Dopo il primo poster, la
20th Century Fox
Italia ha diffuso il primo trailer di Assassinio sull’Orient Express, il nuovo
adattamento del romanzo di Agatha Christie a opera
di Kenneth Branagh, che recita anche al fianco di
un cast all-stars. Ecco il trailer italiano:
Ecco le prime foto da
Assassinio sull’Orient Express
Kenneth Branagh
non si limiterà a dirigere il nuovo, omonimo, adattamento per
il grande schermo del classico di Agatha
Christie, ma sarà impegnato anche nell’interpretazione del
celebre investigatore belga Hercule Poirot. Johnny
Depp dovrebbe
interpretare Ratchett; Michelle Pfeiffer
sarà Mrs. Hubbard. A Daisy Ridley andrà il
ruolo di Mary Debenham, mentre Judy Dench
incarnerà la Principessa Natalia Dragomiroff. Michael
Pena sarà un passeggero cubano di nome Marquez.
Willem Dafoe interpreterà il
detective Gerhard
Hardman. Nel sontuoso cast figurano
anche Leslie Odom Jr., Tom
Bateman, Lucy Boynton e
Derek Jacobi.
Assassinio sull’Orient Express, sceneggiato da
Michael Green, è prodotto da Ridley
Scott, Simon Kinberg, Mark Gordon e dallo
stesso Branagh, insieme a Michael Schaefer,
Aditya Sood e Judy Hofflund. Le
riprese del film si sono concluse.
Divenuta celebre grazie ad una soap
opera girata in Australia, l’attrice Bella
Heathcote è oggi una delle attrici più promettenti
dell’attuale panorama cinematografico. Grazie alla sua
partecipazione a noti film, la Heathcote ha potuto
rendere ben riconoscibile il suo particolare viso, dimostrando
inoltre notevoli doti da interprete, conquistando le attenzioni di
critica e pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Bella
Heathcote.
Parte delle cose che non sai sull’attrice
Bella Heathcote: i suoi film
1. Ha recitato per noti
registi. Dopo aver debuttato al cinema con il film
Acolytes (2008), l’attrice ottiene maggior popolarità
grazie ai suoi ruoli in In Time (2011) e Dark Shadows
(2012), dove ha modo di lavorare per il regista Tim
Burton. Successivamente è in Not Fade Away
(2012), Professore per amore (2014), PPZ – Pride +
Prejudice + Zombies (2016) e The Neon
Demon (2016), di Nicolas Widing Refn, e
dove recita accanto a Elle
Fanning. Negli ultimi anni prende invece parte a
Cinquanta sfumature
di nero (2017) e Professor Marston and the Wonder
Women (2017). Nel 2020 torna invece al cinema con l’horror
Relic.
2. Ha preso parte a celebri
serie TV. Dopo aver ottenuto una prima notorietà grazie
alla soap Neighbours (2009), l’attrice torna a recitare
per il piccolo schermo nella serie Amazon L’uomo nell’alto
castello (2016-2018), dove ricopre il ruolo di Nicole Dormer
accanto all’attore Rufus
Sewell. Si fa poi ulteriormente notare grazie alla
serie Strange Angel (2018-2019), dove interpreta Susan
Parsons. Prossimamente l’attrice tornerà in televisione per la
serie Pieces of Her.
Bella Heathcote è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 154 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere curiosità quotidiane con i
suoi fan, ma anche numerose foto scattate in momenti di svago. Non
mancano poi anche diverse immagini promozionali dei suoi progetti
da interprete.
Bella Heathcote e Andrew
Dominik
4. Ha avuto una relazione
con un regista. Per oltre sette anni l’attrice ha avuto
una relazione con il regista Andrew Dominik,
autore di film come L’assassinio di Jesse James per mano
del codardo Robert Ford e Killing Them Softly. Nel
2017 i due hanno poi diffuso la notizia del loro fidanzamento
ufficiale, con la Heathcote che mostrò sui propri profili social
l’anello regalatole.
5. Hanno interrotto il
fidanzamento. Non sono mai stati forniti motivi ufficiali,
ma mesi dopo l’ufficializzazione del fidanzamento, nel 2018, la
coppia ha annunciato di essersi separata. Tramite il proprio
account Instagram, in seguito, l’attrice ha reso noto il proprio
matrimonio con l’architetto Richard Stampton, avvenuto nel gennaio
del 2019.
Parte delle cose che non sai sull’attrice
Bella Heathcote in Dark
Shadows
6. Ha ricoperto due ruoli
diversi. Nel film Dark Shadows, con protagonista
l’attore JohnnyDepp, l’attrice dà vita a due distinti
personaggi. Uno è Josette duPress e l’altro Victoria Winters.
Vissuti in epoche diverse, il secondo è la reincarnazione del
primo. Ricoprire due ruoli diversi ha dato modo all’attrice di
poter indossare abiti completamente diversi, ma anche di sfoggiare
una buona versatilità con la caratterizzazione dei personaggi.
Bella Heathcote in L’uomo nell’alto
castello
7. Ha preso parte alla serie
Amazon. Dal 2016 l’attrice entra a far parte della seconda
stagione della serie L’uomo nell’alto castello. Qui
ricopre il ruolo di Nicole Dormer, una giovane appassionata di
cinematografia, che arriva a New York per prendere parte ad un
progetto di propaganda volto a distruggere simboli come la Statua
della Libertà e sostituirli con altri di stampo nazista. L’attrice
si è dichiarata particolarmente entusiasta del suo ruolo,
apprezzando l’idea di un personaggio femminile al comando di un
progetto cinematografico.
Bella Heathcote in Cinquanta
sfumature di nero
8. Ha dato vita al villain
del film. All’interno del secondo capitolo della trilogia
ispirata agli omonimi romanzi, l’attrice ha ricoperto il ruolo di
Leia Williams, villain di turno. Questa si rivela essere un ex del
protagonista Christian Grey, lasciata nel momento in cui gli chiese
una relazione vera e propria. L’abbandono gettò la donna in uno
stato psichico instabile, facendola diventare una vera e propria
stalker nei confronti di Anastasia, essendo invidiosa della sua
relazione con Grey.
9. Ha avuto difficoltà ad
interpretare il ruolo. Per dar vita al suo personaggio,
l’attrice ha dovuto calarsi in uno stato mentale il più instabile
possibile. Dopo essersi documentata a lungo, l’attrice è riuscita
ad entrare nel personaggio, giudicato come uno dei più complessi
della sua carriera.
Bella Heathcote: età e altezza
10. Bella Heathcote è nata a
Melbourne, in Australia, il 27 maggio 1987. L’attrice
è alta complessivamente 168 centimetri.
È in arrivo nelle sale italiane,
distribuito da Europictures e co-prodotto da
The habit of beauty film (della società madre
PINCH MEDIA di base a Londra) e Orisa
Produzioni, in collaborazione con Rai
Cinema, The Habit of Beauty, l’intenso
film ideato dal regista Mirko Pincelli e dallo
sceneggiatore e produttore Enrico
Tessarin.
La pellicola, girata tra Londra e
il Trentino, è un storia drammatica che si snoda tra i temi del
sogno, dell’amore e della perdita.
The Habit of
Beauty è un ritratto della società di oggi che ci spinge a
conformarci e troppo spesso a scendere a compromessi, rendendoci
così fragili da dare più spazio alle apparenze che all’effettiva
sostanza … ma alla fine di questa storia, che vede protagonisti
Francesca Neri (Elena) e Vincenzo
Amato (Ernesto), non ci saranno vincitori ne vinti ma
persone che attraverso il dolore hanno imparato a comprendere
l’essenza stessa della propria vita e ad apprezzarne la
bellezza.
