Il regista Adam McKay
sta letteralmente portando all’eccitazione i fan di Hollywood con
le sue ultime indiscrezioni circa il cast del nuovo Anchorman: The Legend
Continues, progetto molto atteso ed ambizioso a cui
giorno dopo giorno continuano ad aggiungersi nomi sempre più
importanti. Ed ecco che le ultimi notizie provenienti da New York
informano che anche Dylan Baker e Meagan
Good hanno accettato di partecipare al nuovo
lungometraggio, senza però specificare il ruolo che essi
interpreteranno.
La coppia si unisce un cast che
comprende già Will Ferrell, Steve Carell, Paul Rudd, David
Koechner, Christina Applegate, Kristen Wiig la new entry
James Marsden. Meagan Good è stata recentemente
protagonista di Think Like A Man mentre continua ad
apparire nel tv dramma Deception. Baker invece è
stato visto di recente in Two Days In New York e ha
partecipato come regista di alcune puntate della serie sportiva
23 Blast. Il prossimo appuntamento è dunque fissato
per il 20 dicembre nelle sale americane, e intanto McKay è in
procinto di iniziare le riprese nel giro del prossimo mese.
Paul Bettany è attualmente
in trattativa per partecipare al nuovo Transcendence, diretto
da Wally Pfister e che vede come protagonista
nientemeno che Johnny Depp. L’ormai ex direttore della
fotografia di Christopher Nolan, dopo essere approdato alla
cabina di regia, non ha voluto ancora rivelare nulla sulla trama
del film, anche se si vocifera già di una ennesima intelligenza
artificiale malvagia. Sembra però che Bettany dovrà interpretare il
ruolo di uno scienziato, e questo non fa che aggiungere conferme
alla possibile interpretazione del plot.
Altri possibili membri del cast
sarebbero anche James McAvoy (che potrebbe però essere
troppo occupato con X-Men: Days Of Future Past),
Noomi Rapace, Tobey Maguire e il, neo-Oscar
Christoph Waltz. Intanto vedremo Bettany nel ruolo di Jarvis
in Iron
Man 3 il prossimo 26 arile e nel nuovo film bellico
Destroyer.
L’ultima volta che il produttore
David Heyman ha collaborato con la Warner Bros è
stato per l’adattamento cinematografico della serie dei romanzi di
Harry Potter. Ora però la major annuncia di aver
acquistato i diritti di un romanzo del 1962 dello scrittore JG
Ballare dal titolo The Drowned World e di aver
chiesto la partecipazione e il supporto di Heyman. Il libro, seppur
datato, rappresenta uno scenario distopico in cui le radiazioni
solari hanno sciolto le calotte polari e anno causato un nuovo
diluvio universale.
Il racconto si focalizza sulle
vicende del il dottor Robert Kerans, impegnato come subacqueo in
lacune ricerche in una Londra ormai sommersa, dove la popolazione è
affetta da gravi forme di disturbo emotivo e dove le ribellioni si
fanno sempre più pressanti. Per il momento non si sa chi adatterà
il romanzo di Ballare, ma sicuramente l’autore dietro a
Crash ed Empire Of The Sun ha lasciato
molto materiale su cui lavorare.
Tina Fey, dopo le
rocambolesche avventure familiari di The Nest, è
attualmente in trattativa per partecipare al fianco di Jason
Bateman alla nuova commedia romantica diretta da Adam
Shankman dal titolo This Is Where I Leave
You. Sceneggiato e adattato dal libro di Tropper
Jonathan, il film racconta di un padre che, sul letto di morte,
chiede ai suoi quattro figli di mettere da parte il rancore
reciproco e di ricongiungersi tutti assieme per una settimana sotto
il tetto familiare per la prima volta dopo più di dieci anni.
La Fey dovrebbe quindi interpretare
il ruolo di una delle sorelle di Bateman, e mentre si attende la
sua conferma, ecco che nel frattempo si fanno già alcuni nomi come
quelli di Kathryn Hahn, Ari Graynor, Isla Fisher, Zoe Saldana e Mary Elizabeth Winstead, i quali
stanno in questi giorni completando i provini per gli altri ruoli
del film. La Fey è attualmente impegnata con The Muppets …
Again! in uscita negli Stati Uniti il 22 marzo del prossimo
anno.
Il regista Matt Reeves è in
piena attività per la composizione del cast del nuovo
Dawn Of The Planet Of The
Apes, sequel de L’alba del pianeta delle
scimmie.
