Michael Madsen,
attore feticcio di Quentin Tarantino, ha rivelato in una recente
intervista con
Cinemablend che il primo capitolo del dittico Kill
Bill con protagonista Uma Thurman
contiene una citazione a Le iene, primo film diretto da
Tarantino nel 1992 e in cui recita anche Madsen.
“Le citazioni piacciono tanto a
Quentin”, ha spiegato Madsen. “Ecco perché la mia Cadillac
è in C’era una volta a
Hollywood… quella è la macchina di Mr. Blonde (il
personaggio interpretato dall’attore ne
Le iene, NdR), ma chi se ne sarebbe accorto senza
saperlo? Quentin non vuole mai parlarne, vuole che il pubblico
scopra tutti questi riferimenti da solo.”
E sempre a proposito de Le iene, Michael
Madsen ha rivelato che un easter egg legato al film è
presente anche in Kill Bill Vol. 1: “Quando
vidi il film per la prima volta a Londra, dopo la premiere andai a
cena con Quentin, che mi disse: ‘L’hai visto?’. E io risposi: ‘Che
cosa?’. E lui: ‘Quando Uma è sotto terra, l’hai visto?’. Io non
avevo la minima idea di cosa stesse parlando, e lui insistette:
‘Michael, il rasoio!’. E poi aggiunse: ‘Era il tuo. Era proprio
quello che hai usato ne Le iene’.”
A proposito di Kill
Bill, sappiamo che Quentin Tarantino ha “un’idea interessante” per un possibile terzo
capitolo, idea di cui avrebbe anche parlato con Uma
Thurman:
“Proprio ieri ho cenato con Uma
Thurman”,
aveva spiegato Tarantino a dicembre dello scorso anno.
“Eravamo in un ristorante giapponese davvero molto figo. Ho
un’idea in merito a ciò che mi piacerebbe fare con Kill Bill 3. Ed
il punto di tutta la questione è proprio questo: conquistare l’idea
alla base del film. Cosa è successo esattamente alla Sposa
dall’ultima volta? Cosa voglio fare adesso? Non mi interessa
trovare un’idea che non funzioni e che possa risultare ridicola.
Beatrix non lo merita. Adesso ho un’idea che potrebbe essere
interessante. Ad ogni modo, non ci lavorerei subito. Ci vorrebbero
almeno tre anni a partire da ora. Ma è sicuramente nei miei
piani.”
Più di recente, di un possibile
Kill Bill Vol. 3 ha parlato l’attrice
Vivica A. Fox, interprete di Vernita Green/Testa
di rame. Alle pagine di
THR l’attrice, che sarebbe assolutamente interessata a prendere
parte ad un nuovo film, ha spiegato: “L’ultima notizia che so
in merito è che Quentin e Uma ne stanno parlando. Vorrei tanto che
riuscissero a trovare un modo per farlo. Quentin è bravissimo con i
flashback e sa come riportare in vita i suoi personaggi. Quindi
spero proprio che Vernita Green riuscirà a vendicarsi.”
Kill Bill – volume I e
II sono i film cult del 2003 e 2004 di Quentin
Tarantinon con Uma Thurman, David Carradine, Daryl
Hannah, Michael Madsen, Vivica A. Fox, Lucy Liu e
Samuel L. Jackson.
Il film si apre con la seguente
didascalia: “La vendetta è un piatto che va servito freddo”. Una
sposa gravida (Uma Thurman) è distesa a terra gravemente ferita in
una Chiesa il giorno del suo matrimonio. Prima di essere sparata
alla testa dice al suo aguzzino, un certo Bill (David Carradine),
che quello che porta in grembo è il suo bambino. Così lui la
risparmia.
Qualche tempo dopo, la donna trova
una certa Vernita Green (Vivica A. Fox) nella sua
abitazione e comincia un sanguinoso combattimento tra le due, che
viene sospeso quando la figlia di quest’ultima torna da scuola.
Emergerà dal loro dialogo che entrambe le donne sono ex membri
della Deadly Viper Assassination Squad, squadra di assassini
d’elite sotto la guida di Bill. Fu proprio questa squadra, dietro
comando di Bill ad attaccarla durante il suo matrimonio.
La donna riesce ad uccidere Vernita,
depennandola da una lista. Un gesto che fa il paio con la
didascalia iniziale, che ci fanno capire che la donna vuole
uccidere tutta la banda.
Da qui inizia una lunga serie di
feroci e coinvolgenti combattimenti, intervallati da lunghi
flashback che fanno sempre più chiarezza sulla storia. Una storia
molto lunga, tanto da essere divisa in due parti da 110 minuti
ciascuna, uscite al cinema nel 2003 e nel 2004. Non solo, per il
2014 è prevista anche una terza parte, con la sposa pronta di nuovo
a dare battaglia a dieci anni dalla morte di Bill.
Kill Bill vol 1 e vol 2
Questa volta Quentin
Tarantino l’ha fatta proprio grossa. Certo, nella sua
carriera ci ha regalato film complessi, violenti all’ennesima
potenza, deliranti, avvincenti, rimpinzati di citazioni
cinematografiche dall’alto del suo amore, tra gli altri, per il
cinema di Sergio Leone. Nella sua carriera, Tarantino ha sfiorato
spesso il capolavoro, raggiungendolo forse con l’ultimo suo
lungometraggio: Bastardi senza gloria, rivisitazione geniale sulla
fine del Nazismo.
Kill Bill pure
rischia di essere annoverato tra i capolavori sfiorati di Quentin,
forse per l’eccessiva lunghezza della storia, non essendo
sufficiente lo spezzettamento del film in due parti. La prima parte
infatti da sola non è autosufficiente, portando lo spettatore a
dover per forza di cose seguire anche la seconda parte.
Quest’ultima pecca di sequenze dilatate, eccessive focalizzazioni.
Il ritmo generale del film in questa seconda parte è molto più
lento della prima. Ed ecco dunque che, se quest’ultima può essere
considerata un capolavoro, la seconda tende a sfiatarsi, facendo
perdere al film “una stella” nelle valutazioni.
E’ giusto però dire
quali sono gli elementi che rendono Kill Bill un
potenziale capolavoro. Tarantino dirige un cast di prim’ordine,
dando a tutti i personaggi un giusto spazio nella storia. Nel cast
figurano, oltre a Uma Thurman, anche David Carradine,
Daryl Hannah, il fido Michael Madsen, Vivica A. Fox, Lucy Liu e
Samuel L. Jackson.
Perfetta anche la parte tecnica
della regia. Non un’inquadratura fuori posto, non un movimento di
camera infelice. Kill Bill formalmente si avvicina alla perfezione.
Gli anni hanno permesso di affinare una già ottima tecnica.
La brillantezza di Tarantino è
palesemente dimostrata anche dall’attenzione che il
regista-spettatore mostra verso le tendenze cinematografiche che
hanno dimostrato maggiore dinamismo negli ultimi anni, in primis
l’animazione. Vero e proprio film nel film, i venti minuti firmati
I.G. Production, che raccontano la tragica infanzia di una delle
future vittime della bionda protagonista, nella fattispecie la
strabica Lucy Liu, killer della Yakuza,
rappresentano una rara gemma di intensità emotiva e spessore
drammaturgico. Le sequenze animate della casa nipponica, oltre ad
essere un felicissimo esempio di contaminazione
meta-cinematografica, dimostrano inequivocabilmente la maturità
raggiunta da un mezzo espressivo, troppo spesso bistrattato dal
cinema “tradizionale”.
Superlativa anche a colonna sonora,
che spazia da brani dance anni ‘70 a motivi tradizionali
giapponesi, per finire in morbide ballate blues. Il giro del mondo
in una ventina di pezzi che vanno a comporre un quadro fecondo come
quello che accompagnò Pulp Fiction dieci anni
fa.
Insomma, dopo i precedenti
Four Rooms e Jackie Brown, che hanno fatto temere
ai più un adagiamento e appagamento creativo di Tarantino sui
successi dei primi due film (Le Iene e Pulp
Fiction), con Kill Bill Tarantino sfoggia tutta la propria
creatività e il proprio estro in cabina di regia superando anche sé
stesso.
Quentin Tarantino
ha aspettato il Comic Con di San Diego per annunciare
l’arrivo in sala nel 2015 di Kill Bill The Whole Bloody
Affair, una versione uncut del suo celeberrimo
dittico che ha per protagonista la sposa.
Quando Kill Bill doveva ancora
essere un unico film, avevo scritto una sequenza animata anche più
lunga. Nel film vedete O-Ren che uccide il suo capo e poi c’è
questo tizio coi capelli lunghi… I.G., lo studio d’animazione
giapponese che stava lavorando al segmento mi disse che non avrebbe
potuto finire di realizzarla in tempo, aggiungendo poi che un’anime
di 30 minuti nel bel mezzo del film non era proprio indicato.
Risposi “Ok!”. Era la parte che preferivo, ma era anche quella più
facilmente “abbandonabile”. Poi, più in avanti, I.G. è venuto a
sapere di Kill Bill: The Whole Bloody Affair e senza che noi
chiedessimo nulla, si sono messi a autoprodurre la versione
integrale della scena, visto che avevano ancora lo script. Io e la
Weinstein Company stiamo pensando a una limited release per il
2015.
Sappiamo che Quentin
Tarantino aveva dichiarato di volersi ritirare dopo il
decimo film. Ora che si trova a quota 9, i fan si chiedono se ci
sarà davvero spazio per un Kill Bill 3.
Finora è stato solo Tarantino a parlare di un terzo film, ma
ora Uma Thurman offre alcune informazioni in
merito, lei che è una conditio sine qua non per realizzare una
terza avventura di Beatrix Kiddo.
Come riporta Variety,
Thurman ha rilasciato una recente intervista in cui ha descritto
Kill Bill 3 come “non immediatamente
all’orizzonte“. Allo stesso tempo, però, ha confermato che il
sequel è stato effettivamente discusso nel corso degli anni,
affermando:
“Non posso davvero dirti nulla
al riguardo. Voglio dire, se ne è parlato negli anni. Si pensava
davvero che accadesse, ma molto tempo fa. Non lo vedo
immediatamente all’orizzonte. Odio deludere le persone. Tutti
vorrebbero che fosse così, ma penso che non sia immediatamente
all’orizzonte”.
