Guarda l’intervista a
Jessica Chastain, protagoniste del film in
uscita Zero Dark
Thirty di Kathryn Bigelow. Il
nuovo film del premio Oscar uscirà al cinema dal 7 febbraio al
cinema. Fanno parte del cast anche Jason
Clarke, Joel Edgerton, Kyle
Chandler e Mark Strong.
Guarda il nuovo poster e le nuove
foto del film
Il cacciatore di Giganti, diretto da Bryan
Singer e interpretato da Nicholas Hoult
(X-Men: L’inizio, Warm Bodies),
che uscirà nelle sale italiane il prossimo 28 marzo, distribuito da
Warner.
Completano il cast gli attori Ewan McGregor, Ian
McShane, Ben Daniels, Bill Nighy e Stanley
Tucci.
Uscirà il prossimo 18
aprile 2013 in prima mondiale proprio in Italia, distribuito da
Notorious Pictures, “Le streghe di Salem” di
Rob Zombie, artista eclettico,
musicista metal e regista horror di culto
Dopo le dichiarazioni di Michael Bay su Transformers
4, ecco arrivare quelle del produttore
Lorenzo di Bonaventura che ha rilasciato alcune
dichiarazioni a MTV sul futuro della saga. Il produttore ha anche
parlato sul possibile proseguo di Bay per tutti i tre film della
nuova trilogia.
“Non posso parlare a nome di
Michael,” di Bonaventura dice: “Mi auguro che resterà. Sarebbe
bello. … fino a quando il pubblico verrà per vedere il nostro
prodotto faremo film, ci sono un sacco di storie ancora da
raccontare. “
Il produttore si è soffermato sul
quarto film:
“Ci sono un sacco di elementi
nuovi”, dice. “Non direi che abbiamo completamente cambiato la
storia, eppure è completamente diverso. Ci sono nuovi personaggi.
Ci sono situazioni nuove. Non credo che visiteremo un luogo unico
nel prossimo film.”
Vi ricordiamo che per tutte le news
sul film potete consultare il nostro
speciale: Transformers 4. Mentre per le info
utili sulla pellicola c’è la nostra Scheda
Film: Transformers 4. La pellicola
uscirà il 27 Maggio 2014.
Charlize Theron potrebbe interpretare il
ruolo da protagonista nell’adattamento sul grande schermo del
romanzo Dark Places di Flynn
Gillian, il libro pubblicato nel 2010.
Continuano ad arrivare
rumors sull’intenzione della Disney di avviare un
vero e proprio seguito di Spin-off sull’universo di
Star Wars dopo l’acquisizione
della Lucasfilm.
Guillermo del Toro produrrà la nuova versione
de Il Giardino segreto
di Frances Hodgson Burnett. A rivelarlo
è Deadline, secondo il quale il film sarà basato
E’ ufficialmente iniziata la
produzione di The Amazing Spider-Man 2 di
Marc Webb, sequel del precedente film diretto
dallo stesso Webb e con protagonisti Andrew Garfield e
Emma Stone.
Dopo Gabriele Muccino un altro regista
italiano tenta la fortuna in america. Infatti secondo quanto
riferisce Deadline la Voltage Films e la Friendly
Films hanno ingaggiato il regista
La Disney ha
diffuso quattro immagini di Iron
man 3, in aggiunta allo spot visto questa mattina
del SuperBowl (Qui). Nelle immagini
è possibile rivedere alcuni particolari del film:
Guarda il Teaser
Trailer internazionale del film in computer grafica di Captain
Harlock, l’adattamento del leggendario manga creato
da Leiji Matsumoto. Il film è
Bellas Mariposas
diSalvatore Mereu è
stato premiato per la sua essenza “rinfrescante”, che ci si augura
possa essere “un’aggiunta a ciò che i cinema olandesi offrono”, un
film con una “prospettiva giovane, una celebrazione della
vita”.