Nel cast anche: Nico
Mirallegro, Noel Clarke, Kierston
Wareing, Nick Moran, Elena
Cotta, Luca Lionello, Mia
Benedetta e Tommaso Maria
Neri.
The Habit of Beauty Sinossi:
Ernesto – un fotografo di
successo – e la sua compagna Elena – gallerista – vivono in
Inghilterra e decidono di tornare in Italia per trascorrere una
vacanza. Sulle montagne del Trentino hanno un terribile incidente
che sconvolgerà le loro vite per sempre. È l’inizio di un percorso
intimo e doloroso, diverso per ognuno dei due. Finché, alla vigilia
della mostra che dovrebbe riunire Ernesto a Elena dopo tre anni di
silenzio, qualcosa di inaspettato li spinge a tornare nella loro
terra, dove ancora vivono le famiglie, nel tentativo di ricostruire
i legami con il passato e con la propria identità.
Dopo l’ufficializzazione nel
cast di Maisie Williams, un altro attore di
una serie tv di successo potrebbe entrare a far parte della squadra
di New Mutants. Parliamo di Charlie Heaton,
noto al pubblico seriale per aver interpretato Jonathan Bryers
nella serie NetflixStranger Things.
Heaton potrebbe entrare nel cast del
film diretto da Josh Boone nei panni di
Sam Guthrie, alias Cannonball.
Nei fumetti, Guthrie può volare ad alta velocità mentre si
incapsula in un campo di forza.
Diretto da Josh
Boone, il filmvedrà protagonista la
squadra di mutanti composta da Cannonball, Magic,
Wolfsbane, Mirage e Sunspot
e arriverà nelle sale il 13 aprile 2018.
Il film sarà un horror in cui Stephen King
incontra John Hughes.
Ricordiamo che la squadra ufficiale
di New Mutants è formata da Cannonball, Magic,
Wolfsbane, Mirage e Sunspot. Quest’ultimo
l’abbiamo già visto in X-Men Giorni di un futuro
passato interpretato da Adan Canto, che
potrebbe essere un ottimo punto di partenza per il casting del
film.
Scritto da Scott
Neustadter & Michael H. Weber e
diretto da Josh Boone, New
Mutants dovrebbe entrare in produzione il prossimo
anno.
Sky Cinema, main
partner media di “Biografilm Festival –
International Celebration of Lives” in programma
dal 9 al 19 giugno 2017 a Bologna, presenta
l’anteprima italiana di “Io danzerò”, con la
presenza della protagonista Soko e della regista
Stéphanie Di Giusto, e di “La principessa
e l’aquila” nella versione italiana doppiata con
Lodovica Comello, voce narrante del film, oltre
alla visione di “Odissea”, in arrivo in prima tv
esclusiva su Sky Cinema Cult domenica 25 giugno alle 21. In
occasione della rassegna cinematografica, Sky Cinema proporrà
inoltre dal 5 al 30 giugno su Sky Cinema Cult
(canale 314 di Sky), tutti i giorni in prima e seconda
serata, la programmazione dedicata
“BiografiCult” all’insegna dei film biografici che
prevede anche cinque prime visioni.
Sabato 10 giugno
attesa per la première italiana di “Io danzerò”,
il film di Stéphanie Di Giusto, al suo esordio da regista, tratto
dal romanzo del critico d’arte italiano Giovanni Lista.
Sarà presente all’evento anche la poliedrica Soko,
attrice e musicista francese che nel film veste i panni di Loïe
Fuller, vera e propria icona della Belle Époque, creatrice della
“serpentine dance” e tra le madri della danza contemporanea.
Sabato 10 e domenica 11
giugno appuntamento con l’anteprima dell’edizione
italiana di “The Eagle Huntress”, lo
spettacolare esordio nel lungometraggio di Otto Bell, che sarà
distribuito nelle sale italiane subito dopo l’estate da I Wonder
Pictures e Unipol Biografilm Collection con il titolo “La
principessa e l’aquila”. Dopo essere stato presentato in
anteprima mondiale al Sundance Film Festival, il film ha stregato
il pubblico di Telluride, Toronto International Film Festival e
della Festa del Cinema di Roma attirando l’attenzione della 20th
Century Fox Animation, che ne produrrà una versione animata diretta
da Chris Wedge (L’era glaciale).
All’evento sarà presente
Lodovica Comello: la finalista dello scorso Festival di
San Remo con il brano “Il cielo non mi basta”, cantante, attrice e
apprezzatissima conduttrice di “Singing in the Car” e “Italia’s got
Talent”, è infatti la voce narrante del film nella sua edizione
italiana e va così a svolgere il ruolo che nella versione originale
era stato ricoperto dall’attrice britannica Daisy Ridley (Star
Wars – Il Risveglio della Forza).
Sulle montagne della Mongolia,
l’addestramento dell’aquila è una tradizione millenaria
esclusivamente maschile che si tramanda di padre in figlio. Ma
Aisholpan non ci sta: ha solo tredici anni, eppure ha già deciso di
diventare la prima addestratrice di aquile del Paese. Sotto la
guida esperta di suo padre, la ragazza supererà ogni ostacolo che
le si porrà di fronte, imparerà ad accudire la sua aquila e a farla
volare, fino a dimostrare tutto il suo talento partecipando al
festival annuale che mette in competizione i più grandi
addestratori della Mongolia. Di grande potenza visiva, girato con
tecniche innovative che ci portano a contatto con la magica natura
delle montagne e dei cieli della Mongolia, “La principessa e
l’aquila” racconta un’incredibile storia vera, un’emozionante
avventura per tutta la famiglia sull’amicizia, la ribellione e il
coraggio che ci vuole per spiccare il volo.
Per l’occasione Sky Cinema
Cult (canale 314 di Sky) proporrà dal 5 al 30
giugno, in prima e seconda serata, la programmazione
dedicata “BiografiCult” all’insegna dei film
biografici sulle vite di grandi artisti, indimenticabili musicisti,
coraggiosi sportivi ed influenti esponenti della politica
internazionale.
Spiccano cinque
imperdibili prime visioni; si parte martedì 6
giugno alle 21.00 con “The Lady in the
Van”, il film che racconta la storia di Miss Shepher
(Maggie Smith), singolare e scorbutica senzatetto che dopo aver
parcheggiato “temporaneamente” il suo furgone a Londra sul vialetto
del commediografo Alan Bennett, creerà con il vicino un rapporto
che cambierà la vita di entrambi.
Venerdì 9 giugno alle
21 l’appuntamento è con “Oasis:
Supersonic”: la storia di una delle band che negli anni 90
ha lasciato il segno nel panorama musicale mondiale attraverso
immagini di repertorio e interviste inedite, dalla nascita della
band di Manchester nel 1991 al lancio del primo album, dallo
storico concerto a Knebworth Park fino alla rottura tra i fratelli
Gallagher.
Sabato 17 giugno alle
21 è la volta di “The Beatles: Eight Days a
Week”, il film firmato dal premio Oscar Ron
Howard e prodotto in cooperazione con Paul McCartney,
Ringo Starr e le vedove di George e John (Yoko Ono e Olivia
Harrison) che racconta la straordinaria cavalcata verso la fama del
gruppo di Liverpool, dai primi passi al Cavern Club fino al loro
ultimo concerto pubblico a Candlestick Park nel 1966.
