Alla collezione di progetti futuri
Steven Spileberg sembra averne aggiunto un ulteriore pezzo.
Infatti oltre a Lincoln e Robocalypse, si aggiunge oggi la regia di
Gods and Kings, un film epico sulla vita di Mosé, scritto da
Michael Green (Lanterna Verde) e Stuart Hazeldine (Paradise Lost).
Spielberg raccomandò J.J. Abrams per Star Wars Il Risveglio della Forza
Dopo le dichiarazioni di J.J. Abrams sulla decisione di dirigere il nuovo capitolo di Star Wars, si leva un’altra voce: quella di Steven Spielberg.
Il regista, amico di intimo di George Lucas, durante la trasmissione radiofonica 60 Minutes della CBS, ha confessato di aver fatto lui il nome di J.J. Abrams per la regia di Star Wars VII Il risveglio della forza:
“Ho raccomandato io stesso J.J. Abrams alla produttrice Kathleen Kennedy quando era in cerca di un regista per il nuovo Star Wars. Lui è l’unico che poteva dirigere un film del genere. C’è solo un uomo capace di rendere epica quest’avventura e si tratta di J.J.”
Steven Spielberg e Kathleen Kennedy avevano già collaborato in passato per E. T. e Jurassic Park ; la produttrice si fidò e provò a sottoporre la pellicola a J.J. Abrams, il regista che era riuscito a riabilitare la popolarità di Star Trek.
Sappiamo che in un primo momento Abrams rifiutò l’incarico, ma poi Kennedy riuscì a fargli cambiare idea.
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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker con le nuove aggiunte John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie e Max von Sydow.
Spielberg e Mark Rylance di nuovo insieme per il caso Edgardo Mortara
Deadline riporta la notizia che, dopo il grande successo de Il Ponte delle Spie e del film di prossima uscita Il GGG, Steven Spielberg e Mark Rylance torneranno a lavorare insieme per volere della Amblin Entertainment in The Kidnapping of Edgardo Mortara, film ispirato al caso Edgardo Mortara.
Nel film Mark Rylance (che per Il Ponte delle Spie ha vinto l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista) interpreterà papa Pio IX. Il film si baserà sul romanzo The Kidnapping of Edgardo Mortara scritto nel 1997 da David Kertzer e sarà sceneggiato da Tony Kushner. Alla produzione troveremo lo stesso Spielberg, Marc Platt e Kristie Macosko Krieger. Le riprese del film si svolgeranno in Italia all’inizio del 2017. L’uscita nelle sale dovrebbe avvenire entro la fine del prossimo anno.
Il caso Edgardo Mortara fu una vicenda storica, avvenuta in pieno Risorgimento italiano, nell’allora Stato Pontificio, riguardante la sottrazione, da parte delle autorità, di un bambino dalla propria famiglia di origine ebraica, avvenuto il 23 giugno 1858, a cui fece seguito il suo trasferimento a Roma. Una volta rivelato al grande pubblico, il “caso Mortara” divenne ben presto uno scandalo internazionale le cui ripercussioni si avvertono ancora oggi all’interno della Chiesa cattolica e ne influenzano tuttora le relazioni con le organizzazioni ebraiche.
Tra i prossimi progetti di Steven Spielberg ricordiamo il sopracitato Il GGG, nuovo fantasy basato su classico romanzo per ragazzi di Roald Dahl, e Ready Player One, adattamento cinematografico del romanzo fantascientifico di Ernest Cline.
Spielberg conferma: sarà Peter Jackson a occuparsi del secondo Tintin
Che Steven Spielberg e Peter Jackson avessero concordato di ‘dividersi il lavoro’, dirigendo un film a testa dedicato all’eroe dei fumetti belgi era risaputo da tempo; ora però è arrivata la conferma ufficiale dalla parte delo stesso Spielberg, come riporta anche Coming Soon. Spielberg ha spiegato che Sony e Paramount hanno messo a disposizione i soldi per sviluppare la sceneggiatura, preparare gli storyboard ed essere così pronti per dare il via al progetto; il secondo film verrà quindi realizzato in tempi abbastanza brevi: la sceneggiatura è già stata scritta. Il copione è stato curato Anthony Horowitz, il quale ha sviluppato la storia partendo da due avventure del personaggio creato da Hergé: “Prigionieri del sole” e “Le sette sfere di cristallo”.
Il titolo dovrebbe essere “The Adventures Of Tintin: Prisoners Of The Sun”: la storia vedrà Tintin assieme al capitano Haddock alle prese con una misteriosa malattia che colpisce tutti coloro che hanno violato una tomba Inca. Nonostante le dichiarazioni, tuttavia, sussiste qualche dubbio sulle reali possibilità che Jackson diriga questo secondo capitolo: il regista è infatti ancora impegnato con “Lo Hobbit”, che gli richiederà tempo ed energie; tuttavia se non si occuperà del secondo, è abbastanza probabile che Jackson possa sedere dietro alla macchina da presa in occasione dell’immancabile terzo capitolo.
Spiegazione di ogni sogno e visione di Paul Atreides in Dune – Parte due
I poteri di Paul Atreides crescono notevolmente in Dune – Parte due (recensione), e la sua capacità di vedere i futuri possibili lo porta ad avere diversi sogni e visioni. Paul è stato addestrato da sua madre, Lady Jessica, fin da piccolo a sviluppare le capacità dei Bene Gesserit, e Dune ha mostrato come la presenza di spezie su Arrakis aumenti la probabilità che queste visioni si manifestino. In Dune – Parte Due, che segue Paul mentre si integra pienamente nella cultura Fremen del pianeta desertico, la sua esposizione alla spezia e l’assunzione dell’Acqua della Vita per diventare Lisan al Gaib ne provocano altre, sempre partendo da quelle da lui avute in Dune del 2021.
Le visioni e i sogni di Paul (Timothée Chalamet) sono una parte fondamentale del modo in cui il regista Denis Villeneuve costruisce il finale di Dune – Parte Due. Anche se ci sono diversi scorci di futuri possibili che si susseguono nel corso del film, la maggior parte di essi sono collegati al destino di Paul e alla natura inevitabile della sua ascesa. Tuttavia, alcune di queste visioni hanno un significato più ambiguo, mentre altre sono piuttosto chiare su ciò che accadrà. Paul arriva a comprendere meglio il significato dei suoi sogni e delle sue visioni man mano che il suo potere cresce, e la capacità di dare un senso alla sua preveggenza fornisce ulteriori spunti per Dune – Parte Due e oltre.
Paul sogna il funerale di suo padre in Dune – Parte Due
Il primo dei sogni di Paul in Dune – Parte Due avviene quando vede quello che sembra essere il funerale di suo padre, il Duca Leto Atreides. Il personaggio di Oscar Isaac è morto in Dune dopo un tradimento da parte del Dr. Yueh e un tentativo di assassinare il Barone Harkonnen. Il sogno di Paul mostra il ritratto del Duca Leto incorniciato e seduto sul fianco di una montagna di Arrakis. Le persone circondano il ritratto e piangono la sua perdita inchinandosi davanti ad esso.
Un funerale per il Duca Leto non è presente in Dune – Parte Due al di là di questo sogno, il che significa che questo è probabilmente un suo desiderio a seguito dela scomparsa del padre. A causa del modo in cui è morto e della conquista di Arrakis da parte degli Harkonnen, non c’è però stata l’opportunità di rendere omaggio al leader della Casa Atreides. Paul, naturalmente non dimentica certo suo padre anche se non c’è un funerale. Le parole e la saggezza di Leto rimangono con lui per tutto il film, compreso il fatto che Paul dice: “Padre, ho trovato la mia strada” e si toglie l’anello Atreides quando viene accettato dai Fremen.
Paul ha una visione di ciò che accadrebbe se andasse a Sud

La più importante delle visioni di Paul in Dune – Parte Due si verifica all’inizio del film, quando egli vede quello che potrebbe accadere se decidesse di recarsi verso il Sud di Arrakis. Viene mostrato mentre segue una figura non identificata attraverso i deserti di Arrakis e che passa accanto a molti cadaveri. La visione avverte Paul di ciò che accadrà a lui e all’universo se deciderà di andare a Sud. Questa azione scatenerà infatti una guerra in tutta la galassia che provocherà la morte di miliardi di persone, rendendolo responsabile del genocidio di cui è testimone.
La visione di questo possibile futuro ossessiona Paul per il resto di Dune – Parte Due, anche se il motivo per cui ciò dovrebbe avvenire gli rimane ancora sconosciuto. Questo fa sì che Paul si opponga ripetutamente all’idea di essere il Lisan al Gaib e fa tutto ciò che gli viene in mente per evitare di andare a Sud. Non vuole avere tutta questa morte tra le mani, e per questo si ribella per cercare di evitare questo risultato. Alla fine, però, non serve a nulla e si trova comunque costretto a recarsi dove non vorrebbe.
Paul ha una visione di Lady Jessica che lo conduce a Sud

Le visioni originali di Paul che viaggiava verso Arrakis sud non identificavano direttamente chi fosse la figura femminile misteriosa e come fosse responsabile della morte che sarebbe arrivata. Questo lascia aperta la possibilità che uno qualsiasi dei personaggi femminili di spicco di Dune – Parte Due – Chani, Jessica, Irulan o Alia Atreides – sia la risposta alla sua visione. Fortunatamente per Paul, una visione più chiara di questo futuro arriva in seguito, permettendogli di vedere che è sua madre a condurlo a Sud. Questo sguardo al futuro fa capire a Paul che Jessica ha i suoi piani in corso.
Il ruolo di Jessica (Rebecca Ferguson) in Dune – Parte Due cambia quando diventa la Reverenda Madre dei Fremen, sostituendo la precedente Bene Gesserit al potere. Conoscendo le profezie della cultura e vedendo che molti credono già che Paul sia il loro messia, prende in mano la situazione per procurargli dei seguaci. Inizialmente, Jessica vuole far credere la gente del nord, ma le sue vere motivazioni sono quelle di andare a sud e far credere la parte più religiosa e fanatica del popolo Fremen. Una volta che Paul si reca a sud e si ricongiunge con sua madre, i frutti del suo lavoro sono evidenti: Paul sale al potere.
Paul sogna la morte di Chani in Dune – Parte Due

Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures
Tutti i sogni e le visioni di Paul in Dune – Parte Due hanno effetti diversi su di lui, ma quello di Chani (Zendaya) lo colpisce particolarmente. Mentre dorme, sogna Chani in piedi sulla cima di una duna di sabbia, che domina il resto di Arrakis. In quel momento, una bomba esplode in lontananza, facendo correre Paul verso di lei. Una volta arrivato, trova Chani con ustioni sul viso, apparentemente dovute alle radiazioni della bomba atomica che è esplosa. La visone termina con la morte di Chani tra le braccia di Paul.
Chani non muore in Dune – Parte Due, lasciando diverse possibilità di lettura del significato di questo sogno. La prima è che si trattava di una manifestazione dei timori di Paul che Chani potesse morire a causa della guerra imminente. Con Paul che si preparava a usare le bombe atomiche per diventare imperatore e a iniziare una guerra, sarebbe stato comprensibile se avesse temuto che Chani fosse una vittima delle battaglie che stavano per avere luogo. C’è anche la possibilità che Denis Villeneuve abbia voluto usare questo sogno per prefigurare il destino di Chani in Dune – Parte Tre.
