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Tommy Wiseau è tornato: ecco il trailer di Big Shark

Tommy Wiseau, l’uomo dietro probabilmente il (migliore) peggior film mai realizzato, è tornato. Questa volta però si concentrerà a raccontare grandi creature marine nel prossimo Big Shark. E ora è stato svelato il primo trailer dal quale possiamo già intuire che si tratta di una esperienza sfrenata.

Big Shark è abbastanza semplice nella sua premessa. Come rivela già il titolo, il film presenterà uno squalo davvero grande che semina il caos a New Orleans. La storia segue principalmente tre vigili del fuoco – Georgie, Patrick e Tim – che si troveranno faccia a faccia con il detto squalo. Wiseau ha scritto, diretto e interpretato il film nei panni di Patrick. Georgie è interpretato da Mark Valeriano, mentre Tim è interpretato da Isaiah LaBorde.

Big Shark segna la seconda esperienza di Tommy Wiseau come regista di un lungometraggio, dopo il suo debutto alla regia con il famigerato classico di culto The Room. Rilasciato nel 2003, The Room è incentrato su Johnny, interpretato da Wiseau, un uomo che svolge ogni sorta di lavoro ed è entusiasta di sposare la sua futura moglie, Lisa (Juliette Danielle). Tuttavia, Lisa tradisce Johnny con il suo migliore amico Mark (Greg Sestero). Sebbene il film sia stato accolto male all’epoca, è diventato un punto fermo delle proiezioni di mezzanotte in tutti gli States. Sestero in seguito ha scritto un libro con Tom Bissell, The Disaster Artist, che racconta la produzione del film. Il libro è stato poi adattato per il cinema con un film omonimo interpretato da James e Dave Franco. Intanto è in arrivo anche un remake di The Room, diretto da Bob Odenkirk.

Al momento la distribuzione del film è localizzata negli Stati Uniti, con uscite pianificate in diverse città. Ma speriamo che in qualche modo il film riesca ad arrivare anche da noi in Italia.

 
 

Tommy Lee Jones: ‘grumpy’ è sexy!

Tommy Lee Jones film

Tommy Lee Jones – In America il suo nome viene spesso accostato all’aggettivo “grumpy” (che sta per “irritabile”, “brontolone”), lo stesso con cui è chiamato in lingua originale il più scorbutico dei nani di Biancaneve (Brontolo, appunto). E ultimamente c’è chi, giocando col titolo del super-bestseller Fifty shades of grey (da noi, Cinquanta sfumature di grigio), lo ha ribattezzato “Fifty shades of grumpy”. Ma non è colpa sua: lo disegnano così.

In effetti, in una carriera che ha ormai superato gli ‘anta’, con più di 50 film e una miriade di apparizioni televisive al suo attivo, sono numerosi i ruoli ‘grumpy’ collezionati da Tommy Lee Jones, che però si appresta a rompere il cliché col nuovo lavoro di David Frankel, Il matrimonio che vorrei, una dramedy romantica dove interpreta il marito di Meryl Streep. In attesa di vederlo sui nostri schermi il 18 ottobre in questa veste inedita, ecco qua la sua ‘brontolografia’. Giudicate voi se le voci sul suo conto sono fondate…

Tommy Lee Jones, biografia

Tommy Lee JonesTommy Lee Jones nasce il 15 settembre 1946 da una famiglia di texani doc (ma con una nonna di discendenza Cherokee). Dopo il diploma alla St. Mark’s School of Texas (oggi fa parte del consiglio di amministrazione dell’istituto), entra ad Harvard, dove gioca nella squadra di football dell’università e si trova a dividere la stanza con colui che diventerà vice Presidente USA, nonché Premio Nobel per la pace: Al Gore (e quando l’amico nel 2000 si candiderà come Presidente, sarà Jones in persona a tenere il discorso di presentazione alla convention nazionale dei Democratici).

Ad Harvard i due incontrano Erich Segal, futuro scrittore di Love Story, il cui protagonista Oliver, per ammissione dello stesso autore, è ispirato a Tommy Lee ed Al. E il destino vuole che Jones faccia il suo debutto sul grande schermo proprio nell’omonimo adattamento cinematografico del libro, interpretando uno studente amico di Oliver/Ryan O’Neal. Ma procediamo per gradi.

È il 1969: Tommy Lee Jones si laurea cum laude, per poi trasferirsi a New York, dove presto debutterà a Broadway in una serie di ruoli secondari, in attesa del primo ingaggio al cinema che arriva, appunto, con Love Story nel 1970. Seguono altri lavori teatrali e numerose apparizioni televisive, alternate a film fra i quali Eccesso di difesa, dove affianca Laurence Olivier. Nel 1980, con La ragazza di Nashville di Michael Apted, Jones riceve una nomination ai Golden Globe come Miglior attore nel ruolo del marito della regina della country music Loretta Lynn, interpretata da Sissy Spacek. Anche se non vince lui il premio, si tratta del primo riconoscimento ufficiale per Jones, che nel corso degli anni Ottanta viene nominato ben due volte ai televisivi Emmy come miglior protagonista maschile. Poco importa se finora è rimasto a mani vuote: il ragazzo si rifarà.

Tommy Lee Jones, filmografia

Il 1991 è infatti l’anno di JFK– Un caso ancora aperto di Oliver Stone, che fa ottenere a Tommy Lee Jones una nomination ai BAFTA britannici, nonché la prima delle sue tre (almeno per ora) candidature all’Oscar. Il ruolo, da comprimario, è quello del veterano Clay Shaw/Clay Bertrand accusato di essere fra i cospiratori dell’assassinio di JKF. L’attore tornerà a fare il veterano per Paul Haggis ne La valle di Elah (2007), declinando il personaggio in tutt’altro modo. Qui è un padre distrutto che fa i conti con la morte del figlio, soldato in Iraq: una performance giudicata “straordinaria di misura e di dolore represso”.

Tommy Lee JonesTornando ai Novanta, è con Il fuggitivo che Tommy Lee Jones si afferma nel panorama cinematografico internazionale. Oltre ad intascare la più famosa delle statuette. È infatti lui il Miglior attore non protagonista del 1993, per aver dato vita – e tanto fiato – all’agente federale Sam Gerard, impegnato nell’interminabile inseguimento del chirurgo Harrison Ford sospettato dell’omicidio della moglie. La sua versione dell’uomo di legge “inflessibile ma onesto” viene esaltata dal contrasto col medico “ingenuo ma tosto” impersonato da Ford: il risultato è un duo irresistibile, giustamente premiato con un MTV Movie Award come Miglior Coppia dell’anno.

Sarà che gli ha fatto vincere un Oscar, sarà che la figura dell’autorità ha per sua natura un’innegabile connotazione ‘grumpy’, ma Jones prende molto sul serio le forze dell’ordine: tanto per cominciare, sarà di nuovo Sam Gerard in una sorta di sequel de Il fuggitivo, U.S. Marshals – Caccia senza tregua (1998), e, nel corso degli anni, rivestirà almeno un’altra dozzina di ruoli da tutore della legge, fra poliziotti, agenti federali, sceriffi, Texas Ranger, Marines e altri ufficiali dell’esercito più o meno graduati.

Un esempio? Nel ‘94 è il direttore del carcere in Assassini nati, dove torna a collaborare con Stone dopo il successo di JFK. Certo, il suo Dwight McClusky è un bel po’ fuori di testa, ma è pur sempre una Guardia. Dello stesso anno è anche Il cliente (di J. Schumacher), dall’omonimo romanzo di Grisham, in cui Jones non porta la pistola ma è comunque un difensore della legge: presta, infatti, il volto al procuratore federale Roy Foltrigg – meglio noto nell’ambiente con l’appellativo di “Reverendo” – antagonista dichiarato del tenace avvocato Susan Sarandon, che rappresenta il giovanissimo cliente del titolo (lo scomparso Brad Renfro). Anche in questo caso è l’interpretazione ‘di coppia’ ad impreziosire una storia che di per sé risulterebbe quasi ‘banale’.

Niente affatto banale è invece il ruolo di Tommy Lee Jones in MIB–Men in Black (1997), se non altro per il look ‘da Iena’, con tanto di occhiale da sole, che sfodera il suo Agente K mentre dà la caccia ad alieni cattivissimi insieme al collega J (Will Smith). L’improbabile coppia diventa subito ‘di culto’ e il duetto con il Principe di Bel Air per poco non fa vincere a Tommy Lee Jones il suo secondo MTV Movie Award nella categoria. Per la prima volta Tommy Lee Jones si prende un po’ meno sul serio, regalandosi/ci un ruolo ‘esagerato’… e ci deve aver provato gusto, perché torna ad indossare il completo all black nel secondo e terzo capitolo della saga (nel 2002 e nel 2011), salvo poi passare dall’altra parte della barricata quando fa da testimonial ad un marchio giapponese: è lui l’extra-terrestre nei numerosi spot disponibili su YouTube! Vedere per credere.

