Ewan McGregor
interpreterà la versione adulta di Danny Torrance
in Doctor
Sleep, annunciato sequel di Shining
anch’esso tratto dal bestseller di Stephen King. A
confermare il casting dell’attore è Variety.
In regia ci sarà Mike
Flanagan, che di recente ha diretto per NetflixGerald’s Game, ennesimo
adattamento di un’opera di King. La Warner Bros. mette dunque la
parola fine ad un progetto che dura ormai da molti anni: si era già
parlato di un possibile prequel intitolato The Overlook
Hotel, tuttavia è soltanto grazie al successo di
IT che gli studios hanno affrettato la produzione
di Doctor Sleep.
Nel romanzo
vediamo Danny Torrance, ormai adulto, sopportare il trauma vissuto
all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso
del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo
che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di
avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono
per aiutare i morenti in un ospizio…
Emily Dickinson è
considerata una delle più grandi poetesse del suo tempo, e grazie
al film A Quiet Passion, del regista britannico
Terence Davies, ha
modo di rivivere sul grande schermo attraverso l’interpretazione di
Cynthia Nixon, che lasciati i
panni di Miranda della serie Sex and the City, si immerge con
grande in quelli ottocenteschi della poetessa.
A Quiet Passion
racconta la vita della celebre poetessa Emily
Dickinson, dalla gioventù di ragazza ostinata e ribelle,
alla maturità di donna travagliata e complessa che ha trovato nella
poesia rifugio e conforto, dal rapporto con i famigliari a quello
con la società e la religione.
Esistono molteplici opere in costume
dedicate a celebri poeti e romanzieri, ma il film di
Terence Davies sembra avere una marcia in più. Pur
ripercorrendo in maniera agiografica la vita della poetessa, Davies
riesce ad esaltare con l’eleganza stilistica che gli è propria,
l’atmosfera che la lettura delle poesie della Dickinson emana. Egli
compone una messa in scena ricca, sontuosa, e su questa si sofferma
per estrapolarne i piccoli dettagli, i piccoli attimi cari alla
poetessa. Il suo cinema, come da lui stesso definito, costringe con
i suoi tempi dilatati e le lunghe inquadrature a guardare più a
fondo di quanto normalmente avviene. È per questo che i momenti più
importanti del film risultano anche i più difficili da digerire,
ricchi di un’emotività che richiede uno sforzo di sopportazione non
indifferente.
Nel suo provocare lo spettatore,
Davies ottiene così il risultato di dar vita ad un film
d’atmosfera, dove tutte le emozioni e le passioni sono, come da
titolo, sommesse, ma proprio per questo ancor più in grado di
incidere nel cuore dello spettatore. A conferire ulteriore pregio
al film vi è l’interpretazione di Cynthia Nixon,
che nel suo impersonare l’Emily della maturità restituisce con
delicatezza, intensità e profondità tutte le sfumature di
un’artista tanto amata quanto enigmatica.
Certo il film, nella sua durata di
poco più di due ore, presenta alcuni passaggi non supportati da
un’efficace scrittura, e che risultano per tanto poco convincenti o
coinvolgenti. L’operazione cinematografica tentata da Davies non è
certo semplice, e il suo uso della dilatazione temporale può in più
di un momento stancare la visione.
Tuttavia per la delicatezza con cui
i principali temi cari alla poetessa vengono trattati,
difficilmente si potrà rimanere estranei al film. La paura di una
vita nella norma, la paura della morte e dell’ignoto oltre la
morte, e allo stesso tempo l’elogio della bellezza, sono tematiche
universali nelle cui sfumature ognuno potrà riconoscersi. Attento
nell’evocare gli stati d’animo di una figura complessa come la
Dickinson, il regista fonde il film sulla sua vita al film sulla
sua poesia, ottenendo un’opera in grado di ragionare da più punti
di vista sulla materia in esame.
Ecco un video che riassume il cast
adulto di IT – Capitolo Secondo, che arriverà nel
2019 e continuerà a raccontare la sfida del Club dei Perdenti con
Pennywise.
L’uscita nelle sale
di IT – Capitolo Secondo è fissata
al 6 settembre 2019. Le riprese, sempre in
mano a Andy Muschietti, cominceranno a
Giugno a Toronto presso i Pinewood
Studios per quanto riguarda i teatri di posa, mentre
si suppone che Port Hope tornerà a essere Derry. La data di inizio
è 18 Giugno, mentre le riprese dovrebbero concludersi tra Ottobre e
Novembre.
Il Capitolo
Secondo ci riporterà a Derry, dopo 27 anni dalle
vicende raccontate nel film uscito a Ottobre, e vedrà i Perdenti,
ormai adulti, affrontare di nuovo le loro più profonde paure e la
creatura sotto le sembianze di Pennywise.
È stato distribuito il primo trailer
italiano di Giochi di Potere, il nuovo film di
Per Fly con protagonisti Theo James, Ben
Kingsley e Jaqueline Bisset. Il film
arriverà nelle sale italiane dall’11 luglio.
https://www.youtube.com/watch?v=PJjg6-4hh9M
Un giovane talentuoso e pieno di
ideali ottiene finalmente il lavoro dei suoi sogni alle Nazioni
Unite. Ma a volte i sogni nascondono una cruda e sconfortante
realtà. Tacere o raccontare quello che non avrebbe mai dovuto
scoprire, mettendo a repentaglio tutto, persino la propria vita e
quella della donna che ama? Ispirato all’autobiografia di Michael
Soussan, Backstabbing for Beginners: My Crash Course in
International Diplomacy, Giochi di Potere
racconta l’inquietante dietro le quinte del programma
“Oil-for-food” (letteralmente petrolio in cambio di cibo),
attivato dalle Nazioni Unite dal 1995 al 2003. Uno scandalo che
coinvolse moltissimi Paesi, Italia compresa, proprio per le
tangenti pagate al governo iracheno di Saddam Hussein in cambio di
milioni di barili di greggio. A dare il volto al protagonista di
questo incalzante political thriller è Theo James
(le saghe Divergent e Underworld) affiancato dal
Premio Oscar® Ben Kingsley e dall’affascinante
Jacqueline Bisset. Il film arriverà nelle sale
italiane l’11luglio distribuito
da M2 Pictures.
L’associazione della Stampa Estera
in Italia annuncia i vincitori della 58a edizione
dei Globi d’Oro, i premi della Stampa estera al cinema italiano,
che saranno consegnati questa sera durante la cerimonia di
premiazione, a inviti, a Villa Medici, insieme con i premi
speciali: il Globo d’Oro alla
Carriera al regista Gianni
Amelio, il Gran Premio della Stampa
Estera a L’esodo di
Ciro Formisano.
I titoli che concorrono al premio
Globo D’Oro vengono selezionati ogni anno dal comitato cinema della
Stampa Estera, fra le opere della stagione in corso. I premi
vengono assegnati con votazione, da una giuria di trentatré
giornalisti stranieri. Quest’anno sono stati selezionati 31
lungometraggi, 71 documentari e 90 cortometraggi.
Il Comitato Cinema della Stampa
Estera è composto da: Richard Heuzé, Tatiana Covor, Peter
Loewe, Bernard Bedarida, Carmen Del Vando,
Teresa Bustelo.
A seguire l’elenco dei
premi assegnati con le motivazioni.
MIGLIOR
CORTOMETRAGGIO
Stai
Serenodi Daniele Stocchi
Motivazione
Per come illustra, con assoluta
economia di tempo e mezzi, e senza mai cadere nella pedanteria o
nel pietismo, lo smarrimento e la vergogna dei tanti che perdono il
lavoro ma sono invitati ad essere sereni. Quelli che, diventati i
nuovi poveri, sono costretti a fingere che tutto va bene.
