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Don’t Forget to Breathe in concorso in Alice nella Città

Don’t Forget to Breathe in concorso in Alice nella Città

Sarà presentato in concorso alla 17. edizione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni, Don’t Forget to Breathe che mette a confronto una natura vibrante e rigogliosa come l’adolescenza con la profonda inquietudine di un giovane protagonista, il quale suo malgrado vede il mondo che ama trasformarsi inesorabilmente. A cambiare per sempre tutto sarà l’arrivo di una splendida ragazza, verso la quale Klemen proverà sentimenti contrastanti di rancore e attrazione.

Don’t Forget to Breathe, coproduzione italo-slovena-croata scritta e diretta dal regista triestino Martin Turk, riporta sullo schermo emozioni e ambientazioni che spaziano dal cult del 1986 Stand by Me – Ricordo di un’Estate alle atmosfere del cinema di Luca Guadagnino.

don’t forget to breathe trailer sub ita from Mariposa Cinematografica on Vimeo.

Tutto cambia per il quindicenne Klemen nell’estate in cui suo fratello maggiore Peter, al quale è profondamente legato, si innamora della bella Sonja. Presto le lunghe giornate insieme sul campo da tennis saranno solo un ricordo e Klemen, confuso dalle sensazioni sconosciute che lo travolgono, dovrà fare i conti con le conseguenze delle sue azioni avventate.

Don’t Forget to Breathe è una riflessione delicata, con spunti autobiografici, ricca di sfumature sui conflitti e la vulnerabilità della giovinezza, nonché su quei momenti di passaggio che atterriscono e affascinano al tempo stesso.

Zendaya tornerà nel ruolo di MJ nel prossimo Spider-Man

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Zendaya tornerà nel ruolo di MJ nel prossimo Spider-Man

Dopo il clamoroso successo di Far From Home e l’esplosione della serie evento Euphoria, Zendaya è sicuramente una delle giovani attrici più gettonate di Hollywood. La cantante e interprete si è fatta amare dai fan dell’uomo ragno nonostante sia così diversa dall’originale MJ dei fumetti, e questa è una grande nota di merito, visto quanto siano spesso radicali i fan dei comics.

È quindi rassicurante che l’attrice sia stata confermata nel terzo Spider-Man con Tom Holland. The Hollywood Reporter ha infatti confermato: “Zendaya sarà in DUne di Denis Villeneuve e tornerà ad essere MJ nel prossimo film di Spider-Man prodotto da Marvel-Sony.”

L’attrice aveva espresso sui social la sua felicità nel venire a conoscenza del fatto che Sony e Marvel erano riusciti a trovare un nuovo accordo per portare in sala un nuovo capitolo delle avventure dell’Uomo Ragno.

Edward Norton interessato ad interpretare un villain marvel

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Edward Norton interessato ad interpretare un villain marvel

Dopo essere stato l’eroe, Edward Norton si candida ad essere il cattivo. L’attore, che aprirà la Festa del Cinema di Roma 2019 con il suo film da regista, Motherless Brooklyn, è stato infatti Bruce Banner agli albori del MCU.

Dopo numerosi scontri con lo studio, che portarono a preferirgli Mark Ruffalo nel doppio ruolo di Hulk / Banner, Edward Norton sembra essere tornato disponibile verso questo genere di film, tanto che parlando con Games Radar ha espresso piacere all’idea di considerare qualsiasi ruolo per il futuro.  Infatti, alla domanda se tornerebbe a lavorare alla Marvel adesso? risponde “Forse come un cattivo? Forse scriverò il mio cattivo”, dice. “Non lo so, sono aperto a tutto. Voglio dire, ho chiesto agli StoryBot su Netflix.”

Vi ricordiamo che Edward Norton torna al cinema da protagonista e regista di Motherless Brooklyn, il film che aprirà la 14esima edizione della Festa del cinema di Roma, proprio in questi giorni.

Matrix 4: anche Jessica Henwick nel cast

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Dopo un lungo processo di audizioni, Deadline conferma che anche Jessica Henwick è entrata nel cast di Matrix 4 in un ruolo principale.

I dettagli sono scarsi, ma è plausibile che il ruolo sia simile a quello del protagonista della trilogia originale, Neo, ruolo intorno al quale si svilupperà la nuova storia.

La Henwick si unisce ai veterani Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, che riprenderanno i loro ruoli di Neo e Trinity, ma anche a Jada Pinkett Smith, che potrebbe tornare anche lei nel franchise. Nei nuovi casting spiccano Yahya Abdul-Mateen II, che invece ha firmato per il ruolo da protagonista, e Neil Patrick Harris per un ruolo non specificato.

I dettagli sul film sono ancora scarsi.

The Batman: via Jonah Hill dentro Seth Rogen?

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Mentre il mondo dell’internet, per la prima volta nella storia, è unanimemente contento che la nuova Catwoman in The Batman sua Zoe Kravitz, il progetto sull’Uomo Pipistrello di Matt Reeves subisce altri cambiamenti dal punto di vista del casting.

Jonah Hill, che era in trattative per un ruolo di villain, ha abbandonato il progetto, sembra perché non è riuscito a raggiungere un accordo con Warner Bros. Per l’attore si immaginava un ruolo da antagonista, forse il Pinguino oppure l’Enigmista. Sembra che mentre lo studio era propenso per farlo apparire nei panni del personaggio già portato al cinema da Danny De Vito, l’attore fosse più propenso a essere l’Enigmista.

Ora che Hill è fuori dall’equazione, sembra che sia Seth Rogen a spingere affinché possa essere lui la nuova incarnazione di Oswald Cobbelpot.

Confermati nel cast di The Batman, al momento, sono Robert Pattinson nei panni del protagonista, Zoe Kravitz in quelli di Catwoman e Jeffrey Wright in quelli del nuovo Commissario Gordon.

Il cinecomic riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema, ma sembra che i piani del regista per il franchise si estenderanno ad una trilogia, introducendo sullo schermo altri supereroi e villain dei fumetti.

Come suggerito da HN Entertainment, le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984).

The Batman: 8 villain che vorremmo vedere nel film

Terminator: Destino Oscuro, poster e spot del film con Arnold Schwarzenegger

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Sono stati diffusi nuovi materiali promozionali di Terminator: Destino Oscuro, il nuovo capitolo del franchise che ne ridefinisce le sorti, dopo qualche episodio non troppo felice prodotto negli anni passati.

Nel cast di Terminator: Destino Oscuro tornano Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis, Diego Boneta Gabriel Luna.

Alla regia di Terminator: Dark Fate è stato confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni dell’eroica Sarah Connor.

“Questa è una continuazione della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile nel nostro multi-verso.”

Terminator: destino oscuro, un nuovo adrenalinico trailer

The Northman di Robert Eggers: un super cast in trattative

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The Northman di Robert Eggers: un super cast in trattative

Robert Eggers, il regista del film horror acclamato dalla critica, The Witch, ha potenzialmente messo insieme un cast stellare per il suo nuovo progetto, The Northman, prodotto dalla New Regency.

La vincitrice dell’Oscar Nicole Kidman, Alexander Skarsgård, Anya Taylor-Joy di The Witch, Bill Skarsgård e il candidato all’Oscar Willem Dafoe sono in trattative per recitare in questo film, prodotto da Lars Knudsen (Hereditary, Midsommar).

The Northman è descritto come una saga di vendetta vichinga ambientata in Islanda all’inizio del X secolo. Eggers ha scritto la sceneggiatura con il poeta e romanziere islandese Sjón.

Presentato al Festival di Cannes, The Lighthouse, con Dafoe e Robert Pattinson, è invece il secondo film di Eggers, che aspetta di essere ancora distribuito nel nostro paese. Il film in bianco e nero è stato nominato miglior film alla Settimana della critica e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes dalla Federazione internazionale dei critici cinematografici.

Fonte: Deadline

Jesus Rolls – Quintana è tornato! recensione del film di e con John Turturro

Dopo Gigolò per caso, in cui dirigeva sé stesso e Woody Allen, John Turturro torna dietro e davanti alla macchina da presa rispolverando il personaggio di Jesus Quintana, il giocatore di bowling più sopra le righe di sempre, che interpretava ne Il grande Lebowski. Ed ecco lo spin-off Jesus Rolls – Quintana è tornato! Turturro torna in grande stile in quell’Italia cui deve le origini e che è la sua seconda patria, protagonista col suo film della pre-apertura della Festa del Cinema di Roma il 16 ottobre. Il lungometraggio arriva in sala in anteprima mondiale dal 17 ottobre.

Volendo dare uno sviluppo alla figura di Jesus Quintana, che compariva in brevi seppur memorabili sequenze nel succitato film dei fratelli Coen e si deve alla fantasia dello stesso Turturro – fu lui ad immaginarlo nel lontano 1988, ispirandosi a un eccentrico commediografo con cui lavorava all’epoca – il regista si rifà a un testo, divenuto poi un film di Bertrand Blier: Les valseuses (uscito in Italia come I santissimi) – del 1974.

Jesus Rolls, spin off de Il Grande Lebowski

Jesus Quintana  (Turturro) esce di prigione e insieme all’amico Pete (Bobby Cannavale) inizia una serie di scorribande tra furti d’auto, grotteschi incidenti e incontri pregnanti con figure femminili, a base di sesso ma non solo. I due amici, infatti, condividono tutto, anche le donne. Incontrano la madre di John, interpretata da Sonia Braga, l’ex detenuta Jean (Susan Sarandon), ma soprattutto trovano una compagna dalla quale diventeranno inseparabili: la francese Marie (Audrey Tautou). Quest’insolito trio viaggia alla scoperta di sé e del vero senso della libertà.

Può apparire singolare il connubio tra la figura di Quintana e la commedia di Blier, ma a pensarci bene, per un personaggio come Jesus è difficile immaginare uno sviluppo diverso da questo. Cosa potrebbe mai fare se non rubare auto, viaggiare, fare sesso, e naturalmente giocare a bowling e ballare? Il film è tutto qui. In una manciata di buone interpretazione, grazie a un cast stellare – menzione speciale per Audrey Tautou in versione comica, a suo agio nei panni della fricchettona francese, del tutto diversi da quelli della Amélie che l’ha resa celebre.

