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Sin City 3: Frank Miller su un terzo capitolo

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Sin City 3: Frank Miller su un terzo capitolo

Sin City Poster Frank MillerIntervenuto nel corso Comic-Con che in questi giorni sta tenendo banco in quel di San DiegoFrank Miller, ideatore di Sin City, nonché co-regista di Sin City Una Donna per cui Uccidere al fianco di Robert Rodriguez, si è pronunciato in merito alla possibilità di vedere nelle sale un terzo capitolo della serie cinematografica inaugurata ormai dieci anni fa.

Le dichiarazioni di Miller, che vi proponiamo qui sotto, risultano, tuttavia, più una chiamata alle armi nei confronti dei fan del suo lavoro che una vera e propria dichiarazione di intenti:

“Robert ed io stiamo già parlando di Sin City 3, quindi è meglio che andiate a vedere il secondo capitolo altrimenti non pagheranno per un terzo.”

In attesa di ulteriori informazioni circa il futuro della serie vi ricodiamo che a breve sarà nelle sale il secondo capitolo dal titolo Sin City Una Donna per cui uccidere, a dirigere il film sarà ancora una volta Robert Rodriguez. Confermato nella pellicola anche parte del cast originale:  come “Marv,”  come “Nancy,” Bruce Willis è di nuovo Hartigan,  “Gail” e  è “Goldie/Wendy”con l’aggiunta in questo secondo viaggio nella città del peccato di  come “Dwight,”  è “Johnny”,   è “Bob” è “Miho”,  è “Joey”,  è “Sally” e Julia Garner “Marcy.”

Sin City Una donna per cui uccidere intreccia insieme due delle classiche storie di Frank Miller con nuovi racconti in cui si incrociano nella città alcuni dei suoi più ripugnanti abitanti. In Sin City: Una donna per cui uccidere vediamo Dwight (Brolin) che si fa incastrare dall’unica donna che abbia mai amato, Ava Lord (Green).

Cronologicamente questa storia ha luogo prima di “Un’abbuffata di morte” (The Big Fat Kill) e spiega come è possibile che Dwight (interpretato da Clive Owen) arriverà in questa nuova pellicola ad avere invece un volto totalmente differente con le fattezze di un altro attore, Josh Brolin.

Il film è diretto dallo stesso Frank Miller e da Robert Rodriguez, da una sceneggiatura scritta a sei mani dagli ultimi due citati insieme a William Monahan.

Sin City Una donna per cui uccidere sarà distribuito nelle sale cinematografiche americane a partire dal 22 agosto 2014 mentre per quanto riguarda quelle italiane il film uscirà invece il primo ottobre 2014.

A dirigere il film torna Robert Rodriguez. Tornano in Sin City Una Donna per cui Uccidere  come “Marv,”  come “Nancy,” Bruce Willis è di nuovo Hartigan,  “Gail” e  è “Goldie/Wendy”con l’aggiunta in questo secondo viaggio nella città del peccato di  come “Dwight,”  è “Johnny”,   è “Bob” è “Miho”,  è “Joey”,  è “Sally” e Julia Garner “Marcy.”

Sin City Una donna per cui uccidere intreccia insieme due delle classiche storie di Frank Miller con nuovi racconti in cui si incrociano nella città alcuni dei suoi più ripugnanti abitanti. In Sin City: Una donna per cui uccidere vediamo Dwight (Brolin) che si fa incastrare dall’unica donna che abbia mai amato, Ava Lord (Green).

Cronologicamente questa storia ha luogo prima di “Un’abbuffata di morte” (The Big Fat Kill) e spiega come è possibile che Dwight (interpretato da Clive Owen) arriverà in questa nuova pellicola ad avere invece un volto totalmente differente con le fattezze di un altro attore, Josh Brolin.

Il film è diretto dallo stesso Frank Miller e da Robert Rodriguez, da una sceneggiatura scritta a sei mani dagli ultimi due citati insieme a William Monahan.

Sin City Una donna per cui uccidere sarà distribuito nelle sale cinematografiche americane a partire dal 22 agosto 2014 mentre per quanto riguarda quelle italiane il film uscirà invece il primo ottobre 2014.

Fonte: Hollywood Reporter

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Sin City 2: William Monahan riscrive la sceneggiatura di Frank Miller!

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Dopo tante voci e attese pressoché infinite di un imminente annuncio ufficiale arriva finalmente una notizia che può essere considerata tale. E’ infatti l’Hollywood Reporter  a comunicare che William Monahan, vincitore del Premio Oscar per The Departed, è stato ingaggiato

Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere: Mickey Rourke nel Character Poster!

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Dopo il secondo Trailer arriva oggi un nuovo character poster dell’atteso sequel Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere, ancora una volta diretto da Robert Rodriguez e Frank Miller e basato sulla graphic novel dello stesso Miller. Protagonista del character poster l’attore  come “Marv”.

LEGGI ANCHE: Sin City: Una Donna per cui Uccidere nuovo trailer del film di Robert Rodriguez 

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Sin City 2 Una Donna per cui UccidereNelle nuove immagini possiamo vedere alcuni volti ben noti dell’universo di Sin City, come quello di Jessica Alba o quello di Bruce Willis, che entrambi ritornano nel film nei panni dei loro vecchi personaggi, rispettivamente Nancy Callahan e John Hartigan. Ma nelle immagini vediamo anche alcuni volti meno noti e altre new entry.

Tornano nel film Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere,  come “Marv,”  come “Nancy,” Bruce Willis è di nuovo Hartigan,  “Gail” e  è “Goldie/Wendy”con l’aggiunta in questo secondo viaggio nella città del peccato di  come “Dwight,”  è “Johnny”,   è “Bob” è “Miho”,  è “Joey”,  è “Sally” e Julia Garner “Marcy.”

 

Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere: Jamie Chung nella nuova clip

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Guarda la nuova clip dell’atteso Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere con protagonista la bella Jamie Chung nei panni della letale Deadly Little Miho.

http://youtu.be/6apHHLCXhEI

Tutte le foto del film: [nggallery id=739]

Sin City una Donna per cui UccidereA dirigere il film torna Robert Rodriguez. Tornano in Sin City Una Donna per cui Uccidere Mickey Rourke come “Marv,” Jessica Alba come “Nancy,” Bruce Willis è di nuovo Hartigan, Rosario Dawson “Gail” e Jaime King è “Goldie/Wendy”con l’aggiunta in questo secondo viaggio nella città del peccato di Josh Brolin come “Dwight,” Joseph Gordon-Levitt è “Johnny”,  Jeremy Piven è “Bob”, Jamie Chung è “Miho”, Ray Liotta è “Joey”, Juno Temple è “Sally” e Julia Garner “Marcy.”

Sin City Una donna per cui uccidere intreccia insieme due delle classiche storie di Frank Miller con nuovi racconti in cui si incrociano nella città alcuni dei suoi più ripugnanti abitanti. In Sin City: Una donna per cui uccidere vediamo Dwight (Brolin) che si fa incastrare dall’unica donna che abbia mai amato, Ava Lord (Green). Cronologicamente questa storia ha luogo prima di “Un’abbuffata di morte” (The Big Fat Kill) e spiega come è possibile che Dwight (interpretato da Clive Owen) arriverà in questa nuova pellicola ad avere invece un volto totalmente differente con le fattezze di un altro attore, Josh Brolin.

Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere: il cast al completo [Foto]

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Manca poco all’uscita dell’atteso Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere, il sequel diretto ancora una volta da Robert Rodriguez e Frank Miller e basato sulla graphic novel dello stesso Miller. 

LEGGI ANCHE: Sin City: Una Donna per cui Uccidere nuovo trailer del film di Robert Rodriguez 

Il banner con il cast nella nostra gallery: [nggallery id=228]

Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere arriverà al cinema il 02 ottobre 2014 distribuito da Lucky Red.

Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere-

Tornano nel film Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere,  come “Marv,”  come “Nancy,” Bruce Willis è di nuovo Hartigan,  “Gail” e  è “Goldie/Wendy”con l’aggiunta in questo secondo viaggio nella città del peccato di  come “Dwight,”  è “Johnny”,   è “Bob” è “Miho”,  è “Joey”,  è “Sally” e Julia Garner “Marcy.”

