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Willem Dafoe: film e carriera dell’attore americano

willem dafoe

Nel 1979 Willem Dafoe venne ingaggiato per un ruolo nel film di Michael Cimino I cancelli del cielo, ma venne licenziato. Il suo primo ruolo accreditato arriva poco dopo, nel film di Kathryn Bigelow, Loveless.

Willem Dafoe, fimografia

Da lì in poi Dafoe ha recitato in oltre 100 film di Hollywood (John Carter, Spider –  Man, Il paziente inglese, Alla ricerca di Nemo, Alla ricerca di Dory, C’era una volta in Messico, Sotto il segno del pericolo, White sands – Tracce nella sabbia, Mississipi Burning – Le radici dell’odio, Strade di fuoco, American Dreamz).

Film indipendenti americani (John Wick, Il fuoco della vendetta, Colpa delle stelle, Affari di famiglia, In ostaggio, La fattoria degli animali, The boondock Saints – Giustizia finale, American Psycho), oltre che stranieri (La polvere del tempo di Angelopoulos, Pavilion of women di Yim Ho, L’ultimo treno di Bogayevicz, Così lontano, così vicino, di Wim Wenders, Paris Je t’aime di Nobuhiro Suwa, Tom&Viv di Gilbert, Farewell di Christian Carion, Daybreakers dei fratelli Spierig, Il cacciatore di Daniel Nettheim, La spia di Corbijin e il grande successo britannico Le vacanze di Mr.Bean.)

Willem Dafoe spider-manLa scelta dei ruoli di Willem Dafoe si basa sulla diversità di questi, oltre che sulla possibilità di lavorare con registi di fama mondiale. Ha lavorato spesso con We Anderson (Le avventure acquatiche di Steve Zizou, Grand Budapest Hotel e il Fantastico Mr. Fox), Martin Scorsese (The aviator, L’ultima tentazione di Cristo), Spike Lee (Inside man), Julian Schnabel (Miral, Basquiat), Paul Schrader (Autofocus, Affliction, Lo spacciatore, The Walker, Adam resurrected, Dog eat dog), David Cronenberg (Existenz), Abel Ferrara (4:44 Last day on Earth, Pasolini, Go Go Tales, New Rose Hotel), David Lynch (Cuore selvaggio), William Friedkin (Vivere e morire a Los Angeles), Werner Herzog (My son, My son what have ye done), Oliver Stone (Nato il 4 Luglio, Platoon), Giada Colagrande (A woman, before it had a name) e Lars Von Trier (Antichrist, Manderlay e Nymphomaniac Vol. 1 e 2).

Willem Dafoe PasoliniÈ stato nominato due volte agli Oscar per Platoon e L’ombra del vampiro, e una volta ai Golden Globe. Oltre moltissime altre candidature, Willem Dafoe ha ricevuto un Los Angeles Film Critics Award e un Independent Spirit Award.

In tempi più recenti lo troviamo in The Great Wall, di Yimou Zhang, What happened to Monday, di Tommy Wirkola, Quando un padre, di Mark Williams, Dog eat Dog di Paul Schrader, il progetto senza titolo Florida di Sean Baker, e Justice League di Warner Bros/DC Comics.

Willem Dafoe è uno dei membri fondatori del The Wooster Group, collettivo di teatro sperimentale con sede a New York. Ha messo mano e recitato in tutte le opere del collettivo, dal 1977 al 2005, sia negli U.S.A sia nel resto del mondo. Da allora ha lavorato con Richard Foreman in Idiot Savant, al The Public Theatre (NYC) e, più recentemente, ha lavorato in due produzioni internazionali con Robert Wilson: Vita e morte di Marina Abramovic e La vecchia signora, con Mikhail Baryshnikov.

 
 

Willem Dafoe: “Mi spezza il cuore non poter promuovere film come Povere Creature”

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Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Willem Dafoe, che era presente a Venezia 80 in ben tre film, Povere Creature, Pet Shop Days e Finalmente l’Alba, e al TIFF con Gonzo Girl, ha potuto partecipare, a causa dello sciopero SAG-AFTRA, soltanto a quest’ultimo e, parlando con Vanity Fair (via Indiewire), ha spiegato che per lui è stato molto doloroso non poter essere a Venezia per promuovere i tre film con i quali era presente al Lido.

“Essere a Venezia con tre film e non poterci andare mi ha spezzato il cuore”, ha detto Dafoe. “Ma poi ho pensato: ‘È solo perché vuoi divertirti?’ Vivo in Italia ed è emozionante vedere gli amici.” Ha continuato: “È importante che i talenti siano coinvolti, in particolare nei film indipendenti: è importante. Ecco perché sono così grato di sapere che abbiamo raggiunto un accordo provvisorio [per “Gonzo Girl”]. E la questione ovviamente è: se una piccola azienda indipendente può farlo, perché non può farlo un grande studio? Ma mi dispiace non essere potuto andare a Venezia”.

“Penso che dobbiamo andare avanti”, ha detto Dafoe. “Capisco la loro strategia, ma penso anche che a volte gli operatori del settore, particolarmente hardcore, non pensano abbastanza al mondo, al mercato mondiale. Se non partecipiamo a questi festival cinematografici, se non partecipiamo alla vendita di film all’estero, prima di rendercene conto, guarderemo tutti film d’azione tedeschi. Dato che siamo qui con la benedizione del SAG, non so perché qualcuno direbbe di no ad un accordo provvisorio, se ne avesse la possibilità. So che molte persone non lo hanno fatto. Immagino che penserebbero che la loro possa essere presa per mancanza di solidarietà, ma se un attore può partecipare a un evento come questo è perché è sostenuto dal SAG che sostiene e incoraggia gli accordi di questo tipo. Quindi per me non è strano essere qui”.

Dafoe ha concluso: “Mi sento più strano di [quando] non lavoro perché avevo alcune cose che volevo fare davvero tanto e chissà se si ripresenteranno. Poi mi siedo e dico: “Non essere egoista”. Non pensare a te stesso, pensa al futuro”. Chiaramente ci sono alcune cose su cui lavorare. Non ho mai parlato di ciò che faccio come azienda, ma il business attorno a ciò che faccio è cambiato così tanto per cui le cose devono essere affrontate.”

Ricordiamo che Povere Creature di Yorgos Lanthimos ha vinto il Leone d’Oro a Venezia 80 e quindi per Willem Dafoe, e per il resto del cast, deve essere stato ancora più difficile non poter partecipare alla promozione di un film che è stato così tanto amato dalla critica e dalla giuria del Festival.

 
 

Willem Dafoe: “Ho amato interpretare Green Goblin”

Più di dieci anni dopo aver smesso i panni di Norman Osborn aka Green Goblin nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi, Willem Dafoe è tornato a parlare del personaggio e dell’esperienza sul set di un progetto che l’attore conserva ancora con grande affetto e memorabili ricordi professionali.

