Home Blog Pagina 1012

Jojo Rabbit, recensione del film di e con Taika Waititi

Jojo Rabbit, recensione del film di e con Taika Waititi

Dopo il travolgente Thor: Ragnarok, con cui tutto il mondo è venuto a conoscenza del genio estroso e irriverente di Taika Waititi, il regista neozelandese torna con una commedia altrettanto scorretta, Jojo Rabbit, presentato in anteprima al London Film Festival.

Ci sono eventi tragici, disumani, che l’essere umano preferisce dimenticare. Il cinema, vettore mnemonico di enorme impatto emotivo, ha tentato più volte di far riaffiorare queste ombre del passato, così da mantenere viva la memoria di questi fatti, per evitarne la reiterazione. L’estremo (neo)realismo di certe opere a volte non basta. Bisogna prendere questi orrori e strapazzarli, denigrarli, prenderli in giro. Lo ha fatto Quentin Tarantino con Bastardi senza gloria, e lo ha rifatto Taika Waititi con Jojo Rabbit.

Waititi adotta un tono che dietro l’apparente agiografia del nazismo svela una feroce e beffarda presa in giro del regime. Le battute di cui è costellato il film sono lame taglienti che fanno a pezzi il Terzo Reich, mettendo sotto una lente d’ingrandimento ogni punto debole e orrore. È un universo, quello nazista, da denigrare, proprio come deriso è il piccolo protagonista, soprannominato Jojo Rabbit dai grandi del campeggio per giovani reclute a cui ha preso parte.

Jojo Rabbit prende di mira la Hitlermania

Le immagini sono per Waititi una mitragliatrice sempre in azione; il sarcasmo di cui si fanno portatrici ha una mira precisa e infallibile, mentre il montaggio sonoro (in perfetta armonia con quello visivo) è una scarica pronta a colpire lo spettatore sin dai titoli di testa, quando al ritmo della versione tedesca di “I want to hold your hand” dei Beatles, le immagini di repertorio di cittadini tedeschi urlanti in pieno isterismo di massa, alla Beatlemania lasciano spazio alla “Hitlermania”.

Se il montaggio è perfettamente in sincronia con il tono dominante, la regia iconoclasta di Taika Waititi è capace di condurre lo spettatore con umorismo e intrattenimento, per poi trascinarlo di colpo giù, nei meandri più infidi della guerra. Una guerra dolorosa, cruda, attraversata da lacrime e deflagrazioni, eppure resa sullo schermo con un filtro infantile, capace di ridurla a un conflitto ludico. I soldati in carne e ossa si muovono sul campo come soldatini di piombo spostati dalle mani di un bambino, mentre Jojo, del suo migliore amico Yorki e la giovane ebrea Elsa Korr (Thomasin McKenzie) li tengono per mano, aiutandoli a superare il trauma bellico.

“La danza ci fa sentire vivi, liberi” afferma Rosie Betzler, madre di Jojo, e in effetti quella eseguita dalla cinepresa di Waititi è una danza liberatoria da cui è difficile distaccarsi. Ralenti, panoramiche, carrellate, tutto è perfettamente studiato in questa ridefinizione storica in chiave sarcastica. È un lavoro tecnico di estrema precisione e bellezza quello concepito da Waititi in Jojo Rabbit.

jojo rabbitUn comparto attoriale di una bellezza pura

E tutto il lavoro tecnico è supportato da un comparto attoriale di una bellezza pura. Negli occhi grandi, azzurri, del giovane Roman Griffin Davis si estende un oceano di emozioni che il piccolo riesce ad amministrare con sorprendente abilità.

Eterea e allo stesso tempo umana, Scarlett Johansson, che interpreta la mamma di Jojo, ha confermato in questo 2019 il suo profilo di attrice di altissimo livello. Tra Storia di un matrimonio di Noah Baumbach e Jojo Rabbit, la Johansson ha mostrato una serie di sfumature del suo talento che finalmente le permetteranno brillare nel firmamento delle grandi interpreti, firmamento a cui era destinata da sempre.

Taika, attore e regista sopraffino

Taika Waititi non è un attore modesto; la sua faccia è un vettore espressivo che riempie di ilarità il piccolo universo di Jojo. Basta la sua comparsa in scena nei panni di un Adolf Hitler immaginato dal giovane come suo migliore amico, per scatenare fragorose risate. Nessuna battuta, nessun movimento azzardato: basta la sua presenza per sorridere.

Come succede anche a Sam Rockwell, perfetto ribaltamento parodistico del generale nazista. Il suo goffo e anticonformista Capitan Klenzendorf è talmente ben costruito e caratterizzato da non rientrare nello stereotipico personaggio caricaturale; è un personaggio sfaccettato, nel quale è anche facile scorgere barlumi di umanità pronti a esplodere tra le macerie di una nazione in decadenza.

Giostra caleidoscopica lanciata a folle velocità sulla spinta di talenti eccezionali e sostenuta da una colonna sonora capace di mescolare marce militari ai brani di David Bowie, Jojo Rabbit si candida a essere uno dei più bei film della stagione. Un successo quanto mai meritato.

L’ufficiale e la Spia: il poster del film di Roman Polanski

0
L’ufficiale e la Spia: il poster del film di Roman Polanski

Ecco il poster italiano ufficiale di L’ufficiale e la spia, il nuovo film di Roman Polanski presentato a Venezia 76 e premiato con il Gran Premio della Giuria. Il film con Jean Dujardin e Louis Garrel arriverà nelle sale italiane il 21 novembre.

Gennaio del 1895, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano vita a quello che convenzionalmente chiamiamo Cinema, nel cortile dell’École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale dell’esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all’umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici tedeschi.

Al disonore segue l’esilio e la sentenza condanna il traditore ad essere confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese. Un atollo sperduto dove Dreyfus lenisce angoscia e solitudine scrivendo delle lettere accorate alla moglie lontana.

Il caso sembra archiviato.

Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ed è allora che si accorge che il passaggio di informazioni al nemico non si è ancora arrestato.

E se Dreyfus fosse stato condannato ingiustamente?

E se fosse la vittima di un piano ordito proprio da alcuni militari del controspionaggio?

Questi interrogativi affollano la mente di Picquart, ormai determinato a scoprire la verità anche a costo di diventare un bersaglio o una figura scomoda per i suoi stessi superiori.

L’ufficiale e la spia, adesso uniti e pronti ad ogni sacrificio pur di difendere il proprio onore.

L’affare Dreyfus è uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia, avvenuto in Francia tra il 1894 e il 1906 e che vide protagonista il soldato ebreo francese Alfred Dreyfus, ingiustamente accusato di essere una spia e quindi processato per alto tradimento.

Dreyfus sostenne fermamente la sua innocenza combattendo contro un’intera nazione. Il suo caso ebbe una notevole risonanza mediatica dividendo l’opinione pubblica del tempo, tra chi ne sosteneva l’innocenza e chi lo riteneva invece colpevole.

Tra gli innocentisti si schierò Émile Zola, il quale scrisse un articolo in cui puntava il dito contro il clima di antisemitismo imperante nella Terza Repubblica francese. Tale intervento venne intitolato proprio J’Accuse.

Polanski ha scritto la sceneggiatura insieme a Robert Harris, autore del romanzo da cui il film è tratto, L’ufficiale e la spia (The Dreyfus Affair), in Italia edito Mondadori.

Da un romanzo di Harris il regista premio Oscar per Il pianista aveva già tratto nel 2010 il suo L’uomo nell’ombra.

Leggi la recensione di L’ufficiale e la spia

Venom 2: ci sarà un nuovo villain al fianco di Carnage

0
Venom 2: ci sarà un nuovo villain al fianco di Carnage

Sembra che Carnage avrà compagnia in Venom 2 in programma alla SONY. Secondo delle voci vicine al progetto (come riporta Deadline), il personaggio dei fumetti Marvel chiamato Shriek è stato introdotto nella trama del sequel del film con Tom Hardy (previsto nelle sale il 2 ottobre 2020).

Un portavoce della Sony ha rifiutato di commentare, dicendo che il progetto è ad uno stadio iniziale. L’aggiunta di Shriek è una scelta logica considerando la storia del personaggio nelle pagine di Marvel Comics come complice e interesse romantico del serial killer Cletus Kasaday, aka Carnage, il mostruoso arcinemico di Venom.

Il Carnage preferito dai fan è stato il presunto cattivo principale per il sequel di Venom da quando il primo film è arrivato nelle sale lo scorso ottobre con una scena di anteprima a metà dei titoli di coda che ha identificato il non accreditato Woody Harrelson come il minaccioso Kasaday.

Shriek è stata strettamente associata a Carnage sin dalla sua introduzione in Spider-Man Unlimited No. 1 (maggio 1993) come parte della saga di “Maximum Carnage”. Al momento la produzione sta cercando l’interprete per questo nuovo personaggio.

Venom, diretto da Ruben Fleischer e interpretato da Tom Hardy, è stata la sorpresa tra molti film di supereroi del 2018. La produzione di $ 100 milioni ha accumulato $ 856 milioni al botteghino globale, con tanto di ricchissimo weekend di apertura di $ 111 milioni in Cina, tanto che il film detiene il debutto più forte di tutti i tempi per un’uscita Sony nel più grande mercato del mondo.

Fleischer, regista di Zombieland: Doppio Colpo, ha passato la mano del franchise e ora sarà Andy Serkis a girare il sequel che non ha ancora un titolo ufficiale.

Hardy ritornerà nel ruolo di Eddie Brock, un giornalista dai modi un po’ rudi che viene in contatto con un organismo extraterrestre che si fonde con il suo corpo per creare la superpotente bestia chiamata Venom. Nei fumetti, quello stesso organismo dà anche a Kasaday la facoltà di tramutarsi in Carnage.

A-Force: anche Scarlett Johansson vuole il film

0

È da quella famosa scena di Avengers: Endgame che ha visto protagoniste tutte le supereroine del MCU riunite sul campo di battaglia che i fan sognano l’arrivo di un film interamente dedicato all’A-Force, la squadra dei fumetti omaggiata dall’ultimo capitolo dei Vendicatori. Diverse attrici hanno già espresso il loro desiderio di riunirsi ancora una volta, da Brie Larson (che si era detta disposta al 100% a partecipare ad un progetto collettivo) a Tessa Thompson passando per Evangeline Lilly e Elizabeth Olsen, e tra queste c’è anche Scarlett Johansson, che proprio di recente ha parlato del suo “piano” da esporre ai Marvel Studios:

Non so quale sia il mio futuro in quel mondo. Ovviamente, per il mio personaggio la questione si fa più opaca…” ha detto la Johansson, riferendosi alla morte di Vedova Nera in Endgame. “Ma quel gruppo di attrici è così incredibilmente potente che quando si incontrano diventa esplosivo e inarrestabile. Quindi sì, sto spingendo perché accada. Penso che il pubblico lo voglia e sono sicuramente una di loro.