Ma ci sono anche le brevi apparizioni di Christopher Walken e Sonia Braga. Susan Sarandon è magistrale nella sua dolente sensualità, con venature di commedia. La pellicola si alimenta dello spirito tipico degli anni Settanta, uno spirito comunitario che comprende una visione dell’amore e della sessualità generosa, fatto di libertà senza confini, di una concezione della vita lontana dalle regole, che afferra il momento e gode del qui ed ora. Tutto a suon di coinvolgenti ritmi latini, grazie al buon lavoro di Émilie Simon (La marcia dei pinguini).

The Jesus RollsJesus Rolls è un road movie

Un’impostazione di questo tipo può però facilmente rendere il film datato. La trama, poi, è molto scarna e piuttosto ripetitiva. Il punto è capire se una storia come questa, con tre losers protagonisti, teneri e goffi come Jesus e Pete, un po’ svampiti come Marie e un andamento sconclusionato come sono loro – “un road movie che procede a zig zag”, come lo ha definito lo stesso regista – possa dire qualcosa al pubblico di oggi, immerso in una realtà che sembra distante anni luce da quella degli anni Settanta, anziché essere solo un’operazione di marketing, che fa tornare Quintana per solleticare i fans de Il grande Lebowski e per dare a Turturro la possibilità di “riprendersi” il personaggio da lui ideato.

A chi guarda il film arriva senz’altro un invito a concepire l’amore senza barriere o steccati mentali, regole o vincoli, a ricordare che può prendere strade inaspettate, che l’uomo non è solo macho e la donna sa essere femmina, ma anche volitiva e decisa. Più in generale si rammenta al pubblico che si nasce per essere liberi e felici e che è più bello esserlo insieme. Lo spettatore è invogliato a trovare spazi di libertà anche godendo delle piccole cose, di momenti apparentemente insignificanti, come un viaggio in macchina con della buona musica in sottofondo in una giornata di sole, perché è lì che si nasconde, forse, la felicità. Un buon motivo per considerarlo comunque apprezzabile, assieme a delle buone interpretazioni e a un po’ di divertimento.

Festa del Cinema di Roma: al via la 14esima edizione

Festa del Cinema di Roma: al via la 14esima edizione

Al via domani, giovedì 17 ottobre, la quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si terrà fino al 27 ottobre con la direzione artistica di Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma, Presidente Laura Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via. L’Auditorium Parco della Musica sarà il fulcro dell’evento, con le sue sale di proiezione e il red carpet. Come ogni anno, la Festa coinvolgerà numerosi altri luoghi della Capitale, dal centro alla periferia.

Alle ore 19.30, la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica ospiterà il film di apertura della quattordicesima edizione della Festa, Motherless Brooklyn – I segreti di una città di Edward Norton.

“Il cinema italiano ha avuto un impatto enorme sui miei gusti e le mie aspirazioni da cineasta – ha affermato il regista – e quindi aprire la Festa del Cinema di Roma con il mio film è la realizzazione di un desiderio. È davvero un grande onore e ne sono estremamente felice. E credo che, sebbene si tratti di un’epopea americana e di un noir ambientato a New York, il pubblico italiano sentirà immediatamente la risonanza dei temi nell’ambito del loro vissuto più recente”.

Festa del Cinema di Roma 2019: il programma di domani

Motherless Brooklyn – I segreti di una città

Il tre volte candidato all’Oscar Edward Norton (Birdman, American History X, Schegge di paura) ha diretto, scritto, prodotto e interpretato Motherless Brooklyn – I segreti di una città. Norton interpreta Lionel Essrog, un solitario detective privato affetto dalla sindrome di Tourette, che si avventura a risolvere l’omicidio del suo mentore ed unico amico, Frank Minna. Armato solo di pochi indizi e della sua mentalità ossessiva, Lionel svela lentamente dei segreti gelosamente custoditi che tengono in equilibrio il destino dell’intera New York. In un mistero che lo porta dai jazz club grondanti di gin di Harlem ai bassifondi di Brooklyn e, infine, ai salotti dorati dei potenti mediatori di New York, Lionel si scontra con i criminali, la corruzione e l’uomo più pericoloso della città per onorare il suo amico e salvare la donna che potrebbe essere la sua stessa salvezza. Sul red carpet del film, alle ore 19, ci saranno Edward Norton con Gugu Mbatha-Raw e Bobby Cannavale. Motherless Brooklyn – I segreti di una città sarà proiettato in replica alle ore 20 presso la Sala Petrassi e alle ore 21 presso la Frecciarossa Cinema Hall.

Al via anche il programma degli Incontri Ravvicinati con il pubblico. Alle ore 17, Ethan Coen, regista, sceneggiatore, produttore, montatore e drammaturgo, salirà sul palco della Sala Petrassi per ripercorrere la sua trentennale carriera: insieme al fratello Joel, Ethan ha realizzato una straordinaria opera pervasa da un’ironia cinica e impietosa che ha fornito uno sguardo nuovo e originalissimo sul cinema contemporaneo. I due hanno firmato pluripremiati successi come Blood Simple – Sangue facile, L’uomo che non c’era, Il grande Lebowski e Ladykillers. Con Fargo si sono aggiudicati l’Oscar per la Migliore sceneggiatura originale e per la Migliore attrice protagonista, andato a Frances McDormand, mentre con Non è un paese per vecchi l’Academy li ha premiati per il Miglior film, la Miglior regia e la Migliore sceneggiatura non originale.

Nel primo giorno della quattordicesima edizione della Festa del Cinema sarà inoltre inaugurata ,nel foyer della Sala Sinopoli, la mostra “Cecchi Gori – Una famiglia italiana” che sarà visitabile fino al prossimo 27 ottobre. Basata interamente su materiali inediti, riscoperti per l’omonimo documentario prodotto da Giuseppe Lepore e diretto da Simone Isola e Marco Spagnoli, l’esposizione intende ripercorrere la storia di una delle più importanti realtà produttive della storia del cinema italiano. Gli scatti proposti nella mostra provengono dall’archivio privato di Vittorio Cecchi Gori e non sono mai stati visti prima da non appartenenti alla famiglia e all’entourage Cecchi Gori. Sono immagini straordinariamente preziose che raccontano la storia del cinema italiano più popolare: dalla commedia degli anni Sessanta, con Risi, Sordi, Lattuada, fino ai nuovi comici degli anni Ottanta e ai successi internazionali colti da Vittorio Cecchi Gori negli anni Novanta.

Il Ladro di Giorni: teaser trailer ufficiale

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Il Ladro di Giorni: teaser trailer ufficiale

Rai Cinema e Indigo Film hanno diffuso il teaser trailer di Il Ladro di Giorni, il film di Guido Lombardi con protagonista Riccardo Scamarcio che verrà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, all’interno del concorso ufficiale.

Sarà distribuito in Italia da Vision Distribution. È in libreria il libro “Il ladro di giorni” scritto da Guido Lombardi ed edito da Feltrinelli.

Il Ladro di Giorni: la trama

Salvo, undici anni, vive con gli zii in Trentino. Il giorno della sua Prima Comunione, mentre gioca a pallone con gli amici, compare inaspettatamente a bordo campo un uomo, è suo padre Vincenzo.

Salvo a stento lo riconosce, non lo vede, infatti, da sette anni, da quando due carabinieri lo avevano portato via dalla loro casa in Puglia. Ora Vincenzo è uscito di prigione, dice di voler passare qualche giorno con il figlio e parte con lui verso il sud. Durante questo viaggio lungo l’Italia, scandito da molti incontri e ricordi, Salvo imparerà a conoscere suo padre ma dovrà fare i conti anche con i suoi segreti e il suo passato.

Il Ladro di Giorni: cast

Protagonisti de Il Ladro di Giorni sono Riccardo Scamarcio, Massimo Popolizio, Augusto Zazzaro, Giorgio Careccia, Vanessa Scalera, Carlo Cerciello e Rosa Diletta Rossi. Diretto da Guido Lombardi e scritto da Luca De Benedettis, Marco Gianfreda e Guido Lombardi.

Il film è prodotto da Indigo Film, Bronx Film con Rai Cinema e Minerva Pictures Group con il sostegno di Trentino Film Commission, Film Commission Regione Campania e Apulia Film Commission.

Maleficent – Signora del Male: interviste a Elle Fanning e al cast

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Uscirà il prossimo 17 ottobre Maleficent – Signora del Male, ed ecco di seguito le interviste al cast del film (Elle Fanning, Ed Skrein, Chiwetel Ejiofor, Harris Dickinson, Sam Riley) e al regista, Joachim Rønning.

Il nuovo film Disney live action Maleficent – Signora del Male, arriverà nelle sale italiane il 17 ottobre distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Diretto da Joachim Rønning e interpretato dall’attrice premiata con l’Oscar e tre Golden Globe Angelina Jolie e da Elle Fanning, il nuovo lungometraggio continua a esplorare il complesso rapporto tra Malefica e la futura Regina mentre formano nuove alleanze e affrontano nuovi avversari per proteggere il bosco e le creature magiche che lo abitano. Il cast del film vede inoltre l’attrice premiata con il Golden Globe e candidata a tre premi Oscar® Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina Ingrith, l’attore candidato all’Oscar e al Golden Globe Chiwetel Ejiofor, Ed Skrein e Robert Lindsay, mentre Harris Dickinson interpreta il Principe Filippo. In questa nuova avventura fanno il loro ritorno anche alcuni membri del cast del precedente film Maleficent, tra cui Sam Riley nel ruolo di Fosco, la candidata all’Oscar Imelda Staunton nel ruolo della fatina Giuggiola, Juno Temple nel ruolo della fatina Verdelia e la candidata all’Oscar Lesley Manville nel ruolo della fatina Fiorina.

Maleficent – Signora del Male, la trama:

Il tempo è stato gentile con Malefica e Aurora. Il loro rapporto, originato da un tradimento, dalla vendetta e infine dall’amore, è cresciuto ed è forte. Ciononostante c’è ancora dell’astio tra gli uomini e le creature magiche. Il matrimonio di Aurora con il Principe Filippo è motivo di festeggiamenti in tutto il Regno e nelle terre vicine poiché le nozze uniranno i due mondi. Un incontro inaspettato però darà vita a una nuova potente alleanza: Malefica e Aurora si ritroveranno sui fronti opposti di una Grande Guerra che metterà alla prova la loro lealtà e le porterà a chiedersi se potranno essere davvero una famiglia.

