Con A Casa Tutti
Bene, Gabriele Muccino torna a dirigere un film
italiano dopo la parentesi statunitense. Per farlo si avvale di un
grande cast corale che dà vita a un vario ventaglio di personaggi.
Muccino torna al genere di film che lo ha reso famoso, ricco di
passioni e maschere d’ipocrisia, un tipo di storia che gli sta a
cuore.
A Casa Tutti Bene
segue la vicenda di una grande famiglia, che si ritrova a
festeggiare le Nozze d’Oro dei nonni sull’isola dove questi si sono
trasferiti a vivere, Ischia. Un’improvvisa mareggiata blocca
l’arrivo dei traghetti e fa saltare il rientro previsto in serata,
costringendo tutti a rimanere sull’isola e a fare i conti con loro
stessi, con il proprio passato, con gelosie mai sopite,
inquietudini, tradimenti e inaspettati colpi di fulmine.
La famiglia è il cuore della
storia, da cui tutto nasce, cresce, si allontana e torna.
Attraverso la famiglia, Muccino desidera parlarci della società,
cercando di fornire un ritratto delle dinamiche che da sempre
scuotono l’animo umano. Lo fa ponendo in scena una moltitudine di
rapporti diversi tra loro, che vanno a costruire una maschera
d’ipocrisia che è tuttavia destinata ad infrangersi, svelando il
marcio che vi è nascosto sotto.
A Casa Tutti Bene, il film
Ambientando il film quasi
in un’unica location, il regista pedina, anche ossessivamente, i
suoi personaggi, per smascherarli, sottoporli a una vera e propria
indagine, mostrandone fragilità e negatività. La sua regia, ma
attraverso virtuosismi e piani sequenza che consentono una maggiore
continuità, ottiene il risultato di comporre visivamente una buona
storia, supportata da un cast che svela buone interpretazioni. Tra
tutti spiccano Pierfrancesco Favino, uomo tormentato dai suoi
matrimoni e in procinto di esplodere, e Massimo
Ghini, a cui è affidato un ruolo apparentemente più
piccolo ma che nella sua compostezza sa trasmettere più di
un’emozione.
Ciò che però frena A Casa
Tutti Bene , è la sceneggiatura, e nello specifico i
dialoghi, troppo costruiti, che conferiscono al film un tono
enfatico e fuori contesto. Tutto ciò porta in più occasioni i
personaggi o trasformarsi in macchiette, caratteristica sostenuta
anche dall’idea di base del film, poco originale. Momenti di
comicità involontaria spezzano in più occasioni ritmo e atmosfera,
generando così un’opera altalenante.
Che il film e le tematiche trattate
siano un’urgenza di Muccino appare chiaro, così come la sua volontà
di narrare la complessità dell’animo umano e delle relazioni che a
qualsiasi età lo sconvolgono. Ischia dal canto suo diventa
splendido luogo metaforico tra la bellezza della natura e la
negatività che si sprigiona tra chi vi è rimasto prigioniero. Si
avverte però l’inadeguatezza della scrittura di sorreggere il peso
di queste premesse e questo si ripercuote sull’attenzione dello
spettatore.
Mercoledì 14 febbraio 2018, ore
21:00 al Cinema Odeon via Mascarella, 3 –
Bologna Charlotte Rampling presenzierà
l’anteprima di Hannah(recensione),
il nuovo film di Andrea Pallaoro con cui l’attrice ha vinto la
colpa volpi alla
74esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. A
Bologna l’attrice francese riceverà anche il Biografilm Celebration
of Lives Award.
In anteprima al Pop Up Cinema
Palace (Bologna, via Montegrappa 7) lunedì 12 febbraio, alle ore
19.30
EX LIBRIS
THE NEW YORK PUBLIC LIBRARY
Il nuovo film del maestro Frederick
Wiseman premiato alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia sarà
presentato sullo schermo più grande della città in collaborazione
con l’istituzione Biblioteche del Comune di Bologna. Nel foyer del
cinema sarà possibile lasciare un proprio commento in un libro
dedicato i cui contenuti saranno inviati a Wiseman.
In arrivo l’8
febbraio,I Primitiviè l’ultimo
capolavoro animato dellaAardman Animation,
famoso studio di animazione inglese tra i più
prestigiosi.
Vincitore di diversi
riconoscimenti, tra cui l’Oscar al Miglior film d’Animazione per
Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio
mannaro, è entrata nel cuore degli spettatori per la
caratteristica tutta particolare di utilizzare personaggi in
plastilina e animazione in stop motion.Con I
Primitivi, i protagonisti non sono simpatici animali dalle
fattezze più o meno semplificate, bensì degli esseri umani, benché
sempre simpaticamente stilizzati.Siamo all’Età della Pietra.
Una piccola tribù di bonari primitivi che si dedicano alla caccia
al coniglio (quando riescono, tra mille difficoltà, a catturarlo) è
minacciata dall’arrivo di una civiltà già precipitosamente entrata
nell’Era del Bronzo. Costretti ad abbandonare il proprio bucolico
villaggio, i Primitivi sfideranno i più evoluti “uomini del bronzo”
nel gioco che tutti amano… il calcio!
A partire dalla trovata
esilarante di immettere uno sport moderno in un’epoca preistorica,
il lungometraggio è un susseguirsi di anacronismi divertenti.
Riecheggiando molto le trovate deIFlinstones, neI
Primitiviritroviamo moltissimi riferimenti alla vita
tecnologica dei nostri tempi, come il divertentissimo piccione
viaggiatore che funge da segreteria telefonica.
Le citazioni riferite al
cinema e alla cultura odierna sono sparse ovunque, a partire dal
gioco del calcio che serve come metafora per trasmettere un
messaggio importante (cosa apprezzabile in ogni film
dellaAardam): il valore del gioco di
squadra e l’accettazione di chi ci sembra
diverso.
La tecnica in stop motion ha
richiesto una lavorazione immensa. Oltre 150 persone sono state
impiegate nella produzione deI
Primitivi, 33 animatori impegnati a muovere 273
pupazzi, per un totale di 30 mesi di lavoro.
Dall’8 Febbraio I Primitivi al cinema
A completamento di tanto
impegno, laAardamha modellato personaggi (e
bocche) sulle voci di attori di prim’ordine. Il protagonista prende
la voce diEddie
Redmayne; la controparte femminile quella
diMaisie
Williams; il cattivone di turno invece spetta
aTom
Hiddleston, che qui improvvisa un improbabile accento
francese.
Procedimento inverso invece
una volta che il film è arrivato nelle sale di doppiaggio italiane.
Ormai i giochi erano fatti, e se gli Studios inglesi hanno potuto
adattare le particolari labbra cicciottelle (segno distintivo della
Aardam) alle voci dei propri attori britannici, in Italia sono
stati i nostri doppiatori a doversi adattare ad un labiale molto
pronunciato.
