La scorsa notte a Los
Angeles, I sogni segreti di Walter
Mitty è stato presentato con una speciale
proiezione per l’American Film Institute (AFI). Il red
carpet si è svolto nel cuore di Hollywood nel famoso Chinese
Theater, sulla leggendaria Hollywood
Boulevard. Alla serata, hanno preso parte i protagonisti
del film Ben Stiller (con la moglie, Christine
Taylor), Kristen Wiig, Sean
Penn, Adam Scott, Kathryn Hahn, Terence
BernieHines, Adrian Martinez e Jonathan
C. Daly. Tra i presenti, anche i rappresentanti della
Fox, Jim Gianopulos, Tomas Jegeus e Paul Hanneman. Durante la
serata, si è svolta anche una performance di Jose Gonzalez, che ha
cantato “Stay Alive”, direttamente dalla soundtrack del film.
Ecco tutte le foto dell’evento:
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I Sogni Segreti di Walter Mitty racconta di un uomo
gentile e sognatore che lavora allo sviluppo foto della celebre
rivista Life; nel tempo libero fa sogni di gloria, ma deve entrare
in azione quando un importante negativo scompare. Il film è il
remake della celebre commedia del 1947 Sogni
proibiti che vedeva protagonista il
grande Danny Kaye, a sua volta adattamento di
un romanzo di James Thurber. La pellicola, oltre allo
stesso Ben
Stiller,comprende nel cast attori
del calibro di
Sean Penn, Kristen
Wiig, Adam Scott, Patton
Oswalt e Shirley
MacLaine.
I Sogni Segreti di Walter Mitty sarà distribuito nei
cinema americani a partire dal 25 dicembre 2013,
mentre in Italia arriverà il 16 gennaio 2014.
L’abbiamo capito, la vita di
Ben
Affleck nel prossimo futuro sarà difficilissima,
soprattutto se il suo predecessore nella tuta dell’Uomo
Pipistrello, Christian Bale, continua ad andarsene
in giro a raccontare come ha realizzato il personaggio che ha
rivoluzionato per sempre il mondo dei fumetti al cinema. L’attore
premio Oscar infatti, durante la promozione del suo ultimo film
Out of the
Furnace (qui la nostra
recensione) ha parlato della sua esperienza con Batman e di come ha
costriuto il tono di voce ormai tipico della sua versione dell’eroe
DC al cinema.
“Andai lì per l’audizione e mi
misero nel costume di Val Kilmer. E non mi stava
benissimo, e mi sentivo come un idiota– ha spiegato Bale
–Che tipo di persona va in giro vestito come un pipistrello?
dicendo alla gente ‘ehi, come va? ignora il fatto che sia vestito
da pipistrello’! Naturalmente il personaggio non fa così se si
guarda alla storia e all’immenso dolore per cui soffre il
protagonista. Ho pensato che non poteva farlo con una voce normale.
Dovevo diventare una bestia, per renderlo credibile ai miei
occhi.”
Insomma, con non poco sadismo, il
caso Bale (noto anche per il suo caratteraccio) non sta facendo
altro che attirare su di sè l’attenzione mentre il suo personaggio
è stato affibbiato ad un altro attore, forse meno dotato di lui, ma
degno di fiducia.
E voi? cosa ne pensate?
Intanto sono arrivati qualche
giorno fa nuovi dettagli sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben
Affleck ha già iniziato ad allenarsi, e sembra
davvero in forma in queste foto: VEDI QUI.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
Ha stregato i cuori di tutti gli
spettatori con la sua ultima commedia romantica (che definire così
è riduttivo!), e ora Richard Curtis ci racconta
com’è stato lavorare a Questione di
Tempo, sugli schermi da inizio novembre.
Ecco di seguito un’intervista al
regista e sceneggiatore inglese:
All’età di 21 anni, Tim Lake
(Gleeson) scopre di essere in grado di viaggiare nel tempo … Dopo
l’ennesima, deludente festa di Capodanno, il padre di Tim (Nighy)
rivela a suo figlio che gli uomini della loro famiglia hanno sempre
avuto il potere di viaggiare attraverso il tempo. Tim non può
cambiare la storia ma può cambiare quel che accade e che è accaduto
nella sua vita, perciò decide di rendere il suo mondo migliore …
trovandosi una fidanzata. Sfortunatamente questa impresa non sarà
facile come potrebbe sembrare. Giunto a Londra dalla Cornovaglia
per diventare avvocato, Tim incontra la bella ma insicura Mary
(McAdams). I due si innamorano, ma per colpa di un fatale viaggio
nel tempo, si allontanano per sempre. Ma si incontrano di nuovo,
come se fosse la prima volta, e continuano ad incontrarsi ancora …
fino a quando, giocando d’astuzia contro il tempo, Tim riuscirà
finalmente a conquistare il suo cuore. Il giovane a quel punto usa
il suo potere per dichiararsi romanticamente nel modo migliore, per
tutelare il suo matrimonio dal peggiore discorso mai fatto da un
testimone di nozze, per salvare il suo migliore amico da un
disastro professionale e per riuscire ad arrivare in tempo in
ospedale per far partorire sua moglie, nonostante un terribile
ingorgo di traffico ad Abbey Road. Tuttavia, nel corso della sua
insolita vita, Tim si rende conto che il suo dono straordinario non
può preservarlo dalle sofferenze, e dagli alti e bassi che tutte le
famiglie, ovunque, sperimentano. Sono grandi i limiti di ciò che un
viaggio nel tempo può ottenere, senza contare che può rivelarsi
alquanto pericoloso. Questione di Tempo è una commedia che parla
dell’amore e del potere dei viaggi temporali e che insegna che in
fondo, per vivere una vita piena e soddisfacente, non c’è bisogno
di viaggiare nel tempo.
Guarda il trailer
ufficiale di Battle of the year La vittoria è in
ballo che sarà nelle sale italiane a partire dal 5
dicembre, distribuito da Sony Pictures Italia.
Sinossi: Film sul Campionato
Internazionale di breakdance chiamato “Battle of The Year” che vede
tra gli attori protagonisti il cantante Chris
Brown e Josh Holloway (famoso per il
ruolo di Sawyer in Lost). E’ la storia di un gruppo di ballerini e
del loro allenatore che li porterà alla Battle of The Year in
Francia, sperando di vincere la competizione dopo anni di sconfitte
contro i più bravi e preparati ballerini del mondo.
Saranno Alexandra
Daddario, Anton Yelchin e Ashley
Greene i protagonisti di Burying the
Ex, lungometraggio tratto dall’omonimo
cortometraggio. A confermalo oggi è The Wrap secondo il
quale a dirigere il film ci sarà l’acclamato
regista Joe Dante. Insieme al trio di attori
ci sarà anche Oliver Cooper visto
recentemente in Project X. Le riprese del
film dovrebbero iniziare i questo mese a Los Angeles.
Alexandra Daddario
di recente è stata protagonista del sequel Percy
Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il mare dei mostri,
mentre Anton Yelchin lo ricordiamo per la sua
brillante parte in Star Trek Into
Darkness. Mentre Ashley Greene
è nota al pubblico per la sua parte nella saga di
Twilight.
Il film segue le vicende di
Max (Yelchin ) e Evelyn (Greene) una coppia che inizia a
scoppiare nel momento in cui si mettono insieme. Max scopre come il
controllo e la manipolazione di Evelyn sia assillante ed è troppo
spaventato a rompere con lei. Un giorno Evelyn muore in uno strano
incidente e Max ormai singole si appresta a conquistare la bella
Olivia (Daddario), ma la sua vita sentimentale si complica quando
dalla tomba si alza Evelyn tutta intenzionata a non lasciare il suo
fidanzato e portarselo con se, anche se questo vuol dire
trasformare lui in un morto.
