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Paul Bettany nel trailer di Uncle Frank

Ecco il primo trailer di Uncle Frank, il film con Paul Bettany che arriverà su Amazon Prime Video il prossimo 25 novembre. Scritto e diretto da Alan Ball, il film vede nel cast Paul Bettany, Sophia Lillis, Peter Macdissi, Judy Greer, Steve Zahn, Lois Smith, con Margo Martindale e Stephen Root.

La trama di Uncle Frank

Nel 1973, l’adolescente Beth Bledsoe (Sophia Lillis) lascia la sua città natale rurale meridionale per studiare alla New York University, dove il suo amato zio Frank (Paul Bettany) è un venerato professore di letteratura. Presto scopre che Frank è gay e vive con il suo partner di lunga data Walid “Wally” Nadeem (Peter Macdissi) – una relazione che ha tenuto segreta per anni. Dopo la morte improvvisa del padre di Frank, il nonno di Beth, Frank è costretto a tornare a casa con riluttanza per il funerale con Beth al seguito, e ad affrontare finalmente un trauma sepolto da tempo da cui è scappato per tutta la sua vita adulta.

 
 

Paul Bettany nel cast di Transcendence

Paul Bettany è attualmente in trattativa per partecipare al nuovo Transcendence, diretto da Wally Pfister e che vede come protagonista nientemeno che Johnny Depp. L’ormai ex direttore della fotografia di Christopher Nolan, dopo essere approdato alla cabina di regia, non ha voluto ancora rivelare nulla sulla trama del film, anche se si vocifera già di una ennesima intelligenza artificiale malvagia. Sembra però che Bettany dovrà interpretare il ruolo di uno scienziato, e questo non fa che aggiungere conferme alla possibile interpretazione del plot.

Altri possibili membri del cast sarebbero anche James McAvoy (che potrebbe però essere troppo occupato con X-Men: Days Of Future Past), Noomi Rapace, Tobey Maguire e il, neo-Oscar Christoph Waltz. Intanto vedremo Bettany nel ruolo di Jarvis in Iron Man 3 il prossimo 26 arile e nel nuovo film bellico Destroyer.

Fonte: empire

 
 

Paul Bettany confessa che la scena della morte di Visione in Infinity War è stata improvvisata

Paul Bettany
Paul Bettany as Vision in Marvel Studios' WANDAVISION exclusively on Disney+. Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Paul Bettany ha rivelato che il modo scioccante in cui Wanda uccide Visione, una delle migliori scene di Avengers: Infinity War, è stata improvvisata da lui e Elizabeth Olsen. A distanza di quasi sei anni dalla sua uscita, Avengers: Infinity War è considerato ancora oggi il film migliore del Marvel Cinematic Universe.

Parlando con Collider, Paul Bettany ha detto che i registi di Avengers: Infinity War, i Fratelli Russo, hanno chiesto a lui e Elizabeth Olsen di improvvisare la scena della morte di Visione. Secondo l’attore, ciò era dovuto al fatto che la pre-visualizzazione di come si sarebbe svolta la scena non funzionava. Sebbene Visione non abbia avuto molto da fare in Avengers: Infinity War, la sua morte sarebbe stata uno dei momenti più tristi del film, dando vita a una serie di conseguenze e di progetti MCU.

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“Era divertente. Nessuno di noi sapeva chi sarebbe morto fino al giorno prima o qualcosa del genere. Ci hanno mostrato una sorta di pre-visualizzazione. I fratelli Russo sono venuti da noi [Bettany ed Elizabeth Olsen] e hanno detto: “Ehi, ascoltate, potete semplicemente improvvisare questa scena?” E io: “Cosa? Improvvisare di essere un robot che viene ucciso?” Non ho alcun quadro di riferimento! E Lizzie ha semplicemente riso, abbiamo un rapporto davvero molto amichevole… non so come avrebbe funzionato altrimenti, perché entrambi ci fidiamo davvero l’uno dell’altro e, in qualche modo, siamo arrivati a qualcosa che ha funzionato.”

La morte di Visione in Avengers: Infinity War ha poi dato vita a una serie di conseguenze, e anche ad altri prodotti MCU. Primo di tutti, WandaVision che si è basato sulla morte del personaggio di Paul Bettany per mostrare cosa quel trauma aveva causato alla Wanda Maximoff di Olsen. Ma ci sarà anche Vision Quest, serie annunciata sulle avventure del “Visione bianco” che conosciamo alla fine di WandaVision.

 
 

Paul Attanasio per la sceneggiatura del remake di Scarface

Si era già detto che David Ayer, sceneggiatore di Training Day, aveva realizzato una sceneggiatura per il remake di Scarface. Ora questa sceneggiatura verrà rimaneggiata, stando a quanto rivela Deadline, dal premio Oscar Paul Attanasio, già sceneggiatore di Donnie Brasco. Il film racconterà la storia già raccontata nel 1932 da Howard Hawks e nel 1983 da Brian De Palma, la stessa storia che lanciò nell’olimpo di Hollywood (insieme al Padrino Parte I) la stella di Al Pacino.

La Universal Pictures riferisce che stando alla sceneggiatura le caratteristiche etniche e geografiche del personaggio avranno una importanza fondamentale per la storia, così come da originale.

Fonte: Collider

 
 

Patty Jenkins: “Non sempre gli universi condivisi sono una buona idea”

Patty Jenkins è la regista di Wonder Woman, film che va inserito all’interno dell’Universo Condiviso DC. Tuttavia, la Jenkins non pensa che tale strutture narrative e produttive siano sempre una buona idea.

Ecco cosa ha dichiarato in merito a Reddit AMA: “Direi che ho sentimenti misti in merito alla questione. C’è una visione di ogni tipo di film che celebro, ma sembra anche che ci sia la tendenza a fare confusione se c’è troppa carne al fuoco. Quindi non è qualcosa che penso sia sempre una grande idea.”

Wonder Woman: Easter eggs e riferimenti al fumetto

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Nel cast di Wonder Woman ci sono Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Lisa Loven Kongsli, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena Anaya e David Thewlis.

Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Il film è prodotto da Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

 
 

Patty Jenkins: “La DC Films non deve emulare i Marvel Studios”

Cleopatra Wonder Woman Wonder Woman 1984

I fan del DCEU sono consapevoli che l’universo condiviso basato sulle storie dei personaggi DC non avrà mai la coerenza stilistica e narrativa che è invece uno dei capisaldi del MCU. Basti pensare ai recenti Aquaman, Shazam! e Birds of Prey, titoli molto diversi tra loro per toni e intenzioni, ma anche – e soprattutto – a Joker (nonostante il film di Todd Phillips non appartenga ufficialmente al DCEU). Per questo motivo, è doveroso credere che anche l’atteso Wonder Woman 1984 sarà qualcosa di molto diverso.

Questa diversificazione, però, sembra essere uno degli elementi favoriti dalla regista Patty Jenkins, che in una recente intervista con Total Film ha parlato delle differenze che esistono tra i cinecomic Marvel e DC. La regista ha sottolineato quanto sia importante questa unicità all’interno dei singoli film del DCEU e quanto sia altrettanto importante che la DC non prenda la Marvel come modello di riferimento:

“Sono convinta che determinate aspettative siano state causate dal grande successo che i Marvel Studios sono riusciti a raggiungere grazie al loro universo condiviso, ma questa non deve essere la regola, lo status quo. C’è un enorme varietà di fumetti, con toni e mondi radicalmente diversi. A volte funzionano bene insieme, altre volte no.”

La Jenkins ha poi aggiunto: “Sono davvero felice che i film DC (e in realtà anche la Marvel lo sta facendo molto di più, con film come Doctor Strange, Thor: Ragnarok, Black Widow…) presentino toni molto diversi tra loro. È questo che amo della DC. Ho sempre pensato che fosse una cosa bellissima che tutte queste storie tratte dai fumetti fossero così diverse tra loro.”

LEGGI ANCHE – Patty Jenkins temeva il flop di Thor: The Dark World

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 14 agosto 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

“Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.“ 

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

 
 

Patty Jenkins: “Justice League 2 può aspettare”

Patty Jenkins è attualmente impegnata con la promozione di I Am The Night, serie che andrà in onda sulle reti di TNT e che vede protagonista Chris Pine, e ha da poco concluso le riprese di Wonder Woman 1984, atteso sequel ambientato durante gli anni della guerra fredda che uscirà nelle sale nel 2020.