Della stessa idea è la Larson, che pochi giorni fa ha dichiarato: “Sicuramente è qualcosa a cui abbiamo pensato, ma non so se posso definirle discussioni vere e proprie…Posso dire che molte donne del cast dei Marvel Studios si sono avvicinate a Kevin spiegando che siamo insieme e che vorremmo farlo, ma davvero non ho idea di come andranno le cose in futuro […] Non sono responsabile dei progetti Marvel, ma è qualcosa che ci appassiona e che amiamo“, ha continuato la Larson, “e sento che se un numero sufficiente di persone nel mondo ne parlasse o lo desiderasse quanto noi, forse succederà“.

Leggi anche – Vedova Nera sarà l’ultimo film di Scarlett Johansson nel MCU?

Rivedremo presto l’attrice nello standalone di Vedova Nera, primo film della Fase 4 del Marvel Universe che riporterà in scena Natasha Romanoff dopo gli eventi di Captain America: Civil War. L’uscita è fissata a maggio 2020.

In regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel. La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Fonte: CBM

Finché morte non ci separi dal 24 ottobre al cinema

0
Finché morte non ci separi dal 24 ottobre al cinema

Finché morte non ci separi diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillet ha come protagonista Samara Weaving, la giovane attrice australiana, nipote di Hugo, al suo fianco c’è Adam Brody e Andie MacDowell, in un ruolo del tutto inedito. Nel cast anche Mark O’Brien, Henry Czerny e Nicky Guadagni.

Samara Weaving (Tre Manifesti a Ebbing, Missouri; La babysitter) interpreta Grace, una giovane donna intelligente e energica, ma di origini modeste, che è stata corteggiata dal ricco Alex Le Domas (Mark O’Brien), appartenente alla casata che ha costruito la sua fortuna sui giochi da tavolo. Il loro lungo corteggiamento sta culminando in uno splendido matrimonio nella sontuosa tenuta di famiglia, alla presenza di tutto il clan dei Le Domas, guidato dai genitori di Alex Tony (Henry Czerny) e Becky (Andie MacDowell). A mezzanotte, ancora nel suo abito da sposa, Grace deve giocare a nascondino… dando il via ad un serrato e terrificante inseguimento “armato” in cui lei è l’unica a dover essere trovata. Gore e battute al vetriolo senza esclusione di colpi.

Finché morte non ci separi: trama

Grace (Samara Weaving) è la giovane sposa che si unisce in matrimonio con Alex (Mark O’Brien), erede della famiglia Le Domas, ricca dinastia fondatrice dell’impero dei giochi da tavola. Durante la sua prima notte di nozze, all’interno della grande villa in cui si è svolta la cerimonia, viene invitata a partecipare a una tradizione familiare: il nuovo arrivato deve infatti prendere parte a un gioco, in questo caso nascondino. Apparentemente innocente, il gioco in realtà si rivelerà una terrificante caccia all’uomo in cui Grace dovrà cercare di sopravvivere ad una famiglia armata e implacabile, convinta che il rito debba essere officiato, altrimenti una maledizione si abbatterà su di loro.

Finché morte non ci separi: trailer

 

37° Torino Film Festival: retrospettiva dedicata all’horror classico

“Si può fare!”, esclamava il dottor Frankenstein leggendo gli appunti del nonno sulla possibilità scientifica di rianimare i morti, in Frankenstein Junior, l’irresistibile omaggio di Mel Brooks ai gloriosi horror degli anni ‘30. Si può fare: ricostruire un uomo, rincorrere i vampiri, danzare con i fantasmi, come ha fatto il cinema fin dalle origini, unica macchina capace di mostrare quello che nemmeno gli specchi riflettono.

Collegata idealmente alla mostra del Museo Nazionale del Cinema “FacceEmozioni: dalla fisiognomica agli emoji”, aperta il 17 luglio e in corso fino al 6 gennaio nella Mole Antonelliana, la retrospettiva del 37° Torino Film Festival, curata dal direttore del TFF Emanuela Martini, è dedicata all’horror classico dal 1920 al 1970: dagli incubi aguzzi della Repubblica di Weimar evocati nel 1920 da Robert Wiene con Il gabinetto del dottor Caligari ai voraci non morti resuscitati da George Romero nel 1969 con La notte dei morti viventi, primo, dirompente capitolo del New Horror. In mezzo, le creature classiche materializzate dalla Universal (Dracula, Frankenstein, L’uomo Lupo, Il fantasma dell’Opera) e trent’anni dopo rese sensuali e sanguigne dalla Hammer Film; le tensioni sottili e i fantasmi, le donne pantera e i ladri di cadaveri evocati dalla RKO di Val Lewton con il lavoro di Tourneur, Wise e Robson; le allucinazioni macabre con cui Roger Corman traduce sullo schermo Edgar Allan Poe, le magnifiche streghe e vampire della via italiana al gotico di Mario Bava e Riccardo Freda, i bambini inquietanti di Henry James, gli scienziati pazzi, le donne senza volto, le case infestate, gli automi, i pupazzi parlanti e le bambole assassine, tutti i mister Hyde che ognuno di noi nasconde in sé. Una carrellata di 35 film che hanno dato corpo e volto alle nostre paure e che sono alla base di tutto l’horror successivo.

Alla retrospettiva è legata l’immagine ufficiale di questa 37.ma edizione del Torino Film Festival, che ritrae una delle più potenti icone femminili dell’horror classico, Barbara Steele, l’attrice britannica che con i suoi occhi grandi, la sua figura sinuosa e i suoi tratti aguzzi, ha materializzato la sensualità e il mistero di tutte le “Signore della Notte” nella fioritura gotica italiana anni ‘60. La foto è stata scattata sul set del film Amanti d’oltretomba, diretto da Mario Caiano (1965).

Barbara Steele sarà ospite del festival, riceverà il Gran Premio Torino 2019 e introdurrà la proiezione dei film dei quali è protagonista (tra gli altri, Il pozzo e il pendolodi Roger Corman, La maschera del demonio di Mario Bava e L’orribile segreto del dottor Hichcock di Riccardo Freda).

Lilli e il Vagabondo: il secondo trailer originale

0
Lilli e il Vagabondo: il secondo trailer originale

È stato diffuso un secondo trailer originale di Lilli e il Vagabondo, il prossimo remake proposto dalla Casa di Topolino che ancora una volta, per realizzare una versione in live action di un suo classico d’animazione, usa la computer grafica per portare sullo schermo gli animali protagonisti.

Charlie Bean, regista di The Lego Nijago Movie, è stato scelto per dirigere il nuovo adattamento del classico film d’animazione.

Brigham Taylor, che aveva già lavorato alla trasposizione de Il Libro della Giungla di Jon Favreau e di altri progetti Disney (tra cui Tomorrowland e Pirati dei Caraibi), produrrà il film. Uscito nelle sale nel 1995, Lilli e il vagabondo raccontava la storia d’amore tra un Cocker Spaniel e un bastardino di strada.

X-Men: i film standalone che vorremmo vedere nel MCU

X-Men: i film standalone che vorremmo vedere nel MCU

Nei prossimi anni, gli X-Men saranno integrati nel MCU e questo porterà ad una serie di film standalone sui mutanti che dovrebbero inserirli nella continuity. Ma quali sono non solo i personaggi ma proprio le storie che potrebbero aiutare gli X-Men a inserirsi nel flusso narrativo del MCU? Ecco alcune proposte:

Deadpool 3

deadpoolQuesta è l’opzione più ovvia. Deadpool 2 ha creato un futuro radioso per il Mercenario Chiacchierone visto che abbiamo visto in scena una versione rozza della X-Force Cable, Domino e Firefist. Alla luce di questo, sono molte le direzioni che un terzo film potrebbe prendere.

È stato riferito che Deadpool sarà l’unico personaggio un tempo in possesso della Fox a non venire “ricastato”. La Disney ha infatti concesso a Ryan Reynolds di rimanere in carica del personaggio di Wade Wilson, il che fa sperare anche in un prossimo film in cui Deadpool non sarà eccessivamente edulcorato.

Channign Tatum nei panni di Gambit

gambitSono passati diversi anni da quando alla Fox è stato messo in cantiere il film su Gambit con Channing Tatum. Il progetto è stato poi accantonato a causa delle vicende produttive che ben conosciamo e dell’acquisizione dello studio da parte di Disney.

Con questa nuova era di stabilità da un punto di vista produttivo, i Marvel Studios possono dare a Tatum la possibilità di portare a casa il risultato. Un film su Gambit sarebbe un divertente heist movie, come Ant-Man, ma con una visione più seria del genere.

X-23 dopo gli eventi di Logan

Dato che il MCU avrà la sua versione di Wolverine e della sua storia, non è chiaro come si comporterà la Marvel rispetto a un film come Logan che hanno introdotto nuovi entusiasmanti personaggi sul grande schermo. Ovviamente ci riferiamo a X-23/Laura.

X-23, la figlia clonata di Logan, è una delle cose più entusiasmanti del film, e la caratterizzazione di Dafne Keen è stata apprezzata da pubblico e critica. Il regista James Mangold ha menzionato la prospettiva di un film spin-off incentrato proprio su X-23. Ora, l’acquisizione Disney lascia in sospeso il progetto, ma lo studio ha tutti gli strumenti e i diritti sui personaggi per poterlo portare avanti.

Magik collabora con Doctor Strange

Quando i Marvel Studios porteranno gli X-Men nello stesso universo degli Avengers, allora sarà possibile che i mutanti con poteri magici si affianchino ai vendicatori con poteri simili. Il dottor Strange e Magik potrebbero essere un fantastico duo, proprio in virtù di questa caratteristica comune.

Mentre Strange è saldamente nelle mani di Benedict Cumberbatch, sappiamo che Anya Taylor-Joy ha interpretato Magik per The Nuw Mutants, film che ha particolarmente sofferto della fusione Disney / Fox, tanto che non è stato ancora visto da nessuno. Sappiamo però che nel prossimo film con Stephen Strange ci sarà spazio per Scarlet Witch, l’altra strega del MCU, che adesso potrebbe essere anche “smascherata” come una mutante!

Un cattivo tutto per Psylocke

Anche se inizialmente Psylocke non è piaciuta troppo i fan, è diventata una delle mutanti più popolari nell’universo Marvel dopo la sua riprogettazione della fine degli anni ’80. COn le doti telepatiche come quelle di Emma Frost e le caratteristiche fisiche di Wolverine, è un personaggio abbastanza interessante da essere adeguato per uno standalone.

Una sfida interessante per Psylocke sarebbe quella di vederla affrontare un cattivo tutto da sola. E poi bisognerà trovare un’attrice che stia bene in quel costume proprio come Olivia Munn, che difficilmente tornerà a vestirne i panni.

Tempesta in squadra con Black Panther

T’Challa e Ororo sono stati a lungo una delle coppie di potere più amate dell’universo Marvel Comics. Lei sposò T´Challa e divenne la Regina del Wakanda, e da allora hanno governato insieme la nazione africana. Se il MCU sta integrando gli X-Men in un mondo in cui Black Panther e il Wakanda sono ben noti, è probabile che questa storia arrivi al cinema, o comunque sarebbe bello se accadesse.

