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Se Non Ora, Quando? Emir Kusturica porta al cinema Primo Levi

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Il cineasta serbo Emir Kusturica è pronto a tornare dietro la macchina da presa a distanza di sei anni da quel documentario presentato fuori concorso al 61mo Festival di Cannes che lo portò a ripercorrere le orme di Diego Armando Maradona.

Il ritorno al cinema porterà Kusturica a confrontarsi con un pilastro della letteratura del nostro paese, il Primo Levi di Se Non Ora, Quando? romanzo pubblicato nel lontano 1982 e che, ambientato nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, narra l’esodo di partigiani ebrei russi e polacchi in fuga dalle loro terre d’origine.

La pellicola sarà una co-produzione Franco-Bielorussa ad opera di Cinema Solei Belarusfilm e, secondo quanto dichiarato da Mikhail Katyushenko della Belarusfilm, sarà girato tra la Bielorussa e l’Italia per un totale di 80 giorni di riprese.

La sceneggiatura della pellicola è co-firmata dallo stesso Kusturica e dallo storico collaboratore Gordan Mihic.

Fonte: Hollywoodreporter

Se mi vuoi bene: trailer del nuovo film di Fausto Brizzi

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Se mi vuoi bene: trailer del nuovo film di Fausto Brizzi

Ecco il trailer di Se mi vuoi bene, il nuovo film di Fausto Brizzi in sala a partire dal prossimo 17 ottobre. Protagonista del film è Claudio Bisio, con lui nel cast Dino Abbrescia, Lorena Cacciatore, Valeria Fabrizi, Flavio Insinna, Susy Laude, Maria Amelia Monti, Lucia Ocone, Cochi Ponzoni, Memo Remighi, Elena Santarelli e Gian Marco Tognazzi.

Se mi vuoi bene: la trama

Diego (Claudio Bisio) è un avvocato di successo, un depresso cronico. Un giorno incontra Massimiliano (Sergio Rubini), proprietario di un eccentrico negozio di Chiacchiere che non vende nulla se non appunto conversazioni. Ed è proprio chiacchierando con lui che Diego capisce qual è la soluzione per uscire dalla sua palude emotiva: fare del bene a tutti i suoi cari.  Diego individua chirurgicamente i problemi che secondo lui affliggono sua madre, suo padre, suo fratello, sua figlia, i suoi amici, perfino la sua ex moglie e, con la precisione di un cecchino bendato, finisce per rovinare l’esistenza ad ognuno di loro. Ma non tutto è perduto…

Se mi vuoi bene, recensione del film di Fausto Brizzi

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Se mi vuoi bene, recensione del film di Fausto Brizzi

“Se mi vuoi bene, stammi a sentire”. Una frase semplice della quale spesso, nella vita di tutti i giorni, non riusciamo ad afferrare il vero significato. E sicuramente non lo capisce Diego, affermato avvocato in un limbo tra tristezza e depressione che, dopo due anni di malattia o presunta tale, decide di togliersi la vita.

Prima però chiede aiuto alle persone a cui vuole bene: la migliore amica, i genitori, la figlia, la coppia di amici sposati e litigiosi, il fratello, persino l’ex moglie! Di fronte all’indifferenza di ognuna delle persone importanti della sua vita, Diego decide di farla finita, ma un caso fortuito vuole che il suo tentativo di suicidio naufraghi.

Comincia a questo punto l’avventura di Se mi vuoi bene, il nuovo film di Fausto Brizzi, tratto dal suo romanzo omonimo, edito da Einaudi, e adattato per lo schermo dal regista insieme a Martino Coli, Mauro Uzzeo e Herbert Simone Paragnani.

Se mi vuoi bene, cast corale per Brizzi

Come spesso è capitato nei suoi film, anche questa volta Brizzi si affida a un cast corale, “un cast di amici”, per raccontare una storia che, distaccandosi dai lavori riconducibili alla commedia ridanciana pura, offre uno sguardo malinconico e riflessivo su ciò che vuol dire esserci, essere presente per le persone importanti.

E nonostante il centro dell’azione sia Claudio Bisio (che non resiste alla tentazione di interpretare se stesso senza mettersi al servizio del personaggio), il cast del film, che vede schierati Sergio Rubini, Flavio Insinna, Lorena Cacciatore, Dino Abbrescia, Maria Amelia Monti, Lucia Ocone, Elena Santarelli e Gian Marco Tognazzi, presenta una serie di caratterizzazioni brillanti, che si declinano sia nella direzione della commedia sopra le righe che in quella del dramedy più delicato, addirittura commovente.

se mi vuoi bene recensioneRubini e Insinna, le due anime della storia

In particolare, la coppia Rubini-Insinna rappresenta un buon esempio delle due anime del film: da una parte c’è Edoardo, attore spiantato, perennemente infelice perché non è mai stato scritturato, ma buffo, con energia da vendere, grande vitalità, protagonista dei momenti più esilaranti del film, con il volto di Flavio Insinna; dall’altra Massimiliano, tenero e saggio gestore del Negozio delle Chiacchiere, amico di tutti, sempre disponibile, un uomo che deve la sua rassegnata e malinconica serenità al fatto che ha già vissuto il giorno peggiore della sua vita, che ha l’espressione segnata e dolce di Sergio Rubini.

Nonostante qualche passaggio di regia non troppo efficace (basti pensare alla scena della Rage Room), il film riesce in maniera diretta e onesta a trasmettere un messaggio molto semplice, ovvero quanto sia importante ascoltare e ascoltarsi, spendere il tempo per le persone a cui si tiene. Se mi vuoi bene sfida, con garbo, il cinismo contemporaneo e prova a suggerire la via della gentilezza e dell’attenzione.

Se mi vuoi bene, Fausto Brizzi presenta la sua nuova malinconica commedia

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Uscirà il 17 ottobre distribuito da Medusa Se mi vuoi bene, il nuovo film di Fausto Brizzi che vede il regista di Notte prima degli esami tornare ad una commedia delicata e malinconica, con protagonista un sempre esuberante Claudio Bisio.

“Ho deciso di fare questo film adesso perché era attinente alla mia vita – ha dichiarato il regista in conferenza – Finisco sempre per girare dei film un pochino autobiografici, da Notte prima degli esami in poi, hanno sempre a che vedere con qualcosa che mi succede. L’ultimo, per me, è stato un anno in cui è stata molto importante l’amicizia, ho trovato chi mi ha seguito nell’idea di mettere in scena un film sentimentale ma che facesse anche ridere, un genere che si pratica poco in Italia. La volta in cui l’ho fatto e mi è riuscito meglio è stato con Ex, in cui con malinconia e risate mettevo in scena amori che finiscono e che si ritrovano. Questa volta ho colto di nuovo una sfida. E poi in realtà il vero promoter del film è stato Claudio (Bisio, ndr), che aveva letto il libro. Non avevo mai pensato di trarre un film da Se mi vuoi bene, lo avevo strutturato come un libro, poi con l’aiuto di tre sceneggiatori, ho trasformato quella struttura in un testo che potesse andare bene per il cinema”.

Un team di sceneggiatori, quello di cui si è avvalso Brizzi, formato da Martino Coli, Mauro Uzzeo e Herbert Simone Paragnani, il quale ha così descritto il lavoro al fianco dell’autore/regista della storia che sono stati chiamati a sceneggiare: “È stato peggio del solito, già lavorare con i registi è difficile, Fausto poi è anche l’autore del romanzo, quindi era una continua lotta, ma alla fine è stato bello.” “Però l’autore non potrà lamentarsi che il regista gli ha rovinato il libro con il film” aggiunge Brizzi.

