Prendete il regista
dello splendido cortometraggio Pixar One Man Band,
affiancatelo alla donna che ha fatto il tirocinio sul set de
La
Sirenetta e che ha partecipato alle sequenze chiave de
La Bella e la Bestia, ed avrete una
coppia d’assi pronti a sorprendervi. Sono Mark
Andrews e Brenda Chapman che hanno
diretto a quattro mani Ribelle – The Brave, ultimo e
meraviglioso capolavoro Pixar.
Ribelle – the Brave: al cinema una principessa particolare
Ribelle – The Brave – Trailer Ufficiale Italiano
In Ribelle – The Brave, un
nuovo racconto si confonde con la leggenda, quando Merida affronta
la tradizione, il destino e le bestie più feroci. Merida è la
principessa coraggiosa e ribelle, protagonista del prossimo film
Disney-Pixar. Decisa a seguire la propria strada, si oppone ad una
secolare tradizione sacra ai signori della terra scatenando il caos
nel regno del padre, Re Fergus. Ulteriori info nella nostra scheda:
Ribelle
Ribelle – The Brave – recensione del film Pixar
La prima immagine di Ribelle – The Brave ha infiammato i cuori di milioni di fan, i suoi indomiti folti e crespi capelli rossi sono diventati da subito il simbolo di un carattere ribelle, un cuore indomito, uno spirito libero. Il suo nome entra di diritto nella lunga lista delle principesse cinematografiche, ma attenzione, perché Merida è una vera dura.
In Ribelle – The Brave Merida, principessa primogenita di re Fergus e della regina Elinor rifiuta il suo compito di scegliere un pretendente trai figli dei lord del Regno, nonostante le pressioni della madre che vorrebbe obbligarla a seguire il suo dovere. Ossessionata da questa situazione alla quale Merida è decisa a non sottostare, si rivolge ad un’eccentrica vecchia Strega. Ma le cose non vanno esattamente come Merida ha previsto, e così ora deve affrettarsi a sistemare la situazione.
L’evoluzione femminile è finalmente compiuta: da Biancaneve che cantava “un dì da me verrà…” facendo riferimento al principe senza nome, siamo arrivati fino alla plebea Tiara che come sogno da realizzare non ha più quello di sposare il principe azzurro ma di aprire un ristorante, siamo passati però per la giovane sirenetta Ariel che disobbedisce al padre per seguire il suo cuore a per Mulan che dopo aver salvato la Cina torna trai fornelli. Adesso la principessa è davvero un’eroina: ribelle, coraggiosa, forte, indipendente e con un unico sogno, la libertà.
Ribelle – The Brave (in originale solo Brave) è davvero un film eccezionale. E’ raro leggere (e scrivere) dichiarazioni così totalizzanti eppure non ci sono altre definizioni. Prima di tutto il film è tecnicamente magistrale: i paesaggi naturali, la pelliccia degli animali, i riflessi dell’acqua e soprattutto la consistenza dei capelli (la cosa più complicata da riprodurre in CGI) raggiungono in questo film vette mai toccate, e tutto in un 3D luminosissimo e sfruttato alla perfezione da una regia, quella di Mark Andrews, epica e sapiente che si presta con eleganza al servizio dei protagonisti, diventando più di una volta personaggio lei stessa. Oltre ai pregi tecnici, indiscutibili, il film presenta anche un discorso abbastanza impegnativo sul rapporti genitori-figli, nella misura in cui ne mette in scena le dinamiche con estremo realismo e, attraverso un pizzico di magia che complica sempre le cose, ne estremizza le conseguenze, giungendo alla sospirata conclusione in maniera profonda e soprattutto costruttiva.
Ribelle – The Brave è corredato da una colonna sonora intonata all’ambiente: cornamuse a iosa descrivono e accompagnano le atmosfere filo-scozzesi che si respirano in tutto il film, sia nei paesaggi selvaggi, sia in quelli della rozza ma spensierata corte di re Fergus. Piccolo gioiello di comicità per il film sono i tre fratelli gemelli di Merida, bambinetti piccoli e terribili, più spiritelli dispettosi che bambini rappresentano la totale mancanza di controllo e l’immancabile elemento comico che distingue una storia ben scritta.
Ribelle – The Brave è un film che i genitori dovrebbero far vedere ai propri figli, e soprattutto alle proprie figlie: racconta una storia di responsabilità e di scelta, di coraggio (quello di chiedere scusa, e quello di perdonare), di destino e di ricerca del proprio posto nel mondo. Il destino non è scritto per ognuno, perché ogni nostra decisione contribuisce a costruirne un pezzo; Merida impara a sue spese cosa vuol dire essere liberi e dovrà anche riuscire a capire in che modo e in che misura la propria libertà potrà e dovrà essere preservata.
Ribelle – The Brave – Nuovo Trailer Ufficiale Italiano
In Ribelle – The Brave, un nuovo racconto si
confonde con la leggenda, quando Merida affronta la tradizione, il
destino e le bestie più feroci. Merida è la principessa
coraggiosa e ribelle, protagonista del prossimo film Disney-Pixar.
Decisa a seguire la propria strada, si oppone ad una secolare
tradizione sacra ai signori della terra scatenando il caos nel
regno del padre, Re Fergus. Brave – Coraggiosa e Ribelle,
prossimamente al cinema.
Riassunto dell’Edizione 2009
Con le
proiezioni dei film vincitori, che si stanno tenendo oggi, si
può considerare davvero finita la IV edizione del Festival
Internazionale del Film di Roma. E’ tempo di bilanci dunque, non
solo quelli dei numeri, che la Fondazione ha reso pubblici già ieri
in serata, ma anche quelli di gradimento verso un evento che tanto
coinvolge la città e il pubblico.
Cominciamo quindi dai numeri. A partire dal budget complessivo di quest’anno 12.5 mln rispetto ai 15.5 della scorsa edizione e dal numero degli accreditati (7.720 quest’anno, 7.558 nel 2008) si possono tirare già le prime somme ‘economiche’ di un evento che, stando ai dati resi noti, è andato abbastanza bene.
Riapre lo storico Studio Fersen a Roma


“Si tratta di eliminare storture e manomissioni che influiscono sulla personalità dell’attore, di risalire alle origini stesse della vita teatrale in noi.E’ un itinerario a ritroso nel tempo individuale e nel tempo storico insieme; un itinerario dalla superficie alla profondità: giacché il presente è la nostra superficie, nelle profondità dorme il nostro passato individuale ed ancestrale”.
Direttore dello Studio Fersen oggi è Marco Colli, allievo e aiuto regista di Alessandro Fersen negli anni ’70 e ’80, che ha insegnato per molti anni allo Studio, prima della sua chiusura. Colli ha inoltre lavorato come regista, sceneggiatore ed autore in cinema, teatro e televisione. Materia del suo corso, la tecnica psicoscenica, secondo le direzioni indicate dal metodo elaborato dal maestro. Colli sarà coadiuvato da Milco Paravani, attore e uno degli ultimi allievi di Fersen, che condurrà le esercitazioni con gli attori.

Corsi di alta formazione si svolgeranno nei week end ed avranno una durata di 30 ore circa, saranno tenuti da importanti figure del teatro, quali la scenografa e costumista Santuzza Calì, il professor Ferruccio Marotti ed altri personaggi dello spettacolo e non solo: attrici, danzatori, registi, poeti, sciamani.
Il nuovo Studio Fersen di Arti Sceniche è ospitato all’interno dell’Istituto Tecnico Industriale Galileo Galilei di Roma. Il grande edificio, progettato negli anni ’20 dall’architetto Marcello Piacentini, si affaccia su via Conte Verde al numero civico 51, a due passi da Piazza Vittorio e dalla Stazione Termini, a pochi metri dalla fermata della Metro A -Manzoni.
www.studiofersen.it
Rian Johnson: intervista al regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Dopo averi rivelato l‘intervista a Andy Serkis e Domhnall Gleeson, ecco quella che abbiamo fatto a Rian Johnson, regista dell’acclamato Star Wars: Gli Ultimi Jedi, che sta attualmente incassando milioni di dollari nel mondo.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi è diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente successive a Il Risveglio della Forza.
In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.
Intervista a Andy Serkis e Domhnall Gleeson
La saga degli Skywalker prosegue nel film Star Wars: Gli Ultimi Jedi (al cinema il 13 dicembre in oltre 850 copie) in cui gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniranno alle leggende della galassia in un’epica avventura piena di scoperte legate agli antichi misteri della Forza e scioccanti rivelazioni sul passato.
La squadra creativa include alcuni dei più grandi talenti dell’industria cinematografica, tra cui Steve Yedlin (Direttore della fotografia), Bob Ducsay (Montatore), Rick Heinrichs (Scenografo), Peter Swords King (Hair e Make-Up Designer) e Mary Vernieu (Direttore del casting negli Stati Uniti). Inoltre, Pippa Anderson (Co-produttrice, vicepresidentessa della post-produzione), Neal Scanlan (Supervisore creativo delle creature e dei droidi), Michael Kaplan (Costume designer), Jamie Wilkinson (Responsabile degli oggetti di scena), Chris Corbould (Supervisore degli effetti speciali), Rob Inch (Stunt coordinator), Ben Morris (Supervisore degli effetti visivi) e Nina Gold (Direttrice del casting nel Regno Unito) torneranno a far parte del team.
