Sarà presentato a Venezia 79 De
Sica, Io e Il giardino dei Finzi Contini, il diario inedito di
Lino Capolicchio, attore, sceneggiatore e regista
italiano, mancato lo scorso maggio, edito da Bietti ed. in
collaborazione con Cinecittà. Il testo, curato da Nicole
Bianchi, è accompagnato da un’intervista di Bianchi
stessa, che può considerarsi a tutti gli effetti l’ultima
dichiarazione ufficiale dell’attore.
La presentazione si svolgerà il 7
settembre e verrà moderata da Andrea Purgatori,
che ha conosciuto e lavorato con Capolicchio; tra gli ospiti, si aspettano:
Alessio Boni, diretto da Capolicchio nel film
“Diario di Matilde Manzoni” (2002); la regista Ra Di
Martino, che ci concede un estratto recente
dell’intervista all’attore, dal suo doc “Il giardino che non c’è”
(2021). Tra gli ospiti presenti anche Ilaria
Floreano per Bietti ed. e Francesca
Golino, la vedova Capolicchio. E infine Nicole
Bianchi, che ha curato l’intero volume.
Dall’introduzione di Nicole
Bianchi al volume: “Il diario di Capolicchio è uno
scritto intimo, spontaneo, espressione della vivacità cerebrale
dell’artista, laddove il Cinema – la sua sacralità, il suo potere
d’intrattenimento – è il filo rosso che non si rarefà mai. Lino
Capolicchio ha in sé anche il pregio di celebrare spesso la Settima
arte non in riferimento al proprio talento, alle opere che gli
hanno dato luce, ma con l’ammirazione, la critica, lo stupore, la
franchezza dell’attento spettatore, che è affamato di guardare i
grandi titoli, italiani e non, della Storia del Cinema: qua e là ci
sono,infatti, vere e proprie piccole recensioni, non nate
come tali, ma che alla lettura assumono un valore interessante per
il punto di vista peculiare, mai banale.”
Arriva online il primo trailer
ufficiale di ’71, la nuova pellicola di
Yann Demange che sarà presentata in concorso alla
64esima del Festival di Berlino. La pellicola ha
come protagonista Jack O’Connell, star del
prossimo film da regista di Angelina Jolie,
Unbroken, che arriverà a fine gennaio nelle
nostre sale. Di seguito il trailer.
Nel film O’Connell interpreta un
giovane soldato britannico che viene abbandonato dalla sua unità in
seguito ad una rivolta per le strade di Belfast tra cattolici
indipendisti e protestanti filobritannici durante la guerra civile
del 1971. Il film è ambientato a Belfast, nell’Irlanda del Nord, ed
è stato sceneggiato da Gregory Burke. Nel cast
figurano anche Sam Reid e Sean
Harris.
’71 uscirà nei cinema
americani il 27 febbraio 2015.
Anche l’attore Leo
Gullotta si unisce all’appello lanciato dai doppiatori,
per raccogliere fondi a favore dell’Istituto Spallanzani di
Roma.
Il tam-tam dei doppiatori continua
ed ora si aggiungono anche gli attori, che invitano a donare per
sostenere la ricerca e le attività dell’Istituto Spallanzani.
Tutti con un unico hashtag:
#UnaVocePerLoSpallanzani.
In questo momento di emergenza
sanitaria, alla categoria dei doppiatori italiani si uniscono gli
attori, per diffondere il proprio messaggio di solidarietà: grazie
alla popolarità delle loro voci e dei loro volti, l’iniziativa
punta a richiamare l’attenzione del grande pubblico, al fine di
raggiungere la massima partecipazione. Tutti i videomessaggi
sono diffusi in rete attraverso i canali social.
L’iniziativa
#UnaVocePerLoSpallanzani nasce da un’idea di
Antonella Giannaccaro, con la collaborazione di Simone De Gasperis
e Sara Giacopello. È stata coordinata e supportata
dall’Associazione Le Voci delCuore
Dopp ONLUS, con l’approvazione della Direzione
Generale, dell’Ufficio degli Affari Generali e dell’Ufficio
Comunicazione dell’INMI Spallanzani.
Sarà presentato dall’attrice
protagonista Noomi Rapace e dalla
produttrice Raffaella De Laurentiis Seven
Sisters, il film sci-fi nella selezione Festa Mobile
del Torino Film Festival.
All’anteprima anche il produttore
Adrian Politowsky, il make-up artist Giannetto De Rossi e Bryan
Jones che ha curato gli effetti speciali.
La sovrappopolazione terrestre ha
portato all’applicazione di una rigidissi- ma politica del figlio
unico su scala globale. Ma da anni, sette gemelle vivono in segreto
in un appartamento, uscendo nel mondo una per ogni giorno della
settimana, con la stessa identità. Poi, un lunedì, Monday non fa
ritorno. Noomi Rapace si fa letteralmente in sette per questo
thriller d’azione diretto dal Tommy Wirkola di Dead Snow e Hansel &
Gretel – Cacciatori di streghe. Con Glenn Close e Willem
Dafoe.
Disponibile da oggi la
webserie #SeiInGrado – L’isola del sole che vede
come protagonisti Aurora Ramazzotti,
LolloBarollo, Roccotnl e Il
Ginnasio. Il primo episodio è fuori ora sul profilo TikTok
di Roccotnl. Mercoledì 19/06 e giovedì 20/06 verranno pubblicati
gli altri episodi, rispettivamente sui profili de Il Ginnasio e
LolloBarollo.
La webserie, le cui
riprese sono state effettuate su un set d’eccezione come l’isola di
Grado, segue le avventure dei content creator e la realizzazione di
un flashmob con centinaia di persone proprio sulle spiagge di
questa venue, presso la G.I.T. SpA – Settore Spiaggia IMPERIALE
(Ristorante Antiche Terme).
L’isola di Grado è la
località del Friuli Venezia Giulia conosciuta come “L’isola del
sole”. Per omaggiare le caratteristiche della location ospitante, i
presenti si sono trasformati in tante stelle solari, indossando per
l’occasione un outfit speciale, a tema.
Grado è la meta di tanti
turisti italiani e stranieri che scelgono il mare e le sue spiagge
dorate ed esposte a sud per le loro vacanze, dove il sole non manca
mai. Situata tra Venezia e Trieste, oltre ad essere una delle
località turistiche più antiche dell’Alto Adriatico, è la spiaggia
della Mitteleuropa dal 1892, con oltre 10 chilometri di costa dalla
sabbia fine.
Realizzata nella cornice
delle attività di comunicazione del Tavolo dell’imposta di
soggiorno, Grado ha ospitato quindi il primo mockumentary digitale
italiano aperto a tutti raccontando il territorio attraverso uno
storytelling innovativo. Il progetto è prodotto da Show Reel Agency
e commissionato dalle realtà che presiedono il Tavolo dell’imposta
di soggiorno, tra queste il Comune di Grado, PromoTurismoFVG, il
Consorzio Grado Turismo, Grado in Rete, Ascom e Franco Grasso
Revenue Team.
Tra gli obiettivi dei
membri del tavolo c’è la crescita e la promozione del brand “Grado”
come destinazione turistica di eccellenza dando voce agli operatori
turistici della località e fungendo da promotore del marchio
“Grado” con attività di comunicazione, organizzazione di eventi ed
escursioni mantenendo l’arte dell’ospitalità ad altissimi
standard.
Guarda il Trailer italiano del film
#ScrivimiAncora,
la nuova commedia romantica scritta dall’autrice di
P.S. I Love You e con protagonisti
Lily Collins e Sam
Claflin.
#ScrivimiAncora è
una delicata, vivace e toccante commedia romantica sugli scherzi
del destino e sulla forza dei sentimenti.
