Ultime novità sulla fusione
Disney-Fox. I due Studios hanno concordato un
accordo di acquisizione più ampio a seguito dell’offerta
concorrente di Comcast. Gli ultimi mesi hanno portato grandi
cambiamenti nella struttura dello studio e l’acquisizione avrà
grandi ramificazioni per l’industria in futuro. L’intromissione
della Comcast nella trattativa ha dato il via a una guerra di
offerte con la Disney, i partner più seri con cui dialogare per
Fox, e nonostante un’offerta più alta da Comcast, a dicembre Fox e
Disney si erano accordati per una cifra di circa $ 53
miliardi.
La fusione tra Disney e
Fox non è ancora avvenuta ufficialmente, dal momento che
deve essere prima approvata dagli investitori e dai regolamenti.
Questo non dovrebbe essere un problema dopo che è stato già
approvato l’accordo tra Time Warners e AT & T.
Tuttavia, la piccola percentuale di incertezza dell’accordo ha dato
a Comcast la spinta per alzare l’offerta di recente, mettendo sul piatto ben 65 miliardi
di dollari.
Tuttavia la Disney non sembra voler
cedere e adesso Bloombergriporta che Disney e
Fox hanno accettato un accordo aggiornato del valore di $
71,3 miliardi. L’offerta aumentata arriva
accompagnata dalla Disney che offre maggiori quote e più denaro. Il
report afferma che Fox ha definito questo nuovo accordo come una
soluzione che “offre maggiore flessibilità e altri
miglioramenti rispetto all’offerta Comcast”. In base al nuovo
accordo, gli azionisti di Fox possono ricevere pagamenti in azioni
o in contanti.
Ospite del Late Show di Stephen
Colbert, Josh Brolin ha accettato di leggere
alcuni assurdi tweets del presidente americano Donald
Trump usando il tono di voce di Thanos,
il villain brillantemente interpretato recentemente in
Avengers: Infinity War.
Se siete curiosi del risultato
finale, potete dare uno sguardo al video qui sotto:
Brolin ha di
recente dichiarato che sarebbe disponibile a tornare nei panni del
Titano Pazzo anche dopo Avengers 4: “Non so
cosa mi riserverà il futuro, ma amo l’idea di qualcosa di infinito
come il MCU. Non sono mai stato coinvolto
in dei sequel prima di Infinity War o Sicario, e la cosa mi ha
entusiasmato entusiasta moltissimo. Inoltre amo i fratelli Russo,
adoro lavorare con i miei colleghi Avengers e non mi aspettavo
tutto ciò. Mi piace interpretare Thanos, è un personaggio così alla
Marlon Brando in Apocalypse Now…“
Vi ricordiamo che l’attore sarà
presto nelle sale con Sicario 2: Day of the
Soldado, diretto da Stefano Sollima,
in uscita il 29 giugno.
Di seguito la sinossi ufficiale:
La lotta al narcotraffico fra
Stati Uniti e Messico si è inasprita da quando i cartelli hanno
iniziato a trasportare terroristi attraverso il confine americano.
Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh
Brolin) dovrà unire le forze con il misterioso e impenetrabile
Alejandro (Benicio Del Toro).
Il sito Stitch
Kingdom ha diffuso la cast list ufficiale
di Ant-Man and The
Wasp, prossimo film Marvel Studios che vedrà
tornare sul grande schermo Paul Rudd nei panni di
Scott Lang.
La lista sembra confermare un
flashback che vedrà i giovani Hank e Janet protagonisti, ma non
solo. L’elenco dei nomi degli attori conta: Dax
Griffin e Hayley Lovitt, i giovani Hank e
Janet, appunto; Madeleine McGraw, una bambina
che interpreterà Hope da piccola; Langston
Fishburne che sarà il giovane Bill Foster. Infine
Raelynn Bratten è accreditata come la giovane Ava,
nome assegnato al personaggio di Hannah John-Kamen
(Ghost).
Questa lista quindi preannuncia dei
flashback non solo per i protagonisti e in particolare per Wasp, ma
anche per quelli che saranno i cattivi della storia.
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei mistero del
passato.
Ant-Man and the Wasp,
full trailer: Scott e Hope in
azione
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema in
Italia il 14 agosto 2018. È diretto
da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci
sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew
Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Alla produzione ci sono
Kevin Feige con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e
Stan Lee nei panni di executive producers.
Universal Pictures ha diffuso il
primo trailer ufficiale e il poster di Welcome to
Marwen, il nuovo film diretto da Robert
Zemeckis che vede protagonista Steve
Carell.
La pellicola, realizzata in parte
con tecnica d’animazione, è ispirata al documentario del
2010 Marwencol e arriverà nelle sale in
autunno. Nel cast anche Leslie Mann e
Janelle Monáe.
Di seguito la sinossi:
Welcome to
Marwen porta sul grande schermo storia vera di Mark Hogancamp, che
dopo esser stato picchiato a sangue da cinque uomini rimane in coma
per nove giorni, e al suo risveglio cerca di mettere insieme i
pezzi della sua vecchia e nuova vita creando una meravigliosa città
dove può guarire ed essere un eroe.
Le critiche feroci a Batman
v Superman così come a Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, hanno dimostrato che anche i
franchise più solidi e i personaggi più amati sono soggetti al
giudizio severo del pubblico scontento. Tuttavia non sempre queste
critiche sono accolte e capite da chi in questi film ha profuso
professionalità e impegno, come nel caso di Larry
Fong, direttore della fotografia di Batman v
Superman: Dawn of Justice.
Durante un’intervista con ComicBookDebate, Fong ha confessato di aver
rinunciato a capire i recensori: “Ognuno ha la sua opinione.
Tutti devono amare il film? Certo che no … visivamente sento che il
mio dipartimento ha fatto un lavoro pazzesco, quindi quando sento
cose brutte a riguardo, fanno male. Ad essere onesti, la cosa più
strana che è successa molte volte è stato incontrare persone che mi
dicevano ‘BvS ha fatto davvero schifo, ma non è stata colpa tua, tu
hai fatto un buon lavoro’ (…) e io rispondo ‘Ok bene, grazie’ ma
più ci pensavo e più non mi piaceva. Perché tutti lavorano per
un obiettivo comune, giusto? E Zack è mio fratello, non ho
intenzione di accettare un ‘Ha fatto un lavoro orribile … ma io non
l’ho fatto!’ Non lo accetto. Se fai un figlio insieme sei
orgoglioso di quel bambino. Non puoi dividerlo.”
L’atteggiamento di Fong è
comprensibile, sebbene in molti abbiano salvato l’aspetto visivo
del film, è pur vero che si tratta di un lavoro di squadra che ha
avuto una lavorazione complessa ed è giusto prendersi i meriti e i
demeriti del progetto, dividendosi equamente meriti e colpe.
Zack Snyder condivide la
prima foto della trinità DC sul
set di Batman v Superman
Disney
IT ha diffuso il trailer ufficiale italiano de Gli
Incredibili 2, il nuovo film Pixar diretto da
Brad Bird che arriverà in sala il prossimo
Settembre.
Scritto e diretto da Brad
Bird, in originale Gli
Incredibili 2 si avvale delle voci di Holly
Hunter, Craig T. Nelson, Sarah Vowell, Huck Milner, Samuel L.
Jackson, Brad Bird, Bob Odenkirk, Catherine Keener, Jonathan Banks,
Sophia Bush e Isabella Rossellini.
Di seguito la prima sinossi
ufficiale de Gli
Incredibili 2: La famiglia di supereroi preferita
da tutti è tornata, ma questa volta Helen è sotto i riflettori,
lasciando Bob a casa con Violet e Dash per esplorare la
quotidianità della vita “normale”. È una dura transizione per
tutti, resa ancora più dura dal fatto che la famiglia è ancora
all’oscuro dei superpoteri emergenti del piccolo Jack-Jack. Quando
un nuovo criminale schiude una trama brillante e pericolosa, la
famiglia e Frozone devono trovare un modo per lavorare di nuovo
insieme – il che è più facile a dirsi che a farsi, anche quando
sono tutti Incredibili.
Manca poco più di tre settimane
all’inizio del San Diego Comic- Con 2018, l’evento
che si terrà come di consueto in California dal 19 al 22
Luglio, presentando al pubblico anteprime dei cinecomic e
blockbuster vari più attesi della prossima stagione.
Di seguito vi riportiamo tutti i
titoli confermati e quelli di cui non è stata ancora ufficializzata
la presenza divisi per casa di produzione e distribuzione.
Warner
Bros.
Warner Bros. e DC Films arriveranno
a San Diego con il primo trailer ufficiale di
Aquaman, il cinecomic diretto da James
Wan e in uscita a Novembre, mentre secondo alcune
indiscrezioni parlano di una possibile anteprima di
Shazam!, le cui riprese sono terminate diverse
settimane fa, e addirittura di Wonder Woman 1984,
il sequel che Patty Jenkins sta girando a
Washington con Gal Gadot e Chris
Pine.
20th Century Fox
Confermato finora nel panel della
20th Century Fox c’è soltanto The Predator di
Shane Black, di cui era stato già diffuso un
trailer ufficiale nelle scorse settimane, anche se i fan degli
X-Men ucciderebbero per qualche materiale inedito di Dark
Phoenix e aggiornamenti sulle produzioni di
Gambit e New Mutans.
Sony Pictures
Non è stato ancora confermato, ma è
probabile che la Sony “occuperà” la sala H per un panel interamente
dedicato a Venom, lo spin-off con Tom
Hardy nei panni del simbionte Eddie Brock. Ci sarà forse
spazio anche per il film d’animazione Into the
Spider-Verse.
San Diego Comic-Con 2018:
conferme e rumors
Lionsgate
Nessun titolo della Lionsgate è
atteso ufficialmente al Comic-Con di quest’anno, tuttavia è
possibile che venga fatta una sorpresa ai fan mostrando del
materiale di Hellboy, reboot con protagonista
David Harbour in uscita nel 2019. Stesso discorso
vale per John Wick 3.
Universal
È quasi certo che la Universal
Pictures arriverà a San Diego con tre grossi titoli della prossima
stagione, ovvero il prequel del Grinch (doppiato
da Benedict Cumberbatch), Dragon Trainer
3 e Mortal Engines di Peter
Jackson. Si attendono conferme per Glass
di M. Night Shyamalan e del sequel di
Halloween con Jamie Lee
Curtis.
Paramount Pictures
Paramount Pictures presente
quest’anno con il primo spin-off di Transformers,
Bumblebee, ma c’è chi parla di una possibile
presentazione in anteprima dei progetti G.I. Joe,
ROM e The Micronauts.
