Disney pubblica
online due nuovi spot tv e due featurette per Million
Dollar Arm, il film di Craig
Gillespie (Lars e una ragazza tutta
sua, Fright Night) con
Jon Hamm nei panni di un procuratore che inizierà
una trasmissione sportiva per valutare se alcuni ragazzi indiani
sono pronti per i grandi campionati di baseball come la MLB.
In Una devota damigella accetta di
sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia
reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito.
Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà
utilizzare astuzia e caparbietà per sopravvivere.
La star dell’ultima avventura
d’azione di Netflix
potrebbe essere una damigella, ma non è una persona in
pericolo. Bene, nonostante il personaggio del titolo
sia intrappolato in una prigione sacrificale che ospita un drago
assetato di sangue, il che sarebbe un po’ angosciante per chiunque
( anche se non è ancora così inquietante come Netflix che aumenta di nuovo i prezzi).
Damsel di
Netflix offre una nuova svolta agli archetipi delle fiabe,
mostrando come una giovane aspirante principessa è costretta a
combattere e sopravvivere quando viene presentata come un
sacrificio, un sacrificio involontario da parte di una regina
spietata e spietata. Tutta sola in una grotta buia e desolata,
Elodie (Millie
Bobby Brown) dovrà usare ogni grammo di grinta e
determinazione a sua disposizione per uccidere il drago e tornare a
casa. Damsel
è guidato da un cast davvero incantevole, con la star di Damsel che
è anche la protagonista di alcuni dei più grandi successi di
Netflix.
Millie Bobby Brown
è una giovane attrice che ha contribuito a cambiare il mondo delle
serie tv negli ultimi anni, soprattutto grazie alle sue performance
in Stranger Things. L’attrice, che ha cominciato a
recitare sin da bambina, è diventata protagonista indiscussa di una
serie che è amata ed apprezzata in tutto il mondo, spianando una
larga e lunga strada per quello che sarà sicuramente un futuro più
che roseo nel mondo della recitazione.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Mille Bobby Brown.
Millie Bobby Brown: i suoi
film
1. Ha recitato in popolari
film. Sebbene la carriera di attrice sia attiva da qualche
anno, la Brown non aveva mai lavorato ad un film. Il lungometraggio
di debutto è stato, quindi, Godzilla II – King of the
Monsters, arrivato nei nostri cinema alla fine di maggio
2019. In seguito ha recitato anche in Enola Holmes (2020) e
Godzilla vs. Kong (2021). Dopo Enola Holmes2 e Damsel la vedremo al fianco di Chris Pratt in The Electric
State, sempre per Netflix.
2. Ha lavorato in numerose
serie tv. La giovane attrice ha iniziato la sua attività
sul piccolo schermo, apparendo per la prima volta, nel 2013, con la
serie C’era una volta nel Paese delle Meraviglie. In
seguito, è apparsa in Intruders (2014), NCIS – Unità
anticrimine (2014), Modern Family (2015), Grey’s
Anatomy (2015) e Stranger Things
(2016-2019), che l’ha resa una star. Inoltre, è apparsa in alcuni
videoclip come Fin Me dei Sigma (2016),
I Dare You dei The xx (2017) e Girls
Like You dei Maroon 5 (feat Cardi
B) (2018).
Millie Bobby Brown ha un marito
3. È attualmente
fidanzata. Nonostante la sua giovane età, l’attrice ha
avuto già un primo fidanzato tra il 2017 e il 2018, ovvero il
cantante Jacob Sartorius. Pare però che tra i due
sia finita a causa di un presunto tradimento da parte di lui. Dal
2021 è invece sentimentalmente legata a Jake
Bonjovi, uno dei quattro figli di Jon Bon
Jovi con il quale si è sposata nel maggio 2024 in una
cerimonia privata.
Millie Bobby Brown in Stranger
Things
4. Si è davvero rasata la
testa. Per interpretare Undici, la giovane attrice si
sarebbe dovuta rasare la testa e all’inizio non era molto convinta
della faccenda. Quando, poi, le è stato fatto notare come stesse
bene Charlize Theron
in Mad Max: Fury Road, la
ragazza si è decisa. Su Internet esiste anche un video ripreso
dalla madre, mentre le viene rasata l’intera testa. Per sua
fortuna, nelle stagioni seguenti ha potuto farsi ricrescere e
sfoggiare i suoi veri capelli.
5. È stata candidata a
importanti premi. Per la sua interpretazione nella serie,
la Brown è stata candidata in molteplici occasioni a premi di
grande prestigio. In particolare è stata candidata nel 2017 e nel
2018 ai SAG Awards come miglior attrice in una serie drammatica e
come parte del miglior cast di una serie drammatica. Ancor più
importanti sono però state le nomination come miglior attrice non
protagonista in una serie drammatica ricevute agli Emmy Awards (gli
Oscar della televisione). Pur non riportando vittorie, la Brown ha
ottenuto maggiore popolarità.
Millie Bobby Brown in
Godzilla
6. Il ruolo è stato scritto
appositamente pensando a lei.Godzilla II – King of the
Monster è stato il film di debutto per la Brown, dove
interpreta Madison Russell. In fase di lavorazione il team di ha
basato il volto del personaggio proprio su quello dell’attrice, ben
prima che questa fosse poi effettivamente scelta. Secondo il
regista Michael Dougherty, “Ci siamo così
abituati a vedere la sua faccia che abbiamo semplicemente detto:
‘Beh… perché non le facciamo l’offerta?‘”. Una volta ricevuta
questa, la Brown è stata lieta di accettare il ruolo.
Millie Bobby Brown: testimonial per
Florence
7. Ha ideato una linea di
cosmetici. L’attrice è notoriamente molto attenta anche
all’ambito della moda e dei prodotti di bellezza. È così che di
recente ha deciso di lanciare una propria linea di prodotti
intitolata Florence. Sul sito ufficiale si possono
acquistare diverse tipologie di prodotti, da quelli per la cura
della pelle a quelli per i capelli, fino a diverse tipologie di
trucchi, accesso e altri gadget.
Millie Bobby Brown è su
Instagram
8. Ha un account
seguitissimo. Come la maggior parte dei suoi colleghi,
anche la giovane attrice ha aperto da qualche anno il proprio
profilo Instagram, seguito da qualcosa come 47,9 milioni di
persone. Il suo profilo è un tripudio di foto che la ritraggono
protagonista tra momenti lavorativi e di svago. Seguendola, si
potrà dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività, dalla
recitazione alla pubblicità, fino ai luoghi da lei visitati e molto
altro.
8. Ha diversi
haters. Con l’avvento dei social, gli hater si sono
scatenati in rete. I classici leoni da tastiera non hanno
risparmiato nemmeno la Brown, che si è trovata a dover rispondere a
chi la criticava per il fatto, secondo loro, di fare la grande
quando, invece, dovrebbe vestirsi e comportarsi come una ragazza
della sua età.
Millie Bobby Brown: età e altezza
nel 2021
10. Millie Bobby Brown è
nata il 19 febbraio del 2004a Malaga, in
Andalucia. L’attrice ha dunque da poco compiuto 18 anni.
La sua altezza complessiva corrisponde a 163 centimetri.