Sabato
24 giugno alle 21è il momento di
“Bernie”, la pellicola in cui Richard
Linklater (Boyhood) dirige Jack Black, Matthew McConaughey e
Shirley MacLaine in una dark comedy ispirata a un fatto di cronaca
realmente accaduto nel 1996 in Texas. L’imprenditore di pompe
funebri, Bernie Tiede, sposa una delle più facoltose e arcigne
vedove della città; dopo averla uccisa mette in atto una serie di
escamotage per far credere a tutti che sia ancora in vita.
Infine,
domenica 25 giugno alle 21 l’appuntamento è con
“Odissea”, il film con Lambert Wilson e Audrey
Tautou, che verrà presentato nel corso del Biografilm Festival,
ricorda i trionfi e naufragi dell’ufficiale di marina, oceanografo
e regista Jacques Cousteau, a 20 anni esatti dalla scomparsa. Un
instancabile esploratore che seguirà la vocazione per il mare,
anche a costo di mettere a rischio la propria famiglia e in
particolare il rapporto con il figlio Philippe, producendo
capolavori e diventando una celebrità internazionale.
Ad arricchire la programmazione
dedicata al mondo della musica troveremo anche
“Janis”, potente e intimo documentario che
ripercorre la travagliata esistenza della rockstar Janis Joplin,
morta per overdose a 27 anni, “Miles Ahead”,
biografia del grande jazzista Miles Davis interpretato da Don
Cheadle, “Io non sono qui”, l’opera visionaria su
Bob Dylan firmata da Todd Haynes e “Bessie”,
pellicola che racconta la leggendaria imperatrice del blues Bessie
Smith interpretata da Queen Latifah.
Tra le storie tratte da fatti
realmente accaduti, invece, troveranno spazio donne coraggiose e
determinate come Judy Dench in “Philomena” nei
panni di una madre alla disperata ricerca del figlio da cui è stata
separata alla nascita, Helen Mirren in “Woman in
Gold”, nel ruolo di un’ebrea sopravvissuta all’Olocausto
decisa a riprendersi un famoso dipinto di Gustav Klimt appartenuto
alla sua famiglia, e la modella Waris Dirie, vittima di
infibulazione e diventata poi ambasciatrice delle Nazioni Unite in
“Fiore del deserto”. Non mancheranno anche volti
maschili come Omar Sy in “Mister Chocolat”, che
racconta la vera storia di Rafael Padilla, schiavo nato a Cuba nel
1868, diventato poi famoso al Cirque de Paris come clown, Leonardo
Di Caprio nei panni del famoso truffatore Frank Abagnale in
“Prova a prendermi” e Vincent Cassel in quelli di
Jacques Mesrine, mitico e spietato criminale francese protagonista
di “Nemico pubblico n.1”.
Tra le biografie sportive spiccano
“Pelé”, storia della miracolosa ascesa del
leggendario calciatore, “Race – Il colore della
vittoria”, che racconta la vita dell’atleta di colore
Jesse Owens che sfidò i pregiudizi razziali e si aggiudicò quattro
medaglie d’oro durante le Olimpiadi di Berlino del 1936 e
“The Program”, pellicola che ricostruisce lo
scandalo mediatico che colpì il leggendario ciclista americano
Lance Armstrong.
In ambito politico salirà sul
palcoscenico il rivoluzionario Che Guevara, interpretato da Benicio
Del Toro in “Che” di Steven Soderbergh e da Gael
García Bernal nel road movie “I diari della
motocicletta”. Infine, troveranno spazio anche i ritratti
di Margaret Thatcher, ex premier inglese interpretata da Meryl
Streep in “The Iron Lady”, della Regina Elisabetta
in “The Queen”, del re balbuziente Giorgio VI
d’Inghilterra interpretato da un magistrale Colin Firth
nell’emozionante “Il discorso del re”, e del
particolare Giulio Andreotti dipinto da Paolo Sorrentino in
“Il divo”. Da ricordare anche film su grandi
artisti come “Frida” e “Truman Capote: a
sangue freddo”, con Philip Seymour Hoffman nei panni
dell’ambizioso scrittore di New Orleans, e biopic pluripremiati
come “A Beautiful Mind” e
“Joy”.
Arriva oggi al cinema
Wonder Woman, nuovo capitolo del DCEU e
primo cinecomic dell’era moderna con protagonista una donna.
Durante la promozione del film, è stato chiesto a Robin
Wright, che nel film interpreta Antiope, perché ha
accettato il ruolo nel film di Patty Jenkins, al
fianco di Gal Gadot.
Ecco cosa ha risposto l’attrice:
“Ci sono state due motivazioni. Quando Patty mi ha chiamata,
abbiamo parlato per tre minuti. Ha detto ‘Sto facendo un film su
Wonder Woman. Vuoi interpretare la sua allenatrice?’ E io ‘Sì,
certo’. E sono il generale dell’esercito delle Amazzoni. Una cosa
abbastanza figa, no? In secondo luogo, il film è simbolico. C’è
qualcosa nel suo messaggio che ha un tempismo perfetto. Abbiamo
bisogno di sentirne molti di più di questi titoli che parlano di
amore e uguaglianza e giustizia.”
Nel cast di Wonder Woman ci sono
Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy
Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd
Taghmaoui, Elena Anaya e David
Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
Proprio ieri abbiamo riportato
l’arrivo di Nicole
Kidman in Australia per prendere parte alle riprese di
Aquaman. Adesso, in un report
di Deadline,
la Kidman parla dell’eccitazione che prova a entrare a far
parte di un cinecomic e soprattutto per l’idea di interpretare una
guerriera marina.
“Dunque, James Wan è un
australiano, è mio amico. Credo che farà un film meraviglioso, ci
siamo sempre rincorsi, così quando è venuto da me a propormi questo
ruolo gli ho risposto che avrei fatto qualsiasi cosa per lui.
Quando ha pronunciato le parole ‘guerriera marina’ che indossa
madre perla ho risposto ‘Sì, sono io'”.
La guerriera in questione è
naturalmente Atlanna, mamma di Arthur Curry
(Jason Momoa).
Le prime foto dal set del film:
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Prima di apparire come assoluto
protagonista in Aquaman, il personaggio
di Jason Momoa sarà trai protagonisti di
Justice League, diretto da
Zack Snyder, al fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill
(Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg). Il suo esordio sul grande schermo è
avvenuto quest’anno, in un cameo di Batman v Superman Dawn of
Justice.
Aquaman
sarà diretto da James Wan (Insidious,
L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vedrà
protagonista Jason Momoa (Game of
Thrones). Con lui ci sarà Amber Heard
(Magic Mike XXL, The Danish Girl) nei panni di
Mera. Al cast si aggiungono Yahya Abdul-Mateen II,
Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e
Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema
il 21 Dicembre 2018.
Sinossi
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Secondo Deadline,
al fianco di Sam Worthington, Sigourney
Weaver e Zoe Saldana, anche Joel
David Moore tornerà nei sequel di
Avatar.
Per chi non lo ricordasse, Moore
interpreta il dottor Norm Spellman, un antropologo che lavora
al programma Avatar e che diventa molto amico di Jake Sully
(Warthington). Lui è anhce uno dei pochi umani
autorizzati a rimanere su Pandora dopo la battaglia degli uomini
contro i Na’vi, anche se non è ben chiaro se la sua coscienza venga
poi caricata su un corpo avatar, come accade a Jake.
La storia nei sequel di
Avatarracconterà dunque di Jake Sully
(Sam Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) e dei loro figli che sono impegnati a vivere la
loro vita su Pandora e ad affrontare i conflitti con l’umanità.
Avatar
2debutterà il 18 dicembre
2020, seguito dal terzo capitolo il 17
dicembre 2021. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 20 dicembre
2024 e 19 dicembre 2025.
