Prodotto da AMC Studios, gli
executive producer di Tales of the Walking
Dead sono Scott M. Gimple, chief
content officer of the Walking Dead Universe, e lo
showrunner Channing Powell, che è stato
sceneggiatore e produttore di The Walking
Dead e Fear
the Walking Dead.
Tales of the Walking
Dead: quando esce e dove vederla in streaming
Tales of the Walking Dead
in streaming uscirà a partire dal 25
novembre su Disney+. Un nuovo episodio in
arrivo ogni lunedì.
Tales of the Walking
Dead: trama e cast
Tales of the Walking
Dead consiste in sei episodi originali
autoconclusivi, incentrati su personaggi nuovi e già conosciuti
all’interno dell’apocalisse zombie. Ogni episodio ha un tono e un
punto di vista distinti, ma la posta in gioco è alta in ogni
storia, e spinge nuovi indimenticabili personaggi a scelte e
situazioni spietate e pericolose per la vita. L’apocalisse viene
raccontata con occhi diversi, mostrando altri mondi, miti e misteri
di The Walking Dead.
Tales of the Walking Dead è
interpretato, tra gli altri, da Olivia
Munn(The Newsroom, X-Men: Apocalypse,
Six), Samantha Morton (The
Walking Dead, Harlots), Terry
Crews (Brooklyn
Nine-Nine), Parker Posey (Lost
In Space), Anthony
Edwards (Inventing Anna,
WeCrashed), Poppy Liu (Dead
Ringers), Jillian Bell (Crazy
Night – Festa col morto), Loan
Chabanol (Gigolò per
caso), Embeth Davidtz (Old, Ray
Donovan,) Jessie T.
Usher (Shaft, The
Boys), Daniella
Pineda (Cowboy Bebop), Danny
Ramirez (Top Gun: Maverick).
Un efficace sistema di parental
control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di
visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo
Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono
impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più
adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire
massima tranquillità ai genitori.
Paramount+ ha finalmente condiviso il
trailer completo di Tales of the Teenage Mutant Ninja
Turtles, mostrando ai fan cosa aspettarsi dalla prossima
serie animata spin-off.
La serie di 12 episodi sarà
disponibile in streaming a partire da venerdì 9 agosto. Questo
arriva dopo il successo di critica ottenuto lo scorso anno da
Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem, che
attualmente è ancora certificato fresco su Rotten Tomatoes con un
punteggio Tomatometer del 95%.
Cosa succede nel trailer di Tales
of the Teenage Mutant Ninja Turtles?
Nell’ultimo trailer di
Tales of the Teenage Mutant Ninja Turtles, la
squadra titolare viene separata mentre affronta un supercattivo che
intende eliminare tutti i mutanti. Ora devono superare la sfida di
trovarsi per la prima volta da soli a New York. Devono trovare un
modo per riunirsi e salvare la razza mutante.
“La serie esplora le avventure
degli eroi amanti della pizza che emergono dalle fogne per le
strade di New York. Leo, Raph, Donnie e Mikey si trovano ad
affrontare nuove minacce e a fare squadra con i vecchi alleati per
sopravvivere sia alla vita degli adolescenti che ai cattivi in
agguato nell’ombra della Grande Mela“, si legge nella
logline.
Tales of the Teenage Mutant
Ninja Turtles è una serie animata in 2D che funge da
sequel del
film del 2023. La serie vede il ritorno del vivace cast del
film, tra cui Micah Abbey (Cugini per la vita) nel ruolo di
Donatello, Shamon Brown Jr. (THE CHI) nel ruolo di Michelangelo,
Nicolas Cantu (The Walking Dead: World Beyond) nel ruolo di
Leonardo, Brady Noon (Family Switch) nel ruolo di Raffaello e
Ayo Edebiri (The Bear) nel ruolo di April O’Neil. Ci saranno
anche guest star come Pete Davidson nel ruolo del ricco ragazzo
amante dei mutanti RoRod e Alanna Ubach (Ted) nel ruolo di Bishop,
un brillante inventore che crede che i mutanti siano il più grande
pericolo per l’umanità.
In occasione del Comic Con
2015 di San Diego, la Epic Pictures ha presentato in
esclusiva il trailer ufficiale di Tales of
Halloween, pellicola antologica che sarà divisa in 10
episodi diretti da 11 registi, e che racconta di storie di
fantasmi, alieni ed assassini ambientate nei sobborghi americani,
durante la notte di Halloween. Potete vedere il trailer di
seguito:
Insieme al regista Neil
Marshall (Centurion), ci saranno anche
Darren Bousman (Saw II, III e
IV), Joe Begos (Almost Human),
Axelle Carolyn (Soulmate), Adam
Gierasch (Night Of The Demons), Andrew
Kasch (Never Sleep Again: The Elm Street Legacy)
e John Skipp (Stay At Home Dad),
Mike Mendez (Big Ass Spider!),
Dave Parker (The Hills Run Red),
Ryan Schifrin (Abominable) e Paul
Solet (Grace). Il film sarà presentato in
anteprima il 24 luglio al Fantasia International Film Festival
di Montreal; verrà poi distribuito al cinema in America il 16
ottobre.
Arriverà il 3 aprile 2020
suPrime VideoTales From The Loop, una nuova produzione
Fox21 Television Studios e Amazon Studios che si
basa sul racconto illustrato, Loop, di
Simon Stålenhag. Il
lavoro dell’illustratore svedese è un esempio di multimedialità
artistica che dalla carta stampata, il racconto illustrato, si
riversa in rete, grazie alla continua espansione del suo mondo con
nuove pubblicazioni, e all’esistenza di un gioco da tavolo
ambientato proprio nel mondo delle sue illustrazioni.
Tales From The Loop, un’opera
crossmediale
Adesso, l’arrivo della serie tv
amplia ulteriormente questo universo narrativo su più piattaforme,
e candida Loop ad essere un esempio di
quella narrazione multimediale che si sta consolidando e sta
coinvolgendo sempre più realtà produttive. Basti pensare che, in
Italia, il progetto de Il
Confine di Sergio Bonelli
Editore nasce come una serie a fumetti che si
sviluppa parallelamente in serie tv, ma anche in gioco da tavolo e
in una serie di romanzi.
Nata dallo sforzo congiunto della
piattaforma streaming con Fox, la serie è creata e scritta da
Nathaniel Halpern, sceneggiatore, tra le altre, di
serie di successo quali Outcast
e Legion,
e vede alla regia del primo episodio Mark Romanek.
La serie si avvale anche del contributo di Matt
Reeves, che ricopre il ruolo di produttore esecutivo con
la sua 6th & Idaho, insieme ad Adam Kassan e
Rafi Crohn. A completare la squadra produttiva,
c’è lo stesso Stålenahg che ha fornito i suoi
contributi originali.
Tales From The
Loop racconta la storia di una cittadina sovrastata
dal “Loop”, un centro di ricerca avveniristico progettato allo
scopo di rivelare i misteri dell’universo, e che rende plausibili e
possibili situazioni che si sarebbero potuti immaginare solo in
scenari di fantascienza. Lo slogan del Loop è infatti:
rendere possibile l’impossibile.
E proprio nell’ambito del genere
fantascientifico si muove la serie, con una struttura antologica,
nella quale ad ogni episodio corrisponde uno dei
Tales (racconti) del titolo. Gli elementi
di coesione tra un racconto e l’altro sono l’ambientazione comune a
ogni storia, e alcuni dei personaggi principali, che vengono
coinvolti a diverso titolo nella vicenda di volta in volta narrata.
