Willem Dafoe è uno
degli attori più prolifici della storia del cinema. Conosciuto per
la sua versatilità e per il suo inconfondibile viso, lotta per far
sì che i film indipendenti possano godere di una più ampia
distribuzione.
Dafoe ha lavorato con registi del
calibro di Martin Scorsese, David Lynch, Oliver Stone,
Kathryn Bigelow e Wes Anderson, dando
vita a tanti diversi personaggi a cui, l’attore americano, è
riuscito a dare profondità.
Willem Dafoe: moglie
Willem Dafoe è sposato da diversi
anni con una regista romana, Giada Colagrande. I
due, che non hanno figli, hanno 20 anni di differenza e si sono
sposati il 25 marzo del 2005, circa un anno dopo essersi
conosciuti. Giada e Willem si sono incontrati a Roma all’inizio del
2004, sembra dopo la proiezione di un cortometraggio di Giada
(alcuni dicono dopo la premere de Le avventure acquatiche di
Steve Zissou).
Da quel momento i due hanno iniziato
a scoprire di avere gli stessi interessi e di completarsi a
vicenda. La loro vita è davvero molto privata e si sa ben poco di
loro, tranne il fatto che si sono sposati con una cerimonia molto
intima, giusto qualche persona.
Entrambi collaborano ai propri
progetti e, dal 2005 in poi, Dafoe ha partecipato a quasi tutti
quelli realizzati dalla moglie. È comparso nei suoi film Before
it Had a Name (2005), Una donna – A Woman (2010),
Bob Wilson’s Life & Death of Marina Abramovic (2012) e
Padre (2016), mentre la moglie è apparsa nel film
Pasolini (2014) di Abel Ferrara.
Willem Dafoe: Joker
Dafoe sarebbe potuto essere
Joker. Dafoe è uno degli attori più apprezzati dell’industria
cinematografica e lo era anche alla fine degli anni ’80. Qualche
mese fa, l’attore ha dichiarato che avrebbe potuto interpretare il
Joker nel
Batman di Tim Burton del 1989.
Alla fine è stato Jack
Nicholson a passare alla storia, ma Dafoe era stata una
delle scelte. In origine, Tim Burton ed i suoi collaboratori
avevano ristretto la cerchia intorno ai vari attori che avrebbe
potuto interpretare il Joker: la rosa includeva Tim Curry,
James Woods e John Lithgow.
Per diversi motivi, di lavoro o
personali, nessuno di loro ha dato disponibilità. Dafoe venne
contattato dallo sceneggiatore del film Sam Hamm:
tuttavia, non gli venne mai formulata un’offerta definitiva, andata
poi a Nicholson. Per Hamm e per un nutrito gruppo di fan, Dafoe
sarebbe stato fisicamente perfetto per il ruolo e non è escluso che
possa prenderne parte in futuro.
Willem Dafoe: Pasolini

Nel 2014 venne presentato alla
Mostra del Cinema di Venezia il film Pasolini, di Abel
Ferrara. Più che un lungometraggio, il film è una sfida: quella di
raccontare le ultime ore di vita di Pier Paolo
Pasolini senza cadere nella retorica e senza creare
polemiche sterili.
Vedere Dafoe nei panni del regista e
poeta italiano è abbastanza sconvolgente: una somiglianza fisica
pazzesca, per non parlare delle sua capacità di dare vita a un
personaggio tutt’altro che semplice. Il lavoro di Dafoe non si è
basato sull’imitazione: piuttosto, l’attore ha cercato di incarnare
le sue azioni e riflessioni degli ultimi momenti della sua vita,
dei sentimenti da lui provati, delle mille idee che aveva in
mente.
Insieme a Dafoe, nel film appaiono
anche Riccardo Scamarcio nei panni di
Ninetto Davoli e il vero Davoli nei panni di
Eduardo de Filippo.
Willem Dafoe: Spider-Man

Uscito nel 2002, Willem Dafoe prese
parte un anno prima alle riprese di Spider-Man,
il primo film della trilogia di Sam Raimi. Dopo
qualche controversia e cambi tra registi e sceneggiatori, per il
ruolo del villain venne scelto il Goblin, l’alter
ego di Norman Osborn, il padre del migliore amico di
Spider-Man.
Ingaggiato nel novembre del 2000,
Dafoe venne scelto dopo il rifiuto di Nicolas Cage, Jim Carrey e John
Malkovich alla parte. Per poter dare un maggior realismo
al personaggio, Dafoe si impose con la produzione, rifiutando
determinatamente di farsi sostituire dagli stuntman durante le
scene più pericolose, perché non sarebbe stato naturale.
Recentemente, l’attore ha ammesso
che il personaggio del Goblin ha aiutato la sua carriera: abituato
a far parte di un certo tipo di film indipendenti, che non hanno
ampia distribuzione, un film popolare e dall’ottima fattura aiuta a
dimostrare al mondo che si è ancora presenti nell’industria
cinematografica.
Willem Dafoe: filmografia

Willem Dafoe è un
attore molto prolifico: in quasi 40 anni di carriera, ha girato
circa due film l’anno, tra corti e lungometraggi blockbuster,
autoriali e indipendenti. Il suo primissimo ruolo, dopo essere
stato licenziato da Michael Cimino in I
cancelli del cielo, risale a The Loveless (1982)
di Kathryn
Bigelow e Monty Montgomery.
Nella sua filmografia si annoverano
film come Miriam si sveglia a mezzanotte (1983),
Vivere e morire a Los Angeles (1985), Platoon
(1986) di
Oliver Stone, Nato il quattro luglio
(1989), Cuore Selvaggio (1990) di
David Lynch, Lo spacciatore (1992) di
Paul Schrader, Così lontano così
vicino (1993),
Il paziente inglese (1996) ed eXistenZ (1999)
di
David Cronenberg. Gli anni Duemila sono
costellati da titoli come
American Psycho (2000), Spider-Man (2002), C’era
una volta in Messico (2003), Le avventure acquatiche di
Steve Zissou (2004), The Aviator (2004), Inside
Man (2006), Antichrist (2009), My Son, My Son,
What Have Ye Done (2009). E, ancora, Nynphomaniac –
Vol. 1 e
2 (2013), La spia – A Most Wanted Man (2014),
Grand Budapest Hotel (2014),
Colpa delle stelle (2014),
The Great Wall (2016),
Assassinio sull’Orient Express (2017),
Aquaman (2018) e
Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità (2017).
Fonti: IMDb,
Biography,
thefamouspeople
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