Ecco un breve video di backstage de
La Bella e la Bestia in cui si
entra letteralmente nella preparazione del film, al momento della
lettura della sceneggiatura. Emozionante la sequenza, come dice lo
stesso Josh Gad (LeTont), in cui Emma
Thompson (Mrs. Brick) canta dal vivo la canzone originale
dal film mentre Emma Watson balla il valzer con lo stand-in per la
Bestia.
Hailee Steinfeld è
in trattative per il ruolo da protagonista in
Bumblebee, lo spin off di
Transformers a basso budget, diretto da
Travis Knight.
Secondo Varietyl’attrice e cantante è
in trattative per il ruolo, mentre THR
aggiunge che potrebbe trattarsi del ruolo di un maschiaccio che
lavora da un meccanico dopo la scuola. Il film è in programma per
il prossimo anno, con le riprese che dovrebbero cominciare alla
fine del 2017.
17 anni (e come uscirne
vivi) recensione del film
con Hailee Steinfeld
La Steinfeld è reduce da un
anno intenso, con la sua prima nomination ai Golden
Globes per 17 anni (e come uscirne vivi),
mentre risale al 2011 la sua nomination agli Oscar per Il
Grinta dei Coen. Nel corso degli anni, da
attrice, Hailee Steinfeld ha recitato in
altri film, entrando nel cast di Pitch Perfect 2 e
tornando per il terzo capitolo, le cui riprese sono appena
terminate.
A dirigere il film ci sarà
Travis Knight, già regista di Kubo e la
Spada Magica per la Laika. Intanto,
vedremo la camaro gialla in Transformers L’Ultimo
Cavaliere.
La Universal ha da poco annunciato
il suo Dark Universe, ovvero un universo condiviso di
film che riporteranno sul grande schermo i mostri della letteratura
i cui diritti di sfruttamento cinematografico appartengono
storicamente allo studio.
È notizia recente che la
Warner Bros vorrebbe intraprendere un
provvedimento legale ai danni della Universal a causa del nome che
lo studio ha deciso di dare al suo universo condiviso. Dark
Universe è infatti anche il titolo provvisorio di
lavorazione del film sulla Justice League Dark, progetto in
cantiere alla WB dal 2013, quando era Guillermo Del
Toro a occuparsene.
Il procedimento legale non è stato
ancora avviato, vi terremo aggiornati.
Il Dark Universe
sarà inaugurato la prossima settimana, con l’arrivo in sala de
La Mummia con
Tom Cruise e Sofia Boutella.
Per la Warner Bros,
Justice League Dark sarebbe l’ennesimo film
supereroistico corale, dopo Suicide Squad,
Justice
League in produzione, e in parte anche
Batman v Superman Dawn of
Justice.
Costantine
è già apparso al cinema, nel film del 2005 con Keanu
Reeves, mentre nel 1982 Wes Craven portò
in sala Swamp Thing.
Guillermo Del Toro
era precedentemente legato al progetto per la regia, mentre Liman
ha da poco terminato le riprese di The
Wall e ha in calendario una nuova collaborazione
con Tom Cruise in American
Made.
In piena tendenza con i revival che
stanno riportando a galla tutti i culti televisivi e
cinematografici degli scorsi decenni, arriva in sala
Baywatch, il film basato sull’omonima serie tv anni ’90 che racconta le
avventure dei bagnini guidati da Mitch Buchanan.
I protagonisti di
Baywatch
A partecipare a questa scanzonata e
divertente produzione c’è
Dwayne – the Rock – Johnson, che raccoglie il
testimone di David Hasselhoff per il ruolo di
Mitch e si mette a capo di un gruppo di guardaspiaggia da
copertina: Zac Efron è Matt Brody; Alexandra Daddario è Summer Quinn; Kelly Rohrbach è C. J. Parker;
Ilfenesh Hadera è Stephanie Holden; Jon
Bass è Ronnie. Tutti insieme si uniscono per contrastare
la bella e terribile villain, Victoria Leeds, interpretata dalla
star di Bollywood, Priyanka Chopra.
Seth Gordon
mette in piedi un film onesto e divertente, nel quale sceglie di
prendere l’assurdo materiale di partenza ed elevarlo all’ennesima
potenza, per un risultato scoppiettante, sopra le righe,
essenzialmente frivolo, sboccato e volgare ma mai compiaciuto,
coerentemente divertente.
Baywatch si
smaschera da solo già dai titoli di testa: un the Rock
inarrestabile, il dio della baia, corre lungo una banchina per
salvare un ragazzo, con precisione chirurgica si tuffa accanto al
malcapitato e lo porta al sicuro sulla spiaggia, tra gli
scroscianti applausi dei bagnanti. Slow motion eccessivi,
battute, frecciatine, omaggi alla serie originale costellano un
racconto elementare e sopra le righe che serve da espositore per
questi corpi perfetti che fanno da cornice al sentimento buono e
puro del gruppo, del valore del proprio lavoro e dell’importanza di
fare bene ciò che si è chiamati a portare a termine, al meglio
delle proprie possibilità, non al minimo indispensabile.
Un film schietto e buono, non
buonista
Baywatch è
schietto, lontano dalla retorica buonista eppure con un grande
cuore, che non risparmia doppi sensi, scadendo spesso nella
ridanciana volgarità, eppure mantenendosi limpido. I protagonisti,
tutti o quasi riferimenti alla serie originale, sono i re della
baia, un microcosmo in cui sono loro a decidere il buono e il
cattivo tempo, e chi vuole giocare in solitaria viene messo
all’angolo perché solo il lavoro di gruppo paga.
Sostenuto da scelte musicali
colorite e da un ritmo incalzante, soprattutto nelle scene d’azione
che rasentano l’incredibile, Seth Gordon realizza
un prodotto di intrattenimento per eccellenza, che sceglie la
chiave dell’eccesso per arrivare dritto al cuore dello
spettatore.
Intrattenimento senza
sovrastrutture
Nella parte finale, dove il
crime movie prende il sopravvento, il film rallenta e
perde tantissimo appeal, complice anche l’assenza, per un po’, di
The Rock, vero e proprio cuore del film.
Baywatch non è un film indimenticabile ma svolge
in pieno il suo compito: lo spettatore uscirà dalla sala divertito
e intrattenuto, perché chi paga un biglietto per un film del genere
è esattamente questo che si aspetta.
Lo attendiamo tutti in
Spider-Man Homecoming, ma sappiamo già che
Tom Holland tornerà anche in Avengers
Infinity War a fare la sua parte contro Thanos.
L’attore ha di recente parlato
con Yahoo
Moviesin merito alla sua carriera di giovane attore
che sembra stia sbocciando al meglio. Chiaramente il ruolo Marvel fa la parte del leone nella
sua filmografia e molti sono eccitati all’idea di capire in che
modo Spider-Man entrerà in contatto con le
dinamiche cosmiche di Infinity War.
In merito a questa curiosità, Tom
Holland ha spiegato cosa farà nel film del Fratelli Russo: “È stato
folle. Un’esperienza veramente surreale. Quando ho fatto Civil War,
Ho lavorato solo con Chris e Robert per un po’. Gli altri non li ho
incontrati, c’era una palla da tennis al loro posto, mentre
recitavo. Per questo, adesso, sono in una situazione in cui sono
fisicamente insieme a tutti questi attori sul set, a girare le
scene e a combattere i cattivi, è stato un vortice,
divertentissimo.”
Film Marvel: sei
grandi storie da adattare dopo Avengers Infinity War
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Mentre continuano a conoscersi poche
e confuse notizie in merito a The
Batman, il popolo della rete continua a manifestare il
suo interesse per il progetto che vedrà, quasi certamente,
Ben Affleck tornare nel ruolo dell’Uomo
Pipistrello, diretto da Matt Reeves.
