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Michael Shannon: “Man of Steel un film socialmente rilevante”

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Nell’ambito del format di Variety Actors on Actors, Michael Shannon ha discusso con Adam Driver, il Kylo Ren di Star Wars – Il Risveglio della Forza, sull’importanza di avere blockbuster che sappiano unire intrattenimento e messaggi socialmente importanti.

“Guardo a Man of Steel come a un film socialmente rilevante e non necessariamente come a un cinecomic”, ha spiegato Shannon che in Man of Steel interpreta il Generale Zod. “Abbiamo la storia di una civiltà, di persone che vivono su un pianeta, ne sfruttano tutte le risorse e lo distruggono. Persone che ritengono che l’unica soluzione sia poi quella di andare a prendersi un altro pianeta”, ha aggiunto l’attore – ora al cinema in Animali Notturni di Tom Ford – offrendo un’inedita prospettiva alle motivazioni del suo personaggio.

“Lo puoi paragonare a un home run nel baseball: fare un grande, divertente film intriso d’azione che presenti sottotraccia un significato sociale più profondo”.

Fonte

Michael Shannon rimpiange l’uscita di Zack Snyder dal DCEU

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Il ruolo di Michael Shannon ne L’Uomo d’Acciaio e poi in Batman v Superman è stato decisivo. Il suo Zod non solo è stato il nemico di Superman, ma è anche servito da “base” per la nascita di Doomsday che, a tutti gli effetti, ha sancito definitivamente la nascita (ma anche la morte) dell’eroe di Krypton.

Molte volte l’attore si è trovato a parlare del film e del fatto che non era molto soddisfatto di ciò che aveva contribuito a realizzare, ma con il tempo la sua opinione sembra essersi mitigata, tanto che durante una recente intervista con JoBlo ha addirittura preso le parti di Zack Snyder.

Nel corso dell’intervista Michael Shannon ha dichiarato: “La mia parte preferita di L’Uomo d’Acciaio era la storia, i personaggi e la situazione. Nel mezzo di tutti i combattimenti e quant’altro, Zod è in realtà molto sincero con Superman, dal momento che gli spiega tutte le sue motivazioni, quello che ha sopportato e il desiderio di vedere ripristinata Krypton. Quei momenti in cui si collegano tra loro, quelli sono i momenti che mi interessano”.

Supergirl: Michael Shannon tornerà nei panni di Zod?

Sull’uscita di Snyder dal DCEU, Shannon ha dichairato: “Adoro lavorare con Zack Snyder e penso che sia molto triste – ha attraversato molte difficoltà di recente – non so cosa sia successo con l’intera faccenda della DC (…) Penso che sia un peccato. Voglio dire, la sua visione per L’Uomo d’Acciaio era incredibile, secondo me. Non so come sia andato tutto fuori dai binari, ma penso che sia un peccato.”

Ricordiamo che a fine lavorazione di Justice League, Zack Snyder si allontanò dal progetto a causa di seri problemi personali. Tuttavia, è stato poi detto che questi problemi molto seri erano solo la scusa di facciata per conflitti di produzione che hanno portato l’allontanamento di Snyder dal progetto.

Michael Shannon parla di Superman: man of steel

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Michael Shannon parla di Superman: man of steel

Michael Shannon intervistato da  Complex ha parlato della sua preparazione al ruolo del Generale Zod in Man of Steel, il nuovo film di Superman che Zack Snyder sta girando in questi giorni.

Ti sei immerso nei fumetti di Superman?
Assolutamente sì. Prima che iniziassero le riprese, ne ho parlato con Henry Cavill, che interpreta Superman, e lui mi ha svelato che c’è una applicazione che ti permette di scaricare l’intera serie di Superman.

C’è qualcosa di particolare che hai fatto per entrare nella mente di Zod e decidere quale approccio avere con questo personaggio?
Per me è sempre questione di sceneggiatura, trovo la maggior parte degli indizi e delle indicazioni per i personaggi nella sceneggiatura, in particolare se la sceneggiatura è forte. Poi devi solo utilizzare la tua immaginazione e cercare di capire le persone e provare quello che provano loro. Quando si interpreta qualcuno come Zod, non c’è molta ricerca da fare. Non è come andare dentro all’auto di un poliziotto assieme a lui, o lavorare in un bar, per provare cosa significa quel lavoro. Non c’è niente di simile a Zod, quindi è tutta questione di immaginazione. Ho pensato che il fatto che sia un generale possa essere un aspetto da esplorare, magari guardando altri generali, perché hanno tutti pressioni non comuni sulle spalle, e un modo di essere molto particolare. Così ho guardato ai generali dell’esercito che conosciamo, come il Generale Petraeus: ho guardato le loro interviste e ho cercato di catturare la loro natura.

Vi ricordiamo che L’Uomo d’Acciaio è prodotto da Christopher Nolan e Emma Thomas. Nel cast del film, oltre a Henry Cavill, anche Amy Adams, Diane Lane, Kevin Costner, Michael Shannon, Antje Traue, Russell Crowe, Julia Ormond, Christopher Meloni, Harry Lennix e Laurence Fishburne. Il film uscirà il 14 giugno 2013.

Michael Shannon nell’horror The Harvest

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Un horror firmato John McNaughton(Henry, pioggia di sangue): è The Harvestil nuovo progetto che vedrà protagonista Michael Shannon, affiancato da Samantha Norton. Basato su una sceneggiatura firmata da Stephen Lancellotti, il film vedrà i due attori nel ruolo di una coppia che lavora per una compagnia farmaceutica, con un figlio (Charlie Tahan), affetto da una rara malattia che lo costringe a vivere praticamente, in un ambiente del tutto incontaminato, l’arrivo nel vicinato di una ragazza (Natasha Callis), sembrerebbe offrirgli le speranze di una vita migliore; tuttavia, la sempre maggiore vicinanza trai due metterà in crisi il ‘mondo perfetto’ che la madre iperprotettiva ha edificato attorno al ragazzo, e da qui le cose prenderanno decisamente una brutta piega…

McNaughton ha affermato che questo è stato il primo copione horror ad attrarre il suo interesse in venticinque anni (ovvero: dai tempi di Harry, pioggia di sangue), facendogli decidere di tornare a lavorare sul genere, per quella che si preannuncia come una via di mezzo tra Hansel e Gretel e Chi ha paura di Virginia Woolf.

Michael Shannon nel frattempo si prepara a veder rilanciata la propria ventennale carriera grazie alla partecipazione a Man of Steel, nel ruolo dell’antagonista di Superman; Samantha Norton sarà prossimamente sugli schermi con la tecno-commedia Her.

Fonte: Empire

Michael Shannon in trattative per il nuovo film di Guillermo del Toro

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L’acclamatissimo attore Michael Shannon è entrato ufficialmente in trattative per interpretare un ruolo nel nuovo film di Guillermo del Toro, che racconterà una storia d’amore durante la Guerra Fredda. L’attore dovrebbe affiancare i gia confermati Sally Hawkins, Richard Jenkins, Octavia Spencer e Michael Stuhlbarg.

La pellicola che dovrebbe intitolarsi The Shape of Water sarà ambientato durante il 1963, con ogni probabilità la storia sarà avvolta da componente fantastica e le vicente storiche dovrebbero servire come sfondo. Il film sarà prodotto da del Toro insieme a per la Fox Searchlight insieme a Callum Greene, che ha lavorato sugli ultimi film del regista, “Pacific Rim” e “Crimson Peak.

Fonte The Wrap

Michael Shannon ha seguito la cerimonia degli Oscar da un pub – foto

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La 90ma edizione degli Oscar ha visto trionfare The Shape of Water come Miglior Film, e tutti gli attori insieme al regista Guillermo Del Toro sono saliti sul palco per ricevere l’ambita statuetta fra gli applausi del pubblico.

Tutti, tranne uno: Michael Shannon infatti era il grande assente della serata a causa di una produzione teatrale che lo vede impegnato in queste settimane a Chicago, ma ha trovato comunque il modo di stare vicino ai suoi colleghi seguendo la cerimonia da un pub.