Nel film d’esordio del personaggio, nel 2018, Black Panther ha avuto una storia d’amore con Nakia, ma sembra che questa trama non sarà sviluppata in futuro per cui sembra che ci sia ancora spazio, nel cuore di T’Challa!

La storia di formazione di Ciclope e Havok

Ciclope e Havok sono fratelli che si separarono in giovane età, cresciuti da famiglie diverse e riuniti quando i loro poteri mutanti iniziano a manifestarsi. Furono così spediti alla scuola di Charles Xavier. Questa è una potente base emotiva per una storia di maturazione raccontata all’interno dei confini del genere.

Man mano che questi personaggi scoprono i loro poteri e decidono che cosa fare con essi, le loro famiglie reagiscono diversamente, e questo approccio basato su “trame parallele” sarebbe una svolta interessante sulla storia familiare delle origini di supereroi. Ciò potrebbe anche impostare il ruolo di Ciclope come leader degli X-Men.

Kitty Pryde e Nightcrawler fanno squadra

Nei fumetti, Kitty Pryde e Nightcrawler hanno una delle amicizie più dolci tra gli X-Men. È uno dei rari casi in cui un personaggio maschile e un personaggio femminile sono stati in grado di riprodurre una dinamica condivisa senza che ciò sfoci in flirt o romanticismo.

L’MCU ha fatto un ottimo lavoro nel rappresentare le amicizie prima di lanciare attori che hanno una palpabile chimica sullo schermo: Steve Rogers e Sam Wilson, Tony Stark e Bruce Banner (“Science Bros.”), Peter Quill e Rocket e molte altre coppie – quindi non c’è dubbio che sarebbero in grado di mettere in piedi un grande ritratto della relazione tra Kitty Pryde e Nightcrawler. E quale modo migliore per farlo se non dando loro un film?

La storia delle origini di Magneto

Fox aveva messo in cantiere un film chiamato X-Men Origins: Magneto (il secondo in quella che era prevista come una lunga serie di spin-off di origini, dopo quello dedicato a Wolverine). Quando però il film con Hugh Jackman è stato massacrato (a ragione) dalla critica, il film su Magneto è stato annullato. Ma la sceneggiatura sembrava interessante.

La storia è stata descritta come “Il pianista incontra gli X-Men”. Magneto è un eroe tragico. Ancor prima che i mutanti fossero ostracizzati dalla società, Magneto sapeva come ci si sentiva, perché è un sopravvissuto dell’Olocausto. È un argomento delicato, soprattutto per un film di supereroi, ma nelle mani giuste potrebbe essere un film potente.

Wolverine che combatte nella guerra del Vietnam

Anche se compare parzialmente nel montaggio iniziale di X-Men Origins: Wolverine e in un paio di flashback sparsi per gli altri film, Wolverine ha una lunga storia di guerra alle spalle. Data la sua personalità sfuggente e burbera, sembra che la guerra in Vietnam sia quella che meglio lo rappresenta.

Rogue One e Kong: Skull Island hanno entrambi dimostrato che l’estetica della guerra del Vietnam, con elicotteri, paesaggi esotici della giungla e napalm, si sposa anche con il blockbuster che nasce da un franchise che non è per forza “di guerra”. Un film che segue Wolverine nella guerra del Vietnam potrebbe essere come una versione a fumetti di Apocalypse Now o Rambo con superpoteri.

MCU: 10 cose che non sapevi essere state realizzate in CGI

MCU: 10 cose che non sapevi essere state realizzate in CGI

Ormai gli effetti visivi giocano un ruolo chiave in qualsiasi blockbuster hollywoodiano, e chi meglio dei Marvel Studios ha saputo sfruttare al meglio il lavoro in VFX e CGI per creare il proprio universo cinematografico noto come MCU? Ciò che forse non sapete è che qualche dettaglio “realistico” dei personaggi è stato realizzato in digitale…

Di cosa parliamo?

La benda di Thor

Nel corso di Thor: Ragnarok il dio del tuono perde uno dei suoi occhi ed è costretto a coprirsi con una benda, tuttavia il materiale promozionale di Infinity War lo mostrava senza. Solo più tardi si è scoperto che la benda era stata rimossa e riaggiunta in CGI dai Marvel Studios a seconda dell’occasione. Anche nel film Chris Hemsworth aveva iniziato a recitare con una benda vera, ma visto che cadeva di continuo il team fu spinto a generarne una al computer.

Robert Downey Jr in Iron Man 3

Iron Man 3 ha fatto un uso quasi spropositato della CGI (nonostante i tempi non fossero maturi come quelli di oggi) e nel modo più inaspettato possibile. Pochi sanno che sul set Robert Downey Jr. ebbe un piccolo incidente che gli rese impossibile continuare le riprese, costringendo così il team degli effetti visivi a ricreare l’attore per le scene rimanenti usando una controfigura.

I capelli di Captain Marvel

All’inizio di Endgame Captain Marvel soccorre Tony Stark e Nebula nello spazio riportandoli a Terra sani e salvi. I due eroi trovano l’eroina fluttuante con dei capelli che, al contrario di quanto pensassimo, sono stati ricreati al computer in post-produzione. Durante le riprese infatti Brie Larson ha indossato una cuffia.

La battaglia di Civil War

Captain America Civil War

L’ormai celebre sequenza della battaglia aeroportuale di Civil War ha visto protagonista quasi tutti i personaggi del MCU combattere l’uno contro l’altro, e sebbene l’apparenza inganni, gran parte dell’ensemble è stato realizzato in CGI, compresi Spider-Man, Iron Man e Black Panther.

Il cappuccio di Cap in Endgame

Avengers: Endgame

Parte di Endgame si svolge nel passato grazie ai viaggi nel tempo, con i Vendicatori che tornano al 2012 per rivisitare la storica Battaglia di New York. Steve Rogers incontra il suo gemello del passato e per realizzare la scena Chris Evans ha girato il combattimento da entrambe le prospettive, con il suo volto sempre visibile. Un dettaglio è emerso più tardi: il team dei VFX è stato costretto ad aggiungere un falso cappuccio sulla testa del Cap del 2012 per distinguere l’uno dall’altro.

Wasp e lo scontro in cucina

Marvel Studios ANT-MAN AND THE WASP..Wasp/Hope van Dyne (Evangeline Lilly)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

Ant-Man ha probabilmente alcuni degli effetti visivi più interessanti dell’intero MCU, e ricorderete di sicuro la sequenza che vede protagonista Hope Van Dyne e i due sicari in una piccola cucina nel sequel. Tutti i combattimenti di dimensioni “regolari” sono reali, mentre ogni restringimento di Wasp e degli oggetti circostanti sono generati al computer.

Le tute per il Regno Quantico

avengers: endgame

Per “calarsi” nel Regno Quantico e tornare indietro nel tempo, i Vendicatori indossano in Endgame le speciali tute bianche, e al contrario delle aspettative, tutte sono state realizzate in un secondo momento dal team degli effetti visivi in CGI sopra quelli sfoggiati dai singoli attori sul set.

Le maniche del costume di Thor

Fino al suo epico ingresso nella battaglia del Wakanda in Infinity War, Thor ha sempre sfoggiato un costume sprovvisto di maniche, ma come ricorderete sicuramente, l’eroe entra in scena con un’uniforme rinnovata. Il mantello era reale, così come le guarnizioni, mentre proprio le maniche erano frutto di un intenso lavoro di effetti digitali.

I costumi di Spider-Man

Parte fondamentale delle sue avventure, i costumi di Spider-Man mostrati finora nel MCU sono diversi e ognuno caratterizzato da qualche dettaglio. Tuttavia in pochi sanno che nessuno di questi è reale, ma tutti sono o ritoccati o completamente realizzati in post-produzione.

I “vecchi” Avengers

La tecnica del de-aging è ormai in uso da anni (presto ne vedremo i risultati in The Irishman di Martin Scorsese), ma ad oggi nessuno è riuscito a fare meglio dei Marvel Studios per quanto riguarda gli effetti visivi sul volto degli attori. Insospettabilmente anche i Vendicatori apparsi in Endgame durante i viaggi nel tempo sono stati ringiovaniti per sembrare più simili a quelli della Fase 1.

Leggi anche – MCU: i segreti più interessanti dal dietro le quinte

Fonte: Screenrant

Midway, il trailer italiano del nuovo kolossal di Roland Emmerich

0

È stato diffuso il trailer italiano di Midway, il nuovo kolossal bellico diretto da Roland Emmerich in uscita il 27 novembre 2019. Di seguito, anche le prime foto dal film.

La pellicola racconta la leggendaria battaglia che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, cambiò le sorti del conflitto bloccando nel Pacifico l’avanzata nipponica. Nel cast del film figurano grandi nomi come i veterani dell’action movie Luke EvansAaron EckhartPatrick WilsonWoody Harrelson e Dennis Quaid e le star delle nuove generazioni Nick JonasDarren CrissAlexander Ludwig ed Ed Skrein.

SinossiMidway è basato sulla storia vera della Battaglia delle isole Midway combattuta nel Pacifico da giapponesi e americani tra il 4 e il 6 giugno 1942, punto di svolta cruciale della Seconda Guerra Mondiale. Il film racconta le eroiche imprese dei soldati e degli aviatori che, con i loro incredibili sacrifici, sono riusciti a cambiare le sorti della guerra. Il grande Roland Emmerich (Independence Day, The Day After Tomorrow, Godzilla, 2012) per raccontare un’impresa epica ha creato un film altrettanto epico che ti porta dritto nel cuore della Battaglia. Supportato da un cast straordinario (Woody Harrelson, Patrick Wilson, Luke Evans, Aaron Eckhart, Dennis Quaid)  Midway sarà il film evento di novembre in tutto il mondo.

The Suicide Squad: per James Gunn è il film più “divertente” della sua carriera

0

Tutti noi conosciamo James Gunn grazie al franchise di Guardiani della Galassia e al suo lavoro nel MCU, ma non dobbiamo dimenticare che prima di cimentarsi nel genere cinecomic il regista ha firmato pellicole originali come Tromeo and Juliet, Slither e Super. The Suicide Squad, attualmente in produzione, è solo l’ultimo film di una carriera che sembra votata a personaggi stravaganti e storie con un gran cuore e molto divertimento; ma a chi gli chiede quale sia, tra tutti i suoi lavori, il più spassoso da girare, Gunn risponde così:

Ognuno è stato impegnativo. Super è stato fisicamente brutale, tanto da girare e così poco tempo per girarlo. Guardiani della Galassia Vol.1 mi spaventava perché non sapevo se le persone avrebbero capito l’atmosfera che volevo creare. Guardiani della Galassia Vol. 2 è stato il più difficile a causa del mio stato mentale. The Suicide] Squad è forse il più complesso e più grande, ma anche il più divertente finora.