Tra questi ci sono
Rebecca Hall, Jonathan Pryce e Paul
Schneider.
All’ombra del Loop, la cittadina
che fa da sfondo alla storia è silenziosa, le persone che la
attraversano si muovono in un paesaggio ovattato, sospeso e magico
che regala un’atmosfera quasi onirica al racconto. Quello che però
più sorprende è la continua mescolanza di oggetti, ambienti,
elementi presi in prestito da decadi differenti, spaziando poi per
accattivanti design fantascientifici e strutture steampunk, tutto
mescolato da una scala cromatica tenue che rapisce lo sguardo.
L’impressione prevalente, a
giudicare dal materiale visto in anteprima (solo gli episodi 1, 4 e
6), è quella di un’ambientazione fantascientifica strumentale al
racconto della e sull’esistenza. Ovvero, i
personaggi, calati in questo mondo dove le possibilità dell’essere
sono innumerevoli, si confrontano con alcuni dei dilemmi più
profondi dell’umanità. E se in alcuni casi l’esito è affascinante
ma rimane distante dal coinvolgimento emotivo dello spettatore, in
altri (l’episodio 4, ad esempio) esplode con una violenza
trascinante e regala riflessioni esistenziali di grande peso.
A fronte a questa altalena emotiva,
che può coinvolgere o meno lo spettatore a seconda delle corde che
tocca di volta in volta, si nota una componente tecnica di grande
raffinatezza in cui la regia si mette al servizio del piacere
visivo legato alla bellezza della scenografia, esaltata da campi
lunghi: una natura gloriosa che si fonde con elementi
fantascientifici di grande appeal.
La colonna sonora di Philip Glass
Un altro elemento importante che fa
da collante ed amalgama le storie differenti, per temi e toni, è
l’accompagnamento musicale, che è stato affidato alla mano
inconfondibile di Philip Glass e che arricchisce e
arreda tutta l’opera.
Nonostante l’indiscussa bellezza
estetica della serie e la profondità con cui affronta temi
fondamentali dell’esistenza umana, Tales From The
Loop potrebbe risultare ostica per quegli spettatori
abituati a ritmi serrati ed esperienze visive più immediate.
Tuttavia, è proprio nell’andamento
cadenzato ed elegante che la seriePrime
Video rivela la sua più preziosa qualità:
Tales From The Loop si traveste da
racconto fantascientifico per scrutare con la punta di dita lunghe
e sottili nell’animo umano, raccontandoci virtù, paure, traumi e
timori con eleganza e delicatezza.
Alle giornate del cinema di
Sorrento, la presentazione del listino 01 si apre con la preview di
Tale of Tales, prossimo film di
Matteo Garrone, una produzione internazionale che
vede nel cast Vincent Cassell e Salma
Hayek. Le ricche immagini di Garrone ci mettono dentro
alla storia basata su volume Lo cunto de li cunti dello
scrittore napoletano Giambattista Basile.
Il film di Garrone, che segue il suo
bellissimo Reality, è stato girato nel più stretto segreto ed è ora
in fase di post produzione. Draghi morti, nobildonne che ne
divorano il cuore, re lussuriosi e dolci fanciulle appaiono nella
ricca messa in scena, mostrati dalla sempre elegante regia di
Garrone.
Ecco una parata di star, madri e
figlie, che hanno senza dubbio preso sul serio la questione del DNA
e dei tratti somatici ereditari. Qualcuno un po’ meno, come
Heidi Klum, altri davvero in maniera
impressionante, vedi Meryl Streep, Reese
Whiterspoon o Katie Holmes.
Diretto, scritto e interpretato dal
leggendario regista Takeshi Kitano, acclamato in
tutto il mondo, Broken Rage è basato
sulla sua idea di esplorare “gli elementi della commedia
all’interno di un film violento”. Il film, della durata di
un’ora, si presenta diviso in due parti. La prima metà è un tipico
thriller d’azione hard boiled, in cui un sicario lotta per
la sua sopravvivenza, incastrato tra la polizia e l’organizzazione
criminale Yakuza. La seconda parte, invece, racconta la stessa
storia ma facendo ricorso in maniera brillante a tecniche di
auto-parodia, trasformandola in una commedia.
“Ho pensato molto al tipo di
film che poteva diventare questo progetto, visto che sarebbe stato
un film che gli spettatori avrebbero guardato in salotto – ha
spiegato Takeshi Kitano – è venuta fuori una
cosa abbastanza sperimentale. Quando Amazon mi ha invitato a
realizzare questo film, mi hanno detto di sentirmi libero di
sperimentare come preferisci, sono stato molto grato di questa
possibilità. Naturalmente, la differenza tra cinema e televisione
è, beh, non ne ero davvero consapevole prima, ma alla fine della
realizzazione di questo film l’ho capito: l’ambiente in cui si
guarda un film cambia la percezione stessa del film.”
Broken Rage di
Takeshi Kitano a Venezia 81
La premiere di Broken Rage a Venezia 81 – foto di Mauro
Uzzeo
Come anticipato, il film ha ricevuto
un’accoglienza calorosa al Lido, lo scorso settembre, in occasione
della proiezione ufficiale Fuori Concorso nella Sala Grande.
Ma com’è stata l’esperienza del regista al
Lido?
“Sono un po’ imbarazzato a
dirlo, ma al festival del cinema, sai, ho effettivamente battuto la
testa mentre ero sul motoscafo. E non ho molti ricordi, in realtà,
neanche del ritorno. Mi vergogno un po’ a dirlo. Ma quando sono
arrivato al cinema, il film era in proiezione, ero in compagnia del
il signor Omori, il signor Asano, eravamo tutti lì insieme. Ma in
realtà non ho alcun ricordo di cosa stesse succedendo lì. E in
realtà sono dovuto andare dal dottore, e hanno controllato che
fosse tutto a posto nella mia testa. Mi hanno detto che ora è
praticamente sistemato. Ma, per me è un po’ imbarazzante dirlo, per
tutte le persone che erano lì, che mi chiedono com’è andata. Ma non
riesco proprio a ricordare cosa sia successo a Venezia e il
festival, sono abbastanza imbarazzato.” (Per fortuna noi
c’eravamo e abbiamo applaudito insieme a tutta la sala,
ndr).
Chi conosce gli albori della
carriera di Takeshi Kitano, sa anche che l’autore
ha un legame molto forte con la commedia e il cabaret tradizionale
giapponese, e Broken Rage è appunto un omaggio ai
generi che Kitano ha affrontato nella sua carriera. “Esordire
sui palchi come comico è stato un primo passo che poi mi ha portato
al cinema. E dal momento che penso che i film siano la forma d’arte
più completa esistente, sono molto contento di essere riuscito a
realizzarne molti. Forse è solo un ragionamento a posteriori, ma
penso che per me ora il cinema sia il massimo, sia la forma di
intrattenimento in cui posso divertirmi di più. Questo tipo di
esperienza mi dà grande gioia.”