MENZIONE SPECIALE al
cortometraggioNumeruomini di
Gianfranco Ferraro
Motivazione
Una speciale menzione va a
“Numeruomini”, prodotto dalla ONG CESVI di Bergamo, realizzato con
il sostegno di Brembo, che si occupa di integrazione di migranti
minorenni arrivati in Italia da soli. Ci è sembrato giusto
incoraggiare questa collaborazione tra una ONG e una grande azienda
con l’augurio che anche altre realtà come queste possano seguirne
l’esempio di responsabilità sociale.
MIGLIOR
DOCUMENTARIO
Caravaggio – L’anima e
il
sanguedi Jesús Garcés Lambert
Motivazione
A partire dai documenti
originali dopo un’approfondita indagine in diversi archivi storici,
la narrazione si sviluppa su due livelli: quello della digressione
artistica con un’eccellente citazione dei luoghi e delle opere
dell’artista, mentre l’uomo viene esplorato attraverso scene
evocative e simboliche, come metafore della condizione esistenziale
di Caravaggio, consentendo di entrare nella sua mente, nei suoi
impulsi irrefrenabili.
MIGLIOR MUSICA
Dove non ho mai
abitato– Pino
Donaggio
Motivazione
Per aver saputo completare, con
le sue composizioni musicali raffinate, l’atmosfera elegante e
sofisticata raccontata da Paolo Franchi nel film “Dove non ho mai
abitato”, e sublimare i sentimenti e le emozioni dei due
protagonisti.
MIGLIOR
FOTOGRAFIA
The Place–
Fabrizio Lucci
Motivazione
Per aver dato una luce
particolare al lato oscuro che c’è in noi e aver punteggiato di
molteplici sfumature l’interno cupo di un bar romano nel quale si
confidano insospettabili protagonisti.
MIGLIOR OPERA
PRIMA
Maria per
Romadi Karen Di
Porto
Motivazione
Perché il cinema è questo, farci
guardare la realtà da un punto di vista sempre nuovo e il cinema di
Karen Di Porto guarda il mondo con gentilezza e sottile ironia.
“Maria per Roma” si muove tra inconcludenti casting, usuali
approfittatori ed esilaranti personaggi con la leggerezza di una
piuma.
MIGLIOR
COMMEDIA
Ammore e
malavitadei
Manetti Bros.
Motivazione
Per aver saputo trasformare la
classica commedia all’italiana in una pittoresca Sceneggiata
Napoletana, fatta di crisi isteriche, grandi sentimenti e
sparatorie ma senza dimenticare l’amore, anzi, l’Ammore e la
musica neomelodica, due inimitabili caratteristiche
partenopee!
MIGLIOR
SCENEGGIATURA
La ragazza nella
nebbia – Donato Carrisi
Motivazione
A Donato Carrisi per
aver trasformato il suo romanzo criminale in una sceneggiatura
spettacolare che rende i personaggi credibili e fedeli sullo
schermo conservando l’intensità e tutta l’atmosfera del suo
libro.
GRAN PREMIO DELLA STAMPA
ESTERA
L’esodo di Ciro Formisano
Motivazione
Un film dal grande coraggio che
riflette una realtà invisibile, scomoda ma estremamente vera.
Un’immagine forte della frattura esistente tra il “palazzo” e la
vita vera. Un vero film politico.
Un esempio anche di perfetta
simbiosi tra il lavoro del regista e l’interpretazione eccezionale
dell’attrice Daniela Poggi.
MIGLIOR ATTRICE
Paola Cortellesi – Come
un gatto in tangenziale
Motivazione
A Paola Cortellesi che
fin dalla prima immagine di “Come un gatto in tangenziale” provoca
un’immediata empatia nello spettatore: il suo tono a volte verace a
volte dolce fa di lei una delle attrici più spiritose del cinema
italiano.
MIGLIOR ATTORE
Luca
Marinelli – Una
questione privata
Motivazione
Luca Marinelli che in “Una
questione privata” mostra la sua totale devozione al cinema dando
di nuovo una grande prova di recitazione nell’ultimo gioiello
diretto da Paolo e Vittorio Taviani.
Toni
Servillo – La ragazza nella
nebbia
Motivazione
A Toni Servillo, attore che ci
ha regalato un Andreotti surreale, un Berlusconi con una
somiglianza da brivido per arrivare al corrotto e alternativo
ispettore Vogel, con una tale bravura e naturalezza come se fosse
al ristorante e si godesse la vita mentre passa dal primo al
secondo.
MIGLIOR FILM
L’intrusa di Leonardo Di
Costanzo
Motivazione
Per aver sfidato il pubblico
scegliendo un racconto frammentario che va ad incastrarsi come un
puzzle logico e visivo fino alla sorprendente soluzione: il mosaico
è completo.
GLOBO
D’OROALLA CARRIERA a
Gianni Amelio
Motivazione
A Gianni Amelio che ci ha
regalato tanti gioielli cinematografici, da “Colpire al cuore”,
“Porte aperte”, “Il ladro di bambini”, fino a “La tenerezza”,
descrivendo nel suo cinema indimenticabili figure paterne,
rendendole centri di gravitazione creativa attorno ai quali
costruire storie meravigliose.
L’Associazione della
Stampa Estera in Italia, fondata nel 1912, conta
350 corrispondenti esteri che rappresentano media di 54
Paesi.
Ecco il primo teaser trailer
italiano di
The Nun – La Vocazione del Male, il film spin off del
franchise di The Conjuring,
con Demian Bichir, Taissa Farmiga, Jonas Bloquet,
Charlotte Hope, Ingrid Bisu, Bonnie Aarons e diretto
da Corin Hardy. Il film arriverà nelle sale
italiane il 20 ottobre.
James Wan, regista
dei due horror di successo “L’evocazione – The Conjuring” e “The
Conjuring – Il caso Enfield”, torna ad esplorare un nuovo angolo di
questo oscuro universo attraverso il film
The Nun – La Vocazione del Male. Diretto da Corin
Hardy (“The Hallow”) è prodotto dallo stesso Wan e da Peter Safran,
produttore anche dei film della serie “The Conjuring”.
Quando una giovane suora di
clausura si toglie la vita in un’abbazia della Romania, un prete
con un passato burrascoso e una novizia sul procinto di prendere i
voti, vengono inviati dal Vaticano per fare luce sull’evento.
Insieme scopriranno il diabolico segreto dell’ordine. Mettendo a
repentaglio non solo le proprie vite, ma anche la loro fede e le
loro anime, si troveranno ad affrontare una forza malvagia che ha
le sembianze della stessa suora demoniaca che ha terrorizzato il
pubblico in “The Conjuring – Il caso Enfield” mentre l’abbazia
diventerà un campo di battaglia tra i vivi e i dannati.
In
The Nun – La Vocazione del Male il candidato Premio
Oscar Demian Bichir (“Per una vita migliore”) interpreta Padre
Burke, Taissa Farmiga (“American Horror Story” per la Tv) il ruolo
di Sorella Irene e Jonas Bloquet (“Elle”) quello di Frenchie, un
abitante del luogo. Il cast include anche Charlotte Hope
(“Il Trono di
Spade” per la Tv) nel ruolo di Sorella Victoria, Ingrid Bisu
(“Vi presento Toni Erdmann”) in quello di Sorella Oana, mentre
Bonnie Aarons riprende lo stesso ruolo di “The Conjuring – Il caso
Enfield”, quello della suora. Hardy dirige
The Nun – La Vocazione del Male da una
sceneggiatura di Gary Dauberman (“It”), tratta da un racconto di
James Wan e Gary Dauberman. I produttori esecutivi sono Dauberman,
Todd Williams e Michael Clear.
