Forbes ha stilato la classifica degli attori più pagati del pianeta, prendendo in considerazione le entrate nelle tasche delle star da maggio 2011 a maggio 2012. Guarda tutti dall’alto
Spiderman e Lizard: il primo concept della Sony
Dopo il burrascoso abbandono del quarto film dedicato a Spidy da parte di Sam Raimi, la Sony Pictures ha cominciato immediatamente a lavorare ad un restyling del personaggioSpider-man e del villain di turno, Lizard.
Ora sappiamo che, per quanto riguarda il concept visivo, gli artisti che hanno lavorato a The Amazing Spider-man hanno fatto un buon lavoro, però vi mostriamo a seguire, grazie a WorstPreviews, un concept iniziale relativo proprio ai due personaggi interpretati da Andrew Garfield e Rhys Ifans.
Ron Perlman per l’ultima volta nel costume di Hellboy
Comic Con 2012: il poster di Pacific Rim
Ecco il primo poster del film di Guillermo Del Toro, Pacific Rim in cui diamo uno sguardo ai mastodontici robot protagonisti della pellicola. Piccoli piccoli si vedono anche i protagonisti in carne ed ossa del film: Charlie Hunnam e Idris Elba.
Emblematico il fatto che il poster di questo film, che avrà un panel tutto suo al Comic Con di San Diego, sia uscito lo stesso giorno del secondo poster de Lo Hobbit, film che per un periodo abbastanza lungo sarebbe dovuto essere diretto proprio da quel Del Toro, che per le complicazioni insorte sul set neozelandese, ha abbandonato Jackson e il progetto proprio per dedicarsi a Pacific Rim.
Ecco il poster:
Pacific Rim uscirà nelle sale il 12 luglio 2013.
Quando legioni di mostruose creature, note come Kaiju, iniziano a sorgere dai mari, avrà inizio una guerra che porterà via milioni di vite e consumerà per anni le risorse dell’umanità. Per combattere i giganteschi Kaiju verrà sviluppato uno speciale tipo di arma: degli imponenti robot, chiamati Jaegers, controllati simultaneamente da due piloti le cui menti vengono collegate tramite un ponte neuronale. Ma anche gli stessi Jaegers sono quasi indifesi di fronte agli implacabili Kaiju. Ormai sull’orlo della sconfitta, le forze di difesa dell’umanità non avranno altra scelta se non quella di mandare avanti due improbabili eroi – un ex pilota in declino (Charlie Hunnam) e un’apprendista inesperta (Rinko Kikuchi) – uniti per pilotare un leggendario, ma al contempo obsoleto Jaeger del passato. Insieme, rappresenteranno l’ultima speranza dell’umanità contro l’imminente apocalisse.
Comic Con 2012: il poster de Lo Hobbit
Ecco il primo poster tutto dedicato a Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, comparso al Comic Con 2012, al quale ci aveva preparato anche Peter Jackson. Dopo Bilbo (Martin Freeman)
Il cavaliere oscuro – Il ritorno: prime reazioni in rete!
In occasione di alcune proiezioni organizzate per la stampa, ecco arrivare puntali le prime recensioni su Twitter e nei forum per Il cavaliere oscuro – Il ritorno, il nuovo attesissimo film di Chistopher Nolan e ultimo della trilogia dell’uomo pipistrello.
Ecco i commenti dai social network:
@nickcarterroxs Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno è stato appena proiettato per la stampa e la critica, ha ricevuto una standing ovation!
@TomMcAuliffe Appena terminato lo screening di TDKR… così bello! Non vedo l’ora di rivederlo ancora. E ancora. […] 9 su 10 per me. Amazing Spider-Man è da 7.5 e Avengers da 8.5. […] La trilogia è più grande della somma delle sue parti, e secondo me la terza parte è la migliore. Il Cavaliere Oscuro è un classico di per sè, stacca gli altri, ma nella trilogia questo film è migliore. E’ un finale che dà anche degli spunti di riflessione. Una storia rischiosa e difficile raccontata bene, ben recitata, con una grande fotografia e una splendida colonna sonora. […] Ci sono cose che critico in ciascun film, in questo caso però il film è ottimo per molti versi. Ci saranno alcune sorprese ma non enormi, la bellezza del film è come viene raccontata bene la storia. Tom Hardy è incredibile come Bane, la sua storia è fantastica. Joker è molto più iconico, secondo me, ma questa storia è fantastica.”