Le possibilità dello streaming e
della sala
Takeshi Kitano a Venezia 81 – Foto di Mauro Uzzeo
Dopo
Chime di Kiyoshi Kurosawa,
Broken Rage è il secondo capolavoro di appena
un’ora che è arrivato dal Giappone negli ultimi mesi. Entrambi sono
stati realizzati da due maestri del cinema. Realizzare film lunghi
quanto un episodio televisivo può essere una risposta alle
possibilità offerte dallo streaming e un nuovo modo di approcciare
il cinema? E se lo streaming consente ai registi di esplorare nuove
possibilità narrative, dovrebbe essere visto come un “nemico” del
cinema o come un nuovo mezzo di espressione?
“Il film in sé come
mezzo di espressione è illimitato. Si è sviluppato nel corso degli
anni, come forma d’arte per intrattenere il pubblico ha fatto
enormi sforzi e si è evoluto e ha fatto un sacco di cose, anche
piuttosto creative o sfacciate in un certo senso. E quindi, quando
realizziamo film, pensiamo anche al fatto che forniamo un servizio
al pubblico, abbiamo questa consapevolezza. E fino ad ora, la sala,
il cinema è stato al centro dei nostri pensieri, e quando
realizzavamo un film speravamo sempre che le persone andassero in
sala a vederlo. Ora siamo a un punto di svolta: con i telefoni
cellulari, con diversi mezzi elettronici, con lo streaming e così
via, ci sono stati diversi sviluppi tecnologici relativi
all’intrattenimento. Si tratta di qualcosa su cui ci stiamo
interrogando e faremo tutto il possibile per affrontare nuove
sfide.”
Il cinema di Takeshi
Kitano non è mai stato un oggetto fermo e uguale a se
stesso, e infatti anche questo nuovo progetto rappresenta un
momento di passaggio, un film sperimentale, come lo definisce lui
stesso, una nuova partenza per un percorso da scrivere:
“Broken Rage è molto sperimentale come film.
Forse non è la cosa migliore mai realizzata, ma penso che se
qualcuno pagasse un biglietto per vederlo, poi non se ne
pentirebbe. Penso che, grazie alla collaborazione di tutte le
persone coinvolte e al talento degli attori, siamo riusciti a
realizzare qualcosa che può essere l’inizio di un nuovo percorso, e
penso che possiamo continuare a sviluppare la nostra idea. Spero
davvero che gli spettatori lo guardino.”
Devo essere un pendolo:
estremamente violento, estremamente umoristico”. Parola di Takeshi
Kitano, che ritorna allo yakuza-movie con ‘Outrage’, in lizza per
la Palma d’Oro di Cannes 63 e da lui stesso scritto, montato e
interpretato.
Ecco il trailer di Taken
3, film che chiude la trilogia del rapimento, per
così dire, con protagonista un letale e infaticabile Liam
Neeson. Di seguito il video e a seguire il primo poster
del film:
Il produttore Luc
Besson, insieme al solito collaboratore Robert
Mark Kamen, ha scritto la sceneggiatura anche di questo
terzo episodio, in cui il personaggio di Neeson diventerà una preda
in fuga dopo essere stato accusato ingiustamente dell’omicidio di
una persona a lui molto vicina. L’attore tornerà nel ruolo di Bryan
Mills, e Deadline conferma che Maggie Grace sarà
ancora al suo fianco nel ruolo della figlia Kim. Anche
Famke Janssen e Forest Whitaker
faranno parte del cast del film, che sarà diretto da
Olivier Megaton.
USA Today ha diffuso online le prime
immagini ufficiali di Liam Neeson tratte da
Taken 3, terzo capitolo della saga
iniziata nel 2008 con il film Io vi
troverò e con protagonista il personaggio di Bryan
Mills, interpretato proprio da Neeson. Potete vedere le foto di
seguito.
Il produttore Luc
Besson, insieme al solito collaboratore Robert
Mark Kamen, ha scritto la sceneggiatura anche di questo
terzo episodio, in cui il personaggio di Neeson diventerà una preda
in fuga dopo essere stato accusato ingiustamente dell’omicidio di
una persona a lui molto vicina. L’attore tornerà nel ruolo di Bryan
Mills, e Deadline conferma che Maggie Grace sarà
ancora al suo fianco nel ruolo della figlia Kim. Anche
Famke Janssen e Forest Whitaker
faranno parte del cast del film, che sarà diretto da
Olivier Megaton.
Arriverà presto al cinema l’atteso
Taken 3, terzo capitolo della trilogia
con protagonista assoluto Leam Neeson deventato nel web una vera e
propria leggenda dell’action e oggi arriva anche la prima clip del
film:
Negli USA Taken 3 uscirà il 9 Gennaio 2015.
Il produttore Luc
Besson, insieme al solito collaboratore Robert
Mark Kamen, ha scritto la sceneggiatura anche di questo
terzo episodio, in cui il personaggio di Neeson diventerà una preda
in fuga dopo essere stato accusato ingiustamente dell’omicidio di
una persona a lui molto vicina. L’attore tornerà nel ruolo di Bryan
Mills, e Deadline conferma che Maggie Grace sarà
ancora al suo fianco nel ruolo della figlia Kim. Anche
Famke Janssen e Forest Whitaker
faranno parte del cast del film, che sarà diretto da
Olivier Megaton.
Nonostante nessuno fosse contento
di un sequel per Taken (da noi
Io vi troverò), e nonostante il fatto che
lo stesso protagonista Liam Neeson avesse
dichiarato che un terzo film, dopo Taken La
Vendetta, non si sarebbe mai fatto, i sostanziosi
incassi del sequel hanno portato all’inevitabile annuncio di un
terzo film, per il momento intitolato Taken
3. Lo stesso regista del secondo episodio,
Olivier Megaton, si occuperà di questa terza regia
e pare che voglia accanto a Neeson l’attore premio Oscar
Forest Whitaker.
Il produttore Luc
Besson, insieme al solito collaboratore Robert
Mark Kamen, ha già scritto la sceneggiatura ma non
sappiamo ancora nulla su quello che accadrà nel film, tranne forse
che ci sarà qualche altro rapimento nel film che scatenerà una
serie di eventi disastrosi per chi si opporrà alla furia temibile
di Neeson. L’attore infatti tornerà nel ruolo di Bryan Mills, e
Deadline conferma che Maggie Grace sarà
ancora al suo fianco nel ruolo della figlia Kim. Non sappiamo che
ruolo possa ricoprire Whitaker se dovesse effettivamente unirsi al
cast.
Abbiamo visto di recente
Forest Whitaker protagonista in The
Butler e in un piccolo ruolo in Out of
the Furnace.
Non c’è due senza tre, come si suol
dire. Considerato il successo del secondo capitolo, Taken – La
vendetta, i produttori di questo ormai famoso action thriller
hanno ben deciso di realizzare Taken 3,
attualmente in fase di lavorazione. È Deadline a confermare,
invece, che Liam Neeson tornerà a vestire i panni
dell’inarrestabile protagonista per la modica cifra di 20 milioni
di dollari. La sceneggiatura di questo terzo episodio sarà firmata
nuovamente da Robert Mark Kamen e Luc
Besson, mentre Maggie Grace e
Famke Janssen (volti ormai noti allo
spettatore sin dalla primo film) sono in trattative per entrare a
far parte del progetto.
Taken 3 Liam
Neeson
Il primo episodio di
Taken, rilasciato in Italia con il titolo Io vi
troverò, è uscito nel 2008, incassando 226 milioni di dollari;
il secondo, Taken – La vendetta del 2012, ha superato di
gran lunga il successo del precedessore, raggiungendo i 375
milioni. Secondo i ben informati, questa nuova pellicola dovrebbe
essere molto diversa rispetto ai primi due film. Al momento non
sappiamo, dopo Pierre Morel e Olivier Megaton, chi si occuperà
della regia. La produzione dovrebbe partire a febbraio del
2014.