Rian Johnson sul più scioccante cameo di Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Tra i tanti momenti controversi e sorprendenti di Star Wars: Gli Ultimi Jedi diretto da Rian Johnson c’è senz’altro la presenza, breve ma decisiva, di un personaggio molto importante per l’intero franchise.
SEGUONO SPOILER

L to R: Director Rian Johnson on set with John Boyega (Finn) and Oscar Isaac (Poe Dameron)
Photo: David James
©2017 Lucasfilm Ltd. All Rights Reserved.
Parliamo ovviamente dell’apparizione del fantasma di Forza di Yoda che arriva a soccorrere Luke nel momento per lui più difficile.
Rian Johnson ha spiegato perché ha scelto di far tornare il saggio Maestro Jedi nella sua versione de L’Impero Colpisce Ancora, ovvero quella testarda e un po’ buffa.
“Per me era molto importante. In realtà ho anche tolto alcune delle parti che avevamo realizzato, e Frank Oz mi ha chiesto di rimetterle. Quando all’inizio ho pensato la scena, sembrava che lo Yoda de L’Impero era l’unico personaggio con cui Luke potesse avere un legame affettivo. E per questo abbiamo ricreato quel pupazzo, un’esatta replica di quello dell’Impero. Hanno usato la stessa argilla, e hanno trovato la stessa donna che aveva dipinto gli occhi di Yoda. E poi è arrivato Frank, e ha lavorato per un paio di settimane per darci il giusto pupazzo, dopo un sacco di test e piccoli accorgimenti. Per me è stato un processo importante perché l’ultima volta che Luke vede Yoda è alla fine del Ritorno dello Jedi, e qui avevamo bisogno di ricreare quel legame affettivo, e avevamo anche bisogno di quell’aspetto birichino di Yoda, che c’è ne L’Impero. È una parte importante della loro relazione, ha molto senso secondo me.”
CORRELATI:
- Carrie Fisher, ecco le scene che ha scritto per Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson spiega una controversa scelta ne Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson sul mistero dei genitori di Rey
- I cameo famosi dell’Episodio VIII
- Svelata l’origine dei Cavaliere di Ren
- Ecco il collegamento tra Snoke e Darth Vader
- Gli Ultimi Jedi è il film più divisivo della saga
- Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i 10 momenti shock del film
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson
In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.
Rian Johnson sul futuro di Luke Skywalker nella saga di Star Wars
Alla luce degli avvenimenti di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, il regista del film, Rian Johnson, ha spiegato quali potrebbero essere i prossimi passi di Luke Skywalker nella saga, in particolare in Episodio IX.
Il Maestro Jedi si unisce alla Forza alla fine del film, tuttavia, secondo Johnson, questa prospettiva rimane allettante per J.J. Abrams, che è già al lavoro sul prossimo capitolo.
“Non sono sicuro in merito alla direzione che prenderanno Abrams e Chris Terrio in merito a Luke – ha detto il regista – ma sembra tanto che ci siano le stesse possibilità che ha avuto Obi-Wan in Una Nuova Speranza. Le possibilità sembrano anche più eccitanti in termini di quello che sarà il posto di Luke nel prossimo capitolo, con lui che entra negli altri regni e che rimane a fianco dei nostri eroi. Apre più possibilità che mai.”
Che cosa potrà mai accadere a Luke, o meglio al suo fantasma di Forza, nel prossimo capitolo, semmai Abrams deciderà di farlo comparire di nuovo?
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII
CORRELATI:
- Carrie Fisher, ecco le scene che ha scritto per Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson spiega una controversa scelta ne Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson sul mistero dei genitori di Rey
- I cameo famosi dell’Episodio VIII
- Svelata l’origine dei Cavaliere di Ren
- Ecco il collegamento tra Snoke e Darth Vader
- Gli Ultimi Jedi è il film più divisivo della saga
- Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i 10 momenti shock del film
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson
In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.
Rian Johnson sul futuro di Capitano Phasma nel futuro di Star Wars
Il ritorno del Capitano Phasma in Star Wars: Gli Ultimi Jedi era uno dei momenti più attesi dai fan, che non avevano gradito il trattamento sbrigativo del personaggio ne Il Risveglio della Forza.
Purtroppo per loro però, l’apparizione del personaggio interpretato da Gwendoline Christie è rimasta limitata a pochi minuti, giusto il tempo di uno scontro, sbrigativo, con Finn. Il disertore mette KO il capitano e scappa dalla base di Snoke quasi completamente distrutta.
Tuttavia il personaggio potrebbe non essere completamente fuori gioco, almeno per quanto riguarda il regista. Rian Johnson ha infatti definito Phasma il “Kenny di Star Wars“, ovvero il personaggio che torna sempre in vita.
Già in Star Wars: Il Risveglio della Forza avevamo lasciato Phasma in un compattatore di rifiuti, a bordo della Starkiller, poi esplosa. A ben pensarci, è già un miracolo che il capitano delle legioni del Primo Ordine sia sopravvissuta a quell’esplosione, per cui, nonostante la situazione in cui la lasciamo in questo film, potrebbe sempre trovare il modo di tornare.
“Per quello che mi riguarda, è sopravvissuta – ha dichiarato Johnson – è caduta tra le fiamme, su una pila di spazzatura.” Inoltre, il costumista Michael Kaplan, ha confessato che la Christie vuole a tutti i costi tornare nel prossimo Episodio, e alla luce di quanto detto dal regista, la cosa non sembra poi tanto campata in aria.
Se Phasma dovesse trovare il modo di tornare a di avere finalmente un ruolo decisivo nel franchise potrebbe sfuggire alla sorte che fu già di Boba Fett.
CORRELATI:
- Carrie Fisher, ecco le scene che ha scritto per Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson spiega una controversa scelta ne Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson sul mistero dei genitori di Rey
- I cameo famosi dell’Episodio VIII
- Svelata l’origine dei Cavaliere di Ren
- Ecco il collegamento tra Snoke e Darth Vader
- Gli Ultimi Jedi è il film più divisivo della saga
- Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i 10 momenti shock del film
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson
In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.
Rian Johnson spiega una controversa scelta in Star Wars: Gli Ultimi Jedi
ATTENZIONE SPOILER – L’articolo contiene spoiler da Star Wars: Gli Ultimi Jedi, di Rian Johnson, dal 13 dicembre nei nostri cinema.
In Episodio VIII ci sono diversi colpi di scena e diversi momenti che resteranno, nel bene e nel male, fermi nella memoria dello spettatore. Tra questi, senza dubbio, l’epica dipartita di Luke Skywalker, che dopo aver fronteggiato il suo allievo, ora suo nemico, diventa un tutt’uno con la Forza e lascia per sempre questo mondo.
Durante una sessione di domande e risposte con EW, il regista e sceneggiatore Rian Johnson ha discusso proprio di questa scelta e della necessità di far morire Luke in questo film, senza permettergli di arrivare fino all’Episodio IX, come invece avrebbe voluto Mark Hamill.
“Ho esitato molto. Ero terrorizzato. Quando ho capito che questo era il momento per Luke di andare via, quando ho capito che la sua dipartita avrebbe avuto senso in questo capitolo, ho provato grande terrore… Penso che il viaggio dell’eroe Luke Skywalker si sia concluso con Gli Ultimi Jedi. Questa trilogia deve essere il viaggio di Rey, Finn e Poe. La storia di Luke, il suo ruolo è quello che deve interpretare in relazione a Rey.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson
In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.
Rian Johnson sigla un accordo per due film con la Warner Bros
Rian Johnson ha firmato un contratto per due film con la Warner Bros. Secondo Variety , la società di produzione T-Street di Rian Johnson e Ram Bergman ha firmato un accordo di produzione per due film con la Warner Bros. Motion Picture Group.
“[Michael De Luca] e [Pam Abdy] il rinnovato impegno per la narrazione originale e l’esperienza cinematografica rendono Warner Bros. Discovery un luogo ideale per aiutarci a portare i registi che amiamo al pubblico di tutto il mondo su larga scala”, Johnson e Bergman detto in un comunicato. “Siamo entusiasti di averli come partner”.
Al momento non è chiaro se Rian Johnson dirigerà uno dei due film che lui e Bergman supervisioneranno per la Warner Bros. T-Street Productions ha già sostenuto Fair Play di Chloe Domont e American Fiction di Cord Jefferson, entrambi usciti nel 2023, e Snack .diretto da Adam Carter Rehmeier del 2024.