A produrre il film c’è Eliseo Cinema, di Luca Barbareschi: “L’avventura con Brizzi è cominciata un paio di anni fa, ne sono molto orgoglioso, perché lui non è solo un regista, è anche un promotore di idee è un team builder. Lui ha costruito un grande gruppo all’interno di Eliseo, e questa era una delle proposte più interessanti. Quando un produttore si innamora di un autore, vuole il meglio per lui, far sì che da quel momento in poi faccia cose più importanti. Questo film aveva la possibilità di avere un formidabile protagonista, Bisio, ma anche un bellissimo cast di attori, tra cui Rubini, la Ocone, Abbrescia, Remigi. Insomma, poter mettere insieme un team di attori straordinario e farne un film, non solo comico, ma anche sentimentale. Conoscendo Fausto, che ha un cuore tenerissimo, insieme abbiamo detto di esplorarne la direzione più emotiva.”

Una direzione che nel romanzo aveva già affrontato da solo, ma che nell’adattamento cinematografico ha dovuto ‘ridurre’ per lo schermo: “Ho buttato la prima metà del libro – ha dichiarato – in cui si racconta la backstory del protagonista e si leggono le motivazioni che lo hanno portato al tentato suicidio che si vede all’inizio del film. Il resto lo abbiamo mantenuto.”

Se mi vuoi bene è davvero una ventata d’aria fresca a questo punto della filmografia del regista, che ha così raccontato il momento in cui la storia è venuta alla luce e il desiderio di rispettare quella ispirazione iniziale, nonostante il cambio di mezzo espressivo: “Quattro anni fa è morto mio padre ed è nata mia figlia. Questi avvenimenti hanno cambiato il mio rapporto con le cose importanti della vita e questo libro è nato in quei giorni. Ho cercato così di fare in modo che quei sentimenti che ho provato mentre scrivevo il libro, si vedessero sullo schermo. Credo sempre che lo schermo riporti in parte l’umore che c’è sul set, tra gli attori, nell’autore stesso, ed e per questo che ho chiamato attori che sono anche amici miei o amici tra loro, persone che venivano dal cast di Ex, che è un mio riferimento per quello che riguarda il tono di questo film.”

Al centro dei tantissimi attori noti che compongono il cast, da Elena Santarelli e Gian Marco Tognazzi, Lorena Cacciatore e Dino Abbrescia, Maria Amelia Monti e Lucia Ocone, Se mi vuoi bene vede Claudio Bisio tra Sergio Rubini e Flavio Insinna.

Bisio, che interpreta il protagonista Diego, ha spiegato: “Mi sono innamorato del personaggio nel momento in cui ho letto il libro e mi è piaciuto molto l’accostamento tra risate e commozione.” Mentre Rubini, alla sua prima volta con Brizzi, ha rivestito il ruolo di Massimiliano, l’ago della bilancia nella storia, il contrappeso di serenità e saggezza con cui tutti si confrontano: “Non avevo mai lavorato con Fausto e ne sono molto felice, penso che i suoi film abbiano una grazia perché cerca sempre di dare un’indicazione, lascia un messaggio e questo è molto coraggioso. E poi ho amato interpretare un personaggio che è completamente diverso da me e penso che quelli siano i personaggi che riescono meglio a noi attori.”

Flavio Insinna, noto al pubblico di Rai Uno ma un po’ meno a quello del cinema, ha invece offerto una interessante lettura di Se mi vuoi bene: “Vorrei fare un complimento a Fausto e agli sceneggiatori. Le sale sono piene di Joker in questo momento, ma se si uscisse da quel film e si entrasse a vedere Se mi vuoi bene, o se proprio Joker entrasse nel negozio delle Chiacchiere che c’è nel film, smetterebbe di uccidere le persone. Se quello è un film politico lo può essere anche questo, perché in questo mondo che respinge, nel film, il personaggio di Sergio che dice ‘benvenuto’, lancia un messaggio importante. Il film ci dice che è importante parlarsi e che devi spendere il tuo tempo per gli altri.”

Il film è inoltre costellato di brani di musica italiana molto noti, a parte la presenza di Memo Remigi nel cast corale: “Nei miei film c’è un uso massiccio della musica italiana, sempre. Ho già usato Bennato e le sue canzoni, ma qui avevamo un cameo di un autore, e uno dei miei sceneggiatori è una groupie di Luca Carboni e mi ha fatto riscoprire la sua discografia. Abbiamo scoperto che sia Farfallina che Ci vuole un fisico bestiale cadevano a pennello sul film. Poi Luca ha benevolmente accettato di divertirsi con noi per una giornata.”

Fausto Brizzi non perde però la preziosa occasione, offertagli involontariamente da Valeria Fabrizi, di togliersi un sassolino dalla scarpa. Alla scherzosa polemica della consumata attrice in merito al fatto che lei non è presente sul poster ufficiale del film, Brizzi ha risposto che, in alcuni casi, chi si occupa della promozione e della sponsorizzazione del film, ‘dimentica’ persino di inserire il nome del regista, sul manifesto. Una stilettata raffinata a chi in passato ha tentato di condannarlo alla damnation memoriae, ma, per fortuna, con Se mi vuoi bene, Brizzi sembra aver ritrovato non solo la sua serenità professionale ma anche un po’ di quella vena malinconica che ne aveva segnato il successo agli esordi dietro alla macchina da presa.

Se mi lasci ti cancello: recensione del film di Michel Gondry

Se mi lasci ti cancello: recensione del film di Michel Gondry

Se mi lasci ti cancello è un film del 2004 diretto da Michel Gondry e con protagonisti Jim Carrey, Kate Winslet, Kirsten Dunst, Elijah Wood, Tom Wilkinson e Mark Ruffalo.

La Trama di Se mi lasci ti cancello

Se mi lasci ti cancello recensioneLa relazione tra Joel e Clementine, innamorati quanto profondamente diversi, è ormai giunta al capolinea. La ragazza decide così di rivolgersi alla clinica Lacuna Inc. per farsi cancellare Joel dalla memoria. Frustrato e deluso, Joel decide di fare altrettanto. Ma durante l’operazione, il cuore entra in conflitto con la mente e l’uomo si pente della sua scelta, cercando disperatamente di aggrapparsi ai ricordi per salvare il suo rapporto con Clementine.

Una frase che racchiude l’essenza del film Se mi lasci ti cancello

“Com’è felice il destino dell’incolpevole vestale!
Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata.
Infinita letizia della mente candida!
Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.”

Questi meravigliosi versi di Alexander Pope accompagnano un film raffinato e surreale, ovvero il contrario di quanto il banale titolo italiano fa intendere: benché ci siano momenti di brio, non si tratta della solita commedia romantica, al contrario. Eternal Sunshine of the Spotless Mind è una pellicola emotiva e razionale al tempo stesso, fra le più originali che il nuovo millennio ci ha offerto finora.

Si tratta anche della prova della maturità di Jim Carrey nel registro drammatico, icona di commedie briose ed esilaranti, che qui regala un’interpretazione toccante, bilanciata dalla strepitosa e vulcanica Kate Winslet, candidata all’Oscar per la sua performance.