Sul suo contributo al DC Universe e sul futuro dell’universo condiviso, argomento dibattuto e in continua discussione visti i risultati brillanti degli standalone e meno incisivi dei film corali come Justice League, la regista ha parlato in un’intervista con L’Hollywood Reporter al Sundance Film Festival:

Trovo che progetti come Justice League siano estremamente impegnativi, ma anche fantastici se ben fatti. Allo stesso tempo, quando riunisci tutti quei personaggi nello stesso momento della timeline le cose diventano complicate…per questo credo che Justice League 2 possa aspettare e spero che non arrivi così presto al cinema. Abbiamo personaggi incredibili con cui raccontare storie che sono entusiasta di esplorare; voglio vedere Aquaman 2, e voglio vedere Flash, quindi mai dire mai…alla fine penso che tutti dovrebbero avere il loro momento per brillare.

Patty Jenkins ha già idee per Wonder Woman 2

Per quanto riguarda Wonder Woman 1984, è stato confermato dalla Jenkins che la storia riprenderà dagli negli anni Ottanta rivelando al pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le imprese di Diana.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

Wonder Woman 1984 arriverà al cinema il 5 giugno del 2020.

Fonte: THR

 
 

Patty Jenkins vorrebbe dirigere un film su Superman

Wonder WOman Patty Jenkins the batman

Patty Jenkins, al cinema con Wonder Woman, avrebbe potuto fare il suo esordio con i supereroi con Thor The Dark World. La cosa non è andata in porto, e si è poi rivolta alla Warner e a Wonder Woman.

Il film si sta rivelando un vero successo, eppure sembra che l’eroina di Temiscira non sia affatto il personaggio dei fumetti preferito dalla regista.

In una recente intervista con Reddit AMA, alla Jenkins è stato chiesto se fosse interessata a dirigere un film su un altro eroe DC, e lei ha replicato: “Non è un segreto che io amo Superman, ma al momento sono molto felice con Wonder Woman.”

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Il film è prodotto da Charles Roven, Zack Snyder e Deborah Snyder, con Richard Suckle, Stephen Jones, Wesley Coller, Geoff Johns, Connie Nielsen e Rebecca Roven come executive producers.

 
 

Patty Jenkins temeva il flop di Thor: The Dark World

Thor: The Dark World

Forse non tutti sanno (o ricordano) che Patty Jenkins, regista di Wonder Woman e dell’attesissimo sequel Wonder Woman 1984, era stata “corteggiata” dai Marvel Studios per occuparsi della regia di Thor: The Dark World, il secondo capitolo delle avventure dedicate al Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth, uscito nel 2013. La Jenkins rifiutò però l’incarico e adesso ha rivelato di averlo fatto perché non voleva essere accusata di un eventuale flop del film.

In tutti questi anni, la Jenkins ha più volte rivelato i dettagli della sua visione originale del film, che ha sempre descritto come una space opera con sfumature alla Romeo e Giulietta. Adesso, in una lunga intervista con Vanity Fair, la regista ha ammesso che, all’epoca, non credeva nella sceneggiatura che la Marvel le aveva proposto per Thor: The Dark World: per questo motivo, temeva che, qualora il film si fosse rivelato un fallimento, la colpa sarebbe ricaduta esclusivamente su di lei.

Di seguito le sue dichiarazioni complete:

Non credevo di poter realizzare un buon film sulla base della sceneggiatura che stavano progettando. Penso che sarebbe stato un grosso problema, e che alla fine se qualcosa fosse andato storto, sarebbe stata colpa mia. Mi sembrava già di sentire i commenti: ‘Oh mio Dio, questa donna ha diretto questo film e ha fallito in tutte queste cose’. È stata l’unica volta nella mia carriera in cui mi sono sentita di dire: ‘Fatelo con un altro regista e non sarà questo grande problema’. Forse lo capiranno e lo adoreranno più di quanto io possa fare, pensavo. Non puoi realizzare un film in cui non credi. Se l’avessi fatto, l’unico motivo sarebbe stato quello di dimostrare alle persone che potevo farcela. Al contrario, non avrebbe dimostrato nulla se non ci fossi riuscita. Non penso che avrei avuto un’altra possibilità in seguito. Quindi, sono veramente grata.”

LEGGI ANCHE – Wonder Woman: Patty Jenkins ha già idee per il terzo film

Patty Jenkins tornerà alla regia di Wonder Woman 1984, la cui data di uscita è stata di recente posticipata a causa dell’emergenza Coronavirus. Il film, inizialmente previsto per il 6 giugno 2020, arriverà adesso nelle sale americane il prossimo 14 agosto.

Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal. L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman.

 
 

Patty Jenkins sulle uscite congiunte in sala e in streaming: “Non durerà”

Cleopatra Wonder Woman Wonder Woman 1984

Durante la riapertura ufficiale del Warner Bros. Studio Tour, la regista Patty Jenkins ha avuto modo di riflettere in merito ai piani della major relativi alle uscite “congiunte” in streaming e al cinema, che di fatto hanno interessato anche la sua ultima fatica cinematografica, Wonder Woman 1984.

Secondo la regista, quest’approccio non è stato pensato per essere longevo e duraturo, ma è soltanto qualcosa che è dipeso dalla pandemia di Covid-19, per far fronte alla chiusura delle sale cinematografiche. “Non credo che durerà”, ha detto a The Hollywood Reporter.

Poi ha aggiunto: “Lo streaming è fantastico, ma tutti lo inseguono per motivi finanziari e non credo che il supporto finanziario sia lì per sostenere l’industria così com’è. Una cosa è se fosse solo Netflix, ma ora ogni azienda ha lo streaming. Le persone non si abboneranno a così tante piattaforme. Gli studios rinunceranno davvero a film da miliardi di dollari solo per supportare il loro servizio di streaming? Finanziariamente, non credo che abbia senso.”

La regista è dunque convinta che le sole uscite in sala torneranno ad essere la normalità: “Stiamo tornando a cinema. Entrambe le realtà dovrebbero esistere. Sarà così”, ha detto. “Alla gente piace andare al cinema. E non perché non potevano vedere i film a casa. Siamo sempre stati in grado di vedere i film a casa nostra. Non è niente di nuovo. Penso che l’esperienza in sala stia tornando ad essere la normalità.”

Wonder Woman 1984 è uscito negli Stati Uniti lo scorso dicembre, in contemporanea nelle sale (quelle aperte, ovviamente) e su HBO Max. In Italia, invece, il film è arrivato direttamente in esclusiva su Sky e NOW. Ricordiamo che Patty Jenkins è stata confermata alla regista di Wonder Woman 3 (ancora senza un titolo ufficiale), che vedrà anche il ritorno di Gal Gadot nei panni di Diana Prince.

 
 

Patty Jenkins sulle esclusive in streaming: “Sembrano film finti”

Cleopatra Wonder Woman Wonder Woman 1984

Di recente, la regista Patty Jenkins era tornata a riflettere sul modello distributivo di Wonder Woman 1984, il film DC che la Warner Bros., sulla scia degli effetti della pandemia di Covid-19 sull’industria cinematografica e, in particolare, sulle sale, ha deciso di far uscire in contemporanea al cinema e in streaming su HBO Max.

Il sequel del cinecomic con protagonista Gal Gadot è stato uno dei primi grandi blockbuster ad essere distribuito nelle sale e contemporaneamente in streaming. La regista aveva già definito l’esperienza “straziante”, ma ora, grazie ad un report del Los Angeles Times di un panel organizzato in occasione CinemaCon per discutere del futuro del cinema, apprendiamo che la Jenkins ha avuto modo, in quell’occasione di elaborare nuovamente le sue sensazioni nei confronti dei film che arrivano esclusivamente in streaming, saltando la sala.

“Non lo vedi? Tutti i film che i servizi di streaming stanno distribuendo… mi dispiace, ma mi  sembrano dei film finti. Non ne sento parlare, non leggo niente di loro. Non mi pare che stiano funzionando come modello per stabilire uno status di leggendaria grandezza.”