E’ ormai sempre più chiaro, grazie
alla promozione a tappeto che sta invadendo il web, che
Lo Hobbit La Desolazione di Smaug sarà
incentrato prevalentemente su alcuni personaggio, vecchi e nuovi,
che campeggiano praticamente in ogni poster, banner o immagine
promozionale del film. Oggi infatti vi mostriamo cinque nuovi
poster del film in cui i protagonisti sono Bilbo, Gandalf, Thorin
ma anche i nuovi (o ritrovati) Legolas, Tauriel e Bard.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
La Constantin
Film ha diffuso on line un nuovo trailer della nuova versione
cinematografica d’animazione della storia di
Tarzan. Si tratta, come in molti ormai
sapranno, della versione tedesca in animazione 3D delle avventure
di Tarzan, ispirate al racconto originale
di Edgar Rice Burroughs. Il racconto originale è
stato in questo caso modernizzato, tanto che Tarzan non dovrà più
combattere contro i cacciatori di gorilla ma contro un’industriale
che ha usurpato il posto del padre del protagonista stesso alla
guida della società di famiglia, passata di mano dopo l’incidente
nella giungla ai genitori del protagonista. Con lui per cercare di
salvare la giungla ci sarà Jane.
Nella versione inglese il film si
avvarrà del doppiaggio di Kellan Lutz, già visto
nella saga di Twilight e protagonista del
prossimo Hercules: The Legend
Begins.
Una che nel 1979 è stata la
reginetta del liceo non poteva che diventare “la fidanzatina
d’America”, anche se adesso, varcata la soglia dei 50, la fascia
della ‘sweetheart’ sarà andata a qualche collega più giovane.
Certo, Margareth Mary Emily Anne Hyra, alias Meg
Ryan, ha fatto di tutto (forse anche troppo) per cancellare i
segni del tempo: il bisturi, però, a volte non aiuta…
Ma guardiamo ai bei tempi che
furono, quando Meg è appena agli esordi e, dopo una lunga gavetta,
nell’89 fa il colpaccio con la commedia romantica
Harry ti presento Sally, diventata cult con la
celebre scena della tavola calda, che si fa davvero hot quando
Meg/Sally simula un superorgasmo davanti a Billy
Crystal/Harry. Il ruolo dell’innamorata le calza a pennello e
la regista del film, Nora Ephron, la riconferma come
protagonista in Insonnia d’amore (1993), successo
planetario che regalerà alla Ryan il titolo (in realtà, non troppo
lusinghiero) di fidanzatina federale. Per dimostrare di essere
un’attrice a tutto tondo, Meg fa l’alcolizzata nel drammatico
Amarsi, e la critica apprezza. Il richiamo della
rom-com però è fortissimo, ed ecco che la ritroviamo in pellicole
come French Kiss, Innamorati cronici,
C’è posta per te, Kate & Leopold,
Il bacio che aspettavo, sebbene accanto a questi
titoli ne compaiano anche di più tosti/drammatici, quali Il
coraggio della verità, City of Angels,
Rapimento e riscatto, In the Cut,
Against the Ropes. Purtroppo, però, il nuovo
millennio non vede brillare Meg come in passato e le sue
apparizioni diminuiscono sempre più, fino ad arrestarsi nel 2009,
anno dell’ultimo lavoro dell’attrice (almeno per ora). E il Duemila
vede anche la fine del suo matrimonio col collega Dennis
Quaid, naufragato nel 2001 dopo 10 anni, secondo i
maligni per via di un flirt da set fra la Ryan e Russel
Crowe.
Vai a sapere… Ma sappiamo per certo
che oggi Meg festeggia il compleanno, e la torta è già pronta.
HAPPY BIRTHDAY SWEETHEART!
Per promuovere
l’uscita di Wolverine L’Immortale in
Blu-ray e DVD, Hugh Jackman ha parlato con il
Daily Star in una lunga intervista che copre una vasta gamma di
argomenti. Un interessante tema tra quelli affrontati è stato
quello riguardante la questione se i film di fumetti saranno mai
veramente riconosciuti dagli Academy
Awards. Jackman ha detto:
Heath Ledger ha vinto l’Oscar per la
sua interpretazione quindi per certi versi credo che stiano
volgendo lo sguardo verso questo tipo di film. Penso sempre di
più che stanno vedendo la qualità delle pellicole e le aspirazioni
dei registi. Penso la stessa cosa delle commedie. Ho sempre pensato
che non ci siano abbastanza membri dell’accademia che abbiano
effettivamente cercato di fare una commedia, ma il cielo sa quanto
sia difficile tirarne fuori una. Così, quando si ottiene un grande
commedia… Ad esempio pensavo che Le Amiche della Sposa avrebbe
vinto un intero carico di roba.
La conversazione si è anche rivolta
verso un argomento interessante, la questione del se Clint
Eastwood fosse stato più giovane, sarebbe mai apparso in
un film di supereroi dato questa attuale tendenza dei film sui
fumetti di sbancare al botteghino.
Ha avuto una cosa del genere con
Dirty Harry, ma non proprio, visto che era umano. Non c’erano molti
franchise di questo tipo in giro a parte James
Bond. Probabilmente. Ricordo le riprese di X-Men. E’
affascinante come tutto è cambiato. Bryan Singer non avrebbe
permesso la realizzazione di un fumetto sul set. Era terrorizzato
che gli attori avrebbero letto lo script e dotato i
personaggi di interpretazioni bidimensionali. Questa era la
percezione di ciò che i fumetti sono, anche se X-Men non è affatto
così. Si tratta di trame sofisticate nelle loro tematiche e
politiche in ciò che si sta cercando di dire. Ma è quello di cui
Bryan era preoccupato allora, quindi è un mondo molto diverso. Non
c’era alcun genere quando il primo X-Men è stato fatto e si deve
dare credito a Bryan e alla 20th Century Fox per aver preso
questo rischio.
Ed in merito a X-Men
giorni di un futuro passato, Jackman
ha commentato la crescita che ha visto nel regista Bryan
Singer:
Tutti noi siamo diversi, ma
sostanzialmente vedo in lui tutta quella brillantezza e quella
fiducia. Mi sembra che abbia fatto un sacco di
film diversi. Ha raggiunto una sorta di status di icona tra i
fan per via di ciò che ha creato. Penso che si stia davvero godendo
la sfida di questo film. So che è una grande sfida e lui non la
prende alla leggera. E’ assolutamente trasportato.
Pelle color latte impreziosita da
gentili lentiggini. Sguardo acuto e rassicurante. Lei è Julie Anne
Smith, in arte Julianne Moore, un’attrice che ha
saputo farsi strada nel paradiso hollywoodiano catturando
l’attenzione di grandi autori, forse proprio grazie al suo delicato
fascino da ragazza della porta accanto.
Julianne Moore, biografia
Classe 1960, Julianne
Moore nasce nella Carolina del Nord da una madre
psichiatra e da un padre giudice militare, ma trascorre infanzia e
adolescenza tra gli Stati Uniti e l’Europa, per via del lavoro del
padre. Si diploma in Germania nel 1979 per poi tornare in America
dove si laurea in Belle Arti e inizia a coltivare la passione per
il teatro. A Manhattan debutta sulle scene dell’off Broadway e si
fa notare da molti produttori televisivi che la scritturano per
diverse soap opera e serie tv. L’altezza di Julianne
Moore non è tra le sue peculiarità più forti, dato che è
alta appena 1 metro e sessanta centimetri.
