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Deadpool 2: 10 cameo nel film sul Mercenario Chiacchierone

Come il primo film sul Mercenario Chiacchierone, anche Deadpool 2 è ricco di riferimenti, citazioni e cameo. Tra questi, ne abbiamo selezionati 10 che sono trai più inaspettati, esilaranti e evidenti, nel film diretto da David Leicth con Ryan Reynolds che torna nel panni di Wade Wilson.

Brad Pitt

Nessuno lo avrebbe mai detto, eppure la star hollywoodiana si è prestata a interpretare brevemente un personaggio nel film, un membro della X-Force addirittura, Vanisher, ovvero l’uomo invisibile che risponde alla chiamata di Weasle per formare una squadra speciale e aiutare Deadpool a compiere la sua missione.

David Leitch

Il fatto che David Leitch non abbia, ancora, un volto riconoscibile, lo ha aiutato a nascondersi meglio nel film, tuttavia possiamo riconoscere il regista nella scena di assalto al camion blindato, il cuore action del film, in cui vediamo Deadpool, Cable e Domino. Leitch è uno dei prigionieri in tuta gialla.

I gatti di Taylor Swift

Nella scena in cui Wade è alla X-Mansion, lo vediamo indossare una t-shirt con dei gatti. Sulla maglietta si legge: Olivia and Meredith, Friends Furrrrever. I due felini raffigurati non sono animali qualsiasi, ma sono i nomi dei gatti di Taylor Swift!

Hope Summers

Nel film vediamo come Cable dica che Hope è sua figlia. La bambina non viene mostrata con molta importanza, tuttavia il suo orsacchiotto è utilizzato come indicatore: quando da bruciacchiato e sporco ridiventa in buone condizioni, gli eroi sapranno che hanno vinto la loro battaglia nel futuro. Tuttavia Hope Summers non è la figlia biologica di Cable. Nei fumetti, Hope è il primo mutante a nascere dopo la strage di Scarlet Witch, e Cable la porta nel futuro per proteggerla.

Hugh Jackman

I riferimenti a Wolverine sono molteplici, sin dalla prima scena, ma nel finale Hugh Jackman compare nei panni dell’eroe Marvel nella scena conclusiva di X-Men Le Origini: Wolverine, nel momento in cui si trova a scontrarsi con il Deadpool “cattivo”.

Matt Damon

Nella scena della prigione, mentre due brutti ceffi stanno discutendo di carta igienica, arriva Cable a portare scompiglio. Non in molti ci avranno fatto caso, ma uno dei due è Matt Damon, che è già reduce dal suo esilarante cameo in Thor: Ragnarok.

Nathaniel Essex

Nel film, oltre alla X-Mansion di Charles Xavier, incontriamo un’altra casa per mutanti, la Essex House. Il nome, pur non meglio specificato, sembra un chiaro riferimento a Nathaniel Essex, ovvero Mister Sinister, personaggio già anticipato nella scena post credits di X-Men: Apocalisse e apparentemente sviluppato in parte in Logan.

Ryan Reynolds

Nonostante sembri molto strano come cameo, visto che è Reynolds a interpretare il protagonista in Deadpool 2, nella scena post credits l’attore interpreta se stesso indietro nel tempo, quando stava per dire sì al film su Lanterna Verde. Appena prima del “sì” dell’attore, Deadpool lo uccide con un colpo alla testa, per evitare che il film venga realizzato!

Stan Lee

Nonostante non ci sia in carne e ossa un cameo di Stan Lee, il film porge comunque il suo omaggio a The Man, l’uomo a cui dobbiamo la maggior parte dei supereroi Marvel che popolano lo schermo in questi anni. In una scena, Lee appare in forma di graffito su un muro, così da essere presente anche in questa ennesima super avventura.

I giovani X-Men

A sorpresa, in una brevissima immagine del film, mentre Wade è intento a discutere con Colosso, in una stanza della X-Mansion vediamo distintamente il professor X, Bestia, Quicksilver, Tempesta, Ciclope e Nightcrawler. Si tratta di un attimo, prima che uno di loro richiuda la porta e tutti scompaiano alla vista. Un attimo che basta: potremmo presto vedere tutti i personaggi insieme sul grande schermo?

Spider-Man: Homecoming sequel, Jake Gyllenhaal sarà Mysterio?

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Dopo Michael Keaton nei panni di Avvoltoio, THR riporta quello che potrebbe essere il prossimo attore che interpreterà il villain nel sequel di Spider-Man: Homecoming.

Secondo la rivista, Jake Gyllenhaal è in trattative per interpretare il villain Mysterio. Il fatto che l’attore è stato in procinto di sostituire Tobey Maguire in Spider-Man 2 di Sam Raimi fa sembrare questo rumor incredibilmente adatto.

Il sequel di Spider-Man: Homecoming sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Spider-Man: Homecoming sequel, i casting danno indizi sul villain

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga.

Black Panther: il finale alternativo del film Marvel Studios

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Black Panther: il finale alternativo del film Marvel Studios

How It Should Have Ended ha pubblicato il finale alternativo di Black Panther, l’esilarante video che potete vedere di seguito:

Black Panther recensione

Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Box Office ITA: Deadpool 2 vince il weekend

Deadpool 2 esordisce in testa al box office italiano, seguito da DogmanLoro 2.

box officeLa new entry Deadpool 2 apre in testa al box office italiano incassando 3,8 milioni nei primi sei giorni di programmazione. Uscito martedì in 700 copie, il secondo capitolo con Ryan Reynolds ottiene la media più alta della classifica, pari a 5300 euro per sala.

Fresco vincitore del premio come Migliore Attore a Cannes, Dogman debutta in seconda posizione con 566.000 euro incassati in 377 sale a disposizione.

Loro 2 perde una posizione rispetto all’esordio e raccoglie altri 518.000 euro con cui sfiora i 2 milioni globali.

Avengers: Infinity War scende al quarto posto con altri 455.000 euro con cui giunge a quota 18,1 milioni di euro.

Seguono Show Dogs – Entriamo in scena (293.000 euro) e Arrivano i prof (144.000 euro), arrivati rispettivamente a 1 milione complessivo e 1,8 milioni totali.

Calo anche per Loro 1 che totalizza 4 milioni.

Seguono le new entry Famiglia allargata (102.000 euro) e Le meraviglie del mare (96.000 euro) che registrano risultati mediocri rispetto al numero di sale.

Chiude la top10 Parigi a piedi nudi, che esordisce con 84.000 euro in una cinquantina di sale disponibili.

Animali Fantastici: 16 fatti su Silente antecedenti a Harry Potter

Silente non è il personaggio pricipale dei libri di Harry Potter, ma è sicuramente uno dei più affascinanti. Inoltre, è avvolto in un certo mistero: c’è ancora molto che non sappiamo sul personaggio, ma sembra che Animali Fantastici: i crimini di Grindelwald ci racconterà qualcosa in più.

Per la maggior parte dei libri di Harry Potter, Silente è il mentore di Harry, il saggio e anziano mago sempre pronto a dare consigli e aiuto, in modi spesso imprevedibili. Ma rimane misterioso, ed è solo alla sua morte che impariamo qualcosa sull’uomo che fu: e spesso in modo controverso, dato che vengono a galla difetti che nessuno aveva immaginato fino ad allora. Aspettiamo con ansia l’arrivo del nuovo capitolo di Animali Fantastici, e intanto recuperiamo un po’ di fatti che magari ci siamo persi: ecco 16 cose che Silente ha fatto prima di Harry Potter.

Musica da camera e bowling

animali fantastici

Non è che tutti i fatti che riguardano la vita di Silente prima dell’arrivo di Harry Potter ci vengono raccontati da Animali Fantastici. Infatti, i sette libri spargono indizi qua e là, prima di discutere davvero la figura del preside. Ad esempio, i fatti che seguono vengono dalla sua Figurina delle Cioccorane, e ci ricordano che Silente era, prima di tutto, un uomo allegro che era interessato a divertirtsi tanto quanto allo sconfiggere la magia oscura. La musica da camera è un hobby che ben si addice al personaggio di Silente, mentre viene spontaneo farsi un paio di domande sulle bocce: i maghi giocano a bocce? Sono diverse da quelle dei Babbani? Ma sta di fatto che Silente era un tipo da hobby stravaganti, e le bocce (almeno per un mago) è sicuramente uno di questi.

È il successore di Armando Dippet come preside di Hogwarts

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Silente ha insegnato a Hogwarts per parecchio tempo prima di diventarne preside, posizione che poi ha occupato fino alla morte. Lo aveva preceduto Armando Dippet, diventato preside negli anni Quaranta, e fu il preside sotto il quale Tom Riddle aprì la Camera dei Segreti. All’epoca, Dippet si convinse che fosse stato Hagrid ad aprire la Camera, ma contribuì (accidentalmente) a far finire gli attacchi, dopo aver detto a Tom Riddle che la scuola avrebbe dovuto chiudere se questi non fossero terminati. Quando Silente lo succedette, Dippet aveva un’età particolarmente avanzata, dato che era nato nel 1637. È vero che i maghi hanno comunque una vita particolarmente lunga, ma quella di Dippet è più lunga addirittura di quella di Silente, il quale visse per 115 (essendo nato nell’agosto 1881 e morto nel giugno 1997).

Fu uno studente premiato

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Silente ebbe una carriera scolastica eccezionale. Come molti degli eroi del mondo di Harry Potter, fu uno studente della Casa di Grifondoro, e mostrò sin dall’inizio le proprie capacità, vincendo parecchi premi per studenti d’eccellenza. Fu nominato prefetto al Quinto anno, e diventò caposcuola al Settimo. Inolte, fu nominato Rappresentante Giovanile Britannico al Wizengamot, e vinse di Premio Barnabus Finkley per Incantamenti Eccezionali. Inoltre, ricevette la Medaglia d’Oro per il Contributo Innovativo alla Conferenza Alchemica Internazionale del Cairo. La lista di riconoscimenti scolastici e accademici di Silente è particolarmente lunga, e lo qualifica sicuramente come miglior studente che Hogwarts abbia mai visto. Uno studente brillante, e un gran lavoratore.

Aiutava gli studenti con i compiti tutti i venerdì

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Ha avuto una vita impegnata, sia al tempo di Animali Fantastici che di Harry Potter, ma ha sempre avuto tempo per le piccole cose. E, nonostante fosse impegnato nel proteggere ed aiutare Harry durante i suoi anni a Hogwarts, questo non significa che abbia trascurato il proprio dovere di preside. Infatti, ogni venerdì, Silente si rendeva disponibile per aiutare gli studenti con i compiti, in un’aula dedicata. Essendo un mago molto colto e abile, infatti, non sorprende che fosse in grado di aiutare gli studenti in ogni materia. Il motivo per cui sappiamo di questo fatto, è un manifesto appeso nella Sala Comune di Grifondoro.

Ha assunto la Cooman per proteggerla dai Mangiamorte

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Inizialmente, Silente non aveva troppo interesse nell’assumere la Professoressa Cooman. Infatti, il mago era famoso per avere un certo disprezzo nei confronti della Divinazione, anche se fu proprio la Cooman a fargli un po’ cambiare idea, dopo aver pronunciato una profezia sulla fine di Voldermort, che Piton sentì e riferì a Voldermort. Silente sapeva che la Cooman non fosse particolarmente dotata, e che inventasse per la maggior parte del tempo. Ma la assunse comunque, sapendo che, altrimenti, sarebbe stata facile preda dei Mangiamorte in cerca di lei.

Ha scritto per il giornale “Trasfigurazione Oggi”

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Molti fan di Harry Potter Animali Fantastici sapranno che Silente, prima di diventare preside di Hogwarts, era stato professore di Trasfigurazione. Anche se sarebbe stato probabilmente in grado di insegnare qualunque materia (tranne Divinazione, forse), scelse appunto questa materia. E non a caso: era infatti un esperto di Trasfigurazione e molto coinvolto. Non solo insegnava, ma scriveva regolarmente per la rivista Trasfigurazione Oggi. Non solo particolarmente capace nelle arti magiche, quindi, Silente era anche particolarmente bravo con le parole.

Ha aiutato Newt Scamander a scrivere “Animali Fantastici e Dove Trovarli”

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Con l’arrivo di Jude Law nei panni di Silente in Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald, sicuramente scopriremo di più sulla giovinezza del personaggio, e sul rapporto di Silente e Newt Scamander, l’autore appunto di Animali Fantastici e Dove Trovarli. Non è ancora ben chiaro dove la storia finirà per portare Silente, anche se sappiamo che, ad un certo punto, culminerà caon la storica battaglia contro Grindelwald, un avversario che Silente è stato restio a combattere per molto tempo. Inoltre, ad un certo punto, Scamander scrive inoltre Animali Fantastici, al quale Silente scrive un’introduzione. Il libro fu pubblicato dalla casa editrice Obscurus, il che sembra supportare la tesi che, come Clarence, anche Ariana fosse un Obscuriale che non era interamente in grado di controllare il proprio potere.

Le cripte maledette di Hogwarts

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Le cripte maledette non sono nemmeno nominate nei film di Harry Potter, ma hanno fatto la loro comparsa nel nuovo capitolo interattivo della storia, Harry Potter: Hogwarts Mystery. Nel gioco, ai giocatori viene rivelata l’esistenza di una leggenda su cinque cripte maledette nascoste ad Hogwarts, che contengono tesori vari, come oro e profezie. Le origini delle cripte in questione sono sconosciute, ma è possibile che siano state create dai fondatori di Hogwarts o da uno dei presidi. Nel gioco, la cui storia ha luogo prima dell’arrivo di Harry a Hogwarts, Silente ha lasciato la scuola in cera di informazioni sugli artefatti in questione. Non è uno da farsi sfuggire un mistero del genere.

