Come già annunciato
qualche settimana fa, anche Wasp farà la sua
comparsa in Avengers 4 ma non è ancora chiaro
quanto spazio avrà il personaggio interpretato da
Evangeline Lilly né il suo ruolo all’interno della
trama.
Rispondendo ad un fan che
su Instagram le chiedeva dettagli sul film, l’attrice ha così
replicato: “Sarò in Avengers 4 ma non apparirò in molte scene,
quindi non datevi false speranze. Ci sono e questo mi rende
orgogliosa! [..] Mi sono divertita
così tanto sul set del film Avengers 4 perché è stato come
partecipare ad una festa. Abbiamo girato durante Natale, circondati
da canti natalizi e luci e l’ambiente era davvero festoso. Poi ho
avuto occasione di conoscere tutte queste rock star, oltre che
persone straordinarie, come Robert Downey Jr.“
Avengers 4 è
ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo
ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa
parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin
Feige in merito hanno reso molto chiaro il fatto che
il titolo ufficiale del film rappresenta spoiler
per Avengers Infinity War, per cui non sarà
rivelato fino all’uscita al cinema del film che conclude la Fase 3
dei Marvel Studios.
Nel frattempo vi ricordiamo che
vedremo presto Evangeline Lilly
in Ant-Man and the
Wasp,atteso al cinema
il 6 luglio 2018, diretto da Peyton
Reed. Di seguito la sinossi ufficiale:
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con
la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli
eventi di Captain America: Civil War, Scott
Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia
come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo
equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto
Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym,
per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta
e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra
per collaborare e svelare dei mistero del passato.
È online una nuova featurette di
Black Panther, prossimo titolo dei Marvel Studios in arrivo nelle nostre sale il
16 febbraio. Nel video possiamo dare uno sguardo a
due dei protagonisti T’Challa e Shuri, interpretati rispettivamente
da Chadwick Boseman e Letitia
Wright.
Il film è stato diretto da
Ryan Coogler (Fruitvale Station,
Creed) e in America è già stato accolto da ottime
recensioni.
Black Panther segue T’Challa
che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa,
nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana,
Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re.
Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo
di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
apparso in Captain America Civil War. Nel
cast anche Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai
Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis.
Un nuovo spot di Avengers: Infinity War è
andato in onda ieri notte durante una delle pause del Superbowl e
successivamente rilasciato sui canali ufficiali dei
Marvel Studios. Potete dargli
un’occhiata qui sotto.
Rispetto al trailer ufficiale sono
stati aggiunti alcuni dettagli dei Guardiani della Galassia, di
Spider-Man nello spazio e del nuovo scudo di Captain America.
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo
il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i
loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto
nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo
attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio,
dal 25 aprile in Italia.
Grazie al teaser trailer ufficiale
rilasciato stanotte durante il Superbowl, abbiamo potuto dare uno
sguardo alle prime immagini di Solo: A Star Wars Story,
secondo spin-off del franchise dedicato ad Han Solo.
Dal video sono poi stati estrapolati
alcuni frame che mostrano più nel dettaglio i personaggi del film,
come la Qi’Radi Emilia
Clarke, il Tobias Beckettdi
Woody Harrelson o il giovane Lando Calrissian
di Donald Glover.
Solo: A Star Wars
Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 diretto
daRon
Howard. Nel cast Alden Ehrenreich, Emilia
Clarke, Donald Glover e Woody
Harrelson.
Di seguito la sinossi:
Sali sul Millennium Falcon e
viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story,
un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della
galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo,
oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo
potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore
d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio
di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.
Con un annuncio a sorpresa durante
la grande serata del Superbowl, Netflix ha rilasciato sulla propria
piattaforma streaming il nuovo capitolo del franchise di
Cloverfield, dal titolo The Cloverfield
Paradox.
Il film, che arriva a dieci anni dal
primo della serie, è stato diretto da Julius Onah
e vede nel cast Daniel Brühl,
Elizabeth Debicki, Aksel Hennie, Gugu Mbatha-Raw,
Chris O’Dowd, John Ortiz, David Oyelowo, Zhang Ziyi e Donal
Logue.
Arriva dal Super Bowl il primo trailer
ufficiale di Mission Impossible: Fallout, l’atteso sesto capitolo del
franchise con protagonista Tom Cruise nei panni
di Ethan Hunt.
Nel cast anche Henry
Cavill, Rebecca Ferguson,
Simon Pegg e Ving
Rhames.
https://www.youtube.com/watch?v=mQc5zGEj6dY
Mission Impossible:
Fallout, ecco il video in cui
Tom Cruise si è rotto la caviglia
Ecco in che modo il regista ha
commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla
trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello
letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla
trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede
nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto
nella sua vita. È il suo passato che ritorna a
cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone
intenzioni.”
Nel cast Tom
Cruise, Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca
Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Angela
Bassett, Vanessa Kirby, Michelle Monaghan, Alec
Baldwin, Wes Bentley, Frederick Schmidt.
Il film arriverà in sala
distribuito da Fox nel corso dell’estate 2018.
La Lucas Film e
Walt Disney Pictures hanno diffuso il primo atteso
teaser trailer di Solo: A Star Wars Story,
l’annunciato secondo spin-off su Han Solo.
https://www.youtube.com/watch?v=vSYpipoI3FE
Il video arriva dal Super Bowl, l’atteso evento sportivo
americano giocato stanotte.
Sali
sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in
Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il
farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di
audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han
Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il
famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che
racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di
Star Wars.
Ricordiamo che lo spin-off sarà
ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una
Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
La Universal
Pictures ha diffuso il nuovo spaventoso trailer
di Jurassic World: Il Regno Distrutto,
l’attesissimo sequel di Jurassic World nel
quale ritornano protagonisti Chris Pratt e Bryce Dallas
Howard.
Il nuovo trailer arriva dal Super Bowl
Il film uscirà al cinema
il 07 giugno 2018. Chris
Pratte Bryce Dallas
Howardtorneranno nei panni dei protagonisti. Nel
cast anche Geraldine Chaplin. Alla regia ci
sarà Juan Antonio Bayona (The
Impossible, A Monster Calls). Nel cast
anche Daniella Pineda in un ruolo
importante, Justice Smith, Toby Jones, James
Cromwell e Rafe Spall.
Jurassic World: Il Regno
Distrutto si baserà su una sceneggiatura
di Derek Connolly e Colin
Trevorrow. A produrre la pellicola
saranno Belén Atienza, Patrick
Crowley e Frank Marshall. Produttori
esecutivi invece saranno Steven Spielberg, Colin Trevorrow e Thomas
Tull.
Meraviglie, avventure e brividi
hanno reso questo franchise uno dei più famosi e di successo nella
storia del cinema, il nuovissimo evento cinematografico vede il
ritorno degli amati personaggi e dinosauri, insieme a nuove specie
più imponenti e terrificanti che mai. Benvenuto in JURASSIC
WORLD – IL REGNO DISTRUTTO.
