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Patrick Stewart tra le voci di The Emoji Movie

Mentre aspettiamo di vederlo di nuovo nei panni del Professor Xavier, Patrick Stewart si prende una pausa goliardica e presta la sua voce a The Emoji Movie, in particolare Sir Stewart sarà la voce originale della emoji della… cacca!

Patrick Stewart doppierà The Emoji Movie

L’annuncio ufficiale è arrivato dalla Sony Pictures via Twitter.

Il trailer di The Emoji Movie

I primi dettagli sulla trama del film suggeriscono un’avventura divertente e personale: Gene è una Emoji multiespressiva che intraprende un viaggio pericoloso per diventare una Emoji normale.

La commedia l’animazione è diretta da Anthony Leondis e prodotta da Michelle Raimo Kouyate. Emojimovie Express Yourself è scritto da Anthony Leondis e Eric Siegel.

Voce originale del film è T.J. Miller che abbiamo visto quest’anno in Deadpool. L’attore è molto noto ai fan della HBO, canale che produce Silicon Valley, divertente serie che lo vede trai protagonisti.

 
 

Patrick Stewart tra gli ospiti del Lucca Comics & Games

Sir Patrick Stewart, insieme ad altri attori del cast delle nuova serie Amazon Original, Star Trek: Picard, sarà tra gli ospiti principali della 53°edizione di Lucca Comics & Games. Venerdì 1 Novembre il celebre attore britannico, accompagnato da alcuni colleghi dal cast, tra cui Isa Briones, Santiago Cabrera, Michelle Hurd e Evan Evagora, salirà sul palco per annunciare il ritorno di Picard ai fan di Star Trek di tutto il mondo, svelando in anteprima alcuni dettagli sulla nuova serie. Star Trek: Picard debutterà su Amazon Prime Video il 24 gennaio 2020.

Inoltre, per rendere omaggio a una tra le più amate e talentuose star del teatro, del cinema e della televisione, Lucca Comics & Games assegnerà a Stewart un posto d’onore nella “Walk of Fame” del festival, dove hanno lasciato le proprie impronte alcuni tra i più celebri artisti del mondo del cinema, dei fumetti e dei videogiochi. Gli altri attori del cast si uniranno a Sir Patrick Stewart nell’evento dell’area Movie di Lucca Comics & Games, a cura di QMI-Stardust.

Star Trek: Picard, la serie tv

In Star Trek: Picard Sir Patrick Stewart indosserà nuovamente l’uniforme del leggendario Jean-Luc Picard, iconico ruolo che ha interpretato nelle sette stagioni di Star Trek: The Next Generation. La nuova serie seguirà le vicende del celebre capitano in un nuovo capitolo della sua vita. Nel cast di Star Trek: Picard, Stewart sarà affiancato da Isa Briones, Santiago Cabrera, Michelle Hurd, Allison Pill, Harry Treadaway e Evan Evagora.

La serie è prodotta da CBS Television Studios in collaborazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michael Chabon, Akiva Goldsman, James Duff, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod Roddenberry e Trevor Roth sono i produttori esecutivi, Aaron Baiers (Secret Hideout) è co-produttore esecutivo e Kirsten Beyer supervising producer. La regia dei primi tre episodi è di Hanelle Culpepper.

Star Trek Picard sarà disponibile in streaming su Amazon Prime Video in più di 200 paesi in tutto il mondo. Negli Stati Uniti la serie sarà disponibile in esclusiva su CBS All Access, mentre in Canada sul canale CTV Sci-fi di Bell Media e su OTT Service Crave. La serie sarà distribuita a livello internazionale da CBS Studios International.
 

 
 

Patrick Stewart sull’eventuale ritorno di Xavier, solo per Deadpool

Patrick Stewart ha confermato, ancora una volta, che è uno dei migliori attori viventi grazie alla sua straordinaria interpretazione in Logan, in cui, per quella che dovrebbe essere la sua ultima volta, presta il volto al professor Charles Xavier.

L’attore ha già dichiarato che quella sarebbe stata la sua ultima interpretazione nei panni del personaggio, salvo poi rimangiarsi tutto adesso, ammesso che il personaggio stesso non abbia una grande e buona ragione per tornare sul grande schermo.

“Dovrei dire si, ma la discussione in merito a Deadpool mi fa pensare, che forse ci sarebbe una appropriata giustificazione per un ritorno di Charles Xavier.”

Che ne pensate?

Logan: anche Patrick Stewart pronto a lasciare gli X-Men

Di seguito invece, l’attore ha rilasciato un divertito commento in merito al suo doppiaggio della Poop Emoji per The Emoji Movie.

Logan – The Wolverine recensione del film con Hugh Jackman

CORRELATI:

Logan: il trailer finale italiano del film

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo film.

Logan ha un’uscita prevista per il primo marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

La trama del film

Nel prossimo futuro, uno stanco Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane mutante, inseguita da forze oscure.

 
 

Patrick Stewart sul set di X-men giorni di un futuro passato!

Sembra che Bryan Singer si stia divertendo tantissimo a ritrovare i suoi attori X-men. Dopo il simpatico video realizzato per Magneto – Ian McKellen, eccolo che decide di mostrarci una foto di Patrick Stewart, alias Professor X, sul set, alla vigilia dell’inizio delle riprese di X-men: giorni di un futuro passato.

Ecco la foto:

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi ,  Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: “Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

 
 

Patrick Stewart sogna un crossover tra Star Trek e Star Wars

Star-Trek

Patrick Stewart ha ammesso di aver fantasticato su un possibile crossover tra gli universi di due delle più celebri e longeve saghe della storia del cinema: Star Wars e Star Trek. L’attore britannico è noto per tutta una serie di ruoli a dir poco iconici, tra cui quello di Jean-Luc Picard nell’universo di Star Trek, appunto, ma anche per quello di Charles Xavier nella saga di X-Men.

Stewart ha interpretato il ruolo di Picard per la prima volta nel 1989, nella serie tv Star Trek: The Next Generation, personaggio che ha poi portato anche al cinema in ben quattro film del franchise cinematografico. Più di recente, è tornato nei panni del capitano dell’Enterprise nella nuova serie Star Trek: Picard, la cui seconda stagione dovrebbe arrivare nel 2021.

In una recente intervista con Men’s Journal in merito alla collaborazione con la piattaforma Uber Eats (per la quale ha realizzato uno spot in cui appare al fianco di Mark Hamill, interprete di Luke Skywalker nella saga di Star Wars), Patrick Stewart ha ammesso di aver fantasticato sulla possibilità di un crossover tra i due universi cinematografici, quello di Star Wars e quello di Star Trek.

Patrick Stewart entusiasta all’idea di un crossover tra Star Trek e Star Wars

Definendo entrambi gli universi “iconici”, Stewart ha anche ammesso di aver provato a lanciare a chi di dover alcune delle sue idee, ma senza successo. Ammetto che, almeno noi di Star Trek, abbiamo fantasticato su un universo combinato con Star Wars”, ha ammesso l’attore. “Sono state lanciate molte idee per mettere insieme questi due universi iconici e far entrare in contatto tutti questi fantastici personaggi. Personalmente, ne sarei entusiasta.”

Ovviamente, il desiderio di Stewart è una semplice fantasia, dal momento che i due franchise sono di proprietà di due studi concorrenti. Inoltre, si tratta di una possibilità ancora più improbabile considerati i diversi focus di ogni saga. Nonostante vengano spesso paragonati, Star Wars e Star Trek sono praticamente agli antipodi: mentre Star Trek si rifà alla fantascienza nel senso più canonico del termine, Star Wars è annoverabile più come un’avventura fantasy ambientata nello spazio. Tuttavia, nel corso degli anni ciò non ha mai impedito ai fan di entrambi i franchise – e a quanto pare neanche a Stewart – di confrontare le due realtà, sperando che ad un certo punto ci sarebbe potuto essere davvero un crossover.

 
 

Patrick Stewart scritturato per Match

Patrick StewartMatch, nuovo lavoro di Stephen Belber (Management) la cui produzione è già partita, si arricchisce della partecipazione di Patrick Stewart (Dune, Star Trek, X-Men) a cui sembra che si aggiungeranno anche Carla Gugino e Matthew Lillard.

 
 

Patrick Stewart rivela che per il provino per Jean-Luc Picard gli venne chiesto di indossare una parrucca

Nel suo libro di memorie, “Making It So”, Patrick Stewart ha raccontato che i dirigenti della Paramount volevano che facesse un provino per il ruolo del Capitano Jean-Luc Picard in Star Trek: The Next Generation con una parrucca, e che quindi lui aveva chiesto alla sua allora moglie, Sheila Falconer, di spedirgliene una da Londra a Los Angeles.

“Proprio mentre stavo salendo sul mio aereo a Heathrow, il mio agente di Londra chiamò Sheila a casa e la informò che quelli della Paramount si erano messi in contatto, chiedendole se possedevo un parrucchino e, in caso lo avessi, se potevo portarlo all’audizione” Stewart scrive (tramite Insider). “Sheila ha diligentemente recuperato la mia ‘parrucca per l’audizione’ dal suo spazio nel mio guardaroba e l’ha imballata, dopodiché un rappresentante della British Airways l’ha ritirata e l’ha caricata su un volo successivo per Los Angeles.”