Oscar 2018: tutti i vincitori, vince Guillermo del Toro con The Shape of Water

Qui sotto la foto che lo testimonia, pubblicata su Twitter.

michael shannon oscar

The Shape of Water: Michael Shannon preferisce lavorare con gli effetti speciali

Fonte: Twitter

Michael Shannon è Zod in Superman

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Michael Shannon è Zod in Superman

Michael Shannon è ufficialmente entrato a far parte del cast del Superman di Snyder. Il film si intitolerà Man of Steel e le riprese inizieranno a Vancouver la prossima estate.  Shannon, una nomination agli Academy Awards per Revolutionary Road, interpreterà il Generale Zod.“Zod non è solo uno dei nemici più formidabili di Superman – ha commentato Snyder – ma anche uno dei più significativi perché capisce Superman come nessun altro. Michael è un attore di grande talento, che riesce a proiettare sia l’intelligenza che la malizia di questo personaggio, il che lo rende perfetto della parte.”

Già parte del film sono: Henry Cavill (The Tudors) sarà Superman/Clark Kent, Amy Adams sarà Lois Lane, Diane Lane sarà Martha Kent e Kevin Costner suo marito Jonathan. Il film ha un cast tecnico se possibile di qualità ancora superiore a quello artistico: Nolan compare come autore della storia e in veste di produttore, mentre la sceneggiatura è stata scritta di David S. Goyer.

Fonte: Badtaste

Michael Shannon e Nick Kroll nel cast di Loving

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Michael Shannon e Nick Kroll si uniscono al cast di Loving, diretto da Jeff Nichols. Il film, ispirato al documentario di Nancy Buirski “The Loving Story”, racconta la vicenda di una coppia interrazziale condannata al carcere in Virginia nel 1958 per essersi sposata.
Ad interpretare i protagonisti, saranno Joel Edgerton (Black Mass) e Ruth Negga (World War Z), rispettivamente Richard e Mildred Loving. I due, colpevoli di essersi uniti in matrimonio, vengono arrestati, gettati in carcere ed esiliati dallo stato in cui sono sempre vissuti. Combatteranno per difendere la loro unione e il loro diritto di tornare a casa come una famiglia.

Nel cast anche Jon Bass (Big Time in Hollywood, FL), Marton Csokas (The Equalizer) e Bill Campo (Black Mass). Nick Kroll sarà Bernie Cohen, Bass sarà Phil Hirschkop, Csokas lo sceriffo Brooks e Camp impersonerà Frank Beazley. Michael Shannon interpreterà Grey Villet, il fotografo della rivista LIFE autore degli iconici scatti dei Lovings nel 1965.
Shannon è collaboratore di vecchia data di Nichols (è apparso in tutti i film), mentre Edgerton e Camp hanno recentemente lavorato col regista per Midnight Special, film atteso per il prossimo anno.

Colin FirthColin Firth e Ged Doherty producono il film assieme alla Buirski, a Sarah Green e Peter Saraf e Marc Turtletaub di Big Beach. Brian Kavanaugh-Jones, Jack Turner e Jared Ian Goldman sono produttori esecutivi.
“Le parole ‘inizio delle riprese’ e il nome di Jeff Nichols mi fanno girare la testa. Ho sognato di fare questo film per anni e sono entusiasta che prenda vita con questo cast incredibile “, fa sapere Firth.
Le riprese del film sono attualmente in corso in Virginia.

Fonte: The Wrap

Michael Shannon e Joel Edgerton nella prima foto di Midnight Special, lo sci-fi di Jeff Nichols

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Arriva la prima foto ufficiale di Midnight Special, l’annunciato sci-fi di Jeff Nichols con protagonisti Michael Shannon, Kirsten Dunst, Adam Driver, Joel Edgerton, e Sam Shepard.

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L’acclamato regista di Take Shelter e Mud si cimenta con il genere in quello che è tutt’ora un vero e proprio mistero. Infatti non si sa molto sul film, se non che due genitori scoprono di avere un figlio dotato di potere soprannaturale e quando inziano ad avere a che fare con tali doni, la famiglia è costretta a mettersi in fuga da estremisti religiosi e polizia loca.e

L’immagine arriva da EW e lo stesso regista ha commentato sostenendo che sarà un film di fantascienza simile ad una caccia ed ha citato alcuni riferimenti come Incontri ravvicinati del terzo tipo, ET, Starman come fonti d’ispirazione.

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Midnight Special arriverà al cinema il 18 Marzo 2016 negli USA.

Via Collider

Michael Shannon e Imogen Poots nel trailer di Frank & Lola

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Michael Shannon e Imogen Poots nel trailer di Frank & Lola

Arriverà il 9 dicembre nelle sale americane Frank & Lola, il thriller psicologico con Michael Shannon e Imogen Poots diretto da Matthew Ross.

Michael Shannon e Imogen Poots nel trailer di Frank & Lola

Durante la notte di Halloween, Frank (Shannon), chef in un ristorante di Las Vegas, si innamora di Lola (poots), una ragazza appena arrivata in città. Ma Lola si dimostra subito tanto misteriosa quanto bella, quasi pericolosa. Per Frank, l’amore diventa il primo passo verso l’ossessione, che lo posterà al tradimento e infine alla ricerca intorno a mezzo mondo, dalla città della Luci ad un altra Vegas, a Parigi, in cerca di vendetta.

Frank e Lola è diretto da Matthew Ross e vede nel cast Michael Shannon, Imogen Poots, Michael Nyqvist, Justin Long e Rosanna Arquette.

Michael Rosenbaum star del pilot Impastor

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Michael RosenbaumSarà l’attore Michael Rosenbaum noto per la sua interpretazione di Lex Luthor, in Smallville  ad interpretare il ruolo da protagonista nel pilot della nuova serie annunciata, Impastor. L’attore interpreterà per la prima volta un prete in quella che è commedy irriverente creata da Christopher Vane (Suddenly Susan, Bill Engvall).

Impastor racconterà di un nuovo pastore gay che viene assunto a guida di una Chiesa in un quartiere molto malfamato di una piccola città.

Michael Rosenbaum dopo Smalville è stato tra i protagonisti dello show Breaking In di Will Farrell e nella serie Mission Controllo della NBC. Per lui dunque è un gradito ritorno.

Fonte: TvLine

Michael Rosenbaum spera di tornare nel MCU

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Michael Rosenbaum spera di tornare nel MCU

Michael Rosenbaum ha partecipato a Guardiani della Galassia Vol. 2 nei panni di Martinex e al fianco di Sylvester Stallone, nei panni di Stakar, e Aleta Ogord, Krugarr, Charlie-27 e Mainframe a completare la squadra dei Guardiani originali.

Adesso, in un tweet, Rosenbaum ha dichiarato che spera di avere un’altra chiamata da James Gunn, esprimendo il desiderio di tornare, magari in Guardiani 3, al fianco di Stallone.

Al momento sappiamo che il Vol. 3 sarà diretto da Gunn e che il regista sta scrivendo la sceneggiatura per quello che sarà il film conclusivo della sua personale trilogia.

Guardiani della Galassia Vol. 3: lo sviluppo dipenderà da Avengers 3 e 4

James Gunn tornerà a scrivere e dirigere Guardiani della Galassia Vol. 3, e al suo fianco ci saranno anche i protagonisti del film, presumibilmente, a seconda di come si svilupperanno le varie storyline in Avengers 3 e 4.

Michael Rosenbaum è stato contattato per interpretare Lex Luthor in un altro progetto DC

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Michael Rosenbaum ha avuto un ruolo importante in Smallville durante le prime sette stagioni della serie ma, alla scadenza del suo contratto, ha deciso di dedicarsi ad altri progetti. La serie televisiva della DC ha tentato di continuare la storia di Lex Luthor – con risultati alterni – e l’attore è poi tornato per un piccolo ruolo nel gran finale. Per lui e Smallville è dunque finita lì, almeno fino all’evento Crisis on Infinite Earths di The CW. In quell’occasione, Tom Welling ha ripreso il suo ruolo di Clark Kent insieme alla Lois Lane di Erica Durance, ma non c’era traccia del Lex di Rosenbaum.

