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The Lady: la conferenza stampa con Luc Besson

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Il regista Luc Besson risponde alle domande dei giornalisti alla fine dell’anteprima per la stampa del suo ultimo film The Lady presso La Casa del cinema di Roma.

Il film uscirà nelle sale italiane a partire dal 23 Marzo 2012 ed è stato distribuito in Italia dalla nuova casa di distribuzione Good Films che proprio in occasione del lancio della pellicola ha indetto la campagna “Send a Message” volta alla sensibilizzazione nei confronti della causa portata avanti da Aung San Suu Kyi per la democrazia  in Birmania.

Biancaneve e il Cacciatore – Secondo trailer italiano ufficiale

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Biancaneve e il Cacciatore – Secondo trailer italiano ufficiale

Il nuovo trailer italiano ufficiale di Biancaneve e il Cacciatore dall’11 luglio al cinema. Con Kristen Stewart, Charlize Theron e Chris Hemsworth. Nel poema epico di azione e avventura Biancaneve e il Cacciatore, Kristen Stewart (Twilight) interpreta l’unica persona sulla terra ad essere più bella della regina del male (il premio Oscar Charlize Theron) che è decisa ad ucciderla.

Biancaneve e il Cacciatore, il film

Nel poema epico di azione e avventura Biancaneve e il Cacciatore, Kristen Stewart (Twilight) interpreta l’unica persona sulla terra ad essere più bella della regina del male (il premio Oscar Charlize Theron) che è decisa ad ucciderla. Ma quello che non avrebbe mai immaginato la regina malvagia è che la ragazza che minaccia il suo regno è stata iniziata all’arte della guerra dal Cacciatore (Chris Hemsworth, Thor) che era stato da lei inviato per ucciderla. Sam Claflin (Pirati dei Caraibi) completa il cast , interpretando il principe stregato dalla potenza e dalla bellezza di Biancaneve.

La nuova versione mozzafiato della leggendaria fiaba è opera di Joe Roth, produttore di Alice in Wonderland, del produttore Sam Mercer (Il Sesto Senso) e dell’acclamato regista televisivo e visualista d’avanguardia Rupert Sanders.

Ecco il trailer di Savannah, con Jim Caviezel

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E’ finalmente disponibile online il trailer di Savannah, il film indipendente con Jim Caviezel ispirato alla vera storia di Ward Allen, privo tuttavia di una data d’uscita.

Battleship: Sul campo di calcio – dietro le quinte!

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Scopri il nuovo dietro le quinte sottotitolato in italiano di Battleship, il nuovo film di Peter Berg con Liam Neeson, Alexander Skarsgård,

Uscite al cinema di venerdì 23 marzo 2012

The Lady – L’amore per la libertà: La storia vera di Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace 1991 e ‘orchidea d’acciaio’ del movimento per la democrazia in Myanmar. Dopo l’assassinio del padre, il generale Aung San, leader della lotta indipendentista birmana, Suu cresce in Inghilterra e sposa il professore universitario Michael Aris. Quando nel 1988 il suo popolo insorge contro la giunta militare, Suu torna nel paese natale e inizia il suo lungo scontro diretto contro il potere assoluto dei generali.

È nata una star?: In una mattina qualunque, Lucia riceve nella cassetta delle lettere una busta contenente un film porno. Dopo aver dato per caso un’occhiata alla copertina del video, si accorge che il protagonista della pellicola è Marco, il figlio di diciannove anni. Una veloce visione privata del film le rivela che le scarse doti recitative di Marco vengono compensate dalle enormi dimensioni del suo membro. Travolta dalla rivelazione, Lucia aspetta a casa il ritorno del marito Fausto, che rimane a sua volta completamente scioccato dalla notizia, cominciando a porsi una serie infinita di dubbi, dalla corruzione del mondo della pornografia alla sua stessa “mascolinità”. Improvvisamente quel figlio che entrambi avevano sempre creduto un po’ imbranato e senza alcun talento o vocazione si rivela una pornostar. Resta solo da accettare di capire come e perché.

Quijote: L’Hidalgo della Mancha rinasce a nuova vita ripercorrendo episodi canonici ed apocrifi. Gli orizzonti visivi e sonori si intrecciano fino a confondersi in incroci spazio temporali dove cavalieri erranti del passato e del presente incontrano poeti, maghi, fanciulle, imperatori.

Take Me Home Tonight: 1988. Matt si è laureato al MIT per poi comprendere che quella non era la sua strada e ora lavora come commesso in un video store. Un giorno vede entrare quella che al liceo era l’inarrivabile ragazza dei suoi sogni, Tori Frederking. Matt finge di essere nel negozio come acquirente e si spaccia con lei, che lavora in una finanziaria, come un impiegato ad alto livello di Goldman Sachs. Con l’aiuto dell’amico Barry ruba una Mercedes cercando di far colpo sulla ragazza seguendola nei due party notturni a cui si reca. Intanto la sorella gemella di Matt, Wendy, sta per accasarsi con Kyle che al fratello non è per niente simpatico.

Ghost Rider: Spirito di vendetta: In questo nuovo capitolo della saga Johnny è ancora alle prese con la maledizione del cacciatore di taglie del diavolo, ma dopo l’incontro con il leader di un gruppo di monaci ribelli sembra disposto a tutto pur di salvare un ragazzino dalle grinfie del diavolo e liberarsi una volta per tutte dalla maledizione che lo perseguita.

