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Suicide Squad 2 sarà molto più “realistico”

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Suicide Squad 2 sarà molto più “realistico”

Anche se lentamente, la produzione di Suicide Squad 2 continua e Joel Kinnaman, interprete di Rick Flag nel primo film, tornerà ad imbracciare il suo fucile, questa volta diretto da Gavin O’Connor.

Parlando con Yahoo! durante la promozione di Altered Carbon, Kinnaman ha brevemente accennato al suo coinvolgimento in Suicide Squad 2. Sul primo film, l’attore ha risposto in maniera secca che quello che è andato male è stato “il terzo atto”. Per quanto riguarda il sequel, invece, ha spiegato:

“Era un grandioso scenario. Grandi personaggi. Credo che quando se ne fa un secondo sarebbe sorprendente se non ne facessimo una versione più realistica. Penso che i personaggi siano estremi, quindi penso che potrebbe essere interessante se li vedessimo con meno stregoneria. Perché i personaggi diventano ancora più estremi se li vedi in circostanze realistiche.”

Suicide Squad 2: il cast si allena – foto

Dopo il flop del primo film diretto da David Ayer, la Warner Bros ha trovato in Gavin O’Connor colui che potrebbe dare nuova linfa ai cattivi DC visti sullo schermo. Suicide Squad 2 comincerà la produzione nell’autunno del prossimo anno.

Nel film sono stati confermati, per adesso, soltanto Margot Robbie come Harley Quinn, Will Smith nei panni di Deadshot, Joel Kinnaman che torna a essere Rick Flag, Jai Courtney con il suo Capitan Boomerang e, sembra, anche Jay Hernandez con Diablo.

MCU: quale attore vanta più presenze?

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MCU: quale attore vanta più presenze?

L’universo cinematografico Marvel, abbreviato MCU, ha preso ufficialmente piede nel lontano 2008 dopo l’uscita in sala di Iron Man (il film che apre la Fase 1) e da allora si sono susseguiti altri sedici titoli, senza contare quelli di prossima uscita, ovvero Black Panther (16 febbraio) e Avengers: Infinity War (25 aprile); da allora tutti gli attori che abbiamo visto sullo schermo sono ricomparsi a più riprese non soltanto nei propri standalone ma anche nei film dei colleghi: ma chi sarà quello con le maggiori presenze nel MCU?

Scopriamolo insieme grazie a questa infografica pubblicata sul forum Reddit. A guidare la classifica è il veterano Tony Stark di Robert Downey Jr. insieme al Captain America di Chris Evans.

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MCU: 20 cose che non avete notato nei film

Molti di questi li rivedremo presto in Avengers: Infinity War, il film diretto da Anthony e Joe Russo che arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

Di seguito la sinossi:

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

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Fonte: Comicbook

Leonardo DiCaprio con lo sceneggiatore di Skyfall per il biopic su Da Vinci

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Dopo la prima notizia in merito, che risale all’Agosto 2017, arrivano nuovi aggiornamenti sul biopic dedicato a Leonardo Da Vinci interpretato da Leonardo DiCaprio.

Stando a DeadlineJohn Logan, sceneggiatore di Skyfall, è stato incaricato di realizzare la sceneggiatura dalla biografia del grande artista italiano scritta da Walker Isaacson. Logan non è nuovo agli adattamento storici, avendo lavorato anche alle sceneggiature de Il Gladiatore e de L’Ultimo Samurai.

Il biopic sarà prodotto dalla Paramount e sarà l’ennesumo progetto in cui l’attore premio Oscar interpreterà un illustre personaggio della storia dell’umanità. Ricordiamo Arthur Rimbaud, Frank Abagnale Jr., Howard Hughes, J. Edgar Hoover, Jordan Belfort e l’ultimo Hugh Glass.

Leonardo DiCaprio sarà Leonardo Da Vinci in un biopic

Ma proprio con Da Vinci c’è un legame particolare: la loro omonimia infatti non è un caso, ma proprio un omaggio. La madre di DiCaprio ha raccontato che durante la gravidanza stava guardando un quadro di Da Vinci e sentì suo figlio, futuro premio Oscar e attore di talento e successo, calciare nel suo grembo. Una sorta di investitura che la spinse a chiamare suo figlio proprio Leonardo.

E ora Leo interpreterà il grande artista e inventore in un film biografico basato su una biografia scritta da Walker Isaacson e prossima alla pubblicazione. Prima di ottenere le redini del progetto, la Paramount ha dovuto vedersela con la concorrenza della Universal.

Spider-Man: Homecoming, due nuove concept art di Avvoltoio

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Spider-Man: Homecoming, due nuove concept art di Avvoltoio

L’artista e disegnatore Josh Nizzi ha diffuso online due nuove concept art del personaggio di Avvoltoio, apparso lo scorso anno come villain principale di Spider-Man: Homecoming.

Nelle immagini che trovate qui sotto si nota come Avvoltoio sia raffigurato senza il suo casco con visiera protettiva e privo dei minacciosi occhi verdi brillanti; insomma un look che ricorda moltissimo quello dei classici fumetti Marvel

Spider-Man: Homecoming sequel, si cerca una “femme fatale”

Spider-Man: Homecoming è stato diretto da Jon Watts. Nel cast Tom Holland, Marisa Tomei, ZendayaMichael KeatonMichael Barbieri, Donald Glover, Logan Marshall-Green e Martin Starr.

Di seguito la sinossi del film:

Dopo la battaglia di New York, Adrian Toomes guida una squadra di operai per ripulire la città, ma le loro operazioni vengono interrotte dal Dipartimento di Stato del Damage Control. Furiosi per aver perso il lavoro, Toomes e i suoi uomini decidono di tenere la tecnologia dei Chitauri in loro possesso e usarla per creare armi da vendere sul mercato nero. Otto anni dopo, in seguito al suo incontro con gli Avengers, Peter Parker riprende gli studi presso la Midtown School of Science and Technology, nell’impaziente attesa della sua prossima missione.

Fonte: Comicbook

Avengers: Infinity War, come sarà “riavviato” il cervello di Bucky Barnes?

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In Avengers: Infinity War, Bucky Barnes combatterà al fianco di Steve Robers e degli altri Avengers, nelle schiere di guerrieri Wakandiani, così come abbiamo visto nel primo trailer.

Del personaggio sappiamo molte cose, dal momento che è uno dei più interessanti del gruppo e che dovrà attraversare un cammino alquanto complicato per tornare a essere il migliore amico di Steve.

Alla fine di Captain America: Civil War lo abbiamo visto nelle mani di T’Challa e in quelle degli esperti scienziati di Wakanda, ma adesso sappiamo che non è genericamente nelle mani di esperti medici ma in quelle di Shuri, sorella del Re e persona più intelligente dell’Universo Marvel Cinematografico.

Shuri, come vedremo nel fumetto preludio al film, riuscirà a “riavviare” il cervello di Bucky, eliminando i “grilletti” che lo fanno scattare a seguito del lavaggio del cervello da parte dell’Hydra. Per riuscirci, la giovane scienziata e esperta di neurobiologia, ha creato una copia digitale del cervello di Bucky, con tanto di grilletti e di inneschi per farlo obbedire ai comandi dell’Hydra.

Solo dopo aver scoperto come rimuovere gli ostacoli dal modello digitale, passerà a operare sul cervello reale del suo prezioso paziente. Inoltre, una volta guarita la testa di Bucky, si può passare anche a dargli un nuovo bellissimo braccio bionico, in piena tecnologia wakandiana, il che non è affatto poco.

Riuscirà Shuri a rimettere in piedi completamente il Soldato d’Inverno? Lo scopriremo dal 25 Aprile in sala (o forse prima, in Black Panther?).

Avengers: Infinity War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).

Avengers: Infinity War, ci sarà anche Shuri di Black Panther

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Avengers: Infinity War, ci sarà anche Shuri di Black Panther

La sorella minore di T’Challa, Shuri, farà la sua comparsa anche in Avengers: Infinity War dopo il debutto ufficiale nel MCU con Black Panther (il cinecomic dei Marvel Studios in uscita fra poche settimane). A confermare la notizia è proprio l’attrice che la interpreta, Letitia Wright, durante un’intervista:

È stata un’esperienza incredibile e surreale, soltanto vedere tutti quei personaggi che avevo sempre guardato sullo schermo come spettatrice e poi lavorare insieme a loro fianco a fianco. Di nuovo, è stato spettacolare!“.

Avengers: Infinity War, la reazione di Tom Hiddleston al trailer

Di seguito la sinossi ufficiale di Avengers: Infinity War:

Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.

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Fonte: Comicbook

Mission Impossible: Fallout, il teaser trailer con Tom Cruise

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Mission Impossible: Fallout, il teaser trailer con Tom Cruise

Ecco il primo teaser trailer di Mission Impossible: Fallout, la nuova avventura ai limiti della follia di Ethan Hunt e la sua squadra. Tornano nel film oltre a Tom Cruise, anche Rebecca Ferguson, Simon PeggVing Rhames.

Tra le new entry invece si contano Henry Cavill e Angela Bassett. Ecco il teaser trailer:

Mission Impossible: Fallout, ecco il video in cui Tom Cruise si è rotto la caviglia

Ecco in che modo il regista ha commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto nella sua vita. È il suo passato che ritorna a cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone intenzioni.”

Nel cast Tom Cruise, Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Angela Bassett, Vanessa Kirby, Michelle Monaghan, Alec Baldwin, Wes Bentley, Frederick Schmidt.

Il film arriverà in sala distribuito da Fox nel corso dell’estate 2018.

Venom: è in arrivo il primo trailer del film con Tom Hardy

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Venom: è in arrivo il primo trailer del film con Tom Hardy

Diamo ufficialmente inizio al countdown: arriverà con molte probabilità tra due settimane il primo trailer di Venom, il cinecomic che vedrà protagonista Tom Hardy nei panni di Eddie Brock. Il debutto del footage inedito del film potrebbe essere rivelato al pubblico in sala che staccherà un biglietto per il nuovo film dei Marvel Studios Black Panther, la cui uscita è fissata al 16 febbraio.

Venom: nuovo video dal set con Tom Hardy e Michelle Williams

La pellicola arriverà al cinema il 5 ottobre 2018 con la regia di Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad). Tom Hardy interpreterà il protagonista Eddie Brock. Nel cast anche Matt Smith, Pedro Pascal, Riz Ahmed, Jenny Slate, Scott Haze e Michelle Williams.

Il personaggio è stato già portato sul grande schermo da Sam Raimi in Spider-Man 3 con Topher Grace nei panni di Eddie Brock.