Sebbene, per ora, si sa che il
villain del film sarà Deathstroke, sembra che il
cuore del pubblico sia sempre fedele alla nemesi del
Cavaliere Oscuro, il Joker, che
infatti è il protagonista di questo affascinante teaser poster
fan-made pubblicato su Twitter:
Sebbene non ci sia
ufficialità, è quasi certo che il Joker di Jared
Leto troverà il modo di tornare sul grande schermo.
The
Batman sarà prodotto da Ben
Affleck e Geoff Johns che firmano anche
la sceneggiatura. Nel
cast J.K. Simmonssarà Jim Gordon e Joe Manganiello sarà
Deathstroke. Alla regia Matt Reeves.
Una delle più grandi critiche mosse
a Star
Wars Il Risveglio della Forza è stata quella di aver
emulato la struttura di Una Nuova Speranza, e ora
i fan temono che Star Wars Gli Ultimi Jedi faccia
altrettanto con L’Impero Colpisce Ancora.
Il regista del film, Rian
Johnson, aveva già preso in considerazione questo timore,
assicurando che il film sarebbe stato nuovo e originale, tuttavia
ha ribadito il concetto su Twitter, spiegando
che ha passato gli ultimi tre anni a lavorare con dedizione a un
progetto che sarà legato al franchise ma completamente originale,
per sviluppo narrativo e per ambientazioni.
FIRST LOOK – Carrie
Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15
dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente
successive a Il Risveglio della
Forza.
Mentre il mondo aspetta fervente
Spider-Man Homecoming, al cinema dal 7 luglio,
Kirsten Dunst, ospite del recente Festival
di Cannes dove ha presentato
L’Inganno di Sofia Coppola (Palma
alla regia), ha rilasciato un’intervista alla rivista Marie Claire, in cui,
oltre a raccontare la sua carriera e il film sopra citato, ha anche
dichiarato che i “suoi” film su Spider-Man sono
stati i migliori.
Nella trilogia di Sam
Raimi, lo ricordiamo, la Dunst interpreta Mary
Jane Watson, il rosso amore di Peter
Parker. L’attrice ha dichiarato inequivocabilmente:
“Noi abbiamo fatto i migliori, quindi a chi importa? Mi sento
come se potessero fare tutto ciò che vogliono, stanno solo mungendo
quella mucca per soldi. Mi sembra così ovvio, quindi, ovviamente
non sono all’altezza. Capite?”.
In realtà sono molti a pensare che
gli Spider-Man di Sam Raimi con Tobey Maguire sono i migliori
cinecomics di sempre (almeno i primi due film),
oltre che i migliori film su Spider-Man mai realizzati. Che
Homecoming riesca a far cambiare idea a tutti?
Diretto da Jon
Watts, nel cast del film
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
La trama ufficiale di Spider-Man
Homecoming
Il giovane Peter Parker/Spider-Man
(Tom Holland) che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Spider-Man Homecoming cerca il suo
posto nel mondo come il supereroe SpiderMan.
Entusiasta per la sua esperienza con i vendicatore Peter torna a
casa, dove vive con la sia Zia May (Marisa Tomei),
sotto l’occhio vigile del suom mentore Tony
Stark (Robert Downey, Jr.). Mentre Peter
cerca di riprendere la sua normale routine quotidiana una nuova
minaccia sorge e un nuovo cattivo, Vulture
(Michael Keaton) mette in pericolo la città di New
York e metterà a dura prova Spider-Man.
Spider-Man
Homecoming è prodotto da Kevin
Feige e il team creativo dei Marvel Studios,
supervisionato e co-prodotto da Amy Pascal della
Sony Pictures che ne detiene i diritti e che ne
supervisione lo sviluppo da oltre dieci anni.
Il film si basa su una sceneggiatura
scritta da Jonathan Goldstein, John Francis Daley, Jon
Watts, Christopher Ford e Chris McKenna, Erik Sommers.
Spider-Man è un personaggio creato da Stan Lee e
Steve Ditko.
Abbiamo già visto, da alcune
immagini dal set di Avengers Infinity War, che
Rocket Raccoon tornerà nel film. Il procione in
CGI però non sarà l’unico personaggio animato del film, dal momento
che al cento per cento al suo fianco ci sarà anche Groot, ma non
solo.
Ospite al Heroes &
Villains Fan Fest, Sean Gunn, interprete
di Kraglin in Guardiani 1 e 2 e stand-in per
Rocket in entrambi i film ha anticipato che nel film dei
Fratelli Russo potrebbero esserci più personaggi
in computer grafica: “Posso dirvi che il processo per
realizzare Rocket è stato molto simile a quello in Guardiani.
Addirittura è stato più accurato, perché ci sono più personaggi in
CGI. In Guardiani 2, Baby Groot era lì tutto il tempo, ma il resto
del tempo era con gli attori presenti in carne e ossa. In Avengers,
ci sono diversi altri personaggi che sono realizzati in CGI con i
quali interagisco, il che rende il processo un po’ più
elaborato.”
Chi saranno gli altri personaggi
digitali di Avengers Infinity War?
Film Marvel: sei
grandi storie da adattare dopo Avengers Infinity War
La sinossi: Mentre
gli Avengers continuano a proteggere il mondo da minacce
troppo grandi per un solo eroe, un nuovo pericolo emerge dalle
ombre cosmiche: Thanos. Despota di intergalattica scelleratezza, il
suo scopo è raccogliere le sei gemme dell’Infinito, artefatti di un
potere sconfinato, e usarle per piegare la realtà a tutto il suo
volere. Tutto quello per cui gli Avengers hanno combattuto ha
condotto a questo punto – il destino della Terra e l’esistenza
stessa non sono mai state tanto a rischio.
Avengers
Infinity War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen McFeely si
occuperanno della sceneggiatura del film, mentre la regia è
affidata a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch, Chris
Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey
Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom Holland,
Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner, Paul Rudd, Peter
Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany, Benedict
Wong, Pom Klementieff e Chadwick
Boseman.
Quando la vita imita l’arte o
viceversa nasce sempre qualcosa di bello, a meno che la vita in
questione non voglia imitare Ritorno al Futuro. In
questo caso si raggiungono… delle salate multe dalla stradale!
È accaduto a Spencer
White, fiero possessore di una DeLorean del
1982. Dopo essersi immesso sulla Highway 14, White ha
controllato la lancetta della velocità e ha visto che stava già
andando a 85 miglia orarie. A quel punto era inutile esitare, a
premuto sull’acceleratore e, in omaggio a Ritorno al
Futuro, ha voluto raggiungere le 88 miglia, velocità a
cui, secondo il film di Robert Zemeckis, si attiva
il Flusso Canalizzatore per il salto temporale.
White ha dichiarato: “Ho pensato
“Portiamola a 88 miglia orarie, me ne mancano solo tre”.
Tuttavia ad attenderlo non ha trovato il passato, o il futuro, ma
una volante della polizia che, seppure divertita dalla circostanza,
ha multato il pilota nerd, chiedendogli se nell’auto fosse presente
davvero un Flusso Canalizzatore. “Forse, se avessi avuto il
Flusso Canalizzatore, non mi avrebbe multato!” ha concluso
White.
Da Bond a Bond, Pierce
Brosnan ha rilasciato a Variety un
ricordo di Roger Moore in cui ricorda
l’ammirazione verso il collega più anziano e famoso che ci ha
lasciati di recente.