Vince Peluso – Wow sono senza parole al momento, ma dirò che TDK è stato tutto quello che volevo che fosse. Pubblicherò qualcosa su SHH appena sarò a casa. Non ci è stato detto che eravamo sotto embargo ma suppongo che i critici sappiano cosa fare. Non leggete gli spoiler se arrivano online. […] Alcuni fan troveranno certi aspetti controversi, ma secondo me tutto rientra in un’unico schema, Nolan non avrebbe potuto fare nulla di più epico.
DKRSHH C’erano circa 40-50 persone in sala, principalmente critici, e hanno applaudito. […] Io ho pianto due volte, prima per la tristezza e poi per la felicità da fan.
KnightOfTheFall (su SuperHeroHype) – Bane non è incredibile come Joker ma è stata una scelta eccellente per un villain, è pura cattiveria e violenza. Selina era ottima, la Hathaway ha capito il personaggio e ha saputo mettere del suo ma ci sono tanti riferimenti alle passate incasnazioni. Bale era eccellente come Batman e la sua voce è davvero ben resa. Non è forzata come in precedenza. Le scene d’azione erano eccellenti e rendono questo film epico, i combattimenti tra Batman e Bane sono tra le scene d’azione meglio realizzate in un film di supereroi. La cinepresa si allontana e rallenta per far vedere i colpi.
Il cavaliere oscuro – Il ritorno, il film
Il cavaliere oscuro – Il ritorno (The Dark Knight Rises) è un film del 2012 diretto da Christopher Nolan. La pellicola, prodotta da Legendary Pictures e Warner Bros., è il capitolo conclusivo di una trilogia iniziata nel 2005 con Batman Begins e proseguita nel 2008 con Il Cavaliere Oscuro, entrambi diretti da Christopher Nolan con protagonista Christian Bale. L’uscita nelle sale è avvenuta il 20 luglio 2012 negli Stati Uniti e il 29 agosto in Italia.
A guidare il cast di all-star di Il cavaliere oscuro – Il ritorno c’è per la terza volta il vincitore del premio Oscar Christian Bale (“The Fighter”) che interpreta il duplice ruolo di Bruce Wayne/Batman. Nel film anche Anne Hathaway che intepreta Selina Kyle; Tom Hardy, nel ruolo di Bane; il premio Oscar Marion Cotillard (“La Vie en Rose”) che nel film è Miranda Tate; e Joseph Gordon-Levitt, nel ruolo di John Blake.
Iron Man 3: nuove foto e indiscrezioni dal set!
Il cavaliere Oscuro: Gary Oldman ricorda il primo incontro con il regista e alcuni aneddoti sul film!
Parlando della sua esperienza nella trilogia de Il cavaliere Oscuro, Gary Oldman ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’inizio della sua avventura in Batman Begins e su cosa potremo aspettarci dal finale de il cavaliere oscuro il ritorno.
A proposito di Batman Begins e del suo primo incontro col regista Christopher Nolan ha detto: “Non ho mai discusso con lui di Jim Gordon. Ci siamo incontrati per una tazza di caffè al 101 Café a Hollywood e lui mi ha parlato della sua reinterpretazione di Batman e del suo viaggio alla scoperta dei fumetti e la loro trasposizione cinematografica. Da Tim Burton a… una boiata. Insomma, l’ultimo film – non ricordo che posto abbia nel franchise – con Mister Freeze, dovrebbero prenderlo e distruggerlo! Chris era un grande fan del fumetto e dell’idea originale di Batman che era molto più dark. Quel film ha rappresentato uno stimolo per Chris che mi disse: ‘Intendo reinterpretarlo, voglio renderlo più realistico, c’è bisogno di spiegazioni’. Credevo fosse fantastico. Poi mi ha proposto un villain e a quel punto ho pensato che non avrei più potuto farlo. Sentivo di aver usato tutti i miei assi nella manica per i “cattivi”. Ci ho riflettuto e poi ho detto al mio manager: “Che ne dici di Jim Gordon?”, così l’ho proposto a Chis e lui mi ha scritturato.”
L’attore ha anche parlato di una commovente scena girata dal collega Michael Caine ne il Cavaliere Oscuro il Ritorno: “C’era una scena nel Cavaliere Oscuro – Il Ritorno in cui Michael doveva commuoversi. E’ stata struggente, quasi dolorosa da guardare. E’ arrivato sul set e ciak uno: buona. Ciak due: ottima. Ciak 3: perfetta. E’ stato come assistere ad una esemplare dimostrazione di recitazione. Ricordo di aver detto a Christian Bale: “Ecco come diavolo si fa”.