Patty Jenkins sembra riferirsi ai film prodotti specificamente per i servizi di streaming e non a quella tipologia di blockbuster su larga scala che abbraccia il modello della distribuzione congiunta (come avvenuto con WW84, ad esempio). Jenkins non è di certo l’unica regista a respingere l’attuale “boom” dello streaming, ma è importante ricordare che si è trattato di un modello impiegato per far fronte ad una necessità. Finalmente, stiamo cominciando a vedere un ritorno alla normalità, con film che tornano ad essere un’esclusiva della sala, ma è chiaro la strada da fare è ancora lunga.

Il futuro di Wonder Woman al cinema

Wonder Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre a Gal Gadot, hanno recitato anche Chris PineKristen Wiig e Pedro Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato confermato ufficialmente Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno di Patty Jenkins dietro la macchina da presa e quello di Gadot nei panni di Diana Prince.

 
 

Patty Jenkins sulla diversità dei registi DCEU e sulle scene post credits in Wonder Woman

Patty Jenkins non ha ancora ufficialmente accettato la regia di Wonder Woman 2 eppure sembra sempre più coinvolta nella campagna promozionale del DCEU.

Durante un’intervista con il Toronto Sun, la regista ha spiegato che è molto fiera della diversità dei filmmaker che assume la Warner Bros per i film DC Comics:

“Ci sono un sacco di grandi registi intorno all’Universo DC e ci sono tantissimi grandi personaggi. La mia cosa preferita in merito all’Universo DC è che alcuni di questi personaggi sono sempre stati i più grandi per diversi decenni. Inoltre, un altro aspetto molto gratificante è che questi personaggi sono raccontati da tante persone differenti, e sono eccitata all’idea di vederli. Tutti noi siamo differenti e tutti noi facciamo cose diverse. E non vedo l’ora di vedere le varietà, le personalità.”

La Jenkins sembra riferirsi invece alla “sospetta” assenza di personalità nei registi scelti dalla Marvel, che invece preferisce che sia lo Studio ad avere le redini creative dei film, e non i singoli registi.

In merito invece alle scene post credits, cifra distintiva dei film Marvel ma non sempre presenti in quelli DC, la Jenkins ha spiegato, nella stessa circostanza, perché il suo Wonder Woman non ha scene successive ai titoli di coda:

“Non credo sempre nelle scene dopo i titoli di coda. Sento che hanno senso solo se collegano film estremamente simili tra loro. Penso che se il prossimo film sarà ambientato nello stesso mondo o se avrà lo stesso tono, allora ha senso averne una. Per me, non ha senso avere una pubblicità di un film con uno stile completamente diverso alla fine dei credits di un altro film. Una delle mie cose preferite del DC Universe è che sono stati di grandissimo supporto in merito a farmi scegliere il tono che preferivo. Non ci sono altri film che hanno il tono che ha il mio. Quindi ho pensato che fosse strano fare un crossover. Inoltre la fine del film era davvero la fine. Non era un ‘tornate, per altro’.”

Wonder Woman 2: Patty Jenkins vuole un cameo di Lynda Carter

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Leggi la nostra recensione di Wonder Woman

Anche se non è stato ancora ufficialmente annunciato, è molto probabile che Patty Jenkins torni alla regia del film che vedrà ancora come protagonista Gal Gadot. Il film sarà ambientato nell’Era moderna e la sceneggiatura è in fase di scrittura, con Goeff Johns e Patty Jenkins a lavoro a quattro mani.

Wonder Woman 2 arriverà al cinema il 13 dicembre 2019.

 
 

Patty Jenkins rompe il silenzio su Wonder Woman 3: “Non me ne sono mai andata”

Cleopatra Wonder Woman Wonder Woman 1984

Patty Jenkins ha rotto il silenzio sulla notizia che ha riportato il suo allontanamento dalla Warner Bros. e dal sequel di Wonder Woman 1984 del 2020. “Non me ne sono mai andata”, ha condiviso Jenkins in un post su Twitter. “Ero aperta a prendere in considerazione qualsiasi cosa mi venisse richiesta. Avevo capito che non c’era niente che potessi fare per andare avanti in questo momento. La DC è ovviamente sepolta nei cambiamenti che devono apportare, quindi capisco che queste decisioni siano difficili in questo momento.”

La dichiarazione di Jenkins arriva quasi una settimana dopo la prima notizia che la leadership della Warner Bros. aveva rifiutato il suo trattamento per un terzo film di Wonder Woman, che ha scatenato un torrente di speculazioni su ciò che le notizie potrebbero indicare sul futuro della DC. Ha anche suscitato titoli che suggerivano che Jenkins avesse respinto gli sforzi per rimodellare il film necessario per adattarlo ai piani nascenti per i DC Studios dei capi appena nominati James Gunn e Peter Safran.

Nella sua dichiarazione, Jenkins ha affermato che la storia è “semplicemente falsa”: “Non sono una che parla di questioni di carriera privata, ma non permetterò che le inesattezze continuino”. Circa un’ora dopo che Jenkins ha pubblicato la sua dichiarazione, Gunn l’ha supportata su Twitter, rispondendo: “Posso attestare che tutte le interazioni di Peter e le mie interazioni con te sono state solo piacevoli e professionali”.

Nella sua dichiarazione, Jenkins ha anche affermato che mentre rimane attiva nello sviluppo del film Star Wars, Rogue Squadron, aveva inizialmente abbandonato il progetto dopo aver realizzato che lavorare al film avrebbe ritardato un terzo film di Wonder Woman.

“Quando l’ho fatto, la Lucasfilm mi ha chiesto di prendere in considerazione l’idea di tornare a [Rogue Squadron] dopo [Wonder Woman 3], cosa che sono stata onorata di fare, quindi ho accettato”, ha scritto Patty Jenkins. “Hanno fatto un nuovo accordo con me. In effetti, ci sto ancora lavorando e da allora quel progetto è stato in attivo sviluppo. Non so se accadrà o meno. Non lo faremo mai finché il processo di sviluppo non sarà completato, ma non vedo l’ora che arrivi il suo potenziale”.

Lucasfilm e Jenkins hanno annunciato Rogue Squadron nel dicembre 2020; all’epoca, doveva essere il primo lungometraggio Star Wars della Lucasfilm dopo Star Wars: L’ascesa di Skywalker del 2019, ed era stato programmato per uscire in sala nel 2023. Ma la Disney ha ufficialmente ritirato il film dal suo programma in Settembre.

Il tono di speranza di Patty Jenkins su Rogue Squadron, tuttavia, è in contrasto con il resto della sua dichiarazione, che si legge come un addio al franchise di Wonder Woman. “Non voglio che quello che è stato un bellissimo viaggio con WW finisca con una nota negativa”, ha scritto Jenkins. “Ho adorato e sono stata così onorata di essere la persona che ha avuto modo di realizzare questi ultimi due film di Wonder Woman. È un personaggio incredibile”.

Insieme ai fan del film e alla sua troupe cinematografica, Jenkins ha reso omaggio all’attrice Lynda Carter, che ha interpretato il supereroe in TV alla fine degli anni ’70 e ha avuto un cameo in Wonder Woman 1984, e alla sua star, Gal Gadot: “Dove comincio anche io? Gal è il regalo più grande che ho ricevuto in tutto questo viaggio. Una cara amica, ispirazione e sorella.”

LEGGI TUTTA LA DICHIARAZIONE DI PATTY JENKINS

 
 

Patty Jenkins ha già un’idea per un possibile Wonder Woman 4?

Soltanto pochi giorni fa abbiamo appreso che Warner Bros. ha ufficializzato Wonder Woman 3, il threequel che vedrà il ritorno sia di Patty Jenkins sia di Gal Gadot. Adesso però, in una recente intervista con EW in occasione della promozione di Wonder Woman 1984 (risalente a prima della conferma di WW3), è stata proprio Jenkins a confermare di avere già un’idea per altre storie incentrate su Diana Prince, lasciando intendere che potrebbe esserci addirittura un Wonder Woman 4.

“La storia continuerà dopo Wonder Woman 1984 in altri film, al di là se sarà io a dirigerli oppure no. Tuttavia, ho ancora due storie che vorrei raccontare. Sarebbe il completamento di quanto raccontato in WW84. È tutto icentrato sulle donne che entrano in azione in qualità di donne, nel modo più amorevole, puro e naturale possibile”, ha spiegato la regista dell’annunciato Rogue Squadron, prossimo film della saga di Star Wars. “E che riescono a fare la differenza nel mondo senza dover per forza cambiare chi sono per farlo.”