Tratto dall’omonimo best-seller di
Cecelia Ahern, edito in Italia da
BUR, Scrivimi Ancora è interpretato da due
dei giovani attori più amati del momento: Lily Collins, già protagonista di Biancaneve e
del fantasy
Shadowhunters, e Sam Claflin, attore
britannico che interpreta Finnick Odair nella saga campione
d’incassi
Hunger Games.
Nel cast anche: Jaime Winstone (We
Want Sex) nel ruolo dell’amica e confidente di Rosie, Ruby;
Christian Cooke (Romeo e Giulietta) che interpreta Greg; Tamsin
Egerton (The Look of Love; Singularity) nel ruolo di Sally; nel
ruolo della rivale in amore di Rosie, Bethany, troviamo Suki
Waterhouse (Pusher); Jamie Beamish (London Irish) nel ruolo di
Phil; l’attrice irlandese Ger Ryan (Redemption – Identità
Nascoste), interpreta la madre di Rosie Alice, mentre Lorcan
Cranitch (1916: Seachtar na Cásca) interpreta il padre Dennis.
Sulla scia di alcune delle migliori
commedie di sempre, Scrivimi Ancora pone al
pubblico la più annosa delle questioni: può un forte legame tra un
ragazzo e una ragazza essere soltanto amicizia?
Sinossi #ScrivimiAncora – Rosie
(Lily Collins) e Alex (Sam Claflin) sono migliori amici dall’età di
5 anni. Crescono sognando di viaggiare per il mondo e di lasciare
la piccola cittadina in cui vivono per trasferirsi in America e
frequentare insieme l’università. Nella realtà, quando si tratta di
amore, vita e di fare le scelte giuste, i due ragazzi sono però i
peggior nemici di loro stessi.
Tra un imprevisto e un’opportunità
mancata, il destino li spinge inesorabilmente in direzioni opposte,
lontani l’una dall’altro. Solo una continua corrispondenza, fatta
prima di lettere, poi di mail e sms, riesce a preservare il loro
speciale legame. Ma può un’amicizia resistere al passare degli
anni, alla distanza e a una serie infinita di relazioni disastrose,
specialmente quando si capisce che forse è qualcosa di più?
#Scrivimi
Ancora sarà presentato in anteprima
internazionale al Festival del Film di Roma che si
svolgerà dal 16 al 25 Ottobre presso l’Auditorium Parco della
Musica.
Si terrà lunedì 20 OTTOBRE alle ore
16.30 al CINEMA ADRIANO di Roma un incontro aperto al pubblico con
Lily Collins, Sam Claflin e Christian
Ditter, gli attori e il regista di #ScrivimiAncora.
L’evento nasce per dare ai numerosi
fan l’opportunità di fare delle domande ai protagonisti e al
regista della commedia romantica più attesa dell’autunno. I tre
racconteranno inoltre curiosità e aneddoti sulla realizzazione del
film e commenteranno insieme alcune scene.
I biglietti per accedere all’evento
sono in vendita sul sito bit.ly/ScrivimiAncoraIncontroCast e
presso la biglietteria del Cinema Adriano.
#ScrivimiAncora
è una delicata, vivace e toccante commedia romantica sugli scherzi
del destino e sulla forza dei sentimenti.Tratto dall’omonimo
best-seller di Cecelia Ahern, edito in Italia da BUR, il film è
interpretato da due dei giovani attori più amati del momento: Lily
Collins, già protagonista di Biancaneve e del fantasy
Shadowhunters, e Sam Claflin, attore britannico che interpreta
Finnick Odair nella saga campione d’incassi Hunger Games.
Nel cast anche: Jaime Winstone (We
Want Sex) nel ruolo dell’amica e confidente di Rosie, Ruby;
Christian Cooke (Romeo e Giulietta) che interpreta Greg; Tamsin
Egerton (The Look of Love; Singularity) nel ruolo di Sally; nel
ruolo della rivale in amore di Rosie, Bethany, troviamo Suki
Waterhouse (Pusher); Jamie Beamish (London Irish) nel ruolo di
Phil; l’attrice irlandese Ger Ryan (Redemption – Identità
Nascoste), interpreta la madre di Rosie, Alice, mentre Lorcan
Cranitch (1916: Seachtar na Cásca) interpreta il padre Dennis.
Sulla scia di alcune delle migliori
commedie di sempre, #ScrivimiAncora pone al pubblico la più annosa
delle questioni: può un forte legame tra un ragazzo e una ragazza
essere soltanto amicizia?
Sinossi: Rosie (Lily Collins)
e Alex (Sam Claflin) sono migliori amici dall’età di 5 anni.
Crescono sognando di viaggiare per il mondo e di lasciare la
piccola cittadina in cui vivono per trasferirsi in America e
frequentare insieme l’università. Nella realtà, quando si tratta di
amore, vita e di fare le scelte giuste, i due ragazzi sono però i
peggior nemici di loro stessi. Tra un imprevisto e un’opportunità
mancata, il destino li spinge inesorabilmente in direzioni opposte,
lontani l’una dall’altro. Solo una continua corrispondenza, fatta
prima di lettere, poi di mail e sms, riesce a preservare il loro
speciale legame. Ma può un’amicizia resistere al passare degli
anni, alla distanza e a una serie infinita di relazioni disastrose,
specialmente quando si capisce che forse è qualcosa di più?
Il film sarà presentato in
anteprima internazionale, nella sezione Gala, al Festival
Internazionale del Film di Roma, domenica 19 Ottobre presso
l’Auditorium Parco della Musica.
#ScrivimiAncora è la classica commedia
americana sentimentale che gioca sulle incomprensioni e il destino,
in cui l’amore sconfigge il tempo e “le avversità”. Il film usa un
mix che richiama alla mente sequenze di celebri film quali
Un amore di testimone, Il matrimonio del mio
migliore amico,
La casa sul lago del tempo,
One Day e tanti altri ancora senza quindi lasciare il
segno per originalità e scrittura. Christian
Ditter dirige così l’adattamento del libro omonimo
dell’autrice Cecelia Ahern(P.S I Love
You), seguendo e sottolineando le tappe che Alex e Rosie
affrontano insieme, trovando i sogni e le speranze sul futuro
nell’età adolescenziale, le prime aspettative durante l’età adulta
ed infine, l’inevitabile vita che arriva e che fa riflettere sui i
primi bilanci tra rimorsi e rimpianti.
La trama di #ScrivimiAncora
In
#ScrivimiAncoraRosie ed Alex sono
migliori amici dall’età di 5 anni. Crescono sognando di viaggiare
per il mondo e di lasciare la piccola cittadina in cui vivono per
trasferirsi in America e frequentare insieme l’università. Nella
realtà, quando si tratta di amore, vita e di fare le scelte giuste,
i due amici sono però i nemici di loro stessi. Tra un imprevisto e
un’opportunità mancata, il destino li spinge inesorabilmente in
direzioni opposte, lontani l’una dall’altro.
L’amore sconfigge il tempo e “le avversità”
La sceneggiatura, adattata da
Juliette Towhidi, riesce a dosare con cura tutte
le corde di #ScrivimiAncora, il romanticismo dei ragazzi si alterna
a momenti comici e drammatici, in cui i loro messaggi, le lettere e
le chat oltre a segnare l’elemento temporale del film punteggiano e
rafforzano la matrice narrativa della storia. Lavoro che viene
ribadito anche dalle musiche, tormentoni di repertorio, che
trascinano lo spettatore nel vortice emotivo della commedia. Il
film è credibile nella sua struttura grazie al cast, Lily Collins e
Sam Claflin, bucano lo schermo riuscendo ad instaurare
da subito una buona alchimia che arriva dritto al punto con il
semplice scambio di battute.
#ScrivimiAncora è un film divertente e
patinato, inverosimile in alcuni punti ma che viene messo in
secondo piano visto il vortice sentimentale. Il film riesce quindi
a ritagliarsi un posto nelle commedie romantiche americane, in cui
tra una battuta e una dichiarazione d’amore lo spettatore si fa
trascinare in una complicata storia d’amore che si risolve con il
più classico degli happy ending.
