Periodo di intensa attività per
Julie Delpy: al terzo capitolo del ciclo aperto con Before Sunrise
e seguito con Before Sunset, cui l’attrice dovrebbe partecipare in
veste di attrice e sceneggiatrice, già in cantiere, si aggiunge ora
il progetto di dirigere il film biografico dedicato a Joe Strummer,
frontman dei Clash, trai più importanti (se non i maggiori)
esponenti del punk inglese. Il film, prodotto da Simon Halfon
(Sleuth) sarà intitolato The Right Profile, come una canzone
contenuta nell’album London Calling del 1979. Il film ripercorrerà
gran parte della vita di Strummer, soffermandosi in particolare sul
periodo forse meno conosciuto, compreso tra il ritiro dalle scene,
nel 1982, e la morte prematura avvenuta nel 2002.
Oltre a dirigerlo, la Delpy
potrebbe interpretare anche un ruolo nel film. Non è la prima
volta che i Clash e Joe Strummer finiscono sul grande schermo,
sebbene nei casi precedenti si sia sempre trattato di documentari,
il più recente dei quali, Joe Strummer: The Future is Unwritten è
stato probabilmente il migliore.
La nominata all’Oscar Julie
Delpy (Before Midnight) affiancherà il vincitore
dell’Oscar JK Simmons
(Whiplash) nella commedia drammatica The
Bachelors. Le riprese del film inizieranno a Los
Angeles a marzo.
A dirigere il film, prodotto dalla
Fortitude International, da Matthew Baer e
George Parra, sarà Kurt Voelker
(Sweet November) che è anche autore della sceneggiatura.
Jennifer Kelly figurerà come produttore
esecutivo.
La pellicola ruota attorno ad un
padre (Simmons) che dopo la perdita della moglie si trasferisce con
il figlio 17enne Wes da un piccolo paesino nella grande città, nel
tentativo di iniziare una nuova vita. Mentre cominciano ad
adattarsi alle novità cercando di trovare sollievo alle loro
ferite, entrambi trovano conforto in un ritrovato romanticismo. Al
progredire delle rispettive relazioni, Bill e Wes cresceranno e si
riscopriranno di nuovo uniti.
Julie Andrews è
un’attrice che ha incantato il mondo con la sua voce e con il suo
talento, sapendo scegliere film e ruoli iconici che le hanno dato
risalto e le hanno dato modo di mostrare tutte le sue qualità.
Tra teatro, cinema e musica,
l’attrice britannica ha sempre lavorato sodo per costruirsi una
carriera solida e, ancora oggi, mantiene viva quella passione per
la recitazione che l’accompagna sin dalla più tenera età.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Julie Andrews.
Julie Andrews: i suoi film
1. Ha recitato in grandi
capolavori.. La carriera recitativa di Julie Andrews
inizia sin da bambina e, dopo diverse esperienze teatrali, debutta
in televisione grazie alle serie Ford Star Jubilee (1956)
e continuando con Cinderella (1957) e The Garry Moore
Show (1962), per poi approdare sul grande schermo grazie a
Mary Poppins (1964). Dopo questo film, la sua carriera
cinematografica si sviluppa con Tutti insieme
appassionatamente (1965), Il sipario strappato
(1966), La pantera rosa sfida l’ispettore Clouseau (1976),
S.O.B. (1981) e Victor Victoria (1982).
Successivamente lavora in Cin cin (1992), Pretty
Princess (2001), con Anne Hathaway,
Insieme per caso (2002), Principe azzurro cercasi
(2004), mentre appare l’ultima volta in L’acchiappadenti
(2010). Parallelamente ha continuato a lavorare per la televisione,
con le serie Julie (1992), The Wonderful World of
Disney (2003) e Julie’s Greenroom (2017).
2. Non solo attrice, ma
anche doppiatrice, sceneggiatrice e produttrice. Nel corso
della sua lunghissima ed intensa carriera, Julie Andrews si è
sempre lasciata trasportare dal mondo del doppiaggio, prestando la
propria voce per i film La rosa di Bagdad (1949),
Sherk2 (2004), Shrek Terzo (2007),
Come d’incanto (2007), Shrek e vissero felici e
contenti (2010), Cattivissimo Me (2010)
e Cattivissimo Me 3
(2017). In quanto sceneggiatrice e produttrice, l’attrice ha
lavorato alla sua serie tv Julie’s Greenroom.
Julie Andrews è Mary Poppins
3. Avrebbe potuto non
interpretare il ruolo. Quando Walt Disney
contattò Julie Andrews per interpretare il ruolo di Mary
Poppins, l’attrice stava per rifiutarlo poiché era in
trattative per diventare la protagonista dell’adattamento
cinematografico di My Fair Lady, di cui era diventata la
star nella realizzazione teatrale. Disney era così determinato a
volerla che avrebbe persino posticipato le riprese del suo film, ma
non ce ne fu bisogno: infatti, per My Fair Lady venne
scritturata Audrey Hepburn
e, quindi, la Andrews accettò la parte della bambinaia più famosa
del mondo.
4. Non è voluta apparire nel
sequel. Quando si è parlato di un suo cameo in Il ritorno di Mary
Poppins, Julie Andrews ha messo subito le cose in chiaro,
esprimendo la volontà non di non apparire per nessuna ragione. I
motivi sono chiari e lo stesso regista, Rob
Marshall ha dichiarato: “Julie è stata incredibilmente
gentile e abbiamo parlato di un cameo in una maniera molto
generale, ma ha messo le cose in chiaro da subito. Ha detto “Questa
è la Mary di Emily [Blunt],
ed è quello che voglio vedere, non voglio che la gente aspetti la
mia apparizione. Voglio davvero che lei prenda il ruolo perché è
sempre brillante””.
Julie Andrews: chi è suo
marito
5. È stata sposata con Blake
Edwards. Se si cerca una delle coppie dello star system
più longeve, la si può trovare in quella composta da Julie Andrews
e Blake Edwards.
L’attrice e il regista, infatti, si sono sposati nel novembre del
1969, rimanendo sempre uniti fino alla morte di lui, avvenuta il 15
dicembre del 2010. I due hanno adottato due bambine provenienti dal
Vietnam, Amy (nata nel 1974) e
Joanna (nata l’anno successivo). Prima di
incontrare e sposare Blake Edwards, Julie Andrews si era già
sposata con Tony Walton, uno scenografo e
costumista. Dalla loro unione è nata, nel 1962, la figlia
Emma Walton Hamilton. In seguito, i due hanno
deciso di divorziare nel novembre del 1967.
Julie Andrews in Tutti insieme
appassionatamente
6. Stava per rinunciare al
ruolo. Nel 1965 la Andrews interpreta il ruolo che segnerà
la sua consacrazione al cinema: Maria, protagonista di Tutti
insieme appassionatamente (titolo italiano di The Sound of
Music. L’attrice, poi candidata all’Oscar per questo suo
ruolo, stava inizialmente per rinunciarvi, temendo che fosse troppo
simile a quello appena interpretato in Mary Poppins.
Fortunatamente, il regista, che la considerava l’unica scelta
possibile per il ruolo di Maria, riuscì a farle cambiare idea e la
Andrews trovò così un nuovo ruolo con cui distinguersi.
Julie Andrews in
Aquaman
7. Ha avuto un cameo
vocale. Nel film del 2018 Aquaman, dedicato al
celebre supereroe della DC interpretato da Jason Momoa,
l’attrice ha avuto un piccolo cameo vocale nei panni di Karathen,
un mitico leviatano e custode del Tridente di Atlan che si allea
con Aquaman. Naturalmente, è possibile sentire la voce della
Andrews soltanto nella versione in lingua inglese del film.
Julie Andrews in Bridgerton
8. È la narratrice della
serie. Nella popolarissima serie NetflixBridgerton, l’attrice ricoper il
ruolo di Lady Whistledown, ma non compare mai in scena. La Andrews,
infatti, non è che la voce narrante della serie, che si può
ascoltare nel corso di tutti gli 8 episodi. Proprio per la sua
performance, l’attrice ha ricevuto una nomination agli Emmy Awards
come miglior doppiaggio di un personaggio.
Julie Andrews premiata a
Venezia
9. Ha ricevuto il Leone
d’Oro alla carriera. Alla Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia del 2019, l’attrice è stata invitata a
ricevere il prestigioso Leone d’Oro alla carriera. Un
riconoscimento che la Andrews ha ricevuto in qualità di vera e
propria leggenda vivente della recitazione, ricordata tanto per le
sue memorabili interpretazioni quanto per il suo valore a tutto
tondo nell’ambito della recitazione e dello spettacolo.
Julie Andrews: oggi
10. Ha nuovi progetti da
doppiattrice in arrivo. Ad oggi, all’età di 86 anni, la
Andrews continua a svolgere diverse attività nel mondo dello
spettacolo, anche se la sua ultima apparizione in carne ed ossa
risale al 2017. Da quel momento l’attrice si è concentrata sul
doppiaggio e anche i suoi prossimi due progetti prevedono soltanto
una sua partecipazione vocale. Si tratta del film The King’s
Daughter, interpretato da Kaya Scodelario
e Pierce Brosnan,
dove sarà la narratrice, e Minions 2 – Come Gru diventa
cattivissimo, dove riprende il personaggio di Marlena Gru,
madre del celebre protagonista.