L’attrice Millie Bobby Brown, da oggi su Netflix con Damsel,
ha rivelato di aver personalmente eseguito tutti gli stunt previsti
per il suo personaggio. “Mi sento come la versione femminile di
Tom
Cruise“, ha dichiarato durante una recente apparizione al
Drew
Barrymore Show. “Ho fatto tutte le mie acrobazie
dall’inizio alla fine“. L’attrice ha poi chiarito che il suo
lavoro d’azione comporta ancora molti nervi saldi.
“Ho molta paura di fare le mie
acrobazie. Le acrobazie fanno paura“, ha detto Millie Bobby
Brown. “Ti viene da pensare: ‘Non sono fisicamente allenata per
farlo’“. Nonostante la paura, l’attrice di Stranger
Things ha però tenuto gli occhi fissi sull’obiettivo: “Ti
viene da pensare: “Faremo davvero, o meglio, farò davvero
quell’acrobazia?”“, ha raccontato. “E poi quel giorno ti
dicono: “Sì, metti l’imbracatura”“.
La trama e il cast di Damsel
In Damsel
una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe,
per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio
per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un
drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per
sopravvivere, dimostrando così di saper benissimo badare a sé
stessa, senza l’aiuto di alcun principe.
Damsel è
diretto dal regista spagnolo candidato all’Oscar Juan
Carlos Fresnadillo, adattato da una sceneggiatura scritta
dallo sceneggiatore di La furia dei TitaniDan Mazeau. Oltre
a recitare, Millie Bobby Brown è anche produttrice
esecutiva attraverso la sua società PCMA
Productions insieme a Zack Roth, Chris Castaldi e
Mazeau. Anche Joe Roth e Jeff
Kirschenbaum si sono uniti al progetto come produttori. Il
film è disponibile su Netflix dall’8 marzo.
La star di Stranger
Things, Millie Bobby Brown, è stata
scelta dalla Legendary Pictures per interpretare
Enola Holmes, sorella quattordicenne di
Sherlock Holmes.
A dare la notizia è Deadline che riporta le
prime novità in merito all’ennesimo progetto basato sui personaggi
di Sir. Arthur Conan Doyle. Questa volta però la
fonte principale del film saranno i sei romanzi Young Adult firmati
da Nancy Springer, che hanno come
protagonista proprio la piccolina di casa Holmes.
La giovane Millie
produrrà il film sotto il marchio della sua PCMA
Productions.
I programmi sono quelli di dare il
via a un franchise, forti del grande appeal della famiglia Holmes
sul pubblico e del nome della Brown, molto amata dai fan della
serie Netflix, che hanno applaudito anche la
seconda stagione.
Nell’episodio della serie
BBC Sherlock, con Benedict
Cumberbatch e Martin Freeman, abbiamo
visto Eurus Holmes, sorella minore di Sherlock e Mycroft,
interpretata da Sian Brooke. Adesso però il
personaggio assumerà dei tratti completamente diversi.
Intanto Millie Bobby
Brown ha un immediato futuro molto impegnato. Mentre è già
trai protagonisti di Godzilla King of Monsters, la
vedremo probabilmente anche in Le Cronache di Narnia: la
Sedia d’Argento e, ovviamente, nella terza stagione di
Stranger Things, in cui torna a interpretare
Eleven/Jane.
Millie Bobby Brown ha confessato di non aver
mai visto un film di Harry Potter o di Star Wars, né tantomeno un cinecomic Marvel o DC. La giovane attrice ha raggiunto la fama
mondiale grazie al ruolo di Undici nell’acclamata serie
Stranger Things prodotta da Netflix. Il suo personaggio ha raggiunto in breve
tempo un successo incredibile, al pari dello stesso show, diventato
uno dei preferiti dei fan.
Il cast di Stranger Things è attualmente al lavoro sulla quarta
stagione della serie, che dovrebbe debuttare nel 2022. Nel
frattempo Brown ha recitato in diversi film di successo, tra cui
Godzilla II: King of the Monsters (ritroveremo
il suo personaggio anche nell’atteso
Godzilla vs. Kong) ed Enola Holmes, film incentrato sulla sorella
minore del celebre investigatore.
Ora, in una recente intervista con
MTV News, Millie Bobby Brown ha amesso di non aver mai
visto uno dei capitoli delle saghe di Harry Potter o Star Wars, né tantomeno un cinecomic Marvel o DC, generando costernazione tra i suoi più
cari amici. L’attrice ha spiegato di preferire, da spettatrice, le
commedie romantiche ai grandi blockbuster di successo. Proprio
perché il suo lavoro l’ha portata ad essere protagonista di quel
tipo di universo, ha spiegato che preferisce guardare “cose più
aderenti alla realtà”.
“Non ho mai visto un film
Marvel. Non ho mai visto un film
DC. È una notizia, lo so!”, ha dichiarato l’attrice. “Non
sono propriamente il mio genere, ma sarei comunque aperta ad una
possibile visione. La verità è che quando scelgo di guardare un
film, non penso mai a quel tipo di prodotto. Preferisco le storie
romantiche, come Le pagine della nostra vita. Non impazzisco per i
grande blockbuster, forse perché faccio già parte di quel mondo in
quanto attrice. Ho già a che fare con quel genere di cose per
lavoro, quindi preferisco vedere qualcosa che somigli più alla
realtà. Non ho neanche mai visto Harry Potter o Star
Wars. Ogni volta i miei amici mi guardano e mi chiedono: ‘Com’è
possibile?’. E io rispondo semplicemente: ‘Non lo so’.”
Millie Bobby Brown
sarà la protagonista di The Thing About Jellyfish,
adattamento cinematografico del romanzo young adult scritto da
Ali Benjamin e pubblicato nel 2015 che vedrà alla
regia Wanuri Kahiu (qui al suo debutto in un
lungometraggio) e alla sceneggiatura Molly Smith
Metzler (Shameless, Orange is the new black,
Casual).
La storia originale riprende il
tradizionale percorso di crescita e consapevolezza di sé di
un’adolescente, Suzy, nel suo coming of age mentre si
appresta a frequentare le scuole medie. Ma quando il suo ex
migliore amico muore annegato, la ragazza non riesce a credere alla
casualità degli eventi ed è convinta che la vera ragione di questa
tragedia si nasconde dietro l’attacco di una misteriosa medusa.
Stretta nel suo straziante dolore,
Suzy preferirà nascondersi nel silenzioso mondo della sua
immaginazione iniziando a mettere in piedi un piano di evidenze per
dimostrare la sua teoria. E il libro di Benjamin, a cui il film si
ispira, segue proprio il viaggio della protagonista in questa
scoperta delle idee di vita e di morte, della fragilità delle
amicizie e della speranza che possiamo trovare nella porta
accanto.
Tra i produttori di The
Thing About Jellyfish figurano anche Reese
Witherspoon e Bruna Papandrea.
Vi ricordiamo che l’attrice tornerà
presto al cinema con Godzilla: King of
the Monsters (dal 31 maggio in sala) al fianco di
Vera Farmiga, blockbuster diretto da
Michael Dougherty che vede nel
cast Bradley Whitford, Thomas Middleditch, O’Shea
Jackson Jr., Ken
Watanabe e Sally Hawkins.