Gary Oldman e l’aneddoto su Michael Caine
Riguardo al finale del film Gary Oldman ha detto: “Beh, è davvero…epico. Hai presente i film di Fast and Furious quando guidano ad una certa velocità e poi premono un pulsante e cominciano a sfrecciare alla velocità della luce? In questo film Chris ha premuto quel pulsante. Questa è la sua “versione Fast and Furious”. Si tratta di una conclusione epica della trilogia, e non sto esagerando. Credo che quando ti ritrovi in un film come questo non sai se ce ne sarà un altro – ad esempio quando abbiamo girato il Cavaliere Oscuro non sapevamo se ci sarebbe stato un terzo capitolo.
Quindi ti rassegni e poi non ci badi più. Ma poi quando ritorni con tutte le persone che hai conosciuto è proprio come una rimpatriata. Ci sono gli stessi cameramen, il vecchio Wally [Pfister, direttore della fotografia], gli addetti al make-up e così rientri in carreggiata. Quindi è un po’ triste pensare che non lavoreremo più insieme – in questo contesto, almeno. Potrei continuare a lavorare con Chris, Christian, Michael o chiunque altro ma sarà in un’altra situazione. Quando ti piace qualcosa e ti diverti a farlo vuoi che vada avanti. Ma prima o poi deve finire.”
Il cavaliere oscuro – Il ritorno arriverà in Italia il 29 agosto 2012.
Il cavaliere oscuro – Il ritorno, il film
Il cavaliere oscuro – Il ritorno (The Dark Knight Rises) è un film del 2012 diretto da Christopher Nolan. La pellicola, prodotta da Legendary Pictures e Warner Bros., è il capitolo conclusivo di una trilogia iniziata nel 2005 con Batman Begins e proseguita nel 2008 con Il Cavaliere Oscuro, entrambi diretti da Christopher Nolan con protagonista Christian Bale. L’uscita nelle sale è avvenuta il 20 luglio 2012 negli Stati Uniti e il 29 agosto in Italia.
A guidare il cast di all-star di Il cavaliere oscuro – Il ritorno c’è per la terza volta il vincitore del premio Oscar Christian Bale (“The Fighter”) che interpreta il duplice ruolo di Bruce Wayne/Batman. Nel film anche Anne Hathaway che intepreta Selina Kyle; Tom Hardy, nel ruolo di Bane; il premio Oscar Marion Cotillard (“La Vie en Rose”) che nel film è Miranda Tate; e Joseph Gordon-Levitt, nel ruolo di John Blake.
Anna Karenina: un altro poster
Ecco un altro bellissimo poster del film Anna Karenina, diretto da Joe Wright e che vede come protagonisti nei rispettivi ruoli di Anna, il Conte Vronskij e Karenin, l’attrice Keira Knightley,
Il Cavaliere Oscuro il Ritorno: sei nuove foto ufficiali
Ecco sei nuove foto ufficiali de Il Cavaliere Oscuro il Ritorno a soli quattordici giorni dall’uscita americana. Nelle foto inedite, anche un bel primo piano di Marion Cotillard e un piano
The Amazing Spider-Man: il guardaroba dell’Uomo Ragno!
The Amazing Spider-Man sarà una trilogia!
The Amazing Spider-Man è uscito negli in Italia mercoledì, negli USA 24 ore prima: il botteghino dice che l’Uomo Ragno “tira”, e pure tanto. Oltreoceano la corazzata
diretta da Marc Webb ha sfiorato i 60 milioni nei primi due giorni; il mercoledì italiano è fruttato un milione e centomila euro. La produzione non è rimasta troppo a leccarsi i baffi e, pronta a rimettersi all’opera (e a godersi il probabile exploit del weekend), ha annunciato che The Amazing Spider-Man sarà seguito da un secondo e un terzo capitolo. The Amazing Spider-Man 2 è già in fase di scrittura e probabilmente arriverà in sala nel maggio 2014. La pagina ufficiale del film su Facebook spiega che la trilogia
… esplorerà come l’avventura del nostro eroe preferito si sviluppa dalla scomparsa dei suoi genitori…
Tranquilli, quindi, se Andrew Garfield con la mitica tuta dell’Uomo Ragno vi ha convinto: ce n’è ancora, e ancora.