Ha scoperto 12 usi del sangue di drago

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Non è chiaro quando Silente abbia fatto questa scoperta, uno dei motivi per i quali viene considerato uno dei maghi più grandi di sempre è la sua scoperta dei dodici usi del sangue di drago. Silente sembra molto affezionato a creature varie, tra le quali Fanny, le sue interazioni con i draghi sembrano essere quasi del tutto assenti dai libri di Harry Potter. Ma il fatto che la scoperta venga menzionata aiuta a rafforzare l’idea di un personaggio brillante e curioso, interessato a vari ambiti del mondo magico.

Ha ispirato Grindelwald

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Per la maggior parte della sua vita, Silente è stato un uomo incredibilmente virtuoso. Senza di lui, è probabile che Voldemort avrebbe regnato sull’intero mondo dei maghi per un bel po’ di tempo. Ma alla fine dei libri di Harry Potter, scopriamo che Silente non fosse il santo che Harry credeva. Infatti, aveva una volta conspirato con uno dei più terribili maghi oscuri di tutti i tempi. Forse scopriremo qualcosa di più a riguardo al suo rapporto con Grindelwald in Animali Fantastici, forse no, ma sappiamo che Silente e Grindelwald avevano lavorato insieme, e che Silente fosse dietro allo slogan di Grindelwald, “Per il Bene Superiore”. Per un bel po’ di tempo, infatti, Silente fu convinto del fatto che la missione di assoggettare i Babbani fosse veramente fatto per il bene superiore di tutti. Anche se si ribellò poi a Grindelwald, non rigettò mai interamente il motto: il suo comportamento controverso viene a galla nei libri di Harry Potter, quando viene sottolineato che, nel suo sforzo per contrastare Voldermort, spesso Silente ha messo in secondo piano la sicurezza e la felicità di Harry.

Il padre fu incarcerato ad Azkaban

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La sorella di Silente ha avuto una giovinezza tragica. Attaccata da tre ragazzini Babbani quando era molto giovane, l’esperienza la trumatizzò al punto da renderla incapace di usare la magia se non in scoppi improvvisi e pericolosi. Il padre di Albus, Percival, era talmente turbato dalla situazoine che decise di trovare i tre ragazzini responsabili e attaccarli a tua volta. Per questo crimine, Percival fu imprigionato ad Azkaban, lasciando la moglie a difendere da sola la famiglia. Anche se la rabbia del padre è comprensibile, il suo crimine ha probabilmente condannato la famiglia ad una vita peggiore di quella che avrebbero altrimenti avuto. E sembra che Silente abbia imparato, dalla vicenda, qualcosa sulla vendetta.

È lo studente più brillante che Hogwarts abbia mai visto

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Molti considerano Silente il migliore studente che abbia mai messo piede ad Hogwarts (anche se Tom Riddle potrebbe avere qualcosa da ridire a riguardo). Era uno studente molto dotato, oltre ad essere incredibilmente gentile e disponibile nei confronti del compagni. Ma il fatto che fosse adorato da tutti ai tempi della scuola potrebbe aver gonfiato l’ego di Silente in modo notevole. Il che spiega perché fosse così attratto dall’alleanza con Grindelwald al suo ritorno a Godric’s Hollow dopo la morte della madre. Silente sapeva di essere uno dei migliori maghi in circolazione, e lo sapeva, e a volte questa consapevolezza lo portò nella direzione sbagliata. Ma divenne un grande mago, soprattutto perché, alla fine, non lasciò le proprie abilità definire la propria persona.

Aberforth gli ha rotto il naso al funerale di Ariana

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La morte di Ariana fu il trauma che più segnò la vita di Silente. Non sapeva chi avesse scagliato la maledizione che la uccise, e temeva la risposta a questo interrogativo più di qualunque altra cosa. E la cicatrice che porta dopo l’episodio è non solo interna, ma anche esterna: dovuta al fatto che Aberforth gli ruppe il naso surante il funerale di Ariana. E non sembra che Albus abbia reagito all’attacco del fratello. Sapeva di meritare la punizione. Che fosse stata la propria bacchetta ad uccidere la sorella o meno, fu la sua reazione con Grindelwald che portò, in fin dei conti, al duello che la uccise, e Silente era cosciente del proprio ruolo nella vicenda più di chiunque altro.

La madre è Nata Babbana

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Come la maggior parte dei maghi più iconici del mondo di Harry Potter Animali Fantastici, Silente era un Mezzosangue. Infatti, il padre era un mago dal sangue puro, mentre la madre era una Nata Babbana. Il sogno di Silente è la creazione di un mondo di maghi nel quale la distinzione di sangue non conta nulla, ed è interessante riconoscere come le sue origini lo abbiano influenzato. Ed è interessante vedere come, nel mondo di Harry Potter, i personaggi mezzosangue, essendo i personaggi a metà tra una cosa e l’altra, rappresentano il fatto che sono le scelte fatte dalle poersone, e non le loro origini o il loro sangue, a definirle.

Era amico di Nicolas Flamel

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Silente fu amico di molti maghi famosi durante la sua carriera a Hogwarts. Tra cui Nicolas Flamel, l’alchemista che creò la Pietra Filosofale. Infatti, il lavoro di Silente con Flamel nel campo dell’alchemia era una delle cose per le quali Silente era conosciuto. Anche se non vediamo mai Flamel, sappiamo che Silente si consulta con lui quando diventa evidente che Voldemort sta usufruendo della sua creazione. La sua amicizia con l’alchemista fu quindi cià che lo aiutò a contrastare i piani di Voldemort, anche se questi arrivò molto vicino all’avere successo. Fortunatamente, un ragazzino di nome Harry Potter decise di aiutarlo.

Venne insignito dell’Ordine di Merlino, prima classe, per aver sconfitto Grindelwald

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Ci viene detto più di una volta che Silente è insignito dell’Ordine di Merlino, prima classe per il suo contributo al mondo dei maghi. Il che è chiaro fin da subito, ma come esattamente Albus si fosse meritato tale onore rimane un mistero per parecchio tempo. Silente ha sempre avuto l’aura di un personaggio leggendario, ma è verso la fine della serie che ne scopriamo le ragioni principali. Infatti, il riconoscimento dell’Ordine di Merlino arrivò dopo essersi confrontato con Grindelwald in un duello che aveva evitato per tempo, nonostante il mago stesse acquistando sempre più potere. Nonstante Grindelwald fosse un mago particolarmente abile, Silente riuscì ad avere la meglio, recuperando oltretutto la propria bacchetta nel corso del duello.

Fonte: Screen Rant

Avengers: Infinity War, 10 problemi che il film causerà al MCU

Avengers: Infinity War, 10 problemi che il film causerà al MCU

ATTENZIONE, l’articolo contiene SPOILER su Avengers: Infinity War

Avengers: Infinity War è ormai nelle sale da diverse settimane, eppure il suo finale tragico e i risvolti inaspettati dell’ultimo atto del film destano ancora moltissimi interrogativi e domande senza risposta nei fan.

Cosa farà chi è sopravvissuto allo schiocco delle dita di Thanos? Come interverrà Captain Marvel (introdotta nella scena post credits)? Cosa vedremo in Avengers 4? Ma soprattutto, che significato avranno gli eventi del film per il prosieguo dell’universo cinematografico Marvel?

Leggi anche – Avengers: Infinity War, i buchi di trama “sistemati” e quelli “creati” dal film

Ecco allora 10 problemi che, molto probabilmente, Avengers: Infinity War causerà al MCU (rilevati da ScreenRant):

Il gruppo degli eroi dimezzato

avengers infinity warIspirandosi ai fumetti di Infinity Gauntlet (pubblicati nel 1991 e scritti da Jim Starlin), il film dei fratelli Russo si conclude con thanos che “schiocca le dita” dimezzando metà della popolazione terrestre. Tra questi c’è anche buona parte degli eroi, come Black Panther, Doctor Strange, Scarlet Witch, Spider-Man, Star-Lord, Drax, Mantis, Groot, Bucky Barnes e Falcon.

Dunque, cosa ne sarà del MCU senza questi eroi? Al momento gli unici vivi o confermati sono Captain America, Thor, Vedova Nera, Iron ManHulk e Rocket. Cosa si inventeranno gli sceneggiatori per rinforzare l’esercito di Vendicatori che dovrà affrontare le nuove sfide di Avengers 4 (e non solo)?

Iron Man bloccato nello spazio

avengers infinity warGià dal primo atto del film vediamo Tony Stark portato nello spazio per impedire all’Ordine Nero di prendere la gemma dell’infinito in mano di Doctor Strange, e mentre gli altri eroi sono nel Wakanda a combattere, Iron Man resta bloccato su Titan insieme a Spider-Man.

Emotivamente provato da quanto successo (Peter Parker gli muore fra le braccia e Thanos ha ottenuto tutte le gemme), Tony si trova ora in una situazione precaria: riuscirà a tornare sulla Terra per ricongiungersi ai Vendicatori originali?

La fine di Gamora

avengers infinity warIl sacrificio di Gamora è stato forse il momento più scioccante e doloroso del film, con Thanos “costretto” ad uccidere sua figlia per ottenere la gemma dell’anima.

Tuttavia alcuni fan del personaggio e dei fumetti originali sembrano aver trovato questa morte insoddisfacente rispetto alle aspettative: dal suo legame con Thanos alla conoscenza del luogo dove è nascosta la gemma, molti hanno trovato fin troppo “scontato” l’arco narrativo di Gamora.

Magari sarà proprio Avengers 4 a vendicare il suo omicidio oppure a trovare il modo per resuscitarla e concludere diversamente il suo percorso nel MCU?

La distruzione del Wakanda

avengers infinity warIntroducendo la nazione del Wakanda in Black Panther, il MCU ha poi riproposto la terra di T’Challa come palcoscenico dell’ultimo atto di Infinity War dove ha avuto luogo l’epica battaglia fra Vendicatori e esercito di Thanos.

Buona parte dei suoi paesaggi sono stati rasi al suolo dal combattimento (e chissà cosa avrà scatenato lo schiocco delle dita…), tuttavia sembrerebbe che la principale metropoli sia ancora intatta (perché non inquadrata nel film).

Black Panther è morto come molti altri eroi, ma Shuri? La sorellina di T’Challa non si è vista nel finale di Infinity War

Il rapporto di Tony e Pepper è in pericolo

avengers infinity warNelle scene iniziali di Infinity War abbiamo visto un bel momento fra Tony Stark e Pepper Potts mentre fanno jogging insieme a Happy Hogan e fantasticano all’idea di diventare genitori. Successivamente l’Ordine Nero attacca New York e Tony è costretto ad intervenire insieme a Doctor Strange e Bruce Banner.

Se ricordate bene, Tony e Pepper hanno sempre dovuto affrontare i problemi derivanti dall’impegno su larga scala dell’eroe che toglierebbe tempo alla sua compagna (preoccupata per la sua incolumità).

Ora il futuro della coppia però resta incerto come non mai: in Avengers 4 potrebbe unirsi in matrimonio (come testimoniato da alcune foto rubate dal set), oppure dividersi a causa della morte di Tony?

La “crisi” di Hulk

avengers infinity warHulk è stato avvistato solamente nel prologo del film, mentre cercava di contrastare Thanos insieme a Thor. Da allora, per il trauma subito, Bruce Banner è apparso incapace di richiamare il Golia Verde prima di indossare l’armatura Hulkbuster e dare il suo contributo nella battaglia del Wakanda.

Certo il dubbio resta: riuscirà Banner a scatenare l’Hulk in Avengers 4? Come potrà aiutare gli altri Vendicatori nell’impresa? Supererà la crisi?

Cosa ne sarà delle gemme dell’infinito?

avengers infinity warLe gemme dell’infinito, disseminate nel corso degli ultimi dieci anni di film, sono state le vere Macguffin del MCU, ma ora che Thanos le ha ottenute tutte e lo spettatore sa dove si trovano, come faranno a sbarazzarsene i nostri eroi?

Alcuni ipotizzano che i Vendicatori torneranno indietro nel tempo per forgiare il proprio guanto dell’infinito, da completare con le gemme per impedire a Thanos di distruggere l’universo…sarà davvero così?

Come si inserirà Captain Marvel?

avengers infinity warCome rivelato dall’unica scena post credits posta alla fine di Infinity War, Captain Marvel comparirà in Avengers 4 per cercare di salvare la situazione. Sappiamo però che, due mesi prima dell’uscita del film, arriverà nelle sale lo standalone su Carol Danvers, con Brie Larson nei panni della supereroina, ambientato negli anni novanta.

Dunque la domanda è: come verrà inserita all’interno di Avengers 4? Ci sarà un salto temporale e Captain Marvel tornerà dallo spazio in cui è confinata più di dieci anni dopo gli eventi della sua origin story?

Alcuni dei personaggi principali dovranno andarsene

avengers infinity warIl traguardo dei dieci anni tagliato dai Marvel Studios assume, per il futuro del franchise, un significato non soltanto iconico ma anche contrattuale: molti attori della vecchia guardia, che hanno fatto grande l’universo cinematografico, sono in scadenza ed è alquanto probabile che lasceranno i loro rispettivi ruoli dopo Avengers 4.

Inoltre, a livello sentimentale, per alcuni è giunto il momento di lasciare spazio alla nuova generazione di eroi già introdotti nel MCU. Robert Downey Jr. e Chris Evans sono ora in cima alla lista, come pure Sebastian Stan o Jeremy Renner…chi saranno gli attori che concluderanno il loro viaggio?

La necessità di introdurre la nuova generazione di eroi

avengers infinity warProprio in riferimento al punto precedente, i Marvel Studios hanno di recente confermato che i piani di produzione per i prossimi anni includono l’avvio di un nuovo franchise sui Vendicatori (ovvero su “altri” Avengers oltre gli originali).

Ad esempio, Spider-Man è stato accolto da Tony Stark ed è diventato a tutti gli effetti un Vendicatore in Infinity War, poi c’è Shuri, la sorellina iper-tecnologica di T’Challa, Ant-Man e Bucky, insomma sono diversi i candidati a sostituire le poltrone lasciate vuote dai membri fondatori del team. Cosa sceglieranno i Marvel Studios?

Avengers: Infinity War, ecco perché non abbiamo visto la Battaglia di Xandar?