“Rian e Ram sono le menti di tanti film incredibilmente divertenti e sono un brillante duo creativo che si sentirà a casa tra la famiglia di narratori del Warner Bros. Motion Picture Group che sta lavorando per portare più grandi film agli spettatori di tutto il mondo“, ha affermato Lo hanno detto De Luca e Abdy, co-presidenti e amministratori delegati di Warner Bros. Motion Picture Group. “Mentre Warner Bros. Discovery continua a investire nel futuro dell’intrattenimento per il pubblico di tutte le età, siamo più che entusiasti di avere Rian e Ram qui con noi”.
Quali film ha realizzato Rian Johnson?
Rian Johnson ha esordito alla regia nel 2005 con Brick con Joseph Gordon-Levitt. Ha continuato a dirigere The Brothers Bloom del 2008, Looper del 2012, Star Wars: The Last Jedi del 2017, Cena con Delitto – Knives Out del 2019 e Glass Onion: A Knives Out Mystery del 2022. Attualmente sta lavorando a un terzo film della serie Knives Out, le cui riprese dovrebbero iniziare entro la fine dell’anno.
Rian Johnson risponde ai fan a cui non è piaciuto Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Le reazioni a Star Wars: Gli Ultimi Jedi, in Italia, come nel resto del mondo, sono miste. I fan non hanno apprezzato con entusiasmo il lavoro di Rian Johnson così come fecero due anni fa per quello svolto da J.J. Abrams, tuttavia il regista di Looper è riuscito a non prendere le critiche troppo sul personale.
Ecco cosa ha spiegato a Business Insider, una volta interrogato sull’accoglienza tiepida riservata al suo Episodio VIII:
“Il fatto che per tutta la mia vita sono stato un fand i Star Wars, e ho passato la maggior parte del mio tempo dall’altra parte della barricata, ammorbidisce un poco il colpo.
Sono consapevole, grazie alla mia esperienza, che prima di tutto i fan sono appassionati, a loro importa così profondamente, a volte importa anche violentemente nei miei confronti su Twitter. Ma è proprio perché a loro importa così tanto di queste cose, e fa male quando ti aspetti alcune cose che poi non ottieni da qualcosa che ami. Fa sempre male, quindi non la prendo sul personale se un fan reagisce in maniera negativa e si scatena contro di me su Twitter.
Va bene. Fa parte del mio lavoro essere lì anche per quello. Come dici, ogni fan ha una lista di cose che vorrebbe accadessero in un film di Star Wars e una lista di cose che vorrebbero non accadessero. Dovresti andare là fuori e trovare ogni singolo fan la cui lista si allinea con ciò che racconti.
So anche che allo stesso modo i primi film erano personali per George Lucas, e lui non si è mai seduto a pensare a come fare un film di Star Wars per compiacere i fan. E so che se avessi scritto pensando a cosa avrebbero voluto i fan, come tentativo, non avrebbe funzionato, perché le persone starebbero comunque a urlarmi addosso ‘Hai rovinato Star Wars!’, e avrei fatto un brutto film. E ultimamente è una cosa che nessuno vuole.
E lasciatemi aggiungere che l’80-90% delle reazioni che ho letto su Twitter sono state molto positive. C’è tanta gioia e amore da parte dei fan. Quando parlo di cose negative, non è affatto l’intera fotografia delle reazioni dei fan.”
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi dell’Episodio VIII
CORRELATI:
- Carrie Fisher, ecco le scene che ha scritto per Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson spiega una controversa scelta ne Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson sul mistero dei genitori di Rey
- I cameo famosi dell’Episodio VIII
- Svelata l’origine dei Cavaliere di Ren
- Ecco il collegamento tra Snoke e Darth Vader
- Gli Ultimi Jedi è il film più divisivo della saga
- Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i 10 momenti shock del film
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson
In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.
Rian Johnson ha rimosso una grande quantità di tweet dal suo account
Sembra che a seguito della vicenda che ha visto James Gunn licenziato dalla Disney a causa di vecchi e infelici tweet, Rian Johnson abbia cominciato ad eliminare dal suo account Twitter un sostanzioso numero di messaggi.
Un video su Youtube rivela che il regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi ha cancellato circa 20.000 tweet nelle ultime ore. In accordo con gli screenshot presenti nel video, Johnson a un certo punto aveva 22.3K tweet, ma quel numero è ora sceso a 1.126. Sebbene i tweet siano stati eliminati dal suo account, possono comunque essere visualizzati sulla Wayback Machine, che archivia le pagine Web. Vale la pena ricordare che Johnson aveva già rimosso una notevole quantità di tweet prima dell’incidente di Gunn (ne aveva 2.312 il 9 luglio), ma ha eliminato la parte più consistente dei messaggi dopo l’annuncio.
Ecco una timeline:
Prima di puntare il dito contro Johnson è importante precisare che questo è un effetto dell’ondata moralizzatrice che sta portando avanti la Disney, esemplificata dal licenziamento di James Gunn.
James Gunn: i fan lanciano una petizione contro la Disney
Fonte: Cosmic Book News
Rian Johnson difende l’identità dei genitori di Rey
È la domanda che i fan di Star Wars si sono fatti negli ultimi due anni e a cui Rian Johnson sembra aver risposto ne Gli Ultimi Jedi: chi sono i genitori di Rey?
Parlando al LA Times, il regista ha difeso la sua scelta, forse radicale ma decisamente coraggiosa e innovativa, di rendere Rey davvero una ragazza venuta dal nulla, non una discendente di una lunga e famosa stirpe di Jedi.
“Mi è sembrata la scelta giusta, perché è la cosa peggiore che lei possa sentire. Perché lei cerca un modo per inserirsi in questa grande storia, ed essere erede di qualcuno le renderebbe la vita più facile, giustificherebbe le sue sensazioni ‘Ecco qual è il mio posto, perché i miei genitori erano queste persone’. In quel momento, mettere Kylo in condizioni di usare ciò che ha visto, che sa di lei, come un’arma per ferirla e portarla dalla sua parte è sembrata la scelta più potente, l’opzione migliore.”
Effettivamente questo venire dal nulla di Rey la rende l’esatto opposto di Kylo: lei vuole un nome, un’eredità e un posto nella storia che vive; Kylo, dal canto suo, fa di tutto per liberarsi della sua eredità, del suo nome, che sostituisce, e infine anche di quella figura misteriosa e potente del nonno, che sembrava voler emulare, per diventare una nuova versione di sé, svincolata da ogni legame familiare.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i cameo famosi del film
CORRELATI:
- Carrie Fisher, ecco le scene che ha scritto per Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson spiega una controversa scelta ne Gli Ultimi Jedi
- Rian Johnson sul mistero dei genitori di Rey
- I cameo famosi dell’Episodio VIII
- Svelata l’origine dei Cavaliere di Ren
- Ecco il collegamento tra Snoke e Darth Vader
- Gli Ultimi Jedi è il film più divisivo della saga
- Star Wars: Gli Ultimi Jedi, i 10 momenti shock del film
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, recensione del film di Rian Johnson
In Star Wars: Gli Ultimi Jedi torneranno Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie e Andy Serkis. Gli altimi attori unitisi al cast sono Benicio Del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran.
Riabbracciare Parigi: recensione del film di Alice Winocour
A tre anni di distanza da Proxima, Alice Winocour torna nei cinema con Riabbracciare Parigi, un nuovo ritratto di donna, quello di Mia, vittima di un attentato terroristico, che si aggira per Parigi come un fantasma, alla ricerca di una memoria sepolta e insondabile. Un vero e proprio film di fantasmi, quanto un pellegrinaggio interiore verso la luce. Scritto in collaborazione con il documentarista Jean-Stéphane Bron, Riabbracciare Parigi, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs 2022, si basa sull’esperienza del fratello della regista, presente al Bataclan la sera del 13 novembre 2015. Il film arriva nelle sale italiane dal 9 novembre, distribuito da Movies Inspired.
Riabbracciare Parigi, la trama
L’attacco terroristico raccontato dal film avviene in una grande brasserie parigina dove Mia (Virginie Efira) è approdata per caso in attesa di un temporale. Tre mesi dopo la tragedia, la sua memoria è un buco nero. All’inizio esitante, si impegna a dissipare l’opacità del trauma. Poi, quando i primi fantasmi e flash le tornano in mente, deve ricomporre un macabro puzzle di sensazioni e suoni. Questa traduttrice professionista è costretta a interpretare i segnali del suo caos mentale.
Attraverso un’associazione di vittime che ogni lunedì organizza visite alla birreria per i sopravvissuti e i parenti dei morti, Mia confronta i propri ricordi frammentati con i punti di vista altrettanto sconnessi delle altre persone presenti quella sera. Il confronto è a volte violento: accecati dalla loro sofferenza, alcuni di loro le impongono testimonianze che lei non può o non vuole accettare. Altri, come Thomas, affetto da ipermnesia e da una gamba gravemente ferita, preferirebbero aver dimenticato tutto piuttosto che essere legati alla sua memoria. Félicia, invece, cerca disperatamente di afferrare un briciolo dell’ultimo respiro dei suoi genitori, esalato nel bel mezzo della cena. Di cosa stavano parlando poco prima di morire?