Dopo che la scorsa settimana il
giovane Kodi Smit-McPhee aveva dato
la sua disponibilità come co-protagonista al fianco di Jason Clarke, ecco che un nome del tutto
inaspettato si aggiunge alle fila del nuovo lungometraggio di
fantascienza, ovvero quello di Gary Oldman. Dopo l’ultimissima fatica di
The Dark Knight Rises, l’attore britannico dovrebbe
interpretare il personaggio di Dreyfus, leader di una colonia umana
in lotta per la sopravvivenza a San Francisco. Oldman decide quindi
di varcare nuovamente il territorio della fantascienza, dopo aver
concluso da poco le riprese del remake di Robocop di Jose Padilha ed essere apparso nel nuovo
thriller di spionaggio Paranoia diretto da
Robert Luketic. Le riprese di Dawn Of The Planet Of The
Apes inizieranno questo mese a New Orleans e il lungometraggio
approderà nelle sale statunitensi il 23 maggio del prossimo
anno.
Dopo le ultime fatiche de Il
grande e potente Oz di Sam Raimi e l’ormai
definitivo sodalizio con Tim Burton, il compositore Danny
Elfman ritorna per comporre la colonna sonora de Il
Lato Positivo, commedia diretta da David O. Russell.
Dimenticate le sonorità prorompenti di Mission
Impossible e i temi jazzati di Chicago,
Elfman crea una vera e propria antologia musicale che sa miscelare
splendidamente tra loro temi originali con un intreccio di brani
già molto noti, sia del passato che del panorama musicale
contemporaneo. Siamo ben lontani dalle partiture imponenti e
maestose di John Williams e James N. Howard, in
quanto Elfman attinge a piene mani da un vastissimo ed eterogeneo
repertorio che fa della musica rock e new wave americana il suo
punto focale, non disdegnando però richiami e citazioni al funcky,
al pop soul e al rhythm and bluse di Steve Wonder e al folk
di Bob Dylan e Johnny Cash.
Un lavoro veramente minuzioso ed
intelligente quello di Elfman, il quale non fa altro che seguire
l’evolversi delle vicende dei personaggi con le sue note e
trasformando in musica i loro sentimenti e le loro emozioni.
D’altronde, in un film dove è la musica ad essere uno dei
protagonisti, non può essere altrimenti, e già nel tema
principale, Silver Lining, Elfman ci proietta
in un immaginario fatto di arpeggi di chitarra, brillanti trilli di
pianoforte e fruscianti spazzolate di batteria, mischiando tra loro
tre diversi generi musicali che passano per il melodico, il rock ed
il folk. Questo già ci preannuncia le tre diverse modalità con cui
la nostra storia si svolgerà, aiutando lo spettatore ad immaginare
la possibile caratterizzazione dei personaggi attraverso i loro
temi rappresentativi, creando una sorta di accoppiamento tematico
tra musica e soggetti. Ad esempio, il rock rappresenta il carattere
imprevedibile di Tiffany, mentre il folk ed il pop rimandano allo
spirito sconclusionato e volubile di Pat. Elfman, riprendendo il
tema principale, lo riarrangia e lo ripropone molto di frequente,
adattandolo al differente contesto narrativo della storia.
Parallelamente ai brani originali però il film è
un vero e proprio collage di musica americana proveniente dai più
differenti repertori, e così ci troviamo con Ho Hey
dei Lumineers che diventa come una specie di secondo
arrangiamento, sottolineando la melanconia di Tiffany e la
solitudine di Pat. Unsquare Dance del The Dave
Brubeck Quartet, con il suo ritmo cadenzato e trascinate
diventa il simbolo degli sforzi dei due protagonisti nel momento in
cui si trovano a dover improvvisare una improbabile coreografia. Ma
è solo con le note coinvolgenti di Goodnight Monn
degli Ambrosia Parsley & the Elegant Too che Tiffany e Pat
iniziano a vibrare in sintonia. Buffalo degli
Alt-J feat. Mountain Man sottolinea invece il breve distacco
tra i due personaggi, preannunciando una possibile rottura nel loro
legame, ma ci pensano subito la romantica Always
Alright degli Alabama Shakes e il sublime My
cherie Amour di Stevie Wonder a mettere a posto le
cose. Tiffany, palesemente innamorata di Pat, ascolta Now I’m
a Fool degli Eagles of Death Metal sperando che il
nuovo amico si accorga di lei. Pat invece, impegnato a
riconquistare l’ex moglie Nikky, viene accompagnato da
Monster Mash dei CrabCorps durante le
sue corse di jogging mattutine. Ma è con la coreografia finale in
cui i due giovani si lanciano durante la gara di ballo che la
storia assume le sue tinte sonore definitive, creando un
improbabile e bizzarro medley che unisce Maria dei
The Dave Brubeck Quartet, Fell in Love with a
Girl dei The White Stripes e Don’t You Worry
‘Bout a Thing di Stevie Wonder. Tre melodie
completamente diverse per l’epilogo di una storia altrettanto
eterogenea ma dal lieto fine. Elfman tuttavia non disdegna certo
alcuni riferimenti metamusicali ben precisi, come ad empio la
famosa aria de Il lago dei Cigni di
Tchaikovsky come contrappunto allo stile dinamico del ballo
di Tiffany e il famoso brano di tip tap Moses
Supposes ballato da Gene Kelly e Donald
O’Connor in Cantando sotto la pioggia, ripreso
maldestramente dai due protagonisti durante la loro esibizione.
