Tanto è stato lungo e accidentato
il processo che ha prodotto un film sulla Justice League of America, tanto sono
abbondanti e ancora non esauriti i fiumi d’inchiostro che si sono
spesi, e ancora si spendono, per parlarne. In questa sede, si
mettono sotto i riflettori le tre versioni di Justice
League che si possono guardare su Sky e NOW.
Avete letto bene, ben tre versioni di un film che racconta le gesta
di eroi così potenti e grandi che non potevano essere raccontati al
primo tentativo, con una sola versione. Si tratta della Justice
League Theatrical, della
Zack Snyder’s Justice League, e infine della
Zack Snyder’s Justice League:
Justice is Gray.


Zack Snyder’s Justice League e Zack Snyder’s
Justice League: Justice is Gray sono disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3
euro per il primo mese e guarda
il film e molto altro.
Justice League
Theatrical
È il
film che hanno visto più persone al mondo, nel breve elenco che
faremo. E ci duole dire che forse è la versione meno interessante e
riuscita. Justice League è uscito al cinema
nell’autunno del 2017 ed è stato figlio di una visione interrotta.
Il film era stato pensato e coccolato nella sua stessa
immaginazione da Zack Snyder per anni. A dire il
vero Snyder non era nemmeno il primo ad aver sognato tanto, dal
momento che George Miller aveva portato avanti ben
più di una visione, con cast già convocato e storyboard già
disegnati per la sua versione della Justice
League. Ad ogni modo, come era andata male a Miller, andò
male anche a Snyder che in vista del traguardo fu costretto ad
abbandonare la corsa per ragioni personali (un tremendo lutto in
famiglia che richiedeva il giusto tempo per essere
metabolizzato).
A questo punto della storia
interviene Joss Whedon. La Warner Bros
incarica il geniale creatore di Buffy
L’Ammazzavampiri e regista di
The Avengers per portare a compimento il lavoro di Snyder.
Quello che però succede, malgrado l’idea di partenza e malgrado lo
stesso Whedon che sicuramente era armato di buone intenzioni, è un
vero e proprio disastro. Il film, partito per essere una cosa
completamente diverse, si trasforma in un informe racconto che ha
troppi fronti, troppi input differenti, e così diventa un sontuoso
flop per la Warner Bros, che cerca un colpevole. Non si può certo
dire che la colpa sia del buon Joss, che pure ha pagato caro questo
insuccesso, né certo di Snyder, che ha dovuto tirare i remi in
barca. Forse proprio la Warner poteva lavorare meglio, poteva
essere una madre più accogliente e uno studio più lungimirante, ma
a questo punto la storia è già andata avanti, e la prima visione
(fallimentare) di Zack Snyder è già stata offerta
al mondo. Viziata, contaminata, ma comunque una prima forma grezza
di quell’immaginario che il regista aveva tanto aveva
coccolato.
Veniamo così alla scorsa
primavera, quando HBO Max (e in Italia Sky e
NOW)
propone al pubblico un poderoso rimaneggiamento del film visto al
cinema, in quella che sarebbe diventata poi la cosiddetta
Snyder Cut, una versione di oltre 4 ore del film
del 2017 completamente rimontata, rimaneggiata da un punto dei
vista della storia, delle sotto-trame, dei personaggi, degli
effetti visivi, con una massiccia aggiunta di scene inedite e
realizzate appositamente per questa nuova verste.
Aspect ratio 4:3, visione titanica,
lunghezza da miniserie televisiva: la
Zack Snyder’s Justice League è un film completamente
differente, con un immaginario molto più coeso ed epico, specchio
della visione che Snyder aveva già mostrato in Watchmen e in 300.
Il regista dà libero sfogo alle sue intenzioni, manipola i corpi
dei protagonisti e rende giustizia al suo pensiero, al suo modo di
raccontare queste divinità che vengono dai fumetti. Le immagini
sono più cupe, il tono più solenne nonostante qualche parentesi
comica affidata principalmente a Flash (come nella versione
precedente, dopotutto), ampio spazio a Cyborg, che era stato
ridotto a poco più che una comparsa dai tagli di Whedon, Superman con il costume nero,
più Lois Lane e più coerenza narrativa, grazie anche al minutaggio
esteso, la presenza di Darkseid, la visione, tra le righe, di un
universo narrativo che desiderava essere esplorato, ma che forse
adesso resterà per sempre nella mente di Snyder, a meno che HBO Max
non veda in quell’universo una opportunità di profitto. E alla fine
di queste 4 ore dense ed emozionanti che possono anche lasciare
perplessi ma sicuramente non indifferenti, pensiamo di aver
testimoniato a ciò che era nella mente di Zack
Snyder dal giorno 1, dall’inizio delle riprese. E invece
no, perché… Justice is gray!
Zack Snyder’s Justice
League: Justice is Gray
A sorpresa, sempre su Sky
e NOW,
arriva (ed è tuttora disponibile insieme alle altre due versioni)
Zack Snyder’s Justice League: Justice is Gray, la
versione in bianco e nero della Snyder Cut. Tutta la promozione
portata avanti da Zack Snyder, tutta la campagna
#Releasethesnydercut, tutte le anteprime via social (Vero è il
social network prediletto da Snyder per annunciare o anche solo
mostrare il suo lavoro), ogni singolo momento del genere è stato
anticipato con immagini in bianco e nero dal set. Questo perché
nella mente del regista, l’idea primigenia era quella di realizzare
un film in bianco e nero sulla Justice League of America. Questa
idea è stata portata a compimento grazie alla disponibilità della
piattaforma, ma anche grazie alla presenza di molto materiale
originale girato in scala di grigi, in modo tale che il lavoro di
conversione in bianco e nero non partisse completamente da zero, ma
che avesse già una palette di riferimento. Che cosa cambia dalla
versione a colori? Diremmo che da un punto di vista della storia
non cambia nulla, tuttavia sarebbe un’affermazione imprecisa perché
narrativamente, il bianco e nero conferisce una gravitas maggiore
alle scene, ai dialoghi esistenziali trai personaggi, alla lotta
stessa contro i cattivi.
Sebbene il balck&white non sia
visto troppo di buon occhio dalle produzioni, che ovviamente
vorrebbero realizzare i film più appetibili possibili all’occhio
dello spettatore, spesso questo tipo di colorazione riesce ad
aggiungere livelli di spessore in più, livelli che in un modo o
nell’altro pesano sul significato finale del film. È vero, la lotta
a
Steppenwolf e
Darkseid è sempre la stessa, ma in questa terza e ultima
versione assume una drammaticità superiore, un tocco di eleganza in
più, una resa più fedele alla visione che Snyder ha dell’eroismo,
più tragica che trionfante. Possiamo dunque dire che con tre film
diversi, Zack Snyder sia riuscito a portare a
termine la sua visione completa, che è condivisibile ancora adesso
su Sky e NOW.