 

Sin City 2 A Dame to Kill For: nuovo character poster e foto dal set

Il regista Robert Rodriguez ha pubblicato online il nuovo character poster di Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere, puntando questa volta i riflettori su Powers Boothe. Ve lo mostriamo:

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Inoltre, è stata pubblicata anche una nuova foto dal set del film, un dietro le quinte con Joseph Gordon-Lewitt e Lady Gaga:

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La nostra gallery del film, dove potete ammirare anche gli altri character poster:

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Sin City 2 Una Donna per cui Uccidere-A dirigere il film torna Robert Rodriguez. Tornano in Sin City Una Donna per cui Uccidere  come “Marv,”  come “Nancy,” Bruce Willis è di nuovo Hartigan,  “Gail” e  è “Goldie/Wendy”con l’aggiunta in questo secondo viaggio nella città del peccato di  come “Dwight,”  è “Johnny”,   è “Bob” è “Miho”,  è “Joey”,  è “Sally” e Julia Garner “Marcy.”

Sin City Una donna per cui uccidere intreccia insieme due delle classiche storie di Frank Miller con nuovi racconti in cui si incrociano nella città alcuni dei suoi più ripugnanti abitanti. In Sin City: Una donna per cui uccidere vediamo Dwight (Brolin) che si fa incastrare dall’unica donna che abbia mai amato, Ava Lord (Green). Cronologicamente questa storia ha luogo prima di “Un’abbuffata di morte” (The Big Fat Kill) e spiega come è possibile che Dwight (interpretato da Clive Owen) arriverà in questa nuova pellicola ad avere invece un volto totalmente differente con le fattezze di un altro attore, Josh Brolin.

Fonte: CBM

Sin City – Una donna per cui uccidere: trama e cast del film con Eva Green

Cinema e fumetto hanno negli ultimi anni dato vita ad un’alleanza particolarmente solida e fruttuosa. Al di là di tutti i cinecomic Marvel o DC, sono molti i film tratti dalle amate opere grafiche, e tra i titoli più celebri si possono annoverare Watchmen, 300 ed Hellboy. Prima di questi, a spianare la strada, è arrivato nel 2005 il film Sin City, diretto dal regista Robert Rodriguez e basato sull’omonima serie a fumetti di Frank Miller. Affermatosi come un cult, questo ha poi avuto un sequel nel 2014 intitolato Sin City – Una donna per cui uccidere (qui la recensione), nuovamente diretto da Rodriguez insieme stavolta anche allo stesso Miller.

Anche in questo caso si tratta di un racconto ad episodi, quattro per la precisione, di cui due (Ua donna per cui uccidere e Un sabato notte come tanti) già preesistenti prima del film. Gli altri due episodi, Quella lunga, brutta notte e La grossa sconfitta sono invece stati scritti appositamente per il film e non sono tratti da nessuno dei volumi di Sin City. Anche in questo caso, il regista ha dato vita ad una serie di ricostruzioni e immagini che replicassero la sensazione di star guardando un fumetto animato sul grande schermo. Tratto distintivo già del primo film, era questo un aspetto imprescindibile anche per il sequel.

Nonostante le atmosfere e gli effetti speciali simili al precedente, questo secondo film non è però riuscito ad affermarsi allo stesso modo. È invece stato un cocente flop al box office, che lo ha portato a passare in sordina. Si tratta però di un’opera complessa e conturbante, da riscoprire quanto prima. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sin City – Una donna per cui uccidere: la trama del film

Ambientato nella cupa e brutale città nota come Sin City, la storia segue le vicende di diversi personaggi, più o meno collegati tra loro, attraverso cui risalta il marcio del luogo. Il primo di questi è Dwight McCarthy, un fotografo investigativo la cui vita viene sconvolta dall’incontro con la sua ex fiamma, l’affascinante Ava Lord. La donna, seducente come sempre, convince Dwight ad aiutarla a liberarsi dell’oppressivo e violento Damien Lord. Mentre intreccia una nuova relazione con la donna, Dwight deciderà di affidarsi all’amico Marv per compiere l’omicidio. Quest’ultimo è però alle prese anche problemi personali legati ad un amnesia ed una serie di ragazzi forse morti per mano sua.

A Sin City vive poi anche il giocatore d’azzardo Johnny, il quale incoraggiato dalla spogliarellista Macie sfida il temibile Senatore Roark, umiliandolo. Ciò avrà naturalmente delle conseguenze terribili, che porteranno Johnny ad imbattersi in una serie di ritorsioni che cambieranno per sempre la sua vita. Sono però in molti ad avercela con Roark, compresa Nancy Callahan, la quale è in cerca di vendetta per i soprusi subiti dalla famiglia del senatore. Decisa a non aspettare più, la donna architetterà un piano astuto ma azzardato, cercando di coinvolgere in questo lo stesso Marv. Ben presto, tutti questi personaggi finiranno con lo scontrarsi tra loro.

Sin City - Una donna per cui uccidere cast

Sin City – Una donna per cui uccidere: il cast del film

Con un cast ricco di alcuni tra i maggiori attori di Hollywood, Sin City trova nei propri interpreti uno dei suoi maggiori punti di forza. Tra i protagonisti si ritrova Josh Brolin nel ruolo di Dwight McCarthy, interpretato nel precedente film dall’attore Clive Owen. Nel ruolo di Ava Lord vi è invece l’attrice Eva Green, mentre Marton Csokas, attore noto per essere stato Celebron nella trilogia di Il Signore degli Anelli, interpreta il marito di lei Damien Lord. Il ruolo di Marv è invece nuovamente interpretato da Mickey Rourke, che anche per quest’occasione si sottopose ad un massiccio trucco al fine di assumere l’aspetto caratteristico del personaggio. Joseph Gordon-Levitt compare invece nei panni del giocatore d’azzardo Johnny.

Il personaggio di Nancy è nuovamente interpretato da Jessica Alba. Nel dar vita alla stripper, l’attrice ha mantenuto fede alla sua volontà di non apparire mai nuda sul grande schermo, dando però vita ad una versione più disinibita del personaggio. Bruce Willis, tra i protagonisti del precedente film, è qui nuovamente presente nei panni del poliziotto John Hartigan, il quale compare come fantasma dal passato. Vi sono poi gli attori Juno Temple nei panni di Sally, Jamie King in quelli di Goldie e Ray Liotta come Joey. L’attrice Rosario Dawson ricopre il ruolo della combattiva Gail, leader delle prostitute della città. Powers Boothe, già comparso nel precedente film, interpreta di nuovo lo spietato senatore Roark.

Sin City – Una donna per cui uccidere: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sin City – Una donna per cui uccidere  è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 4 agosto alle ore 23:45 sul canale Premium Cinema.

Fonte: IMDb

Sin City – Una donna per cui uccidere: recensione del film con Eva Green

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Quando entri a Sin City devi avere gli occhi aperti, perché non sai mai cosa o chi puoi incontrare. E’ così per Jimmy, che entra nella città in cerca di riscatto, ed è così per Nancy, che invece continua a viverci, aspettando il momento giusto per vendicarsi. Con Sin City – Una donna per cui uccidere, Robert Rodriguez torna a fare squadra con Frank Miller per portare sullo schermo, ancora una volta dopo nove anni, la città del peccato, con tutta la sua popolazione mista di criminali, puttane, femme fatale, ballerine, ubriaconi e politici corrotti.

Se Sin City, nel 2005, aveva siglato l’inizio di una nuova era espressiva, un nuovo balzo in avanti nell’estetica del racconto cinematografico dei fumetti, Sin City – Una donna per cui uccidere ripete quell’incredibile esperienza visiva, aumentando la ricettività dei nostri sensi grazie al 3D che, mai come in questo caso, è funzionale a farci entrare nei vari piani del racconto.

Sin City - Una donna per cui uccidere castRobert Rodriguez mantiene ogni singola fase produttiva nelle sue mani, e se da una parte la cosa gli fa onore (è uno dei pochi registi che oggi può ancora permetterselo), dall’altra limita l’efficacia di un film che non riesce a raggiungere gli scopi che invece la corrispondente graphic novel guadagnava con tanta potenza espressiva. Principale problema, se così vogliamo chiamarlo, deriva paradossalmente da una delle scelte più felici per il film: Eva Green. La sensuale attrice interpreta Ava Lord, la donna per cui uccidere, una femme fatale da manuale: ovviamente bellissima, ma anche infida e strisciante, interessata solo all’autoconservazione, scopo che persegue vendendo il suo corpo in maniera del tutto consapevole e volontaria, ricevendo in cambio protezione, aiuto, tutto ciò di cui ha bisogno. Questa efficacissima accoppiata Green/Lord però non funziona come dovrebbe, o meglio, lo fa fino ad un certo punto, fino a quando la femme fatale diventa macchietta e imitazione di se stessa, lasciando del tutto cadere il fascino stesso che la avvolge. Ava scopre il suo gioco e lo ripete all’infinito, perdendo così presa sul pubblico.