Intervistato da GQ, Dafoe ha ripercorso la sua carriera al cinema commentando ogni titolo e performance, e questo è ciò che ha raccontato di Spider-Man:

Ho amato quei film e più di tutto interpretare il doppio ruolo di Goglin. Tutti si concentrano sulla controparte con i poteri, che è divertente, quando invece la parte più interessante è stata entrare nei panni del padre, Norman Osborn. Avevo l’opportunità di recitare queste scene dove commedia e dramma viaggiavano sulla stessa linea…Ci sono un paio di scene che ancora mi fanno ridere, perché hanno una doppia chiave di lettura, tra il drammatico e il comico. […] 

Mi ricordo che mi diede da leggere Lo strano caso del dottor Jekyll e di mr. Hyde prima di girare la famosa scena dello specchio. Fu molto divertente, e la girammo in un solo ciak. Poi nel montaggio finale decisero di spezzarla in più parti …per me fu come un gioco, perché dovevo alternare le due personalità con la cinepresa che doveva trovarsi in un punto preciso davanti allo specchio e io che dovevo muovermi in un certo modo, quasi danzando”

Sul film in generale e sull’alba del genere supereroistico, l’attore ha invece spiegato:

Sam [Raimi] ha davvero compiuto un miracolo, rendendo personale un film piuttosto colossale e pieno di effetti speciali. Era l’inizio per i cinecomic, e all’epoca non c’era alcun modello a cui fare riferimento.”

Fonte: GQ

 
 

Willem Dafoe sarà Pasolini per Abel Ferrara

Sarà Abel Ferrara a portare sul grande schermo la vita di Pier Paolo Pasolini, poeta, giornalista e regista italiano ucciso il 2 novembre del 1975. Nei panni del grande intellettuale del XX° secolo ci sarà Willem Dafoe, attore feticcio di Ferrara, con cui il regista aveva già lavorato in New Rose Hotel, Go Go Tales e 4:44 Last Day on Earth. Il biopic racconterà gli ultimi giorni di vita di Pasolini, collegandone l’uccisione ai suoi scritti contro la Democrazia Cristiana.

La realizzazione della pellicola coinvolgerà ben tre produzioni europee: la belga Wallimage, la francese Capricci Films e l’italiana Urania Pictures. Pierpaola Pasolini è morto nella notte tra il 1° ed il 2 novembre del 1975, travolto dalla sua auto sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia. Dell’omicidio fu accusato il giovane Pino Pelosi, diciassettenne di Guidonia che si dichiarò colpevole per poi, nel 2005, ritrattare tutto e accusare tre persone. In Italia la vicenda è stata portata sul grande schermo, tra gli altri, da Marco Tullio Giordana nel 1995 con il film Pasolini, un delitto italiano, basato sul libro di Enzo Siciliano Vita di Pasolini e presentato alla 52ª edizione del Festival di Venezia.

Le riprese di Pasolini (questo il titolo del film) inizieranno non appena Ferrara avrà terminato di girare Welcome to New York, pellicola basata sullo scandalo sessuale che vide coinvolto Dominique Strauss-Kahn, il politico francese accusato nel 2001 di tentata violenza ai danni della cameriera di un albergo. Prossimamente vedremo Willema Dafoe in Odd Thomas, thriller fantastico diretto da Stephen Sommers, e nel nuovo attesissimo dramma di Lars von Trier Nymphomaniac con Charlotte Gainsbourg, con qui Dafoe aveva già recitato in Antichrist, sempre di von Trier.

Fonte: Comingsoon

 
 

Willem Dafoe poteva essere Joker nel Batman del 1989

Il fresco candidato all’oscar Willem Dafoe ha rilasciato una lunga e interessante intervista all’Hollywood Reporter nella quale viene ricordato un aneddoto relativo alla fine degli anni Ottanta, prima dell’uscita nelle sale di Batman di Tim Burton.

L’attore racconta di come fosse venuto a conoscenza dello script e che il suo amico e sceneggiatore Sam Hamm pensasse quanto fosse perfetto per la parte di Joker, poi andata a Jack Nicholson.

Sam Hamm pensava che fossi fisicamente perfetto per interpretare Joker, nello specifico a causa dei miei zigomi, ma la produzione non mi ha mai offerto la parte“.

Willem Dafoe: film e carriera dell’attore americano

All’epoca Dafoe aveva già lavorato con Martin Scorsese sul set de La passione di Cristo e con Oliver Stone su Platoon; nel 2002, come saprete, ricoprirà invece il ruolo di Goblin nel primo Spider-Man diretto da Sam Raimi.

Che ne pensate? Avreste voluto vedere l’attore come Joker nel film di Burton al posto di Nicholson?

Spider-Man: ecco il concept originale del Green Goblin di Willem Dafoe

Fonte: THR

 
 

Willem Dafoe nel trailer di Togo, nuovo film originale Disney +

Ecco il trailer di Togo, il nuovo film originale Disney+, disponibile sulla piattaforma (nei Paesi in cui è già attiva) da dicembre, con protagonista Willem Dafoe in un paesaggio innevato ed ostile.

Il film parla di un cane da slitta, Togo, il cui coraggio e determinazione lo aiuteranno ad attraversare la gelida tundra dell’Alaska. Il film ricorda moltissimo la classica avventura di Balto, in un mix di emozione ed avventura, con tanto di corsa contro il tempo. Ecco il poster e a seguire la trama:

Quando un’epidemia mortale colpisce Nome, in Alaska, e l’unica cura è a più di 600 miglia di distanza, la città si rivolge al campione addestratore di cani da slitta Leonhard Seppala (Willem Dafoe) per aiutare a trasportare un siero antitossico. Seppala si rivolge a Togo, un husky siberiano, piccolo e vecchio, per essere il suo apripista. Sua moglie (Julianne Nicholson) ha difeso Togo fin da quando era un cucciolo birichino e Seppala, avendo osservato la lealtà e lo spirito tenace del cane, sa che Togo è la sua unica possibilità di sopravvivere a questa missione.

Senza farsi scoraggiare dall’enorme tempesta che si sta facendo strada o dalle suppliche di sua moglie gli chiede di non andare, Seppala e Togo si avventurano nella tempesta per salvare delle vite umane. È un viaggio straziante in cui Togo salva Seppala da una morte certa, facendo sì che il veterano musher capisca a fondo la profondità e l’intensità dei suoi sentimenti per il suo cane guida, anche se il rischio, per il cane, è quello di farlo correre fino alla morte.

 
 

Willem Dafoe insieme a Nicolas Cage per Paul Schrader

Arclight Films e Pure Dopamine hanno annunciato che Willem Dafoe reciterà al fianco del premio Oscar Nicolas Cage in Dog Eat Dog, film basato sull’omonimo romanzo di Eddie Bunker, che sarà diretto da Paul Schrader (sceneggiatore di Taxi Driver e Toro Scatenato, e regista di American Gigolo).

Per Dafoe e Schrader si tratta dell’ennesima collaborazione: i due, infatti, avevano già lavorato insieme diverse volte in pellicole come Lo Spacciatore del 1992, Affliction del 1997 e The Walker del 2007.

La sceneggiatura del film è stata scritta da Matt Wilder e Schrader. Il progratto è stato acquistato a Cannes lo scorso maggio dalla Arclight Films e dalla Pure Dopamine. Le riprese del film sono iniziate lo scorso ottobre.

La pellicola racconterà la storia di tre ex detenuti di Los Angeles che vengono incaricati di compiere un rapimento. Quando le cose non vanno secondo i piani e i tre finiscono per perdere il controllo della situazione, saranno costretti alla fuga per cercare in ogni modo di non finire ancora una volta in prigione.

Fonte

 
 

Willem Dafoe in trattative per Nosferatu di Robert Eggers

Willem Dafoe
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Dopo averlo diretto in The Lighthouse, Robert Eggers vuole di nuovo al suo fianco Willem Dafoe, tant’è che l’attore è in trattative per entrare a far parte del cast di Nosferatu. Al momento non si sa per quale ruolo Dafoe è stato contattato, ma sicuramente questa nuova collaborazione trai due è entusiasmante. La notizia arriva dopo che Eggers aveva già espresso il suo piacere a tornare a lavorare con Dafoe in questo progetto.