L’altra possibilità è che non si tratti di un sogno, ma di una visione più metaforica che letterale. Non tutte le visioni di Paul si avverano come lui le vede, come è evidente in tutto Dune. Forse questa visione in Dune – Parte Due vuole mostrare a Paul che perderà Chani se userà le bombe e percorrerà questa strada di guerra. Chani potrebbe non morire, ma alla fine del film lascia Paul. È possibile che questo sia ciò che la visione stava cercando di comunicare; solo che Paul l’ha presa più alla lettera per quanto riguarda la perdita di Chani.
Paul ha la visione di un dialogo con Jamis
L’ultima visione di Paul che coinvolge Jamis arriva in un momento cruciale del suo percorso per diventare Lisan al Gaib, in quanto viene messo nella condizione di dover scegliere se intraprendere o meno questa strada. Paul vede il suo vecchio amico/nemico mentre cerca risposte su ciò che deve fare. Sente molte voci diverse, ma è Jamis che vede e gli dice che deve vedere il quadro completo – passato, presente e futuro – e bere l’Acqua della Vita.
Anche se Jamis è morto dopo la lotta con Paul in Dune, il suo ritorno attraverso una delle visioni è intrigante. I due si sono conosciuti solo brevemente nel primo film e Jamis era piuttosto aggressivo e ostile nei confronti di Paul e di sua madre. Tuttavia, le altre visioni di Paul sembravano mostrare Jamis come un amico intimo, tanto che Maud’Dib si fida ancora di lui. Dune – Parte Due raddoppia questo aspetto, facendo sì che Jamis sia la figura che Paul vede quando arriva il momento di prendere una decisione che modificherà la sua vita e l’intero universo.
Paul ha una visione sul futuro di Arrakis e Alia

La decisione di Paul di bere l’Acqua della Vita gli permette di accedere al futuro come mai prima d’ora, dandogli una visione cristallina del futuro di Arrakis. Vede le sabbie del pianeta familiare incontrarsi con mari d’acqua che ora sono tornati. Paul vede anche una versione adulta di sua sorella, la Alia Atreides di Anya Taylor-Joy, in piedi sulla sabbia. Lei dice a Paul “Ti amo” per concludere la visione.
Questa è una delle visioni più importanti di Paul in Dune – Parte Due, poiché è il raro caso in cui vede un potenziale “bene” che arriverà nel suo futuro. Il ritorno dei mari ad Arrakis è il risultato diretto del fatto che Paul diventa Lisan al Gaib e Imperatore. Questa è la prova che ha realizzato la speranza di riportare acqua e giardini sul pianeta desolato. Nel frattempo, la visione di una versione futura di Alia gli mostra un membro della famiglia che non ha ancora incontrato ma a cui un giorno si avvicinerà molto.
Paul ha una visione del suo combattimento con Feyd-Rautha

La più breve delle visioni di Paul in Dune – Parte Due si presenta come una premonizione del suo combattimento con Feyd-Rautha Harkonnen (Austin Butler). Egli vede uno scorcio dell’imminente duello, con il filmato che mostra solo una persona che pugnala un’altra persona nelle viscere con un coltello. In quel momento, non è chiaro se sia Paul a essere pugnalato o se stia sferrando un colpo mortale a un avversario. È solo quando si svolge il combattimento tra Paul e Feyd-Rautha che la visione acquista un senso, poiché insegna a Paul come battere suo cugino.
Paul ha una visione che conferma che Jessica è una Harkonnen in Dune – Parte Due

Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures
Una rivelazione importante arriva verso la fine di Dune – Parte Due, quando viene mostrata un’altra visione di Paul. Questa inizia con le immagini di un neonato. Poi mostra il Barone Harkonnen che incontra il bambino, indicando che è lui il padre. Il significato della visione non è nascosto, poiché Paul parla sopra la scena mentre parla con sua madre. In questo modo Dune – Parte Due conferma che Jessica è la figlia del Barone Harkonnen, un fatto che lei stessa non sapeva fino a quando non ha bevuto l’Acqua della Vita.
Il colpo di scena che collega Jessica alla stirpe degli Harkonnen è un altro tassello del piano delle Bene Gesserit per produrre il Kwisatz Haderach. Questo non solo significa che le Bene Gesserit avevano pianificato la mescolanza delle linee di sangue Atreides e Harkonnen, ma rende anche Paul il nipote del Barone Harkonnen. È attraverso questa visione che Paul apprende di far parte di due potenti casate, oltre che delle Bene Gesserit. Questi fatti, uniti al fatto che Paul diventa Lisan al Gaib, Imperatore e parte della Casa Corrino, mostrano quanto sia potente quando Dune – Parte Due si conclude.
Spiegazione del finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia (nel dettaglio)
ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del film Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Lo stregone più conosciuto dell’Universo Cinematografico Marvel è finalmente tornato al cinema con il suo secondo film da solista. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stato uno dei titoli più attesi del 2022. Dopo essere sparito per cinque anni a causa dello snap di Thanos che ha smaterializzato metà della popolazione mondiale, lo stregone è tornato nel Santuario di New York.
Comparso nell’MCU per la prima volta nel 2016, Stephen Strange è apparso in film come Thor: Ragnarok, Avengers: Infinity War, Endgame e No Way Home. Dal suo debutto in Doctor Strange, il personaggio interpretato da Benedict Cumberbatch ha combattuto Thanos, è stato nello spazio e, con un incantesimo andato storto, ha aperto le porte al Multiverso. Introdotto per la prima volta in Loki, da America Chavez (Xochitl Gomez), un essere multiversale con la capacità di passare attraverso qualsiasi dimensione, il concetto di Multiverso viene affrontato approfonditamente nel nuovo film sullo stregone.
La fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha quindi spiegato molto. Va detto però che non ha solo chiuso una storia, ma ha aperto le porte ad una nuova narrazione. Da un lato, nel finale tutto sembra tornato alla normalità, o quantomeno in equilibrio: America decide di rimanere a Kamar-Taj con Wong. Tuttavia, questa stabilità non sembra destinata a durare nell’MCU: la scena mid-credits di Doctor Strange 2 mostra lo stregone già alle prese con un’altra avventura insieme ad una donna misteriosa.
Cosa significa davvero tutto ciò? Ecco quindi la spiegazione del finale, alcune considerazioni sul ritorno di Stephen Strange, sul suo Terzo Occhio, e su come appare il futuro nell’MCU per gli Illuminati.
Cosa succede alla fine di Doctor Strange 2
Il finale di Doctor
Strange nel Multiverso della Follia mostra Wanda
Maximoff alle prese con la distruzione di tutte le copie
del Darkhold presenti nel Multiverso.
Wanda fa ciò affinché nessuno possa mai più usare
gli incantesimi e si sacrifica nel processo.
È America Chavez che riesce ad aprire gli occhi a Scarlet, mostrandole il terrore che genera con le sue azioni nei suoi figli di un altro universo. Rendendosi conto di non voler essere l’artefice della paura che vede nei volti dei suoi figli, Scarlet Witch fa un passo indietro e cerca di sistemare le cose. Dopo la caduta di Wanda, Strange e Wong lavorano per ricostruire Kamar-Taj: addestrano nuovi apprendisti e cercano di creare un nuovo equilibrio.
Il finale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia è una vittoria per il protagonista ma anche per Wong e America, ognuno dei quali ha fatto la sua parte nell’impedire a Scarlet di sfruttare il Multiverso per mezzi personali. Tuttavia, questo non significa che il passaggio di Stephen attraverso il Multiverso non abbia causato problemi. Nella scena a metà dei titoli di coda, si scopre che lo stregone ha generato un’incursione che minaccia di distruggere l’equilibrio, portando interi universi a doversi scontrare. È qui che entra in gioco la misteriosa maga Clea, che invita il Doctor Strange a seguirla nella Dimensione Oscura per sistemare quello che ha combinato.
Il senso del terzo occhio di Stephen alla fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Come Sinister
Strange prima di lui, nel tentativo disperato di fermare
Wanda e di salvare America, Stephen si
serve del Darkhold per raggiungere il Multiverso
e possedere un’altra versione di se stesso. Così facendo, alla
fine del film sviluppa il Terzo Occhio.
Il Darkhold è una magia forte e può confondere la mente di chi la utilizza, deformandola o influenzandola. Così è stato sia per Wanda che per il Doctor Strange. Tuttavia, la corruzione subita dai due è molto diversa. Il Terzo Occhio di Stephen è essenzialmente l’Occhio di Agamotto, un amuleto che ha lo scopo di mostrare la verità a chiunque lo brandisce. Nei fumetti, l‘Occhio di Agamotto è conferito solo a chi ha intenzioni pure e un animo buono. In Doctor Strange nel Multiverso della Follia, lo stregone usa il Darkhold con buone intenzioni:vuole impedire a Wanda di rubare i poteri di America. Ciò spiega perché egli ottenga il Terzo Occhio. Ora che l’ha acquisito, probabilmente l’occhio sarà un elemento che il mago userà in futuro.
Scarlet è realmente morta?
Quando
Scarlet
decide di distruggere il tempio del
Darkhold,
fa crollare l’intera infrastruttura. Nulla sembra salvarsi: le
lastre di roccia cadono su di lei, lasciando intendere la sua
morte. Neppure le scene dopo i titoli di coda lasciano intendere
che
Scarlet Witch
sia ancora viva. Tuttavia, è probabile che
Wanda
si sia salvata. Sarebbe davvero strano far finire la sua storia
poco dopo aver mostrato la sua redenzione. Inoltre,
Scarlet Witch
è un personaggio troppo potente per finire in questo
modo.
È possibile che Wanda abbia lanciato un incantesimo per proteggersi dalla caduta delle rocce e che sia emersa dalle macerie in un momento che non viene mostrato in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Se non è morta, Scarlet Witch potrebbe esserci nascosta come ha fatto dopo WandaVision e potrebbe far ritorno solo quando sorgerà nuovamente il bisogno di lei e dei suoi poteri.
Il futuro di America Chavez nell’MCU
Alla fine di
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia, America Chavez decide di
rimanere sulla Terra-616. Il personaggio di
Xochitl Gomez è estremamente potente, ma per
ora sta solo cominciando ad apprendere la forza dei suoi poteri e
il modo per controllarli. Rimanere al Kamar-Taj le
permetterà di allenarsi e di affinare le sue capacità in uno spazio
sicuro. In un certo senso, America ha trovato una
casa su Terra-616 (e nell’MCU).
Ora che America è stata introdotta nell’MCU, è possibile che si presenterà di nuovo in un altro film o serie Marvel. Un film da solista potrebbe mostrare America affrontare una nuova avventura nel Multiverso, magari questa volta alla ricerca delle sue mamme, presunte morte e disperse in un universo diverso dal suo. Inoltre, America potrebbe unirsi ai Giovani Vendicatori, se mai l’MCU intordurrà la squadra. Nei fumetti, Chavez è un membro dei Giovani Vendicatori e sarebbe interessante vedere la squadra in versione live-action. Insomma, l’MCU deve ancora esplorare l’intera gamma di poteri di America Chavez, per non parlare della sua storia. Non c’è da temere; il personaggio ha il potenziale necessario per apparire in un futuro progetto MCU.
Clea fa il suo debutto nell’MCU
Una delle più grandi
sorprese di Doctor Strange nel Multiverso della
Follia è nella scena a metà dei titoli di coda. Da un
portale spunta Clea, una donna misteriosa in cerca di
Doctor Strange. Stephen deve aiutarla a risolvere
un’incursione causata da lui stesso. Lo stregone la segue senza
pensarci due volte.
