Dopo avervi detto la nostra su Iron Man 3 nella nostra
recensione, ecco che vi mostriamo oggi, grazie al sito americano
WP e alla Marvel Studio, il poster IMAX del
film che vedrà l’uomo di ferro combattere contro una nuova e
potente minaccia.
Ecco l’immagine che, come il poster italiano del film, fa leva
soprattutto sulla spettacolarità delle molte armature che riusciamo
a vedere anche nel trailer del film:
Trama: Il
nuovo film Marvel Iron Man 3 vede lo sfacciato ma brillante
industriale Tony Stark/Iron Man combattere contro un nemico senza
limiti. Quando Stark vedrà il suo mondo personale distrutto per
mano del suo nemico, intraprenderà una straziante missione alla
ricerca dei responsabili. Si tratterà di un’impresa che metterà a
dura prova il suo coraggio in ogni momento. Con le spalle al muro,
Stark dovrà sopravvivere senza i dispositivi da lui creati,
fidandosi solo del proprio ingegno e istinto per proteggerele
persone che ama. Mentre trova tutte le forze per reagire, Stark
trova la risposta alla domanda che lo ha sempre segretamente
perseguitato: è l’uomo che fa l’armatura o è l’armatura che fa
l’uomo?
Ecco la prima clip in inglese di Into
Darkness – Star Trek in cui vediamo
coinvolti tutti i personaggi che abbiamo amato nel primo film
diretto da JJ Abrams: Chris
Pine, John Cho, Karl Urban, Simon Pegg, Zachary
Quinto e Zoe Saldana.
Restiamo invece in attesa di vedere
una prima clip in cui appaiano i nuovi protagonisti di questa
seconda avventura moderna sull’enterprise: la bella Alice
Eve e soprattutto l’attesissimo Benedict
Cumberbatch in questo misterioso ruolo da villain che
sembra già calzargli a pennello.
Trama: Quando l’Enterprise è
chiamata a tornare verso casa, l’equipaggio scopre una terrificante
e inarrestabile forza all’interno della propria organizzazione che
ha fatto esplodere la flotta e tutto ciò che essa rappresenta,
lasciando il nostro mondo in uno stato di crisi. Spinto da un
conflitto personale, il Capitano Kirk condurrà una caccia all’uomo
in un mondo in guerra per catturare una vera e propria arma umana
di distruzione di massa. Mentre i nostri eroi vengono spinti in
un’epica partita a scacchi tra la vita e la morte, l’amore verrà
messo alla prova, le amicizie saranno lacerate, e i sacrifici
compiuti per l’unica famiglia che Kirk abbia mai avuto: il suo
equipaggio.
La fantascienza in
classifica nel box office statunitense mancava da qualche mese, ci
pensa Oblivion, operazione ad alto tasso di
CGI realizzata da Joseph Kosinski, che si assesta in prima
posizione al botteghino di questa settimana con un incasso di 37
milioni di dollari. Lo segue in seconda posizione, un altro amore
prettamente americano, quello per il baseball in questo caso
celebrato da una pellicola in onore di un’icona di questo sport:
Jackie Robinson, 42, numero di maglia del
giocatore è anche il titolo del film, che questa settimana incassa
17 milioni di dollari portando il suo totale quasi a 54. Il terzo
posto è occupato da The Croods che superano
così il mese in sala e nel box office, con un incasso settimanale
di 9 milioni di dollari per un totale di 155. Scende invece, come
sempre accade Scary movie 5, che esaurito il
suo pubblico, si assesta in quarta posizione, incassando 6 milioni
di dollari questa settimana per un totale di quasi 23. A metà
classifica troviamo invece GI Joe:
Retaliation, che nonostante la critica non sia stata
felice nei suoi confronti, si mantiene nel box office dei film più
visti nelle sale nord americane, con un incasso settimanale di
quasi 6 milioni di dollari, un totale di 111 e un mese di presenza
in sala. Sale invece lento e inesorabile il nuovo film del regista
di Blue Valentine, Derek Cianfrance, causa di
molti occhi arrossati tre anni fa nel resto del mondo e quest’anno
da noi, che con The place beyond the
pines mette nuovamente Ryan Gosling in un ruolo strappa cuore insieme a
Eva Mendes e Bradley Cooper. Ruolo triste per Gosling nella
pellicola, ma non nella realtà visto che da dopo il film lui e la
Mendes fanno coppia fissa, con buona pace delle fan. Il film
incassa dopo un mese in sala quasi 5 milioni di dollari questa
settimana che rappresentano quasi la metà dell’incasso totale,
arrivato a 11 milioni di dollari. La settima posizione è
di Olympus has fallen, blockbuster caciarone
che anticipa la megaproduzione sullo stesso tema firmata Emmerich
che uscirà in estate, che aggiunge altri 4 milioni di dollari al
suo totale che raggiunge così quota 88 milioni. All’ottavo posto
troviamo il remake del classico Evil dead, che incassa
4 milioni di dollari per un totale di 45, mentre un altro classico
stavolta solo riadattato alla visione in 3D, Jurassic
park occupa la nona posizione, con un incasso settimanale
di 4 milioni di dollari per un totale, calcolato dalla prima
uscita, di 396 milioni di dollari. Chiude il box
office Oz the great and powerful che incassa
3 milioni di dollari questa settimana per un totale di 224.