Le star
Chris Pratt e Bryce Dallas Howard ritornano
accanto ai produttori esecutivi Steven Spielberg e Colin
Trevorrow per Universal Pictures e Amblin Entertainment
in Jurassic World – Il Regno
Distrutto. Pratt e Howard
sono affiancati dai co-protagonisti James Cromwell, Ted
Levine, Justice Smith, Geraldine Chaplin, Daniella Pineda, Toby
Jones, Rafe Spall, mentre BD Wong e Jeff Goldblum
riprendono i loro ruoli.
Diretto
da J.A. Bayona (The Impossible), l’epica avventura
d’azione è scritta dal regista di Jurassic World, Trevorrow, e dal
suo co-sceneggiatore, Derek Connolly. I produttori Frank
Marshall e Pat Crowley ancora una volta collaborano con Spielberg e
Trevorrow per guidare la squadra di registi per questo
straordinario episodio. Belén Atienza si unisce alla squadra
come produttore.
L’orgoglio italiano di quest’annata
di Oscar, ma anche di premi in generale, è Chiamami
col tuo nome, ultimo film di Luca
Guadagnino, regista prima di videoclip (Paola & Chiara,
Elisa, Irene Grandi), di film evento come Melissa
P, tratto da Cento colpi di spazzola,
libro esplicito antesignano della trilogia di 50 sfumature, amico
di Tilda Swinton, che figura nei suoi film Io sono
l’amore e il non ben accolto A bigger
splash.
A scrivere la sceneggiatura è James
Ivory, regista di Quel che resta del giorno, Camera con
vista e molti altri film romantici in costume, che adatta
la storia narrata nel romanzo di Andrè Aciman,
Armie Hammer è il
ricercatore oggetto della fascinazione del giovane Elio, ha
esordito con alcune serie televisive, per poi essere utilizzato in
molti film di produzione Disney, il più conosciuto dei quali,
nonché vincitore ai temibili Razzie Awards, i premi per i film
peggiori, Lone Ranger, al fianco di Johnny
Depp.
Negli ultimi anni Hammer ha
lavorato in film indipendenti come Free Fire e in
un altro interessante film italiano, Mine.Timothée Chalamet è invece la novità di questo
film, candidato come miglior attore protagonista, in gara con
mostri sacri come Daniel Day Lewis, Gary Oldman, Denzel
Washington e l’altra rivelazione, Daniel
Kaaluya.
Chiamami col tuo
nome, recensione del film
di Luca Guadagnino
La storia del film,
un’educazione sentimentale ambientata in una calda estate italiana
degli anni ’80, è molto nelle corde del cinema di Guadagnino, che è
solito girare storia collettive e familiari. La tematica, ordinaria
ma originale allo stesso tempo è riuscita a conquistare il pubblico
e la critica.
Chiamami
col tuo nome ha iniziato il suo percorso al Sundance
dello scorso anno, per poi approdare al Festival di Berlino.
Evitata l’uscita in Italia, forse tatticamente, ha raccolto
critiche entusiaste più o meno ovunque, creando interesse.
Tutto questo interesse si è
concretizzato pochi giorni fa con la conquista di 4 nomination agli
Oscar: Miglior Film, Miglior attore protagonista, Miglior
sceneggiatura non originale e Miglior canzone, “Mistery of
love” di Sufjan Stevens. Si tratta della prima volta che
un film di un regista italiano viene candidato alla categoria più
alta degli Oscar dai tempi de La vita è bella di
Roberto Benigni, nel 1998.
Il film è uscito nelle nostre sale
il 25 gennaio, e gli incassi sembrano riconoscere un certo
interesse da parte del pubblico, per quanto riguarda i premi il
film dovrà affrontare le due corazzate 3 manifesti a
Ebbing e Shape of water, anche se la
candidatura di McDonagh come miglior sceneggiatura originale
potrebbe lasciare campo libero al lavoro di James
Ivory tra le sceneggiature non originali. Per quanto
Chalamet possa essere stato bravo, risulta difficile pensare che
possa avere la meglio tra un Gary Oldman
irriconoscibile nei panni di Churchill e Daniel
Day-Lewis alla sua ultima prova cinematografica. Non ci
dovrebbero essere dubbi sulla canzone, a meno che l’Academy non
decida di premiare il film Pixar o riconoscere finalmente un premio
a Carter Burwell, o premiare nuovamente
Alexandre Desplat.
L’appuntamento è quindi al 4
marzo.
Oscar 2018 nomination:
ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards
Manca ormai poco all’uscita di un
nuovo trailer di Avengers:
Infinity War che dovrebbe arrivare durante il
Super Bowl di
questa sera, ma in attesa di scoprire se il nuovo contributo
rivelerà ulteriori dettagli, nel frattempo vi riveliamo nel
immagini nel dettaglio delle Action
Figure.
Le Action figure,
anche se non sono esattamente i costumi che vedremo nel film,
spesso forniscono uno sguardo dettagliato si alcuni personaggi e
talvolta nascondono veri e propri spoiler. Alcuni di esse sono già
nei negozi di tutto il mondo mentre altre saranno rilasciate nelle
settimane a seguire.
Proprio così, avete visto giusto,
Thanos ha tutte e sei le
Gemme Dell’infinito nella sua action figure e questo
potrebbe rappresentare uno spoiler per Avengers: Infinity War! ma è
anche vero che se Thanos non le possedesse tutte
che Infinity War sarebbe?
Thanos e Loki
In questa action
figure Loki si inginocchia d’avanti a
Thanos, probabilmente il fratellastro del
Dio del Tuono non è in grado di combattere contro
il super villain e fa ciò che gli riesce meglio, prostrarsi
d’avanti a qualcuno più potente di lui.
Proxima Midnight
Uno dei componenti
dell’Ordine Nero di Thanos, Proxima
Midnight che sembra estremamente potente in queste
immagini e se la nostra attenzione ricade sulla sua armatura d’oro,
possiamo notare che il villain può essere composto da molte parti
differenti, proprio come un altro noto personaggio,
Nebula.
Per quanto riguarda la lancia,
sembra un’arma tecnologicamente avanzata e sarà molto interessante
vedere quale tipo di armi il resto dell’Ordine
Nero utilizzerà per combattere contro i nostri eroi nel
prossimo film
Marvel.
Spider-Man
Ecco l’attesa nuova
tuta tecnologica Iron Spider, e anche se non c’è
alcun segno delle zampette di ragno viste nei fumetti non è detto
che non potrebbero apparire nel corso del film
Avengers: Infinity War.
IRON MAN
La nuova armatura di Iron
Man conferisce a Tony Stark l’aria di un
vero duro, ed è un peccato che in queste immagino non vediamo gli
accessori che avrà certamente sviluppato.
Captain America
Con queste nuove immagini
finalmente abbiamo qualche dettaglio in più su ciò che sarà la tuta
di Captain America nel film, come ad esempio tutti
i riferimenti sia degli Avengers che degli
USA.
Mentre aspettiamo di rivederlo in
Avengers: Infinity War,
Doctor Strange si svela completamente
grazie a un fan attentissimo, che ha scoperto l’ultima
Easter Egg nascosta nel film di Scott
Derrickson.