L’arrivo di Clea nell’MCU potrebbe essere fondamentale per il futuro dell’universo condiviso e per la storia di Strange. Nei fumetti, Clea è una maga che si è allenata con il Doctor Strange. Alla fine, essa diventa la Maga Suprema della Dimensione Oscura e sposa il suo maestro. Clea è incredibilmente potente, ha la capacità di creare illusioni, di teletrasportare e di controllare le menti delle persone. L’ingresso di Clea nell’MCU suggerisce che la sua relazione con il Dottor Strange e il Multiverso verranno esplorati in futuro.
Quando rivedremo Doctor Strange?
Alla
fine di
Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
viene rivelato che lo stregone ritornerà. Tuttavia, il film non
indica in quale progetto
Stephen
sarà visto nuovamente.
Avengers 5
sembra troppo lontano per ora, soprattutto dal momento che i
principali player della
Fase 4
dell’MCU
devono ancora essere definiti completamente. È più probabile che lo
stregone apparirà in un futuro
Doctor Strange 3
prima di vederlo in
Avengers 5: ha
sicuramente bisogno di un altro film da solista per raccontare cosa
manca del suo personaggio, prima di tuffarsi in un’altra squadra.
In ogni caso, nella sua prossima apparizione
Strange
potrebbe sviluppare la sua relazione con
Clea,
esplorare meglio il Multiverso e risolvere le incursioni. Queste
questioni vanno necessariamente risolte prima che il
Doctor Strange
si unisca a una missione più grande in un film dei
Vendicatori.
Doctor Strange sarà più cattivo dopo il Darkhold?
Doctor
Strange viene messo in guardia sull’uso del
Darkhold e sull’influenza negativa che esso può avere
sulle persone. Tuttavia Stephen, nel tentativo di
fermare Wanda, sceglie di usarlo comunque. Almeno per un
po’, tutto sembra andare bene. Anche se sviluppa il Terzo Occhio,
Doctor Strange resta la versione buona di sé
stesso. Tuttavia, è possibile che vedremo insolite sfumature oscure
quando il personaggio tornerà in azione.
Dato che What If…? ha già mostrato Sinister Strange, è improbabile che Cumberbatch assumerà i panni di uno stregone totalmente crudele. Inoltre, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha già mostrato come la Strega Scarlatta sia stata corrotta dal Darkhold e sarebbe ripetitivo per l’MCU architettare così presto una storia simile per lo stregone.
Il futuro degli Illuminati nell’MCU
L’introduzione degli
Illuminati nell’MCU è un grosso problema.
Anche se i membri degli Illuminati vengono uccisi da
Wanda, il Multiverso crea per i personaggi
l’opportunità di riapparire. Solo Karl Mordo riesce a
sopravvivere, mentre Mister Fantastic di John
Krasinski, Captain Carter, il Professor
Charles Xavier, Capitan Marvel e il leader degli
Inumani Freccia Nera vengono fatti fuori.
Anche se gli Illuminati non esistono più in questo mondo, non significa che i fan non li vedranno mai più nell’MCU. D’altronde, non si sceglie Krasinski o Patrick Stewart solo per piccole apparizioni. È possibile che i film futuri saranno più focalizzati su terre alternative, che saranno in grado di riportare gli Illuminati in vita in qualche modo.
Cosa significa la fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia per il futuro dell’MCU?
Doctor Strange nel
Multiverso della Follia prepara il futuro
dell’MCU in grande stile.
L’introduzione delle incursioni – che è ciò che accade quando due
universi si scontrano e un mondo viene annientato – è un grande
evento all’interno del Multiverso. Inoltre, nel tentativo
di risolvere le incursioni, Strange e
Clea potrebbero incontrare Kang il
Conquistatore – che sappiamo apparirà già in
Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Ogni volta che si
verifica un’incursione, la durata della vita del
Multiverso si riduce: questo fatto potrebbe invitare i
supereroi ad unirsi e a lottare per risolverla.
Effettivamente, le incursioni potrebbero aprire la strada alla versione MCU di Secret Wars, un evento dei fumetti che ha visto i supereroi di vari mondi scontrarsi su un pianeta chiamato Battleword. In ogni caso, Doctor Strange nel Multiverso della Follia è riuscito a influenzare il resto dell’MCU.
Spie sotto copertura: tutte le curiosità sul film d’animazione
La Blue Sky Studios, fondata nel 1987, e specializzata nella realizzazione di film d’animazione, ha negli anni regalato al suo pubblico celebri pellicole come la saga di L’era glaciale, Rio e Ferdinand. Purtroppo chiusa nel 2021, l’ultimo lungometraggio prodotto da questa è stato Spie sotto copertura, diretto da Troy Quane e Nick Bruno. Si tratta di un divertente racconto che mescola toni da spy movie con la commedia e la fantascienza, dando vita a situazioni bizzarre e a loro modo divenute subito iconiche. È un titolo ancora oggi troppo sottovalutato, che merita invece di essere riscoperto.
Questo, scritto da Lloyd Taylor e Brad Copeland, è vagamente basato sul cortometraggio del 2009 di Lucas Martell, intitolato Pigeon: Impossible. Riprendendo quella vicenda, rendendola più complessa e approfondendo diversi aspetti in più, Spie sotto copertura è stato lodato per la sua animazione, le musiche, lo humor e le performance vocali dei doppiatori. La presenza di note star del cinema nel dar voce ai protagonisti è infatti la ciliegina sulla torta di un film che ha tutte le carte in regola per divertire grandi e piccini. Con un budget di 100 milioni di dollari, questo prodotto non si risparmia infatti in sorprese e colpi di scena.
Come già detto, si possono ritrovare in questo generi molto diversi tra loro, che con le possibilità dell’animazione trovano da subito ampio sfogo. Divertente e coinvolgente, Spie sotto copertura è senza dubbio uno dei film d’animazione recenti da riscoprire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo ipotetico sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Spie sotto copertura: la trama del film
Protagonista del film è l’agente segreto Lance Sterling, il migliore nel suo lavoro, impeccabile e pieno di fascino nel suo elegante vestito blu. Per lui, però, tutto cambia quando un giorno Walter Beckett, giovane scienziato incaricato di creare potenti armi e gadget assurdi ed eccezionali per l’intelligence, propone all’agente Sterling una tecnologia, nota come “travestimento biodinamico”, che potrebbe rivoluzionare lo spionaggio permettendo alle spie di non farsi notare tramite dei travestimenti “molto particolari”. Inavvertitamente, Lance beve il filtro che permette agli agenti di mutare forma e si ritrova trasformato in un piccione.
Questo evento improvviso e fuori dall’ordinario farà sì che l’agente e il genio imparino a fare affidamento l’uno sull’altro per portare a termine la più importante di tutte le missioni: salvare il mondo da un pericoloso criminale di nome Killian, dotato di avanzate tecnologie e un braccio robotico che lo rende estremamente forte. Trovandosi innanzitutto a dover imparare a padroneggiare il suo nuovo corpo, Lance inizierà passo dopo passo a risalire alle vere operazioni di Killian, il quale nel mentre è riuscito a far ricadere su di lui le colpe di alcuni crimini. Per la spia migliore del mondo, si presenta dunque il caso più complesso di sempre, da risolvere in condizioni improbabili.
Spie sotto copertura: i personaggi e il cast di doppiatori del film
A dar voce in lingua originale a Lance Sterling, la spia più affascinante del mondo, vi è l’attore Will Smith. Si tratta della seconda occasione in cui Smith dà voce al protagonista di un film d’animazione, dopo averlo già fatto per Shark Tale, del 2004. Accanto a lui, nel dar voce allo scienziato Walter Beckett, vi è invece Tom Holland, l’attuale interprete di Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe. Anche se i loro personaggi lavorano insieme per il film, Holland e Smith non si sono mai incontrati durante la registrazione delle loro battute, conoscendosi per la prima volta durante la premiere del film. L’attrice Rashida Jones dà invece voce a Marcy Kappel, agente segreto convinta della colpevolezza di Lance.
L’attrice Karen Gillan, nota per il ruolo di Nebula nel Marvel Cinematic Universe, dà qui voce a Occhio, specialista in analisi spettrale e termografia ottica quantistica, mentre Orecchio, a cui dà voce DJ Khaled, è uno specialista delle comunicazioni. Spie sotto copertura rappresente invece il debutto nel mondo del doppiaggio per l’attrice Rachel Brosnahan, celebre per la serie La fantastica signora Maisel. Il personaggio a cui dà voce è quello di Wendy Beckett, agente di polizia e madre di Walter. Infine, l’attore Ben Mendelsohn, anche lui nel Marvel Cinematic Universe con il ruolo dello Skrull Talos, dà voce al villain Killian, terrorista con un braccio bionico sinistro con cui controlla una serie di droni armati che minacciano il mondo.
Spie sotto copertura 2: il sequel ci sarà?
Pur se la vicenda raccontata in Spie sotto copertura si conclude con questo film, era lecito immaginare che come per altri titoli della Blue Sky Studios anche questo titolo ottenesse un sequel. I produttori hanno poi affermato che della possibilità di realizzare un Spie sotto copertura 2 si era parlato sin da subito. Tuttavia, a causa degli scarsi incassi ottenuti dal film (appena 171 milioni a fronte di un budget di 100) e dell’acquisizione della Blue Sky Studio da parte della Disney, il sequel venne accantonato. Con la chiusura poi dello studio di produzione, le speranze di vedere un sequel di questo film sono da considerarsi ormai pressocché nulle.
Spie sotto copertura: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Spie sotto copertura grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Disney+ e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 11 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.
Fonte: IMDb
Spie Sotto Copertura finalmente in blu-ray e dvd
Will Smith e Tom Holland sono le voci protagoniste di questo esilarante Spie Sotto Copertura, film d’animazione 20th Century Studios. L’agente super segreto Lance Sterling e il giovane scienziato Walter Beckett sono due personalità quasi agli antipodi. Lance è calmo, gentile e impeccabile, Walter nulla di tutto ciò. Un evento fortuito unirà i due improbabili eroi che dovranno imparare a contare l’uno sull’altro per la più importante delle missioni: salvare il pianeta.
Il brivido irresistibile di Spie Sotto Copertura è ora disponibile nelle case dei fan in Blu-Ray e DVD. Il formato Blu-Ray include tanti contenuti extra, tra cui varie featurette sulla realizzazione del film e due fantastici videoclip musicali. I bonus comprendono anche la possibilità di guardare il film in “Modalità Spia Super Segreta”, un approfondimento che trasporterà gli spettatori all’interno del film per svelarne curiosità, Easter Eggs e retroscena.
Spie Sotto Copertura Contenuti extra:
- Guarda il film in Modalità Spia Super Segreta
- Infiltriamoci nei Blue Sky Studios
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Spiderman: recensione del film di Sam Raimi
Spiderman è stato un film che ha stabilito diversi record. Uno sicuramente di attesa: ben 25 anni sono passati prima che il progetto di questa pellicola sul personaggio di punta della Marvel vedesse la luce. Una gestazione quasi straziante per i fan dell’arrampicamuri, ma ben ripagata.