Parlando con Screen Rant, l’attore ha ora spiegato la sua decisione di rifiutare un ruolo cameo nell’epico crossover. “C’è spazio per un solo Lex. Se stanno facendo questa storia del multiverso, non voglio stare con altri Lex“, ha detto Rosenbaum, riferendosi probabilmente ai piani per il suo Lex di incontrare la versione di Jon Cryer. “Se vogliono mostrarmi in un altro regno, mondo o universo, bene, e poi avere l’altro me in un altro universo, va bene“.

Non mi piaceva molto l’idea di avere il mio Lex e altri Lex, non era una cosa che mi interessava. Credo che il motivo per cui non l’ho fatto sia stato perché mi hanno praticamente detto: ‘Ehi, stiamo girando questo prossimo qualunque cosa. Non abbiamo una sceneggiatura. Questo è quello che ti stiamo procurando. Ci stai o no?” E io ho detto: “Non ci sto”. Non c’erano soldi, non c’era un copione, non mi dicevano cosa stava succedendo“.

Michael Rosenbaum sarà Lex Luthor in un altro progetto?

In un’altra parte dell’intervista, Michael Rosenbaum ha confermato che gli è stato chiesto di interpretare Lex in “un’altra serie” e, sebbene non abbia voluto dire di cosa si trattasse, sembra che abbia preso seriamente in considerazione la possibilità di interpretare un’altra versione dell’iconico cattivo dei fumetti. “Mi stavano considerando per un altro show, per interpretare Lex Luthor“, ha rivelato. “Non dirò per quale motivo, ma mi volevano e credo che alla fine non abbia funzionato. Ma ero lusingato. C’era un’altra cosa che ho rifiutato e che non è stata accettata. Ma ho incontrato tutti, solo per rispetto“.

Sono stato onorato, perché è sempre bello ricevere un’offerta, ma era il tipo di ruolo per cui bisognava truccarsi, e probabilmente si trattava di un paio d’ore di trucco ogni mattina. Non posso dire cosa fosse, ma ho detto: “No, grazie. Non lo farò per uno show”. Per un film, si avrei preso in considerazione qualcosa! È questo il punto: se devi interpretare Lex Luthor per due o tre mesi per un film, non c’è niente di male a rasarsi la testa! È un po’ diverso radersi la testa per sette anni“.

Difficile non chiedersi quale fosse questo progetto misterioso, anche se Superman & Lois sembra una forte possibilità. Dopo Crisis On the Infinite Earth, quella serie si svolge in una realtà tutta sua e ha sostituito il Jon Cryer di Supergirl con Michael Cudlitz nel ruolo di Lex. La presenza di Michael Rosenbaum nel ruolo di Lex sarebbe stata una bella sorpresa per i fan. Ad ogni modo, all’inizio di questa settimana, l’attore ha parlato della sua speranza di tornare prima o poi nei panni di Lex in una serie animata o in un film tratto da Smallville.

Michael Rooker: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Rooker: 10 cose che non sai sull’attore

Resosi celebre tanto al cinema quanto in televisione per i suoi ruoli, l’attore Michael Rooker ha conquistato i cuori dei suoi fan, rivelando sempre l’animo gentile dei suoi personaggi. Brillante caratterista, Rooker ha così avuto modo di lavorare insieme a celebri attori e importanti registi, costruendosi una carriera degna di nota.

Ecco 10 cose che non sai di Michael Rooker.

Michael Rooker: i suoi film

1. Ha recitato in celebri cinecomic. L’attore debutta al cinema nel 1986 con il film Henry, pioggia di sangue, e recita poi in Mississippi Burning (1988), Nico (1988), JFK – Un caso ancora aperto (1991), Le metà oscura (1993), Generazione X (1995), Costretti ad uccidere (1998), Il collezionista di ossa (1999), The Replicant (2001), Slither (2006), Jumper (2008), e Super – Attento crimine!!! (2010). Ottiene poi grande popolarità ricoprendo il ruolo di Yondu nel cinecomic Marvel Guardiani della Galassia (2014), e riprende il ruolo nel sequel Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017). Tra gli ultimi film a cui ha preso parte si annoverano L’angelo del male – Brightburn (2019), Fantasy Island (2020) e Fast & Furious 9 (2020). L’attore sarà inoltre nel cast dell’atteso reboot di The Suicide Squad, atteso per il 2021.

2. Ha recitato in celebri serie TV. Nel corso degli anni l’attore ha preso parte a celebri prodotti televisivi, come le serie TV CSI: Miami (2003), Law & Order (2008), Chuck (2008) e Criminal Minds (2009). Dal 2010 è nel cast della celebre serie zombi The Walking Dead, ricoprendo il ruolo di Merle Dixon, rimanendovi per tre stagioni, fino al 2013. Nel 2019 partecipa invece alla terza stagione della serie True Detective, recitando accanto all’attore Mahershala Ali.

Michael Rooker è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 852 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi sue curiosità per i fan, come anche diverse immagini promozionali sui suoi progetti da interprete.

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Michael Rooker in True Detective

4. Ha mantenuto segreto il suo casting. Nella terza stagione della serie True Detective, l’attore ha ricoperto per alcuni episodi il ruolo di un miliardario di nome Hoyt. La cosa è stata svelata nel momento in cui in uno degli episodi viene mostrata una foto con il volto dell’attore. Per preservare la sorpresa e il mistero circa il suo personaggio, Rooker, d’accordo con la produzione, non ha rilasciato notizie circa il suo casting, cogliendo di sorpresa i fan.

Michael Rooker in The Walking Dead

5. Ha smentito delle false voci. Tramite il proprio social network Instagram, l’attore ha smentito le voci secondo cui il suo personaggio in The Walking Dead sarebbe stato fatto morire per evitare che l’attore chiedesse un aumento del compenso. Rooker ha precisato l’inesattezza di queste affermazioni, ribadendo come la morte di Merle fosse prevista sin dall’inizio.

6. Ha suggerito il proprio finale perfetto. Durante una convention dedicata alla serie, l’attore ha affermato che nella sua idea la serie dovrebbe concludersi con il personaggio di Carl, ormai cresciuto, che racconta quanto fino a quel momento visto, lasciando intendere che tutte le stagioni non sono altro che il suo ricordo del passato.

Michael Rooker in Guardiani della Galassia

7. Hanno cambiato look al suo personaggio. Nei fumetti il personaggio di Yondu ha un taglio di capelli alla Mohawk. Il regista James Gunn tuttavia decise di non dare a Rooker una simile parrucca temendo che potesse essere un ostacolo alla sua recitazione, rendendo goffo il personaggio.

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8. Aveva espresso interesse per un altro personaggio. Prima di essere scelto per il ruolo di Yondu, l’attore aveva espresso interesse per doppiare la voce di Rocket. Fu indetta anche una grande petizione online da parte dei fan, affinché l’attore ottenesse la parte. Questa fu però assegnata all’attore Bradley Cooper.

9. È stato lodato per la sua scena a petto nudo. In Guardiani della Galassia Vol. 2, l’attore compare senza maglietta in una scena. Ciò non è stato fatto senza motivo, in quanto la scena aggiunge vulnerabilità al personaggio di Rooker, sviluppandone l’arco narrativo.

Michael Rooker: età e altezza

10. Michael Rooker è nato a Jasper, in Alabama, Stati Uniti, il 6 aprile 1955. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Michael Rooker, i Guardiani, Yondu e il Twerking

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Michael Rooker, i Guardiani, Yondu e il Twerking

Straordinario interprete di Merle in The Walking Dead, Michael Rooker arriverà sul grande schermo nei panni (blu) di Yondu, personaggio dei Guardiani della Galassia che rappresenta un momento molto importante nella vita di Star Lord (Chris Pratt). L’attore, impegnato come le sue co-star a promuovereil film, è stato intervistato da Clevver Movies e il risultato è davvero esilarante. Guarda il video dell’intervista:

http://youtu.be/ykcMc9mTIC4

Yondu Michael RookerTrama: L’audace esploratore Peter Quill è inseguito dai cacciatori di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato Ronan, Quill è costretto a una scomoda alleanza con quattro improbabili personaggi: Rocket, un procione armato; Groot, un umanoide dalle sembianze di un albero; la letale ed enigmatica Gamora e il vendicativo Drax il Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata battaglia per salvare il destino della galassia.

