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Avengers: Infinity War è il film Marvel di maggiore incasso nella storia della Cina

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Avengers: Infinity War è diventato in poco tempo l’incasso più alto che i Marvel Studios abbiano mai registrato in Cina. Dall’inizio dell’uscita, il film dei Russo ha infranto record su record, cominciando dal diventare il film con il maggiore incasso nel weekend di apertura di sempre negli USA, replicando il record in tutto il mondo, nello stesso fine settimana. 

LA Times riporta che, dopo il secondo fine settimana di programmazione, Avengers: Infinity War ha incassato oltre 300 milioni in Cina, superando il precedente film che deteneva questo record, ovvero Age of Ultron, che nel 2015 incassò 240 milioni circa. 

La corsa al box office del film Marvel è davvero incredibile, avendo superato già 1,8 miliardi e avviandosi plausibilmente a raggiungere i due miliardi in tutto il mondo. Con l’arrivo dei blockbuster estivi, il film dovrebbe naturalmente rallentare la sua corsa, tuttavia continua a registrare incassi notevoli, soprattutto se si considera che è in sala da un mese.

Considerando anche gli incassi di Black Panther, i Marvel Studios hanno raggiunto un box office di 3 miliardi nella prima metà del 2018, senza contare l’arrivo di Ant-Man and the Wasp in estate. Il film con Paul Rudd potrebbe non raggiungere i risultati dei due titoli precedenti, ma è plausibile che lo Studio chiuda l’anno con un incasso totale di quasi 4 miliardi. 

Avengers: Infinity War, la recensione

Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War è al cinema dal 25 aprile.

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Podcast #1 Cinefilos.it – Avengers: Infinity War

Emilia Clarke sugli showrunner di Game of Thrones: “Faranno un lavoro grandioso con Star Wars”

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Come annunciato a Febbraio, David Benioff e D.B. Weiss, showrunner e sceneggiatori di Game of Thrones, scriveranno e produrranno la nuova trilogia di Star Wars per la Lucasfilm. Nei giorni scorsi Emilia Clarke, che sta promuovendo Solo: A Star Wars Story, ha avuto modo di parlare di Benioff e Weiss (conosciuti proprio sul set del Trono di Spade), lodando il loro lavoro con la serie:

Ciò che hanno portato al genere fantasy è incredibile, mettendo creatività e intelletto in qualcosa che ha già così tanto al pubblico. Penso che la loro trilogia di Star Wars sarà fedele allo spirito originale, ma sotto effetto di acidi. E credo che sarà fantastica. Non vedo l’ora!

Emilia Clarke felice del flop di Terminator Genysis

Vi ricordiamo che Emilia Clarke è nelle sale con Solo: A Star Wars Story, protagonista insieme a Alden EhrenreichDonald Glover e Woody Harrelson.

Il film, dopo il licenziamento di Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato affidato a Ron Howard mentre la sceneggiatura porta la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

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Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Wonder Woman 2: la Warner Bros. potrebbe aver rivelato il titolo del film

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La Warner Bros. potrebbe inavvertitamente aver  rivelato il titolo di Wonder Woman 2 registrando una serie di domini web (che trovate di seguito) destinati al marketing e alla promozione. Sarà uno fra questi il nome ufficiale del secondo capitolo dedicato a Diana Prince? Che ne pensate?

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Wonder Woman 2: Patty Jenkins svela quando inizieranno le riprese

È stato confermato dalla regista Patty Jenkins durante lo scorso CinemaCon che Wonder Woman 2 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le avventure di Diana.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Vi ricordiamo che le riprese di Wonder Woman 2 si svolgeranno in America (e non più in Inghilterra), tra la Virginia del Nord e il Distretto della Columbia. Per ora il titolo di lavorazione del film è Magic Hour, ma abbiamo ragione di sperare che il titolo definitivo verrà rivelato prossimamente dalla Warner Bros.

Il film vedrà ancora come protagonista Gal Gadot opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del cast è Pedro Pscal, di cui non è stato ancora confermato il personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la sceneggiatura è stata curata da Goeff Johns e Patty Jenkins.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 1 novembre 2019.

Wonder Woman 2: Pedro Pascal entra nel cast con Gal Gadot e Kristen Wiig

Bond 25: confermata la regia e l’inizio della produzione

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Bond 25: confermata la regia e l’inizio della produzione

Produzione e distribuzione di Bond 25 sono stati confermati. Il franchise sull’agente segreto del MI6, James Bond, proseguirà con il capitolo numero 25 che avrà come protagonista di nuovo Daniel Craig, che interpreterà così per la quinta volta il personaggio.

Alla regia è stato confermato Danny Boyle che porta nel progetto anche il suo collaboratore di Trainspotting, John Hodge, che firmerà la sceneggiatura. Annapurna si è assicurata i diritti di distribuzione domestica con la MGM, mentre la Universal Pictures distribuirà il film a livello internazionale.

Come da tradizione, Bond 25 verrà distribuito nel Regno Unito una settimana prima rispetto al resto del mondo, il 25 ottobre 2019, mentre l’8 novembre 2019 arriverà in tutto il mondo. Le riprese cominceranno il 3 dicembre prossimo.

Fonte: Deadline

DCEU: il piano originale di Zack Snyder prevedeva un arco narrativo “indimenticabile”

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Uno dei creativi del DCEU, Jay Oliva, che aveva lavorato ai concept art di Man of Steel, Batman v Superman e Justice League, ha rivelato che i piani originali di Zack Snyder per l’universo condiviso avrebbero sviluppato un arco narrativo “epico, emozionante, gioioso e indimenticabile“.

L’affermazione è arrivata su Twitter in riposta ad un fan che chiedeva ulteriori dettagli sul franchise e sembra confermare ciò che in realtà si presumeva da tempo, ovvero che Snyder avesse programmato un intero arco narrativo di cinque film.

Lo scorso anno Zack Snyder fu costretto ad allontanarsi dalla produzione di Justice League durante le sessioni di reshoot e ad abbandonare definitivamente il progetto in seguito al tragico suicidio della figlia. All’epoca alcuni specularono sul fatto che in realtà la Warner Bros stesse cercando una scusa per licenziare il regista, anche se questa supposizione sembra improbabile.

DCEU: i migliori 10 momenti dell’Universo Condiviso

L’ultimo film del DCEU, Justice League, è disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder WomanEzra Miller come The FlashJason Momoa nei panni di AquamanRay Fisher come Cyborg.

Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema.

Zack Snyder licenziato dalla DC Films?

Supereroi: boom di bimbi con nomi “famosi”

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Supereroi: boom di bimbi con nomi “famosi”

C’è stato un tempo, pochi anni fa, in cui moltissimi neonati avevano in sorte nomi quali Arya o Elsa, a seconda delle diverse passioni dei genitori (fan di Game of Thrones o della Disney?), adesso è il turno dei supereroi.

In un sondaggio riportato da Metro è emerso che i nei genitori stanno trovando sempre più ispirazione dalle pagine dei fumetti, soprattutto quelli Marvel, e persino Hulk compare nella lista.

In accordo con i dati rilasciati dalla US Social Security Administration nel 2017, alcuni dei più famosi eroi Marvel hanno occupato una importante porzione nella classifica dei nomi più usati per i bambini. 

In prima posizione compare Parker, da Peter Parker/Spider-Man ovviamente, che conta 1487 bambine e 4346 bambini. In seconda posizione c’è Wade, con 899 bambini battezzati come il Mercenario Chiacchierone. Poi ci sono le Natasha (Vedova Nera). Nella classifica seguono Pepper (Pepper Potts; 121 bimbe, 7 bimbi), Loki (5 bimbe, 91 bimbi), Valkyrie (63 bimbe), Banner (come Bruce Banner/Hulk; 39 bimbi), Rocket (come Rocket Raccoon; 9 bimbe, 28 bimbi), Quill (come Peter Quill/Star-Lord; 5 bimbe, 15 bimbi), e Hawkeye (6 bimbi).

Il dato più sorprendente è che un numero discreto di bambini non ha preso il nome da personaggi specifici ma dal brand stesso: 21 bimbe e 29 bimbi sono stati battezzati con il nome di Marvel.

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Spider-Man: Homecoming sequel, nuovi rumors. Ci saranno i Sinistri Sei?

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Sono giorni frenetici e ricchi di novità per il sequel di Spider-Man: Homecoming, le cui riprese dovrebbero partire fra pochi mesi, e già si susseguono in rete diversi rumor su chi farà (o non farà) parte del film targato Marvel Studios.

In settimana vi avevamo riportato la notizia di Jake Gyllenhaal, in trattative per interpretare Mysterio, mentre poche ore fa si era parlato di un possibile ritorno in scena dell’Avvoltoio di Michael Keaton. Notizie ovviamente ancora da confermare ma che aumentano la nostra curiosità sul cinecomic con Tom Holland.

Adesso però è il forum Reddit a sganciare qualche dettaglio sulla direzione della trama e sulle probabili comparse che vedremo sullo schermo, tra cui i tanto desiderati Sinistri Sei, Spider-Woman e il Dottor Octopus. Specifichiamo che, per ora, sono soltanto voci e supposizioni da prendere con le pinze.

Spider-Man: Homecoming sequel, Jake Gyllenhaal sarà Mysterio?

L’ ipotesi iniziale riguarda la timeline, e si suppone che il sequel venga ambientato addirittura prima degli eventi di Avengers: Infinity War (e non dopo Avengers 4), il che significa che nel finale potremmo assistere all’arrivo dell’esercito di Thanos a New York con Peter Parker che interviene per aiutare Tony Stark. Il resto della storia lo conoscete.

Un’altro dettaglio si riferisce a Mysterio e al suo ruolo nel film, per alcuni assolutamente centrale, dal momento che potrebbe entrare in azione supportato da un team di alleati (magari Rhino, già apparso in The Amazing Spider-Man 2)?

Passiamo ora ai chiacchierati cameo: si vocifera che la produzione stia lavorando per portare nell’universo di Spider-Man Daredevil e che Ant-Man, protagonista quest’anno del suo sequel, potrebbe avere un piccolo spazio. Entrambe ipotesi piuttosto difficili da realizzarsi ma comunque interessanti.

Spider-Man: Homecoming sequel, tornerà anche Avvoltoio?

Ulteriori dettagli preannunciano l’arrivo nel franchise di Spider-Woman, nei fumetti conosciuta anche come Jessica Drew e interesse amoroso di Peter, di Norman Osborn, del Dottor Octopus, già villain in Spider-Man 2 di Sam Raimi, infine dei Sinistri Sei, che i Marvel Studios vorrebbero introdurre prima possibile nel MCU (forse sarebbe più appropriato nel terzo film su Spider-Man).

Il sequel di Spider-Man: Homecoming sarà diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle.

