A fine
maggio Syria e il rapper Ghemon gireranno il video del nuovo
singolo della cantante, COME NON DETTO che sarà anche la colonna
sonora dell’omonimo film in uscita nei cinema il 14 settembre.
La critica si entusiasma al Festival di Cannes per i 7 minuti di anteprima di Django Unchained di Quentin Tarantino. Fra le anteprime più attese al mercato del Festival di Cannes, crocevia di distributori e produttori, vi è indubbiamente Django Unchained di Quentin Tarantino. Questa sera la Weinstein Company ha presentato sette minuti del film, una sorta di trailer esteso, e la critica reagisce con entusiasmo.
Fra le reazioni appena rese note, possiamo citare Empire Magazine, Indiewire, Ain’t It Cool e altre ancora. A quanto pare, il film sarà divertente e anche violento, in degno stile Tarantino, oltre che un omaggio agli spaghetti western di Sergio Leone. Le impressioni positive riguardano soprattutto Jamie Foxx, il cameo di Franco Nero, un inedito Leonardo DiCaprio e, ovviamente, Christoph Waltz. Secondo Twitch Film, il film sarà il “Christoph Waltz show”. Come hanno sottolineato i critici, apprendiamo anche la pronuncia di Django: la ‘d’ è muta.
Nuovomondo è un film del 2006 diretto da Emanuele Crialese e con protagonisti nel cast Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa e Filippo Pucillo.
Anno: 2006
Regia: Emanuele Crialese
Il cast di Nuovomondo – Charlotte Gainsbourg, Vincenzo Amato, Aurora Quattrocchi, Francesco Casisa, Filippo Pucillo
La trama di
Nuovomondo – Sicilia, inizi del Novecento. Le aride e
sassose montagne siciliane nei pressi di Pralia non offrono a
Salvatore Mancuso (Vincenzo Amato) grandi prospettive di vita
soprattutto se oltre a se stesso il povero pastore deve pensare
anche all’anziana madre, donna Fortunata (Aurora Quattrocchi), e
sopratutto ai due figli, Angelo (Francesco Casisa) e Pietro
(Filippo Pucillo).
Rimasto vedovo da alcuni anni, Salvatore vede nella partenza verso il “nuovo mondo” l’unica possibilità rimastagli per scampare dalla fame e dalla miseria più disperata. Decisosi finalmente a partire dopo un lungo riflettere Salvatore è anche spinto dalla speranza di riabbracciare il fratello, emigrato in America anni prima.
Inizia così una lunga odissea che passa dall’affannosa ricerca di abiti civili necessari per il viaggio alle confuse e caotiche pratiche per accedere all’imbarco e quindi la lunga ed estenuante traversata verso un futuro carico di dubbi, paure, incognite e speranze. Sulla nave Salvatore ha modo di conoscere Luce (Charlotte Gainsbourg) silenziosa e raffinata signora che viaggia misteriosamente sola e con cui inizierà un delicatissimo rapporto fatto di sguardi e cortesie.
Quindi l’arrivo ad Ellis Island, New York, dove iniziano le lunghissime e snervanti procedure di ingresso non certo facili e prive di incomprensibili prove da superare. Ma ormai il destino è segnato e nulla o nessuno potrà più fermare Salvatore e la sua famiglia sulla strada verso un domani colmo di speranze.
Nuovomondo, film del 2006, una co-produzione italo-francese di cui Emanuele Crialese si occupa della regia, del soggetto e della sceneggiatura. Un Leone d’argento alla Mostra del cinema di Venezia, un premio a Crialese come “rivelazione” e tre David di Donatello per scenografia, costumi ed effetti speciali.
Un film, Nuovomondo, che ha raccolto quindi premi e riconoscimenti importanti e che ci sentiamo di considerare anche meritati perché, questo di Crialese, è un film di spessore e ricco di spunti interessanti. Innanzitutto i Donatello per tre categorie così tecniche testimoniano, a ragione, di un film molto ben confezionato, realizzato con cura di ogni minimo dettaglio e di cui crediamo doveroso sottolineare anche l’ottimo lavoro fatto in fotografia da Agnes Godard.
La sceneggiatura non è particolarmente intricata e complessa, Crialese decide volutamente di fare un film che raccontasse, in modo quasi documentaristico, le varie fasi e le innumerevoli difficoltà che dovevano affrontare tutti coloro che, spinti da una miseria senza soluzione, erano costretti al grande e doloroso passo dell’emigrazione oltreoceano.
Unica concessione
romanzesca alla trama narrativa è la figura di Luce, interpretata
da una bravissima Charlotte Gainsbourg, verso cui
il timido e ignorante Salvatore si appresta con rispetto e quasi
vergogna ma al contempo con commovente galanteria. Un rapporto il
loro fatto di sguardi, brevi frasi quasi sospirate e altre dette
solo con gli occhi, una parentesi romantica che spezza volutamente
il decorrere degli eventi.
Crialese equilibra la linearità di una sceneggiatura come detto abbastanza prevedibile e scevra di grandi colpi di scena con originali sequenze cariche di poesia e simbolismo astratto, personaggi che nuotano in ipotetici fiumi di latte oppure ortaggi giganti partoriti da quella terra magica che dev’essere l’America. Un film sempre in bilico tra poesia e realtà, sempre oscillante tra visioni e verità. La bellezza del film risiede essenzialmente nei suoi personaggi e nel carattere tratteggiato per essi, perchè ognuno di loro rappresenta e incarna una storia, un insieme di sentimenti, di paure e di sogni.