Maleficent – Signora del Male è il sequel di Maleficent, remake/spin-off del Classico Disney La bella addormentata nel bosco (1959).

Maleficent – Signora del Male arriverà il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Captain America: 10 cose che non sapevi sul costume

Captain America: 10 cose che non sapevi sul costume

Simbolo americano per eccellenza, il costume di Captain America è anche ciò che rende unico il supereroe nel panorama dei fumetti Marvel e dell’universo cinematografico ad essi ispirato. Ecco allora di seguito 10 cose che non sapevate sull’iconica uniforme di Steve Rogers:

La storia dell’elmetto

Chris Evans come Captain America

Originariamente Cap indossava un elmetto blu per nascondere la sua identità ai soldati nemici durante la seconda guerra mondiale. Nei film invece l’eroe scende sul campo di battaglia anche senza, sfoggiandolo solo in determinate situazioni.

Le cinque versioni del costume nel MCU

Captain America è apparso in diversi film della MCU e il suo costume tradizionale ha subito alcuni cambiamenti nel corso degli anni. Ricorderete sicuramente quello sfoggiato durante la guerra, o quando lavorava per lo S.H.I.E.L.D. fino ad arrivare a Endgame, dove addirittura vediamo due versioni del personaggio interagire insieme nella stessa scena.

Exoskeleton suit disegnato da Tony Stark

Nei fumetti Tony Stark progetta un disegnato una Exoskeleton suit appositamente per Captain America, molto simile a quella di Iron Man con i colori del patriota americano e dettagli molto eleganti. Praticamente indistruttibile.

Lo scudo originale era di forma diversa

Lo scudo di Capitan America, parte distintiva del suo costume, non era originariamente di forma circolare ma triangolare, come mostrato nel primo film standalone del MCU. Quell’aspetto era molto simile a quello di un altro personaggio della Archie Comics, chiamato “The Shield”, sul cui petto compariva un simbolo speculare.

Phil Coulson ha partecipato alla creazione del suo costume

L’agente Phil Coluson è un grande fan di Captain America, e fu lui stesso a suggerire qualche cambiamento al suo costume per riportarlo al suo “vecchio stile”. Succede in The Avengers, tornando ai colori audaci delle sue radici patriottiche.

A prova di proiettile

Tutti i costumi di Capitan America forniscono all’eroe la protezione necessaria dai proiettili, offrendogli coperture aggiuntive grazie al materiale ignifugo. La tuta è inoltre ultra-leggera e realizzata in duralluminio.

Una diversa versione dello scudo

Realizzato con il vibranio, minerale presente solo in Wakanda, lo scudo di Cap è potente e quasi indistruttibile. Nei fumetti però Steve Rogers ne usa una versione “energetica” donatogli da Sharon Rogers e collegato al suo guanto con un acceleratore di fotoni a raggio limitato molto simile al modo in cui il vibranio funzionava nella tuta originale.

Nuovo design

Nel 1966 la Marvel Comics fu citata in giudizio da Joe Simon, affermando di possedere i diritti sul design di Captain America. Tuttavia la casa editrice sosteneva il contrario, con Jack Kirby che ideò due diverse versioni del costume pronte ad essere utilizzate in caso di sconfitta.

Il costume disegnato da Howard Stark

La tuta che l’eroe indossa in Captain America: Il Primo Vendicatore è stata disegnata nientemeno che dal padre di Tony Stark, Howard Stark. L’uniforme viene realizzata sando un polimero di carbonio resistente al coltello e ai danni balistici, rendendo così Steve Rogers piuttosto difficile da ferire.

Un’uniforme per gli spettacoli

In pochi sanno che la tuta da supereroe di Cap ha origini alquanto “umili”. Il costume fu infatti fornito dall’USO e Steve Rogers lo indossava durante le sue esibizioni negli spettacoli per i commilitoni dell’esercito.

Leggi anche – Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

Fonte: CBR

John Turturro presenta Jesus Rolls – Quintana è tornato!

John Turturro presenta Jesus Rolls – Quintana è tornato!

È stato presentato a Roma Jesus Rolls – Quintana è tornato! Spin-off de Il grande Lebowski, in cui John Turturro regista e protagonista torna a vestire i panni di Jesus Quintana, giocatore di bowling irriverente e trasgressivo, divenuto personaggio di culto della pellicola dei fratelli Coen.  Ora Jesus torna con una storia tutta sua, e con un inesauribile desiderio di libertà. Accanto al regista, il co-protagonista Bobby Cannavale, la montatrice Simona Paggi e l’autrice delle musiche Émilie Simon. Assente invece la protagonista femminile Audrey Tautou.

Il film fa parte della Festa del Cinema di Roma, come spiega, in apertura dell’incontro, il Direttore Artistico Antonio Monda, che sottolinea come il film fosse stato invitato nella selezione ufficiale, ma non sia stato possibile inserirlo, poiché l’uscita in anteprima mondiale in Italia è prevista per il 17 ottobre, giornata di apertura della kermesse. Tuttavia, al film sarà dedicata l’ultima delle pre-aperture della Festa, il 16 ottobre alle 21 presso la Casa del Cinema di Roma. Monda si dice fiero di ospitare il film, che definisce “divertente, intelligente e coraggioso”.

John Turturro racconta così la genesi del personaggio  di Jesus Quintana: “Il personaggio è stato ispirato da una commedia che ho portato a teatro nel 1988. Quell’idea è piaciuta molto ai fratelli Cohen e hanno deciso di introdurre questo personaggio ne Il grande Lebowski. […] In realtà il commediografo di quello spettacolo era un misto tra il portoricano, il cubano, il russo, e il personaggio è anche un po’ ispirato a lui”. Spiega poi come mai abbia voluto abbinare il personaggio al remake di un libro e di un film di Bertrand BierLes valseuses, in Italia I santissimi, del 1974: “Forse perché sono pazzo!”, scherza, ma poi prosegue serio: “Perché mi piace il cinema di Blier, è una commedia libera, mi piace che sia in grado di fare connessioni tra il mondo maschile e quello femminile, penso che il film celebri la generosità, esseri umani che non hanno potere. L’immagine che viene fuori è di uomini forse un po’ più stupidi. Le donne invece vengono celebrate perché esseri umani più profondi. Gli uomini però cercano di capire le donne, cadono per poi rialzarsi. È anche per questo che ho scelto Bobby Cannavale. Mi piaceva l’idea di avere accanto una persona che capisse questo gioco delle parti tra il maschile e il femminile”.

Sul rapporto tra i due protagonisti maschili del film, Jesus Quintana e il suo amico Pete, interpretato appunto da Cannavale, Turturro chiarisce che “è un po’ come il rapporto tra Don Chisciotte e Sancho Panza. Si tratta di personaggi che cercano la libertà, che sono in grado di vivere il momento, che è la cosa più difficile oggi. Sono liberi di prendere una decisione. È questa la cosa più bella. Non seguono le regole”.

Gli fa eco Bobby Cannavale, attore di origini italo-cubane – la famiglia del padre era di Avellino – che dice di amare l’Italia, e di essere legato a Turturro da una solida amicizia. “Non saprei come definire il nostro rapporto ma so che la mia parte migliore si sposa con la sua parte migliore”. “Jesus è il leader, è il mentore. È appena uscito dal carcere, è il momento forse più esaltante della sua vita. Don Chisciotte ha bisogno di Sancho per andare avanti. Il rapporto tra i due personaggi può essere visto anche nella chiave insegnante-studente. Ma possiamo vedere anche una sorta di assistente nel ruolo di Peter rispetto a Jesus. Si rifà a lui, lo emula e scopre anche cose molto belle di sé grazie a lui. Non a caso, per la prima volta si innamora”. Sono però la generosità e la continua ricerca le caratteristiche dei personaggi più apprezzate da Cannavale: “Amo molto la generosità che viene fuori dai personaggi di questo film e dal film in generale. […] In fondo sono alla ricerca di qualcosa, ma non sappiamo cosa esattamente stiano cercando. Ho trovato questa idea sottesa al film estremamente ottimista, perché questi ragazzi si aiutano tra loro, poi incontrano una donna e in questo trio […] c’è il risvolto comico.

Il lavoro espone anche una visione della sessualità che il regista definisce “fluida” e che senz’altro va oltre le rappresentazioni convenzionali, soprattutto con riferimento alla sessualità maschile: “In tutti  i film che ho fatto ho cercato di parlare di storie d’amore e sappiamo che l’amore ha tante facce, a volte può essere strano, può accadere nei posti più strani. […] Gli uomini spesso immaginano di poter soddisfare in tanti modi la donna, ma non sempre è così. […] Io vedo in Jesus e Pete due fratelli che poi trovano in Marie una sorella. È molto interessante il punto di vista del femminile che viene fuori nel film, non a caso ho scelto Simona Paggi come montatrice e Émilie Simon come compositrice. Sono loro in grado di dare l’anima al film, un animo femminile”.

Émilie  Simon racconta quindi la sua esperienza di lavoro per il film: “Quello che ho amato nel lavoro con John è poter parlare di sentimenti, di tutto ciò che c’è tra le righe, le emozioni. Questi personaggi possono apparire per certi versi disperati, anche un po’ persi, ma non perdono mai di vista il loro obiettivo, cercare continuamente e arrivare magari a trovare sé stessi. Quello che ho cercato di fare con la musica è tirare fuori la loro vulnerabilità, il loro essere anche un po’ sbadati, e di dare un po’ di romanticismo a tutto questo”. Per fare ciò, l’autrice ha utilizzato un mix di elementi che vanno dalla salsa, al mambo, al flamenco, senza mai perdere di vista Jesus e la musica dei Gipsy Kings, che, dice, “è nel dna del personaggio” e da cui è partito il lavoro.