Il film è atteso negli USA il 1 Agosto del 2014 in 3D. Tutte le news sul film nella nostra scheda: Guardians of the GalaxyNel cast del film diretto da James Gunn ci sono Chris PrattDave BautistaGlenn CloseLee PaceMichael RookerOphelia Lovibond, Zoe Saldana, Benicio Del Toro e Vin Diesel, con Bradley Cooper e Vin Diesel che presteranno rispettivamente la voce a Rocket Raccoon e Groot.

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Michael Rooker protagonista del franchise Monster Problems

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Michael Rooker protagonista del franchise Monster Problems

Chi ha conosciuto Michael Rooker solo di recente, è probabile che lo abbia incontrato in Guardiani della Galassia (e sequel) nel ruolo di Yondu. Nel secondo film della Marvel, il personaggio ha un ruolo decisamente importante, e anche nel finale segna in maniera fondamentale lo svolgimento della storia.

Oppure poco prima, quando Rooker era ancora nel cast della serie di successo The Walking Dead, nei panni di Merle Dixon, fratello di Daryl (Norman Reedus). Tuttavia, sembra abbastanza sicuro affermare che Michael Rooker è “quel tipo che compare in tutti i film di James Gunn”.

Indipendentemente dalla performance per la quale lo ricordate meglio, Rooker sarà presto conosciuto per il suo ruolo da protagonista in una serie di film intitolata Monster Problems. Protagonista del cast insieme a Dylan O’Brien di The Maze Runner, il personaggio di Rooker sarà un esperto cacciatore di nome Clyde che insegna al personaggio di O’Brien, Joel Dawson, come sopravvivere all’apocalisse dei mostri.

La sceneggiatura è di Brian Duffield e Matthew Robinson, ed è stata descritta come una storia di formazione in un mondo post-apocalittico gestito da mostri. Il film è prodotto da Shawn Levy alla 21 Leaps e sarà diretto da Michael Matthews di Five Fingers for Marseilles.

Più di recente, Rooker ha partecipato alla terza stagione, di discreto successo, di True Detective, per la HBO.

Michael Rocker: il licenziamento di James Gunn è “terribile”

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Anche Michael Rooker si è finalmente espresso in merito al licenziamento di James Gunn da parte di Disney, a seguito del riemergere di vecchi tweet del regista che proponevano messaggi omofobi, violenti e maschilisti (qui potete scoprire tutti i dettagli).

Rooker, che ha interpretato Yondu nei primi due film dei Guardiani della Galassia, ha detto che la decisione della Disney di licenziare James Gunn, a causa di tweet così vecchi, è stata “terribile“. Intanto, Gunn si è spostato a lavorare su un altro progetto di supereroi, per la DC Comic. Si tratta di Suicide Squad 2, che il regista di Super scriverà e dirigerà.

Dopo il licenziamento di Gunn, il cast protagonista di Guardiani della Galassia ha rilasciato una dichiarazione di supporto al filmmaker, chiedendo alla Disney di tornare sui suoi passi. Anche il cast di supporto di Guardiani della Galassia Vol. 3, Kurt Russell, David Hasselhoff, e Michelle Yeoh, ha espresso il suo disappunto per la decisione e il sostegno al regista. Rooker, che ha sempre collaborato con Gunn anche prima che arrivasse nel franchise dei Guardiani, ha adesso espresso la stessa posizione dei suoi colleghi.

Durante la sua apparizione al Walker Stalker ad Atlanta (via Comicbook), Rooker ha condiviso i suoi pensieri sulla sfortunata vicenda del suo buon amico e frequente collaboratore. Anche se i suoi pensieri non sono stati netti e “violenti” come quelli di Dave Bautista, ha dichiarato: “È terribile, vero? Ma indovina un po’? Lui è già al lavoro su qualcosa di grnade. Suicide Squas, giusto? Lo sta scrivendo e lo dirigerà.”

Michael Rooker e James Gunn sono così legati che Gunn aveva dichiarato, all’indomani dell’uscita di Guardiani della Galassia Vol. 2, che non sapeva se sarebbe tornato a dirigere il terzo perché quello sarebbe stato il primo film in cui non avrebbe potuto dirigere Rooker, il cui personaggio, Yondu, era morto nel secondo episodio per salvare la vita di Star Lord. “Grazie” alla Disney, Gunn non dovrà fare a meno del suo amico, che anzi potrebbe trovare un posto in Suicide Squad 2.

Michael R. Roskam dirigerà Animal Rescue

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Cambio della guardia alle redini di Animal Rescue, film tratto da un breve racconto di Dennis Lehane, adattato dallo stesso per il grande schermo. Il belga Michael R. Roskam (Bullhead) ha ricevuto il testimone da Neil Burger, il cui interesse, emerso nello scorso giugno è poi sfumato, a seguito della sua partecipazione ad un altro progetto (Divergent).

Dopo aver salvato un cucciolo abbandonato in un bidone della spazzatura, il protagonista di Animal Rescue diventa oggetto della persecuzione del precedente proprietario dell’animale, non proprio sano di mente; come se non bastasse, in seguito si ritrova anche invischiato in una cospirazione criminale.

Il progetto è portato avanti da Fox Searchlight e Chernin Entertainment; il ruolo del protagonista è già stato offerto a Tom Hardy, ma al momento non vi sono ancora conferme riguardo il raggiungimento di un accordo. Roskam nel frattempo è al lavoro sia su un episodio pilota per la HBO che su The Tiger, adattata dall’omonimo romanzo di John Valliant da Guillermo Arriaga (Babel).

Fonte: Empire

Michael Pitt: “Volevo lavorare con Cahill perchè è giovane”

Michael PittIl film di Mike Cahill, Another’s Earth, del 2011, non è stato un successo come tutti coloro che hanno lavorato alla sua realizzazione avevano preventivato. Tuttavia, sembra che questo bistrattato sci-fi abbia raccolto dalla sua un piccolo manipolo di ammiratori.

Tra questi ci sarebbe Michael Pitt, che aveva incontrato Cahill per un caffè a Brooklyn pochi anni fa. Ora, Cahill ha presentato pochi giorni fa il suo nuovo film, I origins, presso il Sunshine Theater, che narra le vicende di uno scienziato che, studiando il funzionamento dell’occhio umano, effettua una scoperta sensazionale. Sembrerebbe che Cahill abbia rimuginato da parecchio tempo su questo film, indeciso se lavorarci su, oppure no.

E proprio grazie al legame di amicizia che li unisce, Pitt ha ottenuto la parte dello scienziato. Lo stesso Pitt ha recentemente dichiarato: “Ho lavorato con un sacco di registi affermati, così ho voluto lavorare con qualcuno più giovane, un aspetto importante, visto ciò che sta accadendo nel mondo del cinema in questo momento…Ho sempre voluto interpretare il ruolo di uno scienziato. E’ stato per molto tempo il mio piccolo segreto.”

Dopo la prima, Cahill e i suoi ammiratori-celebrità, tra cui Jason Reitman, Zosia Mamet, Jonathan Ames, Josh Pais e Mackenzie Davis, si sono rinchiusi nell’hotel Bowery, dove hanno festeggiato con champagne, salumi,molti piccoli panini e gelato al biscotto.

Fonte: Variety.com

Michael Pitt presenta Boardwalk Empire

Michael Pitt presenta Boardwalk Empire

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Alla presentazione della serie TV, Boardwalk Empire del regista Terence Winter (I Soprano), al Festival del Cinema di Roma, c’era Michael Pitt (The Dreamers di Bertolucci) il quale può dire poco del suo personaggio Jimmy Darmody, per non svelare segreti della serie: “Il mio Jimmy Darmody è un ragazzo che tornato dalla Grande Guerra, si guarda in giro e nota come i suoi coetanei hanno già trovato la strada del successo mentre lui ancora tentenna; il lavoro non c’è e la strada malavitosa sembra la più abbordabile”.