Atteso dai fan e dalla critica delusa dal primo Suicide Squad di David Ayer, The Suicide Squad riavvierà le sorti della celebre Task Force della DC Comics con alcuni membri del cast originale e moltissimi volti nuovi. Della trama sappiamo pochissimo, così come sono ancora da definire i personaggi che figureranno in questa elettrizzante avventura.

The Suicide Squad: prime foto dal set con i nuovi costumi

Vi ricordiamo che il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi and John Cena. Other cast additions include Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Borg quelli di Javelin; Davidson invece potrebbe interpretare Blackguard, Michael Rooker Savant, e Idris Elba Vigilante.

Fonte: James Gunn

Katheryn Winnick: 10 cose che non sai sull’attrice

Katheryn Winnick: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Katheryn Winnick è nota prevalentemente per i suoi ruoli televisivi, ma numerose sono anche le partecipazioni a pellicole cinematografiche. Negli anni la Winnick ha così saputo farsi notare e apprezzare, sfoggiando la capacità di rinnovarsi ad ogni ruolo e contesto, conquistando sempre più la fiducia degli spettatori.

Ecco 10 cose che non sai su Katheryn Winnick.

Katheryn Winnick film

1. Ha partecipato a lungometraggi di successo. L’attrice debutta al cinema nel 2002, partecipando al film Two Weeks Notice – Due settimane per innamorarsi. Successivamente prende parte a pellicole come la commedia Vado, vedo… vengo! – Un viaggio tutto curve (2004) e l’horror Halloween Killer (2004). Ottiene poi ruoli di rilievo nei film Hellraiser: Hellworld (2005), A casa con i suoi (2006), When Nietzsche Wept (2007), Amusement – Giochi pericolosi (2008), Amore & altri rimedi (2010), Killers (2010), Uomini di parola (2012), La torre nera (2017) e Polar (2019).

2. Ha recitato in numerose serie TV. L’attrice è celebre per le sue partecipazioni televisive, tra cui si annoverano le serie Student Bodies (1999-2000), Law & Order: Criminal Intent (2002), Una nuova vita per Zoe (2003), CSI: Miami (2004), Dr. House – Medical Division (2007), The Gates – Dietro il cancello (2010), Bones (2010-2011), e Nikita (2011). Raggiunge poi la notorietà quando ottiene il ruolo di Lagertha nella serie Vikings (2013-in corso). Nel 2019 è tra i protagonisti della serie Wu Assassins.

katheryn-winnick-bones

Katheryn Winnick Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 3,4 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, ma non mancano anche immagini tratte dai set a cui prende parte e foto promozionali dei suoi progetti da attrice.

Katheryn Winnick fidanzato e figli

4. È molto riservata. L’attrice è particolarmente riservata riguardo la sua vita privata, non lasciando trapelare notizie riguardo la sua situazione sentimentale. Non è per tanto possibile sapere se l’attrice sia attualmente impegnata in una relazione o meno. Sembra invece piuttosto certo che l’attrice non abbia figli.

Katheryn Winnick Bones

5. Ha avuto un ruolo chiave nella serie. L’attrice ha preso parte alla seconda stagione della serie Bones, dove interpreta Ashley, corrispondente di guerra che il personaggio Booth, interpretato dall’attore David Boreanaz, conosce durante il soggiorno estero. Tra i due personaggi nasce una storia d’amore che si protrarrà per diverse puntate.

Katheryn Winnick Vickings

6. È affascinata dalla cultura vichinga. Per prepararsi al ruolo nella serie, l’attrice ha condotto numerose ricerche sul periodo storico in questione. L’attrice si è così scoperta appassionata di quella cultura, in particolare di come le donne riuscissero ad essere forti e indipendenti, avendo voce in capitolo nella società.

7. Si sente affine al suo personaggio. All’interno della serie l’attrice interpreta il personaggio di Lagertha, con cui l’attrice ha dichiarato di sentirsi particolarmente affine. La Winnick ha infatti affermato di essersi sempre sentita una guerriera pronta alla battaglia, proprio come la protagonista della serie.

katheryn-winnick-vickings

Katheryn Winnick Polar

8. È tra i protagonisti del film. L’attrice ha recitato accanto a Mads Mikkelsen e Vanessa Hudgens nel film Polar, distribuito su Netflix nel gennaio del 2019. La pellicola è l’adattamento dell’omonimo fumetto della Dark Horse Comics, dove un esperto serial killer prossimo al pensionamento deve sopravvivere ad un attacco di alcuni suoi ex colleghi.

Katheryn Winnick Wu Assassins

9. Fa parte del cast principale. L’attrice è entrata a far parte della nuova serie targata Netflix dai toni crime e basata sul mondo delle arti marziali con l’aggiunta di elementi soprannaturali. L’attrice indossa i panni di Christine “C.G.” Gavin, un poliziotto sotto copertura catturato nel mezzo di una guerra tra bande all’interno di Chinatown. La Winnick, grande esperta di arti marziali, si è dichiarata entusiasta di potersi mettere alla prova in questo nuovo contesto.

Katheryn Winnick età e altezza

10. Katheryn Winnick è nata a Toronto, in Canada, il 17 dicembre 1977. L’altezza complessiva dell’attrice è di 168 centimetri.

Fonte: IMDb

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: recensione del film di Andrea Di Stefano

Dopo il suo debutto cinematografico, avvenuto nel 2014 con il film Escobar, il regista italiano Andrea Di Stefano torna al cinema con The Informer – Tre secondi per sopravvivere, adattamento del romanzo di Börge Hellström e Anders Roslund, con protagonisti Joel KinnamanAna De Armas, Rosamund Pike, Clive Owen e Common.

In sala dal 17 ottobre, The Informer – Tre secondi per sopravvivere segue le vicende di Pete Koslow (Joel Kinnaman), ex soldato e ora informatore per l’FBI, con cui mira a smantellare il traffico di droga della mafia polacca a New York. Quando l’operazione prende una piega imprevista, Pete sarà obbligato a tornare nella prigione di Bale Hill, in cui era stato detenuto in passato, per scardinare il cartello dall’interno.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere: una messa in scena attenta al dettaglio

Dal cartello colombiano di Pablo Escobar a quello della mafia polacca, così il regista Andrea Di Stefano si sposta su nuovi orizzonti geografici, culturali e cinematografici. E se nel precedente lungometraggio aveva scelto un punto di vista originale per raccontare la storia, altrettanto si ripropone con The Informer – Tre secondi per sopravvivere. Siamo ora nel puro thriller, che si ispira in particolare ad un autore come Sam Peckinpah, che negli anni settanta contribuì a reinventare il genere. Per non cadere nei classici cliché del caso, Di Stefano pone grande attenzione nella cura per il dettaglio, piccoli elementi che possono conferire maggior fascinazione a quanto accade sullo schermo, facilmente già visto al cinema.

È proprio nella sua ricerca di realismo che il film porta all’attenzione dello spettatore elementi in grado di rendere più concreto e minaccioso l’ambiente che circonda i personaggi, come in particolare nel carcere dove viene rinchiuso il protagonista. Qui la messa in scena appare costruita con grande minuzia di particolari, e la regia si costruisce sullo stesso binario, con fare dinamico e quanto più possibile partecipativo dell’emotività dei personaggi. Il patrimonio narrativo e iconografico riguardo le carceri è sconfinato, eppure si ritrovano qui elementi che riescono a infondere quella giusta tensione, propria di quando si assiste a qualcosa di cui non si è già fatta esperienza. Per un thriller di questo tipo tutto si fonda sulla realizzazione di un adeguato tono, che seppur non continuamente The Informer – Tre secondi per sopravvivere di Di Stefano sa trovare, regalando più di una sequenza ad alto tasso adrenalinico.

the-informer

Il contenuto non sempre sorregge la forma

La buona costruzione della messa in scena non evita tuttavia che il film trovi battute di arresto in alcuni momenti narrativamente poco originali, ai quali non è stata infusa la stessa devozione di ben più riuscite sequenze. Eppure il regista sa riprendersi, assestando alcuni riusciti colpi di scena che sembrano invertire la direzione del film, riportando il tutto su binari meno battuti e per questo più capaci di tenere lo spettatore con il fiato sospeso. Il merito di ciò va in buona parte assegnato al desiderio di Di Stefano di costruire per il suo film una grammatica nuova per una storia già assaporata in sfumature diverse.

The Informer – Tre secondi per sopravvivere riesce così a sorprendere per quanto la forma possa avere la meglio sul contenuto. Se quest’ultimo potrebbe stancare, la dinamicità e il taglio registico adottato riescono a rendere il tutto sotto una luce diversa, più cruda, realistica e libera dalla stanchezza di tanti altri film recenti di questo genere. Contribuisce ad un ulteriore fascinazione la volontà di non puntare esclusivamente sull’azione ma anche sull’interiorità dei personaggi, sui loro legami. La presenza forte, all’interno dell’intreccio, della famiglia del protagonista rende il tutto più avvincente. Conferisce a Pete Koslow qualcosa di concreto per cui combattere, e a allo spettatore qualcosa di altrettanto concreto in cui identificarsi.

Spider-Man: Ruben Fleischer conferma il crossover con Venom?

0
Spider-Man: Ruben Fleischer conferma il crossover con Venom?

Marvel e Sony hanno stretto un nuovo accordo per la co-produzione del prossimo film di Spider-Man destinato al MCU (più un’altra apparizione del personaggio ancora non dichiarata), ma ciò non significa che lo studio in possesso dei diritti cinematografici dell’arrampicamuri non abbia ancora in serbo sorprese e piani per un possibile crossover con Venom. A suggerirlo è il regista del film sul simbionte Ruben Fleischer:

Tutto condurrà a quello. E questa è la cosa eccitante, perché abbiamo cambiato l’origine di Venom…nei fumetti il simbionte si evolve da Spider-Man ma a causa dell’accordo Marvel-Sony non siamo riusciti a farlo. Quindi credo che si stia costruendo quella dinamica e che sarà eccitante vedere i due personaggi che si confrontano davvero“.

C’è da dire che le parole di Fleischer non confermano né smentiscono l’ipotesi senza approfondire il modo in cui questo crossover accadrà. Per ora sappiamo che lo Spider-Man di Tom Holland sarà protagonista di un nuovo standalone in arrivo nel 2021 e farà la sua comparsa in un altro titolo del MCU, tuttavia è probabile che nel contratto con lo studio di Kevin Feige ci sia una clausola che consente alla Sony di includere Spidey nel suo universo cinematografico.

Tempo fa lo stesso Feige aveva affermato che Peter Parker era “l’unico eroe con i superpoteri in grado di attraversare diversi universi cinematografici“, suggerendo l’idea di un futuro incontro con personaggi come Venom, Morbius etc. “Penso che probabilmente tutto dipenda dalla Sony. Lo studio possiede i diritti di entrambi quei personaggi e adesso ha Venom nel loro mondo. Non so quali siano i loro piani per un sequel sul simbionte o se lo stiano già progettando, ma un crossover mi sembrerà probabile ad un certo punto“.