Ad oggi, i segnali indicano che Wonder Woman 3 sarà con molto probabilità ambientato ai giorni nostri. La domanda sorge dunque spontanea: dove potrebbe essere ambientato un ipotetico Wonder Woman 4? Sarebbe interessante, magari, andare nel futuro con un Diana Prince che ha migliaia di anni e tenta di salvare l’umanità un’ultima volta (in un’avventura in stile Logan – The Wolverine).

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

 
 

Patty Jenkins dai supereroi che vorrebbe portare al cinema alla sua Cleopatra

Cleopatra Wonder Woman Wonder Woman 1984

Nella giornata di ieri, a soli pochi giorni dall’uscita di Wonder Woman 1984 nelle sale e su HBO Max, si è tenuto su Twitter uno speciale watchalong del film durante il quale la regista Patty Jenkins, l’attrice Gal Gadot e la Warner Bros. erano a disposizione dei fan per rispondere alle più svariate domande a proposito del sequel, ma non solo.

Una domanda che ha attirato l’attenzione di molti riguardava la lunga lista di personaggi dei fumetti che Jenkins sarebbe eventualmente interessata a portare sul grande schermo. La regista, che è stata confermata alla regia di Wonder Woman 3 (che vedrà anche il ritorno di Gadot), ha rivelato che amerebbe raccontare sul grande schermo le avventure di tre supereroi in particolare: Superman, appartenente all’universo DC, e poi Spider-Man e Vedova Nera, entrambi appartenenti all’universo Marvel. “Grazie per la domanda”, ha risposto Jenkins alla domanda di un fan. “Probabilmente Superman, Spider-Man o Black Widow! Tanto potenziale con tutti loro, sempre”. 

Ricordiamo che in passato la regista ha avuto la possibilità di lavorare con i Marvel Studios: a Jenkins, infatti, era stata proposta la regia di Thor: the Dark World, progetto dalla quale la stessa ha deciso di allontanarsi a causa di alcune “divergenze creative”. Nonostante tra i prossimi progetti della regista figuri anche un nuovo film di Star Wars, al momento sembra improbabile che possa realmente occuparsi di uno dei cinecomics della “concorrenza”.

Patty Jenkins sull’approccio a Cleopatra

Tra i progetti futuri della regista di Monster, uno dei più attesi è sicuramente Cleopatra, che la vedrà dirigere nuovamente Gal Gadot nei panni della regia d’Egitto. In una recente intervista con Collider in occasione della promozione di Wonder Woman 1984, la regista ha parlato del chiacchieratissimo progetto, spiegando cosa avrà in comune con i suoi lavori precedenti:

“Credo di amare particolarmente le storie di personaggi complicati, come ad esempio quella che ho raccontato in Monster. Quando entri nel punto di vista di quel personaggio, la sua storia diventa molto interessante, in un modo forse diverso. Spero di aver fatto la stessa cosa con Wonder Woman. Voglio approcciarmi allo stesso modo a Cleopatra. L’unica storia che conosciamo veramente su di lei ci è stata tramandata dai romani, che la odiavano e l’hanno uccisa. Vogliamo cercare di capire cos’altro esiste su una delle donne più famose della storia, su una delle grandi leader d’Egitto. Racconteremo la storia che tutti conoscono, ma cambiando il punto di vista. A quel punto, la comprensione sarà totalmente diversa.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

 
 

Patty Jenkins commenta l’uscita “congiunta” di Wonder Woman 1984

wonder woman 1984

Secondo la regista Patty Jenkins, l’uscita natalizia di Wonder Woman 1984 è stata una benedizione. Dopo innumerevoli ritardi, tutti dettati dalla pandemia di Coronavirus, l’attesissimo sequel di Wonder Woman è stato finalmente distribuito il 25 dicembre, sia nelle sale che su HBO Max (una mossa senza precedenti per la Warner Bros.). Sulla scia di tale uscita “congiunta”, Jenkins ha dichiarato di sperare che il suo film potesse portare “un po’ di gioia e di sollievo” in questi tempi difficili.

Ospite del podcast WTF with Marc Maron, Jenkins ha affrontato una varietà di argomenti correlati a Wonder Woman, come il suo longevo desiderio di realizzare un film dedicato a Diana Prince, ma anche l’esclusiva strategia relativa alla distribuzione di WW84 il giorno di Natale. Jenkins, che ha ammesso di essere una “persona devota alla sala”, ha anche dichiarato di avere sentimenti contrastanti riguardo alla strategia di distribuzione del suo film. Tuttavia, a causa delle circostanze senza precedenti che stiano vivendo, un’uscita a Natale è sempre stata considerata “giusta” dalla regista.

“Ho il più strano mix di sentimenti. Perché non avrei mai pensato di poter essere d’accordo con questa decisione, mai. Sono una persona che sostiene l’esperienza della sala al 100%. Tuttavia, con il passare dell’anno, all’improvviso, quando è venuta fuori quest’idea di fare in quel modo a Natale, mi è sembrato davvero giusto. Ho pensato: ‘Adesso è il momento. Io stessa non vedo l’ora di vedere il film, desidero che tutti vedano ciò che il film contiene’. L’ho visto veramente tante volte che non avrei sopportato di rivederlo ancora, ma ero affamata di positività, di grandezza, di fughe e di tutte quelle altre cose…”

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

 
 

Patty Cake$, da oggi al cinema

Patty Cake$

Presentato al Sundance Film Festival e al Cannes Film Festival esce oggi al cinema Patty Cake$, il film drammatico diretto da Geremy Jasper.

Patti Cake$ è una storia di una ragazza grassa, Patricia “Dumbo” Dombrowski, della contea di Bergen, New Jersey, che cerca fama e fortuna come rapper gangster.

 
 

Pattini d’argento: trama, cast e curiosità sul film

Pattini d'argento film

La letteratura dell’Ottocento è da sempre fonte di grande ispirazione per il cinema. Romanzi come Grandi speranze, Oliver Twist, Anna Karenina o Piccole donne sono poi divenuti film di grande successo, riproponendo così storie ricche di tutta una serie di temi e valori che facilmente si adattano al passaggio del tempo, delle epoche e dei costumi. In questo filone si colloca anche Pattini d’argento, il film russo del 2020 diretto da Michail Lokšin, libero adattamento di un celebre classico della letteratura. Film in costume particolarmente stupefacente nelle scenografie e nei costumi, esso narra una storia d’amore all’interno di un contesto caratterizzato da ricchezza e povertà.

Il film sarebbe dovuto uscire nel febbraio 2020, ma è stato posticipato fino a dicembre per non concorrere con un altro melodramma sul pattinaggio, Lëd 2. Ha poi avuto la sua anteprima il 2 ottobre 2020 come film d’apertura del Festival cinematografico internazionale di Mosca, di cui il produttore Nikita Michalkov è presidente. In Italia è invece stato distribuito direttamente in video-on-demand da Eagle Pictures, nel 2021. Il suo passaggio televisivo è ora l’occasione per riscoprire questo film, che pur non adattando fedelmente il romanzo a cui si ispira, propone un racconto avvincente, ricco di colpi di scena ed emozioni.

Si tratta dunque di un titolo perfetto per chi è in cerca di una storia d’amore ostacolata da numerose avversità, ma che riesce infine a compiersi grazie alla caparbietà dei protagonisti e all’imprevedibile aiuto dei pattini d’argento del titolo, oggetto fondamentale all’interno del racconto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al libro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Pattini d'argento Fëdor Fedotov Sonya Priss

La trama e il cast di Pattini d’argento

La storia si svolge a San Pietroburgo, nel Natale del 1899. Protagonista è il giovane Matvej, addetto alla consegne a domicilio presso un fornaio della città, attività che svolge spostandosi grazie ai suoi pattini. Quando viene ingiustamente licenziato, Matvej si vede costretto a unirsi ad un gruppo capeggiato da Alex, giovane dalle idee rivoluzionarie, che guida la sua banda di ladruncoli, noti come “Banda di pattinatori”, pattinando tra i canali ghiacciati della città. Quando una notte Matvej s’intrufola nella casa di un alto funzionario statale, con l’obiettivo di mettere a segno un furto, il ragazzo non immagina assolutamente che la sua vita sta per cambiare di nuovo.