Fonte: Worstpreviews
Lindsay Lohan: niente liason col pornodivo, solo lavoro!
Resident Evil: Retribution, un sacco di foto!
Andrea Riseborough con Julia Roberts e Meryl Streep in Osage County
Andrea Riseborough affiancherà i due premi Oscar Meryl Streep e Julia Roberts in Osage County, le cui riprese cominceranno in autunno. Il nome di Andrea Riseborough non è ancora noto ai più, ma l’attrice inglese si appresta a diventare una stella in ascesa nell’olimpo hollywoodiano.
Dopo averla vista in Non lasciarmi di Mark Romanek e, soprattutto, nel ruolo di Wallis Simpson in W.E. di Madonna, la Riseborough affiancherà Tom Cruise in Oblivion. Nel frattempo, nella sua agenda si inserisce un impegno di primo piano, come informa Indiewire: è stata appena annunciata la sua partecipazione a Osage County, accanto a due grandi nomi di Hollywood, ovvero Meryl Streep e Julia Roberts.
Il progetto, sostenuto dalla Weinstein Company e diretto da John Wells, è basato sul romanzo di Tracy Lett, già adattato in uno spettacolo teatrale premiato ai Tony Award. La storia ha inizio quando il padre del clan Weston scompare in una notte d’estate, e tutta la famiglia si riunisce nella casa natale in Oklahoma, dove vengono alla luce segreti a lungo celati. La Streep interpreterà la madre Violet, una matriarca dipendente dalle droghe con l’inclinazione a svelare grossi segreti, mentre la Roberts interpreterà la maggiore delle tre figlie, Barbara, in crisi a causa del marito che la tradisce con una studentessa. Infine la Riseborough sarà Karen, la figlia minore di Violet. Le riprese del film inizieranno in autunno. A produrre, George Clooney e Grant Heslov.
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In arrivo Doc of the Dead, documentario sulla zombie-culture
Biancaneve e il Cacciatore: l’11 luglio in mostra il quadro italiano vincitore a Hollywood
L’11 luglio, in concomitanza con l’uscita italiana al cinema del film Biancaneve e il Cacciatore, ci sarà l’inaugurazione della mostra personale di Ixie Darkonn, nipote del noto attore Orso Maria Guerrini dal titolo Nuvole Nascoste – Hidden Clouds SOLO SHOW.
Alla mostra sarà esposta l’opera “Poison Queen, Believe In Dreams Is Not A Sin” ispirata al film Biancaneve e il Cacciatore. Unica artista italiana selezionata da Universal Pictures International, il suo quadro è stato esposto a Los Angeles dal 18 maggio al 3 giugno nello show “Snow White And The Huntsman Pop-Up Experience” in Melrose ave al fianco degli abiti della costumista 3 volte vincitrice Oscar Coleen Atwood.
La mostra romana avrà luogo al White Velvet Project Space • Dorothy Circus Gallery dall’11 al 20 luglio 2012.
Biancaneve e il Cacciatore, il film
Nel poema epico di azione e avventura Biancaneve e il Cacciatore, Kristen Stewart (Twilight) interpreta l’unica persona sulla terra ad essere più bella della regina del male (il premio Oscar Charlize Theron) che è decisa ad ucciderla. Ma quello che non avrebbe mai immaginato la regina malvagia è che la ragazza che minaccia il suo regno è stata iniziata all’arte della guerra dal Cacciatore (Chris Hemsworth, Thor) che era stato da lei inviato per ucciderla. Sam Claflin (Pirati dei Caraibi) completa il cast , interpretando il principe stregato dalla potenza e dalla bellezza di Biancaneve.
La nuova versione mozzafiato della leggendaria fiaba è opera di Joe Roth, produttore di Alice in Wonderland, del produttore Sam Mercer (Il Sesto Senso) e dell’acclamato regista televisivo e visualista d’avanguardia Rupert Sanders.
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Gli enti dello spettacolo scrivono al Ministro Fornero
Elles: recensione del film con Juliette Binoche
La regista Malgoska Szumowska, firma la regia di Elles, un film creato da una squadra al femminile (dalla sceneggiatura, alle attrici, al montaggio), parte da un dato reale, in Francia circa 40.000 studenti “fanno la vita” per pagarsi gli studi, per creare un’opera povera di risposte ma ricca di spunti di riflessione sull’argomento. Elles, infatti, rifiutando le facili opinioni che i media danno del fenomeno, spinge lo spettatore a ragionare in modo più profondo, più trasparente.
