La foto non ci sorprende più di
tanto, dato che come molto di voi
già sapranno Fury e Maria Hill sono gli unici
personaggi del Marvel Cinematic
Universe confermati nel film, anche se molto fa alla
notizia furono delusi di apprendere che Spidey non avrebbe
collaborato con almeno un altro supereroe in questo secondo
capitolo.
Inoltre, visto che Venezia non ha
edifici alti da cui l’Uomo Ragno può aggrapparsi, ha senso che
dovrà trovare un mezzo di trasporto alternativo e questa foto
confermano ancora una volta che sarà comunque vestito con la tuta
Stark di Spider-Man.
Spider-Man: Far From
Homesarà diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peterdovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War.
Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli
occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo
perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova
maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano,
durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
L’ultima volta che abbiamo visto un
costume nero per Spidy le cose non sono andate benissimo. Il film
di Raimi infatti non è stato trai migliori della serie, anche se il
tempo (o forse la mediocrità degli adattamento di Marc
Webb?) ha fatto un buon lavoro sulla percezione del film
stesso. Ad ogni modo, sebbene i report suggeriscono che questa tuta
scura o di metallo non sia legata al simbionte, come nel caso di
Raimi, l’imminente arrivo di Venomal cinema sembra mettere
la pulce nell’orecchio ai fan. Che SONY e Marvel Studios stiano preparando
un’altra sorpresa?
La pagina Facebook Marvel News India ha condiviso un
concept leak che mostra un’ascia, la possibile arma che
Carol Danvers impugnerà contro Thanos in
Avengers 4.
Senza ulteriori informazioni
sull’ascia raffigurata nell’immagine a seguire, l’unica strada
interpretativa che abbiamo è quella di guardare ai fumetti Marvel per cercare di avere qualche
indizio. Il primo suggerimento e anche il più sensato è che questa
ascia possa appartenere a Captain Marvel (Brie Larson)
in Avengers 4. La storia in questione è la recente
run dal titolo Fear Itself in cui Carol e altri eroi
Marvel sono riusciti ad ottenere
delle armi asgardiane, e l’ascia di Carol non è troppo diversa da
quella mostrata in foto. Le origini dell’ascia probabilmente
cambierebbero in Avengers 4, dato che Asgard è
stata ormai distrutta dal Ragnarok, ma darebbe al personaggio
un’ulteriore fonte di potere e contro il Titano Pazzo.
Vi ricordiamo che alla regia di
Captain Marvel con
protagonista Brie Larson, ci
sono Anna Boden e Ryan
Fleck. Il film invecearriverà al cinema
l’8 marzo 2019.
Il cast ufficiale: Brie
Larson, Samuel L.
Jackson, Ben
Mendelsohn, Djimon
Hounsou, Lee
Pace, Lashana
Lynch, Gemma
Chan, Algenis Perez
Soto, Rune
Temte, McKenna
Grace, Clark
Gregg, Jude
Law, Annette Bening.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Si è spento all’età di 76 anni,
Scott Wilson, l’attore noto per aver interpretato
Hershel Greene in The
Walking Dead dal 2011 al 2014. La
notizia è arrivata appena un’ora dopo che è stato rivelato al
Comic-Con di New York che avrebbe fatto un’apparizione nella nona
stagione del film AMC, ma quelle scene sono state girate alcuni
mesi fa, quindi sarà ancora visto quando mostra i
ritorni.
La sua carriera di attore nel
cinema era iniziata nel 1967, con il film La calda notte
dell’ispettore Tibbs, in cui aveva un ruolo secondario, e
con A sangue freddo di Richard Brooks, in
cui invece era uno dei protagonisti. Anche in anni più recenti fu
nel cast di film notevoli, ma sempre in ruoli secondari tra
cui: Dead Man Walking (1995) di Tim
Robbins, Soldato Jane (1997) di Ridley
Scott, Pearl Harbor (2001) di Michael
Bay, Monster (2003) di Patty Jenkins
e L’ultimo samurai (2003) di Edward Zwick.
Di recente si era visto anche nella serie di NetflixThe OA, dove interpretava il
padre adottivo della protagonista.
“Scott sarà sempre
ricordato come un grande attore e ci sentiamo tutti fortunati ad
averlo conosciuto come una persona ancora più grande,
ha detto la AMC in una dichiarazione
ufficiale. “Il personaggio che ha incarnato in The
Walking Dead, Hershel, era il nucleo emotivo dello show. Per
esempio, nelle nostre vite, Hershel era un personaggio le cui
azioni continuano a determinare le scelte dei nostri personaggio
ancora oggi. Scott mancherà alla sua famiglia, ai suoi amici e ai
milioni di fan che lo hanno amato”.
Amazon Studios ha diffuso il teaser trailer
ufficiale di Good
Omens, l’annunciata serie tv firmata Neil
Gaiman.
https://youtu.be/2ZSXlNRRoGU
Good Omens
Good
Omens è stato commisisonato per Amazon Prime Video e per BBC two da
Patrick Holland, direttore di BBC two, Shane Allen, direttore di
BBC ComedyCommissioning e Georg Sharp, editor presso
BBC. È stato prodotto dal team comedy ai BBC studios, la divisione
BBC commercial production, Narrativia e The Blank Corporation, in
collaborazione con BBC Worldwide.
Good
Omens sarà disponibile su Amazon Prime Video in
oltre 200 paesi e territori nel 2019, in UK dove verrà trasmessa
anche su BBC Two in un secondo momento. BBC Worldwide distribuirà i
diritti di Good Omens a livello internazionale dopo la premiere su
Prime Video. La serie avrà come direttore e produttore esecutivo
Douglas Mackinnon, che vanta produzioni come
Knightfall, Dirk Gently, Doctor Who, Outlander e l’episodio di
Sherlock: The Abominable Bride vincitore lo
scorso anno di un Primetime Emmy come Outstanding Television
Movie.
“Neil Gaiman è uno scrittore
dal talento eccezionale che è in grado di creare mondi unici, multi
dimensionali e narrativamente ineguagliabili” sostiene
Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “I
suoi fan sono appassionati ed entusiasti e siamo fortunati di poter
condividere il suo talento con tutto l’audience di Prime
Video”
“Mi sono deciso ad
accettare questo incarico dopo aver lavorato splendidamente con il
team di Amazon per la realizzazione di Good Omens”
sostiene Gaiman. “Sono persone entusiaste, intelligenti e non
erano intimoriti da Good Omens, un prodotto così diverso dagli
altri.Volevano creare qualcosa di unico ed eccitante. Sono
emozionato all’idea di avere una casa in Amazon dove potrò fare
televisione come nessuno l’ha mai vista prima, non come Good Omens
ma sicuramente inusuale e divertente”
Starz ha diffuso la
nuova scena d’apertura di Outlander 4, il
quarto inedito ciclo di episodi dell’acclamato show tv
Outlander.
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Secondo le prime indiscrezioni i fan vedranno l’azione
riprendere nelle colonie americane, dove i produttori hanno detto
che lo show avrà luogo. La stagione è basata
su Drums of Autumn , il quarto
volume della fortunata serie di libri di Diana Gabaldon. La
produzione è attualmente in corso in Scozia.
Sophie Skelton (Brianna) e
Richard Rankin (Roger), insieme a Lauren Lyle (Marsali) e Cesar
Domboy (Fergus), dovrebbero tornare nella quarta stagione
per riprendere quei ruoli. Il tema della nuova stagione sarà
“Home”.
“Nelle ultime tre stagioni,
Jamie e Claire non sapevano dove avrebbero vissuto”, ha
dichiarato a EW il produttore esecutivo Matthew B.
Roberts. “Non piangono mai i loro destini. Ora stanno
arrivando in quel posto che possono chiamare casa. Ma il
significato di casa è diverso per ognuno di noi. Questo è ciò
che scopriremo nella stagione 4.”
Outlander 4 è la quarta stagione della serie tv
Outlander
creata da Ronald D. Moore per il canale
americano Starz.
Outlander 4
Nella quarta stagione di
Outlander ritorneranno
Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in
corso), interpretata da Caitriona
Balfe, James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie
Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam
Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso),
interpretato da Bill Paterson, Frank
Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato
da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser
Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura
Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso),
interpretato da Steven Cree, Roger
Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato
da Richard Rankin, Brianna “Bree”
Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata
da Sophie Skelton, Lord John William
Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David
Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in
corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel
“Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato
da César Domboy e Capitano Raines
(stagione 3-in corso), interpretato da Richard
Dillane.
Un festival cinematografico non è
fatto solo di film, è anche l’occasione per incontrarsi e parlare
della situazione di un movimento in continua crescita e per questo
sempre alla ricerca di nuovi strumenti per far sì che questo
processo non rallenti o, peggio ancora, si arresti. Come la
riunione che si è tenuta stamattina, sabato 6 ottobre, nella
seconda giornata di Sedicicorto International Film
Festival, che ha ospitato i rappresentanti di molti
festival della regione Emilia Romagna, per
continuare un discorso già da tempo intrapreso che ha come scopo
ultimo la creazione di una rete dei festival della regione. Un
circolo virtuoso che permetta a queste industrie culturali,
indipendentemente dalla loro dimensione in termini sia economici
che di pubblico e prestigio, di potersi confrontare con analoghe
realtà del panorama nazionale e internazionale.
Porretta, Amarcort, Ce L’ho
Corto, Ennesimo, Bellaria, Cinesogni, Concorto, Ibrida, Malatesta,
Reggio Film Festival, Soundscreen: tutti presenti per
affrontare temi soprattutto pratici, idee per razionalizzare costi,
risorse e tempistiche e rendere più efficiente il lavoro dei
singoli festival. Un ordine del giorno ricco, che ha portato la
discussione tra i delegati alla condivisione di materiali,
professionisti, comunicazione. Strumenti importantissimi e
necessari per poter massimizzare il coinvolgimento del territorio,
sia in termini di pubblico che di ricaduta economica, per il
festival e le attività che di un evento culturale possono essere
partner, fruitrici e anche semplicemente coinvolte nella fornitura
di servizi per manifestazione e pubblico.
Tutto questo partendo da un punto
fondamentale: la giusta definizione di cosa sia un festival e di
come deve essere strutturato per essere ritenuto tale, in termini
di durata, programma, materiali promozionali e divulgativi, dal
catalogo al sito web, sino ai più moderni strumenti della
comunicazione social e mobile.
Uditore, con facoltà d’intervento,
la regione Emilia Romagna, rappresentata dalla Film Commission
nella persona di Emma Barboni, a cui si è aggiunta a chiusura
dell’incontro anche Elisa Giovannetti, assessore alla cultura del
comune di Forlì. A dimostrazione che questo progetto di sistema dei
festival del territorio è un tema a cui le istituzioni sono oggi
particolarmente sensibili, e che apre nella maniera migliore la
settimana di EnErgie Diffuse, oltre 400 eventi che dal 7 al 14
ottobre faranno dell’Emilia Romagna il più vitale polo culturale
italiano.