Vincenzo Amato è straordinario nell’interpretare un uomo che sente e avverte il peso insostenibile della vita sua e dei suoi cari ma che lotta e si affanna senza arrendersi e senza desistere mai alle avversità. Aurora Quattrocchi è superba nel ruolo dell’anziana madre che per amore della famiglia accetta di lasciare il suo mondo e la sua miseria che però per lei era l’unico mondo comprensibile e accettabile e a cui non saprà di fatto staccarsi mai. Tra le altre citiamo anche le interpretazioni di Federica De Cola/Rita e Isabella Ragonese/Rosa nel ruolo di due giovani donne che si imbarcano per il Nuovo Mondo promesse spose di sconosciuti spasimanti, necessari al loro ingresso negli Stati Uniti.
Quelle di Rita e Rosa sono solo due delle pietose e commoventi storie nella storia che fanno di questo film un mosaico di personaggi e intimi drammi personali raccontati con misura ed eleganza dal regista e sceneggiatore. L’intuizione di mantenere i dialoghi in dialetto siciliano stretto (con sottotitoli) conferisce al film un ulteriore dose di realismo che troviamo assolutamente azzeccata e appropriata al contesto narrativo.
Nuovomondo è un film completo che racconta con passione e profondità un dramma, il dramma, che tanti, troppi nostri connazionali hanno dovuto affrontare dalla fine dell’800 sino a dopo la seconda guerra mondiale: il dramma della fuga, della partenza verso l’ignoto. Abbandonare la propria casa, il proprio ambiente, il mondo dove si è nati e cresciuti e al di fuori del quale tutto è sconosciuto. Il viaggio verso qualcosa che non si conosce ancora e che si cela dietro una nube di speranze miste a paure e timori, il terrore di vedere disillusi i propri sogni e le proprie aspettative.
L’emigrazione vista e inquadrata come un lungo e complicato travaglio interiore e di popolo, un viaggio lungo e verso terre ignote e un domani senza certezza solo simbolicamente rappresentato dalla interminabile traversata oceanica.
Un film, inutile dirlo, che nell’Italia di oggi non perde anzi rafforza la sua attualità perché da paese di emigranti il nostro è diventato un paese di immigrati che con i protagonisti del film sicuramente possono condividere esperienze ed emozioni. Ma visti i tempi che corrono non stupiamoci se noi italiani tornassimo, in un domani non troppo lontano, a riprenderci il nostro vecchio ruolo nella storia.
Arriva un nuovo sorprendente poster del Cavaliere Oscuro: il ritorno, dove si legge A fire will Rise. Eccolo:
Wallace e Gromit La maledizione del coniglio mannaro è un film del 2005 diretto da Nick Park e Steve Box con le voci di Peter Sallis (Wallace), Ralph Fiennes ( Lord Victor Quartermaine), Helena Bonham Carter (Lady Tottington), Peter Kay (Agente di polizia Albert Mackintosh), Nicholas Smith (Reverendo Clement Hedges).
La società Anti-Pesto di Wallace e Gromit è pienamente operativa per catturare i teneri coniglietti, che mettono a repentaglio le verdure dei giardini di una piccola cittadina inglese.
Con l’avvicinarsi del Concorso di verdura gigante le incursioni dei conigli sono sempre più frequenti, per questo Wallace idea un macchinario in grado di far cessare la fame di verdure da parte degli animaletti. L’esperimento del nuovo strumento ha successo seppur con un piccolo intoppo…
Un nuovo pericolo è in agguato per le amate verdure: compare uno strano mostro, dalle lunghe orecchie e due grandi denti sporgenti, che inizia a devastare intere coltivazioni. Wallace, per fare colpo sulla signorina Tottington, cercherà di risolvere il mistero affiancato da Gromit. Il fedele cane dovrà però badare al suo padrone anche contro la concorrenza di Victor Quatermaine, un altro spasimante della Tottington.
Analisi: Wallace e Gromit sono nati dalla tesi di laurea di Nick Park e, dato il loro successo, sono poi comparsi in due successivi mediometraggi (I pantaloni sbagliati e Una tosatura perfetta) e una serie di altre avventure. Forse poco conosciuti in Italia, sono arrivati a questo primo lungometraggio solo nel 2005, condotto dallo stesso Park.
La peculiarità dell’intera produzione è la ripresa, con la tecnica dello stop-motion, di personaggi realizzati in plastilina, modellata su una struttura di fili di ferro. L’unione dell’ingente budget messo a disposizione dalla DreamWorks, ha permesso di perfezionare le invenzioni di Park, mascherando le impronte lasciate sulle figure e offrendo la possibilità di arricchire l’universo dei due protagonisti con tante nuove scenografie e personaggi.
Il risultato è che un’anonima cittadina inglese si popola di individui ben particolareggiati, che risultano vicini all’ambiente familiare e accogliente tipico delle ristrette comunità. E poi ci sono Wallace il formaggio-dipendente, sbadato nella sua genialità, affiancato da Gromit il fedele cane, più vicino alle fattezze umane.
Dopo l’esilarante pellicola di Galline in fuga (2000), Park ha trovato molto più agevole destreggiarsi nell’universo a lui così familiare dell’eccentrico duo, fino ad arrivare alla vittoria dell’Oscar come miglior film d’animazione nel 2006, battendo La sposa cadavere di Tim Burton e Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki.