Nello staff di Hardy il direttore
della fotografia Maxime Alexandre (“The Voices” e “Annabelle 2:
Creation”), la scenografa Jennifer Spence (“Annabelle 2: Creation”,
“Lights Out – Terrore nel buio” e i film della saga di
“Insidious”), i montatori Michel Aller (“Lights Out – Terrore nel
buio”, “Paranormal Activity 5”) e Ken Blackwell (“Venerdi 13”), la
costumista Sharon Gilham (“Black Mirror” per la Tv). Le musiche di
“The Nun” sono di Abel Korzeniowski (“Animali Notturni”). Una
presentazione New Line Cinema, una produzione Atomic Monster /
Safran Company, “The Nun”, nelle sale italiane a partire dal 20
Settembre 2018, sarà distribuito da Warner Bros. Pictures, una
società della Warner Bros. Entertainment.
A pochi minuti dalla pubblicazione
delle prima immagine ufficiale di
Steve Trevor sul set di Wonder Woman 1984 (questo il titolo confermato
del sequel) da parte di Patty Jenkins, ecco
arrivare anche il primo scatto della protagonista, Gal
Gadot.
È stato confermato dalla
regista Patty Jenkins durante lo
scorso CinemaCon che Wonder
Woman 2 sarà ambientato negli anni Ottanta,
rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le
avventure di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Vi ricordiamo che le riprese
di Wonder Woman 2si svolgeranno
in America (e non più in Inghilterra), tra la Virginia del Nord e
il Distretto della Columbia. Per ora il titolo di lavorazione
del film è Magic Hour, ma abbiamo ragione di
sperare che il titolo definitivo verrà rivelato prossimamente dalla
Warner Bros.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pscal, di cui
non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà
ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata
curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Ciò che si vociferava qualche
settimana è stato appena confermato da Patty
Jenkins: con un tweet a sorpresa, la regista ha appena
condiviso la prima foto di Wonder Woman 2 con…Steve
Trevor!
È stato confermato dalla
regista Patty Jenkins durante lo
scorso CinemaCon che Wonder Woman 2 sarà
ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca
iconica in cui svolgere le avventure
di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Vi ricordiamo che le riprese
di Wonder Woman 2 si svolgeranno in
America (e non più in Inghilterra), tra la Virginia del Nord e il
Distretto della Columbia. Per ora il titolo di lavorazione del
film è Magic Hour, ma abbiamo ragione di
sperare che il titolo definitivo verrà rivelato prossimamente dalla
Warner Bros.
Il film vedrà ancora come
protagonista Gal Gadot opposta
a Kristen Wiig, scelta per interpretare la
villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pscal, di cui
non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà
ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata
curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Wonder Woman
2 arriverà al cinema il 1 novembre
2019.
Dopo lo straordinario successo
ottenuto al box office italiano, il film di Stanley
Kubrick tornerà nelle sale italiane martedì 19 e mercoledì
20 giugno. Per continuare a celebrare il 50° anniversario di uno
dei più grandi capolavori cinematografici del XX secolo, Warner
Bros. Pictures riporterà 2001: Odissea nello
Spazio in cinema selezionati come evento speciale, in
versione rimasterizzata 4K.
Grande ammiratore dello scomparso
cineasta americano, Christopher Nolan ha lavorato
in collaborazione con il team di Warner Bros. Pictures al processo
di masterizzazione.
Christiane Kubrick
ha detto: “Sono felice che 2001: Odissea nello spazio esca di
nuovo al cinema. Se Stanley fosse ancora tra noi, ammirerebbe il
cinema di Christopher Nolan, che ringrazio a nome di tutta la
famiglia per il supporto dato al film”.
Nolan afferma: “Uno dei miei
primi ricordi da spettatore è l’aver visto 2001: Odissea nello
Spazio di Stanley Kubrick in 70mm, al Leicester Square Theatre di
Londra, con mio padre. L’opportunità di essere coinvolto nel
ricreare questa esperienza per una nuova generazione, introducendo
la nuova copia del capolavoro di Kubrick in tutta la sua gloria
analogica, è un onore e un privilegio”.
Bryan Singer sarà
accreditato come regista nei credits di Bohemian
Rhapsody. Il regista degli X-Men
aveva lasciato la produzione del film a riprese non ancora
terminate in coincidenza con le accuse di molestie contro di lui a
seguito dello scandalo Weinstein. Dopo il licenziamento, Singer ha
affrontato una causa con l’accusa di aver stuprato un teenager.
Come si legge su Collider, il
nuovo numero di Empire riporta che Bryan Singer è
stato accreditato come regista del film, nonostante le riprese
siano poi state portate a termine da Dexter Fletcher (Eddie the
Eagle). Il produttore del film, Graham King, ha dichiarato
a Collider: “Bryan Singer è il regista accreditato del film. In
pratica, Bryan ha avuto dei problemi personali. Voleva che le
riprese si interrompessero per risolverli, ma il film doveva essere
finito. Questo è accaduto e non si è trattato di reinventare il
progetto. Avevamo solo bisogno di qualcuno che finisse il lavoro, e
Fletcher ci ha fatto un grande favore.”
Oltre a Rami
Malek, che interpreterà Freddie Mercury,
nel film ci saranno Ben Hardy, che sarà il
batterista Roger Taylor, Gwilym
Lee il chitarrista Brian May e
Joe Mazzello sarà invece il bassista John
Deacon.
Bohemian Rhapsody, recensione del film
con Rami Malek
Quando George Lucas
ha ceduto alla Disney le sue proprietà Lucasfilm, ha rinunciato a
qualsiasi potere decisionale sugli sviluppi futuri del franchise di
Star
Wars. Certo, tutti i coinvolti si rivolgono a lui come
a un vate tutelare per avere benedizioni e approvazioni, ma alla
fine sono la Disney e la nuova direzione della Lucasfilm che
prendono decisioni.
Di recente però Lucas ha avuto la
possibilità di accennare a quelle che erano le sue idee per la
trilogia sequel, parlando di creature nuove, determinanti per la
storia, i Whills, che si nutrono di… Forza.
La dichiarazione di George
Lucas è stata subito seguita da una spiegazione in cui il
regista si dice sicuro che se le sue idee fossero state portate
avanti, i fan sarebbero stati furiosi, come come è accaduto per
La Minaccia Fantasma e così come sta accadendo
anche al nuovo corso segnato da Episodio VIII.
Star Wars: Episodio
IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto
da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20
dicembre 2019.
Confermati nel cast Daisy
Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar
Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà
risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.
Nel corso dell’ultima decade i
Marvel Studios hanno portato sul
grande schermo la formazione degli Avengers al
completo, prima introducendo alcuni dei membri fondatori in
solitario (come Iron Man, Thor e
Captain America), e successivamente gli altri (in
attesa che vengano sviluppati nuovi standalone, vedi Vedova
Nera o Occhio di Falco).
E sebbene i fan abbiano apprezzato
la rappresentazione dei Vendicatori al cinema, ci sono ancora dei
dubbi circa i loro rapporti, la caratterizzazione dei poteri e
delle lacune narrative ancora irrisolti dai film.
Ecco di seguito 15 cose dei
film sugli Avengers che non hanno senso, raccolte da
ScreenRant:
Non si aiutano fra loro nei film “solisti”
Un esempio calzante di
questo “problema” è l’episodio di Spider-Man: Homecoming, in
cuiPeter Parker affronta da
solo Avvoltoio senza l’intervento di Iron
Man. Ma perché il ben più esperto e saggio Tony Stark non
interviene?