Nell’anno in cui la Disney annuncia
ufficialmente un sequel per il suo più grande classico in live
action, Mary Poppins, la divina
Julie Andrews, che ha dato corpo e voce alla
stessa Mary compie 80 anni.
Consegnata all’immortalità nel suo
primo ruolo al cinema, l’attrice di teatro Julie ha conquistato
fama e successo, nonchè Oscar,
Grammy, Bafta e Golden
Globe, con il ruolo storico che 51 anni fa ha regalato
alla storia dell’umanità uno dei migliori personaggi che la settima
arte ricordi.
Moglie di Blake
Edwards e sua musa sul grande schermo, la Andrews ha
attraversato le decadi del cinema hollywoodiano sempre con stile e
spirito, fino a mostrarsi alle nuove generazioni nei panni della
nonna di Anne Hathaway in Principe
Azzurro Cercasi.
Noi la ringraziamo per averci
insegnato che ogni affanno, ogni compito e ogni medicina amara va
giù con un po’ di zucchero e una canzone e le auguriamo cento e più
di questi giorni speciali.
Arriva su Netflix il 10 settembre Julie and the
Phantoms, una nuova serie musicale a target giovanile che
si avvale di un nome di grande fama e prestigio: Kenny
Ortega. Per chi non conoscesse il regista e coreografo, si
tratta della mente dietro al successo planetario di
High School Musical e
Descendants e che qui si ritrova ad aver a che fare
con musica, scuola e adolescenti. La serie è ispirata ad un
prodotto brasiliano, Julie and the Phantoms, è
stata creata Dan Cross e Dave Hoge (I Thunderman), diretta da Kenny
Ortega, Paul Becker (Descendants, Mirror Mirror), Kristin Hanggi e
Kabir Akhtar, mentre le coreografie sono state curate da Ortega
stesso e Paul Becker.
Julie and the Phantoms la storia
La storia parte dal 1985: i Sunset
Curves, il chitarrista e compositore Luke, interpretato da Charlie
Gillespie, il batterista Alex, interpretato da Owen Patrick Joyner,
e il bassista Reggie, interpretato da Jeremy Shada, sono una band
emergente, che perde tragicamente la vita in un incidente. Saltiamo
poi in avanti, fino al 2020, e siamo con Julie (Madison Reyes), una
ragazzina orfana di madre, che per il dolore della perdita non
riesce più a coltivare la passione che la legava proprio alla
mamma: la musica. In un momento di sconforto, mentre rovista tra le
cianfrusaglie della madre, in garage, trova in CD dei Sunset
Curves; inserendo il CD nel lettore, quella che sembra essere una
magia fa materializzare i tre ragazzi nel suo garage: sono
fantasmi. Scopriamo poi che Julie è l’unica che può vederli e che,
quando suonano tutti insieme, lo diventano magicamente visibili a
tutti, come fossero il gruppo di sfondo e Julie la frontgirl. Con
la complicità della sua più cara amica, Julie fonda la sua band:
Julie and the Phantoms.
La serie si sviluppaseguendo le
declinazioni che assumono la passione per la musica e l’importanza
dell’amicizia, entrembi i temi diventano fondamentali per la
protagonista che impara anche a conoscersi meglio attraverso questo
buffo terzetto di fantasmi adolescenti. Sarà infatti la musica e il
sostegno di questi nuovi insoliti amici a permetterle di trovare il
coraggio di superare la morte della madre e soprattutto di trovare
la propria voce.
Non mancano, come ogni serie a terget giovanile, le linee narrative
romantiche, i personaggi stereotipati, come la reginetta un po’
bulla o il belloccio stupido. Tuttavia la nostra protagonista
rifugge dagli schemi e dai cliché. Julie non è la classica
emarginata imbranata, è una ragazza volitiva, amata, caparbia, il
suo abbigliamento è vivace e vistoso, non ha problemi a farsi
riconoscere e quando trova la propria voce diventa un vero e
proprio vulcano.
La colonna sonora di Julie and the
Phantoms
A fare da pilastro a tutta la serie
c’è naturalmente la colonna sonora. Scritta e prodotta dalla DJDTP,
la colonna sonora funge da vero e proprio strumento narrativo,
utilizzando molte canzoni come device narrativi, grazie alle quali
la storia procede o, in altri casi, attraverso le quali la storia
si spiega. Anche i generi spaziano nell’ambito di ritmi
orecchiabili più o meno cool, dal pop rock commerciale, che
rappresenta meglio la musica di Julie al K-pop in salsa
occidentale, per Carrie, la reginetta della scuola. Tutte le
canzoni sono fatte per entrare nella testa dei giovani spettatori e
non uscirne mai più.
Una vera e propria apoteosi dei
buoni sentimenti, Julie and the Phantoms è un
prodotto di ottima qualità nel genere musicale per i più piccoli, è
scritto con sufficiente arguzia e promette di mietere parecchie
vittime, soprattutto tra il pubblico femminile.
Julie &
Julia – Con l’età si cambia, e nel mondo del cinema
spesso si ci adatta a quello che viene offerto, soprattutto se sei
un attore e in particolar modo se si tratta di una donna. Questa
regola non vale per Meryl Streep che ha saputo fare degli ultimi
anni a degli ultimi film veri e propri successi di pubblico e
critica, pur non trattandosi di film ‘impegnati’.
La Streep si è infatti data con
risultati eccellenti alla commedia, ed ecco, dopo Il Diavolo
Veste Prada e Mamma Mia!, nei panni della cuoca più famosa
d’America, Julia Child, nell’ultimo film scritto e diretta da Nora
Ephron, presentato in anteprima al Festival di Roma per celebrare
il Marco Aurelio d’Oro alla carriera che Meryl ha ricevuto per
l’edizione 2009. Julie & Julia racconta le storie
parallele di Julia (la Child) quando comincia ad appassionarsi alla
cucina e scrive il suo libro di cucina francese per la casalinghe
americane, e di Julie segretaria che 50 anni dopo gli inizi della
Child, decide seguendo la sua ispirazione di realizzare in un anno
tutte le ricette del libro di Julia.
Bravissimi attori (con la
Streep si ricordano un elegante Stanley Tucci ed una sempre più brava Amy Adams) e storia interessante basata sulle
scelte che possono cambiare la vita, sulle dinamiche matrimoniali e
sull’amore che si prova per ciò che si fa, non riescono a fare
dell’idea un grande film soprattutto per la durata eccessiva, due
ore, che a tratti sembra non sussistere affatto lo svolgimento
degli eventi, qualche volta addirittura stentati. La regia della
Ephron è discreta, anche troppo e non valorizza la materia prima
che ha avuto a disposizione.
I due episodi si differenziano per
ritmi e esiti espressivi: tanto è spumeggiante e godibile quello
della Streep, tanto è abbastanza prevedibile e scontato quello che
vede protagonista la pur brava Adams. Tuttavia Meryl non
sbaglia un colpo, ancora una volta offre una prestazione
eccellente, confermandosi l’attrice migliore del momento (uomini
compresi), sopra le righe e vagamente eccentrica la sua Julia è
vivace e vagamente isterica, appoggiata con classe e discrezione da
quell’ottimo attore che si conferma essere Stanley Tucci, nel ruolo di Paul Child, marito
di Julia.
Tratto da una storia vera e da due
libri: Julie & Julia di Julie Powell (il
personaggio di Amy Adams e da My life in France della stessa Julia
Chirl, Julie & Julia è un film godibile,
per due ore di buon cinema e sorrisi, senza esagerare però…
Curiosità: un bel cammeo di Dan Aykroyd.
Il film biografico su
Michael Jackson,
intitolato Michael, le cui riprese
sono previste per la fine del mese con una data d’uscita fissata al 19
aprile 2025, ha ora trovato l’attore che interpreterà
il Re del Pop da bambino. Si tratta di Juliano Krue
Valdi, un attore di 9 anni, che stando a quanto riportato
da Variety è stato scritturato per
interpretare il ruolo di Jackson fin dai suoi primi giorni nei
Jackson 5. Il film, del regista Antoine Fuqua,
prodotto dalla Lionsgate e dalla Universal Pictures International,
vedrà dunque Valdi vestire i panni di Jackson “nel momento in
cui lui e i suoi fratelli si sono affermati come i Jackson 5, la
sensazione canora dietro a successi iconici come “I Want You Back”
e “I’ll Be There”“.
“Questa opportunità è molto
importante per me perché Michael Jackson è il Re del Pop ed ha un
posto speciale nel mio cuore”, ha dichiarato Valdi in un
comunicato. “Sono cinque anni che ballo sulle sue canzoni. Mi
fa sentire davvero speciale e mi fa sentire bene con me stesso. Amo
l’energia di Michael Jackson“. Krue è infatti noto sui social
per il suo imitare i balli di Michael Jackson e su Instagram vanta
ad oggi quasi 150.000 follower. Ad interpretare il Re del Pop in
età più adulta ci sarà invece proprio il nipote di Jackson, Jaafar
Jackson.