La sceneggiatura di Wallace e Gromit – La maledizione del coniglio mannaro è stata composta a quattro mani tra Park, Steve Box, Mark Burton e Bob Baker ed è risultata essere un valido mix di sottile humor inglese e di richiami ad altri film, non solo horror (alcune trasformazioni del coniglio mannaro ricordano quelle de l’Incredibile Hulk o del film Un lupo mannaro americano a Londra).
Grazie a queste qualità il pubblico di bambini e adulti apprezzerà a pieno la pellicola, divertendosi non poco e scoprendo la grande espressività di cui sono dotati tutti i personaggi, pur mantenendo un aspetto immaginifico.
Nell’era in cui la grafica computerizzata fa il grosso lavoro nei film d’animazione, vi è ancora chi procede nel faticoso lavoro dello stop-motion che, seppur faticoso, riserva la sua esclusività. Wallace e Gromit vanno apprezzati per la loro spontaneità, che non sfocia mai in scadenti battute, e mantiene la stretta simbiosi tra due personaggi del tutto nuovi nella storia dei film d’animazione.
Robert De Niro sarà diretto da Luc Besson nel gangster Malavita.., Il prossimo progetto del regista Luc Besson si intitola Malavita. Come annunciato oggi a Cannes,ì il regista francese ha deciso di abbandonare il cinema d’animazione con la sua EuropaCorp, dopo gli insuccessi di Arthur e i Minimei.
Così Besson ha scelto un ritorno alle origini: come i precedenti Nikita e Leon, il suo prossimo film sarà un gangster. E a interpretare il protagonista sarà nientemeno che Robert De Niro. De Niro interpreterà Fred Blank (vero nome, Giovanni Manzoni), un ex gangster ritiratosi in un piccolo villaggio della Normandia insieme alla famiglia. Il film, che miscelerà gangster e thriller, è basato sull’omonimo romanzo dello scrittore francese Tonino Benacquista e sarà prodotto da EuropaCorp insieme alla Relativity Media.
Besson parteciperà anche alla sceneggiatura del film, le cui riprese dovrebbero iniziare ad agosto.
Mercoledì 23 maggio –
Men in Black 3: L’agente Jay viaggia indietro nel
tempo fino al 1969 per incontrare una giovane versione dell’agente
Kay che sta ancora familiarizzando con l’agenzia. A dieci anni di
distanza da Men in Black 2, il film rappresenta un mix tra prequel
e sequel.
Molto forte, incredibilmente vicino: È passato del tempo dal “giorno più brutto”, ma Oskar Schell non si dà pace. Suo padre lo ha lasciato con una missione incompiuta, con molte domande e una sola certezza: non deve smettere di cercare. Quando, nell’armadio del genitore, trova una chiave e un nome, Black, Oskar trova con essa anche la spinta e l’alibi che gli mancavano. Incontrare tutti i 472 Black di New York City per testare le loro serrature diventa per il bambino un modo di coltivare il sogno che quella chiave possa schiudergli un ultimo messaggio del padre e una maniera di scappare ancora il più a lungo possibile dall’evidenza.
Operazione vacanze: Bebo, simpatico cantante di un piano bar in una località di mare della Basilicata, viene ingiustamente accusato da Monica, figlia del boss Fefè Lucanica, di essere responsabile della sua gravidanza, anche se in realtà è rimasta incinta di un cameriere. Bebo è costetto a darsi alla macchia, ma il provvidenziale incontro con Lello Spada, un amico di vecchia data che sta per prendere il ruolo di capo villaggio in un lussuoso resort della costa ionica, lo salva da fine certa. Ovviamente però non sa da che parte cominciare e, come non bastasse, il personale del villaggio è quanto di peggio possa esserci su piazza…
Venerdì 25 maggio – Cosmopolis: La storia è ambientata su un periodo di 24 ore e si svolge quasi interamente all’interno di una limousine, che si sta facendo lentamente strada attraverso la città a causa di diversi eventi (tra cui una visita presidenziale) che mantengono il traffico ad un punto morto.
Silent Souls: Alla morte dell’adorata moglie Tanya, Miron chiede al suo migliore amico, Aist, di aiutarlo a dirle addio secondo i rituali della cultura Merya, un’antica tribù ugro-finnica del lago Nero, pittoresca regione della Russia centro-occidentale. Nonostante la popolazione Merya sia stata assorbita da quella russa nel XVII secolo, i suoi miti e tradizioni si sono perpetuati nella vita moderna. I due uomini partono per un viaggio che li porterà per migliaia di chilometri attraverso terre sconfinate. Assieme a loro, due piccoli uccelli in gabbia. Lungo la strada, Miron condivide i ricordi più intimi della sua vita coniugale. Ma quando raggiungono le rive del lago sacro dove si separeranno definitivamente dal corpo, Miron si accorge di non essere stato il solo ad amare Tanya.
La
fuga di Martha: Martha fugge all’alba, attraverso i
boschi, dalla casa in campagna dove ha vissuto due anni insieme
alla piccola comunità che l’ha accolta come parte della famiglia,
al costo di un prezzo psicologico altissimo che la ragazza forse
non finirà mai di pagare. Torna dalla sorella, l’unica rimasta
della sua famiglia d’origine, nella bella e borghese casa delle
vacanze, nel Connecticut, che Lucy ha preso col marito. Ma è una
scelta obbligata, un luogo non suo, nel quale, al disagio di un
presente ancora senza una collocazione affettiva stabile e senza un
progetto di vita per il futuro, si somma, nella mente di Martha, il
ritorno incontrollabile di un passato rimosso e devastante.