Altro esempio
riguarda Thor e la battaglia contro
Malekith in The Dark World,
oppure lo stesso Tony Stark quando indagava su una serie di
attacchi terroristici in Iron
Man 3: entrambi gli incidenti hanno minacciato la
sicurezza dell’umanità a livello globale, eppure la gravità del
problema sembra non aver richiamato l’attenzione degli altri
Vendicatori.
Nessuna menzione agli agenti dello S.H.I.E.L.D. o ai
Defenders
A
differenza dell’universo DC, che ha mantenuto separati cinema e
serie televisive, il MCU ha effettuato dei
crossover tra i due mezzi anche se né i
Defenders né gli agenti dello
S.H.I.E.L.D. vengono nominati nei film.
E mentre il mondo
continua a ricevere minacce sempre più catastrofiche, è davvero
difficile credere che questi due schieramenti (i Vendicatori al
cinema, Defenders e SHIELD in tv) vivano nello stesso
paese…
Il governo condanna i Vendicatori per aver salvato New York e
Washington
Nei fumetti
accade che gran parte dei cittadini americani vogliono far varare
il Superhuman Registration Act per “limitare” l’operato dei
Vendicatori e prevenire futuri disastri. Nel MCU invece, gli accordi di
Sokovia sono il frutto di una manovra del governo che vuole
incolparli per aver distrutto intere città e provocato morti, con
il solo scopo di “salvare” più persone possibili.
Facendo così però, è
come se il Governo non abbia riconosciuto l’inestimabile contributo
dei Vendicatori, senza contare che il mondo non sarebbe oggi lo
stesso dopo le minacce di Loki e
dell’Hydra.
Lo sviluppo dei personaggi viene abbandonato nei film sugli
Avengers
I film
sugli Avengers hanno fatto di tutto per assicurare
ad ogni personaggio il giusto tempo sullo schermo, tuttavia lo
sviluppo delle loro personalità è stato quasi abbandonato nel corso
del MCU, in alcuni casi
annullato.
Alla fine di
Iron Man 3, Tony Stark avvia il
Clean Slate Protocol, giurando di voler trascorrere più tempo con
Pepper, ma all’inizio di Age of Ultron, lo
rivediamo di nuovo al fianco dei Vendicatori come se nulla fosse
accaduto.
Più recentemente, lo
sviluppo del personaggio di Thor in
Ragnarok – dove l’eroe raccoglie l’eredità del
padre e impara ad essere forte anche senza il suo martello – viene
subito annullato in Infinity War quando impugna la
sua nuova arma, lo Stormbreaker.
In Civil War gli Avengers più forti restano in panchina
Il miglior
esempio di questo “problema” viene fornito da Captain America: Civil
War, dove Thor che
Hulk non compaiono. È evidente che se almeno
uno fra questi due personaggi si fosse unito allo scontro fra
Vendicatori in aeroporto, avrebbe facilmente chiuso i conti e
regolato la tensione fra gli schieramenti.
Visione è un altro eroe che è stato per lo
più tenuto in disparte durante la maggior parte del MCU, magari perché effettivamente
troppo potente fin dalla sua introduzione, e l’unico modo per
mantenere la lotta interessante era attribuirgli un conflitto
interiore che lo rendeva riluttante a prendere
posizione.
In Infinity War Steve e Natasha sono “sorpresi” di rivedere
Bruce
Era chiaro fin dall’inizio
che, date le ambizioni del film,Avengers: Infinity War
avrebbe messo da parte alcuni archi narrativi di dati personaggi
per favorire la storia principale.
Per questo l’
imbarazzante reunion tra Steve Rogers,
Natasha Romanoff e Bruce Banner
ha lasciato un po’ di dubbi tra i fan, per il modo in cui è stata
ripresa: quando Bruce si ricongiunge finalmente con i Vendicatori
nel Wakanda, Steve e Natasha sembrano “stupiti” della sua presenza.
Comprensibile la reazione di Natasha, che ha avuto una sorta di
relazione sentimentale con lui, ma il momento ha creato un
imbarazzo non necessario.
Sono gli artefici dei loro stessi “problemi”
Se
escludiamo Infinity War, i Vendicatori sono sempre
usciti vittoriosi dalle loro battaglie per salvare il mondo,
tuttavia alcune minacce sembrano esser state create direttamente da
loro.
Ultron è l’esempio perfetto di questa
affermazione. Tony Stark e Bruce
Banner hanno infatti creato inavvertitamente
l’intelligenza artificiale che minaccia il genere umano.
Il livello dei loro poteri cambia a seconda della storia
I fan amano
discutere su quale sia il più potente degli
Avengers ma quando gli eroi vengono messi a
confronto nei film, emergono alcune contraddizioni
evidenti.
Basta guardare i
personaggi di Thor e Iron Man:
nel suo primo standalone, il Dio del Tuono sembra avere poteri
quasi inarrestabili, ma già in Avengers riesce a
malapena a reggere il confronto con Iron Man.
Dov’è finito Nick Fury dopo il primo Avengers?
Nick Fury
è stato il collante dei Vendicatori, colui che ha assemblato questo
team di supereroi per salvare il mondo, tuttavia non è chiaro dove
sia andato e che fine abbia fatto dopo gli eventi del primo
Avengers.
Fury è rimasto, forse
convenientemente a livello di trama, in disparte quando i
Vendicatori hanno avuto più bisogno di lui, e senza il suo
contributo li abbiamo visti dividersi in due fazioni (Civil
War) o capitolare dopo lo schiocco delle dita di
Thanos.
Perché non hanno combinato le loro tecnologie prima?
Prima che
Shuri entrasse in scena, Tony
Stark era l’eroe più esperto di tecnologia, ma c’è una
parte dei fan che si chiede come mai il magnate non abbia offerto
ai suoi colleghi gli stessi congegni di Iron
Man.
Certo,
Captain America e Hulk sono quasi
indistruttibili, ma Vedova Nera e Occhio
di Falco? Non avrebbero avuto bisogno di maggiore
protezione mentre andavano in battaglia?
Tony ha hackerato i sistemi dello S.H.I.E.L.D. ma non ha
trovato nulla sull’HYDRA
Nel primo
film sugli AvengersTony Stark
riesce ad hackerare i sistemi dello S.H.I.E.L.D.
pur non trovando nulla di utile sull’organizzazione segreta
dell’HYDRA.
I computer non
contengono alcun riferimento al fatto che lo SHIELD sia in realtà
manovrato dall’ HYDRA, e questo perché i piani non erano ancora
stati completamente sviluppati nel MCU.
Perché non hanno reclutato periodicamente nuovi eroi?
Sei eroi
sono davvero abbastanza per salvare il mondo? Nel corso degli anni
alcuni membri si sono uniti al team dei Vendicatori, ma quasi tutti
“per caso”, come Scarlet Witch e
Quicksilver, mentre abbiamo visto Tony Stark
portare Peter Parker nel gruppo durante Civil
War.
Ma perché non hanno reclutato periodicamente nuovi
eroi? Il dubbio resta.
Sono tutti divertenti
Al centro
dei discorsi che paragonano l’universo Marvel quello
DC, c’è il fatto che i film del MCU sono troppo scherzosi
e che lo spettatore non avverte quasi mai il vero peso di un mondo
sull’orlo della distruzione.
E in effetti non ha
molto senso che ogni personaggio Marvel sia un specie di
cabarettista…
Perché Civil War non è un film sugli Avengers?
Civil War è stato uno dei più grandi eventi
nella storia dei fumetti Marvel e molti fan erano entusiasti
all’idea di vedere riprodotto l’epico scontro fra Vendicatori al
cinema.
Ma vista l’adunanza
di eroi, perché non chiamare il film Avengers: Civil
War invece di inserirlo nel franchise di Captain
America?