“Ci siamo innamorati di un
attore magnifico. Non dimenticava mai il pubblico, non era mai
invidioso di nessuno. Sir Roger ha intrattenuto il mondo per anni
con il suo Bond, le sue impeccabili buone maniere e un sottile
senso di ironia nato da anni passati sul palcoscenico. […] È
l’unico attore al quale abbia mai chiesto un autografo. Avevo 12
anni e i miei genitori mi avevano portato a Battersea Park.
Aspettai il mio turno in fila per avere un autografo. Allora volevo
essere come lui. Non potevo sapere che sarebbe arrivato
il momento in cui, un giorno, avrei vestito i panni di
007”
Pur non raggiungendo la stessa
statura mitica di Moore, Brosnan ha alla fine guadagnato per un po’
lo stesso iconico ruolo cinematografico del collega tanto
ammirato.
Un treno che avanza sui binari e
del fumo denso che fuoriesce dalla locomotiva: ecco il primo teaser
poster di Assassinio sull’Orient Express, film diretto
da Kenneth Branagh di cui domani vedremo il primo
trailer. Ecco il manifesto: [nggallery id=3120]
Kenneth Branagh
non si limiterà a dirigere il nuovo, omonimo, adattamento per
il grande schermo del classico di Agatha
Christie, ma sarà impegnato anche nell’interpretazione del
celebre investigatore belga Hercule Poirot.
Johnny Depp
dovrebbe interpretare Ratchett; Michelle
Pfeiffer sarà Mrs. Hubbard. A Daisy
Ridley andrà il ruolo di Mary Debenham, mentre
Judy Dench incarnerà la Principessa
Natalia Dragomiroff. Michael Pena sarà un
passeggero cubano di nome Marquez. Willem
Dafoe interpreterà il detective Gerhard
Hardman. Nel sontuoso cast figurano
anche Leslie Odom Jr., Tom
Bateman, Lucy Boynton e
Derek Jacobi.
Assassinio sull’Orient Express, sceneggiato da
Michael Green, è prodotto da Ridley
Scott, Simon Kinberg, Mark Gordon e dallo
stesso Branagh, insieme a Michael Schaefer,
Aditya Sood e Judy Hofflund. Le
riprese del film si sono concluse.
La leggerezza del perdono, la
prepotente presenza di un passato messo in un angolo chiuso del
cuore. La vita, tutto ciò che la segna, che l’accende, che la rende
una dura e amabile maestra. È di questo che ci parla Martin
Provost con Quello che so di lei, in
uscita nelle sale italiane l’1 giugno.
Claire (Catherine Frot) è una donna
inflessibile, dedita a uno stile di vita nel rispetto dell’essere
umano e della terra. Il suo modo di essere si sposa bene con la sua
scelta nel campo lavorativo: è un’ostetrica esperta e devota a una
professione che è a un punto cruciale di trasformazione. Le
cliniche, infatti, si trasformano sempre più in vere e proprie
“fabbriche di bambini” e le macchine sostituiscono il gesto umano
che dona la vita.
Béatrice (Catherine Deneuve) si avvia alla fine
della sua vita. Avventurosa, spregiudicata, viziosa e frivola, è il
perfetto opposto di Claire della quale è stata, 30 anni prima, la
venerata matrigna, colei che ne aveva amato e poi abbandonato il
compianto padre.
Quello che so di lei – la
recensione
Il racconto del loro ritrovarsi non
riserva particolari sorprese. Non è il cinema del colpo di scena o
dei facili sentimentalismi. Martin Provost è accanto alle due
protagoniste e guarda da una finestra il naturale risolversi dei
conflitti generati da un amore deluso ma mai cessato.
Quello che so di lei scorre così come potrebbe
scorrere la vita di qualsiasi persona, con gli abbandoni e i
ritorni, e gli ennesimi nuovi inizi di percorsi interrotti che, con
naturalezza, vengono ripresi esattamente dal punto in cui erano
rimasti.
Naturale come lo scorrere
dell’acqua del lago dove il figlio di Claire è solito nuotare,
naturale come la nascita delle vite che passano dalle mani
dell’ostetrica, naturale come la morte di Béatrice, che affronta la
malattia come ha affrontato la vita: sprezzante del pericolo,
incurante delle conseguenze.
Il regista ci tiene particolarmente
a incidere il concetto di naturalezza in tutte le fasi del
suo film. Nella scrittura, così come nella fotografia non c’è
tentativo di abbellire o romanzare, e così vengono percepite vere
tutte le emozioni che attraversano i volti delle due straordinarie
protagoniste. La delusione, la paura, la vitalità, la rabbia che è
in realtà malcelata impazienza di cedere al perdono, all’affetto,
alla tenerezza.
Quello che so di
lei è perfetto quando non si sa bene di che “genere
di film” si abbia più bisogno, perché è in grado di parlare a
tutti, in qualunque periodo della vita ci si possa trovare, in
qualsiasi stato d’animo si possa essere intrappolati.
La straordinaria
storia vera di un’inaspettata amicizia nata durante gli ultimi anni
dell’incredibile regno della Regina Vittoria (interpretata dal
premio Oscar® Judi Dench).
Quando il giovane
commesso Abdul Karim (Ali Fazal) si mette in viaggio dall’India per
partecipare al Giubileo d’oro della Regina, si ritrova
sorprendentemente nelle grazie della Regina stessa.
Mentre quest’ultima
si interroga sulle costrizioni della sua antica posizione, i due
instaurano un’improbabile e devota alleanza, mostrando una lealtà
reciproca che la famiglia e la cerchia ristretta della Regina
cercano di distruggere. Mentre la loro amicizia si intensifica,
Vittoria comincia a vedere un mondo in evoluzione con occhi
diversi, rivendicando con gioia la sua umanità.
20th Century Fox Italia ha
diffuso il trailer diIl domani
tra noi (The
Mountain Between Us in originale), con protagonisti
Idris Elba e Kate Winslet. Il
film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo
di Charles Martin e diretto dal regista
palestinese Hany Abu-Assad (Paradise Now).
Il domani
tra noi doveva essere interpretato inizialmente
da Charlie Hunnam (Sons of
Anarchy) e Rosamund Pike
(L’amore bugiardo Gone Girl).
Di seguito la trama del
romanzo: Un aereo da turismo cade sulle montagne innevate
dello Utah. Ha solo due passeggeri: un ortopedico di trentanove
anni, Ben Payne, e una giornalista di trentaquattro, Ashley Knox.
Lui ha fretta di tornare a casa per rappacificarsi con la moglie
con la quale aveva litigato, lei è in procinto di sposarsi. Il volo
che avrebbero dovuto prendere a Salt Lake City per Denver è stato
annullato per l’arrivo di una tempesta e Ben aveva noleggiato un
aereo privato offrendo un passaggio alla ragazza conosciuta
all’aeroporto. Ben, che ha delle costole rotte, e Ashley che ha una
frattura al femore, devono affrontare una situazione al limite
della sopravvivenza. Per fortuna lui è uno sportivo, un
appassionato trekker e quindi in grado di organizzare riparo e di
trovare cibo. Ben parla costantemente alla moglie in un piccolo
registratore che lei gli ha regalato, rievocando la loro storia
d’amore nel tentativo di riconciliarsi con lei. Ashley, che sente
parti del monologo, incomincia a interrogarsi sulla reale natura
del suo rapporto col fidanzato e si rende conto ogni giorno di più
della forte attrazione che prova nei confronti di Ben. Finalmente,
dopo un’odissea di settimane, i due raggiungono un punto abiato e
vengono trasportati all’ospedale dove lei è raggiunta dal
fidanzato. E Lui torna dalla moglie… La vita potrebbe riprendere
come prima… ma niente è come appare e Ben e Ashley si troveranno di
fronte a scelte del tutto inaspettate.