La sinossi ufficiale del film ad
oggi rilasciata recita: “‘Michael’ offrirà al pubblico un
ritratto avvincente e onesto dell’uomo brillante ma complicato che
è diventato il Re del Pop. Il film presenta i suoi trionfi e le sue
tragedie su una scala epica e cinematografica – dal suo lato umano
e le sue lotte personali al suo innegabile genio creativo,
esemplificato dalle sue performance più iconiche. Come mai prima
d’ora, il pubblico potrà dare uno sguardo dall’interno a uno degli
artisti più influenti e all’avanguardia che il mondo abbia mai
conosciuto“.
Pelle color latte impreziosita da
gentili lentiggini. Sguardo acuto e rassicurante. Lei è Julie Anne
Smith, in arte Julianne Moore, un’attrice che ha
saputo farsi strada nel paradiso hollywoodiano catturando
l’attenzione di grandi autori, forse proprio grazie al suo delicato
fascino da ragazza della porta accanto.
Julianne Moore, biografia
Classe 1960, Julianne
Moore nasce nella Carolina del Nord da una madre
psichiatra e da un padre giudice militare, ma trascorre infanzia e
adolescenza tra gli Stati Uniti e l’Europa, per via del lavoro del
padre. Si diploma in Germania nel 1979 per poi tornare in America
dove si laurea in Belle Arti e inizia a coltivare la passione per
il teatro. A Manhattan debutta sulle scene dell’off Broadway e si
fa notare da molti produttori televisivi che la scritturano per
diverse soap opera e serie tv. L’altezza di Julianne
Moore non è tra le sue peculiarità più forti, dato che è
alta appena 1 metro e sessanta centimetri.
Julianne Moore: film e
filmografia
Un donna così carismatica e con la
sua sensibilità attoriale non avrebbe potuto limitarsi alla sola
carriera televisiva, e infatti i film di Julianne
Moore arriveranno da li a poco. E così,
nel 1990, arriva il grande debutto sul grande schermo con
Idelitti del gatto nero,
anche se sarà Il fuggitivo, pellicola in cui recita
accanto ad Harrison Ford e Tommy Lee Jones, a darle il primo assaggio di
popolarità. Un anno fortunato per Julianne
Moore che la porterà ad essere la nevrotica Marian nel
maestoso America Oggi di Robert
Altman. Un dramma corale che ci offre l’implacabile
affresco della società americana, intrecciando nove storie di
personaggi eclettici o frustrati, accomunate dalla brulicante e
asfissiante Los Angeles. La sentita performance le consegnerà una
candidatura come miglior attrice non protagonista all’Independent Spirit Awards.
Nel 1994 il toccante ma poco
riuscito Safe sancirà l’inizio di un sodalizio
artistico con il regista Todd Haynes che la vorrà
nei successivi Lontano dal paradiso (2002) e
Io non sono qui (2007), fortunato omaggio a
Bob Dylan.
Affianca attori di un certo calibro
e affronta con garbo e intelligenza i generi più disparati: dal
thriller di Richard DonnerAssassins dove divide la scena con i due erculei
Sylvester Stallone e Antonio
Banderas alla romantica commedia hollywoodiana Nine
Months – Imprevisti d’amore con Hugh
Grant, fino al ruolo della Dott.ssa Sarah Harding nel
blockbuster Il mondo perduto – Jurassic Park (1997)
di Steven Spielberg.
Ma la consacrazione arriva poco
dopo grazie al regista indipendente Paul Thomas
Anderson che scopre il suo eccezionale talento e lo mette
a nudo in due dei suoi lavori più importanti Boogie Nights –
L’altra Hollywood (1997) e Magnolia
(1999), la cui dimensione corale é un chiaro omaggio al cinema di
Altman. Julianne Moore ci regala due
interpretazioni memorabili: se in Boogie Nights,
storia dell’ascesa e della parabola decadente di un pornodivo,
nonché manifesto dell’altra faccia di Hollywood (quella
trasgressiva ma rovinosa) veste i panni di un’attricetta
porno, in Magnolia è la matrigna del bellimbusto
Tom
Cruise, ideatore di un programma televisivo in
cui dà lezioni di abbordaggio, e la moglie in agonia al capezzale
del marito morente. Magnolia è un affresco corale
della livida e caotica realtà californiana in cui diversi episodi
si intersecano lasciando emergere profili di personaggi che
ritrovano nel mondo fittizio della televisione o in quello
ammaliante della droga, un modo per evadere dalle loro mortificanti
esistenze.
Sulla scia del successo la nostra
diva dagli occhi di ghiaccio compare anche ne Il grande
lebowski (1997) e nel remake Psycho di
Gus Van Sant (1998).
Dopo aver rimpiazzato Jodie
Foster in Hannibal (2001), vissuto il
dramma di Fine di una storia di Neil Jordan e affrontato le controversie della
tipica famiglia della provincia americana ne La fortuna di
Cookie di Altman, il 2002 sarà per lei un anno importante:
nel già citato Lontano dal paradiso e in The
Hours, Julianne sigillerà definitivamente il suo talento
di attrice estremamente proteiforme, duttile, in grado di calarsi
in diversi ruoli e interpretarne le sottili sfumature con gusto e
sensibilità.
In Lontano dal
paradiso, raffinato melodramma dal sapore vintage,
Julianne è la moglie di Dennis Quaid, uomo
rispettabile ma dalla doppia vita decisamente discutibile: una
segreta bisessualità consumata con persone equivoche che
distruggerà l’edulcorato quadro familiare, mostrandone la
malinconia e le tensioni che lo percorrono internamente.
Un personaggio, quello della
malinconica casalinga tradita, indotta all’infedeltà e infine
vituperata dalla società bigotta, che ci riporta all’altro grande
successo del 2002, The Hours: qui troviamo
un’eccezionale Julianne nei panni di Laura (una delle tre donne
protagoniste), casalinga frustrata da una vita troppo convenzionale
e leziosa, che le fa odiare un marito affettuoso e un figlio
delizioso, una perfezione stonata che inorridisce privandola anche
della più tenue fuga creativa. Anche negli insuccessi (The
Forgotten) Julianne non sbaglia un colpo: le sue sono
interpretazioni encomiabili che le consentono di passare dalla
leggerezza di commedie americane come Uomini & Donne – Tutti
dovrebbero venire..almeno una volta! o il seducente
Crazy, Stupid, Love, all’action fantasy ispirato a
Philiph Dick di Next con
naturalezza e intelligenza.
Spiccato spirito camaleontico e
sguardo intenso hanno costituito metà della sua fortuna, l’hanno
fatta apprezzare dal grande pubblico e notare da autori di un certo
spessore, le hanno consegnato diversi riconoscimenti ma mai la
soddisfazione di un Oscar, per il quale è stata candidata per ben
quattro volte con Boogie nights, Fine di una storia, Lontano
dal paradiso (per il quale si è aggiudica la Coppa Volpi
al Festival di Venezia) e The
Hours.
Ma la mole di pellicole di qualità
in cui è impegnata fa ben sperare. Tra i progetti futuri il
terzo capitolo diHunger Games, l’adattamento del romanzo Suzanne
Collins e dulcis in fundo Maps to the stars di David Cronenberg. Di sicuro la talentuosa
attrice saprà stupirci ancora e partecipare nuovamente alla
corsa agli Oscar.
Di seguito 5 Curiosità sull’attrice
Julianne Moore
Julianne Moore Most Beautiful
Nel 2001 la nota rivista People Magazine ha inserisce nella lista
delle “50 Most Beautiful” donne nel mondo.
Julianne Moore Oscar
Il 2015 è l’anno di
Julianne Moore, quando riceve un Golden Globe come
miglior attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in
Still Alice. Nello stesso anno, sempre
per la sua interpretazione in Still Alice, vince anche il Premio
Oscar come Miglior attrice protagonista.
Julianne Moore nuda
La giovane Julianne
Moore appare nuda nella famosa scena con Matthew
Modine nel film del 1993 Short Cuts
di Robert Altman. Il film il
Leone d’Oro al miglior film alla 50ª
Mostra internazionale d’arte cinematografica di
Venezia.
Julianne Moore Hot
Julianne Moore è entrate
nell’immaginario degli uomini perché ha spesso interpretato
personaggi sessualmente molto forti. La sua sensualità è il fulcro
centrale di molti film come Hannibal,
Tutti stanno bene, Savage
Grace, Maps
to the stars,BOOGIE NIGHTS, Magnolia, THE END
OF THE AFFAIR.
Julianne Moore, film
preferito
Durante
un’intervista l’attrice Julianne Moore ha
rivelato che il suo film preferito è Rosemary
Baby, il film culto di Roman
Polanski.
Julianne Moore è
una delle attrici più apprezzate del cinema internazionale a noi
contemporaneo. Versatile, capace e combattiva, è riuscita a
conquistare il pubblico in più di 25 anni di onorata carriera.
Nonostante il suo lavoro di attrice,
lei non si è mai considerata una diva e ha sempre fatto sentire la
sua voce per le campagne sociali da lei sostenute. Un’attrice che
ha fatto davvero tanta gavetta e si è inventata il lavoro, conscia
delle proprie capacità ed abilità.