Insomma, una colonna sonora magistrale e fortemente
caratterizzante, in cui Elfman ha saputo cogliere il nucleo dei
sentimenti di una storia in cui tramite il ballo e la musica due
cuori finiscono, seppur inaspettatamente, per battere
all’unisono.
Track List CD: 1
1. Silver Lining Titles
2. My Cherie Amour
3. Always Alright
4. Unsquare Dance
5. Buffalo
6. The Moon Of Manakoora
7. Monster Mash
8. Goodnight Moon
9. Now I’m A Fool
10. Walking Home
11. Girl From The North Country
12. Silver Lining
13. Hey Big Brother
14. Maria
La Paramount Pictures
ha annunciato lo spostamento della data d’uscita di
Ninja Turtles, il prossimo atteso
progetto che rivedrà sul grande schermo la tartarughe ninja.
Dopo la sua travolgente esperienza
agli Oscar 2013 in qualità di nominato, Bradley
Cooper guarda avanti e si prepara per i suoi prossimi
progetti. Deadline ha comunicato che
Guarda il Trailer, il poster e le foto
del film Un giorno devi andare di
Giorgio Diritti, il film italiano presentato al
Sundance Film Festival di Robert
Redford, dove ha ricevuto un’accoglienza positiva.
Nel 2010 era stato annunciato che
Planes, lo spin off di Cars di
Disney/Pixar, sarebbe uscito solo in DVD e Home Video. Ora però
sembra che l’idea sia stata rivista e il film
Grazie ad Entertainment
Weekly, ecco due nuovi poster dell’atteso sci-fi
Oblivion,
tratto dall’omonimo videogame e interpretato da Tom
Cruise e Morgan Freeman.
Nel 2005 la Disney ha
aperto un parco Disneyland a Hong Kong nella speranza di accogliere
nel suo grembo anche i fan della Cina. Tuttavia ci sono voluti otto
anni affinchè il parco
Nato a Palo alto nel 1978, nel DNA
James Franco ha impressi i geni dell’arte e
della creatività. La madre, Betsy Lou, è una poetessa e autrice, la
nonna materna è proprietaria di una delle gallerie d’arte più
famose a Cleveland, mentre la nonna paterna scrive libri per
ragazzi. Cresce con due fratelli minori, Tom e Dave (attore a sua
volta), e si diploma alla Palo Alto High School nel 1996.
Tuttavia gli studi per laurearsi in
inglese all’Università della California, non vanno a buon fine e li
abbandona dopo poco. James Franco si
dedicherà a coltivare il suo sogno di attore frequentando il
Playhouse West, anche se, una volta decollata la sua carriera,
deciderà di completare gli studi universitari laureandosi nel 2008.
Nel frattempo la sua vita è soggetta a grandi sconvolgimenti che lo
porteranno al successo mondiale. Acquista notorietà grazie alla
serie televisiva Freaks and Geeks, anche se sarà
cancellata dopo solo un anno a causa dello scarso successo.
Nel 1999 James
Franco approderà sul grande schermo con la commedia
romantica Costi quel che costi e Mai
stata baciata, dove però ha una piccola
parte. A portare il suo talento sotto i riflettori sarà James
Dean – La storia vera (2001) del regista
Mark Rydell. Anche se destinato alla televisione,
per il biopic televisivo James Franco ha lavorato
duramente analizzando i film e passando del tempo con i familiari
del famoso attore statunitense, diventando fumatore e imparando ad
andare in moto, a suonare la chitarra e il bongo. I suoi sforzi
vengono premiati con la vittoria del Golden Globe e la nomination a
un Emmy Award.
James Franco: un talento da
scoprire
Arriva il 2002, ma nello
Spider-Man di Sam Raimi perde
l’occasione di interpretare il protagonista (che fu poi assegnato a
Tobey Maguire), si accontenta di vestire i panni
dell’amico Harry Osborn, figlio di Norman ovvero Green Goblin
interpretato dal bravissimo Willem Dafoe. Nello
stesso anno lavora al fianco di Robert De
Niro in Colpevole d’omicidio, film
drammatico in cui un padre, agente di polizia, è colto dai rimorsi
per aver lasciato il figlio Joseph, poi diventato spacciatore. Un
terzo film meno noto del medesimo anno è Sonny,
diretto e prodotto da Nicolas Cage con Franco protagonista.
