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MCU: 20 segreti nascosti nella Fase 3 – Parte 1

MCU: 20 segreti nascosti nella Fase 3 – Parte 1

L’universo cinematografico Marvel, il MCU, è pieno di segreti nascosti tra le pieghe dei film, e da dieci anni continua a stupire il pubblico per la maniera in cui questi perfettamente celati (tranne agli occhi dei più esperti osservatori).

Alcuni sono semplici easter egg utili a compiacere i fan dei fumetti originali, altre vere e proprie chicche che vanno oltre l’omaggio, ma spesso poco evidenti nel marasma di effetti speciali e combattimenti.

Leggi anche – MCU: le teorie più intriganti sui villain dell’Universo Condiviso

Ecco allora di seguito i 20 segreti della Fase 3 che non avrete sicuramente notato nel MCU (Parte 1):

Miriam Sharpe

Se è vero che il segreto del successo del MCU sono i grandi personaggi, è anche vero che dietro ogni grande personaggio c’è un grande attore. Ma nel caso di Alfre Woodard, che in Captain America: Civil War interpreta il ruolo di Miriam Sharpe, le cose sono ancora più eclatanti.

La donna aveva perso un figlio a Sokovia e incolpa Iron Man per la sua scomparsa, dunque si trattava di una piccola parte, tuttavia impressionata dalla performance dell’attrice i Marvel Studios decisero di darle più spazio affidandole il ruolo di Black Mariah in Luke Cage.

Il Nomade

Mentre il Captain America di Chris Evans si prepara a dire addio al Marvel Cinematic Universe, i fan ancora riflettono sul suo look inedito mostrato in Infinity War – con barba e capelli lunghi – che in realtà è un gustoso easter egg per gli appassionati di fumetti.

Nei fumetti, stanco di sottostare ad una politica americana che non condivideva più, Steve scelse di svestire i panni iconici di Cap per indossare quelli del vagabondo Nomad. Ecco allora che l’aspetto trasandato di Infinity War omaggia quel passaggio della storia del personaggio che molti hanno dimenticato…

Tony e Goliath

Una delle cose che rende così amato il MCU è la precisa connessione fra i film e come tutto questo sia perfettamente programmato. Per questo l’aver menzionato un aspetto di Ant-Man and The Wasp in Iron Man 2 ha scatenato l’euforia dei fan: parliamo ovviamente di Goliath, nominato da Tony Stark mentre chiede a Jarvis di portargli i documenti sui progetti Pegasus, Exodus e Goliath.

Scopriremo solo più tardi che Bill Foster, collega di Hank Pym, aveva lavorato al progetto Goliath prima degli eventi di Ant-Man

Doctor Strange e i Pink Floyd

Un aggettivo potrebbe descrivere al meglio l’esperienza cinematografica di Doctor Strange: psichedelico. D’altronde il film è pieno di immagini cangianti e universi alternatici accompagnate da canzoni come “Interstellar Overdrive” dei Pink Floyd. E in effetti un easter egg vede protagonista proprio la band di Roger Waters e co.

Nel 1968, l’album “A Saucerful of Secrets” aveva sulla cover anche immagini del fumetto di Strange, e il personaggio stesso fu menzionato un anno dopo nella canzone “Cymbaline”.

I segreti di Sokovia

Nell’adattare i personaggi e le storie classiche dei fumetti Marvel, l’universo cinematografico ha spesso percorso la linea sottile che intercorre tra l’omaggio all’originale e le nuove idee. Un grande esempio possono essere gli Accordi di Sokovia, che sulla pagina invece venivano chiamati “The Superhero Registration Act“.

Questo atto costringeva tutti gli eroi a cedere le loro identità al governo e a diventare dipendenti retribuiti, e quelli che intraprendevano la via clandestina avevano rifiutato tale accordo. Sappiamo però che la maggior parte degli eroi nel MCU non ha identità segrete, quindi la versione cinematografica sembra essersi concentrata esclusivamente sull’idea che l’eroe doveva firmare e lavorare per il governo senza perdere la propria identità.

Stan Lee l’Osservatore

Individuare il cameo di Stan Lee nei film è diventato il gioco preferito di ogni fan Marvel, e se ricordate in Guardiani della Galassia Vol.2 arrivava dopo i titoli di coda su un misterioso pianeta mentre chiacchierava con esseri di dubbia provenienza.

In realtà si scoprì che Lee stava dialogando con gli Osservatori,  specie umanoide extraterrestre molto avanzata incaricata di osservare l’universo e i suoi momenti più importanti. Nella scena infatti Stan Lee parla di tutti i suoi diversi camei, il che implica che egli stesso possa essere un Osservatore che ha assunto una forma umana per aiutare a guardare i personaggi e gli eventi che hanno modellato l’MCU.

La ferita sul volto di Tony Stark

Non soltanto Spider-Man: Homecoming è riuscito a ricollegarsi in modo originale agli eventi di di Avengers e a quelli di Captain America: Civil War, tuttavia rispetto a quest’ultimo titolo vogliamo rivelarvi un segreto davvero inedito, forse anche ai fan più attenti.

Durante la scena nel taxi dove Tony Stark e Peter parlano, sulla fronte del leader degli Avengers è visibile un taglio, che corrisponde alla ferita provocatagli dallo scontro con Steve Rogers in Civil War. Il taglio è ancora lì perché forse non è passato molto tempo dalla fine dello scontro…

Crossover tra Infinity War e Deadpool 2

I fan della Marvel stanno pregando affinchè l’accordo tra Disney e Fox possa finalmente aprire le porte ad un collegamento tra il MCU e i franchise dei Fantastici 4 e degli X-Men. Ma se fate davvero attenzione, questa unione è già avvenuta sullo schermo…

In Avengers: Infinity War, Doctor Strange usa l’incantesimo di Cyttorak contro Thanos, e chi legge i fumetti saprà questo nome appartiene a l’essere oscuro e potente che alimenta l’inarrestabile Juggernaut. Dunque, con una sola magia, Doctor Strange ha creato una connessione improbabile tra Infinity War e Deadpool 2!

Il confronto tra Cap e Tony in Civil War

L’operazione di adattamento di un fumetto sul grande schermo prevede che qualche dettaglio venga cambiato, anche solo graficamente, trattandosi di due mezzi di racconto completamente diversi. Tuttavia la storia recente del MCU ci ha resi testimoni di un momento in cui la fonte originale è stata fedelmente ricreata al cinema, e parliamo di un momento di Capitan America: Civil War, quando Tony Stark si ritrova faccia a faccia contro Steve Rogers alla fine del film.

Si tratta infatti della scena più famosa dei fumetti di Civil War, e quello che sembrerebbe solo un omaggio è un modo dei Marvel Studios per dimostrare quanto serio è l’approccio al lavoro e quanto ci tenga a compiacere i propri fan…

Il legame tra Agents of S.H.I.E.L.D. e Doctor Strange

Chi segue Agents of SHIELD saprà che sue intricate trame non vengono quasi mai citate nei film, tuttavia ci sono stati dei crossover (pensate solo al personaggio di Phil Coulson che veniva resuscitato dopo la morte in Avengers) e uno lega in maniera del tutto inaspettata la serie a Doctor Strange.

Si, perché se è vero che la maggior parte delle disavventure di Strange sono state causate da persone che cercavano di ottenere Il libro di Cagliostro, contenente potenti magie oscure, e che l’autore stesso ha studiato il libro dei peccati noto come The Darkhold, quando in Agents of S.H.I.E.L.D. viene citato e mostrato si realizza uno strano e inatteso crossover tra i due media!

It will be chaos – sarà il caos su Sky Atlantic il doc della HBO

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Sullo sfondo, milioni di persone in fuga da guerre e dittature, ma anche gli epicentri della crisi migratoria come Lampedusa e il tragico naufragio del 3 Ottobre 2013, il corridoio balcanico, i luoghi dell’accoglienza, e la crisi d’identità di un’intera nazione.

In primo piano, due famiglie di rifugiati alla disperata ricerca di una nuova vita, e il loro road-movie attraverso un paese diviso tra compassione e rancore e colpito da una dilagante deriva populistica.

Per il ciclo “Il Racconto del Reale”, domenica 7 ottobre dalle 21.15 su Sky Atlantic va in onda  IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS, documentario prodotto da HBO – che è stato presentato al Milano Film Festival il 2 ottobre. Il film affronta con complessità i risvolti umani e sociali della crisi migratoria nel Mediterraneo. Lo fa raccontando in presa diretta le storie di due uomini, costretti a mettere a repentaglio la vita delle proprie famiglie nel drammatico viaggio alla ricerca di una nuova esistenza.

It will be chaos – sarò il caos non trascura alcun aspetto della crisi, e include anche quella parte di società che si chiude di fronte agli sbarchi, tra le preoccupazioni dei residenti, il diffondersi di populismi, e l’intolleranza verso i nuovi arrivati. Tra i commenti della stampa americana, il BOSTON GLOBE sottolinea il pregio del documentario di “dare un viso e un’identità ad una catastrofe in corso spesso trattata solo come astrazione politica e numerica” e l’HOLLYWOOD REPORTER lo definisce come “ritratto intimo del dramma della crisi migratoria che … mette gli spettatori nei panni dei rifugiati” e ne esorta la visione per tutti coloro che hanno il compito “di legiferare sulle politiche migratorie”.

IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS

Diretto da Lorena Luciano e Filippo Piscopo, IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS – Miglior Regia al Festival di Taormina – è un viaggio durato cinque anni, di perdita e di ricerca, proprio come quello dei due protagonisti, e che racconta “una crisi antica come il mondo, di cui – nelle parole dei due registi – siamo protagonisti e spettatori al tempo stesso”.

Aregai è eritreo ed è un sopravvissuto al naufragio del 3 ottobre 2013, durante il quale persero la vita 367 persone, tra cui tre suoi cugini – inghiottiti dal mare a poche centinaia di metri da Lampedusa. Dopo il salvataggio, avvenuto grazie ad una famiglia di pescatori locali, il film immortala la sua fuga verso il nord-Europa, punteggiata da convocazioni in tribunale e pellegrinaggi attraverso centri di detenzione popolati da migliaia di richiedenti asilo bloccati nel limbo di un sistema migratorio allo sfascio. Nel 2015 comincia invece il drammatico viaggio da un altro territorio in crisi, la Siria, di Wael e della sua famiglia, gli Orfahli. Da Smirne, in Turchia, IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS segue in presa diretta il cammino di Wael, della moglie e dei quattro figli piccoli attraverso l’intero corridoio Balcanico. Un’odissea che, dopo 7 paesi diversi, 24 giorni di fame, ansia, e pericoli costanti, si conclude in Germania, dove Wael ritrova suo fratello Thair.