Venom: ci sarà un cameo di Peter Parker e non di Spider-Man

Fonte: CBM

Stan Lee in ospedale per aritmia, le sue condizioni sono stabili

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C’è stato grande spavento ieri per Stan Lee, che è stato condotto in ospedale a causa di una aritmia cardiaca. The Man di casa Marvel è stato ricoverato per degli accertamenti ma il suo portavoce ha fatto sapere che è tutto nella norma.

Ecco quanto brevemente dichiarato dal portavoce di Stan Lee: “Stan se la sta cavando bene e si sente bene. Starà qui per qualche giorno per alcuni controlli di sicurezza, per precauzione.”

Stan Lee commenta l’arrivo di X-Men e Fantastici Quattro nel MCU

Negli ultimi mesi si è sentito molto parlare di Lee, prima per la morte dell’amata moglie, con cui ha condiviso una vita intera, poi per delle accuse di molestie di cui si è occupato la squadra di avvocati di Lee che ha dichiarato di voler combattere “per difendere il buon nome e la reputazione di Lee”.

L’ultima volta che lo abbiamo visto al cinema, Stan Lee era in Thor: Ragnarok, nel suo tradizionale cameo, mentre lo aspettiamo a giorni in Black Panther. Intanto ha già girato i suoi cameo per i prossimi quattro film dei Marvel Studios: Avengers: Infinity War, Ant-Man and the Wasp, Captain Marvel e Avengers 4.

 

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ecco perché non abbiamo visto il funerale di Han Solo

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È stata forse la mancanza di Star Wars: Gli Ultimi Jedi più sofferta da parte dei fan, ovvero la scena del funerale di Han Solo, il cui personaggio è stato ripreso da Harrison Ford in Episodio VII per poi morire alla fine del film per mano di suo figlio Kylo Ren. A motivarne l’assenza è il regista Rian Johnson:

Abbiamo deciso di non mostrare il funerale di Han Solo per un problema di ritmo narrativo, perché purtroppo non c’era spazio per quella scena. Nella vecchia trilogia di Star Wars c’era stato un momento di elaborazione del lutto, quando Luke saluta per sempre Ben, ma in tutto durava quattro secondi e mezzo. Stavolta non avevamo tempo, ma d’altronde questo è Star Wars: non ti soffermi sul dolore perché stai già guardando in avanti.”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, nel libro ci sarà il funerale di Han Solo

Come confermato dal nuovo video di The Star Wars Show, nel libro di prossima pubblicazione dedicato a Star Wars: Gli Ultimi Jedi sarà presente una scena sul funerale di Han Solo, il compianto pilota del Millennium Falcon ucciso da suo figlio Kylo Ren sul finale de Il Risveglio della Forza. Per i fan sarà l’occasione per celebrare nel modo più appropriato il personaggio, dal momento che in Episodio VIII non c’è stato tempo per “elaborare” il lutto.

Il libro sarà disponibile a partire dal 6 Marzo 2018.

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MCU: 20 cose che non avete notato nei film

MCU: 20 cose che non avete notato nei film

Quando si guarda un film ambientato nel MCU, non si guarda mai “soltanto” un film ma lo spettatore attento e dedito all’Universo Cinematografico Marvel sa che deve cercare sullo sfondo, tra le storie e i volti, per scorgere le Easter Eggs, i segreti e i messaggi con cui la Marvel farcisce le sue storie.

Tutti i registi Marvel si sono prestati a questa consuetudine, dai cameo di Stan Lee agli omaggi agli altri creatori della Casa delle Idee e, anche se non abbiamo i problemi di Captain America con la comprensione dei riferimenti culturali, qualche volta possiamo esserci persi dei messaggi nascosti.

E così ecco alcune delle Easter Eggs più difficili da rintracciare all’interno di dieci anni di film del Marvel Cinematic Universe.

L’omaggio a Star Wars nella Fase 2

Se siete fan di Star Wars saprete già che nel franchise è alquanto frequente che i protagonisti perdano degli arti, anche solo le mani. Ovviamente il più famosi sono Luke e Anakin, ma anche C-3PO, Mace Windu, Conte Dooku e altri personaggi perdono una parte del corpo.

Si dia il caso che Kevin Feige, boss Marvel Sutidos, sia un grande fan della Saga di George Lucas, e ha voluto che la Fase 2 del MCU fosse un continuo omaggio a Star Wars.

Feige ha dichiarato che la cosa non è cominciata come una consuetudine intenzionale ma lo è diventata: in ogni film della Fase 2 qualcuno perde una mano (in genere).

Thor in Thor: The Dark World, Aldrich Killian in Iron Man 3, Bucky in The Winter Soldier, Groot in Guardiani della Galassia, Iron Man in Age of Ultron e Yellowjacket in Ant-Man. Tutti loro perdono un arto.

Doctor Strange è pieno di riferimenti al suo incidente

Nella scena in cui Stephen Strange sta guidando verso il suo incidente, ci sono diverse Easter Eggs. Durante la corsa in macchina, Strange parla con Bill di possibili pazienti. Il primo è un Colonnello dell’Aeronautica di 35 anni che si è rotto la spina dorsale. SI tratta di War Machine a seguito della caduta rovinosa in Civil War.

Poi c’è una paziente di 22 anni con un impianto elettronico nel cervello per controllare la sua schizofrenia, colpita da un fulmine. Si pensava fosse Carol Danvers, anche se non è questa l’origine dei suoi poteri, poteva essere un modo per introdurre il personaggio. Tuttavia non è lei, visto che la sua storia di origini sarà ambientata durante gli anni ’90.

La canzone che manda la radio durante l’incidente è Interstellar Overdrive, dei Pink Floyd, contenuta nell’album A Saucerful of Secrets, album che aveva in copertina proprio Doctor Strange.

Stan Lee è in ogni serie Netflix

Pur non essendoci fisicamente, almeno l’immagine di Stan Lee è presente in ogni serie Netflix/Marvel diffusa fino a questo momento. In Daredevil e Jessica Jones è nella stazione di polizia, raffigurato su una placca decorata. In Luke Cage è su un manifesto nell’episodio 12, mentre nel tredicesimo episodio di Iron Fist è su un poster di reclutamento della polizia di New York.

Anche in The Defenders, il volto di Lee compare su un poster per strada, nel terzo episodio, mentre Matt Murdock è all’inseguimento di Jessica.

Lo Shawarma Palace

Anche se è la perfetta location per la scena post credits di The Avengers, il lo Shawarma Palace dove i Vendicatori vanno a mangiare si vede molto prima nel film, durante la battaglia di New York, quando Iron Man prende la rincorsa dalla strada per mettere KO un Leviatano.

Sempre legata alla scena è l’aneddoto che vede Cap con il volto coperto mentre mangia. La scena è stata girata dopo le riprese del film, quando Chris Evans aveva la barba per un altro film e così si è coperto la faccia per coprire la folta barba.

Gli uccelli di Odino guardano sempre Loki e Thor

Nei fumetti, Hugin e Munin sono due corvi che servono Odino così da essere i suoi occhi e le sue orecchie attraverso i Nove Regni. Li possiamo vedere in Thor, nella scena dell’incoronazione di Thor. Oppure che vegliano sul Re durante il suo riposo.

Uno di essi può essere visto anche nella scena di apertura di Odino, in Thor: The Dark World.

Poi in The Avengers gli uccelli sono avvistati quando Thor attacca in Quinjet con Loki a bordo. Probabilmente è Odino che tiene d’occhio i suoi figli, mentre litigano, poco prima della grande battaglia di New York.

L’albero Yggdrasil è nascosto in molti film

Il Yggdrasil è l’albero che nella mitologia norrena tiene uniti i Nove Regni. Thor spiega il suo significato a Jane Foster nel suo primo film, tuttavia l’albero è nascosto in molti film del MCU.

In Captain America: Il Primo Vendicatore, l’albero è intagliato nella parete del luogo in cui Teschio Rosso trova il Tesseract. In Thor: Ragnarok è intagliato sulla gigantesca porta di legno dei rifugio in cui Heimdall tiene al sicuro da Hela gli asgardiani.

Alla fine di Ragnarok, un albero simile è visto bruciare mentre Surtur distrugge Asgard. Questa immagine potrebbe essere rappresentativa: se l’albero indica la salute dei Nove Regni, il fatto che stia bruciando vuol dire che le cose si metteranno presto male per tutto l’universo.

La lapide di Nick Fury

Come sappiamo, in Captain America: The Winter Soldier Nick Fury (Samuel L. Jackson) finge la sua morte. Tuttavia non sappiamo ancora che il leader dello SHIELD è morto per finta, per cui piangiamo sulla sua tomba. Quello che non tutti hanno notato è che la scritta che riporta la lapide è il passo della Bibbia di Ezechiele 25:17, quello che comincia con “Il cammino dell’uomo timorato…”.

Non si tratta di altro che dello stesso passo della Bibbia che ripete con insistenza in Pulp Fiction Jules Winnfield, personaggio interpretato proprio da Samuel L. Jackson.

Un omaggio all’attore e alla sua carriera più che un rimando all’Universo Marvel.

Il gruppo dei terroristi dei Dieci Anelli torna in Ant-Man

I Dieci Anelli è un misterioso e letale gruppo terroristico che nei fumetti è connesso al Mandarino. In Iron Man è il gruppo di terroristi che attacca e rapisce Tony Stark. Ma ritroviamo il marchio dei Dieci Anelli anche molto più avanti nel MCU, in Ant-Man.

Quando Darren Cross presenta la tuta di Yellowjacket ai potenziali acquirenti, uno di loro porta il tatuaggio del gruppo sul collo, proprio quello che tenta di sparare a Hank Pym e che viene fermato da Ant-Man. Il tatuaggio è ben visibile in una delle scene eliminate e presenti nell’Home Video.

La lista di Cap varia da Paese a Paese

Questo elemento è alquanto noto tra i fan del MCU. In Captain America: The Winter Soldier, Steve Rogers deve recuperare decenni di cultura pop e fa una lista delle cose che non può perdere. Alcune voci di questa lista cambiano da Paese a Paese.

Negli USA la lista comprende Steve Jobs e l’allunaggio del 1969, in Russia lo scioglimento dell’URSS e Vladimir Vysotsky. In Inghilterra invece ci sono I Beatles e Sean Connery, in Francia Cap deve recuperare i Daft Punk e Louis de Funés; in Corea del Sud Old Boy e Dance Dance Revolution; in Messico Shakira e Maradona, in Italia Vasco Rossi.

Star Wars/Star Trek, Nirvana e il cibo Thai sono invece comuni denominatori.