Ecco dieci cose che, forse, non
sapevate di Julianne Moore.
Julianne Moore: i suoi film e la
sua carriera
1. È cresciuta tra Europa e
Stati Uniti.Julie Anne Smith è nata il 3
dicembre del 1960 a Fayetteville, nella Carolina del Nord, da
Anne Love, un’assistente sociale psichiatrica, e
Peter Moore Smith, un avvocato militare,
colonnello dell’esercito e pilota di elicottero. Ha un fratello e
una sorella più piccoli, Valerie e Peter
Moore, e a causa del lavoro dei suoi genitori, è cresciuta
tra due continenti. Si è diplomata nel 1979 a Francoforte sul Meno
e poi si è laureata in Belle arti a Boston. Da parte di madre ha
discendenze scozzesi, mentre da parte di padre ne ha di
albanesi.
2.Il film
di Julianne Moore. Inizia la gavetta alle sogli degli anni
’90 con film come Body of Evidence – Il corpo del reato
(1993), America oggi (1993), e nel 1995 inizia la sua
lunga collaborazione Todd Haynes, che inizia con
il film Safe. In seguito recita in Nine Months –
Imprevisti d’amore (1995), Il mondo perduto – Jurassic
Park (1997), Boogie Nights – L’altra Hollywood
(1997) e Fine di una storia (1998), film per i quali viene
candidata all’Oscar nel 1998 e nel 2000. Recita anche inIl grande
Lebowski (1998), Psycho (1998), Magnolia
(1999), Lontano dal paradiso (2002), The Hours
(2002), I figli degli uomini
(2006), Savage Grace (2007), A Single Man (2009),
I ragazzi stanno bene
(2010), Crazy, Stupid, Love
(2011), Don Jon (2013),
Still Alice (2014),
Maps to the Stars
(2014), Hunger Games: il canto della rivolta Parte 1 e Parte 2 (2014 e 2015),
Kingsman – Il cerchio
d’oro (2017). Recita poi in Suburbicon (2017) al fianco
di Matt Damon,
Gloria Bell (2018), La donna alla finestra
(2021) e Caro Evan Hansen
(2021).
3. Ha recentemente recitato
in una nota serie. Nel corso della sua carriera l’attrice
non ha poi mancato di recitare anche in alcune produzioni
televisive, come le serie Così gira il mondo (1985) e
30 Rock (2009-2013). Ha poi preso parte anche a film TV
quali Un difficile addio (1991), Omicidi e
incantesimi (1991) e Game Change (2012). Nel 2021,
invece, è protagonista delle miniserie La storia di Lisey,
diretta dal regista cileno Pablo Larraìn e basata
sull’omonimo romanzo di Stephen King.
Julianne Moore da Oscar
4. È stata candidata per 5
volte. La prima nomination per la Miglior attrice non
protagonista è arrivata nel 1998 per la sua interpretazione nel
film Boogie Night – L’altra Hollywood di Paul
Thomas Anderson e due anni dopo è arrivata quella per la
miglior attrice grazie al film Fine di una storia di
Neil Jordan. Nel 2003 ottiene ben due candidature:
una alla miglior attrice per Lontano dal paradiso di Todd
Haynes e la seconda come miglior attrice non protagonista per
The Hours di Stephen Daldry. La quinta ed
ultima nomination arriva nel 2015 con Still Alice,
vincendo il premio.
Julianne Moore in Still Alice
5. Ha ricevuto il plauso
mondiale per Still Alice. Nel 2014
prende parte alle riprese del film, nel ruolo della protagonista.
Il film, che è un adattamento del romanzo Perdersi di
Lisa Genova e che racconta la storia di Alice
Howland, affermata linguistica che si trova a combattere contro
l’Alzheimer presenile, è stato girato da Richard
Glatzer. Il regista era affetto da sclerosi laterale
amiotrofica e, putroppo, è mancato qualche dopo aver terminato le
riprese. Per la sua interpretazione l’attrice si è preparata a
lungo studiando la malattia che era chiamata a rappresentare.
Julianne Moore in Hunger Games
6. Ha recitato nel film su
insistenza dei figli. Negli ultimi due film della saga di
Hunger Games l’attrice ha interpretato il ruolo della
presidentessa Alma Coin. Julianne Moore ha dichiarato che i suoi
due figli, entrambi fan dei romanzi, l’hanno convinta a firmare per
il ruolo di Alma Coin. Per il ruolo, oltre a una parrucca grigia,
Julianne Moore ha indossato anche lenti a contatto scure,
caratterizzando ulteriormente il personaggio.
Julianne Moore è hot
7. Passano gli anni, ma lei
non cambia. La Moore è una splendida ultracinquantenne,
sempre brillante e bellissima. Nel corso della sua carriera ha
partecipato ad alcuni film definiti controversi, nei quali è
apparsa in scene di sesso davvero hot. Nel corso degli anni, pur
invecchiando, la bellezza è una dote che le rimane, pur non essendo
mai stata considerata una “sex bomb” come altre sue colleghe.
Julianne Moore: il marito e i
figli
8. È sposata con un
regista. Dopo un primo matrimonio avuto con l’attore e
regista John Could Rubin, durato dal 1986 al 1995,
l’attrice conosce nel 2003 il suo attuale marito, ovvero il regista
e produttore Bart Freundlich. I due hanno lavorato
insieme per il film I segreti del cuore, intraprendendo da
quel momento una relazione. In seguito hanno avuto due figli,
Caleb e Liv, nati rispettivamente
nel 1997 e nel 2002.
Julianne Moore: l’altezza dell’attrice
9. Un talento
concentrato. La Moore è alta a malapena 1,60, anche se in
realtà sembri molto più slanciata di quello che è. Eppure, anche se
piuttosto bassina rispetto alle tante sue colleghe attrici, è
riuscita a superarle tutte grazie alla sua personalità e alle sue
interpretazioni sempre così intense e di grande impatto.
10. È anche
scrittrice. Nel corso della sua vita ha subìto qualche
problema di emarginazione, dovuto alla sua bassa statura e ai suoi
capelli. Così, ha scritto ben sette libri, nei quali racconta la
storia di una ragazzina con le lentiggini ed i capelli rossi che
impara ad apprezzarsi e a stare al mondo. Il primo libro di chiama
Freckeface Strawbarry ed è uscito nel 2007.
Lionsgate ha dato la conferma
ufficiale che tutti aspettavamo: Julianne Moore
entrerà a far parte del cast del franchise di Hunger Games. Dopo
tanti rumors più o meno realistici, arriva la conferma ufficiale
che l’attrice, quattro volte nominata all’Oscar, sarà Alma Coin,
leader della ribellione contro Capitol City, in Hunger
Games: Il Canto della Rivolta Parte 1 e 2.
Nel cast del terzo e quarto film
che concluderanno il già miliardario franchise ci sono Jennifer
Lawrence, Josh Hutcherson
e Liam Hemsworth, più una serie di altri attori
che non nominiamo per evitare spoiler a chi non avesse ancora letto
la trilogia della Collins. Nel cast dei due film sono già stati
compresi ufficialmente Natalie Dormer, Stef Dawson
e Evan Ross.
Ricordiamo che il prossimo 22
novembre invece arriverà al cinema il secondo emozionante capitolo
della saga Hunger Games La ragazza di Fuoco.
Hunger Games La ragazza di
Fuocoè diretto da Francis
Lawrence e oltre a Jennifer
Lawrence il cast comprende
anche Amanda Plummer, Donald
Sutherland, Elizabeth Banks, Jeffrey Wright, Josh
Hutcherson, Lenny Kravitz, Liam Hemsworth, Lynn
Cohen, Philip Seymour Hoffman, Stanley Tucci, Toby
Jones, Woody Harrelson e Sam
Claflin. Tutte le news sulla saga nel nostro
speciale Hunger
Games. Per tutte le info sul film vi segnaliamo la nostra
scheda Hunger Games La ragazza di
Fuoco.
Sono ufficialmente cominciate a New
York le riprese di Wonderstuck, il nuovo
film del regista Todd Haynes
(Carol) che avrà come protagonista
Julianne Moore. Ecco le prime immagini dal set in
cui è possibile vedere l’attrice premio Oscar con un’inedita
acconciatura biondo platino.
Il film, che sarà finanziato,
prodotto e distribuito da Amazon Studios, è
l’adattamento cinematografico del romanzo per bambini
La Stanza delle Meraviglie
(Wonderstruck), scritto e illustrato da Brian
Selznick, autore de La Straordinaria Invenzione di
Hugo Cabret, da cui venne tratto il film di Martin
Scorsese del 2011. La sceneggiatura del film porterà la
firma dello stesso Selznick. Al fianco di Julianne
Moore ci sarà Michelle Williams
(Marilyn, Blue Valentine).
Il romanzo racconta dei sogni e
delle speranze di due bambini sordi, Ben e Rose, che vivono uno del
1927 e l’altro nel 1977, e che scappano entrambi da New York.
Nonostante le differenti epoche, però, i due ragazzini saranno
legati da un grande mistero che aspetta solo di essere risolto.