Secondo i recenti report, il film sarà girato in diverse città europee oltre che a New York. Le fortunate capitale del Vecchio Continente sono Londra, Venezia Praga.

Fonte: CBM

Sicario 2: Soldado, il nuovo trailer con Josh Brolin

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Continua la grande estate di Josh Brolin, che dopo Avengers: Infinity War e Deadpool 2, torna in sala con Sicario 2: Soldado, il film di Stefano Sollima e sequel dell’omonimo film diretto da Denis Villeneuve, in cui torna anche Benicio del Toro.

Ecco il nuovo trailer del film:

https://www.youtube.com/watch?v=F2fcuOGdLaE

Di seguito la sinossi ufficiale: La lotta al narcotraffico fra Stati Uniti e Messico si è inasprita da quando i cartelli hanno iniziato a trasportare terroristi attraverso il confine americano. Per combattere questa guerra, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) dovrà unire le forze con il misterioso e impenetrabile Alejandro (Benicio Del Toro).

Soldado uscirà nelle sale americane il 29 giugno, su una sceneggiatura di Taylor Sheridan (Sicario, Hell Or High Water, Wind River) e vede nel cast Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Manuel Garcia-Rulfo Catherine Keener.

Soldado, la recensione del film di Stefano Sollima

Solo: A Star Wars Story, ecco chi interpreta Enfys Nest [SPOILER]

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Attenzione: l’articolo contiene spoiler su Solo: A Star Wars Story

Tempo fa, prima dell’uscita di Solo: A Star Wars Story, si era ipotizzato che uno dei villain del film, Enfyst Nest, potesse essere una donna. Ebbene questa teoria è stata confermata: è infatti la diciannovenne Erin Kellyman ad interpretare il capo dei Cloud Riders, una banda di pirati con cui si sconterà Han Solo.

In effetti il modo in cui l’identità del personaggio viene svelata rappresenta un vero colpo di scena (se avete già visto lo spin-off capirete di cosa parliamo).

L’attrice è nota per aver recitato nella miniserie Les Misérables e nella commedia Raised by Wolves.

enfys nest

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Vi ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

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Solo: A Star Wars Story, Han sfida il villain Enfys Nest nella nuova clip

Boba Fett: James Mangold scriverà e dirigerà lo spin-off di Star Wars

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Sarà James Mangold a scrivere e dirigere il film su Boba Fett, terzo spin-off ufficiale del franchise di Star Wars programmato dalla Lucasfilm. La notizia è stata confermata nelle ultime ore dall’Hollywood Reporter.

Questo non è però l’unico standalone previsto nei prossimi anni: la produzione è già al lavoro su una pellicola interamente dedicata al personaggio di Obi Wan Kenobi e potrebbe essere affidata al regista Stephen Daldry.

Boba Fett, ecco perché non sarà in Solo: A Star Wars Story

Per quanto riguarda Boba Fett, vi ricordiamo che il cacciatore di taglie, amatissimo dai fan della saga, fu introdotto in l’Impero colpisce ancora per poi riapparire in Il Ritorno dello Jedi come mercenario che consegna a Jabba the Hutt il prigioniero Han Solo

Dunque si profila per Mangold un’altra illustre partecipazione ad un franchise dopo aver diretto due capitoli su Wolverine, tra cui Logan, uscito nel 2017 e candidato all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

Grease in the World, evento imperdibile al Mediaworld di Milano

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MediaWorld e Universal Pictures Home Entertainment Italia annunciano il week-end più nostalgico e colorato dell’anno. Un evento imperdibile che vedrà MediaWorld di Viale Certosa trasformarsi nell’universo di Grease – in occasione dell’uscita in DVD, Blu-ray e 4K ULTRA HD di una nuova edizione per il 40° anniversario con immagini e suono completamente restaurati e inediti contenuti speciali.

A MILANO IL 26 E 27 MAGGIO 2018 DALLE 10 ALLE 19.00 – PRESSO MEDIAWORLD di VIALE CERTOSA – DIVERTIMENTO ASSICURATO CON ESIBIZIONI LIVE, VINTAGE CAR E  PHOTO-OPPORTUNITY PER UN TUFFO NEGLI ANNI ’50

Il 26 e 27 maggio appuntamento quindi dalle 10.00 alle 19.00 per una due giorni di totale intrattenimento con il musical che ha cambiato la storia del cinema. Per rivivere le atmosfere del film i visitatori potranno farsi immortalare accanto a una vintage car che sembra uscita dal set; indossare i panni di Danny e Mandy per una divertente photo-opportunity; ma soprattutto cantare e ballare con i performer della MTS – dal 1999 la prima scuola di musical a Milano – che si esibiranno a sorpresa nel corso delle due giornate. Per tutti i partecipanti uno sconto a tema da redimere presso i ristoranti del circuito America Graffiti.

Avengers: Infinity War, ecco quando Thanos si è impossessato del Guanto

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La storia del Guanto dell’Infinito nel MCU è sempre stata un po’ confusa e vederlo alla mano di Thanos in Avengers: Infinity War non ci ha sconvolti, allo stesso modo tutti ci siamo chiesti in che modo il Titano Pazzo fosse entrato in possesso dell’oggetto (alla fine della scena post-credits di Avengers: Age of Ultron).

Gli sceneggiatori del film, Christopher Markus e Stephen McFeely, hanno spiegato quale è stato il momento in cui Thanos è entrato in possesso del Guanto. Markus in particolare ha affermato: “Penso che il Guanto sia stato fatto quando Loki fingeva di essere Odino. Presumibilmente, Eitri conduceva un’attività regolare e questo ha fatto sì che, in assenza della supervisione di Odino, chiunque potesse andare da lui a chiedere di farsi fabbricare qualcosa.”

Ricordiamo che Odino custodiva un falso del Guanto nella sua cripta, informazione che abbiamo avuto grazie a Hela in Thor: Ragnarok. Sembra quindi che l’usurpazione del trono di Asgard da parte di Loki abbia causato non solo il ritorno di Hela, ma anche il possesso del Guanto dell’Infinito da parte di Thanos. E sappiamo cosa il Titano Pazzo ne ha fatto, del prodigioso oggetto, collezionando le Gemme e schioccando le dita (Avengers: Infinity War).

Avengers: Infinity War, la recensione

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Michelangelo – Infinito, dal 4 al 10 ottobre al cinema

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Dopo lo straordinario successo di Caravaggio – l’Anima e il sangue e dagli stessi produttori, un’altra grande produzione cinematografica sta per approdare sul grande schermo: dal 4 al 10 ottobre arriva al cinema Michelangelo – Infinito, il nuovo film d’arte dedicato al genio dell’arte universale Michelangelo Buonarroti e alle sue opere immortali ed ‘infinite’.

Una produzione originale Sky con Magnitudo Film. Un progetto realizzato con la collaborazione dei Musei Vaticani e di Vatican Media, con il Riconoscimento del MIBACT – Direzione Generale Cinema, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana, con il Patrocinio del Comune di Firenze e del Comune di Carrara. Media partner RTL 102.5.

Il film traccia un ritratto avvincente e di forte impatto emotivo e visivo dell’uomo e dell’artista Michelangelo, da una parte schivo e inquieto, capace di forti contrasti e passioni, ma anche di grande coraggio nel sostenere le proprie convinzioni e ideologie, di pari passo con il racconto cinematografico della sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, con spettacolari riprese in ultra definizione (4K HDR) e da punti di vista inediti ed esclusivi, cui si aggiungono ricostruzioni sorprendenti attraverso evoluti e sofisticati effetti digitali.

A dare il volto a Michelangelo Buonarroti è Enrico Lo Verso (Il ladro di bambini, Lamerica, Così ridevano, I Miserabili, Maltese – Il Romanzo del Commissario, Raffaello – il Principe delle Arti), mentre ad impersonare Giorgio Vasari è Ivano Marescotti (Johnny Stecchino, Raccontami, Hannibal, Cado dalle nubi, A casa tutti bene).

Il film sarà distribuito al cinema da Lucky Red per un evento imperdibile dal 4 al 10 ottobre. La distribuzione internazionale è di True Colours.

Star Wars: 20 segreti sulle spade laser

Star Wars: 20 segreti sulle spade laser

Questa è l’arma dei cavalieri Jedi. Non è goffa o erratica come un fulminatore, è elegante invece, per tempi più civilizzati“, rivela Obi Wan al giovane Luke Skywalker nel primo capitolo di Star Wars uscito in sala (Una nuova speranza).

Strumento tradizionale e iconico dei cavalieri jedi, questo oggetto è forse l’elemento più rappresentativo dell’epica moderna di Star Wars, qualcosa che anche i meno affezionati alla saga conoscono e che ha dato vita negli ultimi quarant’anni a sequenze entusiasmanti ed emozionanti. Rivelando sui personaggi molto più di quanto riescano a fare le parole.

Leggi anche – Star Wars: i 10 migliori combattimenti con le spade laser

Ma se siete curiosi, ecco di seguito 20 segreti riguardanti le spade laser, raccolti da ScreenRant:

I primi prototipi erano incredibilmente fragili

Al contrario di quanto visto nell’universo di Star Wars, i primi prototipi delle spade laser usate durante le riprese di Episodio IV erano incredibilmente fragili.

Quasi sempre si rompevano quando entravano in contatto l’una con l’altra, un problema non proprio da nulla per il coreografo degli stunt Peter Diamond. All’epoca si ideò una soluzione alternativa, ovvero che gli attori avrebbero dovuto “interrompere” il colpo senza mai entrare in contatto con l’altra spada.

L’addestramento per gli attori de Il Risveglio della Forza è durato tre mesi

Rispetto ai precedenti episodi del franchise, Il Risveglio della Forza non ha avuto molti combattimenti con la spada laser, tuttavia Daisy Ridley, John Boyega e Adam Driver sono stati comunque sottoposti ad un intenso allenamento di tre mesi per testare le loro abilità e migliorare la tecnica.

Ewan McGregor e Samuel L. Jackson hanno tenuto con sé le loro spade laser

Che senso ha interpretare sullo schermo un cavaliere jedi e non poter portare a casa la propria spada laser al termine delle riprese? Devono averlo pensato Ewan McGregor e Samuel L. Jackson, che hanno rivelato in un’intervista di aver “rubato” dal set le armi di Obi-Wan Kenobi e Mace Windu usate nei prequel di Star Wars.

Gli attori hanno lottato affinché le spade non producessero suoni

Quando furono creati i primi prototipi delle spade laser per Una nuova Speranza nessuno, forse nemmeno George Lucas, sapeva esattamente che suono avrebbero prodotto. Quando il sound designer Ben Burtt creò il loro rumore ormai inconfondibile, né Mark Hamill e Alec Guinness hanno mai scherzato sul set simulando l’effetto sonoro della spada laser.