In estate invece sarà la volta della
terza attesa stagione di Stranger Things, serie
originale Netflix ideata dai fratelli Matt e Ross Duffer in
arrivo sulla piattaforma streaming il 4 Luglio 2019 con i nuovi
episodi. Insieme alla Brown ci saranno, ovviamente, Wynona
Rider, David Harbour, Finn
Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb
McLaughlin, Noah Schnapp, Charlie
Heaton e Natalia Dyer.
X-23 è senza dubbio una delle parti
migliori di Logan, con Hugh
Jackman, ma l’attrice che la interpreta poteva essere
molto diversa. Durante una puntata di Actors on
Actors di Variety, Millie
Bobby Brown, star di Stranger Things, ha
dichiarato di aver sostenuto il provino per la parte di Laura.
Il ruolo di Laura è poi andato a
Dafne Keen che ha offerto al pubblico un ritratto
emozionante e magnetico della piccola mutante, “figlia” di
Wolverine.
La carriera di Millie
Bobby Brown è decisamente in ascesa. Dopo la travolgente
partecipazione alla prima stagione dello show Netflix, Millie tornera a essere Undici nella seconda
stagione e ha in programma anche Godzilla King of Monster, in cui
reciterà al fianco di Vera Farmiga.
Netflix ha diffuso il nuovo reel dei titoli
originali che vedremo nel 2023, e tra questi spicca
Damsel, il film che la piattaforma ha prodotto in
contributo alla costruzione della carriera di Millie Bobby Brown, che ne è la
protagonista.
La prima foto del film mostra
l’attrice, conosciuta al mondo per il ruolo di Undici in Stranger Things, nei panni di
Elodie, una principessa che accetta di sposare
l’affascinante principe Henry prima di rendersi conto che la sua
famiglia reale l’ha reclutata come sacrificio a un drago per
ripagare un antico debito. Quando diventa chiaro che nessun
cavaliere in armatura scintillante verrà a salvarla, Elodie decide
di prendere in mano la situazione e uccidere lei stessa la bestia
sputa fuoco.
Non abbiamo ancora un trailer, ma il
look di Brown, il cast del film, che comprende Angela Bassett e Robin Wright, e la storia fanno pensare a un
fantasy action e divertente. Di seguito, l’immagine:
After being sacrificed to a bloodthirsty
dragon, a young damsel soon realizes that no one is coming and that
she must save herself.
Legendary Pictures ha
diffuso le prime immagini ufficiali di Enola
Holmes, il nuovo film che sarà distribuito da Netflix a settembre, con protagonista Millie Bobby Brown (Stranger
Things) nei panni della sorella minore di Sherlock Holmes.
Nel cast del film, oltre a Brown, anche Henry Cavill, Sam Claflin e
Helena Bonham Carter nei panni della nuova
famiglia Holmes.
Le ultime due incarnazioni di
Sherlock Holmes, tra cinema e tv, sono state quelle di
Robert Downey Jr. per la Warner
Bros, nei film diretti da Guy Ritchie, e di
Benedict Cumberbatch, per la BBC, nell’adattamento
seriale che lo ha visto al fianco di Martin
Freeman / John Watson. Di seguito le immagini dal film in
cui compaiono anche Claflin e Cavill:
1 di 3
Il film sarà ambientato nel 1880 e
seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in
cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo
16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al
centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi
conseguenze sul corso della politica e della sua storia.
La fonte principale del film saranno
i sei romanzi Young Adult della serie “The
Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy
Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina
di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag,
Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche
Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e
Helena Bonham Carter (in quelli della madre di
Enola).
Enola Holmes segnerà la seconda
esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha
debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di
Michael Dougherty e sequel del film del
2014 Godzilla.
Netflix ha diffuso il primo teaser ufficiale di
Enola Holmes, il nuovo film che sarà distribuito
dalla piattaforma a settembre, con protagonista Millie Bobby Brown (Stranger
Things) nei panni della sorella minore di Sherlock Holmes.
Nel cast del film, oltre a Brown, anche Henry Cavill, Sam Claflin e
Helena Bonham Carter nei panni della nuova
famiglia Holmes.
Le ultime due incarnazioni di
Sherlock Holmes, tra cinema e tv, sono state quelle di
Robert Downey Jr. per la Warner
Bros, nei film diretti da Guy Ritchie, e di
Benedict Cumberbatch, per la BBC, nell’adattamento
seriale che lo ha visto al fianco di Martin
Freeman / John Watson.
Il film sarà ambientato nel 1880 e
seguirà la giovane Enola che parte da sola alla volta di Londra in
cerca di sua madre, scomparsa misteriosamente nel giorno del suo
16esimo compleanno. Durante il suo viaggio, Enola si troverà al
centro di una grande cospirazione che potrebbe avere gravi
conseguenze sul corso della politica e della sua storia.
La fonte principale del film saranno
i sei romanzi Young Adult della serie “The
Enola Holmes Mysteries” firmati da Nancy
Springer, che hanno come protagonista proprio la piccolina
di casa Holmes. Il film sarà diretto da Harry Bradbeer (Fleabag,
Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne. Nel cast figurano anche
Henry Cavill (nei panni di Sherlock Holmes) e
Helena Bonham Carter (in quelli della madre di
Enola).
Enola Holmes segnerà la seconda
esperienza cinematografica di Millie Bobby Brown. La giovane attrice ha
debuttato sul grande schermo lo scorso anno in Godzilla II – King of the Monsters, film di
Michael Dougherty e sequel del film del
2014 Godzilla.
L’abbiamo amata tutti nel ruolo di
Undici in Stranger Things, ma adesso
Millie Bobby Brown vuole fare qualosa di diverso.
La giovane attrice che al momento è impegnata con la seconda
stagione della serie Netflix e con un tour di convention negli Usa, ha
dichiarato al Rhode Island Comic-Con che le
piacerebbe essere una giovane principessa Leia nel Franchise di
Star
Wars. L’idea non è poi troppo assurda, visto che è in
produzione uno spin off su Han Solo che racconterà la giovinezza
del personaggio di Harrison Ford, per cui perché non puntare anche
sull’adolescenza di Leia?
Millie Bobby Brown
vuole essere la giovane Principessa Leia
Ecco cosa ha detto Millie
Bobby Brown: “Mi piacerebbe recitare in Star Wars come
giovane Principessa Leia. Amerei fare qualcosa di radicalmente
diverso da Undici o Madison (il suo personaggio nella serie di BBC
America Intruders).”
Dopo la bellissima interpretazione
di Eleven in Stranger Things,
serie Netflix di grande successo, Millie
Bobby Brown si sta preparando a debuttare sul grande
schermo nel sequel di Godzilla.
Secondo il report la giovane
attrice, al momento impegnata nella seconda stagione dello show
Netflix, sarà la protagonista, anche se non sono
stati rivelati ancora ulteriori dettagli sul personaggio.
Millie Bobby Brown
di Stranger Things nel sequel di
Godzilla
Al timone del film è stato da poco
annunciato Michael Dougherty, regista di
Krampus, a seguito dell’abbandono di
Gareth Edwards. A produrre il film ci sono sempre
Warner Bros e Legendary, che sono anche impegnate insieme nello
sviluppo di Godzilla Vs Kong, previsto
per il 20 maggio 2020.
Il film che dovrebbe intitolarsi
Godzilla: King of Monsters vede quindi la giovane
Millie Bobby Brown protagonista, solo 12 anni,
mentre ancora incerti sono tutti gli altri dettagli.