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L’inizio di Avengers: Infinity War ci proietta nel mezzo dell’azione, con Thanos che sta per impossessarsi della Gemma dello Spazio, dopo aver preso la Gemma del Potere da Xandar, dove i Nova Corp la custodivano (vedi Guardiani della Galassia). Tuttavia in molti si sono chiesti perché la Marvel abbia deciso di lasciar fuori questa parte della storia, la decimazione degli xandariani e anche l’insufficiente forza difensiva dei Nova Corp, travolti da Thanos e dal suo Ordine Nero.

Una delle ipotesi più accreditate per questa scelta, riguarda il futuro del MCU. Secondo la teoria più diffusa, sembra che tutto ciò che non abbiamo visto in Infinity War serva poi per impostare i film futuri del Marvel Cinematic Universe

Come sappiamo, Thanos non distrugge mai completamente una civiltà, solo la metà della stessa. Questo vuol dire che, nel fuori campo del film dei Russo, il Titano Pazzo deve aver concesso a metà dei profughi asgardiani di fuggire (tra loro forse Valchiria) e anche a metà della popolazione di Xandar di sopravvivere. Questa scelta potrebbe motivare i Nova Corp a organizzare un corpo speciale adatto alla guerra, diverso dal semplice corpo di difesa che abbiamo visto nel primo Guardiani. A seguito di questa situazione si potrebbero quindi porre le basi per un nuovo film su Valchiria, magari, cavalcando l’onda delle eroine protagoniste e soprattutto un film su Nova, che potrebbe essere ormai inevitabile.

Che ne pensate?

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Podcast #1 Cinefilos.it – Avengers: Infinity War

American Horror Story 8: Billie Lourd ritornerà nel cast

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American Horror Story 8: Billie Lourd ritornerà nel cast

Continua lo sviluppo di American Horror Story 8, l’annunciata ottava stagione di American Horror Story, la serie creata da Ryan Murphy per il canale americano FX.

Oggi arriva da Deadline la notizia che l’attrice  Billie Lourd è pronta a tornare nel cast in un nuovo ruolo che come spesso accade per lo show American Horror Story al momento non è stato reso noto.

American Horror Story 8

American Horror Story 8: Apocalypse è l’ottava stagione della serie tv American Horror StoryAmerican Horror Story creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk per la rete via cavo FX della FOX. La serie è ambientata l’8 novembre 2016: durante la notte delle elezioni presidenziali americane Ally Mayfair-Richards, sua moglie Ivy, loro figlio Oz e i coniugi Chang si ritrovano per assistere all’elezione del quarantacinquesimo presidente americano Donald Trump. Ally ne rimane sconvolta, teme per la sua famiglia omogenitoriale e per questo le sue fobie, coulrofobia (paura dei clown) e tripofobia (paura di buchi piccoli e ravvicinati), ritornano a galla, sebbene avesse imparato a controllarle.

American Horror Story 8: Apocalypse protagonisti sono i personaggi Cordelia Goode e Wilhemina Venable interpretate da Sarah Paulson, Mallory interpretata da Billie Lourd, Michael Langdon interpretato da Cody Fern, Madison Montgomery interpretata da Emma Roberts, Coco St. Pierre Vanderbilt interpretata da Leslie Grossman, Miriam Mead interpretata da Kathy Bates, Dinah Stevens interpretata da Adina Porter, Mr. Gallant e Jeff Pfister interpretati da Evan Peters e John Henry Moore, interpretato da Cheyenne Jackson. Nei ruoli ricorrenti troviamo Constance Langdon, interpretata da Jessica Lange, Myrtle Snow e Moira O’Hara, interpretate da Frances Conroy, Zoe Benson e Violet Harmon, interpretate da Taissa Farmiga, Queenie, interpretata da Gabourey Sidibe, Misty Day, interpretata da Lily Rabe e Timothy Campbell, interpretato da Kyle Allen.

Avengers: Infinity War, l’arrivo di Thor nel Wakanda ricreato con i Lego [video]

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Uno dei momenti più emozionanti di Avengers: Infinity War è stato ricreato da Huxley Berg Studios usando i Lego e, come potete vedere qui sotto, la scena ripete esattamente gli stessi dettagli del film, incluse musiche e battute dei personaggi.

Avengers: Infinity War – Recensione del film Marvel Studios

Vi ricordiamo che il film, diretto da Anthony e Joe Russo e prodotto da Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale lo scorso 25 aprile.

La sinossi: Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

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Avengers: Infinity War, ecco quando arriverà in blu-ray e dvd

Stan Lee: “Tom Holland è lo Spider-Man che immaginavo mentre lo creavo”

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Dopo l’uscita di Spider-Man: Homecoming molti fan dei Marvel Studios avevano lamentato una poca aderenza di Tom Holland alla controparte dei fumetti (rispetto ai precedenti Tobey Maguire e Andrew Garfield), tuttavia il messaggio pubblicato su Twitter da Stan Lee sembrerebbe affermare che Holland è il Peter Parker più fedele all’originale. O almeno, all’idea originale che aveva il suo creatore.

Penso che Tom Holland sia uno Spider-Man grandioso. Ha l’altezza e l’età esatte che immaginavo quando ho creato per la prima volta il personaggio. Spidey non doveva essere troppo grande.

Stan Lee rivela qual è il suo cameo preferito nel MCU

Vi ricordiamo che Holland è in sala con Avengers: Infinity War, il cinecomic diretto da Anthony e Joe Russo, ma tornerà presto sul grande schermo con il sequel di Spider-Man: Homecoming, le cui riprese partiranno nel corso del 2018.

Il secondo capitolo sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga

Spider-Man: Homecoming sequel, svelato il nuovo costume di Peter Parker?

Lanterna Verde: Ryan Reynolds risponde alla “battuta” della Warner Bros.

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Due giorni fa vi avevamo riportato il simpatico tweet della Warner bros. che ironizzava sul flop di Lanterna Verde, il cinecomic con protagonista Ryan Reynolds uscito nel 2011 e oggi citato in uno dei suoi momenti più divertenti da Deadpool 2 (attualmente nelle nostre sale).

La risposta di Reynolds non ha tardato ad arrivare, come potete leggere qui sotto:

Beh, se avessimo usato un NuvaRing fin dall’inizio, non ci saremmo trovati in questo pasticcio

https://twitter.com/VancityReynolds/status/997935221176721408?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fwarner-bros-green-lantern-ring-ryan-reynolds%2F

Lanterna Verde: la Warner Bros. riconosce il flop del film e ironizza con Ryan Reynolds

Vi ricordiamo che Reynolds è nelle sale con Deadpool 2, sequel diretto da David Leitch in cui compariranno anche Zazie Beetz nei panni di Domino e Josh Brolin in quelli di Cable.

Di seguito la nuova sinossi del film:

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Ryan Reynolds confessa di non aver mai visto la versione finale di Lanterna Verde

Avengers: Infinity War, Sebastian Stan scherza sulla “morte” di un personaggio

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ATTENZIONE, l’articolo contiene SPOILER su Avengers: Infinity War

Ospite di un panel del Wizard World Philly dedicato a Avengers: Infinity War, Sebastian Stan ha ironizzato su una ormai celebre battuta del film che vede protagonista Peter Parker nel momento della sua “dipartita”.

Stretto fra le braccia di Tony Stark il ragazzo sussurra “Signor Stark, non mi sento tanto bene…” prima di scomparire dopo lo schiocco delle dita di Thanos.

Così, rispondendo ad una fan che gli chiedeva cosa avrebbe detto Bucky nella stessa situazione al suo amico Steve Rogers, l’attore ha citato la frase “Steve, non mi sento tanto bene…” scatenando le risate della sala.

Qui sotto il video:

https://twitter.com/iamgeekingout/status/997920074479489024?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favengers-infinity-war-sebastian-stan-spider-man-death%2F

Avengers: Infinity War è il cinecomic con il più alto incasso della storia

Vi ricordiamo che Avengers: Infinity War, diretto da Anthony e Joe Russo e prodotto da Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale lo scorso 25 aprile.

La sinossi: Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

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Sebastian Stan: “Bucky sarebbe un Captain America completamente diverso”

Deadpool 2: James Gunn fa i complimenti al film e condivide un simpatico “Groot-Pool”

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Deadpool 2 ha festeggiato il suo incredibile weekend d’apertura al box office superando i 130 milioni di dollari di incasso (15 soltanto in America!) e ricevendo i complimenti direttamente da James Gunn, regista e sceneggiatore dei Guardiani della Galassia.

Gunn si è congratulato con Ryan Reynolds e il suo team per il risultato raggiunto, condividendo su Twitter un simpatico “Groot-Pool” che potete vedere qui sotto:

https://twitter.com/JamesGunn/status/997869162834739200?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjames-gunn-deadpool-2-groot-pool%2F

Deadpool 2, recensione del film con Ryan Reynolds

Diretto da David LeitchDeadpool 2 è nelle nostre sale dal 15 maggio. Nel cast Ryan Reynolds nei pani del Mercenario Chiacchierone della MarvelZazie Beetz in quelli di Domino e Josh Brolin in quelli di Cable.

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una caffetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

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Deadpool 2: tutti i maggiori SPOILER del film

Batman v Superman: Zack Snyder conferma che Flash ha usato il Tapis roulant cosmico

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Zack Snyder è tornato a parlare di Batman v Superman con i suoi fan riferendosi al “sogno” di Bruce Wayne con protagonista Barry Allen (in cui Flash sembrava voler avvertire il cavaliere oscuro di una minaccia imminente), dopo aver chiarito negli scorsi mesi che ciò che lo spettatore ha sempre ritenuto un sogno è in realtà successo veramente.

Ebbene il regista ha confermato che per tornare indietro nel tempo, Barry usufruisce del Tapis roulant cosmico, un dispositivo immaginario che ricorre spesso nell’universo della DC Comics apparso per la prima volta in The Flash n. 125 del 1961.

Di seguito trovate tutte le risposte di Snyder raccolte da un fan:

https://twitter.com/ItsDavery/status/998212818577981441?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fzack-snyder-flash-cosmic-treadmill-batman-v-superman%2F

Batman v Superman: Zack Snyder rivela i segreti della “visita” di Flash a Bruce

Ricordiamo che Batman v Superman Dawn of Justice, è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman figurano Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne.

La sinossi: Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il forte e vigoroso vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis mentre il mondo è in lotta per capire di che tipo di eroe ci sia davvero bisogno. Con Batman e Superman in guerra l’uno contro l’altro, una nuova minaccia si fa velocemente strada, mettendo l’umanità in un pericolo ancora più grande come mai prima d’ora.

Batman V Superman: tutti gli easter egg confermati da Zack Snyder

Avengers: Infinity War, ecco quando arriverà in blu-ray e dvd

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Avengers: Infinity War, ecco quando arriverà in blu-ray e dvd

I Marvel Studios hanno annunciato che Avengers: Infinity War arriverà sul mercato homevideo il 31 Luglio 2018, ovviamente in formato 4K, Blu-Ray e Dvd.

Nelle prossime settimane verranno rivelati tutti i contenuti extra dell’edizione tra cui, speriamo, le scene eliminate descritte dai registi Anthony e Joe Russo nelle scorse settimane.

Avengers: Infinity War è il cinecomic con il più alto incasso della storia

Vi ricordiamo che il film, diretto da Anthony e Joe Russo e prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee, è arrivato nelle nostre sale lo scorso 25 aprile.

La sinossi: Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

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Ant-Man and The Wasp: Scott e Cassie Lang nel nuovo spot

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Ant-Man and The Wasp: Scott e Cassie Lang nel nuovo spot

Immagini inedite di Scott e Cassie Lang sono state inserite nel nuovo spot tv di Ant-Man and The Wasp, secondo capitolo dedicato all’eroe Marvel con protagonisti Paul Rudd ed Evangeline Lilly.

Potete dargli un’occhiata qui sotto.

https://youtu.be/gioK9dBpbGw

Ant-Man and the Wasp, full trailer: Scott e Hope in azione

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

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Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Alla produzione ci sono Kevin Feige con Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e Stan Lee nei panni di executive producers.

Ant-Man and the Wasp – il trailer italiano

Arrow 7 stagione: trama, cast e dove vederla in streaming

Arrow 7 stagione: trama, cast e dove vederla in streaming

Arrow 7 è la settima stagione della serie tv Arrow  ideata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg per la DC Entertainment e il network The CW.

Arrow 7: uscita e dove vederla in streaming

La settima stagione di Arrow è andata in onda dal 15 ottobre 2018 al 13 maggio 2019 sul network The CW. Arrow 7 un streaming è disponibile su Prime Video.

Arrow 7: trama e cast

Nella settima stagione, Felicity cerca nuovi alleati per aiutare a catturare Diaz e liberare Oliver dalla prigione. Dopo la sconfitta di Diaz e il rilascio dalla prigione, Oliver e la sua squadra vengono sostituiti dall’SCPD. La sua sorellastra, Emiko Queen , emerge come la nuova Freccia Verde; tuttavia, viene successivamente rivelato che è la leader del gruppo terroristico del Nono Cerchio . La stagione presenta flashforward a vent’anni nel futuro, con l’ormai adulto William che riceve un messaggio misterioso. Unendosi agli ex alleati di Oliver, scopre sua sorella, Mia , la figlia di Oliver e Felicity , e lavora per salvare la città da un attacco informatico.

Arrow 7: trailer

Deadpool nel MCU? ecco cosa sanno Rhett Reese e Paul Wernick

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Mentre Deadpool 2 sta sbancando il box office mondiale, la domanda che sorge spontanea dopo l‘acquisto da parte di Disney della FOX è: vedremo prima o poi Deadpool nel Marvel Cinematic Universe?

La stessa domanda è stata posta agli sceneggiatori di Rhett Reese e Paul Wernick durate una sessione di Q&A su Reddit la cui risposta  è stata poi ripresa da CB:  

«Non ne siamo ancora sicuri. Gli avvocati non permetteranno a nessuna delle due parti di parlare. Abbiamo cercato di iniziare una conversazione con Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, usando dei segnali di fumo, ma è stato richiamato il Dipartimento dei vigili del fuoco di Los Angeles.»