“Non so se il mio parrucchino abbia volato in prima classe”, continua. “Ma quando è arrivato negli States, sono tornato a LAX per recuperarlo. Era pronto nella mia valigetta quando lunedì mattina sono andato al parcheggio dei Paramount Studios.”

Stewart ha indossato la parrucca per la sua audizione per Star Trek: The Next Generation, che consisteva nella lettura di una sola scena. L’attore ha chiaramente impressionato i dirigenti presenti nella stanza tanto da giustificare una loro visita nel suo camerino in seguito. A quel punto, tuttavia, Stewart si era tolto la parrucca ed aveva il suo normale look calvo. A quel punto, l’attore immaginava che quella visita in camerino fosse un saluto di cortesia, dal momento che gli venne soltanto augurato un buon viaggio di ritorno. Ma è stato poi informato che i dirigenti lo erano andati a trovare in modo che potessero vederlo con la testa calva, senza la parrucca. La sua audizione li aveva impressionati, ma la parrucca non doveva averli convinti troppo. Chiaramente l’audizione e la testa calva di Stewart sono state la combinazione vincente, poiché ha ottenuto il ruolo del Capitano Jean-Luc Picard, una presenza costante e amatissima del franchise di Star Trek fino a oggi.

 
 

Patrick Stewart rivela che il film su Star Trek: Picard è in fase di scrittura

Patrick Stewart Star Trek: Picard
Credit: Paramount

La star di Star Trek: The Next Generation Patrick Stewart ha rivelato che un film su Star Trek: Picard è attualmente in lavorazione. Durante la sua partecipazione al podcast Happy Sad Confused, Patrick Stewart ha spiegato che gli è stato detto di aspettarsi che la sceneggiatura del film di Star Trek: Picard gli arriverà a breve, perché è stata scritta pensando a lui per interpretare ancora una volta l’iconico capitano.

Ho sentito parlare, solo ieri sera, di una sceneggiatura che sta per essere scritta con l’attore Patrick che vi reciterà [nei panni di Picard]“, ha rivelato Patrick Stewart. “Mi è stato detto di aspettarmelo entro una settimana o giù di lì, e sono così eccitato, perché sembra il tipo di progetto in cui la sperimentazione che voglio fare sarà essenziale per questo tipo di materiale“. È possibile vedere l’episodio completo su YouTube qui sotto:

Quando è finita Star Trek: Picard?

La terza stagione di Star Trek: Picard iniziò ad andare in onda il 16 febbraio 2023, mentre il finale debuttò il 20 aprile 2023. La serie era interpretata da Patrick Stewart, Jeri Ryan, Michelle Hurd e Ed Speleers. Akiva Goldsman e Terry Matalas hanno prodotto esecutivamente la serie, oltre a ricoprire il ruolo di showrunner. I produttori esecutivi sono Alex Kurtzman, Michael Chabon e Doug Aarniokoski.

 
 

Patrick Stewart presenta Star Trek: Picard a Lucca Comics

Star Trek: Picard lucca 2020

“Non volevo tornare a essere Picard – esordisce così Patrick Stewart in occasione della presentazione di Star Trek: Picard al Lucca Comics and Games 2019 – Non perché avessi qualcosa contro il ruolo, ma perché dopo 178 episodi e 4 film avevo avuto l’impressione di aver dato tutto il possibile al personaggio.”

Sappiamo bene invece che l’attore ha poi accettato di riprendere il ruolo, ed ecco come si è convinto: “Le cose sono cambiate quando ho incontrato Alex Kurtzman, Akiva Goldsman e Michale Chabon, loro mi hanno raccontato cosa avrebbero voluto fare. Sono uscito dal nostro primo incontro chiedendo al mio agente di farmi mandare qualcosa di scritto che potessi leggere, in merito a quanto ci eravamo detti durante quell’incontro. Mi sono arrivate 35 pagine, ma non ero ancora convinto. Ho chiesto un nuovo incontro perché avevo una domanda, volevo chiedere loro quanto questo Picard sarebbe stato diverso da quello che conoscevamo prima. Loro mi hanno risposto che sarebbe stato completamente diverso, e io allora ho risposto di sì. Perché ho avuto l’impressione di affrontare un nuovo personaggio.”

In modo abbastanza sorprendente, Patrick Stewart ha anche colto l’occasione di commentare l’attualità dei temi trattati dalla serie, scagliando un accusa contro il governo inglese che vuole attuare la Brexit: “Per tutti noi era importante che Star Trek: Picard non solo raccontasse una storia di fantascienza, ma che avesse anche riferimenti al presente, al mondo di oggi. E il mondo di oggi è un casino. Quindi faremo riferimento al mondo contemporaneo, ma non temete, Boris Johnson e Donald Trump non sono presenti nella serie! Sono imbarazzato, umiliato e oltraggiato che il Regno Unito voglia uscire dall’Unione Europea.”

E, nonostante l’amore per il personaggio, sembra che Stewart non abbia troppo piacere ad indossare di nuovo la divisa, a meno che non si tratti di un evento importante: “Ho fatto molta resistenza ad entrare di nuovo in un’uniforme, anche perché quando incontriamo di nuovo Picard, lui è ormai esterno alla flotta, ma ci sono dei momenti in cui lo vediamo in uniforme, come durante l’incontro con Data. Ecco, in quelle occasioni il momento è di particolare potenza e rilevanza e l’uniforme ha un significato molto particolare.”

Ma prima di essere uomo di tv e cinema, Patrick Stewart è grande uomo di teatro, e la deformazione professionale non lascia scampo: “In tutta la mia carriera, e quest’anno sono 60 anni, sono sempre stato attratto da un gruppo, una compagnia di persone con cui lavorare, persone che volessero lavorare al meglio, dare il massimo e divertirsi. Da quando ho cominciato a lavorare a Next Generation, fino a oggi, ho sempre avuto l’abitudine di descrivere questi gruppi con cui lavoro degli ensamble in cui tutti lavoriamo insieme,  non solo il cast, ma anche la crew, tutti noi lavoriamo insieme. Perché il senso di Star Trek è proprio quello: comunità e unità.”

E da grande artista e persona squisita, Stewart non perde l’occasione per un’esibizione improvvisata:“Siamo tutti attori di teatro ed è una sofferenza per me non potermi alzare e recitare Shakespeare in questa bellissima sala. Anzi, chi può impedirmelo?” per declamare il monologo di Oberon in Una notte di mezza estate.

https://www.facebook.com/cinefilos.it/videos/578881662885258/

Star Trek: Picard debutterà il 24 gennaio 2020 su Amazon Prime Video.

 
 

Patrick Stewart potrebbe tornare a essere il Professor X in Deadpool 3?

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Patrick Stewart commenta un potenziale ritorno nei panni di Charles Xavier aka Professor X in occasione di Deadpool 3. Stewart ha una lunga storia come leader dei mutanti della Marvel, avendo interpretato per la prima volta il ruolo in X-Men del 2000, diretto da Bryan Singer. L’attore è anche recentemente apparso nel Marvel Cinematic Universe come una variante multiversale del Professor X (finita però molto male!) e potrebbe fare un’altra apparizione nel prossimo Deadpool 3.

Durante un’intervista con ComicBook.com, a Patrick Stewart è stato chiesto cosa sapesse di un possibile ritorno al suo ruolo iconico in Deadpool 3 dei Marvel Studios. L’attore ha detto: “Mi è stato detto di aspettare. Non so altro, onestamente”. La morte del Professor X multiversale in Doctor Strange 2 potrebbe significare che la versione del personaggio non sarà in Deadpool 3, ma il commento di Stewart implica che l’attore possa aver intercettato un possibile ritorno, dato anche il fatto che nel film tornerà Hugh Jackman.

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

 
 

Patrick Stewart pensava che la carriera di Tom Hardy sarebbe crollata dopo Star Trek: Nemesis

Patrick Stewart ha condiviso pensieri schietti su Star Trek: Nemesis del 2002 nel suo nuovo libro di memorie, “Making It So” (via Insider). Il film, il quarto e ultimo lungometraggio di Star Trek con protagonista il cast di The Next Generation, è uno dei capitoli meno memorabili del franchise, e della carriera di Stewart nei panni del Capitano Jean-Luc Picard, almeno secondo l’attore stesso.

“‘Nemesis’, uscito nel 2002, era particolarmente debole”, scrive Stewart. “Non avevo una sola scena emozionante da interpretare, e l’attore che interpretava il cattivo del film, Shinzon, era un giovane londinese strano e solitario. Il suo nome era Tom Hardy.

Hardy non era un nome familiare all’epoca di Star Trek: Nemesis, e Stewart aveva predetto che il suo co-protagonista non lo sarebbe mai diventato a causa di quanto fosse stato isolato dal resto del cast durante la realizzazione del film.

“Tom non si era impegnato con nessuno di noi a livello sociale”, scrive Stewart. “Non diceva mai ‘Buongiorno’, non diceva mai ‘Buonanotte’ e trascorreva le ore in cui non era necessario sul set, nella sua roulotte, con la sua ragazza… Non era affatto ostile: era semplicemente difficile stabilire un rapporto con lui.”