(Ri)scoprire una città e il proprio cuore
Per Mia, rivedere Parigi significa anche cambiare obiettivo, fare un bilancio della vita che conduceva prima. Concentrandosi sull’ossessione di ritrovare l’uomo che le ha tenuto la mano la notte della tragedia, Alice Winocour mostra l’importanza cruciale della collettività nella ricostruzione: la necessità per le vittime di riunirsi, per condividere il trauma e alleggerire il carico, ma anche, e soprattutto, per assicurarsi che lo sconosciuto di cui hanno incontrato lo sguardo terrorizzato sia sopravvissuto. Il movimento del film Riabbracciare Parigi, prima centrato su Mia, poi sempre più corale, abbraccia questo ritorno salvifico verso gli altri.
Rivisitare Parigi, ritrovarla, rivederla, ma anche ricordarla: sono queste le premesse del quarto lungometraggio di Alice Winocour, che si presenta come una testimonianza, un tributo e un’opera catartica per tutti coloro che hanno vissuto l’orrore e l’indicibile. La regista è attenta a non porre alcun segno temporale: vuole toccare una sorta di universalità nel dolore e nella ricostruzione, ed è attraverso il personaggio di Mia, una traduttrice russa per la radio francese, che riuscirà a raggiungere questo obiettivo.
Mia, un fantasma parigino
Mia attraversa la capitale con la sua moto, come un fantasma che emerge nell’oscurità della notte, lottando per sopravvivere. Tutto sembra diventare un simulacro in cui lei non è altro che un’apparizione, una figura fantasma di cui nessuno si accorge, un morto vivente che si evolve in questo inenarrabile mezzo, al confine con l’aldilà. Virginie Efira si dimostra ancora una volta magnifica, confermando il suo immenso talento nel muoversi tra diversi registri e trascinando lo spettatore in un unico flusso di coscienza, il tutto magistralmente orchestrato da Anna von Hausswolff, la cui colonna sonora serve solo a sublimare il viaggio di Mia verso la luce.
Alice Winocour prende come punto di partenza di Riabbracciare Parigi un attentato in una brasserie e racconta la complessa ricostruzione dei sopravvissuti attraverso gli occhi di due di loro. Mia, che ha perso la memoria di quella sera al punto da credere alla donna che la accusa di essersi chiusa nei bagni, impedendo agli altri di entrare e proteggendosi dai terroristi, e Thomas (Benoît Magimal), che ricorda tutto ma continua a soffrire nel suo corpo a distanza di mesi. Winocour (ri)dà voce e corpo a traumi che sono diventati molto di più – un fatto sociale, una questione politica – in un’opera tanto straziante quanto dignitosa e potentemente organica (notevole il lavoro sul suono), in cui la finzione incontra la società, raccontando l’amore tra i due sopravvissuti come filo rosso della loro resilienza.
Un caos disincantato
Con Maryland e Proxima, un thriller e un dramma sullo sfondo dell’esplorazione spaziale, la regista aveva raccontato mondi molto lontani dal mainstream della produzione francese. Nella sua nuova fatica ritroviamo questa sensazione di sradicamento disincantato. A tratti naturalistico, a tratti estremamente stilizzato, il film si preoccupa solo di tradurre il flusso di pensieri e i sentimenti a volte caotici della sua protagonista.
Per raggiungere questo obiettivo, la regista fa riferimento di continuo alla “sua” attrice, la cui interpretazione è ancora una volta ammirevole. Tuttavia, Efira deve anche fare i conti con le debolezze di una sceneggiatura che a tratti si perde. In effetti, il personaggio di Mia conferisce una sensibilità così tenera al contesto in genere, che l’arco che la vede indagare sull’identità di una vittima, estremamente maldestro, viene rapidamente messo in ombra dalla potenza evocativa dell’insieme.
Avvicinandosi a un’eroina complessa in modo da non dimenticare nessuna delle sue sfaccettature, e abbracciando le più fragili, il film si identifica come uno specchio in frantumi, i cui frammenti non sono tutti ugualmente riflettenti. Resta il fatto che, nonostante una sottotrama dal tono un po’ paternalistico e un candore che sfiora l’ingenuità prefabbricata, il viaggio di Mia contiene abbastanza speranza irrefragabile da tenerci, se non vivi, almeno sempre sul filo del rasoio.
Rhys Ifans: 10 cose che forse non sai sull’attore
Celebre per i suoi ruoli comici, l’attore Rhys Ifans si è negli anni distinto anche grazie a personaggi e film appartenenti a generi diversi, dal drammatico al thriller. Dalla sua folgorante presenza in Notting Hill ad oggi, Ifans non ha mancato infatti di rinnovarsi, conquistando pubblico e critica e affermandosi come uno dei più talentuosi attori britannici oggi in attività.
Rhys Ifans: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in celebri film. L’attore diventa celebre grazie al personaggio di Spike in Notting Hill (1999), con Hugh Grant, per poi continuare ad affermarsi grazie a titoli come Human Nature (2001), La fiera delle vanità (2004), Hannibal Lecter – Le origini del male (2007), Elizabeth: The Golden Age (2007), con Cate Blanchett, I Love Radio Rock (2009), Mr. Nobody (2009), con Jared Leto, Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 (2010), Anonymous (2011), The Amazing Spider-Man (2012), con Andrew Garfield, Alice attraverso lo specchio (2016), Snowden (2016), The King’s Men – Le origini (2021), Nyad – Oltre l’oceano (2023) e Venom: The Last Dance (2024).
2. Ha preso parte a note produzioni televisive. Nel corso degli ultimi anni, Ifans si è dedicato a recitare per alcune apprezzate serie televisive. Tra queste si annoverano Neverland – La vera storia di Peter Pan (2011), dove recita nel ruolo di Capitan Uncino, Elementary (2013), con Lucy Liu, e Berlin Station (2016), di genere thriller, dove ricopre il ruolo di Hector DeJean. Ha poi recitato nei film Not Only But Always (2004) e A Number (2008). Dal 2022 ricopre il ruolo di Otto Hightower nella serie House of the Dragon, recitando accanto a Emma D’Arcy, Olivia Cooke e Matt Smith.
Rhys Ifans è Spike in Notting Hill
3. È il celebre coinquilino del protagonista. Il ruolo che ha reso celebre l’attore è quello di Spike, disordinato ed eccentrico coinquilino del protagonista. Elemento comico del film, Ifans venne scelto per la propria capacità comica e d’improvvisazione, che decretarono il suo successo all’interno della storia. Da quel momento, divenne uno degli interpreti più richiesti del panorama britannico.

Rhys Ifans ha interpretato Lizard in The Amazing Spider-Man
4. Si è preparato al ruolo rinunciando ad un braccio. Prima delle riprese di The Amazing Spider-Man, dove interpreta il dr. Curt Connors alias Lizard, Rhys Ifans ha studiato il suo ruolo incontrando diverse persone prive di arti e ha anche trascorso un mese a svolgere le sue attività quotidiane usando solo la mano sinistra, compreso il nodo della cravatta. Nella sceneggiatura era stato scritto un piccolo frammento in cui Connors si annoda la cravatta, ma non è stato girato perché richiedeva troppo tempo.
Rhys Ifans nel ruolo di Rasputing
5. Ha interpretato il
celebre mistico russo. Nel film
The King’s Men – Le
origini l’attore ha ricoperto il ruolo di Grigorij Rasputin, il celebre politico e
taumaturgo russo, sulla cui vita circolano ancora oggi tante
incertezze e leggende. Nel film Rasputin è uno dei principali
antagonisti e si dimostra anche particolarmente abile nel
combattimento. Per tali scene l’attore è stato sostituito da una
controfigura, ma la sua trasformazione estetica per il ruolo è ciò
che più ha colpito gli spettatori.
Rhys Ifans è Xenophilius Lovegood in Harry Potter
6. Non ha mai letto i libri della saga. Nel 2010 l’attore viene scelto per dar volto al personaggio di Xenophilius Lovegood, padre della celebre Luna, nel settimo capitolo della saga di Harry Potter. Ifans ha raccontato di non aver mai letto i libri scritti dalla Rowling, ma di aver accettato la parte per la possibilità di recitare in un cast ricco di grandi attori.

Rhys Ifans è Otto Hightower in House of the Dragons
7. Interpretauno dei personaggi principali. Nella serie prequel di Il Trono di Spade, House of the Dragon, Ifans interpreta Otto Hightower, padre di Alicent e primo Cavaliere del re, che serve re Viserys e il regno. È inoltre un implacabile rivale politico del principe Daemon. L’attore ha raccontato di essere rimasto particolarmente affascinato da come Otto riconosce il bene ma è consapevole di doversi comportare in modo spietato per il bene del regno, vivendo dunque in equilibrio su questa duplice natura.