Nosferatu Focus Features è prodotto da Jeff Robinov, John Graham, Eggers, Chris Columbus e Eleanor Columbus.

Nel 2017, Variety ha riferito in esclusiva che Eggers stava progettando il suo film su Nosferatu – dopo il film muto del 1922 di Murnau e il remake del 1979 diretto da Werner Herzog – con Anya Taylor-Joy, che ha collaborato con il regista nel loro rivoluzionario indie The Witch e ha recitato nella sua epopea vichinga The Northman.

Dopo che il COVID-19 ha ritardato la produzione di The Northman, anche i piani per Nosferatu sono cambiati, il che ha portato una miriade di conflitti di programmazione, inclusa l’uscita di Harry Styles dal progetto a marzo dopo che era stato brevemente contemplato nel cast al fianco di Taylor-Joy.

Ora, con Bill Skarsgard e Lily-Rose Depp nel film, sembra che i pezzi di questo Nosferatu stiano per mettersi insieme. Con Willem Dafoe a bordo, il cast e il progetto sembrano davvero solidi.

 
 

Willem Dafoe è intrappolato nell’ultimo poster Inside

Inside

Un nuovo poster per l’imminente thriller psicologico di Willem Dafoe Inside è stato rilasciato prima della data di uscita del 10 marzo 2023. Il nuovo poster mostra un Dafoe dall’aspetto spettinato mentre si trova su una piccola piscina, con lo skyline di New York alle sue spalle. Il nuovo film vede Willem Dafoe nei panni di un ladro d’arte che, dopo una rapina fallita, si ritrova rinchiuso in un attico e ora deve cercare di sopravvivere e uscire.  Dai un’occhiata al nuovo poster qui sotto:

Inside racconta la storia di Nemo, un ladro d’arte intrappolato in un attico di New York dopo che la sua rapina non è andata come previsto”, si legge nella sinossi del film. “Chiuso dentro con nient’altro che opere d’arte inestimabili, deve usare tutta la sua astuzia e invenzione per sopravvivere.Inside è diretto da Vasilis Katsoupis e scritto da Ben Hopkins. L’uscita negli USA è prevista per il 10 marzo 2023.

INSIDE Poster

 
 

Willem Dafoe e Ellen Page in Beyond Two Souls

Willem Dafoe spider-man

La Quantic Dream, storica azienda produttrice di videogiochi francese, ha annunciato la sua intenzione di produrre un nuovo lungometraggio dal titolo Beyond Two Souls, avvincente thriller paranormale per la cui regia è stato interpellato il giovane Heavy Rain. Ma le sorprese non finiscono qui, poiché è stata annunciata la presenza all’interno del cast di due attori di prima grandezza: Ellen Page e nientemeno che Willem Dafoe.

La storia racconta di Nathan Dawkins (Willem Dafoe), un misterioso scienziato che lavora per una divisione speciale del governo americano che si occupa di attività paranormali, e di Jodie (Ellen Page), una donna che possiede poteri soprannaturali e che è in contatto con un’entità invisibile.  Il rapporto emotivo tra i due personaggi diventerà sempre più forte ed ambiguo. La sceneggiatura è affidata a David Cage, il quale è, assieme a Heavy Rain, uno dei papabili alla regia. La Qunatic Dream mira ha distribuire il film entro ottobre 2013, e dunque non resta che attendere ulteriori indiscrezioni.

Fonte: empire

 
 

Willa Holland: 10 cose che non sai sull’attrice

Willa Holland film

Cresciuta sin da bambina a stretto contatto con il cinema, Willa Holland ha iniziato a recitare sin da giovanissima, distinguendosi in alcuni film di buon successo. La vera popolarità le viene però donata dalle sue interpretazioni per la televisione, dove ricopre apprezzati ruoli in celebri serie televisive. Carismatica e versatile, l’attrice ha così dimostrato di possedere tutte le qualità giuste per potersi affermare all’interno dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai di Willa Holland.

2Parte delle cose che non sai sull’attrice

Willa Holland Instagram

Willa Holland in Arrow

5. Ha ottenuto il ruolo per alcune sue qualità particolari. Nella serie Arrow, facente parte dell’Arrowverse, l’attrice ricopre il ruolo di Thea Queen, sorella del personaggio protagonista. Al momento del provino, l’attrice ottenne da subito l’attenzione dello showrunner, il quale rimase colpito dalla dualità nella personalità dell’attrice, capace di lasciar intravedere un’oscurità interiore oltre la sua esuberanza giovanile.

4. Ha ripreso il proprio ruolo per l’ultima stagione. Dopo essere stata parte del cast principale dalla prima alla sesta stagione, l’attrice ha poi ricoperto il ruolo di guest star per la settima stagione, comparendo solo in alcuni episodi. In vista della stagione conclusiva, l’ottava, la Holland ha però ripreso il ruolo in modo più continuo. Per lei era infatti importante poter partecipare attivamente alla conclusione della serie, essendo il suo anche uno dei personaggi più amati dagli spettatori.

Willa Holland in The O.C.

3. Ha interpretato il personaggio precedentemente ricoperto da un’altra attrice. Nel 2006 la Holland diventa popolare grazie al ruolo di Kaitlin Cooper in The O.C. Questi appare sin nella prima stagione, ma ha qui il volto di Shailene Woodley, attrice divenuta nota anni dopo grazie alla saga di Divergent. Al termine della stagione, il personaggio viene allontanato per poi tornare nella terza interpretato dalla Holland. Questa avrebbe ricoperto il ruolo fino alla quarta e ultima stagione.

Willa Holland in Gossip Girl

2. Ha recitato nella nota serie. Nel 2008 l’attrice interpreta il personaggio di Agnes Andrews a partire dalla seconda stagione di Gossip Girl, più precisamente dall’episodio intitolato Pret-a-Poor-J. Il suo ruolo è quello di una modella sedicenne che stringe amicizia con una delle protagoniste, pur finendo poi in litigio. Apparsa in un totale di 5 episodi, la sua ultima comparsa risale all’episodio The Empire Strikes Jack, sedicesimo della terza stagione.

Willa Holland: età e altezza

1. Willa Holland è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 18 giugno 1991. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

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Will Smith: Serena Williams commenta il gesto di Will Smith agli Oscar 2022

oscar 2022

Quasi un anno dopo l’ormai famigerato scontro tra Will Smith e Chris Rock agli Academy Awards del 2022, la leggenda del tennis Serena Williams condivide i suoi pensieri sugli eventi che hanno portato Smith alla vittoria dell’Oscar per Una famiglia Vincente – King Richard. Il film è una biografia in cui Smith recita nei panni di Richard Williams, il padre delle iconiche sorelle giocatrici di tennis Serena (Demi Singleton) e Venus Williams (Saniyya Sidney).

La tennista ormai ritiratasi dall’attività ha detto che pensava che King Richard fosse un film incredibile e che l’incidente ha sicuramente messo in ombra il film di Ahmir “Questlove” Thompson, Summer of Soul, che ha vinto il premio al miglior documentario subito dopo l’incidente di Smith. Ha anche affermato che è importante che tutti passino oltre ciò che è accaduto e ha invitato le persone a comprendere l’errore di Smith. Il suo messaggio morale era di amore, pace e accettazione.