Disney – Marvel
Come già confermato nelle scorse
settimane, l’edizione 2018 del Comic-Con non ha previsto panel dei
Marvel Studios, dunque niente
footage di Avengers 4, o dei prossimi titoli del
franchise di Star
Wars. Qualcuno ha ipotizzato che, a sorpresa, verrà
mostrato del materiale inedito di Captain Marvel
(artwork, concept), le cui riprese si stanno svolgendo in
California.
Nella foto del film Warner
Bros vediamo Diana di fronte a una serie di schermi che
mostrano eventi specifici degli anni ’80, o meglio del 1984, anno
in cui è ambientata la storia. Lo stesso lavoro è stato fatto, in
chiave scherzosa, con la Carol Danvers/Captain
Marvel di Brie Larson. Ecco di seguito la
fanart:
Alla regia del film, con
protagonista Brie Larson, ci
saranno Anna Boden e Ryan
Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e
vedrà la partecipazione di Samuel L. Jackson che
torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci sono
anche Jude Law e Ben
Mendelson. Confermati nel cast anche
Lee Pace (Ronan l’Accusatore in Guardiani
della Galassia Vol.1), Djimon
Hounsou (Korath sempre nel primo Guardiani)
e Clark Gregg (Phil Coulson nella serie
Agents of S.H.I.E.L.D. e nel MCU fino a
The Avengers).
Solo: A Star
Wars Story sembra essere il primo passo falso della
Disney da tempi immemori con i suoi franchise
acquisiti (Lucasfilm e Marvel Studios). Proprio a
seguito di questo insuccesso, la Lucasfilm avrebbe
deciso di bloccare lo sviluppo degli
spin-off di Star Wars e adesso arrivano nuovi dettagli sulla
produzione del film diretto da Ron Howard.
Secondo Star Wars News Net, la
Lucasfilm voleva spostare Solo: A Star
Wars Story a dicembre 2018 quando divenne evidente che il
film aveva bisogno di un lavoro sostanziale. Sfortunatamente, la
Disney li ha obbligati ad attenersi alla data di maggio, adducendo
come motivazione la presenza di altri film di Star
Wars in programma: la programmazione del franchise andava
rispettata per non far slittare anche tutti gli altri progetti,
compreso l’Episodio IX. A peggiorare le cose, la
Disney si è rifiutata di dare a Solo “trattamento preferenziale”
per il marketing, in quanto non voleva che lo spin-off di
Star Wars interferisse con la promozione di
Avengers: Infinity War. Il primo trailer di Solo
non ha debuttato fino a febbraio, circa tre mesi prima
dell’uscita.
Non sappiamo se con qualche mese di
tempo in più e con una promozione diversa il film avrebbe
performato meglio al box office, le valutazioni a posteriori
risultano sempre semplicistiche, tuttavia è interessante venire a
conoscenza della posizione della Disney, che ha preferito dare
visibilità al film Marvel, che in realtà, forse, poteva vendersi
anche “da solo” data la spasmodica attesa che lo ha
preceduto.
I Marvel Studios hanno diffuso il
nuovo poster Imax di Ant-Man and The Wasp che vede
protagonista Hope Van Dyne, nel film interpretata
da Evangeline Lilly.
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei mistero del
passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
The Hollywood
Reporter riferisce che anche Jamie Bell è
entrato a far parte del cast di Rocketman,
il biopic su Elton John già in lavorazione, che
vedrà protagonista Taron Egerton.
Secondo il magazine, Bell è in
trattative per interpretare Bernie Taupin nel biopic
musicale, che oltre a raccontare la vita di John come studente alla
Royal Academy of Music, i suoi anni di successo
negli anni ’70 e ’80 e il suo recupero dalla dipendenza da alcol e
droghe negli anni ’90, si concentrerà anche sulla lunga partneship
di John con Taupin, nella loro attività di compositori. Con
Bernie Taupin, Elton John ha
infatti scritto “Your Song,” “Bennie and the Jets,”
“Goodbye Yellowbrick Road,” “Someone Saved My Life Tonight,” “I’m
Still Standing,” e naturalmente “Rocketman.”
A dirigere Rocketman
ci sarà MichaelGracey che
ha già diretto The Greatest Showman, musical con Hugh Jackman
uscito la scorsa stagione invernale. La sceneggiatura è stata
affidata a Lee Hall, che ha giàfirmato
Billy Elliot.
A produrre Matthew
Vaughn. Taron Egerton è il protagonista
del franchise di Kingsman, diretto proprio da
Vaughn e che nel secondo capitolo ha visto la presenza speciale
proprio di Elton John nei panni di se
stesso. La Paramount ha stabilito che
Rocketman arriverà nel maggio del 2019.
Il primo teaser trailer ufficiale di
Shazam! potrebbe esser rivelato ai fan durante il
Comic-Con di San Diego, in programma dal 19 al 22 Luglio in
California.
La Warner Bros. sarà presente
durante la manifestazione con un panel dedicato ai suoi prossimi
titoli in uscita, come Aquaman di James
Wan con Jason Momoa (confermata la
proiezione del trailer), e secondo le ultime indiscrezioni la sala
H accoglierà anche il footage inedito del
cinecomic con Zachary Levi.
Vi ricordiamo che il
film farà parte dell’Universo Cinematografico
DC e seguirà le uscite
di Aquaman e Wonder Woman
2, gli altri due attesi titoli di casa DC.
La
sinossi: Abbiamo tutti un supereroe
dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel
caso di Billy Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! –
affinché questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel
Supereroe Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora
bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella
versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente
farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X?
Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue
capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà
padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze
mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus
Sivana.
Nel cast Zachary
Levi (Shazam!), Asher
Angel (Billy Batson), Mark
Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan
Grazer (Freddy), Grace
Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian
Chen (Eugene), Jovan
Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta
Milans (genitori adorrivi di
Billy, Victor e Rosa Vasquez), Ron Cephas
Jones (Il Mago).
Josh Brolin sta
vivendo un anno straordinario. A parte la gravidanza della sua
compagna, notizia lietissima, l’attore è anche protagonista di
Deadpool 2 e di Avengers: Infintiy
War, film di grande successo di pubblico e critica.
Come se non bastasse, Brolin è anche
trai protagonisti di Soldado, il sequel di
Sicario, diretto da Stefano
Sollima, che arriva in questi giorni negli USA. Durante la
promozione di questo film, Brolin ha raccontato come e perché ha
deciso di accettare la proposta dei Marvel Studios che, con
Thanos, gli proponevano un ruolo completamente in performance
capture e in CGI.
In un’intervista con SiriusXM, Brolin ha spiegato che
il motivo per cui ha accettato un ruolo così è stato perché aveva
già visto cosa aveva fatto Benedict Cumberbatch
per Lo Hobbit, nella sua interpretazione di Smaug
il Drago: “… Ho visto Benedict Cumberbatch farlo per Lo Hobbit.
Ho visto i video su YouTube, quando stavo valutando l’offerta per
Thanos, era in questo magazzino, che si trascinava come un
serpente, facendo uscire la lingua e facendo un’esibizione
incredibile, nella tuta da mo-cap… L’ho visto e ho deciso che
quello sarebbe stato il livello che volevo raggiungere; si tratta
di qualcosa in cui devi affondare i denti: convinzione, imbarazzo,
tutte queste cose. E così ho deciso, sì.”
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
Qualche settimana fa era
stato riportato che Matthew Vaughn stava lavorando
per portare sul grande schermo un terzo capitolo di
Kick-Ass e uno spin-off dedicato al personaggio di
Hit Girl, ma le recenti dichiarazioni della sua
interprete originale sembrano scongiurare ogni possibilità di
rivederla di nuovo in azione.
Ecco cosa ha detto
Chloe Grace Moretz a Indiewire durante
il Provincetown Film Festival:
“Amo il
franchise e penso che il primo film sia stato davvero speciale.
Certo avrei voluto che il sequel fosse stato gestito in maniera
diversa e per quanto ami il personaggio di Hit-Girl, voglio pensare
che lei sia viva nell’universo di Kick-Ass, e in qualche modo
voglio tenerla lì. Inoltre non penso che ci sarà un terzo capitolo,
almeno non con Hit-Girl.“
Si è spento a 71
anni Richard Greenberg, noto per aver
realizzato i loghi e i titoli di testa di alcuni dei film più
rappresentativi della storia del cinema, da Alien
a Superman.
Deadlineconferma che Greenberg
si è spento il 16 giugno a New York. Cominciò con il cortometraggio
Stop, che catturò l’attenzione di Pablo Ferro, che
ha lavorato a Dottor Stranamore, Arancia
Meccanica, Beetlejuice
e Philadelphia.
Nel 1977, Greenberg ha unito le
sue forze con il fratello Robert, creando la R/Greenberg
Associates, compagnia che ha lavorato ai titoli di testa e agli
effetti visivi di film importantissimi quali Die
Hard, Ghostbusters, Quei bravi
ragazzi
e Predator, grazie al
quale Richard Greenberg ha conquistato una
nomination agli Oscar.
Nel suo periodo di più fervida
attività, Greenberg ha disegnato personalmente il
titolo di apertura del Superman di Richard
Donner e di Alien di Ridley
Scott, incluso il font del franchise, attualmente ancora
in uso.
Con la sua nuova società, fondata
nel 1991, la Greenberg/Schluter, insieme a Bruce
Schluter, Richard Greenberg ha continuato
a lavorare a progetti di grande successo, tra cui i sequel di
Arma Letale, Independence Day e
The Matrix.
Com’era prevedibile, e ora anche
confermato dal supervisore dei costumi Ivo Coveney, in
Ant-Man and The Wasp non tornerà uno dei
personaggi apparsi nel primo film, secondo i fan “bloccato” nel
Regno Quantico insieme a Janet Van Dyne.
Parliamo ovviamente di
Yellowjacket/Calabrone,
interpretato da Corey Stoll e principale
antagonista di Scott Lang, morto proprio alla fine
di Ant-Man.
“Nella
sceneggiatura che ho visto, non era presente” ha confessato
Coverney, “Ma non so dire se lo rivedremo in
futuro…“
Nel frattempo i Marvel Studios hanno diffuso online
il final trailer di Ant-Man and The
Wasp, con nuove scene e dettagli sul villain Ghost. Potete
vederlo qui sotto:
Dal Marvel Cinematic Universe,
arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con
protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare
dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War,
Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua
scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un
nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in
quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre,
Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo
la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna
di squadra per collaborare e svelare dei mistero del
passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
Ant-Man and the
Wasp, full trailer: Scott e Hope in
azione
Come già annunciato nei mesi scorsi,
i Marvel Studios stanno lavorando per
portare sul grande schermo un film interamente dedicato
a Vedova Nera, il personaggio interpretato
nel MCU da Scarlett Johansson.
Qualche settimana fa il reporter di
Variety Justin Kroll aveva confermato
che l’azienda stava selezionando la possibile regista tra 65
candidati, un numero spropositato che non faceva che confermare la
cura e la dedizione verso il progetto di Kevin
Feige e co.