Per quanto riguarda Venom, sappiamo che un sequel è ufficialmente in sviluppo e, secondo gli ultimi aggiornamenti, la trama dovrebbe ruotare intorno al confronto tra il simbionte di Eddie Brock e Carnage, il personaggio introdotto nella scena finale del primo film e interpretato da Woody Harrelson.

Leggi anche – Spider-Man vs Venom: quello che vorremmo vedere in un ipotetico film

Fonte: Fandom

Kit Harington: “Entrare nel MCU mi eccita e terrorizza”

0
Kit Harington: “Entrare nel MCU mi eccita e terrorizza”

Dopo quasi un decennio trascorso a vestire i panni di Jon Snow nelle otto stagioni di Game of Thrones, Kit Harington è pronto ad affrontare un’altra sfida interpretando Black Knight in Gli Eterni, nuovo capitolo della Fase 4 del MCU in arrivo nelle sale nel 2020. L’attore ha parlato del suo imminente ingresso nell’universo cinematografico durante un panel all’ACE Comic Con lo scorso weekend, dichiarandosi entusiasta e al tempo stesso terrorizzato dall’impegno che lo attende nei prossimi mesi:

Un sacco di persone che entrano nei film Marvel non hanno grandi esperienze in franchise come questi, ma io ho vissuto dentro Game of Thrones per dieci anni, diventando parte di un qualcosa che ha creato un mondo e con alla base tantissimi fan. Quindi proprio per entrambi i motivi sono eccitato e terrorizzato all’idea di entrare nel MCU. Conosco quel tipo di responsabilità degli attori che sono entrati nel cast della serie sapendo che avrebbero interpretato un personaggio amato, come conosco la responsabilità che hai nei confronti dei fan. Se guardo a questo nuovo universo mi sento preparato perché ho fatto parte di un  altro universo…ma anche spaventato.”

Sempre Harington aveva sottolineato nell’ultima settimana una sottile somiglianza tra Jon Snow e Dane Whitman: “Ora girerò un film con la Marvel e interpreterà un supereroe, il che è bellissimo. Non so davvero cosa posso dire a riguardo…ma credo che il prossimo anno sarà entusiasmante. Dopo Game of Thrnes sto cercando di scegliere bene i miei ruoli allontanandomi il più possibile da Jon Snow…eppure eccomi qua, di nuovo con un supereroe che ha una spada…

Kit Harington avrà un lungo futuro nel Marvel Universe: parola di Kevin Feige

Whitman, terza incarnazione del cavaliere nero, impugna nelle sue avventure la Spada di luce e lo Scudo della notte, con quest’ultimo che può essere usato per assorbire energia da ogni colpo, mentre l’altra è in grado di trasferire quell’energia all’aggressore. Ciò che lo differenzia, almeno sulla carta, da Jon Snow, è forse l’elemento mistico, considerando che le sue armi sono potenziate dalla magia; tuttavia non trattandosi di un maestro delle arti mistiche o di un mutante Dane non può creare uno scudo impenetrabile o spostare la materia a mani nude come Scarlet Witch, ma ha comunque delle abilità.

Nel frattempo continuano le riprese de Gli Eterni, e online sono già trapelate le prime foto dal set con Angelina Jolie nei panni di Thena e Gemma Chan in quelli di Sersi, oltre alla costruzione della porta d’ingresso di Babilonia (una delle location più famose dei fumetti).

Il film, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast anche Richard Madden (Ikaris),  Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: Comicbook

The Batman: Zoe Kravitz sarà Catwoman nel film con Robert Pattinson

0

La notizia viene confermata da varie testate americane tra cui The Wrap e Deadline: Zoe Kravitz sarà Catwoman in The Batman, il film di Matt Reeves che vedrà Robert Pattinson nei panni del crociato di Gotham. Il casting sembra in linea con quanto affermato nelle scorse settimane da Justin Kroll di Variety, ovvero che la Warner Bros. fosse in cerca di un attrice di colore per il personaggio.

Vi ricordiamo che Jeffrey Wright è stato scelto per interpretare Jim Gordon mentre sono in corso le trattative con Jonah Hill (che potrebbe diventare Pinguino o Enigmista). Il cinecomic riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema e vedrà Robert Pattinson nei panni del protagonista, ma sembra che i piani del regista per il franchise si estenderanno ad una trilogia, introducendo sullo schermo altri supereroi e villain dei fumetti.

Come suggerito da HN Entertainment, le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984).

The Batman: 8 villain che vorremmo vedere nel film

Fonte: The Wrap

Frozen 2 – il Segreto di Arendelle: nuove immagini e nuovo poster

0

Ecco nuove immagini nel trailer di Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle. Il nuovo film d’animazione Disney arriverà nelle sale italiane il 27 novembre, diretto e prodotto dal team creativo composto dai registi Jennifer Lee e Chris Buck e dal produttore Peter Del Vecho che tornano al cinema dopo il successo di Frozen – Il Regno di Ghiaccio, vincitore dell’Academy Award® come Miglior film d’animazione.

In Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle Elsa partirà insieme ad Anna, Kristoff, Olaf e Sven per un viaggio pericoloso ma straordinario verso l’ignoto oltre Arendelle per scoprire una verità nascosta sul suo passato. Le risposte che cerca, però, metteranno in pericolo il suo regno e, se in passato Elsa temeva che i suoi poteri fossero troppo grandi per essere accettati dal mondo, ora dovrà sperare che siano abbastanza forti per salvarlo.

La colonna sonora porterà la firma di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, compositori già premiati con l’Oscar® per la Miglior canzone originale (“Let It Go”/“All’Alba Sorgerò”) del primo capitolo Frozen – Il Regno di Ghiaccio. Nella versione italiana del film Serena Autieri, Serena Rossi, Enrico Brignano e Paolo De Santis torneranno a prestare le proprie voci rispettivamente a Elsa, Anna, Olaf e Kristoff.

Judy: trailer italiano del film con Renée Zellweger

0
Judy: trailer italiano del film con Renée Zellweger

Notorious ha diffuso il trailer italiano di Judy, il film di Rupert Goold con Renée Zellweger, che sarà al cinema dal 16 gennaio 2020, distribuito da Notorious Pictures.

Judy sarà presentato, martedì 22 ottobre, alla 14esima edizione della Festa del Cinema di Roma e sarà presente il regista Rupert Goold. 

https://www.youtube.com/watch?v=LF97ql29Jhs&t=34s

Sarà presentato alla 14esima edizione della Festa del Cinema di RomaJudy, l’atteso ed emozionante biopic in cui l’attrice premio Oscar® Renée Zellweger interpreta Judy Garland, leggendaria icona internazionale e protagonista di enormi successi come Il mago di OzÈ nata una stella Incontriamoci a St. Louis. Il film – attraverso flashback che regalano alcune delle performance più eccezionali della sua carriera – esplora in particolare l’ultimo periodo della vita della Garland, prima della sua morte, tra amori tormentati, drammi familiari e il costante amore dei suoi fan. A dirigere il film è Rupert Goold (True Story), mentre a completare il cast, tra gli altri, sono Rufus Sewell (Dark CityL’uomo nell’alto castello), Jessie Buckley (A proposito di RoseChernobyl), Michael Gambon (Il mistero di Sleepy Hollow, la saga di Harry Potter) e Finn Wittrock (The Normal HeartAmerican Horror Story).

Judy sarà distribuito nelle nostre sale da Notorious Pictures a partire dal 16 gennaio 2020, in occasione del 50° anniversario della morte della Garland e dell’80° anniversario de Il Mago di Oz.

Judy, la trama

Judy racconta l’ultimo periodo della vita della grande attrice e cantante Judy Garland, sul finire di una carriera sfolgorante iniziata giovanissima con la Dorothy del Mago di Oz. Un mix di fama e successo, fra Oscar e Golden Globe, e poi la battaglia con il suo management, i rapporti con i musicisti, i fan, i suoi amori tormentati e il dramma familiare che la spinse a fare i bagagli e a trasferirsi a Londra. In quegli anni ci ha regalato alcune delle performance più iconiche della sua carriera.

Diabolik: un inseguimento in un video dal set bolognese

0
Diabolik: un inseguimento in un video dal set bolognese

Come ci hanno dimostrato le prime immagini trapelate dal set del film, sono iniziate le riprese di Diabolik, il nuovo film diretto dai Manetti Bros. in uscita nel 2020, che porterà al cinema l’omonimo protagonista delle storie a fumetti di Angela Giussani.

In via Marconi a Bologna, la polizia di Clerville insegue la Jaguar in fuga con a bordo il nostro protagonista. Courmayeur, Milano e Trieste sono gli altri luoghi in cui si svolgeranno le riprese del film che racconterà un storia oscuramente romantica.

Diretto dai Manetti Bros, sarà composto da Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea, che rispettivamente saranno il protagonista, Eva Kant e Ginko.

Lo sceneggiatore del film Michelangelo La Neve, ha dichiarato: “Il nostro approccio è stato quello di studiare il personaggio del fumetto, capirlo e non tradirlo fino in fondo. Cercare di raccontare questo, prima di tutto, e per questo siamo riusciti ad arrivare a raccontare Diabolik. È un’icona e non bisogna avere l’arroganza di tradirlo, ma è necessario usare i meccanismi del cinema per portarlo sul grande schermo. Nella seconda parte del film, ci siamo basati principalmente sul numero tre, dove si racconta l’incontro tra Eva e Diabolik.”

Personaggi come proprietà intellettuali: fumetto al cinema, web e tv – Dampyr, Diabolik, Dragonero

Fonte: About Bologna Magazine

Brie Larson e Tessa Thompson approvano la love story tra Valchiria e Carol Danvers

0

Le interpreti di Captain Marvel e Valchiria, Brie Larson e Tessa Thompson, sono favorevoli a una potenziale relazione romantica tra i loro personaggi del MCU. Entrambe arrivate recentemente nell’universo condiviso, la coppia ha debuttato nella Fase 3 – la Larson nel suo film da protagonista, Captain Marvel, all’inizio di quest’anno, e la Thompson nel Thor: Ragnarok di Taika Waititi nel 2017. Ed entrambe hanno subito raccolto numerosi consensi.

Brie Larson e Tessa Thompson fanno parte del crescente gruppo di eroine schierate dai Marvel Studios. Dopo anni passati ad avere solo la Natasha Romanoff / Vedova Nera di Scarlett Johansson tra le schiere di eroi, negli ultimi anni c’è stato un afflusso di donne di potere nel franchise, con l’aggiunta di Gamora di Zoe Saldana, Nebula di Karen Gillan, The Wasp di Evangeline Lily , Mantis di Pom Klementieff, Okoye di Danai Gurira, Shuri di Letitia Wright, Nakia di Lupita Nyong’o e Scarlet Witch di Elizabeth Olsen.

Avengers: Endgame ha anche mostrato la Pepper Potts di Gwyneth Paltrow nei panni di Rescue. Ma a parte i Marvel Studios che lavorano per rappresentare meglio le donne, l’MCU sta anche lavorando per essere più inclusivo con la comunità LGBTQ e Brie Larson e Tessa Thompson sono disposte a essere la sua prima coppia omosessuale dell’universo condiviso. Le attrici ospiti all’ACE Comic-Con di Chicago hanno rivelato di essere entrambe favorevoli all’idea che i loro personaggi inizino una relazione romantica.