Michael Pitt nel biopic su Mary Pickford

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Michael Pitt prenderà parte a The First, biopic dedicato all’attrice Mary Pickford, stella di prima grandezza della Hollywood dei tempi del muto, che non solo contribuì alla definizione stessa del concetto di star hollywoodiana, ma andò oltre il grande schermo, contribuendo a fondare la United Artist assieme a personaggi del calibro di Charlie Chaplin, Douglas Fairbanks e D.W. Griffith. Il film, scritto e diretto da Jennifer DeLia, utilizzerà alcune rare riprese, concesse dalla Pickford Foundation, Michael Pitt interpreterà Owen Moore, primo marito della protagonista il cui ruolo sarà affidato a Lily Rabe (American Horror Story).

Il film narerrà l’ascesa dell’attrice, canadese di nascita, nel firmamento hollywoodiano, che le valse l’appellativo di ‘la fidanzatina d’America’, fino alla sua entrata nella ‘stanza dei bottoni’ con la fondazione della United Artist, soffermandosi anche sulla sua vita sentimentale: l’attrice diede scandalo avviando una relazione con Douglas Fairbanks mentre era ancora sposata col primo marito; per il ruolo dell’attore si era fatto inizialmente il nome di Jude Law, ma in seguito non sono arrivate conferme. L’avvio delle riprese è previsto per il 2013.

Fonte:  CinemaBlend

Michael Peña: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Peña: 10 cose che non sai sull’attore

Dopo una lunga gavetta, Michael Peña è oggi un attore apprezzato da critica e pubblico, capace di destreggiarsi tra prodotti commerciali, piccoli film indipendenti e opere d’autore. Sempre pronto a reinventarsi, Peña ha saputo conquistare il cinema hollywoodiano anche grazie alla sua simpatia, che sa perfettamente riportare in molti dei ruoli da lui ricoperti.

Ecco 10 cose che non sai di Michael Peña.

Michael Peña carriera

1. I film. Il debutto cinematografico dell’attore avviene nel 1994, con il film indipendente Un orsetto per amico. Successivamente prende parte a Star Maps (1997), Fuori in 60 secondi (2000), The Calcium Kid (2004), Crash – Contatto fisico (2004), e Million Dollar Baby (2004), dove recita accanto a Clint Eastwood, Morgan Freeman e Hilary Swank. Da qui la sua fama cresce, e partecipa a importanti film come Babel (2006), World Trade Center (2006), Leoni per agnelli (2007), My Son, My Son, What Have You Done (2009), End of Watch – Tolleranza zero (2012), Gangster Squad (2013), American Hustle (2013), Fury (2014), Ant-Man (2015), The Martian (2015), Collateral Beauty (2016), Ant-Man and the Wasp (2018), Extinction (2018), Il corriere – The Mule (2018) e Dora e la città perduta (2019).

2. Le serie TV. Particolarmente ricca è anche la carriera televisiva dell’attore, che negli anni ha preso parte a serie come Pacific Blue (1996), Profiler – Intuizioni mortali (1999), Felicity (2000), The Twilight Zone (2003), ER – Medici in prima linea (2003), The Shield (2005), Gracepoint (2014) e Narcos: Messico (2018), dove interpreta l’agente DEA Enrique Camarena.

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Michael Peña Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 265 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma non mancano anche foto tratte dai set a cui l’attore prende parte o foto promozionali dei suoi futuri progetti.

Michael Peña moglie

4. E’ sposato. L’attore è sposato dal 2006 con Brie Shaffer. La coppia ha avuto un figlio nel 2008, chiamato Roman. Dalla nascita del figlio l’attore ha alternato film complessi a film di maggiore intrattenimento, desideroso di poter mostrare al figlio il suo lavoro.

Michael Peña Ant-Man

5. Ha un ruolo nel film Marvel. Tra i personaggi più amati del cinecomic con protagonista Paul Rudd, vi è quello di Louis, interpretato da Michael Peña. L’attore si è dichiarato entusiasta dell’arco narrativo intrapreso dal personaggio, che se nel primo film era un piccolo criminale, nel sequel del 2018 inizia a diventare una persona migliore, alla ricerca di un proprio posto nella società.

Michael Peña Narcos: Messico

6. Ha avuto difficoltà a interpretare il personaggio. L’attore ha indicato il ruolo dell’agente DEA Camarena come uno dei più difficili della sua carriera. L’attore si è trovato a dover interpretare un simbolo della lotta contro i cartelli messicani, e la mancanza di fonti di prima mano ha reso difficile scoprire la vera personalità dell’agente.

7. Ha studiato la storia del Paese. Peña è figlio di immigrati messicani, e ha dichiarato che prendere parte alla serie gli ha permesso di studiare meglio il Paese dal quale i suoi genitori sono emigrati. Si è inoltre dichiarato stupito del modo in cui i film americani raffigurino i messicani, secondo quella che per lui è una rappresentazione non veritiera.

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Michael Peña Netflix

8. E’ protagonista di un nuovo prodotto Netflix. Dopo essere stato protagonista della serie Narcos: Messico, prodotto originale Netflix, l’attore tornerà nuovamente sulla celebre piattaforma streaming con il film Extinction, horror fantascientifico dove Peña interpreta un uomo tormentato dal sogno ricorrente di perdere la sua famiglia.

Michael Peña patrimonio

9. Ha raggiunto ottimi guadagni. Superati gli anni di gavetta, l’attore ha raggiunto in fretta il successo, e grazie ai suoi numerosi ruoli in film e serie di grande rilievo, ha raggiunto un patrimonio stimato di 12 milioni.

Michael Peña età e altezza

10. Michael Peña è nato a Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, il 13 gennaio 1976. L’altezza complessiva dell’attore è di 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Michael Pena racconta la sua esperienza sul set di Tom & Jerry

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In occasione dell’arrivo in streaming di Tom & Jerry, ecco cosa ha raccontato Michael Peña sulla sua esperienza nel film di Tim Story, targato Warner.

Tom & Jerry, il film diretto da Tim Story con i due iconici rivali protagonisti in un’avventura inedita, arriva in Italia in esclusiva digitale da giovedì 18 marzo, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su tutte le principali piattaforme digitali.

Tom & Jerry, recensione del film di Tim Story

Tom & Jerry è interpretato da Chloë Grace Moretz (“Cattivi Vicini 2”, “La Famiglia Addams”), Michael Peña, (“Cesar Chavez”, “American Hustle”, “Ant-Man”), Colin Jost (“Single ma non troppo”, “Saturday Night Live”), Rob Delaney (“Deadpool 2”, “Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Pallavi Sharda (“Lion”), Jordan Bolger (“Peaky Blinders”), Patsy Ferran (“Darkest Hour”), Nicky Jam (“Nicky Jam: El Ganador”), Bobby Cannavale (“The Irishman”, “Ant-Man and the Wasp”), Lil Rel Howery (“Judas and the Black Messiah”, “Angry Birds 2 – Nemici amici per sempre”), e Ken Jeong (“Crazy & Rich”, “Una Notte da Leoni”, “Transformers 3”).

Michael Pena nel cast di The Vatican Tapes

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Michael Pena è entrato nel cast di The Vatican Tapes, film che possiede dettagli ancora troppo scarni per creare aspettative consistenti, ma vanta una trama che, se sviluppata a dovere, potrebbe uscire dall’alone di banalità che per ora la contraddistingue. Sappiamo solo che viene ritrovato un nastro segreto in Vaticano  contenente il video di un esorcismo andato a finire male e da lì seguiranno eventi poco piacevoli. Un horror/thriller esoterico per definirlo con le informazioni che abbiamo ora.

Michael Pena

L’attore di origini messicane Pena, reduce dal doppiaggio del film d’animazione Turbo, che ancora deve uscire, ma anche dal corale Gangs of  Squad e da End of Watch – Tolleranza Zero. Un periodo molto prolifico e impegnato. Nel film dovrebbe interpretare tale Padre Lozano.

Il film sarà diretto da Mark Neveldine, già co-regista, insieme a Brian Taylor, di Crank e Ghost Rider – Spirito di Vendetta. Nel cast sono già presenti anche Djimon Hounsou, Dougray Scott, Kathleen Robertson, Peter Andersson, John Patrick Amedori e Alex Sparrow.

