Assegnati da associazioni di critici cinematografici, cineclub e circoli di cultura cinematografica, associazioni culturali i premi collaterali di Venezia 74.
Premio Arca CinemaGiovani
miglior film di Venezia 74: FOXTROT di Samuel Maoz
miglior film italiano: BEAUTIFUL THINGS di Giorgio Ferrero
Premio del Pubblico BNL – Giornate degli Autori
GA’AGUA (LONGING) di Savi Gabizon
Premio Brian
LES BIENHEUREUX di Sofia Djama
Premio Circolo del Cinema di Verona – 32. Settimana internazionale della critica
TEAM HURRICANE di Annika Berg
Premio Civitas Vitae
IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE di Silvio Soldini
Premio Fair Play cinema
EX LIBRIS – THE NEW YORK PUBLIC LIBRARY di Frederick Wiseman
menzione speciale: HUMAN FLOW di Ai Weiwei
Premi Fedeora (Federazione dei Critici Europei e dei Paesi Mediterranei)
miglior film: EYE ON JULIET di Kim Nguyen
miglior regista esordiente: SARA FORESTIER per M
miglior attore: REDOUANNE HARJANE per M
Premio FEDIC
LA VITA IN COMUNE di Edoardo Winspeare
menzione speciale: NICO, 1988 di Susanna Nicchiarelli
menzione FEDIC – Il giornale del cibo: LE VISITE di Elio Di Pace
Premio FIPRESCI
EX LIBRIS – THE NEW YORK PUBLIC LIBRARY di Frederick Wiseman
miglior film d’esordio: LOS VERSOS DEL OLVIDO di Alireza Khatami
Premio Fondazione Mimmo Rotella
GEORGE CLOONEY, MICHAEL CAINE e AI WEIWEI
Premio Enrico Fulchignoni – CICT-UNESCO
HUMAN FLOW di Ai Weiwei
Premio Future Film Festival Digital Award
THE SHAPE OF WATER di Guillermo del Toro
menzione speciale: GATTA CENERENTOLA di A. Rak, I. Cappiello, M. Guarnieri, D. Sansone
GdA Director’s Award – Giornate degli Autori
CANDELARIA di Jhonny Hendrix Hinestroza
Premio Green Drop
FIRST REFORMED di Paul Schrader
Premio Human Rights Nights al Cinema dei Diritti Umani
THE RAPE OF RACY TAYLOR di Nancy Buirski
menzione speciale: L’ORDINE DELLE COSE di Andrea Segre
menzione speciale: HUMAN FLOW di Ai Weiwei
Premio Interfilm
LOS VERSOS DEL OLVIDO di Alireza Khatami
Premio Label Europa Cinemas
M di Sara Forestier
Premio Lanterna Magica (CGS)
L’EQUILIBRIO di Vincenzo Marra
Premio La Pellicola d’Oro
DANIELE SPINOZZI migliore direttore di produzione di un film italiano per Ammore e Malavita
RICCARDO MARCHEGIANI migliore direttore di produzione di un film internazionale per Mektoub My Love: Canto Uno
ROBERTO DI PIETRO premio al miglior macchinista per Hannah
Premio Leoncino d’Oro Agiscuola
THE LEISURE SEEKER di Paolo Virzì
segnalazione cinema for UNICEF 2017: HUMAN FLOW di Ai Weiwei
Premio Lizzani
GÉRÔME BOURDEZEAU e DOMINIQUE BATTESTI
IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE di Silvio Soldini
Premio Lina Mangiacapre
LES BIENHEUREUX di Sofia Djama
Premio Mouse d’Oro
MEKTOUB, MY LOVE: CANTO UNO di Abdellatif Kechiche
Mouse d’Argento: GATTA CENERENTOLA di A. Rak, I. Cappiello, M. Guarnieri, D. Sansone
Premio NuovoImaie Talent Award
FEDERICA ROSELLINI per Dove cadono le ombre
MIMMO BORRELLI per L’equilibrio
Premio Open
GATTA CENERENTOLA di A. Rak, I. Cappiello, M. Guarnieri, D. Sansone
Premio Francesco Pasinetti – SNGCI
AMMORE E MALAVITA di Manetti Bros.
premio speciale: GATTA CENERENTOLA di A. Rak, I. Cappiello, M. Guarnieri, D. Sansone
premio speciale: NICO, 1988 di Susanna Nicchiarelli
Premio Gillo Pontecorvo – Arcobaleno Latino
MIAO XIAOTIAN, CEO di China Film Coproduction Corporation
Premio Queer Lion
MARVIN di Anne Fontaine
Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia & International per il Miglior contributo tecnico – 32. Settimana internazionale della critica
LES GARÇONS SAUVAGES di Bertrand Mandico
Premio Sfera 1932
LA MÉLODIE di Rachid Hami
Premio del Pubblico SIAE – 32. Settimana internazionale della critica
TEMPORADA DE CAZA di Natalia Garagiola
Premio SIGNIS
LA VILLA di Robert Guédiguian
menzione speciale: FOXTROT di Samuel Maoz
Premio C. Smithers Foundation – CICT-UNESCO
THE SHAPE OF WATER di Guillermo del Toro
Premio Sorriso Diverso Venezia 2017 – Ass Ucl
IL COLORE NASCOSTO DELLE COSE di Silvio Soldini
Premio Soundtrack Stars
ALEXANDRE DESPLAT per The Shape of Water
premio speciale: AMMORE E MALAVITA di Manetti Bros.
premio alla carriera: ANDREA GUERRA
Premio UNIMED
LA VILLA di Robert Guédiguian
menzione speciale: BRUTTI E CATTIVI di Cosimo Gomez