Julianne Moore: film e
filmografia
Un donna così carismatica e con la
sua sensibilità attoriale non avrebbe potuto limitarsi alla sola
carriera televisiva, e infatti i film di Julianne
Moore arriveranno da li a poco. E così,
nel 1990, arriva il grande debutto sul grande schermo con
Idelitti del gatto nero,
anche se sarà Il fuggitivo, pellicola in cui recita
accanto ad Harrison Ford e Tommy Lee Jones, a darle il primo assaggio di
popolarità. Un anno fortunato per Julianne
Moore che la porterà ad essere la nevrotica Marian nel
maestoso America Oggi di Robert
Altman. Un dramma corale che ci offre l’implacabile
affresco della società americana, intrecciando nove storie di
personaggi eclettici o frustrati, accomunate dalla brulicante e
asfissiante Los Angeles. La sentita performance le consegnerà una
candidatura come miglior attrice non protagonista all’Independent Spirit Awards.
Nel 1994 il toccante ma poco
riuscito Safe sancirà l’inizio di un sodalizio
artistico con il regista Todd Haynes che la vorrà
nei successivi Lontano dal paradiso (2002) e
Io non sono qui (2007), fortunato omaggio a
Bob Dylan.
Affianca attori di un certo calibro
e affronta con garbo e intelligenza i generi più disparati: dal
thriller di Richard DonnerAssassins dove divide la scena con i due erculei
Sylvester Stallone e Antonio
Banderas alla romantica commedia hollywoodiana Nine
Months – Imprevisti d’amore con Hugh
Grant, fino al ruolo della Dott.ssa Sarah Harding nel
blockbuster Il mondo perduto – Jurassic Park (1997)
di Steven Spielberg.
Ma la consacrazione arriva poco
dopo grazie al regista indipendente Paul Thomas
Anderson che scopre il suo eccezionale talento e lo mette
a nudo in due dei suoi lavori più importanti Boogie Nights –
L’altra Hollywood (1997) e Magnolia
(1999), la cui dimensione corale é un chiaro omaggio al cinema di
Altman. Julianne Moore ci regala due
interpretazioni memorabili: se in Boogie Nights,
storia dell’ascesa e della parabola decadente di un pornodivo,
nonché manifesto dell’altra faccia di Hollywood (quella
trasgressiva ma rovinosa) veste i panni di un’attricetta
porno, in Magnolia è la matrigna del bellimbusto
Tom
Cruise, ideatore di un programma televisivo in
cui dà lezioni di abbordaggio, e la moglie in agonia al capezzale
del marito morente. Magnolia è un affresco corale
della livida e caotica realtà californiana in cui diversi episodi
si intersecano lasciando emergere profili di personaggi che
ritrovano nel mondo fittizio della televisione o in quello
ammaliante della droga, un modo per evadere dalle loro mortificanti
esistenze.
Sulla scia del successo la nostra
diva dagli occhi di ghiaccio compare anche ne Il grande
lebowski (1997) e nel remake Psycho di
Gus Van Sant (1998).
Dopo aver rimpiazzato Jodie
Foster in Hannibal (2001), vissuto il
dramma di Fine di una storia di Neil Jordan e affrontato le controversie della
tipica famiglia della provincia americana ne La fortuna di
Cookie di Altman, il 2002 sarà per lei un anno importante:
nel già citato Lontano dal paradiso e in The
Hours, Julianne sigillerà definitivamente il suo talento
di attrice estremamente proteiforme, duttile, in grado di calarsi
in diversi ruoli e interpretarne le sottili sfumature con gusto e
sensibilità.
In Lontano dal
paradiso, raffinato melodramma dal sapore vintage,
Julianne è la moglie di Dennis Quaid, uomo
rispettabile ma dalla doppia vita decisamente discutibile: una
segreta bisessualità consumata con persone equivoche che
distruggerà l’edulcorato quadro familiare, mostrandone la
malinconia e le tensioni che lo percorrono internamente.
Un personaggio, quello della
malinconica casalinga tradita, indotta all’infedeltà e infine
vituperata dalla società bigotta, che ci riporta all’altro grande
successo del 2002, The Hours: qui troviamo
un’eccezionale Julianne nei panni di Laura (una delle tre donne
protagoniste), casalinga frustrata da una vita troppo convenzionale
e leziosa, che le fa odiare un marito affettuoso e un figlio
delizioso, una perfezione stonata che inorridisce privandola anche
della più tenue fuga creativa. Anche negli insuccessi (The
Forgotten) Julianne non sbaglia un colpo: le sue sono
interpretazioni encomiabili che le consentono di passare dalla
leggerezza di commedie americane come Uomini & Donne – Tutti
dovrebbero venire..almeno una volta! o il seducente
Crazy, Stupid, Love, all’action fantasy ispirato a
Philiph Dick di Next con
naturalezza e intelligenza.
Spiccato spirito camaleontico e
sguardo intenso hanno costituito metà della sua fortuna, l’hanno
fatta apprezzare dal grande pubblico e notare da autori di un certo
spessore, le hanno consegnato diversi riconoscimenti ma mai la
soddisfazione di un Oscar, per il quale è stata candidata per ben
quattro volte con Boogie nights, Fine di una storia, Lontano
dal paradiso (per il quale si è aggiudica la Coppa Volpi
al Festival di Venezia) e The
Hours.
Ma la mole di pellicole di qualità
in cui è impegnata fa ben sperare. Tra i progetti futuri il
terzo capitolo diHunger Games, l’adattamento del romanzo Suzanne
Collins e dulcis in fundo Maps to the stars di David Cronenberg. Di sicuro la talentuosa
attrice saprà stupirci ancora e partecipare nuovamente alla
corsa agli Oscar.
Di seguito 5 Curiosità sull’attrice
Julianne Moore
Julianne Moore Most Beautiful
Nel 2001 la nota rivista People Magazine ha inserisce nella lista
delle “50 Most Beautiful” donne nel mondo.
Julianne Moore Oscar
Il 2015 è l’anno di
Julianne Moore, quando riceve un Golden Globe come
miglior attrice in un film drammatico per la sua interpretazione in
Still Alice. Nello stesso anno, sempre
per la sua interpretazione in Still Alice, vince anche il Premio
Oscar come Miglior attrice protagonista.
Julianne Moore nuda
La giovane Julianne
Moore appare nuda nella famosa scena con Matthew
Modine nel film del 1993 Short Cuts
di Robert Altman. Il film il
Leone d’Oro al miglior film alla 50ª
Mostra internazionale d’arte cinematografica di
Venezia.
Julianne Moore Hot
Julianne Moore è entrate
nell’immaginario degli uomini perché ha spesso interpretato
personaggi sessualmente molto forti. La sua sensualità è il fulcro
centrale di molti film come Hannibal,
Tutti stanno bene, Savage
Grace, Maps
to the stars,BOOGIE NIGHTS, Magnolia, THE END
OF THE AFFAIR.
Julianne Moore, film
preferito
Durante
un’intervista l’attrice Julianne Moore ha
rivelato che il suo film preferito è Rosemary
Baby, il film culto di Roman
Polanski.
Andrea
Guglielmino & Andrea
Guglielmino presentano ‘Professione
sceneggiatore‘ di Sergio Badino: uno
scrive di cinema a Roma, l’altro per tanto tempo ha venduto libri a
Genova alla libreria Porto Antico, una delle più rinomate della
città. Due mestieri in qualche modo complementari. La particolarità
è che i due hanno lo stesso nome: Andrea Guglielmino. Si sono
scoperti reciprocamente facendo ‘egosurfing’ su Internet e già una
volta, nel 2008, si sono pubblicamente incontrati in occasione
della presentazione di un libro. Come Dylan Dog e Martin Mystère,
quando si uniscono scatenano forze inarrestabili. Stavolta la
forza è Sergio Badino, autore di fumetti
(Disney, Sergio Bonelli
Editore, Tunué), insegnante di sceneggiatura e
storytelling presso StudioStorie a Genova e sceneggiatore, tra gli
altri, proprio di Dylan Dog e Martin Mystère, oltre che delle serie
animate Mostri e Pirati (Italia 1, 2008)
e Ondino (RaiTre, 2010).