Occhio di Falco è sempre in giro

Pur considerandolo il meno forte, i fan degli Avengers devono convenire sul fatto che Occhio di Falco è sempre in giro. In Thor prende di mira il Figlio di Odino, mentre questo cerca di riprendersi il Martello. Lo riconosciamo perché Coulson lo chiama per nome: Agente Barton.

In The Winter Soldier, Vedova Nera indossa un piccolo ciondolo a forma di freccia e Scarlett Johansson ha rivelato che si tratta di una piccola connessione trai due personaggi.

Le T-Shirt di Iron Man contengono Easter Eggs

Tony Stark ha un guardaroba “che parla”. Le sue T-Shirt non sono mai casuali. In The Avengers, per esempio, ne indossa una dei Black Sabbath. Il gruppo nel 1970 realizzarono una canzone su un uomo che viaggia nel futuro e vede l’apocalisse, dal titolo “Iron Man”. Un divertente riferimento all’alter ego di Tony Stark.

In Thor: Ragnarok invece, una volta tornato Bruce Banner, il personaggio ha solo indumenti di Tony Stark da indossare, ritrovati sul Quinjet parcheggiato su Sakaar.

La maglietta riporta la cover di un album dei Duran Duran, Hungry Like a Wolf. Di lì a poco, Bruce dovrà cedere di nuovo il timore a Hulk per combattere contro Fenris.

L’altro ruolo di Chris Evan nella Marvel si vede ne Il Primo Vendicatore

Nel film d’esordio di Captain America, Steve Rogers e Bucky Barnes vanno alla Star Expo, dove, in una teca di vetro, è visibile un androide con una tuta rossa. SI tratta dell’originale Torcia Umana, personaggio Marvel nato nel 1939, che fu l’ispirazione di Stan Lee per Johnny Storm dei Fantastici Quattro.

Proprio Johnny Storm è il ruolo che lo stesso Chris Evans ha interpretato nei due film sulla prima Famiglia Marvel alla Fox.

I nickname degli asgardiani

In Thor, al nostro eroe, sulla Terra, viene affidato il nome di Donald Blake; non si tratta di un nome casuale ma di un omaggio al personaggio creato da Odino per ospitare suo figlio Thor. Nel fumetto Blake batte il suo bastone al suolo e questo lo trasforma in Thor.

Anche Valchiria è nominata con un nickname che è in realtà un Easter Egg. Il Granmaestro la chiama “Cacciatrice 142”, ma anche qui il numero non è causale. Il debutto di Valchiria risale a The Incredible Hulk #142.

I manifesti in Thor e Iron Man

I riferimenti più difficili sono quelli che sono celati sullo sfondo della scena. In Thor, ci sono un paio di inquadrature che pubblicizzano il New Mexico con queste parole “Land of Enchantment… Journey Into Mystery.” Si dia il caso che proprio Journey Into Mistery sia il titolo dell’albo che segna il debutto di Thor nei fumetti.

Anche in Iron Man si trova un riferimento del genere. In una scena che mostra una strada, sul fondo, si vede il manifesto che raffigura un drago, il famigerato Fin Fang Foom, nemesi di Iron Man.

Il MCU è ossessionato dal 12

Tutto è cominciato quando Tony Stark ha dato a Pepper Potts il 12% del credito per la progettazione della Star Tower. Poi, in Avengers: Age of Ultron ci è stato detto che i gemelli Maximoff sono nati a 12 secondi di distanza. Infine, in Guardiani della Galassia, Rocket si prende gioco di Star Lord dicendogli che ha solo il 12% di un piano.

Secondo James Gunn si tratta di un numero utilizzato nella commedia a causa della sua lunghezza e della sua musicalità.

Lo scudo di Captain America spunta spesso nei film Marvel

Cap spunta in quasi ogni film del MCU, anche se bisogna fare attenzione. In Iron Man, vediamo il suo scudo nel laboratorio di Tony, mentre lui cerca di rimuoversi di dosso l’armatura fabbricata in Afghanistan durante la sua prigionia. In quel momento alle sue spalle si può vedere lo scudo di Cap.

Anche in Iron Man 2 appare lo scudo, quando Coulson fa visita a Stark. E questa volta è l’agente che chiede al miliardario dello scudo. Nello stesso film, mentre Tony fruga nelle cose del padre, si vedono dei fumetti di Cap.

In una scena eliminata de L’Incredibile Hulk, si vede lo scudo di Cap congelato nel ghiaccio, e in The Avengers lo scudo è visibile sulle figurine di Coulson.

Il nome delle invenzioni di Iron Man

In Age of Ultron, Iron Man perde il suo JARVIS, data la nascita di Visione. Quando cerca una AI per sostituirlo, vediamo un cip che porta il nome di Jocasta, che nei fumetti è una sposa robotica creata per Ultron. Nella storia a fumetti lei tradisce il suo sposo e si unisce ai Vendicatori.

Inoltre, trai cip c’è Tadashi, riferimento al personaggio di Big Hero 6, film Disney sui supereroi. Nel film il personaggio inventa la sua AI, Baymax.

Il programma che sceglie alla fine è FRIDAY, in riferimento a un assistente olografico che vediamo in Iron Man Vol. 3 #53.

Gli Avengers in Spider-Man: Homecoming

Nel film su Peter Parker abbiamo visto chiaramente Tony Stark/Iron Man e anche Cap, nei video scolastici. Ma non si tratta degli unici Avengers che compaiono nel film.

Durante la lezione di chimica di Peter, vediamo sulla parete le foto di grandi scienziati e tra essi c’è anche Bruce Banner. Ma la scuola porge il suo omaggio anche ad Howard Stark, a cui è dedicato un murales nei corridoi.

Quando Peter e zia May vanno a mangiare Thai, vediamo che la porta accanto a quella del ristorante porta una scritta in coreano che dice “Chiesa coreana di Asgard”, come riferimento al culto di Odino.

Infine, Peter indossa anche una T-Shirt uguale a quella indossata da Pepper Potts in Iron Man 3, mentre il cargo che trasporta le cose di Tony contiene un nuovo scudo di Cap e la testa di Ultron.

Le tante citazioni Disney

MCULa Disney ha comprato i Marvel Studios nel 2009, non c’è da stupirsi se quindi si è infilata nei film. Quando Bucky è prigioniero in Civil War, viene custodito nel modulo D-23, proprio il nome del fan club ufficiale Disney, e della convention disneyana annuale.

Il codice A113 è stato per molti anni un riferimento nascosto in tutti i film Pixar perché indica la classe dove molti famosi creatori della Pixar hanno cominciato a lavorare. In The Avengers è contrassegnata con A113 il file che vede la testimonianza di un vecchietto al parco, il cameo di Stan Lee.

La Disney ha anche inserito qualche sua celebre canzone nei film, come It’s A Small World in Ant-Man e I’ve Got No Strings on Me in Avengers: Age of Ultron.

La collezione di Easter Eggs del… Collezionista

La collezione del Collezionista è il posto più adatto del mondo per disseminare riferimenti e Easter Eggs. E James Gunn ha colto l’occasione. Chiari sono i riferimento al cane Cosmo, a Howard il Papero e al bozzolo di Adam Warlock, ma ci sono riferimenti più difficili da cogliere.

Si può scorgere un Elfo Oscuro dietro l’assistente del Collezionista, un Gigante di Ghiaccio congelato in una teca e un Chitauro seduto dietro Rocket. La piccola creaturina simile a una lumaca nella teca di vetro sospesa è invece in omaggio a Slither, la comedy horror di James Gunn del 2006 e una tuta della NASA.

Dark Night: al cinema il film sul Massacro di Aurora

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Dark Night: al cinema il film sul Massacro di Aurora

Arriverà l’1 Marzo in sala Dark Night, diretto da Tim Sutton con Robert Jumper, Eddie Cacciola, Aaron Purvis, Shawn Cacciola, Anna Rose Hopkins e le musiche di Maica Armata. A distribuire il film in Italia Mariposa Cinematografica e 30Holding.

Ecco il trailer:

Liberamente ispirato al tragico caso del Massacro di AuroraDark Night ritrae sei personaggi, compreso il giovane killer, nelle ore precedenti l’attentato criminale. Dark NightSei giovani individui galleggiano in un vuoto di relazioni, ciascuno di loro potrebbe essere l’artefice del folle gesto. Le loro azioni e il loro vissuto sembrano condurli a piccoli passi verso il dramma finale, lo stesso che si consumò nel cinema Century 16 alla prima di The Dark Knight Rises (Il cavaliere oscuro – Il ritorno, di Christopher Nolan).

Dark Night è stato presentato al Sundance Film Festival, nella selezione ufficiale 2016 e ha vinto il Premio Lanterna Magica alla 73a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Orizzonti de La Biennale di Venezia 2016

Mario: Illumination e Nintendo insieme per il film

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Mario: Illumination e Nintendo insieme per il film

È la stessa Nintendo ad annunciare che, grazie a una partnership raggiunta con la Illumination Entertainment, divisione d’animazione della Universal, è pronta a portare sul grande schermo con un film a cartoni animati Mario.

Si tratta del primo tentativo di portare al cinema con questo strumento il famosissimo personaggio Nintendo, che era già stato protagonista di un poco fortunato adattamento live action.

La notizia che più rassicura i fan del famoso idraulico, è che il film sarà co-prodotto dal creatore di Mario e leader della Nintendo Shigero Miyamoto, insieme al CEO della Illumination, Chris Meledandri.

A questo link trovate l’annuncio ufficiale per il film su Mario

Lo stile di animazione della Illumination (Cattivissimo Me) sembra l’ideale per portare sul grande schermo le storie di Mario, così come meritano, per la gioia di moltissimi fan.

Wonder Woman 2: ecco dove e quando inizieranno le riprese

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Wonder Woman 2: ecco dove e quando inizieranno le riprese

Sembra tutto pronto per la produzione di Wonder Woman 2, secondo capitolo cinematografico dedicato all’eroina dei fumetti DC facente parte ormai del DCEU. Nel frattempo è stato rivelato che le riprese inizieranno quest’estate in Inghilterra, nei Leavesdon Studios a Londra. Per ora è tutto ciò che sappiamo sul progetto.