La prossima settimana si attendono le uscite
di Mud, un buddy movie a tre con Matthew
McConaughey, Pain&Gain un film sul
bodybuilding con Mark Whalberg e The reluctant
fundamentalist, che fece parlare di sè all’ultimo Festival
di Venezia.
Ecco il primo trailer
di Thor il mondo delle
tenebre (Thor: The Dark World), l’atteso
secondo capitolo suo Dio del tuono che vede protagonista l’attore
Chris Hemsworth insieme
a Natalie
Portmane tutto il resto del cast del primo
film.
Si tratta dell’apripista di questa
stagione cinematografica che vedrà protagonisti i grandi
blockbuster, è il film evento di questa primavera 2013, è
Iron man 3, che racconta ancora una volta la
difficoltà di Tony Stark di essere ‘solo’ un uomo normale
all’interno di un involucro apparentemente indistruttibile.
Robert Downey Jr., ancora una volta
chiamato a interpretare il ruolo che gli ha dato una seconda vita
nel vasto firmamento hollywoodiano, è il mattatore assoluto e
geniale di questo film che, per molti versi, è una degna
conclusione della trilogia dedicata all’uomo di ferro.
Svizzera, 31 dicembre 1999. A una
festa di Capodanno, Tony
Stark (Robert Downey Jr)
incontra Maya Hansen (Rebecca Hall),
l’inventrice di Extremis, un siero in grado di rigenerare lesioni
corporee invalidanti, e lo scienziato Aldrich Killian (Guy
Pearce). Quest’ultimo offre al nostro miliardario
preferito la possibilità di unirsi alla sua azienda, ma lui rifiuta
l’offerta alla sua maniera, con davvero scarso riguardo nei
confronti di Killian. Anni dopo, Tony soffre d’insonnia, gli
strascichi dell’invasione aliena che ha portato alla battaglia di
New York (The Avengers) si fanno sentire: non
riuscendo a dormire, di notte costruisce dozzine di armature di
Iron Man che suscitano il nervosismo della sua fidanzata
Pepper Potts (Gwyneth Paltrow),
con cui convive.
Nel frattempo gli Stati Uniti
ricevono una dichiarazione di guerra e una serie di attacchi da un
terrorista conosciuto come il
Mandarino (Ben Kingsley). Durante
uno di questi attacchi, Happy Hogan, il
miglior amico di Stark, rimane gravemente ferito ed entra in coma,
scatenando le ire del miliardario che lancia in diretta televisiva
una sfida al misterioso terrorista. In tutta risposta, il Mandarino
distrugge la casa di Tony, che inizia a dargli personalmente la
caccia. Durante una delle sue ricognizioni, guidate da
J.A.R.V.I.S., Iron Man arriva in Tennesse e
conosce Harley, un intelligente ragazzo di
dieci anni che lo aiuterà in più di un’occasione…
Iron man 3si colloca perfettamente alla fine di un
ciclo che vede il pieno sviluppo di un personaggio amatissimo dal
suo pubblico per la sua accessibilità, l’apparente semplicità
psicologica e l’inguaribile umorismo che anche in questo caso non
manca di far ridere di gusto il pubblico. Tuttavia in questo
capitolo conclusivo di una trilogia, il nostro eroe si vede
costretto, forse per la prima volta, a fare realmente i conti con
quello che rappresenta per lui la sua armatura. Un’appendice? Un
sostegno? Un aiuto per compiere più grandi e valorose imprese?
Oppure è proprio l’armatura a fare l’eroe e lui ne è solo il
custode? Iron Man sarebbe sempre lo stesso se fosse qualcun altro a
indossare la super tuta?
Sembra che Tony stesso non lo sappia e nel
momento in cui il suo mondo è messo in pericolo e le poche persone
che ama sono davvero a rischio, troverà la risposta. Certo, non
sarà un percorso semplice, e per superarlo Tony dovrà affrontare il
nemico peggiore: se stesso. Il film è infatti erede dei
predecessori e in particolare del secondo capitolo, diretto da
Jon Favreau, che aveva come base originale la
storia a fumetti Demon in a bottle, capitolo nerissimo
della storia di Tony Stark che lo vedeva a confronto con il demone
dell’alcolismo (dipendenza che ha avuto una pesante influenza anche
nella vita di Downey Jr.).
Iron Man 3, il perfetto compimento della trilogia
Iron man 3
si contraddistingue per un mix un po’ discontinuo tra umorismo,
azione concitata ma mai confusionaria, romanticismo e un po’ di
sana ‘vendetta vecchio stile’ sia dalla parte del bene che da
quella del male, con grande abbondanza di colpi di scena che non
mancheranno di stupire il pubblico e su cui si basa gran parte
della costruzione della storia: un plot twist che sicuramente farà
discutere fan, lettori di fumetti e persino gli spettatori
occasionali.