La saga di Black Mamba potrebbe non
essersi conclusa nel 2004 e si, a quanto pare Quentin
Tarantino e Uma Thurman stanno ancora
discutendo la possibilità di portare al cinema Kill Bill
3. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alle prime
scene del Volume 1 (uscito nel 2003), quando il
personaggio noto come La Sposa uccide Vernita Green davanti agli
occhi della giovanissima figlia; nel tentativo di fare ammenda con
la bambina, la Sposa le dice: “Quando sarai grande, se vorrai
vendicarti, ti aspetterò“.
Da lì iniziarono una serie di teorie
e speculazioni circa la volontà di Tarantino di nascondere un
futuro collegamento alla resa dei conti finale tra la versione
adulta del personaggio e l’eroina interpretata dalla Thurman, ma
trascorsi più di quindici anni la speranza sembrava essersi
esaurita. Ora però, grazie grazie alle parole del regista
pronunciate nel corso del nuovo podcast di Happy Sad Confused,
sappiamo che qualcosa potrebbe smuoversi:
“Francamente, io e Uma ne
abbiamo parlato di recente, vi dirò verità. Ci ho pensato più
approfonditamente e anzi, ne abbiamo letteralmente parlato la
scorsa settimana. Se c’è un film che potrebbe fiorire dai miei
altri film, quello sarebbe un terzo Kill Bill”.
Sarà allora questo l’ultimo sigillo
per il grande schermo, oppure la carriera dell’autore terminerà –
come si vocifera da tempo – con il progetto su Star Trek?
Vi ricordiamo che il nuovo lavoro di
Tarantino, C’era una volta a
Hollywood, è atteso nelle nostre sale in autunno.
Di seguito la prima sinossi:
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie
televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad
Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood
che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto
famoso…Sharon Tate.
Nel cast anche Damian
Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen
Beaty e Victoria Pedretti.
Infine Damon Herriman sarà Charles
Manson.
“Ho lavorato alla sceneggiatura
per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran
parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette
anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di
poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non
esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due
attori protagonisti.“
Impostosi come uno dei registi più
innovativi e importanti degli ultimi 30 anni, Quentin
Tarantino vanta nella propria filmografia grandi opere
come Pulp Fiction, Bastardi senza gloria e
C’era una volta a…
Hollywood. Tra i suoi film più amati vi è però
Kill Bill – Vol 2, seconda parte del
dittico incentrato sulla disperata ricerca di vendetta della sposa
Beatrix Kiddo. Vera e propria summa della poetica di Tarantino, il
regista ha fatto confluire in questo tutto il suo amore per il
cinema e la cultura popolare. Tra violenza, citazionismo e sequenze
ormai entrate nell’immaginario collettivo, prende così forma uno
dei film ancora oggi più iconici di Tarantino.
La genesi di questo, come noto,
risale al set di Pulp Fiction, dove il regista iniziò a
concepire la storia insieme all’attrice Uma
Thurman. A quasi dieci anni da quel momento, Kill
Bill ha infine preso vita. Nonostante siano stati realizzati
come un’unica pellicola, il volume 1 e il volume 2 hanno degli
elementi caratterizzanti. Infatti, se il primo volume è più
orientale, dedicato ai film di kung-fu e allo Yakuza film,
il volume 2 appare invece proteso verso l’occidente ed ispirato ai
suoi miti, con le atmosfere da spaghetti-western, con riferimenti a
film di Sergio Leone e la presenza di almeno sei
tracce della colonna sonora eseguite da EnnioMorricone.
Affermatosi da subito come un
grandissimo successo, con un incasso mondiale di 152 milioni di
dollari, Kill Bill – Vol. 2 ha così contribuito
ulteriormente a consolidare la fama di Tarantino, rendendolo uno
dei grandi autori della sua generazione. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori ed alla sua colonna sonora.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Kill Bill – Vol. 2: la trama del film
Protagonista del film è
Beatrix Kiddo, anche nota come La
Sposa, letale assassina membro del gruppo Deadly Viper
Assassination Squad, capitanata dallo spietato
Bill. Stanca di quella vita priva di certezze e
punti fissi, Beatrix decide di staccarsi da tutta quella violenza
nel momento in cui scopre di essere incinta. Fugge così in Texas,
sotto falsa identità, innamorandosi di un giovane e organizzando
con lui delle nozze sbrigative. Durante le prove di queste, però,
si presenta a sorpresa in chiesa il suo vecchio capo Bill. Ben
presto, quel luogo sacro si trasforma in un vero e proprio teatro
di morte, da cui nessuno sembra poter uscire vivo. Creduta morta,
Beatrix si risveglierà però dopo quattro anni di coma.
Comprende dunque cosa è successo,
cosa le è stato fatto e cosa le è stato tolto per sempre. Senza
pensarci decide dunque di organizzare una vendetta letale contro i
suoi ex colleghi di lavoro, ricercandoli uno ad uno per ucciderli
tutti. Dopo aver eliminato l’assassina O-Ren
Ishii, la stessa sorte toccherà a Budd e
ElleDriver, la più spietata
degli assassini della Deadly Viper Assassination Squad. L’ultimo
sulla sua lista è Bill, colpevole di aver organizzato quel
tradimento. Prima di poter arrivare a lui, però, Beatrix dovrà fare
i conti anche con il proprio passato e con ciò che l’ha legata
all’uomo che sta andando ad uccidere. Soltanto chiudendo tutti i
conti con la propria vita passata potrà iniziarne una nuova in
pace.
Kill Bill – Vol. 2: il cast del film
Il ruolo della protagonista, Beatrix
Kiddo, è sempre stato unicamente pensato per l’attrice Uma Thurman,
dato che il personaggio è stato sviluppato insieme a lei. Per poter
assumere il ruolo, la Thurman si è poi sottoposta a diversi
allenamenti, tanto per il combattimento corpo a corpo quanto
nell’utilizzo della spada. Michael Madsen, attore
ricorrente nel cinema di Tarantino, interpreta Budd, altro
assassino ora attivo come semplice buttafuori. Daryl
Hannah è invece Elle Driver, la più cattiva degli
assassini di Bill. L’attore Michael Parks compare
invece nei panni di Esteban Vihaio, un pappone e padrino di Bill.
Samuel L.
Jackson, attore feticcio di Tarantino, è presente con
un cameo nei panni del suonatore di organo in chiesa.
Ad interpretare lo spietato Bill vi
è David Carradine. Tale personaggio era stato
offerto anche agli attori Jack Nicholson, Kurt Russell e Mickey Rourke,
i quali l’avevano però rifiutato. Prima di Carradine, però, ad
interpretare Bill era stato chiamato l’attore Warren
Beatty. Dopo un periodo di contrattazione, anche questi
rifiutò, permettendo a Tarantino di avere la libertà di offrire il
ruolo a Carradine, avendo scritto il personaggio proprio pensando a
questi. L’attore e artista marziale hongkonghese Gordon
Liu è infine presente nei panni del leggendario maestro
Pai Mei. Inizialmente, Tarantino voleva doppiare il personaggio, ma
decise di abbandonare l’idea e permettere all’attore di recitare
con la propria voce.
Kill Bill – Vol. 2: la colonna sonora, il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
Anche Kill Bill, come ogni
film di Tarantino, si avvale di una colonna sonora assai ricercata,
piena anch’essa, come il film, di citazioni e riferimenti. Molti
delle canzoni presenti sono infatti tratte da altri film, dando
vita a legami che arricchiscono questo volume 2 di ulteriori
significati. In generale, ogni brano sembra essere la perfetta
descrizione di quanto avviene in scena o nell’interiorità dei
personaggi. Tra i brani più noti tra quelli presenti se annoverano
diversi del maestro Morricone, il più dei quali appartenenti ai
film western più celebri da lui musicati, come Il buono, il
brutto, il cattivo e Per un pugno di dollari. Si
annoverano poi anche Goodnight Moon di Shivaree, A
Satisfied Mind di Johnny Cash e I giorni dell’ira di
Riz Ortolani.
Per vedere il film e ascoltare la
sua colonna sonora, è possibile fruire del titolo grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Kill Bill – Vol 2
è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google
Play e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma
di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di martedì 6 settembre alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
Impostosi come uno dei registi più
innovativi e importanti degli ultimi 30 anni, Quentin Tarantino vanta
nella propria filmografia grandi opere come Pulp Fiction,Bastardi senza gloria e
C’era una volta a…
Hollywood. Tra i suoi film più amati vi è però
Kill Bill – Vol. 1, prima parte di un
dittico incentrato sulla disperata ricerca di vendetta della sposa
Beatrix Kiddo. Vera e propria summa della poetica di Tarantino, il
regista ha fatto confluire in questo tutto il suo amore per il
cinema e la cultura popolare. Tra violenza, citazionismo e sequenze
ormai entrate nell’immaginario collettivo, prende così forma uno
dei film ancora oggi più iconici di Tarantino.
La genesi di questo, come noto,
risale al set di Pulp Fiction, dove il regista iniziò a
concepire la storia insieme all’attrice Uma
Thurman. A quasi dieci anni da quel momento, Kill Bill
– Vol. 1 ha infine preso vita. Tarantino ha in seguito
descritto la realizzazione di questo primo volume come un omaggio
al cinema orientale da lui tanto amato. Si ritrovano infatti le
atmosfere dei film di kung-fu, come anche numerosi riferimenti ai
film con Bruce Lee e ai
capolavori del genere come Cinque dita di violenza. I
numerosi combattimenti che avvengono nel film sono infatti
costruiti proprio su tale stile, ed hanno permesso l’ulteriore
diffusione di un cinema altrimenti poco conosciuto.