Dietro il Buio: Tratto dal monologo teatrale di Claudio Magris “Lei dunque capirà” e sceneggiato dal figlio Paolo, il film nasce da un’antica complicità tra lo scrittore ed il regista. Nel testo si affacciano il mito di Orfeo, la lezione di Freud, le ombre della Mitteleuropa, la voce di una donna amata.
Fallo per papà: Due fratelli si rivedono dopo otto anni, e, attraverso mille stratagemmi, il loro papà cerca di far riappacificare. Spicca la comicità dei protagonisti, che raccontano questa storia in maniera romantica e leggera.
Bad Habits Stories: E’ un film ad episodi realizzato da quattro giovani registi. Il primo episodio è ambientato a Roma durante il periodo natalizio e vede come protagoniste un gruppo di ragazze a un party e il loro cane: Stupido; il secondo narra la vicenda di un sequestro-confronto, con Sara si troverà suo malgrado rinchiusa da Ester in uno stanzino buio, ignara delle sue vere motivazioni/intenzioni; il terzo episodio parla di un gruppo di amici “o presunti tali” che si riuniscono in una villa fuori città col pretesto di festeggiare l’addio al celibato di uno di loro; la quarta storia è diretta ed interpretata da Umberto Del Prete, ispirata da un’ opera di Dacia Maraini e racconta in chiave di commedia le vicissitudini di un giovane con problematiche sentimentali.
Nanni Moretti, presidente di giuria della 65^ edizione del Festival di Cannes, è stato insignito oggi dell’Ordine delle Arti e delle Lettere…
Nanni Moretti, apprezzato presidente di giuria della 65^ edizione del Festival di Cannes, è stato insignito oggi della nomina di ”Commandeur dans l’Ordre des Arts et Lettres” dal ministro francese della cultura e della comunicazione Aurelie Filippetti.
Moretti, regista, attore e produttore italiano, ha ricevuto l’onoreficenza nel corso di una cerimonia che si è svolta alle 17,30 al Café des Palmes di Cannes.
L’Ordine delle Arti e delle Lettere è un ordine onorifico francese istituito il 2 maggio 1957, destinato alle persone che si sono distinte per le loro creazioni in campo artistico o letterario, o per il contributo che hanno apportato alla diffusione delle arti e delle lettere in Francia e nel mondo.
Fonte: Asca
Dark Shadows rimane
in testa, mentre The Avengers recupera su
American Pie: Ancora Insieme. Non
pervenute le new entry in un weekend povero di incassi.
Il weekend che si è appena concluso ha registrato un forte calo di presenze e di incassi: il box office italiano si prepara dunque all’abituale periodo di ‘magra’ della stagione estiva.
Le novità cinematografiche degli ultimi tre giorni non hanno suscitato grande interesse, motivo per cui il podio rimane alquanto invariato.
Dark Shadows si conferma infatti in prima posizione anche al suo secondo weekend: il film di Tim Burton perde poco rispetto all’esordio e raccoglie 1,3 milioni di euro, arrivando a 4,3 milioni complessivi.
Inversione fra secondo e terzo posto: The Avengers recupera infatti un gradino e abbatte il tetto dei 17 milioni totali con altri 602.000 euro. American Pie: Ancora Insieme scende così al terzo posto con 575.000 euro e giunge a quota 5,5 milioni.
Seguono diverse new entry, che
tuttavia ottengono risultati tutt’altro che incoraggianti.
Quella casa nel bosco apre con 463.000
euro in oltre 250 sale, seguito da La fredda luce del
giorno: l’action con Henry – Superman – Cavill è
quinto con 306.000 euro raccolti in 220 copie.
Sesta posizione per Il pescatore dei
sogni. Il film con Ewan McGregor e Emily Blunt delude
con soli 228.000 euro incassati in quasi 200 sale.
Hunger
Games crolla al settimo posto con altri 215.000 euro
per 2,8 milioni complessivi.
Margin Call, thriller con un cast
stellare, debutta solo all’ottavo posto con 159.000 euro.
Chiudono la top10 Chronicle (151.000 euro) e Seafood – Un pesce fuor d’acqua (98.000 euro), giunti rispettivamente a 762.000 euro e 403.000 euro.