“Ho pensato che fosse un film così incredibile, e sento che quel gesto in quel momento ha messo in ombra il film di Questlove che ha vinto subito dopo. Ma sento anche di essere stata in una posizione in cui sono stata molto sotto pressione e ho commesso un’enorme quantità di errori, e sono il tipo di persona che dice: “Ci sono stato”. Ho commesso un errore. Non è la fine del mondo.’ Siamo tutti imperfetti, e siamo tutti umani, e cerchiamo solo di essere gentili gli uni con gli altri. Spesso viene dimenticato.”

L’incidente dello schiaffo di Will SmithChris Rock ha gettato una luce negativa sul film, soprattutto dopo che lo stesso Smith ha vinto il suo primo Oscar dopo 5 candidature. Quello che doveva essere un momento toccante sia per l’attore che per la famiglia Williams improvvisamente è stato un grande momento per tutte le ragioni sbagliate. In un modo bizzarro, lo schiaffo ha dato al film più pubblicità, poiché lo schiaffo è stato il momento di cui si è parlato di più nella recente storia degli Oscar.

 
 

Will Smith: l’Oscar slap ha fatto precipitare la sua popolarità

Will Smith Academy

Precedentemente classificato come una delle star più simpatiche di Hollywood, la reputazione di Will Smith è stata seriamente danneggiata dallo schiaffo degli Oscar, secondo il nuovo report di Q Scores.

Durante la 94a edizione degli Academy Awards lo scorso marzo, uno dei momenti più famigerati nella storia degli Oscar si è verificato quando Smith ha preso d’assalto il palco e ha schiaffeggiato Chris Rock in risposta a una battuta che il comico aveva fatto su Jada Pinkett Smith in merito alla sua alopecia. In seguito, Smith, tornato al suo posto, ha gridato a Rock: “Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca!”.

Più avanti nel corso della cerimonia, Smith ha vinto il premio come miglior attore per il suo ruolo in King Richard e durante il suo discorso di accettazione si è scusato con l’Academy, ma non con Rock, per le sue azioni. Dopo alcuni giorni di riflessione, Smith ha porto scuse formali a Rock e si è dimesso dall’Academy. Il consiglio in seguito ha agito bandendo Smith dagli Oscar per i successivi 10 anni. Alla fine del mese scorso, dopo ulteriori riflessioni, Smith ha pubblicato un video di 5 minuti scusandosi di nuovo con Rock e tutti coloro che sono stati colpiti dalle sue azioni.

Nonostante i molteplici tentativi di riconciliazione, la reputazione di Will Smith è stata gravemente danneggiata dal suo gesto agli Oscar, secondo i nuovi Q Scores resi noti da Variety. Prima dell’incidente, Smith era uno degli attori più amati di Hollywood, insieme a Tom Hanks e Denzel Washington. Dopo lo schiaffo, il punteggio positivo di Smith è crollato da 39 a 24, il che significa che ora solo il 24% degli intervistati ha un’opinione positiva di Smith.

 
 

Will Smith: l’Academy annuncia l’inizio di un procedimento disciplinare

Will Smith Academy

L’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha mosso i primi passi verso un’azione disciplinare contro Will Smith per il suo comportamento agli Oscar. La star di King Richard che ha vinto il suo primo Oscar ha rovinato la sua serata ancor prima di avere in mano la statuetta, quando ha aggredito Chris Rock durante la cerimonia degli Oscar del 2022. Come molti di voi sapranno, dopo aver preso in giro la moglie di Smith, l’attrice Jada Pinkett Smith per la sua testa rasata,  Rock è stato aggredito sul palco da Will Smith che l’ha schiaffeggiato, difronte a tutto il pubblico presente generando sia dal vivo che a casa quello che potremmo definire uno shock collettivo.

Jada Pinkett Smith ha l’alopecia, una condizione che impedisce la crescita dei peli sul corpo o provoca la caduta dei capelli esistenti. In passato, si è dimostrata aperta riguardo alle sue difficoltà, ma il tentativo di Chris Rock di fare dell’umorismo sulla questione non è certamente andato bene né a lei né a suo marito. Da quando ha aggredito Rock, Will Smith si è rivolto ai social media per scusarsi direttamente con il comico, cosa che non ha fatto dopo aver vinto l’Oscar come miglior attore. C’è stato anche un susseguirsi di reazioni da parte delle celebrità, la maggior parte delle quali sembra ritenere che Will Smith abbia avuto un atteggiamento sconsiderato e che avrebbe dovuto gestire la situazione con un maggiore grado di maturità e professionalità. Allo stesso tempo, una domanda ha continuato ad aleggiare nell’ambiente: Smith affronterà qualche effettiva conseguenze dell’Accademia per le sue azioni?

Ebbene oggi per la prima volta da quando Smith ha schiaffeggiato Rock, si è iniziato a parlare che l’attore possa andare in contro a qualche ripercussione in seguito alla condotta. Infatti, come riporta Variety, il Consiglio dei governatori dell’Academy ha rilasciato una dichiarazione che annuncia che si stanno prendendo in considerazione diverse possibilità per questa situazione, tra cui “sospensione, espulsione o altre sanzioni consentite”. Il rapporto chiarisce anche che a Will Smith  è stato chiesto di lasciare il teatro dopo l’aggressione, ma si è rifiutato di farlo. La decisione finale sulla linea d’azione dell’Accademia sarà rivelata in una riunione del consiglio il 18 aprile.

CORRELATE: Zoe Kravitz condanna duramente “lo spettacolo” di Will Smith

In aggiunta a quanto sopra, la dichiarazione rilasciata rinnova delle scuse a Chris Rock per il comportamento di Smith, nonché ad altri candidati, ospiti e spettatori. Dato che la situazione è piuttosto senza precedenti nella storia della cerimonia di premiazione, è difficile determinare dove questa situazione potrebbe portarci. Da un lato, è difficile vedere l’Academy vietare a una delle più grandi star di Hollywood di partecipare a una cerimonia degli Oscar o di essere nominata di nuovo. D’altra parte, tuttavia, lo status di Smith come una delle più grandi star del mondo comporta alcune responsabilità. Una star del suo calibro che prende a schiaffi uno dei comici più famosi del mondo per uno scherzo, senza subire conseguenze potrebbe mandare un messaggio sbagliato.

 
 

Will Smith: da Bel Air a Hollywood … solo andata!

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Da Bel Air a Hollywood non possiamo certo dire che il viaggio per Willard Christopher Smith Jr, noto come Will Smith, sia stato molto lungo e accidentato! Attore, rapper e produttore cinematografico, il ‘Principe’, a 45 anni non ancora compiuti è fra i 41 americani più ricchi al mondo… come diavolo ha fatto? Be’, senza nulla togliere al suo indubbio talento, dovremmo più che altro considerare le sue notevoli doti da imprenditore!

The Fresh Prince (così si faceva chiamare sulla scena musical rap) conosce (Dj Jazzy) Jeff Townes ad un party, dando inizio ad una collaborazione che, tra le altre cose, porrà la sua firma alla celeberrima sigla di Willy, il principe di Bel Air, sit com della NBC in cui il nostro beniamino interpretava fondamentalmente se stesso: un ragazzo di strada di Philadelphia trapiantato a Bel Air. La serie ebbe un successo clamoroso, andando avanti per ben sei anni e conquistando una larga fetta di pubblico, tant’è che forse solo una parte minore della ‘generazione 2000’ può dirsi immune alla voglia incontrollabile di canticchiare di  “come la (sua) vita cambiata, capovolta, sottosopra” si sia trasformata nella vita di “Willy superfico di Bel Air”!