Se mi lasci ti cancello – poesia e romanticismo

Michel Gondry dirige una storia molto poetica, caratterizzata da una sceneggiatura e un montaggio magistrali. Se mi lasci ti cancello diventa una singolare esperienza per lo spettatore proprio grazie al montaggio ellittico, tra flashback, frangenti del presente e ricordi che si intrecciano con sapienza e logica uniforme. Nessuna giustificazione per chi lo reputa confusionario: prestando attenzione a ogni dettaglio sin dalla scena d’apertura, la narrazione procede conquistando in ogni scena, facendo entrare lo spettatore nella psicologia e nel cuore emotivo del film.

La brillante sceneggiatura di Charlie Kaufman (Essere John Malkovic), meritatamente premiata con l’Oscar, esplora lo sgretolamento del rapporto di coppia in modo insolito e accattivante. Due individui dal carattere discordante che finiscono per innamorarsi e poi lasciarsi proprio a causa delle profonde differenze: lui, introverso e silenzioso, lei, loquace ed esplosiva. Nonostante la passione, infatti, le liti non mancano, provocate proprio dall’incompatibilità delle rispettive indoli (“Parlare in continuazione non significa comunicare”, dice Joel a Clementine).

Ma il tutto non si risolve nella stereotipata parabola degli opposti che si attraggono, bensì mettendo in gioco dinamiche quali il destino, la solitudine, la lotta tra mente e cuore, ragione ed emozione, in un contesto dalle profonde suggestioni oniriche di forte impatto visivo, perfetta espressione del cinema di Gondry: un letto sulla spiaggia coperta di neve, un riluttante uomo-bambino sotto un tavolo enorme, fino a volti che scompaiono e immagini via via sfocate.

Se mi lasci ti cancello accompagnato da una splendida colonna sonora, ritrae perfettamente l’emotività dei ricordi e la sfida della pagina bianca: per quanto ricominciare da zero sia una scelta coraggiosa, la memoria è un rifugio altrettanto irrinunciabile e Joel rifiuta l’“infinita letizia della mente candida” perché non riesce e non vuole separarsi dal ricordo di Clementine.

Il processo cui si sottopone diventa dunque una gabbia dalla quale cerca disperatamente di fuggire: la sua è un’evasione toccante che apre una seconda possibilità. Commettere gli stessi errori del passato è un’eventualità non trascurabile, ma cogliere nuovamente la felicità del presente è una prova alla quale è difficile rinunciare.

Se mi lasci ti cancello: curiosità, trama, frasi dal film

Se mi lasci ti cancello: curiosità, trama, frasi dal film

Se mi lasci ti cancello ha un posto speciale nel cuore di ogni cinefilo. È una contorta commedia romantica che è il risultato del lavoro di due artisti altrettanto bizzarri, lo sceneggiatore Charlie Kaufman e il regista Michel Gondry. È un film curioso, magnificamente scritto, diretto ed interpretato. Insuperabile. Che lo vogliate recuperare, che vi vogliate rinfrescare la memoria, che siate ancora curiosi di saperne qualcosa di più, ecco quello che c’è da sapere su Se mi lasci ti cancello: la trama del film, dieci curiosità, le frasi migliori, il trailer e dove vederlo in streaming.

Se mi lasci ti cancello: trama

se mi lasci ti cancello

Qual’è la trama di Se mi lasci ti cancelloDopo una rottura dolorosa, Clementine (Kate Winslet) si sottopone ad una procedura volta a cancellare i ricordi del suo ex fidanzato Joel (Jim Carrey) dalla propria memoria. Quando Joel lo scopre, decide di sottoporsi alla stessa procedura e cancellare Clementine. Quando i ricordi di Joel cominciano progressivamente a svanire, Joel si rende conto di non volerla cancellare, nemmeno dai propri ricordi. Nella propria mente, allora, Joel lotta per contrastare il procedimento e conservare le proprie memorie.

Se mi lasci ti cancello

se mi lasci ti cancello

1. Ringraziate madre natura per il lago ghiacciato di Se mi lasci ti cancello. È diventata la scena più iconica del film, quella dove Jim Carrey e Kate Winslet sono stesi l’uno accanto all’altra su un lago ghiacciato, vicino ad una crepa nel giaccio. La sceneggiatura, per la scena, voleva ghiaccio e neve, e Gondry l’avrebbe eliminata se il tempo non fosse stato quello giusto. Fortunatamente, quell’anno ci fu un inverno gelido, e il lago si ghiacciò come speravano.

2. L’idea per Se mi lasci ti cancello viene da un artista francese amico di Gondry. L’artista Pierre Bismuth, infatti, compare nei titoli del film come coautore. In un’intervista, Gondry ne ha spiegato il perché: l’artista infatti ebbe l’idea delle lettere che avvisano le persone riguardo all’essere state cancellate dalla memoria di qualcuno. Voleva mandarle e studiare la reazione di chi le riceve, per un esperimento artistico. Ma l’artista accantonò poi il progetto, e Gondry lavorò con lui per costruire la storia del film, la cui sceneggiatura fu poi scritta da Charlie Kaufman. Per questo lavoro, i tre ottennero un Oscar per Migliore sceneggiatura originale nel 2005.

3. La maggior parte degli effetti visivi di Se mi lasci ti cancello sono stati fatti alla vecchia maniera. Ad un certo punto del film, c’è una scena del film dove Joel guarda se stesso durante il suo incontro con il dottor Mierzwiak. Vediamo Joel osservare la scena, poi una panoramica ci mostra il tavolo al quale i due sono seduti, e una panoramica ci porta di nuovo a Joel. Non c’è nessun effetto digitale nella scena: Jim Carrey è corso avanti e indietro dietro la macchina da presa, togliendosi e levandosi il cappello velocemente così da interpretare due versioni differenti di sé.

4. Nella sceneggiatura di Se mi lasci ti cancello, gli uffici di Lacuna dovevano essere nello stesso edificio di quelli di Essere John Malkovich. Così, per divertimento, ha raccontato Kaufman. Purtroppo la cosa era infattibile, e dovettero rinunciare.

5. La sceneggiatura originale cominciava cinquant’anni nel futuro. Cominciava con una signora anziana (che poi scopriamo essere Mary, il personaggio di Kirsten Dunst) alle prese con la pubblicazione di un manoscritto chiamato Eternal Sunshine of the Spotless Mind (che è anche il titolo originale di Se mi lasci ti cancello), che rivelava la verità su Lacuna. Alla fine, si scopriva che Mary lavorava ancora per Howard (ora molto, molto anziano), e che Clementine e Joel si erano fatti cancellare la memoria almeno 15 volte nel corso dei decenni.

6. I capelli coloratissimi di Clementine sono in realtà parrucche, non sono tinti. Kate Winslet era disposta a farsi colorare i capelli. Ma dato che il film non fu girato in sequenza, era impossibile affidarsi alla colorazione: soprattutto quando era necessario che avesse due colori diversi in una sola giornata di lavorazione. “Alcuni giorni, cominciavo con il rosso, all’ora di pranzo diventavo blue, e nel pomeriggio tornavo ad essere di nuovo rossa.” A quanto pare, la parrucca rossa era la sua preferita.

7. Gondry entrò in contatto con Nicolas Cage per Se mi lasci ti cancello. Gondry ha raccontato: “Ogni regista indipendente che voleva fare un film commerciale chiedeva a Nicolas Cage di prendere parte al film dopo Via da Las Vegas, ma lui ne faceva solamente uno su dieci.” Per fortuna non accettò: non avremmo avuto l’incredibile performance di Jim Carrey.