Per quel che riguarda la componente femminile del film, Turturro ci tiene a precisare che tutti i personaggi femminili formano come un’unica figura, centrale nel film, a partire dalla madre di Quintana, interpretata da Sonia Braga, che compare all’inizio, passando per Marie, interpretata da Audrey Tautou, che acquisisce sempre maggiore importanza nelle vite di Jesus e Pete, fino alla donna cui dà vita Susan Sarandon: “Il personaggio interpretato da Audrey Tautou non è abituato ad essere trattato bene. Quando incontra Jesus e Pete, loro si impegnano per la prima volta a trattarla bene e questo per lei fa la differenza. Poi scoprono di non poter fare a meno di lei. Ed è solo quando entra in scena il personaggio interpretato da Susan Sarandon che loro si rendono conto di quanto ci tengono a Marie. Quindi Marie è un po’ il cervello del film.  Ed è anche il personaggio che cresce di più. Quella che formano lei, Jesus e Pete è una piccola famiglia”. Aggiunge poi di aver scelto Tautou anche perché: “volevo far ridere, e Audrey è anche un’attrice molto divertente”.

Infine, a chi gli domanda se ha in cantiere un prossimo film da regista in Italia Turturro risponde  così: “Spero di lavorare ancora in Italia. Ho lavorato con Rosi, Moretti, Pontecorvo, Battiato e sono sempre state ottime esperienze. Spero di poter dirigere presto un nuovo film qui. Sto scrivendo. Vedremo”.

Jesus Rolls – Quintana è tornato! arriva in sala, in anteprima mondiale in Italia, dal 17 ottobre.

Star Wars: 10 personaggi che meriterebbero una serie

Star Wars: 10 personaggi che meriterebbero una serie

A dicembre si calerà il sipario sulla saga degli Skywalker con Episodio IX, ma nei prossimi mesi il franchise continuerà ad espandersi grazie alla serie in arrivo su Disney + The Mandalorian, dunque lo spazio per raccontare storie relative all’universo di Star Wars sarà sempre più ampio.

Perché allora non dedicare i nuovi show televisivi a personaggi che conosciamo e che meriterebbero un maggiore approfondimento? E quali sarebbero quei personaggi?

Captain Rex

Soldato, eroe, e uno dei più grandi e rispettati soldati nella guerra dei cloni: Captain Rex ha una storia incredibile che la serie animata di Star Wars ha saputo raccontare colmando molte lacune e rispondendo a varie domande. C’era traccia del personaggio nella battaglia di Endor, quindi sarebbe fantastico rivederlo in azione dopo aver lavorato con la resistenza.

Maz Kanata

Maz Kanata Star Wars: Episiodi IX

Maz Kanata è un altro di quei personaggi emblematici della nuova trilogia che ci piacerebbe vedere approfondito, anche solo per conoscere il suo passato e quali avventure ha affrontato durante la sua giovinezza. Magari partendo dalla creazione del suo castello…

Dengar

Rispetto ai personaggi inclusi nell’elenco, Dengar non è così popolare: cacciatore di taglie con una ricca storia alle spalle e altre da raccontare, presenta sfumature quasi respingenti e un carattere a tratti spregevole perfetti per dipingerlo come il villain di una serie.

Temmin Wexley

Temmin Wexley è apparso in una trilogia di romanzi, nei fumetti di Poe Dameron e nella nuova trilogia cinematografica, ma sono in molti a sostenere che sia arrivato il momento di celebrarlo come si deve in una serie con tutti i riflettori puntati e maggiore spazio dedicato ai piloti della galassia.

Dooku

Come personaggio, il conte Dooku è stato esplorato nei film, nei libri, nei fumetti e nelle serie animate, eppure c’è un’area della sua vita che non è stata raccontata abbastanza: la sua giovinezza Sarebbe bello tornare indietro nel tempo per vedere crescere Dooku fino alla sua lenta discesa verso il lato oscuro.

Finn

star wars the rise of skywalker

Finn è uno degli eroi protagonisti della nuova trilogia di Star Wars ed è apparso in alcuni fumetti, ma quanto possa sembrare simile a Poe, avrebbe a disposizione tutta la storia sulle “origini” del suo lavoro come stormtrooper e del suo rapporto con il Primo Ordine.

Chewbacca

chewbacca star wars han solo

Non c’è dubbio che Chewbacca sia uno dei personaggi più amati dai fan di Star Wars. Inseparabile amico e co-pilota di Han Solo, Chewie avrebbe decine di storie da raccontare del suo periodo pre-Episodio IV.

Boba Fett

boba-fett

L’universo di Star Wars ha sempre esercitato un particolare fascino nel pubblico grazie ai cacciatori di taglie, personaggi sfuggenti e affascinanti ma usati con troppa parsimonia. Dunque non credete anche voi che sia giunto il momento di dedicare più spazio a Boba Fett, partendo dalla guerra dei cloni fino ad arrivare su Tatooine? Se ne parla da anni, senza successo…

Ashoka Tano

Sviluppare una serie sulla giovane Padawan Jedi Ahsoka Tano, che come saprete è stata assegnata dal maestro Yoda agli insegnamenti di Anakin Skywalker, permetterebbe al franchise di collegare i vari universi di cinema e animazione attraverso le guerre dei cloni e le missioni insieme a Obi-Wan Kenobi fino alla sua trasformazione in “Fulcrum”.

Mandalorian

The Mandalorian

Chiudiamo questa lista con una domanda: se è vero che alla fine del 2019 otterremo finalmente la serie sui Mandaloriani grazie a Disney +, è altrettanto possibile che la Lucasfilm vogliano sfruttare l’imminente popolarità del personaggio producendo una serie a fumetti solo sul personaggio del titolo? Si incrocino le dita…

Leggi anche – Star Wars: 10 attori che hanno “quasi” fatto parte del cast

Fonte: CBR

Alice Pagani: 10 cose che non sai sull’attrice

Alice Pagani: 10 cose che non sai sull’attrice

Attiva sin da giovanissima nel mondo dello spettacolo, l’attrice Alice Pagani ha saputo negli ultimi anni affermarsi grazie al suo carisma e allo sguardo magnetico. La sua partecipazione a film di successo le ha permesso di farsi notare da pubblico e critica, e grazie alla serie Netflix Baby ha potuto consacrare il suo talento, diventando una delle attrici più richieste del momento.

Ecco 10 cose che non sai su Alice Pagani.

Alice Pagani film

1. Ha recitato in film di successo. Il debutto cinematografico dell’attrice avviene nel 2016, quando prende parte al film Il permesso – 48 ore fuori, diretto da Claudio Amendola. Successivamente recita in Classe Z (2017) come coprotagonista. Nel 2018 appare invece nel film Loro, di Paolo Sorrentino, nel ruolo della giovane studentessa Stella. Qui recita accanto all’attore Toni Servillo. Nel 2019 recita invece nel film La rosa velenosa accanto agli attori John Travolta e Morgan Freeman.

2. È tra i protagonisti di una serie Netflix. L’attrice raggiunge grande notorietà nel momento in cui recita nella serie Netflix Baby, dove ricopre il ruolo di Ludovica. Qui, assieme all’attrice Benedetta Porcaroli, dà vita ad una ragazza adolescente del quartiere Parioli di Roma, la quale per insicurezze e paure finirà nel giro della prostituzione.

alice-pagani-loro

Alice Pagani Instagram e Twitter

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da un milione di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie di momenti di svago, ma anche numerosi scatti realizzati per riviste di moda o foto promozionali dei propri progetti da attrice.

4. Ha un profilo Twitter. La Pagani è inoltre presente anche su Twitter, dove ha un profilo seguito da oltre mille followers. Qui l’attrice è solita condividere novità riguardo i suoi progetti cinematografici e televisivi, e in più occasioni ha anche risposto a curiosità dei propri fan.

Alice Pagani fidanzato

5. È ufficialmente fidanzata. L’attrice attualmente vive una storia d’amore con Dark Pyrex, uno dei componenti della Dark Polo Gang. I due si sono presentati insieme all’anteprima della serie Baby, ufficializzando la loro relazione. Non mancano poi di condividere sui rispettivi social network foto e video dei momenti trascorsi insieme.

Alice Pagani Loro

6. Ha un ruolo di rilievo. L’attrice si è fatta notare per il suo ruolo nel film Loro, in cui il regista Paolo Sorrentino dà la propria versione di Silvio Berlusconi. Nel film l’attrice recita accanto a grandi nomi del cinema italiano come Toni Servillo, Elena Sofia Ricci e Riccardo Scamarcio. Il suo ruolo è quello di Stella, giovane studentessa reclutata per far animare le feste del protagonista e che svelerà invece un animo ben meno materialista di quello che si pensa.

Alice Pagani Baby

7. Crede molto nel suo personaggio. L’attrice ha dichiarato di mettere tutta sé stessa nei personaggi che affronta, credendoci fino in fondo. Per Ludovica, protagonista della serie Baby, l’attrice si è trovata a vivere la sfida di rappresentare luce e ombre del personaggio, riportando in esso molto della sua turbolenta adolescenza.

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8. Ha vinto la propria timidezza. Per affrontare al meglio il ruolo l’attrice si è trovata a dover combattere e vincere la propria timidezza, il che le ha permesso di vivere con maggior serenità le scene più impegnative della serie, in particolare quelle che prevedevano il nudo.

Alice Pagani agenzia

9. È rappresentata da una nota agenzia. L’attrice ha alle proprie spalle l’agenzia IPC Promozioni Cinematografiche, che cura la Pagani per tutti i rapporto con le produzione nel settore cinematografico. L’ufficio stampa invece è UPGRADEARTIST.

Alice Pagani età e altezza

10. Alice Pagani è nata ad Ascoli Piceno, nelle Marche, il 19 febbraio 1998. L’altezza complessiva dell’attrice è di 165 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

 

Il grande Lebowski: 10 cose che non sai sul film

Il grande Lebowski: 10 cose che non sai sul film

Diretto da Joel Coen, e scritto da questi insieme al fratello Ethan, Il grande Lebowski è uno dei più celebri film del duo, diventanto nel tempo un vero e proprio cult grazie alla scrittura e alla regia brillante, nonché grazie ad un gruppo di attori alle prese con personaggi tanto bizzarri quanto iconici.