Prossimamente vedremo Liam Neeson
nei thriller No-Stop e A Walk
Among the Tombstones di Scott Frank, nella commedia
western A Million Ways to Die in the West
di Seth MacFarlane, e nei drammatici Run All
Night e Third Person di
Paul Haggis.
Quello del revenge movie è
da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati,
dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di
quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi
i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da
Vendetta finale a Io sono vendetta. Uno dei
più importanti e riconosciuti a livello internazionale è però
Io vi troverò, titolo italiano di
Taken, film scritto dal regista francese Luc
Besson e diretto da Pierre Morel. Dopo il
grandissimo successo del primo sequel, nel 2015 è arrivato anche
Taken 3 – L’ora della verità.
Se il primo capitolo vedeva il
protagonista alle prese con il rapimento della figlia mentre il
secondo capitolo con il rapimento della sua intera famiglia, questo
terzo film lo vede impegnato a dover salvare proprio sé stesso. La
realizzazione di questo nuovo sequel non era però scontata, poiché
l’attore protagonista
Liam Neeson aveva dichiarato che non sarebbe tornato
nel ruolo se non fosse stato pienamente convinto dalla storia. Così
per fortuna è stato, permettendo di rivedere l’agente Bryan Mills
impegnato in nuove vicende. Anche questo terzo capitolo non ha poi
mancato di rivelarsi un grandissimo successo al box office.
A fronte di un budget di quasi 50
milioni di dollari, Taken 3 – L’ora della verità è
arrivato ad un incasso complessivo di 326. Con questa sua degna
conclusione, la trilogia si è così potuta affermare come uno dei
titoli d’azione di maggior successo di questi ultimi anni. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Taken 3 – L’ora della verità
Protagonista del film è ancora una
volta Bryan Mills, il quale dopo aver salvato l’ex
moglie Lenore e la figlia Kim
inizia a riavvicinarsi sempre di più a loro. Lenore, dal canto suo,
è decisa a scaricare il nuovo compagno Stuart per
provare a ricostruire il rapporto con l’ex marito. I loro tentativi
di ricongiungersi vengono però spezzati dall’improvvisa morte di
Leonore, la quale si scopre essere stata uccisa. Il primo
sospettato di ciò è proprio Bryan, che senza avere neanche il tempo
di poter piangere l’amata di trova a dover scappare dalla polizia
che gli dà la caccia. In particolare, sulle sue tracce, si trova
l’ispettore Franck Dotzler.
Mentre fugge, Bryan deve allo stesso
tempo indagare su cosa sia realmente accaduto a Leonore. Risalendo
a dei video di sorveglianza, Mills scopre che Lenore è stata rapita
e uccisa da alcuni uomini mascherati e cerca di raggiungere Kim per
parlare dell’accaduto. Dopo aver eluso i sistemi di sicurezza di
Stuart, Mills scopre che l’uomo ha intensificato i controlli su Kim
e sospetta che potrebbe essere proprio lui il colpevole della morte
della sua ex moglie. Ciò che gli serve scoprire è perché e cosa o
chi c’è dietro a Stuart.
Taken 3 – L’ora della verità: il cast del film
Per la terza volta Liam Neeson interpreta
il personaggio di Bryan Mills, convinto a riprendere tali panni
dalla possibilità di esplorare nuovi aspetti del ruolo. Allo stesso
tempo, egli accettò di tornare a patto che in questo nuovo capitolo
nessuno venisse rapito. Per prepararsi a questo, Neeson si è
nuovamente addestrato insieme al soldato Mick Gould, ex Special
Air Service (SAS), nel combattimento corpo a corpo e
nell’uso delle armi. Egli ha inoltre praticato il Nagasu
Do. Si tratta uno stile di arte marziale ibrido che prende in
prestito mosse dal Judo, Aikido e Ju Jitsu. Tale preparazione gli
ha permesso di interpretare personalmente tutte le sequenze di
combattimento che lo vedono coinvolto.
Ad interpretare l’ex moglie di
Bryan, Lenore, vi è di nuovo l’attrice
Famke Janssen, nota per essere stata Jean Grey nella
prima trilogia di X-Men. Maggie Grace, nota per essere stata Shannon
Rutherford nella serie televisiva Lost, è invece
nuovamente la figlia Kim. Il ruolo di Stuart, interpretato nel
primo film da Xander Berkley, è invece qui
ricoperto da Dougray Scott, poiché Berkeley non
era disponibile per le riprese. Di particolare importanza è invece
l’ingresso nel cast del premio Oscar Forest Whitaker nei
panni dell’ispettore Franck Dotzler. L’attore, solito portare con
sé durante le riprese un pezzo degli scacchi, ha in questo caso
avuto un cavallo, rappresentante un cavaliere.
Taken 3 – L’ora della verità: ci sarà un sequel?
Con questo terzo capitolo si è
dunque apparentemente conclusa la trilogia e a quasi dieci anni di
distanza sembra proprio che i film siano destinati a rimanere solo
tre. Lo stesso Neeson ha infatti in più occasioni dichiarato che
non ci sarà un Taken 4 o che in ogni caso lui non è
interessato a riprendere il ruolo di Bryan Mills. Senza l’attore,
diventa allora improbabile la realizzazione di un nuovo
lungometraggio, considerando anche che la serie realizzata nel
2017, Taken, strutturata come una origin story per Mills,
è stata cancellata dopo solo una stagione per lo scarso interesse
dimostrato dai fan nei confronti di un interprete diverso da Neeson
per il ruolo. Per ora, dunque, non sembra esserci alcun tipo di
piano a riguardo.
Il trailer di Taken 3 – L’ora
della verità e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Taken 3 – L’ora della
verità è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 28
febbraio alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Nel 2008, il Io vi troverò (Taken), si è rivelato un
thriller davvero sorprendente, con una storia avvincente e una
buona dose di violenza vietata ai minori. Non sorprende che lo
scrittore e regista Luc Besson sia stato
convinto a dare il via a un franchise che ruotasse attorno al
Bryan Mills di Liam Neeson negli anni successivi.
Dopo Taken
– La vendettanel 2012, nel 2014 il terzo film
della serie, Taken 3 – L’ora della verità, vede
Bryan incastrato per l’omicidio dell’ex moglie
Lenore (Famke
Janssen). Quanto può essere sfortunato un ex agente
della CIA con l’abilità di dare la caccia alle persone e ucciderle
in un milione di modi diversi?
Dopo aver massacrato i rapitori
della figlia nel primo film e aver affrontato le conseguenze delle
sue azioni nel primo sequel, il terzo film del franchise prende
dunque una direzione leggermente diversa. Questa volta non ci sono
viaggi internazionali, ma Bryan Mills deve affrontare una minaccia
all’interno della sua famiglia, sul territorio nazionale. Il nuovo
marito della sua ex moglie (interpretato da Dougray
Scott) lo incastra perché ha continuato a vedere Lenore
dopo che lei aveva promesso di non farlo. Taken 3 – L’ora
della verità si rivela così un film sul fragile ego
maschile, solo con l’aggiunta di torture, sparatorie ed
esplosioni.