Nel 1997, durante le riprese di La minaccia fantasma, le cose cambiarono drasticamente, e a differenza dei loro predecessori, Liam Neeson e Ewan McGregor si sono ritrovati a riprodurre a voce i rumori della spada laser, finché non gli fu chiesto di fermarsi (scherzando ovviamente).

Hayden Christensen però, ha lottato similmente affinché non fossero prodotti effetti sonori quando la spada oscillava durante i combattimenti.

La spada di Kylo Ren ha quella forma per un motivo preciso

Una volta scoperta la nuova forma della spada laser di Kylo Ren, la reazione dei fan è andata dalla sorpresa allo scontento. Le sue tre lame con i bordi frastagliati creavano un effetto visivo accattivante durante il movimento,  e come spiegato dal concept designer Doug Chiang, la spada laser di Kylo aveva lo scopo di evocare le armi usate dai “cavalieri neri” dalla tradizione medievale.

Questo a sua volta avrebbe collegato Ren a Darth Vader, offrendolo al pubblico come villain supremo.

I retroscena sulla spada laser di Darth Vader sono cambiati

Quando la Disney nel 2012 ha acquisito la Lucasfilm, alcune cose del canone originale del franchise sono state modificate scatenando l’ira dei fan. Come ad esempio l’origine della spada laser di Darth Vader, che che ha subito una radicale re-interpretazione prima nel romanzo Asoka, e poi nella serie di fumetti.

Nei testi alternativi è stato rivelato che il Signore dei Sith ha rubato la sua spada laser ad un Jedi morto prima di contaminarla con il cristallo kyber attraverso un rituale oscuro. Questa racchiudeva la gemma rosso sangue dentro un’impugnatura che aveva creato da sé e che si adattava meglio al suo stile di combattimento.

Ray Park ha contribuito alla creazione della spada laser di Darth Maul

La spada laser con doppia lama ha debuttato sul grande schermo in La minaccia fantasma, anche se non era una novità per il canone di Star Wars.

I fan della serie di fumetti Tales of the Jedi sanno infatti che questo strumento esiste da anni prima degli avvenimenti di Episodio I,   e fu l’attore e stuntman Ray Park a rivelare che inizialmente la spada non avrebbe avuto quella forma.

Preoccupato dalla strana postura e dalle difficoltà che avrebbe incontrato nel maneggiare l’arma, Park suggerì ai concept artist di rivedere il design e ottimizzare la lunghezza (quasi il doppio dell’originale).

Quasi tutti i personaggi possedevano una spada laser nella prima versione di Una Nuova Speranza

La sceneggiatura iniziale di ciò che poi divenne Episodio IV: Una nuova speranza, subì pesanti revisioni prima dell’inizio delle riprese. Praticamente tutto cambiò nel corso delle quattro bozze scritte da George Lucas, comprese le spade laser.

Non solo l’arma iconica aveva nome diverso (“lazersword“), ma anche altri personaggi che non fossero Jedi o Sith ne avevano una a disposizione. Soldati ribelli, assaltatori imperiali, gente comune, insomma chiunque sfoggiava una spada laser.

Anche le spade laser usate ne La minaccia fantasma avevano dei problemi

Abbiamo già detto quanto i primi prototipi usati nella trilogia originale fossero fragili, ma quelli progettati per la trilogia sequel non erano assai diversi.

E sebbene il reparto degli oggetti di scena avesse sostituito le aste in fibra di carbonio con aggiornamenti in acciaio e alluminio, le nuove spade laser tendevano a deformarsi dopo un utilizzo intenso.

Sicuramente più resistenti, gli oggetti richiedevano comunque una sostituzione costante: durante le riprese di Episodio I, il coordinatore degli stunt e maestro di spada Nick Gillard notò che quando i sostegni venivano a contatto tra loro, emettevano piccole particelle di detriti. Per evitare un potenziale problema di salute e sicurezza, le aste sono state rivestite con pellicola termo-retraibile.

Il colore della spada di Mace Windu si deve a Samuel L. Jackson

Il colore preferito di Samuel L. Jackson è il viola, e forse non tutti sanno che spesso l’attore richiede che i suoi personaggi abbiano qualcosa di questo colore nei loro costumi o negli oggetti a loro correlati.

Così anche per L’attacco dei cloni, fu Jackson a chiedere a George Lucas di rendere la sua spada laser viola. Un’eccezione rispetto al canone di Star Wars, in cui i colori ammessi erano blu, verde e rosso. Indovinate chi ha avuto la meglio?

I problemi iniziali della Industrial Light & Magic

Durante le riprese di Una Nuova Speranza, il team pionieristico degli effetti speciali Industrial Light & Magic ha richiesto uno sforzo incredibile alla macchina da presa per catturare il bagliore della spada laser all’interno delle lenti.

Il team aveva coperto le spade laser con lo stesso materiale riflettente usato nei segnali stradali, aggiungendo una base rotante motorizzata che girava ad alta velocità in modo che la luce riflessa tremolasse.

Ma se mentre questo effetto funzionava bene quando la spada laser era allineata con l’illuminazione sul set, ogni volta che la “lama” si spostava fuori da questo preciso allineamento, il bagliore scompariva.

Le spade laser usate nella trilogia sequel si illuminavano davvero

Alcune versioni realmente illuminate sono state utilizzate in Episodio II: L’attacco dei cloni per una sequenza di combattimento tra Anakin Skywalker e il Conte Dooku. In questa scena i due si affrontano avvolti dall’oscurità, illuminati solo dalle loro spade laser.

Diversi attori non hanno recitato nei loro duelli con le spade laser

Non tutti i protagonisti di Star Wars si sono dimostrati all’altezza della sfida di impugnare una spada laser durante le sequenze di duello, come Darth Vader in persona, ovvero David Prowse, Christopher Lee e Ian McDiarmid.

Questi ultimi due, a causa della loro età avanzata, si sono affidati a giovani stuntman per gestire le loro scene di combattimento fisicamente imponenti. 

L’effetto sonoro è stato quasi frutto di un “incidente”

La cosa forse più affascinante della spada laser è il suono unico che produce quando è agitata. Pochi effetti sonori nella storia del cinema sono così riconoscibili come il rumore di una spada laser che viene azionata, tuttavia potrebbe essere stato un incidente fortuito a generare tutto ciò.

Il sound designer si era già accontentato del rumore di un proiettore cinematografico quando registrò inavvertitamente l’interferenza di un televisore usando un microfono rotto. Combinando questi due elementi, nacque il suono della spada laser.

La seconda spada laser di Luke non doveva essere verde

Persa la sua spada laser (insieme alla mano destra…), Luke aveva bisogno di un’arma sostitutiva per affrontare suo padre. Ottenne così una spada verde, usata per la prima volta nel franchise, anche se originariamente sarebbe dovuta essere lo stesso blu proprio come l’arma che aveva ereditato.

Questa scelta fu motivata dalla necessità di avere un maggiore contrasto cromatico, così si optò per il verde.

La spada laser originale è stata realizzata utilizzando cavi di una macchina fotografica

Le armi costruite per Una nuova speranza erano in realtà frutto di scarti di flash fotografici vintage usati negli anni ’30 e ’40. Vecchia scuola per un film che si proiettava verso il futuro della tecnologia.

I combattimenti della trilogia sequel avevano dei riferimenti alla tecnica tennistica

Il coordinatore degli stunt Nick Gillard e il regista George Lucas avevano pensato a sequenze coreografiche diverse per la trilogia prequel di Star Wars, e per farlo si sono ispirati ad una varietà di arti marziali e alla tecnica dei giocatori di tennis.

Originariamente, Il Risveglio della Forza si apriva con una mano che teneva una spada laser nello spazio

Secondo alcune voci, dopo il tradizionale riassunto iniziale de Il Risveglio della Forza, l’inquadratura avrebbe cercato una spada laser familiare ai fan che fluttuava nello spazio. L’arma era nientemeno che la spada appartenente ad Anakin Skywalker trasmessa a suo figlio Luke.

Inizialmente George Lucas aveva vietato l’uso della spada laser con una mano sola

All’inizio della produzione di Star Wars, George Lucas fu molto inflessibile riguardo la posizione delle mani sulla spada laser e il movimento annesso (con due braccia), ma col tempo la sua severa posizione diminuì e i colpi di spada con una sola mano iniziarono a insinuarsi nelle coreografie.

Lucas spiegò che questa novità poteva essere usata per suggerire la diverse abilità e il controllo dei cavalieri coinvolti.

La spada di Darth Vader sparì prima delle riprese di Il Ritorno dello Jedi

Darth Vader è probabilmente il personaggio più rappresentativo del franchise di Star Wars, considerato a buon ragione uno dei migliori villain della storia del cinema. Dopo l’uscita de L’impero colpisce ancora, la sua spada laser in qualche modo scomparve prima si accendessero i riflettori per Il Ritorno dello Jedi, e ciò comportò la realizzazione di una nuova arma, utilizzando una delle spade laser di Luke come base. 

MCU Fase 3: tutto quello che c’è da sapere sulle scene post credits

Sin da Iron Man (2008) i Marvel Studios hanno fatto delle scene post credits un segno distintivo, un modo per far affezionare gli spettatori e per anticipare cosa arriverà dopo quanto appena visto. Insomma, un modo per creare l’universo in continuum sul grande schermo che ha premiato moltissimo la Casa delle Idee.

Ma cosa nascondono e cosa vogliono dire tutte le scene post credits del Marvel Cinematic Universe? Ecco la spiegazione di quelle relative alla MCU Fase 3.

Captain America: Civil War – Steve porta Bucky nel Wakanda 

La fine di Capitan America: Civil War vede i Vendicatori divisi, con Bucky e Steve Rogers costretti a fuggire per proteggere Bucky e gli altri da lui stesso. Quindi, quale posto migliore dove andare del Wakanda? La scena mid-credits del film mostra Bucky che si mette “a riposo” finché i wakandiani non riescono a capire come sistemarlo. Quindi, la scena termina con l’ingresso nel Wakanda e un’inquadratura su una statua di una pantera nera. La scena serve anche come anticipazione di Black Panther, uscito quasi due anni dopo, e lo fa in modo abbastanza efficace. La gente è infatti stata entusiasta della prima volta da solista di T’Challa (Chadwick Boseman) dopo la presentazione in Civil War.