Il premio, assegnato da una giuria
composta dal pubblico, è particolarmente importante perché apre le
porte della distribuzione nel mercato cinematografico dei Paesi
Bassi. Ambientato nella periferia di Cagliari, il film,
prodotto da Viacolvento in collaborazione con Rai
Cinema, si ispira al racconto omonimo dello scrittore sardo
Sergio Atzeni e racconta la vita di due ragazzine che vivono in un
contesto sociale e familiare difficile. Nel cast oltre ad attori
esordienti come le due protagoniste, Maya
Mulas e Sara Podda, c’è anche
Micaela Ramazzotti nel ruolo di una maga
veggente.
Ottimo esordio per quella che viene
venduta come la saga erede
di Twilight. Warm
bodies, il film che ipotizza la storia d’amore tra uno
zombie, a quanto pare poco decomposto e un’umana, conquista la
vetta del Box Office nordamericano di questa settimana, con un
incasso di 20 milioni di dollari, vediamo se resisterà nelle
prossime settimane. Scende per forza di cose il numero uno della
scorsa settimana: Hansel & Gretel: Witch
hunters, che incassa 9 milioni di dollari che aggiunti a
quelli della scorsa settimana lo portano ad un totale di 34. Il
terzo posto è occupata dalla commedia romantica, Silver
Linings Playbook, che, se non vincerà agli Oscar,
sicuramente ha già vinto al botteghino, da 3 mesi in sala, si è
guadagnato stoicamente la posizione alta nel box office, che questa
settimana gli assegna altri 8 milioni, portando il suo totale a 80
milioni di dollari.Mama scende al quarto
posto, con un incasso di più di 6 milioni di dollari per un totale
di 58. A metà classifica si ferma il secondo film in classifica che
ha come protagonista Jessica Chastain, per il quale però, in questo
caso ha vinto un Golden Globe come migliore
interpretazione: si tratta di Zero Dark
Thirty. di Kathryn Bigelow, che questa settimana incassa
altri 7 milioni di dollari raggiungendo quasi quota 78 milioni di
dollari. In sesta posizione si ferma il remake del film di John
Woo Bullet to the head riveduto e corretto da
Walter Hill, altro regista mito, che ha come protagonista l’icona
del film d’azione anni ’80, Sylvester Stallone. Il film ha
incassato 4,5 milioni di dollari. Il settimo posto è occupato
da Parker, un film d’azione di Taylor
Hackford con Jason Statham, che questa settimana ha incassato 3
milioni di dollari per un totale di 12. In discesa stabile
anche Django Unchained, fermo
all’ottavo posto con un incasso settimanale di 3 milioni che porta
il suo totale a 151, seguito da un altro favorito ai prossimi
Oscar, Les Misérables, incasso settimanale di
due milioni di dollari, un totale di 142. Chiude il trittico dei
super candidati agli Oscar, ma anche la
classifica, Lincoln di Steven Spielberg, che ha incassato 2 milioni
di dollari questa settimana, portando il suo totale ad un
interessante 171 milioni di dollari.
La prossima settimana usciranno: la
commedia Identity thief con Jason Bateman, la
riedizione di Top Gun, forse per ricordare
Tony Scott tristemente scomparso questa estate
e Lore, un dramma che si svolge nella
Germania nazista.
La versione cinematografica di
Kite, cruda e violenta serie d’animazione
giapponese, è entrata in cantiere già da qualche tempo: dopo aver
subito una brusca battuta d’arresto dopo la morte del regista
David R. Ellis e la sua sostituzione con
Ralph Ziman, prosegue l’opera di assemblaggio del
cast, che qualche mese addietro aveva già visto l’entrata di
Samuel L. Jackson. India Eisley e
Callan McAuliffe sono i nuovi entrati nel
progetto.
La vicenda dell’anime originale,
infarcita di scene efferate e sesso estremo, vede protagonista una
giovane ragazza, cui vengono ammazzati i genitori, che viene
adottata da due investigatori corrotti incaricati di seguire il
caso e da loro trasformata in un’assassina e schiava sessuale.
Il tenore della vicenda lascia
immaginare che la trasposizione cinematografica, se vorrà essere
destinata al grande pubblico, dovrà allontanarsi e di molto
dall’originale, come confermano le prime indicazioni: la
protagonista del film si troverà in difficoltà a causa delle
conseguenze della crisi finanziaria globale, avendo a che fare con
la corruzione delle forze di sicurezza che traggono profitto dal
traffico di giovani donne; in questo scenario, la protagonista
cercherà assieme al partner del padre poliziotto i colpevoli
dell’uccisione di quest’ultimo.