Titolo originale | Spiderman | ||
Regista | Sam Raimi | ||
Produzione | Marvel Studios | ||
Scritto da | Comin book Stan Lee Steve Ditko Screenplay Devid Koepp |
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Cast | Toby Maguire – Peter Parker/Spiderman Kirsten Dust – Mary jane William Dafoe – Norman Osborn/Green Goblin James Franco – Harry Osborn J.K. Simmons – Jonah Jameson |
||
Musica | Danny Elfman | ||
Distribuzione | Sony Pictures | ||
Uscita USA | 3 Maggio 2002 | ||
Uscita Italia | 7 Giugno 2002 | ||
Durata | 121 minuti | ||
Budget | $139,000,000 | ||
Incasso totale | $806,700,000 |
Spiderman è stato un film che ha stabilito diversi record. Uno sicuramente di attesa: ben 25 anni sono passati prima che il progetto di questa pellicola sul personaggio di punta della Marvel vedesse la luce. Una gestazione quasi straziante per i fan dell’arrampicamuri, ma ben ripagata. Possiamo affermare senza timore di smentita che gli unici film supereroistici che possano veramente competere con questo siano semplicemente i suoi sequels. Perché persino il tanto celebrato “Cavaliere Oscuro” della DC probabilmente non avrebbe avuto tanto successo senza aver avuto come apri pista la pellicola dell’Uomo Ragno.
Cast
Come detto, la storia
di Spiderman inizia a metà degli anni ’70, ma il vero decollo lo si
ha nel luglio del 200, quando lo sconosciuto Tobey Maguire viene
scelto per indossare la calzamaglia blu e rossa dell’amichevole
guardiano di quartiere. Maguire aveva già recitato ne Le Regole
della Casa del Sidro e proprio la sua interpretazione nei panni di
Homer Wells gli è valsa l’attenzione di Sam Raimi. Quest’ultimo
venne scelto sempre nel 2000 come regista del film, battendo la
concorrenza di nomi del calibro di James Cameron e Tim Burton.
Anche Maguire, comunque, aveva dovuto “lottare” con grossi calibri
dello star system hollywoodiano, come Leonardo DiCaprio e l’allora
sconosciuto Heath Ledger. Nei due ruoli di punta, perciò, si poteva
dire di aver assoldato gente “con gli attributi”.
L’eterno amore di Peter Parker, Mary Jane Watson, sarebbe invece stato interpretato da Kirsten Dunst, già nota ai più per il cult-movie Intervista con il Vampiro. Il ruolo di MJ, comunque, significherà per lei il lancio definitivo nel grande cinema. Curioso apprendere, inoltre, che proprio la presenza di Maguire come protagonista pare abbia convinto la Dunst, che avrebbe ammesso che con lui la pellicola avrebbe avuto «un gusto molto più indipendente.»
L’antagonista principale, scelto dopo varie vicissitudini, sarebbe stato il Green Goblin Norman Osborn, ruolo affidato a Willem Dafoe (Vivere e Morire a Los Angeles, Platoon, Mississipi Burning e molti altri). Si conferma così la tendenza del cinema supereroistico di scegliere accanto ad un protagonista semisconosciuto un antagonista di rilievo mondiale. Ultimo personaggio, non certo per importanza, scelto fu Harry Osborn, figlio di Norman e amico fraterno di Peter. Interpretato da James Franco (Freaks and Geeks e un piccolo, ma molto apprezzato, ruolo nel film biografico James Dean) risulterà molto importante anche per il proseguimento della saga.
Il copione fu il risultato delle modifiche del lavoro di David Koepp (Jurassic Park, Mission Impossible), inizialmente assunto da James Cameron (che per lungo tempo fu l’unico regista interessato al progetto). Assunto Reimi, il copione fu modificato da Scott Rosenberg (Con Air e Fuori in Sessanta Secondi) e Alvin Sargent (premio Oscar per Giulia e Gente Comune) fino alla sua incarnazione finale.
Produzione
Avendo stabilito un lancio mondiale per il 3 maggio 2002, le
riprese iniziarono l’8 gennaio 2001 a Culver City, piccolo centro
nella contea di Los Angeles famoso sin dagli albori del cinema come
sede di importanti studi cinematografici (della MGM prima e della
Sony Pictures poi). Gli studi 27 e 28 della Sony furono scelti come
sede delle riprese interne. Come in altre produzioni, anche durante
le riprese di Spiderman non mancarono gli incidenti, che purtroppo
costarono la vita all’operaio Tim Holcombe. Lo show, come nelle
migliori tradizioni, andò però avanti. La maggior parte delle
riprese furono fatte a Los Angeles e, ironicamente, solo per due
settimane la troupe si trasferì a New York (casa storica di
Spiderman) per girare scene che necessitavano di monumenti troppo
ben conosciuti per poterli riprodurre.
Per quanto riguarda i costumi, per Spiderman fu scelto di mantenere la foggia classica con solo qualche piccola modifica estetica. Maguire indossò una calzamaglia strettissima composta da soli due pezzi (corpo e maschera). I famosi “occhi da ragno” erano semplicemente composti da specchi monodirezionali, mentre le ragnatele che decorano il completo furono generati al computer. Più complesso fu il discorso per Green Goblin. Un primo progetto di costume era stato concepito prima del casting di Dafoe, che però rifiutò l’idea “troppo voluminosa”. Il risultato finale fu creato seguendo anche la struttura corporea dell’attore e si componeva di ben 580 pezzi diversi. Pare che molti designer volessero accompagnare il Goblin con alcune ragazze in costume che avrebbero agito come complici, ma Raimi non volle nemmeno sentir parlare dell’idea.
Per gli effetti speciali fu assunto John Dykstra (Oscar per Guerre Stellari), che convinse Raimi ad affidarsi agli effetti visivi per la maggior parte delle acrobazie del film, che sarebbero state impossibili persino per uno stuntman esperto. Il budget iniziale di 70 milioni di dollari dovette essere alzato a 100, mentre le dominanti cromatiche dei due protagonisti, Maguire e Dafoe, costrinsero la troupe a girare alcune sequenze che li vedevano insieme separatamente, in quanto uno necessitava di un fondale verde (Maguire/Spiderman) mentre l’altro era obbligato a usarne uno blu (Dafoe/Green Goblin). Bisogna sottolineare, però, che Raimi non volle che il suo film sembrasse una specie di blockbuster a cartoni animati, per cui nessuna sequenza è mai stata generata al 100% al computer.
Rilascio e
riconoscimenti
Anche il rilascio della pellicola ebbe qualche problema. Ormai
tristemente noto il trailer (riportato qui sotto) nel quale
Spiderman blocca una banda di rapinatori con una ragnatela tesa tra
le Twin Towers di New York. Gli eventi dell’11 Settembre 2001
obbligarono la Sony a ripensare gran parte del materiale
promozionale già distribuito.
Nonostante alcune diatribe sull’età autorizzata per il pubblico (molte associazioni diedero un limite di età di 12 anni alla pellicola, cosa che Sony e Marvel non apprezzarono, vista la grande popolarità dell’Uomo Ragno tra i giovanissimi). Ugualmente il film arrivò ai cinema, dove stabilì il record di guadagni nel giorno d’apertura (39.406.872 $). Solamente il terzo capitolo de I Pirati dei Caraibi, ben quattro anni dopo, riuscirà a battere i record d’incassi di Spiderman. Alla fine la pellicola guadagnò 821.708.551 $ in tutto il mondo a fronte di soli 140 milioni di budget. Questo lo rese il ventesimo film della storia del cinema di tutti i tempi per incassi. Non vinse nessun Oscar, ma ottenne le nomination per i Migliori Effetti Speciali e per il Miglior Sonoro.
Spiderman: J.K. Simmons potrebbe essere di nuovo Jonah Jameson
J.K Simmons è stato un perfetto Jonah Jameson, direttore del Daily Bugle, il quotidiano per cui lavora Peter Parker, nella prima trilogia di Spider-Man, diretta da Sam Raimi. Il reboot The Amazing Spider-Man non ha invece incluso il personaggio nei tre film.
Col rilancio dell’Uomo Ragno e una nuova serie di film, però, J.K Simmons potrebbe tornare ad interpretare il direttore coi suoi inconfondibili baffi e il sempre presente sigaro. Simmons, infatti, potrebbe essersi lasciato scappare la notizia nel corso di una recente intervista tenutasi all’interno dello spettacolo di Howard Stern. Quando gli è stato chiesto se avrebbe mai più interpretato J. Jonah Jameson, Simmons ha risposto, “Ho appena sentito che…che questa è una possibilità!”
L’attore ha parlato per ora solo di “possibilità”, ma visto che nessuno si sarebbe aspettato qualche attore della trilogia originale nel nuovo Spiderman, le sue parole meritano sicuramente attenzione. Ecco l’intervista a J.K Simmons:
https://www.youtube.com/watch?v=Itk6K-c-qBQ
Ancora non ci sono date per una nuova serie di Spiderman, ad eccezione di The Amazing Spider-Man 3, che è stato rinviato al 2018.
Fonte: Comicbook
SpiderMan: il costume nei diversi adattamenti
Dal week end di debutto, The Amazing Spider-Man 2 è balzato in vetta alla top ten degli incassi in Italia perchè Spidy è uno che piace sempre, nonostante tutti i cambiamenti che ha subito nel corso degli anni. Vi sembra che nulla sia cambiato nel suo costume rosso e blu? Vi sbagliate, ecco infatti come si è evoluto il costume dell’Uomo Ragno nel corso degli anni: [nggallery id=626]
GUARDA LE NOSTRE INTERVISTE AI PROTAGONISTI DEL FILM The Amazing Spider-Man 2
The Amazing Spider-Man 2 è uscito nei cinema italiani lo scorso 23 aprile.
Come sempre ricordiamo
che nel film ritorneranno i
protagonisti Andrew Garfield e Emma
Stone ai quali si
aggiungono Jamie Foxx nel ruolo di
Electro, Dane
DeHaan come Harry Osborn, il
villain Paul
Giamatti e Felicity
Jones. Tutte le news sul film le trovate nel
nostro speciale: The Amazing Spider-Man 2. Mentre
per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra
Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2. La
pellicola è diretta ancora una volta da Marc
Webb su
una sceneggiatura di Alex Kurtzman, Jeff
Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio 2014
negli USA.
In The Amazing Spider-Man 2, per Peter Parker (Andrew Garfield) affronta la vita post diploma. Lasciatosi alle spalle le scuole superiori si è ritrovato sempre più impegnato vestendo i panni di Spiderman, senza, però, dimenticare la promessa fatta al padre di Gwen (Emma Stone): proteggerla. A disturbare gli equilibri ci penserà l’arrivo di un nuova nemesi, Electro (Jamie Foxx) ed il ritorno di un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan).
Spiderman: cartoni, film e giochi sull’uomo ragno
Un ragazzo timido viene morso da un ragno radioattivo, aquista poteri straordinari, e per lui arriva il momento di crescere. Spiderman, il supereroe Marvel creato nel 1962 da Stan Lee e Steve Ditko, è uno tra i più amati al cinema. L’iniziale trilogia con Tobey Maguire è uscita nei primi anni Duemila e ha contribuito a rilanciare il genere dei supereroi, ora uno dei più amati dal pubblico e che ha reso Marvel uno tra i franchise cinematografici più redditizzi di sempre. Le trasposizioni cinematografiche, televisive e animate di Spiderman sono tantissime: vediamo insieme le principali.
Spiderman: film della trilogia
I diritti cinematografici per Spiderman furono acquistati per la prima volta nel 1985, e passarono per due decenni da una compagnia all’altra, finché la Sony Pictures Entertainment, che produsse la trilogia diretta da Sam Raimi. Cominciamo quindi con i tre film di Spiderman che videro come protagonista Tobey Maguire, cominciata nel 2002.