A darne conferma è lo stesso regista
che dichiara su Twitter di essere
molto felice che il riferimento nascosto sia stato scovato. A fare
la scoperta è stato Timothy Lydon che ha notato
che il giorno dell’incidente di Doctor Strange è
lo stesso giorno che si ripete all’infinito in Il Giorno
della Marmotta, film di Harold Ramis con
Bill Murray.
L’ultima volta che abbiamo visto
Stephen Strange al cinema è stato in
Thor: Ragnarok, quando aiuta Thor e
Loki a rintracciare Odino. Adesso lo vedremo di nuovo in
Infinity War, mentre cercherà di proteggere la
Gemma del Tempo, custodita nell’Occhio di Agamotto, dai desideri di
conquista di Thanos.
Justice League: lo
sceneggiatore di Doctor
Strange contro Rotten Tomatoes
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Ebbene, durante il podcast di
Happy Sad
Confused, Domhnall Gleeson ha ammesso di essere rimasto
sorpreso quando, leggendo la sceneggiatura del film, ha scoperto
che il suo personaggio sarebbe sopravvissuto agli eventi degli
Ultimi Jedi.
“Sarò onesto, sono rimasto
molto sorpreso che il Generale Hux sia sopravvissuto. Mi immaginavo
saltare in aria su una nave spaziale all’inizio del film… C’è anche
questo momento in cui Kylo Ren è a terra e sembra che Hux possa
finirlo. VI immaginate senza Snoke e Ren cosa sarebbe accaduto? Ci
sarebbe rimasto solo Hux, giusto? Riuscite a immaginare quanto
sarebbe stato noioso lo sviluppo?”.
Il Generale Hux non è esattamente
il personaggio più amato della nuova trilogia, considerato un
veicolo per le scene ironiche iniziali e prevalentemente un
personaggio noioso e alquanto piagnucolone. Cosa ci riserverà in
Episodio IX?
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi
dell’Episodio VIII
Sono stati assegnati i DGA
Awards 2018 dal sindacato dei registi hollywoodiani e,
come previsto, Guillermo del Toro ha portato a
casa il premio per la migliore regia di The Shape of
Water.
Nella categoria miglior esordiente,
Jordan Peele con l’ottimo Scappa – Get
Out ha portato a casa il premio per la migliore opera
prima, battendo Greta Gerwig e il veterano della
sceneggiatura, Aaron Sorkin, alla sua prima volta
dietro la macchina da presa con Molly’s Game.
I premi di sindacato sono una buona
cartina di tornasole per valutare chi verrà premiato agli oscar
2018, il prossimo 4 Marzo. Dopo il Golden Globe e
il DGA, il regista messicano ha adesso serie
possibilità di portare a casa il Premio Oscar per la Migliore
Regia.
I vincitori dei DGA Awards
2018
MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE IN UN
LUNGOMETRAGGIO
Jordan Peele, “Get Out”
(Universal Pictures)
Peele’s Directorial Team:
Unit Production Managers: Marcei A. Brown, Rick A. Osako (Fairhope
Unit)
First Assistant Director: Gerard DiNardi
Second Assistant Directors: Ram Paul Silbey, Marc Newland (Fairhope
Unit), Jack McKenna (New York Unit)
Second Second Assistant Director: Maggie Ballard
Location Manager: Kurt Enger (New York Unit)
MIGLIOR REGISTA IN UN LUNGOMETRAGGIO
Guillermo del Toro, “The Shape of Water”
(Fox Searchlight Pictures)
del Toro’s Directorial Team:
Unit Production Manager: J. Miles Dale
Production Manager: Dennis Chapman
First Assistant Director: Pierre Henry
Second Assistant Director: Tyler Delben
DOCUMENTARIO
MATTHEW HEINEMAN
City of Ghosts
(Amazon Studios)
SERIE DRAMMATICA
REED MORANO
The Handmaid’s Tale, “Offred”
(Hulu)
SERIE COMMEDIA
BETH McCARTHYMILLER
Veep, “Chicklet”
(HBO)
FILM PER LA TELELVISIONE / MINISERIE
JEANMARC VALLÉE
Big Little Lies
(HBO)
VARIETY/TALK/NEWS/SPORTS – SPECIALI
GLENN WEISS
The 89th Annual Academy Awards
(ABC)
PROGRAMMI PER BAMBINI
NIKI CARO
Anne with an E, “Your Will Shall Decide Your Destiny”
(Netflix)
Oscar 2018 nomination: ecco tutti
i candidati ai 90° Academy Awards
La Showtime ha
diffuso il nuovo intenso teaser promo “Closed Doors”
di Billions 3, l’attesissima terza stagione
della serie tv Billions
con Paul Giamatti.
[nggallery id=717]
Billions 3×01 debutterà il 25 Marzo 2018 sulla
Showtime.
Billions 3
Nella
terza stagione di Billions
Chuck e Axe sono i protagonisti di una lunghissima, estenuante,
appassionante partita a scacchi, giocata tra battute memorabili e
svolte inaspettate; compiono azioni spietate, finalizzate solo ed
esclusivamente al proprio guadagno personale, utilizzando strategie
contorte e imprevedibili.
Nel
cast di Billions
3 oltre al grande Paul Giamatti (Sideways; La versione di
Barney) e Damian Lewis (Homeland) uno degli
attori più versatili e carismatici in circolazione, si rivelano
fondamentali e di spessore anche i ruoli femminili. Maggie Siff (Wendy Rhoades), attrice che i
cultori di Mad Men
e Sons of Anarchy ricordano nei ruoli,
rispettivamente, di Rachel Menken e Tara Knowles, e che in Billions
ha un ruolo chiave: è la moglie di Chuck e lavora come psicologa
nella compagnia di Axe, una situazione che contribuisce
inevitabilmente ad aggravare il contrasto tra i due uomini. Malin
Âkerman (Watchmen) è Lara Axelrod, moglie di Axe, bellissima
e senza scrupoli, madre e moglie fedelissima, sostiene il marito in
maniera incondizionata ed è pronta a tutto per difendere la sua
famiglia e il loro patrimonio.
Sebbene
i personaggi della serie non siano reali, Billions si
ispira vagamente al lavoro del procuratore Preet Bharara e in
particolare alla sua crociata contro i reati finanziari nel
Southern District di New York.Inoltre, Andrew Ross Sorkin, uno dei
co-ideatori, oltre ad essere un giornalista finanziario del New
York Times, è noto per avere scritto sulla crisi economica del
2008-15 il bestseller “Il crollo: Too Big to Fail”, dal quale è
stato tratto nel 2011 il film di HBO Too Big to Fail: Il crollo
dei giganti.
Solo ieri vi abbiamo rivelato
il nuovo scudo che Captain Amarica userà in
Avengers Infinity War e oggi vi raccontiamo un po’
di più sull’oggetto che ha duplici significati per il personaggio e
per il mondo
Marvel.
Innanzitutto ricordiamo che
Captain America non ha perso lo scudo, ma ha
deciso di abbandonarlo alla fine di Avengers
Infinity War, quando la divisione ideologica e
politica sugli Avengers, diventò una diatriba
personale che da un lato vedeva Steve Rogers
schierarsi in difesa dell’amico Bucky che (anche
se manipolato) aveva ucciso i genitori di Tony Stark; un Tony Stark
pronto a tutto pur di difendere l’onore di suo padre, che era anche
il costruttore del famoso scudo di Captain
America.