8. Si è divertito a distrarre i suoi colleghi. A quanto pare uno dei passatempo preferiti dell’attore sul set era quello di distrarre e far ridere i suoi colleghi. “Non aveva bisogno di dire nulla per farti ridere“, ha raccontato Milly Alcock. “Rhys Ifans ha un certo luccichio negli occhi“. Emily Carey, che interpreta sua figlia Alicent ha invece affermato che: “Oppure dà una gomitata, adora farlo nelle scene. Se qualcosa va un po’ storto, inizia a dare dei colpetti“. Sembra inoltre che l’attore Ifans avrebbe urlasse “oscenità durante i primi piani così da far ridere in modo incontrollato durante le riprese“.
Rhys Ifans: come si pronuncia
9. Ci sono tutorial per imparare a pronunciare il suo nome. Ifans fa parte di quella categoria di celebrità la cui pronuncia del loro nome rimane un grande mistero per i fan. Su internet, tuttavia, è oggi possibile trovare diversi video o spiegazioni su come pronunciare al meglio il nome di Ifans, pronuncia che scritta appare come “Ris Ivans”.
Rhys Ifans: età e altezza
10. Rhys Ifans è nato a Pembrokeshire, in Galles, Regno Unito, il 22 luglio 1967. L’attore è alto complessivamente 1.88 metri.
Fonte: IMDb
Rhys Ifans su Spider-Man: “Il reboot ha bisogno di un bel calcio in… “
Qualche volta i gallesi possono essere molto coloriti, e Rhys Ifans non sembra fare eccezione. L’attore britannico, noto per aver partecipato a molti film piccoli e grandi, come Harry Potter e i Doni della Morte e The Amazing Spider-Man, o anche Notting Hill e I Love Radio Rock, ha avuto modo di parlare della sua esperienza sul set del film di Marc Webb a posteriori.
L’attore ha condiviso con Total film il suo punto di vista sul coinvolgimento nel progetto e su ciò che dovrebbe accadere al franchise adesso che è nelle mani dei Marvel Studios.
“Antropologicamente, era molto affascinante. Se fossi stato un antropologo, l’avrei considerato di grande valore, come attore invece è stato una lezione”. Ricordiamo che l’attore ha interpretato il Dottor Curt Connors, AKA Lizard: “Quando sono entrato nel progetto, ricordo di aver fatto ricerche riguardo al personaggio e c’era una storia sul Dottor Connors in cui lui tornava a casa e faceva confusione con la sua parte mutante. Si portava il lavoro a casa e a un certo punto mangiava i suoi figli. Ricordo di aver pensato, all’epoca, che quello era un film in cui volevo essere. Non necessariamente per la parte in cui il Dottor Connors mangia i figli, ma in termini di esplorazione, in termini di quello che sarebbe potuto essere il film. E che naturalmente non sarebbe mai diventato. Qualsiasi cosa ti dicano e ti promettano all’inizio, quando entri in un franchise come questo, non sarà mai quello che vorresti apparisse sul grande schermo”.
E per quanto riguarda il prossimo reboot di Spider-Man l’attore sembra avere le idee molto chiare: “Non ho assolutamente nessuna opinione o aspettativa. Spero solo che quando faranno il reboot, si concentreranno più sul ‘boot’ che sul ‘re’, perché il franchise ha bisogno di un bel calcio in culo”.
Abbastanza chiaro, non credete?
Spider-Man è previsto per il 2017, alla regia ci sarà Jon Watts e Tom Holland sarà il nuovo protagonista con Marisa Tomei nei panni di zia May.
Rhys Ifans papà di Johnny Depp in Alice in Wonderland 2
Rhys Ifans sarà il papà di Johnny Depp nel sequel di Alice in Wonderland, Through the Loking Glass (Attraverso lo specchio). L’attore, notissimo nel panorama del cinema britannico e visto anche in The Amazing Spider-Man 2 nei panni di Lyzard, sarà Zanik Hightopp, il papà del Cappellaio Matto.
Il film si basa su una specie di romanzo sequel, Attraverso lo Specchio, che Lewis Carroll scrisse proprio come seguito ideale a Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie. Il film Alice in Wonderland invece ha visto protagonisti Mia Wasikowska, alla sua prima grande interpretazione da protagonista, accanto a Depp, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter, Crispin Glover, Matt Lucas, Alan Rickman, Stephen Fry, Michael Sheen, Timothy Spall, Christopher Lee, Paul Whitehouse e Barbara Windsor, che hanno portato al cinema gli strambi e perturbanti personaggi di Carroll.
Il film fu diretto da Tim Burton e scritto da Linda Woolverton, che si cimenterà anche questa volta nella sceneggiatura del film che vedrà, per ora, il ritorno diWasikowska, Depp e Carter. Sacha Baron Cohen interpreterà il principale antagonista del film, Time (Tempo).
Througt the Looking Glass uscirà nei cinema USA il 27 maggio 2016.
Fonte: CS
Rhys Ifans e Lucy Punch per Peter Bogdanovich
Rhys Ifans e Lucy Punch sono le new entry nel cast di Squirrels to the Nuts, il film di Peter Bogdanovich, stando a quanto riferisce The Hollywood Reporter.
I due attori, l’uno visto nei panni di Lizard in The Amazing Spider-Man e l’altra invece apparsa in un piccolo ruolo in Uomini di Parola, si uniranno al cast del film che vede già protagonsiti Jennifer Aniston, Will Forte, Kathryn Hahn, Jake Hoffman, George Morfogen, Ahna O’Reilly, Austin Pendleton, Cybil Sheppard e Owen Wilson. Il film racconta la storia di una prostituta che dopo aver fatto affari con un regista di Broadway ottiene un ruolo a teatro.
Ifans parteciperà a breve al film di Susanne Bier Serena, mentre Punch è ora impegnata sul set di Rob Pearlstein per Someone Marry Barry. I primi nomi per i ruoli che andranno a Rhys Ifans e Lucy Punch erano stati Olivia Wilde e Brie Larson.
Wes Anderson, Noah Baumbach, George Drakoulias, Logan Levy e Holly Wiersma produrranno il film, mentre come produttori esecutivi compariranno Rob Barnum, Christa Campbell, Jacob Pechnick, Jeff Rice e Louise Stratten.
Fonte: CS
Rhino: dal cast alla storia vera, tutte le curiosità sul film ucraino
Presentato al Festival di Venezia 2021, nella sezione Orizzonti, il film ucraino Rhino propone uno sguardo inedito su un preciso momento della storia del suo paese di produzione, cogliendolo in un momento tanto decisivo quanto brutale, che in un certo senso sembra anticipare i drammatici eventi in cui è oggi coinvolto. Girato in Ucraina, tra la capitale Kiev e le città di Kryvyi Rih e Lviv, il film è diretto da Oleh Sentsov, regista da anni impegnato nella difesa del suo paese.
In seguito all’annessione russa della Crimea, il regista del film è infatti stato arrestato in Crimea nel maggio 2014 e condannato a 20 anni di reclusione da un tribunale russo nell’agosto 2015 con l’accusa di complotto terroristico. Il 7 settembre 2019 è però stato rilasciato nell’ambito di uno scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. Successivamente a quell’esperienza, ha dunque realizzato Rhino, per poi unirsi alle forze armate ucraine in seguito all’invasione russa del 2022 e prendendo parte alla controffensiva ucraina del 2023, alla battaglia di Avdiivka e ad altre battaglie della guerra.
Una vita segnata dalla violenza, dunque, elemento che si ritrova prepotentemente anche in questo cupo film, che apre però la porta ad una speranza futura. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Rhino. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Rhino
Il film è ambientato in una città industriale nell’Ucraina degli anni 90, durante la turbolenta epoca che seguì il crollo dell’Unione Sovietica e l’indipendenza del paese. Lì vive un giovane ragazzo soprannominato Nosorih (Rinoceronte). Bullizzato dai suoi coetanei da bambino, Rhino capisce di doversi difendere da solo, potenziando il suo fisico e imparando a usare la violenza. Col tempo, usa queste sue nuove capacità per farsi strada nella vita e guadagnare dei soldi, passando dall’essere un piccolo ladruncolo a membro della mafia ucraina.
La sua scalata nei ranghi della criminalità è rapida. Rhino non si fa scrupolo a usare la forza bruta e la violenza per affermare il suo predominio. Man mano che diventa più potente, il giovane uomo inizia però ad avere dubbi morali e confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni e sull’impatto che hanno sulle sue relazioni con le persone a lui care. Rhino ha conosciuto solo il potere e la crudeltà, ma non avendo più niente da perdere, si chiede se anche per lui ci sia ancora una possibilità di redenzione.
Il cast di attori del film
Ad interpretare Rhino vi è l’attore Serhii Filimonov, un personaggio pubblico ucraino, veterano della guerra russo-ucraina, leader del movimento Honor, ex leader della sezione di Kyiv del Corpo Civile Azov e della sezione di Kyiv del partito di estrema destra Corpo Nazionale, organizzatore e partecipante di iniziative attiviste contro l’edilizia urbana, a sostegno dei prigionieri politici e delle vittime di crimini politici. Anche lui, ha oggi messo in pausa la sua carriera da attore per combattere contro l’invasione russa.