Efficaci le altre sotto-trame, che si ricollegano al primo film e che in qualche modo ‘allungano’ la pellicola diluendo l’azione principale e, ancora una volta, annacquandone il sapore. Privo anche dell’impatto innovativo che invece ha avuto Sin City, Sin City – Una donna per cui uccidere  rischia di diventare un mero esercizio, divertente e almeno per la prima parte godibile, che però non porta con sé il sapore della rivoluzione nell’incontro tra cinema e fumetto.

Simulacri: quando le solitudini si incontrano, l’intervista ai creatori Marco Bucci e Jacopo Camagni

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Tra le uscite librarie presentate al Lucca Comics and Games 2022, Simulacri di Marco Bucci e Jacopo Camagni rappresenta un’interessante novità in casa Sergio Bonelli Editore. Il fumetto del duo di Nomen Omen è effettivamente una storia che potremmo definire ‘bold’, audace, e non a caso è pubblicata sotto l’omonima etichetta della casa editrice. 

Abbiamo incontrato i due autori che, con un entusiasmo contagioso, hanno raccontato la loro esperienza e la genesi di un progetto dal sapore estremamente attuale e moderno, concentrato a sondare le solitudini dei protagonisti in un’atmosfera ai margini dell’horror psicologico.

Il desiderio di Simulacri nasce da un’esigenza personale che, il caso ha voluto, si è incontrata con la richiesta, da parte di SBE, di una storia che potesse mettere in comunicazione Bucci e Camagni con la casa editrice. “Era da un po’ di tempo che io e Jacopo avevamo la necessità di raccontare una storia che fosse più radicata nelle atmosfere della graphic novel intimista – esordisce Bucci – Già dal primo numero, Simulacri nasconde moltissime ombre, ma questa discesa verso il buio ci sembrava interessante perché partiva proprio dal presupposto di raccontarla seguendo un linguaggio intimo. In concomitanza con questo nostro desiderio, Bonelli ci ha chiesto di sviluppare per loro questa miniserie e ci ha dato totale libertà, sotto tutti i punti di vista.”

“A Michele Masiero piaceva il nostro modo di raccontare e ci ha contattati perché voleva averci nella sua squadra – interviene Camagni – ci ha chiesto un prodotto che ci rappresentasse al 100%, dicendoci che potevamo fare quello che volevamo… secondo me il suo è stato un azzardo!”

Quando il direttore editoriale della casa editrice di fumetti più importante d’Italia ti dà “libertà totale” le strade possono essere due: andare nel panico e perdersi tra le milioni di possibilità, oppure buttarsi a occhi chiusi, sapendo perfettamente dove si atterrerà. E Bucci e Camagni hanno percorso la seconda strada: “Ci siamo letteralmente mangiati la libertà che ci hanno dato! – dice entusiasta Bucci – Nell’inviare in approvazione le sceneggiatore o le tavole complete, ci siamo detti più volte, insieme a Eleonora Caruso (sceneggiatrice), Flavia Biondi e Giulio Macaione (disegnatori), che ci avrebbero cambiato o censurato qualcosa, e invece non ci hanno mai fatto appunti. Quindi siamo curiosi di vedere come reagirà il pubblico bonelliano.”

Marco Bucci e Jacopo Camagni si conoscono da 20 anni e da quasi altrettanti lavorano insieme, formando un vero e proprio ‘dinamico duo’, che colma le differenze innate alle loro personalità con una sintonia, personale e lavorativa, che sembra programmata al millimetro. “Ormai il lavoro insieme è molto semplice – spiega Camagni – ci sono i momenti di discussione ma siamo sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Completiamo l’uno le frasi dell’altro, i presupposti del lavoro sono sempre chiarissimi, non serve che uno dei due specifichi a cosa sta facendo riferimento perché l’altro lo sa già, a volte anticipiamo il lavoro dell’altro. E questo approccio lo abbiamo traslato anche al gruppo di artisti che ha lavorato a Simulacri, perché con Flavia, Giulio, Stefano (Martinuz, colorista) e Eleonora sono prima di tutto degli amici, ci conosciamo da tanto e tutto questo ha reso molto facile il lavoro di coordinamento e di realizzazione dei quattro volumi. Sapevamo a cosa andavamo in contro quando abbiamo cominciato a lavorare insieme.”

Una sintonia che affonda le radici in un passato comune condiviso, come spiega bene Marco Bucci: “Io e Eleonora Caruso, che è un’autrice Mondadori eccezionale, ci conosciamo dall’adolescenza e scrivevamo insieme fan fiction di Final Fantasy VII. Dopo aver creato la storia e i personaggi con Jacopo, io e lei ci siamo spinti in profondità con ogni aspetto della vicenda, in cui si affrontano temi molto intimi e c’è spesso bisogno di un confronto. Quella che ho con Eleonora è una delle relazioni più virtuose che io posso vantare al momento, è un’esperienza molto fluida, uno scambio continuo. Invece, l’aspetto stimolante e interessante di lavorare con Flavia e Giulio ai disegni, è che loro sono prevalentemente degli autori unici, orientati verso il mondo delle graphic novel. Questo per noi è importante, perché lasciamo loro molta libertà dal punto di vista della regia e della narrazione per immagini che loro gestiscono in modo più indipendente. Con questo metodo di lavoro convergono gli aspetti più virtuosi di ogni fumettista coinvolto.”

“È il bello di collaborare con amici che sono anche dei grandi artisti – segue Jacopo Camagni – sai già cosa aspettarti. Era da tempo che volevamo lavorare con un gruppo di amici e fare cose belle insieme.”

E proprio un gruppo di amici è il protagonista di Simulacri. Quella che parte come in incontro casuale tra due sconosciuti su un’app di appuntamenti, diventa poi una storia di un gruppo, di una piccola ed eterogenea comunità di amici. È una storia a più voci, in cui i singoli non si mimetizzano mai con il gruppo, ma ad esso si appoggiano, condividendo un segreto che verrà svelato solo più avanti, nel corso della storia.

“Io e Marco volevamo realizzare un fumetto corale – spiega Camagni – volevamo fare un horror psicologico sullo stile giapponese di The Grudge, ma al contempo doveva essere una storia circoscritta. Quindi l’ambientazione della storia su un’isola era funzionale alla costruzione psicologica chiusa dei personaggi stessi. Sono tutti bloccati nelle loro vite e fanno fatica a guardare oltre, e allo stesso tempo ci sembrava importante che fosse un gruppo molto vario e rappresentativo: c’è un italiano di seconda generazione, una coppia gay, una ragazza con disabilità. Ci sembrava giusto offrire un riflesso della varietà del mondo e da persona gay mi sono reso conto che non era tanto importante una rappresentazione positiva, quanto l’esserci, perché fa sì che più persone si sentano viste anche se appartengono a quella che viene indicata come una minoranza.” 

Marco Bucci si addentra nello specifico della costruzione dei personaggi: “Io e Eleonora ci siamo divisi i personaggi, perché sappiamo che i nostri punti di forza, in quanto creativi e scrittori, sono diversi. Lei tratta dei temi molto profondi e seri e riesce a uscirne con grande freschezza e immediatezza. Ci sono dei personaggi che sono suoi perché io non avrei potuto trattarli come è riuscita a fare lei, e allo stesso tempo nella storia incontriamo atmosfere che sono più mie. Le scene con una componente weird marcata sono mie, perché io in quell’immaginario ci sguazzo! È super interessante vedere come i nostri testi, filtrati dai disegni di Giulio e Flavia e dal colore di Stefano, diventano poi un corpus omogeneo nel libro come prodotto finale.”

Un altro aspetto molto interessante di Simulacri è il fatto che può essere definito il racconto di tante solitudini che si incontrano. Sin dal numero 1, Brecce, è chiaro che i protagonisti condividono non solo un’amicizia, ma anche un trauma, e che ognuno di loro è profondamente solo, nonostante condivida spazi e tempo con gli altri. Come si mettono insieme e come si costruiscono queste solitudini che si incontrano?