Tratto dall’omonimo best-seller di
Cecelia Ahern, edito in Italia da BUR, il film è interpretato
da due dei giovani attori più amati del momento: Lily Collins, già
protagonista di Biancaneve e
del fantasy Shadowhunters, e Sam Claflin, attore
britannico che interpreta Finnick Odair nella saga campione
d’incassi Hunger Games.
Nel cast anche: Jaime Winstone (We
Want Sex) nel ruolo dell’amica e confidente di Rosie, Ruby;
Christian Cooke (Romeo e Giulietta) che interpreta Greg; Tamsin
Egerton (The Look of Love; Singularity) nel ruolo di Sally; nel
ruolo della rivale in amore di Rosie, Bethany, troviamo Suki
Waterhouse (Pusher); Jamie Beamish (London Irish) nel ruolo di
Phil; l’attrice irlandese Ger Ryan (Redemption – Identità
Nascoste), interpreta la madre di Rosie Alice, mentre Lorcan
Cranitch (1916: Seachtar na Cásca) interpreta il padre Dennis.
Sulla scia di alcune delle migliori
commedie di sempre, #ScrivimiAncora pone
al pubblico la più annosa delle questioni: può un forte legame tra
un ragazzo e una ragazza essere soltanto amicizia?
Martedì 28 OTTOBRE dalle
ore 15:00, il regista
di #ScrivimiAncora Christian Ditter risponderà
via Twitter alle più belle domande dei fan. Tutti coloro che
vorranno partecipare, chiedendo a Ditter curiosità sulla commedia
romantica più attesa dell’autunno, dovranno twittare le loro
domande, rigorosamente in inglese, usando entrambi gli hashtag
#ScrivimiAncora
e#AskChristian.
Il regista tedesco Christian Ditter
ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema girando dei
cortometraggi che hanno vinto diversi premi in altrettanti festival
internazionali. Con il suo primo lungometraggio French For
Beginners – Lezioni d’Amore, Ditter ha raggiunto i vertici del box
office tedesco affermandosi come uno dei più promettenti registi
della sua generazione. I suoi lavori successivi comprendono
l’adattamento del famoso libro per bambini La Banda dei
coccodrilli, a cui hanno fatto seguito due sequel La banda dei
coccodrilli indaga e La Banda dei coccodrilli – Tutti per uno, ma
soprattutto Wickie and the Treasure of the Gods, primo importante
film d’avventura tedesco girato interamente in 3D.
Dopo il grande successo di
pubblico e critica di #ScrivimiAncora al
Festival Internazionale del Film di Roma, suo primo film in lingua
inglese, Ditter sarà impegnato a dirigere la
commedia How to Be
Single, che vedrà ancora protagonista Lily
Collins.
#ScrivimiAncora,
tratto dall’omonimo best-seller di Cecelia Ahern, edito in Italia
da BUR, è interpretato da due dei giovani attori più amati del
momento: Lily Collins, già protagonista di Biancaneve e del fantasy
Shadowhunters, e Sam Claflin, attore britannico che interpreta
Finnick Odair nella saga campione d’incassi Hunger Games.
Sulla scia di alcune delle migliori
commedie di sempre, #ScrivimiAncora pone
al pubblico la più annosa delle questioni: può un forte legame tra
un ragazzo e una ragazza essere soltanto amicizia?
SINOSSI
Rosie e Alex sono migliori amici
dall’età di 5 anni. Crescono sognando di viaggiare per il
mondo e di lasciare la piccola cittadina in cui vivono per
trasferirsi in America e frequentare insieme l’università. Nella
realtà, quando si tratta di amore, vita e di fare le scelte giuste,
i due ragazzi sono però i peggior nemici di loro stessi. Tra un
imprevisto e un’opportunità mancata, il destino li spinge
inesorabilmente in direzioni opposte, lontani l’una dall’altro.
Solo una continua corrispondenza, fatta prima di lettere, poi di
mail e sms, riesce a preservare il loro speciale legame. Ma può
un’amicizia resistere al passare degli anni, alla distanza e a una
serie infinita di relazioni disastrose, specialmente quando si
capisce che forse è qualcosa di più?
Lily Collins , ospite a Roma durante il Festival del
cinema per promuovere #ScrivimiAncora,
presenta per il pubblico italiano una clip dal film in cui è
protagonista accanto a
Sam Claflin.
Tratto dall’omonimo best-seller di
Cecelia Ahern, edito in Italia da BUR, #ScrivimiAncora è
interpretato da due dei giovani attori più amati del momento: Lily
Collins, già protagonista di Biancaneve e
del fantasy Shadowhunters, e Sam Claflin, attore
britannico che interpreta Finnick Odair nella saga campione
d’incassi Hunger Games.
Nel cast anche: Jaime Winstone (We
Want Sex) nel ruolo dell’amica e confidente di Rosie, Ruby;
Christian Cooke (Romeo e Giulietta) che interpreta Greg; Tamsin
Egerton (The Look of Love; Singularity) nel ruolo di Sally; nel
ruolo della rivale in amore di Rosie, Bethany, troviamo Suki
Waterhouse (Pusher); Jamie Beamish (London Irish) nel ruolo di
Phil; l’attrice irlandese Ger Ryan (Redemption – Identità
Nascoste), interpreta la madre di Rosie Alice, mentre Lorcan
Cranitch (1916: Seachtar na Cásca) interpreta il padre Dennis.
Sulla scia di alcune delle migliori
commedie di sempre, #ScrivimiAncora pone
al pubblico la più annosa delle questioni: può un forte legame tra
un ragazzo e una ragazza essere soltanto amicizia?
L’atteso film #Scrivimi
Ancora con protagonisti
Lily Collins e
Sam Claflin ha debuttato nelle sale italiane
il 30 Ottobre ed è l’adattamento dell’omonimo best-seller di
Cecelia Ahern. Ebbene oggi per i più romantici vi segnaliamo la
colonna sonora del film con le musiche originali del
tedesco Ralf Wengenmayr,
1. Love. Rosie – Ralf Wengenmayr
2. A Letter From Boston – Ralf Wengenmayr
3. We Keep In Touch, Okay – Ralf Wengenmayr
4. Kathie’s Theme – Ralf Wengenmayr
5. Can I Be Godfather – Ralf Wengenmayr
6. Please, Come Visit, Okay? – Ralf Wengenmayr
7. I Wasn’t Ready To Be A Dad – Ralf Wengenmayr
8. 18th Birthday – Ralf Wengenmayr
9. To The Dance? – Ralf Wengenmayr
10. Reprise – Ralf Wengenmayr
CLICCA QUI per ascoltare le
musiche di Ralf Wengenmayr.
Tratto dall’omonimo best-seller di
Cecelia Ahern, edito in Italia da BUR, il film è interpretato
da due dei giovani attori più amati del momento: Lily Collins, già
protagonista di Biancaneve e
del fantasy Shadowhunters, e Sam Claflin, attore
britannico che interpreta Finnick Odair nella saga campione
d’incassi Hunger Games.
Nel cast anche: Jaime Winstone (We
Want Sex) nel ruolo dell’amica e confidente di Rosie, Ruby;
Christian Cooke (Romeo e Giulietta) che interpreta Greg; Tamsin
Egerton (The Look of Love; Singularity) nel ruolo di Sally; nel
ruolo della rivale in amore di Rosie, Bethany, troviamo Suki
Waterhouse (Pusher); Jamie Beamish (London Irish) nel ruolo di
Phil; l’attrice irlandese Ger Ryan (Redemption – Identità
Nascoste), interpreta la madre di Rosie Alice, mentre Lorcan
Cranitch (1916: Seachtar na Cásca) interpreta il padre Dennis.