Ma è nel 1993 che arriva il primo ruolo importante per Will Smith con 6 gradi di separazione di Fred Schepisi, che lo porta per la prima volta all’attenzione della critica cinematografica. Da questo momento, ci saranno solo successi per la carriera cinematografica di Will, che eclisserà quasi del tutto la sua carriera in ambito musicale: il 1995 è l’anno di Bad Boys e presto arriverà il fortunatissimo Men in Black in cui sarà al fianco di Tommy Lee Jones.

Bad Boys filmA questo punto, prendendoci qualche licenza ‘poetica’ possiamo dire che Will Smith era certamente sull’onda del blockbuster… fortuna che nel 2001 arrivà Alì, biopic sul campione del mondo di pesi massimi Muhammad Alì, ruolo grazie al quale vede finalmente riconosciuto il suo talento, conquistando una Nomination agli Oscar come Miglior Attore Protagonista.

Una serie di colpi riusciti e ‘fortunati’, diciamo, ma da questo momento entra in gioco l’imprenditore che c’è in Will, che fonda una propria compagnia di produzione cinematografica, la Overbrook Entertainment, con la quale realizza Hich – Lui sì che capisce le donne e La ricerca della felicità, con il quale riceve la seconda nomination all’Oscar come Miglior Attore Protagonista e che lo porta a recitare con suo figlio Jaden che, da questo momento, è votato al successo almeno quanto il padre che lo porta con sé sul set appena può: rivedremo infatti quest’accoppiata vincente in After Earth di M. Night Shyamalan in uscita il 5 Giugno 2013.

Will Smith

Ma non finisce qui: insieme alla moglie, l’attrice Jada Pinkett ha fondato la Will and Jada Family Foundation, un’organizzazione di beneficenza che si occupa dell’educazione di bambini di famiglie meno abbienti; e insieme al fratello Harry possiede la Treynball Devolpment Inc., una compagnia con sede a Beverly Hills. Tutto qui? No, ne 2005, Will ha prodotto All of Us, un programma basato sulla sua vita amorosa e familiare… be’, alzi la mano chi ha il coraggio di dire che questo non è puro spirito imprenditoriale!

Insomma una carriera costellata di successi e scelte azzeccatissime sui ruoli da interpretare, se chiudiamo un occhio sul Razzie Awards come membro della peggior coppia cinematografica con Kevin Kline per Wild Wild West (che si è meritato anche la statuetta per peggior canzone originale), e sull’aver rifiutato, cosa che ancora rimpiange, il ruolo di Neo in Matrix. Ma Will Smith cade sempre in piedi e, anche se ha riscosso qualche minuscolo e trascurabile insuccesso di critica, come gli è capitato nel 2008 con Hancock, ha sempre il pubblico dalla sua parte… e, del resto, è oggettivamente irresistibile, come potrebbe non averlo?!

 
 

Will Smith: 10 cose che non sai sull’attore

Will Smith film

Will Smith è uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema e che ha saputo usare il suo talento ed il suo umorismo per entrare nel cuore del pubblico e farlo affezionare a lui, riuscendoci pienamente. L’attore americano ha sempre lavorato sodo per costruire una carriera solida e per arrivare dove è ora, apprezzato e stimato anche da molti colleghi. Ma nella sua vita non esiste solo la recitazione, ma anche e soprattutto l’amore per la sua famiglia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Will Smith.

Will Smith: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. Nel 1990 inizia la sua vera carriera nel mondo della recitazione con Willy, il principe di Bel-Air, durata fino al 1996. Subito dopo debutta al cinema con I dannati di Hollywood (1992) e prosegue con film come Bad Boys (1995), Indipendence Day (1996), Men in Black (1997), Nemico pubblico (1998), Wild Wild West (1999), La leggenda di Bagger Vance (2000) e Alì (2001). In seguito, lavora in Men in Black II (2002), Io, Robot (2004), Hitch – Lui sì che capisce le donne (2005), La ricerca delle felicità (2006), Io sono leggenda (2007), Hancock (2008) e Sette Anime (2008). Tra i suoi ultimi film, vi sono Men in Black 3 (2012), After Earth (2013), Focus – Niente è come sembra (2015), Zona d’ombra (2015), Suicide Squad (2016), Collateral Beauty (2016), Bright (2017), Aladdin (2019), Gemini Man (2019), Bad Boys for Life (2020) e Una famiglia vincente – King Richard (2021).

2. Will Smith è anche doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Will Smith ha sperimentato diversi ambiti del cinema, vestendo diversi panni. Come doppiatore ha prestato la propria voce per i film d’animazione Shark Tale (2004) e Spie sotto copertura (2019), oltre che aver condotto il documentario One Strange Rock (2018), mentre come produttore ha lavorato a film come Showtime (2002), Io, Robot, La ricerca della felicità, La vita segreta delle api (2008), Sette anime, The Karate Kid – La leggenda continua (2010), Una spia non basta (2012) e Annie – La felicità è contagiosa (2014). In quanto sceneggiatore, invece ha messo mano allo script della serie All of Us e di un episodio di Willy, il principe di Bel-Air, mentre ha steso il soggetto per il film After Earth.

Will Smith in Aladdin

3. Will Smith ha messo tutto se stesso per interpretare il Genio. Per poter dare vita al Genio di Aladdin, Will Smith ha cercato di capire cosa avesse fatto Robin Williams ai tempi del film originale. Dopo averlo visto diverse volte, l’attore ha capito che il suo collega aveva messo semplicemente se stesso nel personaggio. Così facendo, anche Smith ha deciso di fare la stessa cosa, soprattutto per evitare un copia e incolla del precedente che non avrebbe assolutamente giovato né a lui né al personaggio.

Will Smith oggi

Will Smith in Suicide Squad

4. Ha apprezzato molto il ruolo di Deadshot. Insieme a Margot Robbie e Jared Leto, Will Smith è stato uno degli attori principali del film del 2016 Suicide Squad e ha ammesso di aver apprezzato molto Deadshot, per il semplice motivo di non aver mai interpretato un personaggio che se ne frega di tutto in maniera legittima e anche per il fatto di non dover essere la colonna morale del film. Proprio per via della natura controversa del personaggio, il quale uccide senza pensarci due volte, Smith ha rivelato di aver fatto anche un po’ di fatica per poter entrare in contatto con questo aspetto di Deadshot.

Will Smith: chi è sua moglie

5. Will Smith si è sposato due volte. Will Smith è sempre stato un uomo abbastanza mite nella sua vita privata, tanto da non aver mai frequentato molte donne. Infatti, l’attore di Filadelfia, si è sposato nel 1992, a 24 anni, con l’attrice Sheree Zampino, da cui ha avuto il primo figio, Williard “Trey” Smith III, nato nel novembre dello stesso anno. Dopo aver divorziato da lei nel 1995, Smith si è risposato due anni più tardi con la collega Jada Pinkett, conosciuta nel 1990 durante un suo provino per Willy, il principe di Bel-Air e rimasti amici fino al 1995. I due, infatti, avevano cominciato a frequentarsi mentre Smith era ancora sposato. Dalla loro unione, sono nati Jaden Smith (1998) e Willow Smith (2000).