“Sicuramente non tutti ci sentiamo soli nello stesso modo, non c’è una soluzione valida per tutti – comincia Bucci – Le nostre differenze e complessità ci rendono vicini e distanti allo stesso tempo, possiamo usare tutti i metodi possibili ma a volte le distanze sono difficili da colmare. Quello che raccontiamo è un gruppo di persone che si diverte insieme, sono apparentemente molto gioviali, immersi in un’atmosfera di fine estate, ma il loro malessere è manifesto. Sentono tutti un disagio ed è difficile venire a capo dell’origine di questo disagio perché su tutti incombe un’oscurità. In tutti i miei horror preferiti, le situazioni estreme tirano sempre fuori la vera natura dei personaggi. È nella difficoltà che veniamo fuori come individui. Il gioco di Simulacri, la sua danza è custodita proprio tra l’apparente racconto di amici che si divertono e la costante sensazione che qualcosa incomba su di loro, nel continuo bilanciamento tra il tratto intimista gestito da Giulio Macaione e quello angosciante e sinistro di Flavia Biondi.”

Nell’ambito di una Lucca Comics and Games in cui SBE esordisce con le prime due produzioni di Bonelli Entertainment, il film di Dampyr ora al cinema e la serie animata di Dragonero che andrà in onda a dicembre sui canali Rai, è inevitabile immaginare una declinazione multimediale anche per le nuove PI che la casa editrice sta mettendo sul mercato. Tra queste proprio Simulacri potrebbe essere soggetto di un prossimo adattamento, almeno nelle speranze degli autori, come chiarisce Jacopo Camagni: “Ogni volta che io e Marco lavoriamo a un progetto, lo pensiamo sempre affinché possa essere non solo un fumetto. Tra cinema, tv, videogiochi, tendiamo sempre, nelle nostre opere, alla transmedialità perché per noi è un punto di partenza sin dal 2008 quando abbiamo cominciato a lavorare insieme.”

Simulacri, la cover del volume 1: Brecce

Simu Liu risponde alle critiche di Quentin Tarantino

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Simu Liu risponde alle critiche di Quentin Tarantino

A seguito dei recenti commenti di Quentin Tarantino sul genere e sul franchise, Simu Liu si è rivolto a Twitter per condividere una risposta schietta alle sue critiche ai film Marvel. L’attore di Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ha riconosciuto l’impatto di Tarantino e Martin Scorsese sul cinema nel suo complesso, ma ha anche aggiunto altre osservazioni che sembrano giuste.

“Se l’ingresso al mondo delle star di Hollywood fosse gestito da Tarantino o Scorsese, io non avrei mai avuto l’opportunità di recitare un in film di 400 milioni. Sono in ammirazione del loro genio cinematografico. Sono autori trascendentali. Ma non possono puntare il naso contro di me o con chiunque altro.”

“Nessuno studio cinematografico è o sarà mai perfetto. Ma sono orgoglioso di lavorare con uno che ha compiuto sforzi importanti per migliorare la diversità sullo schermo creando eroi che danno potere e ispirano le persone di tutte le comunità ovunque. Anch’io ho adorato la “Golden Age”… ma era tremendamente bianca.”

https://twitter.com/SimuLiu/status/1595125075040403456?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1595126266780274688%7Ctwgr%5E629a0535ca17c5d18d3eed429d3676c7d8d42201%7Ctwcon%5Es2_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmarvel-tarantino-scorsese-criticisms-simu-liu-response%2F

Simu Liu ha cominciato la preparazione fisica per un misterioso progetto: si tratterà di Shang-Chi?

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Simu Liu aveva timore a recitare con Michelle Yeoh in Shang-Chi

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Simu Liu aveva timore a recitare con Michelle Yeoh in Shang-Chi

Dopo aver orchestrato diverse sequenze d’azione insieme ad alcuni combattenti degni di nota, c’è una co-star in particolare con cui Simu Liu si sente onorato di aver avuto a che fare.

Durante il suo periodo sul set di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, l’attore era intimorito dall’idea di condividere lo schermo con Michelle Yeoh, dato che è certificata nelle arti marziali ed è nota per il suo lavoro di stunt in film come La tigre e il dragone e Supercop. Eppure, secondo Liu a un panel del Fan Expo Canada, l’esperienza di recitare al suo fianco non è stata altro che gratificante. Ha detto al pubblico:

“Quando abbiamo condiviso le nostre scene insieme e ho avuto l’opportunità di combattere con lei, è stato più di un combattimento, è stata una danza. Prima di tutto, ero molto nervoso e, in secondo luogo, è così minuta e aggraziata, e mi sentivo come un grosso pezzo di carne goffo che si dimenava. Ha funzionato per la scena, giusto? Lei sta cercando di insegnarmi a trovare armonia con il mio corpo, ed è molto orientato al Tai Chi. Quindi è molto scorrevole, lei ti guida un po’, ed è come se inciampassi. Non ho dovuto fare molto per entrare nel personaggio, ed è fantastica. Semplicemente il tipo di persona migliore con cui passare il tempo.”

michelle yeaoh signore degli anelliSimu Liu conferma: Shang-Chi 2 si farà

La star di Everything Everywhere All At Once ha interpretato la zia di Shang-Chi, Ying Nan, che ha un ruolo fondamentale nell’addestramento del protagonista. È lei che gli insegna lo stile di combattimento dei protettori dei Ta Lo, oltre ad aiutarlo ad abbracciare pienamente la sua eredità. Prima di lavorare a questo film, l’attrice ha recitato in altre produzioni Marvel, facendo il suo debutto ufficiale nell’MCU come Aleta Ogord in Guardiani della Galassia Vol. 2.

Sebbene lo stesso Shang-Chi abbia confermato che un sequel è in lavorazione, il coinvolgimento di Yeoh nel seguito è ancora incerto. In un’intervista con Christina Raddish di Collider, Liu ha detto che spera che la Marvel possa permettersi di riportare sul set la vincitrice dell’Oscar. Nelle sue parole, “È al settimo cielo e semplicemente la regina di tutto.” Molto deve ancora essere rivelato per quanto riguarda il sequel, incluso quando inizieranno le riprese, quali membri del cast torneranno e cosa può aspettarsi il pubblico dalla trama. Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è disponibile per lo streaming su Disney+.

Simone Ashley: 10 cose che non sai sull’attrice

Simone Ashley: 10 cose che non sai sull’attrice

Sono bastati una manciata di ruoli all’attrice Simone Ashley per imporsi all’attenzione di tutti. Grazie a due delle più popolari serie di Netflix, ha infatti ottenuto una notorietà particolarmente importante, che la rende ora una delle attrici più richieste della sua generazione. Sempre più decisa a distinguersi e a dare prova delle sue tante sfumature come interpreti, la Ashley sembra avere davanti a lei un futuro particolarmente roseo.

Ecco 10 cose che forse non sai di Simone Ashley.

Simone Ashley: i suoi film e le serie TV

1 È celebre per alcune serie TV. La carriera da attrice della Ashley è iniziata sul piccolo schermo, con piccoli ruoli in alcuni episodi di serie come Wolfblood (2016), Guilt (2016), Strike (2017) e L’ispettore Coliandro (2017). Ottiene più attenzioni con la sua partecipazione a Broadchurch (2017), per poi conquistare maggior popolarità grazie alla serie Sex Education (2019-in corso), dove recita accanto agli attori Asa Butterfield e Emma Mackey. Ha poi recitato nella miniserie The Sister (2020), nel ruolo di Elise Fox, ed è ora protagonista della seconda stagione di Bridgerton (2022).

2. Ha recitato in alcuni film. La Ashley ha avuto in alcune occasioni di comparire anche sul grande schermo, in film però o di poco conto o che l’hanno vista apparire giusto per pochi secondi. Il suo primo titolo cinematografico è stata la commedia musicale Boogie Man (2018), dove ha interpretato Aarti, mentre ha poi recitato nella commedia d’azione Kill Ben Lyk (2018). Ha poi avuto un piccolo ruolo anche nel film Pokémon: Detective Pikachu (2019).

Simone Ashley Bridgerton

Simone Ashley in Bridgerton

3. È la protagonista della nuova stagione. Dopo una prima stagione con il botto, Bridgerton è tornata su Netflix con una seconda stagione. Se l’attore Regé-Jean Page, protagonista dei primi episodi, non è tornato a ricoprire il ruolo del Duca Simon Basset, la serie si arricchisce ora di un nuovo personaggio, ovvero la viscontessa Kate Sharma interpretata proprio dalla Ashley.

4. Tornerà anche nella prossima stagione. Kate Sharma è già tra i personaggi più iconici e adorati della serie, specialmente per il suo carattere forte. I fan potranno dunque tirare un sospiro di sollievo nel sapere che la viscontessa tornerà anche nella terza stagione della serie. La Ashley ha confermato la cosa, fugando dunque le paure di quanti credevano, come avvenuto per Simon Basset, di dover salutare anche questo personaggio al termine della nuova stagione.