I due hanno poi aggiunto ancora: «La buona notizia è che con l’accordo Disney-Fox la lista di personaggi a cui abbiamo accesso sta crescendo sostanzialmente. E la cosa ci fa sorridere parecchio man mano che andiamo avanti. Non possiamo dire altro.»

LEGGI ANCHE: Avengers e non solo: 15 momenti improvvisati dagli attori

Leggendo tra le righe possiamo dunque dire che un principio di unione tra i due universi si stia consumando, ma va anche detto che dalle parole molto criptiche degli sceneggiatori si capisce che la Disney non ha intenzione di cancellare l’universo FOX in un colpo solo come Thanos, anche obbligata da questioni legali, dunque è probabile che come già ipotizzato la cosa avverrà molto gradualmente e senza snaturare le peculiarità delle storie messi in piedi fino ad ora da 20th Century Fox, che ha comunque prodotto uno dei migliori film basati su un fumetto degli ultimi anni (LOGAN).

LEGGI ANCHE,Avengers Infinity War: 10 teorie dei fan che si sono rivelate corrette

Inoltre, di seguito, ecco la nuova sinossi del film:

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

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Diretto da David LeitchDeadpool 2 vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del Mercenario Chiacchierone della MarvelZazie Beetz sarà Domino, Josh Brolin sarà invece Cable.

The Batman: Andy Serkis vorrebbe far parte del film

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The Batman: Andy Serkis vorrebbe far parte del film

Mentre cresce l’incertezza dietro al film standalone The Batman diretto da Matt Reeves, qualche giorno fa l’attore Andy Serkis, noto per  aver lavorato allungo con Matt Reeves con i suoi ruoli in performance capture, ha rivelato che vorrebbe ritornare a lavorare con il regista nel suo prossimo film su Batman.

JOBLO ha chiesto all’attore:  Hai lavorato con Matt Reeves in alcuni di quei film e sono curioso: sta lavorando a THE BATMAN per WB, c’è qualche interesse per te a far parte di questo o avventurarti nell’universo DC?

“Oh, certo! Voglio dire, andrei i qualsiasi universo creato da Matt [Reeves]. Voglio dire, è un regista davvero brillante. Lavorerei ancora con qualsiasi cosa con lui, sai, lo adoro e siamo molto amici, amici intimi, e penso che sia un regista straordinario di sicuro.”

Riguardo al film, sulla base di quanto detto in precedenza da Reeves stesso, si muoverà su un contesto più realistico, dunque saremmo sorpresi se ci fosse spazio per un personaggio in CGI che potrebbe interpretare Serkis.

The Batman sarà prodotto da Ben Affleck Geoff Johns che firmeranno anche la sceneggiatura. Nel cast anche Joe Manganiello.

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FONTE: JoBlo

Avengers e non solo: 15 momenti “leggendari” improvvisati dagli attori

Si investono milioni di dollari, nei film di supereroi (sembra che il budget di Avengers: Infinity War si sia aggirato attorno ai 316 milioni di dollari). Il che vuol dire che ci sono delle scadenze regolari, e che i tempi sono ristretti. Ma anche i migliori blockbuster sanno come utilizzare i propri attori al meglio, e si trova sempre spazio per l’improvvisazione (spesso regalando perle).

Mentre gli aneddoti legati ai film della DC Comics e il francise di X-Men della Fox sono meno conosciuti, non vuol dire che non ci siano dei piccoli gioielli qua e là. E il fatto che siano pochi, forse, ci fa notare il loro valore, perché mostrano quanto gli attori siano in realtà capaci di capire e abitare il personaggio, anche quando hanno a che fare con un copione più rigido. Quindi, ecco una bella panoramica sui migliori momenti di improvvisazione nei film di supereroi. Da Batman ad Avengers, passando per Deadpool, Ant-Man, e non solo: 15 momenti di improvvisazione nei film di supereroi.

Batman vede Doomsday (Batman v Superman: Dawn of Justice)

avengersConsiderato quanti si fossero inizialmente opposti alla presenza di Ben Affleck nei panni di Batman, è sorprendente che in realtà l’attore si sia dimostrato un Cavaliere Oscuro più che all’altezza. Mentre Batman è conosciuto per il proprio  acume (e per i propri gadget), è anche un personaggio divertente quando si lascia andare a commenti realistici e schietti riguardo ai propri avversari.

Come quando, nel film, vede Doomsday per la prima volta e gli scappa un’imprecazione. A quanto pare, l’imprecazione viene da Affleck stesso e non dal copione: come ha spiegato ad Entertainment Weekly, il motivo della scelta è stata la volontà di dare un momento di umanità al supereroe. Dopo averne parlato con Zack Snyder, racconta, i due hanno deciso che avrebbe funzionato, soprattutto essendo qualcosa che il pubblico non si aspetta da Batman, e perché aggiunge un tocco di realismo al personaggio.

“Danzi mai col diavolo nel pallido plenilunio?” (Batman, 1989)

avengersIl Batman di Tim Burton è diventato uno dei fondamentali dei film di supereroi. Ha dato origine ad una serie di film di Batman lungo il corso di tutti gli anni Novanta, con diversi livelli di qualità e successo. Uno dei momenti migliori del film vede come protagonista Jack Nicholson nei panni di Joker, ovviamente. Secondo quanto riportato dal New York TimesNicholson fu abbastanza altezzoso e silenzioso sul set, rifiutandosi di partecipare ad un documentario sulle riprese del film.

Che ciò fosse intenzionale è ancora in dubbio: per molti interpreti del Joker, infatti, un comportamento particolare sul set è il risultato di un lavoro e un’immedesimazione intensa nella psiche perversa del personaggio. Il che potrebbe certamente avere un impatto sulla persona e, soprattutto, sul suo comportamento sul set. E Nicholson è stato un Joker pazzesco. Uno dei suoi momenti migliori del film è quello nel quale spara a Bruce Wayne dopo avergli chiesto: “Danzi mai col diavolo nel pallido plenilunio?” Dopo aver sparato, il Joker lascia l’appartamento e saltella per strada. A quanto pare, Nicholson ha improvvisato la danza, con la volontà di rendere sullo schermo il senso dell’umorismo privo di buongusto di Joker.

Clint Barton se la prende con Pietro (Avengers: Age of Ultron)

avengersMolti fan degli Avengers hanno sentito la mancanza di Clint Barton in Avengers: Infinity War, anche se poi il personaggio ha avuto un ruolo importante in Avengers: Endgame. Mentre il Clint Barton del MCU non è un casino come nei fumetti, nei film ha ancora tantissime opportunità per far ridere il pubblico. In Avengers: Age of Ultron, Barton è colui che sembra aver legato di più con Wanda e Pietro Maximoff. Mentre il legame tra Wanda e Clint sembra essere più garbato, Pietro è colui che risveglia il suo sarcasmo.

Ma la frustrazione del personaggio ha spinto Jeremy Renner ad improvvisare. Come quando Pietro, durante la battaglia finale, dopo aver portato via la sorella, si prende gioco di lui, dicendo: “Stammi dietro, vecchietto!”. Al che, Clint se la prende, sarcasticamente puntando le frecce contro di lui e mormorando tra sé e sé: “Nessuno lo saprebbe, nessuno.” Prima di corrergli dietro, ovviamente. Renner ha improvvisato la battuta, ed è un momento piuttosto divertente e uno dei momenti migliori di Occhio di Falco.

Peggy Carter e i pettorali di Steve (Captain America: Il primo Vendicatore)

avengersLegioni di fan sono andati in estasi per l’attraente barba che Steve Rogers sfoggia in Avengers: Infinity War, e prima di allora per la scena di Captain America: Il primo Vendicatore che vede l’eroe a torso nudo. Dopo la procedura che dota Captain del Siero del super soldato, lui esce con passo un po’ malfermo dalla macchina. L’Agente Peggy Carter è lì. È chiaramente agitata, e allunga la mano per toccare i pettorali dell’uomo prima di ritirare velocemente la mano.

A quanto pare, il momento è stato interamente improvvisato dall’attrice Hayley Atwell. A quanto pare, non aveva mai visto l’attore in quelle condizioni, e si è lasciata trasportare dal momento, dando origine ad un momento piuttosto divertente. Atwell ha improvvisato anche sul set di Agent Carter, soprattutto in compagnia con l’amico di una vita James D’Arcy, che interpreta Edwin Jarvis.

Tony Stark e il cibo (The Avengers)

avengersSia i fan più occasionali, che i più affezionati nei fandom della Marvel credono che Robert Downey Jr. sia un po’ Tony Stark, piuttosto che interpretarlo. In ogni film, infatti, gli spettatori hanno la sensazione che l’attore, più che recitare, si presenti sul set e faccia quello che vuole, nei panni di Tony. Non è così, chiaramente, ma veste i panni di Tony così alla perfezione che tutto quello che fa sullo schermo sembra che avvenga senza sforzi. E, di tanto in tanto, improvvisa alla grande.

In particolare, alcuni dei suoi momenti di improvvisazione migliori e più famosi del film degli Avengers del 2012 hanno a che fare col cibo. A quanto pare, infatti, Downey aveva l’abitudine di accumulare snack sul set. Uno di questi snack erano i mirtilli, che famosamente offre a Bruce Banner: il momento è stato interamente improvvisato, e Mark Ruffalo è stato al gioco. Il secondo momento, che è anche il più famoso, ritorna in vita e comincia a parlare di kebab, il che ha dato origine alla scena post titoli di coda.

Odin bandisce Thor (Thor)

avengersGli attori di Thor, probabilmente non a caso, sono piuttosto grandiosi, Shakespeariani: il che conferisce non solo un certo senso di grandezza ad Asgard, ma anche e soprattutto un tono epico generale. Nel primo film di Thor, il regista Kenneth Branagh ha saputo come utilizzare quel talento (che è anche il proprio), e ciò si vede soprattutto nell’interpretazione di Anthony Hopkins nel ruolo di Odin.

Hopkins è un attore leggendario, che sa come accattivare il pubblico: che sia spaventandolo, facendolo ridere, o spezzandogli il cuore. Branagh ha intelligentemente lasciato che Hopkins improvvisasse il discorso con il quale bandisce Thor da Asgard. Non solo perché voleva dare spazio e beneficiare dell’attore, ma anche perché voleva delle reazioni genuine da tutti i presenti. E si vede: il modo in cui sia Hemsworth che Hiddleston trattengono le lacrime è più che recitazione.

Le discussioni coniugali di Scott Lang (Ant-Man)

avengersPer un film che nessuno sembrava aspettare davvero, Ant-Man è pieno di momenti esilaranti, e meritevoli di grande immaginazione. E il merito è soprattutto dei talenti comici che hanno lavorato al film, tra cui (soprattutto) Paul Rudd. E il regista Peyton Reed, il quale ha lavorato commedie come Ragazze nel pallone, sa quando lasciar fare agli attori. Il che succede, nel film, nella maggior parte delle scene in famiglia.

Infatti, ciò che distingue Lang dagli altri supereroi è la sua attenzione alla vita della propria famiglia, composta dalla figlia Cassie (Abby Ryder Forston), dall’ex moglie Maggie (Judy Greer) e dal fidanzato di questa Paxton (Bobby Cannavale). Stando a quello che di che Cannavale, la maggior parte delle scene tra di lui, Rudd e Greer sono state improvvisate sul set: il che ha un effetto straordinario quando si cerca di rendere l’effetto di vita vera.

Star-Lord (Guardiani della Galassia)

avengersSiamo tutti d’accordo sul fatto che i film di Guardiani della Galassia sono gioielli dell’action comedy. In particolare, il primo film è fantastico, considerato quanto poco fossero conosciuti i Guardiani per il pubblico cinematografico. Il regista James Gunn è stato più che felice di lasciar improvvisare Chris Pratt, il quale aveva mostrato eccezionali doti comiche e d’improvvisazione sul set di Park and Recreation.

Uno dei tanti momenti esilaranti frutto di questa alleanza tra l’attore e il personaggio è quello che vediamo durante la visita al Collezionista: quando lo visitano per consegnarli la Gemma del Potere, Peter fa accidentalmente cadere la sfera che la contiene, sparendo dall’inquadratura per riafferrarla ed emergendo con un’espressione esilarante. E sembra che Pratt abbia davvero fatto scivolare l’oggetto, e che Gunn abbia amato il momento e la reazione di Pratt così tanto da lasciare la scena nel film.

La scena della barca (Wonder Woman)

avengersWonder Woman è stato fantastico per tantissimi motivi: dai combattimenti al modo eccezionale in cui i personaggi vengono rappresentati, alle implicazioni politiche del film. E la relazione tra Diana e Steve Trevor è stato qualcosa di speciale. Perché sembrava vera e vissuta, in un modo in cui spesso i blockbuster non riescono a gestire le storie d’amore. E la scena della barca è stata sicuramente memorabile. Diana e Steve si stanno allontanando da Themyscira, in modo che lui ritorni a Londra e che Diana possa andare in cerca di Ares.

Durante il viaggio, comunque, i due hanno una conversazione piuttosto divertente sulle origini di Diana e sugli usi degli uomini. È  uno dei momenti più divertenti del film, se non il più divertente, specialmente grazie allo sconcerto mostrato da Steve. In un’intervista agli attori Gal Gadot e Chris Pine, i due hanno rivelato che la scena in questione è stata per la maggior parte improvvisata. E Pine ha lodato la capacità dell’attrice di raccontare in modo assolutamente naturale fatti dell’altro mondo. Il che gli ha permesso di reagire con facilità nello stesso modo in cui qualunque essere umano avrebbe reagito al posto di Steve: con una certa innocenza.

