Trieste torna ad essere la capitale della
fantascienza dal 29 ottobre al 3 novembre
2014 con la quattordicesima
edizione del Trieste Science+Fiction
Festival 2014, manifestazione
internazionale organizzata da La
Cappella Underground nel capoluogo giuliano, che,
superati i primi cinquant’anni di vita (dalla prima edizione dello
storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza), si
appresta a mettere in scena un’edizione davvero straordinaria.
Trieste
Science+Fiction, festival della fantascienza nato
nell’anno 2000, è una manifestazione dedicata all’esplorazione dei
mondi del fantastico, dei linguaggi sperimentali e delle nuove
tecnologie nelle produzioni di cinema, televisione, arti visive e
dello spettacolo. La kermesse è organizzata dal centro ricerche e
sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La
Cappella Underground con il contributo
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali –
Direzione Generale Cinema, della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia,
della Provincia di Trieste,
del Comune di Trieste,
della Camera di Commercio di Trieste,
dell’Università degli Studi di Trieste,
della Fondazione CRTrieste,
della Fondazione Kathleen Foreman Casali,
della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe
Verdi, di LaREA – ARPA FVG.
La sede principale
del Trieste Science+Fiction, per il terzo
anno consecutivo, sarà la Sala Tripcovich,
grazie alla collaborazione del Comune di
Trieste e della Fondazione Teatro Lirico
Giuseppe Verdi. L’adiacente palazzo
della Casa del Cinema, sede delle principali
associazioni di cultura cinematografica cittadine, sarà il quartier
generale dell’organizzazione e, con la collaborazione
del Teatro
Miela, ospiterà le sezioni
collaterali del festival. Inoltre una selezione dei film premiati
del festival troverà spazio a partire da questa edizione nella sala
d’essai del Cinema Ariston, gestito da
quest’anno da La Cappella Underground.
Ospite d’onore di questa edizione
di Trieste Science+Fiction sarà il regista
cileno Alejandro Jodorowsky, a cui verrà
assegnato ilPremio alla Carriera Urania
d’Argento (in collaborazione con la rivista Urania
edita da Mondadori). Jodorowsky arriverà in Italia in occasione
dell’attesissimo ritorno alla regia, dopo 23 anni dal suo ultimo
film, con il visionario La danza della
realtà. L’autore di film cult
come La montagna sacra, El
Topo e Santa Sangre, sarà a Trieste il
prossimo 31 ottobre e offrirà al pubblico del Trieste
Science+Fiction la possibilità di assistere a una sua
conferenza-spettacolo dal vivo, nella tradizione del suo
celebre Cabaret Mystique. A
completare l’omaggio all’autore, sarà proiettato in anteprima
nazionale il documentario Jodorowsky’s Dune di Frank Pavich (presente in
sala), in collaborazione con Disney Media Distribution. Il film
racconta il fantastico, incredibile e delirante mondo di Alejandro
Jodorowsky e il suo progetto di realizzare un adattamento
cinematografico di Dune, il capolavoro di Frank
Herbert. Mick Jagger, Orson Welles, Salavador Dalì, Moebius, H.R.
Giger, Pink Floyd, Mike Olfield sono solo alcuni dei mancati
protagonisti di una pellicola che avrebbe cambiato per sempre
l’universo della fantascienza.
Ma Alejandro Jodorowsky non sarà
l’unico atteso ospite di questa edizione. Anche Marina Ann Hantzis,
in arte Sasha Grey, sarà ospite d’eccezione
della quattordicesima edizione del Festival. La celebrità americana
arriverà da Los Angeles per presentare l’anteprima italiana
di Open Windows di Nacho
Vigalondo, thriller ipertecnologico – già definito “La finestra
sul cortile dell’era digitale” – nel quale interpreta una
famosa attrice perseguitata da un misterioso maniaco.
