che promette di essere nuovamente una delle travi portanti del film
con brani di Clash, Prodigy, Queen e con l’immancabile presenza
degli Underworld.
Mark Renton, Sick Boy,
Spud e Begbie tornano dopo 20 anni in
T2 Trainspotting, al timone di nuovo Danny
Boyle, che questa mattina ha incontrato la stampa a Roma
per raccontare il suo film e la sua reunion con gli attori che
hanno fatto il successo del primo film, Ewan McGregor,
Johnny Lee Miller, Ewen Bremner e Robert
Carlyle.
La musica di T2 Trainspotting
Come Trainspotting,
anche questo sequel ha una componente musicale molto importante,
caratteristica che, a quanto pare, è stato lo stesso pubblico a
richiedere: “Quando abbiamo cominciato la lavorazione di questo
film, la Sony ha chiesto al pubblico cosa volesse dal sequel. Le
tre risposte più ricorrenti sono state il ritorno del cast
originale, la scoperta di quello che era accaduto al personaggio di
Kelly McDonald e poi tutti hanno chiesto che la colonna sonora
fosse all’altezza di quella del primo film. Nessuno ha parlato del
regista (ride). Volevamo usare il sistema utilizzato anche in
passato ma fare leva anche sulla nostalgia. Come avrete notato,
anche qui abbiamo utilizzato alcune canzoni dell’originale ma
remixate in modo tale da far scattare collegamenti con il film
vecchio. Ci sono dei pezzi nuovi, ma anche originali.”
T2 Trainspotting e i flashback
E non solo la musica ricollega
T2 Trainspotting all’originale. Il film presenta
anche diversi flashback che rievocano le folli e sconsiderate gesta
dei protagonisti: “L’unico flashback presente nella
sceneggiatura era quello di Spud, quando esce dalla palestra e si
rende conto di essere nello stesso posto dell’inseguimento del
primo film, quando lui viene preso e si becca sei mesi di prigione
mentre Mark riesce a farla franca. Per quello che riguarda gli
altri flashback, sono stati inseriti per creare un ponte tra il
vecchio e il nuovo film e sono stati inseriti in concomitanza di
particolari ricordi che il cast aveva del set. In tutto si tratta
di un minuto di girato preso dal vecchio film.”
Il rapporto con l’autore,
Irvine Welsh
Come ha reagito Welsh,
autore di Porno, sequel di Trainspotting, ai cambiamenti presenti
nel film?
“Abbiamo un ottimo rapporto
nella scrittura delle sceneggiature, perché capisce le
trasformazioni dei personaggi sullo schermo. Sono dei personaggi
diversi che partono dalle sue pagine e che John Hodge trasforma.
Siamo tutti contenti di questa dinamica. Per quanto riguarda i
cambiamenti su Porno, lui è contento. All’inizio abbiamo adattato
il romanzo in maniera molto fedele, ma non è venuto fuori granché.
Volevamo fare qualcosa di più personale concentrandosi molto su
quello che è il trascorrere del tempo e su come gli uomini
acccettano l’invecchiare e il passare del tempo in generale. Lui ha
condiviso questa nostra ottica perché anche lui è un uomo che ha
che fare con il tempo che passa.”
Il romanzo è ambientato 9
anni dopo il primo, mentre il film fa trascorrere i 20 anni
effettivi. L’intenzione era quella di essere fedeli alla vita reale
che passa?
“Se avessimo fatto un nuovo
Trainspotting dopo nove anni non avevamo avuto niente da dire.
Avremmo soltanto replicato il primo film. Abbiamo aspettato e
abbiamo rischiato perché potevamo correre il rischio di non farlo
affatto. Poi John Hodge ha scritto questa sceneggiatura bellissima,
molto personale. Ad un certo punto del film, Renton dice ‘ho 46
anni e sono fottuto’. È diventato il centro del film perché il
punto è tutto lì. Abbiamo inserito di nuovo il discorso ‘Scegli la
vita’, chiaramente aggiornato a oggi, con i riferimenti ai social,
perché è diventato un simbolo. All’inizio è in chiave divertente,
ma poi diventa una cosa molto personale. Perché va in contro a
tutto quello che si è perso negli ultimi 20 anni. Con questo
secondo film volevamo fare un film che parlasse più di
noi.”
La speranza in T2
Trainspotting
Il primo film terminava con
una specie di disturbata e non meglio identificata speranza per
Mark, in questo caso dov’è la speranza?
“Ironicamente, la speranza c’è
nel personaggio più improbabile, Spud, il più sfortunato. Quando lo
vediamo ci chiediamo come diavolo ha fatto a sopravvivere in quelle
condizioni tutti quegli anni. Ma ad un certo punto trova la maniera
di far sentire la sua voce e comincia a scrivere; anche Begbie a
modo suo ha imparato qualcosa, va dal figlio e gli chiede scusa.