Ecco 10 cose che non sai su Il grande Lebowski.

Il grande Lebowski cast

1. Vede la partecipazione di celebri attori. Protagonista assoluto del film è Jeff Bridges, nel ruolo del mitico Jeffrey Lebowski, detto Drugo. I due migliori amici del protagonista sono invece interpretati dagli attori John Goodman e Steve Buscemi. Sono inoltre presenti gli attori Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Sam ElliottJohn Turturro nei panni di Jesus Quintana.

2. Turturro ebbe carta bianca sul personaggio. Quando Turturro lesse la sceneggiatura si accorse di avere un ruolo ben più piccolo di quello che credeva. L’attore ebbe tuttavia completa libertà, da parte dei Coen, di caratterizzare il personaggio come meglio credeva, e così agli lavoro sull’aspetto estetico di Jesus Quintana, e sui suoi eccentrici modi di fare.

3. I costumi del protagonista sono opera di Bridges. L’attore Jeff Bridges ha donato al personaggio molti dei suoi reali vestiti, tra cui i sandali e i celebri maglioni. Gli abiti di Lebowski sono divenuti con il tempo tanto iconici quanto il personaggio, ispirando numerosi imitatori sparsi per il mondo.

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4. Il personaggio è ispirato ad un amico dei Coen. Jeffrey Lebowski è ispirato a Jeff Dowd, finanziatore del primo film dei Coen e tra i fondatori del Seattle Liberation Front. Al momento della scrittura della sceneggiatura, i due autori ebbero in mente sin dal primo momento l’attore Jeff Bridges, che poteva incarnare al meglio la natura del personaggio.

5. Jeff Bridges lavorò molto sul personaggio. Prima di girare ogni scena, Bridges era solito chiedere ai Coen se il personaggio avesse in quell’occasione fumato o meno uno spinello. Se i due autori rispondevano di sì, l’attore si strofinava le nocche delle mani sugli occhi per diversi minuti, così da farli arrossare e replicare l’effetto dato da uno spinello.

Il grande Lebowski streaming

6. È disponibile in streaming. È possibile guardare il film su diverse piattaforme streaming presenti online. La prima di queste è Chili, e a seguire vi sono Rakuten TV, Google Play e Apple Itunes. Su ognuna di queste è possibile acquistare o noleggiare il film, potendolo rivedere una o più volte.

Il grande Lebowski trailer

7. Attirò l’attenzione degli spettatori. Al momento della sua imminente uscita nei cinema, il film aveva costruito grandi aspettative nel pubblico, merito di un trailer efficace. In questo viene infatti presentata vagamente la storia del personaggio, concentrandosi prevalentemente sull’atmosfera evocata nel  film.

Il grande Lebowski 2

8. Un sospettoso annuncio ha fatto ipotizzare l’arrivo di un sequel. All’inizio del 2019 sul profilo Twitter di Bridges apparve un breve teaser scandito dal brano The Man in Me di Bob Dylan, già presente nel film del 1998. All’interno di questo appariva proprio l’attore, nuovamente nei panni del celebre Drugo, che brevemente guardava in camera con il suo solito sorriso sornione. I fan hanno ipotizzato che fosse segretamente stato realizzato un sequel al celebre film, ma le speranze furono disilluse quando di scoprì che Bridges aveva ripreso il ruolo esclusivamente per apparire in uno spot della birra Stella Artois, andato in onda durante il Super Bowl.

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Il grande Lebowski Jesus Quintana

9. È stato realizzato uno spin-off. Nel 2019 viene realizzato un film esclusivamente dedicato al personaggio di Jesus Quintana, intitolato Jesus Rolls – Quintana è tornato!. Il ruolo viene ripreso dall’attore John Turturro, che si occupa anche della regia. Accanto a lui compaiono nel film gli attori Bobby Cannavale, Susan Sarandon, Jon Hamm e Christopher Walken.

Il grande Lebowski frasi celebri

10. Contiene numerose battute divenute di culto. All’interno del film sono presenti numerose frasi divenute celebri, specialmente grazie all’interpretazione fornita dagli attori. Ecco alcune delle battute divenute più di culto:

Attento perché il messaggio subliminale è fottiti, lasciami in pace e vaffanculo! (Jeffrey Lebowski)

A volte sei tu che mangi l’orso e a volte è l’orso che mangia te. (Lo Straniero)

Lo hai detto hermano. No se escherza con Jesus! (Jesus Quintana)

Questo non è il Vietnam, è il bowling: ci sono delle regole. (Walter Sobchak)

Smokey amico mio, stai per entrare in una valle di lacrime… se ti segni un 8 entri in una valle di lacrime. La valle di lacrime. (Walter Sobchak)

Fonte: IMDb

 

 

Shrek: 10 cose che non sai sul film

Shrek: 10 cose che non sai sul film

Shrek è tra i più popolari e apprezzati film d’animazione del nuovo millennio, divenuto in breve tempo un fenomeno globale. Apprezzato da pubblico e critica, il celebre orco verde si è imposto nell’immaginario collettivo ottenendo riconoscimenti da ogni dove. Per la sua natura dissacrante e politicamente scorretta, il film ha inoltre saputo aprire le porte a nuovi modi di concepire la trasposizione cinematografica di fiabe e favole.

Ecco 10 cose che non sai su Shrek.

Shrek trama

1. È ambientato nel mondo delle favole. Il film ha come protagonista Shrek, il quale per poter godere della tranquillità della sua palude deve portare a termine la missione assegnatagli da Lord Farquaad. Con l’aiuto del fido Ciuchino, l’orco dovrà salvare la principessa Fiona, rinchiusa in un castello sorvegliato da un temibile drago.

2. È tratto da un libro illustrato. Il film è basato sulla fiaba omonima ideata nel 1990 da William Steig e raccolta all’interno di un libro illustrato. La storia segue pressoché gli stessi sviluppi. Il nome Shrek, ideato dall’autore, deriva da un termine tedesco e da un termine yiddish, il cui significato è quello di “terrore”.

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Shrek personaggi

3. I protagonisti sono diventati iconici. Shrek è il grande e grosso orco verde, protagonista del film. Per le fattezze del personaggio, gli animatori si sono ispirati al wrestler francese Maurice Tillet. Nel 2010 Shrek ha ricevuto una stella nella Hollywood Walk of Fame a Los Angeles. Ciuchino è invece l’irriverente asino parlante amico del protagonista. Il personaggio è rientrato al ventunesimo posto della lista dei 50 migliori personaggi animati della storia, stilata dalla rivista Empire. Fiona è invece la bella e forte principessa del film, la quale tuttavia nasconde un terribile segreto: al calar della notte, si trasforma infatti in un’orchessa, simile a Shrek.

Shrek doppiatori

4. Il film ha dei doppiatori celebri. Una delle punte di diamante del film è il suo doppiaggio. In lingua originale, infatti, il film si avvale della voce del comico Mike Myers per Shrek, di Eddie Murphy per Ciuchino, di John Lithgow per Lord Farquaad, e di Cameron Diaz per la principessa Fiona.

5. Mike Myers volle rifare il doppiaggio da capo. Dopo aver completato il suo doppiaggio, Myers insistette per poter rifare da capo il lavoro, decidendo di utilizzare per Shrek un accento scozzese, il quale gli ricordava quello che sua madre utilizzava per leggergli le favole.

Shrek colonna sonora

6. Il film contiene celebri canzoni. Tra le cose più popolari del film vi è la sua colonna sonora. All’interno del film sono infatti presenti alcune celebri canzoni, che hanno goduto di nuova popolarità dopo essere state ascoltate all’interno della pellicola. Tra le più celebri si segnalano senza dubbio I’m a Believer e All Star del gruppo Smash Mouth, Halleluja di Rufus Wainwright e I’m on My Way del gruppo The Proclaimers.

Shrek YouTube

7. È presente sulla piattaforma. Il film Shrek è presente nella sua versione completa su YouTube. Per guardarlo è possibile noleggiarlo al prezzo di 3,99€ o acquistarlo al costo di 8,99€. Seguendo le indicazioni sarà possibile guardare il film nella sua versione HD senza doverlo ricercare su altri siti di streaming.

shrek-cattivo

Shrek cattivo

8. L’antagonista è divenuto celebre. Lord Farquaad, antagonista del film, è stato raffigurato come un uomo molto basso, astuto, malvagio, crudele e fanatico della perfezione. Egli non sopporta le creature delle favole, vedendole come dei diversi da emarginare. Per il personaggio gli sceneggiatori e gli animatori hanno pensato di concentrare tutte le caratteristiche dei celebri cattivi del cinema in una sola personalità, ottenendo così un personaggio sgradevole, ma entrato ugualmente a far parte dell’immaginario collettivo.

Shrek premi e nomination

9. Ha vinto un premio importante. Shrek è il primo film d’animazione a vincere il premio Oscar come miglior film d’animazione, categoria istituita proprio nel 2002. Il film è inoltre stato selezionato per il concorso ufficiale del Festival di Cannes, diventando uno dei pochi film d’animazione ad ottenere tale riconoscimento.

Shrek sequel

10. Ha avuto molteplici seguiti. Dato l’incredibile successo del primo film, la Dreamwork realizzo diversi sequel, intitolati Shrek 2 (2004), Shrek terzo (2007) e Shrek e vissero felici e contenti (2010). È stato inoltre realizzato uno spin-off intitolato Il gatto con gli stivali (2011), basato sull’omonimo personaggio.

Fonte: IMDb

 

 

 

 

Maleficent – Signora del Male al cinema dal 17 Ottobre

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Maleficent – Signora del Male al cinema dal 17 Ottobre

Il nuovo film Disney live action Maleficent – Signora del Male, arriverà nelle sale italiane il 17 ottobre distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Diretto da Joachim Rønning e interpretato dall’attrice premiata con l’Oscar e tre Golden Globe Angelina Jolie e da Elle Fanning, il nuovo lungometraggio continua a esplorare il complesso rapporto tra Malefica e la futura Regina mentre formano nuove alleanze e affrontano nuovi avversari per proteggere il bosco e le creature magiche che lo abitano. Il cast del film vede inoltre l’attrice premiata con il Golden Globe e candidata a tre premi Oscar® Michelle Pfeiffer nel ruolo della Regina Ingrith, l’attore candidato all’Oscar e al Golden Globe Chiwetel Ejiofor, Ed Skrein e Robert Lindsay, mentre Harris Dickinson interpreta il Principe Filippo. In questa nuova avventura fanno il loro ritorno anche alcuni membri del cast del precedente film Maleficent, tra cui Sam Riley nel ruolo di Fosco, la candidata all’Oscar Imelda Staunton nel ruolo della fatina Giuggiola, Juno Temple nel ruolo della fatina Verdelia e la candidata all’Oscar Lesley Manville nel ruolo della fatina Fiorina.