In Pretty Little Liars
7×15 Alison (Sasha Pieterse) è sempre
alle prese con la difficile decisione di tenere o meno il bambino,
ma Emily (Shay
Mitchell) cerca in tutti i modi di aiutarla, anche
perché chiamata direttamente in causa dall’imbarazzante situazione
che si è venuta a creare. Nel frattempo Spencer (Troian
Bellisario) spera di mettersi in contatto con Mary Drake
(Andrea Parker), mentre Aria (Lucy
Hale) continua il doppio gioco con AD. Hanna (Ashley
Benson), invece, si fa aiutare da Mona (Janel
Parrish) su come affrontare il gioco.
Si intitola In the Eye
Abides the Heart Pretty Little Liars 7×15, la serie
televisiva statunitense di genere a metà tra teen drama e giallo,
ideata da Marlene King e basata sugli omonimi
romanzi di Sara Shepard per il network ABC
Family. Dopo due settimane di pausa, Pretty Little Liars è tornata
per l’ultimo e definitivo rush finale, che porrà fine, una volta
per tutte, alle infinite domande ancora senza risposta che ormai ci
tormentano da anni. L’episodio, che ha segnato il debutto alla
regia di Troian Bellisario, non registra clamorosi
colpi di scena, ma anzi si assesta a mescolare nuovamente le carte,
qualora ce ne fosse ancora bisogno. In questo, infatti, desta più
di qualche sospetto l’incontro misterioso avvenuto tra Spencer e
Wren (Julian Morris) in aeroporto: che ci sia la
possibilità di un’altra gemella ad oggi ancora sconosciuta?
Di sicuro, invece, i sospetti del
detective Marco (Nicholas Gonzalez) vanno tutti
nella direzione di Spencer e delle liars, in particolar modo per la
morte di Rollins (Huw Collins). Che la verità sia
più vicina di quanto immaginiamo? Ma al centro dell’attenzione
rimane l’ambiguo rapporto che si è venuto a creare tra Aria e A.D.:
doppio gioco, paura, o qualcosa di molto più grande? Lo scopriremo
presto, anche perché il materiale su cui “lavorare” è davvero
molto, non bastasse il rientro in scena di una fin troppo sorpresa
Mona. In the Eyes Abides the Heart,
quindi, mantiene alta la tensione, tra suspense e quotidianità,
regalandoci anche il primo, vero momento con una Alison mai così
sincera. Anche se le carte sono ancora tutte da scoprire.
Il Libano ha appena annunciato, a
poche ore dalla messa in programmazione del film, che
Wonder Woman sarà bandito dagli schermi
nazionali.
La causa è la nazionalità di
Gal Gadot, israeliana. Israele e Libano sono
infatti ufficialmente in guerra. La notizia arriva inaspettata, dal
momento che il film aveva già passato il visto della censura dello
Stato e che ieri era stata già presentata una preview al pubblico.
Inoltre Batman v Supeman Dawn of Justice, in cui
comunque compare Gal Gadot, è stato proiettato
senza alcun intervento del genere.
Nel cast di Wonder Woman ci sono
Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy
Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd
Taghmaoui, Elena Anaya e David
Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.
Arriva al cinema il primo giugno ed
è uno dei film più attesi dell’anno: Wonder Woman porterà la mitologia sul
grande schermo insieme alle Amazzoni, popolo di donne guerriere
presenti nei fumetti DC e appartenenti alla cultura greca antica.
Ma cosa sappiamo davvero sul popolo delle Amazzoni? Ecco 15
curiosità sulle
guerriere di Temiscira.
Nella mitologia DC
Comics, le Amazzoni sono nate dalle anime delle donne morte per
mano degli uomini. Le vittime di femminicidio dell’antichità. Nei
fumetti si narra che che le dee Artemide, Athena, Afrodite,
Estia e Demetra liberarono le anime di queste donne dal Pozzo delle
Anime e le impastarono con creta e roccia. Il risultato fu questo
popolo dii guerriere votate al bene. In questo modo le donne uccise
hanno avuto una nuova possibilità di giustizia. Nella creazione
delle Amazzoni, le dee le resero desiderose di proteggere la pace e
l’armonia nel mondo.
La loro casa
Le Amazzoni vivono a
Temiscira, nota anche come isola Paradiso, un luogo idilliaco, con
un’architettura greco-romana, dove Diana è nata e cresciuta e si è
addestrata. IN alcune versioni del fumetti, Temiscira è anche la
patria di alcune bestie mitologiche, come grifoni, centauri e lo
stesso pegaso. In Wonder Woman, Temiscira sarà la
location della prima parte della storia.
I Kanga
Sull’isola Paradiso, tra
le tante creature mitologiche, ci sono i kanga, degli enormi
canguri capaci di grandi salti, tanto che possono spiccare il volo.
Le Amazzoni li cavalcano sia per gli spostamenti, che per la
battaglia, ma anche a scopo ricreativo, in corse e gare di vario
genere. Jumpa è il nome del kanga di Diana, che per un periodo
ha avuto persino un fumetto dedicato.
Ippolita e Antiope
Le prime due Amazzoni a
venire create furono Ippolita e Antiope, e a loro le dee affidarono
il comando di questo nuovo popolo. Vennero regalate loro le Cinture
Dorate di Gea, come segno di comando. Le due sorelle governavano
fianco a fianco, anche se non sempre d’accordo. Ippolita era più
diplomatica, Antiope più passionale. Nel film invece saranno
rispettivamente regina e primo ufficiale.
Ercole
Nei fumetti della Golden
Age, Ercole imbrogliò le Amazzoni per rubare la Cintura Dorata di
Gea. Dopo aver perso lo scontro con Ippolita, Ercole venne invitato
nell’isola e, dopo una notte di celebrazioni, incatenò le
guerriere, mentre i suoi uomini saccheggiavano e violentavano, e
infine rubò la cintura che non era riuscito a vincere in
combattimento.
Il Paradiso era una punizione
L’isola Paradiso nasce in
realtà come punizione. Dopo aver permesso a Ercole di raggirarle,
le Amazzoni vennero bandite dal mondo degli uomini dagli Dei e
costrette a vivere isolate dal resto del mondo. Temiscira è
un’isola invisibile all’occhio umano.
La porta per l’oltretomba
Nei fumetti degli anni
’80 di George Perez, Temiscira si trova sull’entrata
dell’Oltretomba, dove sono confinate creature malvagie come
minotauri, idra e chimere. Parte della punizione delle Amazzoni sta
nel fare la guardia alla porta, a grande rischio per la propria
vita. Molte sono state infatti le donne a morire nel compito.
La tribù di Antiope
Dopo l’inganno di Ercole,
Antiope e Ippolita discussero su come vendicarsi. Ippolita
preferiva la strada della diplomaziona, Antiope voleva vendetta.
Così quest’ultima lasciò Temiscira con un gruppo di sue fedeli e si
stabilì in Egitto, a fondare la tribù delle Bana-Mighdall.
Trai loro costumi avevano l’usanza di rapire gli uomini che usavano
solo per la procreazione e che tenevano prigionieri. La bambine che
nascevano venivano allevate per diventare guerriere, i bambini
uccisi.
Sono immortali
Vivere su Temiscira le
rende immortali. Possono essere ferite e uccise in battaglia, ma
sono immortali se non riportano ferite che le uccidono. Lasciando
l’isola però rinunciano alla loro immortalità, anche se invecchiano
molto lentamente, il che spiega il fatto che dal 1818 al 2016 la
Diana di Gal Gadot non sia invecchiata di un giorno. Nella
contemporaneità del DCEU, Diana ha oltre 5mila anni.