Robert Downey Jr. ormai è esattamente se
stesso, perfettamente a suo agio, nei panni di Tony Stark/Iron Man;
accanto all’irriverente e un po’ comico Tony ritroviamo Pepper
Potts, interpretata da Gwyneth Paltrow, qui alle prese con situazioni
molto difficili da gestire, e tre new entry di rilievo: il villain
di turno è il Mandarino, interpretato da un sorprendente Ben Kingsley, che in maniera davvero inattesa
porta a casa un ruolo che era difficilissimo e che sicuramente ha
catalizzato l’attenzione degli interessati al film, sin
dall’annuncio del suo coinvolgimento; l’affascinante scienziata
Maya Hansen, la sempre bravissima Rebecca Hall, forse però sprecata in un ruolo
che non evidenzia troppo le sue doti ma che comunque lei
restituisce con professionalità; lo scienziato ammiratore di Stark
Aldrich Killian, un Guy Pearce che conferma grandi doti mimetiche
e recitative e al quale viene senza dubbio affidato il personaggio
più interessante e sfaccettato, che darà grande soddisfazione allo
spettatore.
Iron Man 3 mantiene
gran parte delle promesse fatte dal suo bellissimo trailer,
ricordandoci che ogni eroe ha un cuore, anche se si tratta di Tony
Stark, che per definizione ha un cuore meccanico, come ben sa la
povera Pepper, che in ogni modo tenta di gestire un uomo
capriccioso e complicato. Il film è il perfetto compimento del
percorso psicologico di Tony Stark, dell’approfondimento
drammaturgico del personaggio e della costruzione di una delle
figure più iconiche e rappresentative del cinema pop dell’ultimo
decennio. Con lui, Robert Downey Jr. ha dato una
nuova statura all’immedesimazione tra attore e personaggio e
scommettiamo che sarà davvero difficile, per lui, voltare pagina e
affrancarsi dal ruolo di Tony Stark, anche se il futuro gli riserva
altri appuntamenti nei panni del Vendicatore con l’armatura.
Iron Man 3 è un
film da vedere per chi ama il divertimento, la spettacolarità e un
certo gusto per i colpi di scena e gli inattesi, con una scrittura
brillante e uno Shane Black in grande spolvero,
che finalmente, dopo alterne vicende professionali, viene lasciato
libero di giocare con dei giocattoli costosi ma che gestisce alla
perfezione. Si invita il pubblico a fare particolare attenzione
alla scena post credits del film, che da sola vale il
prezzo del biglietto e, pur non rappresentando un tassello nella
narrazione del Marvel Cinematic Universe, è
comunque un buon gancio per la costruzione dei personaggi e del
loro rapporto interpersonale.
Dopo l’annuncio dell’imminente
uscita del trailer, ecco che arriva una prima foto di
Natalie Portman dal set di Thor il
mondo delle tenrebre(Thor the dark
world). L’attrice riprende in questo sequel il ruolo
di Jane Foster, scienziata e love interest del dio del tuono.
Nella foto possiamo vedere Natalie
insieme a Chris Hemsworth:
Trama: Continuano le avventure
di Thor, il più forte degli Avengers, che combatte per salvare la
terra e tutti i Nove Regni da un oscuro nemico che vuole dominare
l’universo. Thor lotta per ristabilire l’ordine tra i pianeti… ma
un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far
ripiombare l’universo nell’oscurità. Affrontato da un nemico a cui
nemmeno Odino e Asgard possono opporsi, Thor deve intraprendere il
viaggio più pericoloso ed introspettivo della sua vita, che lo
ricongiungerà con Jane Foster e lo obbligherà a sacrificare tutto
per salvare l’universo intero.
Oggi continuano ad
arrivare foto dal set di The Amazing Spider-Man
2di Marc
Webb. Ecco i due attori Jamie
Foxx(Dot Max Dillon) e Dane
DeHaan(Harry Osborn)visti
in precedenza nei primi scatti, ora in una folta carrellata sul set
del film.
Chad Boseman
affiancherà Kevin Costner, Jennifer
Garner ed Elle Burstyn in
Draft Day, film ambientato nelmondo del
football americano, diretto da Ivan
Reitman. L’attore interpreterà un giocato della
Louisiana, in procinto di partecipare al ‘draft’ annuale della NFL,
il campionato professionistico americano.
Il film vedrà Kevin Costner
interpretare il manager di una squadra che cerca di mettere a posto
la sua vita privata e professionale. Burstyn sarà la madre di
Costner, una vedova che sta cercando di superare il trauma della
morte del marito. Reitman dovrebbe essere a New York la
prossima settimana per filmare l’annuale draft della NFL presso il
Radio City Music Hall.
Il ‘draft’ è il sistema attraverso
il quale le squadre dei campionati professionistici americani
scelgono i giocatori senza contratto, in genere provenienti dai
campionati universitari o di Paesi stranieri; col tempo il ‘draft’
è diventato un vero e proprio evento, trasmesso in diretta
televisiva e seguito da milioni di appassionati.