Sulla scia di alcune delle migliori
commedie di
sempre, #ScrivimiAncora pone al
pubblico la più annosa delle questioni: può un forte legame tra un
ragazzo e una ragazza essere soltanto amicizia?
Arriva due nuove clip del film
#ScrivimiAncora è
una delicata, vivace e toccante commedia romantica sugli scherzi
del destino e sulla forza dei sentimenti.
Tratto dall’omonimo best-seller di
Cecelia Ahern, edito in Italia da BUR, il film è interpretato
da due dei giovani attori più amati del momento: Lily Collins, già
protagonista di Biancaneve e
del fantasy Shadowhunters, e Sam Claflin, attore
britannico che interpreta Finnick Odair nella saga campione
d’incassi Hunger Games.
Nel cast di #ScrivimiAncora
anche: Jaime Winstone (We Want Sex) nel ruolo dell’amica e
confidente di Rosie, Ruby; Christian Cooke (Romeo e Giulietta) che
interpreta Greg; Tamsin Egerton (The Look of Love; Singularity) nel
ruolo di Sally; nel ruolo della rivale in amore di Rosie, Bethany,
troviamo Suki Waterhouse (Pusher); Jamie Beamish (London Irish) nel
ruolo di Phil; l’attrice irlandese Ger Ryan (Redemption – Identità
Nascoste), interpreta la madre di Rosie Alice, mentre Lorcan
Cranitch (1916: Seachtar na Cásca) interpreta il padre Dennis.
Sulla scia di alcune delle migliori
commedie di
sempre, #ScrivimiAncora pone al
pubblico la più annosa delle questioni: può un forte legame tra un
ragazzo e una ragazza essere soltanto
amicizia?
Rosie e Alex
(Lily
Collins e
Sam Claflin sono migliori amici dall’età di 5 anni.
Crescono sognando di viaggiare per il mondo e di lasciare la
piccola cittadina in cui vivono per trasferirsi in America e
frequentare insieme l’università. Nella realtà, quando si tratta di
amore, vita e di fare le scelte giuste, i due ragazzi sono però i
peggior nemici di loro stessi. Tra un imprevisto e un’opportunità
mancata, il destino li spinge inesorabilmente in direzioni opposte,
lontani l’una dall’altro. Solo una continua corrispondenza, fatta
prima di lettere, poi di mail e sms, riesce a preservare il loro
speciale legame. Ma può un’amicizia resistere al passare degli
anni, alla distanza e a una serie infinita di relazioni disastrose,
specialmente quando si capisce che forse è qualcosa di più?
E’ uscito ieri finalmente l’atteso
#ScrivimiAncora,
il film con protagonisti
Lily Collins e
Sam Claflin che ha avuto molto successo di
pubblico all’ultimo Festiva di Roma. Oggi vi segnaliamo una nuova
clip del film in italiano, intitolata “il ballo”
Tratto dall’omonimo best-seller di
Cecelia Ahern, edito in Italia da BUR, il film è interpretato
da due dei giovani attori più amati del momento: Lily Collins, già
protagonista di Biancaneve e
del fantasy Shadowhunters, e Sam Claflin, attore
britannico che interpreta Finnick Odair nella saga campione
d’incassi Hunger Games.
Nel cast di #ScrivimiAncora
anche: Jaime Winstone (We Want Sex) nel ruolo dell’amica e
confidente di Rosie, Ruby; Christian Cooke (Romeo e Giulietta) che
interpreta Greg; Tamsin Egerton (The Look of Love; Singularity) nel
ruolo di Sally; nel ruolo della rivale in amore di Rosie, Bethany,
troviamo Suki Waterhouse (Pusher); Jamie Beamish (London Irish) nel
ruolo di Phil; l’attrice irlandese Ger Ryan (Redemption – Identità
Nascoste), interpreta la madre di Rosie Alice, mentre Lorcan
Cranitch (1916: Seachtar na Cásca) interpreta il padre Dennis.
Sulla scia di alcune delle migliori
commedie di sempre, #ScrivimiAncora pone
al pubblico la più annosa delle questioni: può un forte legame tra
un ragazzo e una ragazza essere soltanto amicizia?
Popolare film di genere
sentimentale, #ScrivimiAncora è basato
su di un omonimo romanzo, e al momento della sua uscita in sala ha
ottenuto un buon riscontro di critica e pubblico. Merito anche dei
due affiatati protagonisti, il film è in breve tempo diventato uno
dei più noti degli ultimi anni per questo genere.
Ecco 10 cose che non sai su
#ScrivimiAncora.
#ScrivimiAncora: il film
1. Ha una storia che si
estende nel tempo. Protagonisti del film sono Rosie ed
Alex, amici affiatati che passano tutto il loro tempo insieme.
Quando i genitori di lui decidono però di trasferirsi dall’Irlanda
agli Stati Uniti, lei fa di tutto per mantenere la relazione grazie
ad una fitta corrispondenza e ad un affetto costante. Con il
passare del tempo i due si rendono conto che fra loro c’è forse un
sentimento più forte di quello che immaginavano.
2. Ha due protagonisti
celebri per questo genere. Protagonisti nei ruoli di Rosie
e Alex sono gli attori Lily
Collins e Sam Claflin. La prima è
celebre per i suoi ruoli in The Blind Side (2009),
Biancaneve (2012) e Fino all’osso (2017), mentre
Claflin è divenuto celebre per i suoi ruoli in Biancaneve
e il cacciatore (2012), Io prima di
te (2016) e Resta con me (2018).
3. Claflin era la prima
scelta del regista. Per il ruolo di Alex Stewart, l’attore
era la prima scelta per il regista Christian
Ditter, il quale ha pensato a lui dopo averlo visto
recitare in Biancaneve e il cacciatore e in Hunger
Games: La ragazza di fuoco (2013).
4. Lily Collins ha usato
delle sue foto. Molte delle foto che vengono mostrate
nella camera da letto del suo personaggio nella casa dei suoi
genitori, sono delle foto di qualche anno prima appartenenti
all’attrice stessa, ritratta da sola e con i suoi amici.
#ScrivimiAncora è tratto da un
libro
5. Il film ha un arco
temporale diverso rispetto a quello del libro. Mentre nel
libro scritto da Cecelia Ahern la storia dei due
protagonisti si sviluppa in un arco temporale di 45 anni, nel film
questa è invece strutturata in soli 12 anni. Tale modifica è stata
fatta per cercare di condensare nei 102 minuti di durata del film
solo una parte degli eventi narrati nel romanzo.
#ScrivimiAncora è in
streaming
6. È possibile vedere il
film in streaming. Gli amanti del film potranno riguardare
il film sulle piattaforme streaming dove questo è presente, ovvero
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Infinity. Per
riprodurre il film basterà noleggiarlo o sottoscrivere un
abbonamento alla piattaforma di riferimento.
#ScrivimiAncora: la colonna sonora
del film
7. Il film è ricco di
canzoni d’amore. A fare da cornice ad un film d’amore non
può non esserci la giusta colonna sonora. Fanno infatti parte del
film alcuni celebri brani come Crazy in Love di
Beyoncé, Tiny Dancer di Elthon
John, Son of Sam di Elliott
Smith, I’m Confessin (That I Love You) di
Peggy Lee, e I’ll Never Fall in Love
Again di Iba e Martin
Gallop.
#ScrivimiAncora: film simili
8. Fa parte di una ricca
categoria di film sentimentali. Il film rientra in un
lungo elenco di film sentimentali tratti da celebri romanzi. Tra i
film simili a questo si annoverano infatti Le pagine della
nostra vita (2005), Dear John (2010), Ho cercato
il tuo nome (2012), La risposta è nelle stelle
(2015), e Io prima di te (2016).