Maleficent – Signora del Male, la trama:

Il tempo è stato gentile con Malefica e Aurora. Il loro rapporto, originato da un tradimento, dalla vendetta e infine dall’amore, è cresciuto ed è forte. Ciononostante c’è ancora dell’astio tra gli uomini e le creature magiche. Il matrimonio di Aurora con il Principe Filippo è motivo di festeggiamenti in tutto il Regno e nelle terre vicine poiché le nozze uniranno i due mondi. Un incontro inaspettato però darà vita a una nuova potente alleanza: Malefica e Aurora si ritroveranno sui fronti opposti di una Grande Guerra che metterà alla prova la loro lealtà e le porterà a chiedersi se potranno essere davvero una famiglia.

Maleficent – Signora del Male è il sequel di Maleficent, remake/spin-off del Classico Disney La bella addormentata nel bosco (1959).

Maleficent – Signora del Male, curiosità:

  • Le riprese principali del film sono iniziate il 29 maggio 2018, nei Pinewood Studios in Inghilterra. Si sono concluse il 24 agosto 2018.
  • Nell’aprile 2018, Ed Skrein è stato scelto nel film per interpretare il ruolo principale del cattivo, con Elle Fanning che torna a interpretare la principessa Aurora del film precedente Anche Michelle Pfeiffer si aggiunse come personaggio, descritto come una regina, in seguito chiarita come una regina malvagia di nome Ingrith
  • Il primo teaser trailer è stato diffuso il 14 maggio 2019, sia in versione originale che italiana.
  • Dopo l’uscita del primo film nel maggio 2014, Jolie ha dichiarato che un sequel era possibile. Il progetto è stato ufficialmente annunciato il giugno successivo e Jolie ha firmato nell’aprile 2016. Rønning, che ha co-diretto Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (2017) per la Disney, è stato assunto per dirigere il film ad ottobre e il resto del cast è stato aggiunto o confermato a maggio 2018.

Maleficent – Signora del Male arriverà il 17  ottobre 2019, continuando a cavalcare l’onda dei live action dei classici Disney. Maleficent – Signora del Male sarà diretto da Joachim Ronning, che collaborerà ancora con Espen Sandberg, come per Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar.

Maleficent – Signora del Male rientra nella nuova politica Disney del revival in live action del classici d’animazione. Dopo il primo capitolo, Cenerentola, La Bella e la Bestia e Il Libro della Giungla, Aladdin, Dumbo e Il Re Leone già arrivati in sala, il film con protagonista la Jolie si aggiunge alla lista di film che riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di Topolino, insieme a tanti altri confermati e molti che sicuramente arriveranno.

Ms. Marvel: gli Inumani saranno nella serie?

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Ms. Marvel: gli Inumani saranno nella serie?

Diverse fonti sostengono che i Marvel Studios sono al lavoro per scegliere tutti i protagonisti della nuove serie di Disney + in arrivo nei prossimi anni, e tra queste ci sarà anche quella dedicata a Kamala Khan aka Ms. Marvel. E proprio riguardo il debutto in live action dell’eroina, è il sito Geeks WorldWide (solitamente attendibile sugli scoop dell’universo Marvel) a riportare che due personaggi dello show saranno Black Bolt e Maximus, membri della famiglia degli Inumani.

Secondo le ultime indiscrezioni poi, Vin Diesel potrebbe interpretare Blackagar Boltagon  aka Black Bolt e Aaron Taylor Johnson suo fratello Maximus. Sappiamo che i due attori fanno già parte del MCU, avendo ricoperto i ruoli di Groot e Pietro Maximoff/Quicksilver nel franchise, tuttavia non sarebbe il primo caso di “doppietta” per una star nello stesso universo: quest’anno Gemma Chan, che era apparsa in Captain Marvel nei panni di Minn-Erva, sarà nel cast de Gli Eterni interpretando Sersi.

Per quanto riguarda le voci sul coinvolgimento degli Inumani, Ms. Marvel appartiene alla specie, quindi avrebbe senso riavviare le sorti dei personaggi nel MCU dopo la fallimentare serie tv andata in onda sulla ABC…

Leggi anche – Marvel Studios: tutte le serie in arrivo su Disney +

Gli altri titoli presentati ufficialmente nel corso del D23 sono She-Hulk e Moon Knight, che al momento non hanno una data di uscita, mentre per Ms. Marvel si potrebbe già ipotizzare una release nel 2021.Giusto in tempo per seminare qualche indizio sul sequel di Captain Marvel, personaggio a cui si lega il percorso della giovanissima supereroina dei fumetti.

Nella versione originale infatti, Kamala Khan è un’adolescente americana di origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisisce accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far parte dei Vendicatori. Sarà quindi questo il destino dell’eroina nel MCU?

G. Willow Wilson, co-creatrice del personaggio, ha spiegato in un’intervista che “mentre alcuni supereroi sono nati per il grande schermo perché naturalmente cinematografici, e Ms. Marvel rientra fra questi. Abbiamo sempre pensato che ci fosse un evidente potenziale cinematografico per lei, quindi benedico tutti coloro che tenteranno di portarla in vita. Non so come andrà a finire, ma spero non in un modo inquietante.”

Fonte: Geeks WorldWide

X-23: il regista di Logan vorrebbe dirigere lo spin-off

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X-23: il regista di Logan vorrebbe dirigere lo spin-off

A due anni dall’addio di Hugh Jackman agli artigli di Wolverine, James Mangold è tornato a parlare del film in merito alla possibilità di dirigere uno spin-off di Logan interamente dedicato a Laura Kinney aka X-23, il personaggio interpretato dalla giovanissima e talentuosa Dafne Keen.

Mi chiedete se sono interessato al film? Certo che sì“, ha risposto Mangold durante la promozione di Le Mans ’66 – La Grande Sfida (Ford vs Ferrari). “Ma non credo che un cinecomic su X-23 accadrà, almeno non nel prossimo futuro“.

Non ci sarebbe niente di più interessante del viaggio di Laura dopo la morte di Logan, soprattutto alla luce della recente fusione tra Disney e 20th Century Fox e della conseguente cessione dei diritti sul personaggio. Sappiamo che ora l’Universo Cinematografico Marvel ha spazio per introdurre i Mutanti, al cinema o sul piccolo schermo, quindi la speranza è di veder sviluppato il progetto.

Già nel 2017 il regista aveva espresso il suo desiderio di esplorare la vita di Laura, con il supporto della stessa Dafne Keen, ma da allora non abbiamo avuto più aggiornamenti in merito.

Leggi anche –  James Mangold presenta Le Mans ’66: “Solo il cinema può fotografare i pensieri”

Prodotto dalla 20th Century Fox, Le Mans ’66 racconta la storia vera dietro l’opera di un intrepido gruppo di ingegneri incaricati da Henry Ford II di sconfiggere il dominante team Ferrari al Le Mans World Championship del 1966.

Matt Damon veste i panni di Carol Shelby, ingegnere meccanico che progettò il modello GT 40 per Ford mentre Christian Bale interpreta il pilota Ken Miles. La sceneggiatura è stata curata da Jez e John-Henry Butterworth, autori di Edge of Tomorrow, che hanno lavorato allo script con Mangold.

L’uscita nelle sale è fissata al 31 Ottobre.

Fonte: The Playlist

WandaVision: rivelati possibili dettagli della trama

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WandaVision: rivelati possibili dettagli della trama

Dopo l’indiscrezione diffusa pochi giorni fa riguardo l’inizio del casting dei personaggi secondari arriva ora da MCU Cosmic la voce secondo cui WandaVision, serie destinata alla piattaforma streaming di Disney + con protagonisti Elizabeth Olsen e Paul Bettany (Scarlet Witch e Visione), sarà composta da tre episodi caratterizzati da un tono più leggero in stile sit-com e altri tre molto più dark, dove i poteri di alterazione della realtà di Wanda esploderanno  definitivamente con l’eroina incapace di controllarli, creando così una nuova vita per lei e per l’androide. Il rumor parla anche di un’ulteriore divisione interna dello show, con la parte centrale dedicata alla coppia e ai suoi due figli neonati.

A quanto pare gli ultimi tre episodi verranno raccontati come un vero film del MCU e fungeranno da trampolino per la trama di Doctor Strange in the Multiverse of Madness, nuovo capitolo standalone sullo stregone in cui vedremo Wanda. Ed è proprio qui che torneranno i figli di Scarlet Witch e Visione (forse futuri membri degli Young Avengers Wiccan e Speed?).

Ovviamente si tratta soltanto di voci non ufficiali, ma se così fosse allora gli eventi di WandaVision potrebbero realmente cambiare la posta in gioco del Marvel Cinematic Universe…

Leggi anche – WandaVision: la serie è stata un’idea di Kevin Feige

Sarà una sitcom classica con la grandezza e l’epica tipiche della Marvel“, ha dichiarato uno dei registi Matt Shakman (Game of Thrones, The Boys), confermando le voci sul tono specifico dello show e l’ambientazione.

Non possiamo dire molto e in questo momento è praticamente tutto bloccato, ma sarà interessante esplorare la strana dinamica del rapporto tra l’eroina e l’androide. Visione non è umano ma forse è più umano di chiunque altro. Ha sempre cose sagge da dire e vede il mondo per quello che è, mentre Wanda è influenzata dai numerosi traumi subiti come la perdita di suo fratello e il fatto di essere un’orfana.” aveva raccontato il regista a variety. “Penso che tutto il team si stia concentrando su questa unione, frutto di un amore bizzarro, ma assolutamente giusto“.