Captain America: Civil War – Spider-Man tornerà

Capitan America: Civil War non ha solo presentato al pubblico il mondo di Black Panther, ma ha anche portato Spider-Man (Tom Holland) nell’universo cinematografico Marvel. Così, lo studio ha usato la scena post-credits di Civil War per prefigurare il film solista di Peter Parker, che è uscito l’estate seguente, mostrando Peter che gioca con i suoi spararagnatele e che nota che  questi emettono un logo di Spider-Man. Il ragazzo è chiaramente eccitato, e anche il pubblico lo è. Ma probabilmente la parte migliore della scena post-credits è quando Peter dice di essere stato preso a pugni da un ragazzo di Brooklyn di nome Steve.

Doctor Strange – Thor ha bisogno di aiuto

Come abbiamo visto, nel tempo i Marvel Studios hanno preso l’abitudine di utilizzare come scene post-credits delle scene ritagliate dai film futuri. Per esempio, la scena mid-credits in Doctor Strange è un frammento di una scena molto più ampia che vediamo poi in Thor 3, in cui Thor e Loki stanno cercando Odino. Strange non si fida molto di questi visitatori ed essendo il custode delle arti mistiche sulla Terra, decide che, se aiuterà questo sconosciuti potrà vederli lontani della Terra stessa, e così decide di rivelare a Thor dove si trova il padre. Ciò anticipa che il dottor Strange sarebbe apparso in Thor 3. A parte il suggerimento del ritorno di Strange, la scena è anche molto divertente.

Doctor Strange – Ci sono troppi stregoni

La scena post-crediti di Doctor Strange è ciò che ha anticipato il futuro della serie nel Marvel Cinematic Universe. Karl Mordo (Chiwetel Ejiofor) ruba la magia di Jonathan Pangborn. Alla domanda sul perché lo stia facendo, Mordo risponde che finalmente ha capito cosa c’è di male nel mondo: ci sono troppi stregoni. Alcuni fan hanno ritenuto che l’arco che conduce il Barone Mordo alla malvagità non fosse stato guadagnato, ma scommettiamo che sarà sviluppato nel sequel.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – La freccia Yaka

La scena dopo i primi credits di Guardiani della Galassia Vol. 2 ricorda la famosa arma di Yondu (Michael Rooker): la freccia Yaka, che si controlla tramite un fischio. Kraglin (Sean Gunn) tenta di usare la freccia ma non riesce a controllarla bene. Quindi, la freccia vola attorno alla nave e colpisce accidentalmente Drax alla spalla. Invece di aiutare, Kraglin lentamente … si allontana. La scena è stata divertente da vedere al cinema, e ha dimostrato che l’eredità di Yondu continuerà a vivere nei suoi compagni Ravagers, anche se non sanno come usare correttamente la sua arma.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – I guardiani originali

La seconda scena post-credits mostra che il regista ha scelto di riportare sullo schermo la vecchia squadra di Guardiani, formata da Stakar Osgord (Sylvester Stallone), Aleta Ogord (Michelle Yeoh), Martinex (Michael Rosenbaum), Charlie-27 (Ving Rhames), Krugarr e Mainframe (Miley Cyrus), dopo il sacrificio di Yondu e il successivo funerale in modo che possano riunirsi ancora una volta. La scena sembra promettere il ritorno del team originale dei Guardiani della Galassia ad un certo punto in un futuro film nel MCU.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – Adam Warlock

La terza scena dei titoli in Guardiani della Galassia Vol. 2 è forse la più importante di tutti. Ayesha (Elizabeth Debicki) viene avvertita della “collera” del Consiglio, ma dice che la loro rabbia si calmerà quando apprenderanno ciò che ha creato: il prossimo passo nella loro evoluzione, qualcosa di “più potente, più bello, più capace di distruggere i Guardiani della Galassia”. Quella persona è Adam Warlock: lo scopriamo quando Ayesha si riferisce alla creatura nel baccello che ha di fronte, chiamandolo Adam. Dopo anni di attesa, i fan dei fumetti hanno finalmente ottenuto la conferma dell’esistenza di Adam Warlock nel MCU, che potrebbe potenzialmente fare il suo debutto in Guardiani della Galassia Vol. 3.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – Groot adolescente

Baby Groot ha avuto un ruolo fondamentale in Guardiani della Galassia Vol. 2, ma quando hanno cominciato a scorrere i credits, era già diventato un adolescente Groot – e quindi con un certo livello di attitudine adolescenziale. Nella quarta scena durante i titoli del film, Peter Quill (Chris Pratt) entra nella stanza di Groot e lo vede giocare ai videogiochi, ma la sua stanza è un disastro completo, pieno tralicci e cortecce. Peter dice a Groot di pulire la sua stanza, ma Groot risponde dicendo che Peter lo sta annoiando… nell’inflessione tipica di Groot, ovviamente. Questo scherzo tra Peter e Groot è qualcosa che è stato poi sviluppato un parte in Avengers: Infinity War.

Guardiani della Galassia Vol. 2 – Stan Lee e Gli Osservatori

Sì, il sequel dei Guardiani della Galassia aveva in totale cinque scene dopo i titoli di coda, anche se non tutte erano pensate per anticipare i futuri appuntamenti. L’ultima scena post-credits del film mostra la continuazione di una delle scene del film stesso, in cui vediamo Stan Lee nei panni di un astronauta, parlare con gli Osservatori. La teoria secondo cui Stan Lee è l’Osservatore nel MCU sembra quindi giustificare il fatto che Lee appare in ogni film e serie TV. La scena indica solo che il suo personaggio ha almeno qualche connessione con gli Osservatori.

Spider-Man: Homecoming – Adrian Toomes ha dei segreti

Dopo essere stato catturato e imprigionato in Spider-Man: Homecoming, Adrian Toomes (Michael Keaton) si confronta in carcere con uno dei suoi ex soci, Mac Gargan (Michael Mando), e gli viene chiesto se conosce la vera identità di Spider-Man, perché Gargan ha alcuni amici che vogliono uccidere il supereroe. Anche se Toomes conosce l’identità di Spidey, sceglie di tenere per sé quel segreto dicendo: “Se avessi saputo chi era, sarebbe già morto”. Toomes poi si avvia per andare a salutare la sua famiglia che lo sta visitando in prigione. È curioso il motivo per cui Toomes non ha svelato il vero nome di Spider-Man, ma forse è perché Toomes, in arte Avvoltoio, in realtà rispetta il suo nemico.

Spider-Man: Homecoming – Pazienza

In tutto Spider-Man: Homecoming, nella scuola superiore di Peter sono stati mostrati diversi PSA con Steve Rogers nei panni di Captain America, video che offrendo consigli e istruzioni agli studenti. Chris Evans è apparso ancora una volta nello stesso tipo di scena di Captain America per la scena post-credits di Homecoming, in cui metteva in guardia gli spettatori che la pazienza è uno dei tratti più preziosi che un soldato o uno studente possano possedere. La scena invece è una vera e propria presa in giro per gli spettatori, che si aspettavano una scena legata a Infinity War. In pratica lo spettatore ha aspettato tanto solo per vedere una scena che gli suggerisce di avere pazienza!

Thor: Ragnarok – L’arrivo di Thanos

Mentre Thor: Ragnarok ha impostato la trama di Avengers: Infinity War in maniera inaspettata, la scena mid-credits ha mostrato l’ancora perfetta. Mentre sono a bordo dell’astronave che li sta portando sulla Terra, Thor e Loki riflettono sul fatto se sia una buona idea riportare Loki sul pianeta che una volta ha cercato di conquistare. Thor dice che si sente come se tutto dovesse andare bene per loro, e in quel momento la nave di Thanos, Sanctuary II, appare sopra la loro testa, anticipando il suo imminente arrivo. Era un modo semplice per organizzare gli eventi di apertura di Avengers 3 e creare più curiosità nei fan.

Thor: Ragnarok – Il Gran Maestro è sopravvissuto

Thor: Ragnarok è uno dei film più divertenti che la Marvel Studios abbia realizzato finora, e quel livello di umorismo è continuato nella scena post-credits del film, con il Gran Maestro di Jeff Goldblum. Dopo una rivolta, il personaggio si ritrova in una nave precipitata a dover affrontare centinaia di cittadini scontenti. Cerca di pacificarli applaudendo i loro sforzi, dicendo loro di darsi una pacca sulla spalla. Si impegna persino a sostenere il proprio coinvolgimento nell’insurrezione, dicendo che non si può avere una rivoluzione senza che qualcuno venga rovesciato (cioè lui). La scena dei post-credits non ha anticipato o impostato alcun futuro film su MCU, ma ha dimostrato che il Gran Maestro è uno dei personaggi più unici di Thor: Ragnarok.

Black Panther – Il Wakanda apre i confini

È stato menzionato più volte in Black Panther che il Wakanda è sempre rimasto isolato dal mondo esterno. Questa cosa cambia alla fine del film, così come scopriamo nella scena di mid-credits del film. In quella che era in origine la fine di Black Panther, la scena vede il T’Challa di Chadwick Boseman che annuncia l’apertura al mondo del Wakanda per condividere con il mondo e con le Nazioni Unite le conoscenze e tecnologia del paese. La scena stabilisce un futuro diverso per tutto il mondo, che adotterà la tecnologia del vibranio ed è anche una bella conclusione per i desideri di Nakia e persino di Killmonger.

Black Panther – Il lupo bianco

Nonostante la conferma che Bucky non sarebbe apparso nel corso di Black Panther, è comunque apparso nella scena post-credits del film. Nella scena, Shuri (Letitia Wright) visita Bucky mentre si riprende e lo saluta come Sgt. Barnes. Ma in quel momento, non è più il sergente Barnes o il Soldato d’inverno, è solo Bucky. Successivamente è stato confermato che Bucky è diventato il Lupo Bianco, così come viene chiamato in Avengers: Infinity War, una trasformazione che è stata possibile grazie a Shuri. La trasformazione di Bucky nel Lupo Bianco è qualcosa che i fan dei fumetti non si sarebbero aspettati, ma era necessario che il pubblico vedesse Bucky “riavviato” prima dell’arrivo di Thanos in Avengers 3.

Avengers: Infinity War – La chiamata di Captain Marvel

La fine di Avengers: Infinity War ha visto Thanos raggiungere il suo obiettivo folle, usando il potere illimitato del Guanto dell’Infinito per cancellare metà della vita nell’universo. La scena post-credits si allontana dal Wakanda e da Titan e mostra uomini e donne che si sbriciolano in polvere in una città, con un elicottero ormai senza pilota che si schianta contro il fianco di un grattacielo. Gli agenti Maria Hill e Nick Fury si muovono inorriditi, prima che anche Hill si dissolva; Fury usa un misterioso dispositivo per lanciare un grido di aiuto, prima che anche lui muoia. La scena post-credits termina con il logo di Captain Marvel sullo schermo del dispositivo di Fury. Anche se i fratelli Russo hanno pensato di non dare agli spettatori una scena post-credits, quanto visto è importante in quanto mostra l’impatto dello “schiocco di dita” di Thanos sul resto del mondo, mentre mette in scena l’importanza del Capitano Marvel.