Weasel vede il viso di Deadpool (Deadpool)

avengersDopo le accuse di cattiva condotta e molestie ed essere stato arrestato per aver, a quanto pare, riportato un finto allarme bomba, T. J. Miller non apparirà in X-Force, lo spin-off con Ryan Reynolds, nonostante il fatto che alcuni dei momenti di Weasel nel primo capitolo siano stati oro puro. La sua interpretazione esilarante è dovuta non solo alla chimica evidente con Ryan Reynolds, ma anche al modo impassibile con il quale pronuncia le proprie battute. Deadpool 2 sarà l’ultima volta che vedremo il personaggio di Weasel sullo schermo, una presenza che è già stata individuata da molti come problematica.

Ma l’attore rimane il protagonista di uno dei momenti più esilaranti del primo film: Wade si reca da Weasel in cerca di aiuto e, quando Weasel vede il viso di Wade, si lascia andare ad una serie di brevi, esilaranti e sconce battute sul suo aspetto. A quanto pare, la maggior parte di queste battute sono state improvvisate dall’attore. In realtà, molto è stato improvvisato sul set di Deadpool, anche se la maggior parte non sono rimaste nella versione finale del film.

Il cameo di Wolverine (X-Men: L’inizio)

avengersUno dei motivi per cui Deadpool è famoso (ed esilarante) è la lunga serie di imprecazioni, parolacce ed allusioni pronunciate dal protagonista. All’estremo opposto, uno dei personaggi che dovrebbe lasciarsi andare un po’ di più è Wolverine, soprattutto verbalmente: il che è finalmente successo in Logan. La prima volta che vediamo il personaggio imprecare sullo schermo è, però, nel film del 2011 X-Men: L’inizio. Nella scena che segue i titoli, Erik e Charles si avvicinano a Logan in un bar, cercando di convincerlo ad unirsi al programma per mutanti della CIA.

Logan, che sta bevendo e fumando un sigaro, dice di no, e scusate il francese. In particolare, dice la parola con la c: ai film classificati come PG-13, infatti, è permesso usare la parola un certo numero di volte, e l’uso da parte di Wolverine è in questo caso ben calcolata. È ha senso che Hugh Jackman sapesse esattamente cosa fare improvvisando la battuta, dopo tutto il tempo che ha già speso con il personaggio.

Joker fa esplodere un ospedale (Il Cavaliere Oscuro)

avengersLa performance di Heath Ledger nei panni di Joker rimane incredibile, e probabilmente insuperabile. Non solo per quanto riguarda il lavoro sul personaggio, ma anche grazie al fatto che molto di questo lavoro è fatto di eccezionale improvvisazione. Il momento di improvvisazione più grande, arriva quando Joker fa esplodere un ospedale mentre si allontana vestito da infermiera.

Durante le riprese, ci fu un ritardo imprevisto nell’esplosione e Heath Ledger, perfettamente immerso nel personaggio, fu capace di giocare credibilmente con il telecomando della bomba fino all’esplosione effettiva. E il momento è diventato uno dei più neri e divertenti del film. Un altro momento famoso di improvvisazione di Ledger è l’applauso di Joker: quando questi è rinchiuso in cella, apprende della promozione di Jim Gordon. La sua reazione è un applauso, con uno sguardo sia minaccioso che sarcastico, che non era nel copione.

La maggior parte di Thor: Ragnarok

avengersIl regista Taika Waititi ha, tra i propri meriti, quello dell’aver creato un film esilarante e psichedelico. Nonostante abbia chiaramente lavorato con un copione, il regista ha anche incoraggiato l’improvvisazione sul set, fidandosi completamente degli attori e della loro conoscenza dei personaggi. Secondo quello che dice Waititi, la maggior parte del film è stata infatti improvvisata, il che è spettacolare.

In un’intervista con MTV News, Waititi ha infatti dichiarato che circa l’80% del film è improvvisato, e che ama stare dietro la telecamera o accanto ad essa, urlando suggerimenti agli attori. Uno dei momenti di improvvisazione migliori, comunque, è dovuta ad un bambino che ha visitato il set grazie alla fondazione Make-A-Wish. Questi, ha detto a Chris Hemsworth di dire che Hulk era un collega. Non solo la battuta è entrata nella versione finale del film, ma è anche una delle migliori.

Letteralmente, la maggior parte di Iron man

avengersIron Man ha ufficialmente compiuto dieci anni. È abbastanza incredibile che il film abbia funzionato così alla grande, soprattutto dato che, all’inizio delle riprese, il film non avesse davvero un campione. Seriamente. Jeff Bridges, che ha interpretato Obidiah Stane, ha ammesso che il film non avesse realmente una sceneggiatura, e che sia stato per la maggior parte improvvisato dagli attori. Si sapeva cosa sarebbe successo nelle scene, ma non cosa dovessero dire gli attori. Il successo che ha avuto il film appare, alla luce di queste notizie, ancora più notevole. E non ci stupisce che la Marvel non disdegni l’improvvisazione, dato che è particolarmente legata agli inizi del MCU.

L’ultima scena di Spider-Man (Avengers: Infinity War)

avengersAvengers: Infinity War è stato capace di spezzarci il cuore: tutte le perdite subite sono state un dolore sia per i personaggi che per i fan. Ma il momento più doloroso è senza dubbio quello della perdita di Peter Parker. Non solo perché Peter è particolarmente giovane, ma anche per il modo in cui Tom Holland ha deciso di portare la scena sullo schermo. Il modo in cui si scusa con Tony e chiede aiuto, dicendo di non volersene andare, mentre Tony lo abbraccia mentre il ragazzino diventa cenere tra le sue braccia, è abbastanza da distruggere il cuore di ogni singolo fan. A quanto pare, Tom Holland ha improvvisato l’intera scena, sotto suggerimento del regista Joe Russo.

Fonte: ScreenRant

Spoiler: le 15 foto dal set che hanno rivelato troppo

I retroscena e i documentari dietro le quinte, l’avere la possibilità di sbirciare nel mondo magico del cinema, vedere cosa succede davvero dietro la telecamera, sono una cosa fantastica per gli appassionati, e non solo. Ci dicono di più sulle intenzioni del regista, e ci spiegano molto su come funzionano certe riprese (a chi non diverte guardare attori in costume saltare e fare acrobazie in una stanza verde?). Ai fan, danno la possibilità di esplorare il film più a fondo, e farsi un’idea del mondo che circonda la storia. E qualcuno ama quando qualche fotografia viene rilasciata in anticipo, per pregustare quello che arriverà, per fare teorie, per alimentare la curiosità. Qualcuno, però, ne sta alla larga, per sfuggire alla terribile minaccia degli spoiler. A qualcuno non dispiacciono, per qualcuno è il peggiore dei mali: ci sono fan, là fuori, che addirittura si rifiutano di vedere i trailer dei film particolarmente attesi, per non rovinarsi la sorpresa.

Le foto dal set sono tra i peggiori portatori di spoiler. Mentre molte fotografie vengono rilasciate per pubblicizzare un film, a volte succede che rivelino molto di più del necessario. Molto, molto di più. Ecco le 15 foto dal set che hanno rivelato troppo. Viene da sé che questo articolo contenga spoiler.

The Avengers

spoiler Oggi, abbiamo visto più di un eroe combattere contro l’altro. Abbiamo visto Captain America: Civil War, con una battaglia tra più o meno tutti gli Avengers, e abbiamo visto Thor: Ragnarok. Ma, nel 2012, prima del debutto di The Avengers, era una questione importante, e il film fu il primo a ripagare come si deve tutti gli sforzi fatti dalla Marvel per creare il MCU.

Sfortunatamente, quando le foto promozionali uscirono, rivelarono qualcosa che fece venire un colpo al cuore ai fan che non avevano ancora visto il film: Thor intento a lottare contro (un braccio di) Hulk.

Alien

spoiler Ci sono parecchie scene d’alta tensione in Alien di Ridley Scott. Infatti, pochi film sono stati in grado, nella storia del cinema, di rappresentare e creare sul grande schermo la stessa sensazione di paura e isolamento. Si ha la sensazione di essere con Ellen Ripley, e di condividere la sua paura e la sua situazione di pericolo. In una scena che fu poi tagliata dal film (e che diventò poi parte del director’s cut), Ripley trova Dallas e Brett avviluppati in un bozzolo.

Inizialmente, la sua intenzione è quella di salvarli, ma decide poi di distruggere l’intero nido con il lanciafiamme. La foto dal set che vedete qui sopra mostra Sigourney Weaver provare il lanciafiamme nel prato degli Shepperton Studios. Il lanciafiamme sarebbe diventato una delle armi più potenti contro le creature, e diventò l’arma usata regolarmente nel franchise.

Django

spoiler Django si è aggiudicato il sia favore del pubblico che della critica: su Rotten Tomatoes, il punteggio per quanto riguarda la critica è 87%, quello del pubblico è 91%. È la storia di uno schiavo liberato, interpretato da Jamie Foxx, che decide di liberare la moglie dalla proprietà dello spietato proprietario di una piantagione, con l’aiuto di un cacciatore di taglie tedesco. Il film ha incassato 425 milioni di dollari al box office, vincendo poi due Oscar e aggiudicandosi tre nomination.

E Tarantino, nel 2012, aveva già un grandissimo pubblico di appassionati che aspettavano il film con eccitazione. Una delle foto della produzione che vennero diffuse allora, mostrava Jamie Foxx con le mani alzate in una sala di ingresso. Ecco, chi ha visto il film saprà che la scena in questione è quella del confronto finale a Candyland, tra Jamie Foxx e gli scagnozzi di Calvin Candie rimasti. Per chiunque non abbia visto il film, invece, è uno spoiler di dimensioni colossali, che rivela addirittura il momento più intenso del film.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi

spoiler Star Wars: Gli Ultimi Jedi è stato un progetto di dimensioni colossali, sia per la Disney che per il regista Rian Johnson. Centinaia di milioni di dollari vennero spesi per costruire set elaborati, aggiudicarsi grandi star, e lanciare una campagna di marketing grandiosa. E il risultato fu un successo altrettanto colossale, per molti aspetti. Il film è diventato uno dei film con più incassi di sempre.

Inoltre, è stato particolarmente apprezzato dalla critica (con un punteggio di 91% su Rotten Tomatoes, che non è niente male). Uno dei momenti più sorprendenti del film è stata la distruzione del tempio Jedi di Ahch-To da parte del fantasma di Yoda. Dalla foto arrivata dal set, è abbastanza difficile capire come sia stata effettivamente girata la scena, ma la presenza del Millennium Falcon sul un set così elaborato ha rivelato ai fan il fatto che si trattasse di una scena particolarmente importante.

Ghostbusters

Ghostbusters è diventato uno dei film più iconici di sempre. La storia di un gruppo di investigatori del paranormale fu particolarmente apprezzato dal pubblico di allora ed è diventato simbolo della nostalgia degli anni ’80. Mentre il remake più recente di Ghostbusters ha fatto molto affidamento sugli effetti speciali digitali, il film originale non aveva chiaramente i mezzi.

I creatori del film hanno dovuto quindi fare affidamento su oggetti ed effetti reali per creare le apparizioni di fenomeni paranormali: tra i quali l’utilizzo di miniature e false prospettive. Questa fotografia rivela qualcosa su una delle scene più famose del film: la scena diventata iconica nella quale l’Uomo della Pubblicità di Marshmallow si scatena tra le strade di New York. C’è da dire che uno spoiler del genere presenta qualcosa di completamente insensato a chiunque non abbia mai visto il film.

Harry Potter e l’Ordine della Fenice

spoiler Se lo spoiler è in realtà basato su un romanzo letto da milioni e milioni di persone, forse uno spoiler in realtà non è. All’uscita di Harry Potter e l’Ordine della Fenice, nel 20007, la maggior parte dei fan avevano già letto i libri, ma non tutti. Questa foto dietro le quinte del film mostra l’attrice Maggie Smith nei panni della Professoressa Minerva McGranitt, seduta su una carrozzella a rotelle, intenta a leggere un giornale che dice: “Colui che non deve essere nominato È TORNATO”. Mentre il ritorno di Voldemort non è stato certo una sorpresa per i lettori, per chi ha seguito le avventure di Harry Potter soltanto al cinema, è stato uno spoiler non da poco.

Iron Man 3

Iron Man 3Iron Man 3 è stato il primo film della Marvel ad uscire dopo The Avengers, e fu un altro successo al box office. Il budget della produzione era di 200 milioni di dollari, mentre gli incassi si sono aggirati intorno a 1.2 miliardi di dollari: rimane uno dei più grandi successi Marvel di sempre. Una delle scene più intense del film, è quella del salvataggio dei passeggeri coinvolti in un incidente aereo.

Dopo un’esplosione su un aereo, Tony Stark deve salvare ben tredici persone che stanno cadendo nel vuoto, ma riesce soltanto a prenderne quattro alla volta: la sua soluzione è quella di creare una catena umana, facendo in modo che le persone di leghino l’una all’altra. Gli attori furono appesi a dei fili, sospesi a mezz’aria. Mentre la scena si affida molto ad effetti speciali digitali, la fotografia ci rivela che, in realtà, non è stato tutto CGI.

Kill Bill

Kill BillKill Bill è stato il primo film nel quale Tarantino ha deciso di far uscire tutto il proprio culto per il cinema. Prima del 2003, il regista era conosciuto per Le IenePulp Fiction e Jackie Brown. Tutti e tre i film avevano budget piuttosto ridotti, e fecero fatica, all’epoca, ad uscire dalla massa. Ma Kill Bill fu il film nel quale Tarantino decise di mostrare il proprio amore per il cinema di arti marziali al pubblico, e che segnò l’inizio di una fase nuova della sua carriera.

Il film aveva un budget di circa 30 milioni di dollari, circa tre volte quello degli altri film di Tarantino, e faceva molto affidamento su effetti speciali e scene di grande impatto visivo. Nell’intensissima lotta finale del film, La Sposa combatte contro O-Ren Ishii e la uccide. Questa foto (che è tagliata sul lato superiore, in modo da non mostrare la parte mancante della testa di Ishii) avrebbe sicuramente la capacità di fare spoiler enormi non solo sul film, ma sul finale.

Monuments Men

Monuments MenPrima dell’uscita nel 2014, Monuments Men sembrava avesse tutte le carte in tabola per essere un grandissimo successo. Diretto da George Clooney, il film aveva anche un cast di star tra cui Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin e Cate Blanchett.