Chad Boseman, torna quindi a
interpretare uno sportivo dopo essere stato protagonista di
42, dedicato Jackie Robinson, il primo
afroamericano a giocare alla Major League di Baseball, nel quale ha
recitato al fianco di Harrison Ford.
Arriva la prima
Festa del cinema dal 9 al 16 Maggio nei cinema di
tutta Italia ingresso a prezo ridotto (3 euro in 2D e 5 euro
in 3D) con Michele Placido
Anne (Laine
Mägi) vive in Estonia ed è una donna non più giovanissima,
divorziata, con due figli grandi fuori casa e una madre malata da
accudire. Dopo la morte della vecchia genitrice, l’offerta di
lavoro come assistente personale di un’anziana estone residente a
Parigi le sembra una benedizione e, piena di speranze per il
futuro, parte per questa nuova esperienza. Nonostante la buona
accoglienza parigina di Stéphane (Patrick Pineau),
ex amante dell’attempata signora e suo reale datore di lavoro, Anne
si accorge subito che Frida (Jeanne Moreau),
facoltosa e decadente estone-parigina, non ha alcuna intenzione di
sopportare la sua presenza.
Con pazienza e senso
del dovere la protagonista tenta di far breccia nel cuore della
connazionale e, lentamente, impara a comprendere il suo
comportamento aggressivo, a conoscere il suo passato e le scelte
che l’hanno portata, in definitiva, a tagliare i ponti con i suoi
familiari e che le hanno lasciato, come eredità, un armadio pieno
di bei vestiti e nessuno con cui parlare.
All’anziana donna è rimasto solo
Stéphane, l’amore del passato, l’uomo che vorrebbe ancora accanto
ma che, essendo molto più giovane, ha ormai la sua vita e Anne,
che, da domestica è destinata a diventare ospite, amica,
“figlia”.
A Lady in
Paris , film dell’estone Ilmar Raag,
indaga in maniera originale il rapporto che si crea tra persone
accomunate da sentimenti simili, ma diverse per origini, ceto, età.
L’aspetto più interessante, infatti, è l’attenzione prestata
all’equilibrio sentimentale e alla dipendenza affettiva che si
instaura tra i tre protagonisti. Il gioco di situazioni, sguardi e
piccoli gesti tiene piuttosto bene, grazie soprattutto alla bravura
degli interpreti.
Purtroppo, in generale, a causa di
silenzi troppo lunghi e ritmo non molto incalzante, il risultato
appare come uno spaccato psicologico degno di nota all’interno di
un lungometraggio un po’ piatto.
Girato con discreta eleganza e
vincitore del premio Ecumenico al Festival di Locarno,
A Lady in Paris sarà nelle sale dal 16
maggio, distribuito da Officine Ubu.
Hayley Atwell
potrebbe tornare a vestire i panni di Peggy Carter in uno spin-off
di Captain America: The Winter Soldier;
il film però quasi sicuramente non sarà dedicato esclusivamente al
personaggio interpretato da Atwell.
Al momento però si tratta di pure
speculazioni, nate da una recente intervista in cui l’attrice ha
espresso il desiderio di tornare a interpretare Peggy Carter,
magari aggiungendo al personaggio un pizzico humor.
Hailey Atwell sarebbe inoltre tra
le possibili candidate a rilanciare Lara Croft sugli schermi nel
reboot di Tomb Raider, di cui la MGM ha i diritti: la Atwell ha
sottolineato che interpretare Lara Croft sarebbe fantastico, anche
se per il ruolo è stato fatto anche il nome di Jennifer
Lawrence.
In attesa di vederla in Captain
America: The Winter Soldier, Hayley sarà sugli schermi nel biopic
dedicato a Jimi Hnedrix, per il quale però non è ancora stata
fissata una data di uscita.
Raccontare il dramma sociale
attraverso una commedia: da qui è partito Massimo
Andrei, già regista di quel Mater
Natura che nel 2006 gli valse il Premio della Critica
a Venezia, ora tornato dietro la macchina da presa per dirigere
questo divertito ritratto della miseria umana: Benur –
Un gladiatore in affitto.
Sergio e Maria (Nicola
Pistoia ed Elisabetta De Vito) sono due
fratelli-coinquilini cinquantenni alle prese con i loro stravaganti
lavori: lui, ex stuntman di Cinecittà infortunatosi gravemente sul
set di un kolossal, fa il Centurione romano al Colosseo, lei si
guadagna da vivere attraverso una hot-line telefonica.
Vivono a Tor Sapienza, tra
l’affitto che incombe, pochi svaghi e i soldi che non bastano mai.
A cambiare il corso delle loro esistenze ci penserà Milan
(Paolo Triestino), bielorusso clandestino disposto
a tutto pur di lavorare – anche a diventare lo “schiavo” personale
di Sergio, sostituendosi allo sfortunato romano nel suo ruolo di
gladiatore. In poco tempo l’extracomunitario diventa il beniamino
dei turisti, integrandosi con la banda di squattrinati “colleghi” e
garantendo a Sergio e Maria quell’agiatezza economica da sempre
ricercata.