Comunque, lo attendono ancora tanti ruoli da ‘brontolone al servizio della legge’: in Colpevole d’innocenza, con Ashley Judd; Regole d’onore, insieme a Samuel L. Jackson; e The Hunted – La preda, dove insegue un Benicio Del Toro impazzito. Rientra nel genere anche Non è un paese per vecchi dei Fratelli Coen, che nel 2007 gli fa guadagnare varie candidature come miglior non protagonista per il suo sceriffo “paziente e disincantato”, incapace di arginare la catena di violenze involontariamente innescata da Josh Brolin (che, fra l’altro, nell’ultimo Men in Black è proprio l’alter-ego giovane dell’Agente K interpretato da Jones). Chiudono la rassegna Captain America – Il primo vendicatore (visto l’anno scorso) e l’imminente Emperor, dove sarà un generale…

Ma Tommy Lee Jones ha prestato il volto ad altri eroi, ‘in borghese’, sì, ma sempre buoni: Vulcano – Los Angeles 1997, in cui con Anne Heche tenta di fermare il fiume di lava che inonda la ‘città degli angeli’; Space Cowboys, di e con Clint Eastwood; The Missing, dove è il padre di Cate Blanchett e va a caccia dei banditi che gli hanno rapito la nipotina. Merita una citazione a parte Le tre sepolture, che segna anche il debutto alla regia di Tommy Lee Jones.  Sceneggiata da quel Guillermo Arriaga che ha più volte contribuito alla fortuna di Iñárritu, la pellicola viene presentata a Cannes nel 2005 ed è in corsa per la Palma d’Oro: non vince, ma viene accolta più che favorevolmente dalla critica internazionale come un bel western “moderno”, un’opera originale e “un classico” al tempo stesso. Il neo-regista qui gioca in casa: usa come set uno dei suoi ranch in Texas e riserva il ruolo del protagonista ad una persona assai fidata. Se stesso. Col personaggio di Pete Perkins, Jones aggiunge così un’altra tacca alla sua cintura (in questo caso, un cinturone) armata di buone intenzioni: spetta infatti a lui il compito di trovare il colpevole dell’omicidio dell’amico Melquiades Estrada e costringerlo a riportare insieme la sua salma in Messico. E il western si fa road movie.

 Tommy Lee JonesMalgrado tutte queste esperienze ‘eroiche’, a Tommy Lee Jones non dispiacciono certo le incursioni da cattivo. Già a inizio carriera l’attore si cimenta nella parte del ‘villain’, come dicono negli States: nell’82 ottiene un Emmy per l’interpretazione nel film tv The Executioner’s Song, dove il suo Gary Gilmore è un omicida realmente esistito, e realmente giustiziato. In Italia però lo ricordiamo meglio come l’ambiguo Harvey Dent/Due Facce al servizio di Joel Schumacher in Batman Forever, film che (dopo la candidatura per il terrorista invasato di Blown Away–Follia esplosiva) regala a Tommy Lee Jones la sua seconda nomination nella categoria “Villain” agli MTV Movie Awards. Come dire: buono o cattivo che sia, Jones se la cava sempre alla ‘grumpy’… em, alla grande.

Che poi, avrà anche la faccia da ‘grumpy’, questo texano dalla giustizia facile, ma alle donne piace così: il brontolone vanta ben tre matrimoni (l’ultimo è del 2001 e ancora ‘in vigore’)… e Meryl Streep lo aspetta dietro l’angolo.

 
 

Tommy Lee Jones: 10 cose che non sai sull’attore

Tommy Lee Jones film

Attore dall’espressione grave e di grande intensità drammatica, Tommy Lee Jones si è negli anni affermato come uno dei migliori interpreti della sua generazione, ottenendo alcuni tra i più importanti riconoscimenti dell’industria cinematografica. Particolarmente versatile, sono molte le sue interpretazioni rimaste impresse nell’immaginario collettivo, e ancora oggi non manca di regalare interpretazioni degne del suo valore. Ecco 10 cose che non sai di Tommy Lee Jones.

Tommy Lee Jones patrimonio

Tommy Lee Jones: i suoi film da attore e da regista

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Love Story (1970), ma la consacrazione arriva soltanto grazie a JFK – Un caso ancora aperto (1991), con Kevin Costner. Successivamente, continua a confermare il suo successo grazie a titoli come Trappola in alto mare (1992), Il fuggitivo (1993), con Harrison Ford, Assassini Nati – Natural Born Killers (1994), Batman Forever (1995), con Jim Carrey e Man in Black (1997), con Will Smith. Negli anni seguenti recita poi in Space Cowboys (2000), Men in Black II (2002), Le tre sepolture (2005), Non è un paese per vecchi (2007), con Javier Bardem, Nella valle di Elah (2007), The Company Men (2010), Captain America – Il primo vendicatore (2011), con Chris Evans, Men in Black 3 (2012), Il matrimonio che vorrei (2012), con Meryl Streep, Lincoln (2012), The Homesman (2014), Jason Bourne (2016) e Ad Astra (2019).

9. È anche regista, sceneggiatore e produttore. Negli anni Jones ha più volte dimostrato il proprio interesse a ricoprire ruoli diversi da quello dell’attore. Ha infatti debuttato dietro la macchina da presa nel 1995 con il film televisivo The Good Old Boy, da lui anche scritto. Nel 2005 dirige invece il film per il cinema Le tre sepolture, per poi dirigere anche Sunset Limited (2011), con Samuel L. Jackson, e The Homesman (2014), western da lui anche scritto e prodotto, che vede nel cast anche l’attrice Hilary Swank.

8. Ha vinto un premio Oscar. Grazie al film JFK – Un caso ancora aperto, l’attore ottiene la sua prima nomination al premio Oscar come attore non protagonista. Vince poi il premio, nella medesima categoria, nel 1994 per il film Il fuggitivo. Jones otterrà poi altre due nomination, nel 2008 come attore protagonista per Nella valle di Elah, e nel 2013 come non protagonista per Lincoln. Jones vanta inoltre numerosi altri importanti riconoscimenti, come il Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes nel 2005.

Tommy Lee Jones ha una figlia

7. Ha avuto figli dal suo secondo matrimonio. Nel corso della sua vita Jones è stato sposato tre volte. Il primo matrimonio risale al 1971 con Kate Lardner, dalla quale ha poi divorziato nel 1978. Dal suo secondo matrimonio, avuto con Kimberlea Cloughley, ha avuto due figli: Austin Leonard, nato nel 1982, e Victoria Kafka, nata nel 1991. Dopo aver divorziato nuovamente, l’attore si è risposato nel 2001 con Dawn Laurel, con la quale vive nel ranch di sua proprietà in Texas.

Tommy Lee Jones: il suo patrimonio

6. Possiede un ricco patrimonio. Nel corso della sua carriera Jones ha dimostrato una notevole prolificità tra cinema e televisione. Distintosi in diversi campi del settore cinematografico, l’attore ha così avuto modo di guadagnare un notevole patrimonio, attestato intorno ai 90 milioni di dollari. Ciò è merito anche della sua presenza in alcuni film particolarmente redditizi, che gli hanno permesso di consolidare il proprio status all’interno dell’industria.

Tommy Lee Jones Batman Forever

Tommy Lee Jones in Batman Forever

5. Non ha avuto un buon rapporto con uno degli attori del film. Avere un buon rapporto con i propri colleghi di set è notoriamente uno degli elementi più necessari per la riuscita del film. Dar vita ad una buona chimica tra gli interpreti consente infatti di coinvolgere ulteriormente il pubblico. Ciò non si è tuttavia verificato per Jones e l’attore Jim Carrey, interprete dell’Enigmista nel film. Stando a quanto raccontato da quest’ultimo, Jones avrebbe in più occasioni espresso pareri negativi nei suoi confronti e della sua intera filmografia, intrattenendo con lui un rapporto particolarmente difficile.

4. Ha accettato il ruolo per far felice suo figlio. Jones era la prima scelta per il ruolo di Harvey Dent, alias Due Facce. L’attore ha raccontato di aver accettato la parte per far contento suo figlio, il quale gli aveva detto che quello era il suo personaggio preferito dei fumetti. Per permettere a Jones di interpretare il ruolo, la Warner Bros. dovette sciogliere il contratto con l’attore Billy Dee Williams, il quale aveva interpretato il personaggio nel primo film di Batman.