In sala doppiaggio un cast
strepitoso. Il protagonista Dug è doppiato daRiccardo
Scamarcio, Ginna daPaola
Cortellesi, e il cattivo Lord Nooth da un
irriconoscibileSalvatore Esposito(che si cimenta
in un buffo accento tedesco). Non da meno i personaggi secondari,
cui prestano le voci nomi comeCorrado
Guzzanti,Greg(Claudio
Gregori),Chef
Rubioe il calciatore della RomaAlessandro
Florenzi.
I
Primitiviè un film per famiglie, dalla morale gentile e
dall’umorismo pacato. Forse è un po’ distante dai coloratissimi
cartoni animati di oggi, pieni di effetti speciali, ma proprio per
questo rappresenta una piacevole voce fuori dal coro all’interno
del variegato panorama di animazione che si offre a un pubblico di
tutte le età.
Il trailer di Solo: A Star Wars Story ci
ha mostrato i dadi dorati di Han Solo, gli stessi
dadi che gli hanno fatto vincere il Millennium
Falcon e che lui ha poi deciso di tenere come
portafortuna.
Ecco la scena dove si vedono i
dadi:
Questo dettaglio potrebbe indicare
che la scena in questione, in cui Alden
Ehrenreich compare al fianco di Emilia
Clarke nei panni di Qi’ra, si svolge dopo che Han ha già
vinto il Falcon nella scommessa contro Lando.
I dadi, in particolare, sono balzati
all’attenzione del pubblico durante Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, visto che il regista Rian Johnson ha deciso di
utilizzarli come simbolo per commemorare Han Solo, morto nel
capitolo precedente.
Ricordiamo che lo spin-off sarà
ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una
Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
L’ultimo update sull’accordo
Disney/Fox indica che la Casa di Topolino ha
acquisito le proprietà cinematografiche Fox, e che è solo questione
di tempo, prima che la Disney cominci a sfornare sotto al suo
marchio prodotti che prime erano a marchio Fox.
Sembra adesso che Comcast si sia
messa di mezzo prima che l’accordo potesse essere firmato. Un nuovo
report della CNBC dichiara che le trattaive
sono tecnicamente ancora aperte e la Comcast sta considerando di
offrire di più della Disney, che, ricordiamo, ha già messo sul
piatto 52,4 miliardi.
Sembra che Rupert
Murdock abbia considerato la Disney come l’opzione più
sicura dal momento che una partnership con la Comcast avrebbe più
difficoltà a superare i regolamenti governativi.
Sembra dunque che ci siano ancora
tantissime variabili da considerare e che l’accordo non sia siglato
ufficialmente.
In occasione del Super
Bowl abbiamo visto il primo emozionante trailer di
Mission Impossible: Fallout che ci ha mostrato Ethan Hunt
tornare in azione senza paura delle altezze, come da
tradizione.
Il film ha subìto una pesante
battuta d’arresto durante la produzione a causa di un infortunio di
Tom Cruise durante un salto acrobatico. Adesso
sappiamo che quella scena in particolare è finita nel film e il
girato è stato utilizzato addirittura nel trailer.
Ecco in che modo il regista ha
commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla
trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello
letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla
trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede
nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto
nella sua vita. È il suo passato che ritorna a
cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone
intenzioni.”
Mission Impossible:
Fallout, ecco il video in cui Tom
Cruise si è rotto la caviglia
Nel cast Tom
Cruise, Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca
Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Angela
Bassett, Vanessa Kirby, Michelle Monaghan, Alec
Baldwin, Wes Bentley, Frederick Schmidt.
Il film arriverà in sala distribuito
da Fox nel corso dell’estate 2018.
Come probabilmente noto ai fan della
saga di Guerre Stellari, la rotta di Kessel è un
passaggio stradale usato da contrabbandieri e capitani di astronavi
mercantili per portare il ricavato delle miniere di spezie da
Kessel sotto gli ordini del sindacato di Pyke. Negli anni anche
Han Solo, comandante del
Millenium Falcon, ha attraversato questa via “in meno di 12
parsec” battendo ogni record e vantandosi con i suoi
colleghi.
Ora questa famosa rotta potrebbe
tornare a far parlare di sé proprio nello spin-off dedicato al
giovane Han Solo: A Star
Wars Story, in uscita il prossimo maggio nelle sale.
Perché? Se osserviamo bene le immagini del teaser trailer
rilasciato durante la notte del Superbowl, vediamo i personaggi
(tra cui Han, Lando e Qi’Ra) nella cabina di pilotaggio del
Millenium Falcon.
Dal momento
che la nave è inseguita da alcuni caccia stellari, nella fuga Han
Solo dà sfoggio a tutte le sue abilità di pilota per evitare una
serie di giganteschi tentacoli che sembrano appartenere a degli
alieni. Non sarà questa una prima occhiata alla famigerata rotta di
Kessel percorsa in meno di 12 parsec?
Ricordiamo che lo spin-off sarà
ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una
Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Il trailer di Ant-Man and the Wasp arrivato on line di
recente ci ha dato la possibilità di dare un primo sguardo al nuovo
film Marvel Studios che arriverà a metà
del 2018.
Di seguito invece vi mostriamo un
fan trailer del film, che per l’occasione si trasforma in
Antz and the Bee. Ecco il simpatico video
realizzato da Darth Blender:
Dal Marvel Cinematic Universe, arriva
Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con
la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli
eventi di Captain America: Civil War, Scott
Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia
come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo
equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto
Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym,
per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta
e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra
per collaborare e svelare dei mistero del passato.
Ant-Man and the Wasp,arriverà al cinema
il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton
Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris
McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel
Ferrari. Nel cast sono stati confermati i
protagonisti Paul
Rudd e Evangeline Lilly.
Confermati nel
cast Michael Douglas, Michael
Pena e David
Dastmalchian. Si sono uniti al cast
anche Michelle Pfeiffer che
interpreta Janet Van
Dyne,Hannah John-Kamen
è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy
Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster,
aka Goliath.
Alla produzione ci sono
Kevin Feige con Louis D’Esposito,
Victoria Alonso, Stephen Broussard, Charles Newirth e
Stan Lee nei panni di executive producers.
Un personaggio chiave della saga di
X-Men non farà ritorno nel prossimo capitolo intitolato X-Men: Dark Phoenix: stiamo parlando
della Moira MacTaggert, agente della CIA e
collaboratrice di Xavier interpretata sullo schermo da Rose
Byrne (in X-Men: L’inizio e
X-Men: Apocalisse).
Dopo tutte le conferme ufficiali
degli altri attori presenti nei precedenti capitoli, la Byrne ha
annunciato in un’intervista che non sarà nel quarto film del
riavvio/prequel del franchise sui Mutanti di casa Marvel.