Per lo stesso Renton, nella sua scelta finale, ci possiamo vedere
una speranza.”
Il primo film era strutturato in
‘occasione e tradimento’ e in questo film questo concetto, questa
connessione di eventi sembra susseguirsi e diventare il centro di
quello che sarà nel finale. “Il concetto è molto presente nel
primo film, e l’abbiamo messo anche nel secondo. L’idea di vedere
il tradimento come un attimo di individualismo contro il gruppo può
essere sicuramente preponderante, ma non vuol dire che sia giusto.
È accaduto persino a noi che abbiamo fatto il film, ci siamo
traditi e sentiti traditi, sono cose che succedono. Nel concetto di
opportunità e tradimento c’è della verità scaturita dall’esperienza
reale. Si tratta di qualcosa che c’è nel romanzo, ma si è
verificato anche nella vita reale.”
Per quanto riguarda il prequel del
primo film, che pure è stato raccontato in un
romanzo, Boyle ha spiegato che non ci sono piani per una nuova
pellicola perché potrebbe essere in lavorazione una serie tv su
questo argomento, ma che lui non sarà coinvolto.
T2 Trainspotting
sarà in sala a partire dal 23 febbraio.
In occasione del World Emoji Day, ieri 17 luglio, la Sony ha
annunciato che il film, dal titolo Emojimovie Express
Yourself, avrà la voce di T.J.
Miller e arriverà al cinema nell’agosto 2017.
Per quanto bizzarro potesse
sembrare, il progetto della Sony
Pictures Animation di produrre un film sulle emoji, le faccine
delle chat di Whatsapp e Facebook, sta andando avanti.
La Sony al lavoro su un film incentrato sulle
Emoji
Ecco il provino dell’attore di
Deadpool:
Emojimovie Express
Yourself racconterà il mondo segreto nascosto nel
vostro telefono. Si tratta di un mondo dove le Emoji sono vive
(quando non vengono usate come testo) e viaggiano attraverso le
App, ognuna nel proprio mondo, per raggiungere la destinazione
definitiva: la Nuvola. Si tratta della App-venture della vita!
La commedia l’animazione è diretta
da Anthony Leondis e prodotta da Michelle
Raimo Kouyate. Emojimovie Express
Yourself è scritto da Anthony
Leondis e Eric Siegel.
Deadpool: T.J. Miller sulle
battute eliminate perché troppo sconce
Abbiamo visto quest’anno al cinema
T.J. Miller in Deadpool e brevemente in
Transformers L’Era dell’Estinzione.
L’attore è molto noto ai fan della HBO, canale che
produce Silicon Valley,
divertente serie che lo vede trai protagonisti.
Dopo essere apparso nei primi due
film di Deadpool, T.J. Miller non
è tornato per Deadpool &
Wolverine. Ma la sua assenza non è stata una sorpresa,
dato che Miller aveva precedentemente parlato di un’apparente
rottura con Ryan Reynolds.
In una nuova intervista, Miller ha
raccontato di aver parlato di recente con Reynolds. Sebbene Miller
non abbia condiviso ulteriori dettagli su quella conversazione, è
un segnale promettente per un riavvicinamento trai due attori che
tornerebbero così a avere rapporti anche soli professionali.
Sebbene Miller credesse che non sarebbe mai tornato come Weasel in
nessun nuovo film di Deadpool, ora dice che
sarebbe “fantastico” tornare in qualche modo in un eventuale
Deadpool 4, ma spetterebbe a Reynolds
chiamarlo.
“Abbiamo
parlato un po’ di tempo fa“, ha detto Miller. “Penso
che lui mi abbia chiesto [di tornare come Weasel], penso che sia
stato un così buon amico in questo momento che penso che sarebbe
davvero fantastico.”
Si potrebbe ipotizzare che le
molteplici controversie associate a Miller abbiano portato alla sua
uscita dalla serie di film di Deadpool. È stato
accusato di violenza sessuale nel 2017, sebbene abbia fermamente
negato l’accusa e non sia stato incriminato dalle forze
dell’ordine. Nel 2018, è stato arrestato per accuse relative a una
falsa minaccia di bomba, sebbene le accuse siano state infine
ritirate. Tuttavia, Miller ha detto nel 2022 che Reynolds sembrava
già “odiarlo” sul set di Deadpool, prima delle
controversie.
T.J. Miller tornerà nel
lungometraggio nell’MCU?