Ora, secondo quanto riportato da
Deadline, la lunga
lista si sarebbe ridotta a tre nomi: Cate
Shortland (Lore, Berlin
Syndrome), Amma
Asante (Belle) e Maggie
Betts (Novitiate). Le ultime due avrebbero
già incontrato Feige per discutere della direzione del film.
Secondo quanto riportato,
lo standalone riprenderà le sorti
di Natasha Romanoff quindici anni dopo
la caduta dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti. Detto ciò, è
evidente che il film si piazzerà in un momento della timeline
antecedente a Iron Man 2 (dove Vedova
Nera debuttava ufficialmente).
Probabile
quindi un’ambientazione a metà degli anni 2000, una posizione
storica che potrebbe ammettere la tanto sperata reunion tra Natasha
e Clint Barton (Occhio di Falco) mentre
collaborano a Budapest, oppure il primo incontro fra l’eroina e
il Soldato d’Inverno.
Vi ricordiamo la
sceneggiatura del cinecomic è stata affidata a Jac
Schaeffer (già autrice di TiMER, Nasty
Woman, Frozen – Le avventure di Olaf). Rivedremo presto la
Johansson nei panni di Natasha Romanoff in Avengers:
Infinity War.
Come rivelato dal costumista dei
Marvel StudiosLouis
Frogley, che di recente ha lavorato al look dei
protagonisti di Ant-Man and The Wasp, quello che
vedremo nel sequel di Spider-Man: Homecoming sarà
una versione molto più coerente al momento di crescita personale di
Peter.
“Anche se non mi sto occupando
inquel film, posso dire che il costume
subirà alcuni grandi cambiamenti, proprio per suggerire l’idea di
uno Spider-Man che è diventato adulto e non è più un
adolescente“, ha raccontato Frogley.
Sono già due le uniformi di
Spider-Man mostrate finora nel MCU, la prima (quella di
Civil War e Homecoming) molto
elementare, mentre la seconda (vista in Avengers: Infinity
War) aveva offerto allo spettatore il look aggiornato di
Iron Spider, progettato da Tony
Stark per il suo “pupillo”.
Il sequel
di Spider-Man: Homecoming sarà diretto
ancora una volta da Jon Watts ed uscirà
nelle sale il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo i recenti report, il film
sarà girato in diverse città europee oltre che a New
York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente
sono Londra,
Venezia e Praga.
Dopo la notizia che Jake Gyllenhaal è in
trattative per interpretare Mysterio nel sequel
di Spider-Man: Homecoming, arriva una nuova
conferma sul film che vedrà di nuovo Tom
Holland nei panni dell’Uomo Ragno.
Secondo Variety, Michael
Keaton tornerà a essere Avvoltoio nel film con vedrà
tornare nel cast
anche Zendaya e Marisa
Tomei, stando alle prime dichiarazioni ufficiali. Non
sappiamo però da che parte starà il “nuovo” Avvoltoio. Dato il
finale di Homecoming, sarebbe plausibile che questa volta il
personaggio possa essere dalla parte di Peter, ma non è detto che
invece si schieri con Mysterio, una volta accertato il
coinvolgimento del personaggio nel film.
Ecco un video dalla realizzazione
di Avengers: Infinity War in cui vediamo
Josh Brolin (Thanos) all’opera insieme a
Robert Downey Jr. (Tony Stark). Il video dà
un’idea del lavoro che l’attore ha dovuto fare per portare in vita
Thanos, non solo con l’ausilio della performance capture ma anche
con l’utilizzo di dispositivi adeguati che ne aumentassero la
stazza in post produzione.
Ecco un interessante video dal
backstage del film:
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
Sul canale twitter ufficiale di
Mission Impossible: Fallout è comparso un nuovo
poster animato del film, con protagonista Tom
Cruise (qui alla sua sesta avventura nei panni dell’agente
Ethan Hunt).
Vi ricordiamo
che Mission Impossible: Fallout, diretto
da Christopher McQuarrie, uscirà nelle
nostre sale il 30 agosto 2018. Nel cast
anche Rebecca Ferguson, Simon
Pegg, Henry
Cavill e Angela Basset.
A causa di un infortunio
di Tom Cruise mentre eseguiva un salto
da un edificio all’altra, il film ha subìto una pesante battuta
d’arresto durante la produzione. Sappiamo che la scena è stata
ripresa e montata addirittura nel trailer rilasciato durante la
notte del Superbowl. Qui potete dare uno sguardo al video
dell’incidente.
Il regista ha inoltre commentato il
titolo del film, dando anche qualche indizio sulla trama:
“Fallout ha più significati nel film, da quello letterale, come
la minaccia di terrorismo nucleare che pende
sulla trama, ad altri più metaforici, come
l’idea che quello che succede nel film sia il risultato delle
scelte che Ethan Hunt ha fatto nella sua vita. È il suo
passato che ritorna a cercarlo. È la “conseguenza negativa” di
tutte le sue buone intenzioni.”
Aquaman potrebbe
non essere l’unico grande titolo della DC Films ad essere
presentato in anteprima al prossimo Comic Con di San
Diego (in programma dal 19 al 22 Luglio): secondo le
ultime indiscrezioni infatti, la Warner Bros. avrebbe preparato una
“sorpresa” per i fan che accorreranno nella sala H, mostrando
insieme a Gal Gadot le prime scene ufficiali di
Wonder Woman 1984.
Tuttavia, visto che le riprese sono
iniziate da pochi giorni in America, sembra assai improbabile che
nel giro di poche settimane la produzione avrà pronto del
materiale. Che ne pensate?
È stato confermato dalla
regista Patty Jenkins durante lo
scorso CinemaCon che Wonder Woman
1984 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al
pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure
di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pascal, di cui
non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà
ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata
curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Wonder Woman
2 arriverà al cinema il 1 novembre
2019.
Lucasfilm ha
bloccato lo sviluppo di tutti gli spin-off a seguito del tonfo al
box office di Solo: A Star
Wars Story. Le stime parlano di una spesa pari a 350
milioni di dollari per la produzione del film, tra spese effettive
e marketing, il che vuol dire che per risultare un film dal buon
incasso, le cifre dovrebbero essere almeno raddoppiate. Purtroppo,
al momento, l’incasso del film si aggira intorno ai 341 milioni, il
che rende il film un flop.
Adesso Collider dichiara
che a un mese dall’uscita del film, la Lucasfilm
ha bloccato tutti gli spin-off in produzione, concentrandosi
soltanto su Episodio IX, che resta in programma.
Per quanto riguarda l’impegno in tv, si porterà avanti soltanto la
serie in live action di Jon Favreau e quella
animata, Star Wars: Resistance. Per quanto
riguarda gli altri progetti, dovrebbe essere invariato l’impegno di
Rian Johnson su una nuova trilogia e quello
di David Benioff e D.B. Weiss allo sviluppo
di un nuovo trittico di film.
Sono quindi stati bloccati tutti gli
spin-off in programma, e anche quelli per i quali si sospettava
soltanto che potessero essere realizzati. Tra questi ci sono i film
su Yoda, su Obi-Wan Kenobi e si Boba Fett.
In rete i commenti si sprecano, c’è
chi sostiene che sia stata la decisione migliore, chi invece
preferirebbe che il franchise trovasse nuove strade da percorrere
proprio in questi spin-off che si discostano dalla tradizione e
abbracciano percorsi inesplorati.
Star Wars: Episodio
IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto
da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20
dicembre 2019.
Confermati nel cast Daisy
Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar
Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà
risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.
Doctor Strange ha debuttato nel
1963 nelle storie a fumetti, e ha combattuto il male da prima
dei Fantastici Quattro e degli Avenger. Il mondo di Doctor Strange
è molto strano, e non ci sorprende che anche il suo corpo abbia
qualche stranezza.
In un certo senso, l’intera
storia di Strange è incentrata sul suo corpo: un neurochirurgo
geniale, la sua identità è definita da ciò che riesce a fare con le
proprie mani. Quando un incidente d’auto gli danneggia
irreparabilmente entrambe le mani, lasciandolo incapace di
lavorare, Strange si sente inutile, e niente più importa se non può
riparare, appunto, il proprio corpo. Il che lo porta ad incontrare
l’Antico, alla redenzione, e al diventare maestro di una magia
mistica e potente.
Durante più di cinquant’anni di
storie di Strange abbiamo scoperto tantissimi fatti sul suo corpo.
E non ci sorprende che, in così tanto tempo, i creatori
Stan Lee e Steve Ditko hanno fornito ai
fan tantissimo materiale su cui discutere. Il corpo di Doctor
Strange ha delle bizzarre capacità. Ecco 20 fatti strani sul
corpo di Doctor Strange.
Il suo corpo è più vecchio della
Terra stessa
No, Doctor Strange non
ha miliardi di anni. E, nell’Universo Marvel,
nemmeno la Terra è così vecchia: ha poco meno di un secolo. Ci
spieghiamo: è una storia complicata, ma ad un certo punto Eternità
(l’incarnazione dell’universo) decide che il tempo della Terra è
finito. Strange decide di salvarla, ma fallisce, e la Terra
viene distrutta. Scopriamo che era tutto un piano di Incubo, un
nemico di Strange, ma la distruzione del pianeta è stata reale.
Dopo che Stephen libera Eternità
dalle grinfie di Incubo, Eternità dice di non poter annullare ciò
che è già successo. Per compensare, diciamo, crea una nuova Terra
che è esattamente come il pianeta originale (ripristinando anche le
persone e le loro memorie). Solamente il corpo di Strange,
chiaramente, è l’unico a non essere ricreato e ad essere, quindi,
più vecchio di questa nuova terra.
Per diventare Stregone Supremo,
prima deve morire
La storia di Strange è
piena di sorprese (e di shock). In una storia che risale a prima
della distruzione della Terra, l’Antico perde la vita, passando i
propri poteri a Doctor Strange, che diventa il nuovo Stregone
Supremo della Terra. La prima prova di Strange arriva quando un
fanatico anti-magia lo pugnala alla schiena.L’Occhio
di Agamotto risucchia l’anima di Stephen al proprio
interno, mentre la vita lo lascia.
Durante il percorso per tornare nel
mondo esterno, Strange confronta un’incarnazione della fine della
vita, ma sopravvive. Ritorna quindi nella sua forma fisica, e
l’Antico gli rivela di aver affrontato la stessa cosa, una volta.
Il processo gli ha permesso di liberarsi dalle paure fisiche che
avrebbero impedito la sua crescita magica. E di diventare davvero
lo Stregone Supremo della Terra.