17 ragazze: In un piccolo centro della Bretagna, la liceale Camille Fourier, rimasta incinta, diventa in breve per le amiche di scuola un esempio e un modello. Intenzionate a fare a meno di chiunque, sia dei partner che dei genitori, diciassette ragazze dello stesso liceo decidono di avere un figlio e di crescerlo aiutandosi fra loro, possibilmente in modo assai differente da come sono state cresciute a loro volta. La gravidanza delle diciassette minorenni procede dunque contemporaneamente, lasciando interdetti la comunità e le autorità scolastiche, che non trovano ragioni né spiegazioni.

Cosa piove dal cielo?: Roberto, introverso proprietario di un negozio di ferramenta, vive da vent’anni quasi senza contatti col mondo dopo un dramma che l’ha profondamente segnato. Per caso conosce Jun (Huang Sheng Huang), un cinese appena arrivato in Argentina senza conoscere una parola di spagnolo, in cerca dell’unico parente ancora vivo, uno zio. Incapace di abbandonarlo, Roberto lo accoglie in casa: attraverso la loro singolare convivenza, troverà la strada per risolvere la sua grande solitudine, non senza aver svelato all’impassibile, eppure tenerissimo Jun, che le strade del destino hanno tali e tanti incroci in grado di svelare anche la surreale sequenza d’apertura: la mucca pezzata che piomba dal cielo.

The Raven: Nel 1849 Edgar Allan Poe vive a Baltimora in pessime condizioni economiche, elemosinando bevute nelle locande e qualche angolo nei giornali locali per pubblicare le sue poesie. Unica luce della sua esistenza è Emily, la giovane e ricca figlia di un militare in pensione, che lo scrittore è intenzionato a sposare contro il fermo volere del padre. Una notte, la polizia ritrova il cadavere di due donne, una madre e una figlia, in un appartamento chiuso dall’interno senza possibili vie di fuga. L’ispettore Emmett Fields riconosce nella scena dell’omicidio gli stessi dettagli narrati da Poe nel racconto I delitti della Rue Morgue e decide di coinvolgerlo nelle indagini. Lo scrittore diviene così suo malgrado l’unica persona in grado di interpretare gli indizi lasciati sul luogo dall’estimatore assassino.

Lo Hobbit: nuova foto di Martin Freeman e Hugo Weaving

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Ecco una nuova fotografia dal set de Lo Hobbit. L’immagine viene da un blog dedicato a Sherlock, la serie tv ispirata ai romanzi di Conan Doyle, dal momento che Martin Freeman,

Dark Shadow: ecco il poster italiano!

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Amanti della premiata ditta Burton-Depp ecco il poster ufficiale italiano di Dark Shadow! Il film, tratto dall’omonima serie tv anni ’70, vede protagonista Johnny Depp appunto

Ho cercato il tuo nome – Primo Trailer Italiano

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Basato sul bestseller di Nicholas Sparks “Ho cercato il tuo nome”, Zac Efron é il protagonista insieme a Taylor Schilling e Blythe Danner di questo dramma romantico diretto dallo sceneggiatore-regista candidato premio Oscar® Scott Hicks.

Josh Trank alla direzione di The Red Star

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Il Josh Trank del fortunato Chronicle è stato scelto dalla Warner Bros per dirigere The Red Star, l’adattamento cinematografico dell’omonima serie sci-fi scritta da

Ecco il primo trailer di Chernobyl Diaries

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Oren Peli, padre del fenomeno Paranormal Activity, ha portato avanti un’altra idea horror e da questa sceneggiatura è stato fatto già un film. Si intitola Chernobyl Diaries e affonda il suo antefatto

La leggendaria vita di Salvador Dalì in un biopic della Imagine Entertainment

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Nelle ultime dichiarazioni della Imagine Entertainment, la produzione vorrebbe portare sugli schermi la straordinaria vita del surrealista Salvador Dalì. Il biopic, prodotto dal

Jake Gyllenhaal si sdoppia in Enemy

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Ispirato a L’uomo duplicato, romanzo dello scrittore portoghese José Saramago del 2002, il thriller Enemy è in cerca del suo protagonista.

Idris Elba è Nelson Mandela in Long walk to freedom

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Con Justin Chadwick alla regia, Long walk to freedom è un film che vuole ripercorrere la straordinaria vita di un uomo straordinario, il Presidente Sudafricano e premio Nobel

To Rome with Love: prime foto ufficiali!

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Un nuovo cambio di titolo per il nuovo film di Woody Allen girato a Roma. La pellicola non si chiamerà più Nero Fiddles, ma To Rome with Love , anche nella versione italiana. In Italia arriverà ad aprile, mentre negli USA uscirà il 22 giugno. Ecco una carrellata di foto ufficiali: 

Il Quinto Elemento: recensione del film

Il Quinto Elemento: recensione del film

Il Quinto Elemento è il film del 1997 diretto da Luc Besson e con protagonisti nel cast Bruce Willis, Milla Jovovic e Gary Oldman.