Ricordiamo che
Wonderstruck rappresenta la quarta
collaborazione tra Julianne Moore e Todd
Haynes: l’attrice e il regista, infatti avevano già
lavorato insieme in Safe del 1995, in
Lontano dal paradiso del 2002 e in
Io non sono qui del 2007, in cui peraltro
recitava anche Michelle Williams.
L’attrice Julianne
Moore è arrivata al Berlin Film
Festival con il film Maggie’s
Plan ed è stata intervistata a proposito del
dibattito sui diritti dei gay in Italia e sull’adozione dei bambini
da parte di genitori dello stesso sesso, dichiarando subito il suo
appoggio a questa difficile questione.
”Avere una famiglia è una
questione di diritti umani. Tutti dovrebbero avere il diritto di
avere una famiglia”, ha detto l’attrice ad un giornalista
italiano durante la conferenza stampa per il film.
Dopo aver chiarito che in Italia si
sta considerando l’idea di permettere alle coppie gay di adottare,
se uno dei genitori è il genitore biologico del bambino, l’attrice
ha dato il suo sostegno e supporto ai genitori dello stesso sesso.
Di recente, la Moore ha recitato al fianco di Ellen
Page in Freeheld, nel quale
interpretavano proprio una coppia gay coinvolta in una battaglia
legale riguardo ai benefici pensionistici.
Julianne Moore è
apparsa a Berlino con la co-star Greta Gerwig per
promuovere Maggie’s Plan, una
commedia con un triangolo amoroso con Ethan
Hawke. Il film ha avuto la sua premiere al Toronto
Film Festiva.
Julianne Moore
reciterà in Another Night di Paul Weitz; ill film già in
preproduzione avanzata annovera nel suo cast anche Robert de Niro e
Paul Dano.
Si tratta dell’adattamento del
libro di memorie di Nick Flynn Another Bullshit Night in Suck
City, storia di come il giovane protagonista, impiegato presso
un centro di accoglienza per senzatetto, si troverà ad avere a che
fare col padre, homeless stravagante che vorrebbe fare lo
scrittore.
La Moore, che sarà al cinema
dall’11 marzo con I ragazzi stanno bene insieme a Annette Bening e
Mark Ruffalo, non è l’unica new entry. Con lei anche Olivia
Thirlby, giovane e promettente attrice attrice che abbiamo
ammirato in Juno accanto a Ellen Page. In Another Night la ragazza
sarà l’interesse amoroso di Paul Dano.
L’attore statunitense di
Inception e 50 e
50, che vedremo la prossima estate ne
Il cavaliere oscuro – Il
ritorno di Christopher Nolan, prova il passaggio dalle
scene alla direzione. Nel debutto di Joseph
Gordon-Levitt alla regia ci sarà anche lei, Julianne
Moore, a tener testa a un egocentrico dongiovanni sulla scoscesa
via verso la redenzione. Nel cast troviamo lo stesso Gordon-Levitt
affiancato dalla piacevole compagnia di Scarlett Johansson.
La bella Julianne Moore, intanto,
già impegnata nel suo ruolo di strega maligna nel fantasy
Seventh Son della Warner Bros e, prossimamente, accanto a
Robert De Niro nel film drammatico Being Flynn, è in
trattative per un ruolo nel remake di Carrie di Kimberly
Peirce.
Julianne Moore
sarebbe stata licenziata da un’agenzia turistica turca che l’aveva
ingaggiata per uno spot pubblicitario. L’attrice 54enne sarebbe
stata richiamata sul set in Turchia per delle riprese integrative,
dal momento che quelle già realizzate per lo spot sarebbero state
carenti da un punto di vista della prestazione attoriale.
L’attrice si è rifiutata e così l’agenzia l’ha licenziata.
Ovviamente la notizia non viene da fonte certa, ma nel caso dovesse
essere attendibile sarebbe un vero paradosso per l’attrice e per
l’industria di Hollywood che ha appena premiato Julianne come
migliore attrice del 2015 consegnandole il premio Oscar.Fonte:
JJ
Julianne Moore
potrebbe entrare a far parte del cast di Kingsman
2 nei panni del villain. Il sequel vedrà tornare alla
regia Matthew Vaughn che curerà ancora una volta
l’adattamento dall’originale graphic novel di Mark
Millar/Dave Gibbons.
Il primo film della serie è
diventato un successo inaspettato incassando oltre 414 milioni in
tutto il mondo.
Al momento Julianne
Moore è impegnata con Todd Haynes,
regista che la dirigerà in Wonderstruck,
mentre insieme a Matt
Damon e Josh Brolin sarà diretta da
George Clooney in
Suburbicon. Il problema sembrerebbe
quindi di incastrare le riprese del film Fox con i numerosi impegni
dell’attrice.
Matthew Vaughn è
stato confermato alla regia di Kingsman
2, con Taron Egerton che tornerà nei
panni di Gary ‘Eggsy’ Unwin, questa volta un agente segreto
seriamente addestrato. Mentre il primo film era ambientato in
Inghilterra, il sequel sarà focalizzato principlamente in location
relative agli Stati Uniti e i protagonisti avranno a che fare con
una frangia americana di Agenti Segreti della stessa agenzia. Non
sembra che Colin Firth possa tornare, in un
flashback né come un nuovo personaggio, anche se per un po’ c’è
stata l’eventualità che sarebbe tornato nei panni del gemello del
suo stessopersonaggio, morto nel primo film.
La 20th Century Fox ha stabilito
l’uscita di Kingsman 2 per il 16 giugno
2017.
Nel 2005 in New Jersey,
Laurel Hester, detective di polizia, scoprì di
avere un cancro terminale, e si battè affinchè la sua pensione
venisse versata, una volta morta, alla sua convivente,
Stacie Andree. All’epoca il matrimonio gay non era
ancora consentito nello stato Usa, e le sue richieste vennero
respinte cinque volte.
Scritto da Ron
Nyswaner e diretto da Peter Sollet, il
film si basa sul documentario premio Oscar del 2007 dallo stesso
titolo. Nel cast del film ci sono anhce Steve Carell,
Michael Shannon e Josh Charles. Tutti i cardini del film,
tra cui cast stellare, temi sociali, lotta per la parità di
diritti, potrebbero fare di Freeheld un
contendente ai prossimi Oscar.
“Ricordo che già vedendo il
trailer del corto documentario – ha dichiarato la Page –
mi sciolsi in lacrime. Ovviamente sno stati già fatti magnifici
film su storia d’amore tra donne e alcuni di loro sono i miei film
preferiti. Ma quello che c’è di potente in questo film è la
connessione tra la storia d’amore e la lotta per i diritti
civili”.
Variety ci informa che
Julianne Moore sarà la protagonista di
Can You Ever Forgive Me?, adattamento
cinematografico dell’omonimo libro di memorie scritto da
Lee Israel nel 2008.
Il libro racconta la storia vera
della stessa Israel, una criminale che ha costruito la sua carriera
falsificando diverse lettere e attribuendole a grandi scrittori
come Lillian Hellman, Noël Coward e Dorothy Parker, per venderle
poi a prezzi disonesti e riuscendo sempre , in un modo o
nell’altro, a sfuggire alla polizia. Il film sarà diretto da
Nicole Holofcener (Non dico altro).
Ricordiamo che il prossimo novembre
vedremo il premio Oscar Julianne Moore sui nostri schermi con la
seconda parte di Hunger Games Il Canto della
Rivolta, in cui tornerà a vestire i panni del
Presidente Coin.
Il progetto
Imagine ha nuovi membri del cast a bordo.
Si tratta di Julianne Moore e Jeremy
Renner che si uniscono ad Al Pacino nel
film diretto da Dan Fogelman (Crazy,
Stupid, Love).
La storia racconta di una rock star
in pensione che ritrova delle lettere scrittegli da John Lennon in
persona, in cui la leggenda del rock lo spinge a ricongiungersi con
il figlio mai conosciuto. Ad interpretare il giovane sarà
Jeremy Renner, mentre la Moore interpreterà la
proprietaria di un piccolo hotel nel New Jersey, in cui il rocker
prenderà una camera.
Julianne Moore e
Ellen Page sono le protagoniste di
Freeheld, film che vedremo alla prossima
Festa di Roma 2015 (qui il programma) e
che racconta una storia vera di lotta per i diritti umani. Ecco i
bellissimi scatti per cui le due attrici hanno posato su OUT:
Nel 2005 in New Jersey,
Laurel Hester, detective di polizia, scoprì di
avere un cancro terminale, e si battè affinchè la sua pensione
venisse versata, una volta morta, alla sua convivente,
Stacie Andree. All’epoca il matrimonio gay non era
ancora consentito nello stato Usa, e le sue richieste vennero
respinte cinque volte.
Scritto da Ron
Nyswaner e diretto da Peter Sollet, il
film si basa sul documentario premio Oscar del 2007 dallo stesso
titolo. Nel cast del film ci sono anhce Steve Carell,
Michael Shannon e Josh Charles. Tutti i cardini del film,
tra cui cast stellare, temi sociali, lotta per la parità di
diritti, potrebbero fare di Freeheld un
contendente ai prossimi Oscar.
