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The Finest Hours: nuovo poster del film con Chris Pine

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The Finest Hours: nuovo poster del film con Chris Pine

Nuovo poster online per The Finest Hours, thriller d’azione della Disney.

finest hourIspirato ad una storia vera, il film racconta la straordinaria avventura di uno dei più grandi salvataggi nella storia della Guardia Costiera. Il 18 febbraio 1952, violente sferzate di vento che colpiscono il New England e varie città lungo la costa orientale, coinvolgono numerose imbarcazioni nel loro percorso mortale. Tra queste, una petroliera diretta a Boston, che viene letteralmente spezzata a metà, intrappolando più di 30 marinai all’interno della sua poppa in affondamento. L’ufficiale più anziano a bordo Ray Sybert (Casey Affleck) si rende conto ben presto che spetta a lui prendere in carico l’equipaggio spaventato e ispirare gli uomini a mettere da parte le loro differenze e lavorare insieme per superare una delle peggiori tempeste che abbia mai colpito la East Coast. Nel frattempo, il maresciallo della guardia costiera Daniel Cluff (Eric Bana) ordina un’ardita operazione di salvataggio. Quattro uomini, guidati dal capitano Bernie Webber (Chris Pine), si troveranno a dover fronteggiare, con una scialuppa di salvataggio di legno mal equipaggiata, temperature fredde, onde alte 60 piedi e uragani.

La regia del film è di Craig Gillespie (Million Dollar Arm). Nel cast, Chris Pine, Casey Affleck, Ben Foster, Holliday Grainger, John Ortiz ed Eric Bana. Presentato in Digital 3D e IMAX 3D, il film trasporterà il pubblico nel cuore dell’azione, in una sorta di esperienza cinematografica in scala epica.

Fonte: comingsoon.net

The Final Girls: primo trailer con Taissa Farmiga e Adam DeVine

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The Final Girls: primo trailer con Taissa Farmiga e Adam DeVine

È online il primo trailer di The Final Girls, commedia horror in stile anni Ottanta. In The Final Girls, Max (Taissa Farmiga) e i suoi amici assistono alla proiezione di “Camp Bloodbath”, film horror di culto anni ’80 interpretato dalla madre di Max, ma durante la proiezione finiscono accidentalmente sullo schermo, rimanendo intrappolati dentro il film.

Ecco il trailer:

Il film diretto da Todd Strauss-Schulson è stato presentato al SXSW Film Festival e probabilmente arriverà nelle sale americane nel periodo di Halloween. Tra i protagonisti ci sono Malin Akerman, Alexander Ludwig, Alia Shawkat, Thomas Middleditch e Adam DeVine.

Fonte: Gamesradar

The Final Destination 3D: trama, cast e curiosità sul film horror

Nel 2000 al cinema esce il film Final Destination, primo capitolo di una pentalogia che si è imposta come un cult sia per le sue tematiche, legate alla predestinazione e all’inevitabilità della morte, quanto per diverse sequenze entrate nell’immaginario collettivo. Diretto da James Wong, noto anche come regista della serie X-Files, il film ha conquistato da subito un grande seguito di fan, che hanno reso tale pellicola sempre più celebre nel corso degli anni. Dopo i primi due sequel, nel 2009 è poi arrivato al cinema The Final Destination 3D (qui la recensione), diretto stavolta da David R. Ellis, il quale aveva già firmato la regia del secondo capitolo.

Dopo il successo di Final Destination 3, per questo nuovo titolo della serie si decise di puntare sulla tecnologia del 3D, in quel momento particolarmente diffusa e in voga. Per il regista e i produttori, però, questa avrebbe dovuto significativamente aggiungere qualcosa di nuovo al film e alla sua storia, non fungendo dunque da mero effetto speciale per sorprendere gli spettatori. Questa novità non impedì però al film di essere accolto in modo piuttosto freddo dalla critica. Il pubblico però premiò The Final Fantasy 3D, portandolo ad un guadagno di circa 186 milioni di dollari.

Tale successo spinse poi a dar vita ad un nuovo film, Final Destination 5, arrivato nel 2011. Questo, però, è stato concepito e realizzato come un prequel al primo capitolo della serie. Ciò rende di fatto The Final Destination 3D l’ultimo titolo secondo la cronologia degli eventi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Final Destination 3D: la trama del film

Il film ha inizio durante una corsa di auto, quando Nick O’Bannon ha una terribile visione: per via di un incidente, quasi tutta l’arena sarà distrutta uccidendo moltissime persone, tra cui lui, la sua fidanzata Lori e i due amici Hunt e Janet. Terrorizzato che ciò possa accadere davvero, riesce a convincere i ragazzi del suo gruppo e qualche altra persona a uscire. Non appena fuori, la tragedia che Nick aveva previsto avviene davvero. Il gruppo di fortunati scampati alla morte, però, si troverà ad aver soltanto ritardato ciò che è inevitabile. Quella di Nick, infatti, è stata solo la prima di una lunga serie di visioni sul destino dei sopravvissuti di quel giorno.

Tra questi vi è Carter, un uomo che voleva rientrare in arena per salvare sua moglie, ma a cui George, la guardia, lo ha impedito. Mosso dal desiderio di vendicarsi, questi muore vittima del suo stesso piano. Il giorno seguente anche Samantha, un’altra sopravvissuta, muore a causa di un incidente quantomai impensabile e imprevedibile. A poco a poco, dunque, la morte sembra trovare il modo di andare incontro a tutti i superstiti al disastro dell’arena, nei modi più cruenti e sanguinari possibili. Per Nick e i suoi amici, dunque, ha inizio una sfida che non sembra poter essere vinta in alcun modo.

The Final Destination 3D cast

The Final Destination 3D: il cast del film

Protagonista di questo capitolo, nel ruolo di Nick O’Bannon, è l’attore Bobby Campo, divenuto celebre proprio grazie a tale film ma noto anche per aver interpretato Seth Branson nella serie tv Scream. Accanto a lui, nel ruolo della fidanzata Lori Milligan vi è invece l’attrice Shantel VanSanten, nota prevalentemente per le serie One Tree Hill, The Flash e Shooter. Gli amici di Nick, Hunt e Janet, sono invece interpretati da Nick Zano e Haley Webb. Il primo è noto per il ruolo di Vince nella serie Le cose che amo di te, mentre la Webb è celebre come Jennifer Blake in Teen Wolf.

Nel ruolo di George, la guardia dell’arena dove si svolge la corsa d’auto di inizio film, vi è l’attore Mykelti Williamson, divenuto estremamente celebre per aver recitato nel ruolo di Bubba, l’amico afroamericano di Forrest Gump nell’omonimo film. Samantha Lane è invece interpretata da Krista Allen, conosciuta per serie come Baywatch, Il tempo della nostra vita e A proposito di Brian. Per questo stesso ruolo si era proposta anche l’attrice Ashley Tisdale, senza però riuscire ad ottenerlo. Infine, Carter Daniels è interpretato da Justin Welborn.

The Final Destination 3D: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Final Destination 3D è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 27 maggio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

The final destination 3D – recensione

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The final destination 3D – recensione

In un periodo dove sbucano come funghi trilogie, remake e prequel, non poteva mancare un nuovo pargolo come Final Destination 3D, ultimo capitolo dell’omonima serie sulla morte composta ad oggi da ben quattro pellicole.

C’era quindi bisogno di questa nuova pellicola? E’ fuori di dubbio che il primo Final Destination avesse già detto tutto (risultando anche piuttosto gradevole e ben fatto), detto ciò , l’ultimo arrivato arriva trainato dal carrozzone sfavillante degli effetti 3d, qui usati per la prima volta ed in modo massiccio.

I personaggi cambiano ma la storia ricalca fedelmente quelle passate: Nick O’Bannon (Bobby Campo) ha una visione mentre assiste ad una gara automobilistica, di lì a pochi minuti ci sarà un incidente che ucciderà molti spettatori tra cui lui, la sua ragazza Lori (Shantel van Santen) e una coppia di amici; Hunt (Nick Zano) e Janet (Haley Webb).

The final destination 3D – recensione

Nick riesce appena in tempo e con difficoltà a portare fuori dall’autodromo i suoi compagni, che nello stadio si conferma la sua tragica visione. Dopo alcune morti sospette, Nick si convince che tutti coloro che sono scampati all’incidente, siano destinati comunque a morire seguendo l’ordine cronologico con cui perivano nella sua visione.

L’unico modo per salvare lui ed i suoi amici è quello di “spezzare” la catena salvando la vita ad almeno una persona destinata a morire prima di loro, Nick avrà ogni volta una visione che gli darà alcuni indizi sul modo in cui sarà colpita la prossima vittima.

Come marchio di fabbrica della serie non mancano momenti di puro splatter, così come sono sempre presenti le morti più assurde ed il salvataggi all’ultimo istante, ciò nonostante la pellicola soprattutto per chi ha già visto i precedenti Final Destination sa di trito e ritrito lontano un miglio. I personaggi sono tutti preconfezionati, dal classico spavaldo che se ne infischia del pericolo a Nick ragazzo coraggioso dal cuore d’oro (pure troppo); alla fine il divertimento si riduce esclusivamente nel capire in quale modo bislacco sopraggiungerà la morte dello sfortunato di turno.

E se questo poteva bastare nel primo film della serie nel trasmettere un po’ di pathos, giunti ormai alla quarta “riedizione”, si fa una fatica tremenda a trovare un motivo valido per vederlo sino alla fine. Il prodotto (perché di questo si tratta) è confezionato per gli adolescenti in vena di emozioni facili, con attori bellocci e inquadrature che esaltano le curve delle bellone di turno e non bastano purtroppo dei buoni (e tamarrissimi) effetti 3d a rendere Final Destination 3D un horror che sarà ricordato in futuro.

The Final Destination 3D

The Final Destination 3D

In un periodo dove sbucano come funghi trilogie, remake e prequel, non poteva mancare un nuovo pargolo come The Final Destination 3D, ultimo capitolo dell’omonima serie sulla morte composta ad oggi da ben quattro pellicole. C’era quindi bisogno di questa nuova pellicola?