Will Smith e i suoi figli

6. Ha lavorato diverse volte con suo figlio Jaden. Quando si parla di Will Smith spesso ci si riferisce anche alla splendida famiglia che si è creato e, soprattutto al suo rapporto con il figlio Jaden. I due sono molto legati, tanto che Smith ha deciso di portarlo con se sul set del film di Gabriele Muccino, La ricerca delle felicità (2006), interpretando rispettivamente padre e figlio. I due, poi, sono tornati a lavorare insieme nel film di M. Nigh Shyamalan, After Earth.

7. Ha recuperato il rapporto con suo figlio Trey. Trey Smith aveva solo tre anni quando i suoi genitori, Will Smith e Sheree Zampino si sono separati. Il padre, in seguito, aveva iniziato da tempo a frequentare la sua attuale moglie e tra Smith e il suo primo figlio non c’è sempre stato un rapporto idilliaco. Trey si è sentito tradito e abbandonato e, sia lui che suo padre, hanno lottato per anni per cercare di venirsi incontro e mettere delle fondamenta solide al loro rapporto. E ci sono riusciti. Infatti, i due lo scorso anno hanno deciso di dedicarsi una vacanza, servita per trascorrere del tempo insieme e per consolidare la loro unione.

Will Smith figli

Will Smith e il suo fisico

8. Si mantiene in splendida forma. Will Smith è sempre stato noto per la sua straordinaria forma fisica, che lo ha portato negli anni a ricoprire ruoli molto intensi. Di recente, tuttavia, l’attore ha raccontato di aver raggiunto il suo peggio ma di essere anche pronto a rimettersi in forma. È nata così la miniserie The Best Shape of My Life, pubblicata su YouTube e dove si ritrova l’attore intento a seguire un rigido allenamento fisico per riacquistare la forma e la muscolatura con cui è noto.

Will Smith è su Instagram

9. Will Smith ha un profilo Instagram seguitissimo. Se c’è un attore che ha un profilo Instagram che dire seguitissimo è dire poco, quell’attore è Will Smith. Infatti, Smith ha qualcosa come 57 milioni di follower, una cifra da capogiro. La bacheca del suo profilo pullula di immagini e video che lo vedono spesso protagonista dei suoi progetti e lavorativi ma anche, e soprattutto, in momenti in cui si trova insieme alla sua famiglia.

Will Smith: oggi

10. Sta vivendo una nuova fase della sua vita. Il 2020 e il 2021 sono stati due anni fondamentali per Smith. Non solo egli sembra aver superato la nota crisi matrimoniale con la moglie, ma ha anche pubblicato una propria autobiografia dal titolo Will. All’interno di questo libro, Smith ha ripercorso tutta la sua vita senza risparmiarsi nulla, facendo i conti tanto con gli aspetti più straordinari quanto con quelli più negativi. Smith ha inoltre un nuovo film in arrivo, Una famiglia vincente – King Richard, per il quale è stato candidato a diversi premi e che potrebbe portarlo ad ottenere una terza nomination all’Oscar.

Fonti: IMDb, Entertainment Weekly, Biography

 
 

Will Smith: “Vedrete presto Bad Boys 3”

Bad Boys

A più di dieci anni dall’uscita del sequel di Bad Boys diretto da Michael Bay, la Sony sta cercando di riavviare il franchise e ha già impostato due (provvisorie) date di rilascio per il terzo e quarto capitolo: 17 febbraio 2017 e 3 luglio 2019. Ospite di Beats 1, Will Smith ha confermato che un nuovo film è effettivamente all’orizzonte. “C’è una possibilità molto molto alta che vedrete un ‘Bad Boys’ entro i prossimi 12-16 mesi.”, questo si fa scappare con Zane Lowe durante la trasmissione radio, sciogliendo di fatto ogni dubbio sull’uscita di Bad Boys 3 per i primi mesi del 2017, come annunciato dalla Sony (minuto 18:50).

Tuttavia pochi al momento sono i dettagli a riguardo: ancora non si sa per certo se Smith sarà ancora protagonista del film assieme al collega Martin Lawrence o se più semplicemente vestirà i panni di produttore lasciando la scena a nuovi attori.
La sceneggiatura è stata scritta da David Guggenheim; per la regia era stato considerato Joe Carnahan (Smokin’ Aces, The Grey) che tuttavia non è ancora stato confermato in maniera ufficiale.

Fonte: Collider

 
 

Will Smith: “Io sono leggenda è il secondo miglior film della mia carriera”

Dopo le dichiarazione su Django Unchained, l’attore Will Smith torna a parlare della sua carriera e su Io sono leggenda diretto da Francis Lawrence. L’attore mostrando sincerità ha ammesso quello che pensa sul film:

LEGGI ANCHE: Django Unchained: ecco perché Will Smith ha rifiutato

“Sono ossessionato dall’idea mettere i piccoli drammi dei protagonisti all’interno dei blockbuster. Il maggior successo che ho raggiungo in questa mia ossessione è stato senza dubbio Io sono Leggenda. Quella storia sarebbe potuta essere facilmente portata a teatro, sapete? Una sorta di one-man show, un tizio con un cane. Generalmente pensereste ci sia più bisogno di cose di questo tipo in un blockbuster,  ma credo che Io sono Leggenda sia a oggi una delle mie più grandi aperture al genere e il mio secondo miglior film.”

Io sono leggenda (I Am Legend), edito anche come I vampiri, è un romanzo fantascientifico/horror del 1954 dello scrittore statunitense Richard Matheson di ambientazione post apocalittica.

Ripensando al Dracula di Tod Browning, Matheson immagina di rovesciarne la situazione di base: non un vampiro in un mondo di umani, ma un solo essere umano in un mondo di esseri mostruosi. Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta in italiano da Longanesi del 1957. Ha avuto varie trasposizioni cinematografiche.

 
 

Will Smith: “Ecco perché ho rifiutato Matrix”

Verso la fine degli anni Novanta la fama di Will Smith era ormai alle stelle: l’attore aveva già recitato come protagonista nella serie di culto Willy, il principe di Bel Air e al cinema nei blockbuster Bad Boys, Independence Day e Men in Black quando arrivò la chiamata dei fratelli Wachowski, all’epoca al lavoro sul primo capitolo di Matrix. I due registi offrirono la parte di Neo a Smith, che in seguito rifiutò lasciando spazio al “sostituto” Keanu Reeves.

Questo aneddoto di produzione, per lo più noto agli appassionati di cinema, è stato ripreso dall’attore in un video pubblicato nelle ultime ore sul suo canale Youtube ufficiale e in cui sono state spiegate le vere ragioni dietro il rifiuto.

“Dopo aver fatto Men in Black, i Wachowski vennero da me. Avevano girato un solo film, penso si chiamasse Bound, e mi hanno parlato dell’idea di Matrix. Eh si, erano dei geni… ma c’è una linea sottile tra l’idea di avere un incontro con un genio, e quello che ho vissuto io in quell’incontro.” ha raccontato Smith. Il quadro generale che mi hanno presentato per Matrix era questo: ‘Amico, stiamo pensando a una cosa così. Immagina di essere in un combattimento, poi salti, e immagina di poter fermare il salto proprio nel mezzo del salto stesso’ […] Lo spettatore può vedere attorno a te, a 360°, mentre tu stai saltando, mentre tu ti sei fermato in salto, ok? Stiamo inventando queste videocamere grazie alle quali il pubblico potrà vedere l’intero salto mentre sei fermo nel bel mezzo del salto stesso.”