È sui loro passi che IT WILL BE CHAOS – SARÀ IL CAOS racconta i territori distrutti dal terrore che questi uomini e donne hanno lasciato, e le contraddizioni di quelli nei quali approdano, dopo aver abbandonato tutto alla ricerca di una nuova vita. La narrazione del microcosmo familiare degli Orfahli, che durante il suo percorso incontra altrettante vite in pericolo, diventa emblema di una crisi umanitaria che coinvolge tutti. Costruire una storia esemplare è l’obiettivo dichiarato dei registi, entrambi italiani da anni a New York, che durante le riprese si sono confrontati con un’umanità in difficoltà e hanno cercato la chiave per trasmettere senza filtri questo impatto emotivo: “Durante i nostri viaggi a Lampedusa – hanno raccontato – ma anche quando ci siamo imbarcati nello straordinario viaggio filmico nei Balcani, la sfida più grande è stata quella di intersecare storie e geografie diverse per creare un racconto ad altezza d’uomo, saldamente ancorato ai fatti, che potesse narrare in modo eloquente la crisi globale delle migrazioni con una valenza universale, ingrediente essenziale per tutte le storie che vogliono sopravvivere alla contemporaneità”.

 

Venom: la spiegazione della scena a metà dei titoli di coda

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Venom: la spiegazione della scena a metà dei titoli di coda

ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DA VENOM

venom

La scena a metà dei titoli di coda di Venom rivela la grande intervista che Eddie aveva accennato a Annie poco prima che il film finisca. Il soggetto dell’intervista non è altro che il famoso serial killer Cletus Kasady, che viene tenuto in una cella di massima sicurezza nella prigione di San Quintino (Woody Harrelson indossa anche una parrucca di riccioli rossi molto poco convincente). Fedele ai fumetti, Cletus ha l’abitudine di scarabocchiare sulle pareti con il suo stesso sangue, cosa che sta facendo quando arriva Eddie. La scena dei titoli di coda termina con Cletus che promette che quando uscirà di prigione ci sarà una “carneficina”, quindi in originale “Carnage”!

Nei fumetti, Cletus Kasady era il compagno di cella di Eddie Brock durante il suo primo periodo in prigione. I due prigionieri non erano particolarmente amici, con Cletus che preferiva ascoltare l’heavy metal mentre Eddie preferiva la palestra. Tuttavia, poco prima che Eddie e Venom fuggissero dalla prigione, Venom diede alla luce un nuovo simbionte e non si preoccupò di dirlo a Eddie, poiché la riproduzione è asessuata sul pianeta natale di Venom e i simbioti non hanno alcun concetto di famiglia. La progenie di Venom, Carnage, si attaccò al potenziale ospite più prossimo – Cletus, un serial killer psicopatico – così divenne malvagio. Carnage esce di prigione e dissemina terrore, attirando l’attenzione di Spider-Man. Con riluttanza, Spider-Man recluta Venom per farsi aiutare a rintracciare Carnage, e Venom (che, nonostante sia malvagio per sua stessa natura, si oppone con veemenza a fare del male agli innocenti) accetta un’alleanza in cui entrambe le parti si sentono a disagio.


LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE

Venom, recensione del film con Tom Hardy

Carnage è decisamente più folle di Venom e anche più potente, vantando molte delle abilità che ha Riot. Alla fine gli sforzi combinati di Spider-Man e Venom riescono a neutralizzare  Carnage, ma l’Eddie Brock di Tom Hardy non ha uno Spider-Man con cui combattere, il che significa che avrà un serio problema nel sequel di Venom.

La scena dei mid-credits di Venom è chiaramente progettata per creare un sequel con Carnage come cattivo principale, e offre anche un modo semplice per spiegare perché e come Carnage si affeziona a Cletus. Nel film ci sono solo quattro simbioti riportati sulla Terra dalla Life Foundation, e alla fine del film Venom è l’unico simbionte rimasto vivo, quindi Carnage deve venire per forza da Venom – proprio come nei fumetti. Dal momento che Eddie va al carcere di San Quintino per intervistare Cletus con il suo amico al seguito, non sarebbe affatto sorprendente se Venom casualmente desse alla luce Carnage durante l’intervista e lo avesse lasciato indietro alla portata di Cletus.

Anche se la scena di metà titoli di coda di Venom non vede la creazione di Carnage come antagonista dell’eventuale sequel, Woody Harrelson ha spiegato: “Sono in una piccola parte di questo film, ma sarò nel prossimo, capisci?”. Il sequel di Venom non è stato ancora annunciato ufficialmente, ma con le previsioni del box office che puntano a 175 milioni di dollari per il weekend di apertura dovrebbero generare un profitto sul suo budget di $ 100 milioni. Quindi è solo questione di ore.

Tom Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di Venom, diretto da Ruben Fleischer e in sala dal 4 ottobre 2018.

Venom, il protettore letale, uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato all’Oscar Tom Hardy.

Festa di Roma 2018: il programma. Beautiful Boy e Quello che non uccide

Presentato stamane il programma della Festa di Roma 2018, giunta alla sua tredicesima edizione, che si svolgerà nella capitale dal 18 al 28 ottobre con la direzione artistica di Antonio Monda.

38 i titoli selezionati tra film e documentari nella sezione ufficiale, 4 per la categoria “Tutti ne parlano”, con 6 eventi speciali, 14 incontri ravvicinati (per Monda il vero fiore all’occhiello della manifestazione capitolina), 7 preaperture, 13 omaggi e Restauri 2 retrospettive dedicate rispettivamente a Peter Sellers e Maurice Pialat.

Come annunciato nei giorni scorsi, 7 sconosciuti a El Royale (Bad Times at the El Royale) di Drew Goddard sarà il film d’apertura mentre Notti Magiche di Paolo Virzì chiuderà il sipario. Da segnalare, nella selezione ufficiale, la pellicola che ha trionfato a Toronto, Green Book di Peter Farrelly con Viggo Mortensen; Beautiful Boy con Timothée Chalamet e Steve Carell, il vincitore del Sundance Film Festival The Miseducation of Cameron Post; il nuovo documentario di Michael Moore Fahrenheit 9/11; infine Millennium: Quello che non uccide di Fede Alvarez, con Claire Foy nei panni di Lisbeth Salander.

Di seguito il programma completo:

SELEZIONE UFFICIALE

7 sconosciuti a El Royale (Bad Times at the El Royale) di Drew Goddard
Three identical strangers di Tim Wardle | documentario
Stan and Ollie di Jon S. Baird
They shall not grow old di Peter Jackson
The little drummer girl di Park Chan-wook | serie tv
Mia e il leone bianco di Gilles de Maistre
Beautiful boy di Felix Van Groeningen
Green book di Peter Farrelly
Se la strada potesse parlare (If Beale Street Could Talk) di Barry Jenkins
Millennium: Quello che non uccide di Fede Alvarez
Fahrenheit 11/9 di Michael Moore
Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis
An elephant sitting still di Bo Hu
Boy erased di Joel Edgerton
Watergate di Charles Ferguson | serie tv

TUTTI NE PARLANO

The Miseducation of Cameron Post di Desiree Akhavan

EVENTI SPECIALI

Notti magiche di Paolo Virzì | Film di chiusura

RESTAURI

San Michele aveva un gallo di Paolo e Vittorio Taviani
Italiani brava gente di Giuseppe De Santis
L’amore molesto di Mario Martone
La grande guerra di Mario Monicelli

RETROSPETTIVE

Peter Sellers
Maurice Pialat

INCONTRI RAVVICINATI

Martin Scorsese | Premio alla Carriera
Isabelle Huppert | Premio alla Carriera
Cate Blanchett
Sigourney Weaver
Alice e Alba Rohrwacher
Dakota Johnson
Shirin Neshat
Giuseppe Tornatore
Thierry Frémaux
Michael Moore
Jonathan Safran Foer
Luca Bigazzi e Arnaldo Catinari
Giogiò Franchini e Esmeralda Calabria

Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy

Avengers 4: i Fratelli Russo hanno svelato accidentalmente il titolo?

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LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE

Il mese scorso, i registi Joe e Anthony Russo hanno condiviso una foto dal dietro le quinte di Avengers 4, invitando i fan a “dare un’occhiata” agli indizi sul film. Alcuni fan con l'”occhio di falco” (è il caso di dirlo) hanno rintracciato ben 4 “A” nell’immagine, ma questo non è bastato a dare indicazioni sul titolo ufficiale del film. 

I fan più svegli hanno rintracciato qualche idizio, come il cannone di War Machine, ma sembra che adesso sia emerso un nuovo dettaglio che suggerisce che il titolo del film possa essere Avengers: Annihilation, lo stesso di una serie a fumetti, come nel caso di molti altri film Marvel Studios.

La notizia arriva da MCU Cosmic, che chiama in causa “una fonte che è più affidabile” che ha trasmesso le informazioni. Mentre la teoria predominante era che le A intercettate nella foto indicassero Avengers: Assemble (che era il titolo di The Avengers del 2012 usato nel Regno Unito), MCU Cosmic invece crede che sia l’acronimo di Avengers: Annihilation. Debuttata nel 2006, Annihilation è stata una serie di eventi crossover che riuniva molti degli eroi e criminali cosmici della Marvel come Nova, Silver Surfer, Super-Skrull, Thanos, i Guardiani della Galassia e Ronan l’accusatore per fermare Annihilus e la sua Onda di Annientamento che consumava l’universo. Tuttavia abbiamo già diversi esempi di film Marvel che con titoli di storie a fumetti hanno raccontato altro. Ad esempio, i film del MCU con titoli uguali a storie o saghe a fumetti sono: Avengers: Age of Ultron, Capitan America: The Winter Soldier, Capitan America: Civil War e Avengers: Infinity War. E non tutti hanno raccontato la stessa storia dei fumetti da cui hanno preso il titolo, pur traendone spunto.