Il 30 novembre alle ore 21.00 alla
libreria Mangiaparole a Roma (Via Manlio
Capitolino 7/9. Metro Furio Camillo) Andrea Guglielmino & Andrea
Guglielmino presenteranno il volume ‘Professione
Sceneggiatore. In viaggio tra narrazione e scrittura
creativa‘ di Sergio Badino. Edito da Tunué con la
prefazione di Maurizio Nichetti, è il testo indispensabile per
tutti i giovani autori ma anche per tutti gli appassionati lettori
di narrativa o spettatori di cinema e tv curiosi di conoscere e
capire i meccanismi dello storytelling, perché in fondo oggi tutto,
intorno a noi, è fatto di storie.
Evoluzione dell’idea di un precedente volume di
Badino, Professione sceneggiatore. Dritte, trucchi e
segreti del mestiere (Tunué, 2007), questo volume
analizza il mondo della narrazione scritta a 360°, con un approccio
interdisciplinare, per indicare ogni possibile declinazione della
propria capacità di scrivere. Lo storytelling è diventato negli
anni una vera e propria strategia comunicativa, nel marketing e
nella pubblicità – senza contare tutti i mass media – che
prevedono, come caratteristica del loro essere, il narrare una
storia.
L’evento, organizzato da Tunué, è patrocinato
da Everyeye e Vendicazzari,
uniti!
Il mondo del marketing
cinematografico è molto cambiato. Prima erano poche le notizie che
si riuscivano a carpire dei nuovi film in produzione, e spesso si
doveva attendere i primi trailer televisivi per dare uno sguardo
alle nuove pellicole. Al giorno d’oggi invece, soprattutto grazie
all’avvento dei social network, le campagne di marketing per i film
iniziano nel bel mezzo della produzione. Grazie a
Twitter ed Instagram, molti
registi e attori hanno preso l’abitudine di condividere immagini
rompicapo con i fan, per incuriosire le platee ed aumentare le
attese e le aspettative proprio mentre la produzione è in corso.
Una delle proprietà che sta abbondantemente approfittando dei
social è Fast and Furious 7, e proprio nello
stesso modo in cui ci sono state anticipate una serie di immagini
dal dietro le quinte del set del sequel diretto dal regista
James Wan, è ora Dwayne Johnson a
fornire un altro paio di chicche. Johnson ha preso
in giro il suo ritorno come Hobbs su Twitter, e ha
recentemente condiviso due immagini di Hobbs dal set di
Fast and Furious 7 mentre calca possente ed
intimidatorio una strada abbandonata, postando anche una
seconda foto in cui promette una sorprendente sequenza di lotta tra
il personaggio di Johnson e il cattivo di
Jason Statham.
Ecco il messaggio
Twitter di Johnson e la foto
allegata:
Non ho portato la cavalleria…
IO SONO la cavalleria – #HobbsTheBeast #FastAndFurious7 chiama
azione.
E qui il secondo post e la seconda
foto:
Medaglia d’oro olimpica, UFC /
WWE Campioni & lunatici – ho combattuto tutti loro. Questo è stato
divertente. #FastAndFurious #RockVsStatham
Continuando le imprese globali
nell’inafferrabile franchise fondato sulla velocità,
Vin Diesel, Paul Walker e Dwayne
Johnson si riuniscono per capeggiare il cast di
Fast
and Furious 7. James Wan dirige
questo capitolo della serie di grandissimo successo che vede nel
cast i ritorni di
Michelle Rodriguez, Jordana Brewster,
Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges,
Elsa Pataky e Lucas Black. Per l’occasione,
si uniscono al cast altre star internazionali comeJason
Statham,
Djimon Hounsou, Tony Jaa, Ronda Rousey e
Kurt
Russell. Il film, scritto da Chris Morgan e
prodotto da Neal H. Moritz,
Vin Diesel e Michael Fottrell, è diretto
da James Wan e arriverà in Italia il 2 aprile
2015.
Christopher Nolan ha apertamente
dichiarato il suo amore per le riprese in IMAX e
ce ne ha dato ampiamente prova in Il Cavaliere
Oscuro ed in Il Cavaliere Oscuro Il
Ritorno. Ora delle nuove foto dal set di
Interstellar ci mostrano il
ritorno all’utilizzo delle telecamere in grado di filmare proprio
in questo formato, questa volta usate in un modo desueto ed incauto
vista la rarità e la fragilità di tali apparecchiature:
Come si può vedere la telecamera è
montata sulla punta di un jet, probabilmente per sperimentare la
tecnologia IMAX nell’ambito di alcune riprese
aeree. Nolan vanta già la distruzione di una di
queste rarissime telecamere sul set di Il Cavaliere
Oscuro, per cui ci sembra azzardato l’utilizzo che se
ne sta facendo sul set di Interstellar. Ma il
regista è conosciuto per non risparmiare mai i rischi se essi sono
a beneficio della qualità artistica delle proprie pellicole. Ed è
interessante notare come Nolan sia votato verso la
sperimentazione di nuove tecniche di ripresa.
IMAX (da
Image Maximum) è un sistema di proiezione della
pellicola cinematografica che ha la capacità di mostrare immagini
con una grandezza e una risoluzione molto superiore rispetto ai
sistemi di proiezione convenzionali.
Interstellar, il film
Dal celebrato regista Christopher Nolan (la serie di “The Dark
Knight”, “Inception”), Interstellar
vede come interpreti il premio Oscar Matthew McConaughey (“Dallas Buyers Club”), il
premio Oscar Anne Hathaway (“Les Miserables”), la candidata
all’Oscar Jessica Chastain (“Zero Dark Thirty”),
Bill Irwin (“Rachel Getting Married”), il premio
Oscar Ellen Burstyn (“Alice Doesn’t Live Here
Anymore”) ed il premio Oscar
Michael Caine (“Le regole della casa del
sidro”).
Il cast principale include anche
Wes Bentley,
Casey Affleck, David Gyasi, Mackenzie Foy e
Topher Grace. La trama: Quando i nostri giorni
sulla Terra stanno per giungere al termine, un team di esploratori
dà il via alla missione più importante nella storia dell’uomo: un
viaggio attraverso la galassia per scoprire se l’uomo potrà avere
un futuro tra le stelle.
Diretto da
Christopher Nolan, il film è stato sceneggiato da
Jonathan Nolan e
Christopher Nolan. Emma Thomas, Christopher
Nolan e Lynda Obst hanno prodotto
Interstellar
con Jordan Goldberg, Jake Myers, Kip Thorne e
Thomas Tull come produttori esecutivi. Il team
creativo dietro la macchina da presa del film di Nolan, è stato
guidato dal direttore della fotografia Hoyte Van
Hoytema (“Her”), lo scenografo candidato all’Oscar
Nathan Crowley (“The Dark Knight”), il montatore
candidato all’Oscar Lee Smith (“The Dark Knight”)
e la costumista candidata all’Oscar Mary Zophres
(“Il Grinta”). La colonna sonora è stata composta dal premio Oscar
Hans Zimmer (la trilogia di “The Dark Knight” “Il
Re leone”).