E’ fuori di dubbio che il primo Final Destination avesse già detto tutto (risultando anche piuttosto gradevole e ben fatto), detto ciò , l’ultimo arrivato arriva trainato dal carrozzone sfavillante degli effetti 3d, qui usati per la prima volta ed in modo massiccio.

I personaggi cambiano ma la storia ricalca fedelmente quelle passate: Nick O’Bannon (Bobby Campo) ha una visione mentre assiste ad una gara automobilistica, di lì a pochi minuti ci sarà un incidente che ucciderà molti spettatori tra cui lui, la sua ragazza Lori (Shantel van Santen) e una coppia di amici; Hunt (Nick Zano) e Janet (Haley Webb).

Nick riesce appena in tempo e con difficoltà a portare fuori dall’autodromo i suoi compagni, che nello stadio si conferma la sua tragica visione. Dopo alcune morti sospette, Nick si convince che tutti coloro che sono scampati all’incidente, siano destinati comunque a morire seguendo l’ordine cronologico con cui perivano nella sua visione.

L’unico modo per salvare lui ed i suoi amici è quello di “spezzare” la catena salvando la vita ad almeno una persona destinata a morire prima di loro, Nick avrà ogni volta una visione che gli darà alcuni indizi sul modo in cui sarà colpita la prossima vittima.

Come marchio di fabbrica della serie non mancano momenti di puro splatter, così come sono sempre presenti le morti più assurde ed il salvataggi all’ultimo istante, ciò nonostante la pellicola soprattutto per chi ha già visto i precedenti Final Destination sa di trito e ritrito lontano un miglio.

I personaggi sono tutti preconfezionati, dal classico spavaldo che se ne infischia del pericolo a Nick ragazzo coraggioso dal cuore d’oro (pure troppo); alla fine il divertimento si riduce esclusivamente nel capire in quale modo bislacco sopraggiungerà la morte dello sfortunato di turno.

E se questo poteva bastare nel primo film della serie nel trasmettere un po’ di pathos, giunti ormai alla quarta “riedizione”, si fa una fatica tremenda a trovare un motivo valido per vederlo sino alla fine.

Il prodotto (perchè di questo si tratta) è confezionato per gli adolescenti in vena di emozioni facili, con attori bellocci e inquadrature che esaltano le curve delle bellone di turno e non bastano purtroppo dei buoni (e tamarrissimi) effetti 3d a rendere Final Destination 3d un horror che sarà ricordato in futuro.

The Fighters Addestramento di Vita recensione del film di Thomas Cailley

Così come la teoria degli opposti insegna, in campo amoroso i contrari sono destinati ad attrarsi. Arnaud e Madeleine hanno davvero poche cose in comune, una manciata di anni sulle spalle (venti) e un futuro incerto. Il primo è impegnato insieme al fratello nell’azienda di legnami ereditata dal padre, all’orizzonte un’estate piatta e tranquilla fatta di mare e lavoro. Benestante e viziata, invece, la seconda, tremendamente appassionata di forza fisica e profezie catastrofiche: non fa altro che attendere l’apocalisse e prepararsi ad essa, allenandosi e bramando una vita militare. Proprio una campagna di reclutamento dell’esercito francese li fa incontrare e scontrare, fra scazzottate e morsi della prima ora.

The Fighters Addestramento di Vita Nonostante le linee di trama possano far pensare a una comune commedia romantica, l’opera prima di Thomas Cailley va subito ben oltre pescando elementi da generi diversi e disparati. Spaziando dal romanzo di formazione al dramma apocalittico, Les Combattants – tradotto in italiano The Fighters Addestramento di Vita – è una finestra aperta sulla giovinezza più scanzonata, ribelle, fiera e presuntuosa, desiderosa di scontrarsi con la vita e gli eventi. Giovinezza osservata da un punto di vista decisamente moderno che rovescia il pensare comune – ormai datato – dell’uomo virile e della donna debole: Arnaud è infatti un ragazzo fragile, guidato dai sentimenti, Madeleine è al contrario fredda e statuaria, irremovibile e spesso insensibile.

The Fighters Addestramento di Vita posterIl percorso dei due protagonisti prende le sembianze di una ricerca disperata di autonomia, di libertà in senso ampio e materiale, un cammino lontanissimo dalle convenzioni, dai binari sui quali i fattori sociali ci costringono talvolta a procedere. Una conquista tanto importante richiede però sacrificio, dedizione e un pizzico di irresponsabilità, senza escludere l’onestà di riconoscere i propri limiti e accettare i fallimenti, quando per forza di cose vi si inciampa. Il giovane regista francese classe 1980 racconta tutto questo non solo tramite una sceneggiatura ben scritta (a quattro mani con Claude Le Pape) e ricca di battute taglienti, messe soprattutto in bocca al personaggio di Madeleine, anche tramite delle atmosfere quasi ‘surreali’ come intere foreste a un passo dalla civiltà, paesi fantasma e una punteggiatura filmica del tutto anarchica.

A spezzare le scene infatti nessuna partitura sinfonica a mo di tappeto, bensì musica elettronica originale a volume sfrenato. Un’ottima prova che ha conquistato pubblico e critica francese, sino alla consacrazione di tre fondamentali premi Cèsar durante l’edizione 2015: miglior attrice Adèle Haenel, nonostante la sua recitazione cantilenante e il suo fare scontroso non convinca in molti, miglior attore emergente Kévin Azaïs, che ha davvero un futuro roseo in patria e non solo, e migliore opera prima. Certamente un inizio di carriera di carattere, che fa ben sperare per il prossimo futuro.

The Fighter: trama, cast e curiosità sul film

The Fighter: trama, cast e curiosità sul film

Oggi pluricandidato all’Oscar e noto per film come Il lato positivo, American Hustle – L’apparenza inganna e Joy, il regista David O. Russell ha intrapreso una più decise scalata ai vertici di Hollywood già con il suo film del 2010 The Fighter (qui la recensione). Questo è arrivato dopo una pausa di ben sei anni dal suo precedente lungometraggio, I Heart Huckabees – Le strane coincidenze della vita. Il film in questione è un biopic dedicato a due fratelli attivi nel mondo del pugilato, una storia vera che trova qui grande forza narrativa tanto per la bravura degli interpreti quanto per la capacità di Russell di sottolineare il cuore emotivo del film.

Scritto da Paul Tamasy, Eric Johnson e Scott Silver, il film è stato ispirato dal documentario del 1995 intitolato High on Crack Street: Lost Lives in Lowell, dedicato proprio alla famiglia Eklund-Ward, della quale fanno parte i due fratellastri qui protagonisti. A dirigere il film doveva inizialmente esserci Darren Aronofsky, già distintosi nel 2008 per un film simile quale The Wrestler. Il regista preferì però rinunciare però a The Fighter per concentrarsi su Il cigno nero, lasciando dunque il posto libero a Russell. Una volta uscito in sala, il successo fu straordinario.

The Fighter guadagnò infatti circa 130 milioni di dollari a livello mondiale e ottenne sette nomination agli Oscar, tra cui miglior film e miglior regia. Ancora adesso è indicato come uno dei migliori lungometraggi di Russell, dove si evince la sua bravura nel coniugare tecnica ed emozioni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

The Fighter: la trama del film

Protagonisti del film sono Dicky Eklund, ex pugile di successo ora caduto in disgrazia, e il suo fratellastro Micky Ward, a sua volta un puglie, la cui carriera è appena agli esordi ed è gestita dalla madre Alice. Nonostante il suo impressionante gancio sinistro, Micky continua però a perdere sul ring. L’ultimo combattimento da lui affrontato finisce quasi per ammazzarlo, e a quel punto viene persuaso dalla sua ragazza, Charlene, a tentare qualcosa di estremo: dividersi dalla sua famiglia, perseguire i suoi interessi e allenarsi senza l’inquieto fratello. Così facendo Micky si ritrova ad avere l’opportunità di combattere per il titolo. Sarà però a quel punto che capirà di aver bisogno del fratello e di tutta la sua famiglia per poter vincere.

The Fighter: la storia vera dietro al film

Richard Eklund Jr. passò dall’essere un pugile amatoriale all’essere un boxeur professionista il 26 agosto del 1975. Dopo aver perso il suo incontro di debutto contro Joe DeFayette, vinse dieci incontri consecutivi e assunse il nome di Dick Eklund. Il 18 luglio del 1978 si batté contro il grande Sugar Ray Leonard uscendone però sconfitto. Eklund continuò poi a frequentare il ring fino al 1985. Nella sua carriera totalizzò 19 vittorie e, quando smise i guantoni cominciò ad allenare il suo fratellastro Micky Ward. Al momento Dicky lavora come personal trainer e allenatore di boxe nel New England e, insieme a Micky, viaggia per gli Stati Uniti facendo discorsi motivazionali agli studenti di college.

Allo stesso Dicky Eklund è stato poi dedicato il documentario High on Crack Street: Lost Lives in Lowell, che racconta il declino dell’ex puglie a causa della dipendenza da crack. Numerosi furono infatti i guai che hanno caratterizzato la vita del boxeur un tempo soprannominato L’orgoglio di Lowell. Al 2013 egli era stato arrestato circa 66 volte, nella maggior parte dei casi per possesso di droga. Quando cominciò ad allenare Micky, aveva appena scontato 5 anni di carcere per rapimento e rapina a mano armata. Infine, l’uomo fu coinvolto, nel maggio del 2006, in un omicidio avvenuto fuori da un bar. Ad oggi, però, egli sembra essersi ripulito dedicandosi unicamente all’attività di allenatore.

The Fighter storia vera

The Fighter: il cast del film

Ad interpretare il promettente pugile Micky Ward vi è l’attore Mark Wahlberg, il quale chiese di poter ottenere la parte in quanto vero amico di Ward. Per interpretare al meglio il pugile, le sue abitudini e i suoi modi di fare, Wahlberg si avvalse della presenza di Ward sul set, studiandolo in ogni sua particolarità. Per aggiungere realismo al film, Wahlberg ha inoltre rifiutato una controfigura e ha preso pugni veri durante le scene di combattimento, il che lo ha portato quasi a rompersi il naso un paio di volte. Wahlberg, inoltre, si è sottoposto a un rigoroso regime di esercizi di bodybuilding, dedicando oltre quattro anni di allenamento per ottenere un fisico muscoloso e interpretare in modo convincente Ward.