Miller non è apparso in un film per
quasi cinque anni. A causa delle accuse mosse contro di lui, ha
perso il suo ruolo di doppiatore di Tuffnut in Dragon
Trainer: Hidden World del 2019. Nel 2020, è apparso nella
commedia romantica The Stand-In e nel film sulle
creature Underwater. Per quanto riguarda un
possibile ritorno in Deadpool 4, al momento non è
stato annunciato un sequel di Deadpool & Wolverine, anche se sembra
probabile che accada, dato il suo immenso successo.
Qualche giorno fa aveva
fatto notizia un commento di T.J. Miller,
secondo cui Ryan Reynolds lo odiava a causa di una
comportamento insolito sul set di Deadpool. Ora
arriva dallo stesso T.J. Miller la notizia che lui e Reynolds si
sono chiariti a seguito delle sue dichiarazioni. In una nuova
intervista con Jim Norton &SamRoberts , Miller ha spiegato che è stato
contattato da Reynolds stesso in merito a quello che ha detto.
La situazione si è quindi risolta
rapidamente e Miller ha elogiato il talento di Reynolds ed ha
espresso la sua frustrazione per l’incessante attenzione dei media
sulla negatività. “Non pensavo di aver detto qualcosa di così
negativo”, spiega l’attore, “mi dispiace che sia stato
ripreso e che sia stato frainteso. Di sicuro. Ma no, è stato il
giorno successivo… io e lui abbiamo parlato e va tutto
bene”.
“È stato molto bello sentirgli
dire: ‘Ehi, sai, ho appena sentito nello show che eri arrabbiato
per questo’. E io ho detto: ‘Sai, non lo sono’, e poi abbiamo
risolto eliminando l’incomprensione molto rapidamente.”
Deadpool 3, quello che
sappiamo
Shawn Levy dirigerà
Deadpool
3. Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da
Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa
del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti
da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy
Molyneux.
Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel
cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh
Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz
in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di
Morena Baccarin come Vanessa e T.J.
Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato
Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di
Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in
Logan, di James Mangold.
Paul Wernick e
Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È
una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è
un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo
molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.”Deadpool
3 uscirà il 6 settembre 2024.
Divenuto noto grazie ad alcuni
celebri blockbuster, l’attore T. J. Miller si è
negli anni affermato con i suoi ruoli di rilievo, conquistando le
attenzioni del pubblico. Miller ha poi dimostrato di saper spaziare
tra i generi, recitando tanto in film d’azione quanto in apprezzate
commedie. La sua versatilità gli ha permesso di arrivare a recitare
al fianco di importanti registi o con grandi attori. A consacrare
la sua popolarità è stata però la televisione, con la sua
partecipazione a note serie televisive.
Ecco 10 cose che non sai di
T. J. Miller.
T. J. Miller: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
blockbuster. L’attore esordisce al cinema con il film
Cloverfield (2008), che gli permette di raggiungere subito
una buona notorietà. Successivamente recita in La
concessionaria più pazza d’America (2009), Extract
(2009), Lei è troppo per me (2010), In viaggio con una
rock star (2010), Unstoppable – Fuori controllo
(2010), L’orso Yoghi (2010), I fantastici viaggi di
Gulliver (2010), Quell’idiota di nostro fratello
(2011), Rock of Ages
(2012), Cercasi amore per la fine del mondo (2012),
Transformers 4 –
L’era dell’estinzione (2014) e Deadpool
(2016), dove ottiene un ruolo di rilievo accanto all’attore
Ryan
Reynolds. Tra gli ultimi film da lui interpretati vi
sono La festa prima delle feste (2016), Ready Player
One (2018), Deadpool 2
(2018) e Undewater (2020).
2. È noto per i ruoli
televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi della
serie Carpoolers (2007-2008), l’attore recita in alcuni
episodi di serie come Traffic Light (2011), Happy
Endings (2011), The League (2011), e The Goodwin
Games (2013). Ottiene però maggior popolarità recitando nel
ruolo di Erlich Bachman nella serie Silicon Valley
(2014-2017).
3. Ha ricoperto il ruolo di
doppiatore. Miller è noto anche per essere stato la voce
originale del personaggio Tuffnut nei film d’animazione Dragon
Trainer (2010) e Drago Trainer 2 (2014). Ha inoltre
prestato la sua voce per i film d’animazione Big Hero 6
(2014) e Emoji – Accendi le emozioni (2017). Ha poi
partecipato al doppiaggio delle serie Dragons: I paladini di
Berk (2012-2014), High School USA! (2013-2015),
Gravity Falls (2012-2016) e Dragons: Race to the
Edge (2015-2018).
4. È autore di diverse
sceneggiature. Negli anni Miller si è distinto anche per
aver scritto la serie Mash Up (2012), come anche The
Gorburger Show (2012-2013) e il proprio spettacolo televisivo
Laugh Factory (2010-2018).