8. In una scena tagliata di Se mi lasci ti cancello, vediamo l’ex fidanzata di Joel, Naomi. Nel film, Joel nomina più di una volta la sua ex Naomi, con la quale viveva al tempo dell’incontro con Clementine. Ad un certo punto, prende in considerazione l’idea di rimettersi insieme a lei. Non compare nel film, ma il personaggio era, in realtà, in alcune scene della versione originale. Nel film, però, sentiamo la sua voce al telefono. Da chi è interpretata? Ellen Pompeo.

9. Tutti furono incoraggiati ad improvvisare in Se mi lasci ti cancello, tranne Jim Carrey. Il motivo? Il personaggio di Joel è molto riservato e poco spontaneo. La cosa ha frustrato Jim Carrey non poco, soprattutto quando tutti gli altri intorno a lui erano incoraggiati a lasciarsi andare e improvvisare. A quanto pare, Gondry era solito parlare ai due in due stanze separate, dicendo alla Winslet “lasciati andare, è una commedia!”, per poi andare da Carrey e dirgli “è un film drammatico, non una commedia.”

10. La marea in Se mi lasci ti cancello. Come hanno fatto a ricreare l’effetto della marea? Hanno costruito una casa sulla spiaggia, e hanno semplicemente lasciato che la marea entrasse.

Se mi lasci ti cancello: frasi

se mi lasci ti cancello

Charlie Kaufman è uno scrittore straordinario, non solo per l’abilità nel costruire storie intricatissime e fantasiose, ma anche per la capacità di cogliere la profondità dei sentimenti umani anche nelle cose più piccole. Ecco quindi alcune delle frasi di Se mi lasci ti cancello che non dimenticherete mai.

  • Perché mi innamoro di qualsiasi donna che mostri il minimo accenno di interesse per me?
  • All’inizio non riuscivo ad aprire bocca se c’eri tu, però volevo sembrarti intelligente.
  • Parlare in continuazione non significa comunicare.
  • Che spreco passare tanto tempo con una persona, solo per scoprire che è un’estranea.
  • Non è possibile: l’ho detto e già piango. I grandi non capiscono quanto ci si può sentire soli da bambini, come se tu non contassi. Io avevo 8 anni e avevo dei giocattoli, delle bambole. La mia preferita era una bambola brutta che io chiamavo Clementine e la sgridavo in continuazione: “non devi essere brutta, sii bella!” Che assurdità. Come se, potendo trasformare lei, potessi per magia cambiare me stessa.
  • Beati gli smemorati, perché avranno la meglio anche sui loro errori.
  • In questo momento potrei morire Clem, io mi sento così felice. Non avevo mai provato cosa fosse la felicità. Sono esattamente dove voglio essere.

Se mi lasci ti cancello in streaming

Dove guardare Se mi lasci ti cancello in streaming? Purtroppo, Se mi lasci ti cancello non è in streaming su Netflix. Per noleggiare il film e vederlo in streaming sembra che, per ora, l’unica possibilità sia quello di Chili TV.

Se mi lasci ti cancello: trailer

Fonti: Mental Floss

Se mi lasci non vale: primo trailer del nuovo film di Vincenzo Salemme

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Arriva oggi il primo trailer dell’ultimo film di Vincenzo Salemme, Se mi lasci non vale, che uscirà nelle sale il 21 gennaio 2016. Diamogli uno sguardo.

La storia ha al centro Vincenzo (Salemme) e Paolo (Calabresi), che dopo essersi conosciuti per caso scoprono di esser stati lasciati entrambi dalle loro ex (Tosca D’Aquino e Serena Autieri). Decisi a dimenticarle, decidono di mettere in atto una vendetta ai danni delle due donne che gli hanno spezzato il cuore.

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Il film, di e con Vincenzo Salemme, vede nel cast anche Carlo Buccirosso, Paolo Calabresi, Serena Autieri, Tosca D’Aquino.

Se mi lasci non vale uscirà il 21 gennaio.

Se mi lasci non vale: prime immagini dal film di e con Vincenzo Salemme

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Tante, nuovissime, immagini ufficiali in arrivo per Se mi lasci non vale, nuova commedia firmata da Vincenzo Salemme e attesa nelle sale a partire dal 21 gennaio. Sul set del film, insieme allo stesso Salemme: Paolo Calabresi, Carlo Buccirosso, Serena Autieri, Tosca D’Aquino e Carlo Giuffré.

Ecco le nuovissime immagini ufficiali:

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SINOSSI:Vincenzo (Salemme) e Paolo (Calabresi) sono accomunati dallo stesso triste destino: entrambi sono stati lasciati dalle proprie compagne. Una sera, i due si incontrano per caso in un locale, si riconoscono l’uno nel dolore dell’altro e fanno subito amicizia. Tuttavia le delusioni amorose continuano a bruciare come il primo giorno, finché Vincenzo non ha l’illuminazione: l’unico modo per smettere di star male e voltare pagina è la vendetta! I due escogitano dunque un piano machiavellico per infliggere alle loro ex la stessa sofferenza subita. Ciascuno di loro dovrà avvicinare la ex dell’altro, conquistarla facendo leva sugli interessi e i punti deboli rivelati dall’amico, farla innamorare perdutamente e poi lasciarla senza pietà.

È così che Paolo dovrà fingersi un vegano convinto per avvicinare Sara (Autieri), la ex di Vincenzo, mentre quest’ultimo dovrà calarsi nei panni di un ricco magnate, per colpire al cuore Federica (D’Aquino), la ex di Paolo che sembra interessata solo al potere e al denaro.

Per aiutarli nell’impresa fa il suo ingresso in scena Alberto (Buccirosso), un teatrante sui generis ingaggiato per fingersi l’autista, con tanto di divisa ufficiale, e rendere più verosimile l’interpretazione di Vincenzo.

E tutto diventerà ancora più rocambolesco!

Se mi lasci non vale: due clip dal film di e con Vincenzo Salemme

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Ecco due clip da Se mi lasci non vale, nuova commedia firmata da Vincenzo Salemme da oggi al cinema. Sul set del film, insieme allo stesso Salemme: Paolo Calabresi, Carlo Buccirosso, Serena Autieri, Tosca D’Aquino e Carlo Giuffré.

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SINOSSI:Vincenzo (Salemme) e Paolo (Calabresi) sono accomunati dallo stesso triste destino: entrambi sono stati lasciati dalle proprie compagne. Una sera, i due si incontrano per caso in un locale, si riconoscono l’uno nel dolore dell’altro e fanno subito amicizia. Tuttavia le delusioni amorose continuano a bruciare come il primo giorno, finché Vincenzo non ha l’illuminazione: l’unico modo per smettere di star male e voltare pagina è la vendetta! I due escogitano dunque un piano machiavellico per infliggere alle loro ex la stessa sofferenza subita. Ciascuno di loro dovrà avvicinare la ex dell’altro, conquistarla facendo leva sugli interessi e i punti deboli rivelati dall’amico, farla innamorare perdutamente e poi lasciarla senza pietà.

È così che Paolo dovrà fingersi un vegano convinto per avvicinare Sara (Autieri), la ex di Vincenzo, mentre quest’ultimo dovrà calarsi nei panni di un ricco magnate, per colpire al cuore Federica (D’Aquino), la ex di Paolo che sembra interessata solo al potere e al denaro.

Per aiutarli nell’impresa fa il suo ingresso in scena Alberto (Buccirosso), un teatrante sui generis ingaggiato per fingersi l’autista, con tanto di divisa ufficiale, e rendere più verosimile l’interpretazione di Vincenzo.