Ecco
il trailer di Miller’s Girl, il film di
Jade Halley Bartlett con Martin Freeman e Jenna Ortega.La
star di MercoledìJenna Ortega nell’inedito ruolo di femme
fatale insieme a Martin Freeman, amatissimo volto di Bilbo
Baggins nella trilogia de Lo Hobbit e di John
Watson nella serie tv Sherlock.
Miller’s Girl, la
trama
Cairo (Jenna Ortega), una giovane
studentessa con uno spiccato talento per la scrittura, viene notata
dal suo insegnante (Martin Freeman) che le assegna un progetto che
coinvolgerà entrambi in un intreccio sempre più complesso. Mentre i
confini si confondono e le loro vite si intrecciano, il professore
e la sua protetta devono fare i conti con i loro lati più oscuri,
cercando di proteggere se stessi e tutto quello che
hanno di più caro.
Ecco gli splendidi Titoli di testa di Millennium: Uomini che
odiano le donne, il film di David Fincher che tra poco arriverà
nelle sale italiane.
Dal 3 febbraio al cinema. Diretto
da David Fincher, con Daniel Craig e Rooney Mara Le immagini della
sequenza di apertura del film che accompagnano la meravigliosa
“Immigrant Song” di Karen O, Trent Reznor e Atticus Ross.
Mentre un adattamento
cinematografico americano de La Ragazza che Giocava con il
Fuoco, secondo capitolo della trilogia
Millennium di Stieg
Larsson fatica ancora a farsi vedere, continua alla
Sony il lavoro su Quello che non uccide, quarto ideale capitolo,
pubblicato postumo, dell’opera dell’autore svedese e scritto
materialmente da David Lagercrantz. Purtroppo
David Fincher non ritornerà alla
regia del film.
Secondo Variety, la Sony starebbe
adesso adocchiando Fede Álvarez, che nei mesi
scorsi è arrivato al cinema con l’apprezzato horror Man in
the Dark. Inoltre alla sceneggiatura del film dovrebbe
essere stata affidata a Steven Knight, mentre non
si sa se Rooney Mara e Daniel Craig, nei panni di
Lisbeth Salander e Mikael
Blomkvist, torneranno nei ruoli interpretati nel 2011.
Millennium: trovato
il regista per il sequel della Sony
Il progetto si basa non su
La ragazza che giocava con il fuoco,
secondo libro della trilogia di Stieg Larsson, ma
sul quarto, postumo romanzo, Quello che non uccide. Il
romanzo è stato pubblicato in seguito alla morte improvvisa
dell’autore e consta di 200 pagine dattiloscritte che avrebbero poi
completato quello che, nelle intenzioni, doveva essere una storia
in dieci capitoli.
Scott Rudin e
Amy Pascal tornano a produrre il film.
L’adattamento americano di
Uomini che Odiano le Donne
(Millennium) è rimasto a lungo orfano di un
seguito, fino a che la Sony non ha affidato a
Steven Knight la sceneggiatura tratta da
Quello che non uccide, quarto libro della saga
scritta da Stieg Larsson, firmato però da
David Lagercrantz. Il romanzo non è un sequel del
primo volume della trilogia ufficiale, ma vede protagonisti gli
stessi personaggi, che a Hollywood hanno avuto il volto di Daniel Craig e Rooney Mara per David
Fincher.
Quello che non
uccide sarà un sequel di Millennium
Ora, parlando con
Collider, lo sceneggiatore Knight rivela che il
film in produzione sarà un sequel di Millennium:
“Una commissione e un originale sono due cose diverse, ed
entrambi i lavori hanno vizi e virtù. Una commissione è un’opera
più cllaborativa, intanto che prima costruisce in collaborazione la
storia che pensi si debba raccontare, e poi la scrivi. A quel punto
ci sono note, cambi, in un lavoro convenzionale per uno Studio. È
divertente da fare per via dei personaggi. Con Quello che non
Uccide, la ragazza è effettivament eil centro del racconto. È
lei, non Blomkvist (…) non può essere altro che un sequel, anche se
un paio di libri sono stati saltati, quindi è anche qualcosa di
differente, in quel senso. Si basa su personaggi davvero forti e
allo stesso tempo ti spinge a pensare, come lo giustifichi (il
fatto che siano saltati due libri di storia in mezzo)? È alquanto
differente.”
Confermato il regista del sequel di
Millennium
Intanto, via ComingSoon.net, sappiamo che Fede
Alvarez, regista di Man in the Dark, ha
ufficialmente assunto la regia del progetto. Ma non sappiamo ancora
se i protagonisti del film di Fincher torneranno
nei ruoli dei protagonisti della storia. Mentre Daniel Craig non si è espresso in
merito, diverse volte Rooney Mara ha chiarito che
le sarebbe piaciuto tornare nei panni di Lisbeth
Salander (ruolo che le ha consegnato la prima
nomination agli Oscar), ma che non sapeva nulla di
un eventuale continuazione del progetto. Chissà cosa ne pensa
ora!
Vi terremo aggiornati.
Millennium – Quello che non uccide,
recensione del film con Claire
Foy
La Sony sperava
che Millennium – Uomini che odiano le
donne diretto da David Fincher
esplodesse al botteghino, ma ciò non è accaduto, pur avendo
guadagnato 232 milioni su un investimento di 90. Ora la casa di
produzione sarebbe intenzionata a produrre un secondo film che
condensi al suo interno La ragazza che giocava col
fuoco e La regina dei castelli di
carta, secondo e terzo capitolo della trilogia
letteraria scritta dallo svedese Stieg Larsson che
nel mondo ha venduto più di 100 milioni di copie.
Il motivo è presto detto: a
settembre è prevista l’uscita dell’atteso quarto romanzo scritto da
David Lagercrantz intitolato The Girl
in the Spider’s Web e la Sony, di
cui detiene i diritti cinematografici, sperando in un rilancio,
potrebbe addirittura non fermarsi a un secondo film, ma realizzare
da zero una nuova trilogia cinematografica.
Secondo alcune voci, la produttrice
Amy Pascal non sarebbe d’accordo con il ritorno
nel film di Rooney Mara e Daniel Craig, e neanche di
David Fincher, che sarebbe fuori dai giochi. La
partita è aperta, e voi su chi scommettereste?
Arriva conferma da
Deadline, che nonostante la MGM
sia andata in perdita con il primo capitolo della trilogia di
Millennium diretto da David Fincher, la casa è pronta ad entrare in
trattative con la Sony, che ne detiene il restante dei diritti, per
parlare di un possibile sequel.
Uscito ormai nel lontano 2011,
Millennium di David Fincher, remake del film
svedese Uomini che odiano le donne e
secondo adattamento cinematografico del romanzo di Stieg Larsson, è
stato un successo non solo di critica ma anche di pubblico. La
pellicola ha anche permesso alla protagonista, Rooney Mara, di ottenere la sua prima
nomination agli Oscar (la seconda è arrivata quest’anno per
Carol di Todd
Haynes).
Sono anni ormai che si parla di un
possibile sequel del film, con la stessa Mara che aveva più volte
dichiarato che in realtà il progetto non avrebbe mai visto la luce.