Dunque l’abbandono di un oggetto
così prezioso era anche un simbolo di un’amicizia finita tra
Tony Stark e Steve Rogers, oltre che un punto di
non ritorno per tutti gli Avengers.
In seguito Steve
Rogers diventò latitante e sappiamo tutti che passò i
giorni successivi nascondendosi nel regno
Wakanda, e fu chiaro a tutti che le cose non
sarebbero state più le stesse; sensazioni che vennero confermate
quando nel primo
trailer di Avengers Infinity War vedemmo per la prima
volta un nuovo Steve Rogers, un Captain America
con la barba e senza i colori della bandiera americano ma
soprattutto senza il suo scudo.
Per alcuni, il fatto che Cap sia
privo del suo scudo può essere un chiaro riferimento tematico al
fatto che sarà un eroe molto più vulnerabile adesso, dopo aver
lasciato i suoi alleati vendicatori, ma sappiamo ora che questa
teoria non avrà molto seguito nel futuro del personaggio. Infatti,
proprio nel
trailer di Infinity War vediamo nell’ultima scena un
Cap ancora leader, affiancato da Black
Panther, (figura che diventerà importante per la sua
storia) insieme a Vedova Nera e ancora a
Bucky, ma senza il suo scudo.
Chi ha costruito il nuovo scudo di
Captain American?
Dopo la foto di ieri
ci siamo tutti chiesti chi ha costruito quello scudo nei
giocattoli ufficiali Marvel; Beh quella è la tecnologia
che proviene certamente dal regno di Wakanda e da
Black Panther, a manifestazione del fatto che i
due eroi avranno un rapporto molto forte che sarà ulteriormente
saldato nell’affrontare la minaccia comune Thonos.
Senza contare che la tecnologia Wakanda che
alimenta la nuova armatura di Black
Panther, ha già conquistato tutti e gli unici
nell’universo capaci di progettare uno scudo simile a quello
originale sono loro.
Infine, la storia la conosciamo un
po’ tutto e lo stesso trailer rivela che Steve sarà costretto
a uscire dall’ombra (letteralmente) quando la Terra verrà attaccata
dai figli di Thanos. Sarà in
quel momento che prenderà un nuovo scudo per completare la sua
nuova identità di eroe de-capitanato, ed la cosa diventa molto
probabile se pensiamo alla sua storia nei fumetti e suoi
scudi sostitutivi.
Vi ricordiamo che Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Han Solo e
Leia, coppia poco convenzionale e amata da tutti i
fan di Star
Wars, sono stati un faro di novità all’interno
dell’immaginario cinematografico classico. Rompendo gli schemi,
trasudando intelligenza, ironia e indipendenza dai ruoli
tradizionali, sono forse una delle cose più lungimiranti
dell’intero franchise creato da George Lucas.
Ma oltre ciò che già conosciamo su
di loro, esistono ancora dei segreti sul loro rapporto? ScreenRant ne ha scovati ben 15
che potete leggere e sfogliare qui sotto:
Originariamente ci sarebbe stato più spazio per il triangolo
amoroso Luke/Leia/Han
Il bacio
tra Luke Skywalker e Leia è ancora considerato uno dei momenti più
strani di Star Wars, anche se in realtà c’è dell’altro: all’inizio
George Lucas voleva includere un altro fratello gemello, chiamato
Nellith, che si sarebbe inserito all’interno di un triangolo
amoroso “allargato”. Fortunatamente non è andata così.
Han e Leia non hanno mai detto a Kylo Ren che Dart Vader era
sua nonno
Nel
romanzo Bloodline di Claudia Gray, si parla del fatto che Leia non
ha mai informato il giovane Ben Solo sulla verità della sua
discendenza. Ben nel libro ha 23 anni, il che significa che ha
vissuto la maggior parte della sua vita all’oscuro di questa
cruciale eredità.
Tra i due ci sono dieci anni di differenza
Come se
non fosse già evidente, poiché tra Harrison Ford e Carrie Fisher ci
sono 14 anni di differenza, Han e Leia sono separati da dieci anni
come confermato dal nuovo canone.
La battuta “Lo so” è stata improvvisata da Harrison Ford
Il culmine
romantico de L’impero colpisce ancora è senza dubbio il momento in
cui, poco prima di essere calato nella carbonite, Han e Leia si
scambiano le battute “Ti amo” e “Lo so”. In
realtà la versione originale della sceneggiatura prevedeva dialoghi
diversi con Leia che avrebbe dovuto dire: “Ti amo. Non potevo
dirtelo prima, ma è vero” con Han che invece avrebbe risposto
“Ricordalo, perché tornerò“.
Il cambio di battuta ha portato ad un conflitto con Carrie
Fisher
Nonostante la battuta
improvvisata di Ford sia riuscita perfettamente,
all’epoca Carrie Fisher non fu entusiasta. Il
regista di Star Wars Irvin Kershner ha poi spiegato le
ragioni di questa tensione: “Harrison è un attore molto bravo.
Ho considerato quella scena come interamente sua, ed è per questo
che gli ho dato così tante opportunità di dirmi come pensava che
avremmo dovuto trattarlo. Ciò ha portato ad una leggera tensione
con Carrie. “
Durante le riprese di Una nuova speranza Fisher e Ford hanno
avuto una storia
Nel suo
libro di memorie pubblicato nel 2016, The Princess Diaries, Carrie
Fisher ha confermato che lei e Harrison Ford hanno avuto una storia
durante le riprese di Star Wars. Come spiegato dall’attrice, il
loro coinvolgimento è avvenuto durante i tre mesi di produzione di
Una nuova speranza, e che si era trattato di un’
infatuazione.
Fisher e Ford erano un po’ brilli durante le riprese
dell’arrivo a Cloud City
Secondo
Carrie Fisher, lei e Harrison Ford avrebbero partecipato ad una
festa con Eric Idle e i Rolling Stones durante la produzione di
L’impero colpisce ancora, e se si guarda attentamente la scena
dell’arrivo di Han e Leia a Cloud City, possiamo notare che i due
appaiono leggermente brilli.
Han Solo potrebbe essere stato sposato al momento dell’incontro
con Leia
Con
l’Universo Esteso di Star Wars, abbiamo avuto accesso a nuovi
contenuti scritti per colmare le lacune tra la trilogia originale e
la trilogia successiva. Tra queste spicca la rivelazione secondo
cui Han Solo potrebbe essere stato sposato – anche se
illegittimamente – con qualcuno che fosse Leia Organa. Forse con
Sana Starros, introdotta come una persona dal passato oscuro di
Han?
Il passaggio al lato oscuro di Kylo non è il solo motivo del
fallimento del loro matrimonio
Molti fan
hanno ragionevolmente presunto che il motivo della separazione di
Han e Leia, come rivelato in The Force Awakens, fosse la tragica
caduta del loro figlio nel lato oscuro della Forza. ma c’è
dell’altro: a causa dell’impegno di Leia con i Ribelli e
dell’impossibilità di Han di gestire lo stress, i due si sono
trovati di fronte a stili di vita fondamentalmente
incompatibili.