MCU Fase 2: tutto quello che c’è da sapere sulle scene post credits

Sin da Iron Man (2008) i Marvel Studios hanno fatto delle scene post credits un segno distintivo, un modo per far affezionare gli spettatori e per anticipare cosa arriverà dopo quanto appena visto. Insomma, un modo per creare l’universo in continuum sul grande schermo che ha premiato moltissimo la Casa delle Idee.

Ma cosa nascondono e cosa vogliono dire tutte le scene post credits del Marvel Cinematic Universe? Ecco la spiegazione di quelle relative alla MCU Fase 2.

Iron Man 3 – Bruce non è quel tipo di dottore

Piuttosto che anticipare il futuro di Tony come supereroe, la scena post-credits di Iron Man 3 è stata una “coda” della commedia con Tony Stark e Bruce Banner, con Tony che racconta la sua lotta contro Aldrich Killian all’amico. Banner dice che non è quel tipo di dottore, motivo per cui sembra così sconvolto quando Tony inizia un’altra storia. La scena ha continuato a raccontare la bromance nata con The Avengers, promettendo che la “strana coppia” sarebbe tornata in futuro.

Thor: The Dark World – Nella cripta del Collezionista

La scena post credits di Thor: The Dark World ha fatto i primi passi per stabilire che le Gemme dell’Infinito erano, sono oggetti veramente pericolosi. Per impedire a Thanos (o a chiunque altro) di puntare su Asgard perché in possesso di due Gemme, Sif (Jaimie Alexander) e Volstagg (Ray Stevenson) consegnano l’Aether/Gemma della Reatlà al Collezionista (Benicio del Toro). La scena servì anche come trampolino di lancio per Guardiani della Galassia, dal momento che del Toro sarebbe apparso come in quel ruolo nel film l’anno successivo. La scena ha ampliato la parte cosmica del MCU.

Thor: The Dark World – Thor e Jane di nuovo insieme

Proprio come il film, la scena post-credits del film è considerata una delle scene più deboli di tutto il MCU. Tutto ciò che mostra sono Thor e Jane che si incontrano e si baciano appassionatamente. Il fulcro della scena era il ricongiungimento dei due innamorati. Già la scena non è stata di alto gradimento, in più visto ciò che è accaduto tra Thor e Jane, sembra davvero inutile con il senno di poi. Sappiamo però che l’abbandono di Jane si deve alla sua interprete, Natalie Portman, e non alla Marvel stessa.

Captain America: The Winter Soldier – I gemelli

Proprio come la scena post-credits di Capitan America: Il Primo Vendicatore ha anticipato The Avengers, la scena dei mid-credits di Capitan America: The Winter Soldier ha creato un ponte verso il secondo Avengers. La scena mostrava il barone von Strucker (Thomas Kretschmann) che parlava della caduta dello S.H.I.E.L.D. e della rinascita dell’Hydra, oltre a rivelare che era lui in possesso dello Scettro di Loki. La cosa davvero interessante della scena però è che mostra per la prima volta Quicksilver (Aaron Taylor-Johnson) e Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), frutto degli esperimenti di von Strucker sugli umani, con la Gemma della Mente nello scettro di Loki. Lo scienziato dichiara che loro sono dei miracoli (NON mutanti). La scena mid-credits ha indubbiamente entusiasmato i fan per Avengers 2, in particolare per l’inserimento di due nuovi supereroi. Ma i fan non sapevano  ancora come sarebbe andata.

Captain America: The Winter Soldier – I Ricordi di Bucky

La scena post-credits di Winter Soldier è molto diversa dalla scena mid-credits in quanto non ha agganci con Avengers 2 o addirittura con Captain America 3 (almeno non direttamente), ma ha gettato le basi per la storia di Bucky Barnes (Sebastian Stan). Mostrando Bucky che visita la mostra del museo di Captain America, ha mostrato come l’eroe comincia a ricordare chi è il suo amico e, cosa più importante, chi è lui stesso. Quella storia alla fine continua in maniera importante, tanto da diventare un punto centrale in Captain America 3.

Guardiani della Galassia – La danza di Baby Groot

In linea con la natura divertente e piena di musica dei Guardiani della Galassia, la scena del film ha rivelato che non solo che Groot è vivo, ma che è un bambino. Mostra anche Baby Groot che balla su “I Want You Back” dei Jackson 5, con Drax (Dave Bautista) che guarda curiosamente verso di lui alcune volte. La scena non ha fatto molto per impostare la trama e la storia di Guardiani della Galassia Vol. 2, ma è stata certamente una delle scene post-credits migliori del MCU.

Guardiani della Galassia – Howard il papero

Considerando che Guardiani della Galassia era un film indipendente dagli altri, non c’era bisogno di creare altro che un seguito, ma James Gunn ha scelto di non farlo. Invece, la scena dei post-credits è stata un’altra divertente coda soltanto per i fan, in cui si vedono Cosmo e Howard il papero che si aggirano nel caveau del Collezionista, che era stato distrutto in precedenza nel film.

Avengers: Age of Ultron – “Bene, lo farò io stesso”

Avengers: Age of Ultron ha solo una scena post-credits, che mostrava Thanos indossare il Guanto dell’Infinito e dire “Bene, lo farò io stesso”, anticipando così il suo eventuale arrivo sulla Terra. Il problema con la scena post-credits di Age of Ultron è che ha inavvertitamente creato un buco nella trama e un’altra grande domanda. Come potrebbe Thanos avere un Guanto dell’Infinito quando uno si trova già nella cripta di Asgard? Tale domanda è stata rettificata in Thor 3 quando Hela dice che quello di Odino è un Guanto falso. Per quanto riguarda la domanda, Ultron ha lavorato per tutto il tempo agli ordini di Thanos? Questa domanda non ha ancora trovato risposta, e quindi la scena resta enigmatica, ma ha comunque eccitato i fan, visto che è la prima volta che vediamo Thanos indossare il Guanto.

Ant-Man – Hope diventa Wasp

In tutto Ant-Man, è stato anticipato che Hope van Dyne sarebbe diventata Wasp, cosa ufficializzata nella scena post-credits del film. Nella scena in questione, Hank Pym (Michael Douglas) presenta un concept di costume di Wasp a Hope (Evangeline Lilly), prefigurando così la sua “promozione” a eroina in Ant-Man 2. È stato un momento emozionante per Hope e per i fan, che sanno dai fumetti che Wasp è parte integrante del team di Avengers.

Ant-Man – Di nuovo Bucky

Invece di offrire ai fan un’altra scena divertente come capitato con altri film, la vera scena post-credits di Ant-Man ha presentato agli spettatori l’attesissimo film successivo: Capitan America 3. Nella scena in questione, Steve Rogers (Chris Evans) e Sam Wilson (Anthony Mackie) trovano Bucky Barnes (Sebastian Stan). Riflettono su cosa fare per Bucky e sanno che Tony Stark non ha cederà sugli accordi di Sokovia, quindi si rivolgono a un “ragazzo” che Sam conosce. Non solo questa scena ha continuato la storia lasciata da The Winter Soldier, ma ha perfettamente impostato gli eventi tenui in Captain America 3.

MCU Fase 1: tutto quello che c’è da sapere sulle scene post credits

Sin da Iron Man (2008) i Marvel Studios hanno fatto delle scene post credits un segno distintivo, un modo per far affezionare gli spettatori e per anticipare cosa arriverà dopo quanto appena visto. Insomma, un modo per creare l’universo in continuum sul grande schermo che ha premiato moltissimo la Casa delle Idee.

Ma cosa nascondono e cosa vogliono dire tutte le scene post credits del Marvel Cinematic Universe? Ecco la spiegazione di quelle relative alla MCU Fase 1.

Iron Man – L’arrivo di Nick Fury

La scena post-credits di Iron Man è stata quella che ha dato il via a tutto. Non solo ha impostato un precedente per tutti gli altri film del MCU in modo tale che in ogni film ci si aspetta la scena aggiuntiva dopo la fine del film, ma ha anche impostato le intenzioni future. Per gli spettatori che non leggono fumetti, la scena non era molto interessante, ma quelli che sapevano cosa stava succedendo, i lettori di fumetti, hanno cominciato a sognare in grande.

Dopo aver sconfitto Iron Monger, Tony Stark (Robert Downey Jr.) si dirige nel suo salotto e vede un uomo misterioso in piedi nell’oscurità, il quale si rivolge a lui e si presenta come il direttore di S.H.I.E.L.D. Nick Fury (Samuel L. Jackson). È lì per discutere l’Avenger Initiative con Tony, il progetto che porterà poi alla formazione degli Avengers.

È ancora una delle migliori scene post-credits che la Marvel abbia mai realizzato per la sua semplicità e la sua efficacia. Inutile dire che ha entusiasmato i fan dei fumetti più degli altri film realizzati dalla Marvel Studios. Iron Man è stato il primo film che la Casa delle Idee ha realizzato come studio indipendente. 

The Incredible Hulk – Tony Stark mette insieme una squadra

Mentre Iron Man era il primo film dei Marvel Studios, il pubblico non ha dovuto aspettare molto per vedere il follow-up dello studio. The Incredible Hulk è uscito solo un mese più tardi e ha visto la presentazione di Tony Stark alla fine del film, mentre parla al generale Thaddeus Ross (William Hurt) in un bar. Tony dice al Generale che stanno mettendo insieme una squadra, e a quel punto Ross chiede: “Chi siamo?”

Naturalmente, con “noi” Tony intendeva lo S.H.I.E.L.D., mentre per la squadra si riferiva ai Vendicatori. Certo, la scena di Iron Man era eccitante, ma questa è la ciliegina sulla torta. Fu il vero inizio dei Vendicatori e mostrò il piano originale della Marvel per la squadra, prima che Joss Whedon salisse a bordo. Tony faceva già parte del team e sembrava essere destinato a guidarlo, ma tutto è cambiato dopo Iron Man 2 e nel film di Whedon.

Iron Man 2 – Coulson trova il Mjolnir

Clark Gregg ha ripreso il ruolo dell’agente Phil Coulson per il sequel di Iron Man, con Samuel L. Jackson che ha a sua volta ripreso il ruolo di Nick Fury. Ad un certo punto in Iron Man 2, Fury afferma di avere problemi da affrontare nella regione sud-occidentale del Paese. Poi, nella scena post-credits del film, Coulson fa visita proprio alla regione sud-occidentale, dicendo a Fury al telefono di averlo trovato. La cosa che ha trovato Coulson era Mjolnir, che palesava dunque la presenza di Thor e il suo prossimo arrivo nel 2011. Era sottile, ma efficace, ed era la prima volta che una scena post-credits presentava così palesemente un film del futuro.