“La sera in cui Tom ha terminato le sue riprese, se ne è andato senza cerimonie o accortezze, semplicemente uscendo dalla porta”, aggiunge Stewart. “Quando si è concluso, ho detto tranquillamente a Brent [Spiner] e Jonathan [Frakes], ‘Ed ecco qualcuno di cui penso non sentiremo mai più parlare.’ Non mi fa altro che piacere che Tom abbia dimostrato che mi sbagliavo così tanto.”

Star Trek: Nemesis è stato il terzo lungometraggio di Tom Hardy che ha continuato ad avere ruoli secondari in film come “Layer Cake” e “Marie Antionette” prima che il suo profilo aumentasse significativamente con progetti come “Bronson” e “Inception”.

 
 

Patrick Stewart parla di X-Men: giorni di un futuro passato

x men giorni di un futuro passato patrick stewartMentre le riprese di X-Men: giorni di un futuro passato sono ancora in corso a Montreal, l’attore  presente al ComicPalooza ha raccontato qualcosa riguardo al prossimo film di Bryan Singer e soprattutto riguardo al Professor X, suo storico personaggio.

“Credo che sarà il film sugli X-Men più grandioso di tutti, e non voglio sfidare il destino, ma credo che sarà anche il blockbuster del 2014. E’ stato davvero bello riunire tutto il gruppo”.

Come sappiamo, alla fine di X-Men scontro finale il personaggio del Professor X muore, reincarnandosi nel gemello in coma.  ha raccontato qualche dettaglio in più in merito al suo ritorno nel film.

“Sono passati circa 6 o 7 anni da X-Men 3 e certo ricorderete che Charles Xavier è stato vaporizzato da come si chiama….Jean Grey. E quindi vi chiederete, com’è possibile che il Professor X ci sia ancora, se è stato vaporizzato?” dal pubblico qualcuno urla “Viaggio nel tempo!!!”. E Stewart continua: ” Si, esattamente questo! Ci sarà una spiegazione, ma è stato tutto molto eccitante perchè per un attimo ho pensato che i miei giorni da X-Man fossero terminati! E quindi ci sarà qualcosa da capire più in la.”

Patrick Stewart ha inoltre confermato di aver terminato le sue riprese e che  rimarrà invece sul set del film fino alla fine in agosto. Di seguito c’è il video dell’incontro di Stewart con il pubblico del ComicPalooza, inviato dal fan Jamie Williams a comingsoon.net:

 

La trama di X-Men: giorni di un futuro passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno di reclusione.

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi ,  Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: ”Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

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Fonte: CS.net

 
 

Patrick Stewart non è pronto a dire addio al Professor X

Patrick Stewart X-Men

Dal primo marzo arriverà in sala Logan, in cui al fianco di Wolverine (Hugh Jackman), tornerà anche “l’originale” professor Charles Xavier di Patrick Stewart.

L’attore britannico, insieme a Ian McKellen, ha dato inizio alla vasta e sempre in crescita schiera di interpreti che hanno legato la loro fama anche al mondo dei cinecomics e, a differenza del suo collega australiano, sembra non voler smettere.

Stando a quanto ha dichiarato Patrick Stewart a ET, non è affatto pronto a dire addio al persoanggio di Xavier.

“Hugh ha alzato bandiera bianca, dicendo il suo addio. I non l’ho ancora fatto.”

Questa dichiarazione potrebbe avvalorare la tesi che vorrebbe il suo Xavier protagonista di alcune speciali apparizioni in Legion, la serie tv FX con protagonista Dan Stevens nei panni del mutante del titolo.

Anche se il futuro del personaggio al momento è incerto, sappiamo che tornerà in una versione “depotenziata” in Logan.

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Logan: il trailer finale italiano del film

Per Hugh Jackman questo ritorno nei panni del mutante con gli artigli di adamantio sarà la sua ottava volta (se si conta anche il cameo di X-Men L’Inizio) nel personaggio. È l’attore che più di tutti rappresenta i mutanti Marvel al cinema, una sorta di Robert Downey Jr per il corrispettivo MCU, e potrebbe essere arrivato alla fine del suo coinvolgimento nel franchise proprio con questo film.

Logan ha un’uscita prevista per il primo marzo 2017. Alla regia c’è James Mangold (già regista di Wolverine L’Immortale), mentre nel cast ci saranno Hugh Jackman, Boyd Holbrook, Richard E. Grant, Stephen Merchant, Eriq La Salle, Elise Neal e Patrick Stewart.

La trama del film

Nel prossimo futuro, uno stanco Logan si prende cura di un malato Professor X, in un nascondiglio sul confine messicano. Ma i tentativi di Logan per nascondersi dal mondo e dal suo passato finiscono quando arriva una giovane mutante, inseguita da forze oscure.

 
 

Patrick Stewart e Chris Pine partecipano alla parodia di Star Trek

Patrick Stewart e Chris Pine“Spazio, ultima frontiera. Questo è il gruppo della notte a capo dell’Enterprise dalle 23 alle 7 del mattino. La sua missione è… Fare festa!”

A parlare è il comandante della Night Crew dell’Enterprise e la sua missione è molto diversa da quella che abbiamo imparato a conoscere in anni di film e serie su Star Trek. Robot Chicken, la serie animata in stop motion che fa le parodie dei personaggi famosi, ha preso di mira proprio il noto franchise e a partecipare allo scherzo ci sono Patrick Stewart e Chris Pine, entrambi legati al mondo di Star Trek per ovvi motivi: il primo è il comandante Picard di Star Trek: Next Generation, il secondo è la più recenste incarnazione cinematografica del Capitano Kirck.

Nella breve clip i geni di Robot Chicken hanno immaginato una crew notturna che guida l’Enterprise e si occupa di una missione molto particolare, ecco il video:

Ricordiamo che un terzo capitolo ‘moderno’ di Star Trek dovrebbe arrivare al cinema entro il 2016 e potrebbe avere alla regia Roberto Orci.

 
 

Patrick Stewart diventa un neo-nazi per Green Room [foto]

Il film Green Room ci fornirà presto una versione inedita dell’attore Patrick Stewart, ben noto al grande pubblico per aver dato volto ad alcuni eroi buoni del grande schermo. In molti associano infatti  il volto dell’attore al Professor X degli X-Men o al Capitano Picard di Star Trek.

Ora invece, tramite Twitter, Patrick Stewart ci fornisce un primo sguardo al suo nuovo film in cui interpreta il ruolo del leader di un gruppo neo-nazista. Sarà curioso vederlo nella veste inedita di cattivo. Di seguito potete veder la foto incriminata:

patrick-stewart-neo-nazi

Il thriller Green Room ruota attorno ad un gruppo punk rock che finisce intrappolato in un luogo appartato dopo aver assistito ad un terribile atto di violenza.

BGP produce e finanzia il film, che è impostato per il rilascio nel 2015.

Fonte: Variety

 
 

Patrick Schwarzenegger risponde all’ambientazione invernale di The Batman – Parte 2: “Arriva l’uomo di ghiaccio”

The Batman - Parte 2

Durante una recente intervista, il regista di The Batman – Parte 2 Matt Reeves ha indicato che il suo atteso sequel si svolgerà durante l’inverno (probabilmente intorno a Natale o Capodanno), il che ha portato ad alcune speculazioni sul fatto che Mr. Freeze potrebbe essere introdotto come villain dell’opera sequel di The Batman.

Si tratta di un salto enorme, naturalmente, ma il “rumor” (vedi sotto) ha ora la sua gelida presa su Internet, soprattutto dopo che Patrick Schwarzenegger ha inviato il seguente post.

Come sicuramente saprete, il padre di Patrick, la megastar Arnold Schwarzenegger, ha interpretato Mr. Freeze in Batman e Robin del 1997 e alcuni fan hanno pensato che stesse alludendo alla possibilità di interpretare una nuova versione del personaggio nel sequel di Batman. L’attore di Gen V ha però subito smentito questa ipotesi, rispondendo con: “No, ma mi piacerebbe!”.

C’è la possibilità che Mr. Freeze appaia nel film? Tutto è possibile, ma diremmo che è altamente improbabile. Matt Reeves ha già confermato di non essere interessato a utilizzare cattivi fantastici in questo universo e, anche se un’interpretazione più concreta del Dr. Victor Fries potrebbe essere un’opzione, diremmo che il Cavaliere Oscuro di Robert Pattinson manderà quasi certamente un altro cattivo al fresco (scusate… dovevamo inserire uno dei giochi di parole di Arnie).

Nella stessa intervista, Matt Reeves ha confermato che intende ancora completare la trilogia che aveva originariamente previsto prima che James Gunn e Peter Safran prendessero il posto di co-responsabili dei DC Studios, recentemente implementati. “Sì, il piano è ancora quello”, ha detto il regista. “Voglio dire, si sta attenendo molto strettamente al percorso che avevamo immaginato”.