Ha perso l’occhio sinistro e
Dormammu si è trasferito nella sua orbita
Verso la fine degli
anni Ottanta, per un paio d’anni, a Doctor Strange è mancato un
occhio. Durante un periodo intenso di lotta contro i demoni,
Stephen ha cominciato a praticare la magia nera, anche se con
riluttanza. Questa scelta, però, gli costò la perdita dell’occhio
sinistro in battaglia. Per un po’ di tempo, coprì l’orbita con una
benda, finché Agamotto non vi trapiantò l’occhio di Silver
Dagger.
Prima del trapianto, però, qualcosa
abitò l’orbita dell’occhio di Stephen: Dormammu. Strange aveva distrutto Dormammu durante un
incontro precedente, e ciò che era rimasto di lui (o della sua
forza vitale) si era infiltrato dietro la benda. Si nascose lì fino
ad avere abbastanza forza da impadronirsi del corpo di Stephen.
Spoiler: non durò a lungo.
Il suo corpo è un’arma
vivente
Stephen Strange usa
più la mente che la forza bruta. Parte di ciò che rende il
personaggio memorabile è il fatto che Strange normalmente vince
superando i nemici in astuzia, non in forza. Ma, quando serve,
Doctor Strange sa colpire, sia fisicamente che con la stregoneria.
Nei numeri 130 e 131 di Strange Tales, Mordo crea un culto
con lo scopo di dare la caccia al proprio arcinemico.
Quando lo attaccano alle spalle,
prima che riesca a lanciare un incantesimo, ricevono una spiacevole
sorpresa: l’addestramento mistico di Strange comprende le arti
marziali. Non solo: nel numero 9 di Defenders dà il
proprio meglio, quando si rivela capace di affrontare Mantis, che è
probabilmente in cima alla lista degli esperti di arti marziali
dell’universo Marvel.
Ha bisogno di cibo velenoso per
sopravvivere
Quando Jason Aaron ha
cominciato a lavorare a Doctor Strange nel 2015, ha deciso
di far soffrire Stephen. Aaron pensava, infatti, che gli
incredibili poteri di Strange lo rendessero troppo simile ad una
divinità. Così Aaron decise di trovare un modo per compensare:
Strange deve pagare un prezzo terribile. Parte della sua
“punizione” è il dover mangiare cibi che “hanno il sapore della
lebbra”.
A quanto pare, il continuo uso
della magia ha alterato il corpo di Stephen, che ora può
solamente mangiare sbobba aliena. Può mangiare solamente cibi
che ucciderebbero qualunque umano, e probabilmente, ad un certo
punto, ucciderà anche lui. Ma è il prezzo che deve pagare per
essere in grado di salvare parecchie vite, e lo paga
volentieri.
Dormire mette la sua vita in
pericolo
La vita di Stephen
Strange non è facile: addirittura il sonno gli può risultare
mortale senza le dovute precauzioni. Nel numero 122 di
Strange Tales, Stephen passa diversi giorni senza dormire,
per poi crollare alla propria scrivania. Quando si sveglia, compare
una misteriosa figura col mantello che lo combatte e sconfigge.
Nella lotta, nessuno dei poteri di Doctor Strange funziona.
E capisce perché: sta sognando, e
Incubo decide cosa succede nel sogno. Esausto, si era dimenticato
di pronunciare l’incantesimo che lo protegge da questo genere di
cose. Alla fine, nonostante Incubo sia potente nei sogni, Stephen
riesce comunque a cavarsela grazie alla propria astuzia e
svegliarsi. Anche questo è un alto prezzo da pagare, e Strange
lo paga volentieri per fare in modo che tutti gli altri possano
dormire sonni tranquilli.
La magia impedisce al suo corpo di
invecchiare
Stephen Strange non è
anziano tanto quanto l’Antico, ma è decisamente più vecchio di quel
che sembra. L’Universo Marvel ha
una linea temporale particolare, nella quale la corrente età degli
eroi è cominciata all’incirca dieci/quindici anni fa, anziché negli
anni Sessanta.
La serie di Lost Generation,
comunque, ci ha rivelato che Strange ha fatto parte dell’Universo Marvel da
quando è comparso nei fumetti per la prima volta. Il suo aspetto
relativamente giovane è, in realtà, una “controindicazione”
dell’uso della magia. Inoltre, il fatto che sia passato attraverso
l’Occhio di Agamotto ha fermato del tutto il suo processo di
invecchiamento.
Ha perso la maggior parte dei
propri poteri quando Hulk gli ha rotto le mani
Quando gli scrittori
vogliono sconvolgere un po’ le cose nel mondo di Doctor Strange, si
divertono a togliergli il titolo di Stregone Supremo. La perdita
di poteri più famosa di Strange è forse avvenuta quando
Hulk gli ruppe le mani durante World War Hulk. Nella
storia, anziché affrontare
Hulk direttamente, Stephen decise piuttosto di proiettare la
propria persona astrale nella mente di
Hulk, per cercare di ragionare con Bruce Banner.
Proprio quando sembra che tutto sia
andato per il meglio, Bruce si trasforma di nuovo in Hulk, che
spezza le mani astrali di Stephen. Chiaramente, la cosa ha
conseguenze sulle sue mani reali. Incapace di fare i gesti rituali
che sono necessari per lanciare incantesimi, Stephen perde la
maggior parte dei propri poteri.
Ha un occhio nel bel mezzo della
fronte
Parliamo dell’Occhio
di Agamotto. Fino al suo arrivo nella versione del MCU, l’Occhio era
magico, e non una
Gemma dell’Infinito. È lo strumento più potente di Stephen, e
ha diverse funzioni: da sonda mentale a phaser magico.
A volte, l’occhio salta fuori
dall’amuleto e si fissa sulla fronte di Strange. È certamente
una cosa simbolica (diventa il “terzo occhio” del misticismo) ma
non sembra che questo spostamento renda l’occhio più potente. Ha
solo un aspetto particolarmente strano.
Il suo corpo passa molto tempo
inerte
Nelle prime storie di
Doctor Strange, Stephen combatteva la maggior parte delle
proprie battaglie al di fuori del proprio corpo, con una proiezione
astrale.Doctor Strange, infatti, fu influenzato dalla
fascinazione dei primi anni Sessanta nei confronti del misticismo
orientale. E le proiezioni astrali ne facevano parte. Per Stephen,
inoltre, è un potere formidabile: quando è fuori dal proprio corpo,
può attraversare oggetti solidi e viaggiare alla velocità del
pensiero, mantenendo i propri poteri intatti.
Anche qui, ovviamente, c’è un
prezzo da pagare, e delle regole. Quando Stephen lascia il proprio
corpo, sviene. Il corpo non si può muovere, e diventa quindi
particolarmente vulnerabile. Strange può proteggere il proprio
corpo con degli incantesimi, ma comunque il corpo muore se lo
spirito non ritorna entro 24 ore. In una storia, Mordo distrae
Strange in modo da impossessarsi del corpo di lui, con l’obiettivo
di tenerlo impegnato fino alla morte. Ovviamente, fallisce.
Ha rifiutato la possibilità di
fondere il proprio corpo con l’intero universo
Quando l’Antico morì
combattendo Shuma-Gorath, Doctor Strange pensò di aver perso il
proprio mentore per sempre. E invece: lo spirito dell’Antico è
diventato un tutt’uno con l’universo fisico. Nel numero 19 di
Doctor Strange, Stephen rifiuta la possibilità di fare lo
stesso. Vacillante dopo una battaglia estenuante, Stephen scopre
che si era trattato, in realtà, di una prova, e di essersi
dimostrato pronto per unirsi al proprio mentore: l’intero universo
sarebbe diventato il suo corpo.
Ma Strange ama essere umano,
e rifiutò. Anche quando l’Antico gli disse che così facendo avrebbe
perso il proprio stato di Stregone Supremo, Stephen non cambiò
idea. Ma c’è un altro colpo di scena: l’intera questione era stata
un complotto di Xander per annullare la minaccia di Doctor Strange.
Fu la prima volta in cui Strange perse il proprio ruolo di Stregone
Supremo. E non fu sicuramente l’ultima.
I poteri di Stephen vengono anche
dal suo corpo, non solo dal suo spirito
La natura dei poteri
di Doctor Strange sembra cambiare a seconda degli scrittori.
Vengono dall’addestramento e dalla conoscenza. Sono un dono
dell’Antico. Sono incantesimi lanciati da Strange. Chi più ne ha
più ne metta. Una cosa che non è cambiata nel corso del tempo,
però, è che l’utilizzo della magia lo stanca anche fisicamente.
È fisicamente estenuante, e a volte
addirittura doloroso. Una volta, Hulk si schianta contro i muri di
una prigione magica creata da Strange. Questa è ovviamente
inespugnabile, ma l’impatto causa tanto dolore a Strange da farlo
svenire, e la prigione scompare.
Può essere fermato da un
proiettile
Nel 1966, Dr.
Strange aveva perso molto carattere. Ditko e Lee non si
parlavano più, e Denny O’Neill si incaricò di scrivere il fumetto,
ma senza grandi risultati. Il cattivo da lui creato, Mr.
Rasputin, non era sicuramente all’altezza di Mordo, ma si rivelò un
antagonista piuttosto logico: quando si rese conto di non essere in
grado di battere i poteri di Doctor Strange, decise di rimediare
sparandogli. Mr. R. era un discendente del mistico Rasputin
amico dell’imperatore russo Nicola II (sì, quello che tutti
conosciamo grazie ad Anastasia), interessato alla magia in
quanto strumento di potere. Non essendo interessato ad usare la
magia in altro modo, non gli dispiaceva ricorrere alla scienza o ad
una pistola, se necessario. E così, sparò a Strange. Ma era un uomo
razionale, e dopo aver scoperto di averlo solamente ferito, decise
di restare in disparte e mandò un sicario a finirlo.
Non ha mai curato le proprie
mani
Alcuni personaggi sono
definiti dai propri limiti fisici. Stranamente, Doctor Strange ci
pensa raramente. All’inizio, quando chiede una cura per le proprie
mani all’Antico, nulla importa se non avere un corpo normale. Si
converte poi dalla medicina alla magia e, anche se l’Antico avrebbe
potuto curare le sue mani, Strange non pensa nemmeno di
chiedere.
È un cambiamento importate per
il personaggio e, per alcuni fan, è ciò che rende
Strange un personaggio originale e fresco: se all’inizio è
ossessionato dal proprio handicap, alla fine del film non lascia
che questo lo definisca.
Nella sua prima apparizione,
avrebbe potuto essere asiatico-americano
Ecco il viso di Strange
nella sua prima apparizione: che fosse asiatico? Alcuni lettori
sono convinti che, all’inizio, il personaggio fosse
asiatico-americano. Inoltre, una delle prime storie, vedeva la
presenza di un mago asiatico come protagonista: che Lee e Ditko si
stessero rifacendo pesantemente agli stereotipi del misticismo
orientale?