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Aquaman: l’action figure e il nuovo poster confermano il costume

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Aquaman: l’action figure e il nuovo poster confermano il costume

I fan di Aquaman aspettano il secondo trailer dal film che sarà presentato nel corso del New York Comic Con, che si svolge durante questo fine settimana dall’altra parte dell’Oceano. Intanto cominciano a circolare i nuovi materiali promozionali del film, tra cui il nuovo poster ufficiale e l’action figure di Jason Momoa, che torna nei panni di Arthur Curry. 

Dalle immagini che seguono possiamo notare che il costume di Aquaman sarà in qualche modo fedele a quello verde e oro dei fumetti. Naturalmente ipotizziamo che si tratterà di una evoluzione del costume visto in Justice League, in quanto, plausibilmente, sarà un costume da “incoronazione” così come il tridente che impugna il personaggio sarà l’arma definitiva del sovrano dei sette mari, al posto del “quidente” che invece ha impugnato in precedenza.

Prima di apparire come assoluto protagonista, il personaggio di Jason Momoa ha debuttato in Justice League, diretto da Zack Snyder, al fianco di Ben Affleck (Batman), Gal Gadot (Wonder Woman), Henry Cavill (Superman), Ezra Miller (Flash) e Ray Fisher (Cyborg).

Il film è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic arriverà al cinema il 21 Dicembre 2018.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Fonte

Avengers 4: 9 teorie sul film che si sono rivelate vere

Le ripercussioni del tragico epilogo di Infinity War  avranno certamente un ruolo chiave in Avengers 4, dove i nostri eroie cercheranno in ogni modo di sistemere ciò che è andato storto nel precedente film; o meglio, sarà un tentativo dei sopravvissuti di porre rimedio allo schiocco di dita di Thanos che ha messo fine a metà dell’universo vivente, portando con sé moltissimi personaggi, tra cui Spider-Man, Doctor Strange, Black Panther e Bucky.

Nei mesi scorsi Kevin Feige, i fratelli Russo e l’intero cast sono stati attenti a non rivelare alcun dettaglio degli eventi del quarto film sugli Avengers, tranne il fatto che (come visto nell’unica scena post credits di Infinity War) Captain Marvel arriverà in soccorso per regolare i conti con il Titano Pazzo.

Leggi anche – Avengers 4: 15 teorie incredibili sul film

Ma cerchiamo di fare chiarezza sulle informazioni che abbiamo raccolto finora sul film, elencando almeno le 9 teorie finora confermate:


LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL UNIVERSE

Ritorno alla battaglia di New York

Le molte foto e di numerosi video trapelati dal set di Avengers 4 e dalle riprese aggiuntive in corso, hanno confermato, senza quasi possibilità di errore, che il film sarà ambientato, almeno in buona parte, durante la Battaglia di New York, centro narrativo di The Avengers (2012).

La Battaglia di New York è il primo momento in cui si avverte la presenza di Thanos nel MCU. Mentre la sua esistenza è stata presagita già dal primo film di Thor, solo in The Avengers, con l’aiuto di Loki, ha allungato per la prima volta la mano sulla Terra. La scena post-credit del film ha segnato il debutto sullo schermo del Titano Pazzo. La cosa interessante, tuttavia, è che Avengers 4 sembra rivisitare solo la fine della Battaglia di New York e le sue conseguenze immediate (qualcosa che non abbiamo mai visto prima).

Ovviamente, il film non può ricreare l’intero terzo atto di The Avengers, ma se il piano dei Vendicatori è di sabotare il progetto di Thanos, perché non iniziare proprio dal principio? Le teorie hanno suggerito che la ragione per cui il Titano Pazzo sa chi sono i Vendicatori, in particolare Tony Stark, è perché proprio Iron Man ha lanciato una bomba nucleare contro le sue truppe all’estremità opposta del portale aperto dal Cubo Cosmico/Tesseract. Se Thanos non dovesse avere coscienza di chi sono i Vendicatori, forse questi potrebbero avere l’elemento sorpresa a loro vantaggio e questo potrebbe permettere loro di essere più preparati quando lui sbarcherà, inevitabilmente, sulla Terra.

Ancora, la Battaglia di New York ha visto attive due Gemme dell’Infinito contemporaneamente, senza che però ne fossimo coscienti: la Gemma della Mente / Scettro e la Gemma dello Spazio / Tesseract. Natasha ha persino usato lo scettro per chiudere il portale dei Chitauri aperto dal Cubo Cosmico, permettendo alle pietre di interagire direttamente tra loro.

Occhio di Falco diventerà Ronin

Avengers: Infinity War ha riunito la maggior parte di personaggi del MCU sullo schermo, presentando tra loro anche supereroi mai visti prima, tuttavia l’assenza di Occhio di Falco si è fatta notare e i fan sono ansiosi di rivederlo in azione in Avengers 4.

Dov’era uno dei membri fondatori degli Avengers? Tornerà ma con un look e un’identità diversi?

Grazie alle foto trapelate dal backstage abbiamo visto Jeremy Renner indossare un nuovo costume, tutto nero, che non ha fatto altro che alimentare le voci su un più che probabile ingresso di Ronin.

Occhio di Falco e Vedova Nera si recheranno in Giappone

La posizione di Occhio di Falco durante gli eventi di Infinity War rimane ancora un mistero, ma sappiamo che Jeremy Renner e Scarlet Johansson sono stati avvistati su un set costruito per riprodurre la città di Tokyo. Da qui la teoria dei fan, secondo cui i due colleghi Vendicatori si siano riuniti nel tentativo di combattere lo Yakuza, ovvero l’organizzazione criminale più pericolosa del Giappone.

Da qui un’ulteriore conferma che Clint Barton abbia assunto l’identità di Ronin, termine giapponese per descrivere un samurai errante.

Rocket e Nebula si uniranno agli Avengers

Questa teoria potrebbe sembrare abbastanza ovvia, ma sappiamo che Nebula e Rocket Raccoon sono gli unici due membri dei Guardiani della Galassia ad essere sopravvissuti allo schiocco di Thanos alla fine di Infinity War, dunque è ovvio che verranno inclusi nel team dei Vendicatori. Inoltre un nuovo concept art ha mostrato i due personaggi nel gruppo degli Avengers sopravvissuti insieme ai nuovi arrivati Ant-Man e Captain Marvel.

Nuovi costumi

È stato confermato che i Vendicatori vestiranno delle uniformi completamente rinnovate per la loro prossima avventura cinematografica, come mostrato nella prima concept art trapelata sul web. Alcuni personaggi – tra cui Thor e Iron Man – non subiranno radicali cambiamenti, avendo aggiornato i loro look di recente, ma sappiamo che Captain America e Hulk subiranno qualche modifica.

Steve Rogers tornerà con la sua iconica armatura e una gamma di colori più cangiante, mentre Bruce Banner probabilmente indosserà un’armatura simile a quella di Amadeus Cho nei fumetti.

Ci sarà anche Cassie Lang

Nuovi aggiornamenti su Avengers 4 sono stati diffusi nei mesi scorsi dal sito That Hashtag Show che ha riportato la notizia del casting dell’ attrice Emma Fuhrmann per interpretare la versione adulta di Cassie Lang, il personaggio già apparso in Ant-Man (è la figlia di Scott) con il volto della piccola Abby Ryder Fortson (presente anche in Ant-Man and The Wasp).

Questo ovviamente apre allo scenario ipotizzato tempo fa che prevedeva nel film diversi viaggi nel tempo. Se infatti in Avengers 4 vedremo una Cassie cresciuta, presumibilmente adolescente (dato che la Fuhrman ha sedici anni), è chiaro che la narrazione si sposterà in avanti e che tra il sequel di Ant-Man – in uscita a Luglio – e il quarto capitolo sui Vendicatori ci sarà una pausa sostanziosa.

Non è l’unica prospettiva possibile, poiché i Marvel Studios potrebbero aver selezionato un’attrice di questa età per rilanciare nel franchise i personaggi di Stature o Stinger, i cui costumi sono stati indossati da Cassie Lang più volte nei fumetti.

Il successore di Tony Stark

Tra i tanti personaggi comparsi nel corso del Marvel Cinematic Universe i fan non hanno dimenticato il giovane Harley Keener, il ragazzino che Tony Stark incontra in Iron Man 3. Ty Simpkins, l’attore che lo interpreta, sarà in Avengers 4, ma perché? Quale sarà il suo ruolo all’interno del film?

È possibile che Harley riappaia in un cameo, anche se la teoria più gettonata è che diventerà un membro dei Giovani Vendicatori nella prossima fase del MCU. La sua attitudine per la scienza lo rende infatti un candidato perfetto diventare il successore di Iron Man…

Fine della guerra civile

Captain America e Iron Man non si sono incontrati in Infinity War, ma è evidente che tra i due tornerà la pace dopo gli eventi di Civil War che li aveva lasciati l’uno contro l’altro.

Gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno rivelato che originariamente Infinity War avrebbe dovuto includere una scena di reunion tra Steve e Tony e che questa sequenza è stata rimossa per motivi di tempismo. Tornerà invece in Avengers 4 e la loro relazione sarà al centro del film.

Una grande reunion

Nessun contenuto ufficiale di Avengers 4 è stato rivelato, ma diversi membri del cast hanno accennato ad una scena che li ha visti tutti protagonisti e che farà morire di felicità i fan dell’universo Marvel.

Sebastian Stan l’ha menzionata per la prima volta all’inizio del 2018, sempre frenato da un accordo di assoluta segretezza segretezza, tuttavia nessuno degli attori sa realmente cosa succederà in quella scena scena.

Mandalorian – Star Wars Series, prima foto, trai registi Taika Waititi e Bryce Dallas Howard!

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Dopo mesi dall’annuncio la produzione della serie tv live action Mandalorian – Star Wars Series entra nel vivo. Come molti di voi già sapranno la storia racconterà di Jango e Boba Fett, guerrieri dell’universo di Star Wars.

The Mandalorian è ambientato dopo la caduta dell’Impero e prima dell’emergere del Primo Ordine. La storia ruota attorno il travagliato percorso di un pistolero solitario nella parte esterna della galassia, lontano dall’autorità della Nuova Repubblica.