La spiegazione del finale di
Taken 3 – L’ora della verità
Nel corso del film, Bryan contatta
Kim mentre lei è al funerale di Lenore tramite una telecamera
nascosta nel vestito dell’amico Sam e le ordina di
mantenere il suo “programma molto prevedibile”. Bryan
organizza poi un incontro con lei più tardi e rimuove una cimice di
sorveglianza che l’ispettore Frank Dotzler ha
piazzato su di lei. A quel punto, Kim rivela a Bryan di essere
incinta e che Stuart è spaventato e ha assunto delle guardie del
corpo. Quest’ultimo confessa che il suo ex socio d’affari ed
ex operatore degli Spetsnaz russi, Oleg Malankov,
boss mafioso e leader terrorista, ha ucciso Lenore perché Stuart
gli deve dei soldi.
Stuart ha poi rivelato l’identità di
Bryan a Malankov per pura gelosia. Con l’aiuto dei suoi vecchi
colleghi e di un nervoso Stuart, Bryan riesce quindi a entrare
nell’attico blindato di Malankov, uccidendo le sue guardie e
scontrandosi con il criminale. Un Malankov ferito a morte rivela
allora che Stuart aveva pianificato l’omicidio di Lenore e aveva
incastrato Bryan come parte di un accordo commerciale per
riscuotere una polizza di assicurazione sulla vita di 12 milioni di
dollari. Malankov aggiunge che quando Stuart non è riuscito a
uccidere Bryan, lo ha usato per cercare di uccidere Malankov in
modo che potesse tenersi i soldi dell’assicurazione.
Nel frattempo, Stuart, vedendosi
scoperto, rapisce Kim, con l’intenzione di fuggire con il denaro.
Inseguito dalla polizia, Bryan arriva all’aeroporto con la Porsche
di Malankov mentre l’aereo privato di Stuart si prepara al decollo.
Dopo aver distrutto il carrello di atterraggio con la Porsche,
Bryan sopraffà Stuart. Ascoltando le suppliche di Kim, Bryan si
astiene però dall’ucciderlo, ma lo avverte di aspettarsi una
punizione se sfugge alla giustizia o se riceve una pena detentiva
ridotta. A quel punto, l’ispettore Frank Dotzler e la polizia di
Los Angeles arrivano e arrestano Stuart, mentre Bryan viene
scagionato. In seguito, Kim dice a Bryan di voler chiamare la
creatura che porta in grembo con il nome della madre, se scoprirà
che è una bambina.
Dopo la trilogia sulla famiglia
Mills, nel 2017 è stata trasmessa una serie TV facente parte del
franchise di Taken – nel quale si configura come
prequel – sulla NBC, con Clive Standen nei panni
di un Bryan Mills più giovane. La serie esplorava il suo percorso
per diventare la super-spia della CIA che il pubblico conosce e
ama, ma sfortunatamente la serie non ha avuto modo di completare il
racconto della carriera di Mills: è infatti stata cancellata dopo
le scarse recensioni e gli scarsi ascolti della seconda stagione.
Neeson ha poi detto no ad un quarto film, ponendo dunque fine – per
ora – al franchise.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Taken 3 – L’ora della
verità è infatti disponibile nei cataloghi di
Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 11 aprile alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Nonostante le critiche
negative che avevano interessato anche la prima parte della saga,
Taken 2 con Liam Neeson, ha incassato
ben 50 milioni di dollari in 72 ore.
Quello del revenge movie è
da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati,
dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di
quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi
i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da
Vendetta finale a Io sono vendetta. Uno dei più importanti e
riconosciuti a livello internazionale è però Io vi troverò, titolo italiano di
Taken, film scritto dal regista francese Luc
Besson e diretto da Pierre Morel. Dopo il
grande successo di questo, nel 2012 è uscito il suo sequel,
Taken – La vendetta (qui
la recensione), diretto svolta da Olivier
Megaton.
L’idea alla base del film è delle più
semplici, con un padre disposto a tutto pur di ritrovare e
proteggere sua figlia. Nelle mani di Besson e Morel, però, tale
progetto si trasforma in qualcosa di più grande, con tanta
adrenalinica azione e molta emotività. Il merito dei due autori sta
proprio nel dosare al meglio questi ingredienti, dando vita ad
un’opera intelligente, capace di intrattenere ed emozionare. La
formula ha funzionato anche per questo sequel, affermatosi come un
successo ancora maggiore rispetto al precedente. A fronte di un
budget di 45 milioni, Taken – La vendetta è infatti
arrivato ad incassarne ben 376.
Divenuto oggi parte della cultura
di massa per alcune sue celebri sequenze o frasi, il film è uno
splendido esempio di thriller d’azione, che ha non a caso dato vita
ad una lunga serie di imitatori. Sono però molteplici i fattori che
rendono questo un titolo unico, assolutamente da non perdere. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e a suo sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Taken – La vendetta
Protagonista del film è nuovamente
Bryan Mills, un ex agente della CIA residente a
Los Angeles, grande esperto di arti marziali e uso delle armi,
dotato di una impressionante capacità di uccidere e torturare
persone a sangue freddo senza il minimo rimorso. Dopo aver salvato
sua figlia e aver sgominato il traffico di esseri umani della
malavita albanese, egli è ora un bersaglio estremamente ambito e
ricercato. I vertici della mafia desiderano infatti vendicarsi di
lui, cercando di ottenere quante più informazioni possibili. Nel
frattempo, Bryan è tornato alla sua vita a Los Angeles e cerca di
recuperare il rapporto con l’ex moglie Lenore,
vigilando sulla figlia Kim.
Quando un influente sceicco assolda
Mills come sua personale guardia del corpo, l’uomo invita Lenore e
Kim ad unirsi a lui e partire alla volta di Istanbul. La notizia
dell’imminente partenza di Mills raggiunge Parigi e il boss
albanese Murad Hoxha pianifica di tendere un
agguato al suo rivale. Così, i malviventi giungono ad Istanbul,
riuscendo a rapire sia Bryan che sua moglie, mentre Kim riesce
momentaneamente a scappare. Compresi i piani di vendetta dei
criminali, Bryan si troverà a dover nuovamente scatenare tutta la
sua furia pur di difendere la propria famiglia. Pronto a non
risparmiare nessuno, egli si dimostrerà ancora una volta il più
letale degli assassini.
Taken – La vendetta: il cast del film
Quando il film venne annunciato, non
è certo se Liam Neeson avrebbe
ripreso il ruolo di Bryan Mills. I produttori erano dunque pronti a
sostituire il personaggio con uno nuovo, che avrebbe dovuto essere
interpretato da Mickey Rourke. Tuttavia, Neeson si disse
pronto a partecipare al progetto e ciò permise di mantenere lo
stesso protagonista. Per prepararsi al ruolo, Neeson si è
nuovamente addestrato insieme al soldato Mick Gould, ex Special
Air Service (SAS), nel combattimento corpo a corpo e
nell’uso delle armi. Egli ha inoltre praticato il Nagasu
Do. Si tratta uno stile di arte marziale ibrido che prende in
prestito mosse dal Judo, Aikido e Ju Jitsu.