Non hanno un protocollo per “salvare” il mondo
Alla fine
del primo film sugli Avengers, ognuno dei sei eroi
prende la sua strada senza sottoscrivere ulteriori protocolli per
eventuali nuove missioni.
E mentre
Nick Fury è certo che i Vendicatori sapranno
subito quando è arrivato il momento di riunirsi, è davvero strano
che da con tutta questa tecnologia avanzata a loro disposizione,
non abbiano una linea diretta per comunicare l’uno con
l’altro.
Anche Jon
Bernthal si unisce al cast di Ford vs.
Ferrari, il biopic diretto da James
Mangold che sembra assumere contorni sempre più nitidi,
grazie anche al fatto che nel cast sono stati confermatiChristian
Bale e Matt Damon.
L’attore di The
Punisher sarà Lee Iacocca, un executive del marketing
alla Ford che è poi diventato Presidente e CEO della Chrysler
durante la sua carriera. Il ruolo poteva essere di Jon
Hamm che ha però rifiutato la parte aprendo la strada
a Jon Bernthal, con lui in Baby
Driver.
Prodotto dalla 20th Century Fox,
Ford vs Ferrari racconterà la storia vera
dietro l’opera di un intrepido gruppo di ingegneri incaricati
da Henry Ford II di sconfiggere il
dominante team Ferrari al Le Mans World
Championship del 1966.
Matt Damon vestirà i panni di Carol
Shelby, ingegnere meccanico che progettò il modello GT 40 per Ford
mentre Christian Bale interpreterà il pilota Ken Miles.
La sceneggiatura verrà curata
da Jez e John-Henry Butterworth, autori
di Edge of Tomorrow, che lavoreranno allo
script con Mangold.
Le molte foto e di numerosi video
trapelati dal set di Avengers 4 e dalle riprese
aggiuntive in corso, hanno confermato, senza quasi possibilità di
errore, che il film sarà ambientato, almeno in buona parte, durante
la Battaglia di New York, centro narrativo di
The Avengers (2012).
Questo può voler dire che i
protagonisti superstiti troveranno il modo di ritornare a quel
momento, presumibilmente con un viaggio nel tempo, non sappiamo
ancora come, e che in quell’occasione deve essersi verificato un
evento determinante. Quindi, appurato che i Vendicatori
torneranno alla Battaglia di New York, plausibilmente con il
viaggio nel tempo, perché tornare proprio in quel momento? Cosa è
accaduto?
Da questo momento in poi ci muoviamo
nel campo delle teorie, e potrebbero essercene diverse che
giustificano il ritorno a quel momento particolare.
Dal punto di vista della narrazione,
seguendo l’idea che Avengers 4 è il culmine di
tutto ciò che è stato raccontato nel franchise, ha senso tornare
alla prima volta che i Vendicatori si sono riuniti. La Battaglia di
New York è la missione di debutto della squadra, e considerando che
Avengers 4 sarà il canto del cigno per alcuni dei
membri originali, è giusto guardare indietro alla prima volta che
hanno unito le forze. In questo modo si potrebbe anche celebrare il
gruppo che da sei membri è arrivato ad abbracciare tutti i
personaggi del MCU.
Inoltre, la Battaglia di New
York è il primo momento in cui si avverte la presenza di
Thanos nel MCU. Mentre la sua esistenza è
stata presagita già dal primo film di Thor, solo in The
Avengers, con l’aiuto di Loki, ha allungato per la prima
volta la mano sulla Terra. La scena post-credit del film ha segnato
il debutto sullo schermo del Titano Pazzo. La cosa interessante,
tuttavia, è che Avengers 4 sembra rivisitare solo
la fine della Battaglia di New York e le sue conseguenze immediate
(qualcosa che non abbiamo mai visto prima).
Ovviamente, il film non può ricreare
l’intero terzo atto di The Avengers, ma se il
piano dei Vendicatori è di sabotare il progetto di Thanos, perché
non iniziare proprio dal principio? Le teorie hanno suggerito che
la ragione per cui il Titano Pazzo sa chi sono i Vendicatori, in
particolare Tony Stark, è perché proprio Iron Man ha lanciato una
bomba nucleare contro le sue truppe all’estremità opposta del
portale aperto dal Cubo Cosmico/Tesseract. Se Thanos non dovesse
avere coscienza di chi sono i Vendicatori, forse questi potrebbero
avere l’elemento sorpresa a loro vantaggio e questo potrebbe
permettere loro di essere più preparati quando lui sbarcherà,
inevitabilmente, sulla Terra.
Ancora, la Battaglia di New York ha
visto attive due Gemme dell’Infinito contemporaneamente, senza che
però ne fossimo coscienti: la Gemma della Mente / Scettro e la
Gemma dello Spazio / Tesseract. Natasha ha persino usato lo scettro
per chiudere il portale dei Chitauri aperto dal Cubo Cosmico,
permettendo alle pietre di interagire direttamente tra loro.
Alla fine del film, il Tesseract è
stato riportato ad Asgard da Thor e Loki, mentre lo scettro è stato
confiscato dallo SHIELD, ma poiché l’organizzazione è stata
segretamente infiltrata da HYDRA per decenni, è finita nelle mani
del Barone von Strucker che l’ha usata per i suoi esperimenti sui
gemelli Maximoff (Wanda e Pietro) prima che la gemma finisse sulla
fronte di Visione in Avengers: Age of Ultron.
Se i Vendicatori dovessero tornare
indietro nel tempo consci di queste importanti nozioni sulle Gemme
(e molto prima che Thanos iniziasse attivamente a cercarle),
potrebbero essere in grado di gestire meglio singolarmente i
potenti oggetti cosmici e sventare i piani di Thanos.
La prima sinossi di Avengers
4: “Il culmine di 22 film interconnessi, il
quarto film della saga degli Avengers porterà gli spettatori a
essere testimoni di un punto di svolta di un viaggio epico. I
nostri amati eroi capiranno davvero quanto è fragile questa realtà
e i sacrifici che devono essere fatti per sostenerla.”
Avengers 4 è ancora
un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo ma non
sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa parlerà il
film. Le dichiarazioni di Kevin Feige in merito
hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale del film
rappresenta spoiler per Avengers Infinity War, per
cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema del film che
conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Per celebrare il quinto
anniversario dell’uscita in sala di Man of Steel,
Zack Snyder ha condiviso su Vero il primo scatto
di Henry Cavill con il costume ufficiale del
supereroe, molto distante dalla versione classica vista nei film
con Christopher Reeve ma ugualmente iconica.
Qui sotto potete dare uno sguardo
al post di Snyder.
Vi ricordiamo che l’ultima fatica
di Zack Snyder, Justice
League, è disponibile dal 21
Marzo nei formati DVD, Blu-ray,
Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito
da Warner Bros. Entertainment Italia.
Diretto da Zack
Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di
SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di
Batman, Henry Cavill come
Superman, Gal Gadot nel ruolo
dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra
Miller come The
Flash, Jason Momoa nei panni di
Aquaman e Ray Fisher come
Cyborg.
I Contenuti
Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai
fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi
membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una
marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il
disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al
cinema.
Zoe Saldana,
interprete di Neytiri in quello che a breve
diventerà il franchise di Avatar, ha terminato le
sue riprese per i capitoli due e tre della saga a cui sta
lavorando.
Presente alla presentazione Fox al
CineEurope, James Cameron stesso
ha aggiornato sul procedere della lavorazione ai sequel,
confermando le riprese a Deadline.
Tra le varie cose dette da Cameron
c’è anche la conferma che Zoe Saldana ha
completato le sue riprese per i primi due sequel. Inoltre, il
regista ha rivelato che la sua crew è al giorno 130 del lavoro
sulla performance capture per il film. E saranno necessari ancora
altri due anni prima che il film arriverà in sala!