Nel 2003 esce The
Company (2003), diretto da Robert Altman,
film incentrato sul mondo della danza dove l’attore reciterà con
Neve Campbell e un eccentrico Malcom
McDowell.
Grazie al successo del primo
capitolo, Spider-Man 2 (2004) intraprende la medesima
strada. In seguito Franco interpreterà il capitano Prince nel film
The Great Raid – Un pugno di eroi (2005), ambientato
durante la seconda guerra mondiale, nelle Filippine, dove un gruppo
di soldati americani cercherà di salvare dei connazionali, ostaggi
dell’esercito giapponese. Il 2006 è caratterizzato da un intenso
periodo lavorativo che vede l’attore impegnato in allenamenti di
boxe, in lezioni per imparare ad andare a cavallo e combattere con
la spada. James Franco non lascia niente al caso,
con l’intenzione di ambientarsi immediatamente sul set senza alcuna
impreparazione. Sarà Tristano in Tristano e Isotta,
tratto dal famoso mito e, con una nuova incursione nel mondo
militare, prenderà parte ad Annapolis, film
drammatico di Justin Lin e Giovani
aquile, regia di Tony Bill, per il cui
ruolo prenderà la licenza di pilota privato. Dopo due camei, uno
nell’horror di Neil LaBute, Il Prescelto, e l’altro
nella commedia romantica L’amore non va in vacanza,
diretto da Nancy Meyers,
interpreterà ruoli meno importanti nel 2007, in
An American Crime e Interview.
L’attore tornerà nel terzo episodio
della saga di Spider-Man che, nonostante gli ingenti incassi, non
verrà accolto altrettanto calorosamente dalla critica. Nello stesso
anno Franco sarà impegnato in un ennesimo ruolo militare nel giallo
drammatico Nella valle di Elah, accanto a
Tommy Lee Jones e Charlize
Theron.
Grazie al ruolo di
spacciatore in Strafumati (2008),
otterrà la nomination al Golden Globe come miglior attore in un
film commedia o musicale. Poi interpreterà il compagno del primo
politico americano dichiaratosi gay: Harvey Milk.
Milk, regia di Gus Van
Sant, candidato a otto premi Oscar, ne
vincerà due (migliore sceneggiatura originale di Dustin
Lance Black e miglior attore protagonista a Sean
Penn). Il ruolo di Franco sarà rilevante, perché mostrerà
l’altra faccia della medaglia: sarà dalla stessa parte del
protagonista ma vi si allontanerà, non in grado di resistere al
mondo corrotto e spietato della politica, portando avanti la
battaglia per i diritti gay.
In Come un uragano,
tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks,
James Franco sarà il figlio medico in Sud America
che vivrà la riappacificazione con il padre, interpretato da
Richard Gere. Nei due anni successivi si dedicherà
alla televisione, entrando a far parte del cast di General
Ospital e comparendo come guest-star in 30
Rock.
Il 2010 è un anno impegnativo che
porterà con sé una nuova ondata di grande successo. Dopo
Urlo, Mangia prega ama e Notte
folle a Manhattan è la volta di
127 ore, film diretto da Danny Boyle,
che gli fa ottenere la candidatura all’Oscar come miglior attore
protagonista. La trama è incentrata sulla famosa vicenda di Aron
Ralston, lo scalatore che riuscì a sopravvivere cinque giorni con
il braccio bloccato da un masso durante un’escursione
solitaria.
L’attore comparirà in un cameo in
The Green Hornet (2011),
successivamente affiancherà Dany
McBride e Natalie Portman in Your
Highness, commedia fantastica che narra il viaggio di due
fratelli per salvare una principessa da un perfido mago.
Vestirà i panni del
protagonista nel prequel de Il pianeta delle scimmie:
L’alba del pianeta delle scimmie di
Rupert Wyatt. Pellicola di grande successo dove
James Franco sarà un ricercatore che, per trovare
una cura all’Alzheimer fa dei test sulle scimmie. Nel cast tutto al
femminile di Spring Breakers (2012) spiccherà il rude ma in
fondo tenero criminale Franco, che farà vivere la vera “estate
sfrenata” alle studentesse ribelli (Selena Gomez, Vanessa
Hudgens, Ashley Benson e Rachel Korine).
Nello stesso anno prenderà parte anche a The Iceman,
di Ariel Vromen, che tratta la storia vera di Richard
Kuklinski, uno degli assassini più spietati degli Stati Uniti.