Tempo fa Patty Jenkins aveva anticipato qualche dettaglio del film spiegando che “approfondirà tutte le altre qualità di Diana e i suoi valori con il solito obiettivo di realizzare un film divertente e godibile. Inoltre abbiamo deciso di mantenere invariata la struttura narrativa del primo Wonder Woman, con un terzo atto risolutivo ed emotivamente potente, dal peso diverso”

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La Jenkins tornerà alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

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Fonte: ScreenRant

Mission Impossible: Fallout, Benji e Luther nella nuova foto

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Mission Impossible: Fallout, Benji e Luther nella nuova foto

Tom Cruise ha condiviso sul suo account Twitter una nuova foto da Mission Impossible: Fallout in cui, questa volta, ci offre il primo sguardo ufficiale a Simon Pegg e Ving Rhames, che tornano a interpretare Benji e Luther nel franchise.

Ecco l’immagine:

Mentre aspettiamo ancora il primo trailer, che forse arriverà durante il SuperBowl, vi ricordiamo che questa è la terza foto ufficiale del film, dopo il first look a Henry Cavill e Angela Bassett e la foto di Rebecca Ferguson con Cruise stesso.

Mission Impossible: Fallout, ecco il video in cui Tom Cruise si è rotto la caviglia

Ecco in che modo il regista ha commentato il titolo del film, dando anche qualche indizio sulla trama: “Fallout ha più significati nel film, da quello letterale, come la minaccia di terrorismo nucleare che pende sulla trama, ad altri più metaforici, come l’idea che quello che succede nel film sia il risultato delle scelte che Ethan Hunt ha fatto nella sua vita. È il suo passato che ritorna a cercarlo. È la “conseguenza negativa” di tutte le sue buone intenzioni.”

Nel cast Tom Cruise, Henry Cavill, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Angela Bassett, Vanessa Kirby, Michelle Monaghan, Alec Baldwin, Wes Bentley, Frederick Schmidt.

Il film arriverà in sala distribuito da Fox nel corso dell’estate 2018.

Star Wars: Episodio IX, il passato di Snoke potrebbe essere rivelato

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Mentre Lucasfilm e Disney sono già proiettate verso Star Wars: Episodio IX, alcuni fan ancora discutono sulla decisione di Rian Johnson di mettere fine alla vita del Lord Supremo Snoke ne Gli Ultimi Jedi.

La scena che vede Kylo Ren uccidere Snoke ha lasciato tutti gli spettatori a bocca aperta, visto che si immaginava al Lord Supremo del Primo Ordine come a un personaggio simile a Palpatine, un vero villain, importante fino all’ultimo fotogramma di questa nuova trilogia. Le cose sono andate invece diversamente, ma non è detto che il personaggio sia uscito di scena completamente.

Interpretato in Motion Capture da Andy Serkis, Snoke potrebbe infatti tornare a raccontare la sua storia, secondo l’attore. Parlando con Screen Crush, Serkis ha detto che ha avuto una conversazione con J.J. Abrams, regista di Episodio IX, in merito al passato di Snoke, storia che, come ha vagamente confermato, potrebbe essere raccontata anche ai fan:

“Ne abbiamo parlato per un po’. Volevamo mantenere tutto segreto e misterioso, sapete, tuttavia si tratta di Star Wars, quindi chi può sapere cosa accadrà nel futuro. Senza rovinare troppo agli spettatori.”

Star Wars: Episodio IX, J.J. Abrams dirigerà il film

Star Wars: Episodio IX sarà diretto da J.J. Abrams e scritto da Chris Terrio. Il film arriverà in sala il 20 dicembre 2019.

Confermati nel cast Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver e Oscar Isaac. Il film mostrerà anche come la produzione avrà risolto il paradosso narrativo della Principessa/Generale Leia.

La Passione di Cristo: Jim Caviezel conferma il sequel

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La Passione di Cristo: Jim Caviezel conferma il sequel

Dopo mesi di silenzio, torniamo a parlare del sequel de La Passione di Cristo, con Jim Caviezel che ha confermato lo sviluppo del film.

Secondo USA Today, Caviezel tornerà a interpretare Gesù mentre il film si concentrerà sulla Resurrezione. Durante un’intervista con la rivista, l’attore ha spiegato che non poteva essere più esplicito né dare maggiori informazioni, limitandosi a dire: “Ci sono cose che non posso dire e che scioccherebbero le persone. Si tratta di un grande progetto, rimanete sintonizzati!”.

Mel Gibson ovviamente tornerà alla regia dell’ambizioso ed inedito progetto, reduce dal grandissimo successo de La Battaglia di Hacksaw Ridge, presentato a Venezia 73 e arrivato fino agli Oscar 2017.

Randall Wallace, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Mel Gibson, guida la facoltà di religione alla Duke University e ha spiegato di essere molto esperto nel tema della Risurrezione: “Ho sempre voluto raccontare questa storia. La Passione è l’inizio, ma c’è molta altra storia da raccontare (…) La comunità evangelica considera The Passion il più grande film Hollywoodiano di sempre, continuano a dirci che un sequel avrebbe ancora più successo.”

Interpretato da Jim Caviezel, La Passione di Cristo è costato 30 milioni di dollari ed è stato girato a Matera. Distribuito nella primavera del 2004, il film ha portato a casa 612 milioni.

Black Panther: Patriot poteva essere nel film

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Black Panther: Patriot poteva essere nel film

Il regista di Black Panther Ryan Coogler (Fruitvale Station, Creed) ha rivelato durante il tour promozionale che lo script originale del film aveva previsto la partecipazione di Patriot, uno dei giovani Vendicatori dei fumetti Marvel. Come spiegato dallo stesso Coogler, il personaggio è stato successivamente rimosso per dare maggiore spazio a Wakanda:

Per un po’ ci siamo divertiti con il personaggio di Patriot perché eravamo interessati a metterci le mani…Poi insieeme a Robert Cole, lo sceneggiatore, abbiamo capito che dovevamo concentrarci su Wakanda e sugli altri personaggi M’Baku, Killmonger, T’Challa, Nakia, Okoye, Shuri, Ramonda, Klaue e Everett Ross. Insomma dovevamo assicurarci che tutti avessero degli archi narrativi coerenti, e Wakanda in questo era fondamentale.

Le parole di Coogler lasciano aperte una serie di possibilità sul futuro, a cui si mescolano i sogni e le aspettative dei fan: Kevin Feige sarà interessato ad introdurre Patriot nel MCU? Staremo a vedere. Nel frattempo vi ricordiamo che Black Panther arriverà nelle nostre sale il 16 febbraio.

Black Panther: ecco quante scene post credits ci saranno

Il film segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther: i fan DC vogliono sabotare il film su Rotten Tomatoes

Fonte: Cinemablend

The Purge 4: ecco il teaser del film al cinema il 4 Luglio

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The Purge 4: ecco il teaser del film al cinema il 4 Luglio

Per noi italiani si tratta “solo” del quarto sequel di una fortunata saga cinematografica, ma per gli americani The Purge 4 è già qualcosa di più.

Previsto per il 4 Luglio in sala e anticipato da una campagna promozionale che fa eco a quella che fu la campagna di Donald Trump, il film si presenta come segue nel primo teaser trailer:

Il film arriverà al cinema i 4 luglio 2018 e sarà diretto da Gerard McMurray, che si è fatto notare al Sundance con Burning Sands. Il film è stato distribuito da Netflix, visibile in Italia con il titolo di Il Codice del Silenzio.

A scrivere la sceneggiatura c’è James DeMonaco. Il franchise ha incassato fino a questo momento 318 milioni di dollari, a fronte di una irrisoria spesa di 22 milioni per tutti e tre i film. Motivo più che valido per continuare a sfruttare la formula.

Fonte: Universal Pictures

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, la sessualità di Silente non sarà esplicita

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Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald ci darà la possibilità di veder tornare sul grande schermo “il più grande mago della Storia e il miglior Preside che Hogwarts abbia mai avuto”: Albus Silente in persona.

A interpretarlo, in una versione più giovane rispetto a quella vista nella saga di Harry Potter, ci sarà Jude Law che sarà al fianco di Eddie Redmayne, di nuovo nei panni di Newt Scamander, per cercare di arginare i piani malvagi di Gellert Grindelwald, interpretato invece da Johnny Depp.

Dopo la conclusione della saga di Harry Potter, la Rowling aveva dichiarato che Silente era in realtà gay, innamorato da ragazzo di Gellert, con cui aveva condiviso grandi progetti, ma che poi si è rivelato essere malvagio.

In molti si sono chiesti se questo aspetto privato della vita del grande mago sarebbe poi emerso nel momento in cui Gellert e Albus si fossero incontrati sul grande schermo, ma per David Yates, non succederà.

Parlando de I Crimini di Grindelwald con EW il regista ha chiarito che la sessualità di Silente non sarà approfondita. Questo perché la storia si concentra sull’attività criminale di Grindelwald e quindi l’amore da adolescente di Albus verso di lui si sarà già infranto contro la realtà che Gellert è un mago oscuro.

“Tutti i fan sono al corrente di questa cosa. Ha avuto una relazione molto intensa con Grindelwald quando erano giovani uomini. Si sono innamorati l’uno dell’altro, delle loro idee e delle loro menti geniali.”

Tuttavia, la vera natura di Gellert, insieme all’incidente che ha portato alla morte di Ariana Silente, come si legge in Harry Potter e i Doni della Morte, hanno messo fine a questa storia d’amore.

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwaldfirst look

In uscita il 15 novembre 2018, il film presenta un cast capitanato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp.

Alla fine del primo film, il potente mago oscuro Gellert Grindelwald era stato catturato dal MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander. Ma, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire e inizia ad adunare i suoi sostenitori, la maggior parte dei quali ignorano il suo vero obiettivo: far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri non magici.

Per sventare i piani di Grindelwald, Albus Silente recluta il suo ex studente Newt Scamander, che acconsente ad aiutarlo, ignaro dei pericoli che lo aspettano. Si creano divisioni, mentre l’amore e la lealtà vengono messi alla prova, anche tra gli amici più sinceri e in famiglia, in un magico mondo sempre più frammentato.

CORRELATI:

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.

Ant-Man and The Wasp: Ghost ruba un edificio nelle nuove foto dal set

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Il sito Digital Spy ha appena diffuso alcune immagini inedite di Ant-Man and The Wasp rubate dal set, dove possiamo dare uno sguardo più ravvicinato al personaggio di Ghost mentre è in azione. Villain femminile del cinecomic targato Marvel Studios, sarà interpretato sullo schermo dall’attrice Hannah John-Kamen e la sua origine sarà molto diversa rispetto a quella dei fumetti.

Per vedere le immagini vi basterà cliccare qui.

Ant-Man and the Wasp: le origini di Ghost saranno differenti

Ant-Man and the Wasp, arriverà al cinema il 6 luglio 2018. È diretto da Peyton Reed, mentre alla sceneggiatura ci sono Chris McKenna & Erik Sommers, Paul Rudd, Andrew Barrer & Gabriel Ferrari. Nel cast sono stati confermati i protagonisti Paul Rudd e Evangeline Lilly.