T. J. Miller è su Instagram
5. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo seguito da 295 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere immagini
promozionali dei propri progetti da interprete, ma non mancano
anche foto scattate in compagnia di amici o colleghi, il più delle
volte sui set frequentati.
T. J. Miller in Silicon Valley
6. Ha rinunciato al
ruolo. Quando venne annunciato che la serie era stata
rinnovata per una quinta stagione, l’attore ha rivelato che non
avrebbe ripreso il ruolo di Erlich Bachman, che lo ha reso celebre.
La scelta sarebbe stata presa di comune accordo con i produttori,
motivata dal desiderio dell’attore si misurarsi con altri progetti,
cosa che l’impegno richiesto dalla serie non gli permetteva di
fare.
T. J. Miller è in Deadpool
7. È stato scelto per essere
l’elemento comico. Quando gli fu affidato il ruolo di
Weasel nel cinecomic Deadpool
l’attore ha ammesso di essersi sentito inadatto, specialmente
considerando che il suo personaggio non ha alcun superpotere. Il
produttore del film ha però motivato la sua importanza con la
necessità di fornire una spalla comica al protagonista. Il ruolo fu
poi effettivamente apprezzato dal pubblico.
8. Il suo personaggio è
stato ridefinito. Nei fumetti il personaggio di Weasel è
per lo più un inventore ed esperto hacker che aiuta Deadpool nelle
sue missioni. Per il film, considerando anche la carriera da comico
dell’attore, il personaggio è stato riscritto perché fosse
maggiormente calzante con il suo interprete.
T. J. Miller in Ready Player
One
9. Ha recitato nel film di
Steven Spielberg. Nel film
d’avventura fantascientifica diretto da Steven
Spielberg, l’attore ricopre il ruolo di I-R0K, personaggio
non presente nel romanzo da cui il film è tratto, e che svolge il
ruolo di pericoloso cacciatore di taglie. Per dar vita al
personaggio Miller ha affermato di essersi ispirato al personaggio
di Boba Fett, della saga di Star
Wars.
T. J. Miller: età e altezza
T. J. Miller è nato a
Denver, in Colorado, Stati Uniti, il 4 giugno 1981.
L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.
Ecco alcune immagini che mostrano
Jason Dohring (Logan Echolls), co-star assieme a
Kristien Bell della nota serie tv dedicata alle avventure
della brillante investigatrice a mostrare le t-shirt promozionali
del nuovo film su Veronica Mars destinate a coloro
che hanno contribuito e finanziato il progetto su
Kickstarter con almeno 25 dollari. La prima maglietta è
stata battezzata California Noir.
L’illustratrice Rachel
Hoo ha condiviso su
Instagram una toccante fanart che i fan del MCU non si possono perdere. Si
tratta di un tributo ai caduti del Marvel Universe: vediamo
T’Challa che è seduto tra Tony Stark e Natasha
Romanoff mentre si gode l’aldilà. Ovviamente è immancabile la
battuta ironica ma affettuosa di Tony, estremamente “in
character”.
Dopo la scomparsa di Chadwick
Boseman, i Marvel Studios non hanno voluto sostituire
l’interprete di T’Challa per il sequel di Black Panther,
attualmente in sala, e così anche nella finzione del MCU, il personaggio è scomparso a
causa di una misteriosa malattia che il re del Wakanda aveva tenuto
nascosta a tutti.
Nel film Marvel
Studios Black Panther: Wakanda
Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku
(Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence
Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle
invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli
abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo
della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog
Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross
(Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per
il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta Mejía nel
ruolo di Namor, sovrano di una nazione sottomarina nascosta, ed è
interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel,
Mabel Cadena e Alex Livinalli. Black Panther: Wakanda
Foreverè diretto
da Ryan Coogler e prodotto da Kevin
Feige e Nate Moore.
È stato rilasciato sul web il
trailer della commedia nera Syrup, interpretato da Amber
Heard, Shiloh Fernandez, Kellan Lutz, e Brittany Snow. Il film è
basato sul romanzo di Max Barry e racconta di Scat (Fernandez) un
laureato disoccupato di marketing che ha avuto un idea geniale.
Questa però si tratta di un sicuro
biglietto per una vita di fama superficiale e fugace celebrità che
egli sembra desiderare tanto. Ma nel frattempo conosce 6 (Heard),
che è forse l’amore della vita Scat, o forse lo sta
incastrando.
Il nuovo film è scritto e diretto
da Aram Rappaport (Summer Song) e non è ancora stata
dichiarata una data di uscita. Qui sotto il trailer: