Come il primo film sul
Mercenario Chiacchierone, anche Deadpool 2 è
ricco di riferimenti, citazioni e cameo.
Tra questi, ne abbiamo selezionati 10 che sono trai più
inaspettati, esilaranti e evidenti, nel film diretto da
David Leicth con Ryan Reynolds
che torna nel panni di Wade Wilson.
Nessuno lo avrebbe mai detto,
eppure la star hollywoodiana si è prestata a interpretare
brevemente un personaggio nel film, un membro della X-Force
addirittura, Vanisher, ovvero l’uomo invisibile che risponde alla
chiamata di Weasle per formare una squadra speciale e aiutare
Deadpool a compiere la sua missione.
David Leitch
Il fatto che David Leitch non
abbia, ancora, un volto riconoscibile, lo ha aiutato a nascondersi
meglio nel film, tuttavia possiamo riconoscere il regista nella
scena di assalto al camion blindato, il cuore action del film, in
cui vediamo Deadpool, Cable e Domino. Leitch è uno dei prigionieri
in tuta gialla.
I gatti di Taylor Swift
Nella scena in cui Wade è alla
X-Mansion, lo vediamo indossare una t-shirt con dei gatti. Sulla
maglietta si legge: Olivia and Meredith, Friends Furrrrever. I
due felini raffigurati non sono animali qualsiasi, ma sono i nomi
dei gatti di Taylor Swift!
Hope Summers
Nel film vediamo come
Cable dica che Hope è sua figlia. La bambina non viene mostrata con
molta importanza, tuttavia il suo orsacchiotto è utilizzato come
indicatore: quando da bruciacchiato e sporco ridiventa in buone
condizioni, gli eroi sapranno che hanno vinto la loro battaglia nel
futuro. Tuttavia Hope Summers non è la figlia biologica di Cable.
Nei fumetti, Hope è il primo mutante a nascere dopo la strage di
Scarlet Witch, e Cable la porta nel futuro per proteggerla.
Hugh Jackman
I riferimenti a Wolverine sono
molteplici, sin dalla prima scena, ma nel finale Hugh Jackman
compare nei panni dell’eroe Marvel nella scena conclusiva di
X-Men Le Origini: Wolverine, nel momento in cui si trova a
scontrarsi con il Deadpool “cattivo”.
Matt Damon
Nella scena della
prigione, mentre due brutti ceffi stanno discutendo di carta
igienica, arriva Cable a portare scompiglio. Non in molti ci
avranno fatto caso, ma uno dei due è Matt Damon, che è già reduce
dal suo esilarante cameo in Thor: Ragnarok.
Nathaniel Essex
Nel film, oltre alla X-Mansion di
Charles Xavier, incontriamo un’altra casa per mutanti, la Essex
House. Il nome, pur non meglio specificato, sembra un chiaro
riferimento a Nathaniel Essex, ovvero Mister Sinister, personaggio
già anticipato nella scena post credits di X-Men: Apocalisse e
apparentemente sviluppato in parte in Logan.
Ryan Reynolds
Nonostante sembri molto strano come
cameo, visto che è Reynolds a interpretare il protagonista in
Deadpool 2, nella scena post credits l’attore interpreta se stesso
indietro nel tempo, quando stava per dire sì al film su Lanterna
Verde. Appena prima del “sì” dell’attore, Deadpool lo uccide con un
colpo alla testa, per evitare che il film venga realizzato!
Stan Lee
Nonostante non ci sia in
carne e ossa un cameo di Stan Lee, il film porge comunque il suo
omaggio a The Man, l’uomo a cui dobbiamo la maggior parte dei
supereroi Marvel che popolano lo schermo in
questi anni. In una scena, Lee appare in forma di graffito su un
muro, così da essere presente anche in questa ennesima super
avventura.
I giovani X-Men
A sorpresa, in una
brevissima immagine del film, mentre Wade è intento a discutere con
Colosso, in una stanza della X-Mansion vediamo distintamente il
professor X, Bestia, Quicksilver, Tempesta, Ciclope e Nightcrawler.
Si tratta di un attimo, prima che uno di loro richiuda la porta e
tutti scompaiano alla vista. Un attimo che basta: potremmo presto
vedere tutti i personaggi insieme sul grande schermo?
Dopo Michael Keaton
nei panni di Avvoltoio, THRriporta
quello che potrebbe essere il prossimo attore che interpreterà il
villain nel sequel di Spider-Man: Homecoming.
Secondo la
rivista, Jake Gyllenhaal è in trattative per
interpretare il villain Mysterio. Il fatto che l’attore è
stato in procinto di sostituire Tobey Maguire in
Spider-Man 2 di Sam Raimi fa
sembrare questo rumor incredibilmente adatto.
Il sequel
di Spider-Man: Homecoming sarà diretto
ancora una volta da Jon Watts ed uscirà
nelle sale il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo i recenti report, il film
sarà girato in diverse città europee oltre che a New
York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente
sono Londra,
Venezia e Praga.
Di seguito la prima sinossi del
film:Black Panther
segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War,
torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione
africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo
re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio
ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
La new entry Deadpool 2 apre in testa al box
office italiano incassando 3,8 milioni nei primi sei giorni di
programmazione. Uscito martedì in 700 copie, il secondo capitolo
con Ryan Reynolds ottiene la media più alta della classifica, pari
a 5300 euro per sala.
Fresco vincitore del premio come
Migliore Attore a Cannes, Dogman debutta in seconda posizione
con 566.000 euro incassati in 377 sale a disposizione.
Loro 2 perde una posizione
rispetto all’esordio e raccoglie altri 518.000 euro con cui sfiora
i 2 milioni globali.
Avengers: Infinity War scende al
quarto posto con altri 455.000 euro con cui giunge a quota 18,1
milioni di euro.
Seguono Show
Dogs – Entriamo in scena (293.000 euro)
e Arrivano i prof (144.000 euro),
arrivati rispettivamente a 1 milione complessivo e 1,8 milioni
totali.
Seguono le new entry
Famiglia allargata (102.000 euro) e
Le meraviglie del mare (96.000 euro) che
registrano risultati mediocri rispetto al numero di sale.
Chiude la top10 Parigi
a piedi nudi, che esordisce con 84.000 euro in una
cinquantina di sale disponibili.
Silente non è il personaggio
pricipale dei libri di Harry Potter, ma è sicuramente
uno dei più affascinanti. Inoltre, è avvolto in un
certo mistero: c’è ancora molto che non sappiamo sul personaggio,
ma sembra che Animali
Fantastici: i crimini di Grindelwaldci racconterà
qualcosa in più.
Per la maggior parte dei libri
di Harry Potter, Silente è il mentore di
Harry, il saggio e anziano mago sempre pronto a dare
consigli e aiuto, in modi spesso imprevedibili. Ma rimane
misterioso, ed è solo alla sua morte che impariamo qualcosa
sull’uomo che fu: e spesso in modo controverso, dato che
vengono a galla difetti che nessuno aveva immaginato fino ad
allora. Aspettiamo con ansia l’arrivo del nuovo capitolo
di Animali Fantastici, e intanto recuperiamo un po’
di fatti che magari ci siamo persi: ecco 16 cose che
Silente ha fatto prima di Harry Potter.
Musica da camera e bowling
Non è che tutti i fatti che
riguardano la vita di Silente prima dell’arrivo di Harry Potter ci
vengono raccontati da Animali Fantastici. Infatti,
i sette libri spargono indizi qua e là, prima di
discutere davvero la figura del preside. Ad esempio, i fatti che
seguono vengono dalla sua Figurina delle
Cioccorane, e ci ricordano che Silente era, prima di
tutto, un uomo allegro che era interessato a
divertirtsi tanto quanto allo sconfiggere la magia oscura. La
musica da camera è un hobby che ben si addice al personaggio di
Silente, mentre viene spontaneo farsi un paio di domande sulle
bocce: i maghi giocano a bocce? Sono diverse da quelle dei Babbani?
Ma sta di fatto che Silente era un tipo da hobby stravaganti, e le
bocce (almeno per un mago) è sicuramente uno di questi.
È il successore di Armando
Dippet come preside di Hogwarts
Silente ha insegnato a
Hogwarts per parecchio tempo prima di diventarne preside,
posizione che poi ha occupato fino alla morte. Lo aveva
preceduto Armando Dippet, diventato preside negli anni
Quaranta, e fu il preside sotto il quale Tom Riddle aprì la Camera
dei Segreti. All’epoca, Dippet si convinse che fosse stato Hagrid
ad aprire la Camera, ma contribuì (accidentalmente) a far finire
gli attacchi, dopo aver detto a Tom Riddle che la scuola avrebbe
dovuto chiudere se questi non fossero terminati. Quando Silente lo
succedette, Dippet aveva un’età particolarmente avanzata, dato che
era nato nel 1637. È vero che i maghi hanno comunque una
vita particolarmente lunga, ma quella di Dippet è più
lunga addirittura di quella di Silente, il quale visse per 115
(essendo nato nell’agosto 1881 e morto nel giugno 1997).
Fu uno studente premiato
Silente ebbe una carriera
scolastica eccezionale. Come molti degli eroi del mondo
di Harry Potter, fu uno studente della Casa di
Grifondoro, e mostrò sin dall’inizio le proprie capacità,
vincendo parecchi premi per studenti d’eccellenza.
Fu nominato prefetto al Quinto anno, e diventò caposcuola al
Settimo. Inolte, fu nominato Rappresentante Giovanile Britannico al
Wizengamot, e vinse di Premio Barnabus Finkley per Incantamenti
Eccezionali. Inoltre, ricevette la Medaglia d’Oro per il Contributo
Innovativo alla Conferenza Alchemica Internazionale del Cairo. La
lista di riconoscimenti scolastici e accademici di Silente è
particolarmente lunga, e lo qualifica sicuramente come miglior
studente che Hogwarts abbia mai visto. Uno studente
brillante, e un gran lavoratore.
Aiutava gli studenti con i compiti
tutti i venerdì
Ha avuto una vita impegnata, sia al
tempo di Animali Fantastici che
di Harry Potter, ma ha sempre avuto tempo per le
piccole cose. E, nonostante fosse impegnato nel proteggere
ed aiutare Harry durante i suoi anni a Hogwarts, questo non
significa che abbia trascurato il proprio dovere di
preside. Infatti, ogni venerdì, Silente si rendeva
disponibile per aiutare gli studenti con i compiti, in un’aula
dedicata. Essendo un mago molto colto e abile, infatti, non
sorprende che fosse in grado di aiutare gli studenti in ogni
materia. Il motivo per cui sappiamo di questo fatto, è un manifesto
appeso nella Sala Comune di Grifondoro.
Ha assunto la Cooman per
proteggerla dai Mangiamorte
Inizialmente, Silente non aveva
troppo interesse nell’assumere la Professoressa Cooman. Infatti, il
mago era famoso per avere un certo disprezzo nei confronti
della Divinazione, anche se fu proprio la Cooman a fargli
un po’ cambiare idea, dopo aver pronunciato una
profezia sulla fine di Voldermort, che Piton sentì
e riferì a Voldermort. Silente sapeva che la Cooman non fosse
particolarmente dotata, e che inventasse per la maggior parte del
tempo. Ma la assunse comunque, sapendo che, altrimenti,
sarebbe stata facile preda dei Mangiamorte in cerca di
lei.
Ha scritto per il giornale
“Trasfigurazione Oggi”
Molti fan di Harry
Potter e Animali Fantastici sapranno
che Silente, prima di diventare preside di Hogwarts, era
stato professore di Trasfigurazione. Anche se sarebbe
stato probabilmente in grado di insegnare qualunque materia (tranne
Divinazione, forse), scelse appunto questa materia. E non a caso:
era infatti un esperto di Trasfigurazione e molto coinvolto. Non
solo insegnava, ma scriveva regolarmente per la rivista
Trasfigurazione Oggi. Non solo particolarmente
capace nelle arti magiche, quindi, Silente era anche
particolarmente bravo con le parole.
Ha aiutato Newt Scamander a
scrivere “Animali Fantastici e Dove Trovarli”
Con l’arrivo di Jude Law nei panni di Silente
in Animali Fantastici: i Crimini di
Grindelwald, sicuramente scopriremo di più sulla
giovinezza del personaggio, e sul rapporto di Silente e Newt
Scamander, l’autore appunto di Animali Fantastici e Dove
Trovarli. Non è ancora ben chiaro dove la storia finirà
per portare Silente, anche se sappiamo che, ad un certo punto,
culminerà caon la storica battaglia contro
Grindelwald, un avversario che Silente è stato restio a
combattere per molto tempo. Inoltre, ad un certo punto, Scamander
scrive inoltre Animali Fantastici, al quale Silente
scrive un’introduzione. Il libro fu pubblicato dalla casa editrice
Obscurus, il che sembra supportare la tesi che, come Clarence,
anche Ariana fosse un Obscuriale che non era
interamente in grado di controllare il proprio potere.
Le cripte maledette di
Hogwarts
Le cripte maledette non sono nemmeno
nominate nei film di Harry Potter, ma hanno fatto la loro comparsa
nel nuovo capitolo interattivo della storia, Harry
Potter: Hogwarts Mystery. Nel gioco, ai giocatori
viene rivelata l’esistenza di una leggenda su cinque cripte
maledette nascoste ad Hogwarts, che contengono tesori
vari, come oro e profezie. Le origini delle cripte in questione
sono sconosciute, ma è possibile che siano state create dai
fondatori di Hogwarts o da uno dei presidi. Nel gioco, la cui
storia ha luogo prima dell’arrivo di Harry a Hogwarts, Silente ha
lasciato la scuola in cera di informazioni sugli artefatti in
questione. Non è uno da farsi sfuggire un mistero del genere.
Ha scoperto 12 usi del sangue di
drago
Non è chiaro quando Silente abbia
fatto questa scoperta, uno dei motivi per i quali viene
considerato uno dei maghi più grandi di sempre è la sua
scoperta dei dodici usi del sangue di drago. Silente sembra molto
affezionato a creature varie, tra le quali Fanny, le sue
interazioni con i draghi sembrano essere quasi del tutto assenti
dai libri di Harry Potter. Ma il fatto che la scoperta venga
menzionata aiuta a rafforzare l’idea di un personaggio
brillante e curioso, interessato a vari ambiti del mondo
magico.
Ha ispirato Grindelwald
Per la maggior parte della sua vita,
Silente è stato un uomo incredibilmente virtuoso.
Senza di lui, è probabile che Voldemort avrebbe regnato sull’intero
mondo dei maghi per un bel po’ di tempo. Ma alla fine dei libri
di Harry Potter, scopriamo che Silente non
fosse il santo che Harry credeva. Infatti, aveva una volta
conspirato con uno dei più terribili maghi oscuri di tutti i tempi.
Forse scopriremo qualcosa di più a riguardo al suo rapporto con
Grindelwald in Animali Fantastici, forse no, ma
sappiamo che Silente e Grindelwald avevano lavorato insieme, e che
Silente fosse dietro allo slogan di Grindelwald, “Per il
Bene Superiore”. Per un bel po’ di tempo, infatti, Silente
fu convinto del fatto che la missione di assoggettare i Babbani
fosse veramente fatto per il bene superiore di tutti. Anche se si
ribellò poi a Grindelwald, non rigettò mai interamente il motto: il
suo comportamento controverso viene a galla nei libri di Harry
Potter, quando viene sottolineato che, nel suo sforzo per
contrastare Voldermort, spesso Silente ha messo in secondo piano la
sicurezza e la felicità di Harry.
Il padre fu incarcerato ad
Azkaban
La sorella di Silente ha
avuto una giovinezza tragica. Attaccata da tre ragazzini
Babbani quando era molto giovane, l’esperienza la trumatizzò al
punto da renderla incapace di usare la magia se non in scoppi
improvvisi e pericolosi. Il padre di Albus, Percival, era talmente
turbato dalla situazoine che decise di trovare i tre ragazzini
responsabili e attaccarli a tua volta. Per questo crimine,
Percival fu imprigionato ad Azkaban, lasciando la
moglie a difendere da sola la famiglia. Anche se la rabbia del
padre è comprensibile, il suo crimine ha probabilmente condannato
la famiglia ad una vita peggiore di quella che avrebbero altrimenti
avuto. E sembra che Silente abbia imparato, dalla vicenda, qualcosa
sulla vendetta.
È lo studente più brillante che
Hogwarts abbia mai visto
Molti considerano Silente il
migliore studente che abbia mai messo piede ad Hogwarts
(anche se Tom Riddle potrebbe avere qualcosa da ridire a riguardo).
Era uno studente molto dotato, oltre ad essere incredibilmente
gentile e disponibile nei confronti del compagni. Ma il fatto che
fosse adorato da tutti ai tempi della scuola potrebbe aver
gonfiato l’ego di Silente in modo notevole. Il che spiega
perché fosse così attratto dall’alleanza con Grindelwald al suo
ritorno a Godric’s Hollow dopo la morte della madre. Silente sapeva
di essere uno dei migliori maghi in circolazione, e lo sapeva, e a
volte questa consapevolezza lo portò nella direzione sbagliata.
Ma divenne un grande mago, soprattutto perché,
alla fine, non lasciò le proprie abilità definire la propria
persona.
Aberforth gli ha rotto il naso al
funerale di Ariana
La morte di Ariana fu il trauma che
più segnò la vita di Silente. Non sapeva chi avesse scagliato la
maledizione che la uccise, e temeva la risposta a questo
interrogativo più di qualunque altra cosa. E la cicatrice che porta
dopo l’episodio è non solo interna, ma anche esterna: dovuta al
fatto che Aberforth gli ruppe il naso surante il funerale
di Ariana. E non sembra che Albus abbia reagito
all’attacco del fratello. Sapeva di meritare la punizione. Che
fosse stata la propria bacchetta ad uccidere la sorella o meno, fu
la sua reazione con Grindelwald che portò, in fin dei conti, al
duello che la uccise, e Silente era cosciente del proprio
ruolo nella vicenda più di chiunque altro.
La madre è Nata Babbana
Come la maggior parte dei maghi più
iconici del mondo di Harry
Potter e Animali Fantastici,
Silente era un Mezzosangue. Infatti, il padre era
un mago dal sangue puro, mentre la madre era una Nata Babbana. Il
sogno di Silente è la creazione di un mondo di maghi nel quale la
distinzione di sangue non conta nulla, ed è interessante
riconoscere come le sue origini lo abbiano influenzato. Ed è
interessante vedere come, nel mondo di Harry Potter, i personaggi
mezzosangue, essendo i personaggi a metà tra una cosa e l’altra,
rappresentano il fatto che sono le scelte fatte dalle
poersone, e non le loro origini o il loro sangue, a
definirle.
Era amico di Nicolas Flamel
Silente fu amico di
molti maghi famosi durante la sua carriera a Hogwarts. Tra cui
Nicolas Flamel, l’alchemista che
creò la Pietra Filosofale.
Infatti, il lavoro di Silente con Flamel nel campo dell’alchemia
era una delle cose per le quali Silente era conosciuto. Anche se
non vediamo mai Flamel, sappiamo che Silente si consulta con lui
quando diventa evidente che Voldemort sta usufruendo della sua
creazione. La sua amicizia con l’alchemista fu quindi cià che lo
aiutò a contrastare i piani di Voldemort, anche se questi arrivò
molto vicino all’avere successo. Fortunatamente, un ragazzino di
nome Harry Potter decise di aiutarlo.
Venne insignito dell’Ordine di
Merlino, prima classe, per aver sconfitto Grindelwald
Ci viene detto più di una volta che
Silente è insignito dell’Ordine di Merlino, prima
classe per il suo contributo al mondo dei maghi. Il che è
chiaro fin da subito, ma come esattamente Albus si fosse meritato
tale onore rimane un mistero per parecchio tempo. Silente ha sempre
avuto l’aura di un personaggio leggendario, ma è verso la fine
della serie che ne scopriamo le ragioni principali. Infatti, il
riconoscimento dell’Ordine di Merlino arrivò dopo essersi
confrontato con Grindelwald in un duello che aveva evitato per
tempo, nonostante il mago stesse acquistando sempre più
potere. Nonstante Grindelwald fosse un mago particolarmente abile,
Silente riuscì ad avere la meglio, recuperando oltretutto la
propria bacchetta nel corso del duello.
Avengers: Infinity
War è ormai nelle sale da diverse settimane, eppure
il suo finale tragico e i risvolti inaspettati dell’ultimo atto del
film destano ancora moltissimi interrogativi e domande senza
risposta nei fan.
Cosa farà chi è sopravvissuto allo
schiocco delle dita di Thanos? Come interverrà Captain Marvel (introdotta nella
scena post credits)? Cosa vedremo in Avengers 4? Ma soprattutto, che
significato avranno gli eventi del film per il prosieguo
dell’universo cinematografico Marvel?
Ecco allora 10 problemi
che, molto probabilmente, Avengers: Infinity
Warcauserà al MCU (rilevati da ScreenRant):
Il gruppo degli eroi dimezzato
Ispirandosi
ai fumetti di Infinity Gauntlet (pubblicati nel
1991 e scritti da Jim Starlin), il film dei fratelli Russo si
conclude con thanos che “schiocca le dita” dimezzando metà della
popolazione terrestre. Tra questi c’è anche buona parte degli eroi,
come Black Panther, Doctor Strange, Scarlet
Witch, Spider-Man,
Star-Lord, Drax,
Mantis, Groot, Bucky
Barnes e Falcon.
Dunque, cosa ne sarà
del MCU senza questi eroi? Al momento
gli unici vivi o confermati sono Captain America,
Thor, Vedova Nera, Iron
Man, Hulk e Rocket.
Cosa si inventeranno gli sceneggiatori per rinforzare l’esercito di
Vendicatori che dovrà affrontare le nuove sfide di Avengers
4 (e non solo)?
Iron Man bloccato nello spazio
Già dal
primo atto del film vediamo Tony Stark portato
nello spazio per impedire all’Ordine Nero di prendere la gemma
dell’infinito in mano di Doctor Strange, e mentre
gli altri eroi sono nel Wakanda a combattere, Iron Man resta
bloccato su Titan insieme a Spider-Man.
Emotivamente provato
da quanto successo (Peter Parker gli muore fra le braccia e Thanos
ha ottenuto tutte le gemme), Tony si trova ora in una situazione
precaria: riuscirà a tornare sulla Terra per ricongiungersi ai
Vendicatori originali?
La fine di Gamora
Il
sacrificio di Gamora è stato forse il momento più
scioccante e doloroso del film, con Thanos “costretto” ad uccidere
sua figlia per ottenere la gemma dell’anima.
Tuttavia alcuni fan
del personaggio e dei fumetti originali sembrano aver trovato
questa morte insoddisfacente rispetto alle aspettative: dal suo
legame con Thanos alla conoscenza del luogo dove è nascosta la
gemma, molti hanno trovato fin troppo “scontato” l’arco narrativo
di Gamora.
Magari sarà proprio
Avengers 4 a vendicare il suo omicidio oppure a
trovare il modo per resuscitarla e concludere diversamente il suo
percorso nel MCU?
La distruzione del Wakanda
Introducendo la nazione del Wakanda in
Black Panther, il MCU ha poi riproposto la terra di
T’Challa come palcoscenico dell’ultimo atto di Infinity
War dove ha avuto luogo l’epica battaglia fra Vendicatori
e esercito di Thanos.
Buona parte dei suoi
paesaggi sono stati rasi al suolo dal combattimento (e chissà cosa
avrà scatenato lo schiocco delle dita…), tuttavia sembrerebbe che
la principale metropoli sia ancora intatta (perché non inquadrata
nel film).
Black Panther è
morto come molti altri eroi, ma Shuri? La
sorellina di T’Challa non si è vista nel finale di Infinity
War…
Il rapporto di Tony e Pepper è in pericolo
Nelle scene
iniziali di Infinity War abbiamo visto un bel
momento fra Tony Stark e Pepper
Potts mentre fanno jogging insieme a Happy Hogan e
fantasticano all’idea di diventare genitori. Successivamente
l’Ordine Nero attacca New York e Tony è costretto ad intervenire
insieme a Doctor Strange e Bruce
Banner.
Se ricordate bene,
Tony e Pepper hanno sempre dovuto affrontare i problemi derivanti
dall’impegno su larga scala dell’eroe che toglierebbe tempo alla
sua compagna (preoccupata per la sua incolumità).
Ora il futuro della
coppia però resta incerto come non mai: in Avengers
4 potrebbe unirsi in matrimonio (come testimoniato da
alcune foto rubate dal set), oppure dividersi a causa della morte
di Tony?
La “crisi” di Hulk
Hulk è stato avvistato solamente nel prologo
del film, mentre cercava di contrastare Thanos
insieme a Thor. Da allora, per il trauma subito,
Bruce Banner è apparso incapace di richiamare il
Golia Verde prima di indossare l’armatura Hulkbuster e dare il suo
contributo nella battaglia del Wakanda.
Certo il dubbio
resta: riuscirà Banner a scatenare l’Hulk in Avengers
4? Come potrà aiutare gli altri Vendicatori nell’impresa?
Supererà la crisi?
Cosa ne sarà delle gemme dell’infinito?
Le gemme
dell’infinito, disseminate nel corso degli ultimi dieci anni di
film, sono state le vere Macguffin del MCU, ma ora che Thanos le ha
ottenute tutte e lo spettatore sa dove si trovano, come faranno a
sbarazzarsene i nostri eroi?
Alcuni ipotizzano
che i Vendicatori torneranno indietro nel tempo per forgiare il
proprio guanto dell’infinito, da completare con le gemme per
impedire a Thanos di distruggere l’universo…sarà davvero
così?
Come si inserirà Captain Marvel?
Come
rivelato dall’unica scena post credits posta alla fine di
Infinity War, Captain Marvel comparirà in
Avengers 4 per cercare di salvare la situazione.
Sappiamo però che, due mesi prima dell’uscita del film,
arriverà nelle sale lo standalone su Carol Danvers, con
Brie Larson nei panni della supereroina,
ambientato negli anni novanta.
Dunque la domanda è:
come verrà inserita all’interno di Avengers 4? Ci
sarà un salto temporale e Captain Marvel tornerà dallo spazio in cui
è confinata più di dieci anni dopo gli eventi della sua origin
story?
Alcuni dei personaggi principali dovranno andarsene
Il
traguardo dei dieci anni tagliato dai Marvel Studios assume, per il futuro del
franchise, un significato non soltanto iconico ma anche
contrattuale: molti attori della vecchia guardia, che hanno fatto
grande l’universo cinematografico, sono in scadenza ed è alquanto
probabile che lasceranno i loro rispettivi ruoli dopo
Avengers 4.
Inoltre, a livello
sentimentale, per alcuni è giunto il momento di lasciare spazio
alla nuova generazione di eroi già introdotti nel MCU. Robert Downey
Jr. e Chris Evans sono ora in cima alla
lista, come pure Sebastian Stan o Jeremy
Renner…chi saranno gli attori che concluderanno il loro
viaggio?
La necessità di introdurre la nuova generazione di eroi
Proprio in
riferimento al punto precedente, i Marvel Studios hanno di recente
confermato che i piani di produzione per i prossimi anni includono
l’avvio di un nuovo franchise sui Vendicatori (ovvero su “altri”
Avengers oltre gli originali).
Ad esempio,
Spider-Man è stato accolto da Tony Stark ed è diventato a tutti gli
effetti un Vendicatore in Infinity War, poi c’è Shuri, la sorellina
iper-tecnologica di T’Challa, Ant-Man e Bucky, insomma sono diversi
i candidati a sostituire le poltrone lasciate vuote dai membri
fondatori del team. Cosa sceglieranno i Marvel Studios?
L’inizio di Avengers: Infinity War ci
proietta nel mezzo dell’azione, con Thanos che sta per
impossessarsi della Gemma dello Spazio, dopo aver
preso la Gemma del Potere da Xandar, dove i Nova
Corp la custodivano (vedi Guardiani della Galassia).
Tuttavia in molti si sono chiesti perché la Marvel abbia deciso di lasciar
fuori questa parte della storia, la decimazione degli xandariani e
anche l’insufficiente forza difensiva dei Nova Corp, travolti da
Thanos e dal suo Ordine Nero.
Una delle ipotesi più accreditate
per questa scelta, riguarda il futuro del MCU. Secondo la teoria più diffusa,
sembra che tutto ciò che non abbiamo visto in Infinity
War serva poi per impostare i film futuri del
Marvel Cinematic
Universe.
Come sappiamo, Thanos non distrugge
mai completamente una civiltà, solo la metà della stessa. Questo
vuol dire che, nel fuori campo del film dei Russo, il Titano Pazzo
deve aver concesso a metà dei profughi asgardiani di fuggire (tra
loro forse Valchiria) e anche a metà della popolazione di Xandar di
sopravvivere. Questa scelta potrebbe motivare i Nova Corp a
organizzare un corpo speciale adatto alla guerra, diverso dal
semplice corpo di difesa che abbiamo visto nel primo Guardiani. A
seguito di questa situazione si potrebbero quindi porre le basi per
un nuovo film su Valchiria, magari, cavalcando l’onda delle eroine
protagoniste e soprattutto un film su Nova, che potrebbe essere
ormai inevitabile.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
Continua lo sviluppo
di American Horror Story 8, l’annunciata
ottava stagione di American Horror Story, la
serie creata da Ryan Murphy per il canale
americano FX.
Oggi arriva da Deadline
la notizia che l’attrice Billie Lourd è pronta a tornare nel
cast in un nuovo ruolo che come spesso accade per lo show
American
Horror Story al momento non è stato reso noto.
American Horror Story 8
American Horror Story 8: Apocalypseè
l’ottava stagione
della serie tv American
Horror StoryAmerican
Horror Story creata da Ryan
Murphy e Brad Falchuk per la
rete via cavo FX della FOX. La serie è ambientata l’8 novembre
2016: durante la notte delle elezioni presidenziali americane Ally
Mayfair-Richards, sua moglie Ivy, loro figlio Oz e i coniugi Chang
si ritrovano per assistere all’elezione del quarantacinquesimo
presidente americano Donald Trump. Ally ne rimane sconvolta, teme
per la sua famiglia omogenitoriale e per questo le sue fobie,
coulrofobia (paura dei clown) e tripofobia (paura di buchi piccoli
e ravvicinati), ritornano a galla, sebbene avesse imparato a
controllarle.
American Horror Story 8: Apocalypse
protagonisti sono i personaggi Cordelia Goode e Wilhemina Venable
interpretate da Sarah Paulson, Mallory interpretata
da Billie Lourd, Michael Langdon interpretato
da Cody Fern, Madison Montgomery interpretata
da Emma Roberts, Coco St. Pierre Vanderbilt
interpretata da Leslie Grossman, Miriam Mead
interpretata da Kathy Bates, Dinah Stevens
interpretata da Adina Porter, Mr. Gallant e
Jeff Pfister interpretati da Evan
Peters e John Henry Moore, interpretato
da Cheyenne Jackson. Nei ruoli ricorrenti
troviamo Constance Langdon, interpretata da Jessica
Lange, Myrtle Snow e Moira O’Hara, interpretate da
Frances Conroy, Zoe Benson e Violet Harmon,
interpretate da Taissa Farmiga, Queenie, interpretata da
Gabourey Sidibe, Misty Day, interpretata da Lily Rabe e Timothy
Campbell, interpretato da Kyle Allen.
Uno dei momenti più emozionanti di
Avengers: Infinity War è
stato ricreato da Huxley Berg Studios usando i
Lego e, come potete vedere qui sotto, la scena
ripete esattamente gli stessi dettagli del film, incluse musiche e
battute dei personaggi.
Vi ricordiamo che il
film, diretto da Anthony e Joe
Russo e prodotto da Kevin Feige, Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee, è
arrivato nelle nostre sale lo scorso 25
aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Dopo l’uscita di
Spider-Man: Homecoming molti
fan dei Marvel Studios avevano lamentato una poca
aderenza di Tom Holland alla controparte dei
fumetti (rispetto ai precedenti Tobey Maguire e
Andrew Garfield), tuttavia il messaggio pubblicato
su Twitter da Stan Lee sembrerebbe affermare che
Holland è il Peter Parker più fedele
all’originale. O almeno, all’idea originale che aveva il suo
creatore.
“Penso
che Tom Holland sia uno Spider-Man grandioso. Ha l’altezza e l’età
esatte che immaginavo quando ho creato per la prima volta il
personaggio. Spidey non doveva essere troppo
grande.“
I think @TomHolland1996
is a great Spider-Man. He is the exact height and age I envisioned
when I first wrote Spider-Man. Spidey was never supposed to be too
large. How is my friend Tom doing?
Vi ricordiamo che Holland è in sala
con Avengers: Infinity War, il
cinecomic diretto da Anthony e Joe Russo, ma tornerà presto sul
grande schermo con il sequel di Spider-Man:
Homecoming, le cui riprese partiranno nel corso del
2018.
Il secondo capitolo sarà
diretto ancora una volta da Jon Watts ed
uscirà nelle sale il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo i recenti report, il film
sarà girato in diverse città europee oltre che a New
York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente
sono Londra,
Venezia e Praga
Vi ricordiamo che Reynolds è nelle
sale con Deadpool 2, sequel diretto
da David Leitch in cui compariranno
anche Zazie Beetz nei panni di Domino
e Josh Brolin in quelli di Cable.
Di seguito la nuova sinossi del
film:
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua
spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve
combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Ospite di un panel del Wizard World
Philly dedicato a Avengers: Infinity War,
Sebastian Stan ha ironizzato su una ormai celebre
battuta del film che vede protagonista Peter
Parker nel momento della sua “dipartita”.
Stretto fra le braccia di
Tony Stark il ragazzo sussurra “Signor Stark,
non mi sento tanto bene…” prima di scomparire dopo lo schiocco
delle dita di Thanos.
Così, rispondendo ad una fan che gli
chiedeva cosa avrebbe detto Bucky nella stessa
situazione al suo amico Steve Rogers, l’attore ha
citato la frase “Steve, non mi sento tanto bene…”
scatenando le risate della sala.
Vi ricordiamo
che Avengers: Infinity War, diretto
da Anthony e Joe Russo e prodotto
da Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale lo
scorso 25 aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Deadpool 2 ha
festeggiato il suo incredibile weekend d’apertura al box office
superando i 130 milioni di dollari di incasso (15 soltanto in
America!) e ricevendo i complimenti direttamente da
James
Gunn, regista e sceneggiatore dei Guardiani della
Galassia.
Gunn si è congratulato con
Ryan Reynolds e il suo team per il risultato
raggiunto, condividendo su Twitter un simpatico
“Groot-Pool” che potete vedere qui sotto:
Diretto da David
Leitch, Deadpool
2 è nelle nostre sale dal 15
maggio. Nel cast Ryan Reynolds nei
pani del Mercenario Chiacchierone della Marvel. Zazie
Beetz in quelli di Domino e Josh
Brolin in quelli di Cable.
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una caffetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare
il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti
con il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua
spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve
combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Zack
Snyder è tornato a parlare di Batman v Superman con i suoi fan
riferendosi al “sogno” di Bruce Wayne con
protagonista Barry Allen (in cui
Flash sembrava voler avvertire il cavaliere oscuro
di una minaccia imminente), dopo aver chiarito negli scorsi mesi
che ciò che lo spettatore ha sempre ritenuto un sogno è in realtà
successo veramente.
Ebbene il regista ha
confermato che per tornare indietro nel tempo, Barry usufruisce del
Tapis roulant cosmico, un dispositivo immaginario
che ricorre spesso nell’universo della DC Comics apparso per la
prima volta in The
Flashn. 125 del 1961.
Di seguito trovate tutte le risposte di Snyder
raccolte da un fan:
Ricordiamo che Batman v Superman : Dawn
of Justice, è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman figurano Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne.
La sinossi: Temendo le
azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il
forte e vigoroso vigilante di Gotham City decide di affrontare il
più riverito salvatore di Metropolis mentre il mondo è in
lotta per capire di che tipo di eroe ci sia davvero bisogno.
Con Batman e Superman in guerra l’uno contro l’altro, una nuova
minaccia si fa velocemente strada, mettendo l’umanità in un
pericolo ancora più grande come mai prima d’ora.
I Marvel Studios hanno annunciato che Avengers: Infinity
War arriverà sul mercato homevideo il 31
Luglio 2018, ovviamente in formato 4K,
Blu-Ray e Dvd.
Vi ricordiamo che il
film, diretto da Anthony e Joe
Russo e prodotto da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee, è
arrivato nelle nostre sale lo scorso 25
aprile.
La sinossi: Un viaggio
cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare
l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Immagini inedite di Scott e Cassie
Lang sono state inserite nel nuovo spot tv di
Ant-Man and The Wasp, secondo capitolo dedicato
all’eroe Marvel con protagonisti
Paul Rudd ed Evangeline
Lilly.
Potete dargli un’occhiata qui
sotto.
https://youtu.be/gioK9dBpbGw
Ant-Man and the
Wasp, full trailer: Scott e Hope in
azione
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con
la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli
eventi di Captain America: Civil War, Scott
Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia
come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo
equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto
Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym,
per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta
e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra
per collaborare e svelare dei mistero del passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
Alla produzione ci
sono Kevin Feige con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles
Newirth e Stan Lee nei
panni di executive producers.
Arrow 7 è la
settima stagione della serie tv Arrow
ideata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew
Kreisberg per la DC Entertainment e
il network The
CW.
Arrow 7: uscita e
dove vederla in streaming
La settima stagione di
Arrow è andata
in onda dal 15 ottobre 2018 al 13 maggio 2019 sul network
The CW. Arrow 7 un
streaming è disponibile su Prime
Video.
Arrow 7: trama e
cast
Nella settima stagione, Felicity
cerca nuovi alleati per aiutare a catturare Diaz e liberare Oliver
dalla prigione. Dopo la sconfitta di Diaz e il rilascio dalla
prigione, Oliver e la sua squadra vengono sostituiti dall’SCPD. La
sua sorellastra, Emiko Queen , emerge come la nuova Freccia Verde;
tuttavia, viene successivamente rivelato che è la leader del gruppo
terroristico del Nono Cerchio . La stagione presenta flashforward a
vent’anni nel futuro, con l’ormai adulto William che riceve un
messaggio misterioso. Unendosi agli ex alleati di Oliver, scopre
sua sorella, Mia , la figlia di Oliver e Felicity , e lavora per
salvare la città da un attacco informatico.
La stessa domanda è stata posta
agli sceneggiatori di Rhett
Reese e Paul
Wernick durate una sessione di Q&A su Reddit la
cui risposta è stata poi ripresa da CB:
«Non ne siamo ancora sicuri.
Gli avvocati non permetteranno a nessuna delle due parti di
parlare. Abbiamo cercato di iniziare una conversazione con Kevin
Feige, capo dei Marvel Studios, usando dei segnali di fumo, ma
è stato richiamato il Dipartimento dei vigili del fuoco di Los
Angeles.»
I due hanno poi aggiunto
ancora: «La buona notizia è che con l’accordo Disney-Fox
la lista di personaggi a cui abbiamo accesso sta crescendo
sostanzialmente. E la cosa ci fa sorridere parecchio man mano
che andiamo avanti. Non possiamo dire altro.»
Leggendo tra le righe possiamo
dunque dire che un principio di unione tra i due universi si stia
consumando, ma va anche detto che dalle parole molto criptiche
degli sceneggiatori si capisce che la Disney non
ha intenzione di cancellare l’universo FOX in un
colpo solo come Thanos, anche obbligata da questioni legali,
dunque è probabile che come già ipotizzato la cosa avverrà molto
gradualmente e senza snaturare le peculiarità delle storie messi in
piedi fino ad ora da 20th Century Fox, che ha
comunque prodotto uno dei migliori film basati su un fumetto degli
ultimi anni (LOGAN).
Inoltre, di seguito, ecco la nuova
sinossi del film:
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la
sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade
deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Diretto da David
Leitch, Deadpool
2 vedrà Ryan
Reynolds tornare nei pani del Mercenario
Chiacchierone della Marvel. Zazie
Beetz sarà Domino, Josh
Brolin sarà invece Cable.
Mentre cresce l’incertezza dietro
al film standalone The
Batman diretto da Matt Reeves,
qualche giorno fa l’attore Andy Serkis, noto
per aver lavorato allungo con Matt Reeves
con i suoi ruoli in performance capture, ha rivelato che
vorrebbe ritornare a lavorare con il regista nel suo prossimo film
su Batman.
JOBLO ha chiesto
all’attore: Hai lavorato con Matt Reeves in
alcuni di quei film e sono curioso: sta lavorando a THE BATMAN per
WB, c’è qualche interesse per te a far parte di questo o
avventurarti nell’universo DC?
“Oh, certo! Voglio dire,
andrei i qualsiasi universo creato da Matt [Reeves]. Voglio
dire, è un regista davvero brillante. Lavorerei ancora con
qualsiasi cosa con lui, sai, lo adoro e siamo molto amici, amici
intimi, e penso che sia un regista straordinario di sicuro.”
Riguardo al film, sulla base di
quanto detto in precedenza da Reeves stesso, si muoverà su un
contesto più realistico, dunque saremmo sorpresi se ci fosse spazio
per un personaggio in CGI che potrebbe interpretare Serkis.
The
Batman sarà prodotto da Ben
Affleck e Geoff Johns che
firmeranno anche la sceneggiatura. Nel
cast ancheJoe
Manganiello.
Si investono milioni di dollari,
nei film di supereroi (sembra che il budget di Avengers:
Infinity War si sia aggirato attorno ai 316
milioni di dollari). Il che vuol dire che ci sono delle scadenze
regolari, e che i tempi sono ristretti. Ma anche i
migliori blockbuster sanno come utilizzare i propri attori al
meglio, e si trova sempre spazio per
l’improvvisazione (spesso regalando perle).
Mentre gli aneddoti legati ai film
della DC Comics e il francise di X-Men della Fox sono
meno conosciuti, non vuol dire che non ci siano dei piccoli
gioielli qua e là. E il fatto che siano pochi, forse, ci fa notare
il loro valore, perché mostrano quanto gli attori siano in realtà
capaci di capire e abitare il personaggio, anche quando hanno a che
fare con un copione più rigido. Quindi, ecco una bella panoramica
sui migliori momenti di improvvisazione nei film di supereroi.
Da Batman ad Avengers, passando per Deadpool,
Ant-Man, e non solo: 15 momenti di improvvisazione nei film di
supereroi.
Batman vede Doomsday (Batman v
Superman: Dawn of Justice)
Considerato quanti si
fossero inizialmente opposti alla presenza di
Ben Affleck nei panni di Batman, è sorprendente che in
realtà l’attore si sia dimostrato un Cavaliere Oscuro più che
all’altezza. Mentre Batman è conosciuto per il proprio acume
(e per i propri gadget), è anche un personaggio divertente quando
si lascia andare a commenti realistici e schietti riguardo ai
propri avversari.
Come quando, nel film, vede
Doomsday per la prima volta e gli scappa un’imprecazione.
A quanto pare, l’imprecazione viene da Affleck stesso e non dal
copione: come ha spiegato ad Entertainment
Weekly, il motivo della scelta è stata la volontà di dare
un momento di umanità al supereroe. Dopo averne parlato con Zack
Snyder, racconta, i due hanno deciso che avrebbe funzionato,
soprattutto essendo qualcosa che il pubblico non si aspetta da
Batman, e perché aggiunge un tocco di realismo al
personaggio.
“Danzi mai col diavolo nel pallido
plenilunio?” (Batman, 1989)
Il Batman
di Tim Burton è diventato uno dei fondamentali dei film di
supereroi. Ha dato origine ad una serie di film
di Batman lungo il corso di tutti gli anni
Novanta, con diversi livelli di qualità e successo. Uno
dei momenti migliori del film vede come protagonista Jack Nicholson nei panni di Joker, ovviamente.
Secondo quanto riportato dal New York
Times, Nicholson fu abbastanza altezzoso e silenzioso
sul set, rifiutandosi di partecipare ad un documentario sulle
riprese del film.
Che ciò fosse intenzionale è ancora
in dubbio: per molti interpreti del Joker, infatti, un
comportamento particolare sul set è il risultato di un lavoro e
un’immedesimazione intensa nella psiche perversa del personaggio.
Il che potrebbe certamente avere un impatto sulla persona e,
soprattutto, sul suo comportamento sul set. E Nicholson è stato un
Joker pazzesco. Uno dei suoi momenti migliori del film è quello nel
quale spara a Bruce Wayne dopo avergli chiesto: “Danzi mai col
diavolo nel pallido plenilunio?” Dopo aver sparato, il Joker
lascia l’appartamento e saltella per strada. A quanto pare,
Nicholson ha improvvisato la danza, con la volontà
di rendere sullo schermo il senso dell’umorismo privo di buongusto
di Joker.
Clint Barton se la prende con
Pietro (Avengers: Age of Ultron)
Molti fan
degli Avengers hanno sentito la mancanza di Clint Barton
in Avengers: Infinity War, anche se poi
il personaggio ha avuto un ruolo importante in Avengers: Endgame. Mentre il Clint Barton del
MCU non è
un casino come nei fumetti, nei film ha ancora tantissime
opportunità per far ridere il pubblico. In Avengers:
Age of Ultron, Barton è colui che sembra aver legato di
più con Wanda e Pietro Maximoff. Mentre il legame tra Wanda e Clint
sembra essere più garbato, Pietro è colui che risveglia il
suo sarcasmo.
Ma la frustrazione del personaggio
ha spinto
Jeremy Renner ad improvvisare. Come quando Pietro,
durante la battaglia finale, dopo aver portato via la sorella, si
prende gioco di lui, dicendo: “Stammi dietro, vecchietto!”. Al che,
Clint se la prende, sarcasticamente puntando le frecce contro di
lui e mormorando tra sé e sé: “Nessuno lo saprebbe, nessuno.” Prima
di corrergli dietro, ovviamente. Renner ha improvvisato la battuta,
ed è un momento piuttosto divertente e uno dei momenti migliori di
Occhio di Falco.
Peggy Carter e i pettorali di
Steve (Captain America: Il primo Vendicatore)
Legioni di fan sono andati
in estasi per l’attraente barba che Steve Rogers sfoggia in
Avengers: Infinity War, e prima di allora per
la scena di Captain
America: Il primo Vendicatoreche vede
l’eroe a torso nudo. Dopo la procedura che dota Captain del Siero
del super soldato, lui esce con passo un po’ malfermo dalla
macchina. L’Agente Peggy Carter è lì. È chiaramente agitata, e
allunga la mano per toccare i pettorali dell’uomo
prima di ritirare velocemente la mano.
A quanto pare, il momento è
stato interamente improvvisato dall’attrice
Hayley Atwell. A quanto pare, non aveva mai visto
l’attore in quelle condizioni, e si è lasciata trasportare dal
momento, dando origine ad un momento piuttosto divertente. Atwell
ha improvvisato anche sul set di Agent Carter,
soprattutto in compagnia con l’amico di una vita James D’Arcy, che
interpreta Edwin Jarvis.
Tony Stark e il cibo (The
Avengers)
Sia i fan più
occasionali, che i più affezionati nei fandom della Marvel credono che
Robert Downey Jr. sia un po’ Tony Stark, piuttosto che
interpretarlo. In ogni film, infatti, gli spettatori hanno
la sensazione che l’attore, più che recitare, si presenti sul set e
faccia quello che vuole, nei panni di Tony. Non è così,
chiaramente, ma veste i panni di Tony così alla perfezione che
tutto quello che fa sullo schermo sembra che avvenga senza sforzi.
E, di tanto in tanto, improvvisa alla grande.
In particolare, alcuni dei
suoi momenti di improvvisazione migliori e più famosi del film
degli Avengers del 2012 hanno a che fare col
cibo. A quanto pare, infatti, Downey aveva l’abitudine di
accumulare snack sul set. Uno di questi snack erano i mirtilli, che
famosamente offre a Bruce Banner: il momento è stato interamente
improvvisato, e
Mark Ruffalo è stato al gioco. Il secondo momento, che
è anche il più famoso, ritorna in vita e comincia a parlare di
kebab, il che ha dato origine alla scena post titoli di coda.
Odin bandisce Thor (Thor)
Gli attori
di Thor, probabilmente non a caso, sono piuttosto grandiosi,
Shakespeariani: il che conferisce non solo un
certo senso di grandezza ad Asgard, ma anche e soprattutto un tono
epico generale. Nel primo film di Thor, il
regista
Kenneth Branagh ha saputo come utilizzare quel talento
(che è anche il proprio), e ciò si vede soprattutto
nell’interpretazione di
Anthony Hopkins nel ruolo di Odin.
Hopkins è un attore leggendario,
che sa come accattivare il pubblico: che sia spaventandolo,
facendolo ridere, o spezzandogli il cuore. Branagh ha
intelligentemente lasciato che Hopkins improvvisasse il discorso
con il quale bandisce Thor da Asgard. Non solo perché
voleva dare spazio e beneficiare dell’attore, ma anche perché
voleva delle reazioni genuine da tutti i presenti. E si vede: il
modo in cui sia
Hemsworth che
Hiddleston trattengono le lacrime è più che recitazione.
Le discussioni coniugali di
Scott Lang (Ant-Man)
Per un film che nessuno
sembrava aspettare davvero, Ant-Man
è pieno di momenti esilaranti, e meritevoli di grande
immaginazione. E il merito è soprattutto dei talenti
comici che hanno lavorato al film, tra cui (soprattutto) Paul Rudd. E il regista Peyton Reed, il quale
ha lavorato commedie come Ragazze nel pallone, sa
quando lasciar fare agli attori. Il che succede, nel film, nella
maggior parte delle scene in famiglia.
Infatti, ciò che distingue Lang
dagli altri supereroi è la sua attenzione alla vita della propria
famiglia, composta dalla figlia Cassie (Abby Ryder Forston),
dall’ex moglie Maggie (Judy Greer) e dal fidanzato di questa Paxton
(Bobby Cannavale). Stando a quello che di che Cannavale, la maggior
parte delle scene tra di lui, Rudd e Greer sono state improvvisate
sul set: il che ha un effetto straordinario quando si cerca di
rendere l’effetto di vita vera.
Star-Lord (Guardiani della
Galassia)
Siamo tutti d’accordo sul
fatto che i film di Guardiani
della Galassia sono gioielli dell’action
comedy. In particolare, il primo film è fantastico,
considerato quanto poco fossero conosciuti i Guardiani per il
pubblico cinematografico. Il regista James
Gunn è stato più che felice di lasciar improvvisare
Chris Pratt, il quale aveva mostrato eccezionali doti
comiche e d’improvvisazione sul set di Park and Recreation.
Uno dei tanti momenti esilaranti
frutto di questa alleanza tra l’attore e il personaggio è quello
che vediamo durante la visita al Collezionista: quando lo visitano
per consegnarli la Gemma del Potere, Peter fa accidentalmente
cadere la sfera che la contiene, sparendo dall’inquadratura per
riafferrarla ed emergendo con un’espressione esilarante. E sembra
che Pratt abbia davvero fatto scivolare l’oggetto, e che Gunn abbia
amato il momento e la reazione di Pratt così tanto da lasciare la
scena nel film.
La scena della barca (Wonder
Woman)
Wonder
Woman è stato fantastico per tantissimi motivi:
dai combattimenti al modo eccezionale in cui i personaggi vengono
rappresentati, alle implicazioni politiche del film. E la relazione
tra Diana e Steve Trevor è stato qualcosa di speciale. Perché
sembrava vera e vissuta, in un modo in cui spesso i blockbuster non
riescono a gestire le storie d’amore. E la scena della barca è
stata sicuramente memorabile. Diana e Steve si stanno allontanando
da Themyscira, in modo che lui ritorni a Londra e che Diana possa
andare in cerca di Ares.
Durante il viaggio,
comunque, i due hanno una conversazione piuttosto divertente sulle
origini di Diana e sugli usi degli uomini. È uno dei
momenti più divertenti del film, se non il più
divertente, specialmente grazie allo sconcerto mostrato da Steve.
In un’intervista agli attori
Gal Gadot e
Chris Pine, i due hanno rivelato che la scena in
questione è stata per la maggior parte improvvisata. E Pine ha
lodato la capacità dell’attrice di raccontare in modo assolutamente
naturale fatti dell’altro mondo. Il che gli ha permesso di reagire
con facilità nello stesso modo in cui qualunque essere umano
avrebbe reagito al posto di Steve: con una certa innocenza.
Weasel vede il viso di Deadpool
(Deadpool)
Dopo le accuse di cattiva
condotta e molestie ed essere stato arrestato per
aver, a quanto pare, riportato un finto allarme bomba, T.
J. Millernon apparirà in
X-Force, lo spin-off con Ryan
Reynolds, nonostante il fatto che alcuni dei
momenti di Weasel nel primo capitolo siano stati oro puro.
La sua interpretazione esilarante è dovuta non solo alla chimica
evidente con
Ryan Reynolds, ma anche al modo impassibile con il quale
pronuncia le proprie battute. Deadpool
2 sarà l’ultima volta che vedremo il personaggio di Weasel
sullo schermo, una presenza che è già stata individuata da molti
come problematica.
Ma l’attore rimane il protagonista
di uno dei momenti più esilaranti del primo film: Wade si reca da
Weasel in cerca di aiuto e, quando Weasel vede il viso di Wade, si
lascia andare ad una serie di brevi, esilaranti e sconce battute
sul suo aspetto. A quanto pare, la maggior parte di queste battute
sono state improvvisate dall’attore. In realtà, molto è
stato improvvisato sul set di Deadpool, anche se la
maggior parte non sono rimaste nella versione finale del
film.
Il cameo di Wolverine (X-Men:
L’inizio)
Uno dei motivi per
cui Deadpool è famoso (ed esilarante) è la lunga
serie di imprecazioni, parolacce ed allusioni pronunciate dal
protagonista. All’estremo opposto, uno dei personaggi che
dovrebbe lasciarsi andare un po’ di più è Wolverine, soprattutto
verbalmente: il che è finalmente successo
in Logan.
La prima volta che vediamo il personaggio imprecare sullo schermo
è, però, nel film del 2011 X-Men:
L’inizio. Nella scena che segue i titoli, Erik e Charles
si avvicinano a Logan in un bar, cercando di convincerlo ad unirsi
al programma per mutanti della CIA.
Logan, che sta bevendo e fumando un
sigaro, dice di no, e scusate il francese. In particolare,
dice la parola con la c: ai film classificati come PG-13, infatti,
è permesso usare la parola un certo numero di volte, e
l’uso da parte di Wolverine è in questo caso ben calcolata. È ha
senso che Hugh Jackman sapesse esattamente cosa fare
improvvisando la battuta, dopo tutto il tempo che ha già speso con
il personaggio.
Joker fa esplodere un ospedale (Il
Cavaliere Oscuro)
La performance di
Heath Ledger nei panni di Joker rimane incredibile, e
probabilmente insuperabile. Non solo per quanto riguarda
il lavoro sul personaggio, ma anche grazie al fatto che molto di
questo lavoro è fatto di eccezionale
improvvisazione. Il momento di improvvisazione più
grande, arriva quando Joker fa esplodere un ospedale mentre si
allontana vestito da infermiera.
Durante le riprese, ci fu
un ritardo imprevisto nell’esplosione e
Heath Ledger, perfettamente immerso nel personaggio,
fu capace di giocare credibilmente con il telecomando della bomba
fino all’esplosione effettiva. E il momento è diventato uno dei più
neri e divertenti del film. Un altro momento famoso di
improvvisazione di Ledger è l’applauso di Joker: quando questi è
rinchiuso in cella, apprende della promozione di Jim Gordon. La sua
reazione è un applauso, con uno sguardo sia minaccioso che
sarcastico, che non era nel copione.
La maggior parte di Thor:
Ragnarok
Il regista Taika Waititi ha, tra i propri meriti, quello
dell’aver creato un film esilarante e psichedelico. Nonostante
abbia chiaramente lavorato con un copione, il regista ha anche
incoraggiato l’improvvisazione sul set, fidandosi completamente
degli attori e della loro conoscenza dei personaggi. Secondo quello
che dice Waititi, la maggior parte del film è stata infatti
improvvisata, il che è spettacolare.
In un’intervista con MTV
News, Waititi ha infatti dichiarato che circa l’80% del film è
improvvisato, e che ama stare dietro la telecamera o
accanto ad essa, urlando suggerimenti agli attori. Uno dei momenti
di improvvisazione migliori, comunque, è dovuta ad un
bambino che ha visitato il set grazie alla
fondazione Make-A-Wish. Questi, ha detto a
Chris Hemsworth di dire che Hulk era un collega. Non
solo la battuta è entrata nella versione finale del film, ma è
anche una delle migliori.
Letteralmente, la maggior parte di
Iron man
IronManha
ufficialmente compiuto dieci anni. È abbastanza
incredibile che il film abbia funzionato così alla grande,
soprattutto dato che, all’inizio delle riprese, il film non avesse
davvero un campione. Seriamente. Jeff Bridges, che ha interpretato
Obidiah Stane, ha ammesso che il film non avesse realmente
una sceneggiatura, e che sia stato per la maggior parte
improvvisato dagli attori. Si sapeva cosa sarebbe successo
nelle scene, ma non cosa dovessero dire gli attori. Il successo che
ha avuto il film appare, alla luce di queste notizie, ancora più
notevole. E non ci stupisce che la Marvel non disdegni
l’improvvisazione, dato che è particolarmente legata agli inizi del
MCU.
L’ultima scena di Spider-Man
(Avengers: Infinity War)
Avengers:
Infinity War è stato capace di spezzarci
il cuore: tutte le perdite subite sono state un dolore sia
per i personaggi che per i fan. Ma il momento più doloroso è senza
dubbio quello della perdita di Peter Parker. Non
solo perché Peter è particolarmente giovane, ma anche per il modo
in cui
Tom Holland ha deciso di portare la scena sullo
schermo. Il modo in cui si scusa con Tony e chiede aiuto, dicendo
di non volersene andare, mentre Tony lo abbraccia mentre il
ragazzino diventa cenere tra le sue braccia, è abbastanza da
distruggere il cuore di ogni singolo fan. A quanto pare, Tom
Holland ha improvvisato l’intera scena, sotto suggerimento del
regista Joe Russo.
I retroscena e i
documentari dietro le quinte, l’avere la possibilità di
sbirciare nel mondo magico del cinema, vedere cosa succede davvero
dietro la telecamera, sono una cosa fantastica per gli
appassionati, e non solo. Ci dicono di più sulle intenzioni del
regista, e ci spiegano molto su come funzionano certe riprese (a
chi non diverte guardare attori in costume saltare e fare acrobazie
in una stanza verde?). Ai fan, danno la possibilità di esplorare il
film più a fondo, e farsi un’idea del mondo che circonda la storia.
E qualcuno ama quando qualche fotografia viene rilasciata
in anticipo, per pregustare quello che arriverà, per fare
teorie, per alimentare la curiosità. Qualcuno, però, ne sta
alla larga, per sfuggire alla terribile minaccia
degli spoiler. A qualcuno non dispiacciono,
per qualcuno è il peggiore dei mali: ci sono fan, là fuori, che
addirittura si rifiutano di vedere i trailer dei film
particolarmente attesi, per non rovinarsi la sorpresa.
Le foto dal set sono tra i
peggiori portatori di spoiler. Mentre molte fotografie
vengono rilasciate per pubblicizzare un film, a volte succede che
rivelino molto di più del necessario. Molto, molto di più. Ecco le
15 foto dal set che hanno rivelato troppo. Viene
da sé che questo articolo contenga spoiler.
The Avengers
Oggi, abbiamo
visto più di un eroe combattere contro l’altro. Abbiamo
visto Captain
America: Civil War, con una battaglia tra più o meno tutti
gli
Avengers, e abbiamo visto Thor:
Ragnarok. Ma, nel 2012, prima del debutto di The
Avengers, era una questione importante, e il film fu il
primo a ripagare come si deve tutti gli sforzi fatti dalla Marvel per creare il MCU.
Sfortunatamente, quando le
foto promozionali uscirono, rivelarono qualcosa che fece venire un
colpo al cuore ai fan che non avevano ancora visto il
film: Thor intento a lottare contro (un braccio di) Hulk.
Alien
Ci sono parecchie
scene d’alta tensione in Alien di
Ridley Scott. Infatti, pochi film sono stati in grado,
nella storia del cinema, di rappresentare e creare sul grande
schermo la stessa sensazione di paura e isolamento. Si ha la
sensazione di essere con Ellen Ripley, e di condividere la sua
paura e la sua situazione di pericolo. In una scena che fu poi
tagliata dal film (e che diventò poi parte del director’s cut),
Ripley trova Dallas e Brett avviluppati in un
bozzolo.
Inizialmente, la sua intenzione è
quella di salvarli, ma decide poi di distruggere l’intero nido con
il lanciafiamme. La foto dal set che vedete qui sopra mostra
Sigourney Weaver provare il lanciafiamme nel prato
degli Shepperton Studios. Il lanciafiamme sarebbe diventato una
delle armi più potenti contro le creature, e diventò l’arma usata
regolarmente nel franchise.
Django
Djangosi
è aggiudicato il sia favore del pubblico che della
critica: su Rotten Tomatoes, il punteggio per quanto
riguarda la critica è 87%, quello del pubblico è 91%. È la storia
di uno schiavo liberato, interpretato da Jamie Foxx, che decide di
liberare la moglie dalla proprietà dello spietato proprietario di
una piantagione, con l’aiuto di un cacciatore di taglie tedesco. Il
film ha incassato 425 milioni di dollari al box office, vincendo
poi due Oscar e aggiudicandosi tre nomination.
E Tarantino, nel 2012,
aveva già un grandissimo pubblico di appassionati che
aspettavano il film con eccitazione. Una delle foto della
produzione che vennero diffuse allora, mostrava
Jamie Foxx con le mani alzate in una sala di ingresso.
Ecco, chi ha visto il film saprà che la scena in questione è quella
del confronto finale a Candyland, tra Jamie Foxx e gli scagnozzi di
Calvin Candie rimasti. Per chiunque non abbia visto il film,
invece, è uno spoiler di dimensioni colossali, che rivela
addirittura il momento più intenso del film.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi
Star
Wars: Gli Ultimi Jedi è stato un progetto di
dimensioni colossali, sia per la Disney che per il regista
Rian Johnson. Centinaia di milioni di dollari vennero spesi per
costruire set elaborati, aggiudicarsi grandi star, e lanciare una
campagna di marketing grandiosa. E il risultato fu un successo
altrettanto colossale, per molti aspetti. Il film è diventato uno
dei film con più incassi di sempre.
Inoltre, è stato particolarmente
apprezzato dalla critica (con un punteggio di 91% su Rotten
Tomatoes, che non è niente male). Uno dei momenti più sorprendenti
del film è stata la distruzione del tempio Jedi di
Ahch-To da parte del fantasma di Yoda. Dalla foto arrivata
dal set, è abbastanza difficile capire come sia stata
effettivamente girata la scena, ma la presenza del
Millennium Falcon sul un set così elaborato ha rivelato ai fan
il fatto che si trattasse di una scena particolarmente
importante.
Ghostbusters
Ghostbusters è
diventato uno dei film più iconici di sempre. La storia di
un gruppo di investigatori del paranormale fu particolarmente
apprezzato dal pubblico di allora ed è diventato simbolo della
nostalgia degli anni ’80. Mentre il remake più recente di
Ghostbusters ha fatto molto affidamento sugli effetti
speciali digitali, il film originale non aveva chiaramente i
mezzi.
I creatori del film hanno dovuto
quindi fare affidamento su oggetti ed effetti reali per creare le
apparizioni di fenomeni paranormali: tra i quali l’utilizzo di
miniature e false prospettive. Questa fotografia
rivela qualcosa su una delle scene più famose del film: la scena
diventata iconica nella quale l’Uomo della Pubblicità
di Marshmallow si scatena tra le strade di New York. C’è
da dire che uno spoiler del genere presenta qualcosa di
completamente insensato a chiunque non abbia mai visto il film.
Harry Potter e l’Ordine della
Fenice
Se lo spoiler è in
realtà basato su un romanzo letto da milioni e milioni di persone,
forse uno spoiler in realtà non è. All’uscita
di Harry
Potter e l’Ordine della Fenice, nel 20007, la maggior
parte dei fan avevano già letto i libri, ma non tutti. Questa foto
dietro le quinte del film mostra l’attrice Maggie Smith nei panni
della Professoressa Minerva McGranitt, seduta su
una carrozzella a rotelle, intenta a leggere un giornale che dice:
“Colui che non deve essere nominato È TORNATO”. Mentre il ritorno
di Voldemort non è stato certo una sorpresa per i lettori, per chi
ha seguito le avventure di Harry Potter soltanto al cinema, è stato
uno spoiler non da poco.
Iron Man 3
Iron Man
3 è stato il primo film della Marvel ad uscire dopo The
Avengers, e fu un altro successo al box office.
Il budget della produzione era di 200 milioni di dollari, mentre
gli incassi si sono aggirati intorno a 1.2 miliardi di dollari:
rimane uno dei più grandi successi Marvel di sempre. Una delle scene
più intense del film, è quella del salvataggio dei passeggeri
coinvolti in un incidente aereo.
Dopo un’esplosione su un
aereo, Tony Stark deve salvare ben tredici persone che
stanno cadendo nel vuoto, ma riesce soltanto a prenderne quattro
alla volta: la sua soluzione è quella di creare una catena umana,
facendo in modo che le persone di leghino l’una all’altra. Gli
attori furono appesi a dei fili, sospesi a mezz’aria. Mentre la
scena si affida molto ad effetti speciali digitali, la fotografia
ci rivela che, in realtà, non è stato tutto CGI.
Kill Bill
Kill
Billè stato il primo film nel quale Tarantino ha
deciso di far uscire tutto il proprio culto per il cinema. Prima
del 2003, il regista era conosciuto per Le Iene, Pulp Fiction
e Jackie Brown. Tutti e
tre i film avevano budget piuttosto ridotti, e fecero fatica,
all’epoca, ad uscire dalla massa. Ma Kill Bill fu il
film nel quale Tarantino decise di mostrare il proprio amore per il
cinema di arti marziali al pubblico, e che segnò l’inizio di una
fase nuova della sua carriera.
Il film aveva un budget di
circa 30 milioni di dollari, circa tre volte quello degli altri
film di Tarantino, e faceva molto affidamento su effetti
speciali e scene di grande impatto visivo. Nell’intensissima lotta
finale del film, La Sposa combatte contro O-Ren Ishii e la uccide.
Questa foto (che è tagliata sul lato superiore, in modo da non
mostrare la parte mancante della testa di Ishii) avrebbe
sicuramente la capacità di fare spoiler enormi non solo sul film,
ma sul finale.
Monuments Men
Prima dell’uscita nel
2014, Monuments Men sembrava
avesse tutte le carte in tabola per essere un grandissimo
successo. Diretto da George Clooney, il film aveva anche
un cast di star tra cui Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean
Dujardin e Cate Blanchett.
Quando uscì, però, la ricezione fu
abbastanza mista: nonostante l’incasso di 150 milioni di dollari al
box office, fu stroncato dalla critica e deluse una buona parte del
pubblico. Come se non bastasse, il gran finale del film è
stato rovinato non solo da questa fotografia, ma anche del
trailer stesso del film. Insomma, il successo del film non
è stato certamente rovinato dagli spoiler, ma sicuramente non hanno
aiutato.
Spartacus
Stanley Kubrick
aveva la reputazione di un regista particolarmente meticoloso e
dalla grandissima ambizione. È stato l’autore di alcuni
dei film più incredibili della storia e, nonostante fosse
uno dei suoi primi film, Spartacus
non è un’eccezione. Prima dell’arrivo degli effetti speciali
digitali, alcuni effetti erano particolarmente difficili da
ottenere: era necessario ricorrere all’uso di miniature e, quando
le scene richiedevano la presenza di una grande folla, la
produzione doveva assumere centinaia (se non migliaia) di
comparse.
Il che richiedeva un’organizzazione
meticolosa ed eccellente. Questa fotografia mostra la tecnica usata
sul set di Spartacus per mantenere una continuità
accurata nella scena che segue il confronto finale del film. Ci
rivela una cosa molto interessante sulle riprese, ma è anche uno
spoiler di dimensioni epiche.
Star Wars: Episodio III – La
vendetta dei Sith
Era l’ultimo capitolo della
trilogia, il che vuol dire che non è che ci fosse molto da
anticipare con Star
Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith. Il
pubblico sapeva già che Anakin sarebbe diventato Darth Vader, ma
rimaneva una domanda: come? Queste fotografie dal set
mostrano Anakin dopo il confronto con Obi-Wan su Mustafar.
Psycho
Psycho è un classico del cinema
americano, e del cinema di sempre. La storia di una
giovane segretaria di Phoenix che scappa dopo aver rubato 40.000
dollari ha una serie di svolte inaspettate e agghiaccianti.
Il film, inoltre, fa una
cosa inaudita: si libera abbastanza presto della propria
protagonista, nella famosa scena della doccia che,
all’epoca, fu scioccante. Questa scena dietro le quinte del film
mostra il regista dirigere l’attrice Janet Leigh appena prima di
girare appunto l’iconica scena. Se qualcuno l’avesse vista prima
del film, sarebbe stato uno degli spoiler più giganteschi della
storia del cinema.
Matrix
Matrix ha rivoluzionato il fare cinema,
nel lontano 1999. Non solo fu una meraviglia tecnica, ma
introdusse anche la possibilità di introdurre trame complicate e
cerebrali, il che affascinò il pubblico. Incassò oltre 463 milioni
di dollari e diventò immediatamente un classico.
Diretto da Lana e Lily Wachowski,
Matrix è la storia di un hacker al quale viene
rivelato che la propria vita si è svolta in una simulazione al
computer, e di essere l’unico che può rovesciare il potere dei
robot che controllano l’umanità. Le foto dietro le quinte
del film mostrano come furono realizzate alcune delle scene più
complesse del film. Il primo film, anche se non segna
assolutamente la fine delle vicende, finisce con una lunga lotta
tra Neo e l’Agente Smith, che vedete nella fotografia. E se non
avete visto il film, ecco a voi uno spoiler di quelli che
uccidono.
Shining
Shining
è fatto della stessa sostanza della quale sono fatti gli
incubi. E uno dei film più meticolosamente realizzati
della storia del cinema. Racconta la storia di Jack Torrance,
interpretato da Jack Nicholson, il quale si
trasferisce con la propria famiglia in un isolato hotel del quale è
il custode invernale. Ma un’oscura presenza infesta la struttura, e
influenza Jack che presto diventa un individuo violento e
inarrestabile.
Nel finale del film, la moglie e il
figlio riescono a liberarsene, facendolo uscire all’esterno e
facendolo perdere in un labirinto per scappare poi con un veicolo
da neve. Jack viene lasciato nel labirinto, in mezzo alla bufera, a
congelare. Questa fotografia dal set mostra l’attore Jack
Nicholson che si prepara per la scena nella neve, carica
di tensione.
Titanic
All’epoca, fu uno il film
che incassò di più al box office, prima di essere spodestato da un
altro film di James Cameron, Avatar. Il
film, per chi non lo sapesse (esiste davvero qualcuno che non lo
sa?), racconta la tragica storia d’amore tra un povero artista,
Jack, e l’aristocratica Rose.
Il motivo per il quale la storia
non ha esattamente un lieto fine, è che i due si incontrano sulla
celebre nave da crociera Titanic, condannata alla disgrazia.
Mentre tutti sono a conoscenza del destion della famosa
nave, gli spoiler erano allora relativi al destino dei due
amanti. Questa foto dal set mostra il regista James
Cameron intento a parlare con i due attori principali: e rivela non
solo che i due non riescono a salire sulle scialuppe di
salvataggio, ma anche il fatto che il pannello di legno sul quale
trovano rifugio fosse troppo piccolo per ospitare
entrambi.
Pietro e Wanda
Maximoff, alias Quicksilver e Scarlet
Witch, sono tra i personaggi più complessi dell’universo
fumettistico Marvel. Tra
Avengers e
X-Men, i due gemelli sono personaggi che generano sia interesse
che confusione, a causa della complessità della questione dei
diritti di sfruttamento cinematografico.
Inoltre, nonostante siano fratello
e sorella, la loro relazione si sviluppa spesso in modi anche
inappropriati per dei consanguinei. La relazione tra
Scarlet Witch e Quicksilver è una di quelle che non ricevono
troppa attenzione, mentre al cinema è invece la relazione tra Wanda
e
Visione che viene messa in primo piano. Ecco 20
fatti piuttosto strani su Quicksilver e Scarlet Witch.
Hanno dei seri
problemi paterni
I due gemelli
hanno una delle situazioni familiari più complesse del mondo dei
fumetti e, il fatto che abbiano dei problemi quando si
parla di genitori, è più che comprensibile. Quicksilver e Scarlet
Witch sono stati introdotti per la prima volta come personaggi
cattivi nel 1964, al loro debutto nel quarto
numero di Uncanny X-Men. Erano membri della
Confraternita dei mutanti malvagi di Magneto e, almeno per quanto
chiunque ne sapesse al tempo, non erano in altro modo legati a
lui.
Infatti, ai lettori fu fatto
credere che i gemelli Pietro e Wanda Maximoff fossero figli della
coppia Django e Marya Maximoff, originari dell’Europa dell’Est. Ma,
nel 1974, e precisamente nel primo numero
di Giant-Size Avengers, le cose cominciano a
complicarsi, soprattutto quando viene rivelato che i due fratelli
erano figli dei due supereroi della Seconda Guerra Mondiale Miss
America e Trottola (Whizzer). Ma ci fu un altro colpo di scena,
quando nel 1984 Magneto fu protagonista di un momento alla
“io sono tuo padre”. Non ci furono altre rivelazioni a
riguardo per il trentennio successivo, e fu comunemente accettato
che
Magneto fosse effettivamente il padre di Quicksilver e Scarlet.
Poveri illusi. Nel 2014, nel settimo numero di Avengers &
X-Men: Axis, fu rivelato il fatto che i gemelli fossero, in
realtà, semplicemente figli di Django e Marya Maximoff.
Sono stati cresciuti da una
mucca
Ma la bizzarra
vicenda familiare non finisce qui. Per aggiungere un po’
di stranezza al passato di Quicksilver e Scarlet, si scopre ad un
certo punto che i due hanno avuto un’altra figura
genitoriale, ovvero la levatrice, una mucca di nome Bova.
I fumetti raccontano che, infatti, la madre dei gemelli Magda
volesse avere i suoi bambini il più lontano possibile da Magneto,
col timore di cosa sarebbe potuto succedere ai bambini se lui
avesse trovati. La nascita dei due fu supervisionata da Bova, una
levatrice bovina, creata dall’Alto Evoluzionario come parte di un
esperimento mirato al creare creature antropomorfe intelligenti
chiamate Nuovi Uomini.
In particolare, Bova fu creata per
prendersi cura e crescere i bambini, e così, quando Magda si
rifugia sulle montagne abbandonato i figli appena nati, è proprio
Bova a prendersi cura di loro per un po’. Bova cerca
disperatamente di trovare dei genitori adottivi per Pietro e Wanda,
trovandoli finalmente con i Maximoff, che prendono con
loro i bambini e gli danno il loro cognome.
I loro poteri si bilanciano a
vicenda
I gemelli sono
interessanti, soprattutto quando finiscono per essere protagonisti
di fumetti. Non sono identici in modo stereotipato, ma anzi
crescono insieme e diventano molto diversi e, nel caso di
Pietro e Wanda, i due sembrano compensarsi e bilanciarsi a vicenda.
Quicksilver è molto veloce, in tutto quello che fa. Non
solo si muove ad una velocità incredibile, ma lo stesso fa il suo
umore.
Si infastidisce e turba molto
facilmente, e la frustrazione arriva in un attimo: probabilmente
perché il resto del mondo, per lui, è troppo lento. Al contrario,
Scarlet è più in armonia con ciò che la circonda,
ed è fortemente connessa all’universo. La sua capacità di
controllare la mente delle persone e di manipolare ciò che la
circonda la rendono un’eroina molto più cerebrale, le cui radici
sono nella mente e nell’anima.
Quicksilver si è unito alla
Confraternita dei mutanti malvagi solo per stare con la
sorella
La storia dei due
gemelli è piena di rivelazioni e colpi di scena. Quando i
due furono introdotti nei fumetti, furono presentati come
antagonisti, che servivano la volontà di Magneto come membri della
Confraternita dei mutanti malvagi. Ma scopriamo poi che nessuno dei
due volesse in realtà essere parte del gruppo, non condividendo la
visione del male di Magneto. Infatti, Wanda aveva accettato di
diventare parte della Confraternita perché sentiva di essere in
debito con Magneto, che aveva salvato lei e il fratello.
Di conseguenza, visto
l’affetto che lo legava alla sorella, anche Quicksilver si era
unito al gruppo. Tutte le volte che vediamo i due cercare
di lasciare la Confraternita, Magneto diventa violento, rendendo
praticamente impossibile ai due di andarsene. Magneto, ovviamente,
capiva quanto fosse grande il potere di Scarlet, e voleva usare le
abilità dei due per i propri scopi. Come sappiamo, i due riescono
ad andarsene, e ad unirsi agli Avengers.
Si è unito poi alla nuova
Confraternita, sempre per stare con la sorella
Negli anni, Wanda
Maximoff ne ha passate di tutti i colori, tanto da renderla
probabilmente il personaggio con la una delle storie più
tragiche di tutte, avendo affrontato più tragedie e
avversità della maggior parte. Dal non sapere da dove viene al
perdere l’amore della sua vita, Scarlet le ha passate davvero
tutte.
Ma in tutto questo,
Quicksilver è la persona sulla quale sa di poter sempre
contare, essendo colui che non se ne va quando le cose si fanno
difficili. E Quicksilver la segue sempre: dopo aver visto
Visione perdere la sua capacità emozionale, Wanda se ne fa e si
unisce ad una Nuova Confraternita di mutanti malvagi. E anche
questa volta, Quicksilver non se la sente di lasciare la sorella da
sola, nonostante non voglia unirsi di nuovo ai malvagi.
La cosa che li ha avvicinati è la
scoperta di non essere in realtà mutanti
Credere per anni di
essere qualcosa, e poi scoprire di non esserlo, è un’esperienza che
causerebbe problemi a chiunque. Nel quarto numero
di Uncanny Avengers, scopriamo che Scarlet
Witch e Quicksilver non sono, in realtà, mutanti. Il che
fu, al tempo, una rivelazione importante, dato che tutti pensavano
che lo fossero. Infatti, scoprono che l’Alto Evuluzionario aveva
rapito di gemelli dai genitori Django e Marya Maximoff, e fatto
degli esperimenti su di loro, modificando geneticamente i loro
cromosomi per dargli dei superpoteri.
Ma, una volta finiti gli
esperimenti sui due, a quanto pare questi non diedero i risultati
sperati, e i gemelli vennero restituiti ai genitori. I poteri di
Wanda e Pietro crescono con loro, e la gente della loro
piccola città dell’Est Europa si accorge delle stranezze e si
rivolta contro di loro. Infatti, credevano fossero
mutanti, e lo stesso pensavano Wanda e Pietro.
Hanno origini gitane
Ora che sappiamo che
Django e Marya Maximoff sono in realtà i genitori dei due, possiamo
anche affermare che le origini dei due sono dell’Est Europa
e gitane: un popolo che ha subito persecuzioni e
discriminazioni nel corso dei secoli. La sensazione di essere
reietti, quindi, si riflette ovviamente nell’identità di Pietro e
Wanda, il che si aggiunge al fatto che vengono respinti a causa dei
loro poteri. Inoltre, essendo cresciuti in un campo, parte della
loro identità è fortemente legata al viaggiare. Non è un caso,
forse, che i due si muovono costantemente dal bene al male, e che
siano in costante fuga da tragedie e guai.
A questo riguardo, ci sono state
delle discussioni e delle critiche riguardo al modo in cui i due
personaggi sono stati dipinti nei film, e sulla scelta degli attori
Aaron Taylor-Johnson e Elizabeth Olsen. In
molti hanno infatti criticato gli studios per l’averli resi
personaggi bianchi, di whitewashing, e di
non aver preso in considerazione le loro origini. Infatti, l’unico
riferimento a queste si trova quando vengono i due personaggi
vengono introdotti in Avengers:
Age of Ultron, semplicemente attraverso i costumi, più o
meno. Infatti, è chiaro che i vestiti che indossano nel film sono i
vestiti che riescono a trovare, o a rubare. Sembra che l’unica
scelta fatta a riguardo sia appunto questa.
Sono sempre stati particolarmente
vicini
I gemelli
Maximoff sono vicini. Molto, molto vicini. Al punto di
diventare un po’ strano. Ma cominciamo dall’inizio: i due ci sono
sempre l’uno per l’altra, qualunque cosa succeda, e sembrano essere
dipendenti l’uno dall’altra. Non solo per quanto riguarda
la sopravvivenza, ma anche per la propria felicità.
Sin dalle loro prime apparizioni
nei fumetti, Quicksilver sempre di essere sempre pronto a difendere
la sorella: si fa sempre avanti per proteggerla, e li vediamo
spesso tenersi per mano, abbracciarsi, o semplicemente stare vicini
l’uno all’altra. È normale per fratelli e sorelle, soprattutto
gemelli, avere un legame speciale, ma nel caso dei Maximoff, sembra
che le cose vadano un po’ più in là.
Il motivo per cui sono così vicini
sono le tragedie che hanno affrontato insieme
Si sa, il dolore e la
fatica avvicina le persone, soprattutto quando si parla di
famiglie. Ed è esattamente quello che succede a Wanda e Pietro. Sin
dal loro debutto nei fumetti, Wanda e Pietro sono restati
al fianco l’uno dell’altra contro ogni avversità.
Quicksilver non ha mai mostrato nemmeno la tentazione di lasciare
la sorella, anzi è sempre stato pronto a mettersi tra lei e Magneto
per difenderla, ed è sempre pronto a proteggerla.
E anche Scarlet With è sempre lì
per il fratello, pronta a confortarlo e consolarlo, e i due presto
imparano a confidare nell’altro per avere supporto psicologico ed
emotivo. Li abbiamo visti affrontare di tutto: pensavano di essere
adottati, sono stati oggetto delle violenze della folla della loro
città natale che si rivolta contro di loro, hanno pensato di essere
figli del malvagio Magneto, per poi affrontare il mondo da soli, e
molto altro. Le loro difficoltà hanno creato un legame
unico tra i due, un legame invincibile.
Ci sono allusioni al fatto che
siano troppo vicini
Jeph Loeb ha
creato le storie che stanno dietro a molti grandi progetti Marvel, tra
cui Agents of
S.H.I.E.L.D., e alcuni delle fantastiche serie Netflix come Jessica Jones, Luke
Cage e Daredevil.Inoltre, è
responsabile per l’aver portato la relazione tra Scarlet e
Quicksilver ad un livello successivo (e illegale). Wanda e
Pietro sono stati sempre particolarmente vicini, forse anche
troppo, ma, fino ad un certo punto, non fu mai detto nulla di
esplicito. Almeno, finché Loeb non decise di rovinare per sempre
l’innocenza dei lettori, scrivendo di una relazione tra i due nella
storia The Ultimates.
Ok, la storia si svolgeva in un
universo parallelo fuori dal quale nulla conta davvero ma, una
volta letto di Wanda e Pietro, è abbastanza difficile
dimenticarsene. È chiaro che al primo posto nel cuore di Scarlet ci
sarà sempre Visione, ma qualcosa succede. È improbabile che tutto
ciò finisca nei film del MCU, e
alcuni, forse, preferiscono ignorare la cosa in ogni caso.
E sembra che l’unico vagamente
turbato sia Cap
All’inizio, in The
Ultimates, ci si era limitati ad una serie di allusioni sul
“tenere le cose in famiglia”, finché, nella terza serie, gli autori
si sono decisi a fare uscire le cose allo scoperto. La rivelazione
avviene in una scena tra Captain America e Wasp: Cap ha appena
avuto una discussione piuttosto animata con Pietro riguardo al modo
in cui è vestita Wanda e, come è tipico di Quicksilver, questi si
arrabbia velocemente e minaccia Cap, dicendogli di farsi gli affari
suoi. Wasp, allora, parla con Cap, spiegandogli che il motivo per
cui Pietro ha reagito così è perché ama la sorella.
E lui, in tutta la sua innocenza,
dice certo che la ama, è sua sorella. Ed è allora che Wasp
compie la grande rivelazione: non la ama come una sorella.
La ama nel senso che sono innamorati. Il
fatto è che Wasp lo dice come se fosse la cosa più naturale del
mondo e lo accusa di essere all’antica, dicendo che il suo
cervello da anni Quaranta chiaramente non si accorge di questa cosa
molto ovvia. Sarà un po’ all’antica, ma forse non così tanto quando
si parla di incesto…
I problemi materni di
Quicksilver
Se pensate che le
cose non possano diventare più bizzarre di così, vi
sbagliate. È già abbastanza bizzarro, a dir poco, che i
due fratelli siano effettivamente innamorati l’uno dall’altro, ma
aggiungiamo pure il fatto che il fatto che Pietro ami così
tanto Wanda è dovuto al fatto che gli ricorda la madre
Magda. Due serie dopo la rivelazione, assistiamo ad una
scena abbastanza strana nella quale diventa chiaro che Quicksilver
ha dei seri problemi materni con delle radici piuttosto
profonde.
Sappiamo che la madre fu costretta
ad abbandonare i figli, e che a loro fu fatto credere che Marya
Maximoff fosse la madre naturale. E dopo l’incendio che bruciò la
casa con i Maximoff al suo interno, è comprensibile il fatto che i
due avessero bisogno di figure genitoriali e del loro amore. Ma,
nonostante tutto, il fatto che gli autori abbiano deciso che
Quicksilver sovrapponga le due figure della sorella della quale è
innamorato e della madre, è un po’ creepy.
Aaron Taylor-Johnson vede la
relazione di Quicksilver con Scarlet come amore materno
Non sorprende nessuno il
fatto che i due attori interpreti di Pietro e Wanda Maximoff non
abbiano esattamente insistito il regista di Avengers:
Age of UltronJoss Whedon di dare risalto alla storia
d’amore tra i due fratelli. Ovviamente,
Aaron Taylor-Johnson (Pietro) e Elizabeth
Olsen (Wanda) sono a conoscenza del legame speciale
che esiste tra i gemelli. Quando ai due è stato chiesto come hanno
lavorato sui personaggi, hanno infatti menzionato la
particolare connessione esistente tra i due, offrendo la propria
interpretazione di questo, che è poi quella che vediamo nel
film.
In un’intervista
a Entertainment Weekly, Taylor-Johnson ha infatti
spiegato che chiaramente Scarlet e Quicksilver sono più che
fratello e sorella. Sono una famiglia, hanno affrontato insieme
tantissime avversità , e hanno solo l’altro su cui contare. “Se
guardi i fumetti, vedi che molte volte lei ha un atteggiamento
materno nei confronti di lui”, ha detto l’attore “Lui è una figura
paterna e lei è una figura materna. Lei riesce a stabilizzarlo
emotivamente, e lui la protegge a sua volta, fisicamente”.
Aaron Taylor Johnson e Elizabeth
Olsen sono stati una coppia di Godzilla
Guardando Avengers:
Age of Ultron, è chiaro che tra Aaron
Taylor-Johnson e Elizabeth Olsen c’è una
chimica fantastica sullo schermo. Sono bravi attori, ma non solo:
il motivo per il quale sono talmente a loro agio con l’altro è
probabilmente il fatto che hanno già recitato insieme
in Godzilla, l’anno precedente all’uscita
di Ultron. Nel film, i due interpretano una
coppia, il che non è niente di strano, se non
pensiamo a tutti i retroscena sui gemelli.
Sono
stati molto vicini davanti a Wolverine
C’è di più comunque, per quanto
riguarda la relazione tra Quicksilver e Scarlet. Nella sequenza di
eventi nella quale scopriamo le questioni materne di Quicksilver,
vediamo i due gemelli in una sorta di bosco, farsi particolarmente
vicini. E, subito dopo, vediamo Wolverine tra i cespugli,
intento a spiarli. Spiarli a fare cosa, è lasciato
all’immaginazione dei lettori.
E Wolverine potrebbe
potenzialmente essere il padre dei gemelli
E, dopo questo fatto su
Wolverine, eccone un altro: c’è la possibilità che
questi sia in realtà il padre dei gemelli. Sembra che, per quanto
riguarda Quicksilver e Scarlet Witch, gli autori ci abbiano preso
gusto a complicare le cose, e a creare del disagio per i
lettori.
Nella serie
chiamata Ultimates 3, infatti, scopriamo che
Wolverine ebbe un’avventura con Magda, la quale
poi diede alla luce Quicksilver e Scarlet. Il che significa che, in
questo universo, c’è una certa possibilità che Wolverine sia in
realtà il padre dei due. Qui è dove, però, la storia viene lasciata
da parte, ma fores va bene così.
Quicksilver non approva la
relazione di Scarlet con Visione
Una delle storie d’amore
più famose dell’universo Marvel è quella tra Scarlet
Witch e Visione, i quali non solo si innamorano, ma si
sposano, si sistemano e hanno figli insieme. Insomma, è strano che
un androide e un “mutante” abbiano figli, ma i due hanno un lieto
fine, o così sembra. Si scopre infatti che questa famiglia felice
non è quello che sembra, e che la tragedia li attende. Infatti,
in Vision and the Scarlet Witch, scopriamo che i
figli di Wanda esistono solo nel momento in cui lei ne parla, e
sembrano essere un prodotto della sua immaginazione.
In un’altra narrazione della loro
storia, i figli di Scarlet Witch si rivelano addirittura essere
pezzi del malvagio Mefisto. Anche al relazione di Scarlet con
Visione, quindi, è “complicata”. Inoltre, a complicare
ulteriormente le cose, scopriamo che Quicksilver era
interamente contrario alla storia tra i due, al punto da
causare un periodo di distanza tra i due gemelli, cosa che sembra
quasi impossibile data la loro relazione.
La storia del loro passato è stata
cambiata nel MCU
Come se non bastasse,
anche la rappresentazione dei gemelli sul grande schermo è
una cosa complicata. Entrambi compaiono sia nei
fumetti sugli X-Men
che in quelli sugli Avengers, il che ha
ovviamente complicato le cose per quanto riguarda i
diritti: Fox possiede i diritti
per X-Men, mentre i Marvel Studios hanno quelli di The
Avengers. Le cose si sono complicate quando Scarlet Witch e
Quicksilver dovevano apparire sia in Avengers:
Age of Ultron e X-Men:
Giorni di un futuro passati, dato che entrambi gli studios
possedevano i diritti sui personaggi, ma in modi diversi.
Il che significa che coordinare le
versioni del passato dei personaggi diventa sempre più complicato,
soprattutto dato che i film Marvel non erano legalmente
autorizzati a parlare di “mutanti”, dato che questi appartenevano
esclusivamente alla Fox. Sarà interessante vedere move verranno
sviluppati i personaggi, e quali elementi del loro bizzarro e
complicato passato verranno scelti per i film futuri, e come le
questioni dei diritti verranno gestite dopo l’acquisizione della
Fox da parte di Disney.
Sul grande schermo, in X-Men,
Scarlet viene solo menzionata
I gossip dei fan sono stati
accesi quando una scena di X-Men: Giorni di un futuro passato, ci ha mostrato
Quicksilver, interpretato da Evan Peters, con una bambina
in braccio. Molti hanno creduto che questa fosse appunto
Scarlet Witch in braccio al fratello, ma la cosa è stata smentita
dal regista Bryan Singer. Inoltre, è stato
rivelato che Wanda è in realtà quasi comparsa nel film.
Secondo Singer, infatti, a causa
delle complicate questioni di diritti relative ai due personaggi,
si decise di non alludere alla presenza di Scarlet Witch, come
invece si era progettato di fare all’inizio. Il regista ha infatti
affermato di aver tagliato una battuta dove la madre di Quicksilver
menziona la presenza di una sorella più grande della bambina che
vediamo sullo schermo (un’allusione per i fan del fumetto). Ma
chissà, magari il sodalizio tra Disney e Fox faciliterà le
cose nel futuro.
È l’amore di Quicksilver per
Scarlet che porta a House of M
Wanda Maximoff ha subito
altre tragedie dopo il matrimonio con Visione. Non solo Visione ha
finito per perdere interamente le proprie capacità emotive, ma
Wanda scopre anche che i loro figli non sono reali. Non solo perde
la capacità di ricordare i propri figli, ma quando le viene
ricordata la loro esistenza, anche se solo nella sua mente,
lei ha chiaramente un crollo emotivo che ha conseguenze
disastrose. Wanda diventa sempre più instabile, e allo
stesso tempo i suoi poteri diventano sempre più forti e difficili
da controllare in maniera accurata.
Gli Avengers cominciano quindi a
preoccuparsi del fatto che possa diventare una minaccia, non solo
per se stessa, ma anche per gli altri, al punto che discutono se
sia il caso se intervenire o meno, e se sia il caso di liberarsi di
lei per salvare l’universo. Quicksilver,
ovviamente, si preoccupa per il destino della sorella, e prova a
fare tutto il possibile per evitare che questa venga eliminata, e
la convince ad usare i propri poter per creare un mondo
utopico nel quale ognuno riceve il proprio lieto fine. Ma
Wolverine e altri supereroi capiscono che questo universo sia un
realtà un falso, e si confrontano con Scarlet Wtich a riguardo: il
che porta alla strage di circa il 90% dei mutanti, dopo che questa
pronuncia tre parole diventate famose, “Niente più
mutanti.”
Dopo dieci giorni di film e red
carpet, si è conclusa la settantunesima edizione del
Festival
di Cannes 2018 e di seguito potete trovare i premi
assegnati dalla Giuria internazionale presieduta da Cate
Blanchett.
A completare la giuria ci
sono Chang Chen, Khadja Nin, Kristen Stewart, Denis
Villeneuve, Ava DuVernay, Robert Guediguian, Lea Seydoux e
Andrey Zvyagintsev.
Lucky Red ha
diffuso il teaser poster di Ride,
il film diretto da Jacopo Rondinelli e
scritto, co-prodotto e supervisionato
artisticamente da Fabio Guaglione e Fabio
Resinaro, già registi del
fortunato Mine,che nel 2016 è
stato accolto con favore da pubblico e critica come un caso
esemplare di rinnovamento e rinascita del cinema italiano.
Il film è una produzione
Lucky Red, Mercurious con Tim
Vision e con il contributo di Trentino Film
Commission. Un cast italiano e internazionale quello di RIDE, che
vede protagonisti Lorenzo Richelmy e Ludovic Hughes al fianco
di Simone Labarga e Matt Rippy.
Max (Lorenzo
Richelmy) e Kyle (Ludovic Hughes) sono due riders
acrobatici. Quando ricevono l’invito a partecipare a una
misteriosa gara di downhill con in palio 250.000$ accettano
senza esitazione per poi scoprire – ormai troppo tardi – di
doversi spingere oltre i limiti delle loro possibilità fisiche e
psicologiche. Quella che affronteranno sarà così una corsa
estrema per la sopravvivenza.
Come vi abbiamo anticipato in
questo articolo,
Deadpool 2 farà un piccolo riferimento a
Lanterna Verde, il cinecomic che nel 2011 vide
protagonista Ryan Reynolds nei panni del supereroe
Hal Jordan e che non fu esattamente un successo
(sia economico che critico).
Ora, sfruttando la scia del film sul
mercenario chiacchierone, la Warner Bros. sembra aver sotterrato
ogni rancore pubblicando un simpatico messaggio di pace su Twitter
che riconosce il fallimento di Lanterna Verde:
Vi ricordiamo che Reynolds è nelle
sale con Deadpool 2, sequel diretto
da David Leitch in cui compariranno
anche Zazie Beetz nei panni di Domino
e Josh Brolin in quelli di Cable.
Di seguito la nuova sinossi del
film:
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua
spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve
combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Captain Marvel, primo cinecomic dei
Marvel Studios con protagonista una
supereroina, non racconterà soltanto il passato di Nick
Fury (come confermato dallo stesso Samuel L.
Jackson), ma anche le “origini” dell’agente
Coulson, membro chiave dello S.H.I.E.L.D. e figura
ricorrente nel MCU.
A svelare questo dettaglio
è proprio l’attore che lo interpreta, Clark Gregg,
attualmente impegnato con le riprese del film a Los Angeles:
“Vedremo
un Phil Coulson molto più giovane, d’altronde è il nuovo arrivato
allo S.H.I.E.L.D. Ricordate quando in Iron Man diceva a Tony Stark
“Questo non è il mio primo rodeo”, ecco, Captain Marvel tornerà a quel
momento”.
Vi ricordiamo che alla regia del
cinecomic con protagonista Brie Larson,
ci saranno Anna
Boden e Ryan Fleck. Il film
invecearriverà al cinema l’8 marzo
2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta
nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi
più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una
guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli
anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un
periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.
Dopo la steppa kazaka di
Tulpan, Sergei Dvortsevoy sceglie
la Mosca funestata da tormente di neve per raccontare la storia di
Ayka, una kirghika che incontriamo in un letto
d’ospedale, in un reparto maternità. La giovane donna ha appena
partorito, ma invece di allattare suo figlio, quando l’infermiera
glielo porta, lei scappa da una finestra, nella neve alta.
Scopriamo solo dopo che Ayka è una povera disgraziata che vive in
un tugurio, brutto e sporco, con delle sue connazionali, vessata da
un padrone di casa che non le lascia tregua e da una serie di
personaggi negativi che, sorprendentemente, incontra di continuo.
La donna non può permettersi di badare a un bambino, per questo lo
ha lasciato.
Il quadro di totale disperazione
dipindo da Dvortsevoy si traduce in tecnica con una camera a mano
che segue da molto vicino la protagonista, asfissiando sia lei che
lo spettatore, il quale molto prima della sfortunata arriva a un
punto di saturazione e insofferenza.
La serie continua di disgrazie
diventa davvero intollerabile e piuttosto che simpatizzare con la
protagonista, il pubblico si stanca di lei, della neve, dei suoi
guai.
Il film è stato presentato in
Concorso al Festival
di Cannes 2018, durante il quale è stato visto un
altro film che sul ricatto emotivo fonda il suo rapporto con lo
spettatore: parliamo di Capharnaüm, di Nadile
Labaki, anche questo in Concorso.
Se nel caso della regista libanese
i bambini protagonisti catalizzano il pietismo e la lacrima, in
questo caso le sfortune della donna inquadrata da vicino da
Sergei Dvortsevoy generano insofferenza. Due
approcci leggermente differenti ma volti a ricattare lo spettatore,
allo stesso modo.
Non c’è speranza per
Ayka, non c’è redenzione per le sue sofferenze,
solo la città fredda e indifferente, sporca e infida, così come le
persone che la popolano. Non c’è luce alla fine della sua storia,
solo un accennato gesto di disperazione, un finale tragico per una
vita sfortunata.
Presentato al Festival
di Cannes 2018 in concorso, Capharnaüm di
Nadine Labaki racconta la storia di Zain, un
bambino che non conosce la sua età, forse dodici anni, che vive in
miseria, non va a scuola e lavora per aiutare la numerosa famiglia.
Soprattutto, Zain si occupa della sorellina di 11 anni. Quando la
bimba raggiunge la maturità sessuale, finisce in sposa al figlio
del padrone di casa. In questo modo ci sarà una bocca in meno da
sfamare, ma anche un legame con i proprietari dello sgangherato
appartamento. A seguito di questa decisione, Zain è così furibondo
che scappa di casa, e viene accolto da una donna, altrettanto
povera, con un figlio piccolo. Quando anche lei sparirà, Zain si
troverà a dover badare a se stesso e al neonato, fino a che, in un
finale strappalacrime, la risoluzione della vicenda porterà di
nuovo, o forse per la prima volta, il sorriso sulle labbra del
bambino.
Quando si parla di cinema
ricattatorio si percorre sempre un terreno scivoloso, su cui molti
cadono lasciandosi trasportare proprio dall’impeto del narratore,
la regista Labaki in questo caso, che condiziona con soluzioni
narrative e visive lo stato d’animo che si vuole indurre nello
spettatore. Per intenderci, allo stesso modo in cui un mendicante
sfoggia il proprio bambino, la regista libanese inquadra ogni
singolo momento di difficoltà e sofferenza dei due piccoli
protagonisti, quasi con compiacimento.
Il pacchetto sembra completo, dato
che i protagonisti sono due bellissimi bambini, uno dei quali che
appena cammina, e soprattutto data l’estrema povertà rappresentata,
una condizione esistenziale che viene esposta con una violenza tale
da sfiorare la pornografia (della povertà, appunto). Tutto questo a
contrasto con alcuni momenti molto buoni, soprattutto tecnicamente,
quando la regista sceglie la macchina a mano per seguire i due
piccoli protagonisti. Questo gesto di “verità” si scontra però con
la ricostruzione e la caratterizzazione dei personaggi, che non
collimano con l’estrazione sociale cui gli stessi appartengono.
Valga per tutti il puntuale e accorato discorso di Zain di fronte
al giudice, nel finale del film: nessun bambino parlerebbe in quel
modo, soprattutto un bambino analfabeta.
A Capharnaüm non
si boccia certo il racconto della miseria, tuttavia la
strumentalizzazione di questi individui non è altro che
spettacolarizzazione della povertà. E questo è inaccettabile,
nonostante qualche merito tecnico che pure ha il film.
La voglia di fare un esperimento,
un pasticcio di generi e forse anche di intenzioni hanno portato il
giovane regista argentino Yann Gonzalez a
partorire Knife + Heart, film presentato in
concorso al Festival
di Cannes 2018.
La storia è quella di Anne, una
produttrice di film porno gay di bassa lega, che dopo la rottura
con la storica partner, Lois, montatrice dei suoi film, si trova ad
indagare su un misterioso omicida che sembra aver preso di mira i
protagonisti dei suoi film. La verità si scoprirà poco per volta,
trascinando Anne in un vortice di violenza e mistero.
Gonzales ha fuso la tensione del
giallo e delle storie di serial killer con un omaggio al mondo del
porno gay, tra gli anni Settanta e Ottanta, il tutto condito con un
look che sembra uscito proprio da quegli stessi film. Il dialogo
tra film visto dallo spettatore e film girato dai protagonisti è
continuo proprio in questo aspetto estetico onirico, che carica la
storia di risvolti involontariamente comici. Il risultato è trash
fuori controllo, con recitazioni ostentate e sequenze talmente
tanto forzate che resta misteriosa la scelta di inserire il film
nel Concorso Ufficiale della settantunesima edizione del
Festival di Cannes.
Tra i tanti elementi che mescola il
film, la componente romantica è fondamentale, sia per la
protagonista Anne (Vanessa Paradis), sia ai fini
dello svelamento del mistero e delle motivazioni dell’assassino,
una figura che sfrutta le abitudini delle sue vittime per
perpetrare i suoi sanguinosi scopi. E così il coltello e il cuore
del titolo possono essere entrambi dell’assassino che con l’uno
cerca di placare il desiderio dell’altro.
Il problema di Knife +
Heart risiede forse nel fatto che il riferimento a tanti
generi diversi “sporca” la natura della storia e non la
impreziosisce affato, come invece a volte capita alle storie
ibride.
Presentato al Mercato di Cannes 2018
c’era anche Freaks Out, il nuovo film di
Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg
Robot) e, grazie a ScreenDaily, abbiamo a
disposizione la prima immagine ufficiale del film:
Da un soggetto originale
di Nicola Guaglianone e una
sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso Guaglianone con
Gabriele Mainetti, sarà di nuovo Roma la cornice che accoglierà i
protagonisti di questa storia.
A firmare le musiche ancora una
volta Michele Braga con Gabriele
Mainetti.
Nel cast Aurora
Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo
Martini, con la partecipazione di Giorgio
Tirabassi, Max Mazzotta, Franz
Rogowski. Le riprese si svolgeranno a Roma e in
Calabria per 12 settimane.
Freaks out è prodotto
da Lucky Red e Goon
Films con Rai Cinema, in
coproduzione con Gapfinders (Belgio).
“A due anni dal successo di ‘Lo
chiamavano Jeeg Robot’, abbiamo lavorato insieme a Gabriele
Mainetti, che è anche produttore, e a Rai Cinema per gettare le
basi di un film ambizioso e originale”, dichiara
Andrea Occhipinti . “Siamo davvero ansiosi di
iniziare le riprese di ‘Freaks out’, nato dalla vena creativa di
Nicola Guaglianone e scritto insieme a Gabriele“.
“Si dice che il secondo film sia
il più difficile da realizzare, soprattutto quando il primo ha
generato un riscontro positivo. Non sarà facile soddisfare le
aspettative ora che l’asticella si è alzata
ulteriormente.Come nella precedente esperienza
faremo del nostro meglio per fare di più di quello che potremmo
permetterci. Alla fine l’approccio produttivo sarà com’è stato
con Jeeg… solo su una scala più grande”, dichiara la
Goon Films.
“Finalmente si parte, siamo
pronti a iniziare questa nuova avventura insieme a Lucky Red e a
Goon Films con i quali abbiamo condiviso la scommessa e i successi
di ‘Lo chiamavano Jeeg robot’”, dice Paolo Del
Brocco amministratore delegato di Rai Cinema. “Insieme
al pubblico che ha profondamente amato il suo film, aspettavamo con
impazienza il ritorno al lavoro di Gabriele Mainetti, crediamo
molto nel suo talento e nell’originalità delle sue
storie”.
Sinossi:
Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono
come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale
travolge Roma. Siamo nel ‘43, nel pieno del conflitto, e la città
eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e
loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di
fuga per tutti loro oltre oceano. I nostri quattro protagonisti
sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto,
senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale
e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, “a piede
libero” in una città in guerra.