Per la Dunst, quello di Therese, protagonista che cade in depressione dopo la morte della madre, il ruolo è stato simile a quello interpretato per Lars Von Trier, emotivamente destabilizzante allo stesso modo, anche se, a quanto racconta l’attrice, il set delle sorelle Mulleavy era più disteso, trattandosi di due donne che conosceva già come amiche. “Alla fine delle riprese, però, non avrei mai e poi mai pensato di dover interpretare di nuovo il personaggio.”


Il Lido si svuota come i testicoli di un bufalo dopo l’accoppiamento e sul gran viale che porta all’Excelsior ci siamo solo io, dei portantini sudati e un brachiosauro di plastica, con cui scatta selfie per supplire a quello mancato con
Ma noi gli italiani li amiamo, quindi oltre ai soliti premi che domani la gran giuria autonominata e che non ha nessuna autorità composta da Ang, me, un Marinelli qualsiasi e qualsiasi persona abbia il cognome oscilli tra Mainetti e Manetti, assegnerà i classici premi ai quali siete abituati, il prestigioso premio GCCMNF in primis, l’ ICEFAC assieme alla gran presidentessa di giuria Cristiana Paternò, la Coppa Polpi, il Tardo d’oro, il Collammare e poi ci pensiamo domani in base ai un corposo brief davanti a un paio di Spritz, che finalmente stasera Ang mi farà l’onore di ingurgitare perché calcoli o no, come dice Marilena Vinci, ‘troppa acqua fa ruggine’ . A voi fedeli sedici lettori anticipiamo che a Pallaoro abbiamo deciso di nominare un premio, che ovviamente si chiama Palla d’oro. State con noi, dopo una sbronza professionale vi spoileriamo la lista come se fosse la trama di It.

Il personaggio di Corrado Sassi è in realtà l’alter ego del protagonista, per stessa ammissione dell’attore, che spiega: “Io sono la parte più nascosta di un personaggio che ha un ruolo più riconosciuto.”


Comunque, qui al Lido c’erano sia Gabriele Mainetti – noto per Lo chiamavano Jeeg robot ma qui presente per aver prodotto un corto di Claudio Santamaria come regista. Guardacaso proprio Claudio Santamaria – che i Manetti Bros., che invece come vi dicevo ieri portavano il loro film, Ammore e Malavita, con Giampalo Morelli, guardacaso proprio Giampaolo Morelli. Anyway, cosciente dei miei limiti, per tutta la giornata mi sono ripetuto: “Stai seguendo i Manetti, non scrivere Mainetti. Stai seguendo i Manetti, non scrivere Mainetti. Stai seguendo i Manetti, non scrivere Mainetti. Stai seguendo i Manetti, non scrivere Mainetti” come se fosse un mantra. L’ho detto anche in redazione: “Oh ragà, è pazzesco. Mi confondo sempre tra i Manetti e Mainetti, non trovate sia buffo?”. Tutti a ridere. Purtroppo qualcuno ha nominato Gabriele Mainetti mentre stavo concludendo il pezzo e scrivendo il titolo.
Ha constatato che, nonostante il loro handicap, le persone non vedenti lavorano, fanno sport, viaggiano, fruiscono di film e di cose che nell’immaginario comune sono godibili solamente di chi può vedere. Soldini afferma “Mi sono poi reso conto che al cinema non avevo mai visto niente di tutto ciò, che i ciechi erano spesso dipinti in modo drammatico, scontato, o con dei quasi super-poteri. Così ho deciso di filmare una storia d’amore con una non vedente come accade nella vita. Raccontare l’incontro tra due mondi lontanissimi, di un uomo che cambia, del coraggio di affrontare la vita, con leggerezza e profondità. E raccontare Emma e Teo come fossero due di noi, due persone amiche”.