Presentato fuori concorso al Festival
del Cinema di Roma 2012 e prodotto da Flavia
Parnasi, Benur – Un gladiatore in
affitto si muove su due poli narrativo-geografici: la
Roma archeologica del Colosseo e quella della periferia estrema,
dove le difficoltà economiche si riflettono
nell’impoverimento e nel degrado morale senza speranza che ha
colpito i due protagonisti. L’unica via di fuga allora è quella
dello sfruttamento e del guadagno facile, ottenuto grazie alla
genialità instancabile di chi non ha più nulla da perdere e che è
sempre pronto a trovare nuovi strumenti di sopravvivenza (come
quello di costruire una biga romana per aumentare le mance
giornaliere).
Tratto dall’omonimo testo teatrale
di Gianni Clementi, qui autore del soggetto e
della sceneggiatura, la prova registica di Andrei vanta una buona
idea di partenza ma delude per il modo in cui viene sviluppata,
basandosi per la maggior parte del tempo su una recitazione
aggressiva, quasi urlata, eccessiva nella sua voglia di
rappresentare l’abbrutimento umano di Sergio.
Anche la figura
dell’extracomunitario rasenta a tratti il clichè dello straniero
sprovveduto, che sfoggia un italiano semi-inventato e
approssimativo per poi convertirsi a metà storia al dialetto
romanesco del suo padrone e alla grossolanità delle sue
battute.
Interessante però la riflessione
agro-dolce condotta sui poveri di oggi – quegli italiani disperati
che, alla prima occasione, ostentano macchine di lusso e costosi
impianti stereo come simbolo indispensabile di un nuovo status
sociale. Sullo sfondo, la tragicità di una crisi che porta i più
alla rassegnazione, nella credenza comune che combattere sia, in
fondo, inutile.
Gli eventi sono scanditi dal ritmo
implacabile e dal brio delle musiche di Nicola Piovani, mentre la
fotografia ha potuto contare sulla bravura di Vittorio Omodeo
Zorini (candidato al David di Donatello 2011 per “Venti
Sigarette”).
In uscita il 1 maggio, “Benur” è
stato realizzato con il sostegno del MiBAC e della Regione
Lazio.
Will Smith ha vissuto negli ultimi
anni un periodo abbastanza calmo: comparso sugli schermi solo con
Men In Black 3, si è dedicato soprattutto
al lavoro di produttore, curando nel frattempo la carriera dei
figli: l’attore sembra però deciso a rilanciare la propria
carriera.
Trai progetti che lo potrebbero
vedere coinvolto, American Can,
ambientato durante la catastrofe dell’uragano Katrina: il film
narrerà la vicenda realmente accaduta di John
Keller, veterano della Guerra del Golfo che durante
l’evento si prodigò per portare in salvo i 150 abitanti del
complesso in cui viveva, molti dei quali anziani o infermi. Keller
li portò in salvo sul tetto dell’edificio, coordinando poi la
distribuzione dei viveri portati dalle squadre di emergenza per via
aerea, nel frattempo difendendo lo stabile dagli sciacalli.
Il progetto è tra le idee in corso
di sviluppo della compagnia Overbook di Smith dal 2009; nel 2011
Denzel Washington sembrava destinato ad essere il
protagonista e John Lee Hancock il possibile
regista; per il rilancio del progetto si è invece pensato ad
Ed Zwick dietro la macchina da presa.
Viola Davis è entrata in trattative con Michael
Mann per partecipare al suo prossimo film, le cui riprese
prenderanno il via in Cina il mese prossimo.
Il film, un thriller ambientato nel
mondo del cyber-crimine, è stato scritto dallo stesso Mann assieme
a Davis Foehl; Chris Hemsworth è dato come
possibile protagonista. Il regista come al solito ha lasciato
trapelare ben poco riguardo la storia, che però dovrebbe vedere
forze dell’ordine americane e cinesi impegnate a sventare un
attacco informatico su larga scale. Viola Davis, ne caso
raggiungesse un accordo, interpreterà un’agente dell’FBI.
L’attrice è stata recentemente
sugli schermi con Beautiful Creatures:
trai suoi prossimi lavori, il nuovo capitolo della saga di
Ender’s Game e
Prisoners di Denis Villeneuve.
Roland Emmerich sta progettando un film dedicato alla rivolta di
Stonewall, una tappa fondamentale nella storia della lotta per i
diritti degli omosessuali negli Stati Uniti.
Il regista sarebbe intenzionato a
fare un film con un budget di circa 12 – 14 milioni di dollari;
John Robin Bates si sta occupando della
sceneggiatura, che seguirà le vicende di un homeless omosessuale
che sarà coinvolto negli scontri.
Gli avvenimenti al centro del film
presero il via il 28 giugno 1969, quando la polizia fece irruzione
nello Stonewall Inn, un locale frequentato da omosessuali (molti
dei quali senza fissa dimora) nell’East Village di New York:
l’evento scatenò una serie di violente proteste da parte della
comunità omosessuale newyorkese che si diffuse in seguito nelle
principali città degli Stati Uniti, dando il via alla presa di
coscienza e alla rivendicazione di diritti da parte di un settore
della società che fino ad allora non aveva trovato la forza di
reagire alle pesanti discriminazioni subite.