ECCO la prima foto ufficiale della serie diffusa oggi:

Mandalorian - Star Wars SeriesMandalorian – Star Wars Series

La serie The Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore e attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre stellari: Guerre dei cloni , Star Wars Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi saranno Deborah ChowJessica Jones), Rick Famuyiwa ( Dope ), Bryce Dallas HowardSolemates ) e Taika WaititiThor: Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore esecutivo.

Riguardo a Mandalorian: I Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.

Originalmente, la razza Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.

Pet Sematary: le prime immagini dal nuovo adattamento di Stephen King

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Arrivano da Entertainment Weekly le prime immagini dell’adattamento, prodotto da Paramount, di Pet Sematary, uno dei più oscuri e terribili romanzo del Re del Brivido, Stephen King. Pubblicato nel 1983, è stato già adattato nel 1989 e risale invece al 1992 un sequel. La nuova versione è diretta da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer (Starry Eyes) con Jeff Buhler e David Kajganich che hanno invece lavorato all’adattamento del romanzo in sceneggiatura.

La storia scritta da King, ruota intorno al Dr. Louis Creed e alla sua famiglia, dopo che da Chicago si trasferiscono nella provincia del Maine. Presto scoprono che l’idilliaca esistenza di campagna nasconde un segreto terrificante. I segreti cominciano a rivelarsi quando il loro gatto viene ucciso sulla statale che costeggia la loro fattoria, e Louis lo seppellisce in uno spazio dove si seppelliscono animali morti, un cimitero per animali domestici. Il gatto però torna in vita, ma non è lo stesso animale di prima. Da qui in poi, le cose cominceranno a diventare più oscure e spaventose per Louis, sua moglie e i suoi figli.

In Pet Sematary vediamo Jason Clarke nei panni di Louis Creed, con Amy Seimetz nei panni della moglie e John Lithgow in quelli di Jud Crandall, un vicino dei Creed e personaggio chiave della storia. Proprio in merito alla sua interpretazione del personaggio, Lithgow ha detto a EW in merito al suo personaggio:

“Lui è un solitario, ha scelto di vivere da solo. La sua vita è cambiata. La sua vita è stata completamente incentrata sulla moglie, il suo matrimonio. E loro non hanno avuto figli, anche se li volevano. Nella sceneggiatura c’è questa battuta molto dolce, semplice, ‘Non ha funzionato per Norma e me. Volevamo tenerci per noi stessi’. Sai già che era una relazione molto molto profonda. E la perdita di quella relazione lo ha definito come persona e gli ha cambiato la vita.”

Entertainment Weekly ha diffuso le prime immagini di Pet Semetary, che potete vedere di seguito:

Fonte: EW

Ben Affleck fuori dalla rehab, ringrazia fan e famiglia nella sua lotta all’alcolismo

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Dopo settimane di silenzio, Ben Affleck torna a parlare pubblicamente e lo fa mettendo in piazza il suo problema di alcolismo con limpida onestà, dando voce alla sua dipendenza e ringraziando la famiglia e i fan per la vicinanza dimostratagli. Ecco il messaggio che ha affidato al suo account Instagram, rimasto muto dallo scorso 17 giugno.

Questa settimana completo un ciclo di 40 giorni nel centro per la dipendenza da alcol e rimango in cura ambulatoriale. 

Il supporto che ho ricevuto dalla mia famiglia, dai miei colleghi e dai miei fan significa più di quanto io possa dire. Mi dà forza e supporto parlare della mia malattia con gli altri.

Combattere ogni tipo di dipendenza è una battaglia lunga e difficile. Per questo, non ci si può mai davvero considerare guariti. È un impegno a tempo pieno. Sto combattendo per me stesso e per la mia famiglia. Ho raggiunto tantissime persone, attraverso i social media, che hanno parlato della loro esperienza con la dipendenza. A queste persone, voglio dire grazie. La vostra forza è un’ispirazione e mi sta supportando in modi che non pensavo fossero possibili. Mi aiuta a capire che non sono solo. Come devo ricordare a me stesso, se hai un problema, chiedere aiuto e sintomo di coraggio, non di debolezza o fallimento.

Con accettazione e umiltà, continuerò a servirmi dell’aiuto di tutte queste persone e sono grato a tutti quelli che sono lì per me. Spero che alla fine riuscirò a offrire un esempio positivo a chi sta combattendo come me.

https://www.instagram.com/p/BohgO4KAAz5/?hl=it&taken-by=benaffleck

Il messaggio ufficiale dell’attore e regista due volte premio Oscar segue le voci delle ultime ore che lo voleva fuori dalla rehab e di nuovo in forma, pronto per tornare in pista e indossare di nuovo il mantello di Batman. 

Probabilmente il film che sarà diretto da Matt Reeves e in produzione alla Warner Bros è stato messo in pausa proprio per aspettare la “guarigione” dell’attore protagonista, visto che Affleck non ha ancora concluso ufficialmente il suo contratto con la produzione per il ruolo del Crociato di Gotham.

Dopo questa lettera accorata ai fan, Ben Affleck tornerà di nuovo a essere il Batman cinematografico di questo decennio?

Chris Evans posta l’ultimo addio a Captain America

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Chris Evans posta l’ultimo addio a Captain America

Chris Evans ha ufficialmente completato le sue riprese aggiuntive di Avengers 4. Questo vuol dire che l’attore ha chiuso, definitivamente, il suo contratto con i Marvel Studios e con il personaggio di Steve Rogers/Captain America, che ha incarnato per ben otto anni attraverso sette film, il prossimo Avengers compreso.


LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL UNIVERSE

L’attore, vero e proprio simbolo dei Marvel Studios e del Marvel Cinematic Universe, al fianco di Robert Downey Jr., ha salutato il suo personaggio, il cast, la crew, i fan e gli spettatori che gli hanno regalato l’avventura di una vita, che gli ha regalato senz’altro fama e ricchezza, ma sicuramente anche un bagaglio umano notevole. Ecco cosa ha scritto sul suo account Twitter:

“Ho concluso ufficialmente le mie riprese di Avengers 4. È stato un giorno emozionante a dir poco. Interpretare questo ruolo nel corso di otto anni è stato un onore. A tutti quelli davanti alla macchina da presa, dietro alla macchina da presa, nel pubblico, grazie per i ricordi! Eterna gratitudine.”

Si era già ipotizzato che con l’avvento di Captain Marvel nel Marvel Cinematic Universe ci trovassimo di fronte a un cambio di rotta e quindi a un passaggio di testimone “tra capitani”. Carol Danvers prenderà con ogni probabilità il comando dei Vendicatori in Avengers 4, mentre Captain America si sacrificherà per la causa, o forse si congederà, lasciando lo scudo a un degno erede, probabilmente Bucky Barnes, più difficilmente Sam Wilson.

Qualunque sia il futuro, i fan si preparano ad accoglierlo, con un po’ di amarezza in fondo al cuore, visto che Chris Evans li ha accompagnati da sempre nel viaggio dei Vendicatori al cinema. Ma si tratta solo del primo di una serie di addii, e presto scopriremo quale altro personaggio storico lascerà il posto alla nuova generazione di eroi Marvel.

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

The Mule: trailer del nuovo film di Clint Eastwood

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The Mule: trailer del nuovo film di Clint Eastwood

Warner Bros ha diffuso il primo atteso trailer di The Mule, il nuovo film di Clint Eastwood con protagonista Clint Eastwood e Bradley Cooper.

Protagonisti del film un cast stellare che comprende il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (Tina – What’s Love Got to Do with It, Black-ish per la TV) che interpreta un agente speciale della DEA; Michael Peña (Ant-Man and the Wasp, Narcos per Netflix) che interpreta un suo collega; il premio Oscar Dianne Wiest (Pallottole su Broadway, Hannah and Her Sisters, Life in Pieces per la TV) che interpreta la ex moglie di Earl; Alison Eastwood (Rails & Ties) che interpreta la figlia di Earl; Taissa Farmiga (The Nun) che interpreta la nipote di Earl e Ignacio Serricchio (Lost in Space per Netflix, The Wedding Ringer) che interpreta l’assistente di cartello di Earl.

The Mule, il film

The Mule racconta di un orticoltore di 90 anni e  veterano della seconda guerra mondiale che è stato sorpreso a trasportare cocaina per un valore di $ 3 milioni per un cartello messicano della droga attraverso il Michigan.

Il film è scritto da Nick Schenk ed è prodotto da Jillian Apfelbaum, Clint Eastwood, Dan Friedkin, Jessica Meier, Tim Moore, Kristina Rivera e Bradley Thomas. Ruben Fleischer, Todd Hoffman  e David Bernad sono executive producer.

Il Corriere – The Mule, la recensione

Il racconto dei racconti: 10 cose che non sai sul film di Garrone

Il racconto dei racconti, che è stato il primo film di Matteo Garrone girato in lingua inglese, si divide in tre fiabe tratte dalla raccolta Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, nota anche come Pentamerone. Garrone è stato il primo, in Italia, a voler adattare quest’opera, andando incontro a tutte le difficoltà del caso, tra cui cercare di rendere moderne delle fiabe scritte nella prima metà nel 1600 di carattere medievale.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate su Il racconto dei racconti.

Il racconto dei racconti: curiosità

1. Il racconto dei racconti ha ricreato un quadro. Quando Viola, nella fiaba della Pulce, suona la chitarra e canta una canzone, i suoi abiti, i capelli, la chitarra e tutto quello che appare nella scena, ricorda un famoso dipinto di Jan Vermeer, La suonatrice di chitarra.

2. Il racconto dei racconti doveva avere una scena più dinamica. La scena in cui il re di Selvascura combatte con il drago marino, doveva essere molto più dinamica, ma Matteo Garrone è dovuto ricorrere ad alcuni espedienti (come il punto di vista del re) perché il drago si ruppe mentre lo si stava mostrando al figlio di Garrone e ad alcuni suoi compagni di scuola.

3. Il racconto dei racconti è stato realizzato su alcuni film. Matteo Garrone ha confessato che per realizzare Il racconto dei racconti, si è ispirato alle estetiche del Casanova di Federico Fellini, de L’Armata Brancaleone di Mario Monicelli e di Uccellacci e Uccellini di Pier Paolo Pasolini. Ma non solo: ha dichiarato di essersi ispirato anche alla serie Il Trono di Spade.