“Sfortunatamente Moira non
tornerà, speravo potesse farlo perché mi sono divertita tantissimo
sul set di Apocalisse e amo questo cast. Ma, essendo una sua grande
fan, non vedo l’ora di scoprire cosa avrà combinato Jessica
Chastain nel film“.
X-Men: Dark Phoenix è stato
diretto da Simon Kinberg e vede nel
cast Michael Fassbender, Jennifer
Lawrence, Nicholas
Hoult,James McAvoy, Alexandra Shipp, Sophie
Turner, Tye Sheridan e Kodi
Smit-McPhee.
La saga della Fenice
Nera è stata male accennata in X-Men:
Conflitto Finale, tanto che gli eventi raccontati
in X-Men: Giorni di un Futuro
Passato hanno completamente cancellato, grazie al
viaggio nel tempo, gli effetti di quel film sulla saga,
contribuendo però a pasticciarne la continuity.
La pellicola sarà ambientata nel
1991 e seguirà gli eventi di X-Men:
Apocalypse.
Il canale Youtube della
Pixar ha diffuso un video che elenca tutti i
riferimenti ai lungometraggi contenuti nei celebri cortometraggi
dello Studio.
Ecco il video rivelatore:
Per molto tempo i cortometraggi
Pixar sono stati una buona palestra, prima che lo studio fosse
forte abbastanza da cimentarsi con il lungo. Adesso sono diventati
una simpatica consuetudine, dal momento che riescono sempre a
essere originali e a riportare per breve tempo sullo schermo alcuni
dei personaggi più amati dei lungometraggi degli anni
precedenti.
Mentre la Pixar si sta godendo lo
straordinario successo di Coco, appena uscito trionfante dagli
Annie Awards e in procinto di vincere un premio Oscar per il
miglior film d’animazione (+ il favorito per la categoria), lo
studio si prepara già ai prossimi mesi, entro cui è programmata
l’uscita di Gli Incredibili 2, sequel dello straordinario successo
d’animazione del 2002, che vede tornare alla regia Brad Bird.
Ecco l’elenco di tutti i cortometraggi nella storia dello
Studio:
1984 – The Adventures of André and Wally B.
1986 – Luxo Junior
1987 – Il sogno di Red
1988 – Tin Toy
1989 – Knick Knack
1997 – Il gioco di Geri
2000 – Pennuti spennati
2002 – La nuova macchina di Mike
2002 – Knick Knack (Remake)
2003 – L’agnello rimbalzello
2005 – Jack-Jack Attack
2005 – Mr. Incredible and Pals
2005 – One Man Band
2006 – Carl Attrezzi e la luce fantasma
2006 – Stu – Anche un alieno può sbagliare
2007 – Il tuo amico topo
2008 – Presto
2008 – BURN•E
2009 – Parzialmente nuvoloso
2009 – La missione speciale di Dug
2009 – George e A.J.
2010 – Quando il giorno incontra la notte
2011 – Vacanze hawaiiane
2011 – La luna
2011 – Buzz a sorpresa
2012 – La leggenda di Mor’du
2012 – Non c’è festa senza Rex
2013 – Party Central
2013 – L’ombrello blu
2014 – Lava
2015 – Il primo appuntamento di Riley
2015 – Sanjay’s Super Team
2016 – Piper
2017 – Lou
Mentre le riprese
procedono spedite, la New Line cinema ha annunciato il cast
completo di Shazam! e la sinossi ufficiale del film che
sarà diretto da David F. Sandberg (Annabelle:
Creation). Di seguito trovate la lista degli attori con i
rispettivi ruoli.
Zachary
Levi (Shazam!), Asher Angel (Billy
Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus
Sivana), Jack Dylan Grazer (Freddy),
Grace Fulton (Mary), Faithe
Herman (Darla), Ian Chen (Eugene),
Jovan Armand (Pedro), Cooper
AndrewseMarta Milans
(genitori adorrivi di Billy, Victor e Rosa Vasquez),
Ron Cephas Jones (Il Mago).
Sinossi:Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci
vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy
Batson, gli basta gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché
questo ragazzo adottato di 14 anni possa trasformarsi nel Supereroe
Shazam per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino
all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione
adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe
con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i
compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità
con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare
rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male
controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.
Il film farà ovviamente parte
dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le
uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due
attesi titoli di casa DC.
Data la sua esperienza da attore,
non c’è da meravigliarsi se Taika Waititi sia
riuscito a inserirsi in ogni modo possibile in Thor: Ragnarok.
Era già stato rivelato che il
regista si era occupato della voce (in originale) e della motion
capture per Korg, e che aveva fornito i
riferimenti per la motion capture di Surtur.
Adesso, via Reddit, abbiamo la prova
fotografica del terzo cameo del regista, ovvero la “testa di
destra di un alieno, quella di nome Haju.”
Dal 7 Marzo, quando arriverà anche
in Italia l’home video del film marvel Studios, potremo scoprire molti altri
segreti sul film con Chris Hemsworth.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si
annoverano il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Come annunciato nei mesi scorsi, in
Solo: A Star Wars Story
verranno introdotti nell’universo del franchise nuovi personaggi
oltre ai già noti Han Solo, Chewbacca e Lando Calrissian.
Nelle ultime ore inoltre, la Lucasfilm ha reso noti i loro nomi:
Phoebe Waller-Bridge sarà il droide di Lando
L3-37 (utilizzando la tecnica di motion capture)
mentre Thandie Newton sarà
Val.
Il personaggio di Woody
Harrelson, come già rivelato settimane fa, si chiamerà
Tobias Beckett mentre Emilia
Clarke interpreterà Qi’Ra (anche questo
era tra i nomi confermati).
Ricordiamo che lo spin-off sarà
ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una
Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
È stato diffuso un nuovo promo di
Annientamento, il nuovo sci-fi diretto da
Alex Garland che, dopo il successo di
Ex
Machina, si cimenta ancora con il genere dirigendo di
nuovo Oscar Isaac e per la prima volta anche
Natalie Portman.
Ecco il promo:
Nel cast con Natalie
Portman ci sono anche Oscar Isaac, Jennifer Jason
Leigh, Gina Rodriguez e Tessa
Thompson.
Il romanzo è il primo della trilogia
nota con il nome di Southern Reach composta dai romanzi
Annihilation, Authority, e
Acceptance.
La storia del romanzo ruota intorno
a una biologa (Natalie Portman) in cerca di
risposte in seguito alla tragica scomparsa del marito volontario
per una spedizione governativa. Quello che scopre è una primigenia
zona selvaggia e una misteriosa forza oscura.
Dopo l’avventura straordinaria con
Logan – The Wolverine,
James Mangold ha cominciato a guardare al suo
futuro registico, che si distanzierà definitivamente dal genere
cinecomic (cosa che già era stata raggiunta con
Logan) per entrare nel mondo dei biopic.