Le ultime indiscrezioni in ordine di tempo a proposito del futuro
del franchise risalgono all’autunno del 2015, quando la Sony
Pictures sembrava intenzionata ad adattare per il grande schermo
Quello che non uccide (The Girl
in the Spider’s Web), il seguito della trilogia
letteraria Millennium, con l’idea di affidare la
sceneggiatura a Steven Knight e di coinvolgere il cast del film di
Fincher.
Oggi, però, in una nuova intervista
con Screen Daily, Rooney Mara è
tornata nuovamente sulla questione, spegnendo qualsiasi tipo di
speranza e dichiarando che ormai crede più nell’effettiva
realizzazione di un seguito.
L’attrice ha ribadito: “Sì, io
sarei ancora aperta all’idea, ma non ho più alcuna
speranza.”
Ricordiamo che tra le varie
indiscrezioni emerse nel corso di questi anni (anche in seguito al
celebre Sony Leak), c’era anche la volontà da parte della major di
adattare per il cinema La ragazza che giocava con il
fuoco e La regina dei castelli
di carta, ossia i sequel diretti di Uomini che
odiano le donne.
Sembra però che il futuro della saga
sia ancora avvolto nel mistero. Voi cosa ne pensate?
Millennium è tratto dalla
trilogia di romanzi di Stieg Larsson, che hanno venduto oltre 8
milioni di copie in tutto il mondo. Larsson non è vissuto
abbastanza per vedere il successo del suo lavoro, essendo morto
all’improvviso nel 2004, poco dopo aver consegnato il manoscritto
all’editore svedese. La morte avviene per un malore accusato dopo
aver fatto a piedi quattro piani di scale in un edificio senza
ascensore.
La vincitrice di Golden Globe e
Emmy
Claire Foy dà vita all’iconico ruolo di Lisbeth
Salander nel nuovo emozionante capitolo del
franchise Millennium – Quello che non
uccide, in arrivo a partire dal 6 marzo 2019 nei
formati Dvd, Blu-ray, 4K Ultra HD e Digital HD con Universal
Pictures Home Entertainment Italia.
Il regista Fede
Álvarez (Evil
Dead,
Man in the dark) dà al film un’incredibile dose di
tensione e suspense, tratto dal quarto libro dell’acclamata saga di
Millennium, per creare un’emozionante esperienza cinematografica.
Millennium – Quello che non uccide include nel cast
anche Sverrir Gudnason (Borg vs. McEnroe), Lakeith Stanfield
(Scappa
– Get Out; Sorry to Bother You, la serie tv
Atlanta), Sylvia Hoeks (Blade
Runner 2049) e Stephen Merchant (Logan; Hot
Fuzz).
Le edizioni Dvd, Blu-ray e 4K Ultra
HD di Millennium – Quello che non uccide svelano i
misteri del dietro le quinte con il commento al film da parte del
regista Fede Álvarez e dello sceneggiatore Jay Basu, ben otto scene
eliminate con commento e quattro featurette – Tutto sulle scene
pericolose, Claire Foy: come sono diventata Lisbeth, I segreti
delle sorelle Salander e La creazione di un mondo: il making
of.
Da macchine a guida automatica alla
guida di una motocicletta su un lago ghiacciato, Tutto sulle
scene pericolose mostra nei dettagli i momenti più ricchi
d’azione del film, analizzandoli passo a passo mostrando gli
storyboard, le prove e molto di più. In Claire Foy: come sono
diventata Lisbeth, la premiata attrice ci parla a fondo e in
maniera intima di ciò che per lei significa il personaggio di
Lisbeth e ciò che le ha dato in questo film. Sotto la guida di
Claire Foy, Sylvia Hoeks e Fede Alvarez, I segreti delle sorelle
Salander approfondisce il rapporto complesso e affascinante tra
Lisbeth e Camilla, e come è stato portato sullo schermo. In ultimo,
La creazione di un mondo: il making of mostra come il libro
è stato adattato per realizzare il film e come il mondo cupo e
grezzo è stato scomposto in modo tale che i personaggi potessero
rimanere fedeli al libro.
Claire Foy (The Crown) è la protagonista della
nuova storia della saga di Uomini che odiano le donne nei
panni di Lisbeth Salander, l’abile vigilante dell’acclamata saga di
libri di Millennium. Salander e il giornalista Mikael
Blomkvist si trovano intrappolati in una rete di spie,
cybercriminali e ufficiali governativi corrotti, mentre tentano di
recuperare un pericoloso programma capace di portare alla
distruzione globale, tenuto in pugno da figure misteriose legate al
passato di Lisbeth.
Diretto da Fede Álvarez e
sceneggiato da Jay Basu & Fede Álvarez e Steven Knight,
Millennium – Quello che non uccide è tratto dal
romanzo scritto da David Lagercrantz. Il film è prodotto da Scott
Rudin, Eli Bush, Ole Søndberg, Soren Stærmose, Berna Levin, Amy
Pascal e Elizabeth Cantillon; con Arnon Milchan, Robert J.
Dohrmann, David Fincher, Line Winther, Skyum Funch, Johannes Jensen
e Anni Faurbye Fernandez in funzione di produttori esecutivi.
Millennium – Quello che non uccide è una produzione
Columbia Pictures e Metro Goldwyn Mayer Pictures.
Millennium – Quello che
non uccide CONTENUTI BONUS ESCLUSIVI NEL FORMATO BLU-RAY E
4K ULTRA HD:
Scene tagliate con il commento del regista
Tutto sulle scene pericolose
La creazione di un mondo: il making of
Millennium – Quello che
non uccide CONTENUTI BONUS NEI FORMATI DVD, BLU-RAY E 4K
ULTRA HD:
Commenti con il regista Fede
Alvarez e lo sceneggiatore Jay Basu
Il sito ufficiale di
Star
Wars ha una sezione dedicata alla creatività dei fan,
e in questa sezione si può notare una serie di immagini che
raffigurano una ricostruzione del Millennium
Falcon, lungo 1,80 metri e largo 1,50. Una perfetta
riproduzione in legno del velivolo più famoso della
galassia: [nggallery id=3170]
A creare questa meraviglia di
artigianato è stato Martin Creaney, ex falegname,
che ha dedicato al lavoro oltre 15 mesi. Adesso la struttura, che
lui chiama “enorme maledetta mostruosità”, è esposta in Australia,
nella sua casa.
Il progetto iniziale era quello di
costruire come oggetto ornamentale da apporre sul tetto, come se
avesse avuto il Falcon conficcato nella casa, ma vista l’opera in
fieri, ha poi deciso di realizzare l’astronave completamente.
L’ultima volta che abbiamo visto
il Falcon al cinema, è stato in Star Wars: Il Risveglio
della Forza, ma lo rivedremo sia ne Gli Ultimi
Jedi, che nel film dedicato ad Han Solo,
in cui forse scopriremo qualche dettaglio in più in merito alla sua
provenienza.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Durate
lo Star Conan Wars, Harrison Ford che era ospite insieme a
JJ Abrams ha distrutti il Millennium Falcon realizzato con
LEGO. Il pezzo era il fiore all’occhiello di Jordan
Schlansky, super fan di Star
Wars. Il Millennium distrutto da Harrison
Ford aveva richiesto 60 ore di lavorazione e aveva un
valore di 5 mila $.