Il racconto dei racconti libro

4. Il racconto dei racconti è un adattamento. Il film di Matteo Garrone è un adattamento cinematografico di Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille, una raccolta di 50 fiabe scritte da Giambattista Basile tra il 1634 e il 1636 a Napoli. Su modello del Decameron di Boccaccio, la fiabe vengono raccontate da 10 novellatrici nell’arco di 5 giorni. La cornica narrativa costituisce il primo racconto e con l’ultimo si ritorna alla vicenda principale. Da questa raccolta hanno attinto Charles Perrault e i Fratelli Grimm per fiabe come Il gatto con gli stivali, Cenerentola o La bella addormentata nel bosco. I toni della raccolta di Basile sono fiabeschi e popolari, con caratteristiche da novella medievale, destinata ad un pubblico di adulti, data la complessità delle tematiche.

Il racconto dei racconti: locations

5. Il racconto dei racconti è stato girato in Italia. Matteo Garrone, per girare Il racconto dei racconti, ha deciso di girare il centro e il sud Italia, alla ricerca di luoghi che potessero servire come sfondi per il suo film fantastico, per dare un senso reale di magia e di fascinazione, come se si fosse realmente dentro ad una fiaba. Il castello di Donnafugata si trova in Sicilia, a 15 km da Ragusa: questo castello medioevale è in stile neogotico, acquistato dal comune di Ragusa nel 1982, che si è occupato di restaurare e aprire al pubblico. Quello di Donnafugata è il castello della regina di Selvascura, contraddistinto dal labirinto in pietra a secco, dove il personaggio di Salma Hayek insegue il figlio Elias. Le Gole dell’Alcantara, che si trovano nei pressi di Taormina, fanno da cornice a John C. Reilly e al suo personaggio che va alla ricerca del drago marino e del suo cuore che, cotto da una vergine, può far restare incinta la moglie.

6. Il racconto dei racconti si è sviluppato anche tra Lazio e Puglia. In alcune scene realizzate con il re di Roccaforte, interpretato da Vincent Cassel, è stata usata come location il Bosco del Sasseto nell’alto Lazio, vicino ad Acquapendente. Il bosco ha la particolarità di avere maestosi alberi secolari, rami contorti, muschi e tutto quello che si possa desiderare per ambientare una fiaba. In Puglia, invece, si sono svolte le riprese della storia del Re di Altomonte. Per questa fiaba è stato utilizzato il castello-fortezza ottagonale di Castel del Monte, fatto costruire da Federico II. Oltre a questo, si è usato come location anche il castello di Gioia del Colle, situato in provincia di Bari. Ma non è tutto: il castello di Sammezzato, vicino Firenze, è stato usato per le scene in cui Cassel interpreta il re di Roccaforte, mentre il paesino di Cave è stato usato per fare da borgo alla due sorelle anziane che vogliono tornare giovani.

Il racconto dei racconti: significato

7. Il racconto dei racconti è ricco di significati. Il colore rosso domina visivamente tutte e tre le fiabe, dando rilievo, con forza, al sentimento della passione e dell’ossessione. Adulti che non sanno mettere un freno alle proprie ossessione, cercando di limitare le passioni delle nuove generazioni. Ossessioni che si pagano a caro prezzo, trovando la morte, abbandonando una figlia al proprio destino, tornando alla paura di invecchiare. Ossessioni che, però, non riguardano solo il momento del racconto ma che sono attuali, presenti nel qui ed ora, scopi per i quali si sacrificherebbe qualsiasi cosa.

8. In Il racconto dei racconti gli adulti sono deboli. Garrone mette in scena le debolezze dell’animo umano; adulti, per i quali non esiste pietà né moralità. Totalmente opposti ai loro figli, che colgono una passione, affrontano coraggiosamente il mondo dei grandi facendo valere le loro giuste ragioni e facendo apparire i grandi grotteschi nella loro pomposità.

9. Il racconto dei racconti racconta le ossessioni odierne. Le tematiche selezionate da Garrone e successivamente elaborate, non fanno altro che esplicitare una cerca modernità tematica: la paura di invecchiare, di non procreare e di perdere il proprio figlio, la paura di restare solo. Le fiabe costringono i personaggi a subire delle metamorfosi non indifferenti, includendoli in un percorso di crescita.

Il racconto dei racconti: streaming

10. Il racconto dei racconti è disponibile in streaming. Per chi volesse rivedere il film di Matteo Garrone, è possibile guardarlo in streaming sulla piattaforma Chili.

Fonte: IMDb

Lontano da qui: arriva al cinema il film miglior regia al Sundance

Officine UBU annuncia l’arrivo nei cinema italiani dal 29 novembre di Lontano da qui. Vincitore del premio alla regia all’ultima edizione del Sundance Film Festival e presentato con successo di pubblico e critica al Toronto Film Festival, Lontano da qui è interpretato da Maggie Gyllenhaal, Gael García Bernal, Parker Sevak eRosa Salazar.

Diretto dalla giovane regista italoamericana Sara Colangelo, Lontano da qui (titolo originale The Kindergarten Teacher) racconta la storia di Lisa Spinelli (magistralmente interpretata da Maggie Gyllenhaal), maestra d’asilo appassionata di poesia che scopre in Jimmy (Parker Sevak), suo giovane alunno, un talento innato per la quinta arte. Il film vede come protagonista una donna con il sogno di educare e proteggere un bambino prodigio dalla mediocrità della società contemporanea. Un sogno che la spingerà oltre i limiti della sua professione e che la costringerà a prendere una decisione inaspettata.

Lontano da qui: trama

Lisa è una maestra d’asilo di Staten Island con la passione per la poesia, tanto che i figli e il marito la trovano cambiata dalle lezioni che sta seguendo. Un giorno Lisa rimane incantata dal talento innato di Jimmy, un suo giovane allievo di 5 anni, capace di comporre con incredibile disinvoltura le poesie che lei ha sempre sognato di scrivere. Lisa decide così di coltivare il talento del bambino e di proteggerlo dall’indifferenza della società, spingendosi però oltre i limiti della sua professione…

Nel cast, insieme a Maggie Gyllenhaal, Gael Garcia Bernal e Parker Sevak, la giovane Rosa Salazar e Michael Chernus. Lontano da qui sarà distribuito nelle sale italiane dal 29 novembre da Officine UBU.

Leggi la recensione di Lontano da qui

Bernini: il docu-film al cinema il 12, 13 e 14 novembre

Bernini: il docu-film al cinema il 12, 13 e 14 novembre

Arriva nelle sale il 12, 13 e 14 novembre il nuovo film dedicato al maestro dell’arte barocca italiana, Bernini, che inaugurerà la stagione de “L’ARTE AL CINEMA” distribuita nei migliori cinema italiani da MAGNITUDO insieme a CHILI.

Il documentario racconta il genio dell’artista attraverso la mostra che gli è stata dedicata alla Galleria Borghese di Roma, dal 1° novembre 2017 al 4 febbraio 2018.  Tramite riprese inedite di altissima qualità e il contributo di professionisti e conoscitori di grande caratura, tra cui la direttrice della Galleria Borghese Anna Coliva e il critico d’arte Luigi Ficacci, il docu-film diretto da Francesco Invernizzi celebra la mostra e la nascita dei maestosi gruppi scultorei.

Dopo il successo di titoli quali I Musei Vaticani 3D, Firenze e gli Uffizi 3D, San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D, Raffaello – Il principe delle arti, Caravaggio – l’anima e il sangue e Michelangelo – Infinito, prodotti in collaborazione con SKY, MAGNITUDO FILM ha deciso di allearsi con CHILI per la distribuzione delle sue nuove produzioni.

Bernini è solo il primo di una serie di documentari dedicati all’arte che saranno distribuiti nelle sale cinematografiche tra l’autunno del 2018 e la primavera del 2019. I prossimi titoli saranno: Dinosaurs (al cinema il 10, 11 e 12 dicembre), Mathera (al cinema il 21, 22 e 23 gennaio), Leonardo Cinquecento (al cinema il 18, 19 e 20 febbraio), La stanza delle meraviglie – WOW (al cinema il 4, 5 e 6 marzo), Canova (al cinema il 18, 19 e 20 marzo) e infine Palladio (al cinema il 15, 16 e 17 aprile).

Notti Magiche, il trailer del nuovo film di Paolo Virzì

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Notti Magiche, il trailer del nuovo film di Paolo Virzì

Sarà presentato alla Festa di Roma 201801Distribution ha appena distribuito il trailer di Notti Magiche, il nuovo film di Paolo Virzì ambientato a Roma nell’estate dei Mondiali di Calcio ’90, quando fu l’Italia ad ospitare la competizione.

Ecco il trailer di Notti Magiche

Italia ’90: la notte in cui la Nazionale viene eliminata ai rigori dall’Argentina, un noto produttore cinematografico viene trovato morto nelle acque del Tevere. I principali sospettati dell’omicidio sono tre giovani aspiranti sceneggiatori, chiamati a ripercorrere la loro versione al Comando dei Carabinieri. Notti Magiche è il racconto della loro avventura trepidante nello splendore e nelle miserie dell’ultima stagione gloriosa del Cinema Italiano.

Cast: Mauro Lamantia, Giovanni Toscano, Irene Vetere, Roberto Herlitzka, Marina Rocco, Paolo Sassanelli, Annalisa Arena, Eugenio Marinelli, Emanuele Salce, Andrea Roncato, Giulio Berruti, Ferruccio Soleri, Paolo Bonacelli, Regina Orioli, Ludovica Modugno con Giulio Scarpati, Simona Marchini, Tea Falco con la partecipazione straordinaria di Ornella Muti con Jalil Lespert e Giancarlo Giannini.

Il Regno Quantico sarà una grande fonte di storie per il MCU

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Il Regno Quantico sarà un fattore importante per il futuro del Marvel Cinematic Universe, almeno stando a quanto dichiara il regista di Ant-Man and The Wasp, Peyton Reed. Ultimo arrivato nella libreria Marvel, il film ha visto il ritorno di Scott Lang (Paul Rudd) nei panni dell’eroe e il debutto di Wasp aka Hope van Dyne (Evangeline Lilly).