Nell’abitazione incontra infatti Alisa, figlia di un ministro molto conservatore, che la vorrebbe sposata per distoglierla dalle sue velleità di studiosa. La giovane ragazza ha infatti il sogno di diventare una scienziata e soffre a causa delle dure regole imposte dalla sua famiglia, che ostacolano le sue ambizioni, considerate inadatte a una donna nella società di quei tempi. L’incontro fortuito tra i due giovani è però l’occasione per entrambi di intraprendere nuovi percorsi, sfuggendo alle imposizioni della famiglia e della società per trovare da sé il proprio percorso di vita, senza dimenticare l’importanza dell’amore.

I ruoli principali sono stati affidati ad attori relativamente sconosciuti. Ad interpretare il giovane Matvej vi è dunque l’asordiente Fëdor Fedotov, mentre Alisa è interpretata dall’esordiente Sonya Priss. Il padre di lei, il ministro Vjazemskij, è interpretato da Aleksej Gus’kov, mentre Severija Janušauskaitė è Severina Genrichovna, la matrigna di Alisa. Recitano poi nel film anche Jurij Borisov in quello di Aleksej “Alex” Tarasov e Aleksandra Revenko come Margo, la ragazza di Alex. Timofey Tribuntsev è Pyotr Polyakov, padre di Matvej. È poi presente nel film anche il noto attore francese Denis Lavant, celebre per i film Rosso sangue e Holy Motors, qui impegnato nei panni dell’illusionista Fourier.

Pattini d'argento finale

Pattini d’argento: il libro da cui è tratto il film e il suo finale

Pattini d’argento è tratto dall’omonimo romanzo del 1865 di Mary Mapes Dodge, di cui però trasferisce l’ambientazione dai Paesi Bassi alla San Pietroburgo di fine secolo. Sebbene il libro e il film condividano il nome e includano i pattini d’argento e un padre malato, raccontano storie completamente diverse. Nel romanzo, infatti, si narra la vicenda di Hans Brinker, un ragazzo di quindici anni, povero, ma buono e onesto, che vive nei Paesi Bassi con la madre e la sorellina Gretel. Insieme a quest’ultima, sogna di partecipare alla prestigiosa corsa sui pattini da ghiaccio che si tiene a dicembre sul canale, ma hanno poche chance per via dei loro modesti pattini in legno.

Da questo stesso libro, sono stati tratti diversi film, tra i quali uno per la TV del 1958 diretto da Sidney Lumet e George Schaefer e uno prodotto dalla Disney nel 1962, entrambi intitolati in italiano Hans Brinker e i pattini d’argento. Un altro film musical per la TV basato sul romanzo è Hans Brinker, del 1969. Infine, è del 1998 è stata realizzata una versione di ambientazione moderna intitolata Brink! Sfida su rotelle. Si tratta dunque di un classico della letteratura che più volte ha calcato lo schermo, compresa questa nuova versione del 2020, anche se si discosta dalla trama per includere elementi ispirati alla celebre opera teatrale Romeo e Giulietta.

Alla luce di ciò, risulta ovvio che anche il finale del film differisce dal libro. Se in esso i due protagonisti riescono infine a concretizzare il proprio sogno, trovando anche il modo di far guarire il loro padre malato, nel film del 2020 Alisa diviene infine una grande esperta di chimica, pronta per insegnare. Per permetterle di fare ciò, suo padre modifica lo statuto che proibisce alle donne di praticare tale professione, dopo di che, assiste a una lezione di chimica tenuta dalla figlia. Matvej, invece, insegna al figlio che ha avuto con Alisa a pattinare sul ghiaccio, proprio come aveva fatto suo padre con lui.

Il trailer di Pattini d’argento e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Pattini d’argento grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TVGoogle Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 9 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

 
 

Patriots’ Day: John Goodman si aggiunge al cast

CBS Films e Lionsgate hanno annunciato oggi che John Goodman, protagonista di questo fine settimana con l’uscita di 10 Cloverfield Lane, si unirà a Mark Wahlberg (The Departed, Lone Survivor) e al premio Oscar J.K. Simmons (Whiplash) nel prossimo film, Patriots Day.

Il film sarà diretto da Peter Berg (Deepwater Horizon, Lone Survivor) e racconta drammatici eventi accaduti alla Maratona di Boston nel 2013. Mark Wahlberg vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di Boston, uscirà il 21 dicembre in un numero limitato di sale a New York, Los Angeles e Boston, mentre sarà distribuito a livello nazionale il 13 gennaio 2017.

Patriots’ Day, diretto da Peter Berg e prodotto dallo stesso Mark Wahlberg, insieme a Scott Stuber, Hutch Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky,vede nel cast anche J.K. Simmons nel ruolo del sergente Jeffrey Pugliese.

Fonte: CS

 
 

Patriots’ Day: il film con Mark Wahlberg uscirà per correre agli Oscar

La stagione dei premi si è appena archiviata con gli Oscar. Ma una nuova è già alle porte. Lionsgate e CBS Films hanno annunciato che Patriots’ Day, il film sui drammatici eventi accaduti alla Maratona di Boston nel 2013, uscirà in tempo per concorrere agli Oscar 2017.

Il film, che vede Mark Wahlberg nei panni di Ed Davis, commissario di polizia di Boston, uscirà il 21 dicembre in un numero limitato di sale a New York, Los Angeles e Boston, mentre sarà distribuito a livello nazionale il 13 gennaio 2017.

Patriots’ Day, diretto da Peter Berg e prodotto dallo stesso Mark Wahlberg, insieme a Scott Stuber, Hutch Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky, vede nel cast anche J.K. Simmons nel ruolo del sergente Jeffrey Pugliese.

Fonte: Entertainment Weekly

 
 

Patriots Day: Vince Curatola sarà il sindaco di Boston

Vince Curatola si è unito al cast di Patriots Day, film prodotto da CBS Films e Lionsgate circa gli eventi che circondano l’attentato alla maratona di Boston. L’attore interpreterà Thomas Menino, il popolare sindaco di Boston. Menino era al suo quinto mandato e 20° anno in carica quando i terroristi hanno attaccato all’evento, nell’aprile 2013.

Vince Curatola è famoso soprattutto per aver interpretato il boss newyorkese John “Johnny Sack” Sacrimoni nella serie tv I Soprano. Il film sarà diretto da Peter Berg (Deepwater Horizon, Lone Survivor) e racconta drammatici eventi accaduti alla Maratona di Boston nel 2013. Mark Wahlberg vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di Boston, uscirà il 21 dicembre in un numero limitato di sale a New York, Los Angeles e Boston, mentre sarà distribuito a livello nazionale il 13 gennaio 2017.

Patriots’ Day, diretto da Peter Berg e prodotto dallo stesso Mark Wahlberg, insieme a John Goodman, Scott Stuber, Hutch Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky,vede nel cast anche J.K. Simmons nel ruolo del sergente Jeffrey Pugliese.

Fonte: Deadline

 
 

Patriots Day: teaser poster del film sull’attentato alla maratona di Boston

È stato diffuso il primo teaser poster di Patriots Day, il film drammatico sull’attentato alla Maratona di Boston di Peter Berg, che uscirà nelle sale americane il 21 dicembre 2016.

Potete vederlo di seguito:

patriots day

Mark Wahlberg vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di Boston. Alex Wolff invece interpreterà Dzochar Carnaev, il ventunenne musulmano di origine cecena, dichiarato colpevole per l’attentato dalla giuria popolare dello stato del Massachusetts l’8 aprile 2015.

L’attentato alla maratona di Boston, compiutosi il 15 aprile 2013, è stato caratterizzato da due esplosioni avvenute durante la maratona. L’incidente è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.

Patriots Day, diretto da Peter Berg e prodotto dallo stesso Mark Wahlberg insieme a John Goodman, Scott Stuber, Hutch Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky, vede nel cast anche J. K. Simmons, John Goodman, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Jimmy O. Yang, Vincent Curatola, James Colby e Themo Melikidze.