Quando poi il fumetto diventò
famoso, Ditko cominciò a ritrarlo come un uomo bianco. Chi si
oppone a questa teoria, poi, sostiene che l’aspetto originale di
Strange fosse in realtà solo una stranezza dello stile di Ditko
dell’epoca: Mordo, infatti, ha un viso simile a quello di Strange,
nonostante sia europeo.
Problemi di alcolismo
Stephen Strange tocca
il fondo dopo l’incidente, e Ditko lo ritrae come una persona
che cessa di avere interesse per il mondo e per se stesso, e che
quindi passa il proprio tempo bevendo per dimenticare. Gli
scrittori che sono venuti dopo hanno amato questa caratteristica
del personaggio di Strange, che lo rende ancora più tormentato, e
hanno pensato di trasformare l’alcol in una dipendenza addirittura
antecedente all’incidente.
Il numero 11 di Doctor
Strange descrive il passato di Stephen come un “relitto
abbandonato”. Altre storie fanno lo stesso, anche se senza troppa
continuità. Lo Strange dello scrittore J.M. DeMatteis ha dei
problemi di alcolismo sin dalla giovinezza. Perché? Nella
storia, Mordo stava già cercando di liberarsi di lui, il che
condusse Strange alla bottiglia, e l’incidente in macchina diventa
un diretto risultato di questo tormento: un tentativo di togliersi
la vita, in modo da liberarsene per sempre.
Il suo corpo è stato posseduto da
molti antagonisti
Il fatto di essere
posseduto è diventato una cosa di ordinaria amministrazione per
Strange. Anche se possederlo non è una cosa facile: in una
delle prime storie, un cattivo cerca di possedere il corpo di
Stephen mentre lui si sta proiettando astralmente, ma non riesce a
rompere le sue difese. Ma in molti ci sono riusciti. Ad esempio, in
piccolo demone è riuscito ad entrare in Stephen oscurandone il
giudizio abbastanza a lungo da fargli prendere delle decisioni
terribili durante la battaglia contro Xander e i suoi maestri.
Inoltre, dopo che Hulk gli spezza
le mani, Stephen lascia entrare in lui una porzione del mostruoso
demone Zom, in modo tale da avere il potere di sconfiggere Hulk.
Dopo, gli ci vogliono due anni per esorcizzare Zom, e la corruzione
gli costa il titolo di Stregone Supremo.
Ha creato cloni magici del proprio
corpo che combattono al posto suo
Le storie di Strange
degli anni ’90 hanno introdotto Salomé, un’ex Stregone Supremo
che ritorna e usurpa il titolo di Doctor Strange. Un’alleata del
demone Zarathos, non sembra essere la persona più adatta per il
ruolo, ma la sua presenza ha uno scopo ben preciso: quello di
creare un nuovo scenario. Stephen è ora un losco uomo d’affari di
nome Vincent Stevens, e l’azione viene lasciata nelle mani di un
mago mascherato di nome Strange, che usa la forza più che
l’astuzia.
Si scopre però che, dopo essere
stato portato da Salomé fuori dalla nostra dimensione, Strange
ha creato due sosia che sono diventati i suoi agenti (Stevens e
Strange). Quando i due diventano troppo indipendenti, Strange
distrugge Stevens e manda Strange nella Dimensione Oscura di
Dormammu. E, alla fine, sconfigge anche anche Salomé.
Era un vampiro
Se pensate che un
crossover tra Doctor Strange e Dracula sia una cosa assurda, beh,
sappiate che è successo. Ovviamente, Dracula non era in
grado di distruggere Strange. Ma, quando Dracula si aggiudicò la
propria serie, Tomb of Dracula, Doctor Strange non fu in
grado di ucciderlo. E ci viene da chiederci: Dracula è potente, ma
è davvero così potente da essere davvero un ostacolo per colui che
ha battuto Dormammu e Incubo?
A metà del crossover, inoltre,
Dracula morde Doctor Strange. Lo spirito di Stephen lascia il suo
corpo, ma lo vede risorgere come vampiro prima di riuscire a
sistemare le cose. Come finisce? Stephen pensa di aver sconfitto
Dracula e se ne va, ma, in realtà, il vampiro l’ha ipnotizzato in
modo tale da farlo finalmente andare via.
La magia gli causa così tanto
dolore che ha creato un mostro per assorbirlo
Uno dei prezzi che
Strange deve pagare per il propri poteri, l’abbiamo detto, è il
dolore. Fu un’idea dello scrittore Jason Aarons, il quale pensò
che, essendo l’utilizzo della magia una cosa innaturale, questa
dovesse causare dolore al personaggio.
E l’unico modo nel quale Stephen
può sopravvivere, quindi, è quello di esorcizzare il dolore:
Strange lo racchiude nella cantina del Sanctum e lo lascia
crescere, finché prende le sembianze di un mostro. È inutile dirlo:
avere un mostro fatto di dolore in cantina non è una cosa
particolarmente saggia, e le cose non vanno esattamente per il
meglio.
I franchise Young
Adult sono diventati uno dei prodotti di Hollywood
più amati dell’ultimo decennio. Il tutto è cominciato con il
successo di Twilight e da lì, gli studios non si sono più
fermati. Alcune delle storie per adolescenti sono state altrettanto
famose, altre sono state degli incredibili flop.
Che vadano bene, che vadano male,
una cose è sicura: i film in questione sono sempre un covo di
storie d’amore. Di quelle alle quali tutti si appassionano. Di
quelle che tutti gli adolescenti sognano. E, a volte, le star di
molti di questi film si sono frequentate davvero, realizzando i
sogni dei fan: a volte finiscono, a volte arrivano al matrimonio,
ma succedono davvero.
Ecco 10 coppie dei franchise per
adolescenti che si sono frequentate nella vita reale:
Logan Lerman e Alexandra Daddario
(Percy Jackson)
Il franchise di Percy Jackson
non sarà stato tra i più famosi, ma i suoi due capitoli sono
sufficienti a dargli un posto nella storia dei franchise per
adolescenti. Le due star del film sono Logan Lerman, che
interpreta appunto Percy Jackson e Alexandra Daddario, ora star di
Baywatch, che interpreta una semidea di nome Annabeth.
I film non hanno ricevuto recensioni particolarmente positive, ma
la chimica tra i due è innegabile. Non a caso: i due si
sono frequentati per molto tempo, arrivando quasi a
sposarsi. I due hanno tenuto la propria relazione lontano
dai riflettori, nonostante fosse abbastanza seria da fidanzarsi
ufficialmente nel 2016, a quanto pare. Purtroppo, finì poi nel giro
di un anno.
Bonnie Wright e Jamie Campbell
Bower (Harry Potter)
Lei ha interpretato Ginny
Weasley, la sorella di Ron. Lui ha interpretato il giovane Gellert
Grindelwald in Harry Potter e i Doni della Morte —
Parte 1. Sono Bonnie Wright e Jamie Campbell Bower. I
due si sono frequentati a partire dal 2009, ma hanno reso pubblica
la propria relazione solamente nel 2010, quando sono
arrivati insieme ai BAFTA. Si sono frequentati per due anni, per
fidanzarsi ufficialmente nel 2011. Purtroppo, però, si sono
lasciati all’incirca un anno dopo. Entrambi si sono rifiutati di
fornire ulteriori dettagli, e alcuni dicono che si fossero lasciati
già alcuni mesi prima che la notizia diventasse di dominio
pubblico. A quanto pare, si sono lasciati in modo amichevole.
Sarah Hyland e Dominic Sherwood
(Vampire Academy)
Nel 2014, la star di
Modern Family Sarah Hyland è comparsa nell’adattamento
cinematografico del romanzo di Richelle Mead Vampire
Academy. Il film è stato un flop sia al botteghino che
con i critici. Se non altro, sul set del film Sarah ha incontrato
Dominic Sherwood, anche lui parte del cast. I due si sono
frequentati per due anni, e la relazione ha attirato l’attenzione
di molti, come quando l’attrice ha postato su Instagram un video di
lei e il compagno che si baciavano intensamente in ascensore.
Nell’estate del 2017, però, la rivista People ha rivelato la
fine della storia tra i due. Sembra che siano “rimasti amici”, e da
allora Hyland ha frequentato Wells Adams, e Sherwood ha frequentato
la modella Niamh Adkins.
Kristen Stewart e Robert Pattinson
(Twilight)
Sono probabilmente la coppia
più famosa di quelle nate dai film per adolescenti.
Parliamo ovviamente di Kristen Stewart e Robert Pattinson. I due
si conobbero nel 2008, sul set del primo film, e l’amore
sbocciò immediatamente. Era perfetto. I fan amavano alla
follia la storia tra Edward e Bella, e l’idea che i due si
frequentassero nella vita reale era addirittura più di quanto un
fan devoto potesse chiedere. I due si sono stati insieme per
addirittura quattro anni, si sono lasciati nel 2012, per poi
tornare insieme brevemente nel 2013. Sembrava che quella fosse
stata la separazione definitiva, ma recentemente sono apparse, sul
Daily Mail, delle fotografie dei due. Chissà.
Zac Efron e Vanessa Hudgens
(High School Musical)
Si contendono la popolarità con le
star di Twilight. Zac Efron e Vanessa Hudgens sono diventati
re e reginetta delle storie per adolescenti con il fenomeno di
Disney Channel High School Musical, si sono
conosciuti sul set e hanno cominciato presto a frequentarsi. Sono
stati insieme per cinque anni, e la Hudgens ha parlato poi del
perché si siano lasciati. A quanto pare, la crescente popolarità di
Zac Efron stava cominciando a diventare un problema: la quantità di
ragazze ai suoi piedi stava rendendo essere la sua compagna un
compito davvero difficile. In molti speravano in un ritorno di
fiamma, ma a quanto pare i due non sono più in
contatto.
Ian Somerhalder (The Vampire
Diaries) e Nikki Reed (Twilight)
La maggior parte delle storia
d’amore di questa lista hanno a che fare con star che si sono
conosciute facendo parte del cast dello stesso film. Questa è un
po’ diversa, ma c’è da dire che entrambi i franchise in questione
hanno a che fare con i vampiri. Stiamo parlando di Ian
Somerhalder di The Vampire Diaries e la Nikki Reed
di Twilight. Prima che si mettessero insieme,
entrambi erano in relazioni serie. Lui stava con l’attrice Nina
Dobrev, mentre lei era sposata con il concorrente di American
Idol Paul McDonald. Si sono incontrati dopo essere tornati
single, e le scintille sono scoppiate immediatamente. Sono stati
insieme per tantissimo tempo, e si sono sposati.
La relazione, però, non è stata immune alle controversie: durante
un’apparizione in un podcast, infatti, Somerhalder ha rivelato di
aver buttato via le pillole anticoncezionali della moglie. Che
avesse preso la decisione di avere dei bambini per entrambi? In
molti si arrabbiarono, ma la Reed chiarì con il pubblico il fatto
che si fosse trattato di una decisione presa insieme.