Avatar
sequel, James Cameron: “Più è
immaginario il mondo più i personaggi devono essere
realistici”
La storia nei sequel di
Avatarracconterà dunque di Jake Sully
(Sam Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la
loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.
Avatar
2 debutterà il 18 dicembre
2020, seguito dal terzo capitolo il 17
dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre
2024 e 19 dicembre 2025.
È opera di Agent.14 questa nuova fan art
dedicata a Deadpool, qui ritratto sul trono di
Thanos con il suo guanto dell’infinito nella mano
sinistra proprio come il Titano Pazzo in Avengers: Infinity War.
L’artwork riprende lo stile dei
poster celebrativi rilasciati
dai Marvel Studios in occasione del decimo
anniversario del MCU. Che ne pensate?
Dopo essere sopravvissuto a un
quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in
una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il
barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con
il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua
spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve
combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente
aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire
l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo
gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di
caffè del World’s Best Lover.
Diretto da David
Leitch, Deadpool
2 vede Ryan
Reynolds tornare nei pani del Mercenario
Chiacchierone della Marvel. Zazie
Beetz è Domino, Josh
Brolin è invece Cable.
È stato diffuso, tramite la pagina
ufficiale di Facebook, il primo teaser trailer di Dumbo,
il nuovo live action Disney che racconta il classico d’animazione
con personaggi in carne e ossa. Dopo i successi di
Cenerentola e La Bella e la Bestia, questa
volta ai timone c’è Tim Burton.
Ecco il teaser trailer di Dumbo
Qui in italiano:
Nel cast umano del film Dumbo
protagonisti Eva Green, Michael Keaton, Colin
Farrell, Danny DeVito, Alan
Arkin e DeObia
Oparei. Prodotto da Justin
Springer (Tron: Legacy, Oblivion) il film è un misto di
CGI e Live Action.
Le previsioni della settimana scorsa
si sono avverate e Avengers: Infinity War ha
ufficialmente superato i 2 miliardi di incasso globale grazie alla
permanenza prolungata sul mercato cinese.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
Sono state diffuse nuove immagini
promozionali di
The Nun – La Vocazione del Male, lo spin-off di
The Conjuring che, come da titolo, avrà
protagonista lo spirito che ha infestato il secondo film della
serie. Oltre al poster, abbiamo via Empire anche la prima
foto dal film.
Seguendo il successo del franchise,
la Warner Bros ha dato immediatamente il via
libera allo spin off che sarà diretto da Corin
Hardy, filmmaker britannico.
Alla sceneggiatura è stato chiamato
Gary Dauberman, che scriverà il film insieme a
JamesWan e che ha già firmato
Annabelle 2. Nel suo curriculum spicca anche
l’IT di
Andy Muschietti che vedremo in sala questo
2017.
The Conjuring è il franchise horror
di maggiore successo al box office degli ultimi anni, per la
precisione è il terzo franchise di questo genere nella classifica
delle serie cinematografiche di maggior incasso nella storia del
cinema. Meglio di lui soltanto a Resident Evil
(915 milioni) e Paranormal Activity (889 milioni).
Con The Conjuring Il Caso Enfield, questo franchise ha superato
persino i numeri di Saw.
Il primissimo trailer ufficiale di
X-Men: Dark
Phoenix è stato mostrato nelle ultime ore al
CineEurope, e i fortunati che hanno potuto assistere alla
proiezione del footage sembrano sottolineare che il film possa
avere un tono molto più leggero di quanto annunciato nei mesi
scorsi.
Di seguito vi riportiamo la
traduzione del report di Heroic Hollywood:
“Dark Phoenix sembra migliore del previsto. Il
film è un action thriller privo dell’eccessiva tristezza del teaser
ed è la diretta continuazione del franchise sugli X-Men. Insieme al
trailer sono stati presentati altri progetti dell’universo Marvel, come New Mutans e Gambit,
ma non ci sono ancora materiali di cui parlare“.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men:
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
Di seguito
una breve sinossi del film:
Jean Grey inizia a
sviluppare poteri incredibili che la corrompono e la trasformano in
un Dark Phoenix. Ora gli X-Men dovranno decidere se la vita di un
membro del team vale più di tutte le persone che vivono nel
mondo.
Intervistati da Entertainment Weekly, i due
vertici della Warner Bros. Toby Emmerich e
Peter Safran hanno parlato di Aquaman e discusso le ragioni per cui il
cinecomic di James Wan potrebbe davvero cambiare
le sorti del DCEU, dando una svolta al percorso dell’azienda nel
genere supereroistico.
“James ha
fatto un lavoro incredibile con il suo team” racconta
Emmerich, “Il film vi porterà dove nessuno vi
ha mai portato e filma l’ambiente sottomarino in un modo che non
avete mai visto prima.“
Safran ha
poi aggiunto che “Aquaman avrà le grandi scene d’azione che
ognuno si aspetta ma anche molto umorismo, perché riesce a
funzionare su più livelli. È la testimonianza della visione unica
di James [Wan] e crediamo sia un passo straordinario che metterà
sulla giusta strada il DC
Universe“.
Infine è intervenuto anche
Geoff Johns, dicendo che “Le scene sott’acqua
non sono mai state realizzate come stavolta e gli effetti visivi
che vedrete sono semplicemente favolosi. James riesce a passare dal
genere horror alla commedia senza mai dimenticare l’importanza
delle emozioni“.
Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio
di Jason Momoa è stato protagonista
di Justice League, diretto
da Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry
Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg).
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Manca meno di un mese all’uscita di
Ant-Man and The Wasp e in rete sono trapelati
diversi concept relativi al primo film diretto da Peyton
Reed relativi al costume di Scott Lang e
ad un personaggio non incluso nella sceneggiatura finale che
potrebbe corrispondere a Black Ant (una sorta di
versione malefica di Hank Pym).
Potete dargli uno sguardo qui
sotto.
Ant-Man and the
Wasp, full trailer: Scott e Hope in
azione
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con
la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli
eventi di Captain America: Civil War, Scott
Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia
come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo
equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto
Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym,
per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta
e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra
per collaborare e svelare dei mistero del passato.
Il filmarriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah
John-Kamen è Ghost, Randall
Park è Agent Jimmy Woo, Laurence
Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.
Insieme ad Ant-Man,
Occhio di Falco è stato il grande assente sul
palcoscenico di Avengers: Infinity War, terzo
film sui Vendicatori uscito nelle sale lo scorso 25 aprile e
campione di incassi in tutto il mondo.
Purtroppo questa assenza del tutto
giustificata e motivata dai fratelli Russo è
stata, come al solito, mal digerita da una fetta rabbiosa di fan
del MCU che, secondo quanto dichiarato
da Jeremy Renner, avrebbero inviato ai due registi
lettere con minacce di morte.
“È bello che i fan si siano
affezionati al personaggio e questo lo apprezzo, ma i Russo hanno
addirittura ricevulto molte minacce di morte per non aver incluso
Occhio di Falco nel film. Questo è davvero troppo e mi
dispiace“.
Sappiamo che Occhio di Falco tornerà
quasi sicuramente in Avengers 4 (magari sotto nuove
vesti) per cercare di risolvere la situazione insieme agli eroi
sopravvissuti, ma non è ancora chiaro il modo in cui si
ripresenterà.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War è al cinema dal 25 aprile.
È stato diffuso il poster
cinematografico di Ant-Man and the Wasp, il
prossimo film Marvel Studios che arriverà in estate al
cinema. Di seguito il poster che ricorda molto da visino, per
composizione e colori, i poster di Thor: Ragnarok e di Avengers: Infinity War.