Confermati nel cast Michael Douglas, Michael Pena e David Dastmalchian. Si sono uniti al cast anche Michelle Pfeiffer che interpreta Janet Van Dyne, Hannah John-Kamen è Ghost, Randall Park è Agent Jimmy Woo, Laurence Fishburne è Dr. Bill Foster, aka Goliath.

Dal Marvel Cinematic Universe, arriva Ant-Man and the Wasp, un nuovo capitolo del MCU con protagonisti i due eroi con la straordinaria abilità di cambiare dimensione. A seguito degli eventi di Captain America: Civil War, Scott Lang deve scendere a patti con le conseguenze della sua scelta sia come super eroe che come padre. Lotta per trovare un nuovo equilibrio tra la sua vita a casa e le sue responsabilità in quanto Ant-Man, deve confrontarsi con Hope van Dyne e suo padre, Hank Pym, per una missione urgente. Scott deve indossare di nuovo la sua tuta e imparare a combattere al fianco di Wasp come compagna di squadra per collaborare e svelare dei mistero del passato.

Ant-Man and the Wasp: il primo trailer con Evangeline Lilly e Paul Rudd

Fonte: Digital Spy

Black Panther: Kendrick Lamar rivela tutti i brani della colonna sonora

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Con un messaggio pubblicato su Twitter il rapper Kendrick Lamar ha rivelato ai fan la lista ufficiale dei brani composti per Black Panther insieme ad altri artisti della scena americana, il cinecomic dei Marvel Studios in arrivo nelle sale tra pochissimi giorni.

Di seguito la tracklist completa della colonna sonora, disponibile su iTunes a partire dal 9 febbraio.

1. Black Panther – Kendrick Lamar
2. All The Stars – Kendrick Lamar and SZA
3. X – Schoolboy Q, 2Chainz, and Saudi
4. The Ways – Khalid and Swae Lee
5.Opps – Vince Staples and Yugen Blakrok
6. I Am – Jorja Smith
7. Paramedic! – SOB X RBE
8. Bloody Waters – Ab-Soul, Anderson .Paak and James Blake
9. King’s Dead – Jay Rock, Kendrick Lamar, Future and James Blake
10. Redemption Interlude
11. Redemption – Zacari and BabesWodumo
12. Seasons – Mozzy, Sjavaand Reason
13. Big Shot – Kendrick Lamar and Travis Scott
14. Pray For Me – Kendrick Lamar and The Weeknd

Black Panther: ecco il primo brano composto da Kendrick Lamar

Vi ricordiamo che Black Panther uscirà in Italia il 16 febbraio, diretto da Ryan Coogler.

Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Black Panther: i fan DC vogliono sabotare il film su Rotten Tomatoes

Wesley Snipes sarebbe disponibile per un Blade 4

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Dopo aver espresso il suo rammarico per il film su Black Panther sfumato anni fa, Wesley Snipes si è detto aperto e possibilista verso un quarto capitolo di Blade.

L’attore fa infatti parte di quella schiera di interpreti che si sono affacciati al cinecomic prima che fosse un genere sdoganato. In particolare, Snipes lo ha fatto con la trilogia di Blade.

Durante un’intervista con THR, Wesley Snipes ha ribadito la sua propensione al personaggio, chiarendo anche che è aperto ad apparire in qualsiasi altro film di supereroi: “Sono molto propenso a ogni possibilità. Se dovesse presentarsi Blade 4, è una conversazione che si può intavolare. E ci sono anche altri personaggi nell’universo Marvel che, se mi invitassero, sarei felice di interpretare. Credo che i fan siano affamati di una nuova versione di Blade, quindi questo potrebbe limitare le mie possibilità di interpretare un altro personaggio.”

Black Panther: Wesley Snipes parla del progetto mai realizzato nel 1990

Già nel 2016 l’attore aveva proposto un nuovo film della saga di Blade, senza però trovare risposta nelle produzioni. Staremo a vedere se il suo desiderio si realizzerà o se rimarrà soltanto un desiderio di un interprete nostalgico.

Blade è un film del 1998 diretto da Stephen Norrington e basato sull’omonimo personaggio dei fumetti della Marvel Comics creato da Marv Wolfman (testi) e Gene Colan (disegni) nel 1973.

Il film ha avuto due seguiti (2002 e 2004). Sebbene fosse un prodotto di ispirazione Marvel, la pellicola, come anche il suo seguito, non riporta il logo della casa editrice all’inizio della pellicola, che è stato introdotto nella saga solo con il terzo capitolo.

In Blade Trinity ha recitato anche Ryan Reynolds, poi protagonista – dopo 12 anni – di un altro cinecomic di successo, Deadpool, uscito nelle nostre sale lo scorso febbraio.

Nel 2006 è stata anche prodotta (per una sola stagione) una serie ispirata al personaggio, dal titolo Blade La serie, prodotta da David S. Goyer, sceneggiatore dei tre film nonché regista del terzo, e dai Marvel Studios. Nella serie Blade era interpretato dal rapper Kirk Jones, meglio conosciuto meglio Sticky Fingaz.

Solo: A Star Wars Story, ecco quando potrebbe arrivare il trailer

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Dopo mesi di attesa e domande da parte dei fan, preoccupati dall’improvviso licenziamento di Phil Lord e Chris Miller alla regia (sostituiti in corsa da Ron Howard), sembrerebbe ufficiale l’arrivo del primo trailer di Solo: A Star Wars Story nella notte del Superbowl, ovvero domenica 4 febbraio.

A dare la notizia, non ancora confermata dalla Disney, è l’Hollywood Reporter. Che si tratti poi di una piccola anteprima da 30 o 60 secondi o di un trailer vero e proprio, questo resta ancora un mistero.

Non ci resta quindi che attendere qualche giorno e scoprire se ci sarà o meno una sorpresa.

Solo: A Star Wars Story, confermati i nomi dei personaggio di Clarke e Harrelson

Vicordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

L’uscita del film è fissata al 25 maggio 2018.

La sinossi:

Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story potrebbe cambiare nome in Cina

Fonte: THR

Heath Ledger avrebbe voluto interpretare Joker un’altra volta

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Heath Ledger avrebbe voluto interpretare Joker un’altra volta

Grazie alle parole della sorella Kate, veniamo a conoscenza di un aneddoto finora rimasto nascosto su Heath Ledger e la sua volontà di interpretare Joker un’altra volta dopo il successo de Il cavaliere oscuro. Un ruolo iconico per la storia del genere cinecomic e forse per la storia del cinema.

Era molto orgoglioso del lavoro svolto nel film e so che aveva in programma di tornare in un altro film su Batman. Aveva amato collaborare con Christopher Nolan, Christian Bale e Gary Oldman, ed era stata una delle migliori esperienze della sua vita“.

Heath Ledger: 10 curiosità sull’attore morto tragicamente

Kate Ledger ha poi spiegato che la teoria dietro la morte del fratello è sempre stata lontana dalla verità: “Non era assolutamente depresso né continuava a vivere nel personaggio come molti supponevano. Heath era una persona allegra e aveva grandi piani per il suo futuro. Il giorno prima che morisse ci siamo sentiti al televono e scherzava e rideva“.

Qualche giorno fa è ricorso l’anniversario della morte di Heath Ledger, scomparso tragicamente martedì 22 gennaio 2008 in seguito ad una intossicazione acuta da farmaci. 

Il Cavaliere Oscuro: Heath Ledger chiese a Christian Bale di continuare a picchiarlo

Fonte: Comicbook

Black Panther: i fan DC vogliono sabotare il film su Rotten Tomatoes

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Accolto da recensioni entusiaste in America, Black Panther potrebbe certamente ricevere lo stesso trattamento anche dagli spettatori una volta che il nuovo film dei Marvel Studios arriverà nelle sale. Non tutti però. A quanto pare alcuni fan della concorrenza, ovvero della DC, avrebbero organizzato un piano di sabotaggio mirato a recensire negativamente il film su Rotten Tomatoes, noto aggregatore di voti della critica e del pubblico.

Per l’occasione è stato creato addirittura un evento con tanto di locandina ufficiale, dove compare lo slogan “Give Black Panther a Rotten Audience Score on Rotten Tomatoes”, come potete vedere nell’immagine qui sotto.

Black Panther: ecco quante scene post credits ci saranno

Benché l’operazione di questo manipolo di fan DC a tratti rasenti il ridicolo, c’è da comprendere un’altra questione fondamentale, cioè che la piattaforma di Rotten Tomatoes stia pian piano perdendo di senso e ragione. Da aggregatore di voti oggettivi quale dovrebbe essere, il sito si sta trasformando in una piazza dove gridare a gran voce il proprio giudizio spesso falsato da gusti personali e sentimenti che nulla hanno a che fare con un’attenta analisi critica del film.

Nel frattempo vi ricordiamo che Black Panther uscirà in Italia il 16 febbraio, diretto da Ryan Coogler. Chadwick Boseman interpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.

Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.

Black Panther: ecco i primi entusiasti pareri della stampa americana

Fonte: Comicbook

César 2018: tutti i nominati agli Oscar francesi

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César 2018: tutti i nominati agli Oscar francesi

Sono state annunciate le nomination ai César 2018, gli Oscar del cinema francese, la cui cerimonia si terrà il prossimo 2 Marzo. Trai film più nominati c’è 120 battiti al minuto di Robin Campillo, completamente ignorato dai premi americani (Golden Globes e Oscar) nella corsa a miglior film straniero, ma già premiato al Festival di Cannes 2017.