C’era un po’ di preoccupazione per il fatto che i piani che erano in atto sarebbero stati modificati con la formazione del DCU, soprattutto perché una nuova versione del Cavaliere Oscuro dovrebbe essere introdotta in The Brave and the Bold.

Le cose sono cambiate”, ha ammesso Matt Reeves. “Quando abbiamo avuto l’idea di fare The Penguin, ho sempre avuto l’intenzione di continuare la storia del Pinguino e volevo raccontare la sua ascesa al potere. Perché sappiamo che viene introdotto in The Batman come una figura di medio livello, un po’ trascurata, derisa, che non è ancora agli occhi di nessuno il boss che conosciamo nella storia. E così, questo è stato intenzionale perché volevo – mentre non era la storia delle origini di Batman, volevo le storie delle origini di questi altri personaggi, della Rogues Gallery e quella storia doveva essere l’ingresso nel film successivo”.

Tutto quello che sappiamo su The Batman – Parte 2

Come già sottolineato, The Batman – Parte 2 ha dovuto fare i conti con una serie di indiscrezioni sulla produzione. Di recente, Jame Gunn è dovuto intervenire per smentire le voci secondo cui Boyd Holbrook sarebbe stato scritturato per interpretare Harvey Dent/Due Facce. L’inizio delle riprese del sequel era previsto per il novembre 2023, con un’uscita prevista per l’ottobre 2025. Tuttavia, in seguito agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA del 2023, The Batman – Parte 2 è stato rinviato all’ottobre 2026. Le riprese del sequel inizieranno all’inizio del 2025.

Reeves spera che il suo prossimo film su Batman abbia lo stesso successo del primo. The Batman del 2022 ha avuto un’ottima performance al botteghino, incassando oltre 772 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo un ampio consenso da parte della critica. Queste recensioni entusiastiche sono state portate avanti nella stagione dei premi, visto che il film ha ottenuto quattro nomination agli Oscar. Nel frattempo, Reeves è intenzionato a espandere la serie DC Elseworlds, dato che la serie spin-off di Batman, Il Pinguino, con Colin Farrell nei panni del boss della mafia, è prossima all’uscita. Con Farrell che ha annunciato una serie molto violenta, The Penguin debutterà su Max a settembre.

L’uscita di The Batman – Parte 2 è prevista per il 2 ottobre 2026. Nel cast Robert PattinsonZoë KravitzJeffrey WrightAndy SerkisColin Farrell.

 
 

Patrick Melrose: recensione dell’episodio con Benedict Cumberbatch

Patrick Melrose recensione serie tv

Dal ciclo di romanzi I Melrose, è in dirittura d’arrivo la miniserie Patrick Melrose. La serie, firmata da David Nicholls (Un giorno) e interpretata da Benedict Cumberbatch (in veste anche di produttore esecutivo) si appresta a debuttare, in Italia, su Sky Atlantic il 9 luglio. Cinque puntate di cui ogni episodio è l’adattamento di un volume diverso all’interno del ciclo. Cinque puntate ambientate ognuna in una decade diversa della travagliata vita di Patrick Melrose.

La serie, scritta da Nicholls e diretta da Edward Berger è un adattamento dei romanzi semi autobiografici di Edward St.Aubyn: la storia di un uomo, di elevata estrazione sociale, vittima dei propri demoni, perso nella sua dipendenza che cerca di trovare una via per la redenzione.

Patrick Melrose è un tossicodipendente, un uomo allo sbando, incapace di controllare ogni sua azione, incapace di dominarsi. E l’improvvisa morte del padre, protagonista dei ricordi più traumatici della sua infanzia, non è che un passo ulteriore verso il baratro, verso il collasso totale. Forse, uno dei momenti più difficili per una nuova serie è quello di creare un feeling con il pubblico, una tacita intesa che si sviluppi in un vivido interesse verso la serie tutta. Con Bad News, il protagonista viene presentato al pubblico, il pubblico viene da subito trascinato nella vita del protagonista.

La sua autodistruzione (e ciò che ha contribuito a dargli lo start) viene raccontata attraverso i suoi pensieri, tramite i suoi frenetici e farneticanti dialoghi interiori. Ogni aspetto della sua vita ha impattato contro ogni tipo di droga a alcool, si è assuefatta a loro, tiranni senza pietà e senza sosta, autori di un cortocircuito che non vede fine. Un cortocircuito nato da una crudeltà perpetrata per anni, e in molteplici forme, dai protagonisti della sua infanzia: una crudeltà che Patrick continua ad autoinfliggersi nonostante la continua ricerca della salvezza.

Gli auspici di Patrick sono buoni, il percorso verso la redenzione è presente ma quando una fitta nebbia non rende visibile la strada, diventa facile perdersi. Perdersi nei meandri della propria mente, convinti che, in fondo, vivere in un egoistico limbo non è tanto male. Eppure Patrick, nei momenti di lucidità, ci prova, prova a rinsavire, a cercare di riconquistare quella voglia di vivere da tempo negata (da se stesso e dagli altri). Ogni goccia di sudore, ogni tremolio di mani, ogni crampo allo stomaco diventa prova della sua battaglia interiore, di ogni sfida verso i suoi demoni (psichici e sostanziali), di ogni tentativo di affrontare la lucidità e di accettare la realtà e le notizie che essa porta.

Ed è sempre quella voce narrante interiore che sottolinea il dramma di fondo e tutto quello che il protagonista vive, una voce che non può fare a meno che attirare il pubblico e farlo scivolare giù nella psiche di Patrick. Patrick Melrose è una serie che si crea uno stile tutto suo, black humor pungente incluso, facendo sì che lo spettatore si avvicini al protagonista, che possa provare pietà sia per lui che per le crudeltà subite e compiute.

Sebbene questi temi siano stati già trattati più volte con diverse realizzazioni cinematografiche e seriali (Trainspotting è l’esempio lampante), Patrick Melrose si discosta totalmente dai suoi precedenti, imponendosi come impostazione e narrazione uniche. Una serie che è composta da una squadra vincente, dunque, della quale non si può fare a meno di focalizzarsi sul suo quarterback. L’eclettismo e la versatilità di Benedict Cumberbatch ben si prestano all’interpretazione di uno dei ruoli più importanti della sua carriera. La sua non è un’imitazione ma un vero e proprio calarsi nella psiche del personaggio, portatore di pensieri, manifesto di stati d’animo in continuo conflitto.

 
 

Patrick J. Adams: 10 cose che non sai sull’attore

Dopo anni di carriera, Patrick J. Adams è ormai un volto noto, grazie anche alla sua lunga partecipazione ad alcune serie TV di successo. Tra recitazione e fotografia, l’attore si è affermato per le sue qualità, dimostrando di saper sostenere con il suo talento anche le sfide più complesse.

Ecco 10 cose che non sai di Patrick J. Adams.

Patrick J. Adams film

1 I film e la carriera. Il debutto cinematografico avviene nel 2003 con il film Old School. Successivamente appare in un cameo nel film Walk Hard (2007), e nei film 3 Days Gone (2008), Extreme Movie (2008), Rage (2009), Car Dogs (2016), Room per Rent (2017) e Clara (2018).

2 Le serie TV. Ben più ricca e apprezzata è la carriera televisiva dell’attore, il quale debutta nel 2004 apparendo in un episodio di Jack & Bobby. Successivamente prende parte a Cold Case (2004), Equivoci d’amore (2005), Senza traccia (2007), Lost (2007), Lie to Me (2009), Pretty Little Liars (2010), e alla serie Suits (2011-2019), dove fa parte del cast principale e con cui raggiunge la notorietà grazie al ruolo di Mike Ross. Nella serie recita insieme ai colleghi Gabriel Macht e Sarah Rafferty.

Patrick J. Adams Instagram

3 Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 2,5 milioni di persone. All’interno di questo è possibile trovare foto scattate dall’attore in momenti di svago o sui set frequentati. Numerose sono anche le fotografie scattate dallo stesso attore per passione.

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Patrick J. Adams studi

4 E’ laureato. Dopo aver frequentato la Northern Secondary School a Toronto, si trasferisce a Los Angeles dove frequenta la University of Southern California, dove ottiene una laurea in arti drammatiche. Nel 2004 vince il Jack Nicholson Award, una borsa di studio fondata da Nicholson stesso che garantisce la partecipazione ad un master in recitazione.

Patrick J. Adams premi e nomination

5 Ha ricevuto una nomination. Per il suo ruolo nella serie Suits, l’attore è stato nominato nel 2012 agli Screen Actors Guild Awards nella categoria “Miglior attore in una serie drammatica”, senza tuttavia riportare la vittoria.

Patrick J. Adams vita privata

6 E’ sposato. Adams incontra l’attrice Troian Bellisario nel 2009, quando recitano nell’opera teatrale Equivocation. Dopo una breve relazione, i due si lasciano, per poi tornare insieme nel 2010 quando si rincontrano sul set di Pretty Little Liars. Il 24 febbraio 2014 i due si fidanzano ufficialmente, e nel dicembre 2016 si sposano a Santa Barbara. Nell’ottobre 2018 nasce la loro prima figlia.