Smith ha infine aggiunto, senza rancore, che “Keanu Reeves è stato perfetto. Laurence Fishburne è stato perfetto. Se ci fossi stato io, che sono nero, forse Morpheus non sarebbe stato nero. I Wachowski stavano pensando a Val Kilmer per quel ruolo. Insomma, avremmo incasinato Matrix. Lo avrei rovinato. Quindi ho fatto un favore a tutti.”

Fonte: Will Smith

 
 

Will Smith: “After Earth è stato il fallimento più doloroso della mia carriera”

Will Smith

Che Will Smith sia un uomo di successo è cosa nota, che avesse votato la sua esistenza, da quando aveva 15 anni, ad essere il migliore di tutti è invece una rivelazione che lui stesso ha fatto di recente. Parlando della sua carriera, e di qualche recente flop, l’attore ha raccontato che a 15 anni venne tradito dalla sua fidanzatina e che in seguito decise che, se fosse riuscito a diventare il più ricco, famoso e potente, allora nessuna donna lo avrebbe tradito.

Questa specie di mito di se stesso si è infranto con il duro colpo di After Earth. Il film diretto da M Night Shyamalan e in cui l’attore recita insieme al figlio Jaden è stato uno dei più grandi disastri di Hollywood degli ultimi anni. Per Smith, il film è stato “il fallimento più doloroso della sua carriera” perchè nel film era coinvolto, nelle vesti del vero protagonista, il giovane Jared.

Scommettiamo però che nel futuro di Smith ci saranno momenti più rosei, visto che oltre al film Focus niente è come sembra, l’attore entra ufficialmente a far parte del mondo dei cinefumetti con Suicide Squad, e cosa può andar male nel far parte del più grnade trend cinematografico del momento?

Fonte: Variety

 
 

Will Smith, Io Sono Leggenda e la disinformazione sul Covid-19

Io sono Leggenda 2

Will Smith ha ammesso di sentirsi in qualche modo responsabile per la quantità di disinformazione che ruota attorno alla pandemia di Coronavirus a causa di Io Sono Leggenda, lo sci-fi distopico che lo ha visto protagonista nel 2007, per la regia di Francis Lawrence.

Abbastanza di recente l’attore è apparso al “Red Table Talk” condotto dalla moglie Jada Pinkett-Smith per condividere con il pubblico i suoi pensieri in merito al Covid-19, alla pandemia e all’attuale reclusione forzata che gran parte della popolazione mondiale è costretta a sperimentare in queste settimane.

La star di Io Sono Leggenda non ha perso tempo ed ha quasi subito tirato in ballo la questione, cercando di sfatare alcuni falsi miti che stanno circolando sul web in questi giorni e che riguardano proprio il virus. Quando Tom Hanks ha annunciato di essere risultato positivo al Coronavirus, il film di Lawrence con protagonista Smith è subito balzato in tendenza su Twitter, con diversi utenti che hanno “ironizzato” sullo sviluppo della situazione nelle settimane a venire.

Adesso, sembra proprio che la star del recente Bad Boys for Life sia tutt’altro che divertita per gli accostamenti che vengono fatti tra la pandemia e il suo film del 2007. Will Smith è infatti convinto che la pellicola abbia contribuito alla divulgazione della disinformazione in merito al Covid-19 e al contagio. Proprio per questo, ha voluto mandare un messaggio agli spettatori, nella speranza di chiarire le cose:

“Nel 2008 ho girato Io Sono Leggenda. Mi sento in qualche modo responsabile di gran parte della disinformazione che circola al momento”, ha dichiarato Will Smith. “Nel film interpreto un virologo e, all’epoca delle riprese, ho avuto la possibilità di andare al CDC per prepararmi al ruolo. Ho appreso determinate cose che riguardano i virus e gli agenti patogeni virali che hanno cambiato la mia vita e il mio modo di guardare il mondo. Ci sono una serie di concetti basilari che purtroppo le persone non comprendono. Ciò che all’epoca volevo era l’opportunità di rendere più chiare in futuro queste basi e, soprattutto, di capire che bisogna fare affidamento soltanto sugli specialisti.”

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Fonte: ComicBook

 
 

Will Smith sulla nomination ai Globes: “È un traguardo di coppia per me e Jada”

Tra la sorpresa, e anche la gioia, generale, Will Smith svetta trai candidati ai Golden Globes 2016 nella categoria Best Performance by an Actor in a Motion Picture, Drama in Concussion.

L’attore ha dichiarato di aver appreso la notizia della sua nomination dalla moglie, Jada Pinkett Smith. Nonostante le continue voci su una relazione in bilico, Smith smentisce ancora una volta i rumor con la sua prima dichiarazione post nomination. “Mia moglie mi ha schiaffeggiato mentre dormivo per svegliarmi e dirmelo – ha dichiarato l’attore al New York TimesEra estasiata. È stato un grande momento per il nostro matrimonio, siamo molto legati adesso. È stato nostro, è stata la nostra nomination. Un grande riconoscimento per dove siamo arrivati come coppia”.

Will Smith dovrà vedersela con Bryan Cranston (Trumbo), Leonardo DiCaprio (The Revenant), Michael Fassbender (Steve Jobs) e Eddie Redamyne (The Danish Girl). Sembra oggettivamente il candidato più “debole” sulla carta, ma non c’è dubbio che le sorprese a Hollywood sono sempre dietro l’angolo, che ne pensate?

 
 

Will Smith sollevato dall’assenza di Deadshot in The Suicide Squad

Will Smith è stato uno dei membri del cast di Suicide Squad di David Ayer a non fare ritorno in The Suicide Squad di James Gunn. Purtroppo, all’epoca della produzione, gli impegni dell’attore non gli hanno permesso di tornare a vestire i panni di Deadshot.

Quando Idris Elba venne annunciato nel cast, in molti pensavano che l’attore avrebbe interpretato proprio il ruolo di Deadshot, andando così a sostituire Smith. Tuttavia, in seguito è stato confermato che la star della serie Luther avrebbe interpretato un personaggio totalmente diverso, ossia Bloodsport.

Ora, in un recente video realizzato per GQ, Will Smith ha risposto al tweet di un fan che gli chiedeva perché non fosse tornato nei panni di Deadshot per The Suicide Squad. A quel punto Smith ha chiesto al produttore del film: “Hanno omesso Deadshot dalla storia, giusto?”, cosa che il produttore ha confermato. Sollevato, l’attore ha risposto: “Ottimo, così potrò tornare.”

Deadshot è stato uno degli aspetti più apprezzati del primo Suicide Squad, anche grazie al carismatico ritratto di Smith del classico cattivo DC. Per via della lungimiranza dei produttori di The Suicide Squad, l’attore ha ora la possibilità di riprendere il ruolo in futuro, anche se non è ancora stato confermato per nessuno dei prossimi progetti targati Warner Bros.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

 
 

Will Smith si dimette volontariamente dall’Academy

Will Smith Academy

Di fronte alla possibile decisione dell’Academy Awards di essere espulso dall’associazione, a seguito dell’aggressione ai danni di Chris Rock durante la notte degli Oscar 2022, Will Smith ha annunciato le sue dimissioni volontarie dalla stessa Academy of Motion Picture Arts & Sciences.

In una dichiarazione, Smith ha definito il suo gesto “scioccante, doloroso e inscusabile” dicendo che accetterà qualsiasi decisione da parte del Board of Governors dell’Academy.

Will Smith si dimette volontariamente dall’Academy

“La lista di coloro che ho ferito è lunga e include Chris, la sua famiglia, molti dei miei amici e delle persone che amo, tutti i presenti, e l’audience globale a casa – ha detto Smith – Ho tradito la fiducia dell’Academy. Ho privato gli altri vincitori e nominati della loro opportunità di celebrare ed essere celebrati per il loro straordinario lavoro. Il mio cuore è spezzato.”