India Eisley sarà la protagonista,
McAuliffe sarà invece un amico d’infanzia che accorrerà in suo
aiuto. L’attrice interpreterà la versione giovane di
Angelina Jolie in
Maleficent, mentre il suo collega sarà il
giovane Gatsby nella versione del romanzo firmata da Baz
Luhrman.
Ziman è alle prime armi come
regista cinematografico dopo una lunga esperienza come regista di
video musicali: trai suoi prossimi progetti in cantiere,
The Zookeeper, con Sam
Neill.
Dopo aver adattato romanzi per
ragazzi (The Spiderwick Chronicles) ed
aver diretto film adolescenziali (Mean
Girls), anche Mark Weaters si
dedicherà ai vampiri in salsa sentimentale, con Vampire
Academy: Blood Sisters.
Si tratta dell’ennesima
trasposizione di una fortunata serie di romanzi, firmati stavolta
da Rachelle Mead, indirizzati alla categoria dei
‘giovani adulti’i: vi si raccontano le vicende (giunte ormai al
sesto volume) della diciassettenne Rose Hathaway, e del suo legame
e mentale e spirituale con la migliore amica Lissa, che
incidentalmente è anche un vampiro. Le due frequentano una scuola
speciale in cui i succhiasangue cercano di riacquistare la propria
umanità.
A scrivere la sceneggiatura è
Daniel Waters, fratello del regista: si tratta
della prima occasione in cui i due hanno modo di collaborare.
Protagoniste saranno Zoey Dutch, attualmente in
rampa di lancio verso la notorietà internazionale grazie a
Beautiful Creatures nel ruolo di Rose e
Lucy Fry in quello di Lissa; del cast farà parte
anche il russo Danila Kozlovski nel ruolo di un
personaggio chiamato Dimitri; le riprese sono previste per la
prossima estate: in caso di successo, mettiamoci comodi, perché ci
sono altri cinque capitoli a disposizione….
Frank Langella
torna ad avere a che fare con la Presidenza degli Stati Uniti, ma
con un grado inferiore: dopo aver interpretato il Presidente in
Frost / Nixon, l’attore vestirà i panni
di Paul Nitze, uno degli strateghi politici di
Ronald Reagan in Reykjavik, nuovo
film di Mike Newell.
Al centro della vicenda, l’incontro
avvenuto nella capitale islandese tra il Presidente americano
Reagan (Michael Douglas) e il leader dell’Unione
Sovietica Michail Gorbaciov (Christoph
Waltz). All’epoca degli eventi, Nitze era già un politico
di lungo corso, avendo cominciato la sua militanza all’epoca della
Seconda Guerra Mondiale, lavorando nell’amministrazione del
Presidente Roosvelt; successivamente ottenne dal Presidente Truman
un incarico di primo livello nel comitato incaricato di studiare
gli effetti dei bombardamenti nucleari sul Giappone: un’esperienza
che lo segnò profondamente; Nitze ottenne poi incarichi di
prestigio anche da parte dei Presidenti Kennedy e Carter. Durante
l’amministrazione Reagan, fu trai fautori della politica di
incremento degli armamenti USA per far fronte al medesimo
atteggiamento russo.
L’avvento di Gorbaciov alla guida
dell’Unione Sovietica segnò un drastico mutamento di questo clima,
e il meeting di Ryekiavjk, pur non avendo prodotto risultati
politicamente apprezzabili, rappresentò comunque l’apertura di una
nuova fase nei rapporti tra Stati Uniti e U.R.S.S.,
Newell ha
descritto il film come la storia di un contatto umano stabilito in
un luogo (il deserto bianco islandese) dove nulla sarebbe dovuto
esistere e che per questo rappresenta il trionfo dello spirito
umano. L’inizio delle riprese è previsto in Marzo, naturalmente in
Islanda.
Mentre il loro ultimo film,
The Way, Way Back è stato recentemente
presentato in occasione del Sundance Festival, Jim
Rash e Nat Faxon, vincitori dell’Oscar
2011 per la miglior sceneggiatura non originale per
Paradiso Amaro, hanno già cominciato a
lavorare al loro terzo. film.