L’attore in un siparietto davvero
comico, ha distrutto il pezzo in circa 12 secondi esatti e
inutile dirvi che la cosa ha generato molta ilarità da come potete
giudicare dal video:
Da oggi, martedì 29 dicembre,
arriva in edicola il primo numero della nuova collezione De
Agostini Publishing che permetterà agli appassionati di
tutte le età di costruire il proprio Millennium
Falcon, la leggendaria astronave di Han Solo che è tornata
al cinema con Star
Wars il Risveglio della Forza.
La serie si chiama “Costruisci
il tuo Millennium Falcon” e vi permetterà di ricostruire
un’esatta copia (scala 1:1 con il modello) del velivolo che
George Lucas ha usato per le riprese de
L’Impero Colpisce Ancora.
Fedele all’originale in ogni minimo
particolare, con tanto di parti mobili e pannelli superiori
removibili, che rivelano la cura con cui sono stati riprodotti
anche gli interni dell’“ammasso di ferraglia più veloce
dell’universo” il Millennium Falcon di De Agostini
Publishing promette di appassionare tutti i modellisti fan della
saga.
Dopo aver raggiunto le
edicole di Francia e Regno Unito
e negli States, dove invece è stato distribuito
online grazie alla piattaforma
ModelSpace,Costruisci
il tuo Millennium Falcon è una collana che i fan italiani di
Star Wars attendevano con ansia.
Una possibilità molto utile e
comoda per tutti i fan italiani è quella di abbonarsi all’opera,
direttamente sul sito ufficiale di De
Agostini Publishing.
La collezione è composta da 100
uscite. In ognuna, oltre ai componenti del modello e alla guida al
montaggio, un dossier che esplora l’universo di Guerre Stellari,
ricco di informazioni, immagini, mappe e schemi riassuntivi che
daranno di entrare davvero nel mondo di Star
Wars.
I fascicoli infatti svelano tutti i
segreti e le curiosità della saga più amata di tutti i tempi: la
storia del Millennium Falcon e dei suoi molti proprietari, le
caratteristiche delle altre astronavi della galassia, i pianeti, le
razze aliene che affollano l’universo fantastico creato dal genio
di George Lucas e tanto altro ancora. Come le
tecniche con cui scenografi, registi e troupe hanno ottenuto, nel
corso di tutti questi anni, gli effetti di realismo e precisione
che hanno stregato il cuore e l’occhio di tutti i fan. Infine, le
istruzioni dettagliate per l’assemblaggio del modello, che
renderanno la costruzione facile anche per i non esperti. Ma non è
finita qui perché sul sito dedicato saranno inoltre disponibili dei
video di montaggio che renderanno ancora più semplice e immediato
la costruzione del Millenium Falcon.
Per chi vuole comprarlo in edicola,
la data da ricordare è il 29 dicembre, quando la prima uscita vedrà
la luce allegata a tre magazine Mondadori: TV Sorrisi e Canzoni, Panorama e
Focus, al prezzo promozionale di € 3.99 da aggiungere
al costo della rivista. Le uscite successive, distribuite nello
stesso modo, saranno disponibili al prezzo di € 12.99.
La trilogia Millennium
dello scrittore StiegLarsson era
già stata adattata nella sua interezza in Svezia con protagonista
l’attrice Noomi Rapace. La trama,
una complessa rete di intrighi, tradimenti e sospetti, si
dimostrava però perfetta per un autore statunitense particolarmente
incline a narrazioni di questo tipo. Si tratta di David
Fincher, celebre per film come Zodiac e The Social Network. Nel
2011 egli assume così il ruolo di regista di quello che verrà
intitolato Millennium – Uomini che
odiano ledonne (in originale
chiamato The Girl with the DragonTatoo), ad oggi
tra i più appassionanti e apprezzati thriller del regista.
Particolarmente crudo e violento,
Fincher decide di non risparmiare nulla allo spettatore,
introducendolo in un contesto quantomai controverso. Ciò si evince
già dai memorabili titoli di testa, una lunga sequenza di due
minuti e mezzo dove il corpo umano dei protagonisti si ibrida
all’elemento tecnologico, liquido e quanto mai invasivo. Allo
stesso modo, nel film, si alternano una serie di personaggi
corrotti nel profondo, che tentano di violentarsi l’un l’altro in
una lotta alla supremazia. Oltre ad essere uno scontro di genere,
il film diventa anche un complesso gioco tra la realtà dei fatti e
la loro apparenza, con i segreti del passato a fare da linea di
demarcazione tra le due cose.
Affermatosi come un grandissimo
successo, con oltre 200 milioni al box office mondiale,
Millennium – Uomini che odiano le donne si è affermato
come uno dei migliori film del suo anno, riconfermando il talento
di Fincher e tutta la sua potenza espressiva. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Millennium – Uomini
che odiano le donne
Protagonista del film è
Mikael Blomkvist, direttore della rivista
“Millennium” ora caduto in disgrazia dopo aver perso una causa
contro un potente uomo d’affari, non avendo avuto prove a
sufficienza per incriminarlo. Nel tentativo di ripulire il proprio
onore, accetta ora di eseguire l’incarico assegnatogli dal ricco
magnate Henrik Vanger. Il giornalista deve
indagare sulla misteriosa morte della nipote
Harriett, avvenuta ormai decenni prima. Alla
ricerca partecipa anche la giovane hacker Lisbeth
Salander, ragazza tanto talentuosa quanto emarginata e
problematica, continuamente costretta a relazionarsi con il tutore
Nils Bjurman, il quale non manca di abusare del
suo potere su di lei.
Mentre cercano di risolvere i propri
problemi personali, Mikael e Lisbeth si trovano a scavare sempre
più nel passato della ricca famiglia Vanger. Più vanno avanti con
le ricerche, però, più emergono torbidi segreti, scandali e
passioni legate a terribili omicidi avvenuti negli anni Trenta e
Quaranta, folli personaggi che contribuiscono a far emergere tutto
il marcio che c’è dietro la perfetta facciata di una ricca famiglia
alto-borghese della fredda Svezia. Ormai del tutto compromessi, i
due si trovano a dover risolvere quanto prima la complessa vicenda,
evitando di venirne inglobati e massacrati.
Millennium – Uomini che odiano
le donne: il cast del film
Ad interpretare il giornalista
Mikael Blomkvist vi è l’attore Daniel Craig, noto per
essere l’attuale James
Bond. Questi si disse da subito interessato alla parte, essendo
rimasto stregato dalla tensione presente nel film. Ad ostacolare la
sua partecipazione al film vi erano però le riprese del nuovo film
di 007 Skyfall. Poiché Fincher insistette per avere Craig,
gli studios di produzione si accordarono sul calendario per
permettergli di recitare in entrambi i film. Per
Millennium, l’attore si trovò inoltre a dover acquisire
diverso peso e a sfoggiare un accento il più neutro possibile, per
risultare credibile nei panni del giornalista svedese.
Accanto a lui, nei panni del ricco
Henrik Vanger si ritrova l’attore premio Oscar
ChristopherPlummer, il quale
decise di aggiungere una certa ironia al suo personaggio. Il ruolo
più complesso per cui trovare un’attrice fu ovviamente quello di
Lisbeth Salander. Fincher considerò numerosissime note attrici,
decidendo infine di affidare la parte a Rooney Mara, che aveva
già avuto un piccolo ruolo nel suo The Social Network. Per
l’attrice, assumere i panni della problematica hacker fu
particolarmente complesso.