The Avengers
resiste in prima posizione, con un incasso sempre più
significativo. Questa settimana infatti, con gli ulteriori 55
milioni di dollari incassati, arriva a quota 457 milioni di dollari
totali. In seconda posizione si ferma
Battleship uscito in patria questa settimana, con
un incasso di 25 milioni di dollari. Esce finalmente l’atteso
nuovo film con Sacha Baron Coen, che dà vita ad un nuovo
personaggio che nella sua assurdità rappresenta metaforicamente una
realtà: il dittatore Aladeen è infatti uno strenuo combattente che
lotta per fare in modo che la democrazia non sia mai “esportata”
nel suo paese. Il dittatore incassa 24 milioni di
dollari posizionandosi in terza posizione. Tim Burton e il suo
Dark shadows scendono in quarta posizione con un
incasso settimanale di quasi 13 milioni di dollari, che porta il
totale a 51 milioni di dollari. A metà classifica troviamo
un’altra nuova uscita: What to expect when you’re
expecting, commedia prenatale con Cameron Diaz e Jennifer
Lopez. Il film incassa 10 milioni di dollari. Nonostante il
suo status di film indipendente Marigold Hotel
rimane in classifica per la terza settimana consecutiva,
rosicchiando un incasso settimanale di 3 milioni di dollari che gli
fa guadagnare il sesto posto in classifica e un incasso totale di
poco più di 8. Hunger games supera i due mesi
di presenza in classifica e con i 3 incassati oggi arriva ad un
totale di 392. Think like a man scende a
precipizio nella classifica arrivando in settima posizione dopo 5
settimane di classifica, quasi 3 milioni incassati questa settimana
ed un totale di 86. The lucky one si prepara
ad un’uscita di scena visto che slitta in nona posizione con un
incasso totaole di quasi 57 milioni di dollari e chiude la
classifica Pirates! con un incasso
settimanale di poco più di un milione di dollari e un totale di 25
milioni.
Stravolgimenti di classifica si prospettano la prossima settimana visto che è prevista l’uscita di Men in black III insieme ad alcune altre uscite a budget più ristretto ma di sicuro interesse cinefilo come Moonrise Kingdom, nuova prova di Wes Anderson appena presentata al Festival di Cannes che si sta svolgendo in Francia in questi giorni, il blockbuster europeo Quasi amici e il thriller Chernobyl diaries.
Daniel Craig torna
a vestire il completo di James Bond, in Skyfall,
23esimo film del fortunato franchise sull’agente 007.
Il nuovo capitolo è diretto da Sam Mendes e vanta un cast
stellare: Albert Finney, Javier Bardem, Judi Dench, Naomie Harris, Ralph Fiennes, Rhys Ifans
Dopo molta attesa, finalmente
sembra che sia stata scelta una data ufficiale di inizio riprese
per Wolverine, nuovo film che riprende le avventure del personaggio
interpretato da Hugh Jackman dopo X-men: le origini – Wolverine.Il
film che dovrebbe essere ambientato in Giappone dovrebbe iniziare
ad Agosto, a confermare le voci è lo stesso Hugh Jackman sul suo
Twitter. La lavorazione coinvolgerà anche l’Australia. La data
d’uscita, già stabilita dalla Fox è il 26 Luglio 2013. La
storia del film riprende la miniserie di Frank Miller e Chris
Claremont e racconterà il viaggio di Wolverine che va in
Giappone alla ricerca del suo amore perduto, Mariko Yashida.
Li la trova sposata a un gelido uomo d’affari e rimarrà
coinvolto nei giri del clan ninja The Hand e dovrà
vedersela con Silver Samurai. La sceneggiatura è stata scritta
da Christopher McQuarrie e Mark Bomback. Dietro la
macchina da presa il confermato
James Mangold.
La grande bellezza è il titolo del nuovo film di Paolo Sorrentino, che ha già scelto alcuni dei suoi protagonisti: Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli. Primo film di Sorrentino ambientato e interamente girato a Roma è una coproduzione Italia-Francia: Indigo Film e Medusa Film per l’Italia, Babe Films e Pathé, che cura anche le vendite internazionali, per la Francia.
La grande bellezza si avvale del sostegno del Fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo della Regione Lazio. Soggetto di Paolo Sorrentino, sceneggiatura firmata dallo stesso Sorrentino con Umberto Contarello. Il film avrà Luca Bigazzi alla fotografia, Stefania Cella e Daniela Ciancio per scene e costumi, Cristiano Travaglioli al montaggio. Le riprese inizieranno ad agosto.
Dopo aver attratto l’interesse, poi tramontato, di Leonardo di Caprio, Todd Field (i cui entrambi precedenti lavori, In The Bedroom e Little Children gli sono valsi la nomination all’Oscar, nel 2001 e nel 2006) ha trovano finalmente le risorse necessarie a girare il suo nuovo film The Creed of Violence. La pellicola, le cui riprese dovrebbero essere avviate a inizio 2013 in Messico e Sudamerica, è tratto dall’omonimo romanzo di Boston Teran (la cui uscita è prevista in autunno).
La vicenda è ambientata nel 1910, al confine tra Stati Uniti e Messico: il criminale Rawbone si procura un carico di armi per rivenderle ai rivoluzionari messicani; ad ostacolare i suoi piani sarà l’FBI, che gli metterà alle calcagna un agente sotto copertura, accompagnato da un altro agente, John Lourdes, che con Rawbone aveva già dei trascorsi. Field, che al momento sta solo scrivendo il film, potrebbe comunque esserne anche il regista; nel frattempo, dirigerà Blood Meridian, tratto dal romanzo di Cormac McCarthy.
Fonte: Empire
Benvenuti all’Hotel
Transylvania, il resort a 5 stelle di proprietà del conte Dracula,
in cui i mostri più famosi del mondo, Frankenstein e sua moglie, la
Mummia, l’Uomo invisibile, una famiglia di lupi mannari, e tutti
gli altri, possono vivere in tranquillità e pace lontani dal mondo
degli umani. Dracula non è solo il principe delle oscurità, è anche
un padre iperprotettivo nei confronti di sua figlia adolescente,
Mavis, desiderosa di esplorare il mondo.