Affermatosi da subito come un
grandissimo successo, con un incasso mondiale di 180 milioni di
dollari, Kill Bill – Vol. 1 ha così contribuito
ulteriormente a consolidare la fama di Tarantino, rendendolo uno
dei grandi autori della sua generazione. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori ed alla sua colonna sonora.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Kill Bill – Vol. 1: la
trama del film
Protagonista del film è
Beatrix Kiddo, anche nota come La
Sposa, letale assassina membro del gruppo Deadly Viper
Assassination Squad, capitanata dallo spietato
Bill. Stanca di quella vita priva di certezze e
punti fissi, Beatrix decide di staccarsi da tutta quella violenza
nel momento in cui scopre di essere incinta. Fugge così in Texas,
sotto falsa identità, innamorandosi di un giovane e organizzando
con lui delle nozze sbrigative. Durante le prove di queste, però,
si presenta a sorpresa in chiesa il suo vecchio capo Bill. Ben
presto, quel luogo sacro si trasforma in un vero e proprio teatro
di morte, da cui nessuno sembra poter uscire vivo. Creduta morta,
Beatrix si risveglierà però dopo quattro anni di coma.
Comprende dunque cosa è successo,
cosa le è stato fatto e cosa le è stato tolto per sempre. Senza
pensarci decide dunque di organizzare una vendetta letale contro i
suoi ex colleghi di lavoro, ricercandoli uno ad uno per ucciderli
tutti. L’ultimo sulla sua lista è Bill, colpevole di aver
organizzato quel tradimento. Per poter riuscire a prevalere contro
assassini abili quanto lei, però, Beatrix avrà bisogno di armi
speciali. Si recherà allora in Giappone, dal leggendario forgiatore
di spade Hattori Hanzo. Questi realizzerà per lei
una lama indistruttibile, assolutamente letale, con la quale potrà
portare a termine la propria vendetta.
Kill Bill – Vol. 1: il cast del film
Il ruolo della protagonista, Beatrix
Kiddo, è sempre stato unicamente pensato per l’attrice Uma Thurman,
dato che il personaggio è stato sviluppato insieme a lei. Pur di
averla nel progetto, Tarantino ha infatti atteso che l’attrice
terminasse la propria gravidanza, rimandando dunque l’inizio delle
riprese. Per poter assumere il ruolo, la Thurman si è poi
sottoposta a diversi allenamenti, tanto per il combattimento corpo
a corpo quanto nell’utilizzo della spada. Grande rivale di questo
primo volume è poi l’assassina O-Ren Ishii. Per darvi vita,
Tarantino intendeva assumere un’attrice giapponese, ma dopo aver
conosciuto Lucy Liu,
decise di modificare il personaggio con origini cinesi. Ciò gli
permise di affidare alla Liu la parte.
Ad interpretare lo spietato Bill vi
è David Carradine, nonostante questi non appaia
mai realmente in questo primo volume. Tale personaggio era stato
offerto anche agli attori Jack Nicholson, Kurt Russell e Mickey Rourke,
i quali l’avevano però rifiutato. Altri attori presenti sono
Vivica A. Fox, nei panni di Vernita Green, nota
con il nome da assassina di Testa di Rame. Michael
Madsen, attore ricorrente nel cinema di Tarantino,
interpreta Budd, altro assassino ora attivo come semplice
buttafuori. Daryl Hannah è invece Elle Driver, la
più cattiva degli assassini di Bill. Il celebre Hattori Hanzo è
interpretato dall’attore giapponese Sonny Chiba,
mentre Samuel L.
Jackson, attore feticcio di Tarantino, è presente con
un cameo nei panni del suonatore di organo in chiesa.
Kill Bill – Vol. 1: la colonna sonora del film
Anche Kill Bill, come ogni
film di Tarantino, si avvale di una colonna sonora assai ricercata,
piena anch’essa, come il film, di citazioni e riferimenti. Molti
delle canzoni presenti sono infatti tratte da altri film, dando
vita a legami che arricchiscono questo volume 1 di ulteriori
significati. In generale, ogni brano sembra essere la perfetta
descrizione di quanto avviene in scena o nell’interiorità dei
personaggi. Tra i brani più noti tra quelli presenti si annoverano
Bang Bang (My Baby Shot Me Down) di Nancy
Sinatra e Don’t Let Me Be Misunderstood dei
Santa Esmeralda. Sono poi presenti i brani
Ironside, tratto dal film Cinque dita di violenza
e The Flower of Carnage, tema principale del film Lady
Snowblood.
Sono poi presenti anche omaggi al
cinema italiano, come il brano Da uomo auomo,
tratto dall’omonimo film e composto da Ennio
Morricone. Il tema portante del film Sette note in
nero, eseguito da Vince Tempera, è a sua
volta presente in un momento fondamentale del film. Un omaggio a
Bruce Lee è inoltre presente con il Green
Hornet Theme, canzone della sigla della serie che rese celebre
il noto attore di Hong Kong. Ulteriori riferimenti al cinema
orientale si ritrovano invece con i brani Battle Without
Honor or Humanity, tema princiaple del film Another
Battle e The Yagyu Conspiracy, tratto dall’omonimo
film giapponese.
Kill Bill – Vol. 1: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Kill Bill – Vol. 1 grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema, Google Play e Now TV. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di mercoledì 14 settembre alle ore
21:00 sul canale 20 Mediaset.
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leggera e confortevole. Per labbra più piene e dai colori intensi,
prova Power Shine Explosion Lip Stylo, una penna a scatto che offre
un colore brillante con un sacco di pigmenti vividi e cremosi. Per
un tocco di colore straordinario e sovrumano, applica Flash Of
Light Lipgloss in Fine Brown, Sublime Rose o Epic Peach, esaltando
le labbra con perle luminose e una lucentezza ad alta tensione.
Tonalità Metal Power Lasting Lip Paint: Precious Beige,
Perfect Rose, Memorable Mauve, Valorous Moka, Daring Red, Intrepid
Wine
Completa il tuo look con accenti
sfolgoranti che catturano gli sguardi e mostrano al mondo chi sei
veramente. Afferra il tuo illuminante Water Resistant Face & Body
Highlighter e applicalo con attenzione sulle clavicole e sulle
spalle per definirle, quindi dai sfogo alla creatività con gli
adesivi per viso e corpo Starry Sky Face & Body Stickers. Posiziona
i gioiellini sfavillanti sotto gli occhi o sulle guance, oppure
applicali sulla fronte tra le sopracciglia per rievocare il potente
diadema di Wonder Woman. Sei forte, bella e indistruttibile: è ora
di conquistare il mondo.
Ecco il trailer italiano di
Kiki e i Segreti del Sesso, irriverente
commedia sull’amore, sul sesso e sui loro assurdi risvolti. Il
film, diretto da Paco
León, vede protagonisti Natalia de Molina,
Álex García, Paco León, Ana Katz e Belén
Cuesta.
Cinque divertenti storie d’amore e
di bizzarre fantasie sessuali. Una donna è affetta
da Dacrifilia, si eccita vedendo il partner che piange. Un’
altra prova piacere quando sfiora dei soffici
tessuti, Efefilia. Un uomo invece è affetto
da Sonnofilia: ha strani desideri mentre la moglie dorme. Una
ragazza soffre di Arpaxofilia, raggiunge l’orgasmo quando
viene derubata. Chi non ha mai avuto una piccola perversione?! Una
commedia divertente e provocante, campione d’incassi in Spagna, che
rompe ogni tabù e vi farà morire dal ridere!
Kiki e i Segreti del
Sesso arriverà nei cinema italiani il prossimo 23
giugno.
Arriva finalmente al
cinema Kiki Consegne a Domicilio, una nuova avventura
targata Studio Ghibli, e firmata dal maestro dell’animazione
giapponese Hayao Miyazaki. La storia racconta di Kiki, una
giovane streghetta simpatica e decisamente pasticciona che,
compiuti 13 anni, lascia i genitori, la madre strega e il padre
imbranato quasi quanto lei, e parte alla ricerca di una città
bagnata dal mare in cui svolgere il suo anno di apprendistato. In
compagnia dell’inseparabile gatto nero parlante Jiji, Kiki arriva
nella città di Koriko, molto grande e caotica, e non più tanto
avvezza alle streghe, e qui inizia a guadagnarsi da vivere facendo
consegne a domicilio a cavallo della sua scopa magica. Ma nella
vita, si sa, non tutto fila sempre liscio, e soprattutto se sei una
strega, le sorprese sono dietro l’angolo, pronte a farti
inciampare. Ma Kiki riesce a vivere anche ogni piccolo
inconveniente come una magnifica avventura, e così riuscirà a farsi
degli amici e a capire finalmente qual è la sua grande abilità di
strega.
Il maestro Miyazaki,
ancora una volta, ci racconta le avventure di un personaggio
femminile fuori dagli schemi, e questa volta l’unica particolarità
di Kiki, la protagonista, sembra essere solamente il fatto che è
una strega! A parte poi il grande senso del dovere, l’educazione e
soprattutto l’innata abilità nel cavalcare un manico di scopa. Così
come Sophie e la Principessa Mononoke, anche Kiki avrà il suo rito
di iniziazione, la sua ricerca di sé e il suo viaggio personale,
che come sempre accade in Miyazaki, è prima di tutto un viaggio
interiore che passa attraverso una trasformazione e diventa lezione
di vita per la protagonista. Questa volta però, pur trattandosi
delle avventure di una streghetta, la magia è molto poco accennata
e Kiki diventa quasi subito una semplice ragazzina, un po’ timida e
maldestra, che cerca di diventare grande senza l’aiuto di nessuno.
Tuttavia la bambina non è mai sola: fondamentali sono i personaggi
di contorno a partire dalla gravida panettiera, gioviale e gentile,
sempre pronta a chiacchierare e ad aiutare, e da suo marito,
altrettanto buono e all’opposto silenziosissimo. Ma soprattutto,
chi cattura subito l’attenzione del pubblico è il simpaticissimo
Jiji, gatto nero tipico compagno di una strega, sempre pronto alla
battuta e a far sorridere lo spettatore.