Quando uscì, però, la ricezione fu abbastanza mista: nonostante l’incasso di 150 milioni di dollari al box office, fu stroncato dalla critica e deluse una buona parte del pubblico. Come se non bastasse, il gran finale del film è stato rovinato non solo da questa fotografia, ma anche del trailer stesso del film. Insomma, il successo del film non è stato certamente rovinato dagli spoiler, ma sicuramente non hanno aiutato.

Spartacus

spoiler Stanley Kubrick aveva la reputazione di un regista particolarmente meticoloso e dalla grandissima ambizione. È stato l’autore di alcuni dei film più incredibili della storia e, nonostante fosse uno dei suoi primi film, Spartacus non è un’eccezione. Prima dell’arrivo degli effetti speciali digitali, alcuni effetti erano particolarmente difficili da ottenere: era necessario ricorrere all’uso di miniature e, quando le scene richiedevano la presenza di una grande folla, la produzione doveva assumere centinaia (se non migliaia) di comparse.

Il che richiedeva un’organizzazione meticolosa ed eccellente. Questa fotografia mostra la tecnica usata sul set di Spartacus per mantenere una continuità accurata nella scena che segue il confronto finale del film. Ci rivela una cosa molto interessante sulle riprese, ma è anche uno spoiler di dimensioni epiche.

Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith

spoiler

Era l’ultimo capitolo della trilogia, il che vuol dire che non è che ci fosse molto da anticipare con Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith. Il pubblico sapeva già che Anakin sarebbe diventato Darth Vader, ma rimaneva una domanda: come? Queste fotografie dal set mostrano Anakin dopo il confronto con Obi-Wan su Mustafar.

Psycho

spoiler Psycho è un classico del cinema americano, e del cinema di sempre. La storia di una giovane segretaria di Phoenix che scappa dopo aver rubato 40.000 dollari ha una serie di svolte inaspettate e agghiaccianti.

Il film, inoltre, fa una cosa inaudita: si libera abbastanza presto della propria protagonista, nella famosa scena della doccia che, all’epoca, fu scioccante. Questa scena dietro le quinte del film mostra il regista dirigere l’attrice Janet Leigh appena prima di girare appunto l’iconica scena. Se qualcuno l’avesse vista prima del film, sarebbe stato uno degli spoiler più giganteschi della storia del cinema.

Matrix

spoiler Matrix ha rivoluzionato il fare cinema, nel lontano 1999. Non solo fu una meraviglia tecnica, ma introdusse anche la possibilità di introdurre trame complicate e cerebrali, il che affascinò il pubblico. Incassò oltre 463 milioni di dollari e diventò immediatamente un classico.

Diretto da Lana e Lily Wachowski, Matrix è la storia di un hacker al quale viene rivelato che la propria vita si è svolta in una simulazione al computer, e di essere l’unico che può rovesciare il potere dei robot che controllano l’umanità. Le foto dietro le quinte del film mostrano come furono realizzate alcune delle scene più complesse del film. Il primo film, anche se non segna assolutamente la fine delle vicende, finisce con una lunga lotta tra Neo e l’Agente Smith, che vedete nella fotografia. E se non avete visto il film, ecco a voi uno spoiler di quelli che uccidono.

Shining

spoilerShining è fatto della stessa sostanza della quale sono fatti gli incubi. E uno dei film più meticolosamente realizzati della storia del cinema. Racconta la storia di Jack Torrance, interpretato da Jack Nicholson, il quale si trasferisce con la propria famiglia in un isolato hotel del quale è il custode invernale. Ma un’oscura presenza infesta la struttura, e influenza Jack che presto diventa un individuo violento e inarrestabile.

Nel finale del film, la moglie e il figlio riescono a liberarsene, facendolo uscire all’esterno e facendolo perdere in un labirinto per scappare poi con un veicolo da neve. Jack viene lasciato nel labirinto, in mezzo alla bufera, a congelare. Questa fotografia dal set mostra l’attore Jack Nicholson che si prepara per la scena nella neve, carica di tensione.

Titanic

spoiler

All’epoca, fu uno il film che incassò di più al box office, prima di essere spodestato da un altro film di James Cameron, Avatar. Il film, per chi non lo sapesse (esiste davvero qualcuno che non lo sa?), racconta la tragica storia d’amore tra un povero artista, Jack, e l’aristocratica Rose.

Il motivo per il quale la storia non ha esattamente un lieto fine, è che i due si incontrano sulla celebre nave da crociera Titanic, condannata alla disgrazia. Mentre tutti sono a conoscenza del destion della famosa nave, gli spoiler erano allora relativi al destino dei due amanti. Questa foto dal set mostra il regista James Cameron intento a parlare con i due attori principali: e rivela non solo che i due non riescono a salire sulle scialuppe di salvataggio, ma anche il fatto che il pannello di legno sul quale trovano rifugio fosse troppo piccolo per ospitare entrambi.

Avengers: 20 fatti strani su Quicksilver e Scarlet Witch

Avengers: 20 fatti strani su Quicksilver e Scarlet Witch

Pietro e Wanda Maximoff, alias Quicksilver e Scarlet Witch, sono tra i personaggi più complessi dell’universo fumettistico Marvel. Tra Avengers e X-Men, i due gemelli sono personaggi che generano sia interesse che confusione, a causa della complessità della questione dei diritti di sfruttamento cinematografico.

Inoltre, nonostante siano fratello e sorella, la loro relazione si sviluppa spesso in modi anche inappropriati per dei consanguinei. La relazione tra Scarlet Witch e Quicksilver è una di quelle che non ricevono troppa attenzione, mentre al cinema è invece la relazione tra Wanda e Visione che viene messa in primo piano. Ecco 20 fatti piuttosto strani su Quicksilver e Scarlet Witch.

Hanno dei seri problemi paterni

avengersI due gemelli hanno una delle situazioni familiari più complesse del mondo dei fumetti e, il fatto che abbiano dei problemi quando si parla di genitori, è più che comprensibile. Quicksilver e Scarlet Witch sono stati introdotti per la prima volta come personaggi cattivi nel 1964, al loro debutto nel quarto numero di Uncanny X-Men. Erano membri della Confraternita dei mutanti malvagi di Magneto e, almeno per quanto chiunque ne sapesse al tempo, non erano in altro modo legati a lui.

Infatti, ai lettori fu fatto credere che i gemelli Pietro e Wanda Maximoff fossero figli della coppia Django e Marya Maximoff, originari dell’Europa dell’Est. Ma, nel 1974, e precisamente nel primo numero di Giant-Size Avengers, le cose cominciano a complicarsi, soprattutto quando viene rivelato che i due fratelli erano figli dei due supereroi della Seconda Guerra Mondiale Miss America e Trottola (Whizzer). Ma ci fu un altro colpo di scena, quando nel 1984 Magneto fu protagonista di un momento alla “io sono tuo padre”. Non ci furono altre rivelazioni a riguardo per il trentennio successivo, e fu comunemente accettato che Magneto fosse effettivamente il padre di Quicksilver e Scarlet. Poveri illusi. Nel 2014, nel settimo numero di Avengers & X-Men: Axis, fu rivelato il fatto che i gemelli fossero, in realtà, semplicemente figli di Django e Marya Maximoff.

Sono stati cresciuti da una mucca

avengersMa la bizzarra vicenda familiare non finisce qui. Per aggiungere un po’ di stranezza al passato di Quicksilver e Scarlet, si scopre ad un certo punto che i due hanno avuto un’altra figura genitoriale, ovvero la levatrice, una mucca di nome Bova. I fumetti raccontano che, infatti, la madre dei gemelli Magda volesse avere i suoi bambini il più lontano possibile da Magneto, col timore di cosa sarebbe potuto succedere ai bambini se lui avesse trovati. La nascita dei due fu supervisionata da Bova, una levatrice bovina, creata dall’Alto Evoluzionario come parte di un esperimento mirato al creare creature antropomorfe intelligenti chiamate Nuovi Uomini.

In particolare, Bova fu creata per prendersi cura e crescere i bambini, e così, quando Magda si rifugia sulle montagne abbandonato i figli appena nati, è proprio Bova a prendersi cura di loro per un po’. Bova cerca disperatamente di trovare dei genitori adottivi per Pietro e Wanda, trovandoli finalmente con i Maximoff, che prendono con loro i bambini e gli danno il loro cognome.

I loro poteri si bilanciano a vicenda

avengersI gemelli sono interessanti, soprattutto quando finiscono per essere protagonisti di fumetti. Non sono identici in modo stereotipato, ma anzi crescono insieme e diventano molto diversi e, nel caso di Pietro e Wanda, i due sembrano compensarsi e bilanciarsi a vicenda. Quicksilver è molto veloce, in tutto quello che fa. Non solo si muove ad una velocità incredibile, ma lo stesso fa il suo umore.

Si infastidisce e turba molto facilmente, e la frustrazione arriva in un attimo: probabilmente perché il resto del mondo, per lui, è troppo lento. Al contrario, Scarlet è più in armonia con ciò che la circonda, ed è fortemente connessa all’universo. La sua capacità di controllare la mente delle persone e di manipolare ciò che la circonda la rendono un’eroina molto più cerebrale, le cui radici sono nella mente e nell’anima.

Quicksilver si è unito alla Confraternita dei mutanti malvagi solo per stare con la sorella

avengersLa storia dei due gemelli è piena di rivelazioni e colpi di scena. Quando i due furono introdotti nei fumetti, furono presentati come antagonisti, che servivano la volontà di Magneto come membri della Confraternita dei mutanti malvagi. Ma scopriamo poi che nessuno dei due volesse in realtà essere parte del gruppo, non condividendo la visione del male di Magneto. Infatti, Wanda aveva accettato di diventare parte della Confraternita perché sentiva di essere in debito con Magneto, che aveva salvato lei e il fratello.

Di conseguenza, visto l’affetto che lo legava alla sorella, anche Quicksilver si era unito al gruppo. Tutte le volte che vediamo i due cercare di lasciare la Confraternita, Magneto diventa violento, rendendo praticamente impossibile ai due di andarsene. Magneto, ovviamente, capiva quanto fosse grande il potere di Scarlet, e voleva usare le abilità dei due per i propri scopi. Come sappiamo, i due riescono ad andarsene, e ad unirsi agli Avengers.

Si è unito poi alla nuova Confraternita, sempre per stare con la sorella

avengersNegli anni, Wanda Maximoff ne ha passate di tutti i colori, tanto da renderla probabilmente il personaggio con la una delle storie più tragiche di tutte, avendo affrontato più tragedie e avversità della maggior parte. Dal non sapere da dove viene al perdere l’amore della sua vita, Scarlet le ha passate davvero tutte.

Ma in tutto questo, Quicksilver è la persona sulla quale sa di poter sempre contare, essendo colui che non se ne va quando le cose si fanno difficili. E Quicksilver la segue sempre: dopo aver visto Visione perdere la sua capacità emozionale, Wanda se ne fa e si unisce ad una Nuova Confraternita di mutanti malvagi. E anche questa volta, Quicksilver non se la sente di lasciare la sorella da sola, nonostante non voglia unirsi di nuovo ai malvagi.

La cosa che li ha avvicinati è la scoperta di non essere in realtà mutanti

avengersCredere per anni di essere qualcosa, e poi scoprire di non esserlo, è un’esperienza che causerebbe problemi a chiunque. Nel quarto numero di Uncanny Avengers, scopriamo che Scarlet Witch e Quicksilver non sono, in realtà, mutanti. Il che fu, al tempo, una rivelazione importante, dato che tutti pensavano che lo fossero. Infatti, scoprono che l’Alto Evuluzionario aveva rapito di gemelli dai genitori Django e Marya Maximoff, e fatto degli esperimenti su di loro, modificando geneticamente i loro cromosomi per dargli dei superpoteri.

Ma, una volta finiti gli esperimenti sui due, a quanto pare questi non diedero i risultati sperati, e i gemelli vennero restituiti ai genitori. I poteri di Wanda e Pietro crescono con loro, e la gente della loro piccola città dell’Est Europa si accorge delle stranezze e si rivolta contro di loro. Infatti, credevano fossero mutanti, e lo stesso pensavano Wanda e Pietro.

Hanno origini gitane

avengersOra che sappiamo che Django e Marya Maximoff sono in realtà i genitori dei due, possiamo anche affermare che le origini dei due sono dell’Est Europa e gitane: un popolo che ha subito persecuzioni e discriminazioni nel corso dei secoli. La sensazione di essere reietti, quindi, si riflette ovviamente nell’identità di Pietro e Wanda, il che si aggiunge al fatto che vengono respinti a causa dei loro poteri. Inoltre, essendo cresciuti in un campo, parte della loro identità è fortemente legata al viaggiare. Non è un caso, forse, che i due si muovono costantemente dal bene al male, e che siano in costante fuga da tragedie e guai.

A questo riguardo, ci sono state delle discussioni e delle critiche riguardo al modo in cui i due personaggi sono stati dipinti nei film, e sulla scelta degli attori Aaron Taylor-Johnson e Elizabeth Olsen. In molti hanno infatti criticato gli studios per l’averli resi personaggi bianchi, di whitewashing, e di non aver preso in considerazione le loro origini. Infatti, l’unico riferimento a queste si trova quando vengono i due personaggi vengono introdotti in Avengers: Age of Ultron, semplicemente attraverso i costumi, più o meno. Infatti, è chiaro che i vestiti che indossano nel film sono i vestiti che riescono a trovare, o a rubare. Sembra che l’unica scelta fatta a riguardo sia appunto questa.

Sono sempre stati particolarmente vicini

avengersI gemelli Maximoff sono vicini. Molto, molto vicini. Al punto di diventare un po’ strano. Ma cominciamo dall’inizio: i due ci sono sempre l’uno per l’altra, qualunque cosa succeda, e sembrano essere dipendenti l’uno dall’altra. Non solo per quanto riguarda la sopravvivenza, ma anche per la propria felicità.