Il film è ispirato ad una storia vera?
Come riportato dal regista, Rhino non si basa a tutti gli effetti su una storia vera, ma nasce dalla volontà di fare un film sul periodo degli anni ’90 dell’Ucraina, infestati dalla criminalità, perché ritiene che finora “l’Ucraina non abbia fatto alcun film sulla natura ‘selvaggia’ di quel periodo”. Sensov ha però anche raccontato che il prototipo del personaggio principale del film, Rhino, è basato su uno dei suoi amici, di fatto lasciando intendere che alcuni degli elementi presenti nel film si basano su un corrispettivo nella realtà, pur non specificando quali.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Rhino grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 28 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.
Rhenzy Feliz parla del grande momento di Victor nell’episodio 6 di The Penguin
Nel tortuoso mondo della televisione, alcuni personaggi non cambiano mai, mentre altri possono essere cambiati per sempre in un attimo. Nell’ultimo episodio di The Penguin, Vic (Rhenzy Feliz) è costretto a prendere una decisione drastica dopo essere stato ricattato dallo spacciatore locale Squid (Jared Abrahamson). Anche se la soluzione di Vic al problema dell’episodio è tutt’altro che ideale, non si può fare a meno di notare che non è così che vorrebbe che si svolgessero gli eventi. In un’intervista rilasciata a Collider durante il NYCC, Feliz ha parlato della costruzione di quel momento nel corso della stagione.
Durante l’intervista, Rhenzy Feliz ha detto a Collider che lui e la showrunner Lauren LeFranc hanno discusso fin dall’inizio di questo momento dell’arco di Vic. Ha anche spiegato il suo approccio allo stato d’animo del personaggio per interpretarlo al meglio:
“È una cosa di cui io e Lauren [LeFranc] abbiamo parlato fin dalla prima volta che ci siamo incontrati a Los Angeles, prima di andare a girare la serie. Sapere che stava per accadere un momento così importante per Victor e che cosa avrebbe provato. È una di quelle cose a cui pensi per tutto il tempo delle riprese perché è un momento importante. Ci si pensa molto. Una delle cose che ho scoperto, che forse non fa bene alla mia psiche in generale, è che ho iniziato a cercare alcuni video di cose orribili accadute a esseri umani. Non avrei dovuto dire tutto questo ad alta voce, lo so!
Ho scoperto che era davvero difficile, anche se orribile da guardare, distogliere lo sguardo. Ho sempre pensato di giocare con questo, e ovviamente c’è questo rimorso. Non vuole fare questa cosa. Sente di essere stato costretto a farlo. Si sente quasi come se fosse stato costretto a farlo. Poi si trasforma in un “arrabbiato con te per avermi costretto a farlo”. Si trattava di catturare qualcosa. Non era così in bianco e nero. Penso che questo fosse qualcosa che volevamo catturare, quanto complesso potesse essere quel tipo di momento per Victor”.
Vic ha avuto una lezione di Gangster 101 in The Penguin
Feliz ha anche parlato del momento in sé nella serie e del fatto che finisce per essere inaspettato sia per Vic che per gli spettatori. Nella mente di Vic, sarebbe stato in grado di mandare via Squid e di liquidare l’intera faccenda come un piccolo inconveniente – ecco perché il colpo che spara è quasi una reazione impulsiva. Ha dichiarato:
“Penso che si metta in gioco pensando che il gioco dei soldi funzionerà, e poi credo che sia una cosa dettata dalla foga del momento, in cui non c’è molto tempo per prendere una decisione, ma [pensa] a ‘quali potrebbero essere le conseguenze se lo lasciassi tornare’. Quindi, senza avere molto tempo per pensare, devi prendere una decisione, e penso che prima di sapere cosa sta facendo, lo sta facendo, e ho pensato che fosse davvero eccitante il modo in cui quando l’ho letto, ho pensato che fosse davvero forte”.
L’altro colpo di scena inaspettato della storia è che la reazione di Oz (Colin Farrell) quando Vic gli dice cosa ha fatto è fondamentalmente “business as usual”. Questo significa che parte dell’arco narrativo di Vic è diventato molto meno umano e che abbiamo appena assistito alla nascita di un nuovo spietato criminale? Dovremo aspettare un altro paio di episodi e forse il nuovo film di The Batman per scoprirlo.
The Penguin in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Rheingold: una clip in esclusiva dal nuovo film di Fatih Akin
Ecco una clip esclusiva da Rheingold (che puoi vedere gratis al cinema grazie a Cinefilos.it), il nuovo film del regista tedesco di origini turche Fatih Akin, nei cinema italiani dal 27 luglio distribuito da I Wonder Pictures.
https://www.youtube.com/watch?v=rkz1Ii7YBC8
Dopo l’anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma e la presentazione a Biografilm Festival 2023, I WONDER PICTURES è lieta di distribuire nei cinema dal 27 luglio il film RHEINGOLD, del premiatissimo regista tedesco di origini turche Fatih Akin – Orso d’Oro al Festival di Berlino 2004 per La sposa turca, Leone d’Argento a Venezia 2009 con Soul Kitchen e un Golden Globe come Migliore film straniero nel 2017 per Oltre la notte.
In RHEINGOLD, Akin ripercorre la
parabola esistenziale di Giwar Hajabi, in arte Xatar, portando sul
grande schermo l’autobiografia del rapper tedesco di origine curda,
la cui vita spericolata e sempre al limite supera la finzione. Nato
in Iran e cresciuto in Germania, Giwar è stato tutto e ha fatto di
tutto tra spaccio, furti, rapine, entrando e uscendo più volte di
prigione. Abituato a fare a pugni con la vita, Giwar coltiva un
sogno: vuole fare musica. RHEINGOLD sarà nei cinema italiani dal 27
luglio arricchito dai testi delle canzoni
adattati da Frankie hi-nrg mc.
Rheingold, la recensione della incredibile storia vera del rapper Xatar
Sarà lo stesso Frankie hi-nrg mc, autore degli adattamenti delle canzoni originali del film, ad accompagnare il Rheingold di Fatih Akin in alcune delle sale italiane dove I Wonder Pictures lo distribuisce dal 27 luglio. Una introduzione che potrebbe vincere la curiosità di molti e rinfrescare il ricordo della presentazione all’ultima Festa del Cinema di Roma di un film duro e incredibile, come la storia vera che racconta: quella del rapper e produttore discografico – ex profugo ed ex criminale – Xatar, che ha collaborato strettamente alla realizzazione del film con il regista turco vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2004 per La sposa turca, Leone d’Argento a Venezia 2009 con Soul Kitchen e Golden Globe come Migliore film straniero nel 2017 per Oltre la notte.
Rheingold, la storia di Xatar
Dall’inferno di una prigione irachena alla Siria, per poi fuggire a Parigi con la famiglia e successivamente ad Amsterdam, Giwar Hajabi arriva in Germania ancora ragazzino a metà degli anni ’80. Sono solo le tappe principali del drammatico e avventuroso percorso del rapper oggi noto come Xatar (“pericoloso”), del quale Rheingold ripercorre la parabola esistenziale a partire dalla sua stessa autobiografia “Alles oder Nix: Bei uns sagt man, die Welt gehört dir” (“All or nothing: We say the world belongs to you”).
Dal ghetto alla vetta delle classifiche musicali, il ragazzo di origine curda vive ogni tipo di repressione e violenza, superando molte avversità e scalando la scena della criminalità locale fino a diventare uno spacciatore di riferimento. Almeno fino a quando non progetta con i suoi amici e complici di sempre un leggendario furto d’oro che gli permetterà di saldare i suoi debiti con il cartello per un carico di droga perduto e realizzare il suo sogno di fare musica.
Una vita difficile
“Qual è il tuo primo ricordo?” chiede Xatar/Giwar Hajabi (Emilio Sakraya), “qual è il nostro?” viene spontaneo pensare dopo aver a lungo assistito al crescendo di una vita spericolata e sempre al limite – come viene presentato questo biopic crime nel quale tutto sembra finzione, soprattutto i momenti più duri e veri. Una vita segnata dalla tortura e dalla persecuzione – quella dei curdi, come si vede nella prima parte della narrazione, incentrata sulle questioni familiari degli Hajabi – che troppo spesso siamo portati a giudicare a partire dalla punta di iceberg inimmaginabili.
Questo solo uno degli spunti che offre il lungo e dettagliato racconto di redenzione, o vendetta e successo, nel quale Fatih Akin ammette di aver visto “il potenziale per un film epico” e che alla fine scopriamo essere dedicato al padre del regista. Non a caso, per quanto sarebbe interessante sapere i motivi della scelta, vista l’importanza delle figure paterne, assenti o poco esemplari, almeno inizialmente. Ennesimi modelli scartati in una ricerca incessante e frustrata che il protagonista risolve come può, affidandosi ad amici faccendieri, sognatori violenti come lui o paternalistici boss dello spaccio.