Simone Ashley è su Instagram

5. Ha un profilo molto seguito. L’attrice ha un proprio account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 1,1 milioni di persone in tutto il mondo. Sulla sua bacheca, con appena 66 post, sono numerose le immagini che la ritraggono protagonista di copertine di moda o altri scatti che ne esaltano la bellezza. Diversi sono però anche i post relativi a momenti di lavoro e svago. Seguendola si potrà dunque rimanere sempre aggiornati sulle sue attività, lavorative o meno, scoprendo anche tante altre curiosità.

Simone Ashley in Broadchurch

6. Ha recitato in due episodi della serie. Prima di diventare la popolare attrice che è oggi, la Ashley ha preso parte a diverse produzioni in ruoli di poco o scarso rilievo. Tra le sue partecipazioni più note vi è però quella nella serie Broadchurch, dove nel 2017 ha recitato in due episodi della terza stagione, rispettivamente il quarto e il settimo, nel ruolo di Dana.

Simone Ashley Sex Education

Simone Ashley in Pokémon: Detective Pikachu

7. Ha avuto un piccolo cameo nel film. Non tutti avranno notato la Ashley nel film Pokémon: Detective Pikachu, e ciò è dovuto al fatto che l’attrice compare in realtà soltanto per un breve cameo. È infatti la ragazza a cui il protagonista si rivolge per capire se è l’unico che comprende il linguaggio di Pikachu. Una comparsata dunque molto breve, che è però ritrovabile anche nel trailer ufficiale del film.

Simone Ashley in Sex Education

8. Ha un ruolo di rilievo nella serie. Nella popolarissima serie Netflix Sex Education l’attrice ricopre il ruolo di Olivia Hanan, la migliore amica di Ruby, il personaggio interpretato da Mimi Keene. Olivia, presente in tutte e tre le stagioni ad oggi realizzate, ha avuto diversi episodi in cui le sue problematiche affettive e sessuali sono state al centro delle attenzioni. Grazie a questa serie la Ashley ha così potuto ottenere una prima notorietà.

9. Non tornerà nella nuova stagione. Impegnata ora nella serie Bridgerton, per la quale è stata confermata anche per la terza stagione, la Ashley ha fatto intendere che non tornerà a riprendere i panni di Olivia nella quarta di Sex Education. L’attrice ritiene infatti che non ci sia più molto da raccontare sul suo personaggio e il parallelo impegno sul set di Bridgerton le rende difficile poter prendere parte ad entrambi i progetti. Una scelta per lei sofferta ma inevitabile.

Simone Ashley: età e altezza dell’attrice

10. Simone Ashley è nata il 30 marzo del 1995 a Camberley, nella contea del Surrey, Inghilterra. L’attrice è alta complessivamente 1.78 metri.

Fonte: IMDb

Simone Ashley si unisce a Brad Pitt in F1

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Simone Ashley si unisce a Brad Pitt in F1

La star di Bridgerton Simone Ashley si è unita al cast di F1, il film sulle corse di Formula 1 con Brad Pitt. Il film segue Pitt nei panni di Sonny Hayes, un ex pilota di Formula 1 che ritorna in questo sport e collabora e fa da mentore al debuttante Joshua Pearce (Damson Idris) su APXGP, un immaginario undicesimo team sulla griglia.

I fan più attenti hanno avvistato Ashley con Idris durante il fine settimana al Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito di Silverstone a Northampton, in Inghilterra, dove sono continuate le riprese del progetto. Kerry Condon, Javier Bardem, Tobias Menzies, Sarah Niles e Samson Kayo completano il cast del film, che sarà girato durante i fine settimana del Gran Premio, mentre la squadra immaginaria gareggia contro i titani di questo sport. I dettagli sul ruolo di Ashley vengono tenuti nascosti. Il primo teaser di “F1” è stato rilasciato domenica in concomitanza con la gara, vinta dal co-produttore del film, il sette volte campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton.

F1 sarà distribuito nei cinema e in IMAX dalla Warner Bros. Pictures a livello internazionale il 25 giugno 2025 e in Nord America il 27 giugno 2025.

Tutto quello che sappiamo sul film F1 con Brad Pitt

Con Brad Pitt nei panni di un ex pilota che torna in Formula 1, insieme a Damson Idris nel ruolo del suo compagno di squadra all’APXGP, una squadra immaginaria sulla griglia di partenza, il film è stato girato durante i weekend in cui si sono effettivamente svolti i Gran Premi, gareggiando contro i titani di questo sport. Il cast comprende anche la candidata all’Oscar® Kerry Condon, il vincitore dell’Oscar® Javier Bardem, il vincitore dell’Emmy e del Golden Globe Tobias Menzies, Sarah Niles e Kim Bodnia.

Kosinski (“Top Gun: Maverick”) dirige e produce il film insieme a Jerry Bruckheimer e Chad Oman della Jerry Bruckheimer Films, Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner per la Plan B Entertainment e Lewis Hamilton con la sua Dawn Apollo Films. Il film è stato realizzato in collaborazione con la Formula 1® e l’intera comunità della F1, compresi i 10 team di F1 e i loro piloti, la FIA e gli organizzatori delle gare. Il candidato all’Oscar® Ehren Kruger (“Top Gun: Maverick”) scrive la sceneggiatura. L’amministratore delegato della Copper, Penni Thow, è il produttore esecutivo.

L’uscita in sala comprenderà anche le sale IMAX®. Le immagini cristalline, unite alla geometria personalizzata della sala IMAX e al potente audio digitale, creano un ambiente unico che farà sentire il pubblico come se fosse realmente immerso nel film. Il film sarà distribuito nelle sale di tutto il mondo e in IMAX® da Warner Bros. Pictures in Nord America il 27 giugno 2025 e a livello internazionale a partire dal 25 giugno 2025.

Simon Rex con Octavia Spencer e Ariana DeBose nel cast di Tow

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Simon Rex con Octavia Spencer e Ariana DeBose nel cast di Tow

Simon Rex (Red Rocket) si unirà a Rose Byrne, Octavia Spencer, Ariana DeBose, Dominic Sessa e Demi Lovato nel film di Stephanie Laing, Tow, attualmente in produzione.

Tow racconterà la vera storia di Amanda Ogle, una donna di Seattle che vive nella sua macchina e che ha lottato per riscattare dall’inferno dei carri attrezzi la sua automobile tenuta sotto sequestro per una cifra di $ 21.634. Ogle è anche produttore esecutivo.

La sceneggiatura originale è scritta da Jonathan Keasey, Brant Boivin e Annie Weisman. L’Exchange ha acquisito i diritti di vendita internazionali e CAA Media Finance rappresenterà il mercato nazionale.

Vedremo prossimamente Simon Rex nel debutto alla regia di Zoe Kravitz, Blink Twice, per Amazon MGM Studios, al fianco di Channing Tatum. Recita inoltre al fianco di Sydney Sweeney, Paul Walter Hauser e Halsey in Americana della Lionsgate, presentato in anteprima mondiale al SXSW. Apparirà inoltre al fianco di Bryan Cranston e Allison Janney nel film di Jon S. Baird Everything’s Going to Be Great per la Lionsgate; così come il film misterioso della Lionsgate Greedy People con Joseph Gordon-Levitt e Lily James; e Operation Taco Gary’s, che ha prodotto e di cui guiderà il cast insieme a Jason Biggs, Dustin Milligan, Brenda Song e Arturo Castro. Presto inizierà la produzione di Easy Waltz di Nic Pizzolatto con Vince Vaughn e Al Pacino.

Simon Quarterman e i lupi mannari

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Simon Quarterman e i lupi mannari

Simon Quarterman, già sul set con William Brent Bell in The Devil Inside, tornerà a collaborare col regista in WER. Il film seguirà l’esempio del precedente e verrà concepito come un falso documentario: per la storia, a base di lupi mannari, Bell si è già assicurato la partecipazione, oltre che Quarterman, di AJ Cook, Brian J O’Connor e Vik Sahay. Il protagonista (Quarterman) si trova coinvolto nella vicenda di un misterioso individuo (O’Connor) principale sospetto del massacro di una famiglia america in Romania.