La scena del congelamento di Han Solo è stata scritta solamente
perché Ford non sapeva se sarebbe tornato per un terzo film
L’unica
ragione per cui questa iconica scena è stata inclusa nella
sceneggiatura, è perché Harrison Ford non era disposto a impegnarsi
a recitare in un terzo film in quel momento.
Lando e Han hanno insegnato a Leia come giocare a Sabacc
Come noto,
Han Solo ha vinto il Millennium Falcon grazie ad una scommessa
contro Lando Calrissian. A sorprendere però è il fatto che, insieme
a Lando, Han abbia insegnato a Leia come giocare a Sabacc, un gioco
notoriamente difficile in qualche modo simile al nostro
Blackjack.
Han non aveva mai pensato di avere figli, al contrario di
Leia
Leia era
certa che Han sarebbe stato un ottimo padre e anche un ottimo
nonno. Se pensiamo a come è finita però, con Han Solo che non ha
avuto la possibilità di dimostrarlo, un po’ ci viene da
piangere.
Han non sopportava l’idea di essere legato nel matrimonio
Il loro
matrimonio tra Han e Leia non era del tutto convenzionale. Invece
di restare a casa mentre Leia era al Senato Galattico, Han aveva
iniziato a lavorare come pilota da corsa e istruttore per le
generazioni future di piloti.
Leia sapeva delle ombre nell’animo di Kylo ma non l’ha mai
detto ad Han
Leia aveva
percepito fin dalla gravidanza che c’era qualcosa di oscuro dentro
Ben – grazie, in parte, alla sua consapevolezza dell’interesse di
Snoke per lui – ma non aveva mai pensato di dire a Han tutto quello
che stava succedendo, perché aveva paura che non potesse
capirlo.
Leia e Han avevano già programmato un “giorno” in cui si
sarebbero rivisti felici e insieme
Han e Leia
non hanno mai avuto un momento per stare da soli. Nel corso del
romanzo Bloodline di Claudia Gray, la coppia di sposi di lunga data
spesso fantastica sul prendersi un po’ di tempo da condividere
insieme e per viaggiare da un sistema all’altro con il Millennium
Falcon. Ma data la natura difficile della vita lavorativa di Leia,
e la probabilità di Han di essere richiamato ai suoi impegni di
pilota, i piani di fuga d’amore si sono rivelati più difficili di
quanto previsto.
James Mangold,
regista di Logan – The Wolverinecandidato agli Oscar 2018 per la
sceneggiatura del film insieme a Scott Frank
e Michael Green, è stato alquanto duro nei
confronti delle scene post credits, abitudine consolidatasi negli
anni in particolar modo in relazione ai cinecomic e, in
particolare, ai cinecomic Marvel Studios.
Durante il panel agli Audi’s
2018 Writers Guild Association Beyond Words, Mangold ha condiviso
la sua netta posizione nei confronti di questa pratica, nonostante
anche lui abbia ceduto a una scena post credits in
Wolverine – L’Immortale (la scena che ha
anticipato X-Men: Giorni di un Futuro
Passato):
“Quelle scene confermano
ulteriormente ciò che gli spettatori già conoscono e legano il film
ad altri prodotti e annunciano il prossimo film mentre stai ancora
assorbendo questo film, e una specie di merda che trovo davvero
fottutamente imbarazzante. Ad esempio, il pubblico sta chiedendo
delle scene nei titoli di coda quando quelle scene sono state
sviluppate per dei film che fanno schifo, quindi è come se
aggiungessero qualcosa in più alla fine quando il film non può
finire stando sui suoi fottuti piedi.
Logan – The
Wolverinerecensione del film di
James Mangold
Ora abbiamo dei fan abituati
alle scene post credits. Ed è imbarazzante. Significa che non puoi
finire i tuoi film come vuoi e hai un milione di persone su Twitter
che scommettono su cosa conterrà la scena post credits. È come
imbrogliare ed è una di quelle cattive abitudini che mi mettono
orrore e che sono diventate di rigore nel modo in cui facciamo film
e mi sento male perché l’ho fatto in passato e tutti mi hanno detto
bravo, ma io mi sentivo da schifo perché avevo
barato. Questa è la cosa che mi spaventa di più in
assoluto.”
Con Logan invece
James Mangold ha senz’altro fatto centro,
realizzando un film perfettamente compiuto, senza necessità di
scene post credits. Un cinecomic che è riuscito addirittura a
raggiungere la stretta cerchia dei nominati dagli Academy
Awards.
Il progresso in campo digitale ha
fatto passi da giganti negli ultimi dieci anni, sebbene la storia
recente del cinema di intrattenimento non possa vantare sempre
ottimi risultati. Ci sono infatti dei film i cui personaggi
principali, realizzati attraverso la computer grafica, si sono
rivelati determinanti per la non riuscita dell’operazione; ultimo
dei casi, pensate al Superman “senza baffi” di Justice League.
Ecco allora i più famosi 15
personaggi malamente rovinati da una scarsa computer grafica,
elencati da ScreenRant:
L’incredibile Hulk
Nel 2003,
L’incredibile Hulk di Ang Lee ci ha regalato un personaggio
introspettivo ma la resa della cgi fu un vero e proprio incubo. Se
poi si contano le recensioni contrastanti e il risultato poco
incoraggiante al botteghino, il film Marvel si è rivelato un
flop.
Cyborg
Presentato
ufficialmente in Justice League, Cyborg è un personaggio che al 95%
appare sullo schermo ricoperto dalla sua armatura: il risultato
finale del lavoro digitale ha lasciato perplessi più spettatori,
soprattutto quando la copertura di metallo viene illuminata. Colpa
di una post-produzione raffazzonata e presa in mano all’ultimo
minuto da Joss Whedon?
Hero Boy
In Polar
Express Tom Hanks interpreta più ruoli ma ognuno di questi appare
sempre inquietante nelle movenze. E la colpa va riconosciuta nel
lavoro della cgi. Eppure all’epoca il film si era proposto di
restituire al pubblico animazioni umane iper realistiche, ma così
non è stato.
Lanterna Verde
Il carisma
di Ryan Reynolds non è bastato dal salvare Lanterna Verde dal
terribile esperimento di costumi in CGI. Forse un costume di stoffa
o magari una bella armatura spaziale avrebbero funzionato
meglio…
Daredevil
Il costume
da battaglia di Daredevil in pelle rossa funzionava abbastanza bene
nel film con Ben Affleck, tuttavia è nelle scene d’azione che il
manichino CGI dava quella strana sensazione di trovarsi in un
videogioco degli anni ’90 con movimenti rigidi, un’animazione
irregolare e una colorazione rossa straniante.
Catwoman
Catwoman
ha sofferto la stessa mancanza di visione che ha fatto fallire
progetti come Lanterna Verde e Daredevil, anche per colpa di un uso
scorretto della CGI.