Ecco i nominati ai César 2018

CÉSAR DE LA MEILLEURE ACTRICE
JEANNE BALIBAR dans BARBARA
JULIETTE BINOCHE dans UN BEAU SOLEIL INTÉRIEUR
EMMANUELLE DEVOS dans NUMÉRO UNE
MARINA FOÏS dans L’ATELIER
CHARLOTTE GAINSBOURG dans LA PROMESSE DE L’AUBE
DORIA TILLIER dans MONSIEUR & MADAME ADELMAN
KARIN VIARD dans JALOUSE

CÉSAR DU MEILLEUR ACTEUR
SWANN ARLAUD dans PETIT PAYSAN
DANIEL AUTEUIL dans LE BRIO
JEAN-PIERRE BACRI dans LE SENS DE LA FÊTE
GUILLAUME CANET dans ROCK’N ROLL
ALBERT DUPONTEL dans AU REVOIR LÀ-HAUT
LOUIS GARREL dans LE REDOUTABLE
REDA KATEB dans DJANGO

CÉSAR DE LA MEILLEURE ACTRICE DANS UN SECOND RÔLE
LAURE CALAMY dans AVA
ANAÏS DEMOUSTIER dans LA VILLA
SARA GIRAUDEAU dans PETIT PAYSAN
ADÈLE HAENEL dans 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
MÉLANIE THIERRY dans AU REVOIR LÀ-HAUT

CÉSAR DU MEILLEUR ACTEUR DANS UN SECOND RÔLE
NIELS ARESTRUP dans AU REVOIR LÀ-HAUT
LAURENT LAFITTE dans AU REVOIR LÀ-HAUT
GILLES LELLOUCHE dans LE SENS DE LA FÊTE
VINCENT MACAIGNE dans LE SENS DE LA FÊTE
ANTOINE REINARTZ dans 120 BATTEMENTS PAR MINUTE

CÉSAR DU MEILLEUR ESPOIR FÉMININ
IRIS BRY dans LES GARDIENNES
LAETITIA DOSCH dans JEUNE FEMME
EYE HAÏDARA dans LE SENS DE LA FÊTE
CAMÉLIA JORDANA dans LE BRIO
GARANCE MARILLIER dans GRAVE

CÉSAR DU MEILLEUR ESPOIR MASCULIN
BENJAMIN LAVERNHE dans LE SENS DE LA FÊTE
FINNEGAN OLDFIELD dans MARVIN OU LA BELLE ÉDUCATION
PABLO PAULY dans PATIENTS
NAHUEL PÉREZ BISCAYART dans 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
ARNAUD VALOIS dans 120 BATTEMENTS PAR MINUTE

CÉSAR DU MEILLEUR SCÉNARIO ORIGINAL
ROBIN CAMPILLO pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
MATHIEU AMALRIC, PHILIPPE DI FOLCO pour BARBARA
JULIA DUCOURNAU pour GRAVE
CLAUDE LE PAPE, HUBERT CHARUEL pour PETIT PAYSAN
ERIC TOLEDANO, OLIVIER NAKACHE pour LE SENS DE LA FÊTE

CÉSAR DE LA MEILLEURE ADAPTATION
ALBERT DUPONTEL, PIERRE LEMAITRE pour AU REVOIR LÀ-HAUT
XAVIER BEAUVOIS, FRÉDÉRIQUE MOREAU, MARIE-JULIE MAILLE pour LES GARDIENNES
GRAND CORPS MALADE, FADETTE DROUARD pour PATIENTS
ERIC BARBIER, MARIE EYNARD pour LA PROMESSE DE L’AUBE
MICHEL HAZANAVICIUS pour LE REDOUTABLE

CÉSAR DE LA MEILLEURE MUSIQUE ORIGINALE
ARNAUD REBOTINI pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
CHRISTOPHE JULIEN pour AU REVOIR LÀ-HAUT
JIM WILLIAMS pour GRAVE
MYD pour PETIT PAYSAN
MATTHIEU CHEDID pour VISAGES VILLAGES

CÉSAR DU MEILLEUR SON
JULIEN SICART, VALÉRIE DE LOOF, JEAN-PIERRE LAFORCE pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
JEAN MINONDO, GURWAL COÏC-GALLAS, CYRIL HOLTZ, DAMIEN LAZZERINI pour AU REVOIR LÀ-HAUT
OLIVIER MAUVEZIN, NICOLAS MOREAU, STÉPHANE THIÉBAUT pour BARBARA
MATHIEU DESCAMPS, SÉVERIN FAVRIAU, STÉPHANE THIÉBAUT pour GRAVE
PASCAL ARMANT, SÉLIM AZZAZI, JEAN-PAUL HURIER pour LE SENS DE LA FÊTE

CÉSAR DE LA MEILLEURE PHOTO
JEANNE LAPOIRIE pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
VINCENT MATHIAS pour AU REVOIR LÀ-HAUT
CHRISTOPHE BEAUCARNE pour BARBARA
CAROLINE CHAMPETIER pour LES GARDIENNES
GUILLAUME SCHIFFMAN pour LE REDOUTABLE

CÉSAR DU MEILLEUR MONTAGE
ROBIN CAMPILLO pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
CHRISTOPHE PINEL pour AU REVOIR LÀ-HAUT
FRANÇOIS GEDIGIER pour BARBARA
JULIE LENA, LILIAN CORBEILLE, GRÉGOIRE PONTECAILLE pour PETIT PAYSAN
DORIAN RIGAL ANSOUS pour LE SENS DE LA FÊTE

CÉSAR DES MEILLEURS COSTUMES
ISABELLE PANNETIER pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
MIMI LEMPICKA pour AU REVOIR LÀ-HAUT
PASCALINE CHAVANNE pour BARBARA
ANAÏS ROMAND pour LES GARDIENNES
CATHERINE BOUCHARD pour LA PROMESSE DE L’AUBE

CÉSAR DES MEILLEURS DÉCORS
EMMANUELLE DUPLAY pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
PIERRE QUEFFÉLÉAN pour AU REVOIR LÀ-HAUT
LAURENT BAUDE pour BARBARA
PIERRE RENSON pour LA PROMESSE DE L’AUBE
CHRISTIAN MARTI pour LE REDOUTABLE

CÉSAR DE LA MEILLEURE RÉALISATION
ROBIN CAMPILLO pour 120 BATTEMENTS PAR MINUTE
ALBERT DUPONTEL pour AU REVOIR LÀ-HAUT
MATHIEU AMALRIC pour BARBARA
JULIA DUCOURNAU pour GRAVE
HUBERT CHARUEL pour PETIT PAYSAN
MICHEL HAZANAVICIUS pour LE REDOUTABLE
ERIC TOLEDANO, OLIVIER NAKACHE pour LE SENS DE LA FÊTE

CÉSAR DU MEILLEUR FILM DE COURT MÉTRAGE
LES BIGORNEAUX réalisé par ALICE VIAL, produit par JONATHAN HAZAN
LE BLEU BLANC ROUGE DE MES CHEVEUX réalisé par JOSZA ANJEMBE,
produit par NELSON GHRÉNASSIA, GABRIEL FESTOC
DEBOUT KINSHASA ! réalisé par SÉBASTIEN MAITRE, produit par LAURA TOWNSEND
MARLON réalisé par JESSICA PALUD, produit par SYLVAIN LAGRILLÈRE, LUCAS TOTHE
LES MISÉRABLES réalisé par LADJ LY, produit par TOUFIK AYADI, CHRISTOPHE BARRAL

CÉSAR DU MEILLEUR FILM D’ANIMATION
pour le COURT MÉTRAGE
LE FUTUR SERA CHAUVE réalisé par PAUL CABON, produit par YANN LEGAY
I WANT PLUTO TO BE A PLANET AGAIN réalisé par MARIE AMACHOUKELI, VLADIMIR MAVOUNIA-KOUKA,
produit par NICOLAS SCHMERKIN
LE JARDIN DE MINUIT réalisé par BENOÎT CHIEUX, produit par RON DYENS
PÉPÉ LE MORSE réalisé par LUCRÈCE ANDREAE, produit par JÉRÔME BARTHÉLEMY, DANIEL SAUVAGE
pour le LONG MÉTRAGE
LE GRAND MÉCHANT RENARD ET AUTRES CONTES… réalisé par BENJAMIN RENNER, PATRICK IMBERT,
produit par DAMIEN BRUNNER, DIDIER BRUNNER
SAHARA réalisé par PIERRE CORÉ,
produit par ERIC ALTMAYER, NICOLAS ALTMAYER, PIERRE CORÉ, CHRISTIAN RONGET, MICHEL CORTEY
ZOMBILLÉNIUM réalisé par ARTHUR DE PINS, ALEXIS DUCORD,
produit par HENRI MAGALON, LÉON PERAHIA

CÉSAR DU MEILLEUR FILM DOCUMENTAIRE
12 JOURS réalisé par RAYMOND DEPARDON, produit par CLAUDINE NOUGARET
À VOIX HAUTE – LA FORCE DE LA PAROLE réalisé par STÉPHANE DE FREITAS, LADJ LY,
produit par HARRY TORDJMAN, ANNA TORDJMAN
CARRÉ 35 réalisé par ERIC CARAVACA, produit par LAETITIA GONZALEZ, YAËL FOGIEL
I AM NOT YOUR NEGRO réalisé par RAOUL PECK, produit par RÉMI GRELLETY, RAOUL PECK
VISAGES VILLAGES réalisé par AGNÈS VARDA, JR, produit par ROSALIE VARDA

CÉSAR DU MEILLEUR PREMIER FILM
GRAVE réalisé par JULIA DUCOURNAU, produit par JEAN DES FORÊTS, JULIE GAYET, NADIA TURINCEV
JEUNE FEMME réalisé par LÉONOR SERRAILLE, produit par SANDRA DA FONSECA
MONSIEUR & MADAME ADELMAN réalisé par NICOLAS BEDOS,
produit par FRANÇOIS KRAUS, DENIS PINEAU-VALENCIENNE
PATIENTS réalisé par GRAND CORPS MALADE, MEHDI IDIR,
produit par ERIC ALTMAYER, NICOLAS ALTMAYER, JEAN-RACHID
PETIT PAYSAN réalisé par HUBERT CHARUEL, produit par STÉPHANIE BERMANN, ALEXIS DULGUERIAN

CÉSAR DU MEILLEUR FILM ÉTRANGER
LE CAIRE CONFIDENTIEL réalisé par TARIK SALEH, distribution France MEMENTO FILMS DISTRIBUTION
DUNKERQUE réalisé par CHRISTOPHER NOLAN, distribution France WARNER BROS
L’ÉCHANGE DES PRINCESSES réalisé par MARC DUGAIN,
coproduction France HIGH SEA PRODUCTION (Patrick André)
FAUTE D’AMOUR réalisé par ANDREÏ ZVIAGUINTSEV,
coproduction France WHY NOT PRODUCTIONS (Pascal Caucheteux, Grégoire Sorlat)
LA LA LAND réalisé par DAMIEN CHAZELLE, distribution France SND
NOCES réalisé par STEPHAN STREKER,
coproduction France FORMOSA PRODUCTIONS (Michaël Goldberg, Boris Van Gils)
THE SQUARE réalisé par RUBEN ÖSTLUND,
coproduction France SOCIÉTÉ PARISIENNE DE PRODUCTION (Philippe Bober)

CÉSAR DU MEILLEUR FILM
120 BATTEMENTS PAR MINUTE produit par HUGUES CHARBONNEAU, MARIE-ANGE LUCIANI,
réalisé par ROBIN CAMPILLO
AU REVOIR LÀ-HAUT produit par CATHERINE BOZORGAN, réalisé par ALBERT DUPONTEL
BARBARA produit par PATRICK GODEAU, réalisé par MATHIEU AMALRIC
LE BRIO produit par DIMITRI RASSAM, BENJAMIN ELALOUF, réalisé par YVAN ATTAL
PATIENTS produit par ERIC ALTMAYER, NICOLAS ALTMAYER, JEAN-RACHID,
réalisé par GRAND CORPS MALADE, MEHDI IDIR
PETIT PAYSAN produit par STÉPHANIE BERMANN, ALEXIS DULGUERIAN, réalisé par HUBERT CHARUEL
LE SENS DE LA FÊTE produit par NICOLAS DUVAL ADASSOVSKY, YANN ZENOU, LAURENT ZEITOUN,
réalisé par ERIC TOLEDANO, OLIVIER NAKACHE

La cerimonia di premiazione si svolgerà a Parigi il 2 marzo e durante la serata Penelope Cruz riceverà il César onorario mentre Vanessa Paradis aprirà simbolicamente al cerimonia con un omaggio a Jeanne Moreau, morta a 89 anni il 31 luglio scorso.