  • Anno: 1997
  • Regia: Luc Besson
  • Cast: Bruce Willis, Milla Jovovic, Gary Oldman

Il Quinto Elemento – Trama

Anno 2413, in una Manhattan che ha trasformato i cieli in autostrade sfreccia col suo taxi Korben Dallas uomo muscoloso senza mezze misure ex appartenente ai corpi speciali. La sua quotidianità è sconvolta dall’arrivo della bella guerriera Leeloo tornata in vita dopo 5000 anni per salvare la Terra dai piani malvagi di Zorg. A proteggere il “quinto elemento” sarà un ordine segreto di sacerdoti  che custodiranno la chiave della sua missione per salvare l’umanità dal sicuro disastro…

Il Quinto Elemento – Analisi

Il Quinto Elemento filmCostato 90 milioni di dollari (è una delle pellicole più costose nella storia del cinema francese) Il Quinto Elemento sceglie bene gli ingredienti riuscendo quasi totalmente nel mixarli: azione, scenografie barocche ma mai posticce dai colori saturi, umorismo americano ed un pizzico di trash (che a volte stona): sono questi gli ingredienti alla base della  settima regia di Luc Besson, che aveva sognato di realizzare  fin da ragazzo per cui ha scelto preziosi collaboratori, tra cui il geniale disegnatore Moebius,  recentemente scomparso, e Jean-Paul Gaultier. Un film che sottolinea la sua scarsa attitudine ad adeguarsi piattamente ai canoni cinematografici francesi confermandolo attento  osservatore di quanto di buono possa nascere dagli States.

Un cast d’eccezione con Zorg-mercante d’armi, interpretato da Gary Oldman, già coprotagonista di Leon sempre assieme a Besson, la strabiliante Leeloo ha il fascino dell’allora giovanissima e meravigliosa Milla Jovovic capace di convincere il pubblico e stregare il regista, divenuto suo marito nello stesso anno, il protagonista Korben Dallas ha i muscoli e la faccia del perennemente stanco ed arrabbiato  Bruce Willis, perfettamente in linea con una trama zeppa di morti, sparatorie e fughe rocambolesche.

Anche se ormai vecchio di 14 anni Il Quinto Elemento conserva una buona freschezza ed una tenuta narrativa eccellente, un mega flipper le cui luci continuano a scintillare ancora oggi.

Solaris: recensione del film di Andrej Tarkovskij

Solaris: recensione del film di Andrej Tarkovskij

Solaris è il film del 1972 di Andrej Tarkovskij con protagonisti nel cast Donatas Banionis, Natal’ja Bondarčuk, Jüri Järvet e Anatolij Solonicyn.

  • Anno: 1972
  • Regia: Andrej Tarkovskij
  • Cast: Donatas Banionis, Natal’ja Bondarčuk, Jüri Järvet, Anatolij Solonicyn

SolarisTrama: Prossimo alla partenza per Solaris, lo scienziato Kris Kelvin trascorre alcuni giorni di tranquillità nella casa di campagna dell’anziano padre, riceverà la visita indesiderata del suo ex collega ed amico Berton reduce da una traumatizzante avventura sul pianeta che gli è costata la carriera: l’uomo racconta di aver assistito a strani fenomeni suscitando lo scetticismo della commissione spaziale ed ora dello stesso Kris che appare più che mai convinto dell’inutilità della ricerca solaristica e della doverosa fine degli esperimenti…

Analisi: Presentato nel 1972 da Mosca come la risposta sovietica al capolavoro fantascientifico di Kubrick 2001 Odissea nello spazio e poco apprezzato ad occidente quanto ad oriente della cortina di ferro Solaris merita oggi di essere annoverato tra i più grandi film mai prodotti nella storia.

Pellicola dalle tematiche intense, mai scontate e –cosa non da poco se si valuta l’anno di uscita- di totale rottura con i più diffusi stilemi cinematografici e di pensiero. Solaris è un film dalla forte carica filosofica postmoderna, che si interroga ed interroga lo spettatore sulla validità del cognitivismo senza mediazioni, sulla fiducia a costo zero nei confronti della tecnologia e sui guasti prodotti da uno sfruttamento massiccio delle risorse naturali.

Solaris filmE’ proprio la Natura nella sua duplice veste di mistero e limite invalicabile a pervadere tutta la pellicola di Tarkovskij: memorabile la scena iniziale in cui lo scienziato Kris Kelvin smarrisce i suoi pensieri nell’osservazione di uno stagno in cui galleggiano sinuosamente delle lunghe alghe; scena che ritroveremo anche nella parte finale del film, quasi a voler sottolineare un ritorno dal pianeta impossibile.

Il regista smantella a colpi di dubbi l’impianto raziocinante imperante, proponendo Kris emblema di una scienza che si è spinta oltre senza mai domandare permesso all’etica, rimandando il quesito alla prossima scoperta: quando su Solaris si materializzano i pensieri degli scienziati sotto forma di affetti perduti o paure nascoste il Dottor Sartorius, zelante ricercatore scontroso e saccente, non ferma i suoi esperimenti, procede senza alcuna remora, pronto perfino a sezionare il fantasma della moglie di Kris pur di  rendere giustizia alla conoscenza, cinismo che Tarkovskij sottolinea sapientemente con un particolare inquietante:il fantasma generato dalla mente del dottor Sartorius  è un nano.