Reed ha avuto il privilegio di introdurre il misterioso regno nel MCU con il film del 2015, Ant-Man. Lì, Hank Pym (Michael Douglas) descrive il Regno Quantico come “una realtà in cui tutti i concetti di tempo e spazio diventano irrilevanti mentre si restringe per l’eternità”. Poi, il Dottor Strange nel 2016 ha anche visitato la dimensione, stabilendo che è possibile accedervi utilizzando l’anello dello stregone. Ma solo ora, con Ant-Man and The Wasp, si è tornato a parlare di questa dimensione, con Hank, Scott e Hope schierati in prima linea per salvare Janet van Dyne (Michelle Pfeiffer) dal Regno Quantico, dove è rimasta intrappolata per decenni.

Regno Quantico rimane un mistero

Nonostante sia stato argomento affrontato negli ultimi due film di Ant-Man, il Regno Quantico rimane un mistero. Tuttavia, sia i fan che gli spettatori ordinari non vedono l’ora di saperne di più, soprattutto perché si prevede che sarà questa dimensione ad avere un ruolo fondamentale nel futuro del franchise. Peyton Reed, durante la promozione dell’edizione in home video del sul ultimo film Marvel, ha detto a a Screen Rant che fino a questo momento il MCU ha appena “scalfito la superficie“, quando si tratta di questa dimensione alternativa, e i fan possono aspettarsi che l’argomento venga affrontato in maniera sempre più approfondita man mano che si va avanti.

“È una questione che prendiamo molto sul serio, assolutamente da prendere in considerazione. E penso che sia inutile dire che c’è ancora molto da esplorare nel Regno Quantico che noi, in realtà, nel solo contesto di questa storia, Ant-Man ant the Wasp, abbiamo avuto il tempo solo di grattare la superficie. Perché si tratta di un mondo davvero apparentemente infinito. Quindi, vorrei rispondere in senso generale che sì, vogliamo davvero occuparci maggiormente del Regno Quantico, perché penso ci sia molto di più da affrontare. Ed è un lato molto importante dell’Universo Marvel dei fumetti che mi piacerebbe vedere riprodotto nella Marvel Cinematic Universe. E mi piacerebbe farne parte. Questo è tutto quello che posso dire a riguardo, ma posso anche aggiungere che concettualmente è un’esperienza che mi eccita moltissimo.”

Dopo che Ant-Man and The Wasp ha approfondito un po’ di più il regno, si dice che sarà Captain Marvel, il prossimo anno, a rivisitare la dimensione, anche se non è ancora chiaro come si inserirà nella storia di Carol Danvers. Considerando che il film imminente sarà ambientato negli anni ’90, questa incursione stabilirà che molte persone sono consapevoli del Regno Quantico e delle infinite possibilità che esso presenta. Ci sono diverse teorie online che suggeriscono che potrebbe essere in realtà il punto in cui Carol ottiene il potenziamento che la renderà l’eroe più forte del MCU.

Altri, nel frattempo sono convinti che il Reame Quantico potrebbe essere ciò che renderà possibile viaggiare nel tempo in Avengers 4. Mentre gli eroi rimasti vivi dopo Infinity War tentano di ristabilire l’ordine nell’universo e abbattere Thanos una volta per tutte, si dice che Tony Stark e Scott Lang torneranno indietro nel tempo per rivisitare alcuni dei momenti cruciali del MCU che ha spianato la strada allo schiocco di Thanos, allo scopo di sventare i piani del Titano Pazzo. In ogni caso, il concept entrerà a far parte della parte finale della Fase 3.

Fonte: Screen Rant

Lilo & Stitch: in arrivo il remake in live action

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Lilo & Stitch: in arrivo il remake in live action

Lilo & Stitch è entrato a far parte della lunga lista di classici d’animazione Disney che sarà oggetto di remake in live action. Il film nominato agli Oscar nel 2002 racconta la storia di Stitch, aka Esperimento #626, un esperimento genetico extraterrestre che riesce a sfuggire alla custodia della Federazione Galattica e a scappare sulla Terra. Lì, la creatura si spaccia per un cane (alquanto insolito) e diventa l’animale domestico di una solitaria ragazza hawaiana di nome Lilo.

Mentre la versione animata di Lilo & Stitch è stato un modesto successo commerciale, almeno per gli standard della Casa di Topolino (incassando $ 273 milioni al botteghino globale a fronte di un budget di $ 80 milioni), è stato generalmente ben accolto per il suo umorismo bizzarro e idiosincratico, ma ricco di emozioni, storia e personaggi. Il film alla fine ha avuto un lungo strascico, con lanci di sequel e serie tv, ed è generalmente considerato uno dei migliori film d’animazione Disney uscito negli anni 2000. Anche i registi di Lilo & Stitch, Dean DeBlois e Chris Sanders, hanno proseguito con iniziative ancora più grandi, ovvero il franchise Dragon Trainer alla DreamWorks Animation.

Secondo THR, la Disney ha in programma di reinventare Lilo & Stitch in ibrido live-action / CGI. Il progetto è prodotto da Dan Lin e Jonathan Eirich (che stanno lavorando anche al remake di Aladdin in live-action) e scritto da Mike Van Waes, che sta lavorando per la Warner Bros . e New Line allo spin off di The Conjuring, The Crooked Man. Per il momento, il remake di Lilo & Stitch non ha ancora un regista.

Non è ancora chiaro se la Casa di Topolino stia pianificando di distribuire il remake diLilo & Stitch nelle sale cinematografiche o come film originale attraverso il suo prossimo servizio di streaming (che dovrebbe essere lanciato qualche volta nell’autunno 2019). Disney ha già in programma i remake in live action de La spada nella roccia e di Lilli e il Vagabondo e sta pianificando di pubblicare entrambi i film proprio attraverso il suo servizio.

Visto che Lilo & Stitch è un marchio relativamente più piccolo rispetto ad altri titoli in produzione, la Casa di Topolino potrebbe avere in programma di presentare il remake come un originale in streaming.

Fonte: THR

Michelangelo – infinito torna al cinema il 19 e 20 novembre

Michelangelo – infinito torna al cinema il 19 e 20 novembre

Si chiude con successo la settimana di programmazione di Michelangelo – infinito, l’opera prima di Emanuele Imbucci prodotta da Sky con Magnitudo Film, con Enrico Lo Verso e Ivano Marescotti.

Il film, terzo nella classifica Cinetel di oggi e secondo come media copia, è stato visto da oltre 85.000 spettatori e ha totalizzato un incasso pari a 623.533€, nelle oltre 300 copie sparse su tutto il territorio nazionale.

Oltre ad essere il miglior incasso di un’opera prima italiana dallo scorso aprile (misurato in una settimana di programmazione), Michelangelo – infinito ha rappresentato il miglior esordio in sala della settimana, tra le 10 nuove uscite italiane e internazionali.

Entusiastica la reazione del pubblico, che ha saputo apprezzare il ritratto avvincente e di forte impatto emotivo e visivo dell’uomo e dell’artista Michelangelo, genio indiscusso dell’arte universale, interpretato da Enrico Lo Verso. Il passaparola è stato da subito molto positivo, tanto che il film ha fatto registrare un netto trend di crescita nei giorni della settimana. È stata inoltre la prima volta che un film d’arte si misurava, anche nel weekend, con le nuove uscite della settimana.

Michelangelo – Infinito, la recensione del docu-film

Dopo l’ottimo risultato e il grande interesse suscitato, Lucky Red e Sky sono felici di annunciare che Michelangelo – infinito, con una nuova campagna di comunicazione a livello nazionale, tornerà sul grande schermo, per altri due giorni: il 19 e il 20 novembre.

Il film è realizzato con la collaborazione dei Musei Vaticani e di Vatican Media, con il Riconoscimento del MIBAC – Direzione Generale Cinema, in collaborazione con il Consiglio Regionale della Toscana, con il Patrocinio del Comune di Firenze e del Comune di Carrara. Media partner RTL 102.5.

Harrow, la nuova serie crime su FoxCrime

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HARROW è la nuova serie crime in prima assoluta da 5 ottobre alle 21:00 su FoxCrime (Sky, 116) e prende il titolo dal suo affascinante e carismatico protagonista, Daniel Harrow (Ioan Gruffud, Reed ne I Fantastici 4, UnREAL, Liar), patologo forense di fama internazionale molto sui generis che riporta in Tv la figura del medico legale dopo tanti illustri predecessori: da Quincy ai colleghi di C.S.I.

Fra le tante peculiarità di Harrow, il nostro protagonista è un cinefilo incallito e con i piedi sul lettino autoptico si proietta capolavori western – “non si disturba mai chi guarda Mezzogiorno di fuoco”, risponde seccato – che denotano la sua passione per i personaggi tosti che non si piegano mai e vanno avanti per la loro strada a qualsiasi costo. Lo sceriffo Kane (Gary Cooper), star del capolavoro di Fred Zinneman, è l’idolo di Harrow: lotta da solo contro un sistema le cui falle permettono di farla franca ai criminali. Un uomo abbandonato da tutti, dalle stesse persone che – per puro opportunismo – torneranno solo quando avrà sconfitto il nemico. E la città sarà di nuovo sicura.

Harrow, la serie

Questo la dice lunga sul carattere di Harrow: non gli piacciono le regole, è anticonvenzionale e considera la morte non solo parte del suo lavoro ma anche parte del ciclo naturale della vita. Non la teme. In meno di tre minuti nell’episodio pilota sappiamo già tutto del nostro protagonista. Il suo senso di giustizia, la sua disperata ricerca di una punizione giusta per i criminali (anche in mancanza di prove), la consapevolezza di sé (l’umiltà non è il suo forte) e la tendenza a infrangere le regole, se necessario, per un nobile scopo.

HARROW stravolge i canoni classici del genere mescolando il medical drama con il poliziesco, l’avventura e il thriller. Senza dimenticare il family drama. Perché il protagonista è un maledetto workaholic e per questo ha rovinato un matrimonio e ha un rapporto molto complicato con la figlia adolescente.

La serie è stata già rinnovata per una seconda stagione e la regia dell’episodio pilota è affidata a Kate Dennis (The Handsmaid Tale e Glow). Il progetto è una produzione di ABC Studios International ed è stato co-creato da Stephen M. Irwin (Secrets and Lies).

Le storie del Vulcano: il 10 ottobre la presentazione del primo Shopping Social Movie

Mercoledì 10 Ottobre al Centro Commerciale Vulcano Buono (Nola NA) avrà luogo la Conferenza Stampa e Première del primo “Shopping Social Movie” mai realizzato in un centro commerciale: “Le storie del Vulcano”.