Si sottopose ad una trasformazione
fisica, dimagrendo e tingendosi i capelli. Affrontò poi ore di
trucco per applicare i tatuaggi e le ferite che il personaggio
presenta. L’attrice, inoltre, decise di applicare realmente su di
sé i numerosi piercing di Lisbeth, al fine di potersi calare meglio
nel personaggio. Nel film sono poi presenti gli attori
Robin Wright, partner
lavorativa e sentimentale di Blomkivst e Yorick van
Wageningen in quelli di Nils Bjurman, il tutore di
Lisbeth. Joely Richardson è Harriet Vanger, mentre
Stellan Skarsgård è
Martin Vanger.
Il sequel di Millennium –
Uomini che odiano le donne, il trailer e dove vedere il film
in streaming e in TV
A distanza di anni, nel 2018, è
stato realizzato un sequel dal titolo Millennium – Quello che
non uccide (il cui titolo originale è The
Girl in the Spider’s Web). A dirigerlo vi è Fede
Alvarez, mentre il ruolo di Lisbeth Salander è qui stato
affidato a Claire Foy.
Rooney Mara, a riguardo, si è detta profondamente rammaricata di
non aver potuto tornare ad interpretare il personaggio. Questo
nuovo film, ad ogni modo, e basato sul quarto romanzo della serie
Millennium, nonché il primo non scritto da Larsson, il
quale era prematuramente scomparso nel 2004. Da questo progetto,
per il regista, era importante far emergere una certa originalità
rispetto ai precedenti titoli cinematografici. Il racconto si dota
dunque di molta più azione e intrecci narrativi.
In attesa di vedere tale sequel, è
possibile fruire di Millennium – Uomini che odiano le
donne grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è
infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes e
Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di martedì 3 ottobre alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
David Fincher è
tornato. Lo scorso anno ci aveva deliziati tutti con
The Social Network, ma chi di lui ha amato i primi
lavori non poteva accontentarsi di una bella storia e di una
sceneggiatura perfetta. Così Fincher si è dato al remake europeo,
dedicandosi a riportare sullo schermo, a distanza di soli due anni
il romanzo di Stieg Larsson Millennium – Uomini che odiano
le donne.
Il romanzo presenta tutte le
caratteristiche che possono intrigare uno come
Fincher: personaggi corrotti nell’anima,
indagini complicate, una certa dose di violenza. La storia è quella
raccontata anche dal misconosciuto regista svedese Niels Arden
Oplev: un giornalista finanziario con gravi problemi legali e un
hacker dal carattere violento uniscono i loro cervelli (e non solo)
per risolvere un caso di una ragazza scomparsa 40 anni prima.
Torbidi protagonisti di
Millennium – Uomini che odiano le donne sono
da una parte il solido Daniel Craig che con incredibile intelligenza
mette da parte la sua figura di indistruttibile e fiero guerriero
per mettersi nei panni di un uomo messo alla prova dal lavoro e
dalla vita e non troppo padrone degli eventi che gli gravitano
intorno.
Dall’altra Fincher
fa una scelta che desta curiosità affidando il ruolo che fu della
tosta Noomi Rapace alla diafana Rooney Mara, già comparsa in un piccolo ruolo
in The Social Network. La giovane donna presta il
suo corpo al personaggio con agghiacciante duttilità, diventando
davvero la Salander descritta da Larsson, schiva, introversa,
decisa, vendicativa e violenta.
Millennium – Uomini che
odiano le donne
In Millennium – Uomini che
odiano le donne Fincher ci conduce nei meandri della mente
di Lisbeth, nelle sue terribili esperienze e nei suoi folli ma
giustificati gesti di violenza, fino a che non viene coinvolta
insieme a Mikael/Craig nell’indagine assegnatagli dal magnate
dell’industria svedese Vanger/Christopher Plummer, e allora la sua
vita cambia grazie ad una persona gentile.
David Fincher
padroneggia benissimo la storia aiutato per buona parte da un cast
perfetto e in stato di grazia (su tutti Mara) e da una colonna
sonora, composta ancora una volta da quel fenomeno di Trent Reznor,
che si amalgama perfettamente con il racconto, diventando di
supporto quando la scena è coinvolgente e trasformandosi poi in
splendida protagonista nei tempi morti, aiutando così l’equilibrio
del film.
Così come il ritmo del romanzo, il
film risente di una presentazione dei caratteri forse un po’
dilatata, che ci mostra con chiarezza e dovizia di particolari le
condizioni rispettive di Mikael e Lisbeth, ma ritarda a quasi metà
film l’inizio delle indagini, cuore tematico di tutta la
narrazione. Stesso problema si avverte nel finale, quando alla resa
dei conti, succedono tutta una serie di scene, il famoso e temuto
‘spiegone’, che rallentano il film e fanno disperdere un po’ la
sensazione di disagio e angoscia che attanaglia lo spettatore nel
momento clou del film.
Nonostante queste pecche di ritmo,
Fincher realizza un bel film, potente ed emozionante
(nell’ambivalenza del termine) che coinvolge lo spettatore grazie
ad una storia intrigante, dei protagonisti molto bravi ma anche e
soprattutto grazie ad un paesaggio nordico che spezza il
respiro.
Una locandina patinata
in bianco e nero, dark, popolata di cupe luci e ombre come le
infinite sfaccettature dell’animo umano. In primo piano, un uomo
(Daniel Craig) che tiene stretta una donna
minuta, dallo sguardo profondo, capelli punk e piercing ovunque
(Rooney Mara): la ragazza è nuda ma censurata, naturalmente, per
l’occasione.
Sei
anni dopo l’ultimo capitolo della saga e il primo made in USA,
Millennium –
Quello che non uccide mostra inesorabilmente tutti i
limiti e i punti di non ritorno di un’operazione dettata da
esigenze commerciali esplicite, priva dell’intervento salvifico di
un autore con idee vere (vedi David Fincher sulla
riduzione di Uomini che odiano le donne) e di
un’interprete che abbracci con verosimiglianza il carattere
disturbante e spigoloso della protagonista Lisbeth Salander, a cui
avevano già prestato il volto Noomi Rapace e Rooney Mara. Claire
Foy, perfetta Regina Elisabetta in The
Crown, è un’attrice dotata, volenterosa e serissima
nell’approccio, tuttavia non riesce mai a sciogliere
quell’impressione di inadeguatezza al ruolo in senso lato che si
percepisce durante il film, e quel suo essere fin troppo amorevole
(nello sguardo, nella fisicità, perfino nei colori) e inoffensiva
per un personaggio così specifico.
Fede
Alvarez, regista più vezzo all’horror, non ha la
personalità di Fincher (che invece aveva in qualche modo
legittimato il rifacimento del 2012), né soluzioni d’autore
(pensate al montaggio alternato o alle sequenze di flashback di
Uomini che odiano le donne), così decide di fare ricorso alle
formule più classiche dei generi di riferimento, thriller e noir,
finendo per mettere in piedi la solita spy story in stile
supereroistico dove il personaggio principale è una donna fragile
ma tosta, la cui infanzia spezzata torna a farle visita e che si
riconcilierà con un quadro familiare mai risolto.