“Ricordo che già vedendo il
trailer del corto documentario – ha dichiarato la Page –
mi sciolsi in lacrime. Ovviamente sno stati già fatti magnifici
film su storia d’amore tra donne e alcuni di loro sono i miei film
preferiti. Ma quello che c’è di potente in questo film è la
connessione tra la storia d’amore e la lotta per i diritti
civili”.
Nel 2005 in New Jersey,
Laurel Hester, detective di polizia, scoprì di
avere un cancro terminale, e si battè affinchè la sua pensione
venisse versata, una volta morta, alla sua convivente,
Stacie Andree. All’epoca il matrimonio gay non era
ancora consentito nello stato Usa, e le sue richieste vennero
respinte cinque volte.
Adesso questa storia diventa un
film, dal titolo Freeheld, e di seguito
vi mostriamo la prima foto delle due protagoniste, Julianne
Moore nei panni di Laurel e Ellen Page
come Stacie.
Scritto da Ron
Nyswaner e diretto da Peter Sollet, il
film si basa sul documentario premio Oscar del 2007 dallo stesso
titolo. Nel cast del film ci sono anhce Steve Carell,
Michael Shannon e Josh Charles. Tutti i cardini del film,
tra cui cast stellare, temi sociali, lotta per la parità di
diritti, potrebbero fare di Freeheld un
contendente ai prossimi Oscar.
“Ricordo che già vedendo il
trailer del corto documentario – ha dichiarato la Page –
mi sciolsi in lacrime. Ovviamente sno stati già fatti magnifici
film su storia d’amore tra donne e alcuni di loro sono i miei film
preferiti. Ma quello che c’è di potente in questo film è la
connessione tra la storia d’amore e la lotta per i diritti
civili”.
Arriva la conferma ufficiale della
partecipazione della bravissima Julianne Moore nel
remake di Carrie – Lo sguardo di Satana.
Nel nuovo horror, diretto da Kimberly Peirce, l’attrice vestirà i
panni di Margaret White, una donna che ha cresciuto da sola la
figlia adolescente Carrie inculcandole il terrore nei confronti
della vita e del peccato, costringendola alla solitudine e alla
preghiera e trascorrendo il tempo a bussare alle porte della
cittadina in cui vive per predicare il Vangelo.
Vi ricordiamo che ad interpretare
Carrie sarà la star in ascesa Chloe Moretz, mentre
Gabriella Wilde sarà la compagna di scuola Sue Snell (Amy Irving
nella pellicola originale). Le riprese della pellicola inizieranno
a Giugno, da una sceneggiatura scritta da Roberto
Aguirre-Sacasa. A detto dello scrittore la sua versione sarà molto
più federe al romanzo di Stephern King, rispetto al precedente
adattamento di Brian De Palma del 1979. Julianne Moore è
attualmente impegnata sul set del fantasy magico The Seventh Son.
Presto vedremo l’attrice a fianco di Paul Dano e Robert De Niro nel
drammatico Being Flynn.
Dopo aver ottenuto una nomination ai
Golden Globe per il suo ruolo in May December di
Todd Haynes, Julianne Moore è stata scelta per recitare al
fianco di James McAvoy in
Control, un thriller d’azione di StudioCanal e The
Picture Company.
Basato sul podcast di Zack
Akers e Skip Bronkie,
Control ruota attorno al tormentato dottor Conway
(McAvoy), che si sveglia una mattina al suono di
una voce misteriosa nella sua testa. Con la sua realtà ora in
discussione, la voce fa una serie di richieste crescenti che deve
seguire o si verificheranno conseguenze devastanti. Anche se i
dettagli non sono stati rivelati, sappiamo che Moore interpreta un
personaggio fondamentale con cui il medico dovrà confrontarsi.
Entrato in produzione questo mese
con la regia di Robert Schwentke (Red,
Flight Plan), Control sarà prodotto dai
partner di The Picture Company Andrew Rona e Alex Heineman
nell’ambito del loro accordo generale a lungo termine con
Studiocanal. Si tratta del quinto film che le compagnie gireranno a
Berlino in collaborazione con lo Studio Babelsberg. Ron Halpern e
Shana Eddy stanno supervisionando il progetto per StudioCanal.
Nel film di NetflixMay December, Julianne Moore interpreta Gracie, la cui
controversa relazione con il marito Joe (Charles
Melton), iniziata quando lui aveva solo 13 anni e lei 36,
viene riportata alla luce dopo che l’attrice (Natalie
Portman) ha deciso di interpretarla in un film.
Attualmente interpreta Mary Villiers, contessa di Buckingham, nella
miniserie storica di Starz Mary & George, e la vedremo prossimamente
accanto a Sydney Sweeney e Domhnall
Gleeson nel thriller della Apple
Echo Valley. In arrivo per la Moore è anche The Room Next Door, il primo lungometraggio
inglese di Pedro Almodóvar, in cui recita accanto
a Tilda Swinton.
Julianne Moore ha
deciso di abbandonare il cast di Can You Ever Forgive
Me, adattamento cinematografico dell’omonimo libro di
memorie scritto da Lee Israel nel 2008. L’attrice
premio Oscar per Still Alice ha deciso di lasciare il film
non a causa di altri impegni, ma bensì per alcune divergenze
creative con la produzione.
Il libro racconta la storia vera
della stessa Israel, una criminale che ha costruito la sua carriera
falsificando diverse lettere e attribuendole a grandi scrittori
come Lillian Hellman, Noël Coward e Dorothy Parker, per venderle
poi a prezzi disonesti e riuscendo sempre , in un modo o
nell’altro, a sfuggire alla polizia. Il film sarà diretto da
Nicole Holofcener (Non dico altro). Al
momento non sappiamo chi sostituirà la Moore.
Ricordiamo che il prossimo novembre
vedremo il premio Oscar Julianne Moore sui nostri schermi con la
seconda parte di Hunger Games Il Canto della
Rivolta, in cui tornerà a vestire i panni del
Presidente Coin.
Julianne Moore si è
prestata a un divertente esperimento. In cambio di piccole mance ha
offerto ai passanti di Time Square un assagglio del suo talento
d’attrice.
Con una carriera divisa tra cinema
e televisione, l’attrice Julianna Margulies è oggi
uno dei volti più noti e premiati del piccolo schermo. Affermatasi
grazie al suo ruolo da protagonista in alcuni celebri titoli, ha
dato negli anni prova di grande versatilità, conquistando il cuore
del pubblico e le attenzioni della critica. Ad oggi è ancora uno
dei nomi che più di altri riesce ad orientare il successo dei
progetti a cui prende parte.
Ecco 10 cose che non sai di
Julianna Margulies.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Julianna Margulies: i suoi film e
le serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. La Margulies debutta al cinema nel 1991 con
il film Giustizia a tutti i costi, per poi distinguersi in
titoli come Paradise Road (1997), Newton Boys
(1998), con Matthewn
McConaughey,L’ultimo gigolò (2001), Nave
fantasma (2002), Beautiful Ohio (2006), Snakes on
a Plane (2006), con Samuel L.
Jackson, City Island (2009), con Andy
Garcia, Uomini di parola (2012), Sempre
amici (2017), con Bryan
Cranston e Kevin
Hart e Three Christs (2017).
9. È nota per i suoi ruoli
televisivi. Nel 1994 l’attrice prende parte alla nota
serie TV medical drama E.R. – Medici in prima linea,
recitando nel ruolo di Carol Hathaway. Tale ruolo le ha
permesso di diventare estremamente celebre, e la Margulies è
rimasta a far parte della serie fino al 2000. In seguito, ha preso
parte a titoli televisivi come Le nebbie di Avalon (2001),
Scrubs
(2004), I Soprano (2006-2007), con James
Gandolfini, e la serie The Good
Wife (2009-2016), grazie alla quale è diventata
ulteriormente popolare. Negli ultimi anni ha invece recitato in
alcuni episodi di Dietland (2018), The Hot Zone
(2019) e Billions (2020), con Paul
Giamatti.
8. Ha prodotto la serie che
l’ha resa celebre.The Good Wife è probabilmente
il titolo che ha dato maggior prestigio all’attrice, permettendole
di sfoggiare tutto il suo talento e ottenere importanti
riconoscimenti. Particolarmente legata al progetto, la Margulies ha
deciso di ricoprire il ruolo di produttrice per circa 103 episodi
della serie, coprendo un periodo che va dal 2009 al 2016.
Julianna Margulies è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo verificato seguito da 29 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere immagini
relative a tematiche sociali, come anche diversi scatti ritraenti
suoi momenti di svago quotidiano. Non mancano tuttavia anche
immagini o video promozionali dei suoi futuri progetti, come anche
vecchie foto di backstage di set ormai passati.