Nel 2013 lo vedremo in ben tre
film. This is the End è un film diretto da Evan
Goldberg e Seth Rogen ed è già stato
distribuito online per le profezie del 21 dicembre 2012. In
Lovelace l’attore sarà Hugh Hefner, il creatore di
Playboy, per la ricostruzione della storia di Linda Lovelace. A
marzo lo vedremo protagonista nel film Disney Il grande e potente Oz di Sam
Raimi.
Tuttavia, l’estro creativo di
James Franco non finisce qui. La carriera d’attore
non gli basta, tra i suoi interessi campeggiano la pittura, la
scrittura (ha esordito con In stato di ebbrezza, pubblicato
da minimum fax) e si diletta a stare dalla parte opposta della
cinepresa. Tra i generi che più preferisce c’è il documentario, un
modo per mostrare realtà sconosciute, come il duro lavoro che c’è
dietro una trasmissione (Saturday Night) o temi più
scottanti (come Kink, che mostra il dietro le quinte di un
film pornografico). Un altro progetto a sfondo sessualità è
Interior – Leather Bar, dove Franco immagina di ricostruire una
parte di Cruising (1980), pellicola censurata di William Friedkin
che aveva come protagonista Al Pacino.
L’attore conta di realizzare altri
lavori indipendenti e siamo sicuri che con una determinazione tale
non dovremo stupirci se lo vedessimo accarezzare la tanto ambita
statuetta d’oro.
Guarda il Trailer vietato ai minori
di K-11 di Jules Stewart, mamma della più nota
Kristen Stewart che debutterà con questo film drammatico e
violento. Anche se meno nota della figlia Jules Stewart
Continuano le riprese a New York
del film The Amazing Spider-Man 2,
secondo capitolo della nuova saga diretta da Marc
Webb e incentrata sull’Uomo Ragno. Oggi arrivano le
foto dal set di Sally Field,
l’attrice recentemente nominata all’Oscar ha iniziato il suo
periodo di riprese.
Il prossimo 14 Giugno per molti
finisce l’attesa di uno dei titoli più promettente del 2013, stiamo
parlando de L’uomo
d’Acciaio di Zack
Snyder, atteso reboot incentrato su
Superman prodotto da Christopher
Nolan. Come capita per questo genere di titoli le
aspettative sono altissime e oggi arrivano i primi commenti e
reazioni alle prime proiezioni organizzate dalla Warner Bros.
Eccone alcuni:
«miglior film dell’anno»
«una storia alla Nolan con gli effetti speciali dei film di
Snyder» «tantissima azione, molta della quale tagliata nei
trailer,con Superman che riempie tutti di
botte» «mantello che realizzato in CG è spettacolare»
«il tono non è così cupo e serio come fa credere il
trailer». Leggendoli siamo di fronte ad una reazione
molto positiva che non fa altro che aumentare l’ansia.
Guarda il primo trailer
dell’atteso The Conjuring, il
nuovo film del regista James
Wan, autore della saga di Saw. La pellicola che
arriverà nella sale dal 21 Agosto vede protagonista l’attrice
Vera Farmiga alle prese
con fantasmi e case stregate.
Arriva la conferma che Johnny Depp sarà il protagonista di
Transcendence,
debutto alla regia del direttore della fotografia di Chris
Nolan, Wally Pfister. Le riprese del
film inizieranno ad Aprile, particolare che permetterà all’attore
di prendere parte in tutta tranquillità al Biopic Black
Mass le cui riprese sono previste per l’estate.
Anche se della trama del film si sa
pochissimo, alcuni elementi sono riusciti a trapelare dovrebbero
riguardare proprio il personaggio di Johnny Depp, uno scienziato
che riesce a incanalare la propria coscienza dentro ad un computer.
La pellicola sarà prodotta dalla Alcon
Entertainment di Broderick Johnson e
Andrew Kosove e co-finanziato dalla Warner
Bros. Basato su una sceneggiatura scritta
da Jack Paglen il film vanta come produttori
esecutivi la coppia Christopher Nolan e Emma
Thomas.
Vi ricordiamo inoltre che Johnny Depp sarà presto al cinema con il
blockbuster di prossima uscita The Lone
Ranger di Gore Verbinski e
al fianco di Armie Hammer, Helena Bonham
Carter, Ruth Wilson e Tom
Wilkinson.