I due stanno collaborando con
Fox Searchlight a un progetto ancora senza titolo,
avviato ormai diversi mesi fa: una prima stesura sarebbe già stata
redatta; ancora scarsi i dettagli riguardo la storia: si sa solo
che al centro del film vi sarà una famiglia disfunzionale.
Rash e Faxon starebbero inoltre
lavorano a un ulteriore progetto, un film d’azione con protagonista
Kristen Wiig; nel frattempo, The Way, Way Back è
in attesa di una data ufficiale d’uscita: del cast fanno parte
Steve Carell, Toni Collette,
Sam Rockwell e Liam James, mentre
Rash ha recentemente scritto un episodio della quarta stagione
della commedia Community, trasmessa dalla
NBC.
Dopo aver contribuito al successo
di Downtown Abbey, Elizabeth
McGovern viene ancora una volta chiamata a partecipare a
un’opera ambientata nei primi decenni del secolo scorso: l’attrice
è infatti entrata nel cast di The
Chaperon, film ambientato nell’America degli
anni’20.
Tratto dal bestseller di
Laura Moriarty, il film (i cui diritti sono stati
acquistati da Fox Searchlight) racconterà la vera
storia della ballerina e diva del muto Louise
Brooks (1906 – 1985) che a quindici anni partì alla volta
di New York per frequentare la prestigiosa Denishawn School of
Dancing.
Ad accompagnarla in questo viaggio,
Cora Carlisle, una donna riservata incaricata di prendersene cura,
che nel corso del viaggio scoprirà molto anche riguardo sé stessa:
è questo il personaggio che dovrebbe essere interpretato da
Elizabeth McGovern: ironia della sorte vuole che il suo nome, Cora,
sia lo stesso di quello cui l’attrice ha dato vita in Donwtown
Abbey.
Il film offrirà inoltre un ritratto
dell’epoca, in cui i tutto, dai valori alla moda, passando per i
rapporti tra le persone mutò rapidamente; il film dovrebbe essere
diretto da Simon Curtis che, altra curoisità, è il
marito della McGovern. Al momento il ruolo di Louise Brooks non è
ancora stato assegnato.
Guarda lo spot in italiano del
Super Bowl del film Star Trek: Into Darkness di J.J. Abrams che da
poco è diventato anche il regista della nuova trilogia di
Star
Warsprodotta da
Disney.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.
Guarda lo spot in italiano del
Super Bowl del film The
Lone Ranger di con
protagonisti Johnny Depp, Armie
Hammer, Helena Bonham Carter e Tom
Wilkinson.
In The
Lone Ranger, Johnny
Depp interpreta il guerriero indiano Tonto, fedele
amico del protagonista il cui ruolo è stato affidato ad
Armie Hammer. Depp e Hammer saranno affiancati da un
cast di stelle internazionali tra cui Tom
Wilkinson, nominato due volte dall’Academy Award per
“Michael Clayton” e per “In the Bedroom”, vincitore di un Emmy e di
un Golden Globe; William Fichtner, il
vincitore di un Emmy, Barry Pepper; James
Badge Dale; Ruth Wilson, star televisiva
in “Jane Eyre” e “Luther”;
Helena Bonham Carter, due nomination all’Oscar e sei
nomination ai Golden Globe (“Il discorso del re” “Alice in
Wonderland”). L’uscita del film è prevista per il 31 maggio
2013.
The
Lone Ranger è un emozionante film d’avventura intriso
di azione e humor, in cui il famoso eroe mascherato torna a
rivivere attraverso nuovi occhi. Il guerriero indiano Tonto
(Johnny
Depp) racconta la storia di John Reid
(Armie
Hammer), uomo di legge che divenne leggenda,
trascinando il pubblico in un’avventura fatta di imprese epiche e
rocambolesche, vissute dai due eroi impegnati nella lotta
all’avidità e alla corruzione.
The
Lone Ranger è scritto da Ted Elliott e Terry Rossio
(“Pirati dei Caraibi”), Eric Aronson e Justin Haythe. Mike Stenson,
Chad Oman, Ted Elliott, Terry Rossio, Eric Ellenbogen ed Eric
McLeod sono i produttori esecutivi della pellicola.