Un primato che tutte le regioni del
nostro paese si dovrebbero contendere, una sfida che oggi è partita
da Forlì e da Sedicicorto International Film Festival.
Come promesso, ieri la Warner Bros.
ha diffuso il secondo trailer
di Aquaman, il film diretto
da James Wan con
protagonista Jason Momoa, nei panni dell’eroe
DC Arthur Curry.
Il lunghissimo trailer non ha solo
mostrato ciò che già sapevamo del cinecomic, ma anche moltissimi
contenuti inediti tra cui parti del prologo con
Atlanna e l’infanzia del piccolo
Arthur, e una sezione di quello che sembra il
viaggio dell’eroe insieme a Mera alla ricerca di
risposte e di indizi.
Ecco allora di seguito tutti i
segreti svelati dal trailer esteso mostrato ieri al
New York Comic Con:
L’easter egg di H.P. Lovecraft
James Wan è un
regista che tradizionalmente associamo al genere horror, tuttavia
non è detto che anche in Aquaman non possano esserci dei riferimenti
all’immaginario esplorato in passato dal filmaker.
Nel trailer appaiono già delle
influenze horror, come la scena che apre il footage con il faro
all’interno di una sfera con la neve. Ai piedi di questo cimelio
giace infatti The Dunwich Horror di H.P.
Lovecraft, storia di una donna umana che sposa un Dio per
dare alla luce due potenti bambini.
La caccia al tesoro di Arthur e Mera
Questa è la parte più interessante
del trailer sui cui la Warner Bros. sembra essersi concentrata con
maggiore attenzione: veniamo infatti catapultati nel deserto del
Sahara, con Arthur e
Mera che trovano le rovine dell’antica
Atlantide.
I due sono alla ricerca di un’antica
reliquia di Atlantide, ovvero il tridente del Re Atlan, un potente
artefatto che potrebbe legittimare Arthur come sovrano di
Atlantide.
Ed è proprio questa appassionante e
non priva di ostacoli caccia al tesoro al centro della narrazione
di Aquaman, sul come Arthur e Mera riusciranno a
trovare il tridente ed usarlo per unire le sette tribù di Atlantide
contro Ocean Master.
Inseguiti da Ocean-Master e dai suoi
alleati, tra cui Black Manta e altro sicari, i due fuggono in
un’appassionante sequenza senza stacchi sui tetti di una città
orientale.
Il Tridente
Il trailer esteso offre ai fan del
personaggio una prima occhiata all’iconico
tridente di Re Atlan, in cui si
dice risieda il potere di Atlantide. “Nelle mani sbagliate,
porterebbe distruzione“, ma non è chiaro quali poteri siano
nascosti al suo interno.
Da notre che, secondo quanto
dichiarato da Atlan, il tridente può essere utilizzato per unire i
mondi che stanno sotto e sopra le onde, ed è possibile che
permetterà ad Arthur di regnare come un sovrano giusto tra gli
esseri umani che abitano la terra e le sette tribù del mare.
La tecnologia atlantidea
Il trailer ci fornisce inoltre
diverse informazioni sulla avanzatissima tecnologia di
Atlantide, più di ogni mezzo sviluppato in
superficie.
Il design è incredibile, e il lavoro
di post produzione si inizia finalmente a vedere in tutto il suo
splendore tra la vita sottomarina e le barriere coralline. In
effetti sembra davvero che la città sia costruita sul lato di una
scogliera, il che potrebbe spiegare come mai Atlantide si sente
minacciata dall’inquinamento degli uomini: l’innalzamento delle
temperature del mare e gli acidi scaricati negli oceani stanno
uccidendo le barriere coralline…
Ocean Master
Quello che potrebbe essere a tutti
gli effetti il villain principale del film, Ocean
Master, sarà protagonista di una guerra che tenterà di
unire le sette tribù in guerra contro il mondo di superficie. Il
personaggio crede infatti che Atlantide abbia sofferto abbastanza a
causa dei modi noncuranti dell’umanità, e che sia giunto il momento
di mettere le cose a posto.
Re Nereus
Il nuovo trailer ha finalmente
rivelato l’aspetto di Re Nereus, una versione a
quanto pare differente da quella della DC Comics perché padre
(e non promesso sposo) di Mera.
Non esattamente ciò che Aquaman può
considerare un suo fedele alleato, Nereus non figurerà tra gli
antagonisti dell’eroe, come confermato in un’intervista dal regista
James Wan, ma fungerà da partito neutrale nella guerra dei
mari.
Black Manta all’attacco
Un’altra emozionante scena ci ha
mostrato Black Manta e i suoi sicari mentre
rincorrono Arthur e Mera. Ed è
probabile che più avanti il villain unirà le forze con Ocean Master
per vendicarsi di Aquaman (colpevole, secondo lui,
di aver ucciso suo padre).
Il costume di Black Manta è
progettato per rappresentare una seria minaccia per Aquaman in ogni
modo possibile, equipaggiato per il combattimento corpo a corpo,
con lame estensibili e armi energetiche.
La
lotta per il trono
Questa sequenza era apparsa anche
nel primo trailer, e sembra che il regista James
Wan ne vada particolarmente orgoglioso: vediamo
Aquaman e Ocean Master mentre si
apprestano a combattere per il trono di Atlantide (un’idea ripresa
anche in Black Panther), e lo scontro avviene in
una sorta di cratere vulcanico.
Nuovi dettagli sulla regina Atlanna
Le origini di
Aquaman saranno esplorate anche attraverso il
racconto di Atlanna, e quanto pare il trailer
sembra suggerire che la regina non volesse davvero tornare a
casa.
In una scena d’azione infatti i
guerrieri di Atlantide attraversano le pareti della casa di Atlanna
per catturarla, mentre lei si difende con le abilità di un grande
guerriero. Tutt’altro che una sirena indifesa insomma.
L’esercito di Ocean Master
Le mostruose creature conosciute con
il nome di Trincea potrebbero essere i nemici
principali di Aquaman nel film, servendo la causa
di Ocean Master. Si tratta infatti di una razza
feroce i cui corpi si sono evoluti in maniera sorprendente per
adattarsi al loro ambiente, che può sopravvivere a profondità
impossibili anche per un Atlantideo.
Xebel
Questo futuristico edificio bianco
sembra corrispondere al palazzo di Xebel,
costruito grazie alle avanzate tecnologie atlantidee e dove
vediamo fluttuare i capelli di Mera. In un’altra
scena appare invece Arthur trascinato con la forza
davanti a Re Nereus mentre questo abbandona il suo
trono per avvicinarsi al giovane arrogante venuto dalla Terra.
L’arma più potente di Ocean Master?
La creatura che abbiamo visto
brevemente nel trailer potrebbe rivelarsi l’arma più potente
dell’esercito di Ocean Master: un’aragosta
gigantesca e mostruosa combatterà al fianco del personaggio nella
guerra tra le sette tribù.
Il costume classico di Aquaman
L’ultimo frame del trailer ha
rivelato finalmente Aquaman nel suo iconico
costume dei fumetti giallo e verde, finora mostrato soltanto nel
merchandise ufficiale del
film.
Si tratta di un momento molto
importante all’interno della storia, perché Arthur
Curry risponderà alla chiamata del suo popolo accettando
di essere qualcosa di più grande di un re: un eroe, protettore
della giustizia, che combatte per la pace tra gli uomini e il
popolo del mare.
Quello che vediamo è un costume
ridisegnato per sembrare una elegante armatura abbinata al tridente
di Atlantide, ed è probabile che lo vedremo in scena soltanto nel
terzo atto del film.
L’incidente durante la promozione di
Thor: Ragnarok è costato a
Mark Ruffalo la fama di “spoileratore”. Per chi
non ricordasse quanto accaduto, l’attore era in diretta live su
Instagram durante la presentazione del film, ma a
fine introduzione e a inizio proiezione, l’attore ha dimenticato di
interrompere la diretta sul social, mandando in onda l’audio dei
primi 15 minuti del film di Taika Waititi, il
tempo che è servito a una addetta dello staff per rendersi conto di
quanto stava accadendo e avvertire l’attore di interrompere la live
dal suo telefono cellulare.
A seguito di questo incidente, lo
stesso attore ha cominciato a scherzare sulla sua scarsa
affidabilità, un po’ che ha deciso di fare la Marvel con Tom Holland, e così
durante la sua ospitata da Jimmy Fallon, Mark Ruffalo ha finto
di spoilerare non solo il titolo ufficiale di Avengers 4, che tutti attendiamo, ma anche
la battaglia finale del film, mimando le prodezze che compierà il
suo Hulk. Ecco il video:
Dallo scorso 1 marzo, Mark
Ruffalo aveva abbandonato i social per concentrarsi su
altre questioni che richiedevano la sua attenzione, ma in occasione
del voto di metà mandato del POTUS, la star, sempre impegnata in
prima linea nella politica statunitense, è ritornato ai suoi canali
social con un esilarante video, in cui invita tutti gli americani
al voto aiutato da alcune star sue amiche e dai ragazzi
sopravvissuti alla strage di Parkland.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
L’universo cinematografico Marvel, il MCU, è pieno di segreti
nascosti tra le pieghe dei film, e da dieci anni continua a stupire
il pubblico per la maniera in cui questi perfettamente celati
(tranne agli occhi dei più esperti osservatori).
Alcuni sono semplici easter egg
utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altre vere e
proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti
nel marasma di effetti speciali e combattimenti.
Ecco allora di seguito
i 20 segreti della Fase 3 che non avrete
sicuramente notato nel MCU (Parte 2):
A volte ritornano…
Un altro caso di riutilizzo dello
stesso attore in diversi film o serie dell’universo Marvel è quello di
Martin Starr, ora membro del cast di Spider-Man:
Homecoming e Far From
Home che è anche apparso in L’incredibile
Hulk come guardiano del laboratorio informatico che
Bruce Banner corrompe con una pizza.
E se alcuni fan hanno creduto che in
realtà si trattasse dello stesso personaggio, questa teoria non è
mai stata confermata.
Un collegamento fra Runaways e Doctor Strange
La serie televisiva trasmessa su
Hulu e dedicata a Runaways è, a detta di tutti,
uno dei più fedeli adattamenti di un fumetto Marvel, e non molti sanno che
esiste un collegamento fra lo show e Doctor
Strange.
In una scena tagliata dal cinecomic
con Benedict Cumberbatch infatti, vediamo il
personaggio di Tina Minoru (anche se interpretato
da un’altra attrice) che brandisce l’Asta di uno e si sta
preparando al combattimento.