Stando a quanto
riporta Variety, il
regista sarebbe interessato a raccontare sul grande
schermo Ford vs. Ferrari per la 20th
Century Fox. Il film racconterà la storia vera dietro
l’opera di un intrepido gruppo di ingegneri incaricati da
Henry Ford II di sconfiggere il dominante team
Ferrari al Le Mans World Championship del
1966.
James Mangold
brutalmente onesto in merito alle scene post credits
A scrivere il film sarebbero stati
chiamati Jez e John-Henry Butterworth di
Edge of Tomorrow, che lavoreranno con Mangold
stesso.
Stando al report, il regista
vorrebbe Christian Bale e Matt
Damon per i ruoli di protagonisti, i progettisti di
automobili Ken Miles e Caroll
Shelby.
James Mangold si
sta godendo i frutti del suo lavoro con Logan,
visto che è stato nominato agli oscar per la Migliore sceneggiatura
non originale.
Di recente, il regista ha fatto
parlare di sé per la sua inedita posizione contro le scene alla
fine dei titoli di coda, tipica pratica per i cinecomics (leggi qui).
Logan – The
Wolverinerecensione del film di
James Mangold
Un dettaglio svelato nel nuovo
trailer di Avengers: Infinity War non è
sfuggito agli occhi più attenti ed è subito diventato motivo di
preoccupazione per i fan di Iron Man: cosa è
successo alla mano di Tony Stark? L’immagine che
trovate qui sotto è ritagliata dal trailer e mostra l’arto
meccanico del tutto “innaturale”.
Se osserviamo
con attenzione la sequenza in cui Stark si avvia verso lo scontro e
indossa la sua nuova armatura, sembra che questa cresca sulla mano
piuttosto che attaccarsi pezzo per pezzo come in
passato.
La mano destra inoltre viene
portata rapidamente al volto per togliere gli occhiali prima che
l’elmetto si unisca al resto, ma sono le sue dimensioni a creare
sospetti. Ovviamente la velocità del montaggio non ci permette di
studiare a fondo la situazione, quindi non resta che attendere
l’uscita del film in sala per fugare ogni dubbio.
Se poi pensiamo ai fumetti
di Infinity Gauntlet, dove Thanos si scaglia su
Iron Man con conseguenze peggiori, la perdita di una mano non
sembra un evento così tragico.
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto
da Kevin Feige. Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Michael
Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio,
dal 25 aprile in Italia.
Mentre l’uscita in Home Video di
Thor: Ragnarok si avvicina sempre
più, il regista del film Marvel Studios, Taika
Waititi, ha realizzato un simpatico video per promuovere
l’attesa edizione del film con Chris
Hemsworth.
Nel suo stile ironico, Waititi si
rivolge al pubblico e spiega che il suo scopo era quello di
realizzare un film con Thor “che catturasse l’essenza di Peter
Pan, un po’ di Terminator 2, un pizzico di Independence Day, e un
pezzettino di Sul Lago Dorato, con il tono di Beaches,
mescolato a My Fair Lady. E credo di esserci riuscito.”
Non c’è dubbio che Taika sappia
intrattenere i suoi spettatori! L’appuntamento è dal 20 Febbraio
per il digital download e dal 6 Marzo per il Dvd e Blu Ray. Dal 7
Marzo in Italia.
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Gal Gadot si
aggiunge alla già ricchissima lista di star hollywoodiane che ha
prestato la sua voce in un episodio dei Simpson, e
per ufficializzare la notizia ha pubblicato un simpatico video su
Twitter dove la si vede firmare la chioma di Marge.
La 29ma stagione della serie animata
debutterà in America il prossimo 11 marzo, ma non ci sono ancora
dettagli sul ruolo che l’attrice ricoprirà (magari proprio Wonder Woman?).
Nel frattempo vi ricordiamo che Gal
Gadot tornerà presto nei panni di Diana Prince nel sequel di
Wonder Woman,
le cui riprese partiranno in estate. A dirigerà ci sarà ancora
Patty Jenkins.
Il film sarà ambientato nell’Era
moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura,
con Goeff
Johns ePatty Jenkins a
lavoro a quattro mani.
L’uscita nelle sale invece è fissata
al1 novembre 2019.
Come apparirebbe Christopher
Reeve, iconico Superman nei quattro film
usciti fra gli anni Settanta e Ottanta, nei panni dell’Uomo
d’Acciaio interpretato da Henry Cavill nel DCEU?
Un fan ha provato a immaginare l’attore come protagonista di
Man of Steel creando
questo video in animazione digitale in cui vediamo Superman in
volo:
Il risultato finale è ovviamente
molto lontano dall’essere realistico, ma risulta comunque
divertente osservare il volto di Reeve associato ad un costume
contemporaneo.
Che ne pensate? Come vi sembra
l’attore nella versione moderna de l’Uomo d’acciaio?
È stato diffuso la cover del nuovo
numero della rivista tedesca Panini Vorschau, dedicato ad
Avengers: Infinity War che
porta in copertina un artwork dei protagonisti del film dei
Fratelli Russo.
A ben vedere, oltre ai Vendicatori e
a Thanos, minaccioso, al centro, si possono scorgere due membri dei
quattro che compongono l’Ordine Nero, la squadra
speciale dei figli di Thanos che lo aiuterà a rintracciare le Gemme
dell’Infinito.
Come si può vedere, si tratta
di Ebony Maw e Proxima
Midnight. Assenti dall’artwork invece sia Occhio di Falco
che Ant-Man e Wasp. Questi personaggi sono assenti da quasi tutto
il materiale promozionale del film e forse ci riserveranno qualche
sorpresa.
Avengers: Infinity War – la trama
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
Il canale americano
della Showtime ha diffuso il
nuovo promo di “The Powerful Wendy
Rhoades” Billions 3, l’attesissima terza stagione di
Billions,
la serie tv con Paul Giamatti.
[nggallery id=717]
Billions 3×01 debutterà il 25 Marzo 2018 sulla
Showtime.
Billions 3
Nella
terza stagione di Billions
Chuck e Axe sono i protagonisti di una lunghissima, estenuante,
appassionante partita a scacchi, giocata tra battute memorabili e
svolte inaspettate; compiono azioni spietate, finalizzate solo ed
esclusivamente al proprio guadagno personale, utilizzando strategie
contorte e imprevedibili.
Nel
cast di Billions
3 oltre al grande Paul Giamatti (Sideways; La versione di
Barney) e Damian Lewis (Homeland) uno degli
attori più versatili e carismatici in circolazione, si rivelano
fondamentali e di spessore anche i ruoli femminili. Maggie Siff (Wendy Rhoades), attrice che i
cultori di Mad Men
e Sons of Anarchy ricordano nei ruoli,
rispettivamente, di Rachel Menken e Tara Knowles, e che in Billions
ha un ruolo chiave: è la moglie di Chuck e lavora come psicologa
nella compagnia di Axe, una situazione che contribuisce
inevitabilmente ad aggravare il contrasto tra i due uomini. Malin
Âkerman (Watchmen) è Lara Axelrod, moglie di Axe, bellissima
e senza scrupoli, madre e moglie fedelissima, sostiene il marito in
maniera incondizionata ed è pronta a tutto per difendere la sua
famiglia e il loro patrimonio.