The Vatican Tapes dovrebbe arrivare nel 2014, ma non si conoscono date ufficiali visto che è ancora in fase di pre-produzione.

Fonte: Empire Online

Michael Peña entra nel cast del film su Tom e Jerry

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Michael Peña entra nel cast del film su Tom e Jerry

Dalle formiche a…topi e gatti: Michael Peña “lascia” momentaneamente l’universo Marvel di Ant-Man per interpretare l’antagonista principale di Tom e Jerry, nuovo adattamento cinematografico dei classici d’animazione targati Hanna-Barbera affidato alla regia di Tim Story (I Fantastici 4, Un poliziotto ancora in prova).

A confermare la notizia è Deadline, ricordando che nel cast è stata già confermata Chloe Grace Moretz nei panni di Kayla, la ragazza che lavorerà nell’elegante Park Hotel gestito proprio dal personaggio di Peña. Terrorizzata dalla presenza di un topolino nell”edificio, Jerry, assumerà il gatto Tom per sbarazzarsene.

Vi ricordiamo che la serie di cortometraggi originale nasce nel 1940 dalle menti creative di William Hanna e Joseph Barbera e segue l’accesa e divertente rivalità tra i due protagonisti.

Tra i più popolari e acclamati prodotti d’animazione, vanta nel palmares sette oscar al miglior corto eguagliando così le Sinfonie Allegre della Walt Disney Studios. Nel tempo sono stati diversi gli episodi al centro di accese polemiche, soprattutto per gli stereotipi razziali che riguardavano la rappresentazione del personaggio nero ricorrente Mammy Due Scarpe, o un tema controverso come quello del cannibalismo.

Fonte: Deadline

Michael Pena da Ant-Man a Nelle Pieghe del Tempo

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Michael Pena da Ant-Man a Nelle Pieghe del Tempo

Michael Pena è entrato a far parte del cast di Nelle Pieghe del Tempo, l’adattamento dell’omonimo romanzo di Madeleine L’Engle. A dirigere il film c’è Ava DuVernay mentre vedremo Peña di nuovo nel MCU alfianco di Paul Rudd in Ant-Man and the Wasp.

Oltre a Michael Peña, il cast del film prevede Chris Pine e Storm Reid, con Oprah Winfrey (che con la DuVernay aveva già lavorato proprio nel sopracitato Selma), il premio Oscar Reese Witherspoon (Walk the Line, Wild) e Mindy Kaling (The Mindy Project, The Office).

Nelle pieghe del tempo è il primo di quattro romanzi, la serie si intitola Time Quartet e gli altri romanzi della tetralogia si intitolano: A Wind in the Door, A Swiftly Tilting Planet e Many Waters. Nel 1989 Madeleine L’Engle ha pubblicato An Acceptable Time, che è considerato un quinto libro della stessa serie, anche se ambientato diverse generazioni dopo i primi quattro.

Chris Pine smentisce un insistente rumor su Wonder Woman

Di seguito la trama del romanzo Nelle pieghe del tempo:

Meg Murry, una ragazza di quattordici anni, è considerata dai suoi coetanei e dai suoi insegnanti una ragazza dal carattere irascibile e stupida, e a scuola non si inserisce bene. La sua famiglia riconosce i suoi problemi come una mancanza di maturità emozionale, ma la considera anche capace di grandi cose. La sua famiglia è composta dalla sua bellissima madre scienziata; da suo padre, anch’egli scienziato scomparso misteriosamente; dal fratello di cinque anni, Charles Wallace Murry — un super genio in erba – e da Sandy e Dennys Murry, i due gemelli atleti di dieci anni.

Il libro incomincia con “Era una notte buia e tempestosa”, un’allusione alle parole iniziali nel romanzo Paul Clifford di Edward George Bulwer-Lytton scritto nel 1830. Dopo un’altra brutta giornata di scuola Meg, non riuscendo a dormire si ritrova con il fratello Charles e la madre in cucina a bere latte. Vedono nel cortile una strana vecchia signora che sembra essersi persa, la fanno entrare per scaldarsi, perché nevica e inizia la conoscenza con la signora Cose’, una donna eccentrica, venuta ad abitare da poco in una casa loro vicina. Charles aveva già precedentemente fatto la sua conoscenza. Dopo aver asciugato i suoi piedi e dopo aver fatto uno spuntino di mezzanotte con Charles, Meg e la loro madre la signora Cosè inizia a dire a una già perplessa Dr. Murry che “esiste davvero una cosa tipo il TESP-ACT”. Subito dopo ciò Meg e Charles incontrano un ragazzo di nome Fort Calvin, anche lui dotato di un’intelligenza molto pronta e sveglia. È un ragazzo di ceto sociale elevato, che sebbene sia uno stereotipo del “grande ragazzo del campus” risulta essere entusiasta di unirsi ai ragazzi per incontrare più lontano la signora Cosè e le sue ugualmente eccentriche amiche signora Chi e Quale.

Cosè, Chi e Quale risultano essere creature trascendentali che trasportano Meg, Charles Wallace, e Calvin per le galassie con il TESP-ACT, che viene definito simile a “piegare” il tessuto dello spazio e del tempo. Le tre signore rivelano ai ragazzi che la galassia sta per essere conquistata da una nuvola oscura, che è la visibile manifestazione del male. Il padre scomparso di Meg stava lavorando per un progetto segreto del governo per ottenere un viaggio più veloce della luce attraverso il TESP-ACT, e accidentalmente finisce su Camazotz, un pianeta alieno che è all’interno della nuvola del male. I ragazzi scoprono anche che la Terra è parzialmente coperta dall’oscurità, sebbene grandi figure religiose, filosofi, artisti stiano combattendo contro di essa. Insieme con il fatto che la signora Cosè era una stella che ha smesso di essere una stella per salvare la Terra dal controllo dell’oscurità. I ragazzi giungono a Camazotz e salvano il padre di Meg che è stato imprigionato da un malvagio cervello senza corpo con potenti poteri telepatici, che gli abitanti di Camazotz chiamano “IT”. Charles Wallace è mentalmente chiamato da IT, ed è lasciato indietro quando gli altri scappano facendo un TESP-ACT attraverso la Cosa Nera e arrivano ad un pianeta abitato da bestie che non hanno la vista, ma sono dotate di intelligenza. Dopo un breve periodo di recupero, Meg è mandata indietro da sola su Camazotz essendole stato detto che è l’unica ad avere il potere per salvare Charles Wallace. Confrontandosi con IT, Meg si rende conto che può liberare suo fratello amandolo intensamente, perché l’amore è un’emozione che IT, nella sua malvagità non può capire. Charles Wallace viene liberato e tutti ritornano sulla Terra.

Michael Myers: 10 cose che non sai sul noto personaggio di film horror

È il 1978 quando gli spettatori dei cinema statunitensi si ritrovano a seguire gli spostamenti di un personaggio non meglio identificato. Condividendo il proprio punto di vista con il pubblico in sala, questi lo conduce attraverso le stanze di una silenziosa abitazione. Un coltello affilato viene preso da un cassetto, delle ripide scale vengono salite gradino dopo gradino fino al giungere nella stanza dove si trova un’ignara ragazza, prima vittima del mostro che ha ora un nome: Michael. Michael Myers.

Con Halloween – La notte delle streghe, capolavoro di John Carpenter, prende così vita quello che tutt’oggi è uno dei più famosi e spaventosi personaggi del cinema horror. Energumeno silenzioso e mascherato, Myers è una macchina infernale, il cui unico scopo è quello di uccidere senza pietà le proprie vittime. Protagonista di dieci film usciti tra il 1978 e il 2018, il personaggio continua ancora oggi a spaventare intere generazioni di spettatori. La saga a lui dedicata non è tuttavia ancora conclusa, e Myers tornerà presto a spargere sangue sul grande schermo.

Ecco 10 cose che non sai di Michael Myers.