Questa notte si è consumata la
partita più attesa negli USA, il famoso SuperBowl e come ogni anno
iniziamo con le carrellate di trailer proiettati durante l’evento
come tiene incollati allo schermo milioni di americani:
Iniziamo con lo spot di Iron
man 3, di cui abbiamo già online una versione
estesa e in italiano:
In Lorraine Lévy durante la visita
di leva per il servizio militare, che in Israele inizia a 18 anni e
dura 3 anni, Joseph scopre di non essere figlio biologico dei suoi
due genitori, è stato scambiato con un altro bambino, nato da una
donna palestinese che partoriva nello stesso ospedale. L’errore fu
commesso nell’evacuazione dell’ospedale per un bombardamento. Le
due famiglie si troveranno così ad affrontare questioni di
divisioni e saranno costrette a valutare ed avere esperienza della
vita di quello che prima era semplicemente l’altro popolo nella
terra mediorientale.
Lo scambio di persona, l’equivoco,
è il motore di molte storie cinematografiche: da Hitchcock ad
Antonioni, ci si scambia l’identità, volontariamente o meno, per
curiosità o perché qualcuno ci vuole mettere alla prova.
Questo è il caso dei due
protagonisti, Yacine e Joseph, ragazzi cresciuti in posti vicini ma
mai così diversi come sono Israele e Palestina, divisi da un muro
ma da anni di odio e tensione. Tutti e due vivono la contraddizione
di questo territorio mediorientale sulla propria pelle; di punto in
bianco non sono più quello che sapevano di essere, e devono
ricostruire la loro identità. Sperimentano anche le assurdità
ideologiche della religione, per la quale, anche se sei stato
circonciso e hai seguito i dettami della Torah per una vita, se non
sei ebreo di sangue, non lo sei e basta.
Gioca sul filo del giudizio, la
regista Lorraine Lévy, senza sbilanciarsi mai in
una posizione pro o contro la situazione palestinese, ma è molto
brava nell’evidenziarne l’assurdità generica e radicata,
soprattutto nelle vecchie generazioni.
Per rimanere su questo equilibrio,
lei, ebrea non israeliana, ha consultato due intellettuali
importanti delle due culture rappresentate: Yasmina Khadra,
intellettuale arabo e Amos Oz scrittore e pacifista israeliano.
Grazie alla consulenza soprattutto del primo, la regista è riuscita
a rendere il film un’opera in equilibrio tra le due parti, anche
se, inevitabilmente, alcune assurdità emergono ad ogni modo.
Si tratta di una coproduzione
israelo-francese, che ha dalla sua la bellezza di essere
multilingue, la difficoltà di interagire passa anche per la lingua
e così dal francese si passa all’ebraico e all’inglese, fino
all’arabo e alla gestualità, quando proprio non c’è altro modo di
farsi capire.
La questione israelo-palestinese è
complicata, ma ciò che il film lascia è quella che è la sensazione
comune anche di chi visita quei territori: l’impossibilità almeno
apparente di un dialogo, che è ben rappresentato dal contrasto che
si viene a creare tra due dei genitori, ognuno dei quali ha le sue
ragioni per sentirsi dalla parte giusta della lotta. Stato d’animo
che però non porta da nessuna parte.
Un po’ di speranza viene riposta
nelle nuove generazioni, aperte all’altro e anche a capire quello
che succede aldilà dei propri confini, e in questo caso, proprio a
pochi chilometri da casa propria.
All’ottantacinquesima edizione
degli Academy Awards (Oscar), la
categoria delle migliori attrici non protagoniste si mostra
piuttosto competitiva. Un quintetto di meravigliose
interpretazioni, tra le quali spicca una candidatura plasmata dal
destino e dal sogno…
Per la sua interpretazione in
The Help, lo scorso anno Octavia Spencer ha trionfato in
questa categoria sbaragliando la concorrenza e aggiudicandosi,
prima dell’Oscar, pressoché ogni riconoscimento tributato nel
corso della stagione dei premi.