Per tutti i fan della saga
videoludica Need For Speed, ecco il nuovo
trailer presentato dalla Dreamworks Pictures per
l’adattamento cinematografico interpretato da Aaron Paul,
Imogen Poots, Dominic Cooper, Ramon Rodriguez e
Michael Keaton:
Need For
Speed è attesa per il 7 Febbraio 2014 e racconterà la
storia di un pilota da corsa su strada (Aaron Paul) che decide di
fare affari con un ricco e arrogante socio (Dominc Cooper), per poi
finire incastrato dal suo collega. Uscito di prigione, decide di
partecipare a una corsa da New York a Los Angeles con lo scopo di
vendicarsi. Ma quando l’ex-partner apprende i suoi piani, decide di
mettere una enorme taglia sulla testa del pilota: un gruppo di
corridori illegali si metterà a caccia di lui con dei veicoli super
potenti.
Durante l’estate, il sito The
Playlist ha avuto la possibilità di chattare con
Terry Gilliam, parlando di Lost In La
Mancha, la cronaca documentario del suo fallimentare
tentativo di portare sul grande schermo The Man Who
Killed Don Quixote. Il documentario avrebbe difatti
riportato alla luce un vecchio tarlo di Gilliam, che da anni prova
a portare le avventure del cavaliere errante sul grande schermo
senza mai riuscirci. All’epoca il regista disse:
Mi tengo alla deriva, lontano
dalle lusinghe del Don Chisciotte. Sono contento che il
documentario sia stato fatto perché penso che sia davvero
meraviglioso. C’è qualcosa delle rovine che mi ha sempre
incuriosito al contrario degli edifici finiti… Un film può
esistere nella mente delle persone in base ai pochi frammenti di
rovina che ne sono rimasti, ed è un film migliore di quello che
potrei fare, se mai lo farò.
Ebbene, nonostante
Gilliam dichiarò che era quasi pronto a rinunciare
a tutto, il regista ha dichiarato a
ComingSoon che cercherà di realizzare il suo Don
Chisciotte ancora una volta:
Proverò di nuovo a fare Don
Chisciotte! Penso che questa sia la settima volta. Forse sarà il
Lucky Seven. Vedremo cosa succede. Questa è una specie di mia
posizione di default, tornare su questo progetto. In realtà voglio
solo farlo e sbarazzarmene. Consegnarlo fuori dalla mia
vita.
Sarà davvero questa la chance per
vedere finalmente Gilliam realizzare il suo sogno? Vedremo.
The Man Who Killed Don
Quixote è il titolo di un progetto cinematografico di
Terry Gilliam. Portato avanti a più riprese dal
2000, a causa di problemi finanziari fu annullato una prima volta
nel 2002 durante le prime fasi di lavorazione (nel cast
figuravano Johnny Depp e Jean
Rochefort), e il materiale girato fu riutilizzato per la
realizzazione di Lost in La Mancha
(2002), un documentario sulle vicende della travagliata produzione
del film sino al suo annullamento.
A distanza di alcuni anni dal fallimentare sviluppo, nel 2008 prese
forma una nuova produzione sempre per mano di
Gilliam (questa volta con Ewan
McGregor e Robert Duvall come
protagonisti), che portata avanti, anch’essa a periodi
intermittenti, fu poi abbandonata nel settembre 2010 per motivi
legati al bilancio.
Sono mesi ormai che i fan della saga
di Jurassic Park attendono di sapere se in
Jurassic World di Colin Trevorrow avremo modo
di vedere, oltre al nuovo cast, anche il ritorno di qualcuno dei
personaggi storici del franchise. L’attesa sembrava fin qui
deludere le aspettative del pubblico, dopo che Laura
Dern, Jeff Goldblum e Sam Neil avevano
sostanzialmente negato o smentito la possibilità di un loro
ritorno. Ma, nei giorni scorsi, tramite Twitter è arrivato
un potenziale spoiler in merito all’argomento. Infatti,
rispondendo alla domanda di un fan: “Che fine ha fatto Henry Wu
dopo Jurassic Park?” L’attore B.D. Wong, che ritrasse il
personaggio nel primo film, ha twittato:
Chi lo sa? Restate sintonizzati…
La possibilità che
Wong si stesse divertendo con il pubblico di Twitter
rimane, ma resta il fatto che la figura di Henry Wu potrebbe
effettivamente avere un ruolo importante all’interno del quarto
capitolo. Anche se la partecipazione dell’attore dovesse essere
soltanto nella misura di un cameo, l’apparizione nel film di uno
dei responsabili della creazione dei dinosauri del primo parco a
tema di John Hammond, si incastrerebbe alla perfezione con quanto
già sappiamo della trama, ossia che il film si svolgerà in un
Jurassic Park finalmente funzionante e pronto ad
accogliere i turisti. Il fan site della pellicola di Colin
Trevorrow jurassicworld-movie.com già si
interroga: Che Wu sia stato assunto dalla BioSyn dopo il
fallimento della InGen?
Forse è ancora
troppo presto per saperlo, ma la possibilità del risvolto da alla
trama il giusto appeal oltre a chiudere il cerchio della saga,
creando così il collegamento con i precedenti episodi che tutti i
fan aspettavano.
Jurassic
World sarà diretto da Colin
Trevorrow (Safety Not Guardanteed),
accompagnato nella sceneggiatura da Derek
Connolly, e arriverà in 3D nelle sale USA a partire
dal 12 Giugno 2015. Frank
Marshall e Pat
Crowley sono i produttori della
pellicola. Spielberg sarà il produttore
esecutivo del sequel e affiancherà il regista nella lavorazione del
film. In questo quarto capitolo saranno inseriti nuovi dinosauri
acquatici, ma soprattutto un nuovo temibile dinosauro che potrebbe
essere l’erede del famoso T-Rex che tutti noi ben conosciamo. La
trama completa rimane ancora incerta e nascosta. Dovremo aspettare
ancora un po’ per conoscere la storia e i suoi segreti, almeno fino
a giugno 2015.
In molti si sono chiesti come mai,
dopo il successo di Iron Man nel 2008, Terrene
Howard non abbia fatto ritorno nei panni di James Rhodes aka
War Machine, a beneficio del suo sostituto Don Cheadle. Ed è
proprio lo stesso Terrene Howard a fornire la spiegazione
dell’accaduto durante una conferenza stampa per il suo ultimo film,
facendoci intendere che essenzialmente Robert Downey Jr. lo avrebbe fatto
fuori dal sequel della pellicola di Jon
Favreau. Howard non menziona mai
specificatamente il nome del collega ma, interrogato in merito,
spiega la sua assenza in Iron Man 2
dicendo:
Bene, è uscito
fuori… E questo mi metterà in grossi guai. E’ accaduto che la
persona che io ho aiutato a diventare Iron Man, quando arrivò il
momento di riunirsi per il sequel, prese i soldi che si supponevano
destinati a me e mi fece fuori. Avevamo un accordo per tre film.
L’affare era fatto anzi-tempo. Una certa cifra per il primo. Per il
secondo un’altra ancora e poi per il terzo…Vennero da me per il
secondo e mi dissero, “Ti pagheremo un ottavo di quello che avevamo
stipulato sul contratto, perché pensiamo che il secondo film avrà
successo anche senza di te!” Ed io ho chiamato il mio amico a cui
ho dato una mano per avere il lavoro nel primo e lui non mi ha
richiamato per tre mesi.
Alla domanda sul suo
rapporto con Downey Jr., Terrence Howard
risponde:
Oh, lo adoro. Dio
lo benedica.