The Bilgesnipe
Thor: Ragnarok
è ricchissimo di easter egg, alcuni piuttosto ovvi, mentre, altri
ben nascosti. Tra quest’ultimi ce n’è che mostra il cadavere di un
Bilgesnipe, specie animale conosciuta a
Asgard.
Nel primo film dei Vendicatori,
sentiamo Thor descrivere simpaticamente questa creatura come
qualcosa di “enorme, squamosa e con grandi corna”. Ma è solo grazie
a Thor: Ragnarok che ne vediamo per la
prima volta un esemplare quando Valchiria esce dalla sua nave
inciampando su una carcassa.
“Vedo l’eternità”
Guardiani della Galassia
Vol.2 ha intelligentemente nascosto il suo villain fino
alla fine, e quando sembrava che l’antagonista principale fosse
Ayesha tutto viene scombinato scoprendo che era in
realtà Ego, il padre di Peter
Quill, che aveva minacciato l’intero universo.
Ma ricordate il momento in cui Ego
cerca di reclutare lo Star-Lord per portare a termine il suo piano
e gli tocca la testa? Gli occhi dell’eroe si riempiono di stelle
mentre lui pronuncia la frase “Vedo l’eternità“.
Questo potrebbe essere un
riferimento all’Eternità, un’entità cosmica superpotente
dell’universo dei fumetti Marvel…
Thanos in pace
Qualsiasi spettatore, anche non
particolarmente avvezzo ai fumetti Marvel, sarà rimasto scioccato
davanti al finale di Avengers: Infinity
War. Gli eroi hanno perso, e il villain
Thanos è apparso trionfante e in pace. Soltanto i
veri fan sanno che è uno stato d’animo contrastante, e che questo
si riferisce ad un particolare di Infinity
Gauntlet.
Nel fumetto originale infatti Thanos
perde il Guanto dell’infinito e decide di rinunciarci
definitivamente. Aiuta persino a salvare l’universo, e finisce per
vivere come un felice pensionato nella sua fattoria.
Chiesa Coreana di Asgard
Tutti amano Chris
Hemsworth, e la simpatia dell’attore ci ha reso ancora più
adorabile il personaggio che interpreta da quasi dieci anni nel
MCU. Ma nessuno sembra idolatrarlo
di più del popolo koreano, a cui i Marvel Studios hanno voluto rendere omaggio
con un easter egg presente in Spider-Man:
Homecoming.
A quanto pare, sullo sfondo di una
scena del film è possibile scorgere un edificio con delle scritte
coreane che tradotte significano “Chiesa coreana di
Asgard“.
Il cameo di Beta Ray Bill
Come personaggio,
Thor ha una delle storie più lunghe e ricche
dell’universo Marvel, avendo origini mitologiche
e cosmiche di cui è stata raccontata solo la superficie. Tuttavia
in Thor: Ragnarok
abbiamo assistito ad un cameo di uno dei suoi più strani e antichi
alleati…
I fan che speravano di vedere
Beta Ray Bill nel MCU sono stati finalmente
accontentati, perché il personaggio compare nell’edificio del
Granmaestro come uno dei volti che hanno
combattuto nella gara di gladiatori. Anche la faccia di
Hulk è inserita nel gruppo, quindi è ipotizzabile
che Beta Ray Bill fu uno dei competitors per il Grande Maestro.
Miles Morales nel MCU
Uno dei migliori acquisti per la
mitologia dell’Uomo Ragno è stato senza dubbio Miles
Morales, che nei fumetti è un alter ego di
Spider-Man dell’Universo Ultimate e che i fan
sognavano di vedere prima possibile nel MCU. Ebbene, sono stati
accontentati!
Ancora prima di Into The
Spider-Verse infatti, Peter incontra suo zio in
Homecoming,
interpretato sullo schermo da Donald Glover, e non
solo conosciamo il suo nome (Aaron Davis), ma in una scena
cancellata il personaggio chiama suo nipote e si rivolge a lui come
Miles. Insomma, sembra che Miles Morales sia ufficialmente nel
MCU!
I segreti di Klaw
Black Panther
ha presentato alcuni dei villain più memorabili del MCU, a partire da Erik
Killmonger e arrivando a Ulysses
Klaw , interpretato sullo schermo da Andy
Serkis. E ciò che lo rende così affascinante e spassoso è
una delle frasi che dice a proposito di un suo album che uscirà
presto su Soundcloud…
A quanto pare si tratta di un
riferimento ai fumetti originali, quando gli esperimenti di Klaw
ebbero uno strano effetto sonoro trasformandosi una creatura
terrificante. Pertanto, il Klaw del MCU nomina questa cosa di
Soundcloud come easter egg.
Nebula e il riferimento ai fumetti di Infinity War
Avengers: Infinity
War aveva al suo interno diverse scene dal contenuto
molto forte e, da un certo punto di vista, insopportabili per gli
occhi. Una di queste vedeva Thanos torturare sua
figlia Nebula strappando parti del suo corpo ormai
robotico.
I fan della Marvel sanno che questo era un
riferimento al fumetto originale di Infinity
Gauntlet dove Thanos usa il Guanto per attaccare Nebula e
tenerla in ostaggio tra la vita e la morte.
Mark Millar non ha
dubbi, il trailer esteso di
Aquaman, ben 5 minuti di scene inedite e non dal nuovo
film DC COmics diretto da James Wan, mette il
Marvel Cinematic Universe
in una posizione di inferiorità. Il fumettista scozzese sembra
convinto che il concept visivo del film con Jason
Momoa abbia trasformato in un solo colpo tutto l’Universo
Condiviso dei Marvel Studios in un prodotto desueto, anni
’70, dice addirittura Millar.
Noto soprattutto per
Kick-Ass, il fumettista ha lavorato più volte con
del materiale Marvel e di queste collaborazioni
si ricordano la terza serie di Wolverine e sette
numeri di Civil War. Ecco cosa ha scritto sul
suo account Twitter: “Il trailer di Aquaman ha appena trasformato i moderni film Marvel in serie tv anni ’70. Il
guanto verde di sfida è stato gettato e la DC è di nuovo in gioco.
Un trailer di 5 minuti è maledettamente audace, James Wan, sei un
genio!”
Dopo il tonfo di Justice League, seguito dal trionfo di Black
Panther prima e di Infinity War dopo, il franchise DC sembrava
effettivamente morto e sepolto, e la campagna marketing scelta per
Aquaman non sembra stia valorizzando al massimo il potenziale di un
film così rischioso. Staremo a vedere però come la Warner Bros e
James Wan si giocheranno le loro carte per mettere insieme il
miglior prodotto possibile e soprattutto per risvegliare
l’interesse dei fan verso un franchise che troppe volte li ha
delusi.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Amazon studios ha
diffuso via NYCC il teaser promo di The
Boys, l’annunciata serie tv sui supereroi creato
da Eric Kripke.
The
Boys è stato presentato al New York Comic Con in una
tavola rotonda con il cast e i creatori – dove è stato presentato
il teaser promo che ha rivelato una prima occhiata alla serie
sovversiva dei supereroi. Inoltre, i fan sono stati sorprese con un
cameo a sorpresa di Simon Pegg, il cui volto è
stato d’ispirazione per “Hughie” nella serie originale dei
fumetti. È stato rivelato che Simon Pegg apparirà nella serie
come il padre di Hughie (Jack Quaid). Il ruolo di Pegg sarà
una guest star.
The
Boys è un modo divertente e irriverente di raccontare cosa
succede quando i supereroi – che sono famosi come celebrità,
influenti come politici e venerati come dei – abusano dei loro
superpoteri piuttosto che usarli per il bene. E ‘l’impotente
contro il superpotere di The Boys che intraprende un’eroica
missione per esporre la verità su “The Seven” e Vought – il
conglomerato multimiliardario che gestisce questi
supereroi.
è stato sviluppato e scritto dallo showrunner Eric
Kripke (Supernatural). La serie Prime Original sarà composta da
otto episodi è co-prodotta da Sony Pictures Television e prodotta
da Kripke, Evan Goldberg (Preacher) di Point Gray Pictures, Seth
Rogen (Preacher) e James Weaver (Preacher), Neal H. Moritz di
Original Film ( Prison Break), Ori Marmur (Preacher) e Pavun Shetty
(New Girl), così come Jason Netter e Ken Levin. Garth Ennis
(Predicatore) e Darick Robertson, che ha creato il fumetto su cui
si basa la serie, sarà anche co-produttore esecutivo.
The Boys è in programma per l’uscita mondiale
del 2019, esclusivamente su
Amazon Prime Video in oltre 200 paesi e territori.
Durante il New York Comic
Con 2018 è stato diffuso il secondo trailer ufficiale
di Macchine Mortali, il film prodotto da
Peter Jackson e diretto
dall’esordiente Christian Rivers che porta
sullo schermo la saga fantasy scritta da Philip
Reeve.
A presentare il film c’era anche
Peter Jackson, che produce l’esordio alla regia
del suo aiuto, Rivers. Parlando con ComicBook,
il regista premio Oscar ha spiegato che, in merito alla serie tv su
Il Signore degli Anelli in produzione, si sente
molto positivo e non vede l’ora di potervi assistere. Ecco cosa ha
dichiarato Jackson: “Non vedo l’ora di vedere la serie. Non ho
mai visto come si deve la storia e i filmperché io sono sempre
stato il tizio che ha realizzato Il Signore degli Anelli, quindi
adesso non vedo l’ora di essere il tizio normale che sta lì e
guarda come qualcun’altro ha raccontato il mondo di
Tolkien”.
Peter Jackson
conferma così il suo grande amore nei confronti di un progetto
cinematografico che ha interessato e apparentemente assorbito e
prosciugato tutte le sue energie creative, tanto che, dall’uscita
de Il Ritorno del Re, ancora si aspetta il suo
prossimo grande progetto (è opinione comune che la Trilogia de lo
Hobbit non sia stato un prodotto di successo).
Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
Netflix ha diffuso le prime foto ufficiale e
la data di uscita di The
Umbrella Academy, l’annunciato adattamento seriale
dell’omonima serie di romanzi.
La serie tv debutterà il 15 febbraio su Netflix
Basato sui celebri fumetti e
graphic novel The
Umbrella Academy, è stata creata e scritta da Gerard
Way (My Chemical Romance) e illustrato da Gabriel Bá, The
Umbrella Academyè
una serie live-action che segue i membri di una famiglia
disfunzionale di supereroi (The Umbrella Academy) – Monocle,
Spaceboy, The Kraken, The Rumor, The Séance, Number Five, The
Horror e The White Violin – mentre lavorano insieme per risolvere
la misteriosa morte del padre mentre modellano la loro personalità
e abilità divergenti. Pubblicato da Dark Horse Comics, la
serie a fumetti ha ottenuto molti elogi da parte di fan e critici
per il suo alternato e intrigante approccio al genere dei
supereroi.