Emmerich ha osservato come
l’evento, paragonabile a quello che vide protagonista Rosa
Parks e che diede il via al movimento per i diritti civili
degli afroamericani, sia ad oggi ancora poco conosciuto, anche
presso la stessa comunità gay: a riguardo infatti sono stati finora
scritti solo due libri. Il regista ha spiegato come negli ultimi
tempi abbia avuto modo di frequentare il Gay & Lesbian Centre di
Los Angeles, scoprendo come circa il 40 per cento dei giovani
maschi senza casa sia omosessuale: le cose quindi per certi versi
non sembrano essere molto cambiate.
Continuano ad arrivare materiali
promozionali su L’Uomo
d’Acciaio di Zack Snyder. Oggi arrivano nuove
scansioni da Entertainment Weekly che ha rilasciato
l’ultima serie di immagini tratte dallo speciale. Oltre ad offrire
versioni molto più chiare di alcune foto già viste, vediamo per la
prima volta anche Faora nella sua armatura Kryptoniana. Faora è
interpretata dall’attrice Antje Traue.
Nel film, un ragazzo impara
scopre di avere straordinari poteri e che non è nato sul Pianeta
Terra. Come giovane uomo, viaggia cercando di scoprire da dove
viene e che cosa è stato mandato a fare sulla Terra. Ma l’eroismo
nascosto in lui deve emergere se vuole salvare il mondo e diventare
un simbolo di speranza per tutti gli uomini giusti.
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di
Zack Snyder. Il film è interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner(“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Michael Bay continua ad aggiornare su
cosa vedremo nel suo prossimo film Transformers 4. Il regista non
perde occasione durante il tour promozionale del suo film in
uscita Pain & Gain
Ecco la prima foto senza makeup di
Jamie Foxx nei panni del Dottor Max
Dillon in The Amazing Spider-Man
2che vi ricordiamo sarà
diretto nuovamente da Marc
Webbed è attualmente in fase di riprese. La foto
è stata pubblicata dallo stesso regista ovviamente tramite il suo
profilo twitter, ormai specializzato nel fornire anteprime dal
set.
La foto è stata pubblicata dallo
stesso attore tramite il suo profilo Twitter. Dalla foto possiamo
vedere la netta differenza che c’è fra il suo Harry e quello visto
nei film precedenti e interpretato da James Franco.
Dopo la preview di
Florence+The Machine ecco arrivare quella
della canzone di Lana del Rey Young and
Beautiful, altra splendida canzone che sentiremo vedendo
Il Grande
Gatsby di Baz
Luhrmann che come sappiamo aprirà Cannes 2013.
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
Arriva anche Iron
Man allo Juventus Stadium per il big
match Juventus-Milan svoltosi questa sera, e fra gli ospiti oltre a
Ronaldo anche Tony Stark nelle vesti di Iron Man
che vedremo tra meno di due settimane al cinema in questo nuovo
atteso capitolo.
Trama: Il nuovo film Marvel Iron Man 3 vede lo sfacciato
ma brillante industriale Tony Stark/Iron Man combattere contro un
nemico senza limiti. Quando Stark vedrà il suo mondo personale
distrutto per mano del suo nemico, intraprenderà una straziante
missione alla ricerca dei responsabili. Si tratterà di un’impresa
che metterà a dura prova il suo coraggio in ogni momento. Con le
spalle al muro, Stark dovrà sopravvivere senza i dispositivi da lui
creati, fidandosi solo del proprio ingegno e istinto per
proteggerele persone che ama. Mentre trova tutte le forze per
reagire, Stark trova la risposta alla domanda che lo ha sempre
segretamente perseguitato: è l’uomo che fa l’armatura o è
l’armatura che fa l’uomo?
Ecco la preview della soundtrack di
Hans Zimmer di L’uomo
d’Acciaio, il nuovo reebot di
Superman ad opera di
Zack Snyder e Christopher Nolan, pellicola che
uscirà questa estate e che è certamente il film più atteso per
questa stagione.
Nel film, un ragazzo impara
scopre di avere straordinari poteri e che non è nato sul Pianeta
Terra. Come giovane uomo, viaggia cercando di scoprire da dove
viene e che cosa è stato mandato a fare sulla Terra. Ma l’eroismo
nascosto in lui deve emergere se vuole salvare il mondo e diventare
un simbolo di speranza per tutti gli uomini giusti.
L’Uomo d’Acciaio, il film
Warner Bros. Pictures e Legendary
Pictures presentano L’Uomo
d’Acciaio, con
Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman,
per la regia di Zack Snyder. Il film è
interpretato anche da
Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte
agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane,
e il candidato all’Oscar
Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”)
in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei
genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la
candidata agli Oscar
Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il
premio Academy Award
Kevin Costner(“Balla coi lupi”).