3. Ha dovuto sottoporsi a diverse ore di trucco. Per poter dar vita al personaggio di Due Facce, l’attore ha dovuto sottoporsi ogni giorno a circa quattro ore di make up. Questo era infatti il tempo richiesto per applicare sul volto dell’attore il trucco richiesto per fargli assumere un doppio volto, di colore violaceo e che facesse immaginare una terribile ustione. Per l’attore resistere a tutte queste ore non è stata un’esperienza piacevole, ma resistette pur di far contento suo figlio.

Tommy Lee Jones nel 2020

2. Sta lavorando a due nuovi film. Dopo aver recitato nel fantascientifico Ad Astra, Jones tornerà al cinema nel corso del 2020 con due film di alto profilo. Questi sono il crime Wander, dove recita accanto a Katheryn Winnick e Heather Graham, e la commedia The Comeback Trail, dove dividerà la scena con il premio Oscar Robert De Niro. Jones continua così a confermare la propria instancabilità, così come il desiderio di continuare a recitare in film particolarmente ricercati.

Tommy Lee Jones: età e altezza

1. Tommy Lee Jones è nato a San Saba, in Texas, Stati Uniti, il 15 settembre 1946. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 
 

Tommy Lee Jones odia Jim Carrey? Il comico confessa

jim carreyHanno lavorato insieme sul set di Batman Forever nei panni di Due Facce e dell’Enigmista, e dopo lunghi anni di leggende, adesso scopriamo che tra Jim Carrey e Tommy Lee Jones non correva buon sangue sul set del film di Joel Schumacher.

A chiarire la faccenda è lo stesso Jim Carrey che, mentre promuoveva in radio il suo nuovo film Scemo più Scemo 2, ha avuto modo di chiarire:

“Ero davvero felice di lavorare con Tommy, ma lui era un po’ duro. Penso che fosse solo un po’ spaventato dal fatto che Scemo più Scemo uscisse nello stesso week end di Cobb (film in cui Jones era protagonista, ndr), un film importante per lui che non funzionò a dovere.”

Sul suo primo incontro con Jones, Jim Carrey ha dichiarato: “Sono entrato al ristorante la notte prima della nostra scena nel covo dell’Enigmista e lui era lì. Sono andato da lui per salutarlo e il sangue è sparito dalla sua faccia, in un modo tale che mi ero reso conto di essere io la causa del suo dolore. Si è alzato, un po’ tremante, e mi ha abbracciato, dicendomi ‘ Ti odio, non mi piaci per niente’ e io gli ho detto ‘Wow, ok, che succede?’ e lui ‘Non riesco a sopportare la tua buffoneria’. Non voleva lavorare con me.”Fonte: CBM

 
 

Tommy Lee Jones nel cast di Bourne 5

Tommy Lee Jones
Tommy Lee Jones

Tommy Lee Jones si unisce al cast dell’ultimo film della saga Bourne (ancora senza titolo ufficiale). L’attore premio Oscar affiancherà Matt Damon, Alicia Vikander, Julia Stiles e Viggo Mortensen nel quinto capitolo del franchise d’azione. Diretto da Paul Greengrass (The Bourne Ultimatum, The Bourne Supremacy), il film è stato scritto da Matt Damon, Robert Ludlum, Christopher Rouse e Greengrass stesso.

bourne-5-1Come riporta Variety, Lee Jones interpreterà il ruolo di un ufficiale superiore della CIA, un personaggio simile a quelli interpretati da Edward Norton, Chris Cooper, Brian Cox e David Strathairn nei precedenti film della saga. Oltre alla sua aggiunta al cast, nessun altro elemento della trama è stato al momento reso noto. Bourne 5 sarà prodotto da Frank Marshall e Jeffrey Weiner per Captivate Entertainment assieme a Greengrass, Damon, Greg Goodman e Ben Smith; sono produttori esecutivi Rouse e Henry Morrison. La produzione del film dovrebbe iniziare entro la fine dell’estate, mentre l’uscita è prevista per il 29 luglio 2016.
Tra le ultime fatiche di Lee Jones, The Homesman, un dramma western che ha personalmente scritto, diretto e interpretato, Criminal di Ariel Vroman con Gal Gadot, Ryan Reynolds, Alice Eve, Kevin Costner, Gary Oldman e Michael Pitt e Mechanic: Resurrection, thriller d’azione di Dennis Gansel con Jason Statham.

Fonte: Collider

 
 

Tommy Lee Jones interpreterà il Generale MacArthur

Ormai specializzato nell’interpretazione di poliziotti, militari, sceriffi e quant’altro, Tommy Lee  Jones arricchisce la sua già cospicua collezione, interpretando il Generale Douglas MacArthur in Emperor, colossal bellico ambientato alla fine della seconda Guerra Mondiale, con protagonista Matthew Fox. Quest’ultimo interpreterà il Generale Bonner Fellers, membro dello staff di MacArthur ed esperto di Giappone, incaricato di decidere se l’imperatore giapponese Hirohito debba essere processato (ed eventualmente condannato a morte) come criminale di guerra.

Fellers sarà nel frattempo impegnato in una missione più personale, la ricerca di Aya, una studentessa giapponese conosciuta negli Stati Uniti prima della guerra, della quale si è innamorato; su chi la interpreterà non vi sono ancora conferme. Le riprese del film, diretto da Peter Webber, dovrebbero però cominciare a breve e si snoderanno tra Giappone e Nuova Zelanda.

Fonte: Empire

 
 

Tommy Lee Jones in Malavita di Luc Besson?

Tommy Lee Jones è in trattative con Relativity Media per entrare nel cast di Malavita, nuovo progetto di Luc Besson (Il quinto elemento). L’attore e regista texano, visto

 
 

Tommy Lee Jones al lavoro su The Homesman

Tommy Lee Jones film

Dopo aver abbandonato per qualche anno la sedia da regista, Tommy lee Jones tornerà dietro la macchina da presa: The Homesman, ambientato ai tempi dei pionieri, sarà un progetto curato al cento per cento da Jones, che lo scriverà, produrrà e interpreterà. Jones avrà il ruolo di una guida che accompagnera tre donne in una strana ricerca, tra Nebraska e Iowa.

Il film non sembra destinato ad essere un blockbuster: del resto nemmeno i precedenti lavori di Tommy Lee Jones lo sono stati, basti pensare ad esempio a Le Tre Sepolture. Attualmente l’attore e regista è impegnato a mettere insieme le risorse finanziare per per poter avviare il progetto: negoziati sarebbero in corso la Eurocorp di Luc Besson. Tommy Lee Jones sarà prossimamente sugli schermi con Men In Black 3; altri progetti, più a lungo termine, sono Hope Springs e il biopic di Lincoln diretto da Spielberg.

Fonte: Empire

 
 

Tommy Flanagan in Sleeping Dogs al fianco di Russell Crowe

Tommy Flanagan

L’indimenticabile Chibs di Sons of Anarchy, Tommy Flanagan, è entrato a far parte del cast di Sleeping Dogs di Nickel City Pictures, in cui reciterà al fianco di Russell Crowe, Karen Gillan e Martin Csokas. A darne notizia è Deadline (via Collider).

Attualmente in produzione in Australia dal regista di Assassin’s Creed Adam Cooper, il film è basato sul romanzo di E.O Chirovici del 2017 Il libro degli specchi. La storia segue il detective della omicidi in pensione Roy Freeman (Crowe), che si sta sottoponendo a un trattamento all’avanguardia per l’Alzheimer. Dopo che un detenuto nel braccio della morte che Freeman ha aiutato a condannare per l’omicidio di un professore universitario (Csokas) inizia a dichiararsi innocente, Freeman deve lottare per recuperare la memoria e scoprire la verità. Arruolando l’aiuto del suo ex partner, la rete attorno al mistero inizia a svelarsi dopo che incontrano una donna misteriosa (Gillan).

Cooper fa il suo debutto alla regia dalla sua sceneggiatura scritta con Bill Collage. I due hanno collaborato a film come Assassin’s Creed, Exodus: Dei e Re, New York Minute e Accepted. Harry Greenwood e Thomas M. Wright completano il cast, mentre Mark Fasano di Nickel City Pictures sta producendo insieme a Cooper e Collage. I produttori esecutivi includono Matthew Goldberg, Cliff Roberts, Arianne Fraser, Delphine Perrier e Nick Corbett.

Flanagan è meglio conosciuto per il suo ruolo di Filip ‘Chibs’ Telford nella serie drammatica di gang di motociclisti nominata agli Emmy Sons Of Anarchy, andata in onda per sette stagioni su FX dal 2008 al 2014. È apparso anche nello spin-off Mayans M.C.. Flanagan attualmente recita al fianco di Joseph Sikora in Power Book IV: Force, uno spin-off del popolare dramma poliziesco Power, che è stato rinnovato per una seconda stagione. È anche apparso in Westworld insieme a Evan Rachel Wood e Vincent Cassel, così come in Peaky Blinders, Gotham e Wu Warriors.