Tuttavia questa volta Miyazaki
sembra toppare: la narrazione è piuttosto noiosa, e anche se non si
può dire in assoluto che il film sia brutto (si tratta pur sempre
della straordinaria animazione Ghibli), sembra che questo film sia
meno necessario dei suoi predecessori, meno complesso ma anche meno
fluido nella ricerca di uno sviluppo narrativo che sembra dilatare
i pochi momenti importanti ai fini del racconto.
Da tempo si vociferava di un
adattamento “dal vivo” per Kiki Consegne a
Domicilio e adesso, tramite il sito giapponese
Eigo, possiamo ammirare la prima immagine di Kiki
Consegne a Domicilio live action.
Il classico dell’animazione
giapponese targata Studio Ghibli e che vanta la regia del grande
Hayao Miyazaki datato 1989 è da poco riuscito nei
nostri cinema, in una versione restaurata in cui sono state
ripristinate le musiche originali. Forse non tutti sanno che il
film è basato sulla popolare serie di libri di Eiko Kadono e che il
film con attori in carne e ossa si baserà sull’originale letterario
e non sarà quindi un remake del film di Miyazaki. Nella foto
vediamo Fûka Koshiba, attrice protagonista
nei panni dell’apprendista streghe Kiki.
Ecco il first
look Kiki Consegne a Domicilio live
action:
A dirigere il film è stato chiamato
Takashi Shimizu, il regista meglio conosciuto per aver realizzato
la versione originale giapponese di The
Grudge. Kiki Consegne a
Domicilioè atteso nei cinema
giapponesi per il 2014.
E’ finalmente online il full trailer
dell’atteso adattamento cinematografico in live action di
Kiki Consegne a Domicilio.
Il classico dell’animazione
giapponese targata Studio Ghibli e che vanta la regia del grande
Hayao Miyazaki datato 1989 è da poco riuscito nei
nostri cinema, in una versione restaurata in cui sono state
ripristinate le musiche originali. Forse non tutti sanno che il
film è basato sulla popolare serie di libri di Eiko Kadono e che il
film con attori in carne e ossa si baserà sull’originale letterario
e non sarà quindi un remake del film di Miyazaki. Nella foto
vediamo Fûka Koshiba, attrice protagonista
nei panni dell’apprendista streghe Kiki.
In occasione del ritorno al
cinema di Kiki – Consegne a domicilio (dal 13 al 19
luglio), il fumettista e illustratore Manuele
Fior ha realizzato un omaggio per
l’amatissimo film di Hayao Miyazaki, record di incassi in
Giappone.
Apprezzato in Italia e all’estero,
Fior è noto per la sua straordinaria tecnica e versatilità
artistica. I suoi graphic novel sono tradotti in più di dieci
lingue. Con i suoi libri si aggiudicato il prestigioso Fauve d’or
al Festival Internazionale di Angoulême, il Gran Guinigi e lo
Yellow Kid a Lucca Comics and Games, il Premio Micheluzzi a COMICON
Napoli, l’Inkpot award a San Diego Comic-Con, il Romics d’oro a
Romics Festival.
“Mi piace perché tra tutti i
personaggi volanti di Miyazaki, Kiki è la più stupita e
meravigliata di saper volare, un talento che deve riscoprire in sé
stessa per poterlo usare. Kiki è una delicatissima allegoria di una
bambina che diventa ragazza, si emancipa dalla famiglia e si rende
indipendente. Nessuno nell’animazione aveva trattato un tema così
universale in una chiave accessibile a tutti, magica e umana allo
stesso tempo: Miyazaki lo fa con un film grondante di amore per la
vita, per le sue manifestazioni mutevoli, trasformando la linea
d’ombra di Conrad in un orizzonte sterminato spazzato dal vento”
– Manuele Fior.
Kiki – Consegne a domicilio
torna in sala dal 13 al 19 luglio grazie alla rassegna Studio
Ghibli “Un mondo di sogni animati”, organizzata da Lucky Red. Il
film è scritto e diretto da Hayao Miyazaki ed è tratto dall’omonimo
romanzo di Eiko Kadono.
La rassegna “Un mondo di sogni
animati” continua per tutta l’estate: dal 27 luglio al 2 agosto con
Il castello nel cielo, dal 10 al 16
agosto con Il mio vicino Totoro (35°
anniversario), dal 24 al 30 agosto con Si alza il
vento (10° anniversario).
L’elenco delle sale è disponibile su www.studioghibli.it.
KIKI – CONSEGNE A DOMICILIO, la storia
Kiki è una giovane strega simpatica
e un po’ maldestra. Come impone la tradizione, compiuti i tredici
anni deve lasciare casa e partire alla ricerca di una città in cui
svolgere un anno di apprendistato, così da dimostrarsi capace di
rendersi indipendente. In compagnia dell’inseparabile gatto nero
parlante Jiji, a cavallo della scopa di sua madre corredata con la
radiolina di suo padre, Kiki arriva nella grande città di Koriko,
che bagnata dal mare e sovrastata da una splendida torre con
l’orologio, rappresenta la città dei sogni di Kiki.
Ma la città ha in serbo molte
sorprese per la piccola strega, prima fra tutte l’indifferente
freddezza dei suoi cittadini. Armata del suo unico talento magico,
quello di volare nel cielo, Kiki riesce faticosamente ad avviare
un’attività di consegne a domicilio. La conquista dell’indipendenza
economica ed emotiva si mostra subito come un duro percorso di
crescita per Kiki, che dovrà affrontare molte sorprese e tante
difficoltà, sia fuori che dentro di lei…
La giovane attrice Kiernan
Shipka si è in breve tempo conquistata una buona
popolarità grazie ai suoi ruoli cinematografici e televisivi.
Proprio sul piccolo schermo è divenuta nota per il ruolo della
strega Sabrina Spellman nella serie Le terrificanti avventure
di Sabrina, distribuita su Netflix. Grazie a tale personaggio la Shipka ha
potuto dimostrare in modo più convincente le sue doti da attrice,
affermandosi come uno dei giovani volti più richiesti della TV.
Ecco 10 cose che non sai di
Kiernan Shipka.
Kiernan Shipka: i suoi film
1. Ha recitato in film di
vario genere. L’attrice debutta al cinema con il film
Dimension (2007) e recita poi in Lower Learning
(2008), Carriers – Contagio letale (2009), House
Broken – Una casa sottosopra (2009) e Cani & Gatti – La
vendetta di Kitty (2010), con il quale acquista una maggiore
notorietà. L’attrice recita poi nei film Smooch (2011),
Very Good Girls (2013), One and Two (2015),
February – L’innocenza del male (2015) e The
Silence (2019), dove recita accanto all’attore Stanley
Tucci.
2. È nota per i suoi ruoli
televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi di note
serie TV come Cory alla Casa Bianca (2007),
Heroes (2007), Non fidarti della str**** dell’interno
23 (2012), l’attrice diventa nota per il ruolo di Sally Draper
in Mad Men, dove recita con l’attore Jon
Hamm. La Shipka recita poi nella serie Feud
(2017) e Le terrificanti avventure
di Sabrina (2018-in corso), di cui è protagonista e grazie
alla quale ottiene un’ulteriore popolarità. Nel 2019 è poi tra i
protagonisti del film TV Let it snow.
3. Si è affermata come
doppiatrice. Nel 2014 l’attrice viene scelta per doppiare
la protagonista del film d’animazione giapponese Quando c’era
Marnie, prodotto dallo Studio Ghibli. La sua esperienza di
doppiatrice prosegue poi con la serie animata La leggenda di
Korra (2012-2014) e Sofia la principessa
(2013-2015).
Kiernan Shipka è su Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove ha un profilo seguito da 6,1 milioni di persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago in compagnia di amici o colleghi. Non
mancano tuttavia anche immagini promozionali dei suoi progetti da
interprete.
Kiernan Shipka: le sue origini
5. È americana.
Figlia di genitori statunitensi, la Shipka si trasferisce a Los
Angeles con i genitori nel momento in cui compie sei anni. La madre
e il padre decisero di andare a vivere lì per favorire l’ingresso
nel mondo dello spettacolo della figlia, desiderosa di coltivare le
proprie capacità artistiche.
Kiernan Shipka e Gavin
Leatherwood
6. Si sono preparati per la
scena del loro bacio. Nella serie Le terrificanti
avventure di Sabrina, l’attrice condivide la scena con
l’attore Gavin Leatherwood, il quale interpreta il
personaggio di Nick. Data la storia d’amore nata tra i loro
personaggi, i due attori doveva baciarsi per una scena della serie.
Ben prima delle riprese Leatherwood, in preda al nervosismo, è
andato a trovare l’attrice nella sua roulotte, cogliendola di
sorpresa con un bacio. Questa preparazione ha aiutato a togliere
l’imbarazzo al momento delle riprese.
Kiernan Shipka in Le terrificanti
avventure di Sabrina
7. Le fu chiesto di tingersi
i capelli. Dopo aver sostenuto un primo provino per il
ruolo di Sabrina, all’attrice fu chiesto di sostenerne un secondo
tingendo però di biondo i suoi capelli castani. Quando l’attrice si
ripresentò con la nuova acconciatura, i produttori furono
definitivamente convinti e le offrirono la parte.
8. È allergica ai
gatti. Nella serie il celebre gatto Salem non parla come
faceva nella serie Sabrina – Vita da strega (1996), né è
particolarmente presente all’interno della serie. Ciò è dovuto
all’allergia dell’attrice nei confronti dei gatti, la quale ha
costretto i produttori a ridurre lo spazio dedicato al gatto
nero.
Kiernar Shipka in Let it snow
9. È tra i protagonisti del
nuovo film natalizio. Nel 2019 l’attrice recita nella
commedia natalizia Let it snow – Innamorarsi sotto la
neve, nuovo film originale Netflix presente nel catalogo della
piattaforma a partire dall’8 novembre.
Kiernan Shipka età e altezza
10. Kiernan Shipka è nata a
Chicago, Illinois, Stati Uniti, il 10 novembre 1999.
L’altezza complessiva dell’attrice è di 157 centimetri.