Solaris, la grandeza del film riconosciuta

Grazie all’escamotage delle presenze vivificate dal pianeta Solaris si pongono altri quesiti: quando un essere è davvero umano? È sufficiente che provi dolore? cosa succede quando l’individuo non è costituito da atomi ma è composto di neutrini, e di fatto assume una dimensione immortale? Può uno scienziato  lasciarsi andare ai sentimenti con la donna perduta resuscitata da un “cervello” superiore?

Un film di tale spessore non voleva e non poteva essere compreso all’epoca in cui uscì: realismo socialista e capitalismo occidentale non avevano ne mezzi ne voglia per farlo, si sentì invece il bisogno di  “normalizzare” un film di “Fantacoscienza” , tagliando oltre 40 minuti di pellicola per ottenere una versione commercialmente e filosoficamente più vendibile.

La lungimirante giuria di Cannes seppe comprenderne la grandezza conferendogli la menzione speciale, il film è disponibile dal 2002 in versione integrale.

Fahrenheit 451 – recensione del film di François Truffaut

Fahrenheit 451 – recensione del film di François Truffaut

Fahrenheit 451 è un film el 1966 di François Truffaut e con protagonisti nel cast Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack. Basato sull’omonimo romanzo Ray Bradbury.


Anno:
1966

Regia: François Truffaut

Cast: Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack

Fahrenheit 451In una società ambientata in un futuro imprecisato, Guy Montag (Oskar Werner) svolge con rettitudine ed estrema diligenza il suo lavoro di pompiere. Ma in questa strana società il pompiere non doma gli incendi bensì li genera…con i libri. Un dispotico e onnipresente governo totalitario ha bandito il diritto di leggere, la lettura è un reato e possedere libri porta all’arresto. Montag esegue gli ordini senza porsi domande fino a quando la conoscenza di una simpatica e affascinante ragazza, Clarisse (Julie Christie), non gli aprirà gli occhi facendogli comprendere l’assurdità della legge. Il protagonista non potrà più accettare una vita senza libertà e soprattutto senza conoscenza realizzando che l’unico scopo del governo è quello di controllare e condizionare le vite di ognuno spacciando una felicità falsa e solo apparente.

E’ il 1966 quando Francois Truffaut dirige questo splendido film tratto dal celebre ed omonimo romanzo di Ray Bradbury. Facendo uso della sua solita e comprovata capacità registica Truffaut traspone per il grande schermo una storia che rimane molto fedele al romanzo che già aveva raccolto un grande successo editoriale.

Fahrenheit 451 è un film angosciante che trasmette una certa inquietudine allo spettatore mostrando un’ipotetica società del futuro dove le parole, le lettere e quindi qualsiasi documento scritto, che sia un romanzo, un saggio o un fumetto, è severamente proibito.

La televisione, una televisione invadente e che interagisce con lo spettatore in ogni momento della sua giornata, è l’unico media permesso avendo il preciso scopo di guidare le coscienze. La società descritta nel romanzo e quindi nel film non è altro che l’estremizzazione della società occidentale, la società consumistica e omologante che tanto era avversata dagli intellettuali degli anni ’60.

Fahrenheit 451 è un film angosciante

Francois Truffaut, come detto, non apporta grandi modifiche alla storia narrata nel romanzo ed utilizza pregevoli artifici tecnici che conferiscono, in determinate sequenze, una straordinaria intensità e forza visiva oltre che emotiva. Non da sottovalutare gli effetti speciali che, considerato il periodo, non sono certo da poco ma quello che più rimane e colpisce è la capacità di Truffaut di cogliere l’inquadratura giusta al momento adatto, di focalizzare l’emozione che riassume il momento trovando sempre l’elemento chiave.

Diverse sequenze rappresentano momenti di grande cinema che sono rimasti nell’immaginario collettivo come la scena in cui un’anziana donna decide di martirizzarsi in mezzo ai suoi libri preferendo un simbolico autodafè all’arresto oppure la commozione che il protagonista prova nel leggere le prime righe di David Copperfield.

Molto bravo Oskar Werner nell’interpretare il protagonista del film che ad un atteggiamento freddo ed inespressivo iniziale sostituirà poi una costante e crescente inquietudine; brava anche la bella Julie Christie che si sdoppia nella parte della catatonica moglie di Montag, tipico prodotto del sistema, e del suo alter-ego, la giovane e ribelle Clarisse.

La Christie è indubbiamente il tocco più francese di un film che Francois Truffaut ha stranamente girato in Inghilterra, vicino a Londra, e che nelle ambientazione risulta vagamente differente ai suoi soliti canoni stilistici. Qui infatti egli abbandona le sue tipiche scenografie parisien per proporre qualcosa che riporta in qualche modo alle ambientazioni più simili ai film di Kubrick, se si può azzardare un parallelismo.

In ogni caso Fahrenheit 451 è indubbiamente uno dei suoi lavori migliori in cui con grande sottigliezza si mette in guardia l’uomo occidentale verso i pericoli a cui può portare una cultura di massa dove lo scopo dei media è proprio quello di eliminare le diversità, le differenze di pensiero, omologando l’uomo-prodotto nella convinzione di un benessere solo superficiale. I “libri” fanno paura perché suscitano emozioni, inducono a riflettere e a pensare e soprattutto portano conoscenza.