Dianna Agron e Alex Pettyfer
(Sono il numero quattro)
La storia tra Dianna Agron e
Alex Pettyfer è stata una cosa piuttosto strana. I due si
sono messi insieme durante le riprese di Sono il numero
quattro, per poi lasciarsi il giorno dopo l’uscita al cinema
(nonostante i pettegolezzi sul loro fidanzamento). Stando a quanto
rivelato da E! Online, la relazione tra i due non era
particolarmente sana, a causa del comportamento di Pettyfer. A
quanto pare, lui aveva qualche mania di controllo, e pretendeva di
leggere i messaggi di lei, ossessionato dall’idea che lei lo stesse
tradendo. Ironicamente, come molti tabloid rivelarono, sembra che
sia stato lui a tradire.
Anna Camp e Skylar Astin (Pitch
Perfect)
I film di Pitch Perfect sono un
esempio di enorme successo al botteghino. E, dietro le quinte, i
film sono stati all’origine della fantastica storia d’amore
tra Anna Camp, che interpreta Aubrey, e Skylar Astin, che
interpreta Jesse. I due si sono incontrati nel 2012, sul
set del film originale, sono diventati molto amici, e poi sono
arrivate le scintille. A quanto pare, lei era divorziata ed
esitante, oltre che cinque anni più vecchia di lui. Ma la chimica
tra i due era innegabile. I due si sono fidanzati nel gennaio 2016,
e si sono sposati nel settembre dello stesso anno. Da allora, sono
felicemente sposati.
Jamie Campbell Bower e Lily Collins
(Shadowhunters)
Ecco una coppia che si è
frequentata, si è lasciata, si è rimessa insieme, si è lasciata di
nuovo, e può darsi sia tornata insieme di nuovo. Jamie
Campbell Bower e Lily Collins hanno fatto parte del cast di
Shadowhunters: città di ossa nel 2013. Si sono
messi insieme durante le riprese, ma si sono lasciati prima che il
film arrivasse al cinema. Entrambi hanno frequentato altre persone,
ma, nel 2015, si sono rivisti a Londra e si sono rimessi insieme.
Ma poco dopo, si sono lasciati di nuovo. All’inizio del 2018, però,
sono cominciate le speculazioni sul riavvicinamento dei due, dopo
che entrambi hanno ricominciato a mettere mi piace ai post di
Instagram dell’altro.
Evanna Lynch e Robbie Jarvis
(Harry Potter)
Evanna Lynch e Robbie Jarvis
si sono conosciuti grazie alla produzione di Harry Potter e
l’Ordine della Fenice nel 2007. La Lynch interpretava
Luna Lovegood e lui era la versione adolescente del padre di Harry,
James Potter. I fan hanno avuto modo di seguire la relazione dei
due costantemente, grazie alla loro tendenza a pubblicare foto di
coppia in continuazione. I due apparivano felici insieme, ma
qualcosa è andato storto: alla première di Animali Fantastici e
Dove Trovarli, nel 2016, Evanna Lynch ha confermato a US
Weekly la fine della loro storia, e il fatto che siano comunque
ancora amici.
La produzione di un film è
un processo incredibilmente complicato, che richiede mesi,
a volte anni di preparazione prima che comincino le riprese.
Idealmente, il cast, la sceneggiatura, gli storyboard, le location,
vengono decise e confermate prima dell’inizio delle riprese. Ma
anche i migliori dei piani, a volte, vengono sconvolti.
Ecco quindi una lista di
cose che sono andate storte proprio all’ultimo minuto. In
alcuni casi, le conseguenze sono state disastrose. In altri casi, i
film sono stati comunque di successo e di qualità. Sono stati
cambiamenti imponenti che, per un motivo o per l’altro, si sono
resi necessari proprio all’ultimo. Qualunque sia la ragione,
comunque, questi film mostrano quanto gli studio debbano e siano in
grado di lavorare in maniera creativa e drastica per completare una
produzione.
Ecco 20 film che hanno
subito radicali cambiamenti dell’ultimo minuto:
Gangster Squad
Gangster Squad, film del
2013 diretto da Ruben Fleischer, ha avuto dei problemi di pessimo
tempismo. Quando il trailer del film era già in circolazione, Il
cavaliere oscuro – Il ritorno uscì nelle sale. Il weekend di
uscita di questo film, però, fu segnato dalla tragedia: un
uomo armato uccise dodici persone e ne ferì molte altre durante una
proiezione del film ad Aurora, in Colorado, il 20 giugno
2012. Il trailer di Gangster Squad presentava
una scena simile, dove un gruppo di gangster si
mette a sparare in una sala cinematografica. Dopo l’attacco, il
trailer venne immediatamente tolto dalla circolazione, e la scena
in questione venne eliminata dal film. La data di uscita del film
fu spostata, e il cambiamento non ebbe effetti negativi sul film:
ricevette ottime recensioni e incassò più di 105 milioni di
dollari.
Tutti i soldi del mondo
A volte, gli attori fanno
cose talmente inaccettabili che vederli sullo schermo diventa
difficile, se non un dilemma etico di dimensioni notevoli.
L’abbiamo imparato ultimamente, quando fatti di sessismo e molestie
di Hollywood sono diventati di pubblico dominio. Quello che è
capitato a Tutti i soldi del mondo è che casi di molestie
riguardanti un membro del cast sia venuto a galla durante la
produzione: tutti gli attori nel film si sono resi disponibili a
rigirarne molte scene, lodando Ridley Scott per la decisione.
Infatti, Kevin Spacey doveva inizialmente interpretare J.
Paul Getty in Tutti i soldi del mondo. Questo prima
dell’arrivo di molte accuse di molestie sessuali. Fu questo il
motivo che spinse il regista e la produzione a sostituirlo,
ingaggiare Christopher
Plummer e rigirare le scene. Plummer ha lavorato dal
20 al 29 novembre, meno di un mese prima della data di uscita del
film. Che comunque uscì in tempo.
Justice League
Justice League è un film che
ha diviso il pubblico e che ha suscitato, per lo più, l’ira dei
critici. Perché diciamocelo: parlando di supereroi, è
difficile non comparare il film con The Avengers.
Il primo film corale della Marvel, infatti, incassò 1.5
milioni di dollari in tutto il mondo, mentre il concorrente della
DC ne incassò solamente 657 milioni. Josh Weldon, il
regista dei primi due film degli Avenger, subentrò a Zack Snyder
nel maggio 2017, dopo che questi aveva lasciato il
progetto per una tragedia familiare. Questo cambiamento, però,
significò anche la necessità di rigirare parecchie
scene. E un fallimento stellare: Henry Cavill
aveva, allora, dei baffi che doveva tenere (per contratto) per il
proprio ruolo in Mission Impossible 6. I
baffi furono rimossi con la CGI. Non andò molto
bene.
Apocalypse Now
Marlon Brando ha fatto una
certa quantità di cose bizzarre nel corso degli anni. Come
quella volta che fece delle richieste ridicole, poi cambiò idea, e
diede ai produttori di Apocalypse Now un bel po’ di lavoro
in più da fare. Brando doveva interpretare, originariamente, il
Colonnello Kurtz, ma insistette per cambiare il
nome del personaggio. Il regista, Francis Ford Coppola, decise
allora di chiamare il suo personaggio Leighly, e il nome fu usato
durante tutte le riprese. Ma, dopo aver letto Cuore di
tenebra, il libro al quale il film si ispira anche se
in modo approssimativo, Brando insistette perché il nome del
personaggio tornasse ad essere Kurtz. E la sua richiesta venne
assecondata di nuovo. Che abbia avuto un impatto sul film è
discutibile, ma Apocalypse Now, con Marlon Brando nei panni
del Colonnello Kurtz, è considerato uno dei migliori film di
sempre.
Solo: A Star Wars Story
È chiaro che, con un franchise come
quello di Star
Wars, i produttori e gli studio devono stare bene attenti.
E, quando qualcosa comincia a non funzionare, anche se nel bel
mezzo delle riprese, sanno bene che è necessario fare dei
cambiamenti per sistemare le cose. È questo il caso di Solo.
La storia di Han Solo, infatti, doveva originariamente
essere diretta da Phil Lord e Christopher
Miller, prima che questi venissero licenziati e
rimpiazzati da Ron Howard. Sembra che il film
fosse quasi completato, e che Howard ne abbia rigirato all’incirca
l’80%. E sembra che il budget sia raddoppiato.
Rogue One: A Star Wars Story
Ci saranno controversie a riguardo,
ma per qualcuno è stato un capitolo memorabile, soprattutto per il
tragico finale. Ma la scena in questione non è
l’originale. Infatti, ad un certo punto, la Disney cominciò
a preoccuparsi del fatto che le cose non stessero procedendo
secondo i piani sotto la guida del regista Gareth Edwards.
Per rimediare alla cosa, la compagnia decise di girare di nuovo le scene, questa
volta dirette dallo sceneggiatore Tony Gilroy, con l’obiettivo di
dare al film una conclusione più d’impatto. È per questo, inoltre,
che la maggior parte dei trailer hanno delle scene che non
compaiono poi nel film.
Rambo
Rambo è uno dei
capolavori del cinema d’azione. All’inizio, però, era un
terribile pasticcio lungo tre ore. Al punto che
Stallone, dopo aver visto la prima versione del film, voleva
impedirne l’uscita, perché pensava avrebbe rovinato la sua
carriera. Fortunatamente non ci riuscì, ma suggerì di tagliare una
buona parte del film e dimezzarne i tempi. I montatori seguirono il
suo consiglio, e il prodotto finale è il film leggendario che tutti
conosciamo.
Shrek
Chi ha familiarità con la versione
del film in lingua originale, avrà sicuramente apprezzato la
performance di Michael Myers nei panni dell’orco
verde. Ma non solo non doveva essere lui, in origine, ad
interpretare il personaggio per cui si registrarono maggior parte
dei dialoghi con una voce completamente diversa.
Originariamente doveva essere Chris Farley ad interpretare
Shrek, il quale doppiò la maggior parte del film ma morì
tragicamente prima della fine della produzione. Fu quindi il turno
di Myers, che appunto doppiò buona parte del film con un
forte accento canadese, prima di passare all’iconico accento
scozzese che i fan della versione originale conoscono e
amano. Doppiare il film tre volte è stato sicuramente un grande
sforzo per la troupe, ma ne è valsa la pena.
Io e Annie
La qualità di alcuni film di Woody
Allen, soprattutto quelli del periodo di Annie Hall e
Manhattan, è innegabile. Annie Hall è uno dei
suoi capolavori, e viene ricordato per essere una delle
storie d’amore più realistiche e allo stesso malinconiche mai
apparse sul grande schermo. Ma se il film fosse uscito nella sua
versione originale, forse le cose sarebbero state ben diverse.