Kieran Culkin ha
vinto il Golden Globe 2024 come miglior attore in una
serie televisiva, affermando nel suo discorso di accettazione che
non si sarebbe mai aspettato di essere sul palco. “Beccati
questa, Pedro“, ha detto scherzando al suo collega candidato
Pedro Pascal.
“Sono stato nominato per un
Golden Globe circa 20 anni fa, e quando è passato quel momento,
ricordo ancora di aver pensato: “Non tornerò mai più in questa
stanza“”.
“Ma grazie a ‘Succession‘,
sono stato qui un paio di volte. Questo non è mio, ma della
squadra. Voglio ringraziare tre donne straordinarie della mia vita:
la mia manager, senza la quale non avrei avuto una carriera, mia
moglie Jazz, per aver sopportato tutto questo e tutto ciò che ne
consegue, e la mia meravigliosa mamma“.
Kieran Culkin ha
sconfitto una nutrita categoria di concorrenti, tra cui Brian Cox (“Succession”), Dominic West (“The Crown”), Gary Oldman (“Slow Horses”), Pedro Pascal (“The Last of Us”) e Jeremy Strong (“Succession”). L’attore ha
interpretato Roman Roy in Succession
della HBO, che nella sua ultima stagione ha visto il disfacimento
del membro della famiglia Roy, subito stordito dalla perdita del
padre e incaricato di gestire temporaneamente l’azienda di
famiglia.
Questa è la prima vittoria di
Kieran Culkin ai Golden Globes. Nel corso della
sua carriera ha ricevuto cinque nomination. La sua prima nomination
risale al 2003 per la sua interpretazione in “Igby Goes
Down“. Le sue nomination tra il 2019 e il 2024 sono state
ricevute per la sua partecipazione alla serie HBO. Anche
Succession
ha ricevuto una nomination per il miglior dramma televisivo. L’81ª
edizione dei
Golden Globe si è svolta domenica al Beverly Hilton ed
è stata condotta da Jo Koy.
La seconda stagione di House
of The Dragon sta per concludersi, manca solo una
settimana, e naturalmente i fan sono ansiosi di sapere chi avrà la
meglio: sarà il Team Black o il Team Green? Mentre il tempo
scorre fino alla messa in onda del finale della seconda stagione di
House
of The Dragon, domenica prossima, uno dei membri del
cast della serie di successo, Kieran Bew,
che ha avuto un ruolo di primo piano nel penultimo
episodio, ha recentemente discusso le motivazioni che
hanno spinto il suo personaggio a svelare finalmente la sua eredità
e a lavorare con il Team Black.
Parlando con TVLine, Kieran Bew, il cui
personaggio Hugh il Martello viene rivelato come un bastardo
Targaryen in House
of The Dragon,
stagione 2, episodio 7, ha parlato di come si è sentito quando
Rhaenyra (Emma
D’Arcy) ha richiesto il suo servizio al trono.
“Beh, dato che c’è stata la guerra e la carestia, e le pressioni
dei piccoli abitanti, la posta in gioco è così alta per lui che ha
perso suo figlio, e sta soffrendo così tanto, l’opportunità di
stare di fronte a un drago? Certo, o la va o la spacca. La posta in
gioco è assolutamente alta, ed è qui che si trova la decisione di
trasmetterla a sua moglie. È come se dicesse: “Voglio fare questa
cosa, e ovviamente sembra una follia”. Lo ha spinto al punto in
cui, per la prima volta, sta per rivelare a sua moglie chi è
veramente”. Una decisione del genere “è estremamente dolorosa”,
perché non l’ha mai detto né a lei né a nessun altro prima, anche
perché si vergogna della sua educazione e di sua madre, anche se le
vuole bene.
Kieran Bew aveva la strategia
perfetta per Vermithor
In un’altra parte dell’intervista,
Bew ha spiegato l’idea che sta alla base della strategia del suo
personaggio nel gestire Vermithor, che nell’ultimo
episodio di House
of The Dragon ha reagito piuttosto bene al suo
nuovo cavaliere dopo aver arrostito un paio di persone senza alcun
rimorso. “Credo che ne abbiamo discusso”, ha detto la star di
Warrior . “Penso che ci sia stato un
suggerimento sul fatto che Hugh sia titubante e che stia cercando
di far uscire questo drago. Ero sul set e ho detto a Loni
[Peristere, regista] e a Ryan [Condal, showrunner]: ‘Voglio essere
il drago. Voglio essere davanti al drago’”.
Bew ha poi parlato della sua
esperienza di lavoro con gli animali rispetto a qualcosa di enorme
come un drago, prima di aggiungere: “Hai una sola possibilità,
quindi renditi più grande che puoi e diglielo – ho detto: ‘Voglio
solo dire: ’Sono fottutamente qui! Cosa stai aspettando?”. Sai, in
pratica è un po’ come il drago. Questo è il punto. Dentro, credo
che siano uguali. C’è questa cosa che è reale. Tutti i Targaryen
vanno in giro con l’idea di essere una specie di divinità e di
essere migliori degli altri. Non lo capiscono necessariamente, ma
c’è. Per tanto tempo, Hugh non ha riconosciuto nulla di tutto ciò.
Ha fatto qualcos’altro”.
Volto noto di cinema e televisione,
Kiefer Sutherland ha negli anni acquistato sempre
più fama grazie ai ruoli da lui ricoperti, in particolare quello di
Jack Bauer nella celebre serie 24. Affermatosi come uno
degli attori più pagati del piccolo schermo, Sutherland continua
ancora oggi a rinnovarsi, dimostrandosi prolifico come sempre e
pronto a guadagnare ulteriori consensi di pubblico e critica.
Ecco 10 cose che non sai di
Kiefer Sutherland.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Kiefer Sutherland: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore inizia sin da giovane a recitare
per il cinema in film come Per fortuna c’è un ladro in
famiglia (1983), Il ragazzo della baia (1984), A
distanza ravvicinata (1986) e Stand by Me – Ricordo
di un’estate (1986), e Ragazzi perduti (1987),
con il quale divenne celebre. Negli anni successivi prese parte a
titoli come Fuoco cammina con me (1992), I tre
moschettieri (1993), con Chris
O’Donnell, Il momento di uccidere (1996),
In linea con l’assassino (2002), Identità violate
(2004), con Angelina
Jolie, Riflessi di paura (2008),
Melancholia (2011), con Kirsten
Dunst, Il fondamentalista
riluttante (2012), Pompei
(2014), Zoolander 2
(2016) di Ben
Stiller, e Flatliners – Linea mortale
(2017).
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Dopo essere comparso in televisione agli inizi
della sua carriera con titoli come la serie Storie
incredibili (1985) e i film Trappola silenziosa
(1986) e Giustizia violenta (1986), Sutherland tornerà sul
piccolo schermo ricoprendo il ruolo del protagonista nella serie
24 (2001-2010), con cui ha ottenuto grandissima popolarità
e dove recita accanto a Kim
Raver. Continua poi con i titoli 24:
Redemption (2008), film tratto dalla serie, The
Confession (2011), Touch (2012-2013), e 24: Live
Another Day (2014). Dal 2016 al 2019 è invece protagonista di
Designated
Survivor, con Maggie Q.
Nel 2020 recita invece nella serie The Fugitive.
8. È anche
produttore. Nel corso degli anni Sutherland non ha
soltanto ricoperto il ruolo dell’interprete, ma per i titoli
televisivi che gli hanno dato grande popolarità ha ricoperto anche
il ruolo di produttore. Ha infatti svolto tale ruolo inizialmente
per la serie 24, producendo oltre 170 episodi, e
in seguito per The Confession, Touch, 24: Live Another Day
e Designated Survivor, di cui è stato produttore esecutivo
per tutti i 53 episodi che compongono la serie.
Kiefer Sutherland è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 206 mila persone. All’interno
di questo Sutherland è solito condividere immagini relative ai
propri lavori, sia quelli passati sia quelli a cui sta attualmente
lavorando. Non mancano poi anche post relativi ad altri suoi
progetti, specialmente relativi ai suoi tour musicali. Diverse sono
poi anche le immagini di suoi momenti di svago, in compagnia di
amici o colleghi.
Kiefer Sutherland: chi è suo
padre
6. È figlio di un noto
attore. Kiefer è figlio dell’attore Donald
Sutherland, celebre per la sua lunga carriera che
annovera tra i titoli più recenti anche la saga di Hunger
Games. Questi ebbe il figlio dal suo secondo matrimonio,
avuto con l’attrice canadese Shirley Douglas. Anche se i due
divorziarono dopo poco la nascita di Kiefer, questi continuò ad
intrattenere buoni rapporti con suo padre, desiderando infine
seguirne le orme nel mondo della recitazione. I due hanno poi avuto
modo di recitare insieme nei film Il momento di uccidere e
Il fuoco della giustizia.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Kiefer Sutherland in Stand By
Me
5. Rimase nel ruolo anche
durante le pause tra le riprese. L’attore ebbe uno dei
suoi primi ruoli importanti all’interno di Stand By Me – Ricordo di un’estate, dove interpreta il
bullo Ace. Sutherland raccontò in seguito di aver cercato il modo
di risultare ancor più credibile nel suo rapporto con i quattro
giovani protagonisti, e per riuscirci decise di restare nel
personaggio anche al di fuori delle riprese, mostrandosi così
scontroso con loro, e rendendoli vittime di diversi scherzi.
Kiefer Sutherland in 24
4. Si batté per mantenere
viva la particolarità della serie. In seguito al successo
della prima stagione, 24 ottenne il rinnovo per successivi
episodi. I produttori erano tentati per questi di abbandonare il
formato secondo cui gli eventi si svolgevano in tempo reale,
inclini a perseguire uno sviluppo più canonico. Sutherland,
tuttavia, non era d’accordo, e si batté affinché la serie
mantenesse la sua particolarità, che era anche il motivo del suo
successo. Questa venne infine tenuta, garantendo anche la buona
accoglienza delle successive stagioni.