Sebbene
i personaggi della serie non siano reali, Billions si
ispira vagamente al lavoro del procuratore Preet Bharara e in
particolare alla sua crociata contro i reati finanziari nel
Southern District di New York.Inoltre, Andrew Ross Sorkin, uno dei
co-ideatori, oltre ad essere un giornalista finanziario del New
York Times, è noto per avere scritto sulla crisi economica del
2008-15 il bestseller “Il crollo: Too Big to Fail”, dal quale è
stato tratto nel 2011 il film di HBO Too Big to Fail: Il crollo
dei giganti.
Il 2008 e Iron Man
hanno segnato l’inizio del Marvel Cinematic Universe.
All’epoca nessuno poteva sapere che cosa sarebbe diventato il
progetto di Kevin Feige e dei Marvel Studios, ma a dieci anni di
distanza sia quell’Iron Man che lo stesso interprete del film,
Robert Downey Jr. sono diventati dei simboli di un
universo condiviso da oltre 5 miliardi di box office.
Ma sappiamo davvero tutto
sull’Iron Man cinematografico e sui suoi seguiti?
Ecco 15 curiosità sulla trilogia del
Vendicatore con l’Armatura che forse nemmeno i fan Marvel conoscono.
Il ruolo di Tony Stark venne
offerto a molti attori
Sebbene adesso ci sembra
che nessuno meglio di Robert Downey Jr. possa interpretare Tony
Stark e Iron Man, il regista del film Jon Favreau ha dichiarato che
lo Studio aveva in mente nomi più importanti per il primo film. Tom
Cruise era in lizza dal 2004, prima che la produzione si bloccasse
e lui decidesse di procedere con la sua carriera lavorando con
Steve Spielberg ne La Guerra dei Mondi. Poi è stato anche
considerato Nicolas Cage, ma nel 2006 scelse Ghost Rider.
Tra gli altri attori considerati ci
furono Hugh Jackman, Clive Owen e Sam Rockwell, e solo quest’ultimo
ha fatto parte poi del franchise nei panni di Justin Hammer, in
Iron Man 2. L’unico a volere dall’inizio RDJ era Favreau, che alla
fine ebbe la meglio. Accettare il ruolo di Tony Stark nel film
preparò all’attore il più grande ritorno sulla scena che un attore
abbia mai avuto a Hollywood.
Gli incidenti dal passato di RDJ
hanno contribuito a dare forma al personaggio
Non è un segreto che
Robert Downye Jr. abbia avuto i suoi momenti bassi nella vita. E’
stato arrestato molte volte tra il 1996 e il 2001, è stato persino
condannato alla prigione nel 1999, ma il suo passato turbolento era
esattamente ciò di cui aveva bisogno Favreau per dare forma al suo
Tony Stark.
Downey Jr. ha abbracciato questa
immagine e ha offerto molte delle sue esperienze dalla sua vita.
Alcune sue foto da giovane sono state usate per la scena iniziale e
Stark che mangia un cheeseburger prima di una conferenza è un’idea
nata da un incidente reale del 2003. A quanto pare l’attore mangiò
un cheeseburger così cattivo che gli fece ripensare alla sua vita e
come conseguenza buttò il resto della sua droga nell’oceano.
L’episodio ha dato origine alla
scena in cui Stark ripensa alla natura della sua compagnia e cambia
vita.
Molti dei dialoghi di Iron Man
furono improvvisati
Data la concentrazione
sulla storia e l’azione, una gran parte dei dialoghi in
sceneggiatura non erano ancora stati scritti quando cominciarono le
riprese e questo ha dato vita a improvvisazioni. Il risultato ha
dato al film una certa freschezza, anche perché nessun ciak era
uguale all’altro.
A causa di questo aspetto,
ricordiamo, Jeff Bridges definì il film un “film di studenti che è
costato 200 milioni di dollari”, ma nonostante questo, anche per
lui l’esperienza fu divertente.
Originariamente, Iron Man doveva
incrociarsi con Spider-Man 2
I piani per Spider-Man 2
di Sam Raimi erano quelli di rivelare che l’armatura del Dottor
Otto Octavius era stata costruita da Tony Stark, inventore
straordinario. Questa scelta avrebbe abbattuto i problemi di
diritti tra MCU e SONY, ancor prima che questi
venissero inventati.
Da un punto di vista del marketing,
la cosa aveva senso perché un personaggio relativamente poco noto
come Iron Man avrebbe avuto un trampolino di lancio notevole, un
film di Spider-Man, per far cominciare a conoscere al grande
pubblico il suo nome.
L’idea è stata però ostacolata da
una questione di diritti, per cui abbiamo dovuto aspettare Captain America: Civil War per
vedere Tony Stark e Spider-Man interagire.
Samuel L. Jackson è stato quasi
sostituito
Nel 2009, Samuel L.
Jackson aveva dichiarato che le trattative con lo studio non
stavano andando per il meglio e che forse non sarebbe affatto stato
lui a interpretare Nick Fury in Iron Man 2. Il fatto che Fury
sarebbe comparso soltanto in un cameo, avrebbe reso l’attori
incerto sull’accettare o meno il ruolo. Tuttavia fu presto convinto
da un vantaggioso accordo per nove film.
Al momento abbiamo visto Nick Fury
in sei film, mentre Infinity War, Captain Marvel e Avengers 4 saranno i prossimi (e ultimi?)
tre.
Il Mandarino doveva essere il
villain principale della trilogia
Il trattamento del
personaggio del Mandarino in Iron
Man 3 è stato uno dei momenti più discussi dei Marvel Studios. Qualcuno dice che è
una svolta brillante, per altri è oltraggioso, sicuramente si è
parlato molto del film e del personaggio interpretato da Ben
Kingsley, ma non si sapeva che doveva essere lui a rappresentare il
cattivo finale della trilogia. Doveva essere una sorta di
Imperatore Palpatine della trilogia di Iron Man.
Erano stati inseriti alcuni indizi
nei primi due film per realizzare questo disegno, ma quando Shane
Black entrò nel progetto, riscrisse il personaggio.
Shane Black ha lavorato a tutta la
trilogia
Mentre tutti sanno che
Black ha scritto e diretto il terzo film, non molti sono
consapevoli del fatto che il regista e sceneggiatore ha lavorato
anche agli altri due film.
Lo stesso Robert Downey Jr. ha
dichiarato che Black lo ha aiutato a preparare il personaggio e a
provare le scene e le battute del primo film. Stando a quanto ha
dichiarato l’attore, per entrambi i film sia lui che Favreau si
sono consultati con Shane Black di continuo.