#ScrivimiAncora: il trailer del
film
9. Il trailer ha attratto
numerosi spettatori. Esiste un ampio pubblico appassionato
di film sentimentali, e nello specifico di film sentimentali tratti
da romanzi. All’uscita del trailer di #ScrivimiAncora vi è stata
dunque un ottima risposta da parte degli spettatori, che hanno
fatto raggiungere al video milioni di visualizzazioni, tramutatesi
poi in presenze in sala al momento dell’uscita ufficiale del
film.
#ScrivimiAncora: le frasi più
belle del film
10. È ricco di frasi
d’amore. Come ogni film d’amore che si rispetti, anche
questo contiene numerose frasi sentimentali che i due protagonisti
si scambiano in più occasioni. Ecco alcune delle frasi più
belle.
– A volte non ti rendi conto
che la cosa migliore che ti sia mai capitata ce l’hai proprio lì,
davanti agli occhi. Ma va bene così, davvero sai. Perché ho
realizzato che non importa dove tu sia o che cosa tu stia facendo o
con chi tu sia, perché per sempre, sinceramente, profondamente,
completamente, io ti amerò. (Rosie)
– Scegliere la persona con la
quale condividere la propria esistenza è una delle decisioni più
importanti che la vita ci riserva, sempre. Perché quando è
sbagliato, tutto diventa grigio e purtroppo a volte non te ne rendi
neanche conto… Finché non ti svegli una mattina e realizzi che gli
anni sono volati via. (Rosie)
– È fantastico averti come
amica: se qualcosa nella mia vita va storto mi basta guardare la
tua e tutto si ridimensiona completamente. (Ruby)
– Farò sempre la guardia nei
tuoi sogni. Non importa quanto strani e bizzarri possano
essere. (Rosie)
È stato presentato alla Festa del Cinema di
Roma, nella sezione Riflessi, il documentario
Treno di Parole, documentario diretto
da Silvio
Soldini e dedicato alla figura di
Raffaello Baldini,
poeta romagnolo apprezzato dalla critica ma sconosciuto ai più. Il
documentario si avvale del contributo dell’attore Ivano Marescotti, che per anni ha
recitato in teatro le poesie di Baldini.
“Abbiamo lavorato tantissimo a
questo progetto. – dichiara Martina Biondi,
che insieme al regista ha sviluppato l’idea del film – Volevo
esportare Baldini dalla sua zona d’origine, nel quale era confinato
per via dell’uso del dialetto. Nessuno lo conosceva, e lo scopo era
proprio quello di far entrare quanta più gente possibile in
contatto con le sue opere. Ho scelto di affidarlo a Silvio perché
anche lui è dotato di un linguaggio poetico.”
Il film attinge ad una grande
varietà di materiale lasciato dal poeta: le registrazioni delle
poesie lette dalla sua stessa voce, i filmini in 8mm da lui girati
negli anni ’60 e ’70, fotografie, appunti e interviste radiofoniche
e televisive. Attraverso questi elementi Soldini restituisce lo
sguardo del poeta, da cui emergono i grandi temi umani, dalla
solitudine all’amore, dalla morte al perdono.
“Baldini è un autore in grado di
avere ancora molta presa sui giovani. – esclama Soldini –
Mi sembra ci sia un vero e proprio seguito. La sua è una poesia
della realtà, dai temi profondi, universali e attuali.”
In questo film, gli autori cercano
di capire l’uomo Baldini anche attraverso i racconti di chi lo ha
conosciuto. Prende a tal proposito la parola Ivano
Marescotti, che fu amico stretto di Baldini e dal quale
riuscì a farsi comporre quattro testi teatrali. “La mia
identità di attore si divide tra il cinema e il teatro, ma in
entrambi la figura di Baldini è per me fondamentale. Dalla
lettura delle sue poesie e dei suoi monologhi teatrali ho appreso
molto per la mia formazione di attore.”
“Le sue poesie sono storie,
molto cinematografiche per di più. – continua Marescotti –
Aveva una grande capacità di comunicare non solo tramite l’uso
del dialetto, ma anche tramite delle immagini molto efficaci e
d’impatto. In ogni sua poesia c’è del tragico, ma per noi romagnoli
la tragedia è sempre accompagnata da un velata comicità.”
Soldini conclude con una propria
riflessione sul film, sottolineando l’importanza della diffusione
delle opere di Baldini. “Mi preoccupava l’idea di fare un film
su qualcuno che non c’è più. Per i miei precedenti documentari
ero abituato a seguire attivamente le persone su cui si basava il
film. La mia fortuna per questo progetto è stata quella di aver
trovato dell’ottimo materiale da cui poter partire. Questo film
vuol fare rivivere la realtà di un poeta attraverso il suo sguardo
sul mondo. Credo che la cosa più bella che questo film offre sia
proprio la possibilità di essere presi per mano dallo stesso
Baldini, che ci racconta del suo mondo, dei i suoi personaggi, e
delle sue storie.”
Thomas Vinterberg,
uno dei padri del movimento cinematografico Dogma 95, presenta il suo nuovo
film alla Festa del Cinema di Roma
2018. Intitolato Kursk, il
film è l’adattamento cinematografico del libro A Time
to Die, di Robert Moore, basato sull’incidente del
sottomarino K-141 Kursk, avvenuto il 12 agosto del 2000. In
conferenza stampa, il regista racconta della genesi del film, e del
perché per lui è così importante raccontare questo tipo di
storie.
“Decidere di fare un film non è
sempre una cosa razionale. – esordisce Vinterberg – Se una
storia inizia a tormentarmi, allora inizio a pensare a che
contributo potrei darvi. Ho deciso di fare questo film perché molti
dei temi che più mi stanno a cuore ricorrono in questa storia. La
storia di una famiglia, il disperato tentativo di sopravvivenza, la
lotta di un uomo contro la burocrazia, e anche i sentimenti di
indignazione, amore, dolore, perdita. Sono ossessionato da tutto
ciò.”
Viene naturale chiedersi quanto di
ciò che vediamo nel film sia realmente accaduto e quanto invece sia
frutto di una drammatizzazione cinematografica. Il regista ha la
risposta pronta a riguardo e ci tiene a specificare che “questo
film parla in primo luogo di umanità, non volevo si trasformasse in
un atto di accusa. Secondariamente, è un accordo tra la finzione e
la verità storica. Molta della verità rimane sul fondo del mare con
il sottomarino. Abbiamo ricostruito quanto più fedelmente ciò che
si sa, e gli attori sono stati sottoposti ad uno studio tecnico al
fine di perseguire la realtà. Tuttavia si tratta di un film, e
quindi naturalmente abbiamo aggiunto elementi di finzione. C’è
sempre un equilibrio tra i due elementi.”
Vedendo un film come
Kursk ci si sorprende dell’evoluzione
stilistica assunta dal regista rispetto ai suoi primi film.
Chiamato a rispondere a riguardo, Vinterberg si sofferma a parlare
del celebre movimento fondato insieme al regista Lars Von
Trier.
“Questo film è ovviamente
lontano da Dogma 95. All’epoca cercavamo la verità nel cinema,
cercavamo di trovare l’essenza più nuda del cinema. Volevamo
rivoltarci contro il suo aspetto più conservatore. Ma con il tempo
anche questa volontà ha iniziato a diventare corrotta, e abbiamo
finito con l’abbandonare quelle idee in cerca di nuove forme
espressive. Ad ogni modo, se c’è un filo tematico che accomuna
tutti i miei film è il valore dell’umanità.”
Tra i temi centrali del film, c’è
quello del nucleo famigliare, ricorrente in gran parte della
filmografia dell’autore danese. “Sono attratto dai rituali e
dalla claustrofobia del nucleo famigliare. Stare su un set è un po’
la stessa cosa, si condivide tutto, si è nudi davanti agli altri.
Finito il film, si scioglie anche il nucleo famigliare, ed io non
riesco mai ad abituarmi a questo scioglimento. Ecco è per questo
che ne sono ossessionato.”