A oltre quarant’anni di distanza si direbbe che questi pericoli siano ancora minacciosamente attuali.

The Prestige: recensione del film con Christian Bale

The Prestige: recensione del film con Christian Bale

The Prestige è il film del 2006 diretto da Christopher Nolan con protagonisti un cast d’eccezione composto da Hugh Jackman, Christian Bale, Michael Caine, Scarlett Johansson, Rebecca Hall, Piper Perabo, David Bowie e Andy Serkis.

The Prestige, trama del film

Robert Angier e Alfren Borden sono due illusionisti londinesi che iniziano un duello all’ultimo trucco. La loro rivalità si inasprirà nel reciproco tentativo di rubare le nuove illusioni all’altro, fin quando arriverà un esibizione di Borden ad accecare la razionalità di Angier che vorrà scoprirne il segreto.

The Prestige, l’analisi

Davanti ad un film così non si sa mai come poter iniziare una recensione. Il vero illusionista è il regista Christopher Nolan. La promessa, la svolta e il prestigio sono i gli atti di un numero di magia qui utilizzati per incantare gli spettatori.

Che Christopher Nolan fosse uno dei registi più validi degli ultimi anni non c’era bisogno di ricordarlo, ma per spolverare la memoria si rammenta che è stato colui che ha rilanciato il franchise di Batman ridando vita, in modo innovativo, a personaggi che avevano perso il loro carisma nelle produzioni precedenti.

The Prestige è tratto dall’omonimo romanzo epistolare di Christopher Priest, pubblicato nel 1995. Non poche sono state le difficoltà di portarlo sullo schermo: ha richiesto un lavoro di cinque anni sulla sceneggiatura da parte di Nolan e del fratello Jonathan, che hanno cercato di ripercorrere la storia dell’illusionismo ai tempi della Londra vittoriana. L’ambientazione è di notevole importanza soprattutto perché, grazie alla una scenografia curata nei minimi dettagli, porta sullo schermo la Londra di fine Ottocento, caotica, nel bel mezzo della seconda rivoluzione industriale, dove la scienza si stava facendo avanti nella vita delle persone. È interessante notare come questo fattore è fondamentale per la credibilità del film: spesso incontreremo le parole illusione e magia, ma dovremo capire come la seconda è spesso attribuita alla scienza.

Di riferimenti storici si individuano nello stesso Tesla (scienziato che ha effettuato esperimenti sulla corrente alternata), interpretato da David Bowie, scelto dal regista per attirare il pubblico verso una figura storica interpretata dal poliedrico artista britannico.

Il cast nel complesso è stato all’altezza del ruolo. Hugh Jackman (Robert Angier), Christian Bale (Alfred Borden) e Scarlett Johansson (Olivia Wenscombe) hanno accettato immediatamente la parte per essere rimasti affascinati da una prima lettura della sceneggiatura. I primi due, per prepararsi, hanno studiato persino testi sulla storia della magia e dell’illusionismo di quel tempo. Uno dei ruoli più importanti è stato quello di Michael Caine (Mr. Cutter), già maggiordomo in Batman, che in The Prestige è una sorta di maestro illusionista che fa da spettatore esterno alla vicenda e, allo stesso tempo, nodo fondamentale per chiudere la struttura circolare del film.

L’accuratezza con cui sono montate le scene è fatta per stupire a mano a mano lo spettatore. La narrazione si svolge su più piani temporali che non sono altro che pezzi di un puzzle ricomposto nel finale.

Il tema principale sondato dal regista è uno dei suoi preferiti: l’abbandono alle ossessioni e alle loro successive conseguenze. Angier è un uomo che distrugge la sua vita a servizio del palcoscenico e dell’illusione, accecato dalla reciproca rivalità con Borden. Il contrasto tra i due è tangibile per la stessa provenienza sociale: Angier è un aristocratico che non esita ad investire nella scienza nonostante fosse poco attendibile, Borden è un semplice popolano innamorato delle illusioni più che della moglie. Le donne come Olivia Wenscombe e Sarah (Rebecca Hall) non sono altro che uno strumento nelle mani di uomini poco interessati ad amore e dedizione.

Tuttavia, saranno proprio le ossessioni a costituire il velo che coprirà gli occhi dello spettatore per tutta la durata del film. Per il finale ci si potrà incaponirsi su spiegazioni razionali o immaginifiche, ma alla fine rimarrà soltanto il monito iniziale (e finale): Ora voi state cercando il segreto…ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando.

The Raven: recensione del film con John Cusack

The Raven: recensione del film con John Cusack

Ritorna nelle sale cinematografiche James McTeigue, figlioccio dei Fratelli Wachowski dai tempi di The Matrix e ottimo regista di V per Vendetta. Ritorna dietro la macchina da presa dopo il non esaltante Ninja Assassin e lo fa con The Raven, l’atteso film che ripercorre il lavoro letterario di uno dei più rappresentativi scrittori della paura e dell’ignoto, Edgar Allen Poe, che nel film ha le fattezze John Cusack.