Iron Man è ambientato nello stesso
universo di Elf
Nel film compare la Ray’s
Pizza, lo stesso marchio che compare anche nella commedia natalizia
del 2003, sempre di Jon Favreau.
JARVIS è stato modellato sul
maggiordomo di casa Stark: Edwin Jarvis
Anche se Alfred
Pennyworth è il maggiordomo dei fumetti più famoso del mondo, anche
la Marvel ha il suo: Edwin Jarvis. Era
il maggiordomo di casa Stark e Tony, quando ha progettato la sua
intelligenza artificiale, l’ha fatto pensando proprio all’amato
maggiordomo Jarvis.
Non è un caso, quindi, se la sua
intelligenza artificiale si chiama Just A Rather Very Intelligent
System. Il personaggio è poi comparso in Agent Carter, interpretato
da James D’Arcy. Era il maggiordomo di Howard Stark durante la
Seconda Guerra Mondiale.
Iron Man 2 prevedeva un cameo di
Bruce Banner
In Iron Man 2 era
prevista un’apparizione di Bruce Banner, per cercare di coltivare
eccitazione in merito a The Avengers. Ma visto che The Incredible
Hulk non era stato ben accolto, lo studio preferì proteggere Iron
Man e, vista la volatilità di Edward Norton, che poi ha lasciato il
progetto, il cameo fu eliminato.
L’unico riferimento che è rimasto è
un programma tv che fa riferimento al Generale Ross che combatte
contro Hulk, e Nick Fury che aggiorna in merito Tony Stark e lo
SHIELD.
Banner ha poi trovato il suo spazio
in una scena post credits di Iron Man, ma solo nel terzo film.
Il tema della serie d’animazione
compare in Iron Man
Negli anni ’60 moltissimo
supereroi Marvel hanno avuto un adattamento
televisivo animato. The Marvel Superheroes era
una serie del 1966 in cui ogni episodio aveva come protagonista un
Vendicatore: Captain America, The Incredible Hulk, Thor, The
Sub-Mariner e Iron Man. Ognuno aveva il suo tema musicale e Jon
Favreau ha fatto in modo che il primo film contenesse il tema di
Iron Man il maggior numero delle volte possibile.
La musica si sente nella scena del
casino, nella camera da letti di Tony e come suoneria del cellulare
di Rhodes.
Iron Man è stato anticipato da
corti animati
Joe Quesada e Tim Miller
furono incaricati dalla Marvel di creare una serie di corti
animati per presentare il personaggio ai giovani futuri spettatori.
Molti credevano che Iron Man fosse solo un robot, senza un uomo
dentro, e così lo Studio decise di prepararsi il terreno in questo
modo.
Iron Man 3 doveva introdurre i
Guardiani della Galassia
Una prima scena post
credits del terzo film doveva vedere l’eroe volare nello spazio e
incontrare i Guardiani, molto prima del loro ufficiale debutto.
L’idea era che Tony Stark potesse avere un cameo nel film, un
collegamento al fatto che nei fumetti diventa anche membro della
squadra a un certo punto.
Se questa scelta fosse stata portata
avanti, il futuro sarebbe stato completamente diverso, e l’incontro
di Thor con i Guardiani nel trailer di Infinity War meno epico.
L’omaggio allo sceneggiatore Warren
Ellis
Warren Ellis è stato uno
storico sceneggiatore di Iron Man e la sua influenza nella trilogia
è innegabile, per chi conosce bene le storie a fumetti del
Vendicatore con l’Armatura. In Iron Man 3, la produzione ha deciso
di porgere un importante omaggio allo sceneggiatore, chiamando il
fittizio Presidente degli Stati Uniti Ellis, in suo onore.
Nel film, il Presidente Matthew
Ellis (William Sadler) viene salvato da Iron Man e War Machine. Lo
stesso Presidente è comparso in Agents of SHIELD, nel preludio di
Captain America: Civil War e in WHiH
Newsfront, la web serie virale.
Rimane la trilogia con il più alto
incasso del MCU
Nonostante la concorrenza
di trilogie come quella di Captain America e di Thor, quella di
Iron Man è la più redditizia del MCU. Il primo film incassò 585
milioni per un budget di 140 milioni, e divenne il secondo film con
il maggiore incasso dell’anno, secondo solo a Il Cavaliere Oscuro.
Iron Man 2 guadagnò 623, a fronte di un budget di 200 milioni,
mentre il terzo film ha scioccato la stessa Marvel.
Sulla scia di The
Avengers, il film incassò 1.125 miliardi di dollari a fronte di un
budget di 200 milioni, nel 2013, portando la trilogia a oltre due
miliardi.
Sono state diffuse da
Lucky Red le nuove
clip da I
primitivi, il nuovo film in animazione stop-motion
della Aardman che arriverà al cinema a partire
dell’8 Febbraio.
I
primitivi racconta di Dug, un
cavernicolo che diventa leader dei suoi simili per “affrontare
l’Età del Bronzo”. Secondo le prime informazioni legate al
progetto, Dug dovrebbe avere la voce di Eddie
Redmayne, premio Oscar per La Teoria del
Tutto, che vedremo al cinema in Animali
Fantastici e Dove Trovarli a partire da novembre.
Nel cast vocale anche Russell Brand.
La Aardman produce
il film in collaborazione con la DreamWorks
Animation e con Canal Plus, che aveva già
lavorato a Shaun vita da pecora – il
film.
L’ultima volta che
Park ha lavorato come regista per la Aardman
risale al 2008, quando ha diretto A Matter of Loaf and
Death, un cortometraggio di Wallace &
Gromit.
Bim Distribution ha diffuso due nuove
clip di Final Portrait, il nuovo film da regista
di Stanley Tucci, che vedere protagonista, nei
panni di Alberto Giacometti, Goeffrey
Rush e in quelli di James LordArmie Hammer.
Nel 1964, durante un breve viaggio a
Parigi, lo scrittore americano e appassionato d’arte James
Lord incontra il suo amico Alberto
Giacometti, un pittore di fama internazionale, che gli
chiede di posare per lui. Le sedute, gli assicura Giacometti,
dureranno solo qualche giorno. Lusingato e incuriosito, Lord
accetta. Non è solo l’inizio di un’amicizia insolita e toccante, ma
anche – visto attraverso gli occhi di Lord – di un viaggio
illuminante nella bellezza, la frustrazione, la profondità e, a
volte, il vero e proprio caos del processo artistico.
Final Portrait è
l’affascinante ritratto di un genio e la storia di un’amicizia tra
due uomini profondamente diversi, eppure uniti da un atto creativo
in costante evoluzione. Il film racconta anche le difficoltà del
processo artistico – a tratti esaltante, a tratti esasperante e
sconcertante – chiedendosi se il talento di un grande artista sia
un dono o una maledizione.