Se le principesse Disney fossero uomini? Ecco i disegni!

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La studentessa di animazione Miyuli ha deciso di passare un po’ di tempo ad ipotizzare come sarebbero state le principesse Disney se fossero stati … principi. La bravissima disegnatrice ha così passato un po’ di tempo a disegnare i vari personaggi in questione in vesti maschili.

Alcuni dei disegni sono effettivamente strani, e l’effetto è di principini un po’ effeminati, ma alcuni disegni funzionano davvero bene, come l’affascinante gitano “Esmeraldo”(?), o il principe Powhatan (Pochantas male versione), o ancora il discolo principe Merido (!) con tanto di ciuffo rosso spettinato e arco e freccia alla mano.

Ecco i disegni!principesse disney 2 principesse disney 4 principesse disney 3Fonte: io9

Se le Principesse Disney fossero reali [FOTO]

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Ecco alcuni ritratti delle Principesse Disney rappresentate in maniera (più o meno) realistica. Niente occhi sproporzionati o labbra impossibili: ecco le principesse, sogno di ogni bambina, rappresentate come se potessero davvero esistere.

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Principesse Disney: ecco il significato dei loro nomi

Le principesse della Disney vestite come i loro innamorati [FOTO]

Le Principesse Disney diventano Guerriere Sailor!

Twisted Princesses: le principesse Disney diventano cattive [FOTO]

Se le principesse Disney fossero interpretate da vere attrici? [FOTO]

Principesse DisneyAnche nella vita reale, le principesse sarebbero comunque bellissime, ma le proporzioni dei disegni sembrano rispettare quelle dei comuni mortali che non riescono certo a farsi pettinare dagli uccellini. In alcuni casi la fisionomia del personaggio è stata mantenuta molto nel disegno (vedi la bocca di Megara o il mento di Jane), mentre in altri casi è innegabile il riferimento a persone vere, cui si  ispirato l’artista, come Claudia Schiffer per Aurora, o Kim Basinger per Cenerentola, o addirittura la nostra bella Caterina Murino per Esmeralda. Special guest è un’Ursula realistica: nonostante la sua apparenza minacciosa, resta uno dei lavori più belli della gallery.

Se le principesse Disney fossero interpretate da vere attrici? [FOTO]

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Thomas Kurniawan, un grafico indonesiano, ha fatto un esperimento trasformando le principesse Disney in attrici in carne e ossa. O meglio, ha assegnato ad una attrice in carne e ossa una rispettiva principessa Disney. Ecco le soluzioni migliori che sono uscite fuori dal fotoritocco di Thomas Kurniawan: [nggallery id=497]

Alcune scelte sono un po’ condizionate dall’etnia della principessa presa in considerazione e della rispettiva attrice, come nel caso di Lucy Liu scelta per fare Mulan o di Aishwaraya Rai per Jasmine, in altri casi invece tale corrispondenza etnica non è stata rispettata, per così dire, e così vediamo una Angelina Jolie nativa americana nei panni di Pocahontas. In altri casi la corrispondenza tra attrice e principessa sembra davvero studiata a tavolino, come nel caso di Diana Agron/Aurora, di Hayden Panettiere/Rapunzel, di Kristen Bell/Belle o di Katy Perry/Biancaneve. ElsaAnche se quest’ultima non è un’attrice è innegabile quanto sia bella e perfetta nei panni della prima storica principessa Disney.

Discorso opposto a quello etnico è quello da fare per la scelta di Emma Watson come Ariel e di Amanda Seyfried come Merida. Le due attrici differiscono molto per colori dalle rispettive principesse, tuttavia anche se la scelta poteva sembrare inizialmente audace, il fotoritocco di Kurniawan è stato perfetto. Infine, e qui la scelta è più che felice, l’algida Elsa con le fattezze morbide e sensuali di Scarlett Johansson è davvero un tocco da maestro.

NB: è quantomeno divertente il fatto che Emma Watson, scelta per interpretare Ariel, sia tra le attrici papabili per interpretare il ruolo da protagonista nel prossimo film di Sofia Coppola su La Sirenetta di Hans Christian Andersen.

Se le principesse Disney fossero interpretate da vere attrici (II)? [FOTO]

Vi abbiamo già mostrato tempo fa una serie di lavori a photoshop che porponevano diverse attrici nei panni delle Principesse Disney più famose e amate di sempre. Oggi vi proponiamo una serie di immagini simili, dei lavori realizzati sempre con photoshop in cui possiamo vedere le attrici reali che prendono il posto delle principesse Disney.

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Alcuni delle immagini proposte sono la replica di quelle che vi abbiamo fatto vedere qui, con la semplice differenza che in questo saco le foto sono costruite come se fossero poster cinematografici.

Autore delle immagini è Thomas Kurniawan, un artista indonesiano.

Qual è la vostra preferita?

Leggi anche: Principesse Disney a Hogwarts: ecco le loro Case

Rap Battle: Biancaneve vs Elsa

Gli abiti da sposa ispirati alle Principesse Disney

Finali tragici per i personaggi Disney

Quando le Principesse sbagliano film

Se le Principesse fossero reali

Le sexy Principesse di J. Scott Campbell

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MP

Se le principesse Disney avessero capelli realistici [foto]

Se le principesse Disney avessero capelli realistici [foto]

Uno dei maggiori fattori d’invidia che colpisce ogni donna, a qualsiasi età, nei confronti delle principesse Disney è senza dubbio alcuno l’aspettativa sui propri capelli. Che siano al vento, in acqua, di primo mattino o durante le pulizie domestiche, i capelli delle principesse sono sempre in oridine, cosa che non accade assolutamente a nessuna donna normale. Ebbene grazie a MP vi mostriamo come dovrebbero essere realisticamente i capelli di alcune delle principesse Disney con le chiome più invidiabili della storia della casa di Topolino.

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Se la strada potesse parlare: recensione del film di Barry Jenkins #RomaFF13

Tutto il cinema di Barry Jenkins si lascia guidare dai colori più che dalle parole, quindi dall’immaginario di piccoli gesti che scaturiscono al solo guardarli. Il grigio, in Medicine for Melanchony, descriveva l’incertezza di un rapporto nato per caso dopo una one night stand; il blu, in Moonlight, comunicava l’inquietudine nella vita di un giovane omosessuale cresciuto nei sobborghi di Miami; il giallo, nell’ultimo e bellissimo If Beale Street Could Talk (tratto dal romanzo di James Baldwin), trasmette un forte senso di speranza riscaldato dal calore di un abbraccio.

Quello che fisicamente e idealmente Jenkins traduce con un movimento di macchina sempre più dolce, protettivo, spesso doloroso ma non per questo insopportabile. Esasperando il lato emotivo della realtà rispetto a ciò che percepiamo come oggettivo, prediligendo il valore espressivo dei sentimenti, dei piccoli gesti, del modo in cui una tonalità interviene sulla scena. E nel caso di Beale Street, dove ancora una volta l’elemento estetico prevale su tutto il resto (senza trascurare il cuore, l’anima della storia), il giallo racchiude tra l’inizio e la fine il senso del film: un’ostinata ricerca di bellezza nel brutto, nella povertà, nell’ingiustizia, che timidamente si insinua come fa la luce del sole attraverso i vetri. Li trapassa ma non li infrange. 