- Spider-Man, Sam Raimi (2002). Il film che racconta l’inizio della “carriera” da supereroe di Peter Parker. È il film che riporta la famosa frase “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, vede Kirsten Dunst nei panni di Mary Jane Watson, e William Defoe nei panni del malvagio Goblin. Con un budget di circa 139 milioni di dollari, al box office ne incassò globalmente circa 821 milioni.
- Spider-Man 2, Sam Raimi (2004). Grazie agli incassi incredibili, venne dato il via libera per il secondo volume della trilogia. Questa volta, il cattivo è Dr. Octopus, interpretato da Alfred Molina: un cyborg con dei tentacoli metallici mortali. Ma per Spiderman/Peter ci sono altre difficoltà: comincia a dubitare di sé. Con un budget superiore, di circa 200 milioni di dollari, ne incassò 783.8 circa.
- Spider-Man 3, Sam Raimi (2007). Tra Mary Jane e Peter le cose vanno a gonfie vele, ma c’è qualcosa che incombe. La tuta di Spiderman diventa nera e prende controllo di lui, gli dà poteri più forti e tira fuori il lato più oscuro della sua personalità. Con un budget di 250 milioni di dollari, è all’ottavo posto tra i film più costosi di sempre. Ne ha incassato 890.9 milioni.
Spiderman: i film più recenti
Nel 2010 la Sony provò a rilanciare il supereroe, con la coppia di film The Amazing Spider-Man, interpretati da Andrew Garfield. Il primo film ebbe una buona ricezione, mentre il secondo ricevette recensioni contrastanti.
- The Amazing Spider-Man, Marc Webb (2012). Dopo Il Cavaliere Oscuro, si pensò di rilanciare anche Spiderman in salsa leggermente più oscura. Il giovane Peter Parker cerca di capire chi è e i propri sentimenti per la sua prima cotta, Gwen Stacy (interpretata da Emma Stone). Il suo obiettivo è quello di far luce sulla morte dei genitori.
- The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro, Marc Webb (2014). Peter è ora sicuro di sé, e vive la sua vita combattendo il crimine a New York e con la sua bella Gwen. Ma deve ancora affrontare il suo nemico più potente: Electro, interpretato da Jamie Foxx. Si pianificavano un episodio 3 e addirittura un 4, e sembra che Sony stesse pianificando un universo che competesse con quello Marvel. Ma i piani furono cancellati.
Nel Febbraio 2015, i Marvel Studios e la Sony hanno annunciato l’acquisto di metà dei diritti su Spiderman da parte della Marvel, per integrare il supereroe nel MCU.
- Spider-Man: Homecoming, John Watts (2917). C’è ora Tom Holland nei panni di Spiderman, e il film ha segnato il grande ritorno di Michael Keaton ai film sui supereroi (ok, dopo Birdman) nei panni dell’Avvoltoio. È ambientato dopo la comparsa del supereroe in Avengers, tra tentativi di tornare alla vita normale e alla piena accettazione della propria identità di Spider-Man.
È in arrivo il secondo capitolo, e sembra che porterà Peter in giro per il mondo.
Spiderman: cartoni animati
Sono tantissime anche le versioni animate di Spiderman, che rimane uno dei supereroi più amati anche dai bambini.
- L’Uomo-Ragno uscì negli USA tra il 1967 e il 1970, arrivando da noi nel 1977. Si compone di 52 episodi, ed è ispirato i fumetti di Lee e Ditko.
- Ne arriva poi un’altra, prodotta dalla neonata Marvel Productions, che è quella che è molti ricordano di aver visto da bambini. È composta da una stagione sola di 26 episodi, ed è stata prodotta nel 1981.
- Se poi siete nati negli anni Novanta, probabilmente ricordate quella prodotta dalla Fox, da affiancare a quella degli X-Men. Per la prima volta, l’Uomo-Ragno diventa Spider-Man anche in Italia.
- La nuova serie arriva poi nel 1999, composta da solo 13 episodi e incentrata su Venom e Carnage. La serie fu interrotta in corso d’oepra, e rimase senza un finale.
- Nel 2013 arriva la prima serie tutta CGi, Spider-Man: The New Animated Series, pensata come prologo alla trilogia di Raimi.
- Nel 2008 è il turno di The Spectacular Spider-Man, serie acclamata dalla critica. Nella serie compare anche il costume nero.
- Arriviamo poi a Ultimate Spider-Man, prodotta nel 2012. La serie è andata avanti per anni.
Giochi di Spiderman
I videogiochi di Spiderman hanno una storia che comincia nel 1978: con delle avventure testuali. Era passato tra piattraforme varie, fino ad arrivare nel 1991 su Game Boy, con The Amazing Spider-Man 1, e con un seguito l’anno successivo. Nel 1992 arrivò anche su Super Nintendo con due capitoli. L’ultimo originale capitolo della seire per Game Boy uscè nel 1993, con altri capitoli su Super Nintendo e SEGA Mega Drive. Tantissimi furono i videogiochi per queste piattaforme prodotti negli anni Novanta, videogiochi forse un po’ all’antica. Ma veniamo agli anni Duemila:
- Nel 2000 usciì Spider-Man di Neversoft: il primo gioco Spider-Man totalmente in 3D, con una storia originale, e una serie di costumi alternativi per Peter.
- Nel 2001 arriva il seguito, Spider-Man 2: Enter Electro, e anche nuove versioni per Game Boy.
- Nel 2002 arrivano i film di Sam Raimi, e i videogiochi dedicati, con una nuova qualità grafica e tecnica.
- È del 2004 il videogioco più apprezzato dal pubblico, Spider-Man 2: The Game, su PlayStation 2, Xbox, e GameCube. È l’adattamento interattivo di un nuovo episodio di Sam Raimi, e permette al giocatore di muoversi liberamente tra i grattacieli di New York appesi alle ragnatele. Un altro capitolo seguì nel 2007, insieme al terzo film.
- Tanti altri si susseguono negli anni precedenti. Spider-Man: Il regno delle Ombre (2008), Spider-Man: Shattered Dimesions (2010), Spider-Man: Edge of Time (2011), che arrivano su PC, PlayStation 3, Xbox 360, Wii, e DS.
- Con l nuovi capitoli cinematografico del 2012, The Amazing Spider-Man, escono anche due videogiochi dedicati.
- Il 7 settembre 2018, è in arrivo un nuovo capitolo interattivo, realizzato da Insomniac Games, in esclusiva per Play Station 4.
Fonte: DocManhattan
Spiderman trilogy: il trailer onesto dei film di Sam Raimi
Mentre negli Stati
Uniti stanno ancora fremendo per vedere The Amazing Spider-Man
2, qui da noi ne abbiamo già dette di cotte e di
crude sul nuovo Spiderman.
E’ innegabile però che quello che è rimasto nel cuore di tutti è una delle serie che, nel campo dei cinefumetti, è da considerarsi pionieristica; parliamo ovviamente degli Spiderman diretti da Sam Raimi in cui i protagonisti erano Tobey Maguire, Kirsten Dunst e James Franco.
Ecco il trailer onesto di quella trilogia:
LEGGI ANCHE: The Amazing Spider-Man 2 recensione film
GUARDA LE NOSTRE INTERVISTE AI PROTAGONISTI
The Amazing Spider-Man 2 è uscito nei cinema italiani lo scorso 23 aprile.
Come sempre ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti Andrew Garfield e Emma Stone ai quali si aggiungono Jamie Foxx nel ruolo di Electro, Dane DeHaan come Harry Osborn, il villain Paul Giamatti e Felicity Jones. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-Man 2. Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-Man 2. La pellicola è diretta ancora una volta da Marc Webb su una sceneggiatura di Alex Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio 2014 negli USA.
In The Amazing Spider-Man 2, per Peter Parker (Andrew Garfield) affronta la vita post diploma. Lasciatosi alle spalle le scuole superiori si è ritrovato sempre più impegnato vestendo i panni di Spiderman, senza, però, dimenticare la promessa fatta al padre di Gwen (Emma Stone): proteggerla. A disturbare gli equilibri ci penserà l’arrivo di un nuova nemesi, Electro (Jamie Foxx) ed il ritorno di un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan).
Spiderman potrebbe non essere Peter Parker nel prossimo film
Latino Review ha rilanciato indiscrezioni importanti sul nuovo Spiderman, rumor ancora non confermati. Secondo Jeff Sneider addirittura potrebbe esserci un cambiamento sostanziale riguardo il personaggio:
Al 95% Spiderman non sarà bianco. Per ora niente di certo ma ho sentito dire che la Sony lo vorrebbe afroamericano o latinoamericano. Se questo sarà il caso, ovviamente, non sarà Peter Parker. La Sony cerca l’opportunità di battere la Warner/DC, ma anche i Marvel Studios, introducendo e realizzando un film stand-alone su un personaggio di colore prima di loro.
Lo sceneggiatore Dan Slott ha caldeggiato l’idea:
Sarebbe interessante se aprissero il casting a tutti e non solo alle persone caucasiche. Spider-Man può essere chiunque, qualsiasi nerd. Non è importante il colore della pelle, è la maschera la cosa più importante.
Le comunicazioni ufficiali per ora parlano di Peter Parker, ma per ora riportiamo questa indiscrezione che avrebbe del clamoroso.
Fonte: LR
Spiderman e Lizard: il primo concept della Sony
Dopo il burrascoso abbandono del quarto film dedicato a Spidy da parte di Sam Raimi, la Sony Pictures ha cominciato immediatamente a lavorare ad un restyling del personaggioSpider-man e del villain di turno, Lizard.
Ora sappiamo che, per quanto riguarda il concept visivo, gli artisti che hanno lavorato a The Amazing Spider-man hanno fatto un buon lavoro, però vi mostriamo a seguire, grazie a WorstPreviews, un concept iniziale relativo proprio ai due personaggi interpretati da Andrew Garfield e Rhys Ifans.
Spiderman avrà un aiutante in The Amazing Spider-man 2
Il regista Mark
Webb ha dichiarato che The Amazing Spider-man 2 non sarà un
altro film su Spiderman, ma che sarà focalizzato anche su un altro
personaggio che possa espandere il panorama Marvel della Sony.
Durante una nuova intervista ai due produttori del film, Avi Arad e Matt Tolmach, è stato chiesto se nel film ci sarebbe stato un aiutante per Spiderman, un altro supereroe buono che l’avrebbe aiutato a sconfiggere il numero spropositato di cattivi che sembrano profilarsi in questo episodio. Loro hanno risposto: “Ci piacerebbe non rispondere a questa domanda. Vogliamo sempre lasciare il pubblico con un paio di sorprese. Così se v dicessimo oggi a cosa stiamo pensando, porteremo via la sorpresa dal film”.
Una risposta possibilista quindi, anche se non chiara. Intanto però è doveroso sottolineare che la Sony ha i diritti di pochissimi personaggi Marvel, e quindi sarebbe lecito sperare, nel caso di uno special guest, che la Sony stessa e i Marvel Studio riuscissero a raggiungere un accordo in modo tale da mettere in comunicazione Spiderman con i Vendicatori.
Come sempre ricordiamo che nel film ritorneranno i protagonisti Andrew Garfield e Emma Stone ai quali si aggiungono Jamie Foxx in Electro, Dane DeHaan come Harry Osborn, il villain Paul Giamatti e Felicity Jones. Tutte le news sul film le trovate nel nostro speciale: The Amazing Spider-man 2. Mentre per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing Spider-man 2. La pellicola è diretta ancora una volta da Marc Webb su una sceneggiatura di Alex Kurtzman, Jeff Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio 2014.