Smetteremo mai di attingere dal
patrimonio fiabesco? Molto probabilmente, no. Negli ultimi tempi il
cinema si sta dando alla pazza gioia, proponendo svariate riletture
delle fiabe che fanno ormai parte di un immaginario collettivo
difficilmente trascurabile. Lo scorso anno, ha visto la proposta di
addirittura due film ispirati alla stessa fiaba:
Biancaneve (Mirror Mirror) e
Biancaneve e il cacciatore, svolta horror
per Cappuccetto Rosso Sangue e,
qualche anno fa è toccato a Alice in
Wonderland di Tim Burton, tanto per
citarne qualcuno. Ma non è stata solo la sala cinematografica ad
essere letteralmente invasa dalle favole: anche in televisione, il
mondo incantato ci ha tenuto compagnia per tutto lo scorso anno e
continua a farlo con la serie tv C’era una volta.
Nostalgici? Forse! In questa nuova
tendenza, potremmo maliziosamente vederci il tentativo di spremere
fino al midollo il patrimonio artistico rappresentato dalle favole,
giusto per non lasciare nulla di intentato; oppure, in buona fede,
possiamo vederci l’affermazione e allo stesso tempo la reinvenzione
della narrazione classica, che va verso l’evoluzione, ma non
rinuncia allo scopo fondamentale del racconto: quello di dare un
insegnamento, di lasciare qualcosa allo spettatore, piccolo o
grande che sia, toccando tasti semplici, ma universali e sempre
validi.
L’ultima fatica di Bryan
Singer (I soliti sospetti, X-Men, Operazione
Valchiria) Il
cacciatore di Giganti, è un adattamento del
racconto popolare inglese Jack e la pianta di fagioli,
conosciuto anche con il titolo di Jack e il fagiolo magico.
Nel racconto originale, Jack è inviato dalla madre vedova a vendere
una mucca. A conclusione dell’affare, il ragazzo riceve come
pagamento dei fagioli colorati: questi si riveleranno la via
d’accesso al castello di un gigante.
Il cacciatore di Giganti di Singer, Jack –
interpretato dall’ormai lanciatissimo Nicholas Hoult, il
ragazzino di About a boy che abbiamo visto anche in
X-Men e, più recentemente, al cinema con Warm
Bodies – è un agricoltore che apre involontariamente
un varco che da secoli teneva separata la razza umana da quella dei
giganti. Tornati sulla terra, i mostruosi giganti reclamano la
sovranità sui territori persi in passato. Naturalmente, come in
ogni fiaba che si rispetti, a Jack non mancherà la donzella in
pericolo, interpretata dalla giovanissima Eleanor Tomlinson
nei panni della principessa Isabelle.
Nel cast di
Il cacciatore di Giganti anche Ewan McGregor,
che presa il volto a Elmont, un membro delle guardie reali,
appassionato conoscitore della storia dei giganti ed unica speranza
di salvezza per il nostro eroe.
La promessa della leggera direzione
dark del film fa ben sperare considerando che la sceneggiatura è
firmata da Christopher McQuarrie, sceneggiatore per Singer
in Operazione Valchiria e
I soliti sospetti che, tra l’altro,
gli valse l’Oscar nel ‘96.
In uscita il 1° marzo, l’action
fantasy sarà disponibile sia in 3D che in 2D. Un particolare,
questo, che ci porta subito ad una piccola riflessione sugli
effetti speciali che vedremo… dettaglio che non sfugge neanche,
naturalmente, guardando il trailer: un set quasi totalmente
ricreato al computer e una prova non facile per gli attori che,
nelle scene di lotta con i giganti, si scontrano praticamente con
il nulla. Una storia epica, Singer e McQuarrie insieme,
Ewan McGregor al timone di un cast giovane ma
molto promettente… quante altre ragioni ci servono per andare a
vederlo?
Upside Down – Guardate verso il
cielo e preparatevi a sgranare gli occhi: città, foreste e oceani,
capovolti sopra le vostre teste. Due mondi tanto vicini, quanto
irraggiungibili e ai cui abitanti è proibito interagire. Adam (Jim
Sturgess) appartiene al mondo di sotto, Eden (Kirsten Dunst) a
quello di sopra. Il loro errore sarà quello di innamorarsi
rischiando di incrinare per sempre le leggi dell’universo. Eden è
una giovane ragazza che vive nel mondo di sopra, ricco e
prosperoso, collegato a quello di sotto unicamente attraverso la
società Trans World, dove lei lavora. Eden ha un segreto: è
innamorata di Adam. L’unico inconveniente è che il ragazzo
appartiene al mondo di sotto e un rapporto tra i due è severamente
vietato. Adam è un ragazzo che vive nel mondo di sotto, povero e
degradato, ai cui abitanti è severamente proibito accedere al mondo
di sopra. Ha perso i suoi genitori da piccolo e da quel momento
sono davvero poche le persone che gli sono vicino. Un giorno Adam
conosce Eden e se ne innamora perdutamente. Presto riuscirà a farsi
assumere al Trans World, dove lavora la ragazza, con il solo scopo
di ritrovarla.