Patrick J. Adams Suits

7 E’ tornato nella serie dopo una lunga assenza. Per la stagione finale di Suits, l’attore è tornato ad indossare i panni di Mike Ross, spiegando ciò con il desiderio di riavere tutto il cast principale assieme per la conclusione. L’attore si è inoltre dichiarato preoccupato per il suo ritorno, temendo che potesse sembrare strano per la storia della serie, ma che al momento delle riprese si è sentito come a casa.

patrick-j-adams-fotografia

Patrick J. Adams onorificenze

8 E’ membro di una società di diritto. Grazie al successo di Suits, l’attore è stato investito della carica di membro onorario a vita presso la prestigiosa UCD Law Society nel 2013. Questa società vanta numerosi membri che partecipano ad eventi settimanali su temi di giurisprudenza e legge.

Patrick J. Adams fotografia

9 E’ appassionato di fotografia. L’attore è anche un fotografo di talento, e ha dichiarato di possedere più di 60 fotocamere diverse. Il suo lavoro di fotografo è stato conosciuto nel momento in cui ha svelato una collezione di immagini del dietro le quinte della serie Suits, raccontando la storia della serie e delle persone che vi hanno lavorato.

Patrick J. Adams età e altezza

10 Patrick J. Adams è nato a Toronto, in Canada, il 27 agosto 1981. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

 
 

Patrick Hughes dirigerà il remake americano di The Raid

The Raid RedemptionConsiderato a ragione uno dei film d’azione meglio riusciti degli ultimi anni, The Raid è già in fase di pre-produzione per un remake a stelle e strisce prodotto proprio dal regista del lungometraggio originale Gareth Evans ( in questo momento impegnato con la stesura del terzo e ultimo capitolo).
il film, in sviluppo da diverso tempo, è stato scritto da Brad Inglesby ( Out of the Furnace), mentre oggi arriva la notizia che Patrick Hughes (I Mercenari 3) sarà il regista della pellicola.
Non ci sono ancora notizie sui protagonsiti nonostante alcune voci parlino dei fratelli Hemsworth come possibili star.
Nel frattempo The Raid 2, già presentato al Sundance con discreto successo, uscirà in america il 28 marzo.
Di seguito potete ammirare i trailer del primo e secondo capitolo della saga diretta da Gareth Evans.

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Fonte: Comingsoon.net

 
 

Patrick Flueger: 10 cose che non sai sull’attore

Patrick Flueger
Patrick Flueger nella serie "Chicago PD"

Il mondo del cinema e della televisioni sono sempre pronti ad accogliere nuove star e Patrick Flueger sembra essere tra queste. A soli trentasei anni e con una carriera già abbastanza lunga alle spalle, l’attore sembra ormai pronto a reclamare la sua fetta di successo.

Scopriamo insieme oggi tutto quello che c’è da sapere su Patrick Flueger.

Patrick Flueger film: debutto targato Disney

10. Nato il 10 dicembre del 1983 nella piccola Red Wing, città del Minnesota, Stati Uniti, Patrick è il maggiore di tre fratelli. La sua infanzia trascorre serena fin quando, durante gli anni dell’adolescenza, comincia a interessarsi al mondo della recitazione. Subito dopo il diploma, infatti, inizia la sua carriera nel mondo del cinema.

9. Nel 2001, fresco diplomato, ottiene il suo primo vero ingaggio e viene arruolato dal regista Garry Marshall per il film targato Disney, dal titolo Pretty Princess. Sul set ha l’opportunità di recitare al fianco di attori come una giovanissima Anne Hathaway e la leggenda del cinema Julie Andrews.

Il film racconta della giovane Mia Thermopolis (Anne Hathaway) che, a soli quindici anni, scopre di punto in bianco di essere principessa del regno (immaginario) di Genovia. A darle la notizia, alla morte del padre, è sua nonna paterna Clarisse (Julie Andrews) che, dopo aver regnato su Genovia per decenni, adesso è pronta a passare il testimone alla nipote. Ma per governare una nazione c’è bisogno di un’adeguata istruzione e di tanto aiuto da parte degli amici. Mia farà di tutto per trasformarsi nella principessa Genovia merita, senza però stravolgere se stessa. Ci riuscirà?

Pretty Princess è senza dubbio uno dei film Disney per ragazzi più amati al mondo, film che lanciato la carriera di Anne Hathaway insieme a quella di tante altre star del cinema e della televisione come Heather Matarazzo – migliore amica di Mia – e ovviamente Patrick Flueger. L’attore, infatti, nel film interpreta il ruolo di Jeremiah, un compagno di scuola di Mia, buffo e impacciato, dai capelli rossi e appassionato di magia.

Patrick Flueger filmografia: le grandi produzioni

8. A quattro anni di distanza dal suo debutto con Pretty Princess, Patrick fa il bis con Indian – La Grande Sfida (2005). Il film, diretto da Roger Donaldson, racconta la storia di Burt Munro (Anthony Hopkins), un ultrasettantenne che vive in Nuova Zelanda, un uomo semplice e cortese con la passione per le moto e la velocità. Dopo aver passato anni a ricostruire e restaurare una moto Indian del 1920, Burt sembra intenzionato a realizzare finalmente il suo sogno nel cassetto, quello di battere il record di velocità alla Bonneville Salt Flats.

Nonostante la sua precedente esperienza sul set di Pretty Princess, nel film, Patrick Flueger ricopre un ruolo minore. Negli anni successivi Patrick partecipa ad altre produzioni minori come Yu Are Here (2007), Kill Theory (2009) e The Job (2009).

7. Le esperienze di Flueger nel cinema continuano nel 2009 con Brothers. Questo film, diretto da Jim Sheridan, racconta la storia del marine Sam Cahill (Tobey Maguire) che, dopo la sua partenza per una missione in Afganistan, viene dichiarato prima disperso e poi deceduto. Sua moglie Grace (Natalie Portman) e le sue figlie sono disperate e cercano conforto nell’affetto di Tom Cahill (Jake Gyllenhaal), fratello di Sam e ex galeotto.

Dopo aver scontato i suoi anni in galera per rapina a mano armata, Tom si gode la riacquistata libertà e, alla morte del fratello, si fa in quattro per aiutare le sue giovani nipoti e sua cognata. Ma il rapporto tra i due ben presto si trasforma in qualcosa di più. Nel frattempo, si scopre che Sam, creduto morto, è in realtà prigioniero dei talebani…

Nel film, che per la trama ricorda molto Pearl Harbor, Patrick Flueger interpreta il marine Joe Willis, tenuto prigioniero e torturato insieme a Sam Cahill.

leggi anche: LaRoyce Hawkins: 10 cose che non sai sull’attore

6. Nel 2010, a Patrick viene offerto un ruolo più consistente nel film Mother’s Day, diretto da Darren Lynn Bousman.

I tre fratelli Koffin decidono di rapinare una banca; purtroppo qualcosa va storto e i ragazzi sono costretti a fuggire. Decidono quindi di rifugiarsi in casa della madre ma quando arrivano al suo domicilio, ci trovano una coppia di nuovi inquilini. Da tempo, infatti, la casa è stata pignorata alla madre dalla banca. Non avendo altra scelta, i tre fratelli fanno irruzione in casa di Beth e Daniel Sohapi, nel bel mezzo di una festa di compleanno. I rapinatori prendono quindi in ostaggio i coniugi Sohapi e i loro ospiti, mentre organizzano la loro prossima mossa.

In questo film, Flueger interpreta uno dei fratello Koffin.

5. Nuovo anno, nuova avventura. Nel 2011 Flueger partecipa al remake del celebre film del 1984, Footloose.

Nella cittadina di Bomont, la danza e la musica rock sono state messe al bando dal governo locale, a causa di un grave incidente che ha coinvolto alcuni giovani della comunità. Tuttavia gli adolescenti della città non sembrano intenzionati a piegarsi a quest’assurda legge. Nel cast del film, diretto da Craig Brewer, insieme a Patrick Flueger, figurano attori come Julianne Hough, Andie MacDowell e il grande Dennis Quaid.

Negli anni successivi Flueger partecipa ad altri progetti cinematografici minori come Loades (2015), The Tell-Tale Heart (2016) e Lawless Range (2016).

Patrick Flueger serie tv: la sua carriera in televisione

4. Dopo aver ottenuto il sul primo ingaggio nel film Pretty Princess, parallelamente a quella cinematografica, Patrick Flueger comincia anche a coltivare la sua carriera televisiva. Dal 2003 al 2013 lo vediamo impegnato in piccoli ruoli o ‘comparsate’ in alcune delle serie più famose della tv americana come Giudice Amy (2003), JAG – Avvocati in Divisa (2003), CSI Miami (2003), Boston Public (2003), I Finnerty (2003), Law & Order – SVU (2004), Criminal Minds (2013) e Warehouse (2013).

Partecipa anche ad alcuni film per la televisione come L’Estate della Nostra Vita (2003) e Hatfields & McCoys (2013) ma il successo vero per l’attore arriva quando ottiene una parte in Chicago PD.

