
Bollywood – la più grande storia d’amore:
dopo i festeggiamenti a Cannes, una nuova occasione per celebrare i
100 anni di cinema indiano (1913/2013): le scene più colorate e
travolgenti in un cofanetto DVD+Libro Feltrinelli Real Cinema (in
collaborazione con la Bim Distribution), in libreria dal 3
luglio.
IN OCCASIONE DEL
PRIMO SECOLO DI VITA DELLA MAGGIORE INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA DEL
MONDO, ARRIVA UNA SCATENATA ANTOLOGIA DI FILM E STAR PRODOTTA DAL
REGISTA DI ELIZABETH, SHEKHAR KAPUR
www.realcinema.it
in libreria dal 3
LUGLIO
Feltrinelli Real Cinema in collaborazione con BIM
Distribuzione
Rakeysh Omprakash
Mehra, Jeff Zimbalist
BOLLYWOOD – LA PIU’
GRANDE STORIA D’AMORE
Dvd (81′) + Libro (“Made in India”, a cura di Emilia Bandel)
euro 16,90
L’industria
cinematografica più grande del mondo compie nel 2013 cento anni, e
Feltrinelli Real Cinema si unisce ai festeggiamenti (i più
recenti, sulla Croisette, qualche settimana fa) portando in
libreria – in collaborazione con BIM Distribuzione – un film,
presentato al 64. Festival di Cannes, che è uno
scatenato tributo a BOLLYWOOD, ai suoi colori travolgenti e
ai suoi numeri musicali incontenibili.
Bollywood – La più grande
storia d’amore apre una finestra sul fascino della più
imponente industria cinematografica, una fabbrica di sentimento,
colori e musica che, dalle origini a oggi, cammina a fianco dei
miti del nostro immaginario, cinematografico e culturale,
riproducendone gli eccessi, le passioni per le star, i cambiamenti
epocali e le influenze sulla società. Perché “cinema” è una parola
universale.
Per alcuni è l’unica cultura che
tiene insieme l’India, altri vorrebbero bandirla: comunque la si
pensi, da un secolo incolla davanti allo schermo 2 miliardi di
persone in tutto il mondo. Che quella tra il popolo indiano e
Bollywood sia davvero “la più grande storia d’amore”?
Attingendo allo straordinario
patrimonio di immagini di questi cento anni, il film – prodotto dal
regista di Elizabeth, Shekhar Kapur – immerge lo
spettatore in un turbine di sequenze tra le più amate della storia
del cinema bollywoodiano, oltre a “presentargli” alcune delle star
più amate, da Amitabh Bachchan (appena visto accanto a
Leonardo DiCaprio ne Il grande
Gatsby) alla bellissima Aishwarya Rai.
“Il risultato – come spiega
il direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia Alberto Barbera in un articolo pubblicato su La
Rivista del Cinematografo e scelto per aprire il volume ‘Made in
India‘ che accompagna il film (a cura di Emilia Bandel, pp. 80)
– è sorprendente. (…). Un caleidoscopio trascinante di sequenze
scandite dal ritmo frenetico di numeri musicali da far impallidire
per fantasia, coreografie e splendore scenografico le più
straordinarie invenzioni alle quali la Hollywood dell’epoca d’oro
ci aveva abituati. Frammenti di oltre cento film di Bollywood, dal
bianco e nero degli anni Cinquanta alle rutilanti creazioni
contemporanee, sono assemblati in ordine tematico (danze da studio
e in ambienti naturali, su treni in corsa e sull’orlo di precipizi,
sulle spiagge indiane o sui canali veneziani, passando per la
rituale e immancabile sequenza di ballo sotto la pioggia). Un’orgia
di movimenti coreografici incredibilmente sincronizzati e
coloratissimi, un trionfo di corpi impegnati in esercizi acrobatici
e sensuali che sfidano ballando le leggi della fisica e, insieme,
della censura. Un’incontenibile energia che trasforma ogni
situazione e ogni gesto nell’esaltazione dionisiaca della bellezza
e della gioia di vivere“.
Nel volume, oltre al commento di
Barbera: Alberto Morsiani approfondisce il ruolo del cinema nella
cultura e nell’arte dell’India; Elena Aime racconta come lavorano
registi sospesi tra Hollywood e Bollywood; Frédéric Martel svela
quali sono le sfide della globalizzazione per un’industria
cinematografica alla conquista del mondo come è quella indiana.
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