Fonte: CS

 
 

Patriots Day: nuovo trailer del film con Mark Wahlberg

Ecco il nuovo trailer di Patriots Day, il film con protagonista Mark Wahlberg e diretto da Peter Berg in cui si racconteranno i fatti accaduti durante l’attentato del 15 aprile 2013 alla maratona di Boston.

Il nuovo trailer di Patriots Day

Mark Wahlberg vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di Boston. Alex Wolff invece interpreterà Dzochar Carnaev, il ventunenne musulmano di origine cecena, dichiarato colpevole per l’attentato dalla giuria popolare dello stato del Massachusetts l’8 aprile 2015.

L’attentato alla maratona di Boston, compiutosi il 15 aprile 2013, è stato caratterizzato da due esplosioni avvenute durante la maratona. L’incidente è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.

Mark Wahlberg nel teaser trailer ufficiale di Patriots Day

Patriots Day, diretto da Peter Berg e prodotto dallo stesso Mark Wahlberg insieme a John GoodmanScott Stuber, Hutch Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky, vede nel cast anche J. K. Simmons, John Goodman, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Jimmy O. Yang, Vincent Curatola, James Colby e Themo Melikidze.

Fonte: CBS Films

 
 

Patriots Day: Kevin Bacon si aggiunge al cast

Con l’ingresso di Kevin Bacon, il cast di Patriots Day si conferma di tutto rispetto. Il film drammatico sull’attentato alla maratona di Boston di Peter Berg con Mark Wahlberg, che uscirà nelle sale americane il 21 dicembre in tempo per correre alla stagione dei premi, può già infatti contare sul premio Oscar J.K. Simmons, su John Goodman e Michelle Monaghan.

Kevin Bacon sarà Richard DesLauriers, l’agente speciale del FBI in servizio, coinvolto naturalmente nelle indagini sull’attentato del 2013 e sulla successiva caccia all’uomo dei due responsabili, i fratelli Dzhokhar Tsarnaev e Tamerlano Tsarnaev. “Richard DesLauriers è stata una delle figure chiave nelle indagini e Kevin Bacon possiede l’intelligenza e l’empatia giuste per renderlo sullo schermo”, ha commentato il regista Peter Berg.

In Patriots Day, finanziato da CBS Films and Lionsgate, ci saranno anche Jimmy O. Yang, Vincent Curatola e James Colby.

Kevin Bacon, che abbiamo di recente visto in Black Mass di Scott Cooper, sta sviluppando un sequel televisivo del cult Tremors.

Fonte: Variety

 
 

Patriots Day: ecco chi comporrà la colonna sonora

Saranno Trent Reznor e Atticus Ross a scrivere la musica per Patriots Day, il prossimo film di Peter Berg con protagonista Mark Wahlberg. I due hanno lavorato molto con David Fincher, in particolare in Millennium – Uomini che Odiano le Donne, L’Amore Bugiardo – Gone Girl e in The Social Network, colonna sonora per cui hanno vinto un meritato premio Oscar.

Trent Reznor e Atticus Ross Patriots DayMark Wahlberg vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di Boston. Alex Wolff invece interpreterà Dzochar Carnaev, il ventunenne musulmano di origine cecena, dichiarato colpevole per l’attentato dalla giuria popolare dello stato del Massachusetts l’8 aprile 2015.

L’attentato alla maratona di Boston, compiutosi il 15 aprile 2013, è stato caratterizzato da due esplosioni avvenute durante la maratona. L’incidente è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.

Patriots Day: teaser poster del film sull’attentato alla maratona di Boston

Patriots Day, diretto da Peter Berg e prodotto dallo stesso Mark Wahlberg insieme a John Goodman, Scott Stuber, Hutch Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky, vede nel cast anche J. K. Simmons, John Goodman, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Jimmy O. Yang, Vincent Curatola, James Colby e Themo Melikidze.

Fonte: Collider

 
 

Patriots Day: come catturare lo spirito di Boston – video

Via ScreenRant, vi proponiamo un video da Patriots Day che mostra in che modo il regista Peter Berg ha catturato lo spirito della città di Boston, teatro dell’attentato durante la Maratona del 2013.

Di seguito il video:

Mark Wahlberg vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di Boston. Alex Wolff invece interpreterà Dzochar Carnaev, il ventunenne musulmano di origine cecena, dichiarato colpevole per l’attentato dalla giuria popolare dello stato del Massachusetts l’8 aprile 2015.

L’attentato alla maratona di Boston, compiutosi il 15 aprile 2013, è stato caratterizzato da due esplosioni avvenute durante la maratona. L’incidente è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.

Mark Wahlberg nel teaser trailer ufficiale di Patriots Day

Patriots Day, diretto da Peter Berg e prodotto dallo stesso Mark Wahlberg insieme a John GoodmanScott Stuber, Hutch Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky, vede nel cast anche J. K. Simmons, John Goodman, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Jimmy O. Yang, Vincent Curatola, James Colby e Themo Melikidze.

 
 

Patriots Day: Alex Wolff sarà l’attentatore della Maratona di Boston

Patriots Day

Il giovane Alex Wolff si prepara a debuttare sul grande schermo in un ruolo di tutto rispetto. Dopo l’esperienza al fianco del fratello Nat Wolff nella serie tv The Naked Brothers Band e un ruolo minore in Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2, il cantante e attore statunitense affiancherà Mark Walhberg in Patriots Day, il film drammatico sull’attentato alla Maratona di Boston di Peter Berg, che uscirà nelle sale americane il 21 dicembre2016.

Mark Wahlberg vestirà i panni di Ed Davis, commissario di polizia di Boston. Alex Wolff invece interpreterà Dzochar Carnaev, il ventunenne musulmano di origine cecena, dichiarato colpevole per l’attentato dalla giuria popolare dello stato del Massachusetts l’8 aprile 2015.

L’attentato alla maratona di Boston, compiutosi il 15 aprile 2013, è stato caratterizzato da due esplosioni avvenute durante la maratona. L’incidente è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, su Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone, ferendone almeno altre 264.

Patriots’ Day, diretto da Peter Berg e prodotto dallo stesso Mark Wahlberg insieme a John Goodman, Scott Stuber, Hutch Parker, Dylan Clark, Stephen Levinson e Michael Radutzky, vede nel cast anche J. K. Simmons, John Goodman, Kevin Bacon, Michelle Monaghan, Jimmy O. Yang, Vincent Curatola, James Colby e Themo Melikidze.

Fonte

 
 

Patrick Wilson: 10 cose che non sai sull’attore

Patrick Wilson film

Patrick Wilson è uno degli attori più versatili e capaci dell’attuale panorama cinematografico, diventato ormai uno degli attori principali quando si parla di cinema horror (basti pensare alle saghe di Insidious o di The Conjuring). Wilson ha sempre lavorato sodo per costruirsi una carriera solida, dimostrando di saperci fare sia con commedie, drammi, horror e cinecomic, facendosi conoscere ed apprezzare da una grande fetta di pubblico.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Patrick Wilson.

Patrick Wilson: i suoi film

1. Patrick Wilson: i film e la carriera. La carriera dell’attore americano inizia nel 2001 quando debutta sul grande schermo con il film My Sister’s Wedding e, due anni dopo, recita nella miniserie Angels in America. Sebbene sia apparso in alcune serie tv come A Gifted Man (2011-2012) e Fargo (2015), si è dedicato maggiormente al cinema, apparendo in Il fantasma dell’opera (2004), Little Children (2006), Un amore senza tempo (2007) e La terrazza sul lago (2008). In seguito lavora in Watchmen (2009), A-Team (2010), Due cuori e una provetta (2010), Insidious (2011), Prometheus (2012), L’evocazione – The Conjuring (2013) e Oltre i confini del male: Insidious 2 (2013). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Home Sweet Hell (2015), The Conjuring – Il caso Enfield (2016), The Founder (2016), Insidious – L’ultima chiave (2018), L’uomo sul treno – The Commuter (2018), Aquaman (2018), Annabelle 3 (2019), Nell’erba alta (2019), Midway (2019), The Conjuring – Per ordine del diavolo (2021) e Moonfall (2022).