Sin dalle loro prime apparizioni nei fumetti, Quicksilver sempre di essere sempre pronto a difendere la sorella: si fa sempre avanti per proteggerla, e li vediamo spesso tenersi per mano, abbracciarsi, o semplicemente stare vicini l’uno all’altra. È normale per fratelli e sorelle, soprattutto gemelli, avere un legame speciale, ma nel caso dei Maximoff, sembra che le cose vadano un po’ più in là.

Il motivo per cui sono così vicini sono le tragedie che hanno affrontato insieme

avengersSi sa, il dolore e la fatica avvicina le persone, soprattutto quando si parla di famiglie. Ed è esattamente quello che succede a Wanda e Pietro. Sin dal loro debutto nei fumetti, Wanda e Pietro sono restati al fianco l’uno dell’altra contro ogni avversità. Quicksilver non ha mai mostrato nemmeno la tentazione di lasciare la sorella, anzi è sempre stato pronto a mettersi tra lei e Magneto per difenderla, ed è sempre pronto a proteggerla.

E anche Scarlet With è sempre lì per il fratello, pronta a confortarlo e consolarlo, e i due presto imparano a confidare nell’altro per avere supporto psicologico ed emotivo. Li abbiamo visti affrontare di tutto: pensavano di essere adottati, sono stati oggetto delle violenze della folla della loro città natale che si rivolta contro di loro, hanno pensato di essere figli del malvagio Magneto, per poi affrontare il mondo da soli, e molto altro. Le loro difficoltà hanno creato un legame unico tra i due, un legame invincibile.

Ci sono allusioni al fatto che siano troppo vicini

avengersJeph Loeb ha creato le storie che stanno dietro a molti grandi progetti Marvel, tra cui Agents of S.H.I.E.L.D., e alcuni delle fantastiche serie Netflix come Jessica Jones, Luke Cage Daredevil. Inoltre, è responsabile per l’aver portato la relazione tra Scarlet e Quicksilver ad un livello successivo (e illegale). Wanda e Pietro sono stati sempre particolarmente vicini, forse anche troppo, ma, fino ad un certo punto, non fu mai detto nulla di esplicito. Almeno, finché Loeb non decise di rovinare per sempre l’innocenza dei lettori, scrivendo di una relazione tra i due nella storia The Ultimates.

Ok, la storia si svolgeva in un universo parallelo fuori dal quale nulla conta davvero ma, una volta letto di Wanda e Pietro, è abbastanza difficile dimenticarsene. È chiaro che al primo posto nel cuore di Scarlet ci sarà sempre Visione, ma qualcosa succede. È improbabile che tutto ciò finisca nei film del MCU, e alcuni, forse, preferiscono ignorare la cosa in ogni caso.

E sembra che l’unico vagamente turbato sia Cap

avengersAll’inizio, in The Ultimates, ci si era limitati ad una serie di allusioni sul “tenere le cose in famiglia”, finché, nella terza serie, gli autori si sono decisi a fare uscire le cose allo scoperto. La rivelazione avviene in una scena tra Captain America e Wasp: Cap ha appena avuto una discussione piuttosto animata con Pietro riguardo al modo in cui è vestita Wanda e, come è tipico di Quicksilver, questi si arrabbia velocemente e minaccia Cap, dicendogli di farsi gli affari suoi. Wasp, allora, parla con Cap, spiegandogli che il motivo per cui Pietro ha reagito così è perché ama la sorella.

E lui, in tutta la sua innocenza, dice certo che la ama, è sua sorella. Ed è allora che Wasp compie la grande rivelazione: non la ama come una sorella. La ama nel senso che sono innamorati. Il fatto è che Wasp lo dice come se fosse la cosa più naturale del mondo e lo accusa di essere all’antica, dicendo che il suo cervello da anni Quaranta chiaramente non si accorge di questa cosa molto ovvia. Sarà un po’ all’antica, ma forse non così tanto quando si parla di incesto…

I problemi materni di Quicksilver

avengersSe pensate che le cose non possano diventare più bizzarre di così, vi sbagliate. È già abbastanza bizzarro, a dir poco, che i due fratelli siano effettivamente innamorati l’uno dall’altro, ma aggiungiamo pure il fatto che il fatto che Pietro ami così tanto Wanda è dovuto al fatto che gli ricorda la madre Magda. Due serie dopo la rivelazione, assistiamo ad una scena abbastanza strana nella quale diventa chiaro che Quicksilver ha dei seri problemi materni con delle radici piuttosto profonde.

Sappiamo che la madre fu costretta ad abbandonare i figli, e che a loro fu fatto credere che Marya Maximoff fosse la madre naturale. E dopo l’incendio che bruciò la casa con i Maximoff al suo interno, è comprensibile il fatto che i due avessero bisogno di figure genitoriali e del loro amore. Ma, nonostante tutto, il fatto che gli autori abbiano deciso che Quicksilver sovrapponga le due figure della sorella della quale è innamorato e della madre, è un po’ creepy.

Aaron Taylor-Johnson vede la relazione di Quicksilver con Scarlet come amore materno

avengersNon sorprende nessuno il fatto che i due attori interpreti di Pietro e Wanda Maximoff non abbiano esattamente insistito il regista di Avengers: Age of Ultron Joss Whedon di dare risalto alla storia d’amore tra i due fratelli. Ovviamente, Aaron Taylor-Johnson (Pietro) e Elizabeth Olsen (Wanda) sono a conoscenza del legame speciale che esiste tra i gemelli. Quando ai due è stato chiesto come hanno lavorato sui personaggi, hanno infatti menzionato la particolare connessione esistente tra i due, offrendo la propria interpretazione di questo, che è poi quella che vediamo nel film.

In un’intervista a Entertainment Weekly, Taylor-Johnson ha infatti spiegato che chiaramente Scarlet e Quicksilver sono più che fratello e sorella. Sono una famiglia, hanno affrontato insieme tantissime avversità , e hanno solo l’altro su cui contare. “Se guardi i fumetti, vedi che molte volte lei ha un atteggiamento materno nei confronti di lui”, ha detto l’attore “Lui è una figura paterna e lei è una figura materna. Lei riesce a stabilizzarlo emotivamente, e lui la protegge a sua volta, fisicamente”.

Aaron Taylor Johnson e Elizabeth Olsen sono stati una coppia di Godzilla

Guardando Avengers: Age of Ultron, è chiaro che tra Aaron Taylor-Johnson e Elizabeth Olsen c’è una chimica fantastica sullo schermo. Sono bravi attori, ma non solo: il motivo per il quale sono talmente a loro agio con l’altro è probabilmente il fatto che hanno già recitato insieme in Godzilla, l’anno precedente all’uscita di Ultron. Nel film, i due interpretano una coppia, il che non è niente di strano, se non pensiamo a tutti i retroscena sui gemelli.

Sono stati molto vicini davanti a Wolverine

C’è di più comunque, per quanto riguarda la relazione tra Quicksilver e Scarlet. Nella sequenza di eventi nella quale scopriamo le questioni materne di Quicksilver, vediamo i due gemelli in una sorta di bosco, farsi particolarmente vicini. E, subito dopo, vediamo Wolverine tra i cespugli, intento a spiarli. Spiarli a fare cosa, è lasciato all’immaginazione dei lettori.

E Wolverine potrebbe potenzialmente essere il padre dei gemelli

E, dopo questo fatto su Wolverine, eccone un altro: c’è la possibilità che questi sia in realtà il padre dei gemelli. Sembra che, per quanto riguarda Quicksilver e Scarlet Witch, gli autori ci abbiano preso gusto a complicare le cose, e a creare del disagio per i lettori.

Nella serie chiamata Ultimates 3, infatti, scopriamo che Wolverine ebbe un’avventura con Magda, la quale poi diede alla luce Quicksilver e Scarlet. Il che significa che, in questo universo, c’è una certa possibilità che Wolverine sia in realtà il padre dei due. Qui è dove, però, la storia viene lasciata da parte, ma fores va bene così.

Quicksilver non approva la relazione di Scarlet con Visione

Una delle storie d’amore più famose dell’universo Marvel è quella tra Scarlet Witch e Visione, i quali non solo si innamorano, ma si sposano, si sistemano e hanno figli insieme. Insomma, è strano che un androide e un “mutante” abbiano figli, ma i due hanno un lieto fine, o così sembra. Si scopre infatti che questa famiglia felice non è quello che sembra, e che la tragedia li attende. Infatti, in Vision and the Scarlet Witch, scopriamo che i figli di Wanda esistono solo nel momento in cui lei ne parla, e sembrano essere un prodotto della sua immaginazione.

In un’altra narrazione della loro storia, i figli di Scarlet Witch si rivelano addirittura essere pezzi del malvagio Mefisto. Anche al relazione di Scarlet con Visione, quindi, è “complicata”. Inoltre, a complicare ulteriormente le cose, scopriamo che Quicksilver era interamente contrario alla storia tra i due, al punto da causare un periodo di distanza tra i due gemelli, cosa che sembra quasi impossibile data la loro relazione.

La storia del loro passato è stata cambiata nel MCU

Come se non bastasse, anche la rappresentazione dei gemelli sul grande schermo è una cosa complicata. Entrambi compaiono sia nei fumetti sugli X-Men che in quelli sugli Avengers, il che ha ovviamente complicato le cose per quanto riguarda i diritti: Fox possiede i diritti per X-Men, mentre i Marvel Studios hanno quelli di The Avengers. Le cose si sono complicate quando Scarlet Witch e Quicksilver dovevano apparire sia in Avengers: Age of UltronX-Men: Giorni di un futuro passati, dato che entrambi gli studios possedevano i diritti sui personaggi, ma in modi diversi.

Il che significa che coordinare le versioni del passato dei personaggi diventa sempre più complicato, soprattutto dato che i film Marvel non erano legalmente autorizzati a parlare di “mutanti”, dato che questi appartenevano esclusivamente alla Fox. Sarà interessante vedere move verranno sviluppati i personaggi, e quali elementi del loro bizzarro e complicato passato verranno scelti per i film futuri, e come le questioni dei diritti verranno gestite dopo l’acquisizione della Fox da parte di Disney.

Sul grande schermo, in X-Men, Scarlet viene solo menzionata

avengersI gossip dei fan sono stati accesi quando una scena di X-Men: Giorni di un futuro passato, ci ha mostrato Quicksilver, interpretato da Evan Peters, con una bambina in braccio. Molti hanno creduto che questa fosse appunto Scarlet Witch in braccio al fratello, ma la cosa è stata smentita dal regista Bryan Singer. Inoltre, è stato rivelato che Wanda è in realtà quasi comparsa nel film.

Secondo Singer, infatti, a causa delle complicate questioni di diritti relative ai due personaggi, si decise di non alludere alla presenza di Scarlet Witch, come invece si era progettato di fare all’inizio. Il regista ha infatti affermato di aver tagliato una battuta dove la madre di Quicksilver menziona la presenza di una sorella più grande della bambina che vediamo sullo schermo (un’allusione per i fan del fumetto). Ma chissà, magari il sodalizio tra Disney e Fox faciliterà le cose nel futuro.

È l’amore di Quicksilver per Scarlet che porta a House of M

avengersWanda Maximoff ha subito altre tragedie dopo il matrimonio con Visione. Non solo Visione ha finito per perdere interamente le proprie capacità emotive, ma Wanda scopre anche che i loro figli non sono reali. Non solo perde la capacità di ricordare i propri figli, ma quando le viene ricordata la loro esistenza, anche se solo nella sua mente, lei ha chiaramente un crollo emotivo che ha conseguenze disastrose. Wanda diventa sempre più instabile, e allo stesso tempo i suoi poteri diventano sempre più forti e difficili da controllare in maniera accurata.

Gli Avengers cominciano quindi a preoccuparsi del fatto che possa diventare una minaccia, non solo per se stessa, ma anche per gli altri, al punto che discutono se sia il caso se intervenire o meno, e se sia il caso di liberarsi di lei per salvare l’universo. Quicksilver, ovviamente, si preoccupa per il destino della sorella, e prova a fare tutto il possibile per evitare che questa venga eliminata, e la convince ad usare i propri poter per creare un mondo utopico nel quale ognuno riceve il proprio lieto fine. Ma Wolverine e altri supereroi capiscono che questo universo sia un realtà un falso, e si confrontano con Scarlet Wtich a riguardo: il che porta alla strage di circa il 90% dei mutanti, dopo che questa pronuncia tre parole diventate famose, “Niente più mutanti.”

Fonte: Screen Rant

Cannes 2018: il Palmares, l’Italia c’è. Palma d’Oro a Shoplifters di Hirokazu Kore-eda

Dopo dieci giorni di film e red carpet, si è conclusa la settantunesima edizione del Festival di Cannes 2018 e di seguito potete trovare i premi assegnati dalla Giuria internazionale presieduta da Cate Blanchett.

A completare la giuria ci sono Chang Chen, Khadja Nin, Kristen Stewart, Denis Villeneuve, Ava DuVernay, Robert Guediguian, Lea Seydoux e Andrey Zvyagintsev.