Tratto dall’omonimo libro di
James Lord, Final Portrait è un
film diretto da Stanley Tucci, amato e conosciuto
forse da tutti più come attore che come regista.
La volontà di mettersi dietro la
macchina da presa, solitamente piuttosto sporadica (qui dirige il
suo quinto lungometraggio), è scaturita stavolta dalla sua grande
passione per l’arte.
Il film si concentra infatti su un
particolare momento della vita di Alberto
Giacometti, pittore e scultore italo-svizzero, vissuto
nella metà degli anni ‘90.
Il nostro incontro con
Stanley Tucci in conferenza stampa si apre
ricordandoci come oggi siamo in un momento in cui la fortuna
critica di Giacometti è particolarmente felice. Alla biennale di
Venezia la Svizzera questo anno ha dedicato l’intero padiglione a
Giacometti, e inoltre a giugno il Guggenheim di New York ospiterà
la più grande mostra americana dedicata all’artista.
Tucci non si è approcciato al
classico modo di mettere in scena una biografia. “Non ho mai
creduto molto alle biografie integrali. Preferisco quelle che si
concentrano su un solo momento della vita di un artista, così da
poterne rilevare maggiori dettagli e dare un senso più profondo di
quella persona”.
Stanley Tucci
racconta di provenire da una famiglia in cui si è sempre respirato
un forte clima artistico. Suo padre, pittore e insegnante d’arte,
ha girato il mondo assieme ai figli, coi quali ha vissuto anche a
Firenze per un anno. “Quando respiri l’arte fin da piccolo ne
sei totalmente pervaso. Inoltre da ragazzo ho anche studiato
disegno”, afferma il regista.
La scelta di Geoffrey
Rush nei panni dell’estroso artista è perfetta.
“Geoffrey ha avuto due anni per prepararsi per il ruolo,
studiarlo nei minimi particolari, mentre noi cercavamo i soldi per
la produzione – racconta Tucci – Nonostante la forte
somiglianza fisica tra Rush e Giacometti, vi è stata la difficoltà
di far coincidere questa fisicità con la dimensione interiore
dell’artista, molto particolare. Soprattutto gli eccessi di rabbia
e il saper padroneggiare bene il pennello, hanno richiesto diverso
tempo a Geoffrey Rush”.
Il film si concentra sul rapporto
che viene a crearsi tra Alberto Giacometti e un
suo modello “volontario”, lo scrittore James Lord
(autore appunto di questo biopic e qui interpretato da
Armie Hammer), grande estimatore dell’artista.
“Stare vicino ad un artista non è facile. Si direbbe ci sia quasi
del masochismo” dice Stanley Tucci: “Ho avuto
l’occasione di parlare con tre persone che hanno fatto da modello
per Giacometti, e tutti confermano le tre fasi tipiche del
comportamento dell’artista. Una fase iniziale più colloquiale,
durante la quale Giacometti parlava col suo modello/a. Una seguente
fase intermedia e più seria. E la fase successiva, non sempre
finale, nella quale l’artista era totalmente immerso in uno stato
di depressione e rabbia per il proprio lavoro, che giudicava
insoddisfacente”.
La particolare scelta tematica di
Stanley Tucci alla regia si traduce anche con uno
stile tecnico molto personale. “L’uso della camera a spalla mi
è risultato indispensabile, in quanto la maggior parte del film
dovevo riprendere due figure statiche, e quindi c’era la necessità
di alleggerire il tutto, di dare un po’ di movimento
– specifica Tucci – E questo è stato possibile anche
grazie all’ottimo direttore della fotografia, Danny Cohen,
che a inizio riprese stabiliva a priori la luce a seconda del
momento della giornata, così da rendere più fluidi i movimenti di
macchina”.
01 Distribution ha diffuso
due clip e una featurette da A
Casa Tutti Bene, il nuovo film
di Gabriele Muccino con un importante cast
corale formato da Stefano Accorsi, Carolina
Crescentini, Elena Cucci, Tea
Falco, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini,
Massimo Ghini, Sabrina
Impacciatore, Gianfelice Imparato, Ivano
Marescotti, Giulia Michelini, Sandra
Milo, Giampaolo Morelli, Stefania Sandrelli,
Valeria Solarino e Gianmarco Tognazzi.
Scritto da Gabriele
Muccino e Paolo Costella A Casa Tutti
Beneè la storia di una grande
famiglia che si ritrova a festeggiare le Nozze d’Oro dei nonni
sull’isola dove questi si sono trasferiti a vivere. Un’improvvisa
mareggiata blocca l’arrivo dei traghetti e fa saltare il rientro
previsto in serata costringendo tutti a restare bloccati sull’isola
e a fare i conti con loro stessi, con il proprio passato, con
gelosie mai sopite, inquietudini, tradimenti, paure e anche
improvvisi e inaspettati colpi di fulmine.
Diretto da Gabriele
Muccino A Casa Tutti Bene è prodotto
da LOTUS PRODUCTION con RAI
CINEMA in associazione con 3 MARYS
ENTERTAINMENT S.r.l.. – Nelle sale dal 14
febbraio 2018
Academy Two ha condiviso una nuova clip
da The Party, la nuova opera di Sally
Potter che ha vinto il Guild Film Prize alla 67°
edizione del Festival di Berlino.
Ecco la trama del film: Janet è
appena statanominata Ministro del Governo Ombra, il coronamento
della sua carriera politica. Lei e suo marito Bill decidono quindi
di festeggiare con gli amici più vicini. Gli ospiti arrivano nella
loro casa di Londra, ma la festa volge inaspettatamente al peggio
quando Bill all’improvviso fa due rivelazioni esplosive che
sconvolgono sia Janet che i presenti. Amore, amicizia, convinzioni
politiche e un intero stile di vita vengono messi in discussione.
Sotto la superficie elegantemente liberal degli ospiti freme la
rabbia. Lo scontro li spingerà a sfoderare l’artiglieria pesante,
anche in senso letterale.
Sul film, la regista
scrive: “The Party è una commedia che vira in tragedia, in cui
una festa tra amici volge al peggio nell’arco di pochissimo tempo.
Sotto pressione, in un ambiente circoscritto, tutto ciò che è
nascosto emerge in superficie e la nostra casa, che consideravamo
come un rifugio, può rapidamente trasformarsi in prigione. Volevo
che si ridesse ma sul filo del rasoio, osservando questo gruppetto
di persone che fallisce nel disperato tentativo di mantenersi
coerente con la linea di partito su cosa è moralmente giusto e
politicamente di sinistra. The Party è stato concepito come un film
estremamente essenziale, che trasforma l’isolamento (e tutti i
vincoli del tempo reale) in una virtù. In un bianco e nero privo di
elaborati effetti speciali o di innaturali cambi di location,
elementi all’apparenza semplici assumono funzione narrativa. Ogni
cosa è esposta. Non c’è un luogo dove nascondersi durante lo
svolgersi della storia. La macchina da presa spia tra le ombre e
guarda dritto in faccia questi personaggi nel loro momento di
crisi, una crisi che si sviluppa via via che ognuno inizia a dire
la verità.È stata una vera e propria benedizione lavorare con un
gruppo di grandi attori che si sono assunti il rischio di lanciarsi
in questa sfida, con piacere e disciplina,al servizio del potere
benefico della risata dolce-amara in un momento storico in cui gli
eventi del mondo, invece,ci fanno venir voglia di
piangere.”