The Umbrella Academy, la serie tv
The
Umbrella Academy sarà prodotta da Universal Cable
Productions. Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon) sarà
produttore esecutivo e showrunner, con produttori esecutivi
Mike Richardson di Bluegrass Television e Keith Goldberg di
Dark Horse Entertainment. Gerard Way sarà come produttore
co-esecutivo. La sceneggiatura pilota è stata adattata dalla
serie di fumetti di Jeremy Slater (The
Exorcist).
In The
Umbrella
Academyprotagonisti
sono Ellen Page, Tom Hopper, Robert Sheehan, Emmy
Raver-Lampman, David Castaneda, Aidan Gallagher, Mary J.
Blige , Ashley Madekwe, Cameron Britton, Colm Feore, Adam
Godley, John Magaro e Kate
Walsh.
VIDEO CORRELATO – LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI
DEL MCU
Dopo l’addio ufficiale di Chris
Evans al personaggio di Captain
America (ma anche a quello di Steve
Rogers) nell’Universo Marvel Condiviso, la rete e tutti i
fan Marvel in tutto il mondo hanno
cominciato a soppesare la reale portata dell’abbandono di un
personaggio così importante nelle dinamiche del MCU.
Per celebrare l’addio e gli otto
anni che Evans ha dedicato al personaggio e all’universo condiviso,
è stato realizzato un fan poster che mette a confronto il piccolo
Roger pre-esperimento e Chris Evans stesso e allo
scudo di Cap, simbolo del suo ruolo e del suo compito: proteggere
la Terra e gli innocenti.
Si era già ipotizzato che con
l’avvento di Captain Marvel nel Marvel Cinematic Universe
ci trovassimo di fronte a un cambio di rotta e quindi a un
passaggio di testimone “tra capitani”. Carol Danvers prenderà con
ogni probabilità il comando dei Vendicatori in Avengers 4, mentre Captain
America si sacrificherà per la causa, o forse si
congederà, lasciando lo scudo a un degno erede, probabilmente
Bucky Barnes, più difficilmente Sam
Wilson.
Qualunque sia il futuro, i fan si
preparano ad accoglierlo, con un po’ di amarezza in fondo al cuore,
visto che Chris Evans li ha accompagnati da sempre
nel viaggio dei Vendicatori al cinema. Ma si tratta solo del primo
di una serie di addii, e presto scopriremo quale altro personaggio
storico lascerà il posto alla nuova generazione di eroi Marvel.
Ecco il bel poster con cui si
ringrazia Chris:
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Arrivato nelle sale il 4 ottobre,
Venom è
il primo spin-off ufficiale di Spider-Man che riavvia le sorti del
temibile simbionte sul grande schermo dopo l’apparizione del
personaggio in Spider-Man 3 di Sam
Raimi.
La regia del cinecomic è firmata da
Ruben Fleischer (Benvenuti a
Zombieland, Gangster Squad) mentre il
ruolo del protagonista è interpretato da Tom
Hardy.
Proprio il regista ha confermato
che nel film sono presenti una serie di
riferimenti ai fumetti originali e svariati
easter eggs che forse nemmeno i fan più attenti
avranno notato. Se siete curiosi, trovate qui sotto i 10 più
interessanti:
“Tanti spuntini e così poco tempo”
Uno degli aspetti più criticati già
dopo la visione del trailer di Venom era
stata la qualità dei dialoghi, e una battuta in particolare era
diventata oggetto di scherno da parte del pubblico. Ci riferiamo al
passaggio in cui il simbionte esclama di fronte alla sua vittima
“Occhi! Polmoni! Pancreas! Tanti spuntini in così poco
tempo…” che aveva lasciato perplessi molti degli
spettatori.
Tuttavia è stato confermato che
questa curiosa espressione era una diretta citazione dei fumetti a
cui il film si ispira.
Nella vignetta Venom sta
combattendo contro Spider-Man e
pronuncia la stessa frase che abbiamo sentito nel trailer e nel
fim.
She-Venom
Le scene “romantiche” fra
Eddie e la sua ex fidanzata
Anne (Michelle Williams)
hanno destato qualche dubbio nel pubblico dopo le prime visioni di
Venom,
tuttavia non si può dire che la loro collaborazione nel film sia
quanto meno utile a salvare la vita del protagonista.
Nel corso del cinecomic il
simbionte entra nel corpo di varie persone, tra cui una donna
anziana e perfino un cagnolino, prima di appropriarsi della stessa
Anne che collabora con l’alieno rivelando sullo schermo un altro
personaggio dei fumetti: She-Venom.
La versione cinematografica può
anche essere diversa dai fumetti, dove Eddie e Anne erano in realtà
sposati e poi divorziati, ma il design del suo aspetto da simbionte
è praticamente identico alla fonte originale. Anche lì Anne
mostrava livelli di violenza sorprendentemente letali, talmente
distruttivi da spingerla al suicidio per i troppi sensi di
colpa.
Il bacio di Venom
Quello che probabilmente verrà
giudicato come uno dei momenti più bassi rivela invece una parte
interessante del personaggio di Eddie Brock e
della sua relazione con Anne.
Ci riferiamo alla scena in cui
Eddie bacia appassionatamente il volto di Venom, che poi si
rivelerà essere proprio Anne. Forse la donna stava cercando di
esprimere i suoi sentimenti, protetta dall’identità del simbionte,
che a sua volta avrebbe compreso i suoi desideri e avrebbe agito al
posto suo.
Il tal senso percepiamo la profonda
umanità di Venom, che potrebbe aver desiderato ardentemente il
bacio con il suo grande amore, uno degli aspetti più calcati nei
fumetti originali. Insomma, una sorta di Cupido…
Carnage nella scena post credits
La scena a metà dei titoli
di coda di Venom rivela la grande
intervista che Eddie aveva accennato a Annie poco prima che il film
finisca. Il soggetto dell’intervista non è altro che il
famoso serial
killer Cletus Kasady, che viene tenuto in
una cella di massima sicurezza nella prigione di San Quintino
(Woody Harrelson indossa anche una parrucca
di riccioli rossi molto poco convincente). Fedele ai fumetti,
Cletus ha l’abitudine di scarabocchiare sulle pareti con il suo
stesso sangue, cosa che sta facendo quando arriva Eddie. La scena
dei titoli di coda termina con Cletus che promette che quando
uscirà di prigione ci sarà una “carneficina”, quindi in originale
“Carnage”!
Nei fumetti, Cletus
Kasady era il compagno di cella di Eddie
Brock durante il suo primo periodo in prigione. I due
prigionieri non erano particolarmente amici, con Cletus che
preferiva ascoltare l’heavy metal mentre Eddie preferiva la
palestra. Tuttavia, poco prima che Eddie e Venom fuggissero dalla
prigione, Venom diede alla luce un nuovo simbionte e non si
preoccupò di dirlo a Eddie, poiché la riproduzione è asessuata sul
pianeta natale di Venom e i simbioti non hanno alcun concetto di
famiglia. La progenie di Venom, Carnage, si
attaccò al potenziale ospite più prossimo – Cletus, un serial
killer psicopatico – così divenne malvagio. Carnage esce di
prigione e dissemina terrore, attirando l’attenzione di Spider-Man.
Con riluttanza, Spider-Man recluta Venom per farsi
aiutare a rintracciare Carnage, e Venom (che, nonostante sia
malvagio per sua stessa natura, si oppone con veemenza a fare del
male agli innocenti) accetta un’alleanza in cui entrambe le parti
si sentono a disagio.
La scena dei mid-credits di
Venom è chiaramente progettata per creare un
sequel con Carnage come cattivo principale, e
offre anche un modo semplice per spiegare perché e come Carnage si
affeziona a Cletus. Nel film ci sono solo quattro simbioti
riportati sulla Terra dalla Life Foundation, e alla fine del film
Venom è l’unico simbionte rimasto vivo, quindi Carnage deve venire
per forza da Venom – proprio come nei fumetti. Dal momento che
Eddie va al carcere di San Quintino per intervistare Cletus con il
suo amico al seguito, non sarebbe affatto sorprendente se Venom
casualmente desse alla luce Carnage durante l’intervista e lo
avesse lasciato indietro alla portata di Cletus.
L’appartamento di Eddie Brock
I lettori più affezionati dei
fumetti di Venom
potrebbero già conoscere come le loro tasche la strana origin
story del simbionte, presentato come nient’altro che un abito
nero di Spider-Man raccolto nello spazio. L’idea
del personaggio però venne offerta alla Marvel anni prima, quando un fan
inviò una lettera alla redazione suggerendo che a Peter Parker
venisse dato un nuovo completo nero realizzato con lo stesso
materiale di quello dei Fantastici Quattro. A quel
fan venne poi offerto di cedere la sua idea e il resto è
storia.
Randy Schueller,
colui che di fatto creò Venom, è stato omaggiato
nel film grazie ad un easter egg: l’edificio nel quale si
trasferisce Eddie dopo aver rotto con Anne si chiama infatti
The Schueller Building. Un bel modo per
ringraziarlo no?
L’urlo di Venom
Il Wilhelm Scream è ciò
che solitamente definiamo un tradizionale effetto sonoro
cinematografi costituito da un acuto urlo di una persona che viene
colpita o uccisa da qualcosa. Questo suono viene generalmente
utilizzato per dare voce a personaggi che muoiono cadendo da grandi
altezze.
I cinefili potrebbero aver notato
che in una scena particolare di Venom, quando il
simbionte viene circondato da diverse guardie dello Swat nella hall
del ex giornale, si sente chiaramente l’urlo di Wilhelm.
Eddie e il suo rapporto con i senzatetto di San Francisco
Non è un segreto questo adattamento
di Venom abbia preso
ispirazione dalle pagine di “Lethal Protector“, e
lo si può notare dal fatto che – come nel fumetto – Eddie Brock e
il suo simbionte si trovano a San Francisco. Qui, dovendo ripartire
da zero dopo il trasferimento da New York, Eddie si ritrova
coinvolto in una vicenda che vede diversi senzatetto costruire una
società segreta fra le macerie di un terremoto.
Il film cerca quindi di rendere
omaggio a questa storia mostrandoci l’affetto del protagonista per
una donna senzatetto che vive sui marciapiedi della città (che più
tardi sarà la causa della sua trasformazione in
Venom).
Barney Bushkin
Nel film di Ruben
Fleischer vengono fatte diverse allusioni al passato
lavoro di Eddie come reporter a New York, che è anche il luogo dove
inizia la sua storia a fumetti. Pur non entrando nel dettaglio,
viene nominato il Daily Globe, ovvero il giornale rivale del famoso
Daily Bugle, come precedente posto di lavoro del protagonista, dal
quale fuggì dopo una spiacevole vicenda.