Scooby-Doo
L’animazione digitale del film di Scooby-Doo lasciava a
desiderare: tecnicamente si stava cercando di farlo diventare un
cartone animato in live action che non doveva sembrare troppo
realistico, ma almeno fantastico. Ebbene il risultato finale non ha
rispettato nessuna delle due aspettative.
La Bestia
Nel suo
nuovo live action, la Disney non voleva che la Bestia sembrasse
realistica, perché avrebbe significato offrire al pubblico (di cui
una parte composta da giovanissimi) un personaggio terrificante. Il
compromesso tuttavia ha portato a questo: una Bestia in Cgi che non
aveva nulla della cattiveria dell’originale film
d’animazione.
Maz Kanata
Sebbene la performance
vocale di Lupita Nyong’o sul personaggio di
Maz Kanata sia davvero notevole, la resa digitale sembra aver
fallito, anche perché la somiglianza con Yoda è
evidente.
Beowulf
Esattamente come The Polar Express, la cgi di Beowulf non ha
funzionato come avrebbe dovuto. Tutta l’epica fu sgonfiata dalla
stretta aderenza alla realtà a cui l’animazione cercava di
aggrapparsi, con personaggi che sembravano più un ologramma
scintillante.
Ghost Rider
Ghost
Rider vede protagonista un uomo con un teschio fiammeggiante come
testa e l’effetto da raggiungere era assai difficile da rendere. Il
regista Mark Steven Johnson e il suo team di effetti speciali si
sono spinti così lontano da scontrarsi con un risultato
fallimentare nonostante il budget.
Superman
Henry
Cavill era già impegnato con le riprese di Mission: Impossible 6
quando fu richiamato per un reshoot di Justice League, ma i
produttori del film di Tom Cruise non gli hanno permesso di radersi
i baffi. Josh Whedon ha fatto così ricorso alla CGI per eliminarli
dal volto dell’attore…il risultato finale ha ispirato innumerevoli
meme e battute di ogni tipo.
I Fantastici 4
Dalla
maldestra resa dell’aspetto roccioso de La Cosa e dei suoi
misteriosi occhi umani, alle fiamme fumettistiche che hanno
ridicolizzato Michael B. Jordan, dallo strano allungamento di Mr
Fantastic, si può dire che gli effetti speciali de I Fantstici 4
hanno fallito su tutta la linea.
Teenage Mutant Ninja Turtles
Il look
delle Tartarughe Ninja è drasticamente cambiato nel corso degli
anni, ma il fim del 2014 per qualche ragione ha deciso di innestare
nel volto dei personaggi dettagli “umanizzati”, con occhi e bocche
impostati su sfere verdi galleggianti e il risultato è stato un
disastro totale.
Yoda
Sembra
imperdonabile che decenni dopo la sua prima comparsa, il
personaggio di Yoda abbia subito un trattamento CGI così scarso. A
malapena riconoscibile rispetto alle vecchie trilogie, yoda appare
come un vecchio burattino zoppicante che all’improvviso si
trasforma in un ninja acrobatico.
Sembra che Shuri, interpretato da
Letitia Wright in Black Panther,
possa essere il prossimo personaggio preferito dei fan. La
giovanissima scienziata del Marvel Cinematic Universe
più intelligente di Tony Stark potrebbe addirittura essere la
protagonista di uno spin off tutto suo.
Di fronte a questa eventualità la
giovane Wright sembra non essersi tirata indietro. Soprattutto
vorrebbe tornare almeno nel sequel del film: “Spero, se i tempi
dovessero essere giusti, se dovesse accadere, di poter tornare. Ma
non si può avere un film di Shuri senza T’Challa o un film di Shuri
senza Ramonda e Nakia e il resto del Dora Milaje e Okoye. Quindi la
domanda è: quando arriverà Black Panther 2?”
Nei fumetti, Shuri eredita il regno
di Wakanda e diventa la nuova Black Panther. I
Marvel Studios e Kevin
Feige hanno sempre menti con piani a lungo termine in
testa ed è possibile che vogliano fare una cosa del genere nei film
futuri. In realtà la Wright ha anche affermato che tutto il cast
vorrebbero vedere altro di Chadwick Boseman:
“Quando la incontriamo nel
Marvel Cinematic Universe, è
giovane, sta studiando, è preso dalla tecnologia, sta creando, si
diverte ed è focalizzata su questo. Quindi, se questo dovesse
succedere, allora ok, ma al momento, ragazzi, Chadwick è un Black
Panther assurdo! Sono felice di creare gadget per lui, al momento.
Se dovesse essere, allora sarà, ma lui è un magnifico Black
Panther.”
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Arriva il 14 febbraio al cinema
A
Casa Tutti Bene, il nuovo film di Gabriele
Muccino con un cast corale composto tra gli altri,
da Stefano Accorsi, Pierfrancesco
Favino e Carolina Crescentini. In
occasione della presentazione del film a Roma, regista e interpreti
hanno raccontato l’esperienza del set e le tematiche trattate nel
film.
“Ciò che mi stava a cuore
raccontare – spiega Muccino – è la complessità dell’animo
umano e delle relazioni, a tutte le età, per rappresentare le varie
fasi delle nostre esistenze e una riflessione su come tutti noi
possiamo fingere di essere migliori di quello che siamo. Attraverso
la famiglia si raccontano dinamiche delle grandi relazioni tra
uomini e quindi la società tutta.”
Alla domanda sull’attualità delle
tematiche trattate, Muccino ha risposto: “Ho cercato di
raccontare la società del nostro Paese, non necessariamente solo
quella di oggi. Ho cercato di realizzare un affresco che
raccontasse la vita tra pathos, emotività e spasmo febbrile nella
ricerca della felicità, un film che fosse senza tempo e che
riflettesse uno stato di inquietudine sicuramente tipico dei nostri
giorni ma che presumo e sospetto sia stato figlio di ogni
epoca.”
A Casa Tutti
Bene: trailer del nuovo
film di Gabriele Muccino
“Sul set si è generata quasi
naturalmente un’atmosfera molto famigliare – ha continuato poi
il regista passando a parlare degli attori e del set – gli
attori hanno capito subito che la grande famiglia viveva come tale.
Non c’erano ruoli minori e secondari, erano tutti insostituibili e
parte di un’unica entità con molte teste.”
Pierfrancesco
Favino, tra i protagonisti del film, commenta così
l’esperienza del set: “Un’isola è già di per sé un luogo di
separazione dalla vita quotidiana e questo set particolare ha
aiutato a concentrare le energie di tutti gli interpreti e anche un
po’ ad isolarci, come succede ai nostri personaggi nel corso della
racconto.”
Carolina
Crescentini aggiunge a riguardo che “ognuno degli
attori ha portato la sua verità al suo personaggio e alla storia.
Abbiamo dato vita ad una squadra molto affiatata e tesa all’ascolto
degli altri, e non ci sono mai state tra noi competizioni o
rivalità.”