3. Si fece un vero tatuaggio
per la serie. Nel corso della terza stagione viene
rivelato che il personaggio di Jack Bauer porta un intricato
tatuaggio nell’interno del braccio sinistro come ricordo di
un’operazione da lui condotta. Piuttosto che dover spendere diverse
ore di trucco ogni giorno per permettere di applicare e rimuovere
il tatuaggio, Sutherland decise di farselo fare realmente, così da
far risparmiare tempo e denaro alla produzione.
Kiefer Sutherland: il suo
patrimonio
2. È un attore molto
pagato. Grazie ai suoi numerosi ruoli cinematografici e
televisivi, come anche all’attività di produttore, Sutherland vanta
oggi un patrimonio di circa 100 milioni di dollari. A fare la sua
fortuna è stata ovviamente la serie 24, che gli ha
permetto da prima di essere indicato come il decimo divo più pagato
del 2006, e in seguito di diventare nel 2009 l’attore televisivo
più pagato al mondo, con un compenso di circa 550 mila dollari ad
episodio.
Kiefer Sutherland: età e
altezza
1. Kiefer Sutherland è nato
a Londra, Inghilterra, il 21 dicembre 1966. L’attore è
alto complessivamente 174 centimetri.
Arriva da Deadline la notizia che
Kiefer Sutherland farà parte del cast
dell’annunciato remake di Linea Mortale,
thriller diretto da Joel Schumacher nel 1990 di
cui Sutherland era proprio il protagonista principale. La fonte
riporta che nel nuovo film l’attore interpreterà un medico
esperto.
Il remake sarà diretta da
Niels Arden Oplev (regista danese noto per
Uomini che odiano le donne), mentre la sceneggiatura
porterà la firma di Ben Ripley (Source
Code). David Blackman e Laurence
Mark figureranno tra i produttori. Le riprese del film
inizieranno a luglio. Del cast del remake fanno parte Ellen
Page, Diego Luna, Nina Dobrev, James Norton e
Kiersey Clemens.
Linea mortale (Flatliners)
è un film del 1990 diretto da Joel Schumacher, che
narra le vicende di un gruppo di studenti di medicina che
sperimentano su sé stessi la morte indotta chimicamente con l’unico
scopo di provare l’esistenza dell’aldilà. Il cast del film
originale include Kiefer Sutherland, Julia Roberts, William Baldwin, Oliver
Platt e Kevin Bacon.
Dei suoi quattro figli e una figlia,
Kiefer Sutherland è stato l’unico a seguire le
orme paterne nel mondo del cinema. A poche ore dall’annuncio della
morte di Donald Sutherland, il figlio porge i suoi omaggi al
padre in un sentito e conciso post sui social.
Con il cuore pesante, vi dico
che mio padre, Donald Sutherland, è morto. Personalmente lo ritengo
uno degli attori più importanti della storia del cinema. Mai
scoraggiato da un ruolo, buono, cattivo o brutto. Amava ciò che
faceva e faceva ciò che amava, e non si può mai chiedere di più.
Una vita ben vissuta.
Padre e figlio hanno recitato insieme in progetti più volte nel
corso degli anni, tra cui i film “Per fortuna c’è un ladro in
famiglia” (1983), “Forsaken”
(2015) e “A Time to Kill” (1996).
Superstars come Jennifer
Lawrence, Robert Downey Jr., One Direction, Sam &
Cat, Selena Gomez, Kevin Hart, Patrick Star, Dwight Howard
e molti altri, si sono aggiudicati gli awards alla 27esima edizione
dei Kids’ Choice Awards di Nickelodeon che si sono
svolti ieri, sabato 29 marzo a Los Angeles. Presentati dall’attore
e produttore Mark Wahlberg, gli awards di
Nickelodeon erano in diretta dal Galen Center, con una scenografia
completamente nuova con tanto di fontana “di slime”. I premi sono
stati definiti dai ragazzi di tutto il mondo che, votando,
hanno appunto decretato i loro preferiti in tutte le varie
categorie, dalla musica e televisione, al cinema, allo sport e
molte altre.
[nggallery id=486]
In Italia lo show sarà in onda in
esclusiva su Nickelodeon (Sky 605) giovedì 3
aprile alle ore 20.00, ancora qualche giorno di attesa!Tra i
vincitori degli awards, gli inconfondibili dirigibili arancioni,
Adam Sandler è stato premiato come Attore di Film
Preferito, Jennifer Lawrence come Attrice di Film
Preferita e Spaccatutto Donna Preferita. The Hunger
Games: Catching Fire è stato Film Preferito mentre
Frozen Film Animato Preferito. Robert Downey jr.
ha ricevuto l’award per Spaccatutto Uomo Preferito mentre
Miranda Cosgrove (star i iCarly) è stata premiata
come Voce di Cartone Animato Preferita, per la sua partecipazione
come Margo in Cattivissimo Me 2.Per le categorie televisive, Sam &
Cat è stato Show Tv Preferito, Wipeout Reality Show
Preferito, SpongeBob Cartone Animato Preferito, Ross Lynch
Attore Tv Preferito e Ariana Grande Attrice Tv Preferita. In
ambito musicale, Selena Gomez è stata premiata come Cantante Donna
Preferita, Justin Timberlake Cantante Uomo Preferito, gli One
Direction hanno vinto come Gruppo Preferito e come Canzone
Preferita con “Story of My Life” . In Italia i ragazzi avevano
anche la categoria MIGLIOR CANTANTE ITALIANO e il dirigibile se lo
è aggiudicato MARCO MENGONI.
Nel primo giorno di Festa
del Cinema di Roma 2016 è stato presentato nella sezione
dedicata al cinema per ragazzi Alice nella Città,
il film dell’inglese Chris Foggin con Will
Poulter, Alma Jodorowsky e Cara Delevingne.
Al suo primo lungometraggio,
Foggins dopo una seria gavetta e aver avuto
l’onore di dirigere due cortometraggi con
Judi Dench, Tom Hiddleston e James Corden tra gli
altri, si cimenta in un cinema per ragazzi portando sullo schermo
una delicata storia di formazione ambientata nell’arco di un estate
londinese.
In Kids in Love Jack (Will
Poulter) è un bravo ragazzo che decide di prendersi
un anno sabbatico nonostante i genitori abbiano già pianificato il
suo futuro. L’idea sarebbe quella di viaggiare insieme al suo
migliore amico Tom (Jamie Blackley), ma un
incontro casuale con la francese Evelyn (Alma
Jodorowsky) sconvolgerà le carte in tavola. Insieme a lei
scoprirà una Londra per lui inedita, fatta di situazioni assurde e
divertenti, locali notturni e vita bohemien, spiriti liberi
come “Le sorelle” (Cara Delevingne e Gala
Gordon) e personaggi eccentrici come il simpatico Cassius
(Preston Thompson). Jack cade subito sotto
l’incantesimo di Evelyn, che però sta con il misterioso Milo
(Sebastian De Souza) ma questo “ostacolo” non gli
impedirà di perdere la bussola dietro a lei, provando esperienze
mai vissute e arrivando a farsi domande mai poste al fine di
scoprire cose nuove di se stesso e di quello che vuole dal suo
futuro.
Kids in Love, il film
L’obiettivo di Foggin era quello di
rappresentare una generazione con un film sulla formazione di un
giovane uomo e l’amore che ci può portare in posti inesplorati:
quello che ne è uscito però è stata una storia con poco ritmo,
dialoghi lasciati a volte incompiuti, situazioni prevedibili e
filtri dallo stile vintage. Nel cast nessuno spicca più di tanto,
dalla modella
Cara Delevingne che nonostante la foto e nome in
locandina ha un ruolo decisamente inutile fino a Will Poulter
visto di recente accanto a DiCaprio in The Revenant, che non delude
ma nemmeno sconvolge per la sua interpretazione.
Un’occasione sprecata oppure la
generazione che porta sullo schermo Foggin è davvero così
banale?
All’interno di tale lungometraggio –
girato nel 2014 ma distribuito solo nel 2017 – il rapimento è
infatti l’elemento scatenante di un forsennato inseguimento
stradale che restituisce una forte carica di adrenalina. Prieto ha
detto che le sequenze d’azione sono state ispirate da film degli
anni ’80 che lo hanno incoraggiato a implementare effetti pratici,
in modo che le reazioni degli attori potessero essere autentiche,
invece che in CGI.
Il risultato è dunque un titolo che
offre grande intrattenimento oltre a forti emozioni come paura e
amore. Per gli appassionati del genere, si tratta di un film da
recuperare. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a Kidnap.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e ad altre curiosità. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Halle Berry in Kidnap. Foto di PETER IOVINO
La trama e il cast di Kidnap
Protagonista del film è
Karla Dyson, mamma divorziata che lavora come
cameriera in un piccolo caffè. Quando un giorno si reca al parco
con suo figlio di sei anni Frankie, in pochi
minuti l’impossibile accade e il piccolo viene rapito proprio sotto
gli occhi della donna. Nonostante il panico, Karla riesce però a
riconoscere un uomo e una donna che, con una manovra rapidissima,
caricano il piccolo nella loro macchina. Senza pensarci due volte
la giovane Karla entra nella sua auto e intraprende un forsennato
inseguimento con i rapitori.
Ad interpretare Karla Dyson vi è
l’attrice Halle Berry. Questo è il suo secondo film
incentrato su rapimento dopo
The Call. Per Kidnap, Berry si è
esercitata per poter eseguire alcune delle pericolose manovre
d’auto che le si vede effettuare. Accanto a lei, nel ruolo del
figlio Frankie vi è Sage Correa, mentre
Lew Temple e Chris McGinn
interpretano rispettivamente Terrence e Margo, i due rapitori.
Christopher Berry, invece, è un terzo rapinatore
senza nome. Completa il cast Jason Winston
George nel ruolo dell’ex marito di Karla, David.
La descrizione del finale del film
Verso il finale del film, dopo
essere risalita all’identità dei rapitori e alla loro abitazione
Karla viene a conoscenza di una sconcertante verità: quello di suo
figlio è stato solo l’ennesimo di una serie di rapimenti compiuti
da un’organizzazione criminale che tiene in ostaggio anche altri
bambini innocenti per dar vita ad un traffico di minorenni.