“Le storie del Vulcano” è il risultato di una serie di fattori che si intersecano, un film corale, sorprendente, diverso da qualsiasi prodotto multimediale realizzato fino ad oggi da un Centro Commerciale: il primo shopping social movie della storia.

Il cortometraggio rappresenta un grande esperimento sociale e creativo: le persone che frequentano Vulcano Buono hanno avuto l’occasione di diventare protagonisti del grande schermo con le loro storie personali legate ad una esperienza nel centro commerciale. Questo esperimento evidenzia l’evoluzione dei centri commerciali che non sono più solo “contenitori di negozi” ma luoghi di aggregazione. Vulcano Buono, uno dei più grandi ed importanti Mall d’Italia, ha deciso di raccontare momenti e storie, attraverso un vero e proprio film realizzato utilizzando video e contenuti prodotti dai propri visitatori.

Verranno chiamati a raccolta tutti i protagonisti del cortometraggio, che vivranno l’emozione di vedersi per la prima volta, sul grande schermo, quello di “The Space Cinema” di Vulcano Buono.

Interverranno Stefano Incerti, napoletano DOC, già vincitore di un David di Donatello e regista del progetto, Mino Abbacuccio il famoso comico partenopeo e la nota trendsetter Mercedesz Henger e Gian Marco Nicelli AD del centro commerciale Vulcano Buono.

Il principale touchpoint è stato il sito lestoriedelvulcano.it dove chiunque ha avuto la possibilità di caricare un video, raccontando la propria storia vissuta nella struttura.

Ulteriori contributi sono stati raccolti nel corso di alcune giornate di street shooting nella cittadina di Nola e dintorni, oltre che nel centro commerciale, con una troupe cinematografica a disposizione di chi volesse partecipare.

Data la sua natura social e collettiva, il progetto trova sul web il suo habitat naturale con diffusione sui canali digitali del centro e promozione attraverso una strategia digital mirata all’engagement della community online. Un grande progetto crossmediale di user-generated content.

Tutti i video e i contenuti raccolti sono stati poi valutati e trasformati in racconto cinematografico dal regista d’eccezione Stefano Incerti, autore di numerosi film che hanno ottenuto un importante successo di critica. Sono stati proprio la sua sensibilità cinematografica e creatività ad aggiungere un enorme valore artistico al progetto.

L’iniziativa votata all’innovazione e costruita ad hoc sul Centro e sul suo DNA specifico, conferma senza dubbio la volontà di aprire nuove strade di respiro internazionale al marketing dei Centri Commerciali.

36° Torino Film Festival: il poster omaggia Rita Hayworth

36° Torino Film Festival: il poster omaggia Rita Hayworth

L’immagine del 36° Torino Film Festival (23 novembre | 1 dicembre 2018) è dedicata a una delle grandi dive del ventesimo secolo: Rita Hayworth, il cui centenario della nascita ricorre il prossimo 17 ottobre. L’immagine è tratta da “Non sei mai stata così bella”, il suo secondo film interpretato insieme con Fred Astaire, diretto nel 1942 da William A. Seiter.

“Rita più che Gilda; la ballerina vitale e agilissima che danzò con Fred Astaire e con Gene Kelly, più che la sirena sinuosa e pericolosa, simbolo della dark lady nell’immaginario collettivo – dichiara Emanuela Martini, direttore artistico del Torino Film Festival – La ragazza che sapeva essere una commediante più che l’icona sexy la cui foto fu appiccicata sulla bomba sganciata sull’Atollo Bikini. Senza dimenticare Gilda, è soprattutto a questa Rita che il Torino Film Festival rende omaggio nell’anno del centenario della sua nascita”. 

Venom: foto spoiler dalla scena post credits!

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Venom: foto spoiler dalla scena post credits!

ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER DA VENOM

venom

Nel giorno dell’uscita al cinema di Venom, è stata diffusa in rete una foto tratta dalla prima scena post credits del film con Tom Hardy (ce ne sono due), in cui compare un personaggio particolare, che fa pensare a un futuro per il film SONY.

Il film mantiene l’origine aliena del simbionte protagonista e propone una storia elementare che presenta per la prima volta in maniera completa il personaggio sul grande schermo, dopo il tentativo di Sam Raimi che introdusse Eddie Brock e Venom nel suo Spider-Man 3.

Venom, recensione del film con Tom Hardy

Il film si prefigge di diventare il primo di un universo condiviso della SONY, casa di produzione che può avere liberamente accesso a tutti i personaggi dell’Universo di Spider-Man con l’eccezione dello stesso Uomo Ragno, al momento in concessione ai Marvel Studios e già protagonista di una trilogia il cui secondo capitolo, Far From Home, è in lavorazione. Non c’è da sorprendersi, quindi, se il film diretto da Ruben Fleischer propone personaggi, luoghi e situazioni che richiamano i fumetti e danno ai personaggi la profondità che suggerisce altre storie da raccontare.

La foto diffusa da ComicBookMovie indica proprio questo, altre storie e personaggi, altre avventure per Venom e Eddie Brock. Si tratta di una immagine che raffigura Woody Harrelson nei panni di Cletus Kasady, ovvero Carnage. Eccola di seguito:

Tom Hardy, Michelle Williams, Woody Harrelson, Jenny Slate, Riz Ahmed, Michelle Lee, Reid Scott, Scott Haze, Sam Medina formano il cast di Venom, diretto da Ruben Fleischer e in sala dal 4 ottobre 2018.

Venom, il protettore letale, uno dei personaggi Marvel più enigmatici, complessi e tosti arriva sul grande schermo interpretato dall’attore candidato all’Oscar Tom Hardy.

Captain Marvel: il concept originale di Carol Danvers in HD

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Captain Marvel: il concept originale di Carol Danvers in HD

Andy Park, direttore del dipartimento visivo e concept artist dei Marvel Studios, ha diffuso in HD il concept di Captain Marvel che era stato mostrato al Comic Con di San Diego. Prima immagine ufficiale di Brie Larson nei panni di Carol Danvers, il concept mostra l’eroina con la tuta rossa, blu e oro, che presumibilmente indosserà nel film da un certo punto in poi, quando abbraccerà l’identità di Captain Marvel.

Ecco il concept:


LE NOSTRE INTERVISTE ESCLUSIVE AI PROTAGONISTI DEL MARVEL UNIVERSE

Captain Marvel: tutti i dettagli del trailer che vi siete persi

Vi ricordiamo che alla regia di Captain Marvel con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema l’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

Fonte: Andy Park

10 personaggi DC che non somigliano per niente ai loro interpreti

Che sia per scrittura del personaggio, per scelta del costume o per struttura fisica dell’attore stesso, molti attori nella storia del cinecomic non hanno rispettato pedissequamente le caratteristiche originali delle loro controparti dei fumetti.

Pensiamo al Joker di Jared Leto nel nuovo corso della DC, boss mafioso con dentatura dorata in Suicide Squad, o alla Catwoman di Michelle Pfeiffer, bionda e sensuale in Batman – Il Ritorno di Tim Burton. Caratterizzazioni iconiche di figure senza tempo che gli appassionati hanno visto cambiare nel corso dei vari adattamenti.

Ecco allora di seguito i più celebri 10 personaggi DC che non somigliano per niente ai loro interpreti:

Christian Bale

Christian Bale non è stato un cattivo Batman, anzi, ma vari aspetti del suo personaggio sono stati criticati, come la sua voce  roca o l’aspetto fisico per niente corrispondente a quello del crociato di Gotham.

Dall’altra parte il suo talento recitativo e le sfumature che è riuscito ad infondere nel supereroe non hanno pari nella storia del franchise, e i fan sono riusciti a superare qualsiasi limite apparente.

Jack Nicholson

Il look del Joker realizzato su Jack Nicholson era davvero molto simile a quello originale, così come il suo vestito viola e verde, ed è ancora oggi difficile immaginare un altro attore nei panni del principe del crimine. Tuttavia le espressioni esagerate non fanno dimenticare che sotto quel trucco ci sia un attore come Nicholson, il che rendeva alquanto difficile sospendere l’incredulità dello spettatore.

Michelle Pfeiffer

Michelle Pfeiffer è stata senza dubbio una grande Catwoman, forse addirittura la più grande di tutte, ed è dato di fatto. La sua performance nei panni di Selina Kyle era intensa, sensuale, sorprendentemente vulnerabile, ma volendo essere onesti non era affatto simile alla controparte dei fumetti.

Tradizionalmente Selina ha un naso piuttosto grande, occhi a mandorla e capelli scuri, spesso tagliati corti, praticamente l’opposto della Pfeiffer.

Ezra Miller

the flash

Buona parte dei fan di Barry Allen sono rimasti delusi dopo la notizia che Grant Gustin non avrebbe ripreso il ruolo di The Flash anche sul grande schermo in Justice League.

Per il personaggio cinematografico fu invece scelto Ezra Miller, una vera gioia da guardare, spiritoso, dinamico, ma per niente somigliante con la controparte che abbiamo conosciuto sui fumetti.

Michael Keaton

Michael Keaton non è stata la scelta più ovvia del mondo per il personaggio di Batman, e non per quanto riguarda le sue rinomate doti di attore, quanto invece per l’aspetto fisico.

Keaton era troppo basso e poco muscoloso come sarebbe invece il supereroe originale, e non è mai riuscito a trasmettere lo stesso livello di serietà e angoscia di un Christian Bale o di un Ben Affleck.

Amy Adams

Lois Lane ha cambiato spesso look nel corso degli anni, sempre in cima alle ultime tendenze, ma a prescindere dallo stile abbracciato il personaggio sarà sempre riconosciuta e ricordata per i suoi capelli neri.

Motivo per cui Amy Adams, con le sue lunghe ciocche rosse, non era esattamente l’attrice più adeguata a interpretarla sul grande schermo (tuttavia si è rivelata dolce, comprensiva e intensa come mai nessuno prima).

Ryan Reynolds

lanterna verde

L’unico vero problema di Ryan Reynolds è il suo essere semplicemente troppo divertente per un personaggio come Hal Jordan, motivo per cui in Lanterna Verde sembrò meno credibile di quanto lo sia stato in futuro come Deadpool.

La sua controparte dei fumetti è seriosa, tutto il contrario di quanto espresso dall’attore nel film (che poi si rivelò un vero flop al botteghino per la Warner bros.).