Sarà il regista e produttore
Steven Spielberg a presiedere la
giuria della 66esima edizione del Festival
di Cannes che quest’anno si terrà dal 15 al 26 maggio.
Spielberg, che succederà a
Nanni Moretti Presidente dello scorso anno, ha
dichiarato a Le Figaro: “La mia ammirazione per il
modo granitico con cui il Festival di Cannes difende il cinema
internazionale e’ totale. Dal momento che Cannes e’ il piu’
prestigioso di tutti i festival, questo gli permette di perseverare
nell’affermazione del cinema come un’arte che trascende le culture
e le generazioni”.
Non vediamo l’ora di vedere in che
modo il re del cinema hollywoodiano si rapporterà ai film
festivalieri che verranno presentati sulla Croisette
quest’anno.
Ecco, da Yahoo! Movies, il
primo trailer del sequel del fortunato cartone animato
Piovono Polpette, diretto da
Chris Lord e Phil Miller che qui
compaiono come
Gabriele
Salvatores torna al cinema con Educazione
Siberiana, una storia di formazione, cambiamento e
transizione. Un conflitto tra vecchio e nuovo, volontà di restare
contro volontà di andare, una storia che nasconde tutta la sua
potenza nell’universalità che racconta e che restituisce con grande
efficacia sullo schermo.
Educazione
Siberiana è un’educazione criminale, insegna ai giovani a
diventare veri e propri criminali secondo un rigido schema di
regole che paradossalmente sono anche condivisibili, in parte, con
il comune senso di rispetto, fede e vivere civile in piccole
comunità legate da stretti rapporti di appartenenza. In questo
ambiente così rigido ma anche rassicurante, nonostante siamo nella
Russia comunista di fine anni ’80, crescono Gagarin e Kolima, due
giovani “criminali” che verranno separati da piccoli per poi
ritrovarsi cresciuti, cambiati e liberi in una Russia libera dal
regime. Conflitti e orientamenti diversi separeranno i due giovani,
fino alla resa finale dei conti, dettata proprio dalle leggi di
quelle “educazione” che hanno ricevuto da ragazzi.
Educazione
Siberiana, tratto dall’omonimo romanzo parzialmente
autobiografico di Nicolai Lilin, è un film molto
interessante, che si basa su una solida ricostruzione storica e
scenografica, mettendo al centro della vicenda i sentimenti
universali che i protagonisti vivono in un particolare momento
storico che va dal 1985 al 1995. Dieci anni che hanno cambiato il
profilo socio politico del Mondo, e che per la Russia in
particolare hanno significato l’apertura ad un mondo che per oltre
30 anni è rimasto fuori.
La costruzione del racconto, il
montaggio, utilizzo della musica e la presenza di un cast
internazionale fanno del film di Salvatores un prodotto europeo,
esportabile e soprattutto godibile, segno che nelle giuste mani
anche il cinema italiano può essere ancora considerato di alto
livello. Trai nomi di spicco nel film troviamo una coppia di grandi
attori: il primo è John Malkovich che interpreta il maestro,
colui che è depositario del sapere e delle regole da rispettare, e
come al solito l’attore offre una grande interpretazione, aiutato
anche dal suo grande carisma sullo schermo. Il secondo nome
importante è quello di Peter Stormare, che
nonostante abbia una grande carriera alle spalle fatta
principalmente di piccoli ruoli da caratterista, riesce sempre a
dare un tocco di grande personalità ai suoi personaggi, in questo
caso molto aiutato dal trucco. Accanto a loro ci sono tre giovani
attori Eleanor Tomlinson, Vilius Tumalavicius e
Arnas Fedaravicius che interpretano i
protagonisti: scelti ad hoc per i ruoli loro assegnati questi
ragazzi sono in grado di tenere testa ai mostri sacri con i quali
hanno condiviso il set.
Nel finale il ritmo del film perde
un po’ del suo mordente, accompagnandoci alla scena clou con una
dilatazione temporale che forse non ci saremmo aspettati, ma
Educazione Siberiana rimane un bellissimo
esempio di cinema italiano, che fa del montaggio di Massimo
Fiocchi un fondamentale veicolo di narrazione.
Upside down è il film di
Juan Solanas con protagonisti nel cast Kristen Dunst e Jim
Sturgess. In Upside down quando l’amore è stretto
nella morsa di due forze di gravità avverse e la passione stravolta
dalla divaricazione di pianeti paralleli e incapaci di comunicare,
due fanciulli imparano ad amarsi dagli estremi speroni dei due
mondi incompatibili e a rincorrere un sentimento che fluttua in un
caos gravitazio-generazionale.