Il suo avvocato (Cook)cerca di provare la sua innocenza, ma a questo punto comincia ad accadere qualcosa di strano e tutti sono costretti a cambiare le proprie opinioni sull’accusato, specie quando sorge la luna piena. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Bell assieme al suo fidato collaboratore Matthew Peterman; l’inizio delle riprese è previsto entro la fine di questo mese in Romania. Prima di recitare il ruolo di Padre  Father Ben Rawlings in Devil Inside, Quarterman ha avuto un piccolo ruolo nel secondo film dedicato al Re Scorpione; in precedenza era apparso in serie tv come EastEnders; AJ Cook è un volto noto agli aficionados di Crminal Minds, mentre per O’Connor, dopo una comparsata in Epic Movie, si tratta del primo ruolo importante.

Fonte: Empire

Simon Pegg: 10 cose che non sai sull’attore

Simon Pegg: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre per i suoi ruoli comici, tanto al cinema quanto in televisione, l’attore Simon Pegg non ha disdegnato negli anni anche importanti partecipazioni a film di diverso genere, con buona prevalenza della fantascienza. Pegg si è così distinto come un brillante interprete, capace di dar vita a personaggi divenuti iconici.

Protagonista indiscusso della “Trilogia del Cornetto”, Pegg ha negli anni guadagnato sempre più popolarità, tanto presso il pubblico quanto presso la critica, che ne ha in più occasioni premiato il talento. Ecco 10 cose che non sai di Simon Pegg.

Parte delle cose che non sai di Simon Pegg

Simon Pegg: i suoi film

1. Ha recitato in celebri commedie e film di fantascienza. L’attore debutta al cinema con il film Guest House Paradiso (1999), per poi recitare in Un’insolita missione (2001) e 24 Hour Party People (2002). Ottiene grande popolarità grazie al film L’alba dei morti dementi (2004), per poi distinguersi anche in Mission: Impossible III (2006), Hot Fuzz (2007), Star System – Se non ci sei non esisti (2008), Star Trek (2009), Ladri di cadaveri – Burke & Hare (2010), Paul (2011), Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno (2011), Mission: Impossible – Protocollo fantasma (2011), Into Darkness – Star Trek (2013), La fine del mondo (2013), Mission: Impossible – Rogue Nation (2015), Star Wars: Il risveglio della Forza (2015), Star Trek Beyond (2016), Ready Player One (2018) e Mission: Impossible – Fallout (2018).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Pegg si fa inizialmente conoscere grazie alla partecipazione di serie come Faith in the Future (1996-1998), We Know Where You Live (1997) e Big Train (1998-2002). La vera notorietà arriva però con la serie Spaced (1999-2001), di cui è ideatore e sceneggiatore. Successivamente, in modo più sporadico, parteciperà a titoli come Band of Brothers – Fratelli al fronte (2001), Black Books (2004), Doctor Who (2005) e Mob City (2013). Nel 2019 recita poi nel ruolo di Hugh Campbell nella serie Amazon The Boys (2019). Nel 2020 sarà invece protagonista della serie Truth Seekers.

3. Si è distinto come doppiatore. In più occasioni l’attore si è dimostrato un abile doppiatore, ricoprendo tale ruolo per i film d’animazione L’era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri (2009), L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva (2012) e L’era glaciale – In rotta di collisione (2016), dove dà voce al personaggio di Buck. Ha poi partecipato al doppiaggio della serie Netflix Dark Crystal – La resistenza (2019).

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4. È un affermato sceneggiatore. Pegg è speso anche l’autore delle sceneggiature dei film in cui recita. Tra queste si annoverano quelle facenti parte della cosiddetta “Trilogia del Cornetto”, ovvero L’alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo. Ha poi contribuito alla scrittura di Paul, Star Trek Beyond e della serie Spaced.

Simon Pegg e Nick Frost

5. Hanno lavorato insieme in diversi film. Pegg è noto per la sua collaborazione con l’attore Nick Frost, con il quale ha recitato nei film che compongono la “Trilogia del Cornetto”. I due sono diventati celebri come formidabile coppia comica, e non nascondono la forte amicizia che li lega anche fuori dal set. Prossimamente torneranno a recitare insieme nella serie Truth Seekers, incentrata sulle disavventure di una squadra di investigatori del paranormale.

Parte delle cose che non sai di Simon Pegg

Simon Pegg in Star Trek

6. Non ha sostenuto alcun provino per il suo ruolo. Nei nuovi film dedicati a Star Trek, l’attore ricopre il ruolo di Scotty, membro dell’USS Enterprise. Pegg ha dichiarato di non aver sostenuto alcun provino per la parte, ma di aver semplicemente ricevuto una mail dal regista J. J. Abrams, il quale gli offriva la parte. L’attore ha poi dichiarato che avrebbe pagato pur di essere in quel film, accettando immediatamente il ruolo.

7. Ha lavorato sull’accento del proprio personaggio. Per dar vita a Scotty, personaggio noto per il suo accento scozzese, l’attore si è fatto aiutare da sua moglie, originaria di Glasgow, per poter risultare realistico a riguardo. Il lungo studio di Pegg è poi stato premiato dai fan, i quali hanno particolarmente apprezzato la sua versione del personaggio.

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Simon Pegg in Star Wars

8. Ha dato voce ad un personaggio nella saga. Appassionato di fantascienza, Pegg chiese al regista Abrams di poter partecipare anche con una piccola parte al film Star Wars – Il risveglio della forza. Questi gli assegnò il doppiaggio del personaggio Unkar Plutt, losco commerciante che si può ritrovare nelle prime scene del film, dove è intento in una trattativa con la protagonista Rey.

Simon Pegg: il suo patrimonio

9. È un comico molto pagato. Negli anni Pegg si è affermato come una delle personalità comiche più di rilievo all’interno dell’industria hollywoodiana, e grazie ai numerosi ruoli ricoperti come attore, doppiatore e sceneggiatore è arrivato a raggiungere il considerevole patrimonio di circa 25 milioni di dollari.

Simon Pegg: età e altezza

10. Simon Pegg è nato a Gloucester, in Inghilterra, il 14 febbraio 1970. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Simon Pegg: “Star Trek non potrà mai raggiungere il successo del MCU”

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In una recente intervista con Collider, Simon Pegg è tornato a parlare della saga di Star Trek, il cui futuro – almeno dal punto di vista cinematografico – è ancora avvolto nel più fitto mistero. Secondo l’attore e comico britannico – che ha interpretato Montgomery Scott in Star Trek (2009), Star Trek: Into Darkness (2013) e Star Trek: Beyond (2016), il franchise non potrà mai eguagliare il successo dei film dell’Universo Cinematografico Marvel, e questo probabilmente inciderà sull’eventuale realizzazione di altri film:

“Il fatto è che l’appeal di Star Trek è leggermente più di nicchia rispetto all’appeal, per esempio, dei film Marvel. Quei film fanno un sacco di soldi, hanno un pubblico veramente ampio e vanno molto bene”, ha dichiarato Simon Pegg. “Penso che Star Trek sia un po’ più di nicchia, quindi non raggiungerà mai quel tipo di numeri. Credo che la cosa più saggia da fare sia quella di non ricercare a tutti i costi il grande spettacolo, ma pensare piuttosto a qualcosa di contenuto, che richiami lo spirito della serie originale. Sì, sarebbe una cosa geniale da fare, e sono certo che probabilmente ne hanno anche discusso…”

E proprio a proposito del futuro della saga, anche in vista delle recenti serie Star Trek: Discovery (disponibile su Netflix) e Star Trek: Picard (disponibile su Prime Video), Pegg ha rivelato quanto segue: “Credo che la tv sia il contenitore ideale per la saga di Star Trek, al momento. La televisione si è evoluta davvero tanto. È divenuta col tempo qualcosa di sempre più vicino al cinema. Si tratta semplicemente di fruire di un determinato prodotto in modo diverso. Puoi comunque fare un sacco di cose interessanti, sembrare moderno e non spendere tanti soldi. Forse la tv è il formato ideale per Star Trek. D’altronde, è proprio da lì che la saga ha avuto inizio…”

LEGGI ANCHE – Star Trek: Simon Pegg critica Paramount per la gestione della saga

Di recente la Paramount aveva annunciato ufficialmente un nuovo film della saga di Star Trek affidato a Noah Hawley, creatore delle serie Fargo e Legion. A proposito del progetto (di cui non abbiamo avuto più aggiornamenti), Hawley aveva dichiarato: “Siamo ancora agli inizi. Si tratta di intraprendere una nuova direzione, ma è ancora tutto in fase di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda quali attori e personaggi saranno coinvolti e quali no. Non penso al mio film come ad un quarto capitolo di Star Trek… sarebbe riduttivo. Piuttosto, è un nuovo inizio.”