Davanti
la macchina da presa la Foy si impegna, corre nella neve, incupisce
i suoi occhi infantili, ma cammina sempre sul velluto come
d’altronde ogni reparto tecnico/artistico; non perché sia incapace
di mostrare le varie sfumature della rabbia (qui pare piuttosto
monocromatica rispetto alle precedenti versioni), ma semplicemente
perché costretta in un abito sbagliato, che le sta male. Rifiuta
con il momento storico del Me Too e delle rivendicazioni
femminili l’etichetta di “eroina” quando la realtà del film e il
percorso della sceneggiatura vanno proprio in quella direzione, più
superficiale del previsto e soprattutto infantile.
Di
Millennium, della “vecchia” Lisbeth, della
tensione anche sessuale che l’adattamento di Fincher aveva
imbastito sei anni fa rimane soltanto l’etichetta posta davanti al
titolo e il ricordo quasi evanescente di un cinema che preferisce
seguire l’idea, non la politica, il rischio, non la
difesa.
Tra i tanti personaggi femminili che
negli ultimi anni si sono affermati di più sul grande schermo vi è
certamente quello di Lisbeth Salander, l’esperta
hacker e vendicatrice nata dalla penna di Stieg
Larsson. Arrivata inizialmente sul grande schermo nel 2009
con il volto di Noomi Rapace
nella trilogia Uomini che odiano le donne, La ragazza che
giocava con il fuoco e La regina dei castelli di
carta, questa è poi stata interpretata nel 2011 anche da
Rooney Mara nel
reboot statunitense Millennium – Uomini che odiano le
donne. A distanza di sette anni, nel 2018, il personaggio
è tornato al cinema con Millennium – Quello che non
uccide (qui la recensione).
Questo nuovo lungometraggio, diretto
da Fede Alvarez (regista noto per La casa
e Man in the Dark) e
basato sul quarto romanzo della serie Millennium, nonché
il primo non scritto da Larsson, il quale era prematuramente
scomparso nel 2004. Con il titolo originale di The Girl in the
Spider’s Web, il film ha avuto la sua prima mondiale alla
Festa del Cinema di Roma, per poi ottenere critiche contrastanti
dove si loda per l’interpretazione della protagonista Claire Foy. Da questo progetto, per Alvarez,
era importante far emergere una certa originalità rispetto ai
precedenti titoli cinematografici. Il racconto si dota dunque di
molta più azione e intrecci narrativi.
Con Millennium – Quello che
non uccide si è così ribadita una volta di più la forza di
Lisbeth Salander come personaggio, alla quale si presume verranno
dedicati ulteriori film in futuro, anche per via delle saga
letteraria tutt’altro che conclusa. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi al libro, alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Millennium – Quello che non uccide:
il libro da cui è tratto il film
Prima di morire improvvisamente nel
2004, il giornalista e scrittore svedese Stieg
Larsson riuscì a consegnare alla casa editrice
Norstedts una trilogia di romanzi polizieschi, i
quali costituiscono la prima parte della serie Millennium.
Nelle intenzioni dello scrittore, questa avrebbe dovuto essere
composta in tutto da dieci romanzi. Al momento della morte, però,
egli aveva sviluppato oltre i primi tre soltanto il quarto e il
quinto capitolo. Questi sembrarono dunque destinati a non
concretizzarsi mai davvero, se non fosse che nel 2015 il
giornalista David Lagercrantz decide di prendere
in mano il progetto della serie e farla proseguire.
Nel 2015 pubblica dunque Quello
che nonuccide, su cui si baserà poi il film di
Alvarez, e nel 2017 arriva L’uomo che inseguiva la sua
ombra. Questi, pur presentando una storia frutto delle idee di
Lagercrantz, si basano su quanto lasciato abbozzato da Larsson. Nel
2019, invece, esce il sesto capitolo della serie, stavolta
totalmente ideato da Lagercrantz, il quale ha il titolo La
ragazza che doveva morire. Anche questi nuovi volumi hanno
ottenuto un buon successo, merito della capacità del nuovo
scrittore di allinearsi a quanto stabilito da Larsson. Proprio per
via di queste nuove storie, è lecito immaginare che un giorno
possano esserne realizzate delle trasposizioni per il cinema.
La trama di Millennium – Quello che
non uccide
Il film ha per protagonista
Lisbeth Salander, una hacker con un passato di
abusi e violenze famigliari. Proprio memore di quelle brutte
esperienze, Lisbeth è ora divenuta una spietata vendicatrice che
impedisce agli uomini di perpretrare ulteriori violenze sulle
donne. Un giorno Lisbeth si vede poi assunta da uno scienziato
informatico, Frans Balder, per rientrare in
possesso di un software che aveva inventato, capace di distruggere
le sicurezze nazionali. Nel corso di questa missione Lisbeth verrà
presa di mira dagli Spiders, un gruppo di criminali che vuole
appropriarsi del programma e sequestrare August,
figlio di Balder, per ottenere le password necessarie. Ben presto,
la vendicatrice si renderà conto di come in quella vicenda ci sia
molto del suo passato, tornato per fare i conti.
Il cast del film
Ad interpretare la hacker Lisbeth
Salander, come anticipato, vi è l’attrice Claire Foy.
Affermatasi grazie alla serie The Crown
e vista anche in Estranei,
questa è stata scelta da Alvarez per la sua grande capacità di
comunicare con lo sguardo senza proferire parola. Una
caratteristica che la rende molto simile al personaggio della
vendicatrice. La Foy, inoltre, conosceva già bene la saga
letteraria, ed espresse subito il suo interesse a ricoprire il
ruolo di Lisbeth. Prima di lei, però, erano state considerate per
il ruolo anche Scarlett Johansson,
Natalie Portman e Alicia Vikander.
Rooney Mara si è invece dichiarata particolarmente
delusa dalla mancata possibilità di riprendere il personaggio.
Per dar vita al look del
personaggio, fu poi la stessa Foy a suggerire che ogni piercing
dovesse essere differente dagli altri. Questo avrebbe lasciato
supporre che ognuno è stato fatto in un momento differente della
sua vita e porta con sé una propria storia. Nel film sono poi
presenti gli attori Sverrir Gudnason nei panni del
giornalista Mikael Blomkvist e Lakeith Stanfield
in quelli di Edwin Neeham. Stephen Merchant è
Frans Balder, mentre Vicky Krieps è la direttrice
di Millennium. Dalla parte degli antagonisti si ritrovano
invece Sylvia Hoeks nei panni di Camilla, capo
dell’organizzazione Spider, e Claes Bang in
quelli di Jan Holster, suo braccio destro.
Ci sarà un sequel?
Come noto, il film l’adattamento del
quarto romanzo della serie. Ad oggi, privi di un adattamento
cinematografico ci sono ancora L’uomo che inseguiva la sua
ombra (2017) e La ragazza che doveva morire (2019).
Nel 2021 la svedese Karin Smirnoff si è impegnata a continuare la
serie con altri tre titoli, il primo dei quali è uscito in Italia
nell’ottobre 2023: Il grido dell’aquila. C’è dunque spazio
per riportare nuovamente Lisbeth Salander sul grande schermo come
protagonista di uno di questi due racconti. Tuttavia, ad oggi non
si è ancora parlato di un sequel e complice di questo momento di
stallo potrebbe essere lo scarso risultato al box office di
Millennium – Quello che nonuccide, arrivato ad un incasso di 35.2 milioni di
dollari a fronte di un budget di circa 42.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di
Millennium – Quello che non uccide grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
25 marzo alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.