L’easter egg più interessante però
arriva nel montaggio di scene in cui vediamo Eddie in cerca di un
nuovo impiego e mentre manda un sms ad un tale Barney
Bushkin, redattore del Daily Globe, e fiero nemico di
J. Jonah Jameson (apparso nella trilogia di
Sam Raimi interpretato da
J.K.Simmons).
Venom era un outsider anche sul suo pianeta
L’istinto di Eddie
di aiutare e difendere i più sfortunati convince di fatto il
simbionte ad impossessarsi del suo corpo, proprio perché egli
stesso era un perdente nel suo pianeta d’origine, rigettato dalla
sua società. Questo introduce poi la possibilità che esista un
intero pianeta di simbionti progettati per essere buoni e virtuosi,
diversi dalla specie terribile che contagia la Terra.
Into the Spider-Verse
La seconda scena post credits
inserita in Venom (dopo quella su Carnage) mostra
al pubblico un’intera e appassionante sequenza tratta da Spider-Man: Into
The Spiderverse, film d’animazione in uscita tra pochi
mesi. Ma non vogliamo rivelarvi troppo, altrimenti che sorpresa
sarebbe?
Dopo essere stato in produzione
alla SONY per diverso tempo, il film su Barbie è
passato alla Warner Bros. Secondo
Deadline sembra che Margot Robbie
sia la frontrunner per interpretare la protagonista del film, con
Patty Jenkins che invece dovrebbe occuparsi della
regia del film. Tuttavia, il ruolo della Jenkins, al momento
impegnata con le riprese di Wonder Woman 1984, è stato
smentito.
Il progetto ha avuto una produzione
fino a questo momento complicata, con la regista Alethea
Jones che ha lasciato il film, Anne
Hathaway ha lasciato il progetto all’inizio dell’anno dopo
che una versione dello stesso progetto non è andata a buon fine
perché prevedeva la presenza di Amy Schumer
impegnata in un altro progetto.
Barbie
è un marchio redditizio per la Mattel, che ha appena annunciato che
Robbie Brenner è il nuovo capo della divisione
cinematografica. La compagnia è molto protettiva nei confronti del
prodotto, dal momento che si tratta del giocattolo che ha costruito
la casa Mattel ed è forte il desiderio di realizzare il miglior
prodotto cinematografico possibile per il grande schermo. Adesso
che il progetto è passato alla Warner Bros, ha perso tutti i
produttori coinvolti precedentemente alla SONY, tra cui Amy
Pascal, Laurie Macdonald e Walter
Parkes.
Sono stati diffusi i character
poster di Macchine Mortali, il film prodotto
da Peter Jackson e diretto
dall’esordiente Christian Rivers che porta
sullo schermo la saga fantasy scritta da Philip
Reeve.
Migliaia di anni dopo la distruzione
del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è
adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche
città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di
mira le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert
Sheehan)—proveniente da una classe inferiore della grande città
trazionista di Londra—si ritrova a dover combattere per la
sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar),
una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non
avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata
a cambiare il corso del futuro.
Macchine Mortali è la nuova
sorprendente ed epica avventura diretta dal premio Oscar® Christian
Rivers, un’artista degli effetti speciali (King Kong). A lui si
uniscono i produttori tre volte premi Oscar® Peter Jackson, Fran
Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit ed Il Signore
degli Anelli), i quali hanno firmato la sceneggiatura.
L’adattamento Universal e MRC è basato sulla pluripremiata serie
scritta da Philip Reeve, e pubblicata nel 2001 da Scholastic.
Ad unirsi a Walsh e Jackson in veste
di produttori figurano Zane Weiner (la trilogia de
Lo Hobbit), Amanda Walker (la trilogia de Lo
Hobbit) e Deborah Forte (Piccoli Bridivi).
Ken Kamins (la trilogia de Lo Hobbit) si unisce a
Boyens in veste di produttore esecutivo. Universal distribuirà il
film in tutto il mondo.
La Warner Bros ha diffuso il secondo
trailer di Aquaman, il film diretto da James
Wan con protagonista Jason Momoa, nei
panni dell’eroe DC Arthur Curry.
Il lunghissimo trailer mostra non
solo ciò che abbiamo visto nel filmato del Comic Con, ma anche
moltissimi contenuti inediti. Vediamo il prologo, con Atlanna, il
piccolo Arthur e una parte che sembra occupare gran parte del film
in cui Arthur è in compagnia di Mera alla ricerca di risposte e di
indizi. Abbiamo la possibilità di dare una prima occhiata a Black
Manta e soprattutto a Orm. Vediamo una massiccia battaglia per il
dominio dei sette mari, la riluttanza di Arthur e infine lo stesso
Arthur nei panni di Aquaman, con tanto di tridente e costume oro e
verde.
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
L’universo cinematografico Marvel, il MCU, è pieno di segreti
nascosti tra le pieghe dei film, e da dieci anni continua a stupire
il pubblico per la maniera in cui questi perfettamente celati
(tranne agli occhi dei più esperti osservatori).
Alcuni sono semplici easter egg
utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altre vere e
proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti
nel marasma di effetti speciali e combattimenti.
Ecco allora di seguito i 20
segreti della Fase 3 che non avrete sicuramente notato nel
MCU (Parte 1):
Miriam Sharpe
Se è vero che il segreto del
successo del MCU sono i grandi personaggi, è
anche vero che dietro ogni grande personaggio c’è un grande attore.
Ma nel caso di Alfre Woodard, che in
Captain America: Civil
War interpreta il ruolo di Miriam
Sharpe, le cose sono ancora più eclatanti.
La donna aveva perso un figlio a
Sokovia e incolpa Iron Man per la sua scomparsa,
dunque si trattava di una piccola parte, tuttavia impressionata
dalla performance dell’attrice i Marvel Studios decisero di darle più spazio
affidandole il ruolo di Black Mariah in
Luke Cage.
Il Nomade
Mentre il Captain
America di Chris Evans si prepara a dire
addio al Marvel Cinematic Universe, i fan
ancora riflettono sul suo look inedito mostrato in Infinity
War – con barba e capelli lunghi – che in realtà è un
gustoso easter egg per gli appassionati di fumetti.
Nei fumetti, stanco di sottostare ad
una politica americana che non condivideva più, Steve scelse di
svestire i panni iconici di Cap per indossare quelli del vagabondo
Nomad. Ecco allora che l’aspetto trasandato di
Infinity War omaggia quel passaggio della storia
del personaggio che molti hanno dimenticato…
Tony e Goliath
Una delle cose che rende così amato
il MCU è la precisa
connessione fra i film e come tutto questo sia perfettamente
programmato. Per questo l’aver menzionato un aspetto di
Ant-Man and The Wasp in Iron Man
2 ha scatenato l’euforia dei fan: parliamo ovviamente di
Goliath, nominato da Tony
Stark mentre chiede a Jarvis di portargli i documenti sui
progetti Pegasus, Exodus e Goliath.
Scopriremo solo più tardi che
Bill Foster, collega di Hank Pym,
aveva lavorato al progetto Goliath prima degli eventi di
Ant-Man…
Doctor Strange e i Pink Floyd
Un aggettivo potrebbe descrivere al
meglio l’esperienza cinematografica di Doctor Strange: psichedelico.
D’altronde il film è pieno di immagini cangianti e universi
alternatici accompagnate da canzoni come “Interstellar Overdrive” dei Pink
Floyd. E in effetti un easter egg vede
protagonista proprio la band di Roger Waters e co.
Nel 1968, l’album “A Saucerful of
Secrets” aveva sulla cover anche immagini del fumetto di Strange, e
il personaggio stesso fu menzionato un anno dopo nella canzone
“Cymbaline”.
I segreti di Sokovia
Nell’adattare i personaggi e le
storie classiche dei fumetti Marvel, l’universo cinematografico
ha spesso percorso la linea sottile che intercorre tra l’omaggio
all’originale e le nuove idee. Un grande esempio possono essere gli
Accordi di Sokovia, che sulla pagina invece
venivano chiamati “The Superhero Registration
Act“.
Questo atto costringeva tutti gli
eroi a cedere le loro identità al governo e a diventare dipendenti
retribuiti, e quelli che intraprendevano la via clandestina avevano
rifiutato tale accordo. Sappiamo però che la maggior parte degli
eroi nel MCU non ha identità segrete, quindi
la versione cinematografica sembra essersi concentrata
esclusivamente sull’idea che l’eroe doveva firmare e lavorare per
il governo senza perdere la propria identità.
Stan Lee l’Osservatore
Individuare il cameo di Stan
Lee nei film è diventato il gioco preferito di ogni fan
Marvel, e se ricordate in
Guardiani della Galassia
Vol.2 arrivava dopo i titoli di coda su un misterioso
pianeta mentre chiacchierava con esseri di dubbia provenienza.
In realtà si scoprì che Lee stava
dialogando con gli Osservatori, specie
umanoide extraterrestre molto avanzata incaricata di osservare
l’universo e i suoi momenti più importanti. Nella scena infatti
Stan Lee parla di tutti i suoi diversi camei, il che implica che
egli stesso possa essere un Osservatore che ha assunto una forma
umana per aiutare a guardare i personaggi e gli eventi che hanno
modellato l’MCU.
La ferita sul volto di Tony Stark
Non soltanto Spider-Man: Homecoming è
riuscito a ricollegarsi in modo originale agli eventi di di
Avengers e a quelli di Captain America:
Civil War, tuttavia rispetto a quest’ultimo titolo
vogliamo rivelarvi un segreto davvero inedito, forse anche ai fan
più attenti.
Durante la scena nel taxi dove
Tony Stark e Peter parlano, sulla fronte del
leader degli Avengers è visibile un taglio, che corrisponde alla
ferita provocatagli dallo scontro con Steve Rogers in Civil
War. Il taglio è ancora lì perché forse non è passato
molto tempo dalla fine dello scontro…
Crossover tra Infinity War e
Deadpool 2
I fan della Marvel stanno pregando affinchè
l’accordo tra Disney e Fox possa finalmente aprire le porte ad un
collegamento tra il MCU e i franchise dei
Fantastici 4 e degli X-Men. Ma se
fate davvero attenzione, questa unione è già avvenuta sullo
schermo…
In Avengers: Infinity
War, Doctor Strange usa l’incantesimo di
Cyttorak contro Thanos, e chi legge i fumetti
saprà questo nome appartiene a l’essere oscuro e potente che
alimenta l’inarrestabile Juggernaut. Dunque, con
una sola magia, Doctor Strange ha creato una connessione
improbabile tra Infinity War e Deadpool
2!