In Elles Anne (Juliette Binoche) è una giornalista affermata: bella famiglia, buona posizione sociale, lavoro soddisfacente, vestiti di ottimo taglio, scarpe costose. Lola (Anaïs Demoustier) e Alicja (Joanna Kulig) sono le protagoniste del suo prossimo pezzo: due studentesse che, per pagarsi l’università, l’affitto e qualche sfizio, si prostituiscono.
Elles, il film
Le interviste a più riprese tra la donna e le due ragazze, però, prendono una piega inaspettata. Anne, infatti, si rende conto che le giovani non trovano il loro “mestiere” degradante: il sesso a pagamento significa avere un’indipendenza economica, una via di fuga dalla povertà, una più che valida alternativa ai lavoretti nei fast-food. Incontro dopo incontro, il rapporto tra la giornalista e le due giovani diventa sempre più stretto, sempre più profondo e, alla fine, sarà proprio Anne, con la sua vita “perfetta”, a mettere in discussione sé stessa e ad interrogarsi sul suo rapporto con il sesso, con il marito, con il denaro.
L’utilizzo dell’intervista a più riprese, i primi piani dei volti delle ragazze e di una bravissima (e struccata) Juliette Binoche, rimandano volontariamente al documentario e ricordano di continuo che si parla di realtà e non di finzione. La telecamera, inoltre, sottolinea questo aspetto e, mentre mantiene una distanza di sicurezza nella ripresa dei dialoghi, nelle scene casalinghe, d’intimità e d’incontro si avvicina talmente ai personaggi che sembrerebbe voler penetrare nello loro vite e fondersi nei loro corpi.
La mano della regista, infatti, tutt’altro che invisibile, sceglie consapevolmente di contrapporre inquadrature che mostrano la vacuità della vita di Anne, sola, in casa, impegnata a cucinare per il capo del marito, ad ascoltare musica classica alla radio o a lottare per la chiusura del frigorifero, alle scene in cui parla con le due ragazze, in cui vede le loro esperienze attraverso i loro occhi, il loro vissuto così diverso dal suo.
La Szumowska, però, nonostante centri in pieno l’obiettivo di far riflettere su un problema in modo non convenzionale, non riesce a creare un film completamente convincente. Soprattutto nel finale, sembra perdersi un po’ troppo nelle fantasie dell’adulta, lasciando aperta una serie di interrogativi riguardanti il futuro delle ragazze. Ma forse anche questo è creato “ad hoc”, perché ognuno possa trarre da solo le proprie conclusioni. E un film che fa pensare è sempre interessante.
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Lo Hobbit: finite le riprese!
Dopo anni di ritardi e passaggi di mano, finalmente le riprese de Lo Hobbit sono terminate. A darne l’annuncio è propio lui, Mister Middle Earth, Peter Jackson, tramite
Il Cavaliere Oscuro il Ritorno: poster IMAX
Ecco un bellissimo poster IMAX per Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, in cui il nostro uomo pipistrello campeggia al centro della locandina, mentre ai sui piedi Gotham brucia e
Ribelle: cinque nuove foto e una clip
Ecco cinque nuove immagini ufficiali e una clip italiana di Ribelle (Brave) ultimo film targato Pixar e distribuito da Disney in cui una intrepida e anomala principessa, Merida,
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Tron: recensione del film con Jeff Bridges
Tron è il film culto del 1982 di Steven Lisberger e con Jeff Bridges, Bruce Boxleitner, David Warner, Cindy Morgan.
Anno: 1982
Regia: Steven Lisberger
Cast: Jeff Bridges, Bruce Boxleitner, David Warner, Cindy Morgan.
La Trama di Tron: La storia vede protagonista Kevin Flynn, interpretato da un giovane Jeff Bridges, geniale programmatore di software eterno “Peter Pan” che cerca vendetta contro la società Encom e il capo, signor Dillinger, colpevole di avergli sottratto, e usato a nome della sua azienda, alcuni brevetti di videogames da lui ideati.