Ecco anche la trama del film:
In The Amazing Spiderman 2, per Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Fonte: WP
Spiderman 3: costume test per il Venom di Sam Raimi
Nel film di Sam
Raimi fa solo una piccola comparsa, ma come sappiamo il
personaggio di Venom è decisamente affascinante e potrebbe avere a
breve un film tutto per lui, almeno da quanto ci riferiscono i
rumors provenienti dalla Columbia. Comic Book Movie ha trovato una bellissima foto
di un costume test del Venom realizzato proprio per il film di
Raimi, in cui la sostanza stellare si impossessava prima di
SPiderman stesso e poi del fotografo Eddie Brock (Topher
Grace).Che ve ne pare?
Spider-Man 3 è un film del 2007 diretto da Sam Raimi, sequel dei precedenti Spider-Man e Spider-Man 2. Basato sui fumetti dell’Uomo Ragno, creati da Stan Lee e Steve Ditko e pubblicati dalla Marvel Comics, il film prosegue la storia di Peter Parker, interpretato da Tobey Maguire, ragazzo che ha acquisito i poteri di ragno geneticamente modificato, che deve far fronte alla minaccia di terribili nemici: un simbionte alieno unitosi al suo costume di Spider-Man, il misterioso Uomo Sabbia, vero responsabile della morte di suo zio Ben, e infine Harry, divenuto il nuovo Goblin per vendicare la morte di suo padre per mano di Peter. Nel cast, oltre a Maguire, sono presenti Kirsten Dunst, James Franco, Thomas Haden Church e Topher Grace, rispettivamente nei ruoli di Mary Jane Watson, Harry Osborn, Flint Marko e Eddie Brock.
Spiderman 3, il film di Sam Raimi
Spiderman 3 è il terzo capitolo della saga dell’Uomo Ragno che arrivò nel 2007 e stranamente raccolse diversi risultati contrastanti, al contrario dei suoi due predecessori. Da un punto di vista strettamente commerciale fu uno sbanca-botteghini come pochi c’è ne erano stati fino a quel momento.
Il mostruoso budget di 258 milioni di dollari fu ampiamente ripagato e il film fu il più visto della saga.
Titolo originale | Spiderman 3 | ![]() |
|
Regista | Sam Raimi | ||
Produzione | Marvel Studios | ||
Scritto da | Comin book Stan Lee Steve Ditko Screen Story Sam Raimi Ivan Raimi Screenplay Alvin Sargent Sam Raimi Ivan Raimi |
||
Cast | Toby Maguire – Peter Parker/Spiderman Kirsten Dust – Mary jane James Franco – Harry Osborn J.K. Simmons – Jonah Jameson Thomas Haden Church – Flint Marko/sandman Bryce Dallas Howard – Gwen Stacy Topher Gracy – Eddie Brock/Venom |
||
Musica | Danny Elfman | ||
Distribuzione | Sony Pictures | ||
Uscita USA | 01 Maggio 2007 | ||
Uscita Italia | 24 Aprile 2007 | ||
Durata | 139 minuti | ||
Budget | $258,000,000 | ||
Incasso totale | $885,430,303 |
Senza fatica Spiderman 3 raccolse la palma di pellicola di maggior successo mai prodotta dalla Marvel, ma per quanto riguarda il cinema supereroistico in generale si dovette accontentare della medaglia d’argento, battuto un anno dopo da Il Cavaliere Oscuro. Ugualmente Spiderman 3 è una pellicola dal sicuro spessore, che indaga ancora di più nelle debolezze e nel lato oscuro del protagonista, più che esaltarne le doti e le imprese.
La Sony Pictures aveva iniziato a lavorare sul terzo capitolo della saga mentre ancora Spider-man 2 era lontano di tre mesi dall’uscita, questo a significare la grandissima fiducia che la casa americana nutriva nel franchise. Inizialmente programmato per un’uscita il 2 maggio 2007, venne poi spostato a due giorni dopo. Il copione fu affidato ancora ad Alvin Sargent, che già aveva collaborato nel secondo capitolo, con un’opzione per il quarto. Il fratello di Raimi, Ivan, collaborò anch’egli alla scrittura della storia, che come detto avrebbe puntato molto sul lato oscuro di Peter Parker, costretto a scoprire nel modo doloroso la differenza tra vigilante ed eroe. Come antagonisti vennero scelti Harry Osborn, che avrebbe continuato la storyline creata nei primi due film, the Sandman, con cui Spider-Man dovrà affrontare nuovamente il suo passato, e il temibile Venom. Quest’ultimo venne preferito all’Avvoltoio, grazie alla grande base di fan che il simbiote bianco-nero possiede. Infine Sargent decise di inserire nella storia anche Gwen Stacy, destinata a diventare rivale romantica di Mary Jane. La trama sembrava talmente complessa da richiedere la divisione in due film, ma l’idea venne rigettata.
Spider-Man 3 – Cast
Intrigato
dall’opportunità di interpretare un Peter Parker meno timido e più
aggressivo, Tobey Maguire non si lasciò scappare
l’opportunità di indossare ancora il costume dell’Uomo Ragno. Anche
Kirsten Dunst tornò nel ruolo di Mary Jane
Watson, personaggio che in questa terza pellicola dovrà affrontare
diverse dure prove a livello emozionale (buona sfida, quindi, dal
punto di vista recitativo).
Grandissima importanza venne garantita a Harry Osborn e al suo interprete James Franco, che qui avrebbe compiuto il suo climax. Il ruolo di Sandman, alias Flint Marko, fu affidato a Thomas Haden Church. Church si era fatto notare dai produttori per il suo ruolo di Jackson Lapote nel film del 2004 Sideways, in Viaggio con Jack, lavoro pluripremiato sia globalmente, sia per quanto riguarda il suo personaggio, riconosciuto da numerosi attestati come “Miglior Attore non Protagonista” (non agli Accademy Awards, però).
Il ruolo di Venom, alter ego di Eddie Brock Junior, fu affidato a Topher Grace. Grande appassionato di fumetti, Grace aveva vinto il premio per la “Miglior Performance Rivelazione Maschile” della National Boad of Review per il suo ruolo nel film In Good Company, presentandosi così come un vero fuoriclasse in erba. Infine, concludendo l’elenco delle “new entry” abbiamo Bryce Dallas Howard, a cui venne assegnato il personaggio di Gwen Stacy. Stacy è una delle fidanzate storiche, e quindi storiche rivali, del Peter Parker cartaceo. Figlia del capitano di polizia George Stacy (James Cromwell), sarà la donna del protagonista mentre lui è ancora preda dell’influenza del simbiote.
Spider-Man 4 Produzione
Alcune scene dedicate alla lavorazione in CGI vennero girate già tra il 5 e il 18 novembre 2005, ma le riprese principali iniziarono solamente il 16 gennaio dell’anno successivo e si prolungarono fino al luglio dello stesso anno. Oltre a New York, molte scene vennero girate a Cleveland, come per esempio la lotta tra Spiderman e Sandman sul blindato portavalori. John Dykstra, responsabile degli effetti speciali di Spiderman 2, non tornò a lavorare in questo nuovo capitolo. Il suo posto venne preso da Scott Stokdyk, che gestì ben duecento programmatori provenienti dai Sony Pictures Imageworks. Vennero creati ben 900 effetti digitali nuovi, molti dei quali nemmeno esistevano prima della produzione del film. Nonostante ciò Stokdyk scelse di usare anche dei modellini in miniatura per alcuni palazzi, in modo da non doversi affidare solamente a dei calcoli fatti al computer, ma anche a sequenze più realistiche e concrete. Uno dei “trucchi” più particolari fu usato nelle scene in cui Spider-Man colpisce con un pugno Sandman, passandogli da parte a parte a causa del suo corpo fatto di sabbia. Il braccio di questo Uomo Ragno è completamente creato al computer, perché il posto di Maguire fu preso da Baxter Humby, esperto di arti marziali famoso per avere un braccio amputato sin dalla nascita e, nonostante ciò, campione del mondo di Muai Thai. Altre sequenze forse meno azzardate, ma sicuramente più complesse, furono le notturne che coinvolsero Venom. La sua divisa nera con il buio della notte costituì una vera sfida per lo staff di Stokdyk.
Christopher Young sostituì Danny Elfman al comando dell’orchestra per la colonna sonora. Elfman si rifiutò di lavorare ancora con Sam Raimi, a causa di diversi dissapori capitati proprio sul set di Spiderman 2. Nonostante ciò, però Elfman collaborò ugualmente a partire da dicembre 2006 con Young, aiutandolo a mantenere una linearità con le precedenti colonne sonore.
Spider-man 3 Ricezione
L’esordio di Spiderman 3 sul grande schermo avvenne a Tokyo il 16 aprile 2007, per poi sbarcare successivamente nel Regno Unito il 23 aprile e negli Stati Uniti tre giorni dopo. L’uscita mondiale avvenne il 1 maggio 2007, tre giorni prima dell’uscita ufficiale americana. Per il 6 maggio la pellicola aveva raggiunto ben 107 nazioni in tutto il mondo. Il weekend di apertura superò i 100 milioni di dollari di guadagno, raggiungendo quote di acquisti online dei biglietti ad una velocità ben superiore a quella di Spiderman 2, costringendo i cinema in cui era in programmazione a prevedere spettacoli persino alle 3 del mattino.
Come detto i critici, pur apprezzando il film, sollevarono diversi dubbi sulla qualità effettiva della pellicola, che per molti soffriva a causa delle troppe stoyline inserite nel copione. Molti ritennero anche che inserire ben tre antagonisti (Harry Osborn, Venom e Sandman) aveva fatto perdere di mordente la minaccia da loro presentata, ritenendo ben più efficace il Doc Ock di Alfred Molina.
Ad ogni modo il primo giorni di Spiderman 3 nei cinema a stelle e strisce raccolse quasi 60 milioni di dollari, battendo persino il terzo capitolo dei Pirati dei Caraibi. Nel mondo il weekend di apertura valse alla Marvel ben 382 milioni di dollari. Alla fine il guadagno totale fu di oltre 890 milioni di dollari, terzo film del 2007 per guadagni dopo Pirati dei Caraibi: ai Confini del Mondo e Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Spiderman 3 è il tredicesimo film per incasso di tutti i tempi.
Spiderhead: recensione del film con Chris Hemsworth
Il 2022 sembra essere un anno di grandi progetti per il regista Joseph Kosinski (Tron: Legacy, Oblivion). Dopo l’uscita al cinema di Top Gun: Maverick, anche su Netflix arriva un film di Kosinski. Si tratta di Spiderhead, lungometraggio basato sull’acclamato racconto di George Saunders. Il thriller fantascientifico ha come protagonisti due grandi attori: Chris Hemsworth (il Thor dell’MCU) e Miles Teller (Divergent, Fantastic 4 – I fantastici quattro). Scopriamo la trama e i dettagli del film!
Spiderhead: la trama del film
Esiste un luogo in cui alcuni detenuti vengono usati come cavie per testare farmaci. Steve Abnesti (Chris Hemsworth), genio della scienza farmaceutica, ha creato un sistema all’avanguardia per testare i medicinali. In un carcere di massima sicurezza molto simile ad un centro di ricerca, ai prigionieri vengono somministrate sostanze in grado di influenzare le loro emozioni.