Accanto a lui, nel ruolo del problematico Dicky Eklun vi è invece Christian Bale, che proprio grazie a questa interpretazione ha vinto un Oscar come miglior attore non protagonista. Fu Walhberg a suggerire Bale, desiderando di poter lavorare con lui. Data la tossicodipendenza di Eklund, Bale ha dovuto perdere molto peso, cosa già fatta in passato per L’uomo senza sonno. Bale ha inoltre studiato la parte prendendo appunti sui manierismi di Eklund e registrando conversazioni per acquisire il caratteristico accento di Boston del personaggio. Nel film vi è poi l’attrice Amy Adams nel ruolo di Charlene Felming, fidanzata di Micky, mentre Melissa Leo è la madre dei due, Alice.

The Fighter: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Fighter grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 11 ottobre alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

The Fighter: recensione del film con Christian Bale

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The Fighter: recensione del film con Christian Bale

In The Fighter Dicky, orgoglio dell’ intera cittadina per il suo passato da pugile, è ora caduto in disgrazia. Nel frattempo, suo fratello Micky è diventato a sua volta un pugile, la sua carriera è appena agli esordi ed è gestita dalla madre Alice. Nonostante il suo impressionante gancio sinistro, Micky continua a perdere sul ring.

L’ultimo combattimento affrontato da Micky finisce quasi per ammazzarlo, e a quel punto viene persuaso dalla sua ragazza, Charlene, a tentare qualcosa di estremo: dividersi dalla sua famiglia, perseguire i suoi interessi e allenarsi senza l’inquieto fratello, prigioniero della dipendenza da crack.

Questa è la storia vera di The Fighter, film raccontato con nervosi e rapidi movimenti da David O. Russell, e interpretato da un ottimo gruppo di attori, sui quali brilla uno sfolgorante Christian Bale, emaciato e sdentato tossico con manie di protagonismo. Lui è Dicky che accompagna il fratello minore, Micky, sul ring. Ad interpretare la giovane speranza del pugilato c’è Mark Wahlberg, attore ritrovato dopo la sua bella interpretazione in The Departed di Martin Scorsese, che anche qui mette in piedi un buon personaggio con una fisicità che per natura (e cultura) gli appartiene ma che con dedizione viene messa a disposizione del ruolo.

The Fighter recensione filmThe Fighter di Russell racconta con sobrietà una storia importante e potente, interessante soprattutto nella misura in cui è tratta da una storia vera e mostra la difficoltà umana laddove l’ambiente fa di tutto per far affogare l’individuo. Proprio la realtà di Lowell, la cittadina di origine dei nostri protagonisti, è lo sfondo socio-culturale all’interno del quale su muovono i giovani, le donne e i bambini che rischiano di affogare nel grande degrado che li circonda. Micky diventerà ciò che per un periodo è stato il fratello maggiore, una speranza, un orgoglio comune, un’immagine che possa in qualche modo risollevare le aspettative di quelli che nascono e crescono in quel luogo. David O. Russell come già detto non si dilunga nei drammi personali, analizza, racconta e si limita a mostrare i personaggi, le dinamiche familiari claustrofobiche e la realtà in cui questi sono incastonati.

Quello che David O. Russell racconta davvero bene invece sono gli incontri, rapidi, dinamici, ci accompagna a colpire la mascella del pugile insieme alla telecamera, ci fa combattere e ci fa vincere insieme ai personaggi. Ma il film si distingue per i fighters, i veri combattenti, questi due attori così diversi, ma che si amalgamano così bene: da un lato c’è il solido Christian Bale, mimetico fino all’inverosimile, sfodera un’interpretazione magistrale e dolente di un uomo in conflitto con se stesso; dall’altro lato troviamo Wahlberg, più giovane e meno pretenzioso che con il suo sguardo dolce e il suo fisico violento mette in piedi una bella figura di uomo in cerca di riscatto, di ragazzo pulito che non vuole finire nel dimenticatoio della sua sporca città.

A supportare queste belle interpretazioni due attrici di generazioni diverse ma che si dividono due bei ruoli, forti e allo stesso tempo molto femminili; Amy Adams e Melissa Leo regalano al pubblico due bei personaggi che contribuiscono alla buona riuscita del film. The Fighter è un buon film, forse meno bello di quanto si è tanto detto, ma sicuramente interessante e per molti aspetti anche godibile.

The Fifth Estate: trailer con Benedict Cumberbatch

The Fifth Estate: trailer con Benedict Cumberbatch

Dopo il trailer di 12 Years A Slave di Steve McQueen, nel giro di poche ore i riflettori sono di nuovo puntati su Benedict Cumberbatch grazie al trailer di The Fifth Estate di Bill Condon(Demoni e Dei, Dreamgirls, The Twilight Saga Breaking Dawn), appena diffuso online dalla Dreamworks.

Il Film, che vede nel cast fra gli altri anche Daniel Bruhl (presto in sala con Rush di Ron Howard), Laura Linney (The Big C),  Carice van Houten (Game of Thrones), Dan Stevens (Downton Abbey) e Alicia Vikander(A Royal Affair, Anna Karenina), racconterà la storia della nascita di Wikileaks e del controverso rapporto fra i suoi fondatori, Julian Assange( Cumberbatch) e Daniel Domscheit-Berg(Bruhl). The Fifth Estate uscirà nelle sale americane il 7 novembre 2013.

 

The Fifth Estate: Benedict Cumberbatch parla del su ruolo

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The Fifth Estate: Benedict Cumberbatch parla del su ruolo

E’ l’uomo più ricercato di Hollywood e con The Fifth Estate Benedict Cumberbatch ha segnato una svolta nella sua carriera interpretando per la prima volta un personaggio reale e vivente, Julian Assange. Lo stesso attore in un’intervista ha confermato di quanto questo ruolo sia stato importante per lui.

E’ il mio primo ruolo in carriera nel quale ritraggo una persona reale che fa cose realmente accadute. E questo ha cambiato molto la dinamica del mio approccio ad un personaggio. Con Assange, si tratta di una storia che va avanti oltre il film, cosa che per me è straordinaria, sinceramente. C’è un’energia differente qui”.

Sicuramente Cumberbatch offrirà una performance interessante, come abbiamo subodorato già dal trailer del film, intanto ricordiamo che i suoi prossimi appuntamenti sono con la terza stagione di Sherlock, con Lo Hobbit la Desolazione di Smaug, in cui darà voce e movimenti al drago Smaug in persona e ritroverà il compagno di set di Sherlock Martin Freeman; con 12 Years a Slave di Steve McQueen, in cui ha recitato accanto a Michael Fassbender e Brad Pitt; e con August: Osage County in cui ha incrociato sul set la leggendaria Meryl Streep.

Fonte: EW

The Fifth Estate nuovo poster ufficiale e nuove immagini

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The Fifth Estate nuovo poster ufficiale e nuove immagini

La Dreamworks Pictures ha diffuso online un nuovo poster ufficiale di The Fifth Estate, pellicola di Bill Condon con protagonisti Benedict Cumberbatch e Daniel Bruhl. Eccolo di seguito, insieme ad una serie di immagini esclusive.

The Fifth Estate nuovo poster

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The Fifth Estate nuove immagini

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Il film, che vede nel cast fra gli altri anche Daniel Bruhl (presto in sala con Rush di Ron Howard), Laura Linney (The Big C), Carice van Houten (Game of Thrones), Dan Stevens (Downton Abbeye Alicia Vikander (A Royal Affair, Anna Karenina), racconterà la storia della nascita di Wikileaks e del controverso rapporto fra i suoi fondatori, Julian Assange (Cumberbatch) e Daniel Domscheit-Berg (Bruhl).

The Fifth Estate uscirà nelle sale americane il 7 novembre 2013.

Fonte: Collider

The Fifth Beatle: in arrivo il biopic sul manager dei Beatles

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Peyton Reed, regista di Abbasso l’amore – Down with Love, Ti, odio, ti lascio, ti… e Yes Man, dirigerà l’adattamento cinematografico della graphic novel di Vivek J. Tiwary dal titolo The Fifth Beatle.

Il biopic (così come la graphic novel) racconterà la vita di Brian Epstein, storico manager dei Beatles, artefice del loro successo mondiale, scomparso all’età di 32 anni a causa di un overdose di anticonvulsivi e alcool. Il progetto è stato descritto come una pellicola in cui si mescoleranno musica, sogni, successi e tragedie; un racconto umano che porta con sé un messaggio di amore e di pace. La pellicola sarà prodotta dallo stesso Tiwary in collaborazione con Bruce Cohen. La produzione comincerà il prossimo anno.

Di seguito vi mostriamo il trailer ufficiale della graphic novel.

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Fonte: Coming Soon

The Ferragnez: Sanremo Special, il trailer

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The Ferragnez: Sanremo Special, il trailer

Prime Video ha annunciato oggi la data di uscita e svelato il trailer ufficiale dello show non-fiction Original italiano The Ferragnez: Sanremo Special, un episodio speciale che segue l’imprenditrice digitale e icona della moda Chiara Ferragni nella sua avventura come co-conduttrice al 73° Festival di Sanremo, tra lezioni di public speaking, fitting d’alta moda, nuove esperienze e paura da palcoscenico. The Ferragnez: Sanremo Special è prodotto da Banijay Italia per Amazon Studios e debutterà in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo il prossimo 14 settembre.

The Ferragnez: Sanremo Special, il trailer

La settimana del Festival di Sanremo sta per cominciare. Chiara, dopo essersi preparata per mesi, è pronta per la sua prima esperienza come co-conduttrice televisiva del Festival di Sanremo. L’imprenditrice racconta i lunghi mesi di lavoro necessari per calcare un palco così importante. Anche Fedez è nella “città dei fiori”, il seguitissimo podcast Muschio Selvaggio approda a Sanremo, ma non è l’unico impegno lavorativo che lo vede coinvolto durante la settimana del Festival. Infine, un inaspettato colpo di scena scombina l’equilibrio della coppia che si confronta su passato e futuro. L’unico modo per scoprire davvero il dietro le quinte della vicenda sarà vedere l’episodio speciale.