“Cercavo un punto di vista dal
quale raccontare, e analizzare, questa storia, e l’ho trovato in
quello dei bambini. – continua poi il regista, analizzando
altre peculiarità del film – Il loro è un punto di vista non
corrotto su un mondo corrotto. Questa storia mi provoca rabbia, e
mi provoca rabbia la mancanza d’umanità. Il bambino attraverso cui
guardiamo la storia è una rivalsa della forza dell’umanità e del
futuro. Io cerco sempre di tornare alla purezza dell’umanità, e dei
miei personaggi.”
A conclusione dell’incontro,
Vinterberg sembra voler lanciare un monito ai registi di tutto il
mondo, esortandoli a raccontare sempre più temi considerati tabù.
“E’ obbligo dei cineasti di parlare di questi argomenti,
indagarli. Personalmente volevo mostrare cosa avviene quando
l’umanità viene schiacciata dal potere fine a sé stesso. Spero che
storie di questo tipo possano aiutarci a riflettere.”
Appuntamenti imperdibili della
sesta giornata di Festa del Cinema di Roma 2018 sono Noi siamo
Afterhours, docufilm sulla band italiana,
e Thierry Frémaux, il direttore
artistico del Festival
di Cannes, che sarà insolito ospite di un Incontro
ravvicinato con il pubblico.
Alle ore 22 si terrà Noi
siamo Afterhours, docufilm in cui il regista
Giorgio Testi, prendendo spunto dal concerto sold
out al Forum di Assago del 10 aprile scorso, racconta i trent’anni
di storia della band guidata da Manuel Agnelli, dagli esordi in
inglese alle tournée internazionali, dai cambi di formazione fino
alla line up attuale. Le immagini del concerto si alternano a
quelle del passato in un racconto affidato all’io narrante di
Manuel Agnelli che conduce lo spettatore in un viaggio intimo
attraverso la musica di una band entrata nella storia del rock
italiano. Alla proiezione per il pubblico sarà presente la band
che, a seguire, sarà protagonista di un breve showcase
elettroacustico.
Thierry Frémaux
Thierry Frémaux,
dal 1997 Direttore Generale dell’Istituto Lumière di Lione, dal
2001 ai vertici del Festival di Cannes prima come Direttore
Artistico e poi come Delegato Generale, sarà protagonista di un
Incontro Ravvicinato che si terrà in Teatro Studio Gianni Borgna
Sala Siae alle ore 17.30.
In qualità di organizzatore di una
delle più prestigiose rassegne cinematografiche, Frémaux ha saputo
coniugare le due anime del cinema, quella commerciale e quella
artistica. Una vita passata a visionare più di mille film all’anno,
a cercare e selezionare opere in giro per il mondo, a convincere
attori, registi e artisti a far parte delle giurie. Di questa vita
ha raccontato nell’autobiografia “Sélection officielle”, pubblicata
nel 2017 in Francia dall’editore Grasset: seicento pagine di
ricordi e aneddoti su imprevisti, conversazioni e soluzioni
diplomatiche per le situazioni più complicate.
Di recente, Frémaux ha fatto
parlare di sé per le scelte rigorose e, in alcuni casi
controcorrente, attuate in occasione dell’ultima edizione della
kermesse. L’incontro tra Frémaux e il pubblico della Festa del
Cinema sarà l’occasione per discutere l’attuale significato dei
festival cinematografici e la loro possibile evoluzione.
La Selezione
Ufficiale della Festa del Cinema di Roma
2018 ospiterà, sabato 20 ottobre, alle ore 22 (sala
Sinopoli) la proiezione di The Old Man & the Gun
di David Lowery, addio di Robert
Redford alla carriera di attore: il film è ispirato alla
storia vera di Forrest Tucker, un uomo che ha trascorso la sua vita
tra rapine in banca ed evasioni dal carcere.
81 anni compiuti, Robert Redford ha
cominciato la sua carriera nel 1959 a Broadway, passando l’anno
successivo in tv e poi al cinema, nel ’62, in Caccia di
Guerra, con Sydney Pollack. Tra le sue
attività di maggiore prestigio è successo, c’è la fondazione del
Sundance Institute che organizza
ogni anno il Sundance Film Festival.
In The Old Man & the
Gun, Redford è diretto da David Lowery, e
recita al fianco di Casey Affleck, Sissy Spacek, Danny
Glover e Tom Waits.
Il programma della Selezione
Ufficiale della Festa del cinema di Roma, nella giornata di
mercoledì 24 ottobre, ospiterà altri tre film.
Steve Coogan e John C.
Reilly sono i protagonisti di Stan & Ollie, il
nuovo film di Jon S. Baird che verrà presentato in Sala Petrassi
alle ore 20.30. Stan Laurel e Oliver Hardy, alias Stanlio e Ollio,
i due comici più amati al mondo, partono per una tournée teatrale
nell’Inghilterra del 1953. Finita l’epoca d’oro che li ha visti re
della comicità, vanno incontro a un futuro incerto. Il pubblico
delle esibizioni è tristemente esiguo, ma i due sanno ancora
divertirsi insieme, l’incanto della loro arte continua a
risplendere nelle risate degli spettatori, e così rinasce il legame
con schiere di fan adoranti. Il tour si rivela un successo, ma
Laurel e Hardy non riescono a staccarsi dall’ombra dei loro
personaggi, e fantasmi da tempo sepolti, uniti alla delicata salute
di Oliver, minacciano il loro sodalizio. I due, vicini al loro
canto del cigno, riscopriranno l’importanza della loro
amicizia.
Green Book di Peter
Farrelly sarà invece proiettato in Sala Sinopoli alle ore 22. Sullo
sfondo della New York degli anni ’60, Tony Lip (Viggo Mortensen) è
un ex rinomato buttafuori che finisce a fare l’autista di Don
Shirley, giovane pianista afro-americano. Lip deve accompagnare il
pianista prodigio in un lungo tour nel profondo sud degli Stati
Uniti. Dopo alcune prime difficoltà, il viaggio nelle regioni
razziste degli Stati Uniti porta i due a stringere una forte e
straordinaria amicizia.
L’ultimo film della Selezione
Ufficiale presentato nella giornata sarà Hermanos di Pablo
Gonzaléz. La proiezione, che si terrà in Teatro Studio Gianni
Borgna Sala Siae alle ore 21.30, sarà preceduta da uno dei corti
finalisti di “Cuori al buio”. Il protagonista di Hermanos
è Federico Fierro che, dopo aver scontato una pena di sette anni
per complicità in una rapina finita male, torna nella sua città
natale in cerca di redenzione, dove il tempo sembra essersi
fermato: sua madre gli vuole ancora bene, suo padre continua a non
fidarsi di lui, il fratello Ramiro è sempre coinvolto in affari
loschi. Federico cerca di tornare a una vita normale trovando
lavoro in una miniera, ma presto resta invischiato in una questione
di debiti tra Ramiro e uno spietato criminale locale. Mentre
lottano contro il tempo per pagare i debiti a tutti i costi e
salvare se stessi e la loro famiglia dal destino crudele che li
perseguita, i due fratelli finiscono in una spirale di violenza e
caos.
Statuaria è la prima parole che
sale alle labbra di fronte a Sigourney Weaver,
attrice simbolica per un pubblico vastissimo, che ha recitato in
film divenuti culto e che, in occasione della Festa del
Cinema di Roma 2018, ha avuto la possibilità di incontrare
il pubblico dell’Auditorium e di raccontare la sua vita di
cinema.
Uno dei punti più importanti della
sua carriera è stato senza dubbio Ghostbusters, un
successo travolgente e un film che ha ancora oggi un seguito
appassionato. Una commedia di fantasia, e dal punto di vista della
scrittura un gioiello di genere.
