Non firma nessuna regia, non
interpreta nessun supereroe né scrive le sceneggiature di nessuna
delle avventure del Marvel Cinematic Universe,
eppure Kevin Feige è il vero padre, la mente
suprema che muove tutti i meccanismi e le file del grande progetto
ultra decennale dei Marvel Studios.
Inaugurato nel 2008 con
Iron Man, la grande storia che Feige ha portato al
cinema si concluderà il prossimo 26 aprile (il 24 in Italia), con
l’arrivo in sala di Avengers:
Endgame, il film che metterà la parola “fine” a quella
che è diventata, nel corso degli anni, l’Infinity
Saga, ovvero la storia di Thanos e delle Gemme
dell’Infinito.
Inventore di un nuovo genere
cinematografico, Feige, con il suo progetto, ha cambiato
completamente il volto della storia del cinema per il grande
pubblico, rivoluzionando non solo il racconto di supereroi al
cinema, ma plasmandone il linguaggio e canonizzando il genere
‘cinecomic’.
Bambino negli anni ’80,
Kevin Feige è sempre stato “cinefago”,
stando a quanto ha dichiarato a Variety in
una lunga intervista: “Tenevo un diario e scrivevo ogni film
che andavo a vedere e dove e quante volte lo avevo visto”.
Appassionato del grande spettacolo al cinema, seguiva non solo le
icone comiche e action del suo tempo, ma si dimostrava amante delle
grandi saghe cinematografiche, da Star
Wars e Star Trek, fino ad
Indiana Jones.
Da sempre, quindi, non si è mai
sentito cinico nei confronti dei sequel e delle storie che
continuano da un film all’altro: “Ero sempre entusiasta di
vedere come i personaggi che amavo sarebbero cresciuti e cambiati.
A volte sono rimasto deluso, ogni volta che un film mi ha deluso,
mi sedevo e pensavo a quello che invece avrei fatto con quelle
storie e quei personaggi. Non scrivevo una sceneggiatura, ma mi
arrovellavo da solo, nella mia testa e per molti versi non è una
cosa molto diversa da ciò che faccio oggi.”
E proprio il meccanismo dei sequel,
di legare tra loro i film è stato uno dei punti chiave del successo
dei Marvel Studios che hanno giovato molto alle
tasche della casa madre, la Disney, la quale proprio quest’anno
festeggia il decennale dell’acquisizione della società di fumetti
per 4,24 miliardi.
I suoi collaboratori
Anthony e Joe Russo, i registi di quattro dei film
della Infinity Saga tra cui proprio
Endgame, lo definiscono un anticonformista,
spiegando: “L’idea di costruire queste storie e intrecciarle è
stata dirompente. È stato un grande esperimento che avrebbe potuto
fallire in moltissimi momenti. Se uno o due di questi film non
avessero funzionato, l’intera faccenda sarebbe naufragata.”
Invece i film sono stati un successo incredibile, arrivando a 18
miliardi e mezzo di incasso in tutto il mondo (senza le cifre da
capogiro che sicuramente registrerà il 22° film).
Si unisce al coro degli elogi anche
Bob Iger, il CEO della Disney, che spiega che
nonostante le alte aspettative in occasione dell’acquisizione della
Marvel, il produttore ha superato ogni più rosea speranza:
“L’MCU che Kevin e il suo team hanno costruito va ben oltre
qualsiasi cosa avremmo potuto immaginare. Hanno ridefinito i
supereroi consegnandoli a una nuova Era, espandendo notevolmente la
loro rilevanza per genere, generazione e geografia – stabilendo
nuovi standard per uno storytelling avvincente. Questo tipo di
successo creativo non è mai casuale; è il risultato di talento,
visione, passione e coraggio – e alla Marvel Studios, tutto
inizia con Kevin.“
E questa vocazione viene portata
avanti con la passione di un ragazzino, di un lettore di fumetti,
di un fan, nelle parole di Chris
Hemsworth, uno degli attori simbolo del MCU: “Si
avvicina a tutto questo materiale adottando il punto di vista di un
fan, non come un uomo d’affari o un produttore. Punta a realizzare
storie di cui lui stesso potrebbe godere.” E pur non avendo
super poteri, ha un fiuto incredibile verso quello che è la storia
giusta, il personaggio da presentare, la battuta da offrire ai suoi
attori e ai suoi spettatori.
Scarlett
Johansson ha dichiarato che lo chiamano
Yoda, per la sua padronanza della storia e di tutto ciò
che accade nel loro mondo, la sua apparente onniscenza, mentre
Brie
Larson, la più recente acquisizione dell’immenso cast
del MCU, ha detto: “Kevin si fida di chi
assume per eseguire la sua visione; non viene sul set per impostare
il suo metodo. Sembra che capisca che la sua presenza lì cambia
l’atmosfera. Ma sei cosciente anche del fatto che lavora
instancabilmente dietro le quinte, pensando a nuovi concetti e idee
per rendere il film il miglior film possibile.”
All’apice del successo, adesso,
dopo Endgame, Kevin Feige ha promesso di
ricominciare dall’inizio. Dopo Avengers: Endgame il
MCU continuerà in una maniera che giorno per
giorno prende la forma di un universo completamente nuovo, con
progetti nuovi e rischiosi (Gli Eterni, Shang-Chi), tanto che
lui stesso ha dichiarato: “[La Fase 4] Introdurrà un nuovo
gruppo di eroi e di cattivi le cui varie avventure finiranno per
sovrapporsi.” Ma, come per tutto il mondo della Marvel, i
dettagli di questi progetti vengono trattati come segreti di stato.
“Alcuni di questi film conterranno personaggi che già conoscete
– ha continuato Feige – Alcuni personaggi di supporto
assumeranno ruoli principali, mentre saranno introdotti alcuni
nuovi personaggi. L’obbiettivo per tutti questi film è che dobbiamo
provare a fare di nuovo quello che abbiamo fatto ma a farlo in modo
diverso, imparando dai nostri errori e provando qualcosa che non
abbiamo mai provato prima”.
Uno dei primi elementi che
cambieranno il corso del MCU, in maniera molto più massiccia
rispetto a quanto visto fino ad ora, è che la trama principale non
viaggerà più soltanto sul grande schermo, ma grazie
all’inaugurazione di Disney + ci saranno
molte storie da raccontare anche su piattaforme differenti. Sono
state infatti ufficializzate le serie tv su Scarlet Witch e Visione, su
Loki, su Occhio di Falco, su
Falcon e Soldato d’Inverno.
E tutti i personaggi saranno in
continuità con le storie raccontate fino a questo momento al
cinema. Si tratta di un approccio molto diverso rispetto a quanto
fatto per gli show Netflix, che si sono inseriti in corso
d’opera nel grande flusso del racconto del MCU. Questa volta, la
Fase 4 verrà pianificata dall’inizio per essere
fruita su più canali, e questo potrebbe significare anche barriere
fluide tra piccolo e grande schermo.
“Questi episodi si
intersecheranno con i film in un modo completo – spiega Feige
– È una forma totalmente nuova di narrazione che stiamo
mettendo a punto, che vogliamo esplorare e con cui possiamo
giocare”.
Per molti attori,
Endgame sarà davvero la fine di una routine andata
avanti per circa dieci anni (per qualcuno di più, per altri di
meno), ma per Feige è proprio questo il fascino di quest’ultima
riunione dei Vendicatori: “Abbiamo sempre voluto che ci fosse
un finale definitivo. C’è una frase straordinaria che Robert Downey Jr. dice nel film ‘La fine è
parte del viaggio’. Ecco cos’è Endgame”.