A combattere contro il supereroe
sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod,
interpretato dal candidato agli Oscar
Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora,
interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton
sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van,
interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e
il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award
Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche
Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick,
Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy
e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil
Hamilton. Tutte le news nel nostro
speciale: Superman: Man of
steel.
Negli ultimi giorni era stata rivelata la notizia secondo cui il
set del nuovo The Amazing Spider-Man 2 sarebbe stato
trasferito al SUNY Maritime College per le riprese degli esterni
dell’istituto Ravencroft, culla dei pazzi criminali fuggiti. Ora è
finalmente possibile vedere nel video allegato qui di seguito e
pubblicato online sulla pagina Facebook ufficiale le prime immagini
del set.
Il regista Marc Webb ha
pubblicato già un paio di volte alcune indiscrezioni circa il
Ravencroft, ma sicuramente ora è sicuro che Dane DeHaan può aver
girato giù alcune scene di questa location specifica, in quanto si
vede una sedia per Harry Osborn.
Vi ricordiamo che nel film
ritorneranno i protagonisti Andrew Garfield e Emma
Stone ai quali si aggiungono Jamie
Foxxin Electro, Shailene
Woodley nei panni di Mary Jane Watson e Dane
DeHaan come Harry Osborn. Tutte le news sul film le
trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-Man
2. Mentre per tutte le info sul film vi
segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man
2. La pellicola è diretta ancora una
volta da Marc Webb su una sceneggiatura
di Alex Kurtzman, Jeff
Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio 2014.
Venerdì mattina alla Casa del Cinema
di Roma è stato presentato alla stampa Benur – un
gladiatore in affitto di Massimo
Andrei. In sala erano presenti il regista, la produttrice
Flavia Parnasi, il produttore esecutivo
Mario Mazzarotto, e i protagonisti: Nicola
Pistoia, Paolo Triestino ed Elisabetta De
Vito. Presente anche Gianni Clemente,
autore del soggetto e della sceneggiatura di “Benur” nonché
dell’omonima commedia teatrale.
D: Perché la scelta di
“Benur”?
FLAVIA PARNASI
R:Sono andata
a teatro con una mia amica a vedere una pièce teatrale, non sapevo
bene di cosa si trattasse, e mi sono emozionata e affezionata alla
storia e agli attori. Quindi ho pensato perché non condividere
tutto questo con il pubblico e farne un film? Mi è capitato poi di
vedere “Mater Natura” di Massimo Andrei, e ho capito che lui
sarebbe stata la persona giusta cui affidare la regia del
film.
D: Cosa può dirci sulla
genesi del film a partire dalla commedia di teatro?
MASSIMO ANDREI
R:Ovviamente
ho rimesso mano al copione teatrale, il plot è più o meno lo stesso
ma abbiamo fatto molte modifiche. Anzitutto, siamo potuti uscire
fuori dal salotto in cui era relegata l’azione a teatro…
D: Come mai avete deciso di
cambiare il finale, di farne uno in fondo più
consolatorio?
MASSIMO ANDREI
R:Abbiamo
preso le distanze dal messaggio inziale della pièce teatrale. Il
finale è quello di un italiano: ho pensato di non dare solo lo
sguardo di chi ha trattato male un extra-comunitario. Ho voluto
dare anche un’altra possibilità, l’idea che quest’entusiasmo venuto
da fuori, questa voglia di fare alla fine ti premia.
Qui l’extra-comunitario esce
vincente rispetto all’italiano che resta seduto e torna a fare
quello che faceva prima, anche se ha avuto un momento di splendore…
Se il finale sia sogno o realtà l’ho lasciato alla libera
interpretazione dello spettatore.
D: Nel suo caso si parlava
di un personaggio con una certa indolenza: cosa vuol dirci a
proposito? Vuole aggiungere qualcosa sulla trasposizione da testo
teatrale?
NICOLA PISTOIA
R:Per me è stata una grande
soddisfazione rivedere tutto nel cinema, c’era la stessa tensione
drammaturgica, gli applausi scattavano nelle stesse scene a cinema
e teatro.
Per quanto riguarda il mio
personaggio, io come attore sono un po’ cialtrone, la mia indole
rispecchia quella di Sergio – non mi va mai di provare e ripetere
le scene.
Per il finale io sono più
legato a quello originale, ma capisco la scelta di Andrei, è una
scelta che ci può stare nella trasposizione filmica.
D: Avete affrontato dei
temi sociali (l’illegalità, l’infortunio e lo sfruttamento sul
lavoro, ecc). Come avete scelto questi argomenti?
ELISABETTA DE
VITO
R:Io posso
raccontare un aneddoto. Quando feci il provino per il film, stavo
girando per “Uno Mattina” un fiction proprio sul tema delle morti
bianche sul lavoro, e si parlava proprio di un clandestino che
resta ferito durante il lavoro. Sono storie purtroppo quotidiane,
che si verificano di continuo nel nostro mondo.