Il film racconta di una serie di spaventosi omicidi che avvengono nella Baltimora del 1849. Una madre e sua figlia vengono ritrovate brutalmente assassinate. Il detective Emmet Fields, fa una scoperta sorprendente: il delitto assomiglia a un omicidio descritto fin nei minimi dettagli più cruenti sul giornale locale – parte di una serie di racconti scritti dallo scrittore emergente ed emarginato Edgar Allan Poe. Ma proprio mentre Poe viene interrogato dalla polizia, viene commesso un altro raccapricciante omicidio, ispirato anch’esso a un suo famoso racconto. Rendendosi conto che un pazzo omicida, che utilizza i racconti di Poe come ispirazione per la sua sanguinosa furia, è a piede libero, Fields chiede l’aiuto dello scrittore per fermarlo. E quando sembra che qualcuno vicino a Poe potrebbe diventare la prossima vittima dell’assassino, la posta in gioco diventa ancora più alta e l’inventore del romanzo poliziesco ricorre a tutte le sue capacità deduttive per cercare di risolvere il caso prima che sia troppo tardi.

The Raven, lungamente atteso dagli amanti del genere è un gothic thriller dalle sorprendenti atmosfere che ripercorre l’esistenza di Edgar Allen Poe, abile scrittore e maggior esponente della corrente letterarie dell’horror del XIX secolo. Punto di forza di questa pellicola è senza dubbio la messa in scena, che nonostante non disponga di un budget illimitato, è sufficientemente all’altezza delle aspettative, aiutata anche dalla scelta cromatica della pellicola che riporta con credibilità il grigiore spettrale e il gelido ambiente della Baltimora di fine 800’.

La storia è ben raccontata da James McTeigue che con un’abile regia messa al servizio della narrazione, procede senza troppi preamboli al cuore pulsante del film: l’efferatezza degli omicidi. Colpisce in tal senso l’intreccio narrativo della storia che è fin troppo semplificato, a discapito invece di un testo di partenza come l’opera di Poe, che invece dispone di un’ampi gamma di possibili combinazione e che inevitabilmente finiscono per produrre una grossa, troppa brama da parte dello spettatore di godere di un intreccio dal fiato sospeso. E’ forse questo, il limite più grande del film, che genera troppo attesa nello spettatore. La pellicola non osa mai dal punto di vista puramente narrativo ma si limita a dispiegare vecchi espedienti registici per elevare il racconto, per questo va dato merito a James McTeigue che riesce con la sua bravura a dare quella marcia in più che manca ad una sceneggiatura poco pretenziosa e forse fin troppo ingenua. La poca esperienza degli sceneggiatori si nota soprattutto nello sviluppo un po’ piatto e se vogliamo un po’ ingannevole. Tuttavia, la storia è ben supportata da un cast di tutto rispetto, che contribuisce considerevolmente alla credibilità del film.

Partendo dal protagonista Cusack, a suo agio nei panni dello scrittore, passando per Luke Evans, attore che dimostra di saperci fare in costume, finendo per il sempre bravo Brendan Gleeson, qui nelle vesti di un padre premuroso.

 

 

Prime foto di Daniel Radcliffe in Kill Your Darlings!

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Ecco le prime foto dal set di in Kill Your Darlings.  Protagonista degli scatti rubati dal set Daniel Radcliffe, l’attore inglese veste i panni del grande poeta Allen Ginsberg.

Lawless di Terrence Malick: ecco la prima foto di Rooney Mara!

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Arriva la prima foto di Rooney Mara al Fader Fort di Austin, Texas. L’attrice era insieme al musicista Alan Palomo durante  l’SXSW festival lo scorso 16 marzo. I due stavano girando una scena del nuovo film di Terrence MalickLawless. Ecco le foto: 

Biancaneve e il Cacciatore: 5 minuti in anteprima!

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Biancaneve e il Cacciatore: 5 minuti in anteprima!

Ecco la preview di cinque minuti di Biancaneve e il Cacciatore, che è stata mostrata al   . Nell’anteprima del film con Charlize Theron, Kristen Stewart e Chris Hemsworth ci sono molti dettagli…vedete con i vostri occhi:

Ulteriori info nella nostra scheda: Biancaneve e il Cacciatore

Biancaneve e il Cacciatore, il film

Nel poema epico di azione e avventura Biancaneve e il Cacciatore, Kristen Stewart (Twilight) interpreta l’unica persona sulla terra ad essere più bella della regina del male (il premio Oscar Charlize Theron) che è decisa ad ucciderla. Ma quello che non avrebbe mai immaginato la regina malvagia è che la ragazza che minaccia il suo regno è stata iniziata all’arte della guerra dal Cacciatore (Chris Hemsworth, Thor) che era stato da lei inviato per ucciderla. Sam Claflin (Pirati dei Caraibi) completa il cast , interpretando il principe stregato dalla potenza e dalla bellezza di Biancaneve.

La nuova versione mozzafiato della leggendaria fiaba è opera di Joe Roth, produttore di Alice in Wonderland, del produttore Sam Mercer (Il Sesto Senso) e dell’acclamato regista televisivo e visualista d’avanguardia Rupert Sanders.

Famke Janssen sarà al decimo Busto Arsizio Film Festival!

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Una star dai super poteri al Baff dal 24 al 31 marzo 2012 – Il futuro si materializza al festival con il volto della “Fenice” di X-Men. Famke Janssen, alias Jean Grey, personaggio dai poteri telepatici e telecinetici, sarà l’ospite internazionale della X edizione del festival.