Accanto a lui, nei panni di sua
figlia Kim vi è l’attrice Maggie Grace, nota per essere stata Shannon
Rutherford nella serie televisiva Lost. Ad interpretare
l’ex moglie di Bryan, Lenore, vi è invece l’attrice
Famke Janssen, nota per essere stata Jean Grey nella
prima trilogia di X-Men. Girare i film di Taken ha spinto
l’attrice ad agire nella vita reale contro la corruzione. Oggi la
Janssen è Ambasciatrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la
droga e il crimine. Nel ruolo del criminale Murad Hoxha vi è invece
l’attore croato Rade Šerbedžija. Sono poi presenti
gli attori Leland Orser nei panni di Sam Gilroy e
LukeGrimes in quelli di Jamie
Conrad.
Il sequel di Taken – La
vendetta
Dato il grandissimo successo di
questo secondo film, Besson e Megaton si dissero interessati a
realizzare almeno un terzo capitolo di quella che è così diventata
una trilogia. Nel 2015 è dunque uscito l’ultimo capitolo,
intitolato Taken 3 – L’ora della
verità. In questo il protagonista, nuovamente interpretato
da Neeson, si trova a doversi difendere dalle accuse di omicidio,
nel disperato tentativo di ricercare il vero colpevole. Accanto a
Neeson, che riprende il ruolo di Bryan Mills, si ritrova ora anche
l’attore premio Oscar Forest Whitaker nei panni di Franck Dotzler,
il quale darà la caccia al protagonista. Con questo terzo capitolo
si è dunque apparentemente conclusa la trilogia e a quasi dieci
anni di distanza sembra proprio che i film siano destinati a
rimanere solo tre.
Lo stesso Neeson ha infatti in più
occasioni dichiarato che non ci sarà un Taken 4 o che in
ogni caso lui non è interessato a riprendere il ruolo di Bryan
Mills. Senza l’attore, diventa allora improbabile la realizzazione
di un nuovo lungometraggio, considerando anche che la serie
realizzata nel 2017, Taken, strutturata come una origin
story per Mills, è stata cancellata dopo solo una stagione per lo
scarso interesse dimostrato dai fan nei confronti di un interprete
diverso da Neeson per il ruolo. Nulla è mai certo ad Hollywood e un
quarto film potrebbe sempre essere realizzato prima o poi, ma per
ora non sembra esserci alcun tipo di piano a riguardo.
Il trailer di Taken – La
vendetta e dove vedere il film in streaming e in TV
In attesa di vedere tali sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Taken 2 – La vendetta è infatti
disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple
TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione
o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che
in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un dato periodo
temporale entro cui vedere il titolo. In alternativa, il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 21
febbraio alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Arriva al cinema Taken – La
vendetta, sequel del fortunatissimo
Taken, in Italia conosciuto con il titolo
Io vi troverò partorito dalla mente di
Luc Besson e capace di incassare solo negli
USA la
bellezza di 145 milioni di dollari e 230 milioni in tutto il
mondo. Questo secondo capitolo che ha debuttato lo scorso fine
settimana ha aperto con un risultato analogo e racimolando 50
milioni in tre giorni. Ma la domanda è se avrà nuovamente
l’incredibile successo del precedente film?
Nel sequel di Io vi
troverò, l’ex agente operativo della CIA Bryan Mills
(Liam
Neeson) è a Istanbul, dove viene raggiunto a sorpresa
dall’ex moglie Lenore (Famke
Janssen) e dalla figlia Kim (Maggie
Grace), per quella che sembra poter essere una tranquilla
vacanza. Ma non lo sarà, perché il padre di uno dei criminali che
quattro anni prima avevano rapito la figlia è in cerca di vendetta.
Questa volta è Lenore a cadere nelle mani dei sequestratori e
Mills, con l’aiuto di Kim, dovrà affrontare una nuova corsa contro
il tempo per salvare la sua famiglia e se stesso dalla sete di
sangue del suo nuovo nemico.
La risposta alla nostra domanda,
probabilmente sarà negativa, perché se i punti di forza del primo
capitolo erano dei personaggi costruiti in maniera intelligente,
l’essere un action-movie adrenalinico e ben girato e una storia ben
calibrata e sorprendente, qui ci troviamo di fronte una pellicola
in cui i personaggi hanno ben poco da dire e dove la storia si
arrampica sugli specchi per dare un senso ad una seconda parte che
in fondo non ha ragion d’essere.
Taken – La vendetta, il film
A nulla può la bravura di Liam
Neeson vittima di una regia a singhiozzo, che pecca proprio nei
fondamenti dell’action-movie, toppando nella costruzione delle
sequenza di lotta e nelle sequenze ad inseguimento. In ogni caso il
film crolla proprio sulla sceneggiatura e la storia costruita da
Besson che si basa su un sentimento di vendetta che mal si sposa
con il primo capitolo e che a tratti risulta essere anche poco
credibile.
Tuttavia le componenti che hanno
reso celebre il primo film ci sono tutte e chi lo ha amato
probabilmente si riterrà soddisfatto anche di questa seconda
avventura che però incalza alla perfezione l’opinione consolidata
che difficilmente un sequel funzionano quanto il primo film, salvo
rarissime eccezioni.
Nota positiva di Taken – La
vendetta è ovviamente il cast di tutto rispetto formato da
Liam Neeson, ormai specializzato in film di questo
genere e affiancato dalla bella Famke Janssen, nei panni della sua (ex)moglie,
da Maggie Grace, nota soprattutto per la sua
partecipazione nella serie culto Lost e dal caratterista
Rade Sherbedgia (Mission Impossibile 2, Eyes
Wide Shut).
Io vi troverò (Taken) ha dimostrato al mondo
una cosa: se un padre arrabbiato ti dice che ha delle abilità molto
speciali, è meglio che rilasci sua figlia. Il film d’azione non
solo è stato un successo in tutto il mondo, ma ha consacrato
Liam Neeson come una vera e propria star
dell’azione. Non è passato molto tempo prima che l’attore
diventasse l’uomo di riferimento per qualsiasi trama
cinematografica che richiedesse un’eccessiva quantità di calci nel
sedere, e l’esistenza di film come The Grey, L’uomo sul treno e Non-Stop sono tutti merito di questo film. Non
sorprende dunque che sia poi stato realizzato un sequel:
Taken – La vendetta (qui
la recensione), diretto da Olivier
Megaton.
Tornando un attimo al film che ha
dato il via a tutto, Io vi troverò aveva tutto ciò che il
pubblico voleva da un thriller d’azione. Bryan
Mills (Neeson) vede la figlia Kim
(Maggie Grace) venire rapita, quindi si reca in
Europa per rintracciarla, uccidendo nel frattempo scagnozzi su
scagnozzi. Il tutto ha un lieto fine, con la famiglia di Bryan che
si riunisce. La sua ex moglie, Lenore (Famke
Janssen), forse sta ancora con un altro uomo, ma
almeno ora sono in rapporti più amichevoli. Tutto sembrava essersi
concluso bene, ma in ogni film di successo è sempre previsto un
sequel. Taken – La vendetta ha dunque rimesso
in pericolo la famiglia Mills, ma questa volta sono Bryan e Lenore
a essere presi di mira.
La spiegazione del finale di
Taken – La vendetta: Bryan Mills offre al cattivo
una scelta
Nel film, spetta dunque a Kim
salvare la situazione e tutto culmina in una conclusione
emozionante. Kim dimostra di essere una valida mercenaria, mentre
riceve la guida del padre per la maggior parte del film. Tuttavia,
Bryan è ancora lì per fare del male e riesce a salvare se stesso e
la sua ex moglie dalla mafia albanese. Una volta messe al riparo le
donne della sua vita, si lancia nella vendetta per trovare l’uomo
che sta dietro a tutto: Murad Hoxha (Rade
Šerbedžija). I due si incontrano faccia a faccia e, come
previsto, Bryan ha la meglio.