“La commedia è poco apprezzata
da chi fa cinema ad alto livello. E per me è un mistero, perché
penso che sia molto più difficile da scrivere, dirigere, e anche da
recitare. Credo però che sia la comunità cinematografica che vuole
farsi prendere più sul serio in quanto forma d’arte.”
Senza mai tirarsi indietro davanti
a sfide particolari o complicate, Weaver ha anche interpretato
personaggi reali, come la scienziata Dian Fossey: “Avevo alcune
perplessità, non volevo rischiare di mancare di rispetto a una
figura tanto importante, ma poi ho accettato. È stata un’esperienza
grandiosa: sia il fatto di lavorare in Africa, sia aver fatto parte
del team di Dian Fossey. E sono stata felicissima di passare del
tempo con i gorilla: è una sensazione splendida, sono animali
incredibilmente umani.”
La fantascienza nella carriera di Sigourney
Weaver
Il suo nome è indissolubilmente
legato alla fantascienza, che dal suo esordio con Alien, al film di
maggior successo nella storia del cinema, Avatar, l’ha sempre accompagnata
con costanza, almeno nell’immaginario dei suoi fan: “Sono
sempre stata interessata soprattutto alle storie, più che ai
generi. La fantascienza oggi è un genere molto sofisticato, che
affronta le grandi domande su noi stessi, fa parte del canone
letterario americano. Ma non ho programmato la mia carriera intorno
alla fantascienza, volevo semplicemente essere un’attrice di
teatro. Il teatro è un eccellente rodaggio per qualunque tipo di
attori, ti rende più sicuro e fiducioso. Ma è anche vero che i
critici dovrebbero cambiare atteggiamento verso il genere sci-fi e
non limitarsi solo a parlare degli effetti speciali: in questi film
c’è moltissimo altro!”
Nella sua versatile carriera,
Sigourney Weaver non ha mai temuto ruoli
difficili, come dimostra La morte e la fanciulla, film magnifico,
diretto da Roman Polanski:
“Lavorare con Roman è stata una grande esperienza, abbiamo
girato il film in ordine cronologico e senza usare storyboard. Era
un progetto molto personale per Roman, che modificò molto il testo
del dramma teatrale. Lui è stato vittima in Polonia, è stato
carnefice, è stato un padre che ha perso tutto, era ovvio che
volesse dare alla storia una sua impronta. Sul set del film mi
diceva esattamente cosa fare; talvolta non mi trovavo a mio agio,
ma alla fine mi rendevo conto che aveva sempre ragione lui! Quando
abbiamo fatto le prime prove di lettura, ha letto lui tutte le
parti. È una cosa unica, non lo fa nessuno, è una cosa insolita per
una produzione americana, ma è anche vero che Roman è un bravissimo
attore.”
Sigourney Weaver e l’esordio con
Alien
La carriera di Sigourney
Weaver è cominciata però con uno dei più grandi film della
storia del cinema. Come avrebbe potuto immaginarselo? “Ridley
Scott all’epoca era al suo secondo lavoro e io al mio primo ruolo
importante, per entrambi è stato una sorta di ‘battesimo’. Ci
faceva improvvisare, in modo che non fossimo mai sicuri di cosa
sarebbe successo un secondo dopo l’altro; ricordo che dopo aver
girato una scena con Ian Holm, lui entrò nel set dell’astronave e
mi spiegò come farla come voleva lui, sbattendo il povero Ian
contro una parete. La cosa bella però è stata che non ho mai dovuto
interagire con elementi inesistenti. Sul set l’alieno era
interpretato da un attore molto alto, che sembrava venire da un
altro pianeta. Quando metteva il costume era insieme bellissimo e
terrificante. Durante le riprese, dovevo sempre confrontarmi con
questa ‘entità’, ma non sapevo mai da dove sarebbe spuntato. Ho
amato girare quel film e anche recitare in abiti sporchi, fra un
ciak e l’altro potevo fare quello che volevo! In seguito ho
cambiato generi, finché James Cameron non mi ha riportato alla
fantascienza.”
Trai tanti registi che hanno
attraversato la sua carriera, Sigourney Weaver
conserva un ricordo molto prezioso di Ang Lee, che
l’ha diretta in Tempesta di Ghiaccio e che ha
realizzato anche il film che secondo lei racconta la più grande
storia d’amore di sempre: I Segreti di Brokeback
Mountain. “Mi trovo molto bene a lavorare con Jame
Cameron, ovviamente. Ma quello che mi ha sorpreso davvero è stato
Ang Lee: quando mi ha diretto in Tempesta di ghiaccio quasi non
avevamo bisogno di parlare, ci bastava scambiarci uno sguardo per
capirci alla perfezione. E Brokeback Mountain è una delle più
grandi storie d’amore di sempre!”
Volto iconico del cinema, donna
bellissima, spirito vivace, Sigourney Weaver è
stata l’ospite d’onore alla Festa del Cinema di
Roma nella serata di mercoledì 24. L’attrice ha incontrato il pubblico
di fan e ad accompagnarla, sul tappeto rosso dell’Auditorium,
c’erano ovviamente gli Acchiappafantasmi, una compagine di fan
perfettamente mascherati, a omaggiare uno dei tanti film di culto
in cui ha recitato Sigourney.
Nel programma degli
Incontri Ravvicinati, la Festa del Cinema ospiterà
la grande attrice newyorkese Sigourney Weaver (ore
18.30 Sala Petrassi. Grazie a una miscela di talento e doti
attoriali che l’hanno resa una delle interpreti più versatili del
cinema contemporaneo, Weaver ha affrontato ruoli e generi
profondamente diversi, dalla fantascienza al thriller, dalla
commedia al cinema di impegno civile. Straordinaria la lista dei
registi che l’hanno scelta come protagonista dei loro film, da
Ridley Scott a Ivan Reitman, da Mike Nichols ad Ang Lee, da Roman
Polanski a David Fincher e James Cameron. Memorabili le sue
interpretazioni nella saghe di “Alien” e di “Ghostbusters”,
in Gorilla nella nebbia e Una donna in
carriera (che le sono valsi il Golden Globe),
ne La morte e la fanciulla fino
ad Avatar, film di maggior incasso della storia del
cinema.
La tredicesima edizione della
Festa del Cinema di Roma ospita il ritorno sul
grande schermo di Lisbeth Salander, figura di
culto e personaggio principale dell’acclamata serie di libri
“Millennium” creata da Stieg Larsson: domani,
mercoledì 24 ottobre alle ore 19.30 presso la Sala
Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, si terrà l’anteprima
mondiale di The Girl in the Spider’s Web (Millennium:
Quello che non uccide) di Fede Álvarez, primo adattamento del
recente bestseller mondiale scritto da David Lagercrantz. La
vincitrice del Golden Globe, Claire Foy, protagonista della serie
The Crown, interpreterà l’iconica hacker sotto la
direzione del regista che ha firmato il thriller Man in the
Dark: nel cast, nel ruolo del giornalista Mikael Blomkvist,
l’attore svedese Sverrir Gudnason (Borg McEnroe), e nei
panni di Camilla, la sorella di Lisbeth scomparsa da tempo,
l’attrice olandese Sylvia Hoeks (Blade Runner 2049).
Il 27 ottobre viene presentata alla
Festa del Cinema di
Roma la versione restaurata di Italiani
brava gente, film diretto da Giuseppe De Santis
(Riso Amaro, Non c’è pace tra
gli ulivi) nel 1965. La proiezione avverrà alla
presenza di Raffaele Pisu, unico protagonista
maschile ancora vivente, e della vedova del regista,
Giordana Miletic De Santis.
Italiani brava
gente è un grande film epico e spettacolare, che si
inserisce nella tradizione del cinema sovietico sulla grande guerra
patriottica. De Santis racconta l’odissea di alcuni soldati
italiani durante la campagna di Russia e il loro rapporto,
conflittuale ma a tratti anche solidale, con l’Armata Rossa e
soprattutto con la popolazione sovietica.