Come da tradizione, il cinema
sarà al centro del programma festivaliero,
con anteprime nazionali e
internazionali delle migliori produzioni nel
genere science fiction, fantasy e horror. La
selezione ufficiale presenterà due concorsi
internazionali: film-makers indipendenti da tutto il mondo
si contenderanno
il Premio Asteroide per il miglior
lungometraggio di fantascienza; la competizione europea per
il Premio Méliès d’Argent al
miglior film fantastico e al miglior cortometraggio è organizzata
in collaborazione con la E.F.F.F.F. – European
Fantastic Film Festivals Federation. Anche quest’anno
il cartellone presenta una selezione dei migliori film di
genere provenienti dai cinque continenti, mentre la
sezione corti apre le porte ai film-makers del futuro, la
sezione Spazio Italia, riservata alle
produzioni nazionali e alle web-series, rappresenta lo stato
dell’arte nel nostro paese, e gliincontri di
futurologia intrecciano contenuti scientifici
e racconti del mondo di domani.
I topics affrontati sono quelli canonici, e
non deluderanno gli appassionati del genere: alieni e
creature, zombie e mutanti, ultracorpi e robot, viaggi nel
tempo e su mondi e pianeti lontani.
Premio nuovo di zecca,
il Premio Wonderland, istituito in
collaborazione con Wonderland, il magazine di Rai 4 dedicato
all’immaginario fantascientifico. Un premio che suggella la
media partnership tra la kermesse triestina e la produzione del
canale Rai. Il film vincitore del
premio Wonderland sarà scelto dalla
redazione del programma tra i titoli della selezione ufficiale del
Festival e verrà preso in considerazione per un’eventuale passaggio
televisivo all’interno dello spazio di programmazione di Rai 4 del
venerdì, storicamente dedicato al cinema fantastico. Torna
anche quest’anno il Premio Nocturno – Nuove
Visioni, il riconoscimento assegnato ad uno dei film
nella selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction dalla
redazione di Nocturno, la rivista più quotata in Italia per gli
appassionati del cinema di genere. Il Premio
Nocturno – Nuove Visioni premierà un’opera significativa e
originale per l’evoluzione del cinema di genere. E torna
il Premio del Pubblico che, attraverso
delle schede di voto consegnate ad ogni proiezione, avrà la
possibilità di premiare il suo film favorito all’interno della
selezione ufficiale Neon.
Appartengono alla selezione
ufficiale – concorso (Asteroide e Méliès) quattordici film inediti
sugli schermi italiani, di cui nove in anteprima
nazionale: Honeymoon, film di debutto della
regista americana Leigh Janiak, dramma di coppia che incrocia
elementi mystery, sci-fi e
soprannaturali; Coherence dell’americano
James Ward Byrkit (tra gli sceneggiatori di Rango),
“mind-bender” dalle prospettive insolite sulla meccanica
quantistica, la fisica teoretica e gli universi
paralleli; Extraterrestrial firmato dai
The Vicious Brothers (coppia di registi del
pluripremiato horror found-footage ESP – Fenomeni
Paranormali anche loro graditissimi ospiti di questa
edizione del festival), già premiato al Tribeca Film Festival,
thriller-horror a sfondo fantascientifico, pieno zeppo di alieni
spaventosi e letali; The Last Days on
Mars dell’irlandese Ruairi Robinson, storia di
astro-zombie ambientata sul Pianeta Rosso, adattamento del racconto
di fantascienza The Animators di Sydney J.