Con l’aiuto di due complici, (a loro volta “trasformati” nei software Yori e Tron), tenta ripetutamente di introdursi come un hacker all’interno del super pc che ha l’assoluto controllo della realtà virtuale/reale. Per cercare di sabotare il sistema dall’interno e recuperare i dati dei suoi brevetti, Kevin entra furtivamente nella sede della Encom e viene digitalizzato da un razzo sperimentale del Master Control Program e trasformato in una sorta di avatar.
Tron, il film di fantascienza prodotto dalla Disney
Analisi: Tra tutti i film di fantascienza sicuramente Tron è il primo che ha aperto la strada al genere diventando un cult per i cinefili appassionati di effetti speciali. Quando nel 1982 uscì nelle sale, (lo stesso anno del geniale capolavoro Blade Runner), per la regia di uno sconosciuto Steven Lisberger, nessuno si aspettava che sarebbe stato ricordato anche oggi. Costato 17 milioni di dollari, sei nomination agli Oscar tra cui migliori costumi e miglior sonoro, prodotto dalla Disney, è stato il primo film in cui si è utilizzata la computer-grafica per ricreare una realtà virtuale che prima apparteneva soltanto ai videogames e ai pc.
Tron è un film innovativo perché cattura l’attenzione del pubblico attraverso un vero e proprio macro-universo comandato da un despota, il Master Control Program, un supercomputer che annichilisce le menti umane e le menti virtuali. L’idea più interessante e funzionale nel film viene maturata con spettacolari scene di animazione computerizzate (ispirato alle dinamiche spaziali dei videogiochi anni ’80), popolato da software umani che vengono schiavizzati dalla mente artificiale.
L’ambientazione virtuale realizzata con wireframe, (immagini filmate su fondo nero e pellicola 70 mm attraverso la tecnica del rendering digitale). Tra gli animatori citiamo il fumettista francese Jean Giraud (Moebius) e Tim Burton, mentre tra i celebri camei ricordiamo personaggi come Pac-Man e Mickey Mouse. Lo scontro del finale è chiaramente ispirato al film di George Lucas, Star Wars. Riuscite le scene avventurose che coinvolgono lo spettatore nella suspence (come non ricordare la spettacolare sequenza della sfida sulle moto, capolavoro di progettazione/design realizzato dal genio di Syd Mead che realizzò l’ambientazione della futuristica Los Angeles di “Blade Runner”).
Bellissimi i futuristici cyber costumi, le luci e gli ambienti scenografici che la storia riconosce come pietre miliari del cinema al pari dei colossal di Spielberg, di Lucas e di Cameron, ispiratori di migliaia di videogames, videoclip (Strokes, Dire Straits, Caparezza) e serie cartoon cult come Simpson, Griffin, South Park e Scooby Doo. “Tron” ha il merito di aver anticipato l’era della globalizzazione digitale e per moltissimi critici “Tron” dovrebbe esser considerato come un genere ibrido di “fantasy” che esalta la visione virtuale attraverso l’estetica futurista, rispetto ad una regia latente e una sceneggiatura semplice che segue il viaggio dell’eroe di Vogler.
The Way Back: recensione del film con Ed Harris
Arriva al cinema The Way Back, il film diretto da e con protagonisti nel cast Ed Harris, Colin Farrell e Kim Sturgess.
In The Way Back siamo nel 1940 nei Gulag siberiani, dove il regime sovietico confina tutti coloro che considera “nemici del popolo”. Il Gulag è un microcosmo dove i prigionieri lottano ogni istante per sopravvivere, sottoposti ad estenuanti lavori forzati, scarsamente nutriti e costretti a confrontarsi con la furia di una natura inclemente che, come gli viene detto al loro arrivo al campo, è la loro vera prigione.
Per sfuggire a tutto questo, e non solo alla mancanza di libertà, il giovane polacco Janusz (Jim Sturgess) riunisce attorno a sé un piccolo gruppo e organizza una fuga. Ne fanno parte un coraggioso e schivo ingegnere americano, Mr. Smith (Ed Harris), il prete lettone Voss (Gustaf Skarsgard), il talentuoso artista polacco Tomasz (Alexandru Potocean), l’ironico iugoslavo Zoran (Dragos Bucur) e il giovanissimo Kazik (Sebastian Urzendowsky). Ma per fuggire c’è bisogno anche del contributo del violento e rozzo russo Valka (Colin Farrell): un uomo di strada, un criminale senza scrupoli che nel campo fa da guardiano e intimorisce i detenuti, ma che può essere molto utile ai fuggiaschi.