Thor – Selvig si unisce allo S.H.I.E.L.D.

La scena post-credits di Thor ha portato l’importanza delle scene post-credits al livello successivo anticipando anche visivamente The Avengers. La scene vede Nick Fury che accoglie il Dr. Erik Selvig (Stellan Skarsgård) nello S.H.I.E.L.D. e gli chiede di esaminare ulteriormente il Tesseract. È interessante notare che Loki è ancora vivo e controlla il Dr. Selvig. Per quanto riguarda le scene post-credits, Thor è stato abbastanza efficace nel gettare le basi per la trama di The Avengers. Dopotutto, la scena stessa ci accompagna direttamente nell’apertura del film di Joss Whedon. Ma prima…

Captain America: Il Primo Vendicatore – Il trailer di The Avengers

Dopo essersi svegliato in futuro, Steve Rogers si prende un po’ di tempo per abituarsi alla sua nuova vita… andando in palestra. È lì che Nick Fury racconta a Captain America il suo prossimo incarico: salvare il mondo. Quindi, la scena è direttamente un trailer di The Avengers. La vera scena dei post-credits è stata breve perché si è poi sviluppata in una scena più lunga in The Avengers

The Avengers – Thanos sta arrivando

La scena dei mid-credits per The Avengers è uno dei momenti più memorabili dell’universo condiviso. In esso, l’Altro informa il suo enigmatico padrone che l’invasione della Terra di Loki è fallita e che sfidare gli eroi più potenti della Terra sarebbe stato l’equivalente di una condanna a morte. A quel punto, il maestro si gira – rivelando il volto di Thanos – e sorride. La scena non ha anticipato un film specifico, ma ha rivelato l’esistenza di Thanos nell’universo condiviso. E da quel momento in poi, i fan hanno capito che l’MCU alla fine si sarebbe trasformato in uno scontro finale tra i Vendicatori e il Titano Pazzo.

The Avengers – Shawarma

È difficile fare meglio dell’introduzione di Thanos, quindi la scena post-credits vera e propria di The Avengers non ha aggiunto nulla (un film o un personaggio). Dopo tutto quello che avevano appena passato, gli eroi avevano bisogno di un pasto caldo da recuperare. E per il pubblico vederli mangiare shawarma (qualcosa che Tony menziona brevemente nel film) mentre tutti sembrano tutti così esausti è piuttosto divertente. Si tratta della prima scena post-credits che è stata usata per far ridere i fan, invece che per agganciarsi a un film o a un personaggio futuro. Inoltre, è stata questa la prima volta che un film MCU ha avuto due scene successive al film invece di una.

Soldato d’Inverno: 15 cose che solo i veri fan Marvel conoscono

Soldato d’Inverno: 15 cose che solo i veri fan Marvel conoscono

Creato da Joe Simon e Jack Kirby, il Soldato d’Inverno debuttò in Captain America Comics (Vol. 1) nel 1941 come braccio destro di Steve Rogers aka Captain America durante la Golden Age. Dato per morto durante la Seconda Guerra Mondiale, Bucky Barnes viene riportato in vita sotto nuove vesti, diventando una spia per l’Unione Sovietica.

Il personaggio è stato introdotto nel MCU in Captain America: Il Primo Vendicatore, interpretato da Sebastian Stan che ha poi ripreso il ruolo in Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, presentando qualche piccola differenza rispetto alla controparte dei fumetti.

Ma per chi vuole saperne di più sul personaggio, ecco 15 curiosità sul Soldato D’Inverno che solo i veri fan dei fumetti Marvel:

Ha “evitato” un lavaggio del cervello

soldato d'invernoNel 1942, quando Captain America guidò la sua squadra di supereroi denominata Gli Invasori (composta da se stesso, La torcia umana, Toro, Namor e e Bucky), tutti furono catturati e sottoposti al lavaggio del cervello dal Teschio Rosso.

Tuttavia Bucky fu l’unico che riuscì a fuggire, e sapendo che non avrebbe potuto affrontare da solo i suoi avversari, richiamò tutti i supereroi disponibili e chiese aiuto. Tra questi c’erano Patriot, Thin Man, Trottola, Miss America, Red Raven, Diamante Blu e Jack Frost e insieme formarono la Liberty Legion.

Ha rotto il cubo cosmico

soldato d'invernoIl cubo cosmico è stato presentato nel MCU semplicemente come Tesseract, uno degli oggetti più potenti dell’universo e fondamentale ai fini della trama culminata in Infinity War. Nei fumetti però (Captain America vol. 5, #14), vediamo Bucky mentre lo distrugge.

Successivamente Steve Rogers, convinto che in lui ci fosse ancora traccia del suo amico (e non solo il Soldato d’Inverno post-lavaggio del cervello), usa il cubo per ripristinare la memoria di Bucky, e l’idea funziona.

L’incontro con Batman

soldato d'invernoÈ raro vedere personaggi Marvel e DC insieme sulla stessa pagina, ma quando questo succede si tratta sempre di scontri testa a testa e non di collaborazioni.

Uno di quei rari casi risale al 1996 con il crossover Batman/Captain America, nelle realtà alternativa di Elseworld durante la seconda guerra mondiale dove Batman e il suo fedele compagno Robin incrociano la strada di Steve e Bucky.

Solo per il gusto di farlo, i due supereroi leader decidono di scambiare i rispettivi compagni per un giorno, ma inspiegabilmente, Bucky muore nelle pagine seguenti.

Suo figlio è diventato Teschio Rosso

soldato d'invernoNon sappiamo molto del futuro di Bucky, tuttavia nell’Universo di Terra-1610 i lettori hanno assistito a cambiamenti piuttosto radicali sul personaggio. Come il fatto che Bucky diventi un uomo anziano malato di cancro ai polmoni e sposato con Gail.

Prima della sua morte, il governo aveva deciso che sarebbe stato meglio per il mondo non sapere che aveva un figlio, costringendo la madre ad affidarlo ad una base militare. Questo figlio senza nome, credendo di non poter mai essere all’altezza delle aspettative di suo padre, decide invece di diventare un cattivo, o meglio, Teschio Rosso.

Il suo passato con Wolverine

WolverineNel passato di Bucky si annovera l’incontro con Wolverine, accaduto per la prima volta dopo la fuga del mutante dalla Weapon X. Senza saperlo, il Soldato D’Inverno ha aiutato Logan molte volte,  senza he lui sapesse che era stato Bucky ad uccidere sua moglie, Itsu. 

Il significato delle sue armi

soldato d'invernoDa quando è stato reintrodotto ai lettori di fumetti come Soldato D’Inverno, Bucky ha mostrato tutte le sue abilità nel maneggiare le armi, tra cui pistole, granate, fucili e altri oggetti da lui progettati.

Inoltre le sue armi hanno sensori palmari esplosivi. il che significa che se qualcun altro volesse provare a usarle, non ci riuscirebbe perché queste esploderebbero immediatamente. L’impronta del loro padrone non corrisponde…

La clausola Bucky

soldato d'invernoRaramente la “morte” viene presa sul serio nei fumetti, dal momento che ci si aspetta sempre che i personaggi vengano resuscitati in qualche modo. Ma nel caso di Bucky, gli autori avevano hanno esposto la cosiddetta “clausola” che diceva che fra tutti, solo Bucky Barnes, Jason Todd o lo zio Ben non sarebbero “sopravvissuti”.

Ironia della sorte, sia Jason Todd che Bucky Barnes sono stati riportati in vita nel 2006 entrambi come assassini armati di pistola. Che lo zio Ben sia il prossimo?

Il nuovo Captain America

soldato d'invernoSulla scia di Civil War, Steve Rogers è stato assassinato da Crossbones e Sharon Carter per ordine di Teschio Rosso, mentre Bucky, furioso con Tony Stark, ruba lo scudo di Cap per garantire che non ci sarebbe stato nessun nuovo Captain America.

Tony poi diede a Bucky una lettera che aveva ricevuto da Steve nel quale l’eroe diceva che se fosse morto, Tony avrebbe dovuto prendersi cura di Bucky e assicurarsi che il lignaggio di Captain America continuasse.

Perché ha smesso di essere Captain America?

soldato d'invernoNelle vesti del nuovo Captain America, le cose stanno andando bene per Bucky, che nel frattempo ha guadagnato l’approvazione del pubblico e si è unito ai Vendicatori. Tutto cambia quando viene processato per i crimini commessi come Soldato d’Inverno.

Dichiarato non colpevole da un tribunale americano, viene poi accusato dai tribunali russi di crimini contro lo stato e mandato in prigione. successivamente però Vedova Nera lo fa uscire di prigione e lo riporta in America, ma Bucky decide di smettere i panni di Captain America.

Infinity Formula

soldato d'invernoDopo aver lasciato l’identità di Captain America Bucky decide di riprendere il ruolo durante la trama di “Fear Itself”, dove incontra Sinthea “Sin” Schmidt, meglio conosciuta come Skadi (la figlia del Teschio Rosso).

Dopo esser stato ucciso, Bucky viene riportato in vita grazie all’iniezione di una dose di Infinity Formula, un farmaco sperimentale creato dallo S.H.I.E.L.D. per rallentare il processo di invecchiamento. 

Il guardiano della Terra

soldato d'invernoDurante la trama di “Original Sin”, Bucky viene incaricato di indagare sulla morte di Uatu the Watcher, quindi viene inviato nello spazio con Gamora e Moon Knight per scoprire più possibile.

Successivamente Bucky torna sulla Terra e scopre che Nick Fury è stato segretamente nominato guardiano della terra dopo aver ucciso Uatu per autodifesa. Nelle pagine seguenti è invece Bucky a prendere il posto di Fury.

Non è stato “l’unico”

soldato d'invernoPochi lo sanno, ma Bucky non è stato solo il nome di James Buchanan Barnes, ma è anche uno pseudonimo trasmesso a persone diverse (un po’ come Robin).

Il primo sostituto fu Fred Davis, quando lui e William Naslund furono nominati nuovi Captain America e Bucky dal presidente Truman, poi ci furono Jack Monroe, Rick Jones e Rikki Barnes, una Bucky-donna proveniente da un universo alternativo come Julia Winters.

L’origine del suo nome

soldato d'invernoBucky fu creato da Joe Simon nel 1940 quando negli schizzi su Captain America incluse un aiutante di nome Bucky. Ma perché lo ha chiamato così? Secondo Simon, Bucky prende il nome da un giocatore di pallacanestro e suo amico d’infanzia ai tempi del liceo.

Cosa pensa di lui Stan Lee?

soldato d'invernoStan Lee non ha mai nascosto una certa perplessità riguardo alcuni personaggi di secondo piano, in special modo riguardo gli aiutanti adolescenti degli eroi.