Patrick Flueger in Chicago PD

3. Spinoff della serie televisiva Chicago Fire, creata da Dick Wolf nel 2012, Chicago PD segue le vicende della polizia di Chicago, sia l’unità di pattuglia che quella di intelligence. La squadra è composta da tredici elementi e a capo dell’unità intelligence c’è Henry “Hank” Voight (Jason Beghe), un poliziotto dai modi duri e che non si ferma davanti a niente e nessuno pur di arrivare alla verità. I suoi modi, infatti, sono spesso contestati dagli altri membri della squadra e non solo.

Nella serie Patrick Flueger interpreta Adam Ruzek, partner del detective Alvin Olinsky (Elias Koteas). Dopo aver seguito le orme del padre diventando poliziotto e distinguendosi in accademia, Adam mette in luce tutte le sue qualità quando viene scelto per far parte della squadra del capitano Voight. Nonostante il suo carattere non troppo facile da gestire e la sua arroganza, Adam è un poliziotto davvero in gamba.

L’attore, ancora impegnato con Chicago PD, è comparso anche nella serie madre Chicago Fire in alcuni episodi crossover e in un paio di episodi dello spinoff Chicago Med.

Patrick Flueger lascia Chicago PD?

2. A metà del mese di gennaio 2020, è cominciata a girare sul web la notizia secondo cui Patrick fosse in procinto di lasciare Chicago PD. Inutile dire che la news ha mandato subito in agitazione tutti i fan della serie. Tuttavia, questa notizia non ha trovato conferma né smentita a causa del blocco delle riprese durante l’epidemia Corona Virus.

Patrick Flueger è su Instagram

1. Come quasi tutti gli attori di Chicago PD e non solo, anche Patrick Flueger è in possesso di un account Instagram ufficiale dove l’attore condivide molto della sua vita privata e professionale. Tra le foto più belle del suo account ci sono senza dubbio quelle in compagnia della sua fidanzata, Reem Amara, un’affascinante modella e attrice americana ma di origini giordane.

Fonte: IMDB

 
 

Patrick Dempsey: dieci curiosità sul Dottor Stranamore

Patrick Dempsey

È dal 2005 che una buona parte del pubblico di Grey’s Anatomy è innamorato di Patrick Dempsey. Famoso per il proprio fascino romantico, l’attore ha avuto una carriera intensa e invidiabile nel mondo dello spettacolo, cominciata quando, da ragazzino, faceva giocoleria.

Ecco dieci curiosità su Patrick Dempsey.

Patrick Dempsey: la giovinezza, i film e le serie TV

 

1. Ha iniziato a recitare negli anni Ottanta. Il debutto al cinema, per Patrick Dempsey, è arrivato negli anni Ottanta, con il film Catholic Boys (1985), seguito da Meatballs – Porcelloni in vacanza (1986) e con il più impegnato film per la televisione Disneyland: Una decisione difficiel (1986). In seguito, la sua carriera cinematografica subisce un’impennata, con Il pomo di Adamo (1987), Playboy in prova (1987), La luna spezzata (1988), Some Girls (1988), Seduttore a domicilio (1989) e Innamorati pazzi (1989). Negli anni Novanta, Patrick Dempsey lavora un po’ meno, ma compare sia a teatro, che in televisione, che al cinema, con Operazione Cadillac (1990), Run (1991), L’imper del crimine (1991), La musica nel cuore (1993), Delitto e castigo (1998), Piscine – Incontri a Beverly Hills (1997), Denial (1998), Life in the Fast Lane (1998) e Me and Will (1999).

2. Ha conosciuto nuova popolarità a partire dal Duemila. Per l’attore il nuovo millennio si apre recitato in Scream 3, seguito poi da Il club degli imperatori (2002) e Tutta colpa dell’amore (2002). In seguito prende parte a film di successo come Come d’incanto (2007), con Amy Adams, Un amore di testimone (2008), Appuntamento con l’amore (2010), Le regole della truffa (2011) e Transformers 3 (2011), con Shia LaBeouf. Nel 2016 torna al cinema in Bridget Jones’s Baby (2016), con Renée Zellweger.

3. È noto per diverse serie TV. Parallelamente al cinema Dempsey inizia a recitare anche per la televisione, comparendo in una serie TV dal titolo Fast Times (1986), ispirata al film con Sean Penn Fuori di testa (1982). È stata poi sempre la televisione a rilanciare l’attore tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, permettendogli di comparire come personaggio ricorrente in Will e Grace, in Ancora una volta (1999), performance grazie alla quale ha ricevuto una nomination all’Emmy nel 2001, e in The Practice – Professione avvocati (1997). nel 2005 è arrivato finalmente il momento di Grey’s Anatomy, dove ha recitato fino al 2015 e che gli ha dato una popolarità senza precedenti e due nomination ai Golden Globes. In eguito ha recitato in La verità sul caso Harry Quebert e in Diavoli con Alessandro Borghi.

4. È anche doppiatore e produttore. Oltre a svolgere l’attività di attore, Dempsey si è negli anni cimentato anche in altri ruoli legati al mondo del cinema. In particolare egli ha prodotto diverse opere da lui anche interpretate, come il film Le regole della truffa e la miniserie La verità sul caso Harry Quebert. Nel 2019 ha poi prodotto il film Attraverso i miei occhi. Dempsey è poi stato anche doppiatore per il film d’animazione Koda fratello orso 2, dando voce in lingua inglese al protagonista Kenai, cresciuto rispetto al precedente film.

Patrick Dempsey: chi è sua moglie e i figli

5. Patrick Dempsey e i due matrimoni. Patrick Dempsey si è sposato per la prima volta nel 1987, con l’attrice Rocky Parker, con la quale ha lavorato ne Il pomo di Adamo. Lui aveva 21 anni, e lei ne aveva 48. I due diressero insieme il film Ava’s Magical Adventure nel 1994, ma putroppo divorziarono nello stesso anno. Tuttavia, nel 1999, c’è stato un secondo matrimonio per Patrick Dempsey: la moglie è Jillian Dempsey, la truccatrice e fondatrice di Delux Beauty. La coppia ha tre figli: la prima figlia, Tallulah Fyfe, è nata nel 2002, mentre i gemelli Darby Galen e Sullivan Patrick sono nati nel 2007.

patrick dempsey

Darby Galen e Sullivan Patrick Dempsey

6. Darby Galen e Sullivan Patrick Dempsey, i gemelli dell’attore. Nel 2007, Patrick Dempsey ha posato con i gemelli, presentandoli al pubblico attraverso la rivista People. I due sono nati il 1 febbraio in un ospedale di Los Angeles, aiutati, a quanto pare, dal padre: “Ho visto molto di quello che stava succedendo (in sala parto), e di quelle cose si vede molto anche nello show” ha raccontato e, a quanto pare, il Dottor Stranamore ha aiutato a tagliare entrambi i cordoni ombelicali.

Patrick Dempsey è su Instagram

7. Patrick Dempsey e Instagram. Sul social, Patrck Dempsey ha 3.2 milioni di follower. Tra le fotografie più ricorrenti, ci sono tantissimi eventi di beneficienza, tra i quali eventi sportivi e offerte di cene a due con lui. Ci sono poi tantissimi set, tantissime auto, tantissimi selfie. Seguendo il profilo si può dunque rimanere sempre aggiornati sulle attività dell’attore.

Patrick Dempsey e Ellen Pompeo in Grey’s Anatomy

8. Perché Derek ha dovuto morire? In molti non si sono ancora ripresi dalla scomparsa del Dottor Stranamore nell’undicesima stagione della serie, e la spiegazione di Shonda Rhimes ha a che fare solamente con la trama e con la storia d’amore tra Meredith e Derek: il suo obiettivo era mostrare ai fan che la loro storia sarebbe stata realmente per sempre e, secondo lei, l’unico modo di fare ciò, era quello di bloccare la loro storia nel tempo.

9. Ellen Pompeo e Patrick Dempsey: i ruoli sul set. È stata in occasione dell’uscita di Patrick Dempsey dal cast di Grey’s Anatomy che Ellen Pompeo si è aperta riguardo al ruolo di lui nella sua carriera. Per lei, l’uscita del collega dal cast ha significato una svolta, in termini di contratto. Infatti, a quanto pare, la produzione l’ha sempre usato per far leva su di lei, dicendo “Non abbiamo bisogno di te, abbiamo Patrick“. A proposito, ha raccontato: “Non so se abbiano fatto lo stesso con lui, non abbiamo mai discusso dei nostri contratti.” Tra i due, comunque, sembra non ci sia stata rivalità: la relazione tra di loro è stata definita “magica“.

Patrick Dmepsey: età e altezza dell’attore

10. Patrick Dempsey è nato il 13 gennaio 1966 a Lewiston, nel Maine, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 179 centimetri.

Fonti: IMDb

 
 

Patrick Dempsey sul set del nuovo Bridget Jones

È ormai da qualche tempo che i social sono diventati un prepotente mezzo di comunicazione tra i comuni mortali e le star, ed ecco così che riceviamo notizie in tempo reale sulle sorti del bel Dottor Stranamore, Patrick Dempsey, esiliato dal set di Grey’s Anatomy e sbarcato nel vecchio mondo in cerca di nuove avventure: in una sua foto postata su Instagram un giorno fa lo vediamo infatti fuori dai Pinewood Studios, pronto a girare la terza parte delle avventure pasticcione di Bridget Jones.