La giovane coppia più celebre del panorama contemporaneo, ribattezzata i Ferragnez, è seguita da milioni di follower su Instagram. Chiara Ferragni è imprenditrice digitale e icona della moda con oltre 29 milioni di follower su Instagram, incoronata da Forbes “Most Powerful Fashion Influencer” a livello globale; Fedez è un imprenditore e artista poliedrico con all’attivo oltre 86 dischi di platino e più di 14,7 milioni di follower su Instagram, già protagonista di Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo S1 e host del grande successo LOL: Chi ride è fuori. Grazie alle due stagioni dello show docu-reality Original The Ferragnez – La serie, pubblico e fan hanno imparato a conoscerli oltre i social, grazie ad un accesso esclusivo al dietro le quinte della loro quotidianità in un periodo speciale e straordinario della loro vita insieme.

The Ferragnez: Sanremo Special, il poster della puntata speciale

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The Ferragnez: Sanremo Special, il poster della puntata speciale

Prime Video ha svelato oggi il poster ufficiale dello show non-fiction Original italiano The Ferragnez: Sanremo Special, un episodio speciale che segue l’imprenditrice digitale e icona della moda Chiara Ferragni nella sua avventura come co-conduttrice al 73° Festival di Sanremo, tra lezioni di public speaking, fitting d’alta moda, nuove esperienze e paura da palcoscenico. The Ferragnez: Sanremo Special è prodotto da Banijay Italia per Amazon Studios e debutterà in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo giovedì 14 settembre.

the ferragnez sanremo specialLa settimana del Festival di Sanremo sta per cominciare. Chiara, dopo essersi preparata per mesi, è pronta per la sua prima esperienza come co-conduttrice televisiva del Festival di Sanremo. L’imprenditrice racconta i lunghi mesi di lavoro necessari per calcare un palco così importante. Anche Fedez è nella “città dei fiori”, il seguitissimo podcast Muschio Selvaggio approda a Sanremo, ma non è l’unico impegno lavorativo che lo vede coinvolto durante la settimana del Festival. Infine, un inaspettato colpo di scena scombina l’equilibrio della coppia che si confronta su passato e futuro.

La giovane coppia più celebre del panorama contemporaneo, ribattezzata i Ferragnez, è seguita da milioni di follower su Instagram. Chiara Ferragni è imprenditrice digitale e icona della moda con oltre 29 milioni di follower su Instagram, incoronata da Forbes “Most Powerful Fashion Influencer” a livello globale; Fedez è un imprenditore e artista poliedrico con all’attivo oltre 86 dischi di platino e più di 14,7 milioni di follower su Instagram, già protagonista di Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo S1 e host del grande successo LOL: Chi ride è fuori. Grazie alle due stagioni dello show docu-reality Original The Ferragnez – La serie, pubblico e fan hanno imparato a conoscerli oltre i social, grazie ad un accesso esclusivo al dietro le quinte della loro quotidianità in un periodo speciale e straordinario della loro vita insieme.

The Ferragnez: Sanremo Special si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original The Ferragnez – La serie S1 e S2, The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 eS3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono le serie Gigolò per caso, Antonia, No Activity – Niente da segnalare, Sul più bello – La serie, gli show Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna, LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, AMAZING – FABIO DE LUIGI, i film Elf Me, Il migliore dei mondi, Pensati Sexy, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di Monterossi, Sono Lillo, Prova Prova Sa Sa e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

The Ferragnez – La serie, il trailer della seconda stagione

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The Ferragnez – La serie, il trailer della seconda stagione

Prime Video ha svelato oggi il trailer ufficiale dello show non-fiction italiano Original The Ferragnez – La serie, che per la seconda stagione riporta sullo schermo l’imprenditrice digitale e icona della moda Chiara Ferragni e il poliedrico artista e imprenditore Fedez per raccontare il loro mondo professionale e privato, e la loro famiglia, oltre che con il primogenito Leone, ora anche con la piccola Vittoria. La seconda stagione di The Ferragnez – La serie, prodotta da Banijay Italia per Amazon Studios, debutterà in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo con i primi quattro episodi il 18 maggio 2023, per poi concludersi il 25 maggio con gli ultimi tre. La seconda stagione di The Ferragnez – La serie è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

La giovane coppia più celebre del panorama contemporaneo, ribattezzata i  Ferragnez, è seguita da milioni di follower su Instagram. Chiara Ferragni è imprenditrice digitale e icona della moda con oltre 29 milioni di follower su Instagram, incoronata da Forbes “Most Powerful Fashion Influencer” a livello globale; Fedez è un imprenditore e artista poliedrico con all’attivo oltre 86 dischi di platino e più di 14,6 milioni di follower su Instagram, già protagonista di Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo S1 e host del grande successo LOL – Chi ride è fuori. Grazie allo show docu-reality Original The Ferragnez – La serie, pubblico e fan hanno imparato a conoscerli oltre i social, grazie ad un accesso esclusivo al dietro le quinte della loro quotidianità in un periodo speciale e straordinario della loro vita insieme. Chiara Ferragni e Fedez torneranno dopo il successo della prima stagione, per raccontare nuove sfide e nuovi traguardi, ma anche il loro rapporto come giovane coppia e come genitori, accettando ancora una volta con coraggio di mettersi a nudo, scavare a fondo e aprire agli spettatori le porte della loro casa.

Con la seconda stagione di The Ferragnez – La serie prosegue la collaborazione tra la coppia e Prime Video, dopo una prima stagione di grande successo uscita a dicembre 2021: Fedez è brand ambassador di Prime Video, il primo a rivestire questa carica in Europa, oltre ad essere stato uno dei fuggitivi di Celebrity Hunted – Caccia all’Uomo S1, primo show Original italiano, e arbitro e conduttore di LOL: Chi ride è fuori; mentre Chiara è stata una dei giudici della prima stagione di Making The Cut, fashion contest condotto da Heidi Klum e Tim Gunn, e protagonista del documentario Chiara Ferragni Unposted, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2019 e disponibile in esclusiva su Prime Video.

Inoltre, come precedentemente annunciato, dopo l’estate sarà disponile in esclusiva su Prime Video The Ferragnez: Sanremo Special, un episodio speciale che segue Chiara Ferragni nella sua avventura come co-conduttrice al 73° Festival di Sanremo, tra lezioni di public speaking, fitting d’alta moda, nuove esperienze e paura da palcoscenico.

The Fault in Our Stars: prima foto e poster del film

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The Fault in Our Stars: prima foto e poster del film

 

Entertainment Weekly ha diffuso online la prima immagine tratta da The Fault in Our Stars, la nuova pellicola della 20th Centurty Fox che vede protagonisti Shailene Woodley e Ansel Elgort. Insieme alla prima immagine, vi presentiamo anche il poster ufficiale del film.

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Basato sul best seller omonimo di John Green, The Fault in Our Stars racconta la storia d’amore tra Hazel (Woodley) e Augustus (Elgort). Hazel è una ragazzina sedicenne malata di cancro che viene costretta dai genitori a frequentare un gruppo di sostegno. Un giorno conosce Augustus, con il quale inizierà una bellissima amicizia che ben presto si trasformerà in qualcosa di più. Il cast del film include anche Willem Dafoe, Nat Wolff, Laura Dern, Sam Trammell, Mike Birbiglia e Emily Peachey. Il film uscirà al cinema, in America, il 6 Giugno 2014.

Fonte: ComingSoon.net

The Fault In Our Stars Trailer del film con Shailene Woodley

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Arriva il primo atteso trailer del film The Fault In Our Stars, adattamento cinematografico del romanzo di John Green, in Italia conosciuto come Colpa delle stelle. Protagonisti Shailene Woodley, Ansel Elgort, Nat Wolff, Willem Dafoe e Laura Dern.

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Colpa delle stelle (The Fault in Our Stars) è il quarto romanzo scritto dall’autore John Green e pubblicato nel gennaio 2012. La storia è narrata da Hazel, una sedicenne affetta dal cancro. che è obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. Qui incontra e si innamora del diciassettenne Augustus, un ex giocatore di basket con una gamba amputata. Sul suo blog di Tumblr e sul suo vlog di Youtube, Green ha dichiarato che “il titolo è ispirato alla famosa frase del Giulio Cesare di Shakespeare (Atto 1, scena 2), dove il nobile Cassio dice a Bruto: “La colpa, caro Bruto, non è delle stelle, ma nostra, che ne siamo dei subalterni”.

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The Fault in Our Stars prima clip con Shailene Woodley

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Ecco la prima clip di The Fault in Our Stars prossimo drama teen che vede protagonisti Shailene Woodley e Ansel Elgort, già Co-star in Divergent, in quella che si preannuncia essere una tormentata e romantica storia d’amore tra teenagers.

the-fault-in-our-stars-posterIl film è tratto dal romanzo Colpa delle Stelle e vede protagonisti Shailene Woodley, Ansel Elgort, Nat Wolff, Willem Dafoe e Laura Dern.

Colpa delle stelle (The Fault in Our Stars) è il quarto romanzo scritto dall’autore John Green e pubblicato nel gennaio 2012. La storia è narrata da Hazel, una sedicenne affetta dal cancro. che è obbligata dai genitori a frequentare un gruppo di supporto. Qui incontra e si innamora del diciassettenne Augustus, un ex giocatore di basket con una gamba amputata. Sul suo blog di Tumblr e sul suo vlog di Youtube, Green ha dichiarato che “il titolo è ispirato alla famosa frase del Giulio Cesare di Shakespeare (Atto 1, scena 2), dove il nobile Cassio dice a Bruto: “La colpa, caro Bruto, non è delle stelle, ma nostra, che ne siamo dei subalterni”.

Fonte: CS

The Father – Nulla è come sembra: perché più attori del cast interpretano lo stesso ruolo?

Uno dei grandi protagonisti della stagione dei premi cinematografici del 2020/2021 è stato il film The Father – Nulla è come sembra (qui la recensione), opera d’esordio del drammaturgo francese Florian Zeller basata su un suo testo teatrale già portato sul grande schermo da Philippe Le Guay con il film francese Florida (2015). Con questo adattamente in lingua inglese, Zeller ha poi vinto il premio Oscar come Miglior sceneggiatura non originale, diventando il 16esimo scrittore a vincere un Oscar per l’adattamento di una propria opera.

Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale di Zeller il quale ha poi incaricato Sir Christopher Hampton di adattare l’opera per il cinema e di tradurla in inglese. Hampton, come Zeller, è un drammaturgo, ma è diventato noto anche come sceneggiatore di film come Espiazione (2007) e Le relazioni pericolose (1988). Nel lavoro di adattamento, i due hanno in particolare dovuto ridurre la quantità di dialoghi. Ciò si riflette nelle numerose scene in cui il protagonista Anthony Hopkins si guarda intorno sconcertato. Invece di far parlare il personaggio, ci si è dunque affidati all’abilità facciale dell’attore per raccontare la storia.

Un film dunque incentrato fortemente sulle interpretazioni dei protagonisti, chiamati a dar voce a personaggi estremamente complessi e ricchi di sfumature, attraverso i quali si affrontano temi delicati come la malattia, i ricordi e i legami famigliari. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Father - Nulla è come sembra cast

La trama di The Father – Nulla è come sembra

Protagonista del film è Anthony, un uomo di 80 anni, che nonostante l’età avanzata e la necessità di cure rifiuta l’assistenza di sua figlia Anne. A causa della demenza senile, però, la mente di Anthony vacilla sempre di più, fino a portarlo a perdere la percezione stessa della realtà, che davanti ai suoi occhi inizia a mutare in qualcosa di estraneo. Giorno dopo giorno, Anthony atica a riconoscere anche la stessa Anne, che gli appare diversa e sconosciuta e inizia a dubitare della sua mente, dei suoi cari e di tutto ciò che ha intorno. Per padre e figlia ha così inizio un viaggio alla riscoperta del loro rapporto, ora segnato dalla malattia.

Il cast del film: perché più attori interpretano gli stessi ruoli?

Nel film il nome del personaggio principale è Anthony perché il ruolo è stato scritto appositamente per Sir Anthony Hopkins. Florian Zeller ha dichiarato che il suo grande sogno è diventato finalmente realtà. Per la sua interpretazione, Hopkins ha poi vinto il suo secondo Oscar come Miglior attore protagonista. Accanto a lui, nel ruolo della figlia Anne, vi è la premio Oscar Olivia Colman, che per la sua interpretazione è poi stata nominata all’Oscar come Miglior attrice non protagonista. Completano il cast Rufus Sewell nel ruolo del compagno di Anne, Paul, Mark Gatiss in quelli di Bill e Imogen Poots in quelli di Laura, mentre Olivia Williams è l’infermiera Catherine.

Per quanto riguarda il cast, il team creativo ha fatto una scelta di unica e sorprendente quando ha deciso di far interpretare lo stesso personaggio a più attori. Uno dei modi principali in cui The Father – Nulla è come sembra aiuta il pubblico a vedere il mondo attraverso gli occhi di Anthony è quello di far interpretare a più attori lo stesso personaggio, in modo che anche il pubblico non sia mai del tutto sicuro di chi sia. All’inizio del film, Olivia Colman (The Crown) interpreta la figlia di Anthony, Anne, che è la sua principale custode, e gli dice che si sta trasferendo a Parigi per stare con un uomo.

The Father - Nulla è come sembra spiegazione finale

La mattina dopo, Anthony trova un uomo di nome Paul, interpretato da Mark Gatiss (Sherlock), che vive nella sua casa e dice di essere il marito di Anne. Questa volta, quando Anne ritorna, è interpretata da un attrice completamente diverso, Olivia Williams (An Education). La stessa dinamica si verifica con Imogen Poots (French Exit), che appare per la prima volta nel ruolo della nuova badante Laura, che ricorda ad Anthony l’altra figlia, Lucy. In seguito, anche la Williams assume il ruolo di Laura, prima della sua ultima apparizione come infermiera dell’ospedale.

Più avanti, quando Anthony è convinto che l’infermiera gli abbia rubato l’orologio e che la figlia gli stia rubando l’appartamento, Paul è interpretato da un altro attore, Rufus Sewell (L’uomo nell’alto castello). Poi, Gatiss torna nel ruolo di un altro infermiere di Anthony, Bill, in ospedale. Se tutto questo scambio di ruoli è confuso, è perché è stato pensato per esserlo. Il pubblico può probabilmente intuire che la Colman è la “vera” Anne, ma non si chiarisce mai chi siano i “veri” Paul, Laura, Lucy, ecc. Chi guarda questo film si chiede, con una strana sensazione di essere sospeso nella realtà e nel tempo, cosa sia “vero” e cosa “inventato”. Questo rispecchia il fatto che Anthony perde il contatto con la realtà nel corso del film, non sapendo mai a cosa credere.

Il trailer di The Father – Nulla è come sembra e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Father – Nulla è come sembra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 23 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

The Father – Nulla è come sembra: la spiegazione del finale del film

Il finale di The Father – Nulla è come sembra (qui la recensione) è un viaggio tortuoso ed emozionante che lascia il film su una nota straziante. Il film è stato il debutto alla regia di Florian Zeller ed è caratterizzato da un’interpretazione magistrale di Anthony Hopkins (che ha per questo ruolo vinto il suo secondo Oscar), oltre che da una sceneggiatura sapientemente congegnata da Zeller, la cui regia conferisce poi al film una prospettiva che richiama le complesse opere d’arte di M.C. Escher. Ma la storia dell’acclamato film del 2020 inizia nel 2012 con la prima di Le Père.

Questa pièce ha procurato a Zeller un ampio successo di critica nella comunità teatrale. Ha poi riscritto il ruolo del protagonista, Anthony, appositamente per Hopkins, ritenendolo il “più grande attore vivente”. Nel film, la figlia dell’anzinao, Anne (Olivia Colman), sta cercando di trovare una soluzione di assistenza a lungo termine per il suo ostinato ma spesso confuso genitore. The Father – Nulla è come sembra è infatti raccontato in soggettiva dal punto di vista di Anthony, influenzato dalla sua progressiva demenza senile, facendo sì che alcuni fatti sembrino cambiare nel corso della narrazione. Queste frustrazioni culminano nella scena finale.

Cosa succede nella scena finale del film?

Alla fine di The Father – Nulla è come sembra, l’appartamento di Anthony ha raggiunto la fine delle sue diverse iterazioni ed è diventato una casa di riposo, dove viene assistito dall’infermiera Catherine (Olivia Williams) e dal suo assistente Bill (Mark Gatiss). Il film, però, fa interpretare agli attori più personaggi come rappresentazione tematica della demenza. Questi custodi sono volti che Anthony ha già visto in passato, avendo percepito la figlia e il genero come somiglianti a Catherine e Bill in un momento o nell’altro. Nella scena finale, è chiaro che la presa di Anthony sulla realtà è scivolata fino al punto in cui non riesce più a stabilire quali dei suoi ricordi sono reali e quali invece falsi.

In una scena emotivamente straziante che costituisce il culmine del film, Anthony ricorda sua madre e improvvisamente desidera tornare a casa mentre le lacrime lo sommergono. Confida a Catherine che sente di “perdere tutte le foglie” nel suo crepuscolo. Mentre piange tra le braccia di Catherine, lei lo tranquillizza e gli dice che presto non si ricorderà più di queste cose spiacevoli, che più tardi andranno a fare una passeggiata e che tutto andrà bene. Alla fine del film, la macchina da presa si avventura quindi fuori dalla finestra, osservando gli alberi le cui foglie frusciano al vento. È un momento straziante e personale del film che eleva gli aspetti emotivi della storia del suo personaggio.

The Father - Nulla è come sembra film

Cos’è reale e cosa no in The Father – Nulla è come sembra

A causa della qualità soggettiva e labirintica di The Father – Nulla è come sembra, è facile chiedersi cosa sia realmente accaduto ad Anthony e cosa abbia immaginato o erroneamente messo insieme nella sua mente. Il film mette l’anziano in primo piano, invitando il pubblico a empatizzare con lui in un modo che rispecchia la sensazione del personaggio di essere vittima di ciò che lo circonda. Spesso sbaglia a ricordare i volti, in particolare Anne come Catherine e Paul come Bill. In un’inquadratura, viene soffocato da Anne nel sonno. In un’altra scena, Paul lo aggredisce fisicamente.

In un’altra ancora, Anthony scopre che la figlia e il genero parlano male di lui, per poi unirsi a loro, andarsene e tornare allo stesso scenario in cui si era imbattuto. Certamente, come minimo, il soffocamento è stato immaginato, visto che poi è ancora vivo. Ciò enfatizza però il senso di vulnerabilità che Anthony prova per mano di Paul, che molto probabilmente lo ha schiaffeggiato e ha parlato sfacciatamente contro di lui. C’è poi la questione della visita di mezzanotte con la figlia più giovane, Lucy. È implicito che la ragazza ha avuto un grave incidente e probabilmente è deceduta.

Anthony, non riuscendo a ricordarsene, tira continuamente fuori l’argomento, soprattutto per quanto la sua più recente badante le assomigli. In una delle scene successive, il padre esplora l’appartamento e scopre che è diventato un ospedale, dove trova Lucy, insanguinata e con un tutore, distesa in un letto con ogni sorta di macchinario medico intorno a lei. All’improvviso si sveglia da quello che era un sogno o un ricordo e si ritrova nella sua struttura di assistenza, dove trascorrerà il resto del film.

Il fatto che Lucy sia deceduta ha senso, considerando l’emozione che Anthony prova nel ricordarla. Inoltre, il trattamento che riserva alla figlia vivente, Anne, è duro, come se fosse arrabbiato con lei per essere sopravvissuta mentre la figlia favorita non c’è più. Questi momenti sono molto gravi, anche se si può dire che Anne è allo stremo delle forze per prendersi cura del padre, che spesso è crudele con lei a causa della sua demenza, ma anche del suo risentimento di fondo nei confronti di lei e di ciò che è accaduto a Lucy.

The Father - Nulla è come sembra cast

Anthony muore alla fine del film?