I ruoli recenti di Flanagan nel cinema includono Guardiani della Galassia Vol. 2 e il thriller d’azione Boon al fianco di Neal McDonough. È anche apparso nell’acclamato western The Ballad of Lefty Brown, al fianco di Bill Pullman, Jim Caviezel e Peter Fonda. Il remake di Papillon di Bleecker Street ha visto Flanagan riunirsi con l’ex membro del cast di Sons of Anarchy, Charlie Hunnam, ed è apparso al fianco di Gary Oldman e Jessica Alba in Killers Anonymous. Flanagan ha già lavorato con Russell Crowe, interpretando Cicero in Il Gladiatore.

 
 

Tommaso: recensione del film di Kim Rossi Stuart #Venezia73

Tommaso

Presidente della Giuria Opera Prima a Venezia 73, Kim Rossi Stuart presenta alla Mostra anche il suo secondo film da regista, Tommaso, nella sezione Fuori Concorso.

Dopo una lunga relazione Tommaso riesce a farsi lasciare da Chiara, la sua compagna. Ora ad attenderlo pensa ci siano una sconfinata libertà e innumerevoli avventure. È un attore giovane, bello, gentile e romantico, ma oscilla perennemente tra slanci e resistenze e presto si rende conto di essere libero solo di ripetere sempre lo stesso copione: insomma è una “bomba innescata” sulla strada delle donne che incontra. Le sue relazioni finiscono dolorosamente sempre nello stesso modo, tra inconfessabili pensieri e paure paralizzanti. Questa sua coazione a ripetere un giorno finalmente s’interrompe e intorno a lui si genera un vuoto assoluto. Tommaso ora è solo e non ha più scampo: deve affrontare quel momento del suo passato in cui tutto si è fermato.

Kim Rossi Stuart Tommaso

Tommaso è il tentativo di realizzare un autoritratto sincero di un momento della vita in cui si fanno i conti con il passato e con il futuro. E se nelle intenzioni e nella struttura psicologica e narrativa del film questo traspare con solida funzionalità, di fronte alla continua esagerazione nei toni degli attori risiede il punto debole, la falla che fa crollare tutto il racconto. Kim Rossi Stuart regista prova a mettere in scena, anche con interesse, un mondo interiore tormentato, un trauma, un’affettività condizionata ma facendolo esagera i toni, creando l’effetto di involontario grottesco che stona con alcuni momenti drammatici del film o anche con le disturbanti sequenze oniriche, che non risparmiano immagini anche un po’ forti.

L’impressione generale è che la scelta dei toni adottati non abbia funzionato, con un’altalena emotiva che travolge e consegna allo spettatore una sensazione di spaesamento che non deriva dalle scene oniriche che entrano in gioco con irruenza nella narrazione lineare, ma dall’eccesso nella recitazione di tutto il cast (e quindi immaginiamo nella direzione degli attori).

 
 

Tommaso Ragno: tra Nostalgia e Siccità, un anno d’oro

Tommaso Ragno

Grazie ai recenti successi di Nostalgia di Mario Martone e Siccità di Paolo Virzì Tommaso Ragno si è definitivamente imposto come uno degli attori più versatili e carismatici del panorama cinematografico italiano. Un traguardo professionale e artistico che lo ha portato a partecipare alla 22a edizione di Open Roads, la rassegna di nuovo cinema italiano organizzata dalla Film Society of Lincoln Center e Cinecittà. Ed è proprio nella prestigiosa cornice situata nell’Upper West Side di New York che abbiamo incontrato l’interprete, il quale ci ha raccontato con precisione il suo personale processo creativo:

Quello che risulta evidente vedendo Nostalgia e Siccità è il notevole lavoro che ha fatto sul linguaggio del corpo dei due personaggi Oreste e Alfredo, un processo quasi antitetico. Come lavora alla creazione della fisicità dei suoi ruoli?

Partiamo col dire che Oreste e Alfredo sono accomunati dall’ostentazione del corpo, lo mettono in scena in maniera aperta, quasi sfrontata. Il loro body language è molto sottolineato, se si fosse trattato di film muti avremmo capito comunque molto dalla fisicità di questi ruoli. È un approccio diretto che quasi ritorna alle origini del cinema, quando si doveva esprimere il massimo possibile senza l’aiuto della parola. Le sceneggiature richiedevano ovviamente un approccio differente ai personaggi: Oreste in particolar modo viene spesso evocato dagli altri personaggi, lo spettatore impara a conoscerlo prima di tutto attraverso quello che dicono di lui. Ho iniziato a pensare a quest’uomo come a un fantasma in una casa infestata, una specie di presenza. È stato il modo in cui ho potuto dare qualcosa di mio a questa figura, tratteggiare in maniera personale. Quando Oreste finalmente si palesa al protagonista Felice, è l’ultima apparizione in una galleria di fantasmi del passato.

Tommaso Ragno, l’intervista da Open Roads

Nostalgia regia di Mario Martone
Produzione MAD Entertainment
fotografie di scena Mario Spada

Tommaso Ragno ha una sua metodologia specifica di approccio ai ruoli che interpreta?

Per me il primo passo per entrare in un personaggio è il cliché. È un processo antropologico per avvicinarsi a un’altra lingua, che significa un’altra cultura. Vi sono contenute delle verità che poi devo stare molto attento a non tramutare in macchietta. Non bisogna cercare necessariamente l’originalità, spesso è addirittura meglio lavorare sulle proprie paure per comporre un personaggio. In questo modo puoi trattenerti, non concedere troppo davanti alla macchina da presa, lasciare che sia magari il pubblico a cercare di capire le zone d’ombra del personaggio. Sono fortunato perché ho avuto il tempo necessario per pensare molto al ruolo di Oreste. Il lavoro dell’attore in qualche modo è come quello di un geologo: se hai tempo e pazienza puoi andare in profondità, portare in superficie i vari strati della tua ricerca fino a trovare quello che cerchi. Il mio background teatrale poi è fondamentale per me. Lo stesso nome di Oreste appartiene alla tragedia greca in maniera indelebile. Attraverso il ruolo, d’accordo con Mario Martone, ho esplorato nuovamente temi antichi come il passato che affligge l’essere umano, la colpa o il rimorso.

Passando a parlare di Siccità, come ha lavorato con Paolo Virzì nel trovare l’equilibrio tra il tono della commedia nera presente nel film e i vari temi invece più seri che racconta?

La commedia è un genere complesso, che affronta discorsi spesso tutt’altro che divertenti. Anzi, il miglior modo di realizzarla è proprio quello di tentare di far ridere mettendo in scena il dramma nascosto. Abbiamo girato il film in pieno lockdown, un momento in cui molti colleghi attori erano disposti attraverso i social a offrire intrattenimento con le migliori intenzioni. Io ho preferito fare un passo indietro, tenermi lontano da quel tipo di esposizione, probabilmente per un tipo di pudore che posseggo. Un momento drammatico come ad esempio è stata la pandemia ognuno l’ha affrontata come meglio si è sentito, e con pieno diritto. Io ho preferito non far nulla. Tra parentesi, non trovo i social media “pericolosi”, semmai pericoloso può essere il modo in cui vengono adoperati. Però tutte quelle esperienze ho poi potuto portarle nel ruolo di Alfredo: tutto quello che non ho fatto durante la pandemia l’ho invece lasciato esplodere durante le riprese del film.

L’ultima domanda non può che essere su New York e il cinema americano: cosa prova a presentare un suo film in uno dei luoghi iconici della settima Arte?

La fascinazione parte da lontano, da molto prima di me. Ascoltando le interviste a Sergio Leone o Federico Fellini, tanto per citare alcuni dei nostri grandi autori del passato, si capisce quanto il cinema americano sia stato la loro formazione. Significa moltissimo anche per me, per la mia formazione. Si tratta di un tipo di narrazione ormai archetipica, allo stesso livello del grande romanzo americano. Penso ad esempio a Moby Dick di Melville o a Walt Whitman. Quando ho lavorato nella quarta stagione di Fargo mi sono sentito come un astronauta che atterra sulla luna, come un bambino che realizza il proprio sogno.

 
 

Tommaso Ragno: 10 cose che non sai sull’attore

Tommaso-ragno-nostalgia

Tra gli attori più richiesti del momento, Tommaso Ragno è dotato di un talento camaleontico, che gli permette di interpretare con grande naturalezza personaggio sempre diversi tra loro per torni, provenienze ed obiettivi. È così che negli ultimi anni è passato dal partecipare ad importanti drammi d’autore ad acclamate commedie, senza dimenticare la televisione, il teatro e la radio. Ragno, insomma, si afferma sempre più come uno degli attori più completi attualmente in attività.

Dopo aver letto l’intervista rilasciata a Cinefilos.it, ecco 10 cose che forse non sai di Tommaso Ragno.