Road to Oscar 2018: Dunkirk

Road to Oscar 2018: Dunkirk

Con un incasso globale di oltre 525 milioni di dollari (a fronte di un budget di circa $ 100 milioni), Dunkirk è stato forse il film più amato del 2017. Attesissimo dai fan di Christopher Nolan, ha ricevuti allori ed elogi dalla critica di tutto il mondo e in generale ha saputo mettere d’accordo esperti, spettatori, veterani e neofiti del cinema. La sua partecipazione a questa 90’ edizione degli Academy rappresenta di fatto il riconoscimento ufficiale di Nolan e delle sue opere come uno dei maestri della settima arte.

Christopher Nolan arriva al suo decimo lungometraggio. Un percorso costellato di grandi successi, non solo e non soltanto per gli ingenti incassi ricavati, ma soprattutto per aver saputo ridefinire il mondo cinematografico con un proprio linguaggio, cosa che solo ai Grandi Maestri riesce. In Dunkirk la bravura del regista sta anche nel saper azzardare: accanto a nomi di grandi professionisti – da Tom Hardy a Kenneth Branagh – il cast scommette su volti nuovi, a partire dal protagonista Finn Whitehead (qui al suo primo lungometraggio), fino ad arrivare all’ottima prova di Harry Styles (cantante degli One Direction).

Confinate dai tedeschi sulle brulle spiagge di Dunkerque – Francia, le truppe inglesi ormai allo stremo delle forze attendono con ansia di essere rimpatriate. Ma gli aiuti militari non arrivano. Ci penseranno quindi i civili, mossi dallo spirito patrio, a mettere in salvo quasi mezzo milione di soldati britannici.

L’azione è scandita in tre tempi e in tre luoghi: terra, mare e cielo. I dialoghi sono pochi ma i sentimenti proliferano e riecheggiano nel ticchettio incalzante della colonna sonora.

8 le nomination per Dunkirk: non solo nelle candidature principali, ma anche nelle più importanti categorie tecniche, ad avvalorare il perfezionismo di regista e crew.

Oltre a Miglior Film e Miglior Regia (Christopher Nolan), Dunkirk è opzionato anche per il Miglior Montaggio (Lee Smith); per la Miglior Fotografia (Hoyte Van Hoytema); per la Miglior Scenografia (Nathan Crowley); per il Miglior Sonoro e Miglior Montaggio Sonoro; e infine per l’apprezzatissima Colonna Sonora di Hans Zimmer.

Oscar 2018: Dunkirk – la recensione

Dunkirk ACE Eddie Award

Dunkirk non è un film “americano”. Non parla di battaglie. Non esagera in dialoghi e azione. Se si pensa che inizialmente Nolan non voleva nemmeno creare una sceneggiatura per questa sua opera, si capisce come Dunkirk piuttosto che trattare di temi “tangibili”, affronti a modo suo il sentimento della Speranza, che è poi la chiave del film.

In un cinema che ci ha abituato ai supereroi con i super poteri, Nolan parla di eroi reali, semplici: quei civili che, nel loro piccolo, hanno messo in salvo 400.000 soldati.

Nato da un’idea tenuta in gestazione per venticinque anni, Dunkirk è frutto della mente perfezionista del suo creatore, che qui raggiunge altissimi livelli di tecnicismo (e infatti l’uso degli effetti speciali è davvero minimo).

Girato su pellicola IMAX da 65 mm, certe accortezza consentono allo spettatore di “entrare dentro” al film, e partecipare a quell’angosciante climax ascendente di azioni e sentimenti che è incalzato, in più, dalla colonna sonora “ticchettante” di Hans Zimmer.

La vittoria di Dunkirk agli Oscar 2018 è data 16.1, mentre Nolan come Miglior Regista è quotato 13.8. Se le categorie del sonoro possono essere un campo dove Dunkirk avrà da dire la sua, è difficile che il film la spunterà nella categoria principale, mentre il premio a Nolan è improbabile ma non impossibile. Il favorito è Guillermo del Toro, ma la prima nomination di categoria al regista britannico fa pensare che Hollywood potrebbe aver trovato il momento giusto per premiare la sua eccellenza nella regia.

Oscar 2018 nomination: ecco tutti i candidati ai 90° Academy Awards

Cinecittà Futura: la nuova vita degli Studios

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Il 3 luglio 2017 gli Studi di Cinecittà, lo storico complesso di via Tuscolana 1055, la fabbrica del cinema d’Italia e uno dei sinonimi del cinema nel mondo, sono tornati – nell’80mo anniversario dalla loro nascita – alla gestione pubblica, grazie all’acquisizione di ramo d’azienda da parte di Istituto Luce-Cinecittà, la più antica istituzione pubblica di cinema del mondo.

Un avvenimento per il cinema italiano di portata storica, che segna la nascita di un soggetto rinnovato: una delle più grandi aziende culturali pubbliche del Paese.

E un avvenimento economico, come può esserlo il ritorno in mano pubblica di un simile soggetto. Un patrimonio spaziale, fisico, e immateriale, in un perimetro dove si riuniscono il cinema e l’audiovisivo, la memoria storica dell’Istituto Luce, con l’innovazione e creatività degli Studios.

L’acquisizione degli Studios da parte del Luce ha significato in primis la salvaguardia delle professionalità presenti a Cinecittà. Basti soltanto pensare alle maestranze, o ai tecnici di produzione e post-produzione di film, di competenza nota nel mondo.

E ha significato l’apertura del cantiere di una vera impresa culturale. In pochi chiari numeri: oggi Istituto Luce Cinecittà conta circa 250 lavoratori; un piano di investimenti per il periodo 2018-2022 di oltre 37 milioni di euro; un ricavo di budget 2018 di 46 milioni di euro, di cui il 60% autofinanziato da attività commerciale (affitti dei Teatri di posa, eventi, servizi alle produzioni).

Numeri di un piano industriale frutto di una visione generale: unire in un unico soggetto le attività di mercato di Cinecittà Studios, legate alla gestione dei Teatri e alla produzione di opere audiovisive – dai film alle serie televisive, dai programmi TV alla pubblicità, alle web series – con le attività di interesse generale storicamente affidate a Istituto Luce: dalla promozione all’estero del cinema italiano classico e contemporaneo, alla conservazione e diffusione dello straordinario Archivio Storico dell’Istituto Luce, il sostegno ai film opere prime e seconde, la produzione di documentari, l’informazione cinematografica, l’editoria, il realizzando MIAC – Museo Italiano del Cinema e dell’Audiovisivo, la gestione dei Media Desk di Europa Creativa e la gestione dei Fondi Cinema del MiBACT.

La creazione in una parola, di un polo di riferimento per l’intero comparto dell’audiovisivo. E uno strumento strategico del suo sviluppo. In un unico complesso fisico, l’unione dell’intera filiera del cinema: produzione e post-produzione, distribuzione, promozione, merchandising, eventi, attività culturali, espositive ed editoriali, formazione didattica e professionale.

 Un luogo interamente al servizio del settore, e del suo pubblico. Della società civile.

I sei mesi dall’avviamento del nuovo Piano di Sviluppo, hanno visto la partenza del ‘Cantiere Cinecittà’ con l’inizio di molte attività già nel 2018, e il varo dei progetti di maggiore respiro per il triennio 2018-2020.

NUOVE PRODUZIONI  Sono attesi per il 2018 i primi ciak di nuove produzioni italiane e coproduzioni internazionali di serie tv, realizzate nei Teatri di posa. La prima di questa stagione, sul set da due settimane, è l’attesa trasposizione televisiva de Il nome della rosa, dal best-seller mondiale di Umberto Eco, per la regia di Giacomo Battiato e la fotografia di John Conroy. A vestire qui i panni del protagonista Guglielmo da Baskerville, un attore di culto come John Turturro, a fianco dell’antagonista Rupert EverettIl nome della rosa è prodotto da 11 Marzo Film, Palomar e TMG in collaborazione con Rai Fiction.

Si attendono a breve gli annunci di altre produzioni di serie tv a Cinecittà, di livello e firma internazionali.

NUOVI TEATRI (E TEATRI RINNOVATI)  Sono il centro propulsivo di Cinecittà, e il suo cuore. Il piano del sito non può non mettere i 20 Teatri di Cinecittà in testa al suo progetto di sviluppo. Perciò il piano prevede un investimento di 7 milioni di euro per la manutenzione straordinaria: il cablaggio, una nuova rete elettrica, il rifacimento delle strade del Complesso, sono alcuni degli interventi per adeguare gli studi alle esigenze di tutte le produzioni italiane e internazionali. Per attirarle e comunicare con la loro qualità che se l’Italia e Roma sono il set ideale per realizzare una storia, Cinecittà ha gli strumenti più adeguati per farlo.

Il prossimo triennio vedrà la costruzione di 2 nuovi grandi Teatri di posa, maggiori per dimensione del mitico Teatro 5, la ‘seconda casa’ di Federico Fellini. I nuovi spazi porteranno Cinecittà a un livello di cubatura dei set tra i più alti al mondo.

Si ricostruirà anche il Teatro 7, distrutto durante la Seconda Guerra mondiale. L’interno ospiterà tra l’altro una sofisticata piscina dedicata alle riprese subacquee. Saranno poi notevolmente ammodernati i Teatri 20 e 21, e completamente ripristinata l’area backlot, lo spazio per le riprese esterne di Cinecittà, 10 ettari di spazio che già ospitano set magnifici come quelli di Rome e della Firenze rinascimentale, e una piscina già teatro delle riprese del Casanova di Fellini.