Come rivelato da Charles Murphy nel nuovo episodio del suo podcast, la produzione dovrebbe partire il 4 novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la “casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato anche il titolo di lavorazione dello show, “Big Red“.

Alcuni rumor non ufficiali sostengono che WandaVision sarà ambientata nei sobborghi ispirandosi alle pagine su Visione scritte da Tom King e che Scarlet Witch subirà una trasformazione significativa in termini di poteri. Le prime indiscrezioni suggeriscono poi che Wanda inizierà ad entrare in confidenza con una gamma di superpoteri che integrano l’alterazione della realtà, concetto finora inutilizzato nel MCU.

Fonte: MCU Cosmic

Matrix 4: Jada Pinkett Smith in trattative per il film

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Matrix 4: Jada Pinkett Smith in trattative per il film

Dopo aver diffuso la notizia sul casting di Neal Patrick Harris, è sempre Deadline a rivelare che Jada Pinkett Smith si trova attualmente in trattative per interpretare ancora Niobe in Matrix 4. L’attrice era infatti apparsa in due capitoli del franchise, Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, vestendo i panni della ribelle di Zion e capitano della nave Logos, il più piccolo e manovrabile hovercraft della flotta.

Vi ricordiamo che nel cast sono stati già confermati Yahya Abdul-Mateen II, Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss e che il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski.

Secondo quanto riportato da Justin Kroll di Variety, quello di Reeves non sarà il solo Neo sullo schermo, ma la versione più “anziana”, dal momento che la produzione sarebbe in cerca di un attore più giovane da affiancargli sempre nei panni del protagonista. Altre indiscrezioni suggeriscono invece che Morpheus, il personaggio interpretato nella trilogia originale da Lawrence Fishburne, farà il suo ritorno.

Non potremmo essere più entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo dell’universo di Matrix“.

La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la Wachowski.

Fonte: Deadline

Kevin Feige “promosso” a direttore creativo dei Marvel Studios

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La notizia viene riportata in esclusiva da Deadline, annunciando il cambiamento strutturale in corso alla Marvel: Kevin Feige è diventato il direttore creativo dei Marvel Studios, dunque d’ora in poi tutte le principali divisioni creative dell’azienda (cinema e ora TV con l’arrivo di Disney +) si riferiranno a lui. Questo significa che la supervisione di Feige verrà estesa non soltanto al lato produzione ma anche a quello della generale direzione creativa di tutti i contenuti Marvel, e come parte dell’accorso Marvel TV e la Marvel Family Entertainment verranno spostate sotto la sua “bandiera”.

Le fonti fanno sapere che Feige continuerà il dialogo con il copresidente e direttore creativo della Walt Disney Alan Horn e con il copresidente Alan Bergman, ma la decisione di delegare ogni aspetto creativo dell’editoria rappresenta davvero un importante punto di svolta per l’azienda: il prossimo anno lo studio inaugurerà la sua seconda fase del lancio del suo franchise di film di supereroi, cercando di eguagliare i record ottenuti nel primo decennio di storia festeggiato con Avengers: Endgame, e a breve saranno disponibili le serie di Disney +, un’assoluta novità in termini di storytelling.

Insieme a Feige lavoreranno Dan Buckley in veste di Presidente della Marvel Entertainment, responsabile delle operazioni editoriali, delle vendite, dei servizi creativi, dei giochi, delle licenze e degli eventi e Joe Quesada in qualità di capo creativo per la Marvel Entertainment.

Kevin Feige: 10 cose che non sai sul produttore

Fonte: Deadline

Ryan Reynolds e John Krasinski nel cast di Imaginary Friends

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Come rivelato dall’Hollywood Reporter, Ryan Reynolds e John Krasinski reciteranno insieme in Imaginary Friends, film a metà strada tra la commedia e il fantasy prodotto da Paramount. Se le trattative andranno a buon fine, Krasinski figurerà anche in veste di sceneggiatore e regista, mentre il collega dovrebbe interpretare un uomo in grado di vedere e parlare con gli amici immaginari delle persone.

Per quanto riguarda Reynolds, quest’anno sarà impegnato con le riprese della nuova rivisitazione in chiave musical di A Christmas Carol, il classico racconto natalizio di Charles Dickens giù portato sul grande schermo svariate volte (l’ultimo risale al 2017, intitolato Dickens – L’uomo che inventò il Natale) e della comedy di Shawn Levi Free Guy al fianco di Jodie Comer e Taika Waititi. Presto lo rivedremo nell’action firmato Michael Bay 6 Underground, The Hitman’s Wife’s Bodyguard, e Downhill, remake di Fox Searchlight del film svedese Force Majeure del 2014.

Krasinski invece ha appena concluso le riprese di A Quiet Place 2, atteso nelle sale il 20 marzo 2020. Nel film Imaginary Friends torneranno Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe, mentre secondo le ultime indiscrezioni Cillian Murphy dovrebbe vestire i panni di un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film. Djimon Hounsou invece ha sostituito in corsa Brian Tyree Henry, dopo che la star della serie Atlanta è stato costretto ad abbandonare la produzione a causa di altri impegni lavorativi.

Fonte: THR

Matrix 4: Neil Patrick Harris nel cast del film

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Arriva in esclusiva da Variety la notizia che Neil Patrick Harris è l’ultimo attore, in ordine di tempo, ad aver firmato per entrare nel cast di Matrix 4. Harris si unisce ai veterani Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, che riprenderanno i loro ruoli di Neo e Trinity, al fianco di Yahya Abdul-Mateen II, che invece ha firmato per il ruolo da protagonista.

Si tratta di un ruolo molto importante per la carriera di Neil Patrick Harris, visto che è il primo contratto cinematografico che firma per un blockbuster. Di recente ha lavora nella serie Netflix, Una serie di sfortunati eventi, mentre le apparizioni cinematografiche più recenti sono quelle in Gone Girl di David Fincher e in Downsizing, di Alexander Payne.

Vi ricordiamo che il sequel di Matrix attualmente in sviluppo sarà scritto e diretto ancora una volta da Lana Wachowski, e secondo quanto riportato da Justin Kroll di Variety, quello di Reeves non sarà il solo Neo sullo schermo, ma la versione più “anziana”, dal momento che la produzione sarebbe in cerca di un attore più giovane da affiancargli sempre nei panni del protagonista. Altre indiscrezioni suggeriscono invece che Morpheus, il personaggio interpretato nella trilogia originale da Lawrence Fishburne, farà il suo ritorno.

Se mi vuoi bene, recensione del film di Fausto Brizzi

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Se mi vuoi bene, recensione del film di Fausto Brizzi

“Se mi vuoi bene, stammi a sentire”. Una frase semplice della quale spesso, nella vita di tutti i giorni, non riusciamo ad afferrare il vero significato. E sicuramente non lo capisce Diego, affermato avvocato in un limbo tra tristezza e depressione che, dopo due anni di malattia o presunta tale, decide di togliersi la vita.

Prima però chiede aiuto alle persone a cui vuole bene: la migliore amica, i genitori, la figlia, la coppia di amici sposati e litigiosi, il fratello, persino l’ex moglie! Di fronte all’indifferenza di ognuna delle persone importanti della sua vita, Diego decide di farla finita, ma un caso fortuito vuole che il suo tentativo di suicidio naufraghi.

Comincia a questo punto l’avventura di Se mi vuoi bene, il nuovo film di Fausto Brizzi, tratto dal suo romanzo omonimo, edito da Einaudi, e adattato per lo schermo dal regista insieme a Martino Coli, Mauro Uzzeo e Herbert Simone Paragnani.

Se mi vuoi bene, cast corale per Brizzi

Come spesso è capitato nei suoi film, anche questa volta Brizzi si affida a un cast corale, “un cast di amici”, per raccontare una storia che, distaccandosi dai lavori riconducibili alla commedia ridanciana pura, offre uno sguardo malinconico e riflessivo su ciò che vuol dire esserci, essere presente per le persone importanti.

E nonostante il centro dell’azione sia Claudio Bisio (che non resiste alla tentazione di interpretare se stesso senza mettersi al servizio del personaggio), il cast del film, che vede schierati Sergio Rubini, Flavio Insinna, Lorena Cacciatore, Dino Abbrescia, Maria Amelia Monti, Lucia Ocone, Elena Santarelli e Gian Marco Tognazzi, presenta una serie di caratterizzazioni brillanti, che si declinano sia nella direzione della commedia sopra le righe che in quella del dramedy più delicato, addirittura commovente.

se mi vuoi bene recensioneRubini e Insinna, le due anime della storia

In particolare, la coppia Rubini-Insinna rappresenta un buon esempio delle due anime del film: da una parte c’è Edoardo, attore spiantato, perennemente infelice perché non è mai stato scritturato, ma buffo, con energia da vendere, grande vitalità, protagonista dei momenti più esilaranti del film, con il volto di Flavio Insinna; dall’altra Massimiliano, tenero e saggio gestore del Negozio delle Chiacchiere, amico di tutti, sempre disponibile, un uomo che deve la sua rassegnata e malinconica serenità al fatto che ha già vissuto il giorno peggiore della sua vita, che ha l’espressione segnata e dolce di Sergio Rubini.

Nonostante qualche passaggio di regia non troppo efficace (basti pensare alla scena della Rage Room), il film riesce in maniera diretta e onesta a trasmettere un messaggio molto semplice, ovvero quanto sia importante ascoltare e ascoltarsi, spendere il tempo per le persone a cui si tiene. Se mi vuoi bene sfida, con garbo, il cinismo contemporaneo e prova a suggerire la via della gentilezza e dell’attenzione.

Bombshell: trailer italiano del film con Kidman, Theron e Robbie

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Bombshell: trailer italiano del film con Kidman, Theron e Robbie

Ecco il trailer italiano ufficiale di Bombshell, il film che vede alla regia Jay Roach e alla sceneggiatura Charles Randolph. Protagoniste del film sono Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie, con Kate McKinnon, Connie Britton, Mark Duplass, Rob Delaney, Malcolm McDowell e Allison Janney.