Anche lui vuole scappare dal Gulag, oltre che dai pesanti debiti di gioco che ha contratto. Questa la compagnia che si troverà ad affrontare un viaggio lungo 10.000 chilometri attraverso la gelida Siberia, la Mongolia, l’arido e infuocato deserto del Gobi, le aspre vette dell’Himalaya e infine l’India, dove potranno considerarsi salvi. Una giovane ragazza polacca fuggita da un orfanotrofio, Irena (Saoirse Ronan) si unirà a loro. Le prove di resistenza fisica e mentale cui saranno sottoposti saranno durissime, in un’odissea che sembra interminabile. Non tutti ce la faranno.
È così che Peter Weir torna alla regia dopo quasi 10 anni, ovvero dopo il fortunato Master and Commander – Sfida ai confini del mare. Torna con una vera e propria epopea umana dove ancora una volta, come spesso nel suo cinema, l’uomo è costretto in situazioni estreme, senza quella libertà che cerca faticosamente di riconquistare. Sceglie di partire dall’assurdo universo del Gulag, emblema di questa privazione, riportandolo alla nostra attenzione (cosa che pochi hanno fatto nel cinema). Nelle storie raccontate dai prigionieri nel film è percepibile l’eco delle ricerche fatte e delle testimonianze raccolte in Russia dallo stesso regista, oltre che del romanzo di Slavomir Rawicz Tra noi e la libertà, cui Weir si è ispirato.
Altro tipo di costrizione è, invece, quello delle durissime condizioni naturali con cui l’uomo si scontra. Una forza misteriosa quella della natura, che da sempre affascina l’australiano Weir coi suoi spazi immensi e quella bellezza che i romantici chiamavano sublime, affascinante e spaventosa al tempo stesso, perché troppo potente e spesso ingovernabile dall’uomo. Il regista la rende protagonista con i suoi estremi (dal gelo al torrido deserto, dalle tempeste di neve a quelle di sabbia), utilizzando come efficacissime location la Bulgaria e il Marocco e avvalendosi dell’ottima fotografia diretta da Russell Boyd – già premio Oscar per Master and Commander. A conferma di quanto l’aspetto naturalistico sia importante va anche l’impegno produttivo della National Geographic Entertainment.
Con questo universo devono misurarsi i protagonisti, perché quello che il regista ama fare è mettere a dura prova i suoi personaggi. Così seguiamo la loro lotta per la sopravvivenza, la fatica e la difficoltà di procurarsi cibo e acqua, la necessità di camminare incessantemente per giungere a una meta che sembra allontanarsi sempre più anziché avvicinarsi. Li seguiamo e non possiamo non esserne coinvolti, viaggiamo assieme a loro in spazi e mondi lontani da tutto ciò che conosciamo. Non possiamo non chiederci: che farei al loro posto? Sopravviverei? Questo è senza dubbio l’aspetto più interessante del film, che mantiene sempre viva l’attenzione dello spettatore. Impresa non facile, visto che siamo alle prese con una manciata di personaggi che si muovono per due ore in paesaggi desolati.
Poi ci sono le relazioni che si instaurano tra i vari membri del gruppo: un’umanità che si ricostruisce e si rifonda dopo l’esperienza disumanizzante del Gulag. Storie spesso terribili alle spalle, diverse motivazioni per farcela, caratteri differenti (basti pensare a Valka e Mr. Smith, nelle ottime interpretazioni di Farrell e Harris), ma tutti cooperano per un obiettivo e pian piano quell’umanità “congelata” dall’esperienza della prigionia torna a vivere. Il cast offre senz’altro buone prove, che rendono vividi i caratteri di ciascuno (oltre ad Harris e Farrell, spiccano anche Sturgess che interpreta Janusz e Dragos Bucur nel ruolo di Zoran). Tuttavia manca forse in questa parte un elemento che tocchi davvero nel profondo lo spettatore, mentre c’è qualche accento retorico, mitigato però da elementi di realismo e disincanto, e dalla crudezza delle situazioni in cui i personaggi si trovano. Sapiente e scrupolosa la direzione di Weir, abile nel destreggiarsi tra le due forze in gioco: la natura matrigna dagli immensi spazi e questo piccolo nucleo umano animato da un’incrollabile determinazione. Il regista australiano ci regala ancora un’interessante esperienza cinematografica. La pellicola sarà nelle sale dal 6 luglio.
