Tommaso Ragno: i suoi film, le serie TV e gli audiolibri

1. Ha recitato in celebri film. Ragno debutta al cinema nel 1997 con Tutti già per terra. In seguito ha recitato in film come Chimera (2001), Il consiglio d’Egitto (2002), Anche libero va bene (2005), L’uomo privato (2007), Médéè miracle (2007), con Isabelle Huppert, La passione (2010), Io e te (2012), La nostra terra (2014), Un ragazzo d’oro (2014), La pazza gioia (2016), I peggiori (2016), Riccardo va all’inferno (2016), Hotel Gagarin (2017), Lazzaro felice (2018), Il cattivo poeta (2020), con Sergio Castellitto, Tre piani (2021), Security (2021) e Una relazione (2021). Il 2022 è stato un anno d’oro per lui, che ha recitato in ben sei film: Vetro, Nostalgia con Pierfrancesco Favino, Ti mangio il cuore, Siccità con Valerio Mastandrea, Rapiniamo il duce e My Soul Summer.

2. Ha preso parte a diversi prodotti televisivi. Oltre al cinema, Ragno si è dedicato molto anche alla televisione, interpretando vari ruoli in diverse fiction, come Elisa di Rivombrosa 2 (2005) e Le tre rose di Eva 3 (2015) e imponendosi come protagonista nelle serie Distretto di Polizia-11 (2001-2012) e Il tredicesimo apostolo (2012-2014). Ha poi recitato nelle serie 1992 (2015), La porta rossa (2017 – in corso), 1993 (2017), Baby (2018-2020), Il miracolo (2018), Fargo (2020), Luna Park (2021) e Monterossi (2022).

3. Ha lavorato per la radio e ha registrato diversi audiolibri. Nel corso della sua carriera Ragno ha avuto modo di lavorare anche con la sola voce, svolgendo letture per Radio 3 di opere come Il ritratto di Dorian Gray, Dracula, Frankenstein e Addio alle armi. Ha poi registrato gli audiolibri Il nome della rosa, Il pendolo di Foucault, Oliver Twist, Il profumo e Vita e destino.

Tommaso-ragno-Siccità

Tommaso Ragno in Nostalgia

4. Ha costruito attentamente il suo personaggio. Nel film Nostalgia di Mario Martone, Ragno interpreta il malavitoso Oreste. Per prepararsi a questo personaggio, che viene prima soltanto evocato dagli altri protagonisti della storia, l’attore ha raccontato di essersi servito delle cose che si dicono di lui per potersi formare una propria idea riguardo quest’uomo. Lo ha poi costruito come fosse il personaggio di una tragedia greca, con il passato che ancora lo tormenta nel presente. Inoltre, l’attore ha lavorato molto sulla fisicità più che sulla parola, così da rendere ulteriormente chiara la natura fisica e aggressiva di Oreste.

Tommaso Ragno in Siccità

5. Ha avuto un ruolo comico. Nel film corale Siccità, di Paolo Virzì, Ragno interpreta Alfredo, un ex attore fattosi influencer che ha sviluppato una dipendenza dai social. Con questo ruolo l’attore ha avuto l’occasione di confrontarsi con toni comici anche al cinema, prendendo spunto da quegli influencer che in tempo di lockdown hanno abusato dei social per promuovere la propria immagine, un po’ come fa il suo Alfredo.

Tommaso Ragno in Fargo

6. Ha avuto un ruolo nella serie statunitense. Nella quarta stagione di Fargo, la serie antologica ispirata al film omonimo dei fratelli Coen, l’attore ha interpretato il ruolo di Donatello Fadda,  un gangster italiano che si contende il potere nella Kansas City degli anni Cinquanta con la banda di afroamericani capeggiata da Chris Rock. Per il ruolo, anche in questo caso, Ragno ha raccontato di aver costruito il personaggio a partire dalla sua gestualità e fisicità, lasciandosi poi guidare ampiamente dalla sceneggiatura, da lui giudicata perfetta.

7. Ha recitato sia in italiano che in inglese. Sul set di Fargo l’attore si è trovato a dover recitare sia in italiano che in inglese, una possibilità che gli ha permesso di calarsi ulteriormente nel contesto che lo circondava, potendo quasi dar vita a due personaggi diversi e a specifiche loro caratterizzazioni in base alla lingua parlata. Per Ragno, infatti, il bilinguismo del suo personaggio è stato fondamentale per poter dare un’ulteriore connotazione fisica alla propria recitazione.

Tommaso-ragno-fargo

Tommaso Ragno: ha una moglie?

8. Non è sposato. Ragno non è solito condividere troppe informazioni sulla sua vita privata, rifuggendo dalla sindrome del pavone a cui troppe celebrità cedono. Di lui si sa però che da diversi anni ha una relazione con l’attrice Iaia Forte, nota per la sua partecipazione a film come La grande bellezza, Il giovane favoloso e Qui rido io. I due però si impegnano affinché il loro rapporto rimanga al di fuori dei riflettori tipici del loro mestiere. L’attore ha poi un figlio, di nome Domenico.

 Tommaso Ragno è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 10,6 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato cinquencento post, tutti relativi alle sue attività come attore, per prodotti cinematografici, televisivi o teatrali. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti o di altre attività a cui ha preso parte. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Tommaso Ragno: età e altezza dell’attore

10. Tommaso Ragno è nato a Vieste, in provincia di Foggia, il 1° giugno del 1967. L’attore è alto complessivamente 1,80 metri.

Fonti: IMDb, Instagram

 
 

Tombstone: la storia vera dietro al western con Kurt Russell

Tombstone film

Al leggendario pistolero Wyatt Earp e alle sue gesta sono stati dedicati numerosi film nel corso della storia, da Sfida infernale (1946) di John Ford fino al Wyatt Earp (1994) con Kevin Costner come protagonista. Uno dei più celebri, però, rimane Tombstone, realizzato nel 1993 dal regista greco George Pan Cosmatos e incentrato sulla celebre sparatoria all’O.K. Corral, evento che ricopre grande importanza nella vita di Earp. Si tratta di una vicenda già narrata nel già citato Sfida infernale ma anche nel film di John Sturges Sfida all’O. K. Corral (1957). Cosmatos ripropone questa vicenda con una forte attenzione alla fedeltà storica, riproposta attraverso i costumi e l’estetica dei protagonisti.

Per il regista, inoltre, era importante evidenziare come la celebre sparatoria non fosse la fine di un qualcosa, bensì l’inizio di una nuova storia, che segnerà i coinvolti fino alla fine dei loro giorni. Ci sono in realtà diverse voci contrastanti su chi sia il vero regista del film. Diverse personalità che lavorarono al film riportano infatti che Cosmatos fu poco più che un prestanome e che a dirigere il film sarebbe stato l’attore Kurt Russell, anche protagonista del film. C’è però chi smentisce tali affermazioni, riconferendo a Cosmatos il ruolo per cui è accreditato. Qualunque che sia la verità, Tombstone resta uno dei più apprezzati film western dei sempre, grande successo di critica e pubblico.

Per gli appassionati del genere, dunque, si tratta di un film da non perdere che non solo ripropone in pieno l’epica dei film western, ma offre anche un nuovo sguardo ad una delle più celebri vicende del vecchio west. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera di cui si narra. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tombstone cast Kurt Russell

La trama e il cast di Tombstone

Protagonista del film è Wyatt Earp, il famoso sceriffo federale di Dodge City, che ha deciso di mettersi in affari con i suoi due fratelli, Virgil e Morgan nella cittadina di Tombstone. Al loro arrivo nella località, vi trovano però l’anarchia, in quanto una banda di fuorilegge, i Cow-boys, impongono la loro di “legge”. Ben presto, le strade di Wyatt e i suoi fratelli si incroceranno con quelle del temuto gruppo, nel tentativo di ristabilire l’ordine. Ma anche quando tutto sembra destinato a risolversi nel migliore dei modi, per Wyatt e la sua famiglia le cose prenderanno una piega inaspettata, che costringerà il celebre pistolero a portare a termine la propria giustizia.

Ad interpretare Wyatt Earp vi è l’attore Kurt Russell, mentre i suoi fratelli Virgil e Morgan sono interpretati da Sam Elliott e Bill Paxton. Val Kilmer, invece, ricopre il ruolo di Doc Holliday, a cui è data grande importanza nel film. Recitano poi in Tombstone Paul Malcomson nel ruolo di Allie Earp, Lisa Collins in quello di Louisa Earp e Dana Wheeler-Nicholson come Mattie Earp. L’attore Jon Tenney interpreta lo sceriffo John Behan, mentre Stephen Lang è Ike Clanton e Michael Biehn è Johnny Ringo. Thomas Haden Church è Billy Clanton, mentre il noto attore Charlton Heston interpreta il ricco allevatore Henry Hooker.