Alla domanda se il suo futuro da
regista proseguirà in Italia o negli Stati Uniti Muccino risponde:
“Quello negli Stati Uniti è stato un percorso che ora ritengo
concluso, grosso modo. Sono tornato a vivere in Italia, ma questo
non vuol dire che non farò più film in America. Certamente però
tornerò a dedicarmi con più passione al cinema italiano, che mi ha
formato e che rimane per me la mia Itaca.”
Diretto da Steven S.
DeKnight vede protagonisti nel cast John
Boyega, Scott Eastwood, Jing Tian, Cailee Spaeny, Rinko Kikuchi,
Burn Gorman, Adria Arjona e Charlie Day.
Pacific Rim – La
Rivolta è il sequel del film di Guillermo del
Toro che resta in veste di produttore ma cede il posto in
cabina di regia a Steven DeKnight, showrunner
di Spartacus e
Daredevil di Netflix.
Pacific Rim – La Rivolta – trama
Il conflitto che ha
coinvolto il nostro pianeta tra mostri alieni e super macchine
pilotate dall’uomo e costruite per annientarli è stato solo il
preludio ad un nuovo devastante assalto nei confronti dell’umanità
che vedremo in Pacific Rim – La Rivolta. John Boyega (Star Wars: Il risveglio della
forza) veste i panni del ribelle Jake Pentecost, un tempo
promettente pilota Jaeger il cui leggendario padre diede la vita
per assicurare la vittoria dell’uomo sui mostruosi “Kaiju”. Jake
decide poi di abbandonare il suo addestramento, per ritrovarsi
coinvolto nel mondo della criminalità.
Quando però una minaccia
ancora più inarrestabile rischia di abbattersi sulle nostre città e
di mettere in ginocchio l’umanità, la sorella Mako Mori (Rinko
Kikuchi) —adesso a capo di una nuova e coraggiosa generazione di
piloti cresciuti all’ombra della guerra— dà a Jake un’ultima
possibilità per dimostrarsi all’altezza dell’eredità lasciata dal
padre. Mentre cercano giustizia per i caduti, la loro unica
speranza è unire le forze in una rivolta globale contro
l’estinzione.
Jake verrà affiancato da Lambert,
un talentuoso pilota rivale (interpretato da Scott Eastwood, Fast &
Furious 8), e dalla quindicenne Amara (Cailee Spaeny, al suo
debutto), un’hacker di Jaeger. Ribellandosi per diventare la più
potente linea di difesa mai esistita, faranno rotta verso una
nuova, spettacolare avventura di gigantesca portata.
L’uscita di
Pacific Rim – La Rivolta è stata fissata per
il 22 marzo 2018.
Marvel Italia ha diffuso un nuovo
contenuto pubblicitario per Black Panther, dal 16
Febbraio al cinema, in cui scopriamo l’importanza ma anche il peso
di di “essere re”.
Di seguito la prima sinossi del
film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di
Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e
tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per
prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio
nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano
e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in
un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Ryan
Coogler scriverà e dirigerà Black
Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re
guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil
War.
Non è ancora chiaro quali altri
personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona
possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito
in Avengers Age of Ultron con il volto
di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa
essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre
in Civil War con il volto
di Martin Freeman.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Arriverà il prossimo 8 Marzo al
cinema Il Giustiziere della Notte, il nuovo film
con protagonista Bruce Willis, distribuito da
Eagle Pictures.
42 anni dopo l’uscita del primo e
storico capitolo della serie diretta da Michael Winner (1974),
Il giustiziere della notte torna al
cinema nel remake diretto da Eli Roth (Hostel
1 e 2, The Green Inferno) con un nuovo
volto, quello del “duro a morire” Bruce Willis. Un
action-crime adrenalinico che rivisita un grande classico del
genere poliziesco, in cui rabbia e desiderio di vendetta si
intersecano al destino di un uomo colpito nei suoi affetti più
profondi. Nel cast anche Vincent D’Onofrio(I
magnifici sette, Daredevil e Law & Order),
Elisabeth Shue (Via da Las Vegas),
Camila Morrone, Dean Norris
(Breaking Bad) e Kimberly Elise (The
Great Debaters – Il potere della parola). Il giustiziere
della notte sarà distribuito in Italia da Eagle
Pictures a partire dall’8 marzo 2018.
SINOSSI
Ad indossare gli abiti di Paul
Kersey, resi celebri dal mitico Charles Bronson, questa volta è
Bruce Willis, che qui interpreta un medico del pronto soccorso di
Chicago la cui vita viene distrutta dall’omicidio della moglie e
dalle violenze che riducono sua figlia in coma. Da quel momento
Kersey cesserà di esistere e al suo posto subentrerà “Il
giustiziere” che, con il suo desiderio di vendetta, andrà a caccia
dei criminali che hanno massacrato la sua famiglia. La città
comincerà presto a domandarsi se questo vigilante sia un angelo
custode o un inquietante mietitore in preda al desiderio di
uccidere.
Il cast di The Shape of
Water include Sally
Hawkins (Blue
Jasmine, Happy-Go-Lucky), il
candidato all’Oscar Michael
Shannon (Revolutionary
Road, 99 Homes), il candidato
all’Oscar Richard
Jenkins (The Visitor, Olive
Kitteridge), Doug
Jones (Crimson
Peak, Hellboy), il candidato al
Golden Globe Michael
Stuhlbarg (A Serious
Man, Steve Jobs) e la
vincitrice dell’Oscar Octavia
Spencer (The
Help, Gifted).
“È un dramma ambientato nel
1963, non è un film di fantascienza, non è un film di
genere ma io interpreto comunque una creatura. Sono una specie di
pesce umano, un enigma, nessuno da dove vengo, sono l’ultimo della
mia specie quindi è come se fossi un’anomalia naturale. Sono stato
studiato e testato in una struttura governativa degli USA nel 1963,
quindi durante la Guerra Fredda con la Russia, la corsa allo
spazio, quindi c’è tutto un background da raccontare. Sono stato
testato per cercare di misurare che tipo di potenzialità potevo
avere contro il nemico, per usarmi come vantaggio militare o per i
viaggi nello spazio, o per la tecnologia. Possiamo usarlo a favore
degli umani? Quindi provano a tenermi segreto dai Russi.”
Dopo il successo del primo capitolo
The Strangers, che in Italia ha incassato oltre
2.000.000 di euro al botteghino, arriva nelle sale il 15 marzo
distribuito da Notorious Pictures il sequel The Strangers –
prey at night.
https://youtu.be/KaLp8Hzg0uM
La sceneggiatura è di Bryan Bertino
regista del primo film e si basa su fatti realmente accaduti, alla
regia Johannes Roberts (47 Metri).
In The Strangers –
prey at night Una famiglia è in viaggio per
trascorrere un po’ di tempo con dei parenti lontani. La trasferta
prende una piega pericolosa quando giungono in uno sperduto camping
di roulotte e lo trovano misteriosamente abbandonato. Nel buio
della notte, tre psicopatici mascherati fanno loro visita per
spingerli oltre il limite umano.