Jenkins è l’unico dei cineasti neri contemporanei capace di prestare il fianco ad una riflessione politica sullo stato della comunità afroamericana, passata e presente, senza i pugni chiusi e il muso duro della denuncia sociale alla Spike Lee. Le immagini invece si nutrono di un romanticismo dimenticato, fatto di passeggiate sotto la pioggia tra i rifiuti di Harlem, di notti d’amore in uno scantinato, di sguardi innocenti e sogni di un futuro felice, vibrano come corde di violino, si tramandano come memorie condivise e universali.

In If Beale Street Could Talk ogni cosa fluisce e ogni cosa si sovrappone con grande eleganza, confermando che il regista premio Oscar non è soltanto il più vivo rappresentante di un nuovo storytelling, radicato nella cultura black e al tempo stesso rivolto all’esterno (dalle parti dell’espressionismo europeo), ma testimone lampante di quel processo di apertura e contaminazione che dovrebbe e potrebbe salvarci dall’ignoranza e dall’incapacità di immedesimarci negli altri.

Se la strada potesse parlare, il trailer

Se la strada potesse parlare: il trailer del film di Barry Jenkins

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Sarà distribuito da Lucky Red a partire dal 24 gennaio prossimo Se la strada potesse parlare, il nuovo intenso e delicato film di Barry Jenkins, già premio Oscar per il Miglior Film con Moolight.

Il film, già premio del pubblico al Festival di Toronto e visto anche lla Festa di Roma 2018, è nominato a tre Golden Globes.

Di seguito, ecco il trailer:

Tratto dall’omonimo romanzo di James Baldwin, Se la strada potesse parlare è ambientato negli anni settanta, nel quartiere di Harlem, Manhattan. Uniti da sempre, la diciannovenne Tish e il fidanzato Alonzo, detto Fonny, sognano un futuro insieme. Quando Fonny viene arrestato per un crimine che non ha commesso, Tish, che ha da poco scoperto di essere incinta, fa di tutto per scagionarlo, con il sostegno incondizionato di parenti e genitori. Senza più un compagno al suo fianco, Tish deve affrontare l’inaspettata prospettiva della maternità. Mentre le settimane diventano mesi, la ragazza non perde la speranza, supportata dalla propria forza interiore e dall’affetto della famiglia, disposta a tutto per il bene della figlia e del futuro genero.

Se la strada potesse parlare, leggi la recensione

Se Kylo Ren fosse protagonista di Inside Out

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Se Kylo Ren fosse protagonista di Inside Out

Dall’uscita di Star Wars il Risveglio della Forza, il nuovo villain, Kylo Ren, interpretato da Adam Driver, è stato oggetto di numerose parodie e divertenti prese in giro. Adesso è il turno della Pixar che propone una versione alternativa del conflitto emotivo di Kylo, in stile Inside Out!

Kylo Ren

L’illustrazione è stata realizzata dall’artista Dan Hipp.

Se i supereroi avessero un corpo realistico? [foto]

Se i supereroi avessero un corpo realistico? [foto]

Il sito Bulimia.com ha utilizzato photoshop “al contrario”, cioè aggiungendo chili e imperfezioni (invece di toglierli) ai personaggi dei fumetti, quelli che siamo abituati a vedere con corpi scolpiti, vitini di vespa e seni abbondanti che sfidano la forza di gravità. Insomma il sito ha trasformato i corpi irreali del supereroi in corpi realistici.

Ecco il risultato!

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Fonte

Se i ruoli di donne al cinema fossero interpretati da uomini? [VIDEO]

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ruoli di donneCosa accadrebbe se i ruoli di uomini e donne si scambiassero nei film? E se ciò accadesse nelle scene erotiche o di nudo? Buzz Feed ha realizzato un video in cui ci vengono mostrate le celeberrime scene del cinema tratte da film come Basic Instinct, Pretty Woman, Titanic e tanti altri ma con i ruoli di genere invertiti.

Qual è il risultato?

Ecco il video in cui ruoli di donne vengono interpretati da uomini:

Non c’è dubbio che il risultato mette abbastanza a disagio. Il risultato che si maschera di ironia per far venire allo scoperto una riflessione più importante ci dice che non siamo, ancora, completamente a nostro agio con l’idea del desiderio femminile, e che forse la parità sessuale, al cinema e nella vita, è ancora abbastanza lontana.

Fonte: IW

Se i film Disney fossero ambientati in posti reali

Se i film Disney fossero ambientati in posti reali

Moltissime location Disney sono ispirate a posti realmente esistenti, o a volte sono proprio luoghi che si può effettivamente visitare, come nel caso de Il gobbo di Notre Dame, in cui sappiamo bene che la grande protagonista è proprio la maestosa cattedrale parigina.

Ecco di seguito dei fotomontaggi che ci mostrano i personaggi Disney collocati nel loro luogo di “ispirazione”:

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Se Harry Potter fosse un anime o un manga? [foto]

Se Harry Potter fosse un anime o un manga? [foto]

Harry Potter Anime 01Il fascino di Harry Potter, ad anni di distanza dalla conclusione della saga, non si è ancora affievolito, e presto lo spin off su Animali Fantastici ci porterà di nuovo nel magico mondo della Rowling.

Me se questo magico mondo avesse trovato una trasposizione in un’altra forma d’arte? Seal posto del cinema ci avessero pensato i manga o gli anime giapponesi a raccontarci la storia del Bambino Sopravvissuto?

Ecco alcune fan-art che ci danno un’idea di quello che ci siamo persi:

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Se Harry Potter fosse cattivo? Il trailer di The Boy Who Kills

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Se Harry Potter fosse cattivo? Il trailer di The Boy Who Kills

Ecco un simpatico video che “riscrive” la storia di uno dei franchise più amati e remunerativi della storia del cinema. Harry Potter: The Boy Who Kills!

Come sarebbero andate le cose se il bimbo con gli occhiali tondi e la cicatrice a forma di saetta sulla fronte fosse stato cattivo?

 

Se Game of Thrones diventa un film: ecco il fanta-casting [FOTO]

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Si era già parlato tempo fa dell’eventualità di un gran finale della serie HBO sul grande schermo. La cosa ovviamente non si è realizzata, per adesso, e così Zimbio ha immaginato un fanta-casting hollywoodiano per Game of Thrones. Ecco le scelte, cosa ne pensate?

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Indiana Jones: ecco il ‘fanta-casting’

fanta-castingAlcune opzioni sembrano davvero ben pensate, come quella che vede coinvolta l’energica Chloë Grace Moretz al posto di Maisie Williams nei panni di Arya Stark, oppure l’alternativa cinematografica a Aidan Gillen, sostituito con Kevin Spacey alle prese con l’enigmatico e insidioso Ditocorto. Altro fanta-casting riuscito è senza dubbio quello di Gary Oldman al posto di Iain Glenn per Jorah Mormont. Ma il fanta-casting migliore è senza dubbio quella di Dane DeHaan nei panni di Joffrey Baratheon, anche se il lavoro fatto da Jack Gleeson nella serie HBO sarebbe virtualmente difficile da replicare. Fa un po’ storcere il naso la scelta di Leonardo DiCaprio nei panni di Robb Stark (al posto di Richard Madden), così come quella di Daniel Radcliffe per interpretare Jon Snow (Kit Harington). Assolutamente geniale la scelta per sostituire Tyrion in un eventuale film sulla serie: Peter Dinklage e il suo Tyrion non sono sostituibili (“ci sono cose che nemmeno Hollywood può rovinare”).

Se Frozen fosse un film horror? Ecco il trailer!