La storia vera dietro Tombstone

Come anticipato, quella narrata in Tombstone è una vicenda liberamente ispirata ad un vero fatto storico, quello della sparatoria all’O.K. Corral, il 26 ottobre 1881 nei pressi di Tombstone, Arizona. Una cittadina fondata nel 1878 che in quegli anni contava già tremila abitanti, oltre ad una pista da bowling, quattro chiese, una ghiacciaia, una scuola, due banche, tre giornali, una gelateria, 110 saloon, 14 sale per giochi d’azzardo e numerose sale da ballo, teatro e bordelli. Una simile espansione era stata favorita dal fatto che la città era stata fondata nei pressi di una vena d’argento. Sotto la superficie di vivace normalità covavano però tensioni che si trasformavano spesso in conflitti mortali.

I capitalisti minerari e i comuni abitanti erano originari in gran parte repubblicani degli stati del Nord, ma gli allevatori erano simpatizzanti confederati e democratici. La cittadina in forte espansione era a soli 48 km dal confine tra Stati Uniti e Messico ed era un mercato aperto per il bestiame rubato dai ranch di Sonora, in Messico, da una banda organizzata di fuorilegge conosciuta come The Cowboys. In questo contesto, i fratelli Earp svolgevano a vario titolo il ruolo di funzionario locale di polizia. Quando giunsero in città nel 1880 Wyatt e Morgan vennero assunti dalla Wells Fargo come scorta armata delle diligenze della compagnia, mentre Virgil, il più anziano, era uno U.S Marshal.

Tombstone storia vera

Wyatt in seguito riuscì a farsi nominare vice-sceriffo, mentre Morgan divenne il vice di Virgil. Lo scontro tra gli Earp e i The Cowboys venne anticipato da un tentativo di assalto ad una diligenza il 15 marzo 1881, nel quale persero la vita due persone. Wyatt Earp, in quel momento in corsa per diventare sceriffo della Contea di Cochise promise di acciuffare il gruppo convinto che la cosa avrebbe favorito la sua elezione. Ike Clanton, uno dei Cowboys, si rifiutò di collaborare con Wyatt Earp per trovare i responsabili della rapina. Al posto di Wyatt venne poi eletto Johnny Bean, appoggiato dai Cowboys. Il 25 ottobre notte, Clanton e gli Earp ebbero degli accesi scontri verbali, che portarono alla sparatoria il giorno seguente.

Questa si svolse il 26 ottobre 1881, poco dopo le 14.30, in una stretta striscia di terreno non ancora assegnata nota come “lotto 2”. I fratelli Wyatt Earp, Morgan Earp e Virgil Earp con Doc Holliday duellarono contro Billy Claiborne, Frank McLaury, Tom McLaury, Billy Clanton e Ike Clanton. In trenta secondi furono sparati una trentina di colpi di pistola. I due McLaury vennero uccisi, così come Billy Clanton, mentre Billy Claiborne e Ike Clanton fuggirono perché disarmati. Sull’altro fronte, Morgan Earp, Virgil Earp e Doc Holliday rimasero feriti, ma sopravvissero. Sebbene abbia causato un numero relativamente basso di vittime, questo scontro a fuoco viene generalmente indicato come il più celebre del Far West.

La vicenda non si concluse però lì, ma sfociò poi in quella che è nota come la Vendetta degli Earp. Questa coprì un arco di tre settimane, dal 20 marzo al 15 aprile 1882 ed ebbe come episodio scatenante l’omicidio del vice-sceriffo Morgan Earp, freddato in una sala da biliardo di Tombstone, il 18 marzo 1882. Alcuni mesi prima, il fratello maggiore di Morgan, lo sceriffo Virgil Earp, era stato a sua volta oggetto di un tentativo di omicidio, a cui era scampato ma dovendo subire l’amputazione di un braccio. Le due fazioni non arrivarono però mai ad uno scontro diretto, ma dopo una serie di piccole sparatorie il tutto terminò il 15 aprile, quando la banda degli Earp preferì lasciare l’Arizona e trovare riparò in Colorado.

Il trailer di Tombstone e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di lunedì 15 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

 
 

Tomboy: recensione del film di Céline Sciamma

Tomboy film

Tomboy è un film sulla ricerca della propria identità, sull’avventura di crescere ritrovandosi a essere altro rispetto a ciò che si credeva. Tutto si incastra alla perfezione. Dal ritratto dei bambini a quello degli adulti e della famiglia. In Tomboy Laure ha 10 anni e si è appena trasferita, insieme ai genitori e alla sorellina Jeanne, in un nuovo quartiere di Parigi. Un po’ per gioco e un po’ per realizzare un sogno segreto Laure decide di presentarsi ai nuovi amici come un maschio Mickael. In questi nuovi panni è perfettamente accettato dalla comitiva. L’estate però sta per finire, tra poco inizierà la scuola e il gioco dei travestimenti piano piano si complica.

Con l’utilizzo della camera a mano Céline Sciamma cala il suo pubblico in un’atmosfera profondamente intensa. Lo fa dolcemente, con un tocco materno volto alla protezione, ma anche con poesia insita in ogni momento dell’opera, emozionando ininterrottamente lo spettatore. La seconda opera della talentuosa regista francese si impone per la sua straordinaria semplicità e per una naturalezza assoluta che spiazza e coinvolge lo spettatore. La Sciamma riesce a sviscerare, le personalità dei personaggi senza lasciare nulla al caso. Infatti, nonostante la profonda intensità delle situazioni ciò che prepotentemente emerge è proprio la descrizione e lo studio dei caratteri dei personaggi.

Tomboy, il film

Il dilemma che la protagonista vive rispetto la propria identità, scissa tra ciò che il suo corpo le impone d’essere e l’irrefrenabile desiderio della sua mente che desidera l’opposto, non scade mai in un’eccessiva drammatizzazione delle situazioni. I dialoghi non sono molti, Céline Sciamma lascia molto spazio all’intensità e all’espressività dei volti. I micromovimenti di questi visi, caratterizzati da una struggente bellezza, ci parlano di speranza, timore, gioia, paura, sensualità, facendoci comprendere quanto le parole siano superflue.

Non solo un film sull’infanzia, un’età che molti credono destinata all’innocenza, ma in realtà carica di sensualità e ambigue emozioni, ma sull’identità, in particolare sulla formazione e l’affermazione del proprio “io” più profondo in una delle più delicate stagioni della vita. La giovane regista gioca subito sull’identità ambigua della protagonista: con i capelli cortissimi e con i suoi vestiti da maschiaccio facciamo fatica a riconoscerla come una bambina.

Inoltre Céline Sciamma riesce a incorniciare perfettamente la sintonia e la complicità che nasce tra due sorelle. Il rapporto tra Laure e la piccola Jeanne, carico di un affetto incondizionato, commuove per la sua totale purezza di sentimenti. I piccoli interpreti sono straordinari. La loro è una recitazione naturale, semplice e divertita capace di esprimere senza alcuna falsità o caricatura un’età, l’infanzia, fondamentale per la formazione di un essere umano.

 
 

Tomb Raider: Warner annuncia il reboot

Arriva da Deadline la notizia che lo sceneggiatore Evan Daugherty (Tartarughe Ninja) è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiature del riavvio del franchise di Tomb Raider. Inoltre pare che la Warner Bros Pictures collaborerà al film insieme ala MGMe a Graham King. 

tomb raiderIl primo capitolo del franchise videoludico risale al 1996 e fu sviluppato dalla Eidos. L’ultimo capitolo della serie è stato un riavvio, raccontando l’origine di Lara Croft e nel 2013 ha venduto oltre 5 milioni di copie.

I primi due film con Angelina Jolie prodotti da Paramount Pictures Lara Croft: Tomb Raider e Lara Croft Tomb Raider: La culla della vita hanno guadagnato ben 432 milioni di dollari nel mondo.o.

 
 

Tomb Raider: Walton Goggins villain del reboot

Secondo quanto riportato da Variety Walton Goggins avrebbe recentemente firmato per entrare ufficialmente nel cast del reboot di Tomb Raider, interpretato dalla promettente Alicia Vikander nei panni della nota eroina-archeologa inglese e diretto dal norvegese Roar Uthaug. Stando alle notizie fatte trapelare Goggins dovrebbe vestire i panni del villain principale della nuova pellicola, forte soprattutto della propria esperienza televisiva maturata con Justified – oltre che con Vice Principali della HBO – e soprattutto grazie al recente ruolo di Chris Mannix in The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

Tomb Raider: primi dettagli sulla trama del reboot con Alicia Vikander

I fan di Tomb Raider sembrano aver accolto con molto piacere l’annuncio di un Walton Goggins nelle vesti di cattivo maximo del film, soprattutto alla luce di un progetto che si preannuncia ricco di aspettative e di sorprese. Solo il tempo dirà se il nuovo Tomb Raider sarà un successo certificato al botteghino, ma dato che il recente riavvio della serie a partire dal videogioco originale ha dimostrato di essere un successo tra i fan duri a morire, pare che il destino del film sarà quantomeno in linea con queste aspettative.