COMPETITION

Palma d’Oro: “Shoplifters” di Hirokazu Kore-eda

Grand Prix: “BlacKkKlansman” di Spike Lee

Regia: Pawel Pawlikowski, “Cold War

Attore: Marcello Fonte, ”Dogman

Attrice: Samal Yeslyamova, “Ayka

Premio della Giuria: Nadine Labaki, “Capernaum

Sceneggiatura — ex aequo: Alice Rohrwacher, “Lazzaro Felice” e Jafar Panahi, Nader Saeivar, “3 Faces

Special Palme d’Or: Jean-Luc Godard

OTHER PRIZES

Camera d’Or: “Girl,” Lukas Dhont

Short Films Palme d’Or: “All These Creatures,” Charles Williams

Short Films Special Mention: “On the Border,” Shujun Wei

Golden Eye Documentary Prize: TBA

Ecumenical Jury Prize: “Capernaum,” Nadine Labaki

Ecumenical Jury Special Mention: “BlacKkKlansman,” Spike Lee

Queer Palm: “Girl,” Lukas Dhont

UN CERTAIN REGARD

Un Certain Regard Award: Ali Abbasi, “Border”

Best Director: Sergei Loznitsa, “Donbass”

Best Performance: Victor Polster, “Girl”

Best Screenplay: Meryem Benm’Barek, “Sofia”

Special Jury Prize: João Salaviza & Renée Nader Messora, “The Dead and the Others”

DIRECTORS’ FORTNIGHT

Art Cinema Award: “Climax” (Gaspar Noé)

Society of Dramatic Authors and Composers Prize: “The Trouble With You” (Pierre Salvadori)

Europa Cinemas Label: “Lucia’s Grace (Gianni Zanasi)

Illy Short Film Award: “Skip Day” (Patrick Bresnan, Ivete Lucas)

CRITICS’ WEEK

Grand Prize: “Diamantino” (Gabriel Abrantes, Daniel Schmidt)

Society of Dramatic Authors and Composers Prize: “Woman at War” (Benedikt Erlingsson)

GAN Foundation Award for Distribution: “Sir”

Louis Roederer Foundation Rising Star Award: Felix Maritaud, “Sauvage.”

Short Film: “Hector Malot – The Last Day Of The Year” (Jacqueline Lentzou)

FIPRESCI

Competition: “Burning,” (Lee Chang-dong)

Un Certain Regard: “Girl,” (Lukas Dhont)

Directors’ Fortnight/Critics’ Week: “One Day” (Zsófa Szilagyi)

CINÉFONDATION

First Prize: “The Summer of the Electric Lion,” Diego Céspedes

Second Prize — TIE: “Calendar,” Igor Poplauhin AND “The Storms in Our Blood,” Shen Di

Third Prize: “Inanimate,” Lucia Bulgheroni

Ride: teaser poster del film con Lorenzo Richelmy

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Ride: teaser poster del film con Lorenzo Richelmy

Lucky Red ha diffuso il teaser poster di Ride, il film diretto da Jacopo Rondinelli e scritto, co-prodotto e supervisionato artisticamente da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, già registi del fortunato Mine, che nel 2016 è stato accolto con favore da pubblico e critica come un caso esemplare di rinnovamento e rinascita del cinema italiano.

Il film è una produzione Lucky Red, Mercurious con Tim Vision e con il contributo di Trentino Film Commission. Un cast italiano e internazionale quello di RIDE, che vede protagonisti Lorenzo Richelmy e  Ludovic Hughes al fianco di Simone Labarga e Matt Rippy.

RideMax (Lorenzo Richelmy) e Kyle (Ludovic Hughes) sono due riders acrobatici.  Quando ricevono l’invito a partecipare a una misteriosa gara di downhill con in palio 250.000$ accettano senza esitazione per poi scoprire – ormai troppo tardi – di doversi spingere oltre i limiti delle loro possibilità fisiche e psicologiche. Quella che affronteranno sarà così una corsa estrema per la sopravvivenza.

Lanterna Verde: la Warner Bros. riconosce il flop del film e ironizza con Ryan Reynolds

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Come vi abbiamo anticipato in questo articolo, Deadpool 2 farà un piccolo riferimento a Lanterna Verde, il cinecomic che nel 2011 vide protagonista Ryan Reynolds nei panni del supereroe Hal Jordan e che non fu esattamente un successo (sia economico che critico).

Ora, sfruttando la scia del film sul mercenario chiacchierone, la Warner Bros. sembra aver sotterrato ogni rancore pubblicando un simpatico messaggio di pace su Twitter che riconosce il fallimento di Lanterna Verde:

https://twitter.com/WBHomeEnt/status/997603772988735488?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.cbr.com%2Fwarner-bros-green-lantern-deadpool-2-tweet%2F&tfw_site=cbr

Ryan Reynolds confessa di non aver mai visto la versione finale di Lanterna Verde

Vi ricordiamo che Reynolds è nelle sale con Deadpool 2, sequel diretto da David Leitch in cui compariranno anche Zazie Beetz nei panni di Domino e Josh Brolin in quelli di Cable.

Di seguito la nuova sinossi del film:

Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.

Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.

Deadpool 2: tutti i maggiori SPOILER del film

Captain Marvel: il film racconterà le “origini” dell’agente Coulson

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Captain Marvel, primo cinecomic dei Marvel Studios con protagonista una supereroina, non racconterà soltanto il passato di Nick Fury (come confermato dallo stesso Samuel L. Jackson), ma anche le “origini” dell’agente Coulson, membro chiave dello S.H.I.E.L.D. e figura ricorrente nel MCU.

A svelare questo dettaglio è proprio l’attore che lo interpreta, Clark Gregg, attualmente impegnato con le riprese del film a Los Angeles:

Vedremo un Phil Coulson molto più giovane, d’altronde è il nuovo arrivato allo S.H.I.E.L.D. Ricordate quando in Iron Man diceva a Tony Stark “Questo non è il mio primo rodeo”, ecco, Captain Marvel tornerà a quel momento”.

Captain Marvel: Clark Gregg è “orgoglioso” di Brie Larson nei panni di Carol Danvers

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il cinecomic “sarà qualcosa di mai visto prima nel MCU”

Fonte: CBM

Ayka: recensione del film di Sergei Dvortsevoy

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Ayka: recensione del film di Sergei Dvortsevoy

Dopo la steppa kazaka di Tulpan, Sergei Dvortsevoy sceglie la Mosca funestata da tormente di neve per raccontare la storia di Ayka, una kirghika che incontriamo in un letto d’ospedale, in un reparto maternità. La giovane donna ha appena partorito, ma invece di allattare suo figlio, quando l’infermiera glielo porta, lei scappa da una finestra, nella neve alta. Scopriamo solo dopo che Ayka è una povera disgraziata che vive in un tugurio, brutto e sporco, con delle sue connazionali, vessata da un padrone di casa che non le lascia tregua e da una serie di personaggi negativi che, sorprendentemente, incontra di continuo. La donna non può permettersi di badare a un bambino, per questo lo ha lasciato.

Il quadro di totale disperazione dipindo da Dvortsevoy si traduce in tecnica con una camera a mano che segue da molto vicino la protagonista, asfissiando sia lei che lo spettatore, il quale molto prima della sfortunata arriva a un punto di saturazione e insofferenza.

La serie continua di disgrazie diventa davvero intollerabile e piuttosto che simpatizzare con la protagonista, il pubblico si stanca di lei, della neve, dei suoi guai.

Il film è stato presentato in Concorso al Festival di Cannes 2018, durante il quale è stato visto un altro film che sul ricatto emotivo fonda il suo rapporto con lo spettatore: parliamo di Capharnaüm, di Nadile Labaki, anche questo in Concorso.

Se nel caso della regista libanese i bambini protagonisti catalizzano il pietismo e la lacrima, in questo caso le sfortune della donna inquadrata da vicino da Sergei Dvortsevoy generano insofferenza. Due approcci leggermente differenti ma volti a ricattare lo spettatore, allo stesso modo.

Non c’è speranza per Ayka, non c’è redenzione per le sue sofferenze, solo la città fredda e indifferente, sporca e infida, così come le persone che la popolano. Non c’è luce alla fine della sua storia, solo un accennato gesto di disperazione, un finale tragico per una vita sfortunata.

Capharnaüm: recensione del film di Nadine Labaki

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Capharnaüm: recensione del film di Nadine Labaki

Presentato al Festival di Cannes 2018 in concorso, Capharnaüm di Nadine Labaki racconta la storia di Zain, un bambino che non conosce la sua età, forse dodici anni, che vive in miseria, non va a scuola e lavora per aiutare la numerosa famiglia. Soprattutto, Zain si occupa della sorellina di 11 anni. Quando la bimba raggiunge la maturità sessuale, finisce in sposa al figlio del padrone di casa. In questo modo ci sarà una bocca in meno da sfamare, ma anche un legame con i proprietari dello sgangherato appartamento. A seguito di questa decisione, Zain è così furibondo che scappa di casa, e viene accolto da una donna, altrettanto povera, con un figlio piccolo. Quando anche lei sparirà, Zain si troverà a dover badare a se stesso e al neonato, fino a che, in un finale strappalacrime, la risoluzione della vicenda porterà di nuovo, o forse per la prima volta, il sorriso sulle labbra del bambino.

Quando si parla di cinema ricattatorio si percorre sempre un terreno scivoloso, su cui molti cadono lasciandosi trasportare proprio dall’impeto del narratore, la regista Labaki in questo caso, che condiziona con soluzioni narrative e visive lo stato d’animo che si vuole indurre nello spettatore. Per intenderci, allo stesso modo in cui un mendicante sfoggia il proprio bambino, la regista libanese inquadra ogni singolo momento di difficoltà e sofferenza dei due piccoli protagonisti, quasi con compiacimento.

Il pacchetto sembra completo, dato che i protagonisti sono due bellissimi bambini, uno dei quali che appena cammina, e soprattutto data l’estrema povertà rappresentata, una condizione esistenziale che viene esposta con una violenza tale da sfiorare la pornografia (della povertà, appunto). Tutto questo a contrasto con alcuni momenti molto buoni, soprattutto tecnicamente, quando la regista sceglie la macchina a mano per seguire i due piccoli protagonisti. Questo gesto di “verità” si scontra però con la ricostruzione e la caratterizzazione dei personaggi, che non collimano con l’estrazione sociale cui gli stessi appartengono. Valga per tutti il puntuale e accorato discorso di Zain di fronte al giudice, nel finale del film: nessun bambino parlerebbe in quel modo, soprattutto un bambino analfabeta.

A Capharnaüm non si boccia certo il racconto della miseria, tuttavia la strumentalizzazione di questi individui non è altro che spettacolarizzazione della povertà. E questo è inaccettabile, nonostante qualche merito tecnico che pure ha il film.

Knife + Heart: recensione del film di Yann Gonzalez

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Knife + Heart: recensione del film di Yann Gonzalez

La voglia di fare un esperimento, un pasticcio di generi e forse anche di intenzioni hanno portato il giovane regista argentino Yann Gonzalez a partorire Knife + Heart, film presentato in concorso al Festival di Cannes 2018.

La storia è quella di Anne, una produttrice di film porno gay di bassa lega, che dopo la rottura con la storica partner, Lois, montatrice dei suoi film, si trova ad indagare su un misterioso omicida che sembra aver preso di mira i protagonisti dei suoi film. La verità si scoprirà poco per volta, trascinando Anne in un vortice di violenza e mistero.

Gonzales ha fuso la tensione del giallo e delle storie di serial killer con un omaggio al mondo del porno gay, tra gli anni Settanta e Ottanta, il tutto condito con un look che sembra uscito proprio da quegli stessi film. Il dialogo tra film visto dallo spettatore e film girato dai protagonisti è continuo proprio in questo aspetto estetico onirico, che carica la storia di risvolti involontariamente comici. Il risultato è trash fuori controllo, con recitazioni ostentate e sequenze talmente tanto forzate che resta misteriosa la scelta di inserire il film nel Concorso Ufficiale della settantunesima edizione del Festival di Cannes.

Tra i tanti elementi che mescola il film, la componente romantica è fondamentale, sia per la protagonista Anne (Vanessa Paradis), sia ai fini dello svelamento del mistero e delle motivazioni dell’assassino, una figura che sfrutta le abitudini delle sue vittime per perpetrare i suoi sanguinosi scopi. E così il coltello e il cuore del titolo possono essere entrambi dell’assassino che con l’uno cerca di placare il desiderio dell’altro.

Il problema di Knife + Heart risiede forse nel fatto che il riferimento a tanti generi diversi “sporca” la natura della storia e non la impreziosisce affato, come invece a volte capita alle storie ibride.

Cannes 2018: la prima immagine da Freaks Out di Gabriele Mainetti

Presentato al Mercato di Cannes 2018 c’era anche Freaks Out, il nuovo film di Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot) e, grazie a ScreenDaily, abbiamo a disposizione la prima immagine ufficiale del film:

freaks out

Da un soggetto originale di Nicola Guaglianone e una sceneggiatura scritta a quattro mani dallo stesso Guaglianone con Gabriele Mainetti, sarà di nuovo Roma la cornice che accoglierà i protagonisti di questa storia.

A firmare le musiche ancora una volta Michele Braga con Gabriele Mainetti.

Nel cast Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, con la partecipazione di Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski. Le riprese si svolgeranno a Roma e in Calabria per 12 settimane.

Freaks out è prodotto da Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema, in coproduzione con Gapfinders (Belgio).

“A due anni dal successo di ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’, abbiamo lavorato insieme a Gabriele Mainetti, che è anche produttore, e a Rai Cinema per gettare le basi di un film ambizioso e originale”, dichiara Andrea Occhipinti . “Siamo davvero ansiosi di iniziare le riprese di ‘Freaks out’, nato dalla vena creativa di Nicola Guaglianone e scritto insieme a Gabriele“.

Si dice che il secondo film sia il più difficile da realizzare, soprattutto quando il primo ha generato un riscontro positivo. Non sarà facile soddisfare le aspettative ora che l’asticella si è alzata ulteriormente. Come nella precedente esperienza faremo del nostro meglio per fare di più di quello che potremmo permetterci. Alla fine l’approccio produttivo sarà com’è stato con Jeeg… solo su una scala più grande”, dichiara la Goon Films.

Finalmente si parte, siamo pronti a iniziare questa nuova avventura insieme a Lucky Red e a Goon Films con i quali abbiamo condiviso la scommessa e i successi di ‘Lo chiamavano Jeeg robot’”, dice Paolo Del Brocco amministratore delegato di Rai Cinema. “Insieme al pubblico che ha profondamente amato il suo film, aspettavamo con impazienza il ritorno al lavoro di Gabriele Mainetti, crediamo molto nel suo talento e nell’originalità delle sue storie”.

Sinossi:

Matilde, Cencio, Fulvio e Mario sono come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. Siamo nel ‘43, nel pieno del conflitto, e la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I nostri quattro protagonisti sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, “a piede libero” in una città in guerra.

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