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con
la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli
eventi di Captain America: Civil War, Scott
Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia
come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo
equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto
Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym,
per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta
e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra
per collaborare e svelare dei mistero del passato.
Ant-Man and the Wasp,
full trailer: Scott e Hope in
azione
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Alla produzione ci sono
Kevin Feige con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e
Stan Lee nei panni di executive producers.
Quanti e quali cameo si nascondo al
cinema e nei film di supereroi, pieni di personaggi e di maschere
dietro le quali nascondersi? Abbiamo elencati 25
cameo, comparsate, anche soltanto “presta voce” di
personaggi molto famosi che si nascondono nei cinecomic.
Miley Cyrus in Guardiani della
Galassia Vol. 2
La popstar è la voce originale
di Mainframe, un membro dei Ravagers e uno dei Guardiani
originali.
Matt Damon in Thor: Ragnarok
L’attore interpreta a sua volta un
attore che ha il ruolo di Loki nella recita che apre la prima scena
ambientata ad Asgard. Nella stessa scena c’è Luke Hemsworth,
fratello di Chris nei panni di Thor, e Sam Neil in quelli di
Odino.
Paul Reubens in Batman – Il
Ritorno
Noto con il personaggio
di Peewee Herman, Reubens interpreta Tucker
Cobblepot, il papà di Pinguino, villain del film.
Elon Musk in Iron Man 2
Si tratta del
corrispettivo reale di Tony Stark. I suoi progressi
tecnologici superano probabilmente qualsiasi altro scienziato
indipendente sul pianeta.
Peter Dinklage in Avengers:
Infinity War
L’attore, idolo dei fan di Game of
Thrones, interpreta Eitri nel film dei Russo.
Chris O’Dowd in Thor: The Dark
World
L’attore, illustre esponente della
commedia statunitense, è uno degli appuntamenti al buio di Jane
Foster.
Jerry Hall in Batman
Si tratta del love
interest di Jack Napier, prima che diventi il Joker.
Hugh Jackman in X-Men –
L’Inizio
La scena in questione ha
strappato più di un applauso ed è davvero celebre nel franchise
Fox. I giovani Xavier e Magneto a caccia di mutanti per formare la
loro prima versione degli X-Men, vengono mandati a quel paese da
Wolverine.
Rob Zombie in Guardiani della
Galassia Vol. 2
Amico di James
Gunn, il regista e musicista è la voce del sistema di
navigazione di una nave dei Ravages.
En Vogue in Batman Forever
En Vogue era un gruppo di R&B
tutto al femminile negli anni ’90. Il gruppo compare nel film
quando Dick Grayson / Robin ruba la Batmobile.
Peter Billingsley in Iron Man
L’attore, forse poco noto
al pubblico italiano, è trai protagonisti di A Christmas
Story e nel film interpreta uno degli scienziati che
lavorano per Stane.
James Gunn in Guardiani della
Galassia
Il regista del film si è ritagliato
un cameo nascosto. Lui è uno dei Sakaarans, gli scagnozzi di
Ronan.
Jack Gleeson in Batman Begins
L’attore, reso celebre da Game of
Thrones, è il bambino in difficoltà nel film di Christopher
Nolan.
Natalie Dormer in Captain America:
Il Primo Vendicatore
L’attrice di cui tutta
Westeros è innamorata, interprete di Margaery Tyrell, era già
presente in uno dei primi film Marvel, in versione bionda e
tentatrice per l’ingenuo Steve Rogers.
Stan Lee in Big Hero 6
The Man della Marvel è presente in ogni film
della Casa delle Idee, anche prima che questa venisse formata
(vedete gli Spiderman di Raimi), ma forse in molti non hanno notato
la sua presenza anche in Big Hero 6.
Jeff Goldblum in Guardiani della
Galassia Vol. 2
L’icona del cinema anni
’80 e ’90 è stato naturalmente il Gran Maestro in Thor: Ragnarok, ma il suo personaggio è anche
apparso brevemente nel titoli di coda di Guardiani 2, tra una scena
post credits e l’altra.
Elle Macpherson si Batman e
Robin
La top model australiana
interpreta Julie Madison, il love interest del Bruce Wayne di
George Clooney, facile da dimenticare, come il film…
Octavia Spencer in Spider-Man
L’attrice premio Oscar è
la receptions della competizione da wrestler a cui si iscrive Peter
Parker per testare i suoi nuovi poteri.
Nathan Fillion in Guardiani della
Galassia
La star di Castle si
nasconde dietro le sembianze aliene del mostro bluastro che si
confronta con Star Lord in prigione, prima dela rocambolesca
evasione dei Guardiani.
Lauren Cohan in Batman v Superman
L’icona di The Walking
Dead è Martha Wayne nel film di Zack Snyder.
L’attore
Jeffrey Dean Morgan già visto nei panni del Comico in Watchmen
è Thomas Wayne nel film di Zack Snyder.
Seth Green in Guardiani della
Galassia
Il cameo in questione è
difficile da perdere, tuttavia il difficile è identificare Green.
Ebbene, basta guardare oltre la maschera di Howard il papero!
Billy Dee Williams in Batman
Primo di Aaron Eckhart e
Tommy Lee Jones, c’era lui, il leggendario Lando di Star
Wars a ricoprire il ruolo di Harvey Dent nel film di
Burton.
Kate Mara in Iron Man 2
Prima di diventare
l’attrice ben nota a tutti, la più grande delle sorelle Mara ha
recitato la parte di una delle conquiste di Tony Stark. Salvo poi
rivelarsi un’agente governativa.
Zack Snyder in Wonder Woman
Il regista compare sullo sfondo
nella celebre foto del film di Patty Jenkins, che ritrae Diana con
i suoi compagni d’avventura.
Tre
anni fa, in occasione dell’anteprima italiana di Pitch
Perfect 2, Elizabeth Banks raccontò la genesi di
questo folle progetto nato nel 2012 e dell’inaspettata e calda
reazione del pubblico, spiegando che all’epoca – quando il
franchise non esisteva ancora – l’idea era “realizzare un film
divertente su un gruppo di donne che cantano a cappella”. Di
fatto la combinazione delle due cose (commedia e musical) funzionò
a tal punto da spingere la Universal a produrre una serie, sempre
con gli stessi personaggi, campione d’incassi in America e nel
resto del mondo.
Tuttavia dietro il successo di Pitch Perfect
si muoveva un fermento culturale e cinematografico a cui
Paul Feig, nel 2011, diede inizio con Le amiche della sposa, una sorta di women
exploitation che riadattava la grammatica della comedy ad un
linguaggio prettamente femminile. Dopo quella spinta escono
The Wedding Party di Leslye Headland,
Corpi da Reato, Fuga in Tacchi a
Spillo, e molti altri.
Sei
anni e due film dopo, Pitch Perfect 3 sembra
ribadire le stesse intenzioni, pur smarrendo per strada lo smalto e
la freschezza dell’esordio, in un episodio dal sapore agrodolce
perché evidentemente conclusivo. E se il primo suonava un po’ come
la celebrazione degli underdog, gli sfigati, con l’eco di
John Hughes nell’aria (e nelle orecchie della
protagonista Becca), il secondo era una specie di aggiornamento di
Animal House a tinte rosa, il terzo si congeda in
stile St.Elmo’s Fire con la consapevolezza del
tempo che passa, dell’età che avanza e del desiderio di crescere e
affrontare la vita adulta. Magari allentando certi legami
genitoriali o scegliendo l’individualismo a discapito del
collettivo, dunque trovare la propria strada da
sole.