Nel momento in cui viene affidato a una casa di riposo, la comprensione di Anthony del mondo che lo circonda si è deteriorata al punto da richiedere un monitoraggio costante. Nonostante l’ovvia destinazione di un film incentrato su un genitore affetto da demenza, l’ultima scena non termina con un’inquadratura di Anthony che si allontana pacificamente nell’aldilà, ma con gli alberi fuori dalla sua stanza. Sebbene il suo destino sia ormai determinato, l’ultima scena ha molto di più da dire sulla sua situazione finale che non semplicemente sulla sua vita o sulla sua morte.

Il vero significato del finale di The Father – Nulla è come sembra

È difficile trovare un’interpretazione positiva in una storia il cui soggetto è fondamentalmente terminale come quella di The Father – Nulla è come sembra, ma Zeller riesce a sostenere il significato del film con l’aiuto di una metafora. Mentre Catherine consola un Anthony sconvolto e disconnesso, gli dice che anche se attualmente sta soffrendo sotto il peso della sua fine, fortunatamente la sua demenza significa non ricordare neanché la sua sofferenza. Invece di lottare contro la vecchiaia o di trovare un ovvio finale affermativo in cui la figlia rimane con lui fino alla fine, Zeller affronta la demenza momento per momento, con Catherine che incoraggia Anthony a concentrarsi su ciò che è immediato per lui.

È interessante anche il modo in cui Il padre affronta i ricordi, con Anthony che si perde per lo più nei momenti che gli hanno procurato dolore emotivo: è spesso terrorizzato, con il cuore spezzato, con la paura di essere attaccato a causa della sua confusione o di sentirsi fuori posto. In questo senso, il significato del film è profondo per il modo in cui esplora la demenza come un viaggio labirintico nella mente di chi ne è affetto. Alla fine, l’albero ha ancora le sue foglie, e forse questa è la dichiarazione più ottimistica sulla condizione di Anthony. Ha vissuto una vita indipendentemente dal fatto che fosse considerata buona o cattiva (o entrambe le cose), e le foglie dell’albero indicano la crescita e la fioritura della vita, che va avanti nonostante tutto.

The Father - Nulla è come sembra

La scena finale del film spiegata dal regista

Nel corso di un’intervista, Zeller ha parlato in particolare del lavoro svolto con Hopkins e Olivia Colman nella scena finale e della sua importanza. Poiché l’intera storia è imperniata su questo finale, Zeller spiega: “abbiamo girato quella scena in modo un po’ nervoso, anche perché sapevamo che le emozioni che dovevamo raggiungere erano crude, brutali, veritiere e non facili da ottenere. È stato un momento molto intenso per noi“. Zeller ha anche chiesto agli attori di non fare prove, in modo da poter raggiungere i momenti emotivi con la macchina da presa.

Quando Colman lascia il film e Anthony ha il suo crollo finale, la battuta che pronuncia sul “perdere tutte le mie foglie” è stata una parte fondamentale per Zeller. Proprio come l’infermiera non capisce cosa Anthony stia dicendo con questa battuta, Zeller ammette di averla scritta come una battuta che non significa nulla, ma allo stesso tempo il pubblico avrebbe capito esattamente cosa Anthony sta cercando di comunicare. Ha spiegato che la battuta doveva riassumere ciò che l’intera esperienza del film avrebbe dovuto essere per il pubblico: “Non capisci cosa sta succedendo e allo stesso tempo, su un altro livello, emotivamente, capisci tutto”.

The Father – nulla è come sembra, recensione del film con Anthony Hopkins

È un padre saggio quello che conosce il proprio figlio”. Ad asserirlo con coscienza e zelante genio è William Shakespeare tra le pagine del suo Il mercante di Venezia. Ma cosa succede se gli occhi di un padre guardano e la mente non riconosce? Tra i meccanismi fallaci del pensiero umano, mentre la saggezza scivola via, possiamo davvero ritrovare ancore di salvezza a cui aggrapparsi, ristabilendo un rapporto mandato in tilt come quello tra padre e figlia, oppure tutto è destinato a perdersi, come neve al sole?

In The Father a rimanere in piedi è un gioco delle parti abitato non più da maschere, ma da silenzi tangibili. L’osservare la propria figlia e non riconoscerla, guardarla e confonderla sotto mentite spoglie, crea un cortocircuito azionato da lacrime e singhiozzi trattenuti all’interno di una fitta rete di paura, tradimenti, manipolazioni, o disperata perdita. 

La trama di The Father

Tratto dall’omonima pièce teatrale, sempre diretta da Florian Zeller, The Father pone al centro del suo intreccio un uomo deciso a rifiutare tutta l’assistenza di sua figlia mentre invecchia. Impegnato a dare un senso alle sue mutevoli circostanze, l’uomo inizia addirittura a dubitare dei suoi cari, della sua mente e persino del tessuto della sua realtà.

Vestirsi di thriller, vivere di dramma

Che qualcosa di angosciante sia pronto a farsi largo tra i respiri esalati in casa di Anthony, lo anticipa profeticamente il commento musicale che dà ritmo alla prime battiture del film.  I secondi passano e una mano a forma di note si blocca sul capo di Anne (Olivia Colman) per poi afferrare le esistenze della sua famiglia e scuoterle, facendo cadere dalle loro tasche una tranquillità domestica già in precario equilibrio. Un ponte associativo che collega le battute sincopate dell’aria che apre l’opera con quella più iconica, insidiatasi nei meandri della nostra mente, dell’hitchcockiano Psyco. 

Ma se la pellicola diretta da Alfred Hitchcock non ha mai fatto segreto della sua natura misteriosa e orrorifica, il film con protagonista Anthony Hopkins è una scatola cinese che si mostra in un modo, per poi raccogliere al suo interno mille e altri mondi, altri generi, altre tempeste emotive pronte a colpire il mare calmo dello spettatore.

Tutto il mondo è un palcoscenico

È un puzzle della mente, The Father. Un’opera ricoperta da abiti del thriller, che ama farsi ammirare dai propri spettatori sulla passerella dello schermo cinematografico (ora ridottosi a quello televisivo) ma a ogni sequenza, un brandello di vestito inizia a staccarsi e perdersi, lasciando nudo, nella sua essenza drammatica e introspettiva, il film diretto da Florian Zeller. L’alito di vita che si genera sulle assi del palcoscenico teatrale, colpisce in pieno petto questo kammerspiel ombroso, illuminato da piccoli bagliori di luce, simboli di barlumi di una razionalità che va a perdersi tra i labirinti di una mente (dis)funzionale. E se è vero che “tutto il mondo è teatro”, gli attori di The Father si muovono sul palcoscenico della vita in punta di piedi, nell’eterna paura di svegliare un pensiero rimosso, un ricordo confusionario, uno sprazzo di memoria modificato.

The Father - Nulla è come sembraMa l’essenza teatrale c’è e si sente. Investe lo schermo ammantando di significati secondari, metafore, e associazioni perturbanti, ogni singolo dettaglio. Nulla è come sembra, tanto in queste esistenze diegetiche, quanto in quelle pensate, manipolate da una memoria che arranca a tentoni. Ma il cinema ha uno strumento magico in più rispetto all’arte teatrale. In questo gioco di ambiguità, il montaggio esacerba con un sapiente impiego del campo contro-campo la lontananza tra padre e figlia, e con essa il distacco da ciò che reale, e immaginato. Gli sguardi tra Anthony Hopkins e Olivia Colman, intermezzati da quelli di Rufus Sewell e Mark Gatiss, sono palline lanciate in una partita di tennis. Incapaci di condividere gli spazi di una medesima inquadratura, i personaggi si scrutano a debita distanza, enfatizzando le distanze sociali, quasi con il terrore che violando lo spazio personale altrui, cada quella bolla di sapone che si sono creati, ed entro cui vivere la propria esistenza alternativa. 

Gli incontri del padre con la propria figlia sono scanditi da arrivederci e gesti reiterati all’ombra di un’inquietudine velata dai contrasti fotografici di poche luci e tante ombre. Il buio che adombra lo spazio è lo stesso che disorienta il pensiero del protagonista. Privi di segnali e indicazioni con cui orientarsi, i suoi pensieri perdono la strada. Immersi nel buio abbagliato da poche lingue di luce, i suoi (pseudo)ricordi tornano indietro, vanno avanti, si muovono tentennando, alla ricerca di una via di uscita razionale che non pare ritrovarsi.  

Ambienti come proiezioni mentali

Lo stesso appartamento è la perfetta proiezione visiva e architettonica della mente di Anthony. Tutto sembra immacolato, ma tra i suoi vani le parole si muovono nel tentativo di mettere in ordine cocci di momenti passati e presenti che sembrano non combaciare. I lenzuoli che ricoprono divani, i quadri che scompaiono, o le sedie che compaiono all’improvviso, sono la metafora perfetta di una mente che rallenta, nasconde ciò che è in disuso e ripropone flash mnemonici di eventi immaginati, o confusi. Le stanze dell’appartamento vivono di polvere e ambiguità, di polli cucinati e gesti ripetuti ad libitum, sempre uguali e sempre così diversi. La casa di Anthony è il contenitore adatto per raccogliere tutti quei momenti in cui il protagonista ricorre a formulazioni sensate, avanzando pretese assurde per nascondere pensieri e ricordi lineari. Ogni ambiente è vissuto da fantasmi di un pensiero passato, annunciati non più da campane,  o brividi, ma da campanelli, fischi di teiere, arie di opere classiche. Sono impronte sonore di un’identità che si va dissolvendo, e che lascia a questi piccoli e grandi dettagli il ruolo di contenitori di una vita frammentata in varie tessere di un puzzle ormai impossibile da completare.

Tutto è in ordine ma tutto è confuso; ogni piccolo pezzo di Anthony è come il suo orologio, rubato dalle grinfie del tempo e della malattia.