Quando un viaggiatore curioso scopre il loro rifugio e si innamora
di Mavis, l’idillio creato dal conte potrebbe crollare e si
potrebbe avverare il suo più grande incubo. Anche perchè il giovane
straniero altri non è che Simon Van Helsing, l’ultimo discendente
di una lunga stirpe di cacciatori di mostri.
Dopo aver scoperto di essere nemici naturali, la coppia cerca di
portare la pace tra mostri e umani.
Bill Murray sarà il Presidente Franklin Delano Roosvelt in Hyde Park on Hudson, film diretto da Roger Michell: la vicenda prenderà le mosse dall’incontro, realmente avvenuto, tra Roosvelt, la moglie Eleanor (Olivia Williams) e il Re d’Inghilterra Giorgio VI(Samuel West). Il re si recò in visita negl USA per chidere al Presidente Roosevelt l’appoggio americano nell’imminente Seconda Guerra Mondiale.
L’incontro andò in effetti a buon fine, anche perché a quanto pare l’umore del Presidente USA migliorò nettamente quando in quegli stessi giorni ricevette la visita della cugina Margaret Suckley (Laura Linney), con la quale sembra avesse una relazione. Visto il momento storico e i protagonisti, il film appare quasi un sequel non ufficiale de Il discorso del re. L’uscita negli Stati Uniti è fissata per il prossimo 7 dicembre.
Fonte: Empire
Sarà Peter Weir a dirigere The Keep, adattamento del romanzo del 2006 di Jennifer Egan (Premio Pulitzer 2010 per A visit from the goon squad, uscito in Italia per Minimum Fax col titolo di Il tempo è un bastardo). La trasposizione cinematografica del romanzo è in reltà in cantiere da parecchi anni: in passato al progetto è stato affiancato il nome Niels Arden Oplev (regista dell’originale di Uomini che odiano le donne), che in seguito l’ha però abbandonato.
Weir a quanto sembra si sta occupando personalmente di scrivere il fim: la storia vede protagonisti due cugini americani che cercano di riallacciare i rapporti imbarcandosi nell’impresa di restaurare un castello nell’Europa centrale, ma la rinnovata relazione riporterà alla luce una tragedia familiare che segnò l’infanzia dei due e i cui effetti si sono ripercossi fino al presente. Weir punta ad avviare le riprese nella primavera 2013.
Fonte: Empire
Intervista ai
realizzatori di Man in Black 3, con Will Smith, Emma Thompson
che raccontano la loro esperienza sul set.
Squadra che vince non si cambia… semmai, gli si aggiungono dei rinforzi: dopo il successo di Le amiche della sposa Melissa McCarthy tornerà a lavorare col regista Paul Feig nella sua nuova commedia, ancora senza titolo: ai due dovrebbe aggiungersi stavolta Sandra Bullock. Protagoniste, un’agente dell’FBI (visti i suoi trascorsi, questo dovrebbe essere il ruolo della Bullock) e una poliziotta poco convenzionale (la McCarthy) che si trovano costrette a lavorare insieme.
La 20th Century Fox punta ad avviare le riprese quanto prima, approfittando della pausa di lavorazione della serie tv Mike & Molly, della quale la McCarthy è attualmente protagonista. L’attrice tornerà invece sul grande schermo in Identity Thief a fianco di Jason Bateman e in This Is 40 di Judd Apatow. Paul Feig nel frattemmpo sta portando avanti vari progetti, tra cui Wish List, protagonista Reese Whiterspoon, mentre Sandra Bullock ha recentemente terminato il fantascientifico Gravity di Alfonso Cuaron ed è tornata a lavorare con Ryan Reynolds in Most Wanted.
Fonte: Empire
Hector and the search for happiness è il titolo del nuovo film messo in cantiere da Peter Chelsom (Serendipity, Shall we dance?). In attesa di trovare una produzione, in occasione del Festival di Cannes attualmente in corso, il progetto ha già visto salire a bordo Simon Pegg, che ne sarà il protagonista. La storia, tratta dal bestseller di Francois Lelord, narrerà le vicissitudini di uno psichiatra londinese posto di fronte al proprio fallimento professionale, visto che nessuno dei suoi pazienti sembra in effetti riuscire a trovare un pò di serenità.
Il protagonista si metterà così in prima persona alla ricerca della felicità. In alcune recenti dichiarazioni, Chelsom è convinto sia della bontà del progetto, che di averne trovato il giusto protagonista: la vicenda è una favola moderna, che narra il viaggio di un eroe comune e allo stesso tempo una storia d’amore, per certi versi simile a quella narrata in Forrest Gump. Il film di Chelsom va ad aggiungersi ad un’agenda già ricca d’impegni per Pegg, il quale ha appena finito di girare il sequel di Star Trek, sarà protagonista di LA Noir, nuova serie di Franck Darabont, e in settembre sarà sul set di The World’s End per Edgar Wright, mentre a inizio giugno sarà sugli schermi con A Fantastic Fear Of Everything.
Fonte: Empire
Dopo essere entrato nel cast di Iron Man 3, Bel Kingsley torna ad avere a che fare con tecnologia futuristica, sebbene con risvolti più comici, in Convention, pellicola diretta da Justin Reardon e scritta da Christopher Painter. Protagonista Mark Duplass, nel ruolo di uno scienziato che presenta una sua particolare invenzione ad una convention di aziende produttrici di scatole, attrarendo l’attenzione di un leader del settore, interpretato da Kingsley.