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King per conto di una co-produzione fra MGMGK Films Warner Bros Pictures.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

Fonte: Variety

 
 

Tomb Raider: Walton Goggins sul suo ruolo di villain

Tomb Raider film

Walton Goggins, che nell’atteso reboot cinematografico di Tomb Raider vestirà i panni del villain che si contrapporrà ad una giovane Lara Croft (Alicia Vikander), ha svelato il background che spinge il suo personaggio ad agire in una determinata maniera.

Ecco quanto dichiarato in una recente intervista: “Suppongo che la sua vendetta, se veramente esiste, viene dalla rabbia e dalla frustazione derivante dai suoi ultimi sette anni di vita che ha trascorso cercando questa tomba. Lui è devastato e ha devastato la sua vita, la sua famiglia, tutto ciò per cercare questa tomba di cui il padre di Ladra aveva le coordinate.

Tomb Raideril secondo trailer

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Tomb Raideril primo trailer

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

CORRELATI:

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

Fonte: Screen Rant

 
 

Tomb Raider: Walton Goggins entusiasta della psicologia del suo villain

Parlando in maniera molto sincera e animata durante una recente intervista con Collider riguardo al proprio ruolo di villain nell’atteso reboot di Tomb Raider, l’attore Walton Goggins ha avuto modo di descrivere ciò che l’ha affascinato particolarmente di quest’oscuro personaggio antagonista di Lara Croft tanto da portarlo ad accettare la parte, in particolare di come gli è stata data la possibilità di approfondire la psicologia disturbata e contrastata celata dietro un’entità ricca di sfumature.

Tomb Raider: ecco quando partiranno le riprese

In relazione al suo ruolo nel reboot di Tomb Rider accanto alla giovane collega Alicia Vikander, Walton Goggins ha infatti dichiarato: “sono così entusiasta! Sono un grande fan del genere action, oltre che di Alicia e del regista Roar Uthaug. Onestamente credo che lo script, in qualche modo, è come se fosse stato già nell’aria. La struttura e il fondamento di questa storia sono davvero solidi e interessanti. È così divertente, ma allo stesso tempo è anche un cammino di realtà che ti porta via con sé. E questo ruolo che mi trovo a interpretare è davvero confuso, arrabbiato e disperato. Sto solo cercando il  modo giusto di dargli la miglior forma possibile. Sono davvero, davvero, davvero entusiasta di far parte di questo progetto!“.

Già in passato, subito dopo l’annuncio della sua adesione al progetto del reboot di Tomb RaiderWalton Goggins aveva confessato di come la presenza di Alicia Vikander e di un regista di grande talento come Roar Uthaug avessero giocato un ruolo determinante per fagli firmare il contratto, ed ora apprendiamo che gran parte della sua eccitazione verso il film dipende anche dalla possibilità di esplorare fino in fondo un antagonista cupo e sfaccettato come se ne vedono pochi oggi sul grande schermo.

Tomb Raider: per Walton Goggins sarà simile a Indiana Jones

A dirigere il nuovo reboot di Tomb Raider sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King per conto di una co-produzione fra MGM, GK Films e Warner Bros Pictures.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

Fonte: Collider

 
 

Tomb Raider: un nuovo spot con Alicia Vikander

Ecco un nuovo spot tv di Tomb Raider in cui la protagonista Lara Croft, interpretata da Alicia Vikander, scopre il mistero che aleggia intorno alla scomparsa del padre.

Sarà pronta all’avventura che la aspetta la giovane esploratrice alle prime armi?

Tomb Raider – il nuovo trailer

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

CORRELATI:

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

 
 

Tomb Raider: tante nuove clip dal film con Alicia Vikander

Ecco tante nuove clip dal film con Alicia Vikander che racconterà di nuovo, sul grande schermo, il personaggio di Lara Croft, protagonista del videogioco Tomb Raider, già portato al cinema da Angelina Jolie.

https://www.youtube.com/watch?v=CPStoLUeXHw

https://www.youtube.com/watch?v=M3aEXK47KMk

https://www.youtube.com/watch?v=nMVAwK83kqY

https://www.youtube.com/watch?v=bLMzsqt6xgg

https://www.youtube.com/watch?v=wMjjGFP7618

https://www.youtube.com/watch?v=BGKKGPnpes8

Di seguito dei b-roll dal film:

https://www.youtube.com/watch?v=5sRvEGPWkjM

https://www.youtube.com/watch?v=kl0t6VP3W-I

https://www.youtube.com/watch?v=mHk57i0vd-0

https://www.youtube.com/watch?v=reFcwJJ5L54

Tomb Raider – il nuovo trailer

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

CORRELATI:

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

 
 

Tomb Raider: primi dettagli sulla trama del reboot con Alicia Vikander

Tomb Raider

Si sa ancora molto poco sull’annunciato reboot di Tomb Raider, il nuovo adattamento cinematografico che avrà come protagonista Alicia Vikander. Ebbene oggi a parlare prossimo film e soprattuto della trama è stato il produttore Graham KingHeyUGuys ha rivelato:

Questa sarà quella che in gergo chiamiamo una storia di ritorno alle origini. Tratteremo di una giovane Lara Croft in cerca del suo padre scomparso, non sa se è vivo o morto, quindi la storia è carica di sentimento, che è un aspetto che Alicia ha fin da subito trovato molto interessante.

Tomb Raider: Alicia Vikander giocava di nascosto da bambina

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Sarà nel prossimo Jason Bourne al fianco di Matt Damon.

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

Tomb Raider

 
 

Tomb Raider: per Walton Goggins sarà simile a Indiana Jones

Tomb Raider

In una recente intervista rilasciata a Yahoo! Movies durante la quale ha ricordato le parti più iconiche della sua ventennale carriera sul grande schermo Walton Goggins ha confessato la sua grande passione per il cinema d’avventura, descrivendo i motivi che lo hanno condotto a scegliere di prendere parte al nuovo atteso reboot di Tomb Raider, trovando anche il tempo per descrivere come questo progetto gli ricordi molto da vicino il suo idolo d’infanzia, ovvero la saga di Indiana Jones.

Tomb Raider: Walton Goggins villain del reboot

A proposito del nuovo reboot di Tomb Raider nel quale vestirà i panni del villain principale che si oppone a una Lara Croft col volto di Alicia VikanderWalton Goggins ha affermato che “si tratta di un film eccezionale, diretto da un regista di grande talento come Roar UthaugAlicia Vikander l’ho incontrata un paio di voltesi set e abbiamo scoperto di avere alcuni amici in comune. Penso solo che lei oggi appare sicuramente come uno dei più grandi contributi alla nuova generazione di attori. Per me si tratta di una meravigliosa opportunità, ma ancora più importante è il fatto che la storia è davvero eccezionale. È così buona! Credo di poter dire che per me il nuovo Tomb Raider è un pò come se Indiana Jones I predatori dell’arca perduta incontrasse una versione di genere del romanzo di Victory di Joseph Conrad. Ho colto al volo l’occasione!“.

Malgrado il contatto di lavoro gli imponga di non rivelare molto a proposito del proprio personaggio in Tomb RaiderWalton Goggins ha fatto chiaramente intendere che non si tratterà del classico cattivo monodimensionale ma di un individuo mosso da una complessa e profonda psicologia, legato a motivazioni tutt’altro che secondarie. A tal proposito Goggins ha affermato: “è un cattivo? Certo, questa è una descrizione semplice. Un antagonista, di sicuro. Ma, come per altri personaggi che hai avuto al fortuna di interpretate nel corso della mia carriera, ci sono vere ragioni dietro il suo antagonismo, non è quello che ci si aspetterebbe. Lui è molto complicato, e le sue motivazioni sono pure e spietate“.

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King per conto di una co-produzione fra MGMGK Films Warner Bros Pictures.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

Fonte:  Yahoo! Movies

 
 

Tomb Raider: per Alicia Vikander sarà un nuovo sguardo su Lara Croft

Sappiamo ancora molto poco del nuovo adattamento per il grane schermo di Tomb Raider, ma di recente, l’attrice che sarà la nuova Lara Croft, Alicia Vikander, ha parlato dell’approccio al personaggio e di quello che del film sarà inedito e nuovo.

“Mi hanno detto che il film si baserà sul reboot del videogioco del 2013 – ha dichiarato la Vikander – Si tratta più di una storia di origini. Entriamo in un espetto più intimo ed emotivo di Lara e spero che avremo modo di conoscerla a fondo. Quindi penso che facendo un film dal reboot di un videogame potremo portare una boccata d’aria fresca al personaggio.”