Upside down, diretto da
Juan Solanas, è tutto questo, una fiaba d’amore in uno
scenario apocalittico, che si affida al candido sguardo dei due
protagonisti, Adam (Jim
Sturgess) e Eden (Kirsten
Dunst), trasognate creature innamorate di un amore etereo,
esistente solo in una dimensione ideale, in cui la coagulazione di
materie distinte, può stabilizzare la forza di gravità, dissonante
e ballerina, in un’unica ed equilibrata soluzione.
Adam vive nel lugubre e degradato
mondo di sotto, nell’ombra del ricco e sfavillante mondo di sopra,
il regno della sua adorata Eden. Convivere non si può, i
privilegiati ed eletti abitanti del mondo superiore non possono
essere inquinati dal marciume di un mondo di rango inferiore.
L’unico trait d’union possibile? Un amore viscerale, in
grado di scompaginare le leggi dell’universo. Adam troverà un
escamotage – l’invenzione di una crema anti-età – per andare a
lavorare alla società Transworld (unico ponte tra i due mondi) e
riabbracciare la sua amata.
Upside down, romanticismo
a prova di gravità
Ma dopo dieci anni, la Eden che si
troverà di fronte non è più la fanciulla sognatrice di cui si era
invaghito, ma una donna la cui labile memoria ha ormai cancellato i
suoi più tiepidi ricordi. Quando la voce off di Adam ci introduce
con tono melenso e celebrativo la vicenda che lo vedrà
protagonista, iniziamo già a pensare di trovarci di fronte
all’ennesima storia d’amore sciropposa e ingiustamente contrastata
dalle forze del male, dell’universo o di chissà quale altra entità
sovrumana. Poi che si tratti di umani, vampiri o zombie, è solo un
dettaglio, tutto il resto è un dejavù! E invece, dopo un avvio un
pò frettoloso e banale, la pellicola riesce a sorprenderci
piacevolmente, catapultandoci in una dimensione pluristratificata,
eccitante e quasi mitologica, un cortocircuito di boschi e
radiosi skyline, bagnati da avvolgenti oceani.
Una storia d’amore, concepita in un
contest assolutamente originale, che affascina, favorisce la più
sfrenata immaginazione, induce uno stato di catarsi visiva. E se
poi a fluttuare tra i meandri dei due mondi alla rovescia sono due
volti come quelli dell’elfo Sturgess e della principessina
Dunst, la cornice favolistica è assicurata. Fin qui tutto
bene, se non fosse che a parte il fulgido affresco del loro amore
tormentato, non c’è molto altro. La storia della forza di gravità,
debellata solo con la reunion di due materie appartenenti ai
due mondi, nascondeva spunti molto interessanti, peccato che non
siano stati sviluppati in modo da creare le giuste suggestioni e
dare mordente ad una storia, diventata così solo una tra le tante.
Questioni narrativamente godibili, lasciate in sospeso senza un
perché, e un finale totalmente da riscrivere, imprevedibile nella
sua estrema banalità.
Upside down è un
film riuscito solo per metà. Alla suggestione della collisione tra
due mondi di razza diversa, Juan Solanas non riesce a far
corrispondere un’adeguata combinazione di ardita dialettica e
robuste idee.
Dopo le primissime immagini dal set
del film che ci mostrano Mary Jane Watson, ecco arrivare
una nuova conferma sul cast di The Amazing Spiderman
2 che coinvolge proprio un personaggio trai
protagonisti della vecchia trilogia. Si tratta di Norman Osborn
(Green Goblin), che Variety conferma sarà interpretato da
Chris Cooper.
Già nel primo film avevamo sentito
parlare della Oscorp, l’azienda di Osborn, che lega Peter Parker al
suo passato. In questo film vedremo Peter destreggiarsi tra il
diploma, la sua bella fidanzata Gwen Stacy e la sua identità
segreta, fino a che l’arrivo di un nuovo pericolo (Electro) non
scombussolerà ancora di più la vita del supereroe con i super
problemi.
Nuove foto di Mary Jane
Watson (Alias Shailene Woodley) dal set di
The Amazing Spider-Man
2. Da quanto apprendiamo sarà una motociclista
convinta e chissà che non farà perdere la testa al nostra Peter
Parker.
Guarda il poster ufficiale con
protagonista Robert Downey Jr. Tony
Stark/Iron Man è il protagonista del
poster payoff del nuovo film MarvelIron Man
3. Diretto da Shane Black, il film
MarvelIron Man
3 arriverà nelle nostre sale il 24 Aprile in
Digital 3D e RealD.
Arrivano aggiornamenti direttamente da
Guillermo del Toro sul suo
progetto Dark Universe che il regista sta
sviluppando per la DC e la
Warner. Il regista ha parlato brevemente a
TotalFilm