2. Non solo attore, ma anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera quasi trentennale, Wilson ha avuto la possibilità di esplorare diversi ambiti del cinema. L’attore, infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio di un episodio di American Dad! (2009), del videogioco Watchmen: The End is Night (2009) e per il film Batman v Superman: Dawn of Justice (2016). Ma oltre a ciò, l’attore ha vestito anche i panni del produttore per il film Let’s Kill Ward’s Wife (2014) e lo farà anche per il lungometraggio appena annunciato e intitolato Caught Stealing.

Patrick Wilson Watchmen

Patrick Wilson in Aquaman

3. Il film è segno del profondo legame con James Wan. Aquaman ha segnato la quinta collaborazione tra il regista James Wan e Patrick Wilson. I due, infatti, hanno lavorato insieme per i film Insidious, L’evocazione – The Conjuring, Oltre i confini del male – Insidious 2 e The Conjuring – Il caso Enfield. Wan sapeva sin da subito di voler affidare a Wilson il ruolo del villain del film, in quanto era certo del suo potenziale come antagonista.

4. Il suo personaggio è un terrorista ecologico. Stando alle dichiarazioni di dell’attore, sembra che Wilson consideri il suo personaggio, Orm/Ocean Master (fratellastro di Aquaman) una specie di terrorista ecologico: “Ha una chiara lamentela con il mondo della superficie, quel mondo che ha inquinato i suoi oceani per secoli”. Partendo da questo spunto, Wilson ha dunque costruito un personaggio che dal proprio punto di vista opera per il bene del pianeta contro la sporcizia dell’essere umano.

Patrick Wilson in Watchmen

 

5. Per sapere se valeva la pena interpretare il suo ruolo, Wilson ha contattato un amico. Quando a Patrick Wilson è stato offerto il ruolo di Dan Dreiberg, alias Gufo Notturno II, ha chiamato uno dei suoi migliori amici, che è un grande fan dei fumetti, e gli ha chiesto cosa sapeva di Watchmen. L’amico disse a Patrick che se avesse mai fatto un film sui supereroi era questo quello che doveva fare. Dopo aver ottenuto la parte, l’attore ha invitato il suo amico a visitare il set durante le riprese.

6. È stato scelto per le sue qualità recitative. Sembra che l’attore sia stato scelto dopo che Zack Snyder ebbe visto la sua performance nel film Little Children (2006). Causalmente, nello stesso film vi ha recitato anche Jackie Earle Haley che in Watchmen interpreta Walter Kovacs/Rorschach.

patrick wilson

Patrick Wilson in The Conjuring

7. Ha incontrato la vera Lorraine Warren. Per prepararsi al ruolo di Ed Warren, ricercatore del paranormale realmente esistito e la cui attività è alla base della saga di The Conjuring, Wilson ha avuto modo di incontrare la moglie di lui, Lorrain Warren, a sua volta ricercatrice del paranormale che nella saga è interpretata da Vera Farmiga. Poiché Ed è morto nel 2006, Wilson ha dovuto apprendere ciò che c’era da sapere su di lui tramite la moglie, potendo così dar vita ad un interpretazione più realistica.

8. Non sa se riprenderà il ruolo in futuro. I coniugi Warren sono i due protagonisti alla base dei tre film di The Conjuring: L’evocazione, Il caso Enfield e Per ordine del diavolo. Quest’ultimo, uscito nel 2021, ha idealmente concluso la trilogia dedicata ad Ed e Lorraine. Per quanto ci sono altri film appartenenti alla saga in programma, Wilson ha dichiarato di non essere certo che questi vedranno Ed Warren tra i protagonisti. L’attore, dunque, al momento non sa se avrà modo di interpretare nuovamente il personaggio o se il suo tempo con questo sia terminato.

Patrick Wilson: la moglie e i figli Kalin e Kassian

9. È sposato da diversi anni. Patrick Wilson è sposato con una collega, l’attrice polacca Dagmara Dominczyk, dal 2005. Dalla loro unione sono nati i figli Kalin Patrick Wilson, il 23 giugno del 2006, e Kassian McCarrell Wilson, il 9 agosto del 2009. La famiglia Wilson, molto riservata, risiede a Montclair, New Jersey.

Patrick Wilson: età e altezza

10. Patrick Wilson è nato il 3 luglio del 1973 a Norfolk, in Virginia. La sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.

Fonti: IMDb, Glamour

 
 

Patrick Wilson e Vera Farmiga di nuovo insieme per The Commuter

Dopo il grandissimo successo della saga di The Conjuring, Patrick Wilson e Vera Farmiga torneranno presto a lavorare insieme. In attesa di sapere se un terzo capitolo della saga horror di James Wan vedrà mai la luce, arriva da Variety la notizia che Wilson reciterà nel thriller The Commuter, che avrà come protagonista il leggendario Liam Neeson e che vedrà nel cast anche la Farmiga. In The Commuter Neeson interpreterà un uomo d’affari che, una volta entrato in conoscenza di un piano mortale, diverrà, volente o nolente, parte di una cospirazione criminale.

Patrick Wilson nel cast di Aquaman?

The Commuter sarà diretto da Jaume Collet-Serra, regista di Paradise Beach Dentro l’incubo con Blake Lively che ha già diretto Liam Neeson negli action Unknown, Non-Stop e Run All Night. Il film si baserà su di una sceneggiatura firmata da Byron Willinger Phil de Blasi, mentre la produzione avrà il via nel corso del 2016.

 

Leggi la recensione di The Conjuring Il caso Enfield

James Wan è tornato dietro la macchina da presa per dirigere ancora Patrick Wilson e Vera Farmiga nei panni di Ed e Lorraine Warren. Il sequel del film è arrivato il 10 giugno del 2016 e ha dovuto scontrarsi con Now You See Me 2 di Jon M. Chu e Uncharted di Seth Gordon. The Conjuring 2 – L’Evocazione è uscito nei cinema italiani il 23 giugno 2016.

Il sequel è basato su una sceneggiatura scritta sempre da Chad e Carey Hayes. Il primo film The Conjuring l’Evocazione fu un autentico successo di stagione con 318,000,14 dollari incassati worldwide, 137 dei quali solo in America.

Fonte: Variety

 
 

Patrick Swayze: 10 cose che non sai sull’attore

Patrick Swayze film

Patrick Swayze è uno di quegli attori che tutti ricordano con affetto, interprete di memorabili film entrati a far parte dell’immaginario comune, uno su tutti Dirty Dancing. Considerato uno degli uomini più affascinanti di Hollywood, Swayze era riuscito a dar prova anche del suo valore come interprete, distinguendosi attraverso generi e ruoli sempre diversi. Ancora oggi è ricordato come un’icona degli anni Ottanta e Novanta.

Ecco 10 cose che non sai di Patrick Swayze.

Patrick Swayze moglie

Patrick Swayze: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con un ruolo nel film I ragazzi della 56ª strada (1983), con Matt Dillon, per poi ottenere estrema popolarità grazie al ruolo da protagonista in Dirty Dancing – Balli proibiti (1987). A seguire, recita in celebri film come Il duro del Road House (1989), Ghost – Fantasma (1990), con Whoopy Goldberg, Point Break – Punto di rottura (1991), con Keanu Reeves, La città della gioia (1992), Pecos Bill – Una leggenda per amico (1995), Tre desideri (1995), Letters from a Killer (1998) e Donny Darko (2001), con Jake Gyllenhaal. Negli ultimi anni della sua carriera ha poi recitato in One Last Dance (2003), Ore 11:14 – Destino fatale (2003), Dirty Dancing 2 (2004), con Diego Luna, La famiglia omicidi (2005), con Rowan Atkinson e Jump! (2007).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Swayze ha recitato per il piccolo schermo prevalentemente all’inizio della sua carriera, recitando in serie come M*A*S*H (1981), La banda dei sette (1983), Nord e Sud (1985), Nord e Sud II (1986), e Storie incredibili (1986). Torna poi a recitare in televisione nel 2009 in The Beast, serie poliziesca dove è protagonista accanto all’attore Travis Fimmel. Qui Swayze ricopre il personaggio dell’agente dell’FBI Charles Baker, l’ultimo ruolo della sua carriera.

8. Fu nominato per importanti premi. Nel corso della sua carriera l’attore ha avuto modo di ricevere alcuni prestigiosi riconoscimenti, tra cui la celebre Stella nella Hollywood Walk of Fame, consegnatagli nel 1997. Swayze fu inoltre nominato per tre volte come miglior attore in un film commedia o musicale per i titoli Dirty Dancing – Balli proibiti, Ghost – Fantasma e A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar. Pur non riportando vittorie, l’attore ebbe sempre più modo di affermare il proprio status nell’industria.

