R2-D2 è uno dei
personaggi più iconici di
Star Wars e probabilmente il più
grande robot nella storia del cinema. Le sue memorabili interazioni
con C-3PO hanno segnato l’iconica epopea di fantascienza dal punto
di vista dell’assetto narrativo comico; tuttavia, nella saga esiste
un enorme buco nella trama che coinvolge Artoo; buco che a quanto
pare nemmeno
Mark Hamill sarebbe in grado di spiegare.
Se R2 era infatti il droide
personale di Anakin Skywalker nella trilogia prequel, lo stesso non
si è mai preso la briga di rivelare a Luke Skywalker la verità su
suo padre. Alla fine de
La vendetta dei Sith, C-3PO si è
cancellato la memoria, mentre quella di Artoo non ha mai subito
danni o alterazioni durante tutto l’arco narrativo dell’intera
saga.
Se
George Lucas ed il suo team probabilmente non
hanno mai pensato che R2-D2 potesse avere un ruolo significativo
negli eventi prima di
Una nuova speranza, la Lucasfilm ha
deciso di aggiungere il famoso droide e il suo inseparabile
compagno anche nei prequel, nonostante la cosa non avesse una
coerenza logica. Il loro cameo in
Rogue One può avere una ragion d’essere, ma
R2-D2 e C-3PO sono dei personaggi chiave al pari di Anakin o di
Obi-Wan Kenobi. In Episodio IV, quando incontra il duo,
Obi-Wan afferma anche: “Non mi ricordo di aver posseduto un
droide”, nonostante nei prequel abbia diviso la scena con loro
diverse volte.
Tutto ciò sembra dunque essere un
grandissimo buco di trama, ma ci sono diverse (e ragionevoli)
spiegazioni sul perché R2-D2 non rivela mai la verità su Anakin. Ne
La vendetta dei Sith, R2-D2
accompagna Anakin a Mustafar: il futuro
Darth Vader ha il compito di assassinare i leader della
Confederazione dei Sistemi Indipendenti. A quel punto del film,
Anakin è già stato spinto dall’imperatore Palpatine a convertirsi
al Lato Oscuro e ha già ucciso i membri del Tempio Jedi; R2-D2,
però, non è a conoscenza delle azioni di Anakin e continua a
seguirlo.
Anakin ordina al suo
droide di rimanere con la nave su Mustafar; pertanto, non riesce a
vedere nessuno degli eventi che condannano il “Prescelto”. Nella
scena in cui Padme Amidala si confronta con Anakin, sia Artoo che
C-3PO (che hanno accompagnato Amidala e Obi-Wan su Mustafar), non
appaiono in scena, così come non è possibile vederli durante il
duello tra Obi-Wan e Anakin: è ipotizzabile, quindi, che R2-D2 non
abbia assistito all’esperienza della morte di Anakin, né alla sua
sopravvivenza.
Tutti coloro che sono sopravvissuti
all’Ordine 66, presumevano che Anakin sarebbe morto con loro,
tranne Obi-Wan e Yoda. Probabilmente, R2-D2 non sarebbe stato
informato da nessuno che il suo ex maestro era vivo e che ora agiva
come Vader. Se si considera il fatto che Artoo e C-3PO vennero
successivamente affidati alla famiglia Organa, ha ancora più senso
che nessuno dei droidi venga informato della situazione. Eppure,
c’è ancora una domanda che lascia più di un dubbio: perché
cancellare la memoria di C-3PO, ma non quella di Artoo?

Non è comune per i non-droidi
parlare la lingua di Artoo, quindi non c’era da preoccuparsi sul
fatto che gli Organa e Leia comprendessero quando accaduto nei
prequel, nonostante la presenza di C-3PO. Anche se C-3PO può
comprendere il linguaggio del suo inseparabile compagno, una volta
che i suoi ricordi sono stati cancellati, neanche C-3PO avrebbe
potuto credere alle parole di R2-D2.
L’unico altro personaggio che riesce
a comunicare con R2-D2 è Luke. Sul pianeta Dagobah, Luke interpreta
i pensieri di R2-D2 in un modo che non corrisponde alle effettive
parole pensate dal droide, quindi ancora una volta non dovrebbe
esserci alcun pericolo che R2-D2 possa essere creduto. Anche se
Luke avesse capito veramente cosa stesse dicendo Artoo, è
improbabile che ciò avrebbe influito eccessivamente sulla
storia.
Luke non ha interagito direttamente
con Darth Vader in
Una nuova speranza, nel
senso che non avrebbe avuto il tempo di dire a Vader la verità se
avesse voluto. Nel frattempo, ne
L’Impero Colpisce Ancora, Luke rifiuta di credere
che Vader sia suo padre. Se Luke non è disposto a credere allo
stesso Vader, è improbabile che abbia voglia di credere alle
affermazioni di un droide quando nessun altro – al di fuori del
cattivo – potrebbe verificarne l’autenticità.
Quando finalmente Luke accetta la
verità, redimere suo padre diventa la sua missione, compito che è
stato poi completato ne
Il ritorno dello Jedi. Se avesse saputo da Artoo
la verità, avrebbe potuto essere più suscettibile agli approcci di
suo padre in Episodio IV. Invece di Obi-Wan e Yoda, Vader
sarebbe potuto diventare la sua guida; tuttavia, sappiamo quanto
sia forte la morale di Luke, quindi è probabile che l’esito della
trilogia originale sarebbe stato lo stesso a prescindere.
Se non altro Luke,
venendo a conoscenza della verità su Vader da R2-D2, avrebbe potuto
evitare di scontrarsi con Leia, che si rivelerà essere sua sorella.
Ciò solleva un ulteriore domanda, ancora più grande: come sarebbero
andate le cose se Leia avesse scoperto chi erano davvero i suoi
genitori da R2-D2? Gli eventi dell’intera trilogia originale
sarebbero stati modificati e Leia sarebbe potuta diventare la
principale apprendista Jedi al posto di Luke.
Per questo motivo, non ha senso che
Bail Organa abbia cancellato la memoria di C-3PO mantenendo intatta
quella di Artoo, poiché erano comunque con Leia quando questa è
cresciuta. Il ruolo piccolo, ma chiave, di Bail in
Rogue One mostra
quanta influenza ha avuto sugli eventi della trilogia originale; ai
suoi occhi, mantenere intatta la memoria di R2-D2 non era un
problema, e la saga di
Star Wars dimostra quanto fosse giusto non
preoccuparsene.
Fonte:
CBR