The Party arriverà
in sala l’8 Febbraio 2018, nel cast del film Kristin Scott
Thomas, Timothy Spall, Patricia Clarkson, Bruno Ganz, Cillian
Murphy, Emily Mortimer, Cherry Jones.
Abbiamo finalmente visto lo
spot inedito del super bowl con nuove scene di
Avengers Infinity War, ma come per molti di voi,
non ci è bastato rivederlo più volte. Bisogna andare ancora di più
nel dettaglio per apprezzare le brevissime scene viste. E allora
ecco il nuovo contributo video che i Marvel Studios
hanno rilasciato nella notte di sport.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico
senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero
Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe,
da Iron Man (2008) e Black
Panther (2018).
In questi ultimi anni l’animazione
stop-motion si è imposta come scelta tecnica per raccontare storie
per il cinema e oggi si vedono in sala sempre più film realizzati
fotogramma dopo fotogramma. Nella scorsa edizione degli oscar
c’erano tra le candidature ben due film realizzati in stop-motion,
La mia vita da zucchina e Kubo e la spada
magica e nelle prossime settimane usciranno I
Primitivi, del colosso storico Aardman Studios e
il nuovo gioiellino d’autore, fuori da qualsiasi schema, di Wes
Anderson.
E in italia? In Italia ancora non si
sono visti film di lungometraggio realizzati in stop-motion, ma
possiamo affermare che vari progetti sono in cantiere e ci
auguriamo che possano a breve trovare la giusta strada produttiva.
Si fa intanto molto lavoro di ricerca, si realizzano cortometraggi,
l’animazione a passo uno è insegnata nelle scuole, come ad esempio
allo IED Roma (https://www.ied.it/roma/scuola-arti-visive/corsi-specializzazione/animazione–stop-motion/CRAVBNI001_01
) e bisogna assolutamente segnalare una novità tecnica tutta
italiana: la produzione di un’armatura per burattini interamente
sviluppata e realizzata nel nostro paese. L’elemento più importante
per il burattino da stop-motion è proprio lo scheletro, detto anche
armatura. Un burattino con uno scheletro non ben realizzato
risulterà di difficile gestione durante l’animazione, se non
addirittura impossibile. Sapere che anche in Italia qualcuno ha
deciso di dedicarsi alla fabbricazione di armature per stop-motion
è sintomo certo dell’inizio di una bella avventura. Il nome di
questo piccolo gioiello tecnico è George ed è
stata sviluppata e prodotta da stopmotionengineeringstore.com
George è la prima armatura pura
fibra di carbonio creato per l’animazione nel mondo. È stata
creato per uso professionale e applica la tecnologia più avanzata
di materiale composito. La struttura estremamente leggera e
tuttavia forte e la tecnologia di fissare materiali utilizzati
nell’industria aeronautica garantiscono la massima affidabilità.
Viene realizzata anche in acciaio.
Uno scheletro per burattino da
stop-motion deve essere robusto, ma al tempo stesso estremamente
leggero, stabile e di facile mobilità. Deve muoversi agilmente,
mantenendo la posizione senza subire modificazioni dovute ad
assestamenti o cedimenti e non deve perdere questa caratteristica
dopo pochi movimenti a causa dell’allentarsi di viti o snodi. Il
giusto movimento dello scheletro permette al burattino di non
assumere posizioni che potrebbero apparire innaturali e fa sì che
non si creino rotture o deformazioni nei materiali di rivestimento.
In tutto questo George risponde perfettamente alle aspettative.
L’armatura è estremamente forte, ha
la massima fluidità di movimento, e mantiene la mobilità nel tempo
e durante le riprese, con grande versatilità e modularità dei
componenti. I giunti sono realizzati in fibra di carbonio e acciaio
inox ultracompatto nella MIX SL-SPECIAL e nero speciale, che
offrono la massima fluidità di movimento a frizione regolabile.
Il modello in acciaio inox coassiale
è estremamente compatto con una struttura assiale che minimizza
l’uso dello spazio. Alcune articolazioni come le ginocchia sono
sferiche o hanno una cerniera in acciaio inossidabile.
Grande attenzione è stata posta
anche sull’utilizzo di soluzioni innovative per l’uso più largo
dell’armatura. Di particolare nota è il sistema di fissaggio rapido
utilizzato per gli arti e il collo, che permette di creare diverse
mani, piedi e teste, pur mantenendo lo stesso corpo. L’arto viene
rimosso con estrema facilità e sostituito con un altro. L’attacco
rapido è realizzato mediante lavorazione CNC in acciaio inox. Il
torso superiore è realizzata completamente in carbonio ed è stato
creato in tre diverse versioni: una base, una sezione rinforzata
migliorata per giunti di spalla e un altro con un collo dinamica
speciale.
L’armatura George durante i test
al corso di specializzazione in stop-motion dello IED Roma
Questa armatura è stata già
utilizzata in progetti di lungometraggio all’estero e ci si aura
che presto possa essere largamente impiegata anche in
Italia.
Il podio del box office italiano di
questo fine settimana è completamente stravolto grazie alle new
entry.
Infatti The Post apre in testa al botteghino con
2,3 milioni di euro incassati in 489 sale, registrando la media per
sala più alta della classifica.
Ottimo debutto per Maze Runner: La Rivelazione al
secondo posto con 1,1 milioni di euro, mentre Sono
tornato chiude il terzetto con 1 milione di euro di
incasso in poco più di 360 sale a disposizione.
L’uomo sul treno scende in
quarta posizione con altri 870.000 euro e totalizza 2,2 milioni in
due settimane di programmazione.
Invece Made
in Italy dimezza l’incasso dell’esordio
raccogliendo 797.000 euro con cui giunge a quota 2,5 milioni.
Chiamami col tuo nome sale al sesto
posto con un numero di copie più alto rispetto all’esordio e
incassa 672.000 euro arrivando a 1,7 milioni complessivi.
L’ora più buia precipita in
settima posizione con altri 561.000 euro per un totale di 3,3
milioni.
Bigfoot
junior guadagna due posizioni rispetto
all’esordio della scorsa settimana con altri 418.000 euro con cui
totalizza 985.000 euro, mentre Il
Vegetale giunge a 3,1 milioni globali con altri
405.000 euro.
Chiude la
top10 Benedetta Follia che
raccoglie altri 389.000 euro arrivando a quota 8,2 milioni.