Il restauro è stato finanziato dalla
Genoma Films e realizzato dal Centro
Sperimentale di Cinematografia. Ciò è stato possibile
anche grazie al contributo di Ebano Spa, della
Banca Popolare di Fondi e alla preziosa consulenza
dell’Associazione Giuseppe De Santis.
La Cineteca Nazionale ha operato
partendo dai negativi originali 35mm e dalla colonna sonora, messi
a disposizione dalla Galatea e con la collaborazione di
Intramovies. La versione che verrà presentata alla Festa del Cinema
è tratta direttamente dal negativo originale.
“Da tempo era mio desiderio
riuscire a far restaurare questo film, – dichiara
Paolo Rossi Pisu della Genoma Films – non solo
come omaggio a mio padre, ma come tributo al valore del film nel
panorama della nostra tradizione cinematografica.”
Grande protagonista della conferenza
stampa è proprio l’attore Raffaele Pisu, che
racconta alcuni aneddoti riguardati la lavorazione del film,
descritta come “estremamente faticosa”. L’attore ricorda
del suo coinvolgimento al progetto, voluto fortemente da
Giuseppe De Santis, che credeva nelle sue
potenzialità drammatiche.
“Ho pianto quando lessi il
copione di questo film. – esclama Pisu – Ho accetto quella
parte perché mi riconoscevo terribilmente tanto nel protagonista e
volevo dare voce e corpo alla sua umanità.”
Pisu ricorda inoltre l’esperienza di
lavorare a stretto contatto con De Santis, descrivendolo come
“tecnicamente ineccepibile, ma forse gli mancava il cuore.
Giuseppe era crudo nelle sue rappresentazioni, voleva mostrare il
volto della disumanità e non concedeva dolcezze. Ma questo perché
era un professionista, e il mio rapporto con lui è sempre stato di
grande amicizia. Sono onorato di aver lavorato con lui ad un film
tanto importante.”
All’attore viene chiesta poi una
riflessione sulla società italiana odierna, e se egli consideri
ancora gli italiani “brava gente”. “Io penso di sì. –
risponde Pisu – Ci sono ancora tanti valori e tanti giovani
meritevoli, solo che non vengono aiutati. Non gli viene insegnato
nulla, e la colpa è nostra. La televisione di oggi, ad esempio, è
prevalentemente spazzatura, non si produce più cultura. E vorrei
poter essere ancora più duro di così a riguardo.”
A conclusione della conferenza
stampa viene infine annunciato ufficialmente il progetto del Museo
del Neorealismo Cinematografico nella città di Fondi, luogo di
nascita di Giuseppe De Santis. La struttura ha ottenuto nel giugno
di quest’anno la delibera regionale, con i sopralluoghi attualmente
in corso e i lavori previsti per i primi mesi del 2019. Il museo
sarà dotato di tutte le avanguardie museali, per attrarre un
pubblico di ogni età, e l’inaugurazione è prevista nell’arco di un
paio d’anni.
Tornando a parlare del film, Paolo
Rossi Pisu dichiara che la Genoma Films sta tentando una
distribuzione cinematografica e televisiva, e possibilmente anche
una distribuzione in home video. In attesa di ciò il film verrà
proiettato il 2 dicembre a Fondi, nell’Auditorium della Banca
Popolare, alla presenza di Raffaele Pisu.
Proprio quest’ultimo decide di
chiudere con una preghiera: “ricordate sempre quelle persone
che con le scarpe rotte hanno combattuto per il nostro paese e
hanno scritto la storia. I nostri soldati erano degli eroi, e
vorrei rendere loro un sentito omaggio.”
Notti
Magiche di Paolo Virzì è il film di chiusura della
tredicesima edizione della Festa del Cinema di
Roma: il nuovo lavoro del regista livornese sarà
presentato domani, sabato 27 ottobre, alle ore 19 presso la Sala
Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Considerato
uno dei maggiori eredi della tradizione della commedia
all’italiana, autore di una serie di successi fra i quali Ovosodo,
Il capitale umano, La prima cosa bella, Tutta la vita davanti, La
pazza gioia, The Leisure Seeker, Virzì ambienta il suo nuovo lavoro
a Roma nel 1990 sullo sfondo dell’estate dei mondiali di calcio.
Nella notte in cui la Nazionale viene eliminata ai rigori
dall’Argentina, un noto produttore cinematografico viene trovato
morto nelle acque del Tevere. I principali sospettati dell’omicidio
sono tre giovani aspiranti sceneggiatori, chiamati a ripercorrere
la loro versione al Comando dei Carabinieri. Notti magiche è il
racconto della loro avventura trepidante nello splendore e nelle
miserie dell’ultima stagione gloriosa del cinema italiano.
Alle ore 22, la Sala Sinopoli
ospiterà il primo film italiano in programma nella Selezione
Ufficiale, Il vizio della speranza di
Edoardo De Angelis. Il regista – che torna dietro
la macchina da presa dopo il successo di Indivisibili,
premiato con sei David di Donatello e altrettanti Nastri d’Argento
– firma una storia di vendetta e riconciliazione che ha come sfondo
il fiume Volturno e le terre che lo circondano.
La protagonista è Maria,
interpretata da Pina Turco (Gomorra – La
serie), la cui esistenza scorre, senza sogni né
desideri, a prendersi cura della madre e al servizio di una madame
ingioiellata. Insieme al suo pitbull dagli occhi coraggiosi, Maria
traghetta sul fiume donne incinte, in quello che sembra un
purgatorio senza fine. È proprio a questa donna che la speranza, un
giorno, tornerà a far visita, nella sua forma più ancestrale e
potente, miracolosa come la vita stessa. Nel cast, al fianco di
Pina Turco, ci sono anche Massimiliano
Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio, Marcello
Romolo. Le musiche sono firmate, come già in
Indivisibili, dal musicista napoletano Enzo Avitabile.
Il vizio della speranza, la trama
Lungo il fiume scorre il tempo di
Maria, il cappuccio sulla testa e il passo risoluto. Un’esistenza
trascorsa un giorno alla volta, senza sogni né desideri, a
prendersi cura di sua madre e al servizio di una madame
ingioiellata. Insieme al suo pitbull dagli occhi coraggiosi Maria
traghetta sul fiume donne incinte, in quello che sembra un
purgatorio senza fine. E’ proprio a questa donna che la speranza un
giorno tornerà a far visita, nella sua forma più ancestrale e
potente, miracolosa come la vita stessa. Perché restare umani è da
sempre la più grande delle rivoluzioni.
Si è svolta nell’ambito della
Festa del Cinema di Roma la premiere mondiale di
Millennium – Quello che non uccide, il nuovo film
diretto da Fede Alvarez e basato sul quarto
romanzo postumo di Millennium, l’opera letteraria di Stieg
Larsson.
In occasione dell’importante
serata, hanno sfilato sul tappeto rosso
dell’Auditorium Sverrir Gudnason, Sylvia Hoeks, Claire
Foy, Fede Alvarez, Synnove Macody Lund e Andreja
Pejic. Ecco le Foto di Aurora Leone per Cinefilos.it
Giornata ricca di ospiti
internazionali e italiani, quella di sabato 20 ottobre alla
Festa del Cinema di Roma 2018. Protagonista di un
incontro ravvicinato con il pubblico è stata Isabelle
Huppert, premiata da Toni Servillo con il
riconoscimento alla Carriera.
Con lei ha sfilato sul tappeto rosso dell’Auditorium anche
Fabio Rovazzi, che, notizia di poche ore fa,
presterà la voce a un personaggio secondario di
Ralph Spacca Internet, della Pixar. Infine, la
parata si è conclusa con il documentarista premio Oscar
Michael Moore, che ha presentato alla
Festa Fahrenheit 11/9, il suo ultimo film
sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti che hanno visto
trionfare Donald Trump.