Il 2013 ci riserva invece un
eclettico gruppo di interpreti incredibilmente dotate e che hanno
segnato la recente stagione cinematografica con le rispettive
prove, alcune acclamate già dai circuiti festivalieri per poi
conquistare critica e pubblico. Se un nome in particolare è
considerato il grande favorito, le restanti colleghe hanno dalla
loro prestazione altrettanto valide che potrebbero riservare
interessanti sorprese. Scopriamo insieme chi si contenderà la
statuetta per la Migliore attrice non protagonista.
Anne Hathaway è
a detta di tutti la frontrunner della categoria. La sua dolente e
appassionata prova ne Les
Misérables ha commosso il mondo, conquistando
sin dalle prime proiezioni del film di Tom Hooper.
Il suo emozionante ritratto della povera Fantine, straziante
soprattutto nell’iconica performance canora di I Dreamed a
Dream, le è valso ampi consensi di critica e pubblico. Prima di
conquistare il Golden Globe e il SAG Award come Migliore attrice
non protagonista, la prova della Hathaway è stata riconosciuta ai
Satellite Awards, ai London Critics’ Circle Awards e dalla
Washington D.C. Area Film Critics Association.
Negli ultimi cinque anni, l’attrice
ha già lasciato il segno agli Academy Awards. Ha infatti presentato
l’edizione del 2011 insieme a James Franco, due anni dopo aver
ottenuto la prima candidatura come Migliore attrice protagonista
per Rachel sta per sposarsi.
Anne Hathaway concorre quest’anno
per quello che potrebbe essere il ruolo della vita: fu proprio da
bambina, assistendo a uno spettacolo teatrale di Les
Misérables in cui sua madre interpretava Fantine, che
decise di diventare attrice. Si potrebbe dire che, salvo qualche
sorpresa, il destino è dalla sua parte.
La talentuosa e
versatileAmy Adams è
candidata per The
Master. Nel ruolo di Mary, la risoluta moglie
di Lancaster Dodd (Philip Seymour Hoffman),
mentore di Freddie Sutton (Joaquin Phoenix),
l’attrice chiude il trio di performance acclamate del film di
Paul Thomas Anderson già a partire dall’ultima
Mostra del Cinema di Venezia.
Dopo la Hathaway, Amy
Adams è la candidata più quotata all’Oscar come Migliore
attrice non protagonista, forte dei riconoscimenti assegnati dai
Los Angeles Film Critics Association, Chicago Film Critics
Association e Vancouver Film Critics Circle.
A cadenza quasi biennale, l’attrice
è stata candidata ben quattro volte agli Academy Awards: prima di
The Master, che potrebbe fruttarle l’ambita
statuetta, Amy Adams ha infatti collezionato la nomination come
Migliore attrice non protagonista per Junebug (2005), Il
dubbio (2008) e The Fighter (2011).
Dai primi consensi al
Sundance Film Festival, The Sessions – Gli
appuntamenti continua a suscitare apprezzamenti
soprattutto per la prova del cast. Helen Hunt è
una terapista sessuale alle prese con un uomo in un polmone
d’acciaio. L’attrice affronta con coraggio il suo primo nudo
integrale in un ruolo delicato e drammatico che, dall’accogliente
nicchia di pellicola indipendente, è pian piano entrato nel cuore
di molti.
Dopo l’Oscar vinto come Migliore
attrice protagonista per Qualcosa è
cambiato (1998), la prova della Hunt in The
Sessions è candidata alla statuetta come Migliore
attrice non protagonista in un biennio cinematografico che ha visto
il ritorno in primo piano dell’attrice americana per qualche tempo
dimenticata.
Sally
Field è la veterana del gruppo che potrebbe
ambire alla sua terza statuetta, avendo già marcato la storia degli
Academy Awards con due Oscar vinti come Migliore attrice
protagonista, rispettivamente per Norma Rae
(1980) e Le stagioni del cuore (1985).
In LincolnSally
Field interpreta Mary Todd Lincoln, la moglie del
sedicesimo presidente degli Stati Uniti, e la sua splendida prova è
inclusa nella coralità di straordinarie performance che coronano il
film di Steven Spielberg.