Dato che era implicito che Valchiria fosse il primo eroe apertamente bisessuale nel MCU, i fan sono ora in attesa di quando questa nozione sul personaggio verrà esplicitata al cinema. Alcuni pensano che il ritorno della Jane Foster di Natalie Portman in Thor: Love and Thunder possa spianare la strada a una storia d’amore, altri, nel frattempo, pensano che la Lady Sif di Jamie Alexander sia un’opzione migliore.

Vedremo in che modo i Marvel Studios si giocheranno questa carta nel prossimo e misterioso futuro della loro avventura cinematografica.

Joker: la storia è una fantasia del protagonista? Ecco le “prove”

Diverse teorie su Joker suggeriscono che tutto il film sia nato dall’immaginazione di Arthur Fleck, il protagonista interpretato da Joaquin Phoenix, anche se gli eventi hanno confermato che solo parte delle azioni è frutto di allucinazioni.

Ma allora quali sono gli indizi disseminati lungo la storia che provano il contrario?

Arthur non è un narratore affidabile

joker

Arthur Fleck è tutto tranne che un narratore affidabile, e come nella migliore tradizione letteraria mette in discussione l’intera validità di una storia senza fornire un punto di vista veritiero. Questa inaffidabilità può essere intenzionale o non intenzionale, a seconda dei pregiudizi personali del narratore o della sua mancanza di informazioni accurate.

Questo concetto esiste in narrativa da centinaia di anni, coniato per la prima volta nel 1961 dal critico letterario Wayne C. Booth ma a condificarne le tipologie fu William Riggan nel 1981 nel libro Picaros, Madmen, Naifs e Clowns: The Unreliable Narrator. Stesso anno di ambientazione di Joker…è un caso? Senza contare i riferimenti ai pazzi e ai pagliacci…

L’immaginazione di Arthur

joker

È chiaro fin dalle prime scene che Arthur Fleck ha una fervida immaginazione, e ciò è reso evidente nel momento in cui il personaggio e sua madre guardano insieme la tv godendosi il talk show di Murray Franklin (Robert De Niro), comico e suo idolo, e all’improvviso tra il pubblico compare proprio Arthur. I due sembrano legati da un’infanzia simile, entrambi cresciuti da madri single, e il dialogo convince Franklin ad invitare l’ospite sul palco. Qui c’è tutto il desiderio di l’approvazione di una figura paterna e una richiesta di attenzione e rispetto mai avute nella vita reale.

Il rapporto con Sophie

A rivelare quanto Arthur sia disturbato e come la sua vita sia affetta da allucinazioni è anche il personaggio di Sophie Dumond (Zazie Beetz), una madre single che vive nello stesso edificio del protagonista. All’inizio del film Sophie ride a una delle battute di Arthur mentre i due sono insieme in un ascensore, poi lo vedrà esibirsi nello spettacolo di stand-up comedy al Pogo’s, fino ad assisterlo durante il ricovero della madre in ospedale.

La verità viene a galla quando Arthur, prima dell’epilogo, si trova nell’appartamento di Sophie e la donna esce dalla sua camera da letto per dirgli che si trova nell’appartamento sbagliato. Dunque è chiaro che il clown aveva solo immaginato di avere una ragazza e di averla frequentata.

I fatti parlano chiaro: Arthur non ha più cercato Sophie dopo i suoi primi omicidi, lei non è mai andata a vedere i suoi spettacoli di stand up comedy e non era con lui in ospedale dopo la morte della madre. Ma la vera domanda è: cosa è successo a Sophie? Forse è viva da qualche parte, se è mai esistita?

Le incongruenze temporali

Joker recensione film

Un’altra prova più sottile del fatto che Arthur ha perso completamente il contatto con la realtà viene data dalle scene che aprono e chiudono il film, nelle quali Arthur parla con un terapeuta. La prima è ambientata in uno squallido ufficio dei servizi sociali, e si fa riferimento al suo periodo nell’ospedale psichiatrico, mentre la seconda arriva dopo lo scoppio delle rivolte di Gotham e l’omicidio di Murray Franklin. Entrambe però mostrano un orologio sullo sfondo e l’ora è sempre la stessa: 11:12. Un caso?

Altri dettagli

Ci sono scene che mostrano in maniera piuttosto ovvia il punto di vista “fantasioso” di Arthur Fleck, ma non dimentichiamo altre incongruenze come l’inseguimento della polizia reso come una sequenza divertente dei Looney Tunes con il criminale che viene colpito da un’auto e rompe il vetro del parabrezza riuscendo a cavarsela senza graffi; oppure il fatto che un principiante pericoloso venga invitato a partecipare allo show di Murray Franklin sulla base di un’esibizione derisa da tutti.

Leggi anche – Joker: easter egg, cameo e riferimenti nel film

Fonte: Screenrant

Spider-Man: Far From Home, Tom Holland ignorava il twist finale

0
Spider-Man: Far From Home, Tom Holland ignorava il twist finale

Tom Holland ha rivelato di non essere a conoscenza del colpo di scena finale di Spider-Man: Far From Home prima della visione in sala del film che lo vede protagonista. Il comportamento leggermente incoerente e fuori dal personaggio di Nick Fury nel film è stato spiegato in una scena post-credits in cui si rivela che lui e Maria Hill altri non sono che il comandante Skrull, Talos, e sua moglie Soren (entrambi visti per la prima volta in Captain Marvel).

Lo stesso Fury viene quindi mostrato su un’astronave Skrulls, per ragioni ancora da chiarire. Ironia della sorte, nei fumetti Talos è noto tra gli Skrull per una mutazione genetica che lo rende incapace di alterare la sua forma, cosa che invece appartiene alla razza aliena.

La segretezza attorno ai film del MCU è fondamentale, e gli attori che vi partecipano sono sempre molto attenti durante le interviste ad evitare di rivelare dettagli importanti dei film. Questa esigenza è stata particolarmente sentita durante la promozione di Avengers: Infinity War e Endgame, tanto che la Marvel ha diffuso un hashtag ufficiale per chiedere silenzio ai fan: #ThanosDemandsYourSilence.

Anche per Spider-Man: Far From Home è stato utilizzato lo stesso standard di segretezza, con tutto il marketing del film che ritrae Mysterio come un eroe, mantenendo segreta la svolta delle sue vere intenzioni criminali (cosa che ovviamente era facilmente deducibile).

La dichiarazione di Tom Holland secondo cui non era a conoscenza della svolta di Fury / Talos è stata riportata dal Comic Book, che ha partecipato al panel durante l’ACE Comic Con in cui lui e Jake Gyllenhaal sono stati intervistati in merito a Far From Home. Durante il panel, Tom Holland ha confermato che non era a conoscenza del colpo di scena finale e lo stesso Gyllenhaal ha rivelato di averlo scoperto solo un mese prima dell’uscita del film.

Diretto ancora una volta da Jon WattsSpider-Man: Far From home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Cinecomic: 10 scene che entreranno nella storia

Cinecomic: 10 scene che entreranno nella storia

Ci avviciniamo alla fine del 2019 con la consapevolezza che quella appena trascorsa è stata un’annata davvero eccezionale per i cinecomic Marvel e DC. Dal gran finale di Avengers: Endgame a gradite sorprese come Shazam! e Captain Marvel, per non parlare di Joker e di Spider-Man: Far From Home, film in cui raccogliere alcune delle scene più memorabili per il genere.

Ma quali sono quelle che entreranno nella storia?

Peter usa lo Spider-Tingle

https://www.youtube.com/watch?v=o4Lmrg7pRPY

Iniziamo da Spidey in Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming in cui l’arrampicamuri riesce finalmente a sbloccare il suo “potere speciale” (lo Spider-Tingle) per sconfiggere Mysterio e mettere al tappeto i suoi droni. Dopo aver combattuto a lungo il nemico, Peter capisce di poter fare affidamento solo sulle sue abilità naturali più che sul suo costume tecnologicamente avanzato. Il resto è pura magia visiva…

La trasformazione di Billy Batson

Divertimento a misura di famiglia e avventura vecchio stile: tutto questo è Shazam!, esperimento riuscito della DC Comics che riscatta la delusione di Justice League. Sono tanti i momenti emozionanti del film, ma se proprio dobbiamo sceglierne uno, allora sarebbe la trasformazione di Billy Batson nel supereroe sul tetto. Il personaggio è reduce dall’incontro con la sua vera madre (che lo aveva abbandonato di proposito da bambino), scatenando in lui sentimenti di rabbia e frustrazione…per questo Billy corre sul tetto e salta dall’edificio, prima di gridare Shazam!

Captain Marvel “sblocca” i suoi poteri

Sono molte le scene già cult di Captain Marvel, originale standalone ambientato negli anni Novanta e vero “prequel” dell’universo cinematografico Marvel, eppure a venirci subito in mente è quella dove Carol Danvers riesce finalmente a prendere il controllo dei suoi poteri svincolandosi dalla morsa della Suprema Intelligenza. L’eroina ripercorre il suo passato di cadute e risalite, cosciente di essere sempre stata trattenuta da altri, diventando la supereroina che conosciamo e che ha accettato la sua umanità.

Il ballo di Steve e Peggy

https://www.youtube.com/watch?v=vELSzMFsLfw

Avengers: Endgame è ricco di momenti memorabili, ma niente potrà mai battere sul piano emotivo l’incontro tra Steve Rogers e Peggy Carter finalmente riuniti grazie ai viaggi nel tempo nel finale del film. Dopo aver sconfitto Thanos e il suo esercito, Cap torna indietro negli anni per restituire le gemme dell’infinito alle rispettive timeline e sceglie di vivere una vita felice con la sua amata invece di tornare ai giorni nostri.

Sulla scena Hayley Atwell ha dichiarato: “Penso che sia la conclusione appropriata per una storia che ha colpito così tante persone. È molto accattivante e innocente salutare quei personaggi in quel modo, mantenendoli saldi nei loro tempi. Ho pensato che fosse davvero di buon gusto lasciare che il pubblico si stupisse davanti a quella conclusione, seguendo una trama molto semplice che parla di due esseri umani – e uno di loro non ha nemmeno dei superpoteri. Il tono, dopo incredibili traumi, azione, effetti speciali e altro, con due persone che ballano lentamente, è stato bellissimo.

Le illusioni di Mysterio

https://www.youtube.com/watch?v=bEEPnFaNsTY

Per buona parte di Spider-Man: Far From Home Quentin Beck viene presentato come l’eroe della situazione e alleato di Peter Parker, Nick Fury e Maria Hill fino al colpo di scena che rivela la sua reale missione: vendicarsi di Tony Stark e dimostrare al mondo di essere l’unico successore possibile di Iron Man. Per farlo Mysterio utilizza dei droni che tramite la tecnologia da lui creata e denominata BARF (la stessa mostrata all’inizio di Captain America: Civil War) creano immagini come l’attacco degli Elementali, danni alle città e i poteri soprannaturali del personaggio.