Julianna Margulies e suo marito
Keith Lieberthal
6. Ha sposato un
avvocato. Dopo una relazione durata dal 1991 al 2003 con
l’attore Ron Eldard, nel 2006 l’attrice conosce ad un party
l’avvocato Keith Lieberthal, figlio del noto Kenneth. I due
intraprendono da subito una relazione che nel novembre del 2007 li
porta al matrimonio. Pochi mesi dopo, nel gennaio del 2008
diventano genitori del loro primo figlio.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Julianna Margulies in Scrubs
5. È stata guest star della
celebre sit-com. Già nota per la serie E.R. – Medici
in prima linea, l’attrice viene scelta nel 2004 per comparire
in due episodi della celebre sit-com Scrubs. Questi sono
La mia difficile decisione e I miei guai con le
donne, rispettivamente il nono e il decimo della quarta
stagione. Il suo personaggio è quello di Neena Broderick, una
spietata avvocatessa che causa non pochi guai all’interno
dell’ospedale dove lavorano i protagonisti, intrecciando anche una
breve relazione con J.D.
Julianna Margulies in The Good
Wife
4. Ha vinto importanti
riconoscimenti. Grazie al suo ruolo in The Good
Wife, l’attrice diventa una candidata abituale di alcuni tra i
più prestigiosi premi di Hollywood. È infatti stata regolarmente
candidata dal 2010 al 2015 al Golden Globe come miglior attrice in
una serie drammatica, vincendo il premio proprio nel 2010. Vanta
poi quattro nomination agli Emmy nella medesima categoria, dove ha
vinto nel 2011 e nel 2014.
3. Era la terza scelta per
il ruolo. Ad oggi appare impossibile immaginare il
personaggio di Alicia Florrick con un volto diverso da quello della
Margulies. Eppure, l’attrice nel 2014 ha raccontato di essere stata
soltanto la terza scelta per tale ruolo. Prima di lei vennero
infatti considerate le attrici Ashley Judd
e la premio Oscar Helen Hunt. Entrambe
tuttavia rifiutarono la parte, e venne così contattata la
Margulies, che in quel momento era proprio alla ricerca di un nuovo
ruolo da protagonista.
2. È stato il set più
impegnativo della sua carriera. Per prendere parte alla
serie, l’attrice ha raccontato di aver speso sul set circa
quattordici ore al giorno per cinque giorni la settimana e nove
mesi l’anno. Per lei si è trattato di un set particolarmente
impegnativo e stancante, e gran parte delle riprese furono spostate
a New York, così da permetterle di non dover stare troppo a lungo
lontano da casa e dal figlio appena nato.
Julianna Margulies: età e
altezza
1. Julianna Margulies è
nata a New York, Stati Uniti, l’8 giugno 1966. L’attrice è
alta complessivamente 168 centimetri.
Volto noto della televisione,
Juliana Harkavy ha negli ultimi anni conquistato
il favore di fan in tutto il mondo grazie al personaggio di Black
Canary interpretato nella serie TV Arrow. Nella sua
carriera, però, si annoverano anche diversi film di successo, che
hanno permesso all’attrice di costruirsi una buona fama anche sul
grande schermo. Alternandosi con successo tra generi diversi, la
Harkavy ha dimostrato di possedere il potenziale per affermarsi
ulteriormente e costruirsi un solido status all’interno
dell’industria.
Ecco 10 cose che non sai di
Juliana Harkavy.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Juliana Harkavy: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. Sul set sin da bambina, l’attrice ha
debuttato con un piccolo ruolo all’età di dieci anni nel film
La piccola principessa (1995), per poi tornare sul grande
schermo in La mia super ex-ragazza (2006), con
Anna Faris,
dove appare in un cameo. Ottiene il suo primo ruolo di rilievo con
il film L’incredibile storia
di Winter il delfino (2011), dove recita accanto a
Morgan
Freeman. In seguito, è protagonista di If You Only
Knew (2011) e Renee – La mia storia (2012), con
Kat
Dennings. Ha poi recitato anche nei film A Feeling
from Within (2012), Finding Joy (2013), e
Marriage Material (2014). Torna poi, nel 2014, a recitare
nel ruolo di Rebecca in L’incredibile storia di Winter il
delfino 2. Prossimamente, invece, prenderà parte al thriller
The Lighthouse.
9. È nota per i suoi ruoli
televisivi. Nel 2013 l’attrice inizia a recitare in alcuni
episodi di serie di successo come Graceland e The
Walking Dead, dove recita nella quarta stagione nel ruolo di
Alisha. La grande notorietà arriva per lei nel momento in cui
assume il ruolo di Black Canary nella serie Arrow (2017-2020), con Stephen
Amell. Riprenderà poi il ruolo anche nelle serie
facenti parte dello stesso universo condiviso, l’Arrowverse, ovvero
The Flash
(2017), con Grant
Gustin, e Legends of Tomorrow
(2017-2020), con Brandon
Routh.
Juliana Harkavy è Black Canary in
Arrow
8. Non sapeva per quale
ruolo sosteneva un provino. Chiamata dai produttori a
partecipare ad un provino per la serie Arrow, l’attrice
non era stata informata su quale ruolo avrebbe potuto interpretare.
Consapevole del successo della serie, però, vide in ciò una buona
possibilità di fare carriera, decidendo dunque di partecipare. Alla
fine, la produzione la ricontattò per informarla che aveva ottenuto
il ruolo di una vigilante dal carattere duro, che l’attrice scoprì
in seguito essere Black Canary.
7. Si è sottoposta ad una
lunga preparazione fisica. Sapendo che per la serie
avrebbe dovuto dar vita a sequenze di combattimento o ricche di
complesse acrobazie, l’attrice ha affermato di essersi allenata
molto a livello fisico al fine di poter sostenere quanto richiesto
dalla storia. La Harkavy, però, si è focalizzata anche
nell’allenare la mente, praticando anche yoga, che le ha permesso
di trovare il giusto equilibrio interiore. Tutto ciò le è servito
per costruire ulteriormente il carattere ma anche la mentalità del
suo personaggio, come anche la forza di poterlo portare avanti.
6. Ha adorato i costumi del
personaggio. L’attrice ha raccontato di non aver subito
avuto modo di sfoggiare gli abiti da supereroina del personaggio,
poiché trascorrono alcune puntate prima che essa si manifesti
totalmente come tale. Nel momento in cui ha però avuto tale
possibilità, ha raccontato di essersi sentita ancor più forte in
quei panni, che l’hanno aiutata a calarsi ancora meglio nella mente
del personaggio. La Harkavy ha inoltre dichiarato di essere
innamorata del look del suo personaggio, perfettamente in linea con
quella che è la sua natura.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Juliana Harkavy in The Walking
Dead
5. Ha recitato in due
episodi della celebre serie zombie. Nel 2013 l’attrice ha
recitato in The Walking Dead, serie con protagonista
Andrew
Lincoln, dove dà vita al personaggio di Alisha. Questa
compare in due episodi della quarta stagione, rispettivamente il
numero 7, Peso morto, e il numero 8, Indietro non si
torna. Quello di Alisha è il secondo personaggio apertamente
omosessuale, che nella storia intreccia una relazione con Tara
Chambler. Alisha è inoltre stata la prima donna della serie ad
essere classificata come antagonista.
4. Le ha richiesto una
grande preparazione fisica. Anche se compare soltanto in
due episodi, l’attrice ha avuto bisogno di prepararsi fisicamente
per quanto previsto dal programma delle riprese. In seguito,
infatti, la Harkavy ha raccontato di come anche soltanto due
episodi le siano bastati per comprendere il grande sforzo fisico
necessario, tra spostamenti e grandi combattimenti. Tale
esperienza, come ha poi in seguito ricordato, le è però servita
come preparazione per l’altrettanto complesso set di
Arrow.
Juliana Harkavy: chi è suo
marito
3. È stata
sposata. Molto riservata circa la propria vita privata,
l’attrice non ha però mancato di comunicare le proprie nozze con il
businessman Peter Kupchick, avvenute nel 2014. Nel corso del loro
matrimonio, i due si sono dimostrati particolarmente riservati,
evitando di attirare sul loro privato i riflettori del mondo dello
spettacolo da lei frequentato. Nell’aprile del 2020, tuttavia,
l’attrice comunica tramite i propri social network di aver
divorziato dal marito dopo sei anni di matrimonio.
Juliana Harkavy è su
Instagram
2. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 489 mila persone. All’interno
di questo, la Harkavy è solita condividere post relativi alla
propria quotidianità, tra momenti di svago, curiosità o luoghi da
lei visitati. Non mancano inoltre anche diverse immagini o video
riguardo al proprio lavoro da interprete. Grazie a questi, infatti,
l’attrice promuove ulteriormente il proprio lavoro, permettendo ai
fan di rimanere costantemente aggiornati sui suoi progetti.
Juliana Harkavy: età e
altezza
1. Juliana Harkavy è nata a
New York, Stati Uniti, il 1° gennaio del 1985. L’attrice è
alta complessivamente 173 centimetri.
È stato confermato, a oltre cinque
mesi dalla notizia della scomparsa, che il corpo ritrovato sabato
scorso da escursionisti nelle montagne vicino a Los Angeles è di
Julian Sands, famoso attore britannico. Ad
annunciarlo la polizia della California, spiegando che le cause
della morte devono ancora essere individuate.