Smith ha anche ammesso che le sue azioni hanno oscurato gli altri vincitori degli Oscar 2022.

“Vorrei riportare l’attenzione su coloro che meritano attenzione per i loro traguardi e permettere all’Academy di riprendersi l’incredibile lavoro che ha fatto per supportare creatività e arte nell’industria cinematografica – ha dichiarato, concludendo con – i cambiamenti richiedono tempo e io sono impegnato a fare il mio lavoro affinché non permetta mai più che la violenza prenda il sopravvento sulla ragione”.

Il presidente dell’Academy David Rubin ha risposto alle sue dimissioni, dicendo in una dichiarazione: “Abbiamo ricevuto e accettato le dimissioni immediate del signor Will Smith dall’Academy of Motion Picture Arts & Sciences. Continueremo ad andare avanti con i nostri procedimenti disciplinari contro il signor Smith per violazioni degli standard di condotta, prima della prossima riunione del consiglio prevista per il 18 aprile.”

Fonte: Variety

 
 

Will Smith sarà un veterano dell’Iraq nel thriller Sugar Bandits

Will Smith

Will Smith ha aggiunto un altro titolo di spicco alla sua lista di progetti imminenti, avendo firmato per recitare da protagonista nel thriller d’azione ad alta tensione “Sugar Bandits“. Basato sul libro di Chuck HoganDevils in Exile“, – come riportato da Variety – il racconto è incentrato su un veterano della guerra in Iraq che si allea con una squadra di veterani per colpire il traffico di droga a Boston. Hogan – i cui crediti di scrittura includono “The Town” (adattato poi in film da Ben Affleck) e “The Strain” (che ha co-scritto con Guillermo del Toro e da cui è stata tratta l’omonima serie televisiva) – si è occupato anche della sceneggiatura del film.

AGC International e CAA Media Finance rappresentano i diritti di distribuzione del film in tutto il mondo e presenteranno il film agli acquirenti al prossimo EFM. Smith e Jon Mone produrranno attraverso i Westbrook Studios con la supervisione di Ryan Shimazaki; Stuart Ford produrrà per gli AGC Studios, che finanziano interamente il film, e Richard Abate (“13 Hours”, “From Scratch“) produrrà per la 3 Arts Entertainment. Al momento non è noto quando inizieranno le riprese e per quale data il film arriverà in sala.

Dove vedremo prossimamente Will Smith?

Sugar Bandits” va dunque ad aggiungersi ai prossimi progetti di Smith, il cui ultimo film importante – e il primo dopo il suo famigerato schiaffo agli Oscar – è stato “Emancipation” di Antoine Fuqua, venduto ad Apple TV+ a Cannes per un accordo record di mercato di 120 milioni di dollari, ma che non ha avuto un impatto significativo al momento della sua distribuzione. Prossimamente Smith sarà anche nel quarto film, ancora senza titolo, “Bad Boys 4“, che è ancora in produzione, insieme a Io sono leggenda 2″ sequel del celebre film di zombie, che sarà interpretato anche da Michael B. Jordan e vedrà Smith riprendere il suo ruolo dall’originale del 2007 (ma utilizzare la scena finale alternativa nel DVD in cui il suo personaggio sopravvive).

 
 

Will Smith sarà il protagonista di Selling Time

Nonostante ci sia una script pronto per Independence Day 2 (Qui la notizia),Will Smith ha raggiunto un accordo con Fox per portare sullo schermo un altro film di fantascienza intitolato Selling Time.

Mentre è ancora da definire il nome del regista,sappiamo che Dan McDermott(Eagle Eye) è stato incaricato di apportare modifiche allo script,trattato già più volte nel corso degli anni.

Selling Time racconta la storia di un uomo a cui viene data la possibilità di rivivere il giorno peggiore della sua vita(e quindi cambiarlo a suo piacimento) in cambio di sette anni sulla sua aspettativa di vita.

Fonte: ComingSoon.net

 
 

Will Smith sarà il padre delle sorelle Williams in King Richard

Una famiglia vincente - King Richard

Come riportato da Deadline, sarà Will Smith a interpretare Richard Williams, papà delle sorelle del tennis americano Venus e Serena, nel biopic King Richard scritto da Zach Baylin e prodotto da Tim White e Trevor White con la loro Star Thrower Entertainment banner (The Post, Wind River, Ingrid Goes West) e la compagnia dell’attore Overbrook Entertainment.

La storia del personaggio e dell’ascesa verso l’olimpo del tennis ha dell’incredibile e il percorso della famiglia Williams presenta tutte le caratteristiche del classico racconto hollywoodiano sul principio di rivalsa nonostante la provenienza da un contesto sociale svantaggiato.

Seppure privo di qualsiasi background sportivo, papà Richard ha superato lo scetticismo pubblico e le avversità economiche prima allenando le figlie in un campetto pubblico nel quartiere di Compton, una delle zone più malfamate della contea di Los Angeles, e in seguito forgiando due tra le più grandi giocatrici statunitensi di sempre.

Oggi Serena vanta nel suo palmares ben 23 titoli del Grande Slam, Venus Williams sette.

Ritroveremo presto Smith nelle sale nel nuovo live action Disney di Aladdin, in uscita il prossimo Maggio. Diretto da Guy Ritchie (Sherlock HolmesOperazione U.N.C.L.E.) e scritto da John August (Dark ShadowsBig Fish – Le Storie di Una Vita Incredibile), il film vede l’attore nei panni del Genio che ha il potere di esaudire tre desideri per chiunque entri in possesso della sua lampada magica.

Fonte: Deadline

 
 

Will Smith sarà diretto da Shawn Levy in The City That Sailed

Shawn Levy(Una notte al Museo, Real Steel) è ufficialmente a bordo di The City That Sailed,nuova avventura fantasy di 20th Century Fox con protagonista assoluto Will Smith,che a questo punto con i vari impegni già ufficializzati(Selling Time,Focus e il remake de Il Mucchio Selvaggio) difficilmente potrà prendere parte a Indipendece Day 2.

Il film,scritto da Audrey Wells(Shall we Dance, Cambio di Gioco) parlerà di un padre e una figlia che si trovano sull’isola di Manhattan mentre è alla deriva attraverso l’oceano, a causa di alcune magie scatenate da oggetti ritrovati dalla figlia.

Fonte: Collider

 
 

Will Smith reinventa Caino

Deadline  rivela che Will Smith produrrà The Legend of Cain, nel quale interpreterà anche il ruolo del protagonista.

 

 
 

Will Smith reciterà in Collateral Beauty

Will Smith Independence-Day3

L’instancabile Will Smith, recentemente impegnato con il comic book movie Suicide Squad e che presto apparirà nel film drammatico sul football Concussions, sa già come passerà questo autunno: è infatti questo il periodo previsto per l’inizio delle riprese di Collateral Beauty, un indie movie in cui interpreterà un amministratore esecutivo newyorkese la cui vita cambia a causa di una tragedia che lo fa scivolare in una depressione sempre più profonda.

Smith reciterà accanto a Rooney Mara, diretto dal regista di Me and Earl and the Dying Girl, Alfonso Gomez-Rejon. Il film sarà interamente finanziato dalla Palm Star e co-prodotto insieme alla compagnia di Will Smith Overbrook Entertainment.

Fonte: The Wrap