Il confronto tra Cap e Tony in
Civil War
L’operazione di adattamento di un
fumetto sul grande schermo prevede che qualche dettaglio venga
cambiato, anche solo graficamente, trattandosi di due mezzi di
racconto completamente diversi. Tuttavia la storia recente del
MCU ci ha resi testimoni
di un momento in cui la fonte originale è stata fedelmente ricreata
al cinema, e parliamo di un momento di Capitan America:
Civil War, quando Tony Stark si ritrova faccia a faccia
contro Steve Rogers alla fine del film.
Si tratta infatti della scena più
famosa dei fumetti di Civil War, e quello che
sembrerebbe solo un omaggio è un modo dei Marvel Studios per dimostrare
quanto serio è l’approccio al lavoro e quanto ci tenga a
compiacere i propri fan…
Il legame tra Agents of S.H.I.E.L.D. e Doctor Strange
Chi segue Agents of
SHIELD saprà che sue intricate trame non vengono quasi mai
citate nei film, tuttavia ci sono stati dei crossover (pensate solo
al personaggio di Phil Coulson che veniva
resuscitato dopo la morte in Avengers) e uno lega
in maniera del tutto inaspettata la serie a Doctor
Strange.
Si, perché se è vero che la maggior
parte delle disavventure di Strange sono state causate da persone
che cercavano di ottenere Il libro di Cagliostro, contenente
potenti magie oscure, e che l’autore stesso ha studiato il libro
dei peccati noto come The Darkhold, quando in
Agents of S.H.I.E.L.D. viene citato e mostrato si realizza uno
strano e inatteso crossover tra i due media!
Sullo sfondo, milioni di
persone in fuga da guerre e dittature, ma anche gli epicentri
della crisi migratoria come Lampedusa e il tragico naufragio del 3
Ottobre 2013, il corridoio balcanico, i luoghi dell’accoglienza, e
la crisi d’identità di un’intera nazione.
In primo piano, due famiglie di
rifugiati alla disperata ricerca di una nuova vita, e il loro
road-movie attraverso un paese diviso tra compassione e rancore e
colpito da una dilagante deriva populistica.
Per il ciclo “Il Racconto
del Reale”, domenica 7 ottobre dalle 21.15 su Sky
Atlantic va in onda IT WILL BE CHAOS –
SARÀ IL CAOS,documentario prodotto
da HBO – che è stato presentato
al Milano Film Festival il 2 ottobre. Il film
affronta con complessità i risvolti umani e sociali della crisi
migratoria nel Mediterraneo. Lo fa raccontando in presa diretta le
storie di due uomini, costretti a mettere a repentaglio la vita
delle proprie famiglie nel drammatico viaggio alla ricerca di una
nuova esistenza.
It will be chaos – sarò il
caos non trascura alcun aspetto della crisi, e include
anche quella parte di società che si chiude di fronte agli sbarchi,
tra le preoccupazioni dei residenti, il diffondersi di populismi, e
l’intolleranza verso i nuovi arrivati. Tra i commenti della
stampa americana, il BOSTON GLOBE sottolinea il pregio del
documentario di “dare un viso e un’identità ad una catastrofe
in corso spesso trattata solo come astrazione politica e
numerica” e l’HOLLYWOOD REPORTER lo definisce come
“ritratto intimo del dramma della crisi migratoria che … mette
gli spettatori nei panni dei rifugiati” e ne esorta la
visione per tutti coloro che hanno il compito “di
legiferare sulle politiche migratorie”.
IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS
Diretto da Lorena
Luciano e Filippo Piscopo, IT
WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS – Miglior Regia al Festival di
Taormina – è un viaggio durato cinque anni, di perdita e di
ricerca, proprio come quello dei due protagonisti, e che racconta
“una crisi antica come il mondo, di cui – nelle parole dei due
registi – siamo protagonisti e spettatori al tempo stesso”.
Aregai è eritreo ed è un
sopravvissuto al naufragio del 3 ottobre 2013, durante il quale
persero la vita 367 persone, tra cui tre suoi cugini
– inghiottiti dal mare a poche centinaia di metri da
Lampedusa. Dopo il salvataggio, avvenuto grazie ad una
famiglia di pescatori locali, il film immortala la sua fuga verso
il nord-Europa, punteggiata da convocazioni in tribunale e
pellegrinaggi attraverso centri di detenzione popolati da migliaia
di richiedenti asilo bloccati nel limbo di un sistema migratorio
allo sfascio. Nel 2015 comincia invece il drammatico viaggio da un
altro territorio in crisi, la Siria, di Wael e della sua famiglia,
gli Orfahli. Da Smirne, in Turchia, IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS
segue in presa diretta il cammino di Wael, della moglie e dei
quattro figli piccoli attraverso l’intero corridoio Balcanico.
Un’odissea che, dopo 7 paesi diversi, 24 giorni di fame, ansia, e
pericoli costanti, si conclude in Germania, dove Wael ritrova suo
fratello Thair.
È sui loro passi che IT WILL BE
CHAOS – SARÀ IL CAOS racconta i territori distrutti dal terrore che
questi uomini e donne hanno lasciato, e le contraddizioni di quelli
nei quali approdano, dopo aver abbandonato tutto alla ricerca di
una nuova vita. La narrazione del microcosmo familiare degli
Orfahli, che durante il suo percorso incontra altrettante vite in
pericolo, diventa emblema di una crisi umanitaria che coinvolge
tutti. Costruire una storia esemplare è l’obiettivo dichiarato dei
registi, entrambi italiani da anni a New York, che durante le
riprese si sono confrontati con un’umanità in difficoltà e hanno
cercato la chiave per trasmettere senza filtri questo impatto
emotivo: “Durante i nostri viaggi a Lampedusa – hanno raccontato –
ma anche quando ci siamo imbarcati nello straordinario viaggio
filmico nei Balcani, la sfida più grande è stata quella
di intersecare storie e geografie diverse per creare un
racconto ad altezza d’uomo, saldamente ancorato ai fatti, che
potesse narrare in modo eloquente la crisi globale delle
migrazioni con una valenza universale, ingrediente essenziale
per tutte le storie che vogliono sopravvivere alla
contemporaneità”.
La scena a metà dei titoli di coda
di Venom rivela
la grande intervista che Eddie aveva accennato a Annie poco prima
che il film finisca. Il soggetto dell’intervista non è altro che il
famoso serial killer
Cletus Kasady, che viene tenuto in una cella
di massima sicurezza nella prigione di San Quintino (Woody
Harrelson indossa anche una parrucca di riccioli rossi
molto poco convincente). Fedele ai fumetti, Cletus ha l’abitudine
di scarabocchiare sulle pareti con il suo stesso sangue, cosa che
sta facendo quando arriva Eddie. La scena dei titoli di coda
termina con Cletus che promette che quando uscirà di prigione ci
sarà una “carneficina”, quindi in originale “Carnage”!
Nei fumetti, Cletus Kasady era il
compagno di cella di Eddie Brock durante il suo primo periodo in
prigione. I due prigionieri non erano particolarmente amici, con
Cletus che preferiva ascoltare l’heavy metal mentre Eddie preferiva
la palestra. Tuttavia, poco prima che Eddie e Venom fuggissero
dalla prigione, Venom diede alla luce un nuovo simbionte e non si
preoccupò di dirlo a Eddie, poiché la riproduzione è asessuata sul
pianeta natale di Venom e i simbioti non hanno alcun concetto di
famiglia. La progenie di Venom, Carnage, si attaccò al potenziale
ospite più prossimo – Cletus, un serial killer psicopatico – così
divenne malvagio. Carnage esce di prigione e dissemina terrore,
attirando l’attenzione di Spider-Man. Con riluttanza, Spider-Man
recluta Venom per farsi aiutare a rintracciare Carnage, e Venom
(che, nonostante sia malvagio per sua stessa natura, si oppone con
veemenza a fare del male agli innocenti) accetta un’alleanza in cui
entrambe le parti si sentono a disagio.
Carnage è decisamente più folle di
Venom e anche più potente, vantando molte delle abilità che ha
Riot. Alla fine gli sforzi combinati di Spider-Man
e Venom riescono a neutralizzare Carnage, ma
l’Eddie Brock di Tom Hardy non ha uno Spider-Man con cui
combattere, il che significa che avrà un serio problema nel sequel
di Venom.
La scena dei mid-credits di Venom è
chiaramente progettata per creare un sequel con Carnage come
cattivo principale, e offre anche un modo semplice per spiegare
perché e come Carnage si affeziona a Cletus. Nel film ci sono solo
quattro simbioti riportati sulla Terra dalla Life Foundation, e
alla fine del film Venom è l’unico simbionte rimasto vivo, quindi
Carnage deve venire per forza da Venom – proprio come nei fumetti.
Dal momento che Eddie va al carcere di San Quintino per
intervistare Cletus con il suo amico al seguito, non sarebbe
affatto sorprendente se Venom casualmente desse alla luce Carnage
durante l’intervista e lo avesse lasciato indietro alla portata di
Cletus.
Anche se la scena di metà titoli di
coda di Venom non vede la creazione di Carnage
come antagonista dell’eventuale sequel, Woody
Harrelson ha spiegato: “Sono in una piccola parte di
questo film, ma sarò nel prossimo, capisci?”. Il sequel di
Venom non è stato ancora annunciato ufficialmente, ma con le
previsioni del box office che puntano a 175 milioni di dollari
per il weekend di apertura dovrebbero generare un profitto sul suo
budget di $ 100 milioni. Quindi è solo questione di ore.
Tom Hardy, Michelle
Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee,
Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di
Venom, diretto
da Ruben Fleischer e in sala dal 4
ottobre 2018.
Venom, il
protettore letale, uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e
tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato
all’Oscar Tom Hardy.
Presentato stamane il programma
della Festa di Roma 2018, giunta alla sua
tredicesima edizione, che si svolgerà nella capitale dal 18
al 28 ottobre con la direzione artistica di Antonio
Monda.
38 i titoli selezionati tra film e
documentari nella sezione ufficiale, 4 per la categoria “Tutti ne
parlano”, con 6 eventi speciali, 14 incontri ravvicinati (per Monda
il vero fiore all’occhiello della manifestazione capitolina), 7
preaperture, 13 omaggi e Restauri 2 retrospettive dedicate
rispettivamente a Peter Sellers e Maurice
Pialat.