Attori (magistrali) alla seconda

Per ergersi al centro della città, imponente ed elegante, ogni teatro ha bisogno di fondamenta solide su cui basarsi, e colonne portanti che lo tengano in piedi. Nel teatro della vita messo in scena da Florian Zeller, è la performance di Anthony Hopkins a sostenere un dramma interiore vestito di oscuri pensieri e ambigui eventi. Ogni sua piccola espressione, o mutamento facciale, è un fendente che colpisce con perfezione chirurgica l’anima dello spettatore. Angelo e demone di un aldilà personale, la sua interpretazione è una commistione perfetta di reazioni sottomesse, e urla strazianti, lasciate libere di mostrarsi, lontane dallo spettro della macchietta o dell’overacting. A ruotargli intorno, un corollario di comprimari capaci di alimentare la sua forza interpretativa, attraverso performance altrettanto convincenti ed emotivamente di impatto. C’è la dolcezza della figlia Anne (Olivia Colman), l’esasperazione del genero Paul (Rufus Sewell), la pazienza della badante Laura (Imogen Poots), l’ambiguità di un uomo dai mille volti e nomi (Mark Gatiss). Maschere dell’arte, queste esistenze si improvvisano riverberi di uno specchio rotto rivolto al passato, attori ingaggiati per interpretare a loro insaputa un ruolo nel teatro messo in scena da un regista disattento e smemorato, come il cervello di Anthony.

È un sadico burattinaio la nostra mente. Ci tiene in pugno, facendoci muovere tra realtà e immaginazione, speranze e razionalità. Ma nel momento in cui decide di recidere uno dei fili che ci tengono saldi a sé, eccoci cadere senza forze e senza bussola nel buio dell’esistenza. Camminiamo arrancando sul palcoscenico della vita nella speranza che un occhio di bue ci illumini, ritrovando un briciolo di lucidità e con essa speranza, ricordo, saggezza. 

The Father – Nulla è come sembra al cinema dal 20 Maggio

The Father – Nulla è come sembra al cinema dal 20 Maggio

BiM Distribuzione annuncia che The Father – Nulla è come sembra arriva in Italia solo al cinema dal 20 maggio in lingua originale (con sottotitoli in italiano) e dal 27 maggio in versione italiana. Un passo importante per supportare la riapertura delle sale e offrire al pubblico l’opportunità di vedere il film di Florian Zeller con protagonisti Anthony Hopkins e Olivia Colman, premiato agli Oscar 2021 per l’interpretazione di Anthony Hopkins come Migliore Attore Protagonista e per la Migliore Sceneggiatura Non Originale di Florian Zeller e Christopher Hampton.

The Father – Nulla è come sembra è tratto dall’opera teatrale Il padre (Le père) scritta da Florian Zeller e andata in scena per la prima volta a Parigi nel 2012, conquistando il premio Molière per la Miglior commedia, prima di debuttare a Broadway e nel West End londinese, dove ha ottenuto premi Tony e Olivier per il Miglior attore (rispettivamente a Frank Langella e Kenneth Cranham). Zeller firma la regia dell’adattamento cinematografico – il suo esordio nel lungometraggio – girato a Londra da una sceneggiatura che ha scritto a quattro mani con Christopher Hampton (Espiazione, Le relazioni pericolose). Accanto ai premi Oscar Anthony Hopkins e Olivia Colman, completano il cast del film Mark Gatiss (La favorita, la serie televisiva Sherlock), Imogen Poots (Green Room, Non buttiamoci giù), Rufus Sewell (Judy, la serie televisiva L’uomo nell’alto castello) e Olivia Williams (Victoria e Abdul, An education).

La trama

Anthony ha 81 anni. Vive da solo nel suo appartamento londinese e rifiuta tutte le persone che sua figlia Anne cerca di imporgli. Presto però Anne non potrà più andarlo a trovare tutti i giorni: ha preso la decisione di trasferirsi a Parigi con un uomo che ha appena conosciuto…Ma se è così, allora chi è l’estraneo che piomba all’improvviso nel soggiorno della casa di Anthony, sostenendo di essere sposato con Anne da oltre dieci anni? E perché afferma con tanta convinzione che quella dove vive è casa sua e della figlia? Eppure Anthony è sicuro che quello sia il suo appartamento. Sembra esserci nell’aria qualcosa di strano, come se il mondo ad un tratto avesse smesso di seguire le regole abituali. Smarrito in un labirinto di domande senza risposta, Anthony cerca disperatamente di capire che cosa stia succedendo attorno a lui. The father – Nulla è come sembra è il racconto di un uomo la cui realtà si sgretola pian piano davanti a nostri occhi.

The Fate of the Furious: primo trailer con Charlize Theron

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The Fate of the Furious: primo trailer con Charlize Theron

È finalmente arrivato on-line il primo trailer di The Fate of the Furious, ottavo capitolo della saga di Fast and Furious e primo senza Paul Walker. Il trailer ci mostra non solo una famiglia divisa ma anche la nuova splendida villain: Charlize Theron.

Ecco il trailer di The Fate of the Furious

Ecco la versione italiana

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The Fate of the Furious: vedremo di nuovo Brian O’Conner?

Diretto da F. Gary Gray, The Fate of the Furious arriverà al cinema il 14 aprile del 2017. Il film aprirà una nuova trilogia del franchise con protagonista Vin Diesel.

Nel cast del film Fast and Furious 8 torneranno anche Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Elsa Pataky, Lucas Black, Jason Statham, Dwayne Johnson e Kurt Russell. Nel cast ci saranno anche i premi Oscar Charlize Theron e Helen Mirren. Le riprese del film si svolgeranno tra New York e Atlanta (Georgia).

CORRELATI:

Fast and Furious 7 ha avuto un grande successo al box-office. In Nord America la pellicola ha raccolto $352,786,830 e $1,162,040,651 nel resto del mondo, di cui $20,797,031 in Italia.

Con un guadagno complessivo di $1,516,045,911, è l’unico film della saga ad aver raggiunto e superato il miliardo d’incassi, diventando il 6° film di maggiore incasso della storia del cinema.

È uno dei cinque film ad aver incassato almeno un miliardo fuori dagli Stati Uniti insieme a Titanic, Avatar, Jurassic World e Star Wars: Il risveglio della Forza.

Ricordiamo che Fast and Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019, mentre Fast and Furious 10 uscirà il 2 aprile 2020.

Fast and Furious è una famosa saga cinematografica basata sulle corse e sulle battaglie d’auto, che narra le gesta di Brian O’Conner, interpretato da Paul Walker e Dominic Toretto, interpretato da Vin Diesel. Tuttavia, dopo la morte di Paul Walker in un incidente d’auto, il personaggio di Brian viene ritirato dalla serie e non apparirà nei film successivi al settimo, che quindi saranno completamente incentrati sul personaggio di Dominic Toretto.

Fonte: CS

The Fate of The Furious: la Universal pensa ad uno spinoff

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The Fate of The Furious: la Universal pensa ad uno spinoff

The Fate of The Furious, ottavo capitolo della fortunata saga Fast and Furious, sta riscuotendo un notevole successo al botteghino, spingendo così la Universal non solo a portare avanti la serie principale, ma anche a valutare l’ipotesi di realizzare uno spinoff che potrebbe vedere protagonista il duo composto da Dwayne Johnson Jason Statham.

Secondo alcune fonti sembrerebbe che questo spinoff, la cui sceneggiatura sarà ancora una volta da Chris Morgan, sarà solo il primo di una lunga serie, così da realizzare una sorta di universo cinematografico sulla falsariga di quello realizzato dalla Marvel. Vi ricordiamo che Fate of The Furious, ottavo capitolo diretto da F. Gary Gray, è giunto al cinema lo scorso 14 aprile. Il film aprirà una nuova trilogia del franchise con protagonista Vin Diesel.

Nel cast del film Fast and Furious 8 torneranno anche Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Elsa Pataky, Lucas Black, Jason Statham, Dwayne Johnson e Kurt Russell. Nel cast ci saranno anche i premi Oscar Charlize Theron e Helen Mirren. Le riprese del film si svolgeranno tra New York e Atlanta (Georgia).

Fast and Furious 8 recensione del film con Vin Diesel

Fonte: Comic Book Movie

The Fate of the Furious: il poster in attesa del trailer

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The Fate of the Furious: il poster in attesa del trailer

Ecco il primo poster di The Fate of the Furious, ovvero Fast and the Furious 8, in cui vediamo Vin Diesel e Dwayne Johnson, che tornano nei ruoli di Toretto e Hobbs.

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The Fate of the Furious: vedremo di nuovo Brian O’Conner?

Diretto da F. Gary Gray, The Fate of the Furious arriverà al cinema il 14 aprile del 2017. Il film aprirà una nuova trilogia del franchise con protagonista Vin Diesel.

Nel cast del film Fast and Furious 8 torneranno anche Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Elsa Pataky, Lucas Black, Jason Statham, Dwayne Johnson e Kurt Russell. Nel cast ci saranno anche i premi Oscar Charlize Theron e Helen Mirren. Le riprese del film si svolgeranno tra New York e Atlanta (Georgia).

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Fast and Furious 7 ha avuto un grande successo al box-office. In Nord America la pellicola ha raccolto $352,786,830 e $1,162,040,651 nel resto del mondo, di cui $20,797,031 in Italia.

Con un guadagno complessivo di $1,516,045,911, è l’unico film della saga ad aver raggiunto e superato il miliardo d’incassi, diventando il 6° film di maggiore incasso della storia del cinema.

È uno dei cinque film ad aver incassato almeno un miliardo fuori dagli Stati Uniti insieme a Titanic, Avatar, Jurassic World e Star Wars: Il risveglio della Forza.

Ricordiamo che Fast and Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019, mentre Fast and Furious 10 uscirà il 2 aprile 2020.

Fast and Furious è una famosa saga cinematografica basata sulle corse e sulle battaglie d’auto, che narra le gesta di Brian O’Conner, interpretato da Paul Walker e Dominic Toretto, interpretato da Vin Diesel. Tuttavia, dopo la morte di Paul Walker in un incidente d’auto, il personaggio di Brian viene ritirato dalla serie e non apparirà nei film successivi al settimo, che quindi saranno completamente incentrati sul personaggio di Dominic Toretto.