NUOVI SPAZI CULTURALI, FORMATIVI, DIDATTICI

In una visione finalmente organica che riunisce tutta la filiera dell’audiovisivo, la Cinecittà del futuro punta con ambizione alla sua vocazione culturale. Gli 80 anni di Cinecittà, gli oltre 90 dell’Istituto Luce, hanno un valore storico, di memoria, di immaginario collettivo, che non è un ‘a parte’ del fare cinema, ma una sua continuazione: il legame tra il fare cinema e il pubblico. Con la conoscenza, l’intrattenimento, l’offerta di bellezza di quel patrimonio unico del nostro secolo che è l’immagine in movimento. È il cinema come bene collettivo, utilità sociale e accrescimento dei cittadini.

IL MIAC – Punta di diamante di questa visione, già annunciato nei mesi scorsi, è il MIAC, il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema, fortemente voluto da Luce-Cinecittà e dal MiBACT, uno spazio polifunzionale che sarà installato negli spazi dell’ex laboratorio di Sviluppo e Stampa, in una superficie di 4.000 metri quadrati. Uno spazio che ospiterà un’esposizione permanente, spettacolare e immersiva sull’immaginario degli italiani nel XX e XXI secolo, e l’evoluzione della nostra società vista dalle lenti del cinema, della TV, degli audiovisivi, attraverso filmati e fotografie dei maggiori archivi e cineteche del Paese, videoinstallazioni, materiali audio, testi, oggetti di scena, macchinari. E ancora mostre temporanee, una biblio-videoteca, e laboratori didattici.

Complementare al MIAC, una serie di attività di formazione rivolte ai giovani, declinate in formato ERASMUS con scambi e residenze internazionali, svolta in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e altre istituzioni di settore.

Nell’ambito del MIAC sarà inoltre promosso un Laboratorio di Conservazione e Restauro, specializzato nel restauro analogico della pellicola. Nell’epoca segnata dal ‘passaggio al digitale’, un luogo di attenzione a un supporto, come la pellicola, unico e insostituibile, di cui è divenuta necessaria la conoscenza per tutelare la sopravvivenza dei capolavori del passato.

RESTYLING DI ‘CINECITTÀ SI MOSTRA’ Con migliaia di visitatori ogni anno e i suoi percorsi storici e didattici, Cinecittà si Mostra è divenuta nel tempo una delle attrazioni cinematografiche della Capitale, aperta a un pubblico trasversale di curiosi, turisti, scuole del territorio e non solo; un momento di intrattenimento per tutti e di alfabetizzazione all’immaginario cinematografico per i ragazzi. L’esposizione permanente, curata da Alida Cappellini e Giovanni Licheri, la ricerca scientifica di Italo Moscati, i costumi curati da Nicoletta Ercole, la sezione didattica curata da Barbara Goretti con ‘Senza titolo’ – Progetti aperti alla cultura, vedrà nel 2018 un grande riallestimento curato da due firme della scenografia mondiale: i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. 

NON SOLO CINEMA E TV: CINECITTÀ COME CENTRO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA

La storia dell’arte cinematografica lo insegna: l’evoluzione delle storie, delle narrazioni, sullo schermo è spesso passata per l’evoluzione tecnica. Dalle lenti, ai sistemi di ripresa e montaggio, agli aggiornamenti continui della post-produzione… Una di queste grandi trasformazioni del racconto per immagini ad opera della tecnologia è in atto da qualche anno, con evidenza degli operatori del settore, e del pubblico, nella sfera del videogame, un comparto che sempre più va dialogando con il cinema. Non solo sotto forma di adattamenti sullo schermo di giochi popolarissimi, ma come tecniche, linguaggio, modalità espressive. E sempre più spesso alcuni videogiochi realizzano scenari da film, da puro cinema. Il cinema italiano non può restare indietro rispetto ai partner internazionali, in un settore in via di affermazione definitiva dell’industria creativa.

CINECITTÀ GAME HUB – La Casa dell’industria del Videogame – In un quadro in cui Luce-Cinecittà vuole giocare un ruolo leader nell’innovazione dei processi di trasformazione del mercato audiovisivo, l’azienda creerà nel 2018 Cinecittà Game Hub, un grande incubatore di ricerca e sviluppo delle relazioni tra videogame e audiovisivo. Un luogo fisico nel complesso di Cinecittà, di 1000 metri quadri, in cui svolgere attività a supporto della filiera videoludica: una scuola di formazione finalizzata a corsi di tecnica superiore e avviamento professionale; uno sportello di consultazione e orientamento per le imprese del settore; uno spazio di co-working per piccole-medie imprese di settore, dove affermate imprese e giovani professionisti faranno insieme ricerca e sviluppo su start-up di videogame; un’offerta formativa dedicata alle scuole.

L’Hub verrà concesso a un gestore privato (singolo, o un raggruppamento di soggetti) che lo coordinerà confrontandosi costantemente con Luce-Cinecittà, attraverso un’innovativa procedura di appalto. Un ‘dialogo competitivo’ in due fasi, di cui si trova già on line il bando (www.cinecitta.com – Amministrazione trasparente) e che sarà a breve diffuso sui media.

La più antica istituzione di Cinema pubblico, il Luce, apre come già in passato (si pensi al primo grande archivio filmico digitalizzato, alla condivisione del patrimonio archivistico su YouTube) alle frontiere del racconto per immagini. Con una consueta visione doppia, di ricerca e di creatività, di servizio e di mercato.

Un futuro di cui possiamo già immaginare gli scambi creativi, a partire dal progetto di un videogame ambientato a Cinecittà.

Inoltre, verrà creato il primo Teatro di posa 4.0 di Cinecittà. Un Teatro esclusivamente dedicato al sistema del Motion Capture, alle produzioni in Realtà Virtuale, ai videogame. Un luogo di realizzazione delle forme più avanzate di narrazione cinematografica.

Infine Istituto Luce-Cinecittà co-produrrà il Primo Festival dell’Industria Videoludica ‘Romevideogamelab’, dal 4 al 6 maggio 2018. Un appuntamento per operatori, appassionati e nuovi spettatori.

E se il Videogame immagina i confini futuribili delle nuove attività di Cinecittà, un grande appuntamento del prossimo futuro ci riporta alla sua più immaginifica storia.

Nel 2020 si festeggiano i 100 anni di Federico Fellini. Il cineasta che più di chiunque ci ha indicato Cinecittà come l’indirizzo dove il Cinema e l’immaginario hanno la residenza ideale.

I binari paralleli della ricerca sull’innovazione e di una festa per un Maestro dell’arte cinematografica, vanno nella stessa direzione: il cinema e l’audiovisivo come la possibilità che abbiamo di sognare la nostra realtà, e progettarla più bella.

È questo che la Cinecittà Futura vuole offrire nei prossimi anni ai suoi operatori, e alla comunità dei suoi spettatori.

www.cinecitta.com

Festival di Sanremo 2018: il festival già divide il pubblico

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A pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2018, Reputation Manager, principale istituto italiano nell’analisi e misurazione della reputazione online dei brand e delle figure di rilievo pubblico, rende noti i risultati di un’analisi condotta negli ultimi tre mesi per capire cosa si aspetta il pubblico social dal Festival e in particolare l’opinione sui conduttori di questa edizione. Negli ultimi tre mesi sono stati pubblicati già 31.131 commenti sui canali social ufficiali del Festival e su quelli dei tre conduttori.

IL 57% DEI COMMENTI È SU CLAUDIO BAGLIONI, AMATO DAI SUOI FAN MA CRITICATO PER LE SCELTE ARTISTICHE. 

Capitan Baglioni alla guida di Sanremo 2018 è un protagonista che divide: se da un lato i suoi fan storici lo amano incondizionatamente e aspettano con ansia questa sua edizione del Festival (43%), dall’altro una considerevole fetta di pubblico social (42%) critica decisamente la decisione della RAI di affidargli il timone della kermesse perché lo ritiene troppo conservatore nelle scelte artistiche.

Chi elogia il suo stile scrive: “La musica al centro. L’onestà, l’attenzione e l’umiltà che metti in ogni tuo progetto sono già garanzia di uno spettacolo che sarà davvero all’insegna della passione e della professionalità. Classe e pacatezza ti vedranno conducente vincitore su quel palco. Un abbraccio grande, caro Claudio. Noi saremo con te.”  Al contrario chi lo critica punta il dito contro la scarsa selezione di giovani: “Quest’anno ci sono un sacco di nomi “ma esiste ancora” ah ma canta ancora” “ma non era morto questo” … ci credo metti alla guida uno come Baglioni conservatore delle tradizioni. Non è moderno. Sanremo andrebbe presentato da gente tipo Cattalan la Comello ecc ecc”. A questo proposito una critica illustre è arrivata dalla conduttrice della scorsa edizione Maria De Filippi che ha contestato apertamente la scelta di Baglioni di escludere dal Festival i ragazzi dei talent. 

MICHELLE HUNZIKER CATALIZZA IL 35% DEI COMMENTI, MA SONO QUASI TUTTI NEGATIVI. Braccio destro di Baglioni nella conduzione di Sanremo 2018, Michelle Hunziker ha raccolto sul web, almeno finora, solo critiche: il cachet di 400mila euro pattuito per le cinque serate del Festival, nonostante sia una cifra che non arriva neanche alla metà di quella che aveva ricevuto alla sua prima esperienza sanremese con Pippo Baudo, le è costato in termini reputazionali il  61% di commenti negativi. Su Twitter si ironizza: “Finalmente ho capito perché Michelle Hunziker ride sempre:

prenderà 400.000€ per condurre Sanremo. Ora è tutto chiaro.”; “La prima brutta notizia del 2018 la Hunziker a Sanremo e la pagano pure!”.

FAVINO PROMOSSO, MA POCO COMMENTATO.

Forse il più outsider dei tre conduttori, Pierfrancesco Favino, introdotto dal Festival come il “Banderas italiano”, ha ricevuto in questa fase preliminare solo l’8% dei commenti, che sono però positivi nel 38% dei casi. Già prima che venisse confermato il suo nome c’era chi faceva il tifo per lui: “Favino sarebbe un’ottima scelta. Molto simpatico, poliedrico (canta bene!) e colto. Lui sì che è un bravissimo attore.”; “Se sarà davvero Favino sono contenta perché è un bravo attore, anche se non lo conosco mi dà l’impressione che sia una bella persona”.

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