L’attrice olandese, residente negli Stati Uniti, presenterà a Busto il suo debutto alla regia, il lungometraggio Bringing up Bobby, interpretato da Milla Jovovich e Bill Pullman. Il film, in anteprima nazionale, aprirà la decima edizione della manifestazione cinematografica sabato 24, al cinema Sociale. Domenica sera, sempre nella sala di piazza Plebiscito, verrà invece proiettato X-Men: Conflitto finale, terzo episodio della saga, diretto da Brett Ratner. Entrambi gli appuntamenti, con inizio alle ore 21, sono a ingresso gratuito.

Laureata in letteratura alla Columbia University, Famke Janssen ha esordito nei Paesi Bassi come modella per Chanel e Victoria’s Secret, e ha studiato recitazione con Harold Guskin, cominciando a partecipare a provini come attrice; trasferitasi a Los Angeles, ha iniziato la sua carriera davanti alla macchina da presa.

Famke Janssen rappresenta un ottimo esempio di star che si divide tra cinema commerciale e produzioni indipendenti, intrecciando parallelamente una serie di presenze di culto in serie televisive, come Nip/Tuck, in cui interpreta il transessuale Ava Moore, e Ally McBeal.

Sul grande schermo è stata la Bond Girl Xenia Onatopp in Goldeneye, con Michael Douglas in Don’t Say a Word, insieme a Robert De Niro in Nascosto nel buio, diretta da Woody Allen in Celebrity.

Box Office ITA del 19 marzo 2012

Quasi amici in testa su tutti con una performance da record, mentre Magnifica presenza apre al secondo posto. Posti in piedi in Paradiso scende al terzo.

Come già perfettamente espresso dal nostro Direttore Editoriale, il fine settimana che si è appena concluso segna il trionfo di Quasi amici. La brillante commedia francese sale infatti al primo posto del box office italiano dopo un mese di sfruttamento: con 1,4 milioni di euro il fenomeno della stagione arriva infatti a ben 7,8 milioni totali, grazie a un passaparola eccezionale. Il tetto dei 10 milioni è dunque decisamente alla portata.

Esce così sconfitto Ferzan Ozpetek. Magnifica presenza si accontenta infatti della seconda posizione con 1,1 milioni di euro e una media per sala non particolarmente brillante. Anche in questo caso sarà determinante il passaparola.

Posti in piedi in Paradiso scende al terzo posto raccogliendo 1.080.000 euro negli ultimi tre giorni. Il film di Carlo Verdone supera la soglia degli 8 milioni totali.
Poche migliaia di euro separano Verdone dall’altra sorpresa del week-end: l’horror L’altra faccia del diavolo apre al quarto posto con 1.020.000 euro, registrando la migliore media della top10: oltre 4000 euro.

John Carter scende in quinta posizione con 670.000 euro arrivando a 2,1 milioni in dieci giorni. Calo anche per Ti stimo fratello, flop con un lancio massiccio e 529.000 euro al suo secondo fine settimana, per 1,7 milioni totali.

Risultato deludente anche per l’altra new entry. 10 regole per farla innamorare apre soltanto al settimo posto con 404.000 euro in oltre 230 sale, segno che Willwoosh ha decisamente più seguaci sul web che al cinema…

Alla fine della top10 troviamo pellicole in calo: Viaggio nell’isola misteriosa (345.000 euro), Safe House – Nessuno è al sicuro (325.000 euro) e The Double (129.000 euro), giunti rispettivamente a quota 4,4 milioni, 2,4 milioni e 524.000 euro.

Prometheus – Primo Trailer Italiano

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Prometheus – Primo Trailer Italiano

Sono passate poche ora dalla messa in rete del nuovo trailer in lingua inglese di Prometheus. Oggi la divisione italiana della 20th Century Fox ha diffuso una versione italiana del filmato più lunga e con molte immagini inedite dell’attesa pellicola di  Ridley Scott. Ulteriori info nella nostra Scheda Film: Prometheus

Dark Shadows – Primo Trailer Italiano

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Dark Shadows – Primo Trailer Italiano

porta la serie cult “Dark Shadows” sul grande schermo in un film caratterizzato da un cast stellare, guidato da , , , , , , , . Ecco il Trailer in Italiano

Prometheus – nuove immagini nel Trailer Italiano!

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Sono passate poche ora dalla messa in rete del nuovo trailer in lingua inglese di Prometheus. Oggi la divisione italiana della 20th Century Fox ha diffuso una versione italiana del filmato più lunga e con molte immagini inedite dell’attesa pellicola di  Ridley Scott. Per vedere il trailer..

Il mio migliore incubo! recensione del film con Isabelle Huppert

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Il mio migliore incubo! recensione del film con Isabelle Huppert

In Il mio migliore incubo! Agathe (Isabelle Huppert) è una gallerista ricca e acculturata. Patrick (Benoît Poelvoorde) è un nullafacente povero e alcolizzato. Tanto lei è algida e rigida, quanto lui è spontaneo e volgare… Che cosa succederà quando, grazie all’amicizia dei rispettivi figli, le loro vite saranno costrette a incrociarsi?