7 sconosciuti a El Royale (Bad Times at the El
Royale) di Drew Goddard Three identical strangers di Tim Wardle |
documentario Stan and Ollie di Jon S. Baird They shall not grow old di Peter
Jackson The little drummer girl di Park Chan-wook |
serie tv Mia e il leone bianco di Gilles de Maistre Beautiful boy di Felix Van Groeningen Green book di Peter Farrelly Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could
Talk) di Barry Jenkins Millennium: Quello che non uccide di Fede
Alvarez Fahrenheit 11/9 di Michael Moore Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis An elephant sitting still di Bo Hu Boy erased di Joel Edgerton Watergate di Charles Ferguson
|serie tv
TUTTI NE PARLANO
The Miseducation of Cameron Post di Desiree
Akhavan
EVENTI SPECIALI
Notti magiche di Paolo Virzì | Film di
chiusura
RESTAURI
San Michele aveva un gallo di Paolo e Vittorio
Taviani Italiani brava gente diGiuseppe De
Santis L’amore molesto di Mario Martone La grande guerra di Mario Monicelli
RETROSPETTIVE
Peter Sellers
Maurice Pialat
INCONTRI RAVVICINATI
Martin Scorsese | Premio alla Carriera
Isabelle Huppert | Premio alla Carriera
Cate Blanchett
Sigourney Weaver
Alice e Alba Rohrwacher
Dakota Johnson
Shirin Neshat
Giuseppe Tornatore
Thierry Frémaux
Michael Moore
Jonathan Safran Foer
Luca Bigazzi e Arnaldo Catinari
Giogiò Franchini e Esmeralda Calabria
Millennium – Quello che non uccide,
recensione del film con Claire
Foy
Il mese scorso, i registi
Joe e Anthony Russo hanno condiviso una foto dal
dietro le quinte di Avengers 4, invitando i fan a
“dare un’occhiata” agli indizi sul film. Alcuni fan con l'”occhio
di falco” (è il caso di dirlo) hanno rintracciato ben 4 “A”
nell’immagine, ma questo non è bastato a dare indicazioni sul
titolo ufficiale del film.
I fan più svegli hanno rintracciato
qualche idizio, come il cannone di War Machine,
ma sembra che adesso sia emerso un nuovo dettaglio che suggerisce
che il titolo del film possa essere Avengers:
Annihilation, lo stesso di una serie a fumetti, come nel
caso di molti altri film Marvel Studios.
La notizia arriva da MCU Cosmic, che chiama in causa
“una fonte che è più affidabile” che ha trasmesso le informazioni.
Mentre la teoria predominante era che le A intercettate nella foto
indicassero Avengers: Assemble (che era il titolo
di The Avengers del 2012 usato nel Regno Unito), MCU Cosmic invece crede che sia
l’acronimo di Avengers: Annihilation. Debuttata
nel 2006, Annihilation è stata una serie di eventi crossover che
riuniva molti degli eroi e criminali cosmici della Marvel come Nova, Silver
Surfer, Super-Skrull, Thanos, i Guardiani della Galassia e
Ronan l’accusatore per fermare Annihilus e la sua
Onda di Annientamento che consumava l’universo. Tuttavia abbiamo
già diversi esempi di film Marvel che con titoli di storie a
fumetti hanno raccontato altro. Ad esempio, i film del MCU con titoli uguali a storie o
saghe a fumetti sono: Avengers: Age of Ultron, Capitan
America: The Winter Soldier, Capitan America: Civil War e
Avengers: Infinity War. E non
tutti hanno raccontato la stessa storia dei fumetti da cui hanno
preso il titolo, pur traendone spunto.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
I fan di Aquaman aspettano il secondo trailer dal
film che sarà presentato nel corso del New York Comic
Con, che si svolge durante questo fine settimana
dall’altra parte dell’Oceano. Intanto cominciano a circolare i
nuovi materiali promozionali del film, tra cui il nuovo poster
ufficiale e l’action figure di Jason Momoa, che
torna nei panni di Arthur Curry.
Dalle immagini che seguono possiamo
notare che il costume di Aquaman sarà in qualche
modo fedele a quello verde e oro dei fumetti. Naturalmente
ipotizziamo che si tratterà di una evoluzione del costume visto in
Justice League, in quanto,
plausibilmente, sarà un costume da “incoronazione” così come il
tridente che impugna il personaggio sarà l’arma definitiva del
sovrano dei sette mari, al posto del “quidente” che invece ha
impugnato in precedenza.
1 di 2
Prima di apparire come assoluto
protagonista, il personaggio di Jason
Momoa ha debuttato in Justice
League, diretto da Zack Snyder, al
fianco di Ben
Affleck (Batman), Gal
Gadot (Wonder Woman), Henry
Cavill (Superman), Ezra
Miller (Flash) e Ray
Fisher (Cyborg).
Il
filmè stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe. Il
cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre
2018.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
Le ripercussioni del tragico
epilogo di Infinity
War avranno certamente un ruolo chiave
in Avengers 4, dove i nostri eroie
cercheranno in ogni modo di sistemere ciò che è andato storto
nel precedente film; o meglio, sarà un tentativo dei sopravvissuti
di porre rimedio allo schiocco di dita di Thanos che ha messo fine
a metà dell’universo vivente, portando con sé moltissimi
personaggi, tra cui Spider-Man, Doctor Strange, Black Panther e Bucky.
Nei mesi scorsi Kevin
Feige, i fratelli Russo e l’intero cast
sono stati attenti a non rivelare alcun dettaglio degli eventi del
quarto film sugli Avengers, tranne il fatto che (come visto
nell’unica scena post
credits di Infinity
War)Captain Marvel arriverà in
soccorso per regolare i conti con il Titano Pazzo.
Ma cerchiamo di fare chiarezza
sulle informazioni che abbiamo raccolto finora sul film, elencando
almeno le 9 teorie finora confermate:
LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL UNIVERSE
Ritorno alla battaglia di New York
Le molte foto e di numerosi video
trapelati dal set di Avengers 4 e dalle
riprese aggiuntive in corso, hanno confermato, senza quasi
possibilità di errore, che il film sarà ambientato, almeno in buona
parte, durante la Battaglia di New
York, centro narrativo di The
Avengers (2012).
La Battaglia di New York è il
primo momento in cui si avverte la presenza di Thanos nel MCU. Mentre la sua esistenza è
stata presagita già dal primo film di Thor, solo
in The Avengers, con l’aiuto di Loki, ha
allungato per la prima volta la mano sulla Terra. La scena
post-credit del film ha segnato il debutto sullo schermo del Titano
Pazzo. La cosa interessante, tuttavia, è che Avengers
4 sembra rivisitare solo la fine della Battaglia di
New York e le sue conseguenze immediate (qualcosa che non abbiamo
mai visto prima).
Ovviamente, il film non può
ricreare l’intero terzo atto di The Avengers,
ma se il piano dei Vendicatori è di sabotare il progetto di Thanos,
perché non iniziare proprio dal principio? Le teorie hanno
suggerito che la ragione per cui il Titano Pazzo sa chi sono i
Vendicatori, in particolare Tony Stark, è perché proprio Iron Man
ha lanciato una bomba nucleare contro le sue truppe all’estremità
opposta del portale aperto dal Cubo Cosmico/Tesseract. Se Thanos
non dovesse avere coscienza di chi sono i Vendicatori, forse questi
potrebbero avere l’elemento sorpresa a loro vantaggio e questo
potrebbe permettere loro di essere più preparati quando lui
sbarcherà, inevitabilmente, sulla Terra.
Ancora, la Battaglia di New York ha
visto attive due Gemme dell’Infinito contemporaneamente, senza che
però ne fossimo coscienti: la Gemma della Mente / Scettro e la
Gemma dello Spazio / Tesseract. Natasha ha persino usato lo scettro
per chiudere il portale dei Chitauri aperto dal Cubo Cosmico,
permettendo alle pietre di interagire direttamente tra loro.
Occhio di Falco diventerà Ronin
Avengers: Infinity
War ha riunito la maggior parte di personaggi del
MCU sullo schermo, presentando tra
loro anche supereroi mai visti prima, tuttavia l’assenza di
Occhio di Falco si è fatta notare e i fan sono
ansiosi di rivederlo in azione in Avengers 4.
Dov’era uno dei membri fondatori
degli Avengers? Tornerà ma con un look e un’identità diversi?
Grazie alle foto trapelate dal
backstage abbiamo visto Jeremy Renner indossare un
nuovo costume, tutto nero, che non ha fatto altro che alimentare le
voci su un più che probabile ingresso di
Ronin.
Occhio di Falco e Vedova Nera si recheranno in Giappone
La posizione di Occhio di
Falco durante gli eventi di Infinity War
rimane ancora un mistero, ma sappiamo che Jeremy
Renner e Scarlet Johansson sono stati
avvistati su un set costruito per riprodurre la città di Tokyo. Da
qui la teoria dei fan, secondo cui i due colleghi Vendicatori si
siano riuniti nel tentativo di combattere lo
Yakuza, ovvero l’organizzazione criminale più
pericolosa del Giappone.
Da qui un’ulteriore conferma che
Clint Barton abbia assunto l’identità di Ronin,
termine giapponese per descrivere un samurai errante.
Rocket e Nebula si uniranno agli Avengers
Questa teoria potrebbe sembrare
abbastanza ovvia, ma sappiamo che Nebula e
Rocket Raccoon sono gli unici due membri dei
Guardiani della Galassia ad
essere sopravvissuti allo schiocco di Thanos alla
fine di Infinity War,
dunque è ovvio che verranno inclusi nel team dei Vendicatori.
Inoltre un nuovo concept art ha mostrato i due
personaggi nel gruppo degli Avengers sopravvissuti insieme ai nuovi
arrivati Ant-Man e Captain Marvel.
Nuovi costumi
È stato confermato che i
Vendicatori vestiranno delle uniformi completamente rinnovate per
la loro prossima avventura cinematografica, come mostrato nella
prima concept art trapelata sul
web. Alcuni personaggi – tra cui Thor e
Iron Man – non subiranno radicali cambiamenti,
avendo aggiornato i loro look di recente, ma sappiamo che
Captain America e Hulk subiranno
qualche modifica.
Steve Rogers
tornerà con la sua iconica armatura e una gamma di colori più
cangiante, mentre Bruce Banner probabilmente
indosserà un’armatura simile a quella di Amadeus Cho nei
fumetti.
Ci sarà anche Cassie Lang
Nuovi aggiornamenti
su Avengers 4 sono stati diffusi nei
mesi scorsi dal sito That Hashtag Show che ha
riportato la notizia del casting dell’ attrice Emma
Fuhrmann per interpretare la versione adulta
di Cassie Lang, il personaggio già apparso
in Ant-Man (è la figlia di Scott) con il
volto della piccola Abby Ryder
Fortson (presente anche in Ant-Man and The
Wasp).
Questo ovviamente apre allo
scenario ipotizzato tempo fa che prevedeva nel film diversi viaggi
nel tempo. Se infatti in Avengers
4 vedremo una Cassie cresciuta, presumibilmente
adolescente (dato che la Fuhrman ha sedici anni), è chiaro che la
narrazione si sposterà in avanti e che tra il sequel
di Ant-Man – in uscita a Luglio – e il
quarto capitolo sui Vendicatori ci sarà una pausa sostanziosa.
Non è l’unica prospettiva
possibile, poiché i Marvel Studios potrebbero aver selezionato
un’attrice di questa età per rilanciare nel franchise i personaggi
di Stature o Stinger,
i cui costumi sono stati indossati da Cassie Lang più volte nei
fumetti.