Guarda il trailer
ufficiale di Hostiles – Ostili di Scott
Cooper, che arriverà nelle sale italiane a marzo
distribuito da Notorious Pictures.
https://www.youtube.com/watch?v=lXAnwyY4iyk
Ambientato nel 1892,
Hostiles – Ostili segue il viaggio di un capitano dell’esercito che
scorta un vecchio capo Cheyenne e la sua famiglia fino alla terra
natia nel Montana. Un western intenso e anticonvenzionale. Una
grande storia di amicizia, rapporti umani e uguaglianza.
Hostiles – Ostili
(recensione)
è stato il film d’apertura della XII edizione della Festa
del Cinema di Roma, ed è il quarto lungometraggio del
regista e sceneggiatore statunitense Scott Cooper, che torna dietro
la macchina da presa dopo i successi di
Crazy Heart con Jeff Bridges,
Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace con
Christian Bale e Black Mass con Johnny
Depp.
Il film è interpretato
dal premio Oscar Christian Bale (la trilogia de Il
Cavaliere Oscuro, The Fighter, American Hustle – L’apparenza
inganna), che torna a lavorare con Scott
Cooper dopo Il fuoco della vendetta – Out of the
Furnace, l’attrice britannica Rosamund
Pike (Orgoglio e pregiudizio, La versione di Barney,
L’amore bugiardo – Gone Girl) e l’attore statunitense
Wes Studi (Balla coi lupi”, L’ultimo dei
Mohicani, Heat – La sfida).
Hostiles – Ostili, la trama
1892, New Mexico. Il
leggendario Capitano Joseph Blocker, implacabile sterminatore di
pellerossa, sta per compiere la sua ultima missione prima di
ritirarsi: scortare Yellow Hawk, un capo indiano anziano e malato
terminale, dal forte dove è tenuto prigioniero alla riserva indiana
situata nella sua terra d’origine, la Valle degli Orsi, dove gli è
stato concesso di tornare dalla famiglia per gli ultimi giorni
della sua vita. Dopo 20 anni di lotta violenta, questo gesto di
umanità sembra impensabile, ma nel corso di questo lungo e
tormentato viaggio questi due grandi guerrieri, un tempo rivali,
impareranno a fidarsi l’uno dell’altro e a trovare la pace in una
terra che non pedona.
A parte una prima immagine
ufficiale del protagonista, non sappiamo nulla o quasi del nuovo
film su Hellboy con David Harbour
nei panni di Big Red.
In un’intervista con THR,
David Harbour ha descritto le aspettative e gli
obbiettivi che il film vuole raggiungere e ha parlato di paragoni
con illustri predecessori, Deadpool e
Logan.
“Si è trattato di un
personaggio su cui non ho potuto soprassedere, non ho potuto dire
di no perché amo il fumetto di Mike Mignola. E i miti si
stanno costruendo adesso si stanno sviluppando in due filoni. Da
una parte c’è il film da pop-corn, con eroi un po’ bidimensionali,
e dall’altro ci sono film come Logan e Deadpool. Sono attratto da
questo aspetto del genere.”
Hellboy è stato scritto da Andrew
Cosby, Christopher
Golden e Mike
Mignola stesso. È diretto da Neil
Marshall (The Descent, Game of
Thrones). Nel cast del film David Harbour, Milla
Jovovich, Daniel Dae Kim, Brian Gleeson, Sophie Okonedo,
Alistair Petrie e Ian McShane.
Rian Johnson ha
raccontato che, nella scena finale di Kylo Ren,
in Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, le emozioni del personaggio interpretato da
Adam Driver sono molto simili a quelle provate da
Anakin Skywalker in La Vendetta dei Sith.
Durante una conversazione con
Collider, Johnson ha spiegato
che le emozioni che prova il personaggio in quella scena sono molto
simili a quelle che ha provato Anakin nel momento finale di
Episodio III.
“Penso che sia una idea molto
bella, ci chiediamo cosa rimpiange in quel momento, come accade ne
La Vendetta dei Sith, quella maschera che scende sul suo viso,
quello sguardo negli occhi di Anakin, un barlume di paura?
Rimpianto? Che cos’è? Cosa sta passando per la sua testa in quel
momento? Si tratta della stessa sensazione per Ben. Mi sembra che
sia un momento in cui tutti dovrebbero leggere dentro se
stessi.”
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
È Black
Panther mania ad Hollywood dopo l’esplosione di critiche
positive al film e i commenti degli addetti ai lavori che elogiano
il nuovo cinecomic dei Marvel Studios diretto da Ryan
Coogler. Il film porta sullo schermo il primo supereroe di
colore della storia del MCU, ed è già stato introdotto in
Captain America: Civil
War.
Nel frattempo il premio
oscar Octavia Spencer ha pubblicato un messaggio
sul suo profilo Instagram riferito al film, lanciando un’iniziativa
socialmente utile:
“Mi
troverò in Mississippi quando il film uscirà. Ho intenzione di
affittare un cinema in una comunità svantaggiata per assicurarmi
che tutti i nostri bambini afroamericani possano vedersi sullo
schermo come dei supereroi.“
Black Panther segue T’Challa che,
dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa,
nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana,
Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re.
Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo
di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova,
quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di
Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick
Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già
visto in Captain America Civil War. Nei ruoli
principali del film ci saranno, oltre a Boseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis. Nei
ruoli di comprimari compariranno invece Letitia
Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K.
Brown e John Kani.
Black
Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del
2018.
Dopo la partecipazione di
Leonardo DiCaprio, arrivano altre conferme sul
prossimo film di Quentin Tarantino sulla Hollywood
degli anni ’60.
Secondo Justin
Krolldi Variety, il film vedrà Roman
Polanski come un personaggio chiave della storia,
Tarantino sta infatti cercando un attore che parli polacco e che
possa interpretare proprio il regista (ovviamente, il vero Polanski
non parteciperà al film).
Inoltre, Kroll fa finalmente luce
sul personaggio che interpreterà DiCaprio: un
vicino di casa di Sharon Tate. Inoltre, sempre lo
stesso report, segnala che Brad Pitt e Tom
Cruise sono in corsa per il ruolo di uno stunt man.
Alla luce di queste dichiarazioni,
il film comincia ad assumere una forma più definita, con il ruolo
di DiCaprio che comincia ad assumere significato, adesso.
Di seguito la prima sinossi del
film: “Quello che DiCaprio interpreterà, in maniera più
specifica, è un attore che ha il suo show western, Bounty Law, in
onda tra il 1958 e il 1963. Il suo tentativo di approdare al cinema
non è andato a buon fine e nel 1969, l’anno in cui è ambientato il
film durante l’ascesa del movimento hippy, è ospite degli
spettacoli di altre persone mentre contempla l’idea di andare in
Italia, che è diventato un focolaio per i western a basso
budget.”
Margot Robbie
potrebbe diventare la sfortunata Sharon Tate sullo
schermo.
Leonardo DiCaprio
torna a lavorare con Tarantino, dopo il suo sanguinolento ruolo di
Django Unchained e torna a progetti importanti da
protagonisti, dopo il sofferto ruolo in The Revenant, che gli è valso
finalmente il premio Oscar nella categoria Migliore attore
protagonista.
Al momento, Quentin
Tarantino è al lavoro anche sul suo film su Star
Trek, insieme a J.J. Abrams.