Il mio migliore incubo! mette in scena, sottoforma di commedia, l’incontro/scontro tra due personaggi che, apparentemente agli antipodi, scoprono lentamente sé stessi e fanno cadere gradualmente le maschere che li hanno protetti fino a quel momento. I ruoli preconfezionati, quasi attoriali, che i due interpretano nel loro quotidiano sono i volti di una stessa medaglia, due modi diversi di difendersi. Le armature di Agathe e Patrick, però, non possono resistere agli attacchi delle novità (soprattutto di quelle provenienti da un mondo diverso da quello per cui sono state plasmate) e sono destinate ad andare in frantumi.

Il mio migliore incubo!, il film

Nonostante la trama dell’ultimo lavoro di Anne Fontaine (Coco avant Chanel, Entre ses mains) non sia particolarmente originale, Il mio migliore incubo! corre piacevolmente per tutti i suoi 99 minuti, senza avere mai una caduta di ritmo o di stile. La commedia si gioca sul filo che separa la facciata delle persone dal loro lato più profondo e, grazie soprattutto ai suoi interpreti, sa essere allo stesso tempo seria e leggera. Il mio migliore incubo, infatti, racchiude il suo elemento migliore proprio nei dialoghi: ogni parola pronunciata dai protagonisti è un passo verso il loro svelamento, un graduale aprirsi alle novità e al mondo esterno, un passaggio dalla diffidenza alla fiducia. I registri che si alternano negli scambi di battute -elegante quello di lei e triviale quello di lui- si modificano con il passare del tempo, arrivando a trovare un compromesso nel finale (almeno nel film in lingua originale).

Apprezzabile, infine, una sorta di visione (o di critica) che Anne Fontaine lascia affiorare (in modo non troppo velato) sullo stato delle diverse forme d’arte in Francia. Alcune delle battute più divertenti del film, infatti, sono proprio tese a giudicare alcuni “sistemi chiusi”, come quello dell’editoria –che spesso punta su scrittori mediocri per guadagnare- o delle gallerie d’arte che decretano –spesso per il capriccio di un gallerista- chi può entrare nell’olimpo dei cosiddetti “artisti” e chi no.

Il mio migliore incubo! è un film delizioso e intelligente che, invece di sfruttare i cliché per elemosinare una risata, li utilizza come punto di partenza per disfarsene lungo il percorso. Una commedia che non fa solo ridere e pensare, ma che, sommata agli ultimi film francesi usciti nelle sale, arricchisce ulteriormente il panorama cinematografico dei cugini d’oltralpe.

Will Gluck e un bambino prodigio ribelle

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Nel corso della sua ancora breve carriera di regista, Will Gluck si è fatto conoscere  per commedie come Fired Up! Ragazzi Pon Pon, Easy Girl (con Emma Stone), e Amici di Letto (con Justin Timberlake e Mila Kunis). Gluck ci riprova ora con How To Disappear Completely, ancora una volta una commedia, ambientata nel mondo dei bambini prodigio.

Il film, remake di una pellicola svedese del 2006 intitolata Vitus, vedrà appunto un piccolo genio ribellarsi ai propri genitori che sembrano averne già deciso l’intero avvenire. Ed Solomon (Men In Black) si è occupato della stesura di una prima bozza della versione inglese, in cui il protagonista avrebbe un incidente, che vedrà la propria intelligenza tornare a livelli ‘normali’, per la disperazione dei propri genitori. Gluck sarebbe interessato a curare la versione definitiva della sceneggiatura e a sedere dietro la macchina da presa. Il progetto è ancora nelle prime fasi, e solo uno di quelli da lui messi in cantiere, tra cui vi due commedie, una in cui tornerà a lavorare con Emma Stone e un’altra intitolata Stealing the Moon e il remake di About last night… (l’originale, uscito a metà anni ’80, arrivò in Italia col titolo di A proposito della notte scorsa…

Fonte: Empire

J Blakeson per il biopic su Alan Turing

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Dopo il buon successo ottenuto con l’esordio La scomparsa di Alice Creed un paio di anni fa, J Blakeson è ora dato in corso di negoziati con la Warner per la regia di The Imitation Game, opera dedicata alla vita del matematico britannico Alan Turing, che contribuì tra l’altro alla codifica del codice cifrato Enigma, utilizzato dai nazisti nel corso della II Guerra Mondiale: la ‘craccatura” di quel codice costituì in effetti uno degli snodi focali del conflitto. Dopo la fine della guerra, Turing continuò le sue ricerche, diventando uno dei padri dell’informatica, concentrandosi sui sistemi di immagazzinamento dei dati e sui primi passi delle intelligenze artificiali.

Nonostante questi successi, la vicenda di Turing assunse contorni drammatici quando venne perseguitato a causa della sua omosessualità: accusato di indecenza, nel 1952 cedette di fronte alla minaccia dell’incarcerazione accettando di sottoporsi una cura di estrogeni per sopprimere la propria sessualità. Due anni più tardi morì per avvelenamento da cianuro, le indagini suffragarono l’ipotesi del suicidio. Nel 2009, l’allora Premier britannico Gordon Brown ha espresso scuse pubbliche per il modo in cui Turing venne trattato. Per il ruolo del protagonista, la Warner punterebbe su Leonardo DiCaprio, che però nel corso del 2012 sarà già impegnato sul set con Martin Scorsese in The Wolf Of Wall Street.

Fonte: Empire

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