Lee pensava che fosse irresponsabile da parte dell’eroe mettere in pericolo la vita di un ragazzo permettendogli di accompagnarli in pericolose missioni.  Molti dunque ritengono che sia questa la ragione dell’espulsione di Bucky dall’universo Marvel.

Perché è tornato?

soldato d'invernoQuando Bucky è scomparso per la prima volta dai fumetti, non è stato a causa di una morte ma di un’eliminazione ingiustificata dal canone Marvel.

Come fan di Bucky, Ed Brubaker pensò che la Marvel avesse fatto un grave errore e nella sua fan fiction immaginò Bucky mentre era stato catturato dai sovietici. Oggi Brubaker scrive storie per la Marvel Comics.

Samsung eSport Palace, a Bergamo luogo per gli appassionati di Gaming ed eSport

Ieri, alla presenza del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e dell’Assessore all’Istruzione Loredana Polli, si è tenuta a Bergamo la conferenza stampa per la presentazione del Samsung eSport Palace, luogo dedicato a tutto gli amanti dei videogames e degli eSport, le competizioni online a livello professionistico.

Nel mondo è un momento particolarmente positivo per gli eSports e l’Italia è in scia con un trend in forte crescita. Stiamo parlando di un mercato globale che nel 2017 ha raggiunto i 655 milioni di dollari e, secondo il report Global Esports Market di Newzoo, quest’anno il giro d’affari toccherà quota 905,6 milioni di dollari, con la stima di arrivare a ben 1,6 miliardi nel 2021.

Intercettando questo momento favorevole per il settore Samsung, in collaborazione con AK Informatica, ha deciso di investire in una struttura che viene annunciata come il primo Palace in Italia interamente dedicato agli eSport. In realtà, iniziative private simili già ne esistono ma questo progetto ha dimensioni e ambizioni di altro respiro. Una riprova né il supporto ricevuto dalla Giunta Bergamasca che, con lungimiranza non comune, crede in questo mercato e in questa iniziativa come opportunità di formazione per i giovani e come generatore di nuove figure professionali.

L’eSport Palace è una struttura su tre piani che si trova in Via Carducci 4 a Bergamo. Al piano terra è presente un Bar con un Ristorante, ma soprattutto lo Store AK Informatica dove i visitatori potranno acquistare prodotti e accessori per il Gaming. Il cuore pulsante degli eSports si trova al secondo piano con una LAN di circa 40 postazioni che, per garantire prestazioni da vero online Gaming viaggia con una banda di 40-50 Gigabit tramite una dorsale in fibra garantita da InternetOne, uno degli altri partner del progetto. Le postazioni a disposizione si avvalgono di componenti hardware delle ultime generazioni fornite dagli altri partner del progetto: Intel, Zotac, Cooler Master, Astro e Sparco e D-Link.

Ma il Samsung eSport Palace non è solamente un luogo di aggregazione per tutti gli appassionati di Gaming ed eSport, è anche la casa e luogo di allenamento per i quattro team Morning Stars che sono già dei professionisti partecipando ai tornei di Overwatch, CS:GO e Hearthstone. Infatti, il secondo piano è il loro regno, un ambiente interamente dedicato dove i componenti delle squadre potranno allenarsi quotidianamente in privato. Lo spazio è dotato inoltre di una regia nella quale si lavorerà costantemente per preparare contenuti che andranno in onda su Facebook e su Twitch, permettendo agli appassionati di tenersi sempre aggiornati sulle novità del Palace e dei Morning Stars. I quattro team sono sponsorizzati da Samsung e fanno parte del progetto Samsung Morning Stars Akademy, una vera e propria accademia che dà ai ragazzi non ancora professionisti la possibilità di mettere in luce le proprie doti di videogiocatori e di candidarsi online per entrare a far parte della squadra a livello preprofessionale.

Vi ricordiamo che il Samsung eSport Palace inaugurerà ufficialmente il 26 e 27 maggio in Via Carducci 4 a Bergamo con un grande evento aperto ai consumatori che darà l’opportunità di visitare la struttura e scoprire i suoi tre piani. Credendo in un luogo di incontro e in un ambiente nel quale poter respirare un’aria di divertimento e di crescita professionale, Bergamo si candida così ad esser la capitale italiana in pectore degli eSports.

Emilia Clarke felice del flop di Terminator Genysis

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Emilia Clarke, per tutti Daenerys Targaryen di Game of Thrones, è adesso in sala in Solo: A Star Wars Story, spin off della saga di Star Wars in cui interpreta la misteriosa Qi’Ra. 

Durante la promozione del film, la Clarke ha avuto modo di raccontare la sua esperienza sul set di Terminator Genysis, il disastroso capitolo del franchise in cui è stata Sarah Connor. A dirigere il film c’era Alan Taylor, che la Clarke conosceva dalla sua esperienza nella serie HBO. L’attrice ha dichiarato a Vanity Fair che la lavorazione del film fu infernale, con lo stesso Taylor irriconoscibile rispetto all’atmosfera di armonia in cui lo aveva conosciuto lei, lavorando con lui alla serie di successo. “È stato masticato e sputato dalla produzione, non era più lui”.

Emilia Clarke ha poi concluso spiegando che per lei è stato un bene che il film non sia stato un successo, perché un eventuale sequel sarebbe stato molto difficile da portare avanti. Inoltre, l’attrice ha spiegato che nell’ambiente il film è stato paragonato ai Fantastici Quattro per difficoltà di produzione, soltanto che gli attori del reboot sulla prima famiglia Marvel sembra che scherzassero tra loro dicendosi “almeno non abbiamo lavorato a Terminator Genysis“.

Solo: A Star Wars Story, il primo trailer

CORRELATI:

Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è previsto per il 23 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Transformers 6 rimosso dalla programmazione 2019 della Paramount

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Transformers 6 rimosso dalla programmazione 2019 della Paramount

La Paramount ha rimosso Transformers 6 dal suo calendario del 2019. Alla luce di questa decisione sembra che sia arrivato davvero il momento della fine per il franchise di Michael Bay inaugurato nel 2007 da Transformers

Il film ha lanciato la carriera di Shia LaBeouf e di Megan Fox, entrambe poi “deragliate” in maniera molto diversa. Il primo adesso concentra i suoi sforzi artistici nel cinema indipendente, la seconda si è invece data alla famiglia e alle sue linee di moda, mettendo da parte la recitazione. Prima di questo però, i due sono stati le grandi star dei primi due film del franchise, e LaBeouf ha continuato per il terzo capitolo, nel 2011.

Il franchise si è sviluppato poi intorno alla figura di Mark Wahlberg, incontrato da Bay grazie a Suda e Cresci. L’attore è stato protagonista dei capitoli 4 e 5 del franchise, di cui l’ultimo è arrivato in sala nel 2017, registrando il picco minino al box office.

Parallelamente allo sviluppo di Transformers 6, è stato realizzato anche uno spin off, in arrivo in autunno, Bumblebee, che mira a un pubblico più piccolo, con un budget minore e con, in teoria, una storia più forte. 

The Wrap ha riportato che la Paramount ha portato avanti solo quest’ultimo film, eliminando dalla sua schedule per il 2019 Transformers 6. Che sia davvero la fine per il franchise?

Jurassic Park: la saga completa in 4k per il 25° anniversario

Jurassic Park: la saga completa in 4k per il 25° anniversario

In occasione del 25° anniversario dall’uscita di Jurassic Park di Steven Spielberg, sono disponibili le versioni in 4K dell’intera saga (Jurassic Park, Il mondo perduto, Jurassic Park III, Jurassic World) dal 23 maggio con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Lo storico e celebre franchise, tratto dal romanzo bestseller di Michael Crichton, ha per sempre cambiato la storia del cinema di avventura misto alla fantascienza. Rivivi l’emozione in alta definizione e immergiti di nuovo nel misterioso e affascinante mondo perduto!

JURASSIC PARK
CARATTERISTICHE TECNICHE 4K:
Genere: Avventura
Durata: 2 ore e 7 minuti circa
Dischi: 1
Video: 2160p UHD HDR10 Widescreen 1.85:1
Audio: Inglese, Tedesco DTS:X Master Audio; Spagnolo, Italiano DTS Digital Surround 5.1; Turco DTS Digital
Surround 2.0
Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Turco
Contenuti speciali (presenti nell’edizione Blu-rayTM all’interno della confezione): • Ritorno A Jurassic Park • Il Making Of Di Jurassic Park • Jurassic Park: Fare Il Gioco • Steven Spielberg Dirige Jurassic Park • Dietro Le Quinte • Gli Storyboard

IL MONDO PERDUTO – JURASSIC PARK
CARATTERISTICHE TECNICHE 4K:
Genere: Avventura
Durata: 2 ore e 9 minuti circa
Dischi: 1
Video: 2160p UHD HDR10 Widescreen 1.85:1
Audio: Inglese, Tedesco DTS:X Master Audio; Italiano, Spagnolo, Turco DTS Digital Surround 5.1
Sottotitoli: Italiano, Inglese N/U, Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Turco
Contenuti speciali (presenti nell’edizione Blu-rayTM all’interno della confezione): • Ritorno A Jurassic Park: Ritrovare Il Mondo Perduto • Ritorno A Jurassic Park: Qualcosa È Sopravvissuto • Scene Eliminate • Il Making Of • Il Fenomeno Jurassic Park: Chiacchierata Con L’autore Michael Crichton • Dietro Le Quinte • E Molto Altro Ancora!

JURASSIC PARK III
CARATTERISTICHE TECNICHE 4K:
Genere: Avventura
Durata: 1 ora e 32 minuti circa
Dischi: 1
Video: 2160p UHD HDR10 Widescreen 1.85:1
Audio: Inglese, Tedesco DTS:X Immersive Audio; Italiano, Spagnolo,Turco DTS-HD Digital Surround 5.1
Sottotitoli: Italiano, Inglese N/U, Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Turco
Contenuti speciali (presenti nell’edizione Blu-rayTM all’interno della confezione): • La Creazione Dijurassic Park Iii • Visita Allo Stan Winston Studio • Commenti Del Team Degli Effeti Speciali • Dallo Storyboard Al Film • I Nuovi Dinosauri Di Jurassic Parktm • Tavole Animate Dei Dinosauri • Visita Alla Ilm • Montana: Alla Ricerca Di Nuovi Dinosauri • Dietro Le Quinte • Galleria Fotografica • E Molto Altro Ancora!