In sostanza le
affermazioni di Howard su Downey dipingono in modo
molto chiaro il comportamento spigoloso del collega, considerando
che il torto è arrivato da chi, in merito alla questione dei
rinnovi contrattuali post-Avengers, si espresse
dicendo alla Marvel:
Non ho intenzione
di lavorare in un ambiente dove i miei colleghi vengono trattati
come delle m…e!!!
La computer grafica si è
confermata la protagonista assoluta della settimana torinese appena
conclusa, come testimoniano i numeri da record fatti registrare
dalla 14^ edizione di VIEW Conference: 8.000
visitatori, numerosi dei quali provenienti dall’estero, oltre 50
ospiti eccellenti, workshop e seminari tutti esauriti. La lectio
magistralis di apertura, tenuta da John Knoll, papà di Photoshop e
punto di riferimento mondiale degli effetti visivi e della grafica
digitale, ha registrato un’altissima affluenza di pubblico in sala
e numerosi persone in coda fuori ad ascoltarlo. La chiusura dei
lavori è stata opera ai due maghi dell’animazione Cody Cameron e
Kris Pearn, registi dell’attesissimo film di Natale della Sony
Pictures Animation ‘Piovono Polpette 2’, che hanno divertito
il pubblico con la loro spiritosa presentazione animata da
ciboanimali.
‘E’ stata una settimana densa di
appuntamenti, con un panel di relatori eccellenti, all’avanguardia
nei loro campi, che hanno illustrato le più innovative tecniche
grafiche e digitali applicate al mondo dell’arte e dello
spettacolo. Grazie a VIEW ConferenceTorino è stata, per una
settimana meta diprofessionisti, appassionati, delladigital community e di studenti, provenienti non solo
dall’Italia ma anche da tutto il mondo. – ha commentato
Maria Elena Gutierrez, direttore di View Conference-
Tutti qui riuniti per condividereesperienze, idee,
conoscenze, trarre ispirazione, apprendere e perché no lasciarsi
stupire’.
‘VIEW è un evento essenziale per
la città di Torino e per la nostra regione –dichiara
l’assessore alla Cultura, al Patrimonio linguistico e Politiche
giovanili della Regione Piemonte, Michele Coppola- E’ una
manifestazione che ha saputo crescere nel tempo, varcare i confini
nazionali e diventare fulcro dell’innovazione tecnologica e qui da
appuntamento ogni anno ai suoi. VIEW costituisce un’importante
vetrina del nostro Paese all’estero ed è un onore per noi
contribuire alla sua realizzazione anche per il prossimo
anno’.
La quattordicesima edizione di
VIEW Conference, tenutasi presso il Centro Congressi
Torino Incontra da lunedì 14 a venerdì 18 ottobre 2013, ha visto il
susseguirsi di seguitissimi talk, workshop e seminari con i nomi
più importanti dello scenario mondiale come Paul Debevec, il
quarantenne “maestro della luce di Hollywood”, pioniere
della computer grafica e capo dell’Institute for Creative Technologies in
California, Roger Guyett, il mago degli effetti speciali del
blockbuster “Star Trek – Into the Darkness”; i maghi
delle App e dei videoclip musicali come,Adam Volker,
direttore creativo di Moonbot Interactive, Max Whitby, CEO
di Touch Press e vincitore di due premi BAFTA, Massimo
Guarini di Ovosonico, società italiana salita alla ribalta
internazionale con il videogioco Murasaki Baby e tantissimi altri
eccezionali relatori.
‘Con i grandi ospiti di sempre,
per noi tutti VIEW Conference 2013 è stato un grandissimo
traguardo e ne siamo più che entusiasti’–ha proseguito Maria
Elena Gutierrez- abbiamo dato spazio alla
formazione e alla ricerca di nuovi talenti con workshop, seminari e
concorsi offrendo a professionisti e studenti la straordinaria
possibilità di imparare da alcuni dei più importanti registi,
animatori, artisti e designer al mondo. Per una settimana Torino è
stata la capitale della cultura transmediale’.
VIEW Conference premia
anche il talento degli addetti ai lavori mettendo in palio ogni
anno diversi premi, il VIEW SOCIAL CONTEST, dedicato a film,
cortometraggi, video musicali e pubblicità legati a temi
sociali come la discriminazione, l’immigrazione o la violenza alle
donne; il VIEW AWARD per cortometraggi animati e
ITALIANMIX per opere dedicate all’Italia, ai suoi simboli e
alle sue eccellenze.
‘Quest’anno il VIEW Award
2013 è andato per la prima volta a degli autori non europei, gli
argentini Ferdinando Maldonado e Jorge Tereso dello studio 3dar,
selezionati da una giuria di qualità per la grafica innovativa,
accattivante e super colorata utilizzata per la realizzazione del
loro corto Shave It. (http://vimeo.com/63528500).
Il cortometraggio ci ha colpito per il ritmo incalzante e
l’originalità della storia accompagnata dall’italianissima colonna
sonora di Viva la pappa col pomodoro’ –ha concluso la
Gutierrez.
VIEW Conference, quest’anno è
stata anticipata dal più importante festival di cinema digitale, il
VIEWFest, al cinema Massimo di Torino da venerdì
11 a domenica 13 ottobre; tre giorni di film,
cortometraggi, video e tributi con in programma una selezione
d’incredibili anteprime nazionali, da Piovono Polpette 2 al
corto I Puffi – La leggenda di Smurfy Hollow, fino alla
esclusiva italiana del docu film Google and World Brain e la
proiezione del film Disney·Pixar Monsters University con la
presenza del regista Dan Scanlon che ha risposto alle domande degli
studenti e del pubblico in sala e tanto altro!
VIEW Conference è
realizzata grazie al contributo della Compagnia di San Paolo,
Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino,
Regione Piemonte, Città di Torino.
Thor: the dark
world secondo capitolo sul personaggio Marvel di cui però Kenneth Branagh
ha abbandonato la regia, resiste in prima posizione del box office
USA di questa settimana: il film ha incassato infatti 38 milioni di
dollari, portando il suo totale a 147 e distanziando con decisione
il secondo in classifica: The best man’s
holiday, commedia con argomento matrimoniale, che incassa
30 milioni di dollari nella sua prima settimana di uscita. Il terzo
posto è occupato da Last Vegas con un cast
importante e la regia di Jon Turteltaub. Il film incassa quasi 9
milioni di dollari per un totale di 47. In quarta posizione si
attesta Free birds, film di animazione con
spirito vegetariano, i due tacchini protagonisti devono infatti
tornare indietro nel tempo per cambiare il menù delle festività
americane di questo periodo, incassa 8 milioni di dollari per un
totale, accumulato in tre settimane di box office, di 42 milioni.
Il quinto posto è occupato da Jackass – Bad
Grandpa, in discesa libera rispetto alla scorsa settimana.
Il film ha incassato 7 milioni per un totale di 90. In sesta
posizione si ferma anche la discesa
di Gravity, da sette settimane in sala e in
classifica, che incassa questa settimana 6 milioni di dollari per
un totale di 241. Il settimo posto è occupato
da Ender’s game film di fantascienza con
bambini addestrati da guerrieri da Harrison Ford che incassa 6 milioni di dollari
per un totale di quasi 54. Supera la quinta settimana di
classifica, resistendo nelle zone basse, in ottava posizione,
anche 12 years a slave incassa 4
milioni di dollari per un totale di quasi 25. Captain
Phillips scende inesorabilmente, ma lentamente e questa
settimana si ferma in nona posizione con un incasso settimanale di
4 milioni di dollari per un totale di 97. Chiude la classifica dei
film che hanno incassato di più al box office USA questa
settimana About time, nuova commedia
romantica di Richard Curtis, che ha incassato 3 milioni di dollari
per un totale di 11.