Intenzionata a fermare quell’orrore, Karla riesce da prima a
liberarsi di Terrence Vickey, il primo dei
rapinatori, e in seguito anche di sua moglie
Margo, che annega nel lago dietro l’abitazione dei
due.
Una volta tornata nella capanna per
liberare anche gli altri bambini, Karla si ritrova però faccia a
faccia con un uomo che dice di essere il vicino di casa dei Vickey.
Quest’ultimo tradisce tuttavia la sua identità nel momento in cui
menziona quanti bambini ci fossero nell’abitazione senza che glielo
dicesse e Karla. Capendo che si tratta di un complice, la donna lo
tramortisce con una pala. La polizia arriva poi sul posto e trae in
salvo i bambini, mentre i media ritraggono Karla come una
formidabile eroina, dato che le sue azioni hanno portato
all’arresto e allo scioglimento dell’organizzazione.
Halle Berry in Kidnap. Foto di PETER IOVINO
Kidnap è ispirato ad una storia vera?
Come rivelato dal regista
Louis Prieto, il film non è direttamente ispirato
ad una storia vera, ma si basa in ogni caso sui casi di rapimento
di minori e su ciò che è noto delle organizzazioni criminali dedite
al loro traffico. A partire da questi elementi reali è stato dunque
costruito un film che restituisce la paura di vivere una simile
situazione. A riguardo, Halle Berry ha dichiarato che, in quanto
madre, ha trovato le azioni del suo personaggio genuine e
rappresentative di un genitore amorevole, infondendo dunque la sua
Karla di sentimenti e timori profondamente reali e
comprensibili.
Il trailer di
Kidnap e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Seven grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Tim Vision, Apple
TV, Google Play e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21
giugno alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Continua il cast di
Need For Speed, il film tratto dall’omonimo videogame
e oggi Collider annuncia che Kid Cudi, attore e
repper è stato scritturato per un ruolo nel film che vi ricordiamo
è atteso per il 7 Febbraio 2014. Quindi il rapper si va ad
aggiungere ai già confermati Aaron Paul,
Imogen Poots e Dominic Cooper. La
storia racconterà di Dino(Cooper) ex corridore che
gestisce un’officina nota per dare vita a delle superauto da corsa
che entra in affari con il personaggio interpretato dalla
Poots. La pellicola diretta da Scott
Waugh (Act of Valor) è prodotta
dalla DreamWorks nella speranza di dar vita ad una
nuova saga automobilistica.
Tutte le altre info sul film nella
nostra Scheda: Need For
Speed
Kickstarter, la
più grande piattaforma al mondo di crowdfunding per la
realizzazione di progetti creativi, invita oggi tutti gli
innovatori, artisti, creativi e musicisti d’Italia ad entrare a far
parte della propria community. Per la prima volta i creativi
italiani potranno utilizzare Kickstarter per raccogliere fondi in
Euro, utilizzando la lingua italiana e utilizzando il proprio conto
corrente bancario in Italia.
Da oggi sarà possibile
anche in Italia creare progetti in una qualsiasi delle 15 categorie
proposte da Kickstarter, e presentare le proprie idee ad un vasto
pubblico composto da 8,8 milioni di finanziatori
(“backers”).
A margine del lancio in
Italia, Yancey Strickler, co-fondatore e CEO di Kickstarter,
afferma: “Viviamo in una nuova età dell’oro della creatività,
dove chiunque sia dotato di fantasia può realizzare qualcosa di
concreto collaborando con le altre persone. Kickstarter è una
community mondiale di creativi che condividono, costruiscono e
realizzano qualcosa, offrendo il proprio contributo ad un contesto
culturale più ricco e vivace. E in ciò l’Italia ha già contribuito
moltissimo alla cultura mondiale, dalla moda al cibo, dall’arte al
cinema, dalla musica alla letteratura, le idee innovative italiane
sono sempre state apprezzate in tutto il mondo. Ora, Kickstarter
aiuterà tutti i creativi italiani a realizzare le proprie idee
innovative attraverso il sistema della collaborazione, e con il
supporto di una community mondiale davvero enorme.”
I creativi italiani
potranno gestire i propri progetti per intero utilizzando l’Euro
come valuta e le coordinate del proprio conto corrente bancario in
Italia per le procedure sulla piattaforma. Quando le idee proposte
otterranno dei finanziamenti dall’estero, anche questi verranno
raccolti in Euro. Nel contempo, un backer americano, vedrà
ogni obiettivo legato ad un finanziamento di un progetto convertito
in $USD (dollari americani), e di fianco l’equivalente in Euro.
Tutti i creativi
potranno ora scegliere se descrivere in video i propri nuovi
progetti in italiano, inglese o in entrambe le lingue, con la
possibilità di aggiungere i sottotitoli in diverse lingue. Non
esiste un sito italiano di Kickstarter: i progetti italiani fanno
parte della community mondiale della piattaforma, e i finanziatori
possono cercare i progetti in base alla località e trovare quelli
dei creativi più vicini.
L’Italia è il
tredicesimo paese in cui Kickstarter viene lanciato, dopo Stati
Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Olanda,
Danimarca, Norvegia, Svezia, Irlanda, Australia e Nuova Zelanda. Ed
oggi Kickstarter sarà lanciato anche in Austria, Belgio,
Lussemburgo e Svizzera.
Focus World ha pubblicato il
nuovo trailer di Kicks, interpretato
da Christopher Jordan Wallace
(Notorious), Christopher
Meyer (Wayward Pines),
Kofi Siriboe (Queen
Sugar) e Mahershala Ali
(House of Cards).
Il quindicenne Brandon sogna un paio di sneakers
Air-Jordan, partendo dal presupposto che solo avendole ai sui
suoi piedi potrà fuggire dala realtà di essere povero,
trascurato dal sesso opposto e preso di mira da tutti – anche dai
suoi migliori amici. Quando riesce ad ottenerle gli sono subito
strappate da un bullo locale, Flaco. Parte quindi in missione per
recuperare le scarpe rubate, con i suoi due più fidati amici al
seguito.
Alla regia Justin Tipping, mentre la
sceneggiatura è frutto del lavoto a quattro mani
di Joshua Beirne-Golden e Justin
Tipping.
Headmon Entertainment ed
Acme Rocket Fuel hanno annunciato in mattinata il sequel di
Kickboxer Vengeance, remake del film con
Jean Claude Van Damme attualmente in
post-produzione e in uscita nel 2016.
Evidentemente fiduciosi riguardo
alla buona riuscita del remake, i produttori del film hanno già
annunciato infatti un secondo capitolo del franchise, dando inoltre
un titolo all’annunciato sequel: Kickboxer 2
Retaliation.
Diretto da John
Stockwell (Blue Crush, Trappola in fondo al
mare), il reboot del franchise vedrà come
protagonista lo stuntman Alain Moussi nel ruolo di
Kurt Sloane che fu di Van Damme.
La trama narrerà il viaggio del protagonista in Thailandia per
scoprire i segreti di un avanzatissimo stile di lotta, in modo da
potersi così confrontare con Tong Po, l’uomo che uccise suo
fratello.
Jean Claude Van damme, icona
del primo film, tornerà anche in questo remake nei panni
del Maestro Chow (interpretato nell’originale da Dennis chow),
l’uomo che insegnerà a Kurt i segreti della sua arte marziale.
Nei panni di Tong Po, invece, troviamo Dave
Bautista, nuovamente villain dopo il suo ruolo ne
L’uomo coi pugni di ferro.
È già stata confermato che Alain
Moussi tornerà anche nell’annunciato sequel, dove il regista sarà
l’attuale produttore e sceneggiatore del reboot, Dimitri
Logothetis.
Kickboxer 2:
Retaliation uscirà nelle sale nel 2017.
Kickboxer
Vengeance, remake dell’omonima pellicola che nel 1989
vedeva protagonista Jean Claude Van Damme, torna a
mostrarsi in un nuovo poster ufficiale.
Diretto da John
Stockwell (Cat Run), il film annovera nel cast
anche St. Pierre (Captain America: The Winter
Soldier) e Gina Carano (Knockout).
La pellicola uscirà al cinema 2 settembre 2016.
Trama di Kickboxer – Il
nuovo guerriero: In America ormai Eric Sloane non ha
più rivali in grado di sconfiggerlo nella Kick boxing, una violenta
forma di pugilato tailandese, e quindi col fratello-manager Kurt
decide di recarsi a Bangkock per trovare un avversario degno di
lui. Lo trova in Tong Po, un picchiatore un pò esaltato, protetto
da uno spregiudicato boss della zona, Freddy Li. Purtroppo per
Eric. il campione locale è troppo forte per lui e, nonostante Kurt
voglia ritirarsi, il tailandese infierisce su di lui con un
micidiale colpo alla schiena che lo renderà paralizzato per sempre.
Kurt è furioso, vuole punire quel mostro ma la sua preparazione
atletica è assolutamente inadeguata per sconfiggere Tong Po. Allora
Taylor, un americano che ha fatto fortuna col traffico di armi, lo
conduce da Xian, maestro tra i migliori nella Kick boxing. L’uomo,
dapprima incerto, accetta poi di prepararlo al grande incontro.
