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Rebel Moon: Corey Stoll e altri attori nel cast del film di Zack Snyder

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Arrivaa dal The Hollywood Reporter la notizia che l’attore inglese Cary Elwes (Robin Hood: Men in Tights) si è unito al cast del prossimo film di fantascienza d’azione di Netflix Rebel Moon, che sarà diretto dal regista di Army of the Dead Zack SnyderLa star di Princess Bride interpreterà il re dell’impero galattico nel film, quindi aspettiamoci una performance da leader.

Inoltre, il sito annuncia anche che il candidato al Golden Globe Corey Stoll (House of Cards) si è aggiunto al cast in un ruolo non reso noto. L’attore è noto anche per Ant-Man  nel quale ha interpretato Darren Cross/Yellowjacket nel Marvel Cinematic Universe e per Michael Prince nella serie di successo Billions. Nel film di fantascienza di Zack Snyder si sono uniti anche gli attori Michiel Huisman e Alfonso Herrera. La produzione dovrebbe iniziare a fine mese.

Rebel Moon, il film

Rebel Moon ruota attorno a una piccola colonia ai margini di una galassia sul punto di essere sopraffatta da un tiranno di nome Belisario e dai suoi eserciti. Nella speranza di salvare la loro galassia, le persone di questa colonia inviano giovani donne su altri pianeti per trovare chi le assisterà. Snyder ha co-scritto la storia di Rebel Moon, insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Sofia Boutella è stata la prima a unirsi al cast nei panni della giovane guerriera inviata dalla piccola colonia per ottenere l’aiuto degli altri.

Rebel Moon sarà il nuovo film originale Netflix diretto da Zack Snyder e avrà protagonisti Sofia Boutella, Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Doona Bae e Ray Fisher, Jena Malone, Staz Nair, E. Duffy, Charlotte Maggi e Sky Yang.

Rebel Moon: anticipata l’uscita, ecco la data e l’ora precisa del debutto su Netflix

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L’uscita dell’attesissimo nuovo film di Zack Snyder Rebel Moon: Parte 1 – Figlia del Fuoco è stata anticipata. Lo streamer ha annunciato che il film uscirà ufficialmente un giorno prima, il 21 dicembre alle 10 p.m. ET/7 p.m. PT su Netflix.

È stato inoltre rivelato un nuovissimo teaser trailer, che anticipa alcune delle sequenze ricche di azione che i fan dovrebbero aspettarsi di vedere nel primo capitolo. Questo precede l’uscita nelle sale cinematografiche dell’epopea fantascientifica, che avverrà dal 15 al 21 dicembre in quattro grandi città, tra cui Los Angeles, New York, Toronto e Londra. Guardate il teaser qui sotto:

 

La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Rebel Moon, nuovo film Netflix di Zack Snyder è stato vietato ai minori di 13

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Secondo Film Ratings, il film epico d’azione fantascientifico di Zack Snyder Rebel Moon è stato ufficialmente valutato. Al primo film di Rebel Moon è stata assegnata una classificazione PG-13 dalla Motion Picture Association per “sequenze di forte violenza, violenza sessuale, immagini cruente, linguaggio, materiale sessuale e nudità parziale“. Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco dovrebbe attualmente fare il suo debutto su Netflix il 22 dicembre 2023, seguito dal suo seguito, Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, il 19 aprile 2024. hanno un’uscita nelle sale limitata, ma lo streamer deve ancora annunciare la data ufficiale.

Cosa sappiamo su Rebel Moon?

Rebel Moon è la nuova saga fantascientifica ideata da Snyder, e vi mostriamo oggi il teaser trailer ufficiale che svela anche i titoli delle due parti che compongono il film: Parte 1 – Figlia del Fuoco, in arrivo il 22 dicembre solo su Netflix, e Parte 2 – La Sfregiatrice, dal 19 aprile 2024 solo su Netflix. Nel cast Sofia Boutella, Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray Fisher, insieme a Charlie Hunnam ed Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees, E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e Corey Stoll. Rebel Moon è diretto da Zack Snyder, scritto dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e Shay Hatten, e prodotto da Deborah Snyder, Eric Newman, Zack Snyder e Wesley Coller.

Rebel Moon – la trama

Da Zack Snyder, il cineasta di 300, L’uomo d’acciaio e Army of the Dead arriva Rebel Moon, un evento epico tra scienza e fantasy la cui realizzazione ha richiesto decenni di lavoro. Gli eserciti di una potenza tirannica minacciano una tranquilla colonia ai confini della galassia. Qui la misteriosa straniera Kora (Sofia Boutella) diventa l’unica speranza di sopravvivenza e riceve l’incarico di scovare abili combattenti per affrontare con lei il compito impossibile di battersi contro un avversario così potente. Kora raduna una manciata di guerrieri in una piccola banda composta da reietti, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da numerosi pianeti e accomunati da tanta voglia di redimersi e vendicarsi. Mentre l’ombra oscura di tutto un impero incombe sulla luna che meno se l’aspetta, ha inizio una battaglia per il futuro della galassia e un nuovo esercito di eroi prende forma.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco: tutti gli Easter Eggs e auto-omaggi di Zack Snyder nel film