Simon Pegg sul set di Mission Impossible Ghost Protocol

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Simon Pegg sul set di Mission Impossible Ghost Protocol

MissionImpossible

Continuano le riprese di Mission: Impossible – Ghost Protocol: la troupe e il cast si trovano ora a Vancouver, Canada. Ora ecco che trapelano anche le prime immagini dal set di Simon Pegg, che sicuramente incuriosisce data la sua generale propensione a ruoli comico-demenziali.

Simon Pegg spietato e comico nel Trailer di Kill Me Three Times

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Kill Me Three TimesArriva il primo trailer di Kill Me Three Times, la nuova dark comedy che vede protagonista Simon Pegg nei panni dell’assassino Charlie Wofle.

Kill Me Three Times diretto da Kriv Stendersè prodotto da Laurence Malkin e Share Stallings (il team dietro Death at a Funeral e A Few Best Men) e Tania Chambers.

Pegg interpreta l’assassino, Charlie Wofle, che scopre di non essere l’unica persona che tenta di uccidere la sirena di un’assolata città (Alice Braga). Charlie si trova rapidamente al centro di tre storie di omicidi, caos, ricatto e vendetta. Il film si basa su una sceneggiatura originale firmata da James McFarland. Nel cast anche Sullivan Stapleton, Teresa Palmer, Callan Mulvey,  Luke HemsworthBryan Brown.

Simon Pegg ricrea una scena de L’Alba dei Morti Dementi per il Covid-19

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Nel 2004, Simon Pegg e Nick Frost sono stati protagonisti de L’Alba dei Morti Dementi, commedia horror di Edgar Wright, primo capitolo di quella che sarebbe poi diventata la celebre “Trilogia del Cornetto”, di cui fanno parte anche Hot Fuzz (2007) e La fine del mondo (2013).

Adesso, per cercare di sensibilizzare il più possibile la popolazione mondiale a rispettare le norme di distanziamento sociale a causa della pandemia di Covid-19, i due attori hanno pubblicato su YouTube un video in cui hanno ricreato proprio una celebre scena del film di Wright. Nel video, sia Pegg che Frost si trovano ognuno a casa propria, sono al telefono; i due hanno voluto ricreare la famosa scena del “piano di Shaun”, però al contrario: Pegg, infatti, ricorda a Frost che la decisione presa dal suo personaggio nel film (ossia, recarsi al pub Winchester e aspettare la fine dell’epidemia zombie), non si è rivelata una mossa intelligente; per questo motivo, adesso, è consigliabile “restare a casa e aspettare che tutto finisca e, magari, chiamare le persone a cui vogliamo bene e che si sentono sole”. 

È palese quanto tutta Hollywood si stia mobilitando per cercare di sensibilizzare il più possibile le persone sull’emergenza Coronavirus, dal momento che in molti – in diverse parti del mondo – sembrano ancora non rendersi conto della gravità della situazione e faticano a restare chiusi in casa, contravvenendo alle norme che sono state stabilite per cercare di arginare il più velocemente possibile il virus.

Potete vedere il video di Simon Pegg e Nick Frost di seguito:

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Chiaro omaggio al film L’alba dei morti viventi di George A. Romero, L’Alba dei Morti Dementi è un film del 2004 diretto dal regista Edgar Wright. Divisa tra la parodia e l’horror, la pellicola è in breve tempo diventata un vero e proprio cult, ricevendo un apprezzamento unanime da parte di critica e pubblico, e affermandosi come uno dei migliori prodotti a tema zombi degli ultimi anni.

Fonte: ScreenRant

Simon Pegg parla di Star Trek 3 e Star Wars VII

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Rallegratevi, Trekkies! L’ultimo sequel del franchise di Star Trek catturerà lo spirito della serie televisiva originale.

Simon Pegg, co-sceneggiatore e protagonista, ha rivelato a Comic Book Resources che Star Trek 3 avrà delle note più familiari rispetto ai due film precedenti.

“E’ strano arrivare e prendere il controllo di qualcosa di già avviato. Tutto quello che ho scritto in passato è sempre stato frutto di una mia idea, o comunque condivisa con Edgar [Wright] e Nick [Frost]. Con Star Trek è diverso, mi sto incamminando in un mondo che non mi appartiene, quindi è necessaria una certa dose di ripetto. Naturalmente tratto sempre tutto con il dovuto rispetto, ma in questo caso devo assecondare certe regole e rendere giustizia alla serie originale, senza essere troppo post-moderno o autoreferenziale. Devo puntare allo spirito della serie, e non riempire il film di citazioni in modo che la gente pensi: “Oh, sì, quello è un riferimento all’episodio tot”. E’ molto più di questo.”

Pegg, che tornerà a interpretare il capo ingegnere Scotty, ha anche detto che il nuovo film sarà infuso con lo stesso ottimismo e senso di avventura che ha caratterizzato le storie originali. “È una storia di avventura e ottimismo e divertimento, ed è lì che vogliamo arrivare, sai, dove nessun uomo è mai giunto prima,” ha detto. “Ma sì, questo è lo stato d’animo in questo momento”.

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Ha poi parlato anche di Star Wars: Il Risveglio della Forza, diretto da J.J. Abrams.

Nel cast di Star Trek 3 (ancora senza titolo) torneranno Chris Pine, Zachary Quinto, Simon Pegg, Karl Urban, Zoe Saldana e Anton Yelchin. Idris Elba è in trattative per interpretare il cattivo.

J.J. Abrams, che ha diretto i primi due episodi, figurerà come produttore. Ha passato il testimone al regista e sceneggiatore Roberto Orci, passato poi al regista di Fast Five Justin Lin.

L’uscita del film è previsto per luglio 2016.

Fonte: Variety

Simon Pegg nelle clip di Un’Occasione da Dio

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Simon Pegg nelle clip di Un’Occasione da Dio

Dal 3 settembre arriva al cinema Un’Occasione da Dio, con protagonista Simon Pegg. Il film vede la collaborazione dell’amato comico inglese con i Monty Pythom, John Cleese, Terry Gilliam, Michael Palin e Terry Jones, che doppiano, nel film, quattro alieni che, volendo distruggere la Terra, danno al corrotto pianeta un’altra possibilità, attribuendo a un umano qualsiasi (Pegg) i poteri di un Dio. Nel cast del film anche Kate Backinsale.

Ecco le clip:

Di seguito due featurette dal film:

Simon Pegg nella nuova featurette di Mission Impossible Rogue Nation

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In poco tempo il personaggio di Benji è diventato uno dei più amati del franchise di Mission Impossible. Merito soprattutto del suo interprete, Simon Pegg, che con eleganza inglese e tanta ironia si schiera al fianco del super agente Ethan Hunt/Tom Cruise.

Ecco la nuova featurette di Mission Impossible Rogue Nation in cui Benji è il protagonista:

Mission Impossible Rogue Nation è diretto da Christopher McQuarrie e vede nel cast, oltre a Tom Cruise, anche Jeremy Renner, Ving Rhames e Simon Pegg, che abbiamo già visto in precedenza in Mission Impossible Protocollo Fantasma.

Simon Pegg nel trailer di Man Up

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Simon Pegg nel trailer di Man Up

Ecco il trailer di Man Up, nuovo film con protagonista Simon Pegg e Lake Bell.

Man Up Simon Pegg Il film è diretto da Ben Palmer (The Inbetweeners) e uscirà nel cinema Uk il 29 maggio.

Nancy, una single, mentre si reca alla festa per l’anniversario di matrimonio dei suoi viene scambiata per l’appuntamento al buio di uno sconosciuto. Questo la porterà a trovare il ragazzo perfetto.

Fonte: WP

Simon Pegg ha nascosto l’alcolismo sul set di Mission: Impossible: “Impari a farlo senza che nessuno se ne accorga”

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Simon Pegg ha parlato dei suoi problemi personali, rivelando di aver nascosto il suo alcolismo mentre lavorava sul set di Mission: Impossible III negli anni 2000. L’attore ha discusso la questione in un recente episodio di “Desert Island Discs” della BBC, tramite The Guardian (via Variety). “Diventi molto subdolo quando c’è qualcosa del genere nella tua vita”, ha detto a Lauren Laverne, conduttrice del programma radiofonico.

Simon Pegg, che nella serie interpreta l’agente tecnico del FMI (Impossible Mission Force) Benji Dunn, ha rivelato di aver sviluppato una dipendenza dopo aver sofferto di una serie di problemi di salute mentale. Ha mantenuto la questione privata durante le riprese di Mission: Impossible III, che è stato distribuito nel 2006.