L’attore scrive “È piacevole lavorare in Inghilterra. Mi trovo molto bene a lavorare con Renee (Renee Zellweger, alias Bridget Jones) e Colin (Colin Firth, ossia Mark Darcy). Sono stati due bei giorni di prove ai Pinewood Studios, mi piace un sacco qui!”

Mentre non è ancora chiaro quando uscirà il film, Bridget Jones’s Baby, né il ruolo che interpreterà Dempsey, è quindi certo che Colin Firth ci sarà ancora, a dispetto della sorte riservata al suo personaggio nei libri di Helen Fielding.

Fonte: Entertainment Weekly

 
 

Patrick Dempsey nuovo volto per Bridget Jones 3

Si è detto molto poco in merito a questo progetto negli ultimi mesi, ma quelli di voi che pensavano fosse stato accantonato rimarranno delusi.

Bridget Jones 3 si farà e si intitolerà Bridget Jones’s Baby. La vera notizia però è che a sostituire il ruolo di “terzo incomodo” rivestito fino a questo momento da Hugh Grant ci sarà l’ex Dottor Stranamore di Grey’s Anatomy, Patrick Dempsey. A dare la notizia è Deadline.

Il film, prodotto dalla Working Title, vede il ritorno di Renee Zellweger nei panni di Bridget e Colin Firth in quelli di Mark Darcy, l’uomo perfetto.

Tornerà alla regia del film Sharon Maguire, che aveva già diretto il primo film.

I dettagli del film sono ancora segreti, ma stando al titolo sembra proprio che Bridget avrà un bambino. Chi sarà il padre è invece un mistero!

Fonte: CS

 
 

Patrick Dempsey nominato uomo più sexy del mondo nel 2023 da People

Patrick Dempsey
Patrick Dempsey sul red carpet di Venezia 80 - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Patrick Dempsey è l’uomo più sexy del mondo nel 2023 secondo People. L’attore di “Ferrari” e ex attore di “Grey’s Anatomy” è stato rivelato come il vincitore di quest’anno durante la trasmissione di martedì sera di “Jimmy Kimmel Live”.

Prima di svelare che Patrick Dempsey è l’uomo più sexy del mondo, l’attore ha partecipato a una sessione di domande e risposte con il pubblico mentre indossava un realistico filtro per il viso di una lucertola, seguito da un filtro a forma di asino nel talk show notturno americano.

Sono felice che stia accadendo a questo punto della mia vita“, ha detto Patrick Dempsey People  nell’articolo della pubblicazione rivelandolo come il vincitore di quest’anno. “È bello avere questo riconoscimento, e sicuramente il mio ego ottiene un piccolo aiuto, ma mi dà l’occasione per usarlo per qualcosa di positivo.”

Alla domanda su come ha reagito per la prima volta alla notizia, Patrick Dempsey ha risposto con una risata: “Ero completamente scioccato, e poi ho iniziato a ridere, tipo, questo è uno scherzo, giusto? Sono sempre stata la damigella d’onore!

Patrick Dempsey
Patrick Dempsey sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Pedro Pascal, Timothée Chalamet, Usher, Jamie Foxx, Lenny Kravitz e Eagles Jason Kelce sono stati menzionati all’inizio della giornata come “altri migliori uomini sexy dell’anno” e sono tutti presenti nel numero dell’uomo più sexy del mondo del 2023 della pubblicazione insieme al premiato Patrick Dempsey.

La storia sull’uomo più sexy del mondo è stato un evento annuale per la rivista People sin dall’inizio dal premio nel 1985 con il vincitore inaugurale Mel Gibson all’età di 29 anni. Il vincitore dell’anno scorso è stato Chris Evans, mentre altri vincitori recenti sono stati Paul Rudd, Michael B. Jordan, John Legend e Idris Elba.

L’episodio di martedì di “Jimmy Kimmel Live” includeva un’esibizione musicale di Saint Harison e un’intervista con i conduttori del podcast “Pod Save America” ​​Jon Favreau, Jon Lovett e Tommy Vietor.

 
 

Patrick Dempsey in trattative per recitare in Thanksgiving Slasher di Eli Roth

Patrick Dempsey 2021

Patrick Dempsey è in trattative per recitare nello slasher horror di Eli Roth Thanksgiving, un film nato come finto trailer apparso 16 anni fa nel film Grindhouse di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez. Dempsey – che è meglio conosciuto per il suo ruolo da protagonista come il Dr. Derek Shephard in Grey’s Anatomy – interpreterebbe il ruolo dello sceriffo della città, secondo un recente rapporto di THR. Il film sarà diretto da Roth, con una sceneggiatura scritta da Jeff Rendell.

La sceneggiatura di Thanksgiving è stata completata per “più di una dozzina di anni” ormai, ma non era prevista per essere realizzata fino a quando Spyglass Media Group non ha finanziato il film l’anno scorso. Il rapporto afferma che la produzione del film inizierà il mese prossimo a Toronto, senza ancora una data di uscita confermata. Sebbene non sia ancora disponibile una sinossi del film, il trailer originale racconta la storia di uno slasher che visita una piccola città durante il Ringraziamento e inizia ad attaccare le persone. THR osserva inoltre che il film si svolgerà in una “piccola città del Massachusetts”, con lo slasher che mira a creare “un tavolo per il Ringraziamento con gli abitanti della città”.

L’idea originale per il film è arrivata durante la promozione di Grindhouse, che presentava una varietà di trailer falsi per il film diretti da registi. Quello di Roth era forse il più riuscito, in quanto presentava alcune scene estremamente affascinanti, tutte incentrate su varie cose basate sul Ringraziamento, come una parata, mascotte di tacchino e, naturalmente, la cena del Ringraziamento.

Thanksgiving non sarà il primo film a essere trasformato in un lungometraggio dopo essere apparso come trailer di Grindhouse. Il primo è stato Machete del 2010, un film d’azione con Danny Trejo, seguito da Hobo with a Shotgun del 2011, un altro film d’azione di commedia nera.

 
 

Patrick Dempsey entra nel cast di Dexter: Original Sin

Patrick Dempsey
Patrick Dempsey sul red carpet di Venezia 80 - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Forse dovresti trovare un nuovo uso per il tuo bisturi, McDreamy. Patrick Dempsey si unisce al cast di Dexter: Original Sin, la tanto attesa storia delle origini per Paramount+ e Showtime. Patrick Dempsey interpreterà Aaron Spencer, il capitano della Omicidi di Miami con un legame di lunga data con Harry Morgan, interpretato da Christian Slater. La serie prequel, ambientata nella Miami del 1991, segue un giovane Dexter Morgan (Patrick Gibson) nel passaggio da studente a serial killer vigilante. Guidato dal padre Harry, Dexter impara a incanalare i suoi impulsi oscuri utilizzando un rigido codice morale, il tutto mentre fa uno stage presso il Dipartimento di Polizia di Miami.

L’elenco del cast di killer si era già allargato in precedenza per l’attesa serie prequel di Paramount+ – precedentemente, e terribilmente, nota come Dexter: Origins – con la recente rivelazione di quattro nuovi attori. A partecipare alla storia delle origini del personaggio reso famoso da Michael C. Hall nella serie di Showtime che ha fatto scalpore, sono attori del calibro di James Martinez (Love, Victor), Christina Milian (Love Don’t Cost a Thing), Alex Shimizu (The Blacklist) e Reno Wilson (Mike & Molly). Il quartetto lavorerà al fianco dei già annunciati Christian Slater (The Spiderwick Chronicles), Gibson (Shadow and Bone) e Molly Brown (Senior Year).

Chris McCarthy, Presidente/CEO di Showtime e MTV Entertainment Studios, ha espresso entusiasmo per l’aggiunta di Dempsey, definendolo “un attore amato e conosciuto a livello internazionale per i personaggi iconici che ha interpretato e per le sue performance”. Dexter: Original Sin si preannuncia come uno show di grande impatto, la cui produzione è curata da Showtime Studios e Counterpart Studios.

La carriera di Patrick Dempsey

Patrick Dempsey
Patrick Dempsey sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Patrick Dempsey è noto soprattutto per il ruolo del dottor Derek Shepherd, alias “McDreamy”, nella serie televisiva Grey’s Anatomy. Questo ruolo gli è valso un ampio riconoscimento e diverse nomination ai premi. Dempsey ha anche recitato in film importanti come Enchanted, dove ha interpretato l’affascinante Robert Philip, e Bridget Jones’s Baby nel ruolo di Jack Qwant.

Ha anche fatto un’apparizione nel ruolo dell’eventuale marito di Sidney Prescott in Scream 3, con la speranza che riprenda quel ruolo nel prossimo sequel, molto diffusa tra i fan. Inoltre, è apparso in Can’t Buy Me Love, Made of Honor e Transformers: Dark of the Moon. Il suo lavoro spazia sia in televisione che al cinema, mostrando la sua versatilità come attore. Preparatevi a tuffarvi nuovamente nel mondo oscuro e contorto di Dexter Morgan: Dexter: Original Sin si prepara a portarci in un viaggio sanguinoso ed emozionante.