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Se Frozen fosse un film horror? Ecco il trailer!

Lo abbiamo visto in tutte le salse, e adesso arriva la salsa horror. Il film Diseny di maggior successo di sempre, Frozen il regno di ghiaccio, è stato trasformato in un film horror nel nuovo trailer fan made. Eccolo di seguito, che ne pensate?

http://youtu.be/9eD2UpdhbwA

Frozen il regno di ghiaccio è uscito in home video il prossimo 9 aprile.

FrozenDiretto da Chris Buck (Tarzan, Surf’s Up) e Jennifer Lee (sceneggiatrice di Ralph Spaccatutto), autrice anche della sceneggiatura, e prodotto da Peter Del Vecho (Winnie the Pooh, La principessa e il ranocchio) Frozen Il regno di ghiaccio ha vinto un Golden Globes® 2013 come Miglior film d’animazione, ed è stato il primo film prodotto da Walt Disney Animation Studios a vincere il premio Oscar per il miglior film d’animazione e per la migliore canzone originale Let it Go.

Ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen “La regina delle nevi” (pubblicata per la prima volta nel 1845), Frozen – Il regno di ghiaccio trasporta grandi e piccini in un’epica avventura ricca di magia, divertimento e musica.

Se Dio vuole: recensione del film con Gassman e Giallini

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Se Dio vuole: recensione del film con Gassman e Giallini

In Se Dio vuole Tommaso (Marco Giallini), stimato cardiochirurgo, è sposato con la casalinga frustrata Carla (Laura Morante), con la quale ha due figli: Bianca (Ilaria Spada), svogliata e senza alcun interesse, e Andrea(Enrico Oetiker), un giovane brillante iscritto a medicina e pronto a seguire le orme del padre. Poiché il ragazzo da qualche tempo ha comportamenti strani e appare turbato al punto da voler interrompere gli studi di medicina, sorge il dubbio che Andrea sia gay. In realtà il ragazzo rivela di aver scelto di prendere i voti e diventare prete.

All’origine della vocazione pare ci siano i sermoni di Don Pietro (Alessandro Gassman), un sacerdote sui generis, che ha conquistato i giovani del quartiere grazie allo stile disinvolto, pratico e moderno con cui riesce a comunicare la parola di Dio. Per Tommaso, ateo convinto, quella di Andrea è una volontà da dover cambiare il prima possibile e decide così di avvicinare, sotto falsa identità, Don Pietro, per scoprirne gli altarini e screditarlo agli occhi del figlio.

Se Dio vuole

L’alchimia tra Giallini e Gassman è davvero perfetta e trascina l’intero film. All’inizio i protagonisti sono l’uno l’antitesi dell’altro, ma andando avanti con la storia la corazza del cinico Tommaso inizia a cedere grazie alla vicinanza del dinamico Don Pietro. Nonostante Tommaso abbia messo in atto tutte le resistenze interiori possibili, Don Pietro sa che la religione, con i suoi riti e con i suoi dogmi, non è l’unica relazione possibile da avviare con Dio e che ci sono altri modi per arrivare a Lui, come la contemplazione della natura o la fatica e la soddisfazione derivanti dal lavoro manuale. Il suggerimento di Don Pietro per Tommaso è quello di accogliere l’idea che esista una presenza silenziosa e necessaria nella nostra vita che ci insegna ad amarla.

Se Dio VuoleIl finale di Se Dio vuole è intelligente e molto lontano dallo scivolare nel patetico e nello scontato, e riesce a chiudere in maniera azzeccata una pellicola nella quale sono sfiorati temi importanti come la brevità della vita umana.

Se Dio vuole è un’ottimo esordio alla regia dello sceneggiatore comico Edoardo Falcone, che affronta una storia di famiglia e scelte senza mai ricadere nel banale. La sceneggiatura, dello stesso regista, è molto ben scritta e le battute, mai banali e scontate come spesso accade in molte commedie italiane, funzionano alla perfezione. Il ritmo è teatrale, comico e riflessivo, così come lo sono anche le pause e le entrate in scena.

Nel cast di Se Dio vuole troviamo anche un bravo Edoardo Pesce, che interpreta il cognato di Giallini, e riesce sempre a strappare delle risate mostrando il suo talento comico. La colonna sonora originale di Carlo Virzì dona uno spessore particolare a questa commedia, a volte ironica e commovente, ma soprattutto brillante e fresca.

Se Dio vuole: clip dal film con Marco Giallini

Se Dio vuole: clip dal film con Marco Giallini

01 Distribution ha appena rilasciato sul suo canale Youtube una clip dal nuovo film di sua distribuzione e prodotto da Wildside e Rai Cinema Se Dio vuole. Il film vede protagonisti Marco Giallini e Alessandro Gassmann, ma nel cast sono presenti anche Laura Morante, Ilaria Spada e Edoardo Pesce.

La trama di Se Dio vuole, diretto da Edoardo Falcone e scritto da quest’ultimo insieme a Marco Martani (La mafia uccide solo d’estate), è la seguente:

Tommaso è uno stimato cardiochirurgo, anche se il suo rapporto con il “cuore” si limita alla sala operatoria. Una vita fa ha conosciuto sua moglie Carla, affascinante e “pasionaria”, oggi sfiorita come gli ideali in cui credeva. Tommaso e Carla hanno due figli; la più grande Bianca non ha interessi, non ha idee, non ha passioni: una simpatica mentecatta. Andrea invece è un ragazzo brillante, iscritto a Medicina, pronto a seguire le orme del padre, con suo grande orgoglio. Ultimamente Andrea però sembra cambiato: è spesso chiuso nella sua stanza e la sera esce senza dire a nessuno dove va. Il dubbio si insinua strisciante: Andrea è gay! Chiunque sarebbe entrato in crisi, ma non Tommaso. Lui detesta ogni forma di discriminazione: siamo tutti uguali. E il giorno del “coming out” arriva… Andrea raduna la sua famiglia, prende il coraggio a quattro mani e finalmente si apre: “ho incontrato una persona che ha cambiato la mia vita e quella persona si chiama Gesù. Per questo ho deciso di diventare sacerdote!” Per Tommaso, ateo convinto, un figlio prete è una mazzata terribile. Mentre finge di dargli appoggio totale decide di capirci di più e inizia a seguirlo di nascosto. Arriva così a Don Pietro, un sacerdote davvero “sui generis”…

Ecco la clip che vede protagonisti Ilaria Spada e Marco Giallini:

La commedia Se Dio vuole esce nelle sale cinematografiche italiane a partire da giovedì 9 aprile 2015.

Se Dio vuole: 10 cose che non sai sul film

Se Dio vuole: 10 cose che non sai sul film

Se Dio vuole è una delle più brillanti commedie italiane degli ultimi anni in grado di far ridere il pubblico e di farlo riflettere su temi importanti come la fede e il conoscere realmente se stessi. Questo film è stata una vera e propria brezza per la commedia italiana che ultimamente si trova intricata in stereotipi e in strutture similari. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Se Dio vuole.

Se Dio vuole film

se dio vuole

1. Un film che parla di fede. Se Dio vuole è un film che ha dato molto respiro alla commedia italiana degli ultimi anni, cercando di lavorare alla sceneggiatura ponendosi, essenzialmente, due domande: cosa fare se tuo figlio comincia a comportarsi in maniera strana e pensi che sia gay? E cosa fare se invece dice di volersi fare prete?