JURASSIC WORLD
CARATTERISTICHE TECNICHE 4K:
Genere: Avventura
Durata: 2 ore e 4 minuti circa
Dischi: 1
Video: 2160p UHD HDR10 Widescreen 1.85:1
Audio: Italiano, Inglese N/U, Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Turco
Sottotitoli: Italiano*, Inglese* n/u, Francese*, Spagnolo*, Tedesco*, Portoghese*, Danese, Finlandese, Norvegese, Svedese, Olandese, Islandese, Arabo, Hindi
Contenuti speciali (presenti nell’edizione Blu-rayTM all’interno della confezione): • Scene Eliminate • Jurassic World Visto Da Chris & Colin • Benvenuti A Jurassic World • I Dinosauri Di Nuovo In Libertà • Jurassic World: Pass Universale • Visita All’innovation Center Con Chris Pratt

Maleficent 2: un altro personaggio misterioso nel film

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Maleficent 2: un altro personaggio misterioso nel film

David Gyasi è entrato a far parte del cast di Maleficent 2 in un ruolo misterioso. L’attore si unirà ad Angelina Jolie nel seguito del live action Disney campione di incassi che ha dato un nuovo volto alla storia de La Bella Addormentata nel Bosco.

Seppure non ha ancora una riconoscibilità internazionale, Gyasi ha un CV di tutto rispetto, dal momento che vanta partecipazioni in Interstellar, Cloud Atlas e Annientamento. L’attore, inoltre, si unisce anche a Michelle Pfeiffer, new entry di lusso del film.

Malficent 2 sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Angelina Jolie ha dichiarato che tornerà nel nuovo film che è ancora da definire, plot compreso. La sceneggiatura è a cura di Linda Woolverton e Jez Butterworth. Tra gli altri progetti di Ronning c’è un adattamento del romanzo di Michael Crichton Micro e un’idea originale chiamata Origins. Le riprese di Maleficent 2 inizieranno il prossimo anno e il film uscirà nel 2019.

Maleficent 2: ufficiale il ritorno di Angelina Jolie

Maleficent – Signora del Male è uscito il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Fonte: Deadline

Kylo Ren meglio di Darth Vader: parola di Donald Glover

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Kylo Ren meglio di Darth Vader: parola di Donald Glover

Kylo Ren sarebbe un personaggio migliore di Darth Vader. A fare questa dichiarazione “coraggiosa” e in contro tendenza è Donald Glover, interprete del giovane Lando Calrissian in Solo: A Star Wars Story, dal 23 maggio nelle sale italiane.

A domanda diretta su chi preferisse dei due grandi villain di Star Wars, Glover ha risposto che Kylo Ren è un personaggio interessante e ha una storia molto intensa, per cui protende per lui. Tuttavia c’è da dire che la scelta è ardua, perché la storia di Vader non è assolutamente priva di pathos o di intensità.

Ma a ognuno le sue preferenze.

Solo: A Star Wars Story, il primo trailer

CORRELATI:

Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è al cinema dal 23 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Six Billion Dollar Man: rinviato al 2020 il film con Mark Wahlberg

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Dopo l’addio improvviso del regista Damian Szifron, la Warner Bros. ha rinviato di un anno la produzione di Six Billion Dollar Man, il film che vedrà protagonista Mark Wahlberg e che ora, con molta probabilità, uscirà nelle sale non prima del 2020.

Vi ricordiamo che si tratterà del remake della serie televisiva omonima andata in onda dal 1973 al 1978 sulle reti della ABC, con Lee Majors nel ruolo del cyborg Steve Austin.

Il progetto gravita ad Hollywood da più di vent’anni, inizialmente nelle mani della Universal Pictures, poi della Dimension Pictures e di recente finito sulla scrivania della Weinstein Company. Come sapete, la società di Bob e Harvey Weinstein è stata travolta dai debiti e dagli scandali sessuali, quindi si è vista costretta a cedere i diritti di Six Billion Dollar Man al miglior offerente (la Warner Bros, appunto).

Il film racconterà la storia dell’astronauta Steve Austin (Wahlberg) che, in seguito ad un disastro aereo, sarà salvato dai dottori e trasformato in un’entità metà umana metà cyborg destinata a diventare un agente al servizio dell’Intelligence.

Six Billion Dollar Man: trovato uno sceneggiatore

Rocketman: il biopic su Elton John in arrivo a maggio 2019

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La Paramount ha stabilito che Rocketman arriverà nel maggio del 2019. Si tratta del biopic su Elton John che avrà come protagonista Taron Egerton. Nel 2013, il ruolo era stato affidato a Tom Hardy, ma il film è stato rimandato e l’attore di Taboo è stato poi sostituito dal più giovane Egerton, che probabilmente è più adatto di Hardy ai fini del biopic e dei termini stabiliti dalla produzione.

Rocketman arrivarà al cinema negli USA il 17 maggio 2019 e sarà una contro-programmazione per John Wick 3. Nel maggio del 2019 ci saranno inoltre anche Avengers 4, Detective Pikachu e il live action di Aladdin della Disney. Si tratta di film abbastanza diversi che non dovrebbero togliersi pubblico a vicenda.

A dirigere Rocketman ci sarà Michael Gracey che ha già diretto The Greatest Showman, musical con Hugh Jackman uscito la scorsa stagione invernale. La sceneggiatura è stata affidata a Lee Hall, che ha giàfirmato Billy Elliot.  A produrre Matthew Vaughn. Taron Egerton è il protagonista del franchise di Kingsman, diretto proprio da Vaughn e che nel secondo capitolo ha visto la presenza speciale proprio di Elton John nei panni di se stesso. Che il set del film tratto dalla graphic novel sia stato galeotto per la scelta dell’interprete?

Christian Bale e Matt Damon reciteranno per James Mangold in Ford vs Ferrari

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Christian Bale e Matt Damon saranno i protagonisti del film biografico Ford vs Ferrari, progetto affidato a James Mangold che torna dietro la macchina da presa dopo il successo di Logan e un lungo trascorso nel mondo dei cinecomic.

A confermare la notizia del casting dei due attori, fortemente voluti da Mangold, è l’Hollywood Reporter. Insieme a Bale e Damon reciteranno anche Caitriona Balfe (Outlander) e la giovane promessa Noah Jupe, visto di recente in A Quiet Place.

Christian Bale: ecco perché non riesce a guardare il suo terzo Batman

Prodotto dalla 20th Century Fox, Ford vs Ferrari racconterà la storia vera dietro l’opera di un intrepido gruppo di ingegneri incaricati da Henry Ford II di sconfiggere il dominante team Ferrari al Le Mans World Championship del 1966.

Matt Damon vestirà i panni di Carol Shelby, ingegnere meccanico che progettò il modello GT 40 per Ford mentre Christian Bale interpreterà il pilota Ken Miles.

La sceneggiatura verrà curata da Jez e John-Henry Butterworth, autori di Edge of Tomorrow, che lavoreranno allo script con Mangold.

James Mangold brutalmente onesto in merito alle scene post credits

IT – Capitolo Secondo: trovato l’adulto Ben Hanscom

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IT – Capitolo Secondo: trovato l’adulto Ben Hanscom

Prende sempre maggiore forma il cast adulto di IT – Capitolo Secondo che, dopo l’aggiunta di star di primo piano come Jessica Chastain e James McAvoy, adesso ha anche il volto dell’adulto Ben Hanscom.

L’attore scelto è Jay Ryan che si unisce a Chastain e McAvoy che interpretato Beverly e Bill, e a Bill Hader – Richie Tozier, James Ransone – Eddie Kaspbrak e Andy Bean – Stanley Uris. Resta da sapere chi sarà Mike Hanlon. Jay Ryan è noto principalmente per ruoli televisivi, tra cui il ruolo da protagonista nello show di The CW Beauty and the Beast.

L’uscita nelle sale di IT – Capitolo Secondo è fissata al 6 settembre 2019. Le riprese, sempre in mano a Andy Muschietti, cominceranno a Giugno a Toronto presso i Pinewood Studios per quanto riguarda i teatri di posa, mentre si suppone che Port Hope tornerà a essere Derry. La data di inizio è 18 Giugno, mentre le riprese dovrebbero concludersi tra Ottobre e Novembre.

Il Capitolo Secondo ci riporterà a Derry, dopo 27 anni dalle vicende raccontate nel film uscito a Ottobre, e vedrà i Perdenti, ormai adulti, affrontare di nuovo le loro più profonde paure e la creatura sotto le sembianze di Pennywise.

Idris Elba sarà il gobbo di Notre Dame nel nuovo adattamento di Netflix

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Idris Elba interpreterà il ruolo da protagonista nel nuovo adattamento de Il gobbo di Notre Dame prodotto da Netflix di cui l’attore curerà anche le musiche originali (coltivando parallelamente alla carriera cinematografica quella di DJ da molti anni).

È l’Hollywood Reporter a confermare la notizia, aggiungendo che questa trasposizione del romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo, già portato sul grande schermo dalla Disney nel 1996, sarà per lo spettatore un’esperienza musicale del tutto inedita.

Michael Mitnick, sceneggiatore del dramma storico con Benedict Cumberbatch The Current War e The Giver, è stata affidata la stesura del copione, mentre Fred Berger (La La Land) e Brian Kavanaugh-Jones (Midnight Special) produrranno il film insieme alla società di Elba e Ana Garanito.

Idris Elba spera in un sequel de La Torre Nera

Skyscraper: Dwayne Johnson in azione nel nuovo trailer

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Skyscraper: Dwayne Johnson in azione nel nuovo trailer

Universal Pictures ha diffuso il nuovo trailer ufficiale di Skyscraper, action movie ad alto tasso adrenalinico che vede protagonista Dwayne “The Rock” Johnson e il grattacielo più alto e pericoloso del mondo. Skyscraper arriverà nelle sale il 13 luglio 2018.

Potete dare uno sguardo al trailer qui sotto:

Skyscraper: il trailer italiano del film

La star mondiale Dwayne Johnson guida il cast di Skyscraper nei panni di Will Ford, un ex leader del Team di Recupero Ostaggi dell’FBI e veterano americano di guerra, che ora valuta la sicurezza dei grattacieli. Durante un lavoro in Cina trova il più alto e sicuro edificio del mondo improvvisamente in fiamme e viene incolpato per questo. Da ricercato in fuga, Will deve trovare i responsabili, ripulire il suo nome e salvare in qualche modo la sua famiglia intrappolata all’interno dell’edificio in fiamme.

Scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber (Una spia e mezzo, Come ti spaccio la famiglia), Skyscraper è prodotto da Beau Flynn (San AndreasBaywatch)Johnson, Thurber e Hiram Garcia (San Andreas, Una spia e mezzo).

I produttori esecutivi di Skyscraper sono Dany Garcia (Baywatch, Ballers), Wendy Jacobson (San Andreas), Eric Hedayat (The Great Wall, Real Steel) e Eric McLeod(Kong: Skull Island, la saga Pirati dei Caraibi). Il film sarà distribuito da Universal Pictures.

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