Jared Leto

Il casting di Jared Leto aveva subito preoccupato i fan di Joker, ancora di più quando sono stati rivelati i look del personaggio per Suicide Squad. E francamente, non assomigliava affatto clown principe del crimine di Gotham, ma ad un boss della malavita pieno di tatuaggi e denti d’oro.

I suoi capelli erano troppo lisci, i suoi denti troppo danneggiati, e al suo naso mancava la punta che ne risaltava il carattere spigoloso dei fumetti.

Arnold Schwarzenegger

Arnold Schwarzenegger è notoriamente un attore dalla stazza imponente e muscolosissimo, e che ci crediate o no il suo Mr. Freeze non somigliava affatto alla controparte originale dei fumetti.

Sulle pagine infatti, a causa della sua malattia, viene spesso ritratto con un corpo gracile, quasi scheletrico, che deve proteggere con la sua iconica uniforme. Ecco perché, in fin dei conti, Schwarzenegger non era assolutamente adattato a questo “disegno” sebbene lo ricordiamo con piacere nel franchise di Batman.

Jason Momoa

Jason Momoa è entrato nel cuore dei fan dopo essere apparso nei panni di Aquaman in Justice League, e ora si prepara a fare il suo debutto solista nel cinecomic in uscita a dicembre 2018.

Il suo ritratto del il re dei mari è certamente accattivante, molto più divertente del previsto e sicuramente inedito, con un look studiato dallo stesso Momoa con Zack Snyder (è sua l’idea dei tatuaggi che raccontano la storia di Arthur Curry).

Tuttavia queste qualità non possono distrarci dall’evidenza: l’ Aquaman originale non ha niente a che vedere con il suo interprete cinematografico, visto che di solito l’eroe DC viene descritto come un individuo meno imponente di Momoa e soprattutto con i capelli biondi.

Birds of Prey: ecco chi interpreterà la Detective Renee Montoya

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Birds of Prey: ecco chi interpreterà la Detective Renee Montoya

Rosie Perez si aggiunge al cast di Birds of Prey nei panni della Detective Renee Montoya. Il film dovrebbe girare intorno al personaggio di Harley Quinn, con Margot Robbie di nuovo nel ruolo del personaggio che ha esordito in Suicide Squad

A dirigere il film ci sarà Cathy Yan, e per il momento nel film sono state confermate Mary Elizabeth Winstead nei panni di Cacciatrice e Jurnee Smollett-Bell in quelli di Black Canary. Adesso, The Wrap riferisce che la nominata all’Oscar Rosie Perez si unisce a Birds of Prey nei panni di Renee Montoya. L’attrice ha debuttato in Fa’ la cosa giusta di Spike Lee. La Perez è stata poi nominata agli Academy Awards per Senza Paura, al fianco di Jeff Bridges, nel 1993.

Adesso toccherà al cinecomic Warner Bros e l’attrice interpreterà il personaggio già visto nella serie animata di Batman che agirà in una Gotham senza Batman, come precedentemente riportato.

Il film diretto da Cathy Yan da una sceneggiatura di Christina Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio 2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo di Harley Quinn con cui ha debuttato in Suicide Squad, e si occuperà anche della produzione del film stesso, con Sue Kroll e Bryan Unkeless. Con la Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie Perez sarà Renee Montoya.

Maria Regina di Scozia: trailer con Saoirse Ronan e Margot Robbie

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La Universal Pictures Italia ha diffuso il trailer ufficiale di Maria Regina di Scozia, il film che vede protagoniste la candidata all’Oscar Saoirse Ronan e la candidata all’Oscar Margot Robbie. Nel cast ancheJack Lowden David Tennant Guy Pearce ed è diretto da Josie Rourke

Maria, Regina di Scozia, trama

Maria, Regina di Scozia esplora la turbolenta vita della carismatica Mary Stuart. Regina di Francia a 16 anni e vedova a 18, Mary sfida le pressioni politiche che vorrebbero si risposasse. Fa ritorno invece nella sua natia Scozia per reclamare il suo trono legittimo. Ma la Scozia e l’Inghilterra finiscono per essere governate da Elisabetta I. Ciascuna delle due giovani regine percepisce la “sorella” come una minaccia ma, allo stesso tempo, ne subisce il fascino. Rivali per il potere e in amore, e reggenti in un mondo maschile, le due dovranno decidere tra il matrimonio e l’indipendenza. Determinata a regnare non solo in senso figurato, Mary reclama il trono inglese, minacciando la sovranità di Elisabetta. Tradimento, ribellione e cospirazioni all’interno di ogni corte metteranno in pericolo entrambi i troni e cambieranno il corso della storia.

Maria Regina di Scozia arriverà in sala il 17 Gennaio 2018.

Maria Regina di Scozia, recensione del film con Saoirse Ronan e Margot Robbie

Armie Hammer in Assassinio sul Nilo di e con Kenneth Branagh

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Armie Hammer in Assassinio sul Nilo di e con Kenneth Branagh

Dopo la conferma di Gal Gadot, arriva anche la notizia, via Deadline, che Armie Hammer (Chiamami col tuo nome) ha accettato di entrare nel cast di Assassinio sul Nilo, sequel annunciato di Assassinio sull’Orient Express che sarà diretto ancora da Kenneth Branagh che oltretutto riprenderà il ruolo di Hercule Poirot.

L’uscita del film è prevista il 20 dicembre 2019. Non ci sono ancora dettagli sul resto del cast protagonista del film, che mira a replicare il successo al botteghino di Assassinio sull’Orient Express, il film che ha dominato il box office italiano di Natale e che in tutto il mondo ha fatto registrare incassi record.

Pubblicato nel 1932, il romanzo di Agatha Christie è il quindicesimo capitolo delle indagini del detective belga Hercule Poirot, ed è stato portato al cinema nel 1978 dal regista John Guillermin con Peter Ustinov, Bette Davis, Angela Lansbury, Maggie Smith, Mia Farrow e David Niven.

Fonte: Deadline

Avengers 4: quale look avrà Jeremy Renner?

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Avengers 4: quale look avrà Jeremy Renner?

L’attesa di Avengers 4 si unisce anche a quella di vedere di nuovo in azione il personaggio interpretato da Jeremy Renner, Clint Barton AKA Occhio di Falco. I rumors in merito a Barton dicono che il personaggio si trasformerà in Ronin, vendicativa controparte dei fumetti che si potrebbe effettivamente palesare nel film.

Secondo questa teoria, lo schiocco di Thanos ha disintegrato la famiglia di Clint, quella vista in Avengers: Age of Ultron, e questo lo porterà a venir meno ai suoi patti con la giustizia, a seguito dell’arresto in Civil War, e a schierarsi di nuovo con i suoi amici Vendicatori per sconfiggere una volta per tutte Thanos.

Se questa ipotesi dovesse essere confermata, il personaggio di Jeremy Renner dovrebbe essere soggetto a un cambio radicale di look, e di seguito potete vedere un’opzione che sembra molto valida. Che ve ne pare?

Avengers 4: la nuova arma di Thanos in un concept

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Fonte: Bosslogic

Disney – Fox: accordo chiuso entro la fine del 2018?

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Disney – Fox: accordo chiuso entro la fine del 2018?

Arrivano nuovi aggiornamenti da Deadline in merito all’accordo Disney – Fox. L’acquisizione da parte della Walt Disney Company dei beni cinematografici e televisivi della 21st Century Fox, ovvero lo studio hollywoodiano della 20th Century Fox, potrebbe concludersi entro la fine del 2018. Alla fine dell’anno scorso, la Casa di Topolino ha fatto un’offerta di 52,4 miliardi di dollari per acquisire 20th Century Fox, oltre a 20th Century Fox TV, FX Networks, Fox Searchlight e una serie di altre reti e studi. L’offerta implicava anche la presa di possesso di franchise di successo, quali Avatar, Il Pianeta delle Scimmie, il franchise di Kingsman e molto altro ancora.

Anche se l’accordo storico avrà un impatto significativo sull’industria cinematografica nel suo insieme, in particolare per quanto riguarda la recente serie di film indipendenti e d’autore prodotti e / o distribuiti da studi più grandi, questa fusione è qualcosa che molti spettatori – principalmente fan di cinecomics – aspettavano, perché così facendo i Marvel Studios, costola della Disney, rientrerebbero in possesso dei diritti cinematografici relativi a personaggi quali X-Men e Fantastici Quattro. Ma la Disney si è imbattuta in alcuni problemi quest’anno, quando altri pretendenti si sono seduti al tavolo delle offerte. In particolare la Comcast ha messo sul piatto un’offerta esorbitante di 71,3 miliardi di dollari in contanti e azioni, un’offerta ghiottissima per la Fox. Così l’accordo è stato sospeso.

Nonostante la cifra esorbitante, gli azionisti Fox hanno poi optato per concedere la firma ultima dell’accordo a Disney e a luglio, gli azionisti di entrambi gli Studios hanno entrambi votato per approvare l’accordo, che era già aveva avuto il via libera dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, sempre all’inizio dell’estate. In tal modo, il processo per incorporare le attività di Fox in Disney ha ufficialmente preso il via. Mentre di solito occorrono circa 18 mesi perché l’acquisizione faccia il suo corso, Deadline riporta che alcuni addetti ai lavori affermano che potrebbe essere completato entro la fine del 2018, al più tardi entro l’inizio del 2019.

Nel grande schema delle cose, il completamento dell’acquisizione non ha molta importanza, ma sarebbe certamente interessante vedere in che termini si svilupperà la distribuzione nella fase di transizione. Alla luce dello spostamento della data d’uscita di Dark Phoenix al giugno 2019, è teoricamente possibile che il logo della Disney sarà allegato al film. È la stessa ragione per cui, a suo tempo, un film come The Twilight Saga: Breaking Dawn Part 2 ha proiettato il logo della Lionsgate sotto a quello della Summit Entertainment quando è uscito nel 2012, ovvero pochi mesi dopo che lo studio era stato acquisito da Lionsgate.

In definitiva, sembra che la finalizzazione non si protrarrà troppo nemmeno per Disney – Fox, e in questo caso dovremo aspettare davvero poco per vedere il bel logo Disney intesta ai franchise Fox, X-Men compresi.

Fonte: Deadline

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