La prossima settimana
usciranno: Hunger games: catching fire e
Delivery man commedia sulla fecondazione assistita con
Vince Vaughn.
Sole a Catinelle continua a macinare
record, diventando il film italiano con il maggiore incasso di
tutti i tempi in meno di tre settimane. Discrete le new entry. Il
box office italiano è ormai riscritto nuovamente da Checco Zalone.
In appena diciotto giorni, Sole a Catinelle è diventato il film
italiano con il maggiore incasso di sempre al botteghino nostrano,
superando il record di 43,3 milioni di euro detenuto dalla
pellicola precedente del comico pugliese, Che bella
giornata.
Sole a Catinelle ha
infatti incassato 6,3 milioni di euro negli ultimi quattro giorni
con una media impressionante di 6600 euro, infrangendo il globale
allucinante di 43,7 milioni di euro in sole tre settimane. Il
risultato pazzesco del film dimostra che il campione di incassi
potrà ambire facilmente al tetto assoluto del box office italiano
di tutti i tempi, detenuto da James Cameron con Avatar (65,6 milioni
di euro) e Titanic (50,2 milioni di euro)… senza 3D.
Dietro Sole a Catinelle,
il botteghino registra risultati nella norma, a partire
dall’italiano Stai lontana da me che apre in
seconda posizione con 1,5 milioni incassati in oltre 350 copie. La
commedia con Enrico Brignano ha evidentemente patito la concorrenza
di Zalone, ma con un’ottima media di 4200 euro ha attirato
un’ulteriore fetta di spettatori. Planes perde una posizione, arrivando
a 2,7 milioni complessivi con il milione incassato al suo secondo
weekend.
Dopo il debutto al Festival del
Film di Roma, L’ultima ruota del carro esordisce al
quarto posto con 838.000 euro. La commedia di Giovanni Veronesi
(film d’apertura al festival romano) non beneficia di un trampolino
di lancio nonostante la promozione capitolina, ottenendo una media
di 2200 euro nelle 373 sale monitorate.
La posizione successiva è occupata
da un’altra new entry, Jobs. Il biopic su Steve Jobs debutta
con un risultato più che discreto, incassando 685.000 euro in 232
copie a disposizione. Prisoners precipita al sesto posto
con 446.000 euro, giungendo a 1,2 milioni totali.
Venere in pelliccia apre in settima
posizione con 377.000 euro. Il film di Roman Polanski presentato al
Festival di Cannes ottiene una buona media
di poco inferiore ai tremila euro. Cattivissimo Me 2 si appresta a
lasciare la top10, incassando altri 267.000 euro per un totale di
ben 15,6 milioni.
Esordio deludente per Il paradiso degli orchi. Il film
francese tratto dal romanzo di Daniel Pennac non va oltre la nona
posizione con 164.000 euro raccolti in 197 copie, con una media di
1500 euro per sala. Chiude la top10 Machete Kills, giunto ad appena
627.000 euro totali con altri 131.000 euro.
Dopo l’annuncio dello spostamento dell’uscita del
trailer ecco arrivare 3 nuove immagini dal blockbuster Sony di
Marc Webb.
In queste foto vediamo ancora una volta la trasformazione di
Jamie Foxx in Electro e il ri-formarsi della
coppia Harry Osborn(Dane DeHaan)-Peter
Parker(Andrew Garfield).
L’uscita di The Amazing Spider-Man 2 è
prevista per maggio 2014,di seguito le nuove immagini
In The Amazing Spiderman 2, per Peter Parker (Andrew Garfield),
vive una vita molto la occupata – tra prendere i cattivi
come Spider-Man e passare il tempo con la persona che ama,
Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato le scuole superiore
e non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen di
proteggerla – ma questa è una promessa che semplicemente non
può mantenere sempre. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo
cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli abissi della città, e
un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritorna, e fa
riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Le polemiche su
Batfleck si sono quasi placate e con buona pace
per i fan più accaniti Ben
Affleck sarà il nuovo Batman. Christian Bale che di Batman ormai
conosce ogni dettaglio, a margine di un’intervista televisiva per
la promozione di Out of the
Furnace(Qui la nostra recensione
direttamente dal Festival di Roma) parla ancora una volta dell’uomo
pipistrello per due diverse occasioni:la vicenda del piccolo
Miles Scott e il ruolo di Ben Affleck.
Dapprima Bale si sofferma sul bambino malato di leucemia coinvolto
in una giornata da supereroe:
“è stata una cosa
meravigliosa,che rende bene l’idea di quanto Batman sia importante
come simbolo prima di tutto,indipendentemente da chi lo interpreti
o chi realizzi il film;faccio i miei complimenti a tutta la
comunità che si è mobilitata per rendere il sogno di questo bambino
realtà”
Il piccolo Miles infatti,travestito
da Batkid ha vissuto l’avventura dei suoi sogni salvando una finta
Gotham City e ricevendo addirittura un video-messaggio dal
Presidente Barack Obama.
L’attore inglese poi si sofferma su Affleck affermando:
“Ben è un attore e un regista
di grande esperienza,sono sicuro che farà bene.Così come sono certo
che non appena avrà terminato l’incarico, e qualcun altro arriverà
al suo posto per un nuovo Batman,le polemiche
ricominceranno. Consigli per interpretare al meglio il ruolo?l’unica cosa che
posso consigliargli è di fare pipì non appena può:quel costume
diventa davvero imbarazzante in certi momenti,lo so per
certo!”
Arrivano conferme su un parziale
re-shooting di alcune scene di X-Men Giorni di un
Futuro Passato,si parla di un aggiunta di un paio di
settimane che,per un blockbuster di queste dimensioni,sono
abbastanza comuni.
Niente allarmismi quindi su eventuali riprese disastrate da parte
di Bryan Singer & Co. , ma probabilmente solo
alcuni aggiustamenti che durante la post-produzione si sono resi
necessari.
Negli ultimi tempi sono ci sono stati tantissimi film che hanno
aggiunto blocchi di riprese dopo aver ultimato quelle
“ufficilai”;dai film Marvel fino a
World War Z passando per un film che
ancora deve uscire come Mad Max:Fury
Roads(proprio ora la produzione del film sta
rigirando una scena per aumentare il tasso d’azione e l’esplosività
del tutto).
Le nuove riprese di X-Men dovrebbero riguardare la componente
“apocalittica” del film e alcuni attori come Daniel
Cudmore(Colossus) e Halle Berry(Tempesta)
che a causa della gravidanza non riusci ad esprimersi al meglio
durante le riprese iniziali.
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Lee Daniels torna
al cinema dopo il grande successo di
Precious, che lo lanciò tra i nuovi
registi emergenti del cinema indipendente americano, con la storia
vera di Eugene Allen, maggiordomo afroamericano della Casa Bianca,
che assiste per 34 anni ai cambi di presidenze che hanno portato
alla fine della segregazione razziale.
The Butler ha già incassato
moltissimo negli states e ora si prepara alla stagione dei premi
con la consapevolezza di essere quantomeno tra i protagonisti della
gara. Nel cast troviamo Forest Whitaker (nel ruolo
del maggiordomo),Oprah Winfrey,John
Cusack, Jane Fonda, Cuba Gooding
Jr.,Terrence Howard,Melissa
Leo, Robin Williams e Liev
Schreiber. Di seguito trovate poster e trailer del film
che in Italia uscirà a Gennaio 2014
Ascolta una ricca anteprima della
soundtrack composta da Howard Shore per
l’atteso Lo Hobbit la Desolazione di
Smaug, secondo capitolo della nuova trilogia tratta
dall’omonimo libro di J.R.R. Tolkien e diretta ancora una volta da
Peter Jackson.