2. C’è un omaggio a un film italiano famosissimo. In questo film che parla di fede, tema che affascina da sempre Edoardo Falcone – che ha curato la regia e la sceneggiatura del film – è presente un omaggio al film Roma città aperta. Il riferimento è rivolto a Don Pietro, nome del personaggio interpretato da Aldo Fabrizi.

3. È stato candidato a diversi premi. Il film è stato così apprezzato da pubblico e critica da ricevere molte candidature a premi nazionali e internazionali. Ai David di Donatello ha ottenuto il premio al miglior regista esordiente, mentre era stato candidato Marco Giallini per il Miglior attore protagonista. Al Nastro d’argento il film ha vinto lo stesso premio dei David e si è aggiudicato una candidatura come Miglior produttore a Lorenzo Mieli e Mario Gianani. Inoltre, al Tokyo International Film Festival Edoardo Falcone ha conquistato il Premio del pubblico.

Se Dio vuole streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes, Tim Vision e Netflix.

Se Dio vuole trailer

5. Un trailer pieno di fede. Prima di vedere il film potrebbe essere opportuno dare un’occhiata al trailer per capire se Se Dio vuole possa essere un film adatto ai propri gusti.

Se Dio vuole cast

se dio vuole

6. Marco Giallini ha adorato interpretare Tommaso. Il suo personaggio è il padre del protagonista, un uomo borghese, attaccato alla realtà e senza fede, soprattutto riguardo i miracoli. Eppure l’attore non si è ispirato a nessun personaggio in particolare, puntando molto sulle sensazioni personali ed improvvisando.

7. Alessandro Gassman ha recitato in dialetto. In Se Dio vuole, l’attore interpreta il personaggio di Don Pietro, un prete molte semplice e pieno di fede, in grado di far ragionare le persone e di aiutare tutti quelli che necessitano di un aiuto. Per interpretare questo ruolo, l’attore ha parlato in pieno dialetto romano.

8. Ilaria Spada ha definito il suo un personaggio positivo. In questo film ogni personaggio è alla ricerca di se stesso e alla scoperta dell’altro. Anche Bianca, la sorella di Andrea cerca di intraprendere la strada del fratello, documentandosi sulla religione con supporti audiovisivi e letture. In questo senso, l’attrice ha definito il personaggio come una persona complessa e ricca di sfaccettature, tra cui la positività.

Se Dio vuole finale

9. Un finale che rimane aperto. È proprio così che termina il film, lasciando spazio a pensieri e riflessioni, senza dare un punto fermo alla storia che riguarda Tommaso e Don Pietro, obbligando lo spettatore a riflettere sul conoscere se stesso e gli altri.

Se Dio vuole trama

10. Imparare a conoscere se stessi e gli altri. Questo film vede protagonisti Tommaso, stimato cardiochirurgo e totalmente ateo, Carla, moglie di Tommaso che non crede più negli ideali come nel passato. La coppia ha due figlia, Bianca che vive nella più completa apatia, e Andrea (Enrico Oetiker) ragazzo brillante iscritto a Medicina. In tempi recenti, però, Andrea sembra cambiato e il coming out che tutti pensavano si rivela essere altro. Andrea vuole diventare prete. Per la famiglia questo è solo l’inizio di percorso alla scoperta di sé, dovuto anche all’esistenza di Don Pietro.

Fonti: IMDb

SDCC: Svelato il nuovo logo Marvel e il miglior sguardo ai costumi di Captain America: Brave New World

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Dopo aver aperto le porte ai partecipanti con badge stampa ieri sera, il San Diego Comic-Con 2024 è ufficialmente iniziato. Nel corso del fine settimana vi forniremo tutte le ultime notizie dai principali panel, ma per il momento sono state condivise online alcune foto dello stand Marvel.

È stato svelato il logo aggiornato della Marvel e, pur non presentando nuove immagini live-action, è stato dato un nuovo sguardo a Johnny Storm dei Fantastici Quattro e a Sam Wilson di Captain America: Brave New World, con Deadpool & Wolverine (la nostra recensione) in primo piano.

È interessante notare che il murale include anche Miles Morales, non Peter Parker, come Spider-Man.

Inoltre, i costumi che Anthony Mackie indosserà in Brave New World sono esposti allo stand, dandoci la migliore visione del nuovissimo (anche se chiaramente ispirato a modelli precedenti) abito e casco con cui Capitan America si vestirà.

Guardate le foto/video ai link sottostanti.

 

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.

Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

SDCC: confermata la presenza della Justice League

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San Diego Justice LeagueLo scorso anno il SDCC ha ospitato tutti i successi di questi primi mesi del 2016 e anche quest’anno promette di portare a San Diego una marea di volti cinematografici amati e importanti per imega franchise di cinecomicsin produzione a Hollywood. Dopo le conferme di Doctor Strange, Guardians of the Galaxy Vol. 2 e Wonder Woman anche Ben Affleck afferma che la Justice League avrà il suo spazio durante il prossimo SDC, chiaramente nell’ambito del panel Warner.

Justice League: svelato il possibile villain della Parte 1

Justice League Parte I sarà diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come Superman, Ben Affleck come Batman, Gal Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast confermati anche: Amber Heard, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Willem Dafoe, J.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Tutte le news sul mondo dei film della DC COMICS nel nostro canale dedicata alla DC FILMS.

Sceneggiatore del film è Chris Terrio, mentre alla direzione della fotografia è stato chiamato Fabian Wagner. Il seguito invece, la Parte Due, arriverà  14 giu 2019.justice-league

Fonte

SDCC 2022: anticipazioni dal panel della Warner Bros e DC, sorprese da Henry Cavill?

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Deadline ha pubblicato un’ampia anteprima di cosa aspettarsi questo fine settimana durante il primo Comic-Con di San Diego da due anni a questa parte, che ritorna in presenza dopo le edizione cancellate per l’emergenza sanitaria. Il noto sito americano ha condiviso alcune piccole anticipazioni che potrebbero riguardare vere e proprie bombe sul futuro della DC Films al cinema.

Secondo le loro fonti, la Warner Bros ha in programma il suo panel theatrical a partire da sabato mattina e sarà dedicato ai due nuovi titoli in uscita, ovvero: Black Adam  e  Shazam: Furia degli Dei, con le star Dwayne Johnson e Zachary Levi che dovrebbero essere presenti per pubblicizzare i rispettivi film, insieme ad altri membri del cast non annunciati. I fan che riusciranno a prendere parte all’evento probabilmente daranno anche una prima occhiata anche all’attesissimo The Flash con Ezra Miller  e ad Aquaman and the Lost Kingdom con Jason Momoa, dal momento che entrambi sono stati ampiamente presentati durante la presentazione al CinemaCon dello studio all’inizio di quest’anno.

Tuttavia, mentre tutto ciò era previsto, le cose si fanno interessanti quando l’articolo menzione “un crescente entusiasmo” sul fatto che Henry Cavill farà un’apparizione a sorpresa per stuzzicare i fan sul futuro del suo Superman – una mossa che, se fosse vera, farebbe assolutamente esplodere il tetto della sala H. L’articolo non rivelano molto altro, ma considerando che DHD è stato il primo a dare la notizia che Tom Cruise avrebbe sorpreso il Comic-Con con il primo teaser di Top Gun: Maverick nel 2019, questa anticipazioni è del tutto credibile, visti anche i trascorsi di credibilità del sito. Per quanto riguarda la presenza di Henry Cavill, dovremo solo aspettare e vedere.  Il panel  della Warner Bros. inizia alle 10:15 PST (13:15 EST).

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