Uscirà il 17 ottobre distribuito da
Medusa Se mi vuoi bene, il nuovo film di
Fausto Brizzi che vede il regista di
Notte prima degli esami tornare ad una
commedia delicata e malinconica, con protagonista un sempre
esuberante Claudio Bisio.
“Ho deciso di fare questo film
adesso perché era attinente alla mia vita – ha dichiarato il
regista in conferenza – Finisco sempre per girare dei film un
pochino autobiografici, da Notte prima degli esami in poi, hanno
sempre a che vedere con qualcosa che mi succede. L’ultimo, per me,
è stato un anno in cui è stata molto importante l’amicizia, ho
trovato chi mi ha seguito nell’idea di mettere in scena un film
sentimentale ma che facesse anche ridere, un genere che si pratica
poco in Italia. La volta in cui l’ho fatto e mi è riuscito meglio è
stato con Ex, in cui con malinconia e risate mettevo in scena amori
che finiscono e che si ritrovano. Questa volta ho colto di nuovo
una sfida. E poi in realtà il vero promoter del film è stato
Claudio (Bisio, ndr), che aveva letto il libro. Non avevo mai
pensato di trarre un film da Se mi vuoi bene, lo avevo strutturato
come un libro, poi con l’aiuto di tre sceneggiatori, ho trasformato
quella struttura in un testo che potesse andare bene per il
cinema”.
Un team di sceneggiatori, quello di
cui si è avvalso Brizzi, formato da Martino Coli, Mauro
Uzzeo e Herbert Simone Paragnani, il
quale ha così descritto il lavoro al fianco dell’autore/regista
della storia che sono stati chiamati a sceneggiare: “È stato
peggio del solito, già lavorare con i registi è difficile, Fausto
poi è anche l’autore del romanzo, quindi era una continua lotta, ma
alla fine è stato bello.” “Però l’autore non potrà lamentarsi che
il regista gli ha rovinato il libro con il film” aggiunge
Brizzi.
A produrre il film c’è
Eliseo Cinema, di Luca
Barbareschi: “L’avventura con Brizzi è cominciata un
paio di anni fa, ne sono molto orgoglioso, perché lui non è solo un
regista, è anche un promotore di idee è un team builder. Lui ha
costruito un grande gruppo all’interno di Eliseo, e questa era una
delle proposte più interessanti. Quando un produttore si innamora
di un autore, vuole il meglio per lui, far sì che da quel momento
in poi faccia cose più importanti. Questo film aveva la possibilità
di avere un formidabile protagonista, Bisio, ma anche un bellissimo
cast di attori, tra cui Rubini, la Ocone, Abbrescia, Remigi.
Insomma, poter mettere insieme un team di attori straordinario e
farne un film, non solo comico, ma anche sentimentale. Conoscendo
Fausto, che ha un cuore tenerissimo, insieme abbiamo detto di
esplorarne la direzione più emotiva.”
Una direzione che nel romanzo aveva
già affrontato da solo, ma che nell’adattamento cinematografico ha
dovuto ‘ridurre’ per lo schermo: “Ho buttato la prima metà del
libro – ha dichiarato – in cui si racconta la backstory
del protagonista e si leggono le motivazioni che lo hanno portato
al tentato suicidio che si vede all’inizio del film. Il resto lo
abbiamo mantenuto.”
Se mi vuoi
bene è davvero una ventata d’aria fresca a questo
punto della filmografia del regista, che ha così raccontato il
momento in cui la storia è venuta alla luce e il desiderio di
rispettare quella ispirazione iniziale, nonostante il cambio di
mezzo espressivo: “Quattro anni fa è morto mio padre ed è nata
mia figlia. Questi avvenimenti hanno cambiato il mio rapporto con
le cose importanti della vita e questo libro è nato in quei giorni.
Ho cercato così di fare in modo che quei sentimenti che ho provato
mentre scrivevo il libro, si vedessero sullo schermo. Credo sempre
che lo schermo riporti in parte l’umore che c’è sul set, tra gli
attori, nell’autore stesso, ed e per questo che ho chiamato attori
che sono anche amici miei o amici tra loro, persone che venivano
dal cast di Ex, che è un mio riferimento per quello che riguarda il
tono di questo film.”
Al centro dei tantissimi attori noti
che compongono il cast, da Elena Santarelli e Gian Marco
Tognazzi, Lorena Cacciatore e Dino Abbrescia, Maria Amelia Monti e
Lucia Ocone, Se mi vuoi bene
vede Claudio Bisio tra Sergio
Rubini e Flavio Insinna.
Bisio, che interpreta il
protagonista Diego, ha spiegato: “Mi sono innamorato del
personaggio nel momento in cui ho letto il libro e mi è piaciuto
molto l’accostamento tra risate e commozione.” Mentre Rubini,
alla sua prima volta con Brizzi, ha rivestito il ruolo di
Massimiliano, l’ago della bilancia nella storia, il contrappeso di
serenità e saggezza con cui tutti si confrontano: “Non avevo
mai lavorato con Fausto e ne sono molto felice, penso che i suoi
film abbiano una grazia perché cerca sempre di dare un’indicazione,
lascia un messaggio e questo è molto coraggioso. E poi ho amato
interpretare un personaggio che è completamente diverso da me e
penso che quelli siano i personaggi che riescono meglio a noi
attori.”
Flavio Insinna,
noto al pubblico di Rai Uno ma un po’ meno a quello del cinema, ha
invece offerto una interessante lettura di Se mi vuoi
bene: “Vorrei fare un complimento a Fausto e agli
sceneggiatori. Le sale sono piene di Joker in questo momento, ma se
si uscisse da quel film e si entrasse a vedere Se mi vuoi bene, o
se proprio Joker entrasse nel negozio delle Chiacchiere che c’è nel
film, smetterebbe di uccidere le persone. Se quello è un film
politico lo può essere anche questo, perché in questo mondo che
respinge, nel film, il personaggio di Sergio che dice ‘benvenuto’,
lancia un messaggio importante. Il film ci dice che è importante
parlarsi e che devi spendere il tuo tempo per gli altri.”
Il film è inoltre costellato di
brani di musica italiana molto noti, a parte la presenza di
Memo Remigi nel cast corale: “Nei miei film
c’è un uso massiccio della musica italiana, sempre. Ho già usato
Bennato e le sue canzoni, ma qui avevamo un cameo di un autore, e
uno dei miei sceneggiatori è una groupie di Luca
Carboni e mi ha fatto riscoprire la sua discografia.
Abbiamo scoperto che sia Farfallina che Ci vuole un fisico bestiale
cadevano a pennello sul film. Poi Luca ha benevolmente accettato di
divertirsi con noi per una giornata.”
Fausto Brizzi non
perde però la preziosa occasione, offertagli involontariamente da
Valeria Fabrizi, di togliersi un sassolino dalla
scarpa. Alla scherzosa polemica della consumata attrice in merito
al fatto che lei non è presente sul poster ufficiale del film,
Brizzi ha risposto che, in alcuni casi, chi si occupa della
promozione e della sponsorizzazione del film, ‘dimentica’ persino
di inserire il nome del regista, sul manifesto. Una stilettata
raffinata a chi in passato ha tentato di condannarlo alla
damnation memoriae, ma, per fortuna, con Se mi
vuoi bene, Brizzi sembra aver ritrovato non solo la
sua serenità professionale ma anche un po’ di quella vena
malinconica che ne aveva segnato il successo agli esordi dietro
alla macchina da presa.