Dunque tutto il film in sé è concepito come una grande illusione del villain, e gli indizi di questo segreto potrebbero essere sparsi nel corso di varie scene che solo gli occhi più attenti avranno notato. L’iconico criminale conduce quindi Spidey in un vorticoso trip illusionistico e visivamente mozzafiato che include immagini di Iron Man zombie e altre fantastiche dimensioni che non dimenticheremo mai.

La danza di Arthur

https://www.youtube.com/watch?v=SbeZB1ZEquM

Una delle scene più iconiche e suggestive di Joker è stata il risultato dell’improvvisazione sul set di Joaquin Phoenix e di un’intuizione di Todd Phillips, come spiegato dallo stesso regista, e la sequenza in questione è quella che vede Arthur Fleck – reduce dal suo primo omicidio in metropolitana – entrare in un bagno publico e iniziare una elegante danza da solo. Inizialmente concepita in maniera diversa e molto più “realistica”, la scena è stata ripensata sul set al termine di vari tentativi:

La sceneggiatura originale era completamente diversa. Arthur sarebbe entrato nel bagno, avrebbe nascosto la pistola, si sarebbe lavato il trucco e avrebbe fissato lo specchio dicendo ‘Cosa ho fatto?’. Tuttavia quella reazione non sembrava molto coerente con il personaggio…Perché Arthur avrebbe pensato di nascondere la sua pistola? Da lì abbiamo pensato un milione di modi diversi per girare quella scena e dopo un’ora di tentativi ho fatto ascoltare a Joaquin un brano delle musiche che Hildur Guðnadóttir ha scritto per noi e lui ha iniziato a ballare. Ci siamo guardati sapendo che quella era la scena. Aveva un senso ed è lì che il Joker è uscito“.

Cap solleva il Mjolnir

Dopo anni di discussioni, teorie e infinite speculazioni, Captain America ha finalmente sollevato il Mjolnir di Thor in una delle scene più emozionanti di Avengers: Endgame, soddisfacendo i fan dei fumetti di tutto il mondo. Nell’epico atto finale del film infatti, Steve Rogers, Tony Stark e il Dio del Tuono affrontano da soli Thanos e gli eventi non sembrano favorire i tre Vendicatori…fino a quando Cap richiama a sé il martello magico. Dopotutto è sempre stat degno…

Joker scende le scale

Doveroso inserire in classifica anche un’altra scena tratta da Joker in cui vediamo Arthur Fleck, con il volto dipinto e gli abiti del clown, scendere le scale danzando animatamente. Todd Phillips ha spiegato in un’intervista che questo dettaglio è stato fondamentale nella creazione del personaggio per renderlo unico e specifico nel panorama degli antieroi, soprattutto se paragonato alle precedenti rappresentazioni del villain al cinema.

Una delle prime cose di cui io e Joaquin Phoenix abbiamo parlato è il modo in cui la musica poteva intervenire, come se in fondo facesse parte di Arthur ed esistesse dentro di lui. Alcune persone che potresti conoscere avranno provato questa sensazione, e l’ho sempre pensata come una cosa da attribuire ad Arthur, tenuta dentro e intrappolata“.

Phillips fa riferimento al modo in cui l’attore si muove nella storia e al suo rapporto con la danza, espressione creativa del suo malessere interiore che fatica ad esternare e che libera in forma di energia con passi eleganti e al tempo stesso inquietanti. Una piccola anteprima la trovate qui sotto nelle nuove immagini ufficiali pubblicate dalla Warner Bros.

Io sono Iron Man

Nel 2008, “Io sono Iron Man” fu la perfetta chiusura dello standalone con Robert Downey Jr. che lanciava ufficialmente il Marvel Cinematic Universe. Un azzardo, premiato dal pubblico, che ha condotto il progetto di Kevin Feige al successo di Avengers: Endgame, culmine narrativo della saga che coincide con l’addio a uno dei personaggi più amati dai fan. E tra tutti i richiami al passato del MCU, la frase pronunciata da Tony Stark prima di morire è forse il migliore: siamo negli ultimi momenti del film, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e l’eroe, che nel frattempo ha rubato le gemme dell’infinito e sta per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron Man“.

Di quella scena in particolare hanno parlato i registi Joe e Anthony Russo spiegando che la battuta non era nemmeno nella sceneggiatura iniziale ma che è stata aggiunta all’ultimo minuto grazie al suggerimento del montatore durante la post-produzione: “Tony non avrebbe dovuto dire nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un personaggio vissuto e morto dicendo battute…Non riuscivamo a trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro film dei Marvel Studios, ha detto “Perché non ci limitiamo a chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron Man?”. Non abbiamo perso tempo e siamo andati a girare subito la scena“.

L’apertura dei portali

Passando in rassegna ogni singolo cinecomic uscito quest’anno ci si rende conto che non c’è un singolo momento o una sequenza che sia emozionante, soddisfacente ed epica quanto quella che mostra l’apertura dei portali alla fine di Avengers: Endgame. Captain America è l’unico Vendicatore rimasto in piedi contro Thanos e il suo esercito, si prepara ad affrontare da solo gli invasori alieni e nel silenzio sente la voce di Sam Wilson aka. Falcon: ogni eroe spazzato via dallo schiocco torna in vita, come la speranza di vittoria, attraverso i portali creati da Doctor Strange. Lacrime e brividi in ogni dove…

Leggi anche – 10 cinecomic cancellati che avremmo voluto vedere al cinema

Fonte: Screenrant

Justice League: rivelate nuove scene con Wonder Woman

0
Justice League: rivelate nuove scene con Wonder Woman

L’account Twitter Darkseid Brasileiro ha condiviso alcune foto dalla lavorazione di Justice League di Zack Snyder che mostrano scene inedite con protagonista Gal Gadot/Diana Prince/Wonder Woman. 

La scena non è mai arrivata al cinema e mostra Wonder Woman in abiti contemporanei, l’elegante tallieur bianco, che regge una torcia in una stanza, esaminando ciò che sembra un affresco. Ad un esame più attento, si nota che i dipinti sulla parete raffigurano la lezione di storia che Diana ha raccontato al Bruce Wayne / Batman di Ben Affleck per spiegare correttamente le origini e i poteri delle Scatole Madre.

https://twitter.com/kaiqmgt/status/1183168677312716802?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1183168677312716802%7Ctwgr%5E363937393b70726f64756374696f6e&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjustice-league-movie-wonder-woman-deleted-scene-images-reveal%2F

Nonostante l’esito disastroso al cinema, con tanto di giudizi più che negativi da parte della stampa, Justice League continua ad essere un film molto chiacchierato in rete, principalmente da quella parte di fedelissimi di Snyder che non si stancano di chiedere la director’s cut del film. Quello che è arrivato in sala, infatti, è stato il risultato dell’intervento e del lavoro di Joss Whedon quasi a fine produzione per l’abbandono di Snyder stesso a causa di una tragedia familiare.

In Justice League abbiamo visto i potenti eroi DC far tornare in vita il Superman di Henry Cavill e affrontare la minaccia di Steppenwolf mentre in sottofondo incombeva l’arrivo di Darkseid e la nascita di una lega di cattivi guidata da Lex Luthor e Deathstroke (Jesse Eisenberg e Joe Manganiello).

Intanto però il progetto comune del DCEU è naufragato, mentre invece i film standalone hanno soddisfatto il pubblico, come hanno dimostrato Wonder Woman, Aquaman e, nelle ultime settimane, Joker.

Martin Scorsese chiarisce la sua dichiarazione sui cinecomic

0
Martin Scorsese chiarisce la sua dichiarazione sui cinecomic

Ha fatto molto discutere, alcuni giorni fa, l’affermazione di Martin Scorsese secondo il quale i cinecomic Marvel non sono cinema, ma dei “parchi a tema”. Le reazioni dei colleghi, coinvolti in queste produzioni, sono state numerose e non si sono fatte attendere, ma in occasione della presentazione di The Irishman a Londra, il regista newyorkese è tornato sull’argomento, spiegando la sua posizione.

Scorsese non ha rivisto la sua dichiarazione ma ha approfondito quello che aveva accennato il precedenza, spiegando che i film Marvel sono effettivamente come un parco a tema e che i cinema stessi sono diventati dei parchi di divertimento. Questo non è un male in assoluto, secondo il regista, ma è qualcosa di differente dal cinema. Inoltre, Martin Scorsese ha parlato di invasione dei cinecomic, ovvero che le sale sono piene di questo genere di film, e solo questo. Invece “i gestori delle sale dovrebbero ribellarsi, e promuovere la possibilità di proiettare i film narrativi, che possono essere anche riprese di tre ore. Un film narrativo non deve essere per forza una storia convenzionale con inizio, svolgimento e fine.”

In questo modo, il regista ha spiegato che non è contrario al genere cinecomic in sé ma che è spaventato dall’appiattimento dell’offerta nelle sale, cosa che effettivamente si sta verificando da qualche tempo, soprattutto perché in questo modo si mettono da parte le forme di narrazione alternative.

Dopo l’esordio al New York Film Festival, The Irishman è stato presentato a Londra e adesso arriverà anche alla Festa del Cinema di Roma, al via il prossimo 17 ottobre, prima di sbarcare ufficialmente su Netflix.

She-Hulk: Betty Ross tornerà nella serie di Disney +?

0
She-Hulk: Betty Ross tornerà nella serie di Disney +?

L’annuncio dell’arrivo di una serie su She-Hulk risale allo scorso Agosto e da allora abbiamo avuto pochissimi aggiornamenti sul progetto che porterà l’eroina dei fumetti sulla piattaforma streaming di Disney +. Qualche indiscrezione ha suggerito che lo studio di Kevin Feige sia già alla ricerca della sua protagonista, mentre nelle ultime ore un rumor  riportato da Full Circle Cinema sostiene che Liv Tyler sarebbe in trattative per riprendere il ruolo di Betty Ross dopo la sua unica apparizione in L’incredibile Hulk del 2008.

La figlia del generale Thaddeus Ross ed ex interesse amoroso di Bruce Banner ha lasciato cadere i suoi sentimenti irrisolti alla fine del film con Edward Norton, e ogni aspetto del suo percorso è scomparso dopo l’ingresso di Mark Ruffalo nel franchise. Ma non finisce qui: le voci parlano di un possibile ritorno in scena di William Hurt nei panni di Ross (dopo il cameo nello standalone di Vedova Nera). Quante opportunità ci sono che l’attore presti il volto a Red Hulk? Che ne pensate?

Alter ego di Jennifer Susan Walters, She-Hulk è stata creata da Stan Lee e John Buscema nel 1980 e nel corso della sua storia sui fumetti ha fatto parte dei Vendicatori, dei Fantastici Quattro, dei Difensori e dello S.H.I.E.L.D. È un avvocato di professione e ha prestato servizio come consulente legale di vari supereroi in diverse occasioni, ma molti la ricordano principalmente come cugina di Bruce Banner.