Bounds; l’horror fantasy Nymph,
interpretato da Franco Nero, Kristina Klebe, Natalie Burn e
Dragan Mićanović, del regista serbo Milan
Todorović (ospite del festival, autore, regista e produttore
di Zone of the Dead, primo zombie-movie made in
Serbia); 2030 (Nuoc) diretto
da Nghiem-Minh Nguyen-Vo, film vietnamita scelto per
inaugurare la sezione Panorama del prestigioso festival di Berlino,
un post-apocalittico di atmosfera le cui premesse sono il
riscaldamento globale e il rapido aumento del livello del
mare; Open Windows dello spagnolo Nacho
Vigalondo (già vincitore nel 2007 del premio Asteroide
con Los Cronocrimenes), tecno-thriller già
ribattezzato come “La finestra sul cortiledell’era
digitale”, interpretato da Elijah Wood e l’ospite d’onore Sasha
Grey; Robot Overlods di Jon
Wright, primo capitolo di una trilogia dedicata a un pubblico
teen in cui i protagonisti dovranno vedersela contro giganteschi
robot provenienti da un’altra galassia, interpretato da Ben
Kingsley e Gillian Anderson; Time
Lapse di Bradley King, alle prese con un gruppo di
ragazzi che scopre una macchina fotografica in grado di scattare
polaroid del futuro; Reality di Quentin
Dupieux, co-produzione franco-belga che trasforma 48 ore della vita
di un cameraman in un vero e proprio
incubo; Predestination (film di
apertura del Festival) di Michael e Peter Spierig, in cui
Ethan Hawke interpreta un agente particolare alle prese con una
serie di intricati viaggi nel tempo; Earth to
Echo di Dave
Green, adventure fantascientifico in cui una
piccola comunità del Nevada è sconvolta da segnali extraterrestri
in un simpatico mix tra E.T. e Super
8; l’attesissimo Le streghe son
tornate (Las brujas de Zugarramurdi/Witching and
Bitching) di Álex de la Iglesia, vincitore di 9 premi Goya
(gli Oscar spagnoli), in uscita sugli schermi italiani nel 2015;
infine Index Zero di Lorenzo Sportiello,
incluso anche nella sezione Spazio Italia, produzione indipendente
italiana con ambizioni internazionali che usa la fantascienza come
metafora del presente.
Saranno presentati fuori
concorso: l’australiano These Final
Hours (film di chiusura del
Festival) di Zak Hilditch (nelle sale dal 20
novembre, distribuito dalla Indie
Pictures), presentato alla Quinzaine des Realizateurs
dell’ultimo festival di Cannes, film che
racconta l’ultimo giorno sulla Terra, dodici ore prima che un
evento catastrofico metta fine alla vita come noi la
conosciamo; eper la prima volta in Italia il film
collettivo ABCs of Death 2 in cui 26
registi, tra i quali figurano autori del calibro di Shion Sono e
Vincenzo Natali, interpretano 26 irriverenti modi per morire,
formando una pazza e terrificante versione dell’alfabeto.
Nella sezione Sci-Fi
Classix figura invece Non aprite quella
porta (The Texas Chainsaw
Massacre) di Tobe Hooper, a quarant’anni
dalla sua uscita in sala, riproposto per l’occasione in un
nuovissimo restauro digitale in collaborazione con Cult Media.
Infine, la
ricca Selezione di cortometraggi fantastici
europei (European Fantastic
Shorts) – in collaborazione con l’E.F.F.F.F. –
finalizzata anche quest’anno al Méliès
d’Argent per il
miglior cortometraggio fantastico europeo,
che concorrerà successivamente per il prestigioso
premio Méliès d’Or.
La sezione Spazio
Italia ospiterà cortometraggi, documentari,
lungometraggi e web-series di genere fantastico di produzione
nazionale. Tra i titoli in risalto il già citato Index
Zero, il post-apocalittico nostalgico tributo all’action
movie anni ’80 2047 – Sights of Death di
Alessandro Capone, che annovera nel cast vecchie glorie del genere
come Rutger Hauer, Daryl Hannah, Michael Madsen e
Danny Glover. Tra i documentari: La
zuppa del demonio di Davide Ferrario, film che
racconta l’ottimistica e spesso ingenua
speranza che in Italia lo sviluppo industriale e
tecnologico sarebbe stato perenne e
sostenibile; Ultima chiamata, premiata opera
di Enrico Cerasuolo che verrà presentata con
il sostegno dell’ARPA LaRea FVG.