Qualsiasi genere di poteri
Diana non è la sola
Amazzone a possedere poteri, ma tutti posseggono la super forza,
abilità e grandi doti di combattimento, con arco spada e corpo a
corpo. Sono preparate alla guerra. Tuttavia non sono
indistruttibili. Gli dei le hanno punite con i braccialetti della
sottomissione che, se tolti, tolgono loro tutti i poteri.
I loro fumetti
L’importanza delle
Amazzoni nei fumetti DC prescinde completamente dall’esistenza di
Diana, per cui, una volta che lei lascia l’isola, vengono un po’
accantonate dalle storie principali. Tuttavia, nel periodo di
Crisis, fu realizzato un fumetto dal titolo Amazons Attack! che
vedeva le guerriere attaccare Washington DC per salvare una Diana
presa prigioniera.
La verità storica
La prima traccia di
Amazzoni si trova nella mitologia greca, in cui sono un popolo di
donne guerriere che ha combattuto contro Teseo, Achille e Ercole.
Nel corso dei secoli, le leggende hanno narrato di tribù
interamente al femminile, che tagliavano il seno destro per tirare
con l’arco e uccidevano i bambini maschi. Le ultime scoperte
archeologiche hanno confermato l’esistenza di queste tribù,
smentendone però gli usi crudeli attribuiti loro dalla tradizione.
Nel corso degli anni, l’attributo amazzonico ha perso la sua
caratteristica negativa forse anche in parte grazie all’esistenza
di Wonder Woman.
Supergirl è un’Amazzone
onoraria
Nonostante una natura
tendenzialmente chiusa, le Amazzoni hanno accolto nella loro
comunità alcune estranee, conferendo loro il titolo di Amazzone
onoraria. Tra queste c’è Julia Kapatelis, la mentore di Diana
nel mondo degli uomini, e anche Supergirl. A queste donne venne
riconosciuto lo spirito delle Amazzoni e vennero così accolte nella
cerchia. Supergirl in particolare venne allenata da Artemis, una
delle Amazzoni più fiere e potenti. A questo proposito va
riconosciuto anche lo spirito di sorellanza delle Amazzoni, che non
solo sono guerriere molto forti, ma credono profondamente anche
nella pace e nella giustizia.
Molto diverse tra loro
Nonostante siano tutte
alte e atletiche, le Amazzoni sono sempre state rappresentate con
grande varietà di etnie, come vedremo anche in Wonder Woman.
La prima Trevor su Temiscira
Nel film di Patty Jenkins
vedremo Steve Trevor approdare su Temiscira, ma la realtà è che il
pilota non è il primo umano ad arrivare sull’isola Paradiso. Nei
fumetti della Golden Age, Diana Rockwell Trevor, madre di
Steve, arriva sull’isola nello stesso modo del figlio anni dopo: a
seguito di un incidente aereo durante una missione segreta nella
Seconda Guerra Mondiale. Diana prende il suo nome da lei. La donna
resta con le Amazzoni e le aiuta in battaglia, dove perde la vita.
Il popolo di guerriere la onora come una di loro. Più tardi,
Diana/Wonder Woman realizzerà il suo costume imitando le insegne
sulla divisa da pilota di Diana. La W sul suo petto fu scelta in
riferimento a Women Airforce Service Pilot o WASP, la
divisione femminile della United States Air Force.
Tom Holland
interpreterà il giovane Nathan Drake
nell’adattamento cinematografico di Uncharted,
e di recente, durante una sessione di A&Q su Facebook
con Yahoo! Movies,
ha dichiarato che gli piacerebbe avere al suo fianco un Sully di
sua scelta.
Sully è il mentore di Nathan nel
videogioco, e la scelta di un protagonista così giovane ci fa
immaginare che ci sarà sicuramente nel film.
Ecco cosa ha raccontato Tom:
“Credo che Jake Gyllenhaal sarebbe fantastico. Ma a dire il
vero sono stato sul set di Jurassic World 2 per una visita perché
un mio caro amico lo sta dirigendo (J.A. Bayona, ndr) e Chris Pratt
è diventato un amico negli ultimi mesi. Penso che possa essere un
grande Sully, sarebbe bello. Se il personaggio fosse stato più
grande nel film, avrei detto che Chris poteva interpretare Nathan,
ma non è così. In più amo lavorare con Chris, per cui se potessi
farlo ancora mi piacerebbe.”
I due attori hanno lavorato insieme
alle prime riprese di Avengers Infinity War, in cui interpretano
Spider-Man e Star Lord.
La regia è stata affidata a
Shawn Levy mentre la sceneggiatura porterà la
firma di Joe Carnahan. Vi ricordiamo che gli
adattamenti da videogames stanno per tornare al cinema, con
Assassin’s Creedcon Michael
Fassbender, l’annunciato reboot di
Tomb Raider con Alica Vikander e
l’adattamento di The Division con probabili
protagonisti Jessica Chastain e Jake
Gyllenhaal.
X-23 è senza dubbio una delle parti
migliori di Logan, con Hugh
Jackman, ma l’attrice che la interpreta poteva essere
molto diversa. Durante una puntata di Actors on
Actors di Variety, Millie
Bobby Brown, star di Stranger Things, ha dichiarato di
aver sostenuto il provino per la parte di Laura.
Il ruolo di Laura è poi andato a
Dafne Keen che ha offerto al pubblico un ritratto
emozionante e magnetico della piccola mutante, “figlia” di
Wolverine.
La carriera di Millie
Bobby Brown è decisamente in ascesa. Dopo la travolgente
partecipazione alla prima stagione dello show Netflix, Millie tornera a essere Undici nella seconda
stagione e ha in programma anche Godzilla King of Monster, in cui reciterà al fianco
di Vera Farmiga.
La scena post credits di
Kong Skull Island ci ha anticipato uno scontro
epico tra il Re dei Primati e un altro mostro cinematografico molto
prolifico, scontro che vedremo raccontato in Godzilla vs Kong.
Tramite THRsappiamo adesso che a
dirigere il film è stato chiamato Adam Wingard,
già regista di Blair Witch e dell’adattamento
cinematografico per Netflix di Death Note.
Adam Wingard alla regia
di Godzilla vs Kong
Le ultime informazioni che avevamo
sul film erano relative alla writers room
istituita per portare avanti la stesura di uno script.
Godzilla vs Kong al
momento non ha ancora un regista ma ha un anno di uscita, il 2020.
Il 22 marzo 2019 è invece atteso Godzilla King of
Monsters, sequel del film diretto da Gareth Edwards e
affidato a Michael Dougherty (Krampus) con protagonisti Kyle
Chandler, Vera Farmiga e Millie Bobby Brown.
Chi vincerebbe in una scazzottata
tra Wonder Woman e Superman? È stata
fatta questa domanda a Gal Gadot, interprete
dell’Amazzone DC, e la risposta è stata… prevedibile! Secondo
l’attrice infatti sarebbe una lotta molto dura, ma alla fine Diana
la spunterebbe!
Il film arriverà il primo giugno al
cinema e sono già disponibili le prime reazioni che
paragonano la pellicola di Patty Jenkins al primo
film su Captain America.
Nel cast di Wonder Woman ci sono
Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy
Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd
Taghmaoui, Elena Anaya e David
Thewlis.
Il film è prodotto
da Charles Roven, Zack
Snyder e Deborah Snyder,
con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller,
Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca
Roven come executive producers.