Dati i vantaggi offerti da questa particolare prigione – cibo buono, spazi aperti e notevole libertà – Jeff (Miles Teller), Lizzy (Jurnee Smollett), Heather (Tess Haubrich) e altri pregiudicati accettano di sopportare gli esperimenti compiuti da Steve a dal suo collega Mark. Portato allo sfinimento dai test dei due scienziati, Jeff inizia però a insospettirsi sulla legalità di quello che accade nel carcere, mettendo in discussione la veridicità del progetto di Steve.
Chris Hemsworth in un personaggio dalla doppia identità
Il luogo in cui si svolge
Spiderhead è fittizio ma verosimile. Gli spazi del
carcere sono allo stesso tempo freddi e moderni: ricordano le case
di design e, nella loro austerità, sono in grado di generare un
senso di angoscia. Tutto è squadrato e pulito,
proprio come il protagonista Steve. Dietro
all’apparente perfezione e ordine del luogo e del personaggio si
nascondono però un sistema e un individuo moralmente
imperfetti.
Chris Hemsworth ben interpreta il suo personaggio. L’attore, di bell’aspetto e curato, sorprende gli altri personaggi e lo spettatore con il suo atteggiamento, apparendo inizialmente rassicurante e via via sempre più inquietante.
Scienza e tecnologia si uniscono in Spiderhead
Steve è il demiurgo di Spiderhead. Nonostante abbia un aiutante, è lui l’unico in grado di capire il complesso meccanismo della prigione: è scienziato, matematico, e anche esperto di legge. Steve non solo conosce le sostanze che inietta, ma dal suo smartphone usa un app per controllarne i livelli e, come se non bastasse, gestisce anche gli aspetti burocratici.
La logicità del sistema è chiara soltanto a Steve. Questo dettaglio è utile ai fini della trama, ma sicuramente crea confusione nello spettatore: un film di fantascienza con meccanismi illogici o troppo complessi è indubbiamente meno coinvolgente.
Il sottile confine tra le vittime e i carnefici
Spiderhead
gioca molto con la moralità. Il regista segue da vicino i
prigionieri, portando lo spettatore ad empatizzare per loro e a
provare compassione per gli esperimenti che essi subiscono.
Steve è invece osservato sempre da un punto di vista
distaccato: è il capo potente, l’uomo alpha che gestisce tutto il
carcere e non mostra quasi mai le sue fragilità. Pur sapendo che
Jeff, Tess e gli altri prigionieri sono
colpevoli, diventa difficile non vedere essi come le vittime di un
meccanismo in cui Steve domina tutti.
La scelta narrativa di Kosinski è interessante, ma depotenzia alcuni colpi di scena che s’incontrano lungo il film. In generale, Spiderhead non è un film troppo emozionante: nonostante l’idea alla base sia originale, la resa a livello di trama e soprattutto di dialoghi non convince fino in fondo. Il film non si distingue troppo da tanti altri action già visti e resta un lungometraggio Netflix carino ma non entusiasmante.
Spider-Woman: un’attrice premio Oscar in lizza
Giusto due giorni vi abbiamo riportato la notizia secondo cui la Sony Pictures avrebbe messo in cantiere un film interamente dedicato a Jessica Drew, primo personaggio dei fumetti ad adottare l’identità di Spider-Woman. Nonostante lo sviluppo del film sia ancora in una fase embrionale, nelle ultime ore sono emerse online le primissime indiscrezioni non solo su chi potrebbe dirigere la pellicola, ma anche sull’attrice che potrebbe interpretare la supereroina.
Come ci fa sapere The Illuminerdi, infatti, pare che la Sony sia interessata ad affidare la regia del film a Michelle MacLaren (la regista che inizialmente avrebbe dovuto dirigere Wonder Woman, poi affidato a Patty Jenkins) e il ruolo di Jessica Drew/Spider-Woman all’attrice premio Oscar Alicia Vikander (The Danish Girl, Tomb Raider): secondo la fonte, per la casa di distribuzione la Vikander sarebbe “l’attrice ideale” per la parte.
Sempre secondo quanto riportato online, il film dedicato a Spider-Woman dovrebbe fare da ponte tra Venom e Morbius e il più grande MCU. La storia sarà quella di Jessica Drew, una giovane donna che decenni fa si ammalò gravemente dopo mesi di esposizione all’uranio usato dal padre nei suoi esperimenti scientifici. Per salvarle la vita, l’uomo fu costretto ad usare una medicina sperimentale, basatq sulla biologia di un ragno radioattivo. Jessica venne sigillata in un acceleratore genetico in modo da amplificare gli effetti del siero. Si risvegliò decenni dopo, senza essere invecchiata, con tutta una serie di poteri, senza però ricordare nulla del suo passato.
Sarà davvero Alicia Vikander a vestire i panni di Spider-Woman al cinema? Non ci resta che attendere eventuali aggiornamenti. Ricordiamo che la Sony Pictures ha fissato per l’8 ottobre 2021 l’arrivo nelle sale di un nuovo misterioso film dello Spiderverse: al momento non sappiamo se si tratterà proprio del film su Jessica Drew o magari di un film dedicato ad un’altra delle nemesi dell’Uomo Ragno.
Spider-Woman: il film di Olivia Wilde si focalizzerà su Jessica Drew?
Lo scorso agosto abbiamo appreso che l’attrice e regista Olivia Wilde era stata ingaggiata da Sony Pictures per dirigere un nuovo misterioso film targato Marvel. Sul film in questione non sono mai stati rivelati dettagli, ma da quando la notizia è stata riportata, si è sempre parlato della possibilità che il personaggio al centro del progetto fosse Spider-Woman.
Ora, grazie a The Illuminerdi, arrivano alcuni aggiornamenti in merito. Secondo la fonte, il film si focalizzerà su Jessica Drew, l’originale incarnazione del supereroe, ossia il primo personaggio, nei fumetti, ad indossare il mantello di Donna Ragno. Il film, che sarà scritto dalla stessa Wilde insieme a Katie Silberman (con cui aveva firmato anche il suo esordio dietro la macchina da presa, La rivincita delle sfigate), dovrebbe essere fedele alle origini di Jessica raccontate nei fumetti (fatta eccezione, probabilmente, per il coinvolgimento dell’Hydra).
Al momento non sappiamo se lo studio abbia già incontrato potenziali aspiranti al ruolo, ma si dice che sia alla ricerca di un’attrice tra i 25 e i 35 anni. Per ora, quindi, ancora nessun aggiornamento importante, ma è comunque bello sapere che il film non è caduto nel dimenticatoio, considerata la quantità di progetti legati all’universo di Spider-Man che la Sony ha in cantiere in questo momento.
I progetti di Olivia Wilde oltre Spider-Woman
Il film su Spider-Woman diretto da Olivia Wilde sarà prodotto da Amy Pascal, mentre Rachel O’Connor figurerà come produttrice esecutiva. Prima di dirigere il misterioso cinecomic, Wilde lavorerà ad un “film di Natale” sempre in collaborazione con Silberman e Pascal, di cui però non si conoscono ancora i dettagli.
Di recente l’attrice e regista è stata impegnata con la produzione di Don’t Worry Darling, thriller psicologico commissionato da New Line Cinema che vedrà nel cast Florence Pugh, Chris Pine, Dakota Johnson e Harry Styles.
In merito al futuro dello Spider-Verse, ricordiamo che il prossimo cinecomic Sony ad arrivare al cinema sarà Venom: La furia di Carnage, previsto per settembre, seguito poi da Spider-Man: No Way Home, in arrivo a dicembre. A gennaio 2022, invece, sarà finalmente il turno dell’attesissimo Morbius.
Spider-Verse: Spider-Man commenta lo SpiderMan di Garfiled/ Maguire
Il noto sito americano dedicato al mondo dei Comics, bleedingcool ha pubblicato un interessante estratto dal nuovo volume di Spider-Verse in cui vediamo Spider-Man discute dell’Uomo Ragno interpretato al cinema dagli attori Andrew Garfiled e Tobey Maguire.
La vignetta è molto divertente. Purtroppo nessuno dei due personaggi può apparire nel fumetto per via dei diritti, ma sarebbe stato senz’altro divertente vederli dialogare e confrontarsi.
Spider-Verse: il produttore Chris Miller si fa beffe dell’affermazione del CEO della Disney sui film d’animazione
Il CEO della Disney Bob Chapek non si sta rivelando particolarmente popolare e di certo non ha la stessa buona volontà del suo predecessore, Bob Iger. Che si tratti di scontrarsi con la star di Black Widow Scarlett Johansson o di aumentare i prezzi dei biglietti per Disneyland, Chapek è una figura finora divisiva e non sembra avere una grande considerazione su ciò che rende Disney… beh, Disney.
Ciò è evidente da alcuni nuovi commenti che sono diventati virali e lo hanno visto ridicolizzato sui social media. Discutendo del marchio Disney+ in una recente conferenza Tech Live, Bob Chapek ha detto: “I nostri fan e il pubblico mettono a letto i loro bambini la sera dopo aver visto Pinocchio, Dumbo o La Sirenetta, quindi probabilmente non si sintonizzeranno su un altro film d’animazione, vogliono qualcosa per loro”.
Mentre Chapek stava sottolineando questo punto riguardo all’aggiunta di contenuti R-Rated alla piattaforma, il suo atteggiamento contrasta con ciò che una volta Walt Disney ha detto: “Non faccio film principalmente per bambini. Li realizzo per il bambino in tutti i noi, che abbiamo sei o sessant’anni”.
Il fatto è che la maggior parte dei fan della Disney ama i film d’animazione, ecco perché quegli adattamenti live-action sono spesso accolti così male. Queste osservazioni fanno anche smacco ai film d’animazione acclamati dalla critica come Encanto , Lightyear, Coco e il film Marvel vincitore dell’Oscar della Sony Pictures Spider-Man: Into the Spider-Verse.
Uno dei produttori e sceneggiatori di quel film, Chris Miller, ha risposto ai commenti di Chapek su Twitter con un’emoji che sintetizza in maniera strabiliante il suo pensiero. Chapek semplicemente non si sta interessando ai fan della Disney, e commenti come questi potrebbero benissimo parlare di problemi più grandi rispetto alla sua leadership. Ci sono voci che Disney+ presto ospiterà più contenuti per adulti, qualcosa che è già la norma all’estero. Sembra il prossimo passo giusto per la piattaforma, ma siamo sicuri che ci sono molti fan e genitori là fuori che continueranno a godersi anche i contenuti animati. Dai un’occhiata ai commenti di Chapek per intero di seguito.
— Christopher Miller (@chrizmillr) October 27, 2022
Spider-Verse: ecco i piani della SONY
Il 2018, almeno in termini economici, si è rivelato un anno particolarmente fortunato per la Sony Pictures: due dei suoi maggiori blockbuster, Venom e Spider-Man: Un Nuovo Universo, non soltanto hanno riscontrato l’ottima accoglienza del pubblico, ma dato il via ad un universo cinematografico parallelo a quello dei Marvel Studios (denominato Spider-Verse) che ha tutte le potenzialità per diventare un fenomeno altrettanto rilevante. Se poi contiamo il miliardo, e qualcosa in più, incassato grazie a questi prodotti, e all’oscar conquistato dal film d’animazione di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, la strada per la compagnia di produzione sembra davvero in discesa e promette un futuro piuttosto luminoso.