Per la prima volta
quest’anno Spazio Italia apre la
programmazione a tutte quelle opere che trovano la loro via
distributiva attraverso il web e la tv. Sarà questa l’occasione di
conoscere in anteprima alcune web series come F*ck the
Zombies! di Luca Nicolai e Daniele
Barbiero; Under –
The Series, in cui il romanzo di
Giulia Gubellini prende vita grazie a Ivan
Silvestrini; Blackout the Series di
Davide Valolao; Vera Bes di Francesco Mazza e Riccardo Milanesi; il
progetto Sidera di Lorenzo
Bianchini.
Eventi speciali della rassegna
saranno: la proiezione in anteprima di Vittima degli
eventi, il fan film realizzato da Claudio Di Biagio dei
Jackal, dedicato a Dylan Dog, uno dei più
noti personaggi bonelliani; e, in
collaborazione con Rai4, il comic motion
di Orfani, uno dei più amati fumetti italiani
degli ultimi anni.
Il festival darà la giusta
attenzione anche alle produzioni brevi, con Spazio
Corto, programma interamente dedicato ai cortometraggi
di fantascienza di produzione nazionale o
diretti da autori italiani: Acronos di
Maicol Borghetti, The Age of
Rust di Alessandro Mattei e Francesco
Aber, Cetacea, di Eugen
Bonta, Through Your Lips di
Federico Scargiali, Kosmodrome di
YoucefMahmoudi, Los Rosales di Daniel
Ferreira.
Tra i programmi speciali in
cartellone, un omaggio e tavola
rotonda dedicate a Mario Bava nel
centenario della nascitadell’indimenticato maestro del
cinema di genere italiano. Interverranno, tra gli
altri, Lamberto Bava, Gabriele Acerbo, Carlos
Aguilar, Lorenzo Codelli, Giuseppe Lippi, Renato Pestriniero; i
titoli che scorreranno sullo schermo saranno gli
imperdibili Cani
arrabbiati e La maschera del
demonio e il documentario prodotto da Sky Arte
HD Mario Bava: operazione paura di
Gabriele Acerbo e Roberto Pisoni.
Tra gli eventi Extra, la proiezione
di Hard to be a God, capolavoro postumo del
cineasta russo Aleksei Guerman, acclamato allo scorso Festival
Internazionale del Film di Roma e che ha in Umberto Eco uno dei più
grandi sostenitori.
In collaborazione con la SISSA – International School
for Advanced Studies di Trieste la conversazione animata tra Noam
Chomsky e Michel Gondry Is the Man who is Tall
Happy?
Infine gli spettatori del Trieste Science+Fiction Festival
avranno l’opportunità di entrare nel film interattivo dei Kissinger
TwinsCinematic Labyrinths dove saranno le
decisioni del pubblico in sala a determinare lo svolgimento di
questa esperienza cinematografica.
Altra novità di questa edizione del
Festival è il programma di film e laboratori per
bambini Space Kids. L’1 e il 2 novembre il
Festival apre le porte ai più piccoli con due matinée al Cinema
Ariston, due intramontabili classici della fantascienza in
collaborazione con Studio Universal: E.T.
l’Extra-terrestre e Ritorno al
futuro. I film saranno seguiti nel pomeriggio da due
laboratori a tema A spasso con
l’alieno e Piccoli crononauti nella
città del futuro.
Tra gli eventi-off, ampio spazio, quest’anno, è dedicato ai
dopo-festival, con le Sci-Fi Night: un fitto
programma notturno di feste che si apre con la Notte
degli ultracorpi 3.0 al Teatro Miela, dove ad animare
la serata ci saranno i LEGO-robot della Toa Mata Band (a seguire dj
set di Electrosacher).
Immancabili,
infine, gli Incontri di
Futurologia dedicati
alla scienza e
alla letteratura, in collaborazione con le
principali istituzioni scientifiche del territorio e ospitati
nella suggestiva cornice dell’antico Caffè San Marco.