Julian Sands è
diventato famoso a metà degli anni ’80, quando ha recitato in
Camera con Vista. Ha poi partecipato a tanti altri film e show
televisivi, tra cui citiamo Uomini che odiano le donne,
24 e Smalville. Le sue tracce si
erano perse lo scorso 13 gennaio, nel corso di un’escursione col
cattivo tempo sul Monte San Antonio, conosciuto localmente come
Mount Baldy, a 3.000 metri di altitudine. A gennaio le ricerche
aeree e terrestri erano state ostacolate perché la California è
stata colpita da tempeste terribili, gelate e minacce di
valanghe.
Divenuto noto per il ruolo di Cole
Turner nella celebre serie Streghe, l’attore
Julian McMahon è in seguito divenuto celebre anche
grazie ai film per il cinema a cui ha partecipato, ottenendo
particolare rilievo nel primo film dedicato ai Fantastici 4.
Ecco 10 cose che non sai di Julian McMahon.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Julian McMahon: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1992 con il
film Wet and Wild Summer!, e dopo una serie di titoli
minori ottiene grande popolarità recitando nel film I Fantastici
4 (2005), dove ricopre il ruolo di Victor Von Doom,
accanto agli attori Chris
Evans e Jessica
Alba. Riprenderà il ruolo anche nel sequel I
Fantastici 4 e Silver Surfer (2007), per poi recitare in
titoli come Premonition (2007), con Sandra
Bullock,Red (2010), con Bruce Willis,Karl Urban,
e John
Malkovich, Faces in the Crowd (2011),
Shark 3D (2012), Fire with Fire (2012), Il potere dei
soldi (2013) e Qualcosa di
buono (2014), con Hilary
Swank.
9. Ha preso parte a note
serie televisive. McMahon ottiene grande popolarità sul
piccolo schermo recitando nelle soap opera Home and Away
(1989-1991) e Destini (1992-1994). Ricopre poi il ruolo
del detective John Grant in Profiler – intuizioni mortali
(1996-2000), ottenendo successivamente la parte di Cole Turner in
Streghe
(2000-2005), con cui consacra la propria notorietà. Recita poi
anche nella serie Nip/Tuck (2003-2010), nel
ruolo del dottor Christian Troy. Negli ultimi anni è invece apparso
nelle serie Hunters (2016), Runaways (2017-2018)
e FBI: Most
Wanted (2020-in corso).
8. Ha ricoperto il ruolo di
produttore. Negli anni l’attore ha dimostrato interesse
anche per l’ambito produttivo, ricoprendo tale ruolo per piccoli
progetti che lo hanno visto anche figurare tra gli interpreti. Il
primo titolo da lui prodotto è stata la commedia Meet
Market (2004), dove recita tra gli altri accanto all’attore
Alan
Tudyk. Prossimamente tornerà a vestire i panni del
produttore per l’annunciato film western dal
titolo Justice, dove interpreterà un uomo in cerca di
vendetta verso coloro che hanno ucciso la sua famiglia.
Julian McMahon è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 16,6 mila persone. All’interno
di questo l’attore è solito condividere in prevalenza immagini e
video promozionali dei suoi progetti da interprete, come la serie
FBI: Most Wanted. Non mancano però anche sue foto scattate
in momenti di svago, con amici o colleghi, e altre immagini di
curiosità o luoghi visitati.
Julian McMahon: chi è sua
moglie
6. Si è sposato tre
volte. Il primo matrimonio dell’attore risale al 1994, con
la cantante Dannii Minogue, conosciuta dopo aver recitato nei
videoclip di alcune sue canzoni. I due divorziano però nel 1995, e
dal 1999 al 2001 è invece stato sposato con l’attrice Brooke Burns,
con cui ha avuto una figlia nel 2000. Nel 2014, invece, dopo undici
anni di fidanzamento, ha annunciato le nozze con Kelly
Paniagua.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Julian McMahon in Streghe
5. Si era presentato per un
altro ruolo. McMahon è divenuto noto per il ruolo di Cole
Turner, mezzo demone dalle grandi abilità. Inizialmente però,
l’attore si era presentato ai casting per il ruolo dell’ispettore
Andy Trudeau. La parte fu poi assegnata ad un altro attore, ma i
produttori rimasero colpiti dall’interprete, decidendo di
assegnarli un altro dei ruoli principali della serie.
4. Doveva comparire solo per
alcuni episodi. Il personaggio di Cole Turner era stato
inizialmente previsto per soli sette episodi, con un arco narrativo
dunque molto più breve. Tuttavia, i produttori furono così
soddisfatti dall’interpretazione dell’attore e dalla sua chimica
con gli altri membri del cast che decisero di tenerlo come parte
integrante della serie.
Julian McMahon in I Fantastici
4
3. Ha avuto un’intuizione
per il proprio personaggio. Nel film I Fantastici
4 l’attore ricopre il ruolo di Victor von Doom, meglio noto
come Dr. Destino, celebre villain Marvel. Per rendere più intrigante
il personaggio, l’attore propose di conferirgli alcune cicatrici in
seguito all’incidente che gli dona i superpoteri. L’idea gli venne
sulla base del ruolo interpretato nella serie Nip/Tuck,
dove era un chirurgo plastico.
2. Era particolarmente
interessato all’arco narrativo del personaggio. L’attore
ha affermato che ciò che lo ha spinto ad accettare il ruolo del
villain nel film era il poter lavorare con qualcosa di diverso, e
dar vita ad un personaggio che avesse un arco narrativo che lo
porta dall’essere un corrotto uomo d’affari ad un pericoloso
criminale dotato di superpoteri.
Julian McMahon: età e altezza
1. Julian McMahon è nato a
Sydney, Australia, il 27 luglio 1968. L’attore è alto
complessivamente 188 centimetri.
L’attore Julian McMahon, noto per i suoi ruoli da
protagonista in Nip/Tuck, Streghe, FBI: Most
Wanted e nei film dei Fantastici Quattro
degli anni 2000, è morto il 2 luglio a Clearwater, in Florida, dopo
una battaglia privata contro il cancro. Aveva 56 anni.
“Con il cuore aperto, desidero
condividere con il mondo che il mio amato marito, Julian McMahon, è
morto serenamente questa settimana dopo un coraggioso tentativo di
sconfiggere il cancro”, ha dichiarato la moglie di McMahon,
Kelly McMahon, in una dichiarazione a Deadline.
“Julian amava la vita. Amava la sua famiglia. Amava i suoi
amici. Amava il suo lavoro e amava i suoi fan. Il suo desiderio più
profondo era portare gioia nel maggior numero possibile di vite.
Chiediamo il vostro sostegno in questo momento per permettere alla
nostra famiglia di elaborare il lutto in privato. E auguriamo a
tutti coloro a cui Julian ha portato gioia di continuare a trovare
gioia nella vita. Siamo grati per i ricordi.”
McMahon è nato a Sydney, in
Australia, il 27 luglio 1968. Iniziando la sua carriera come
modello, McMahon è passato alla recitazione con un ruolo da
protagonista nella soap opera australiana di breve durata del 1989
“The Power, the Passion”. Passò poi a un’altra soap opera
australiana, la longeva Home and Away, dove apparve dal 1990 al
1991, prima di debuttare come attore principale al fianco di
Elliott Gould nel film australiano-americano del 1992 Wet and Wild
Summer! McMahon si trasferì poi a Hollywood e iniziò la sua
carriera americana proprio come aveva fatto con quella australiana:
con un ruolo in una soap opera diurna.
Dopo un’apparizione in
Another World della NBC nel 1993, Julian
McMahon passò al primetime come personaggio fisso nella
serie drammatica poliziesca Profiler, della rete, per quattro
stagioni. In seguito, partecipò alla popolare serie drammatica
soprannaturale della WB, Charmed, per tre stagioni, interpretando
il demoniaco Cole Turner.
Successivamente, McMahon ha ottenuto
il suo primo ruolo da protagonista in una serie quando, insieme a
Dylan Walsh, è stato il protagonista principale della serie
drammatica di successo di Ryan Murphy sulla chirurgia plastica
Nip/Tuck, andata in onda su FX per sei stagioni e
che gli è valsa una nomination ai Golden Globe per
l’interpretazione del bel, affascinante (e promiscuo) Dr. Christian
Troy.
Il ruolo ha consacrato McMahon come
protagonista televisivo, e il suo status è stato riconfermato
quando è stato scelto come protagonista di FBI: Most
Wanted della CBS. Ha interpretato il capo squadra Jess
LaCroix dell’unità Most Wanted dell’FBI per tre stagioni prima
della sua sorprendente uscita di scena nel marzo 2022.
Il curriculum televisivo di McMahon
include anche un ruolo fisso nella serie Marvel’s Runaways di Hulu. Per
quanto riguarda il cinema, è noto soprattutto per il ruolo da
protagonista del Dr. Destino nei due film dei Fantastici
Quattro di Tim Story, Fantastici Quattro
del 2005 e il sequel del 2007 Fantastici Quattro e Silver
Surfer. Tra i film di McMahon figurano anche Premonition,
RED, Paranoia, You’re Not You, Swinging Safari e, più recentemente,
The Surfer del 2024 e The Supremes all’Earl’s All-You-Can-Eat.
Il suo ultimo ruolo è stato nella
serie NetflixThe Residence. In un momento
di svolta, McMahon ha riscoperto le sue origini per il ruolo,
interpretando il Primo Ministro australiano.