L’addestramento e la disciplina sono duri ma Kurt, spinto da Xian e
dal desiderio di vendetta, stringe i denti e arriva ad un punto di
preparazione più che accettabile. Conosce poi la nipote di Xian, My
Lee, molto graziosa, con la quale simpatizza subito. Xian fa in
modo di organizzare col boss Freddy Li un incontro tra Kurt e un
pugile locale. L’americano stravince e si guadagna la stima del
pubblico del posto. Freddy Li capisce che Kurt fa sul serio e
potrebbe mettere in difficoltà Tong Po. Allora fa aggredire My Lee
e la fa portare al campione tailandese, che la violenta. Fa poi
rapire Eric e lo fa rinchiudere in un posto sicuro. Alla vigilia
dell’incontro con Tong Po Kurt, scosso da questi eventi, è
deconcentrato e nervoso. L’incontro si svolge nell’antico modo
tailandese con le mani fasciate da corde sulle quali sono
conficcati vetri aguzzi. Tong Po all’inizio sembra avere la meglio
su Kurt, che non reagisce come dovrebbe e come gli ha insegnato
Xian. My Lee, che è tra il pubblico, è disperata anche perchè Xian
è sparito: l’uomo è andato a liberare Eric. Ci riuscirà grazie
anche all’aiuto di Taylor, reduce del Vietnam ed esperto di armi,
ed insieme uccidono tutti gli scagnozzi di Freddy Li. Eric,
liberato, può assistere all’incontro di Kurt e di Tong Po: la sua
presenza dà nuovo vigore al fratello che, come una furia, si
abbatte sul tailandese riducendolo ad un fantoccio incapace di
difendersi.
Mark Millar è
tornato a parlare del franchise Kickass e
dell’eventuale terzo capitolo della serie cinematografica,
Kickass 3:
Il primo film di
Kickass è andato davvero bene, realizzato con 28 milioni ne ha
incassati 100, più altri 140 in home-video. Quindi, è stato un
investimento da 28 milioni che ha fruttato 240 milioni. Molto. Per
questo abbiamo realizzato un sequel, ma non è andato bene come il
primo. Costato 24 milioni circa, ne ha incassati 61 e 100 in
home-video. Non è andata malissimo, non è un The Lone Ranger. Ma
ovviamente la domada è, ne faremo un altro? Non lo so. Tutto è
incerto, dovremo aspettare per vedere cosa accadrà in futuro. Mi
fido di Matthew, se deciderà di farlo lo farà bene. Lui possiede i
diritti, quindi sarà lui a decidere. Parlo con Matthew tutti i
giorni, ma non abbiamo ancora parlato di Kickass 3,
quindi…
Nei confronti di Jim Carrey, che si
rifiutò di promuovere il film perchè troppo violento, Millar ha
parole dure:
Vi dico questo: non
lavorerò mai più con lui. Jim è uno che ha incassato l’assegno per poi iniziare a
spalare merda sul film. Il nostro film, di tutti coloro che ci
hanno lavorato, anche dietro le quinte. Ha preso i soldi dalle loro
tasche, dovrebbe vergognarsi di tutto ciò.
Vi ricordiamo
che Kick Ass
2 è stato diretto da Jeff
Wadlow. Nel cast del
film Aaron Taylor Johnson nei panni del
protagonista accanto a Jim
Carrey, Chloë Grace
Moretz, Christopher Mintz-Plasse, e
le new entry Morris
Chestnut,John
Leguizamo e Donald Faison
co-protagonista nell’adattamento di Mark Millar e John Romita, Jr.
comico. Tutte le info utili nella nostra scheda
film: Kick Ass 2.
Trama: L’ultima volta che abbiamo
visto la ragazza assassina Hit Girl e il giovane vigilante
Kick-Ass, stavano entrambi cercando di vivere come due normali
teenager chiamati Mindy e Dave. Preoccupato del diploma di fine
anno e di un futuro alquanto incerto, Dave crea la prima squadra di
supereroi mondiali insieme a Mindy. Sfortunatamente però Mindy
viene scoperta nei panni di Hit Girl, ed è costretta a ritirarsi,
restando sola ad affrontare il terrificante mondo della scuola,
popolato da malvagie studentesse. Dave, a quel punto, si rivolge a
Justice Forever, un gruppo guidato da un ex criminale, il
Colonnello Stars and Stripes. Mentre i supereroi si danno da fare
sulle strade della città, il supercattivo di tutto il mondo, Mother
F%&*^r, crea la propria squadra e mette in atto un piano per
far pagare Kick-Ass e Hit Girl per ciò che hanno fatto a suo padre.
Ma c’è solo un problema: se ti metti contro anche un solo membro di
Justice Forever, ti metti contro tutti.
Kick Ass 2è
uscito il 14 Agosto scorso. Ora possiamo ammirare
lo storyboard di una delle sequenze migliori della
pellicola diJeff Wadlow. Ecco la scena
dell’attacco di Hit-Girl (Chloe Grace Moretz) per
salvare Kick-Ass (Aaron Taylor-Johnson):
Tutte le info utili nella nostra scheda
film: Kick Ass 2. Potete leggere
anche la nostra recensione.
Trama:
L’ultima volta che abbiamo visto la ragazza
assassina Hit Girl e il giovane vigilante Kick-Ass, stavano
entrambi cercando di vivere come due normali teenager chiamati
Mindy e Dave. Preoccupato del diploma di fine anno e di un futuro
alquanto incerto, Dave crea la prima squadra di supereroi mondiali
insieme a Mindy. Sfortunatamente però Mindy viene scoperta nei
panni di Hit Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad
affrontare il terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie
studentesse. Dave, a quel punto, si rivolge a Justice Forever, un
gruppo guidato da un ex criminale, il Colonnello Stars and Stripes.
Mentre i supereroi si danno da fare sulle strade della città, il
supercattivo di tutto il mondo, Mother F%&*^r, crea la propria
squadra e mette in atto un piano per far pagare Kick-Ass e Hit Girl
per ciò che hanno fatto a suo padre. Ma c’è solo un problema: se ti
metti contro anche un solo membro di Justice Forever, ti metti
contro tutti.
Arriva nelle sale italiane
Kick-Ass, oggetto di difficile definizione, del
quale si è parlato moltissimo e con una storia produttiva
particolare, sviluppatasi su carta e (più o meno) su celluloide
quasi in contemporanea. La storia è molto semplice: perché nessun
essere umano ‘normale’ si traveste da super eroe e sgomina le bande
di malintenzionati? È questa l’idea che balena in testa a Dave
Lizewski, adolescente con gli ormoni in subbuglio che decide di
diventare un ‘amichevole super eroe di quartiere’.
Ma ben presto Dave avrà la sua
risposta: nessuna persona normale fa il super eroe perché fa male!
Il nostro finirà ben presto all’ospedale, con la sua muta da sub
comprata su e-bay sporca del suo stesso sangue, e dopo diverso
tempo se ne ritornerà a casa, intero, ma con le terminazioni
nervose danneggiate … ecco quello che ci voleva! Ora ha un super
potere e può incassare botte senza sentire dolore. Comincia così la
sua vera (dis)avventura che lo porterà a diventare un vero e
proprio fenomeno mediatico, attirando su di sé l’attenzione di Big
Daddy e Hit Girl, due super eroi armati fino ai denti, e l’ira del
mafioso Frank D’Amico, che farà di tutto per sbarazzarsi di lui,
Kick-Ass.
Molti sono gli elementi di questo
film che ammiccano e fanno riferimento, più o meno riverente, al
suo genere di appartenenza, l’universo super eroistico dei fumetti,
a partire dagli echi musicali di Superman e dell’ultimo
Batman targato Nolan, fin al rito della vestizione dell’eroe
e alla sua ‘nascita’. Ma importante sembra anche il tema, forse
solo accennato, di cosa voglia dire davvero essere un super eroe,
avere poteri o responsabilità che esulano da essi. In
Kick-Ass però questi processi sono spogliati
dell’epicità caratteristica del fumetto tradizionale e vengono
quasi abbassati alla quotidianità di questo ragazzino che pensa di
poter cambiare le cose così intensamente che alla fine ci
riuscirà.
Kick-Ass tra cinema e
fumetto
Definito come omaggio, e non come
sberleffo, dai suoi creatori, Kick-Ass si basa
precisamente sul fumetto, riprendendone filologicamente i costumi e
le situazioni, ma edulcorandone la violenza che invece sulla carta
la fa da padrone. Alla regia quel Matthew Vaughn
che rinunciando a X-Men Conflitto Finale portò nel 2007 sullo
schermo la favola di Neil Gaiman, Stardust,
ricreandone abbastanza fedelmente il mondo e l’atmosfera, ma anche
qui mitigandone il finale decisamente triste nell’originale.
Vaughn si rivela comunque molto bravo a
sincronizzare questa specie di baraccone colorato che è
Kick-Ass, regalando diverse sequenze davvero
interessanti e coinvolgenti, su tutte quelle di combattimento, che
pur essendo concitate restano lineari, permettendo allo spettatore
di rimanere stupito ma non intontito dalle immagini.
Perfetto Aaron Johnson nei panni del protagonista
Kick-Ass, finto nerd ma non troppo riesce a
catturare la simpatia del pubblico, risultando terribilmente simile
a quel Peter
Parker di Tobey Maguire, ma senza ragni radioattivi.
Accanto a lui un cast azzeccato: su tutti gli adulti Mark Strong e Nicolas Cage; il primo, già visto collaborare
con Vaughn in Stardust,
si conferma come uno dei più bravi caratteristi in circolazione,
riuscendo a dare sempre ai suoi personaggi quell’aura di grettezza
che necessitano (dal momento che è sempre o quasi cattivo) aiutato
anche da una fisionomia affascinante e riconoscibile.
Cage
finalmente ritorna ad essere credibile in un personaggio, amorevole
padre di giorno e spietato vendicatore di notte, il suo Big Daddy è
un omaggio a quello che secondo Cage stesso è l’unico vero Batman,
Adam West. Notevole anche la piccola Chloe
Moretz, nei panni di Hit Girl: non provate a regalarle
bambole, le userà per esercitarci con i suoi ninja shuriken e i
suoi coltelli a farfalla! È lei la protagonista delle due sequenza
d’azione meglio congeniate e sicuramente non sfigura accanto ai
suoi colleghi più adulti e conformi all’idea comune di super eroe
che picchia duro.
Aiutato da un montaggio ben
costruito e da una colonna sonora efficace,
Kick-Ass è un film godibile, ricco di spunti e
riferimenti, che lascia aperta la porta agli ormai onnipresenti
sequel strizzando l’occhio a quel mondo dei super eroi, tanto
frivolo per qualcuno, quanto serio per qualcun altro, lasciandosi
guardare senza fatica nonostante le sue due ore di durata.