 
 

Patrick Dempsey e John Malkovich nel nuovo spot di Transformers 3!

Finalmente vediamo per la prima volta immagini di Patrick Dempsey  e John Malkovich in Transformers:  Dark of the Moon. Fino ad ora nessuna foto e nessuna immagine si era vista. E’ uno spot francesce pubblicato da Fox Prime.

 
 

Patrick Dempsey attribuisce a Grey’s Anatomy il merito di aver ispirato “tante persone a intraprendere la professione medica”.

Patrick Dempsey
Patrick Dempsey sul red carpet di Venezia 80 - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

In questo periodo natalizio, Patrick Dempsey è molto grato per le sue 11 stagioni in Grey’s Anatomy. L’attore è stato ospite lunedì a Good Morning America per promuovere il suo nuovo film Ferrari e per parlare della sua ultima designazione come uomo più sexy vivente del 2023 di PEOPLE, quando si è soffermato sull’impatto che la lunga serie Grey’s Anatomy ha avuto sia sui fan della serie che sulla sua vita.

Grey’s Anatomy ha davvero ispirato tante persone a intraprendere la professione medica e mi ha dato la possibilità di fare il film sulla Ferrari e di avere [il titolo di uomo più sexy del mondo]“, ha detto. “Credo che questo sia stato il dono più grande che ho ricevuto da quella serie: essere in grado di fare qualcosa di positivo e di dare qualcosa in cambio“.

Per Patrick Dempsey, quel “qualcosa di positivo” è anche il Dempsey Center, che ha fondato nel suo stato natale, il Maine, nel 2008, dopo aver assistito al viaggio doloroso che la madre ha dovuto affrontare con il cancro alle ovaie. Secondo il sito web dell’organizzazione, il Dempsey Center “fornisce cure oncologiche personalizzate e complete a costo zero” e si propone di essere “uno spazio in cui chi è colpito dal cancro possa trovare sollievo, conforto e risorse“.

Su GMA Monday, Patrick Dempsey ha dichiarato: “Non trattiamo la malattia, ma la persona in modo olistico con un’assistenza completa. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere tutti coloro che sono stati colpiti nello Stato del Maine e di diffondere la voce che questo è ciò che dovete fare per integrare gli approcci tradizionali alla lotta contro il cancro, e che dovrebbe essere una cura standardizzata“.

Ha continuato: “Spendiamo così tanto tempo ed energia nella ricerca e nello sviluppo di farmaci importanti, ma ci dimentichiamo di curare l’essere umano. Non solo il paziente, ma anche la famiglia e tutti coloro che lo circondano e che sono stati colpiti“.

In Ferrari, l’attore Patrick Dempsey interpreta il pilota italiano Piero Taruffi accanto ad Adam Driver, che interpreta il boss dell’impero automobilistico Enzo Ferrari, oltre a Penélope Cruz, Shailene Woodley, e Giuseppe Festinese. Il film diretto da Michael Mann arriverà nelle sale il 25 dicembre. Per saperne di più su Patrick Dempsey, guardate l’intervista a GMA nel video qui sotto.

 
 

Patricia Mazuy: intervista alla regista di Bowling Saturne

Ecco la nostra intervista a Patricia Mazuy, regista di Bowling Saturne, film presentato al 32° Noir in Festival e vincitore del Black Panther Awards 2022.

Il film racconta come dopo morte del padre, Guillaume erediti la pista da bowling di famiglia che dona al fratellastro Armand. Un luogo carico di ricordi, segreti e fantasmi interiori, dove si scatena una serie di omicidi. I due fratelli verranno trascinati in un abisso pieno di demoni e dovranno fare i conti con la loro eredità. L’oscurità regna su un mondo nel quale vale solo la regola della caccia.

La scrittrice e sceneggiatrice Cinzia Bomoll, il direttore artistico del Festival europeo del cinema fantastico di Strasburgo Daniel Cohen e l’attrice Manuela Velasco hanno attribuito all’unanimità il Black Panther 2022 per il miglior film a BOWLING SATURNE di Patricia Mazuy con la seguente motivazione: “Per averci accompagnato in un viaggio interiore che conduce all’istinto omicida, attraverso un realistico e potente utilizzo del noir.”

 
 

Patricia Font, la regista di Il Maestro che Promise il Mare: “Il modo giusto per raccontare più di una sola storia”

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Patricia Font sul set de Il Maestro che Promise il Mare - Foto Credits Officine UBU

In sala dal 19 settembre con Officine UBU, Il Maestro che Promise il Mare (guarda il trailer) è l’emozionante e tragica storia vera di Antoni Benaiges, un insegnante che nel 1935, a causa dei suoi metodi di insegnamento progressisti e del suo aperto schieramento contro il regime franchista, venne torturato e ammazzato, non prima di aver comunque lasciato un segno sui bambini del piccolo paesino di Bañuelos de Bureba.

Abbiamo raggiunto telefonicamente la regista del film, Patricia Font (Vicini Davvero), che non conoscendo la storia del maestro Benaiges ha deciso di raccontarla. Ha spiegato che quando ha letto la sceneggiatura: “È stato quello il momento in cui ho avuto la possibilità di entrare in contatto con la sua storia ed è stato quello il momento in cui ho deciso che avrei voluto raccontare una storia così bella ed emozionante.”

I libri di Storia riportano solo i grandi eventi legati alla storia politica del mondo, alle dittature, le guerre. Le storie legate alle piccole individualità che nei periodi storici difficili hanno fatto la differenza diventano sempre di più di frequente trame di film che vediamo al cinema. Perché secondo te è importante raccontare storie come quella del maestro Benaiges?

“Credo che sia importante raccontare storie come queste per il modo in cui si empatizza con queste persone normali, che a loro modo ci hanno insegnato qualcosa. Credo sia per questo motivo. Queste persone di cui parliamo, in un certo senso, sono eroiche senza essere famose. Sono eroi umani e credo sia importante cercare queste storie che meritano di essere messe in immagini e di essere raccontate. È il modo per rendere note queste storie non raccontate e per diffonderne e preservarne la memoria.”

Il maestro che promise il mare
@SergiBernal

La storia vera di Il Maestro che Promise il Mare

Il film comincia con una sequenza ambientata 75 anni dopo i fatti che hanno visto protagonista Antoni Benaiges, con la storia di Arianna, una donna che cerca i resti del proprio bisnonno scomparso durante il nazionalismo autoritario del generale Franco. Era un’idea presente nella sceneggiatura oppure è stata un’aggiunta creativa in fase di preparazione?

“È stata un’idea che è arrivata durante la preparazione. Secondo me questa non era soltanto la storia dell’insegnante, ma anche una storia di attualità e della necessità di comprensione che quello che è accaduto ha ancora delle conseguenze. Non è solo una storia che riguarda il passato ma anche il presente, perché ci sono ancora così tante ferite aperte riguardo a quel periodo, ancora tanti corpi sotterrati e ancora tante famiglie che cercano i loro cari dispersi. Ho pensato che fosse il modo giusto per raccontare più di una sola storia.”

L’eredità di Antoni nella memoria dei suoi studenti

E così siete riusciti anche a raccontare l’eredità di Antoni, perché con i suoi metodi di insegnamento ha piantato dei semi nelle menti di questi bambini, che a loro volta hanno avuto dei figli, e i figli dei loro figli hanno adottato quel modo di pensare che il maestro aveva insegnato al loro bisnonni.

“Antoni Benaiges aveva un metodo di insegnamento che si preoccupava di incentivare i bambini a farsi delle opinioni proprie e dava loro l’opportunità di essere ciò che desideravano. Qualcosa di molto diverso di quello a cui si era abituato all’epoca. L’eredità del Maestro sta nel ricordo di chi lo ha conosciuto. Nel 2010, quando è stato girato il documentario El Retratista, che raccontava la stessa storia, alcuni suoi studenti erano ancora vivi e lo ricordavano benissimo. Anche se ora non sono più con noi, hanno raccontato il loro ricordo in quel documentario. Quando educhi delle persone a tenere aperta la mente e a essere curiosi del mondo, la tua eredità è la vita stessa delle persone a cui hai insegnato.”

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Patricia Font sul set de Il Maestro che Promise il Mare – Foto Credits Officine UBU

Quanto sono stati importanti i buoni maestri nella tua vita?

“Per me è sempre stato importante studiare. Sono stata fortunata perché quando andavo a scuola, negli anni ’80, le scuole erano molto tradizionaliste. Io invece sono stata fortunata perché studiare mi ha permesso di crescere e di sognare in grande. Credo che l’educazione sia la base per ottenere tutto quello che si vuole e per raggiungere i propri traguardi. Ho deciso che volevo fare film quando ero molto piccola e all’epoca era più comune desiderare altre cose, il mio non era un desiderio comune, soprattutto per una bambina. E se tutti ti dicono che puoi fare una cosa, cominci a crederci anche tu, è importante essere incoraggiati.”

Il Maestro che Promise il Mare di Patricia Font arriva in sala il 19 settembre distribuito da Officine UBU.