Fonte: Fast & Furious

The Fast and the Furious: Tokyo Drift, trama, cast e curiosità sul film

Da quando si sono accesi i motori di Fast & Furious, nel lontano 2001, la saga è cresciuta film dopo film, arrivando ad essere uno dei franchise più redditizi della storia del cinema. Inizialmente incentrata sulle corse d’auto, la serie ha poi progressivamente mutato le proprie caratteristiche, aggiungendo elementi che l’accomunano sempre di più ai fortunati filoni di film action e di spionaggio. Ormai iconica, la saga ha negli anni visto crescere l’apprezzamento del pubblico. Questo attende infatti come un vero e proprio evento l’uscita di ogni nuovo capitolo. Dopo i primi due, nel 2006 è poi uscito The Fast and the Furious: Tokyo Drift.

Diretto da Justin Lin, il quale avrebbe poi diretto anche i successivi tre film della saga e l’ultimo Fast & Furious 9, questo terzo capitolo si configura come un titolo della serie a suo modo unico. È infatti un vero e proprio spin-off, ambientato molto avanti rispetto agli eventi dei precedenti due film, collocandosi dopo quanto avviene in Fast & Furious 6. Tokyo Drift si distingue inoltre anche per cast e location, diversi rispetto agli altri film della serie. Solo in seguito questo è stato integrato in modo più chiaro nella serie, attraverso una serie di camei e rivisitazioni di alcune scene chiave. Da molti è anche considerato l’ultimo capitolo con l’identità originale della saga, legata alle auto elaborate e alle corse illegali

Lo scarso entusiasmo generato dal film, il quale ha incassato appena 160 milioni in tutto il mondo, ha poi spinto gli ideatori della serie a riproporre le caratteristiche classiche con il successivo Fast & Furious – Solo parti originali. Prima di intraprendere una visione di questo terzo film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Fast and the Furious: Tokyo Drift, la trama del film

Protagonista del film è Sean Boswell, un ragazzo che cerca di affermarsi come pilota nelle corse illegali d’auto. Sebbene queste gli forniscano una temporanea fuga dall’infelice situazione familiare e dal mondo superficiale che lo circonda, hanno anche la non trascurabile conseguenza di renderlo decisamente antipatico alle autorità locali. Per evitargli di finire in carcere, la madre decide di mandarlo a Tokyo dal padre. Anche qui, però, Sean non può resistere alla sua passione, e grazie a nuove conoscenze viene introdotto nel mondo delle corse clandestine giapponesi.

In particolare è Twinkie a permettergli di cimentarsi in queste pericolose attività, trovando l’appoggio di Han Lue, ex membro del team del celebre Dominic Toretto. Quest’ultimo, però, ha non pochi problemi con il campione di corse e membro della Yakuza Takashi Kamata, detto D.K.. A peggiorare le cose, vi è l’interesse sentimentale di Sean per la bella Neela Ezar, compagna proprio di D.K. Come prevedibile, i guai non tarderanno ad arrivare e per il ragazzo e i suoi amici si renderà necessario dar prova di tutte le loro capacità al fine di poter sopravvivere alla furia del criminale.

The Fast and the Furious - Tokyo Drift cast

The Fast and the Furious: Tokyo Drift, il cast del film

In assenza di Vin Diesel e Paul Walker come protagonisti, tale onore spetta qui a Lucas Black, che va ad interpretare Sean Boswell, ruolo poi ripreso anche in Fast & Furious 7 e Fast & Furious 9. Scelto al posto di Channing Tatum, egli si esercitò a lungo al fine di poter compiere personalmente alcune delle spericolate acrobazie con auto presenti nel film. Accanto a lui, nei panni di Twinkie vi è il noto rapper Bow Wow, mentre Nathalie Kelley è Neela, la ragazza di Takashi che sviluppa poi un sentimento per Sean. Per l’attrice, poi vista anche nelle serie The Vampire Diaries e Dynasty, questo è stato il film di debutto sul grande schermo. Lynda Boyd compare nei panni della madre di Sean, mentre Brian Goodman è suo padre.

Altro debutto nella serie è quello di Han Lue, interpretato da Sung Kang. L’attore aveva già dato vita a tale personaggio nel film Better Luck Tomorrow, film diretto da Lin e scollegato dalla saga di Fast & Furious. Si tratta dunque di un rarissimo caso di personaggio uguale per opere cinematografiche diverse. Particolarmente apprezzato dai fan, questi è poi ricomparso anche nei successivi film della saga. Brian Tee, noto per essere il dottor Ethan Choi in Chicago Med, interpreta invece qui lo spietato Takashi, mentre Sonny Chiba è Kamata, suo zio e leader della Yakuza. Al termine del film, tuttavia, compare con un cameo nei panni di Toretto anche Diesel, che accettò in cambio di poter realizzare un sequel di Pitch Black.

The Fast and the Furious: Tokyo Drift, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati della saga è possibile fruire di The Fast and the Furious: Tokyo Drift grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 10 luglio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

The Fast and the Furious Tokyo Drift: il trailer onesto

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The Fast and the Furious Tokyo Drift: il trailer onesto

In attesa dell’arrivo in sala di Fast and Furious 8, Screen Junkies torna indietro nel tempo e ci propone l’honest trailer di The Fast and the Furious Tokyo Drift, il terzo capitolo del franchise a quattro ruote.

The Fast and the Furious Tokyo Drift è un film del 2006 diretto da Justin Lin. È il terzo capitolo della serie The Fast and the Furious. Sebbene sia uscito nel 2006, l’ordine temporale della serie vuole che gli eventi di Tokyo Drift siano accaduti dopo Fast & Furious 6, del 2013.

Il prossimo capitolo della saga, il numero 8, diretto da F. Gary Gray, arriverà al cinema il 14 aprile del 2017. Il film aprirà una nuova trilogia del franchise con protagonista Vin Diesel.

Nel cast del film Fast and Furious 8 torneranno anche Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jordana Brewster, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Elsa Pataky, Lucas Black, Jason Statham, Dwayne Johnson e Kurt Russell. Nel cast ci saranno anche i premi Oscar Charlize Theron e Helen Mirren. Le riprese del film si svolgeranno tra New York e Atlanta (Georgia).

CORRELATI:

Il settimo capitolo del franchise ha avuto un grande successo al box-office. In Nord America la pellicola ha raccolto $352,786,830 e $1,162,040,651 nel resto del mondo, di cui $20,797,031 in Italia.

Con un guadagno complessivo di $1,516,045,911, è l’unico film della saga ad aver raggiunto e superato il miliardo d’incassi, diventando il 6° film di maggiore incasso della storia del cinema.

È uno dei cinque film ad aver incassato almeno un miliardo fuori dagli Stati Uniti insieme a Titanic, Avatar, Jurassic World e Star Wars: Il risveglio della Forza.

Fast and Furious 8: ecco l’esplosivo trailer finale

Ricordiamo che Fast and Furious 9 arriverà al cinema il 19 aprile 2019, mentre Fast and Furious 10 uscirà il 2 aprile 2020.

The Farewell – Una Bugia Buona dal 24 dicembre al cinema

Arriverà al cinema dal 24 Dicembre distribuito da Bim Distribution The Farewell – Una Bugia Buona, diretto da Lulu Wang e con protagonista Awkwafina.

Con The Farewell – Una bugia buona, premio del pubblico al Sundance London e applaudito all’ultima Festa del Cinema di Roma, la sceneggiatrice/regista Lulu Wang ha creato un’intima celebrazione del ruolo che ognuno di noi ha nella famiglia e, insieme, del modo in cui la viviamo nel profondo, intrecciando con maestria il ritratto garbatamente ironico della bugia in azione e il racconto toccante di ciò che nella famiglia può unirci e renderci più forti, spesso a dispetto di noi stessi.

The Farewell – Una Bugia Buona: trailer

La trama del film The Farewell – Una Bugia Buona

Billi (Awkwafina), nata in Cina e cresciuta negli Stati Uniti, tornata a malincuore a Changchun, scopre che in famiglia tutti sanno che alla sua amata nonna restano solo poche settimane di vita, ma hanno deciso di tenere nascosta la verità alla diretta interessata.

Per proteggere la sua serenità, si riuniscono con il festoso espediente di un matrimonio affrettato. Avventurandosi in un campo minato di aspettative e convenevoli di famiglia, Billi scopre che, in realtà, ci sono molte cose da festeggiare: l’occasione di riscoprire il Paese che ha lasciato da bambina, il meraviglioso spirito di sua nonna e i legami che continuano ad unire anche quando c’è molto di non detto.

The Farewell – Una Bugia Buona, il film

Tutto inizia quando Bill, un’aspirante artista di New York che a stento conosce la Cina dove è nata, si unisce al viaggio dei suoi genitori e dei parenti venuti da ogni parte del mondo per rendere l’estremo saluto alla matriarca della famiglia. I dottori li hanno informati che a Nai-Nai (mandarino per nonna) restano solo pochi mesi di vita, la diretta interessata ignora però la sua sorte, e la famiglia si adopera affinché lei ne resti assolutamente all’oscuro. Invece di dirle come stanno le cose, fingono che vada tutto bene, e spiegano a Nai-Nai di essersi riuniti tutti non certo per dirle addio, ma per festeggiare un felice, sebbene alquanto repentino, matrimonio.

Per Bill, imbevuta di cultura e indipendenza americane, il piano contravviene sicuramente ad ogni logica e probabilmente anche ad ogni etica. Eppure eccola lasciare New York, nel peggiore dei momenti, spinta dal bisogno di vedere Nai-Nai un’ultima volta, ma impossibilitata a spiegarle la ragione della sua visita improvvisa.  I maldestri tentativi di Bill di tener fede alla bugia, mentre naviga in un mare di differenze generazionali e culturali, creano momenti di comicità dal gusto secco e spumeggiante come lo champagne per il brindisi del matrimonio. Ma c’è anche una corrente più profonda che  scorre sotto la superficie: perché l’espediente del viaggio di Bill ritrae ciò che le famiglie tengono celato e ciò che invece rivelano, ciò che la famiglia esige da ognuno, e ciò che ognuno, in cambio, ne riceve.

Wang tratta il tema con un misto di leggerezza e gravità che rispecchia  le emozioni che si provano in certe riunioni familiari a cui non si è sicuri di riuscire a sopravvivere, e che pure restano indimenticabili.

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