Con il Premio Oscar Charlize Theron, il Premio Oscar Nicole Kidman, il candidato al Premio Oscar John Lithgow e la candidata al Premio Oscar Margot Robbie, Bombshell, ispirato a una storia vera, mostra dall’interno il più potente e controverso impero televisivo di tutti i tempi e la vicenda delle donne che hanno distrutto l’uomo che lo creò. Diretto dal vincitore di Emmy Award Jay Roach e scritto dal Premio Oscar Charles Randolph.

Jojo Rabbit, recensione del film di e con Taika Waititi

Jojo Rabbit, recensione del film di e con Taika Waititi

Dopo il travolgente Thor: Ragnarok, con cui tutto il mondo è venuto a conoscenza del genio estroso e irriverente di Taika Waititi, il regista neozelandese torna con una commedia altrettanto scorretta, Jojo Rabbit, presentato in anteprima al London Film Festival.

Ci sono eventi tragici, disumani, che l’essere umano preferisce dimenticare. Il cinema, vettore mnemonico di enorme impatto emotivo, ha tentato più volte di far riaffiorare queste ombre del passato, così da mantenere viva la memoria di questi fatti, per evitarne la reiterazione. L’estremo (neo)realismo di certe opere a volte non basta. Bisogna prendere questi orrori e strapazzarli, denigrarli, prenderli in giro. Lo ha fatto Quentin Tarantino con Bastardi senza gloria, e lo ha rifatto Taika Waititi con Jojo Rabbit.

Waititi adotta un tono che dietro l’apparente agiografia del nazismo svela una feroce e beffarda presa in giro del regime. Le battute di cui è costellato il film sono lame taglienti che fanno a pezzi il Terzo Reich, mettendo sotto una lente d’ingrandimento ogni punto debole e orrore. È un universo, quello nazista, da denigrare, proprio come deriso è il piccolo protagonista, soprannominato Jojo Rabbit dai grandi del campeggio per giovani reclute a cui ha preso parte.

Jojo Rabbit prende di mira la Hitlermania

Le immagini sono per Waititi una mitragliatrice sempre in azione; il sarcasmo di cui si fanno portatrici ha una mira precisa e infallibile, mentre il montaggio sonoro (in perfetta armonia con quello visivo) è una scarica pronta a colpire lo spettatore sin dai titoli di testa, quando al ritmo della versione tedesca di “I want to hold your hand” dei Beatles, le immagini di repertorio di cittadini tedeschi urlanti in pieno isterismo di massa, alla Beatlemania lasciano spazio alla “Hitlermania”.

Se il montaggio è perfettamente in sincronia con il tono dominante, la regia iconoclasta di Taika Waititi è capace di condurre lo spettatore con umorismo e intrattenimento, per poi trascinarlo di colpo giù, nei meandri più infidi della guerra. Una guerra dolorosa, cruda, attraversata da lacrime e deflagrazioni, eppure resa sullo schermo con un filtro infantile, capace di ridurla a un conflitto ludico. I soldati in carne e ossa si muovono sul campo come soldatini di piombo spostati dalle mani di un bambino, mentre Jojo, del suo migliore amico Yorki e la giovane ebrea Elsa Korr (Thomasin McKenzie) li tengono per mano, aiutandoli a superare il trauma bellico.

“La danza ci fa sentire vivi, liberi” afferma Rosie Betzler, madre di Jojo, e in effetti quella eseguita dalla cinepresa di Waititi è una danza liberatoria da cui è difficile distaccarsi. Ralenti, panoramiche, carrellate, tutto è perfettamente studiato in questa ridefinizione storica in chiave sarcastica. È un lavoro tecnico di estrema precisione e bellezza quello concepito da Waititi in Jojo Rabbit.

jojo rabbitUn comparto attoriale di una bellezza pura

E tutto il lavoro tecnico è supportato da un comparto attoriale di una bellezza pura. Negli occhi grandi, azzurri, del giovane Roman Griffin Davis si estende un oceano di emozioni che il piccolo riesce ad amministrare con sorprendente abilità.

Eterea e allo stesso tempo umana, Scarlett Johansson, che interpreta la mamma di Jojo, ha confermato in questo 2019 il suo profilo di attrice di altissimo livello. Tra Storia di un matrimonio di Noah Baumbach e Jojo Rabbit, la Johansson ha mostrato una serie di sfumature del suo talento che finalmente le permetteranno brillare nel firmamento delle grandi interpreti, firmamento a cui era destinata da sempre.

Taika, attore e regista sopraffino

Taika Waititi non è un attore modesto; la sua faccia è un vettore espressivo che riempie di ilarità il piccolo universo di Jojo. Basta la sua comparsa in scena nei panni di un Adolf Hitler immaginato dal giovane come suo migliore amico, per scatenare fragorose risate. Nessuna battuta, nessun movimento azzardato: basta la sua presenza per sorridere.

Come succede anche a Sam Rockwell, perfetto ribaltamento parodistico del generale nazista. Il suo goffo e anticonformista Capitan Klenzendorf è talmente ben costruito e caratterizzato da non rientrare nello stereotipico personaggio caricaturale; è un personaggio sfaccettato, nel quale è anche facile scorgere barlumi di umanità pronti a esplodere tra le macerie di una nazione in decadenza.

Giostra caleidoscopica lanciata a folle velocità sulla spinta di talenti eccezionali e sostenuta da una colonna sonora capace di mescolare marce militari ai brani di David Bowie, Jojo Rabbit si candida a essere uno dei più bei film della stagione. Un successo quanto mai meritato.

L’ufficiale e la Spia: il poster del film di Roman Polanski

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L’ufficiale e la Spia: il poster del film di Roman Polanski

Ecco il poster italiano ufficiale di L’ufficiale e la spia, il nuovo film di Roman Polanski presentato a Venezia 76 e premiato con il Gran Premio della Giuria. Il film con Jean Dujardin e Louis Garrel arriverà nelle sale italiane il 21 novembre.

Gennaio del 1895, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano vita a quello che convenzionalmente chiamiamo Cinema, nel cortile dell’École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale dell’esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all’umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici tedeschi.

Al disonore segue l’esilio e la sentenza condanna il traditore ad essere confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese. Un atollo sperduto dove Dreyfus lenisce angoscia e solitudine scrivendo delle lettere accorate alla moglie lontana.

Il caso sembra archiviato.

Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ed è allora che si accorge che il passaggio di informazioni al nemico non si è ancora arrestato.

E se Dreyfus fosse stato condannato ingiustamente?

E se fosse la vittima di un piano ordito proprio da alcuni militari del controspionaggio?

Questi interrogativi affollano la mente di Picquart, ormai determinato a scoprire la verità anche a costo di diventare un bersaglio o una figura scomoda per i suoi stessi superiori.

L’ufficiale e la spia, adesso uniti e pronti ad ogni sacrificio pur di difendere il proprio onore.

L’affare Dreyfus è uno dei più clamorosi errori giudiziari della storia, avvenuto in Francia tra il 1894 e il 1906 e che vide protagonista il soldato ebreo francese Alfred Dreyfus, ingiustamente accusato di essere una spia e quindi processato per alto tradimento.

Dreyfus sostenne fermamente la sua innocenza combattendo contro un’intera nazione. Il suo caso ebbe una notevole risonanza mediatica dividendo l’opinione pubblica del tempo, tra chi ne sosteneva l’innocenza e chi lo riteneva invece colpevole.

Tra gli innocentisti si schierò Émile Zola, il quale scrisse un articolo in cui puntava il dito contro il clima di antisemitismo imperante nella Terza Repubblica francese. Tale intervento venne intitolato proprio J’Accuse.

Polanski ha scritto la sceneggiatura insieme a Robert Harris, autore del romanzo da cui il film è tratto, L’ufficiale e la spia (The Dreyfus Affair), in Italia edito Mondadori.

Da un romanzo di Harris il regista premio Oscar per Il pianista aveva già tratto nel 2010 il suo L’uomo nell’ombra.

Leggi la recensione di L’ufficiale e la spia

Venom 2: ci sarà un nuovo villain al fianco di Carnage

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Venom 2: ci sarà un nuovo villain al fianco di Carnage

Sembra che Carnage avrà compagnia in Venom 2 in programma alla SONY. Secondo delle voci vicine al progetto (come riporta Deadline), il personaggio dei fumetti Marvel chiamato Shriek è stato introdotto nella trama del sequel del film con Tom Hardy (previsto nelle sale il 2 ottobre 2020).

Un portavoce della Sony ha rifiutato di commentare, dicendo che il progetto è ad uno stadio iniziale. L’aggiunta di Shriek è una scelta logica considerando la storia del personaggio nelle pagine di Marvel Comics come complice e interesse romantico del serial killer Cletus Kasaday, aka Carnage, il mostruoso arcinemico di Venom.

Il Carnage preferito dai fan è stato il presunto cattivo principale per il sequel di Venom da quando il primo film è arrivato nelle sale lo scorso ottobre con una scena di anteprima a metà dei titoli di coda che ha identificato il non accreditato Woody Harrelson come il minaccioso Kasaday.

Shriek è stata strettamente associata a Carnage sin dalla sua introduzione in Spider-Man Unlimited No. 1 (maggio 1993) come parte della saga di “Maximum Carnage”. Al momento la produzione sta cercando l’interprete per questo nuovo personaggio.

Venom, diretto da Ruben Fleischer e interpretato da Tom Hardy, è stata la sorpresa tra molti film di supereroi del 2018. La produzione di $ 100 milioni ha accumulato $ 856 milioni al botteghino globale, con tanto di ricchissimo weekend di apertura di $ 111 milioni in Cina, tanto che il film detiene il debutto più forte di tutti i tempi per un’uscita Sony nel più grande mercato del mondo.

Fleischer, regista di Zombieland: Doppio Colpo, ha passato la mano del franchise e ora sarà Andy Serkis a girare il sequel che non ha ancora un titolo ufficiale.

Hardy ritornerà nel ruolo di Eddie Brock, un giornalista dai modi un po’ rudi che viene in contatto con un organismo extraterrestre che si fonde con il suo corpo per creare la superpotente bestia chiamata Venom. Nei fumetti, quello stesso organismo dà anche a Kasaday la facoltà di tramutarsi in Carnage.