Nasce quest’anno Future
Environment una serie di eventi che amplia il
sodalizio del Trieste Science+Fiction Festival con il Laboratorio
Regionale di Educazione Ambientale dell’ARPA FVG, collaborazione
che prosegue con successo da diverse edizioni.
Fanno parte dell’iniziativa i
film 2030 (Nuoc), Ultima
chiamata, La zuppa del demonio, il
cortometraggio The Age of Rust, gli Incontri di
futurologia Hitorizumo e Eventi climatici
estremi: quando il cielo ci cade sulla testa, e il laboratorio di
didattica degli audiovisivi, piccoli crononauti nella città del
futuro.
Alcune delle sedi del Festival saranno arricchite da speciali
mostre dedicate ai temi e ai protagonisti della kermesse
fantascientifica. Alla Stazione Rogers sarà
allestita Gotico italiano. Incubi di carta,
mostra di 10 manifesti cinematografici originali di capisaldi del
terrore. Al Teatro Miela saranno presentate due mostre legate al
film Il ragazzo invisibile ultima fatica di
Gabriele Salvatores girato a Trieste: La città
visibile. Trieste negli scatti di Claudio Iannone, con
foto di scena del set del film; Il ragazzo invisibile:
il fumetto con le tavole della graphic novel tratta
dal film. Infine, Becoming Lucy al
Cinema Ariston dà un saggio del lavoro di Daniele Auber, concept
designer triestino residente a Los Angeles: vengono proposte le
tavole che hanno ispirato due delle sequenze del
film Lucy di Luc Besson.
Il manifesto del festival è
un disegno originale realizzato
dall’illustratore e fumettista triestino Mario
Alberti, e rappresenta il secondo segmento di una trilogia
di immagini iniziata l’anno scorso, che si concluderà nella
prossima edizione del 2015. Alberti è noto al grande pubblico come
disegnatore per la casa editrice Bonelli di numerosi albi delle
collane di Nathan Never e Legs
Weaver, autore con Luca Enoch della
serie Morgana per l’editore francese Les
Humanoides Associes, collaboratore della Dc Comics e della Marvel (ha realizzato le tavole
delle serie limitate X-Men &
Spider-Man e Spider-Man & The Fantastic
Four), fra i realizzatori di Les Chroniques de
Légion per le edizioni francesi Glenat, attualmente
all’opera sulla mini-serie Cutting Edge, scritta
da Francesco Dimitri e pubblicata da Delcourt.
Il Premio Asteroide per il miglior
film è stato quest’anno ideato e realizzato dall’artista
triestino Davide Comelli, attivo sia in
Italia che all’estero nei campi della grafica, dell’illustrazione e
della decorazione murale.
Con la collaborazione
dello Stormbornstudio e il video
interattivo preparato per questa occasione, il festival regala al
suo pubblico l’esperienza dell’Oculus Rift, casco
con uno schermo e dei sensori e un giroscopio per calcolare il
movimento della festa che permette di spostare la visuale nel mondo
virtuale girando il capo come nella realtà.
Media Partner anche RAI4, che realizzerà
durante il Festival una puntata speciale di Wonderland. Grandi
collaborazioni, dunque, come quella con Studio
Universal per Space Kids,
sezione dedicata ai più piccoli. Come quella
con Panini Comics, Rai Cinema, Indigo Film e Napoli
COMICON per la mostra Il ragazzo invisibile.
Il fumetto, e quella con Indigo
Film per la mostraLa città invisibile. Trieste
negli scatti di Claudio Iannone, in collaborazione
con Friuli Venezia Giulia Film
Commission.
Nel clima festoso dei giorni che circondano Halloween,
Trieste Science+Fiction aprirà nuovamente le porte e darà il
benvenuto al suo fantapubblico di fronte al grande spettacolo
della vita, della scienza, del sogno e del mistero.
Per sei giorni e sei notti, ancora una volta, Trieste e
Fantascienza.