Fonte: CBM

Joker: Joaquin Phoenix ha improvvisato una delle scene più iconiche

0

Una delle scene più iconiche e suggestive di Joker è stata il risultato dell’improvvisazione sul set di Joaquin Phoenix e di un’intuizione di Todd Phillips, come spiegato dallo stesso regista, e la sequenza in questione è quella che vede Arthur Fleck – reduce dal suo primo omicidio in metropolitana – entrare in un bagno publico e iniziare una elegante danza da solo.

Inizialmente concepita in maniera diversa e molto più “realistica”, la scena è stata ripensata sul set al termine di vari tentativi:

La sceneggiatura originale era completamente diversa. Arthur sarebbe entrato nel bagno, avrebbe nascosto la pistola, si sarebbe lavato il trucco e avrebbe fissato lo specchio dicendo ‘Cosa ho fatto?’. Tuttavia quella reazione non sembrava molto coerente con il personaggio…Perché Arthur avrebbe pensato di nascondere la sua pistola? Da lì abbiamo pensato un milione di modi diversi per girare quella scena e dopo un’ora di tentativi ho fatto ascoltare a Joaquin un brano delle musiche che Hildur Guðnadóttir ha scritto per noi e lui ha iniziato a ballare. Ci siamo guardati sapendo che quella era la scena. Aveva un senso ed è lì che il Joker è uscito“.

Sempre riguardo la danza di Arthur Phillips ha spiegato che “Una delle prime cose di cui io e Joaquin abbiamo parlato è il modo in cui la musica poteva intervenire, come se in fondo facesse parte di Arthur ed esistesse dentro di lui. Alcune persone che potresti conoscere avranno provato questa sensazione, e l’ho sempre pensata come una cosa da attribuire ad Arthur, tenuta dentro e intrappolata“.

https://twitter.com/Screenplayed/status/1181962526558433280?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1181962526558433280&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fjoker%2Fjoker-director-todd-phillips-reveals-which-scene-joaquin-phoenix-improvised-and-what-was-meant-to-happen-a171056

Joker: easter egg, cameo e riferimenti nel film

Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Ho amato il Joker di The Dark Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con Variety.

Leggi la recensione di Joker

Fonte: Screenplayed

Gli Eterni: Kit Harington parla di Black Knight

0
Gli Eterni: Kit Harington parla di Black Knight

Come annunciato da Kevin Feige durante il panel dei Marvel Studios al D23 Expo, Kit Harington vestirà i panni di Black Knight e farà parte del cast de Gli Eterni, ambizioso progetto inserito nella Fase 4 del MCU. L’attore è reduce dall’ottava e ultima stagione di Game of Thrones che l’ha visto protagonista nel ruolo iconico di Jon Snow, personaggio che per certi versi ricorda il Dane Whitman dei fumetti.

Ed è proprio Harington ad aver sottolineato, anche se non esplicitamente, questa somiglianza nel corso della NEXT Conference lo scorso weekend: “Ora girerò un film con la Marvel e interpreterà un supereroe, il che è bellissimo. Non so davvero cosa posso dire a riguardo…ma credo che il prossimo anno sarà entusiasmante. Dopo Game of Thrnes sto cercando di scegliere bene i miei ruoli allontanandomi il più possibile da Jon Snow…eppure eccomi qua, di nuovo con un supereroe che ha una spada…

Whitman, terza incarnazione del cavaliere nero, impugna nelle sue avventure la Spada di luce e lo Scudo della notte, con quest’ultimo che può essere usato per assorbire energia da ogni colpo, mentre l’altra è in grado di trasferire quell’energia all’aggressore. Ciò che lo differenzia, almeno sulla carta, da Jon Snow, è forse l’elemento mistico, considerando che le sue armi sono potenziate dalla magia; tuttavia non trattandosi di un maestro delle arti mistiche o di un mutante Dane non può creare uno scudo impenetrabile o spostare la materia a mani nude come Scarlet Witch, ma ha comunque delle abilità.

Gli Eterni: iniziate le riprese, ecco le prime foto di Angelina Jolie

Nel frattempo continuano le riprese de Gli Eterni, e online sono già trapelate le prime foto dal set con Angelina Jolie nei panni di Thena e Gemma Chan in quelli di Sersi, oltre alla costruzione della porta d’ingresso di Babilonia (una delle location più famose dei fumetti).

Il film, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast anche Richard Madden (Ikaris),  Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: Twitter

Dolittle: il primo trailer con Robert Downey Jr.

0
Dolittle: il primo trailer con Robert Downey Jr.

Ecco il primo trailer di Dolittle, il nuovo film che vede protagonista Robert Downey Jr. nei panni del personaggio che era già stato interpretato da Eddie Murphy.

Robert Downey Jr. interpreta uno dei personaggi più duraturi della letteratura in una vivida rivisitazione della classica storia di un uomo parla con gli animali: Dolittle.

Dopo aver perso la moglie sette anni prima, l’eccentrico dottor John Dolittle (Downey), famoso medico e veterinario dell’Inghilterra vittoriana, si ritrova dietro le alte mura di Dolittle Manor con solo il suo serraglio di animali esotici per compagnia.

Ma quando la giovane regina (Jessie Buckley, Wild Rose) si ammala gravemente, un riluttante Dolittle è costretto a salpare per un’epica avventura verso un’isola mitica in cerca di una cura.

Il dottore viene affiancato nella sua ricerca da un giovane apprendista autodidatta (Harry Collett di Dunkirk) e da un’incredibile corte di amici animali, tra cui un gorilla ansioso (Rami Malek), un’anatra entusiasta ma dal cervello di uccello (Octavia Spencer), uno struzzo cinico (Kumail Nanjiani), un orso polare ottimista (John Cena) e un pappagallo testardo (Emma Thompson), che funge da consigliere e confidente per Dolittle.

Il film è interpretato anche da Antonio Banderas, Michael Sheen e Jim Broadbent e presenta ulteriori performance vocali di Marion Cotillard, Frances de la Tour, Carmen Ejogo, Ralph Fiennes, Selena Gomez, Tom Holland e Craig Robinson.

Diretto da Stephen Gaghan, Dolittle è prodotto da Joe Roth e Jeff Kirschenbaum con Roth / Kirschenbaum Films e Susan Downey per la Team Downey . Il film è prodotto da Robert Downey Jr., Sarah Bradshaw (The Mummy, Maleficent) e Zachary Roth (Maleficent: Mistress of Evil).

dolittle

I gemelli: 10 cose che non sai sul film

I gemelli: 10 cose che non sai sul film

I gemelli è una popolare commedia americana degli anni ottanta, diretta dal regista Ivan Reitman. La pellicola si rivelò un successo commerciale, acquisendo con gli anni sempre più fama e divenendo un piccolo cult, merito anche dei due interpreti protagonisti, gli attori Arnold Schwarzenegger e Danny De Vito.

Ecco 10 cose che non sai sul film I gemelli.

I gemelli trama

1. È una pura commedia. Il ruota attorno ad un esperimento antropologico, tramite cui si cerca di far nascere l’uomo perfetto. Tuttavia qualcosa va storto e nascono invece due gemelli caratterialmente e fisicamente opposti. I due vengono separati alla nascita e si ritroveranno soltano 35 anni dopo. Dal loro incontro si genereranno una serie di situazioni sempre più imprevedibili e sempre più comiche.

I gemelli cast

2. Ha due popolari protagonisti. Nel ruolo dei due gemelli del titolo si hanno gli attori Arnold Schwarzenegger e Danny De Vito, estremamente popolari negli anni ottanta. Schwarzenegger interpreta Julius Benedict, il gemello alto, intelligente, affascinte ma molto ingenuo. De Vito è invece Vincent Benedict, estremamente basso, scaltro e dedito alla criminalità. Fanno poi parte del cast anche le attrici Kelly Preston, Chloe Webb e Bonnie Bartlett.

3. Schwarzenegger insistette per avere il ruolo. L’attore celebre per film come Terminator e Atto di Forza desiderava da tempo partecipare ad un film comico, desideroso di non rimanere bloccato nel genere action. Quando lesse il copione del film I gemelli insistette a lungo con la produzione affinché lo scegliessero come protagonista.

i-gemelli-trama

4. De Vito accettò il ruolo dopo Schwarzenegger. De Vito fu contattato per il ruolo di Vincent successivamente all’ingresso di Schwarzenegger nel progetto. Quando seppe chi avrebbe interpretato la sua controparte nel film, l’attore accettò immediatamente, convinto che il duo sarebbe risultato perfetto per l’intento del film.

5. I due attori accettarono uno stipendi più basso del solito. Pur di realizzare il film, i due attori protagonisti acconsentirono ad avere un compenso più basso del loro solito. I due stipularono un contratto che garantiva poi loro il 20% degli incassi, ottenendo così il più grande compenso della loro carriera.

6. Il figlio del regista ha un cameo. Jason Reitman, figlio di Ivan, appare nel film nel ruolo di uno dei partecipanti all’esperimento che da la vita ai due gemelli. All’epoca ancora sconosciuto, Jason sarebbe in seguito diventato un celebre regista, nominato all’Oscar per i film Juno (2007) e Tra le nuvole (2009).

I gemelli streaming

7. È presente su diverse piattaforme. È possibile trovare il film all’interno del catalogo di numerosi e celebri siti streaming, tra cui Rakuten TV, Chili, Google Play e Apple Itunes. Su queste è possibile sia noleggiare che acquistare il film. Dall’11 ottobre 2019 la pellicola è inoltre disponibile nel catalogo della piattaforma Netflix.

8. È disponibile anche su piattaforme non a pagamento. È possibile trovare il film anche nel catalogo del sito AltaDefinizione, il quale permette l’accesso gratuito a tutti i suoi titoli. È bene sottolineare che per quest’ultimo non si garantisce la qualità e la sicurezza dello streaming, cose che invece sono certe per le piattaforme a pagamento.

i-gemelli-streaming

I gemelli 2

9. Stanno sviluppando il sequel. Ad oltre trent’anni di distanza, i produttori del film sono al lavoro sul sequel del film. La trama di questo si baserebbe sul ritrovamento di un terzo gemello, interpretato dall’attore Eddie Murphy. Il film si dovrebbe intitolare Triplets, e stando a quanto dichiarato da De Vito nel marzo del 2019 la sceneggiatura sarebbe ancora in fase di sviluppo. Anche Schwarzenegger si sarebbe dichiarato pronto a riprendere il ruolo.

I gemelli colonna sonora

10. I brani presenti nel film sono diventati celebri. La pellicola è ricca di canzoni divenute in seguito popolari grazie al successo del film. Tra i brani più gettonati si riscontrano Turtle Shoes di Herbie Hancock, Brother to brother del gruppo The Spinners e I only have eyes for you di Marilyn Scott. Altri brani presenti nel film sono stati composti da Terry Bozzio, Tony Hymas e Jeff Beck.

Fonte: IMDb