Il film doveva originariamente concentrarsi sulla vita di
Annie, della quale Alvy (Woody Allen) era solamente una
piccola parte. Il risultato era una versione molto deludente del
film lunga 2 ore e 20 minuti. Il montaggio, però, fece il miracolo,
e il film diventò soprattutto una storia d’amore. La nuova versione
fu montata in fretta e con una certa maestria, e alcuni segmenti
del film furono completati addirittura poche ore prima delle
proiezioni di prova.
Superman II
Il film di Superman
uscito nel 1978 è fondamentale per il genere, e la sua influenza si
vede ancora oggi. Il regista Richard Donner ebbe l’idea di
creare una versione più realistica e terra terra della storia, e
funzionò. Nonostante il successo del primo capitolo, però,
Richard Donner non tornò sul set e non finì il secondo
capitolo (che fu filmato contemporaneamente ed era, al
tempo, quasi completo). Non sono chiare le ragioni: alcuni dicono
che si rifiutò di tornare a causa di conflitti con i produttori,
alcuni raccontarono del suo licenziamento. In ogni caso, Richard
Lester subentrò alla regia per completare il film, il quale diede
una vena più comica al film. Il film fu comunque un enorme
successo, e la versione di Superman II di Donner uscì nel
2006.
Payback – La rivincita di
Porter
Al tempo della sua uscita,
nel 1999, il film di Brian Helgeland non ricevette recensioni
uniformi da parte dei critici. Nel tempo, però, il favore
del pubblico nei confronti del film è aumentato, soprattutto grazie
alla nuova versione uscita nel 2006, che corrisponde alla versione
originale del regista. Infatti, durante le proiezioni di prova, il
pubblico non reagì positivamente al personaggio di Mel Gibson, e
gli studio imposero una riscrittura del film in modo da
rendere il personaggio più amabile, e alcune scene
vennero rigirate con questo scopo. Il risultato è un film che,
purtroppo, ha meno impatto sugli spettatori. Ma la versione
originale è ben diversa, ed è facile capire perché gli studio
fossero preoccupati: il protagonista è davvero senza scrupoli nella
sua ricerca di vendetta.
Shining
Stanley Kubrick è il re della storia
del cinema e, a quanto pare, anche il re dei cambiamenti
dell’ultimo minuto: Shining fu cambiato non appena prima, ma
addirittura dopo l’uscita al cinema. Kubrick era
famoso per essere un perfezionista, capace di rigirare una
scena sola per una settimana intera. Il caso di Shining è
forse un record, anche per il regista: dopo l’uscita al cinema,
infatti, Kubrick decise che l’ultima scena del film non era
necessaria, e tutti i cinema in possesso di una copia del
film dovettero tagliare l’ultima scena dalla propria copia, e
rimandarla agli studio.
Ritorno al futuro
Michael J. Fox ha interpretato una
serie di personaggi celebri, e quello di Marty McFly in
Ritorno al futuro è forse il più famoso in
assoluto. Quello che non tutti sanno, è che Eric Stoltz
interpretò il personaggio per diverse settimane di riprese prima di
essere sostituito da Fox. Ma non si trattò di un ripiego:
Michael doveva essere Marty fin dall’inizio, ma dei problemi di
sovrapposizione con le riprese di Casa Keaton lo costrinsero
a rinunciare. Durante le riprese del film, però, tutti si accorsero
che Stoltz non era troppo adatto al ruolo, e la Fox decise di
adattare i tempi delle riprese alle esigenze di Michael J. Fox. I
cambiamenti costarono circa 3 milioni di dollari, ma ne valse la
pena. Eccome se ne valse la pena.
Il Signore degli Anelli
Per un attore all’epoca
relativamente sconosciuto, essere parte del cast de Il Signore
degli Anelli doveva significare davvero molto. Possiamo solo
immaginare, quindi, la delusione provata da Stuart
Townsend quando fu sostituito da Viggo Mortensen
nel bel mezzo delle riprese de La Compagnia
dell’Anello. Townsend non aveva girato molte scene, ma
era già stato sottoposto a mesi di allenamento intensivo quando
Peter Jackson decise che era troppo giovane per il ruolo di
Aragorn. Viggo Mortensen non conosceva bene il romanzo, ma fu
convinto dal figlio ad accettare la parte. Mortensen è diventato,
in seguito, un attore particolarmente rispettato. Chissà se lo
stesso sarebbe successo a Townsend.
L’isola perduta
Basato su un romanzo,
L’isola perduta era il progetto dei sogni del
regista Richard Stanley. Sfortunatamente, il suo sogno gli
fu portato via quando fu licenziato dalla
produzione dopo solamente tre giorni di riprese. Il film
fu affidato quindi a John Frankenheimer, un
regista di un certo rispetto, che però non fu in grado di salvare
il film o di tenere a freno il comportamento eccentrico delle star
Marlon Brando e Val Kilmer. Il risultato fu un disastro, che
ricevette recensioni terribili e che fallì anche al botteghino. In
tutto questo, ci viene dal pensare al povero Stanley che dovette
assistere a tutto ciò senza poter fare nulla.
Clerks – Commessi
Clerks – Commessi
costò solamente 27.000 dollari e finì per cambiare la vita dello
scrittore e produttore Kevin Smith. Una commedia
rilassata, che però aveva originariamente un finale molto più
oscuro. Nel finale originale, il protagonista Dante veniva
ferito da rapinatori, stroncando così ogni possibilità di
un sequel. Smith filmò il finale in questione, ma fortunatamente
decise poi di riscriverlo, e il secondo finale è quello che
conosciamo e amiamo. Il film sarebbe stato ugualmente di successo
senza questo cambiamento? Non lo sapremo mai.
Io sono leggenda
Il film con Will Smith del 2017 è
stato un po’ dimenticato, e alcuni pensano che, se avesse mantenuto
il finale originale senza allontanarsi troppo dal materiale
originale, le cose sarebbero state diverse.
Originariamente, nel finale, Will Smith si rendeva conto
del fatto che le creature fossero intelligenti, così come delle
implicazioni dei propri esperimenti su di loro. Ma,
durante le proiezioni di prova, il pubblico non lo apprezzò
particolarmente. E fu quindi sostituito dal quel finale esplosivo
ma purtroppo generico che diventò poi definitivo. Peccato.
Casablanca
Se Io sono leggenda è stato
dimenticato facilmente, Casablanca è invece sinonimo
di film indimenticabile. E una delle ragioni della sua
fama è proprio il finale. Ma pochi sapranno che in
realtà la celeberrima scena non è stata definitiva fino al momento
nel quale è stata girata. I problemi furono creati dalla censura:
infatti, al tempo, era in vigore l’Hays Code, il quale
assolutamente proibiva la rappresentazione l’adulterio al cinema. I
produttori, quindi, non potevano fare sì che Ilsa lasciasse il
marito per Rick. Decisero quindi per il finale dolce amaro che ha
fatto la storia.
World War Z
Il romanzo World War Z,
scritto da Max Broox, è uno sguardo molto interessante al tema
dell’apocalisse zombie, mentre l’adattamento
cinematografico, purtroppo, confonde la qualità con la
qualità. Troppi, troppi zombie. La parte migliore del film
è sicuramente l’atto finale, nel quale i toni vengono un
po’ smorzati e il film acquista le sembianze di un
horror. Il motivo del cambiamento? Il finale è stato rigirato dopo
il completamento del film. Non è riuscito a salvare il film, ma si
parla di un sequel diretto da David Fincher:
c’è ancora speranza.
Scott Pilgrim vs. the World
Non è andato molto bene al box
office, ma è in seguito diventato un cult grazie all’home
video e allo streaming. I fan affermano sia un film
perfetto, ma lo sarebbe stato anche se avesse mantenuto il finale
originale? Inizialmente Wright aveva girato un finale che
differiva completamente da quello del fumetto, nel quale
Pilgrim si rimetteva con Knives. Insomma, si tornava al punto di
partenza, senza mostrare alcuna maturazione del personaggio.
Probabilmente, siamo tutti d’accordo sul fatto che realizzare un
finale più simile a quello della graphic novel sia stata una mossa
azzeccata, e che Scott e Ramona devono stare insieme.
Ecco il trailer italiano di
Creed
II, film che segna il nuovo ritorno sul ring di
Rocky Balboa al fianco di Adonis Creed, figlio del suo storico
rivale Apollo Creed. Insieme si preparano ad affrontare il prossimo
incontro sul ring e un passato condiviso. Insieme scopriranno che
nulla è più importante della famiglia. Sul set del film, diretto
da Steven Caple Jr. e atteso nelle sale
italiane a novembre 2018: Sylvester
Stallone, Michael B. Jordan e Tessa
Thompson.
La vita di Adonis Creed è
diventata un equilibrio tra gli impegni personali e l’allenamento
per il suo prossimo grande combattimento: la sfida della sua vita.
Affrontare un avversario legato al passato della sua famiglia, non
fa altro che rendere più intenso il suo imminente incontro sul
ring. Rocky Balboa è sempre al suo fianco e, insieme, Rocky e
Adonis si preparano ad affrontare un passato condiviso, chiedendosi
per cosa valga la pena combattere per poi scoprire che nulla è più
importante della famiglia. Creed II è un ritorno alle origini, alla
scoperta di ciò che un tempo ti ha reso un campione, senza
dimenticare che, ovunque andrai, non puoi sfuggire al tuo
passato.
Robert Zemeckis è
vicino a firmare un accordo con la Warner Bros. per dirigere un
adattamento del romanzo di Roald Dahl The Witches.
Il libro di Dahl racconta di un ragazzino e sua nonna che
combattono contro le streghe che odiano i bambini. Il libro è già
stato adattato sempre dalla Warner Bros, in un film del 1990, da
noi uscito con il titolo di Chi ha paura
delle Streghe? con Angelica Huston
nel ruolo della Strega Suprema. Il film fu accolto bene dalla
critica ma andò molto male al botteghino, diventando poi un piccolo
cult.
Zemeckis è una leggenda vivente di
Hollywood, avendo diretto celebri classici come la trilogia di
Ritorno al futuro, Forrest Gump e Chi ha
incastrato Roger Rabbit. Oltre a occuparsi della regia,
Zemeckis scriverà anche la sceneggiatura di questa nuova
interpretazione di The
Witches e produrrà il film con il partner della
ImageMovers, Jack Rapke. Parteciperanno alla
produzione Guillermo Del Toro e Alfonso
Cuaron.
Secondo Variety,
l’adattamento di Zemeckis di The
Witches sarà più vicino al materiale originale
rispetto alla versione del 1990, diretta da Nicolas
Roeg e scritta da Allan Scott.