Un personaggio e un film ‘larger than life’
Sono molte le figure che si succedono sullo schermo nelle oltre due ore di durata di una vicenda alla quale avrebbe certo giovato una maggior sintesi (e un maggior spazio alla eroica figura della madre e alla sua vita di sacrificio). Nonostante i temi principali emergano comunque con grande forza, Akin si dilunga molto nella costruzione del profilo criminale di Xatar, ben oltre le necessità di caratterizzazione del personaggio.
Rheingold gratis al cinema con Cinefilos.it
In occasione dell’uscita in sala di Rheingold, il nuovo film di genere drammatico del 2022, diretto da Fatih Akin, con Emilio Sakraya e Kardo Razzazi, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente al film. Rheingold esce al cinema il 27 luglio 2023, distribuito da I Wonder Pictures.
Roma | Uci Cinemas Porta di Roma |
6 |
Galleria Comm Porta di Roma, Via Alberto Lionello, 201, 00139 Roma RM |
26-lug |
21.00 |
Fiumicino (RM) | Uci Cinemas Parco Leonardo |
15 |
Via Gian Lorenzo Bernini, 20/22, 00054 Fiumicino RM |
26-lug |
20.30 |
Milano | Uci Cinemas Bicocca |
1 |
Via Chiese, 20126 Milano MI |
26-lug |
21.00 |
Genova | Uci Cinemas Fiumara |
1 |
Via Paolo Mantovani, 16151 Genova GE |
26-lug |
20.30 |
Orio (BG) | Uci Cinemas Orio al Serio |
2 |
Via Portico, 71, 24050 Orio al Serio BG |
26-lug |
20.30 |
Moncalieri (TO) | Uci cinemas Moncaglieri |
1 |
Via Fortunato Postiglione, 2, 10024 Moncalieri TO |
26-lug |
20.30 |
Montano Lucino (CO) | Uci Cinemas Como |
1 |
Via G. Leopardi, 1/A, 22070 Montano Lucino CO |
26-lug |
20.30 |
Savignano sul Rubicone (FC) | Uci Cinemas Romagna |
1 |
Piazza Metropolis, 47039 Savignano sul Rubicone FC |
26-lug |
20.30 |
Molfetta (BA) | Uci Cinemas Molfetta |
8 |
Via dei Portuali, 12, 70056 Molfetta BA |
26-lug |
20.30 |
S.G. Lupatoto (VR) | Uci Cinemas Verona |
4 |
Via Monte Pastello, 37057 San Giovanni Lupatoto VR |
26-lug |
20.30 |
Bologna | Pop UP Cinema Arlecchino |
unica |
Via delle Lame, 59/A, 40121 Bologna BO |
26-lug |
21.00 |
Torino | Cinema Centrale Arthouse | Via Carlo Alberto, 27, 10123 Torino TO |
26-lug |
21.00 |
|
MILANO | ARIANTEO FABBRICA DEL VAPORE | Via Giulio Cesare Procaccini, 4 Milano MI |
27-lug |
21.30 |
|
ROMA | CINEMA BARBERINI | P.za Barberini, 24/26, 00187 Roma RM |
28-lug |
21.30 |
Prenota QUI il tuo invito omaggio: anteprimeluglio.it
Per prenotare il tuo invito gratuito valido per 2 ingressi clicca qui (link) riceverai una e-mail di conferma invito fino ad esaurimento posti.
Rheingold, la trama
Rheingold, è ambientato nel 2010 in Iraq e
racconta la storia di tre uomini, che dopo essere stati caricati su
di un camion, vengono portati in carcere, dove subiscono torture
brutali. I tre erano ricercati per aver compiuto il furto di un
carico d’oro in Germania.
Uno di loro, Giwar Hajabi noto
come Xatar (Emilio
Sakraya), ricorda come ha trascorso l’infanzia da curdo a
confine con l’Iraq e il successivo arresto dei genitori musicisti.
Una giovinezza vissuta tra Parigi, Bonn e Londra, durante la quale
è passato da piccolo criminale a grande spacciatore. Eppure, questi
duri anni non hanno mai scalfito la sua passione per la musica, in
particolare per il rap.
La vita condotta tra illegalità, narcotraffico, amore ed emarginazione lo hanno portato a compiere il furto d’oro per pagare i suoi debiti con il cartello, dopo che un carico di droga è scomparso. Ma la storia di Xatar non finisce qui, non dentro una prigione irachena…
Dall’inferno di una prigione irachena, a metà degli anni Ottanta Giwar Hajabi arriva in Germania con la sua famiglia e approda in fondo al mondo. In poco tempo, passa da piccolo criminale a grande spacciatore, guadagnandosi il soprannome Xatar (“pericoloso”). Fino a quando non perde un prezioso carico di droga. Per saldare i suoi debiti con il cartello, Giwar progetta così un leggendario furto d’oro…Il pluripremiato regista Fatih Akin racconta la sensazionale storia vera del rapper curdo Xatar – dalla guerra, al ghetto, fino alle vette della musica mondiale – in un’opera travolgente che mescola film biografico, romanzo di formazione e heist comedy, tra Romanzo Criminale e il miglior Guy Ritchie. Con i testi delle canzoni adattati da Frankie hi-nrg mc.
Rheingold, il trailer
Rheingold gratis al cinema a Roma e Milano con Frankie hi-nrg mc grazie a Cinefilos.it
In occasione dell’uscita in sala di Rheingold, il nuovo film di genere drammatico del 2022, diretto da Fatih Akin, con Emilio Sakraya e Kardo Razzazi, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente al film. Rheingold esce al cinema il 27 luglio 2023, distribuito da I Wonder Pictures.
Di seguito gli orari e i cinema di Roma e Milano che partecipano all’evento durante il quale il film verrà introdotto da Frankie hi-nrg mc.
MILANO | ARIANTEO FABBRICA DEL VAPORE | Via Giulio Cesare Procaccini, 4 Milano MI |
27-lug |
21,15 |
|
ROMA | CINEMA BARBERINI | P.za Barberini, 24/26, 00187 Roma RM |
28-lug |
21.30 |
Prenota QUI il tuo invito omaggio: anteprimeluglio.it
Per prenotare il tuo invito gratuito valido per 2 ingressi clicca qui (link) riceverai una e-mail di conferma invito fino ad esaurimento posti.
Rheingold, la trama
Rheingold, è ambientato nel 2010 in Iraq e
racconta la storia di tre uomini, che dopo essere stati caricati su
di un camion, vengono portati in carcere, dove subiscono torture
brutali. I tre erano ricercati per aver compiuto il furto di un
carico d’oro in Germania.
Uno di loro, Giwar Hajabi noto
come Xatar (Emilio
Sakraya), ricorda come ha trascorso l’infanzia da curdo a
confine con l’Iraq e il successivo arresto dei genitori musicisti.
Una giovinezza vissuta tra Parigi, Bonn e Londra, durante la quale
è passato da piccolo criminale a grande spacciatore. Eppure, questi
duri anni non hanno mai scalfito la sua passione per la musica, in
particolare per il rap.
La vita condotta tra illegalità, narcotraffico, amore ed emarginazione lo hanno portato a compiere il furto d’oro per pagare i suoi debiti con il cartello, dopo che un carico di droga è scomparso. Ma la storia di Xatar non finisce qui, non dentro una prigione irachena…
Dall’inferno di una prigione irachena, a metà degli anni Ottanta Giwar Hajabi arriva in Germania con la sua famiglia e approda in fondo al mondo. In poco tempo, passa da piccolo criminale a grande spacciatore, guadagnandosi il soprannome Xatar (“pericoloso”). Fino a quando non perde un prezioso carico di droga. Per saldare i suoi debiti con il cartello, Giwar progetta così un leggendario furto d’oro…Il pluripremiato regista Fatih Akin racconta la sensazionale storia vera del rapper curdo Xatar – dalla guerra, al ghetto, fino alle vette della musica mondiale – in un’opera travolgente che mescola film biografico, romanzo di formazione e heist comedy, tra Romanzo Criminale e il miglior Guy Ritchie. Con i testi delle canzoni adattati da Frankie hi-nrg mc.
Rheingold, il trailer
Rhea Seehorn da Better Call Saul al cast di Bad Boys 4
Arriva da Deadline la conferma che la due volte candidata ai Primetime Emmy Rhea Seehorn è entrata a far parte del cast di Bad Boys 4. Adil El Arbi e Bilall Fallah tornano alla regia da una sceneggiatura di Chris Bremner, con il cast del terzo capitolo, Bad Boys for Life, che torna a bordo: prima di tutto Will Smith e Martin Lawrence e poi anche Paola Núnez, Vanessa Hudgens e Alexander Ludwig. Eric Dane potrebbe interpretare il villain del nuovo film.