Proprio riguardo i futuri progetti degli studios hanno discusso Tony Vinciquerra e Mike Hopkins in una lunga intervista con Variety, spiegando che il piano è portare nelle mani dei fan nuovi film e serie televisive nei prossimi sette o otto anni, allargando dunque le prospettive di uno Spider-Verse che inizierà a prendere forma con i sequel di Venom, Morbius con Jared Leto e i papabili spin-off su Kraven The Hunter e Silver Sable and Black Cat.
“Abbiamo i prossimi sette o otto anni per sviluppare ciò che abbiamo intenzione di fare con quel materiale, e questo non sarà soltanto sul lato del film ma anche da quello della tv” dichiara Vinciquerra. “Il nostro gruppo televisivo avrà il suo set di personaggi all’interno di quell’universo che cercheremo di portare avanti“.
Passando invece nel mondo dell’animazione, l’ormai popolare Into the Spider-Verse è una realtà fortissima che la Sony sfrutterà nel miglior modo possibile, a partire da uno spin-off con protagonista Spider-Gwen ma non è detto che non sia spazio un domani per le avventure in solitario di Peter Parker, Spider-Ham e Spider-Man Noir, gli altri personaggi visti al cinema.
L’imminente fusione tra Disney e Fox che vedrà la prima acquisire i diritti sui supereroi della seconda prefigura uno scenario in cui la Sony sarà praticamente l’unica vera rivale in campo di cinecomic Marvel, e rimanere competitivi sul mercato è l’obiettivo principale. Ma come? Forse offrendo al pubblico diversità negli adattamenti e nelle storie collegandole fra loro in modo diverso da Kevin Feige e co.
Spider-Man: nuovi aggiornamenti sull’universo Sony
Fonte: Variety
Spider-Verse: 5 versioni del personaggio che vogliamo vedere nel sequel
L’incredibile successo al box office e la vittoria del premio Oscar hanno convinto la Sony Pictures ad annunciare subito il sequel di Spider-Man: Un Nuovo Universo, film d’animazione diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman dallo stile visivo innovativo e unico nel suo genere.
E guardando al futuro, quali versioni dello Spider-Verse ci piacerebbe vedere nel secondo capitolo? Ecco alcuni candidati:
Spider-Man degli anni Novanta
Questo è probabilmente la versione dell’Uomo Ragno con cui sono cresciuti tutti i bambini nati a cavallo tra anni Ottanta e Novanta guardando lo show televisivo in onda su Fox Kids, prima che venisse lanciato lo Spider-Man in live-action al cinema. Nella serie Peter Parker è un personaggio davvero esilarante e complesso, e meriterebbe spazio anche al cinema.
Superior Spider-Man
Il lancio di Superior Spider-Man di alcuni anni fa ha letteralmente sconvolto l’universo del personaggio come lo conoscevamo: in questa trama Otto Octavius scambia il suo corpo con quello di Peter Parker, provocando la morte di quest’ultimo nel corpo degenerato di Doc Ock.
Avere nel sequel questa versione ci consegnerebbe un Uomo Ragno anti eroe, nemico del bene superiore e privo di qualsiasi morale, aggiungendo un lato oscuro ad un franchise che si propone di essere rivolto ad un target giovane.
Venomverse
La storyline conosciuta come Venomverse vede Spider-Man nel ruolo di antagonista e Venom nei panni del supereroe, e in questo stesso universo Peter riesce a scendere a patti con il simbionte a tal punto da diventare completamente squilibrato e consumato da pensieri malvagi.
Si tratta di una versione fin troppo interessante da essere ignorata, e il sequel di Spider-Verse potrebbe beneficiare di questa trama dai mille risvolti drammatici.
Andrew Garfield
Sono in molti a considerare quello di Andrew Garfield il miglior Spider-Man mai visto sul grande schermo, quindi perché non accontentarli e portare nel sequel di Spider-Verse questa versione matura?
Difficile a dirsi, figuratevi da realizzare: magari lo studio potrebbe far tornare l’attore nel cast vocale del film, anche solo per un cameo.
Tobey Maguire
Dal 2002 al 2007 Tobey Maguire ha vestito i panni di Peter Parker aka Spider-Man nell’indimenticabile trilogia di Sam Raimi dedicata all’Uomo Ragno. Da allora Maguire ha appeso al chiodo il costume, lasciato l’eredità di Spidey nelle mani di Andrew Garfield nel reboot di The Amazing Spider-Man (2012) e del suo sequel (2014), eppure l’attore, intervistato dall’Hollywood Reporter, non sembra aver chiuso la porta all’eventualità di calarsi di nuovo nei panni di un supereroe, e che anzi tutto è possibile e niente è scontato:
“Semplicemente non ho una mentalità da “farei o non farei. Potrei fare qualsiasi cosa che arrivi come una sorta di chiamata che può o non può adeguarsi alla mia idea“.
Leggi anche – Spider-Man: Un Nuovo Universo, 7 lezioni che i film d’animazione dovrebbero imparare
Fonte: Screenrant
Spider-Noir: una new entry nel cast della serie Prime Video
La serie live-action Spider-Noir di Prime Video ha scelto Abraham Popoola come personaggio fisso, come ha appreso Variety.
Popoola si unisce al protagonista precedentemente annunciato Nicolas Cage nella serie, così come ai membri del cast Lamorne Morris, Brendan Gleeson e Li Jun Li. Lo show, attualmente intitolato “Spider-Noir“, è stato formalmente ordinato per la serie a maggio con Cage nel ruolo principale.
Secondo la sinossi ufficiale, lo show “racconta la storia di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, che è costretto a confrontarsi con la sua vita passata come unico supereroe della città”.
Spider-Noir: tutto quello che sappiamo sulla serie
Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Confermati nel cast Nicolas Cage, Brendan Gleeson e Lamorne Morris. Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.
Spider-Noir: otto nuovi ingressi nel cast della serie
La prossima serie TV live-action di Amazon dedicata a Spider-Man, Spider-Noir, ha aggiunto otto membri del cast ricorrenti. Si tratta di Lukas Haas (Babylon, Inception), Cameron Britton (Mindhunters, The Umbrella Academy), Cary Christopher (Days of Our Lives, Fuller House), Michael Kostroff (The Wire, Wizard of Lies), Scott MacArthur (El Camino: A Breaking Bad Movie, The Mick), Joe Massingill (Killing It, Barry), Whitney Rice (Jury Duty, Suits) e Amanda Schull (Suits). Sfortunatamente, i dettagli specifici sui personaggi sono stati tenuti nascosti, quindi al momento non sappiamo chi di loro interpreterà chi.
Tutto quello che sappiamo sulla serie Spider-Noir
Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Sappiamo però che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri protagonisti figurano la star di New Girl Lamorne Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola, Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas, The Rig), Li Jun Li (Babylon, Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk Empire, Ben-Hur).
Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.
Spider-Noir: nuovi rumor anticipano la trama della serie
Cominciano a circolare in rete diverse informazioni e rumors in merito a Spider-Noir, la prossima serie live action frutto di un accordo tra Prime Video e SONY in cui vedremo il personaggio interpretato da Nicolas Cage combattere il crimine nell’epoca della Depressione.
Secondo un report (tramite Daniel Richtman), Ben Reilly (Cage) dovrà affrontare Silvio Manfredi, alias Silvermane, e Yuri Watanabe, alias Wraith. Le sinossi trapelata ma non confermata recita: “Seguiamo Ben Reilly, un investigatore privato, mentre si imbatte in una tana di corruzione nella città di New York del 1933, scoprendo anche il suo passato di supereroe. Reilly indaga sulla morte di Edward Addison, cosa che lo porta a scoprire che il sindaco è finito in un giro nefasto che coinvolge il boss del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri Watanabe.”
Presumiamo che Brendan Gleeson interpreterà Silvermane, ma dovrebbero apparire anche altri cattivi, incluso Sandman.
Cage ha già interpretato Spider-Noir nel film d’animazione vincitore dell’Oscar del 2018 Spider-Man: Un nuovo universo. Questa sarà la prima volta che il personaggio verrà interpretato in un progetto live-action. Secondo la trama ufficiale, “Noir” racconterà la storia “di un investigatore privato anziano e sfortunato (Cage) nella New York degli anni ’30, costretto a fare i conti con la sua vita passata come unico e unico supereroe della città”.
Spider-Noir: tutto quello che sappiamo sulla serie
Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Confermati nel cast Nicolas Cage, Brendan Gleeson e Lamorne Morris. Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.
Spider-Noir: nuove foto dal set mostrano meglio Nicolas Cage e confermano il villain della serie
Le riprese della serie live-action Spider-Noir di Prime Video sono iniziate ufficialmente questa settimana e ieri sera abbiamo avuto un primo assaggio della star Nicolas Cage mentre girava una scena. Ora, Just Jared ha condiviso altre foto del set, che ci permettono di vedere meglio Cage nei suoi abiti anni ’30 e di confermare quello che sembra essere il cattivo principale della serie.
Come potete vedere qui sotto, Cage porta con sé un giornale del Daily Bugle in diverse foto, e il titolo recita: “Silvermane sopravvive in mutande”. Voci precedenti hanno affermato che Silvio Manfredi, alias Silvermane, sarà l’antagonista principale. Anche se questo è ancora da vedere, è chiaro che farà parte dello show. Speriamo di poter vedere presto Cage vestito da Spider-Man Noir (anche se il costume completo aggiunge solo una maschera all’abbigliamento che indossa qui).
Tutto quello che sappiamo sulla serie Spider-Noir
Spider-Noir è prodotto da Oren Uziel e Steve Lightfoot, che fungeranno anche da co-showrunner e produttori esecutivi. Hanno sviluppato la serie con il team di Spider-Man: Un nuovo universo composto da Phil Lord, Christopher Miller e Amy Pascal, che saranno anche produttori esecutivi. Harry Bradbeer sarà il produttore esecutivo e dirigerà i primi due episodi. Pascal è produttore esecutivo tramite Pascal Pictures. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, con Lord e Miller attualmente sotto un accordo generale con Sony.
Sappiamo che Nicolas Cage guida il cast, anche se si pensa che interpreti Ben Reilly piuttosto che Peter Parker. Tra gli altri protagonisti figurano la star di New Girl Lamorne Morris (nel ruolo di Robbie Robertson), Brendan Gleeson (Gli Spiriti dell’Isola, Paddington 2), Abraham Popoola (Atlas, The Rig), Li Jun Li (Babylon, Sex/Life) e Jack Huston (Boardwalk Empire, Ben-Hur). Jun Li dovrebbe interrpetare Wraith, mentre si presume che Gleeson vestirà i panni di Silvermane, ma è prevista anche la presenza di altri cattivi, tra cui Sandman.
Una prima sinossi ufficiale riporta: “Seguiamo Ben Reilly, un investigatore privato, mentre inciampa in una tana di coniglio di corruzione nella New York del 1933, e allo stesso tempo scopriamo il suo passato di supereroe. Reilly indaga sulla morte di Edward Addison, che lo porta a scoprire che il sindaco sta tramando qualcosa di nefasto che coinvolge il boss del crimine Silvermane e la femme fatale Yuri Watanabe”.
Spider-Noir è stato il secondo spettacolo annunciato nell’ambito di una partnership tra Amazon e Sony per sviluppare progetti sui personaggi Marvel associati a Spider-Man controllati da Sony. Il primo è stato “Silk: Spider Society”, a cui è stato originariamente dato il via libera nel 2022, ma è stato riferito a maggio che il progetto non sarebbe andato avanti.
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