Tomb Raider: Alicia Vikander giocava di nascosto da bambina

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Sarà nel prossimo Jason Bourne al fianco di Matt Damon.

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

tomb_raiderPrecedentemente Lara Croft è stata interpretata per due volta dall’attrice Angelina Jolie.

Tomb Raider è una serie di videogiochi appartenente alla categoria avventura dinamica, pubblicato a partire dal 1996 da Eidos Interactive sviluppato da Core Design. Il personaggio principale del gioco è Lara Croft, un’archeologa in cerca di antichi manufatti, alle prese con pericoli in stile Indiana Jones. Il titolo significa letteralmente “razziatrice di tombe” in inglese.

Fonte: CBM

 

 
 

Tomb Raider: partite le riprese del film con Alicia Vikander

Arriva da Instagram la conferma che Tomb Raider è entrato nella fase effettiva della produzione. Il film che racconterà le origini di Lara Croft, che avrà il volto di Alicia Vikander, sarà diretto da Roar Uthaug che annuncia con una foto sul suo account l’inizio delle riprese:

Tomb Raider

Tomb Raider: Alicia Vikander giocava di nascosto da bambina

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

CORRELATI:

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

 
 

Tomb Raider: new entry femminile nel cast del nuovo adattamento

Arriva da Deadline  la notizia che una nuova attrice è entrata a far parte del cast di Tomb Raider, l’annunciato nuovo adattamento cinematografico del noto franchise videoludico.

Si tratta dell’attrice Hannah John-Kamen che ha da poco finito di lavorare con Steven Spielberg nell’atteso Player One. Al momento non si hanno dettagli in merito al suo ruolo, dunque non resta che aspettare ulteriori notizie.

Tomb Raider: la prima sinossi del film con Alicia Vikander

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Tomb Raider: Alicia Vikander giocava di nascosto da bambina

Protagonista nei panni di Lara Croft sarà Alicia Vikander, nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

Tomb Raider, la trama

tomb raider“Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

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A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

 

 
 

Tomb Raider: Lara scampa alla morte in una adrenalinica clip

Tomb Raider

Ecco una nuova clip da Tomb Raider, in cui la giovane Lara Croft, interpretata da Alicia Vikander, riesce a scampare alla morte grazie alla sua grande agilità e al suo coraggio.

Di seguito la clip pubblicata da Heroic Hollywood:

Tomb Raider – il nuovo trailer

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

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A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 15 marzo 2018.

 
 

Tomb Raider: Lara Croft sarà un’avventuriera alle prime armi

Tomb Raider

Al nuovo numero di EW, Alicia Vikander ha affidato alcune dichiarazioni su Tomb Raider, il film che la vedrà interpretare la protagonista, Lara Croft. Di seguito una nuova immagine dal film: [nggallery id=3094]

Sul personaggio, Alicia ha dichiarato: “Ha tutti i tratti caratteristici, è intelligente e fiera, curiosa e tosta, ma abbiamo tolto dal personaggio tutta l’esperienza. Non ha ancora avuto nessuna avventura. Pensava di essere una donna d’affari, bloccata in una moderna giovinezza della cultura della suburbana Londra, ma poi riceve questo nuovo blocco di informazioni. Questo è l’inizio.”

Alicia Vikander ha poi aggiunto: “Sono andata al cinema a vedere Wonder Woman l’altro giorno. E mi ha attraversato un misto di gioia e tristezza, mentre pensavo ‘Oh mio Dio, non ho mai visto sullo schermo donne così’. E mi sono chiesta quante storie potessero esserci da raccontare che nessuno ha ancora detto. Se Wonder WOman ha avuto un tale impatto, tutto meritato, allora dobbiamo usare dieci volte di più la forza per raggiungere dei cambiamenti. Perché deve succedere.”

Tomb RaiderAlicia Vikander giocava di nascosto da bambina

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

CORRELATI:

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

 
 

Tomb Raider: Lara Croft affronta il suo destino secondo trailer

Ecco il secondo trailer di Tomb Raider, in cui la giovane Lara Croft, interpretata dal premio Oscar Alicia Vikander, troverà il coraggio di abbracciare il suo destino e di trasformarsi nella leggenda che tutti conosciamo.

Tomb Raider: il primo trailer

La sinossi: “Sette anni dopo la scomparsa del padre, Lara, 21 anni, ha rifiutato di prendere le redini del suo impero di affari. Lavora invece come corriere in bicicletta a Londra, mentre frequenta il college. Dopo un po’ decide di scoprire cosa è accaduto a suo padre e viaggia verso la sua ultima posizione conosciuta: una tomba su un’isola da qualche parte sulla costa del Giappone. D’improvviso, la posta in gioco non può essere più alta per Lara, che, contro gli auspici e armata solo della sua mente affilata, della sua cieca fede e dell’innato spirito testardo, deve imparare a spingersi oltre i suoi stessi limiti nel suo viaggio verso l’ignoto. Se dovesse sopravvivere a questa pericolosa avventura, potrebbe trattarsi della sua realizzazione, e guadagnarsi il nome di tomb raider.”

Alicia Vikander è nota per aver interpretato Ex Machina, The Man From U.N.C.L.E. e ha vinto l’Oscar per The Danish Girl. Nel cast confermato anche Walton Goggins.

CORRELATI:

A dirigere il nuovo film  sarà Roar Uthaug (L’onda) e racconterà la storia di una giovane Lara Croft impegnata a sopravvivere dalla sua prima avventura. Il produttore sarà Graham King. La sceneggiatura del film è stata affidata a Geneva Robertson-Dworet che lavorerà anche a Sherlock Holmes 3 e a Gotham City Sirens.

Tomb Raider arriverà al cinema il 16 marzo 2018.

 
 

Tomb Raider: la short list dei registi per il reboot

Tomb Raider

La Warner ha ridotto a tre componenti la short list di registi che concorrono per la realizzazione di un reboot su Tomb Raider.

A quanto rivela The Tracking Board (fonte non ufficiale) sembra che a contendersi il compito di riportare sul grande schermo Lara Croft siano Kathryn Bigelow, Catherine Haedwick e Mimi Leder, tre donne e tre stili e concezioni di cinema completamente differenti.

A quanto riporta il sito, sembra che questo reboot possa avere come base Tomb Raider (2013) in cui si torna alle origini del personaggio con una versione giovane di Lara.

Ricordiamo che un precedente adattamento del franchise, con tanto di sequel, ha visto protagonista una prorompente Angelina Jolie nei panni dell’eroina. Cosa vi aspettate per questo nuovo progetto? E soprattutto quale delle tre registe potrebbe realizzare una trasposizione cinematografica che renda davvero giustizia all’amatissimo personaggio dei games?

 
 

Tomb Raider: la serie sarà scritta anche dalla sceneggiatrice di The Marvels

Tomb Raider

Non si sa ancora chi prenderà il posto di Angelina Jolie e Alicia Vikander nei panni della prossima Lara Croft, ma sembra che l’adattamento in serie del videogioco Tomb Raider stia andando avanti. Secondo quanto riferito da Prime Video, Megan McDonnell, scrittrice di The Marvels e WandaVision, si è unita alla serie tv annunciata!

Secondo quanto riportato da Variety, la scrittrice del Marvel Cinematic Universe è stata ingaggiata per unirsi alla stanza degli sceneggiatori dell’annunciato adattamento di Tomb Raider da parte della creatrice di Fleabag Phoebe Waller-Bridge. Anche se la serie potrebbe essere ancora nelle prime fasi di sviluppo – con la trama e gli altri personaggi coinvolti che rimangono in sospeso – il coinvolgimento di McDonnell ci suggerisce che lo show ha ottenuto una luce verde da parte dello studio che dunque ha intenzione di portare avanti il progetto.

Oltre al previsto adattamento della serie, all’inizio di quest’anno Deadline ha riportato la notizia che MGM e Amazon Studios stanno lavorando insieme per un altro adattamento cinematografico di Tomb Raider. Tuttavia, al momento non sono stati rivelati ulteriori annunci o date di uscita.

La storia cinematografica di Tomb Raider

Molto prima che Lara Croft: Tomb Raider, interpretata da Angelina Jolie, debuttasse nelle sale nel 2001, il gioco d’azione e avventura da cui è tratto il film è diventato un successo fin dal suo debutto nel 1996. Ha anche generato diversi sequel.

L’attrice di Maleficent ha ripreso il ruolo del personaggio principale nel 2003 con Lara Croft: Tomb Raider – La culla della vita. Tomb Raider della Jolie era interpretato anche da Iain Glen, Jon Voight e Daniel Craig.