Il problema della scatola in questione è che il suo utilizzo apre una breccia nel continuum spazio temporale, per cui la sua produzione in serie potrebbe causare la fine del mondo… Sebbene il film non sia destinato ad essere un colossal, il regista e lo scrittore stanno cercando di coinvolgere nel progetto Jennifer Aniston, che dovrebbe interpretare la moglie del protagonista. Kingsley sarà prossimamente protagonista del colossal sci-fi Ender’s Game
Fonte: Empire
Nirvana del film del 1997 diretto da Gabriele Salvatores e con protagonisti Christopher Lambert, Diego Abatantuono, Amanda Sandrelli, Claudio Bisio, Silvio Orlando, Sergio Rubini, Stefania Rocca, Emmanuelle, Seigner, Gigio Alberti, Paolo Rossi, Antonio Catania, Marcello Mazzarella.
Anno: 1997
Regia: Gabriele Salvatores
Cast: Christopher Lambert, Diego Abatantuono, Amanda Sandrelli, Claudio Bisio, Silvio Orlando, Sergio Rubini, Stefania Rocca, Emmanuelle, Seigner, Gigio Alberti, Paolo Rossi, Antonio Catania, Marcello Mazzarella.
Trama: Nel 2005
nell’Agglomerato Nord, Jimi Dimi è un creatore di videogiochi che
lavora per la multinazionale Okosama Starr, per Natale è previsto
il lancio del suo nuovo gioco, Nirvana, ed ha solo
tre giorni per completarlo. Ad ostacolarlo nella creazione del
gioco il ricordo di Lisa, che è scappata e Solo, il protagonista
del suo videogame. Di fatti, mentre egli lavora sul gioco si
accorge che il computer ha contratto un virus che in qualche modo
ha dato una sorta di coscienza al protagonista del videogame, Solo
non risponde più ai comandi di Jimi e si rende conto di essere
l’unico a conoscere la verità e di come la sua vita virtuale
è destinata a ripetersi all’infinito, quindi chiede di essere
cancellato.
Jimi accetta, sapendo che per cancellare completamente Nirvana deve entrare nella banca dati della Okosama Starr, nello stesso tempo cercherà di scoprire dove si trova Lisa. Per la riuscita del piano Jimi si allea con Joystick, abituato a volare sopra le reti informatiche e Naima, esperta di hardware. Nel frattempo, Solo lotta contro i personaggi del gioco e deve sopravvivere per sperare di essere cancellato.
Analisi: Nirvana è quel genere di film fantascientifico che si allacciano ai temi filosofici della vita nelle rete e nella divisione dell’Io in forma digitalizzata, tra filosofie ispirate dai romanzi di Philip K. Dick da cui è stato tratto Blade Runner e con atmosfere da Strange Days ad eXistenZ fino a Johnny Mnemonic. Nirvana rappresenta uno dei pochi (se non l’unico) film di ambientazione fantascientifica prodotto interamente in Italia. La sceneggiatura si divide in cornici (o meglio finestre), quella reale in cui Jimi si trova a vivere una realtà monotona e anche un po’ depressa in cui la sua unica occupazione e lavorare a videogames a quella virtuale di Solo, personaggio cosciente e attivo in un mondo destinato a ripetersi all’infinito.
L’elemento speculare
sono le città, degradate, multietniche e minacciate. La differenza
tra creatore e creazione avviene proprio tramite gli effetti
visivi. Evidente sarà il lavoro sulla color correction soprattutto
per quanto riguarda la realtà di Solo, bianco e nero digitalizzato
con solo alcuni dettagli messi a colore, dai vestiti, ai trucchi
agli occhi. Ma il lavoro più elaborato viene fatto a livello del
suono. Nel mondo di Solo tutto è ovattato, mentre vengono alzati i
volumi della musiche creando così una colonna sonora presente e
fastidiosa. Quindi il conflitto tra reale e virtuale prende vita
anche su livelli, di fatto le stesse voci si divideranno in reali
(quelle di Naima e Joistick) quelle digitali (Solo e Maria) e
quella di Jimi a confine in questa sua esperienza surreale. La
fusione di questi due mondi si avrà, nel momento in cui Jimi entra
nella rete, che contiene in essa i principali elementi dell’uno e
dell’altra. Quindi viene rappresentata molto simile a un
limbo-onirico.
La regia di
Salvatores è innovativa, una ventata fresca
che cerca di affrontare in maniera intelligente spazi e movimenti
di camera estremamente accurati così da rendere facile il montaggio
di Massimo Fiocchi nell’entrare e uscire dalle diverse realtà,
giocando così sulla non linearità del racconto e dando un ritmo
spezzato alla narrazione, come il genere lo richiede.
Nirvana fu accolto con pareri opposti, c’è chi lo ha bocciato e chi invece ha apprezzato gli sforzi compiuti per potare linfa a un genere di cui l’Italia non fornisce grandi esempi. Tuttavia il film è spettacolare, indaga sul disagio giovanile, il rifiuto del mondo e della società, soffermandosi sulla “nuova” concezione di evasione e alienazione dell’individuo, bisognerà attendere il 1999 con i fratelli Wachowski con Matrix per cambiare le “impostazioni del gioco”.