Michael Myers maschera

Michael Myers: i film in cui compare

10. È il villain principale della saga a lui dedicata. Il personaggio di Michael Myers arriva al cinema con il film Halloween – La notte delle streghe, con protagonista Jamie Lee Curtis. Dato il grandissimo successo del film, nasce una vera e propria saga horror dedicata al personaggio. Egli torna così sul grande schermo come principale minaccia dei film Halloween II – Il signore della morte (1981), Halloween 4 – Il ritorno di Michael Myers (1988), Halloween 5 – La vendetta di Michael Myers (1989), Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers (1995), con Paul Rudd, Halloween – 20 anni dopo (1998), con Michelle Williams, e Halloween – La resurrezione (2002).

9. Sono stati realizzati alcuni remake e sequel con il personaggio. Con Halloween – La resurrezione si è conclusa ufficialmente la serie di sequel, più o meno fortunati, del primo film. Nel 2007, invece, ha preso vita il primo remake dell’originale del 1978. Questo è intitolato Halloween – The Beginning, e segna un nuovo inizio per le vicende di Michael Myers al cinema. Il film ha poi avuto un sequel, intitolato Halloween II (2009). Nel 2018, tuttavia, con la benedizione di Carpenter, arriva al cinema Halloween. Questo si pone come sequel diretto dell’originale, ignorando gli eventi di tutti gli altri film realizzati nel corso del tempo. Questo viene annunciato come il primo capitolo di una nuova e conclusiva trilogia, che comprenderà dunque anche Halloween Kills (2021) e Halloween Ends (2022).

Michael Myers: gli attori del personaggio

8. Nick Castle è il suo più celebre interprete. Nel corso degli anni sono molti gli attori alternatisi nei panni del personaggio. Complice anche l’utilizzo della maschera, era infatti possibile affidarsi a persone diverse senza che la cosa fosse troppo evidente. Il più celebre di tutti, nonché l’originale, è però Nick Castle. Questi venne scelto per il ruolo quasi per caso, essendo un amico del regista trovatosi a curiosare sul set. Le indicazioni fornitegli da Carpenter per interpretare l’assassino furono minime, e l’attore venne pagato soltanto 25 dollari al giorno. Castle si è però sempre dichiarato legato al personaggio, e ne ha ripreso i panni in occasione del film del 2018.

7. È stato interpretato da un noto wrestler. Per i film Halloween – The Beginning e Halloween II, il ruolo di Myers è stato interpretato dall’attore Tyler Mane. Questi è in particolare noto per essere stato un wrestler nella federazione WCW con il nickname Nitro. Ad oggi, con i suoi oltre 2 metri di statura, Mane è il più alto attore ad aver dato vita al personaggio. Venne scelto proprio per questa sua caratteristica fisica, che permise di incutere reale timore negli altri attori del cast.

6. Quasi ogni film ha avuto un interprete diverso per il personaggio. Oltre a Castle e Mane, per gli altri film della saga sono stati contattati sempre attori diversi per dar vita al celebre assassino. Dick Warlock lo interpreta in Halloween II – Il signore della morte, mentre George Wilbur in Halloween 4 e Halloween 6. Don Shanks è invece Myers in Halloween 5, mentre in Halloween – 20 anni dopo il personaggio è interpretato da Chris Durand. Brad Loree gli dà invece vita in Halloween – La resurrezione. Nei nuovi film, invece, Castle alterna il personaggio con l’attore James Jude Courtney.

Michael Myers bambino

Michael Myers: la sua maschera

5. Vi è una buffa storia dietro la maschera del personaggio. Avendo a disposizione un budget estremamente ridotto, Carpenter dovette arrangiarsi in molti modi per metter su il suo film, andando quanto più possibile a risparmio. Fondamentale era però la scelta della maschera che avrebbe indossato il mostro. Nell’ideare questa, Carpenter raccontò di non essersi sprecato in riflessioni eccessivamente contorte. Il regista si recò semplicemente in un negozio di maschere, dove ne acquistò una del capitano Kirk, personaggio della saga di Star Trek. Questa venne poi colorata e gli occhi furono ingranditi. Nacque così la leggendaria e spaventosa maschera di Michael Myers.

Michael Myers in Dead by Daylight

4. È il personaggio di un noto videogioco. Michael Myers compare come personaggio giocabile nel videogioco Dead by Daylight, di genere survival horror. Qui è possibile vestire i suoi panni alla ricerca di sopravvissuti da uccidere brutalmente. Allo stesso tempo, è possibile assumere anche il ruolo di Laurie Strode, la giovane protagonista di alcuni dei film di Halloween, che si ritrova a dover scappare dal mostro. I due personaggi sono disponibili insieme alla mappa che riproduce la cittadina di Haddonfield.

Michael Myers: da bambino

3. La sua malvagità ha origini antiche. Il pubblico rimase particolarmente sconvolto nel vedere che il terribile omicida della prima sequenza del film del 1978 era un semplice bambino. Negli anni, tuttavia, l’infanzia di Michael Myers si è arricchita di dettagli che hanno permesso di ritrovare già nella sua tenera età i segni di quello che sarebbe diventato il minaccioso omicida. Il bambino, infatti, ha da sempre manifestato segni di squilibrio psichico, che negli anni sono andati accentuandosi. Approfondendo la storia della sua famiglia, si è poi scoperto che già il suo bisnonno era stato un terribile omicida, guidato probabilmente da antiche e malvagie forze oscure.

Michael Myers: la storia vera

2. Non è un personaggio realmente esistito. Per quanto nell’ideazione del personaggio Carpenter possa essersi ispirato a qualche reale serial killer, il personaggio di Michael Myers non è realmente esistito. Al regista venne infatti chiesto di ideare un nuovo personaggio horror che potesse funzionare al cinema, e fu così che egli arrivò a dar vita ad un essere apparentemente umano ma con aspetti mostruosi e sovrumani. Per il nome del personaggio, Carpenter scelse quello dell’omonimo distributore europeo che lo aveva aiutato a portare in sala il suo precedente film, Distretto 13 – Le brigate della morte.

Michael Myers l’altezza del personaggio

1. È un vero e proprio gigante. L’altezza complessiva di Myers non è mai stata realmente stabilita, e negli anni questa è anche parzialmente variata in base all’interprete che ne vestiva i panni. Nell’immaginario comune, ad ogni modo, il personaggio si è affermato come un vero e proprio gigante, la cui altezza, anche in relazione agli altri personaggi che lo circondano, supera facilmente i due metri. L’imponenza di Myers è infatti il suo aspetto più spaventoso.

Fonte: HalloweenMovie

 

 

Michael Mann: presidente di giuria alla 69esima edizione del festival di Venezia!

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Il CDA della Biennale di Venezia, ha reso noto, attraverso un comunicato stampa, il nome del Presidente della Giuria Internazionale della 69esima edizione del festival di Venezia: si tratta di Michael Mann. Regista, sceneggiatore e produttore statunitense, Michael Mann è una delle figure più rappresentative del cinema americano contemporaneo. Mann debutta nel 1981, nella regia, con Strade violente, cui segue il grande successo come produttore esecutivo di Miami Vice (1984). Il memorabile L’ultimo dei Mohicani (1992) e l’articolato Heat-La sfida (1995),  ne consacrano senza il dubbio il talento, confermato in seguito con Alì (2001) e Nemico pubblico-Public Enemies (2009). Da ricordare, inoltre,  il suo ruolo da produttore in Aviator (2004) ed Hancock (2008).

Michael Mann: il regista che indaga nelle “menti criminali”

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Michael Mann: il regista che indaga nelle “menti criminali”

Michael Mann è stato uno sperimentatore di generi nella sua carriera registica. Americano di nascita studia alla London’s International Film School di Londra e tornando negli States si dedica alla regia documentaristica e alle problematiche sociali che inquadra e analizza nei primi cortometraggi come “Jaunpuri” del 1971 e “17 Days Down the Line” del 1972. Si dedica al cinema curando la regia di “The Jericho Mile” del 1979, con il quale vince un Emmy Award e il premio della Director’s Guild of America per la miglior regia.