Jerry Bruckheimer, Will Smith e Doug Belgrad sono tornati alla produzione; con Martin Lawrence, James Lassiter, Chad Oman, Mike Stenson, Barry Waldman e Jon Mone che si occuperanno della produzione esecutiva.
Seehorn ha recitato in 61 episodi di Better Call Saul nei panni dell’avvocato Kim Wexler e della fidanzata di Jimmy McGill/Saul Goodman, un ruolo che l’anno scorso ha ottenuto una nomination ai Primetime Emmy come attrice non protagonista. Ha anche ricevuto una nomination ai Primetime Emmy nel 2022 come miglior attrice in una commedia o serie drammatica di breve durata per Cooper’s Bar. Altri crediti televisivi includono Whitney e Veep e il film Linoleum con Jim Gaffigan.
Rhaenys Targaryen: la spiegazione della sua scelta e le sue conseguenze nel quarto episodio di House of the Dragon
Attenzione SPOILER sull’episodio 4 di House of the Dragon 2 – Il drago rosso e il drago dorato
Alla fine del nuovo episodio di House of the Dragon 2, dal titolo Il drago rosso e il drago dorato, assistiamo a una svolta importante quando Rhaenys Targaryen prende una decisione che avrà un prezzo molto caro. In chiusura dell’episodio, assistiamo alla battaglia di Riposo del Corvo, dove Ser Criston Cole guida la forza di fanteria dei Verdi lungo la costa nella speranza di isolare Roccia di Drago e Driftmark dalla terraferma di Westeros. In tal modo, convince la fazione Nera di Rhaenyra a inviare un cavaliere di draghi per attaccare le forze d’invasione, consentendo ad Aemond Targaryen e al suo drago Vhagar di colpire. Alla fine, il piano di Cole funziona, anche se non senza perdite.
Tra i tanti draghi presenti in House of the Dragon, Vhagar è senza dubbio il più grande e il più esperto. Tuttavia, affronta Rhaenys Targaryen e il suo drago, Meleys. Rhaenys e Meleys sono stati legati più a lungo di qualsiasi altro cavaliere e drago vivente, e hanno combattuto con valore contro il molto più grande Vhagar. Aegon II e Sunfyre sorprendono tutti entrando nel conflitto, e Rhaenys e Meleys hanno la meglio quasi subito, causando gravi danni al drago d’oro del re.
Perché Rhaenys Targaryen e Meleys non sono fuggiti dalla battaglia quando ne hanno avuto la possibilità
Rhaenys si rassegna al suo destino e attacca Aemond e Vhagar
La morte di Rhaenys
Targaryen potrebbe essere stata uno shock per il pubblico,
dal momento che la serie perde un personaggio a metà stagione e la
fazione dei Neri un potente alleato. L’aspetto più scioccante,
forse, è che dopo il confronto iniziale con Aegon e Sunfyre,
Rhaenys ha l’opportunità di sopravvivere, visto che il Signore dei
Sette Regni viene mandato a terra, ferito e potenzialmente morto.
Ma lei si volta e fa un altro tentativo contro Aemond e Vhagar,
apparentemente rassegnata al suo destino.
Perché? Rhaenys sa che Vhagar è un drago molto più grande di Meleys, ma rischia, alla fine se la cava abbastanza bene finché non viene colta di sorpresa durante la sua eventuale via di fuga. Questa decisione avrebbe potuto essere presa con l’intento di porre sostanzialmente fine alla guerra, poiché l’eliminazione di Vhagar avrebbe schiacciato i Verdi. Tuttavia, la decisione di Rhaenys Targaryen sembra contenere anche un elemento di rassegnazione e abnegazione. Rhaenys potrebbe essere in grado di vedere dove sta andando la guerra e ritenere che sia meglio provare a porre fine al conflitto lì, o almeno porre fine alla sua parte in esso.
Come muore Rhaenys Targaryen nel libro
Rhaenys subisce un’imboscata da parte di Aemond e Aegon insieme
House of
the Dragon è basato sul libro Fuoco &
Sangue di George R.R. Martin, ma richiede
libertà creative nel decidere i dettagli minori pur rimanendo
fedele agli eventi più significativi. La morte di Rhaenys è uno di
quegli eventi e avviene in modo relativamente simile nei romanzi.
Nella battaglia, lei e Meleys subiscono un’imboscata da parte di
Aemond e Aegon con i loro draghi, e lei elimina Aegon prima di
cadere. Anche questo faceva parte del piano di Criston Cole nei
libri, ma se ci sono alcune differenze nel modo in cui le cose
accadono.
Le modifiche al libro continuano ad accumularsi, mentre la Battaglia di Riposo del Corvo cambia principalmente la parte che Aegon vi ha recitato. Nel libro, la battaglia è pianificata da Cole e Aemond per cogliere di sorpresa il cavaliere dei draghi dei Neri e, nella serie, re Aegon partecipa di propria iniziativa, volendo mettersi alla prova. Anche la decisione di Aemond di tradire Aegon è del tutto originale per lo show e altera drasticamente lo svolgimento della battaglia. Se non fosse stato per Rhaenys tornata indietro per combattere Aemond, avrebbe potuto essere una vittoria eccezionale per la squadra di Rhaenyra.
Cosa significa la morte di Rhaenys Targaryen
Rhaenyra dovrà affrontare delle divisioni tra i suoi ranghi
La morte di Rhaenys ha
implicazioni grandiose per House of
the Dragon che vanno oltre la semplice perdita di un
membro principale del cast. È un duro colpo per i Neri, che hanno
perso uno dei loro cavalieri di draghi più potenti, e probabilmente
li porterà ad accogliere nuovi cavalieri per cercare di rivendicare
i draghi selvaggi che si aggirano tra Roccia di Drago e il
Driftmark. Per quanto riguarda il suo Concilio Ristretto, Rhaenyra
ha perso uno dei suoi più accaniti sostenitori, e questo semina
anche una futura divisione tra lei e Corlys Velaryon, il lord
marito di Rhaenys. Dopotutto, è stata Rhaenys a portare la Casata
Velaryon ai Neri.
Corlys era scettico nei confronti di Rhaenyra e Daemon sin dalla prima stagione, ma questo scetticismo crescerà ancora di più andando avanti con la perdita di sua moglie. Probabilmente incolperà l’inazione di Rhaenyra per la morte di Rhaenys. Con questa premessa, sarà affascinante vedere come si svilupperà il futuro di Corlys in House of the Dragon.
House of the Dragon stagione 2 è disponibile su Sky e NOW (in contemporanea con gli Stati Uniti), con un nuovo episodio a settimana.
RFF9, Scrivimi Ancora: video intervista a Sam Claflin e Lily Collins
Guarda la nostra video intervista ai protagonisti di Scrivimi Ancora Sam Claflin e Lily Collins che hanno sfilato sul red carpet del Festival di Roma 2014 acclamati dai loro fan.
Quarto giorno al Festival
di Roma 2014 ricco di star. Si inizia Alle ore 17 presso la Sala
Sinopoli dove si terrà in prima internazionale la proiezione
di Love, Rosie (#ScrivimiAncora),
adattamento cinematografico del best seller “Scrivimi ancora” della
scrittrice Cecelia Ahern: il film, nella
linea di programma Gala, è diretto dal regista e sceneggiatore
tedesco Christian Ditter, autore dei
pluripremiati cortometraggi Enchanted e Grounded, e del successo di
botteghino French for Beginners – Lezioni
d’amore. Il film racconta la storia di due ragazzi,
Rosie e Alex, amici per la pelle fin da bambini, costretti a
separarsi: il loro rapporto proseguirà grazie a e-mail, lettere,
sms, cartoline, fra riavvicinamenti e distacchi, sempre in bilico
fra amicizia e amore.
Protagonista femminile del film è Lily Collins, attrice e modella resa celebre dal film Biancaneve, al fianco di Julia Roberts. Con lei, Sam Claflin, giovane attore di “Hunger Games”, Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare e di Biancaneve e il cacciatore, famoso per il suo ruolo nella serie televisiva “I pilastri della Terra”), e Christian Cooke (Mercuzio nel Romeo and Juliet di Carlo Carlei presentato al Festival di Roma 2013). I due beniamini del pubblico giovane, Lily Collins e Sam Claflin, saranno sul tappeto rosso alle ore 16.30.
RFF11: Chris Pine in Hell or High Water
Sarà presentato nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2016 Hell or High Water, il film con protagonisti Chris Pine, Jeff Bridges e Ben Foster.
Chris Pine nell’intenso trailer di Hell or High Water
Foster veste i panni di Tanner, un ex detenuto, mentre Pine è Toby un padre divorziato senza precedenti. Variety riporta la sinossi del film che ruota intorno alla soluzione che i due escogitano per salvare la fattoria della loro mamma dalla bancarotta: rapinare banche.
Sul loro cammino, però, si mette Jeff Bridges, uno spietato Texas Ranger in procinto di andare in pensione e determinato a non lasciare dietro di sé alcun crimine impunito.