Fuori
Elizabeth Banks alla regia, che qui torna in
veste di produttrice e attrice, dentro Trish Sie
(nel 2009 ha firmato il videoclip “cult” di “Here it goes again” degli OK Go, con la
band intenta a ballare sui tapis roulant), mentre Kay
Cannon si riconferma brillante sceneggiatrice (la sua
ultima creazione è Girlboss, serie da lei ideata e
prodotta da Netflix), soprattutto quando cerca di
evocare – con discreti risultati – le pellicole citate sopra, sia
nello spirito goliardico e malinconico, sia nei dettagli visivi (in
una scena Fat Amy afferra due fette di pane e le riempie di
cereali, proprio come faceva Ally Sheedy in
Breakfast Club). Insomma la macchina funziona, la
chimica fra le attrici è innegabile, la varietà fisica, etnica e
caratteriale rispettata, con Rebel Wilson che – ancora una volta – divora
lo spazio e le battute, e non per la forma del suo corpo, ma per la
qualità del suo modo di recitare. Semplicemente
irresistibile.
Forse i
numeri musicali non sono all’altezza delle aspettative, o forse si
avverte un senso di compiutezza che porta con sé l’affanno di un
franchise che non ha molto altro da dire (anche se uno spin-off
action con Fat Amy sarebbe enormemente gradito), tuttavia ciò che
aveva reso grandi i primi due film si ripete come una costante:
puoi rimandare il giorno in cui lascerai il nido, nascondere la
paura dietro il bisogno di “apparire” vincente, eppure il
palcoscenico della vita muta ad ogni passo e sta a noi
adattarlo. Pronte a voltare pagina,
le Bellas abbandonano una storia da “sfigate” senza tradire ciò che
le rende speciali: le imperfezioni. E imperfetto sia Pitch
Perfect 3, strana commistione di commedia e spy story, il
meno compatto da un punto di vista narrativo e identitario, il più
solido sul versante sentimentale.
Dopo le voci che volevano l’allontanamento
di Kathleen Kennedy dalla
Lucasfilm, il nome di Kevin Feige
è risuonato più volte in merito alla possibilità di una
sostituzione al vertice dello studio che fu di George
Lucas.
A seguito del cambio al vertice
della DC Entertainment (leggere qui),
Deadline ha dedicato un articolo alle vicende in
questione, commentando anche il fatto che i rumor che vorrebbero la
Kennedy via dalla Lucasfilm sono decisamente
infondate.
A questo commento, supportato dai
grandi risultati raggiunti dallo studio negli ultimi anni, segue la
considerazione che non sarebbe saggio per lo Studio sostituire il
vertice, soprattutto in vista dei tanti progetti messi in cantiere
e dei risultati positivi al box office, nonostante il flop di
Solo: A Star Wars Story,
progetto travagliato ma ampiamente approvato da ogni elemento della
piramide produttiva della Lucasfilm.
Inoltre, il fautore del successo dei
Marvel Studios non sembra interessato
a lasciare il suo posto visto che sta raccogliendo adesso i frutti
di dieci anni di lavoro e sta lavorando per il futuro del
Marvel Cinematic
Universe.
Solo: A Star Wars Story, recensione del film di
Ron Howard
Ricordiamo che lo spin-off è
ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una
Nuova Speranza. Nel film c’è
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story è uscito il 23 maggio 2018 e dopo il licenziamento
dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Al Porto Antico di Genova,
nell’ambito della rassegna estiva “Genova Porto Antico
EstateSpettacolo”, torna dal 4 all’8 luglio la seconda edizione di
CINE&COMIC FEST: 5 giorni di incontri, anteprime
cinematografiche e concerti, per un festival interamente dedicato a
cinema e fumetto e alle reciproche connessioni e
contaminazioni.
A firmare il manifesto di questa
seconda edizione è ancora una volta Zerocalcare, l’autore più
richiesto e celebrato del momento, che riconferma così la sua
fiducia nella manifestazione e con il suo tratto inconfondibile ne
interpreta perfettamente lo spirito, gli ambienti e gli
“umori”.
Zerocalcare, reduce dal successo di
“Macerie prime. Sei mesi dopo” (Bao Publishing) sarà anche
protagonista di un incontro con il pubblico.CINE&COMIC FEST
sarà aperto la sera del 4 luglio da Elio Germano e Teho Teardo che
porteranno nella Piazza delle Feste di Porto Antico “Viaggio al
termine della notte”, dal capolavoro di Louis-Ferdinand Céline, in
una versione completamente rinnovata nelle musiche e nei testi.
In anteprima per la città di Genova
arriva anche l’attesissimo Ocean’s
8 diretto da Gary Ross (nelle sale dal 26 luglio
distribuito da Warner Bros.). Un po’ sequel, un
po’ spinoff della trilogia firmata Steven Soderbergh, il
filmporta in scena una nuova banda, questa
volta tutta al femminile, e vanta come sempre un cast stellare:
Sandra Bullock, Cate Blanchett, Helena Bonham Carter, Anne
Hathaway, Rihanna, Mindy Kaling, Sarah Paulson e Constance
Awkwafina.
Ospite d’onore della
manifestazione sarà Gabriele Salvatores, l’autore italiano che
forse più di tutti e da più tempo ha lavorato sulla commistione di
generi e la contaminazione tra cinema e fumetto. Venerdì 6 luglio,
nella Piazza delle Feste di Porto Antico il regista premio Oscar
per Mediterraneo sarà protagonista di un
incontro con il pubblico nel corso del quale ripercorrerà le tappe
fondamentali della sua carriera, soffermandosi in particolare sul
progetto cross-mediale de Il ragazzo
invisibile e sul suo rapporto con i cinecomic, sia come
autore che come spettatore.
CINE&COMIC FEST
fa parte della rassegna Genova Porto Antico EstateSpettacolo,
l’appuntamento che da ormai vent’anni anima le serate dell’estate
genovese con concerti, spettacoli, teatro e adesso anche cinema, è
un progetto realizzato dalla società Porto Antico di Genova con la
Direzione Artistica di Giorgio Viaro, Direttore del mensile di
cinema e cultura popolare Best Movie, che sarà anche il
conduttore/moderatore di tutti gli incontri.
Il cambio in cabina di
regia di Justice League sembra
essere stato per molti la causa principale del fallimento del
cinecomic, con Zack Snyder costretto a
lasciare la produzione in seguito ad una tragedia personale e
sostituito da Joss Whedon, che ha ultimato le
riprese.
Il risultato visto sul
grande schermo quindi non rispecchiava la visione di Snyder né
riusciva a completare il quadro nella maniera migliore (secondo
alcuni fan accaniti del regista), tuttavia gli ultimi dettagli
emersi sull’arrivo di Whedon fanno luce su aspetti della produzione
finora rimasti inediti.
Come riportato dal caporedattore di
Vulture Kyle Buchanan su
Twitter, il coinvolgimento di
Geoff Johns (da poco diventato produttore e
sceneggiatore per la Warner Bros., dopo aver ricoperto la carica di
CCO alla DC Entertainment) è stato continuativo durante tutta
produzione di Justice League, contribuendo alla
stesura di diverse versioni dello script che hanno ovviamente
infastidito lo sceneggiatore Chris
Terrio.
Proprio Terrio si
sarebbe lamentato della cosa e quando Zack Snyder ha finalmente
presentato alla Warner Bros. la prima cut del film, i
dirigenti non erano affatto felici portando ulteriore caos dietro
le quinte.
Così, per cercare di migliorare
quanto si aveva e di fare il possibile, la produzione avrebbe
contattato una serie di registi e sceneggiatori, tra cui è spuntato
fuori il nome di Whedon che, di fatto, è entrato al posto di Snyder
per “limitare i danni”.