Il film d’esordio racconta la storia di un detenuto che corre per combattere i pregiudizi dei giudici che non l’hanno accettato alle Olimpiadi. Realizzato e montato senza “voce off” con Mann che lascia parlare i personaggi duri e pieni di rabbia che cercano di ritrovare una loro dimensione nella quotidianità del carcere, multiculturale ma forzato luogo d’incontro. Gira il primo film “Strade Violente” nel 1981. E’ il suo primo film proiettato in sala, dai toni drammatici e noir, indaga sui tormenti interiori di un ladro indeciso sulla sua vita futura perché innamorato della donna che potrebbe cambiarlo per sempre. “La fortezza” nel 1983, è un’opera psico-thriller ambientata ai tempi del Nazismo, nato da un adattamento di romanzo fanta-horror con sequenze di musica rock e dialoghi filosofico-moralisti, è un film particolarmente riuscito per gli effetti scenografici e l’ottima cura della fotografia.

In seguito scrive la sceneggiatura di alcuni episodi delle due serie poliziesche di successo: “Starsky & Hutch” e “Miami Vice” attraverso le quali riscrive completamente il concetto di serialità introducendo anche le soundtrack caratteristiche riconoscibili dei telefilm cult anni ’80. Ispirato da registi come Melville e Huston, viene considerato l’erede del cinema classico dei grandi geni del cinema: Martin Scorsese, Francis Ford Coppola e Brian De Palma. Compie il passo verso la svolta nel 1986 quando presenta “Manhunter” tratto dal romanzo “Red Dragon” di Thomas Harris; il film racconta per la prima volta gli effetti che produce il male estremo attraverso le pazzie della mente perversa e disturbata del dottor Hannibal Lecter, psicologo-cannibale, personaggio che passerà alla storia, pochi anni dopo, con la straordinaria interpretazione di Anthony Hopkins ne “Il silenzio degli innocenti”.

Nel 1992 gira “L’ultimo dei Mohicani” trattando la guerra anglo-francese dell’America del Nord mentre torna al noir con “Heat” nel 1995, uno dei suoi film capolavoro, che vede protagonisti Jon Voight, Ashley Judd con Natalie Portman agli esordi, e per la prima volta nella stessa scena due numeri uno della cinematografia modiale: Robert De Niro e Al Pacino. La colonna sonora di “Heat” è da segnalare per la sua intensità con composizioni di Elliot Goldenthal, Brian Eno, Einstürzende Neubauten, Terje Rypdal, Moby. Un gran bel film è “Insider – Dietro la verità” del 1999 con Russell Crowe, candidato all’Oscar come miglior attore protagonista. E’ un film “da camera” che cerca di svelare i segreti dietro le multinazionali del tabacco, gli illeciti e le truffe. Nel 2001 racconta la parabola esistenziale del pugile campione del mondo Cassius Clay, nel film “Alì” interpretato da un sorprendente Will Smith. Il film rivela la sensibilità e la grandezza dell’uomo Alì che combatte contro tutto quello che non rappresenta la sua filosofia di vita; poche sequenze con incontri di boxe tra tutti ricordo intense sequenze hanno un potente impatto emotivo. Su tutte le scene mi ha colpito molto il finale.

Il genere “thriller metropolitano” lo riporta a realizzare “Collateral” nel 2004 con Jamie Foxx e Tom Cruise. La tecnologia digitale permette a Michael Mann di girare quasi completamente in digitale di notte nella Los Angeles maledetta dalla criminalità. Rappresenta la sintesi del “karma registico” di Michael Mann che ambienta il film in taxi guidato da Foxx che è costretto a guidare per Cruise, per la prima volta sullo schermo un killer che non si ferma davanti a niente. Con Jamie Foxx e Colin Farrell gira il remake post anni ’80 della sua serie “Miami Vice” nel 2006 e nel 2009 con Johnny Depp, Christian Bale e di Marion Cotillard, gira un gran bel film “Nemico pubblico” biografia del criminale John Dillinger.

Michael Mann sul set di nemico pubblico
Michael Mann sul set di nemico pubblico

Ho notato che nel film è usata moltissimo la steady cam per accelerare i ritmi e accrescere la suspence, sottolineando attraverso la violenza delle scene come nessun male si può debellare definitivamente perché l’uomo ha un istinto “animalesco” ereditato dalla sua storia evolutiva. Michael Mann è un regista preciso, maniacale, pretende che gli attori siano in grado di trasformarsi nei suoi personaggi per assorbirne tutte le caratteristiche fisiche e psicologiche. Esige una preparazione perfetta (Will Smith per “Alì” si allenò per un anno con il vero allenatore di Cassius Clay, Angelo Dundee, prima di iniziare a girare). S’ispira spesso a opere d’arte di grandi artisti come William Blake e utilizza le riprese digitali per donare maggiore realismo alle sue sequenze perché, come afferma lui stesso, le riprese sono il momento dell’espressione, in cui si manifesta prepotentemente il “potere dei conflitti” interiori e in cui si alterna all’azione la suspence poiché spesso sono i silenzi ad anticipare le scene più cruente e violente. Michael Mann ha compiuto attraverso la regia quel viaggio nell’underground della criminalità che aveva conosciuto da giovane attraversando le strade di Chicago, abbracciando il cinema dei maestri nella sua regia.

A cura di Assunta Petruzzi

Michael Mann: “Enzo Ferrari, una storia di lutto, passione e ambizione”

In Concorso, trai grandi nomi che presenteranno i loro film a Venezia 80, c’è anche Michael Mann, regista iconico del cinema mondiale, che porta al Lido la sua versione della vita di un’altra icona dell’imprenditoria italiana: Enzo Ferrari. Interpretato da Adam Driver, il fondatore della scuderia più amata del mondo è il protagonista di un melodramma operistico, una storia che nelle sua estremità trova la via verso l’universale.

“Quando incontri una personalità così forte come quella di Enzo Ferrari, più vai a fondo, più la storia diventa universale, e ho trovato che i suoi fortissimi contrasti interni, fossero in qualche modo un rimando a com’è la vita nella realtà.” Ha detto Michael Mann, per spiegare come mai ha scelto di raccontare proprio la storia dell’imprenditore italiano.

Il film non è un biopic classico, ma si concentra su un anno particolare della vita di Ferrari, il 1957, momento molto delicato e particolare per la sua vita. Nelle parole di Mann, ecco perché si è scelto di ambientare il film in quel momento storico: “Nel 1957 molti dei conflitti che serpeggiavano nella sua vita sono entrati in rotta di collisione: la compagnia in bancarotta, aveva appena perso suo figlio Dino, il suo matrimonio con Laura stava cadendo a pezzi. Ha dovuto affrontare diversi tipi di lutto. E queste ferite hanno comunque un che di universale. Succede in tutte le nostre vite: lutto, perdita, amore, passione, ambizione. Sono sentimenti universali e sono stati compressi tutti nella vita di Enzo Ferrari, in una maniera melodrammatica, operistica quasi.”

Un lavoro da antropologo, nelle parole di Michael Mann, che il regista ha portato avanti immergendosi nello spazio circoscritto di Modena, ripercorrendo ogni giorno, nella quotidianità, le tappe dello stesso Ferrari, andando persino dallo stesso barbiere. “Il ritratto è quello di un uomo che viveva verso il futuro, a differenza di sua moglie che era giustamente imprigionata nel lutto. Enzo era costantemente proiettato verso quello che sarebbe successo, quando gli si chiedeva quale fosse l’automobile più bella che avesse mai costruito, lui rispondeva sempre ‘la prossima’. E l’opposizione trai due caratteri era un altro elemento di grande interesse.”

Ricordiamo che Ferrari ha ricevuto l’ok da SAG-AFTRA con un accordo provvisorio che permette al cast del film di promuovere la pellicola durante lo sciopero, e infatti Adam Driver e Patrick Dempsey erano presenti a Venezia. Il film è infatti prodotto da Neon e poiché si tratta di uno studio indipendente non affiliato all’AMPTP, non ha avuto problemi a ricevere deroghe da SAG-AFTRA.

La produzione ha strappato un accordo ad interim per la promozione del film, che consentirà al cast di promuovere il film durante la sua prima al Festival del cinema di Venezia, al New York Film Festival e in qualsiasi altro evento in cui il film verrà proiettato.

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