Con il suo palpitante ritratto di
somma dignità nel duplice ruolo di moglie e madre in pena per la
sicurezza della sua famiglia, Sally Field si è completamente
immersa nella Storia e ha già conquistato la critica americana (e
non solo): la sua prova – per la quale è inoltre ingrassata di
tredici chili – le è valsa i premi ai New York Film Critics Circle
Awards e ai Boston Society of Film Critics Awards.
Per molti la sua
candidatura è giunta inaspettata: secondo le previsioni, il quinto
nome atteso per questa categoria contemplava Judi Dench, Maggie
Smith o Samantha Barks. Ma Jacki Weaver è
l’outsider che ha conquistato l’Academy con la sua interpretazione
in Il Lato Positivo – Silver Linings
Playbook. Nel film di David O.
Russell, l’attrice australiana è Dolores, madre del
tormentato protagonista Pat (Bradley Cooper).
Si tratta della seconda nomination
per Jacki Weaver, già candidata all’Oscar come Migliore attrice non
protagonista nel 2011 per Animal
Kingdom.
Mogli volitive, madri sfortunate,
donne indipendenti: queste le figure ricorrenti nel quintetto di
attrici non protagoniste, nella commistione di forza e fragilità
che da sempre si accompagna al femminile. Pur in ruoli di supporto,
ognuna di loro ha lasciato il segno nel corso della corrente
stagione cinematografica e promette un trionfo meritevole nella
notte del 24 febbraio.
Kasra Farahani,
meglio conosciuto a Hollywood per il suo lavoro come art director,
farà il suo debutto come regista con Noon, un
cortometraggio di fantascienza che narra le vicende di Coyote, uomo
scontroso e disilluso che con riluttanza guida un gruppo di ribelli
in viaggio per prendere il controllo di acqua e di energia su una
Terra futura in cui il Sole ha smesso di muoversi nel cielo. La
casa di produzione Chernin Entertainment , che ha
acquistato i diritti per il film da un racconto breve, si è detta
disposta a finanziare un adattamento del racconto anche in forma di
lungometraggio, sempre per la regia di Farahani.
La PT Merantau
Films ha annunciato oggi l’inizio della
produzione su The Raid 2 . Il film
riunisce ancora una volta il regista Gareth Huw
Evans e l’attore Iko Uwais,
che sarà riprendere il ruolo da protagonista. Oltre ad Uwais,
il cast comprende Tio Pakusadewo,
Putra Arifin Scheunamann e
Roy Marten. Le riprese sono iniziate in
questi giorni a Jakarta, Indonesia
e si prevede una durata di circa 100 giorni. Il secondo capitolo
della saga, come confermato dal regista,
riprende proprio dove terminava il primo film, con
l’agente Rama infiltrato sotto copertura nelle fila di
uno spietato criminale di Jakarta, al fine di proteggere la sua
famiglia e scoprire la corruzione nelle forze di polizia.
Arriva la conferma direttamente da
Adewale Akinnuoye-Agbaje che oggi ha rivelato al
Los Angeles Times che apparirà sul grande schermo
nell’atteso film Thor: The
Dark World. L’attore sarà sia Algrim e il personaggio
demoniaco alter-ego Kurse.
“E ‘una creatura simile ad un
toro”, ha detto l’attore “Lui ha tendenze molto animaleschi, ma con
un potere insaziabile e inarrestabile. Come attore, questa è una
delle cose più difficili da interpretare. Dovete capire che sono
probabilmente la cosa più potente che si possa immaginare. Tu devi
essere quella cosa. Bisogna pretendere che quando si faccia Thor,
quell’essere diventi realtà. “
Algrim appare per la prima volta in
Thor# 347 ed è uno dei più
potenti degli elfi oscuri. Gli viene dato il compito di uccidere
Thor Malekith il Maledetto ( interpretato da Christopher
Eccleston). Egli è tradito da Malekith che tenta di
uccidere Thor, consentendo sia al dio del tuono che a Algrim di
andare verso la morte. Tuttavia entrambi sopravvivono e Algrim in
seguito all’accaduto sviluppa in alter-ego molto più potente:
Kurse.
Il film MarvelThor: The
Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente
vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un
oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor
torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale
né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il
viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, che lo
ricongiungerà con Jane Foster e lo costringerà a sacrificare tutto
per la salvezza dell’intero universo.