GIANNI
CLEMENTI
R:Guardavo
sempre i centurioni davanti al Colosseo che tornavano a casa dal
lavoro e mi chiedevo sempre cosa ci fosse dietro queste persone. La
mia storia di fantasia si incrocia con la realtà; avevo sentito di
un immigrato che era morto di fatica mentre raccoglieva dei
pomodori in un campo, ed era stato trascinato qualche kilometro più
avanti e abbandonato lì.
MASSIMO ANDREI
R:Ciò che
volevo era raccontare la miseria umana (altra cosa rispetto alla
miserabilità), ma volevo farlo con il riso, con battute a volte
irriverenti, con una recitazione forte, aggressiva e urlata com’era
quella di Pistoia – una recitazione che ricorda un po’ quella
vecchia commedia italiana “caciarona”. Il tema del disagio civile è
qualcosa che mi sta molto a cuore, io sono napoletano e guardo a
Napoli gli immigrati con molta ammirazione per questa loro voglia
di fare – una voglia che deriva dalla fame e dalla
miseria.
D: Il film è stato girato
tra il Colosseo e la zona di Tor Sapienza: cosa ci può dire di
questa periferia?
NICOLA PISTOIA
R:Sono zone
certo pericolose, ma esistono e ho imparato a conoscerle mentre
giravo; e ho conosciuto persone di una semplicità e di una
generosità che mai avrei incontrato altrimenti. Per me è stata una
vera e propria lezione di vita.
PAOLO
TRIESTINO
R:Volevo
aggiungere che nel film non si vede mai la Roma borghese e
Umbertina, ma solo quella archeologica e quella della periferia.
Questa per me è la cosa più bella del film.
Joe Silver, storico
produttore di tanti famosi action movies anni Ottanta e Novanta, in
un’epoca in cui i remake sembrano essere diventati quasi un nuovo
genere cinematografico, dopo aver già messo
i progetti
per due nuove versioni de Il
pianeta delle scimmie e 1997:
Fuga da New York,
in questi giorni ha annunciato di aver intenzione di mettere mano
alla filmografia dell’immortale John
Hughes (massimo
esponente del teen movies anni Ottanta) per un rifacimento del
celebre film La
donna esplosiva.
La pellicola originale narra di una coppia di brufolosi nerd che
crea, mediante un preistorico computer, un grottesco Frankenstein
postmoderno dalle sensuali fattezze di Kelly
LeBrock in
stato di grazia. La notizia di Silver ha subito scatenato le ire e
le preoccupazioni dei fans di Hughes, così come accade quando si
mette mano ad un capolavoro di culto generazionale. A rincuorare,
seppur relativamente, riguardo alla buona riuscita di questo
ennesimo remake ci sarebbe tuttavia il nome
di Michael
Bacall,
sceneggiatore di fama internazionale grazie ai successi
di Scott
Pilgrim vs the World e,
più recentemente, 21
Jump Street.
Ora non resta che aspettare di sapere chi avrà l’onore e l’onore di
sostituire la bellezza di Kelly LeBrock e, soprattutto, chi oserà
mettersi dietro la macchina da presa al posto del maestro
Hughes.
In un’epoca in cui Hollywood rischia di andare in banca rotta a
causa delle pratiche di pirateria e di acquisizione online illegale
di film e video, la BitTorrent Inc, azienda ideatrice
della tecnologia digitale
di file-sharing
che è stato oggetto di un uso illegale da parte dei pirati di
Internet, in partnership con Cinedigm ha deciso di
promuovere Arthur
Newman,
la nuova commedia romantica interpretata da Colin
Firth ed Emily Blunt.
Ma la cosa più sensazionale riguarda il fatto che, utilizzando la
suite di prodotti software BitTorrent, Cinedigm inviterà i fan a
vedere in esclusiva i primi sette minuti del film prima della sua
uscita in sala, includendo materiali aggiuntivi come foto del film,
un bookpress e il trailer del film. Shahi
Ghanem,
portavoce e chief strategy della BitTorrent afferma:
“Questa è una mossa lungimirante
da parte della Cinedigm e rappresenta un cambiamento significativo
nel modo in cui l’industria dei media percepisce BitTorrent.
Cinedigm sta conducendo una rinascita nella distribuzione di
contenuti multimediali e BitTorrent è una grande risorsa come
partner tecnologico”.
Ricordiamo che Arthur
Newman sarà nei cinema americani a partire dal 26
aprile.
Mentre il grande successo dei
I
Croods ha portato ad un incasso complessivo di
387 milioni di dollari in tutto il mondo ed una fama a dir poco
stellare, la DreamWorks Animation già deciso di proseguire
il racconto delle pazze avventure della famiglia del cavernicolo
Grug, annunciando ufficialmente la realizzazione a breve di un suo
sequel. Per il momento non è stata ancora ipotizzata una data di
uscita, ma la produzione conta di rivolgersi ancora ai registi
Chris Sanders e Kirk De Micco, oltre che ai
doppiatori originali dei protagonisti, tra cui Nicolas Cage,
Emma Stone e Ryan Reynolds . si
preannuncia dunque per i Croods un destino simile a
quello di Madagascar e L’era
glaciale.