Tuttavia, non uccide Murad subito.
Al contrario, gli offre una scelta: Murad può scegliere di morire
qui e ora, oppure di andare a stare con i suoi figli. Murad accetta
l’offerta di lasciare Bryan da solo, permettendogli di posare la
pistola… ma non sarebbe un thriller senza un doppio gioco. Murad
raccoglie quindi la pistola solo per scoprire che non ha
proiettili. Bryan si rende quindi conto che sarà sempre braccato,
così impala il suo nemico su un gancio per asciugamani.Durante il
confronto finale c’è una battuta che riassume tutto, ovvero quando
Bryan dice: “Sono stanco di tutto questo”.
Egli è un ufficiale della CIA in
pensione, che vuole solo essere presente per la sua famiglia. Non
vuole essere un assassino e si rende conto che se dovesse eliminare
Murad, i suoi figli verrebbero a cercarlo. Preferirebbe non avere a
che fare con tutto questo e sembra sinceramente volere che Murad se
ne vada. Purtroppo, ciò non accade e Bryan si rende conto che, per
quanto si sforzi, rimarrà sempre intrappolato in questo mondo
violento.
Taken – La vendetta getta dei semi
che il sequel non raccoglie
Prima di morire, Murad dice quindi a
Bryan che ha altri due figli e che se lo uccide, loro lo
inseguiranno. È il motivo per cui Bryan vuole lasciarlo andare vivo
inizialmente, perché preferirebbe che quei figli non divenissero
una minaccia per lui e la sua famiglia. Naturalmente, Murad fa la
scelta sbagliata, costringendo Bryan ad eliminarlo una volta per
tutte. Alla luce di ciò, sarebbe logico pensare che Taken 3 – L’ora della
verità sia incentrato sugli ultimi due figli che vendicano
il fratello e il padre. Ma le cose non vanno così per il sequel. Al
contrario, il seguito prende una direzione completamente diversa:
il nuovo marito di Lenore, Stuart (Dougray
Scott), la uccide e poi incastra Bryan per l’omicidio.
La mafia albanese, dunque, non entra
affatto in gioco, quindi è un po’ strano guardare Taken –
La vendetta, col senno di poi, con una scena che sembra
impostare il tema del sequel… solo per scoprire che questa non
viene più ripresa. I due figli rimasti potrebbero sempre
entrare in gioco con un Taken 4, ma considerando
che il terzo capitolo è uscito nel 2014, sembra ormai improbabile
che Neeson torni in questo franchise. Naturalmente, quando si
tratta di franchise d’azione e sequel che escono con decenni di
ritardo, il pubblico non dovrebbe mai dire mai. C’è sempre la
possibilità che un altro film di Taken riprenda
con Kim che segue le orme del padre e i restanti membri della
famiglia Hoxha decidono di vendicarsi di lei.
Torna sugli schermi
Liam Neeson/Bryan Mills nell’atteso sequel di
Io vi troverò, in arrivo in Italia a ottobre.
Uscito nel 2008, Io vi
troverò ha riscosso un certo successo di pubblico nonché al
botteghino e, soprattutto, ha costituito una svolta nella carriera
del grande Liam Neeson,
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis,
Takeaway, il nuovo film di Renzo
Carbonera con l’ultima apparizione cinematografica di
Libero De Rienzo. Nel cast ci sono anche
Carlotta Antonelli, Primo Reggiani e
Paolo Calabresi.
Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle
anteprime:
ROMA – Cinema MIGNON – 30 inviti (60 biglietti)
NAPOLI – Cinema MODERNISSIMO – 20 inviti (40
biglietti)
TORINO – Cinema GREENWICH – 10 inviti (20
biglietti)
MILANO – Cinema CENTRALE – 5 inviti (10 biglietti)
BOLOGNA – Cinema ODEON – 20 inviti (40 biglietti)
I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo di
giovedì 20, venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 gennaio
p.v. e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento,
inviando una email a [email protected] in
cui andranno specificati il giorno in cui si intende
utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel
caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di
posto.
I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla
cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta
unitamente ad un documento di identità ed al Green
Pass.
Guarda il trailer di Takeaway
La trama di Takeaway
Siamo nel 2008, agli albori della grande
crisi finanziaria globale. Maria (Carlotta
Antonelli) è un’atleta, una marciatrice. L’orgoglio di
papà (Paolo Calabresi), che vorrebbe vederla
coronare un sogno di successo. La mamma (Anna
Ferruzzo), invece, è più scettica, sebbene Johnny
(Libero De Rienzo), compagno della ragazza, che ha
quasi il doppio dei suoi anni, sappia come tenere vivo il sogno di
Maria e dei suoi genitori. Per questo motivo Johnny ha il frigo
pieno di boccette, avendo aiutato molti giovani con sostanze
illegali, nel suo passato da preparatore atletico. Tom
(Primo Reggiani) è uno di questi e sta cercando
Johnny, ritenendolo responsabile del fatto che il doping gli ha
rovinato carriera e salute. Ma i piani di vendetta di Tom si
infrangono quando lui e Maria iniziano una relazione e i dubbi di
lei crescono, come una febbre incontrollabile.
Il 25 febbraio arriverà in Italia,
distribuito dalla Twentieth Century Fox,
KINGSMAN SECRET SERVICE, protagonisti Colin
Firth, Samuel L. Jackson, Taron Egerton e Michael Caine,
il nuovo film scritto, diretto da Matthew Vaughn
(Kick Ass, X-Men – L’inizio). Per l’occasione, la Twentieth Century
Fox ha collaborato con i Take That, l’iconica band britannica, per
realizzare la canzone guida della colonna sonora del film.
Il video musicale di “Get Ready For It”, disponibile da oggi,
martedì 13 gennaio al seguente link:e che vede protagonista la star
nascente Sofia Boutella nel ruolo di Gazelle, è stato girato sulle
location inglesi del film.
Tratto dall’omonimo fumetto di Mark
Millar, è la storia di un’organizzazione super segreta britannica
che recluta e forma spie. L’agente Harry Hart (Colin Firth)
inserisce nel programma di formazione il giovane Eggsy (Taron
Egerton), un ragazzo rude ma di grandi potenzialità, figlio di un
suo amico morto anni prima durante una missione. Insieme dovranno
impedire al geniale Richard Valentine (Samuel L. Jackson) di
portare a termine il suo folle compito di “salvare” il mondo.
Arriva finalmente anche nelle
nostre sale Take Shelter, opera seconda
del regista Jeff Nichols premiato nel 2011 a Cannes con il Grand
Prix Critics Week & Fipresci Prize Winner. Fra i protagonisti quel
Michael Shannon di
Revolutionary Road e la bravissima e onnipresente
Jessica Chastain. In Take Shelter
Curtis LaForche (Michael Shannon) è un uomo tranquillo che vive in
una piccola cittadina dell’Ohio, assieme alla moglie Samantha
(Jessica Chastain) e alla figlia Hannah, sorda dalla nascita.