Trama: Le avventure di Bilbo
Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia,
formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin,
Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto
nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago
Smaug.
Ieri sera abbiamo conosciuto i
nomi dei vincitori di questa
ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, e
così come aveva anticipato Marco Muller alla
conferenza stampa di chiusura del Festival, i premi lo hanno molto
soddisfatto; come mai? Perché Cina e Giappone portano a casa ben
tre premi! Ebbene si, il filo orientalismo mulleriano non è un
segreto per nessuno, e così i premi assegnati a Blue Sky
Bones di Cui Jian e a Seventh
Code di Kiyoshi Kurosawa
hanno reso il Direttore artistico della manifestazione orgoglioso
di un Palmares che lo scorso anno lo aveva lasciato (lui come noi)
un po’ interdetto.
Menzione Speciale quindi
all’esordio alla regia di Cui Jian, che ha
assottigliato il confine tra cinema, musica e videoclip, con un
risultato discreto. Altro discorso per il Kurosawa di
Seventh Code, che seppure confermando la
sua bravura e confezionando un film molto gradevole, è stato un po’
sopravvalutato da una giuria che, non si sa perchè, ha deciso di
dare al film ben due premi: miglior contributo tecnico e migliore
regia. Nel parere di chi scrive il premio alla regia ‘tolto’ a
Miike è un vero torto, dal momento che il maestro giapponese, con
The Mole
Song, ha presentato al Festival un film davvero
innovativo e ‘di regia’: divertente e tanto intelligente da
sfociare nel demenziale.
Premio anche per I Am not
Him alla sceneggiatura. Il primo film presentato
in Concorso in genere finisce sempre un po’ nel dimenticatoio della
giuria, in questa occasione invece il film di Tayfun
Pirselimoğlu ha portato a casa il premio per lo script,
forse premiato dai tanti omaggi che lo sceneggiatore ha inserito
nella storia (tanto per citarne uno, Vertigo – La Donna
che Visse due Volte).
Per quanto riguarda i premi agli
attori, la giuria presieduta da James Grey ha
voluto premiare il made in USA assegnando i premi a Matthew
McConaughey e a Scarlett Johansson. Nulla da dire
sulla straordinaria performance dell’attore texano per
Dallas Buyers
Club, anche se forse in valore assoluto poco
meglio di lui ha fatto Joaquin Phoenix, ma le polemiche o le
discussioni ci sono state e ci saranno intorno al premio per la
bellissima Johansson. L’attrice, in Her di
Spike Jonze, non compare mai, regalandoci una
straordinaria performance vocale. E paradossalmente Scarlett non è
mai stata così sensuale come in questo film, che ci permette di
apprezzarne le notevoli doti d’attrice, troppo spesso offuscate da
una presenza scenica abbagliante.
Ineccepibile la scelta per il
miglior attore o attrice emergente, premio assegnato all’intero
cast del bellissimo Acrid,
di Kiarash Asadizadeh, mentre il gran premio
della giuria è andato alla Romania di Quod Erat
Demonstrandumdi Andrei Gruzsniczk. Il
film, non certo privo di pregi, avrebbe forse meritato di più un
premio tecnico, dato il bellissimo bianco e nero con cui è stato
fotografato da Vivi Drăgan Vasile, lasciando
invece spazio a Takashi Miike che, se avesse
potuto, avrebbe meritato tutti i premi che la giuria ha così
minuziosamente distribuito.
Per quanto riguarda il Marco
Aurelio d’Oro, si è portato a casa la pesante statuetta
Alberto Fasulo, con il suo mockumentary
(finto documentario) Tir.
Qualcuno ha parlato di effetto Sacro GRA,
altri invece hanno commentato la scelta della giuria con un
provinciale ma non del tutto sbagliato “a Roma premiano sempre gli
italiani”. La verità è che Tir è un film
molto interessante, sofferto e con una gestazione lunghissima, che
forse però non meritava tanto. Tutti felici per l’umiltà e la
dedizione di Fasulo, si torna a casa con le proprie remore e le
proprie critiche, consapevoli che il Festival porta con sé sempre
un po’ di amarezza, perché nessuno è mai pienamente contento di
quello che decide una giuria di esperti.
Nella nostra esperienza al
Festival, nella sezione in Concorso quest’anno abbiamo visto almeno
due film da Fuori Concorso, due film straordinari e commoventi che
per ragioni diverse e forse anche per un linguaggio più ‘fruibile’
al grande pubblico sono di innegabile superiorità. Si tratta
ovviamente di Her di Spike
Jonze premiato per la migliore attrice, e
Dallas Buyers Club
diJean-Marc Vallée che ha
portato a casa sia il premio allo straordinario attore (che noi gli
facciamo condividere virtualmente con la spalla Jared
Leto) sia il premio del Pubblico, riconoscimento che con
tutte le variabili del caso è sempre di buon auspicio per la vita
in sala del film stesso.
La data di rilascio del trailer di
The Amazing Spider-man 2 sta
tenendo con il fiato sospeso tutti i fan del franchise, quasi come
se fosse quella di uscita del film. Oggi, secondo gli ultimi
aggiornamenti che arrivano da
Comicbookmovie.com pare che la
pubblicazione del prime atteso contributo video legato al film sarà
il 05 Dicembre 2013. Ecco la prova, GUARDA QUI.
Nel corso di un ri-proiezione di
Man in Black 3 in un teatro locale è
apparsa un immagine che ha mostrato l’atteso annuncio. Ora non
resta che aspettare magari una conferma o direttamente la fatidica
data.
Vi ricordiamo che attualmente il sequel della nuova serie è
attualmente in post-produzione. Tutte le foto di
The Amazing Spider-man 2:
In The Amazing Spiderman 2, per
Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la
occupata – tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il
tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha
lasciato le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta
al padre di Gwen di proteggerla – ma questa è una promessa
che semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per
Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli
abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan),
ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Come molti di voi già sapranno gli
analisti si aspettano un’apertura record di oltre 165 milioni di
dollari in North America, ma il film diretto
da Francis Lawrence ha già segnato un netto
miglioramento rispetto al precedente capitolo al debutto in
Brasile, che ha triplicato l’incasso precedente.
Il film con protagonista Jennifer
Lawrence (INTERVISTA)
che proprio in questi giorni ha sfilato sul red carpet del
Festival di Roma
2013. (VIDEO QUI),
mandando in delirio migliaia di fan, ha incassato l’impressionante
cifra di 2,4 milioni con un’apertura record per il Sud America.
La trama del film:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª
edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo”
Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e
abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei
distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss
percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca
ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il
Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The
Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti
della nazione di Panem.
140 caratteri istantanei per le
opinioni a caldo del nostro collega e collaboratore
Prof. Marco Stancatiche ci
indirizzeranno il pubblico verso i titoli di maggir richiamo.
Ultimi twitt su i premiati e non… The Mole
Song di Takashi
Miike, The Seventh Code
di Kurosawa, Quod Erat
Demostrandum.
#RomaFF8
Che “The Mole Song” di M.Takashi non abbia ricevuto premi ha deluso
non solo me. Se trova una distribuzione, il pubblico risponderà
#Romaff8,The
Seventh Code. Chiamarsi Kurosawa conta: premio alla regia per una
roba gradevole (ora un serial?) con videoclip. @BakeAgency
#Romaff8
Quod Erat Demostrandum: individualismo plumbeo nella Romania di
Ceausescu.Un film rigoroso che cattura progressivamente @BakeAgency
Vi ricordiamo che le opinioni dell’esperto in comunicazione
Marco Stancati si possono anche leggere sul suo
profilo Twitter.