Patrick Swayze: moglie e figli

7. Ha avuto un lungo matrimonio. Quando aveva vent’anni, Swayze conobbe Lisa Niemi, di cinque anni più giovane, ad una scuola di danza frequentata da entrambi. La loro solida relazione li portò a sposarsi nel giugno del 1975, e da quel momento rimasero insieme fino alla morte di lui, giunta nel 2009. In seguito alla scomparsa di Swayze, la Niemi pubblicò un libro intitolato Worth Fighting For, dedicato alla vita del marito e alle battaglie da lui sostenute in nome della vita. I due realizzarono insieme anche il film One Last dance, ispirato ai loro anni di gavetta come aspiranti ballerini.

6. Non hanno avuto figli. Swayze e la Niemi non hanno mani avuto figli nel corso del loro matrimonio. Nel 1990 si diffuse la notizia che i due erano in attesa di un figlio, ma sfortunatamente durante un’ecografia scoprirono che il bambino era morto. Dopo aver cercato di concepire un figlio in modo naturale, i due rivelarono di star prendendo in considerazione l’idea dell’adozione, ma questa non si realizzò mai.

Patrick Swayze Ghost

Patrick Swayze in Point Break

5. Eseguì personalmente alcune spericolate acrobazie. Nel film Point Break – Punto di rottura, l’attore interpreta Bodhi, criminale appassionato di surf. Per una scena era previsto che il personaggio si paracadutasse da un aereo in volo, e per realizzare ciò Swayze si rifiutò di farsi sostituire da una controfigura. L’attore era infatti anche un esperto paracadutista, ed eseguì personalmente l’acrobazia, dovendo poi replicarla altre cinquanta volte fino ad ottenere quella ideale per il film.

Patrick Swayze in Ghost – Fantasma

4. Il regista non era convinto di volerlo come protagonista. Per lo sceneggiatore del film Swayze fu da sempre la prima opzione per il protagonista, ma il regista non la pensava invece così. Si decise perciò di proporre la parte ad altri noti attori, come Johnny Depp e Bruce Willis, ma tutti si dichiararono poco convinti del progetto e del dover interpretare un fantasma. Fu solo a quel punto che Swayze poté sostenere il provino, risultato perfetto nel ruolo.

3. È stato il ruolo più complesso della sua carriera. Ricordando l’esperienza vissuta sul set del film, Swayze ha in seguito dichiarato di aver trovato il ruolo di Sam Wheat il più difficile della sua carriera. Il motivo principale era che, essendo il personaggio un fantasma, l’attore doveva trovare il modo più convincente di essere soltanto un osservatore delle azioni che accadono nel film, e non un partecipante attivo.

Patrick Swayze e le sue canzoni

2. Ha eseguito un brano divenuto un classico. Per il film Dirty Dancing – Balli proibiti, Swayze si esibì nell’esecuzione della canzone She’s Like the Wind, facente parte della colonna sonora del film e diventata con il tempo un grande classico. L’attore aveva scritto il brano anni prima del film, e quando lo propose ai produttori questi ne rimasero incantati a tal punto da inserirlo nella pellicola. Ancora oggi la canzone viene utilizzata da molti film d’amore.

Patrick Swayze: età, altezza, e la sua morte

1. Patrick Swayze è nato a Houston, in Texas, Stati Uniti, il 18 agosto 1952, ed è deceduto il 14 settembre del 2009, a causa di un tumore al pancreas. L’attore era alto complessivamente 180 centimetri.

Swayze è morto con la famiglia al suo fianco il 14 settembre 2009, all’età di 57 anni. La morte di Swayze è avvenuta 20 mesi dopo la diagnosi di cancro. L’addetto stampa di Swayze ha confermato alla CNN che è morto di cancro al pancreas.

La notizia della morte di Patrick Swayze ha lasciato i suoi fan con il cuore spezzato. Il carismatico attacco di cancro della star del cinema è stato breve, ma brutale. Chi lo ha visto durante la malattia è rimasto scioccato dal suo aspetto: Il suo film d’esordio è stato il dramma adolescenziale The Outsiders. Tuttavia, era conosciuto soprattutto per i suoi ruoli nei blockbuster Dirty Dancing e Ghost. Il pubblico non ne aveva mai abbastanza di questo cowboy robusto che era anche un fenomeno del ballo. Faceva tutto, con una sensibilità accattivante che lo distingueva dagli altri protagonisti. La morte di Patrick Swayze è stata una grande perdita per la sua famiglia, per Hollywood e per il mondo.

Le lotte personali di Patrick Swayze e la diagnosi di cancro

Oltre ai problemi fisici dovuti all’infortunio al ginocchio, Patrick Swayze ha dovuto affrontare anche demoni psicologici che risalgono alla sua infanzia. Ha attribuito alla madre il merito di avergli inculcato una forte etica del lavoro, ma la moglie ha poi rivelato che l’insistenza della madre sulla perfezione poteva talvolta sfociare in abusi fisici.

Nel documentario del 2019 I Am Patrick Swayze, la vedova Lisa ha dichiarato che la madre di Swayze “era davvero un esempio di ciò che accade nelle famiglie in un ciclo di abusi… Poteva essere molto violenta, ma non era nulla in confronto a ciò che ha sopportato crescendo e alle storie che ho sentito su ciò che ha passato con la sua stessa madre”.

Patrick Swayze ha raccontato in privato che, il giorno del suo 18° compleanno, sua madre lo stava “picchiando” prima che suo padre le dicesse che avrebbe divorziato se avesse toccato di nuovo loro figlio. “Lisa ha raccontato a PEOPLE che non l’ha più picchiato”.

In seguito, Swayze ha cercato di domare i problemi di autostima sviluppati a causa della madre prepotente con la dipendenza, entrando in riabilitazione per alcolismo nel 1997. Ha anche fumato per 40 anni e una volta ha ammesso di aver fumato a catena fino a 60 sigarette al giorno al culmine della sua abitudine.

Quando ha ricevuto la diagnosi di cancro al pancreas al quarto stadio nel gennaio 2008, Swayze sapeva che avrebbe combattuto la battaglia, anche se non si aspettava di vincere la guerra. Il cancro al pancreas in stadio avanzato ha un tasso di sopravvivenza molto basso; secondo la Johns Hopkins, solo l’1% delle persone a cui viene diagnosticato il quarto stadio vivrà più di cinque anni. Swayze credeva che i suoi vizi avessero probabilmente “qualcosa a che fare” con il cancro, ma non ha permesso che questo spegnesse il suo spirito combattivo.

La morte di Patrick Swayze in casa

Nelle ultime settimane di vita, Swayze iniziò a soffrire di ascite, una dolorosa raccolta di liquidi nell’addome. L’improvvisa perdita di peso rese il suo fisico, un tempo atletico, debole e il suo viso spento.

L’ospedale lo ricoverò per quella che era la sua morte imminente, ma Swayze e la sua famiglia avevano altre idee su come avrebbero dovuto essere i suoi ultimi giorni. I suoi cari lo riportarono a casa per farlo morire nel suo letto, nel suo ranch di cavalli.

Lisa ricorda che le cose si svolsero rapidamente una volta che Swayze fu a casa. Gli ha messo una rosa bianca sul petto e ha portato il suo cavallo preferito, Roh, per l’ultimo saluto.

Nel suo libro di memorie ha scritto: “Le mie ultime parole a Patrick? ‘Ti amo’, e sono state le sue ultime parole per me. Ho amato il nostro tempo da soli, tenendogli la mano, ascoltando musica, dormendo con il mio braccio intorno a lui, la mia testa sulla sua spalla, senza parole”.

Ha aggiunto: “Nella quiete del lunedì mattina, 14 settembre, ho guardato il suo viso e ho ascoltato i piccoli sorsi d’aria che prendeva. C’era qualcosa di delicato, di infantile. Sapevo che era arrivato il momento”.

Patrick Swayze è morto tra le braccia della moglie, un bellissimo ultimo inchino per la coppia che si considerava un’anima gemella.

Fonte: IMDb