La famiglia LaForche conduce una
vita modesta, Curtis è operaio mentre Samantha è casalinga e sarta
part-time, ma il denaro per le spese quotidiane e l’assistenza
sanitaria di Hannah non basta mai. Ciò nonostante sono una famiglia
felice. Un giorno Curtis inizia ad avere delle terribili visioni su
violente tempeste, che decide di tenere per sé. Ma con l’aumentare
delle allucinazioni, l’uomo inizia a comportarsi in modo ossessivo,
arrivando a costruire un rifugio nel cortile per proteggere la sua
famiglia dalle minacciose tempeste. Il comportamento apparentemente
inspiegabile di Curtis genera tensioni nel suo matrimonio e
conflitti con gli altri abitanti della comunità. Costellato da
un’aura di calamità per gran parte del suo sviluppo, Take
Shelter segna la conferma del regista Nichols che già con
il primo Shotgun Stories aveva dato buona prova di sé.
Take Shelter è una miscela d’inquietudini e
sofferenza che trafigge il protagonista Curtis portando la sua
psiche verso una lenta e inesorabile regressione mentale. In questo
senso, Nichols si dimostra abile nel muoversi con perfetto
equilibrio fra il film intimista e il cinema di genere
conferendogli una dimensione ambigua e sfuggente, osservando con
occhio vigile la natura ma nello stesso tempo rappresentandone la
sua trasfigurazione.
Ambiguità che trova la sua massima
espressione nel personaggio protagonista del film che grazie
all’ottima performance di Shannon riesce a valicare lo schermo
colpendo lo spettatore con sguardi intensi e profondi, capaci di
sostenere il contrasto con il paesaggio. Il disagio del
protagonista è fatto di silenzi e di paura che inevitabilmente
porteranno ad incomprensioni e attimi perduti. Il pregio più grande
di Take Shelter è forse quello di sapersi muovere
all’interno delle emozioni, materia effimera e inconsistente, per
questo difficile da rappresentare. Forse l’unica nota dolente è
nell’eccessiva durata della pellicola che non aggiunge altro se non
il dilatarsi e il prolungarsi di situazione già ampiamente
approfondite.
Dopo aver conquistato
la critica internazionale con la sua sorprendente potenza visiva,
“Take Shelter” fa il suo atteso ingresso nelle sale italiane,
grazie al ritmo incalzante della messa
Godzilla Minus One è senza dubbio uno
dei migliori film sull’iconico mostro e la notizia che il regista
Takashi Yamazaki tornerà per un sequel è stata
festeggiata dai fan del kaiju.
Durante una recente intervista –
tradotta dal giapponese – Yamazaki ha confermato di aver incontrato
il presidente dei Marvel Studios
Kevin Feige. Purtroppo, non sembra che l’incontro si
sia concluso con l’accettazione da parte del regista di fare il
salto nel MCU.
È un peccato, soprattutto perché
possiamo facilmente immaginarlo mentre realizza qualcosa di
speciale con qualsiasi personaggio di supereroe. Se sia disposto a
fare le cose come vogliono i Marvel Studios è un’altra
questione, ovviamente.
Quando il presentatore Shinsuke
Kasai, che quel giorno si è presentato sul palco indossando una
maglietta “Operation Kaishin”, gli ha chiesto: “Ho sentito dire che
l’Operation Kaishin è popolare tra gli stranieri”, ha ammesso:
“Sì, sembra che a loro piaccia questo tipo di stile di
combattimento con i piedi per terra”.Ha anche
condiviso alcune informazioni sorprendenti, dicendo: “Il
presidente della Marvel mi ha detto: ‘Wadatsumi!’
(ride).‘Wadatsumi,
bene’”.
Si pensa che il “presidente
della Marvel” si riferisca a Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios, e il regista
Takashi Yamazaki ha continuato: “Mi ha detto: ‘Stiamo tutti
facendo riunioni ogni giorno per vedere se possiamo realizzarlo in
questo modo.’Penso che si tratti solo di
un’affermazione a parole”.Ha anche rivelato di
aver ricevuto una “grande offerta ” dall’estero,
ma di averla rifiutata per girare un nuovo film su Godzilla, anche
se non ha potuto rivelare i dettagli.
Per quanto riguarda il prossimo
film di Yamazaki su Godzilla, non è chiaro se si tratterà
di un sequel di Minus One o di una storia completamente
nuova. Le aspettative sono comunque alte, soprattutto dopo che
Godzilla Minus One ha incassato 116 milioni di dollari in
tutto il mondo a fronte di un budget inferiore ai 10 milioni.
Il film è diventato il film
giapponese di maggior incasso nella storia del botteghino
nordamericano e ha vinto i premi Oscar per i migliori effetti
visivi. Dopo una recente riedizione, Godzilla Minus One è riuscito a guadagnare altri
510.000 dollari lo scorso fine settimana.
Ambientato in un Giappone
post-bellico, il film ci mostra ancora una volta un Godzilla che è
una forza terrificante e travolgente. Il concetto è che il
Giappone, già devastato dalla guerra, affronta una nuova minaccia
con Godzilla, portando il paese nel “meno”. Godzilla Minus
One è il 37° film del franchise di Godzilla, il 33°
film di Godzilla della Toho e il quinto film dell’era
“Reiwa” del franchise.
La All Nippon Entertainment
Works e la Nippon
Television stanno collaborando con il regista,
sceneggiatore, produttore e attore Chris
Weitz (American Pie, American Pie 2,
About a Boy, New Moon, Mr. & Mrs. Smith, La Bussola
D’Oro) per la trasposizione in inglese del
thriller di Takashi Miike,Shield of
Straw. A produrre il riadattamento saranno la
Giapponese Nippon TV di Naoaki
Kitajima e la Depth of
Field’s di Weitz, insieme ad
Andrew Miano e Dan
Balgoyen.
Il film originale, uscito nel 2013 e
diretto da Miike, raccontava di
un team di 5 poliziotti incaricati di proteggere un
killer condannato a morte dal nonno miliardario della sua ultima
vittima. Weitz ha accettato questa collaborazione per raccontare
una storia al tempo stesso “emozionante ma con un grande
messaggio morale” riferisce. E continua così: “è una di
quelle occasioni in cui si analizza l’area grigia tra bene e male,
legge e giustizia: vogliamo che il pubblico esca dal cinema
chiedendosi se è giusto che un condannato abbia dei diritti, e
come si sarebbero comportati in quella situazione“.
Il regista giapponese Takashi Miike, appena tornato dal Festival di Venezia – dove ha presentato
13 Assassins (in concorso) e Zebraman 2, girerà un nuovo film, e
questa volta sarà in 3D.
E’ iniziata la scorsa settimana la
produzione del nuovo film del prolifico regista cult giapponese
Takashi Miike, dal titolo Yakuza
Apocalypse, che lo porterà indietro alla sue origini, al
genere d’exploitation, e che tratterà nuovamente della
yakuza.
Scritto da Yoshitaka
Yamaguchi e interpretato da Hayato
Ichihara, il film racconterà la storia del capo di una
banda divenuto leggendario per la sua capacità di resistere a
coltellate e ferite da arma da fuoco che ucciderebbero qualsiasi
comune mortale. La ragione di questa invincibilità risiede nel
fatto che l’uomo è in realtà un vampiro.
In merito al progetto, Miike ha
dichiarato: “Dite addio ai film giapponesi flosci e noiosi.
Nessuno me l’ha chiesto, ho deciso da solo di tornare a quelle che
sono le mie radici e iniziare una nuova sfida”.
Yakuza
Apocalypse uscirà nel 2015, rilasciato dalla
Nikkatsu.