In occasione dell’uscita al cinema del secondo episodio degli scontri mitologici di Scontro tra Titani, Warner Home Video presenta un esclusivo cofanetto da collezione contenente il film originale del 1981, dal quale tutto ha avuto inizio, e il più recente e spettacolare remake del 2010. Accompagnate per ben due volte l’eroe Perseo in un’epica battaglia contro il dio degli inferi, il perfido Ade, godendo della straordinaria qualità dell’alta definizione Blu-ray. Imperdibili i contenuti speciali, che grazie al maximum Movie Mode vi permettono di sbirciare dietro le quinte senza mai dover interrompere la visione del film. Da non perdere inoltre l’intervista a Ray Harryhausen, ideatore degli effetti speciali del film del 1981, e un imperdibile finale alternativo del remake del 2010. Il cofanetto contiene anche un esclusivo book fotografico di 12 pagine dedicate a Scontro tra Titani del 2010.
L’edizione è un vero gioiello da collezione, ricco ti contenuti esclusivi come l’interessante book fotografico dedicato al film del 2010 diretto da Louis Leterrier. Inoltre sono da segnalare i contenuti speciali che sono in esclusiva per la versione blu-ray. Fra i più interessanti c’è senz’altro MAXIMUM MOVIE MODE – Tenere a freno gli Dei, un contenuto dedicato completamente all’esperienza visiva che solo il blur-ray può offrire. Il filmato è un esaustivo riassunto di come Sam Worthington, Liam Neeson, Ralph Fiennes e il regista Louis Leterrier siano riusciti nell’incredibile impresa di realizzare un film epico come questo. In aggiunta è possibile scorrere nel dettaglio il film grazie al sistema Picture-in Picture, che è un avanzato metodo di analisi, che aiuta ad analizzare gli effetti speciali, scena per scena. Come ciliegina sulla torta c’è un filmato dedicato a Sam Worthington: un eroe d’azione per tutte le epoche, che ripercorre la trasformazione dell’attore in Perseo. E dulcis in fundo, per non farci mancare nulla un finale alternativo del film. Insomma, proprio un’edizione con i fiocchi per chi vuole assaporare l’atmosfera dell’antico mondo. E per i più nostalgici e gli amanti dei classici c’è Scontro di Titani, film del 1981, con un grande Laurence Olivier, e una bella e giovane Maggie Smith. Il film è anche famoso per la partecipazione del leggendario maestro degli effetti speciali Ray Harryhausen, che nella pellicola ha scatenato ogni genere di creatura meravigliosa e terribile.
Dati Tecnici:
TITOLO | COFANETTO: Scontro di Titani (1981) + Scontro tra Titani (2010) |
REGIA | Scontro di Titani (1981): Desmond DavisScontro tra Titani (2010): Louis Leterrier |
CAST | Scontro di Titani (1981): Laurence Olivier, Harry Hamlin, Judi Bowker, Maggie Smith, Ursula Andress, Claire Bloom, Flora Robson, Sian PhillipsScontro tra Titani (2010): Sam Worthington, Gemma Arterton, Mads Mikkelsen, Alexa Davalos, Ralph Fiennes, Liam Neeson, Jason Flemyng |
GENERE | Azione, Avventura, Fantasy |
ANNO | 2012 |
DURATA | Scontro di Titani (1981): 118 minuti circaScontro tra Titani (2010): 106 minuti circa |
FILM | SCONTRO DI TITANI (1981):1080p High Definition 16×9 1.85:1. Dolby Digital: Italiano 1.0, Spagnolo 2.0, Tedesco 1.0, Francese 1.0, Portoghese 2.0, Ceco 2.0 – Dolby TrueHD: Inglese 2.0. Sottotitoli: Italiano, Tailandese, Svedese, Spagnolo, Portoghese, Norvegese, Greco, Francese, Finlandese, Olandese, Danese, Ceco.SCONTRO TRA TITANI (2010):1080p High Definition 16×9 2.4:1. Dolby Digital: Italiano 5.1, Spagnolo 5.1, Tedesco 5.1, Francese 5.1, Inglese 5.1 Audio Descriptive Service; DTS-HD Master Audio: Inglese 5.1; Sottotitoli: Islandese, Francese, Danese, Olandese, Finlandese, Norvegese, Portoghese, Spagnolo, Svedese. |
CONTENUTI SPECIALI** | SCONTRO DI TITANI (1981):·
Conversazione con Ray Harryhausen·
Galleria di Miti e
Mostri SCONTRO TRA TITANI
(2010)· MAXIMUM MOVIE MODE – TENERE A FRENO
GLI DEI: Unitevi a Sam Worthington, Liam Neeson, Ralph Fiennes e al
regista Louis Leterrier nella loro incredibile impresa per la
realizzazione di questo film, da scoprire grazie al sistema
Picture-In-Picture. Un avanzato metodo di analisi delle scene, un
evoluto sistema di analisi degli effetti speciali • Descrizioni del
set, una conoscenza in dettaglio del Kraken, degli Scorpioch, di
Medusa, delle acrobazie di attori e stunts, delle locations e di
molto altro… tutto questo mentre guardate il film!
· SAM WORTHINGTON: UN EROE D’AZIONE PER TUTTE LE EPOCHE: l’attore si trasforma in una macchina da combattimento per un film mitico · FINALE ALTERNATIVO: Perseo affronta Zeus sul Monte Olimpo * I contenuti speciali possono non essere in alta definizione. Audio e Sottotitoli vari. |