Il successore di Tony Stark
Tra i tanti personaggi comparsi nel
corso del Marvel Cinematic Universe i fan non
hanno dimenticato il giovane Harley Keener, il
ragazzino che Tony Stark incontra in
Iron
Man 3. Ty Simpkins, l’attore che lo interpreta, sarà
in Avengers 4, ma perché? Quale sarà il suo ruolo
all’interno del film?
È possibile che Harley riappaia in
un cameo, anche se la teoria più gettonata è che diventerà un
membro dei Giovani Vendicatori nella prossima fase del MCU. La sua attitudine per la
scienza lo rende infatti un candidato perfetto diventare il
successore di Iron Man…
Fine della guerra civile
Captain America e
Iron Man non si sono incontrati in Infinity War,
ma è evidente che tra i due tornerà la pace dopo gli eventi di
Civil War che li aveva lasciati l’uno contro
l’altro.
Gli sceneggiatori
Christopher Markus e Stephen
McFeely hanno rivelato che originariamente
Infinity War avrebbe dovuto includere una scena di
reunion tra Steve e Tony e che questa sequenza è stata rimossa per
motivi di tempismo. Tornerà invece in Avengers 4 e
la loro relazione sarà al centro del film.
Una grande reunion
Nessun contenuto ufficiale di
Avengers 4 è stato rivelato, ma diversi membri del
cast hanno accennato ad una scena che li ha visti tutti
protagonisti e che farà morire di felicità i fan dell’universo
Marvel.
Sebastian Stan
l’ha menzionata per la prima volta all’inizio del 2018, sempre
frenato da un accordo di assoluta segretezza segretezza, tuttavia
nessuno degli attori sa realmente cosa succederà in quella scena
scena.
Dopo mesi dall’annuncio la
produzione della serie tv live action Mandalorian
– Star Wars Series entra nel vivo. Come molti di voi
già sapranno la storia racconterà di Jango e Boba Fett, guerrieri
dell’universo di Star
Wars.
The
Mandalorian è ambientato dopo la caduta dell’Impero e
prima dell’emergere del Primo Ordine. La storia ruota attorno il
travagliato percorso di un pistolero solitario nella parte esterna
della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica.
ECCO la prima foto ufficiale della serie diffusa oggi:
La serie The
Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore e
attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come
annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre
stellari: Guerre dei cloni , Star Wars
Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi
sarannoDeborah Chow
( Jessica Jones), Rick Famuyiwa
( Dope ), Bryce Dallas Howard
( Solemates ) e Taika Waititi
( Thor:
Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars
Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen
Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore
esecutivo.
Riguardo a Mandalorian: I
Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una
società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La
loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra
visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei
Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano
spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli
ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un
prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.
Originalmente, la razza
Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati
Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e
provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai
Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si
chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria
Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e
l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si
tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.
Arrivano da Entertainment
Weekly le prime immagini dell’adattamento, prodotto
da Paramount, di Pet Sematary, uno dei più oscuri
e terribili romanzo del Re del Brivido, Stephen King. Pubblicato nel 1983, è stato già
adattato nel 1989 e risale invece al 1992 un sequel. La nuova
versione è diretta da Kevin Kölsch e Dennis
Widmyer (Starry Eyes) con Jeff
Buhler e David Kajganich che hanno invece lavorato
all’adattamento del romanzo in sceneggiatura.
La storia scritta da King, ruota
intorno al Dr. Louis Creed e alla sua famiglia, dopo che da Chicago
si trasferiscono nella provincia del Maine. Presto scoprono che
l’idilliaca esistenza di campagna nasconde un segreto terrificante.
I segreti cominciano a rivelarsi quando il loro gatto viene ucciso
sulla statale che costeggia la loro fattoria, e Louis lo
seppellisce in uno spazio dove si seppelliscono animali morti, un
cimitero per animali domestici. Il gatto però torna in vita, ma non
è lo stesso animale di prima. Da qui in poi, le cose cominceranno a
diventare più oscure e spaventose per Louis, sua moglie e i suoi
figli.
In Pet Sematary
vediamo Jason Clarke nei panni di Louis Creed, con
Amy Seimetz nei panni della moglie e John
Lithgow in quelli di Jud Crandall, un vicino dei Creed e
personaggio chiave della storia. Proprio in merito alla sua
interpretazione del personaggio, Lithgow ha detto a
EW in merito al suo personaggio:
“Lui è un solitario, ha scelto
di vivere da solo. La sua vita è cambiata. La sua vita è stata
completamente incentrata sulla moglie, il suo matrimonio. E loro
non hanno avuto figli, anche se li volevano. Nella sceneggiatura
c’è questa battuta molto dolce, semplice, ‘Non ha funzionato per
Norma e me. Volevamo tenerci per noi stessi’. Sai già che era una
relazione molto molto profonda. E la perdita di quella relazione lo
ha definito come persona e gli ha cambiato la vita.”
Entertainment
Weekly ha diffuso le prime immagini di Pet Semetary, che
potete vedere di seguito:
Dopo settimane di silenzio,
Ben Affleck torna a parlare pubblicamente e lo fa
mettendo in piazza il suo problema di alcolismo con limpida onestà,
dando voce alla sua dipendenza e ringraziando la famiglia e i fan
per la vicinanza dimostratagli. Ecco il messaggio che ha
affidato al suo account Instagram, rimasto muto dallo scorso 17 giugno.
Questa settimana completo un
ciclo di 40 giorni nel centro per la dipendenza da alcol e rimango
in cura ambulatoriale.
Il supporto che ho ricevuto
dalla mia famiglia, dai miei colleghi e dai miei fan significa più
di quanto io possa dire. Mi dà forza e supporto parlare della mia
malattia con gli altri.
Combattere ogni tipo di
dipendenza è una battaglia lunga e difficile. Per questo, non ci si
può mai davvero considerare guariti. È un impegno a tempo
pieno. Sto combattendo per me stesso e per la mia famiglia. Ho
raggiunto tantissime persone, attraverso i social media, che hanno
parlato della loro esperienza con la dipendenza. A queste persone,
voglio dire grazie. La vostra forza è un’ispirazione e mi sta
supportando in modi che non pensavo fossero possibili. Mi aiuta a
capire che non sono solo. Come devo ricordare a me stesso, se hai
un problema, chiedere aiuto e sintomo di coraggio, non di debolezza
o fallimento.
Con accettazione e umiltà,
continuerò a servirmi dell’aiuto di tutte queste persone e sono
grato a tutti quelli che sono lì per me. Spero che alla fine
riuscirò a offrire un esempio positivo a chi sta combattendo come
me.
Il messaggio ufficiale dell’attore e
regista due volte premio Oscar segue le voci delle ultime ore che
lo voleva fuori dalla rehab e di nuovo in forma, pronto per tornare
in pista e indossare di nuovo il mantello di Batman.
Probabilmente il film che sarà
diretto da Matt Reeves e in produzione alla
Warner Bros è stato messo in pausa proprio per
aspettare la “guarigione” dell’attore protagonista, visto che
Affleck non ha ancora concluso ufficialmente il suo contratto con
la produzione per il ruolo del Crociato di Gotham.
Dopo questa lettera accorata ai fan,
Ben Affleck tornerà di nuovo a essere il Batman
cinematografico di questo decennio?
Chris Evans ha
ufficialmente completato le sue riprese aggiuntive di
Avengers 4. Questo vuol dire che
l’attore ha chiuso, definitivamente, il suo contratto con i
Marvel Studios e con il personaggio
di Steve Rogers/Captain America, che ha incarnato
per ben otto anni attraverso sette film, il prossimo Avengers
compreso.
LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL UNIVERSE
L’attore, vero e proprio simbolo
dei Marvel Studios e del
Marvel Cinematic Universe,
al fianco di Robert Downey Jr., ha salutato il suo
personaggio, il cast, la crew, i fan e gli spettatori che gli hanno
regalato l’avventura di una vita, che gli ha regalato senz’altro
fama e ricchezza, ma sicuramente anche un bagaglio umano notevole.
Ecco cosa ha scritto sul suo account Twitter:
“Ho concluso ufficialmente le
mie riprese di Avengers 4. È stato un giorno emozionante a dir
poco. Interpretare questo ruolo nel corso di otto anni è stato un
onore. A tutti quelli davanti alla macchina da presa, dietro alla
macchina da presa, nel pubblico, grazie per i ricordi! Eterna
gratitudine.”
Si era già ipotizzato che con
l’avvento di Captain Marvel nel Marvel Cinematic Universe
ci trovassimo di fronte a un cambio di rotta e quindi a un
passaggio di testimone “tra capitani”. Carol Danvers prenderà con
ogni probabilità il comando dei Vendicatori in Avengers
4, mentre Captain America si sacrificherà
per la causa, o forse si congederà, lasciando lo scudo a un degno
erede, probabilmente Bucky Barnes, più
difficilmente Sam Wilson.
Qualunque sia il futuro, i fan si
preparano ad accoglierlo, con un po’ di amarezza in fondo al cuore,
visto che Chris Evans li ha accompagnati da sempre
nel viaggio dei Vendicatori al cinema. Ma si tratta solo del primo
di una serie di addii, e presto scopriremo quale altro personaggio
storico lascerà il posto alla nuova generazione di eroi Marvel.
Avengers 4 arriverà al
cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe
Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del
Marvel Cinematic
Universe.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo,
Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch,
Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth
Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave
Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.
Protagonisti del film un cast
stellare che comprende il candidato all’Oscar Laurence
Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with It, Black-ish
per la TV) che interpreta un agente speciale della DEA;
Michael Peña (Ant-Man and the Wasp, Narcos per
Netflix) che interpreta un suo collega; il premio
Oscar Dianne Wiest (Pallottole su Broadway, Hannah
and Her Sisters, Life in Pieces per la TV) che interpreta la ex
moglie di Earl; Alison Eastwood (Rails & Ties) che
interpreta la figlia di Earl; Taissa Farmiga (The
Nun) che interpreta la nipote di Earl e Ignacio Serricchio (Lost in
Space per Netflix, The Wedding Ringer) che interpreta l’assistente
di cartello di Earl.
The Mule, il film
The Mule racconta
di un orticoltore di 90 anni e veterano della seconda guerra
mondiale che è stato sorpreso a trasportare cocaina per un valore
di $ 3 milioni per un cartello messicano della droga attraverso il
Michigan.
Il film è scritto da Nick
Schenk ed è prodotto da Jillian Apfelbaum, Clint
Eastwood, Dan Friedkin, Jessica Meier, Tim Moore, Kristina
Rivera e Bradley Thomas. Ruben Fleischer, Todd Hoffman e
David Bernad sono executive producer.