“Impari a farlo senza che nessuno se ne accorga perché prende il sopravvento su di te. Vuoi sostenerti e farai tutto il possibile per non essere fermato”, ha detto Simon Pegg. “Ma alla fine si arriva a un punto in cui non è più possibile nascondere il problema, ed è allora che, per fortuna, sono riuscito a tirarmi fuori da quella situazione.” Pegg attribuisce alla nascita di sua figlia, nel 2009, l’inizio del suo cammino verso la guarigione.

Mentre parlava con Laverne, Pegg ha anche condiviso alcuni dettagli sulla sua relazione con il protagonista del franchise di Mission: Impossible, Tom Cruise, accanto al quale è comparso in quattro film della serie e con il quale reciterà anche nei prossimi due capitoli conclusivi.

“Il mio rapporto con lui è molto semplice e amabile”, ha detto Pegg. “È sempre stata una relazione molto facile. Mi sono reso conto che quando incontri la persona vera piuttosto che la mitologia che si è costruita intorno a lei, si tratta di un’esperienza diversa. Voglio dire, ama [la fama] e la apprezza davvero. Lo sprona e gli dà energia”.

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.

Simon Pegg ed Edgar Wright ufficialmente al lavoro su un nuovo film insieme

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Il regista Edgar Wright (Baby Driver, Last Night in SoHo) e l’attore Simon Pegg, recentemente visto in Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno stanno lavorando insieme a un nuovo film che non sarà però un nuovo capitolo della cosiddetta Trilogia del Cornetto. Parlando con DiscussingFilm, Pegg ha infatti rivelato che lui e Wright avevano già avuto conversazioni riguardo un nuovo film anticipando che però non avrà però legami con nessuna delle loro precedenti collaborazioni.

Edgar è venuto a casa mia l’anno scorso e abbiamo iniziato a parlare di alcune idee“, ha detto Pegg. “Non sarà un altro film tipo la Trilogia del Cornetto in quanto quei film erano specificatamente una variazione sul genere, affrontavano l’idea del collettivo contro l’individuo. Ci sono alcuni tipi di coerenza tematica tra questi tre film che li rendono una trilogia: non è solo il gelato, è una serie di dettagli tematici collegati”.

Con quello che vogliamo realizzare ora, vogliamo essere completamente diversi da quanto fatto precedentemente. Non vogliamo realizzare un film d’azione, fantascienza o horror. Vogliamo realizzare un film che sia totalmente a sé stante, che esista al di fuori della Trilogia di Cornetto. Il mio desiderio, davvero, è fare qualcosa di super diverso“, ha spiegato Pegg. Non resta dunque che attendere ulteriori su questo nuovo progetto, che vedrà dunque Wright e Pegg tornare a lavorare insieme.

Che cos’è la Trilogia del Cornetto?

La Trilogia del Cornetto – a volte indicata anche come Three Flavours Cornetto Trilogy – è una serie antologica di tre film britannici diretti da Wright e co-scritti da lui insieme a Simon Pegg. Il primo, la commedia con zombie L’alba dei morti dementi, è stato rilasciato nel 2004, seguito dal poliziesco Hot Fuzz nel 2007 e dal fantascientifico La fine del mondo nel 2013. Tra i tre film non c’è continuità narrativa, ma in ognuno compare un cornetto gelato di uno specifico sapore.

In L’alba dei morti dementi il cornetto è al sapore di fragola, dal colore rosso vivace, correlato agli elementi sanguinosi e cruenti del film; in Hot Fuzz vi è il cornetto blu originale, per indicare l’elemento poliziesco; in La fine del mondo il cornetto rappresentativo è alla menta con granella di cioccolato, dal colore verde-marrone, per indicare l’elemento fantascientifico.

Simon Pegg ed Edgar Wright presto di nuovo insieme

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Simon Pegg e Edgar Wright, insieme a Nick Frost, hanno portato al cinema alcune delle migliori commedie degli ultimi anni. La Trilogia del Cornetto (L’alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo) è diventata un vero e proprio culto, mentre i fan chiedono a gran voce un nuovo progetto insieme.

Secondo quanto dichiarato da Simon PeggComingSoon, durante la ppromozione del suo ultimo film Terminal, la coppia Wright/Pegg potrebbe tornare alla ribalta molto presto.

Oh sì, è come un dato di fatto. L’unica ragione per cui non abbiamo già lavorato di nuovo insieme è solo tempismo. Io, Edgar e Nick [Frost] non siamo colleghi, siamo amici. Ci conosciamo da molto tempo e abbiamo una relazione che trascende il lavoro, ma se solo dovessimo rimanere insieme per un periodo prolungato faremo di nuovo un altro film. È solo che con i nostri vari impegni dobbiamo trovare il tempo per scriverlo, questo film, e metterlo insieme. Io e Edgar ne parliamo continuamente, e ogni volta che stiamo insieme iniziamo un brainstorming, abbiamo alcune idee che vogliamo sviluppare. È solo una questione di “quando”, non di “se”.

VIDEO CORRELATO

I fan saranno molto contenti, dal momento che la comicità intelligente e tipica delle storie realizzate da Pegg e Wright a quattro mani è celebre e amatissima. 

Di recente, Edgar Wright è tornato al cinema con Baby Driver – Il Genio della Fuga, film che lo ha portato fino agli Oscar 2018, mentre Simon Pegg è stato più impegnato in progetti importanti, come la Trilogia di Star Trek, di cui ha anche firmato la terza sceneggiatura, e quest’anno Ready Player One.

Simon Pegg e Nick Frost di nuovo a lavoro insieme

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Simon Pegg e Nick Frost di nuovo a lavoro insieme

Simon Pegg e Nick Frost stanno lavorando a un nuovo progetto insieme. I due comici inglesi sono stati resi celebri dalla Trilogia del Cornetto di Edgar Wright e da anni sono fedeli collaboratori, rappresentanti della migliore commedia inglese.

JoBlo ha avuto la possibilità di incontrare Nick Frost che ha confermato di essere a lavoro con Pegg.

“Simon e io stiamo lavorando a qualcosa. Stiamo cercando di fare qualcosa di speciale al momento. Si tratta di un lavoro in via di sviluppo e potremmo avere più informazioni in seguito, quest’anno. (…) Penso di voler lavorare a un progetto sci-fi. Una specie di storia di fantasmi, oppure una cosa tipo una commedia alla Monster of the Week. Con due ragazzi e una ragazza, come un X-Files, ma senza nessuna affiliazione, non saranno agenti governativi.”

Simon Pegg e Nick Frost di nuovo insieme per uno sci-fi

Le premesse sono senza dubbio interessanti e, per quanto riguarda il processo creativo, Frost ha proseguito: “Non siamo Judd Apatow o JJ Abrams, quindi ci sono ancora persone che ci dicono ‘dobbiamo vederlo prima’. Bisogna ancora superare qualche ostacolo. Tutti hanno un lavoro da fare e tutti hanno un’opinione su tutto. Ci sarà sempre qualcuno che ci dice cose e ci fa appunti con cui non saremo d’accordo. Ma credo che maturando si cominci a prestare più attenzione alle correzioni. Potrebbe valere la pena prenderle in considerazione.”

Oltre alla Trilogia del CornettoSimon Pegg e Nick Frost hanno lavorato insieme anche in Paul, film comico in cui i due interpretano due nerd inglesi in viaggio in America per partecipare al Comic Con di San Diego.

Simon Pegg e la Fine del Mondo

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In una recente intervista, Simon Pegg ha parlato del suo prossimo film, The World’s End: l’attore ha osservato come anche in questo caso, come in quelli dei precedenti Shaun of The Dead (La notte dei morti dementi) e Hot Fuzz, non si possa parlare in senso stretto di una parodia: Pegg ha affermato che da parte sua e del suo consueto collaboratore Edgar Wright vi era la volontà di evitare che il film fosse infarcito di citazione e riferimenti ad altri film, proprio per impedire che il lavoro venisse bollato come una semplice parodia.

Il protagonista del film, Gary (Pegg), riunisce un gruppo di amici (Paddy Considine, Martin Freeman, Eddie Marsan e Nick Frost) per completare un ‘pub crawl’ che avevano interrotto anni prima, quando l’apocalisse prende improvvisamente il via.

Con The World’End si completa la trilogia cominciata con Shaun of the Dead e proseguita con Hot Fuzz: Pegg ha sottolineato come i tre film formino una sorta di sequenza, in cui il primo rappresenta l’evoluzione, il secondo l’involuzione e il terzo… la rivoluzione. L’uscita del film è prevista per il prossimo 14 di agosto.

Fonte: Empire