Originariamente, Del Toro era stato considerato per la regia, ma è
stato costretto a rinunciare a causa dei conflitti di
programmazione. Non ci sono ancora dettagli sulle potenziali scelte
di casting.
Inaugurato ufficialmente nel 2013
con l’uscita nelle sale de L’Uomo D’acciaio,
il DCEU ha introdotto man mano alcuni
personaggi dei fumetti DC in standalone di successo
(vedi Wonder Woman) e
film collettivi meno riusciti (come Suicide
Squad e Justice
League).
Non sono mancate però, nel corso
degli ultimi cinque anni, critiche e polemiche rivolte alla
debole efficacia delle storie e delle visioni dei registi che si
sono alternati nei diversi cinecomic, oppure ai presunti risultati
negativi al box office (al contrario entusiasmanti), che hanno
fatto gravitare il DCEU in un’aura poco
lusinghiera.
Ecco allora di seguito 10
soluzioni (individuate da CBR) che potrebbero migliorare o addirittura
“salvare” l’universo cinematografico DC:
Accantonare l’idea di connettere i film tra loro
La critica
più sensata che si possa avanzare al DCEU è la
troppa fretta che ha avuto di aprire un universo cercando di
collegare un film dopo l’altro in così poco tempo.
Batman V
Superman: Dawn of Justice ha introdotto subito
Flash, Aquaman e
Cyborg, come Suicide Squad ha
fatto con Batman in un brevissimo cameo solo per creare una sorta
di legame narrativo, fallendo miseramente.
Effettuare queste
enormi deviazioni nella trama non ha fatto altro che distrarre e
confondere lo spettatore, soprattutto quello appartenente ad un
pubblico più generalista e non formato dai fan dei fumetti.
Insomma, la soluzione migliore sarebbe rallentare il processo di
“condivisione” per favorire la crescita dei singoli
progetti.
Introdurre villain migliori
Nessuno dei
film finora presentati nel franchise sembra aver consegnato allo
spettatore un villain un memorabile e degno di
nota, che sia al tempo stesso affascinante e pericoloso per la
sorte degli eroi.
Lex
Luthor era si spregiudicato, ma totalmente impreparato
alla responsabilità del ruolo; Ares era
assolutamente dimenticabile; Joker è stato
introdotto come gangster ma lasciato da parte in Suicide
Squad; infine Steppenwolf, disastroso
tentativo di Justice League con una cgi alquanto
discutibile.
Smettere di imitare il modello Marvel Studios
Che il
DCEU abbia cercato di seguire (frettolosamente) le
orme del MCU è un fatto ormai
evidente, ma non sarebbe meglio trovare un’altra strategia vincente
per garantire il successo del franchise senza copiare qualcosa che
è stato già fatto?
Quando il DCEU ha
tentato di emulare il lavoro dei Marvel Studios, è stata chiara la
disparità fra le due produzioni (vedi Justice
League contro Avengers), dunque qui c’è
un urgente bisogno di eliminare l’impostazione attuale e provare
qualcosa di completamente nuovo, rischiando su territori
inesplorati dai colleghi.
Portare più diversità
Uno degli
aspetti più apprezzabili di Wonder Woman è l’aver
portato sicuramente la diversità di genere all’interno del
cinecomic, proponendo una protagonista femminile forte come la
controparte maschile dell’ultimo decennio.
E al di là del
messaggio di emancipazione femminile, Wonder Woman
ha offerto qualcosa che nemmeno l’MCU ha ancora: uno standalone
guidato da una donna. Sulla scia di questo successo, il
DCEU dovrebbe continuare e garantire maggiore
diversità tra cast e troupe per i progetti futuri, messaggio che
sembra essere arrivato anche ai Marvel Studios (vedi Black
Panther).
Dare agli eroi delle degne “spalle”
La trilogia
sul Cavaliere Oscuro di Christopher
Nolan ha impostato un nuovo livello di qualità per il
genere ed è tutt’ora il riferimento più importante con cui molti
fan giudicano il DCEU.
E sebbene sia
difficile, ad oggi, replicare lo stesso successo, una strategia
vincente per il futuro del franchise potrebbe essere introdurre nei
film più “spalle” per i supereroi protagonisti, concetto messo da
parte per lungo tempo, come ad esempio Robin per
Batman, o Superboy per la
Justice League. Che ne pensate?
Portare Green Lantern Corps nel canone
La Warner
Bros. ha confermato di essere al lavoro per portare il film su
Green Lantern Corps in sala nel 2020, annuncio che
risale ormai al lontano 2014. Siamo a metà del 2018, e non abbiamo
ancora avuto novità in merito al cast o alla sceneggiatura, tranne
che sarà Geoff Johns ad occuparsene.
I fan però chiedono
a gran voce che le Lanterne Verdi siano portate nel canone, e
questo sembra il momento migliore per provare ad ottenere il film
(o più film).
Introdurre eroi con cui abbiamo meno familiarità
Una delle
cose che hanno più “affossato” il DCEU è il confronto con il
passato e le aspettative dei fan nei confronti di chi è venuto
dopo. Il Superman di Henry Cavill
sarà sempre paragonato all’eroe iconico di Christopher
Reeve, perdendo la sfida in partenza, e con loro anche i
film faranno fatica a sopravvivere se messi di fianco ai classici
di un tempo.
Ma se la Warner
Bros. decidesse di portare nel DCEU personaggi completamente nuovi
che non hanno ancora raggiunto il grande schermo – come Doctor
Fate, Black Canary, Plastic Man, Starfire, Hawkgirl e Booster Gold
– allora potrebbero esserci speranze per un futuro meno legato al
passato.
Adattare le storie più amate dei fumetti
Secondo
alcune critiche, le trame presenti nel DCEU
sembrano faticare a connettersi con il pubblico a livello emotivo.
Una soluzione a questo problema allora potrebbe essere quella di
adattare vecchi fumetti che hanno colpito un maggior numero di
persone, collegando gli spettatori a queste storie in modo molto
simile ai lettori dei fumetti.
Imparare dal successo dell’Arrowverse
Mentre il
DCEU fatica a trovare un suo pubblico di
riferimento, lo stesso non si può certo dire delle serie televisive
in onda su CW e targate DC Comics che hanno avuto l’effetto
opposto.
Proprio come
progettato dal DCEU, l’Arrowverse ha unito i
personaggi di Arrow, Supergirl,
The Flash e Legends of Tomorrow
gestendo al meglio la trama e soprattutto ascoltando le critiche
dei loro fan, quindi correggendo gli errori e stabilendo nuovi
successi.
Capire cosa ha funzionato in Wonder Woman e cercare di
riprodurlo
Ad oggi,
Wonder Woman rimane il film di maggior successo
del DCEU, sia per ragioni di incassi al box office, sia per le
critiche positive ricevute dalla critica.
E ciò che l’ha reso
così buono in termini di qualità, è la perfetta aderenza al genere
classico d’avventura, con qualche elemento di spionaggio e di
commedia sentimentale, e soprattutto una protagonista che non ha
deluso le aspettative.
La Warner Bros. ha
ora bisogno di capire esattamente cosa ha funzionato nell’ottimo
storytelling di Patty Jenkins e nella campagna di
marketing e provare a ripetersi in un modo simile così da garantire
ai progetti futuri lo stesso successo.
Alleggerire il tono serio dei precedenti film
Che la
maggior parte dei film del DCEU siano troppo dark
e seriosi è forse la critica più frequente che la gente avanza al
franchise. Ovviamente non c’è niente di sbagliato nel voler
proseguire su questo tono, ma deve esserci dell’altro, più
stratificazione, più diversità e punti di vista.
Ant-Man and the
Wasp sarà ambientato dopo Civil War e,
per la precisione, nelle conseguenze di Civil War.
Nel terzo film di Cap, Scott Lang mostra al mondo
la tecnologia di Pym e quindi rende Hank e con lui Hope
perseguibili. Il film quindi comincerà, pare, come una lunga fuga
dalle autorità.
Tuttavia sappiamo anche che la
storia ci riserverà qualche sorpresa e ci dirà come Scott
Lang sia riuscito a rimanere fuori di prigione a seguito
della sua evasione dalla RAF. Il produttore esecutivo del
film, Stephen Broussard, ha
spiegato:
“Il nostro film comincerà dopo
Civil War, e sarà una specie di racconto di mezzo, la storia di
fondo assume che stiamo raccontando in che punto si trova Scott,
quando è un uomo di famiglia, e da ciò che è accaduto tra il primo
film e Civil War, è come se Scott avesse deciso che non fa per lui
fare l’eroe e che preferisce la figlia. Ha in qualche modo
implorato un patteggiamento per il suo comportamento e per quello
che ha fatto ed è sostanzialmente agli arresti domiciliari, che
sarebbe la sua condizione nel momento in cui comincia il film. Ha
un braccialetto alla caviglia. Non può uscire di casa.”
È chiaro però che quello che accadrà
dopo lo costringerà a infrangere i suoi arresti domiciliari.
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i
due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A
seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve
scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super
eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la
sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve
confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una
missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e
imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra
per collaborare e svelare dei mistero del passato.
Ant-Man and the Wasp,
full trailer: Scott e Hope in
azione
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema in
Italia il 14 agosto 2018. È diretto
da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci
sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew
Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Alla produzione ci sono
Kevin Feige con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e
Stan Lee nei panni di executive producers.
Che Jeff Goldblum
si sia divertito tanto a interpretare il Gran Maestro in
Thor: Ragnarok è fuori discussione, soprattutto
dato il fatto che il risultato finale del personaggio nel film di
Taika Waititi sembra avere molto della personalità dell’attore.
Quando, ospite da Jimmy
Kimmel, a Jeff Goldblum è stato chiesto
della possibilità di avere un film tutto per lui e per il suo
personaggio nel Marvel Cinematic Universe,
l’attore ha risposto: “Mi piacerebbe moltissimo, amo tutti i
ragazzi alla Marvel, e Kevin Feige, ma il regista del film, Taika
Waititi, è un genio!”. Prima di confermare che la maggior
parte dei dialoghi del suo personaggio sono stati improvvisati,
proprio come il resto del film.
Marvel: Benicio del Toro
vorrebbe lavorare con Jeff Goldblum
L’ultima volta che abbiamo visto il
Gran Maestro, era alle prese con i predatori di
Sakaar, e non sappiamo se sia uscito vivo dal confronto, ma nel
caso in cui dovesse farsi rivedere sul grande schermo, siamo sicuri
che molti fan ne sarebbero felici. Inoltre, di recente,
Benicio del Toro ha dichiarato che gli piacerebbe
riunire il Gran Maestro con il suo
Collezionista, nel futuro del Marvel
Studios.
Per quanto riguarda invece la
possibilità concreta di un film su di lui, sembra alquanto
improbabile, ma staremo a vedere.