Rebel Moon- Parte 1: Figlia del fuoco (qui la recensione) è pieno di tratti distintivi e più che riconoscibili del suo regista, Zack Snyder, qui anche in veste di scrittore, produttore e direttore della fotografia. Lo stile – soprattutto visivo – di Snyder si è distinto sin dal suo esordio in regia nell’oramai lontano 2004, L’alba dei morti viventi, per poi migliorare e definirsi nei film successivi, fino all’ultimo progetto in collaborazione con Netflix, di cui è previsto un secondo capitolo intitolato Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Scopriamo perciò tutti gli auto-omaggi del regista, gli Easter Eggs e i “marchi di fabbrica” presenti in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco.

Mescolare i generi

Star Wars VII - Il risveglio della forza personaggi

Da quando Zack Snyder si è posizionato in cabina di regia, ogni suoi film è stato un mash-up di generi e una sovversione dei tropi di questi ultimi, diventando un suo marchio di fabbrica. Lo abbiamo visto con 300, o ancora con Watchmen, in cui ha sovvertito il genere dei supereroi e dei film di squadra; o ancora con Sucker Punch nel quale ha realizzato una commistione di generi inserendo persino un meta-commento su come le donne vengono trattate nella narrativa di genere, sia davanti che dietro la macchina da presa. In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco Snyder continua a farne un’impeccabile miscela, includendo numerose influenze fantascientifiche e fantasy nel suo mash-up estetico di generi, da Star Wars a Excalibur, fino a I sette samurai e Heavy Metal.

Il rallenty

Justice-League-sequel

Pur non essendo stato lui a inventare il rallenty, Zack Snyder è uno dei registi contemporanei a utilizzarlo di più nelle sue opere, tanto da essere associato a questo strumento stilistico, e rivoluzionandolo con lo “speed ramping” in 300. Watchmen, Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani e Sucker Punch hanno tutti una considerevole parte a rallentatore, anche se a un certo punto della sua carriera il regista, precisamente con L’uomo d’acciaio, non ne ha più fatto uso, salvo poi riprenderlo in Justice League e finendo con, per l’appunto, Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco.

Gli attori feticcio di Zack Snyder

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

Come ogni regista, anche Zack Snyder ha degli attori feticcio a cui si rivolge quando si tratta di realizzare un film. Sappiamo anche bene che il regista è capace poi di individuare i talenti emergenti da inserire nelle sue pellicole, contribuendo quindi a rendere la loro carriera un successo, come accaduto con Henry Cavill e Gal Gadot. Star ricorrenti sono, fra gli altri, Jena Malone, Carla Gugino, Abbie Cornish e Matt Frewer, alcune delle quali Zack Snyder ha richiamato per farle partecipare in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco. Ray Fisher, ad esempio, ha idossato i panni di Darrian Bloodaxe, Jana Malone di Harmada e Ray Porter di Hickman.

Epico montaggio di flashback

Rebel Moon film 2023

Un altro marchio di fabbrica del regista sono i montaggi epici, di cui ne ha fatto il suo stile caratteristico. In particolare, ad essere tanto epici quanto importanti nei film di Zack Snyder sono i flashback, i quali vanno a stabilire gli eventi nell’universo portato sullo schermo prima della trama principale di un film. Ogni singola pellicola che il regista ha diretto ha incluso un epico montaggio di flashback, e quello presente in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco riguarda la storia di Kora, quando mostra come sia stata rapita da bambina e abbia scalato i ranghi dell’esercito dell’Imperium.

Le sequenze d’azione dei personaggi femminili

Rebel Moon Sofia Boutella come Kora
Rebel Moon Sofia Boutella come Kora – Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

Ciò che rende famoso Zack Snyder, avendone decretato il successo negli anni, sono poi le sequenze d’azione con personaggi femminili, le quali diventano un altro suo tratto distintivo. Pensiamo a Sucker Punch, film incentrato sull’azione femminile molto stilizzata, oppure Faora in L’uomo d’acciaio, o ancora Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice, per finire a Kora e Nemesis in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco. Kora ha diverse sequenze d’azione impattanti e magistralmente costruite, ma anche il combattimento con la spada di Nemesis contro la donna ragno Harmada costituisce un inserto di spicco.

Nessun eroe è al sicuro

Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco recensione

Chi conosce la filmografia di Zack Snyder si sarà accorto di un particolare non proprio indifferente: la morte degli eroi, che spesso sono o inaspettate oppure brutali. Pensiamo ad esempio alla trama di 300, che ruota attorno alla morte degli spartani, oppure a Batman v Superman: Dawn of Justice, in cui il regista uccide Jimmy Olsen nei momenti iniziali e poi Superman nell’atto conclusivo, mentre nella director’s cut di Justice League uccide (e rianima) l’intera squadra. In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco accade lo stesso: il film si conclude con la dipartita di diversi personaggi principali, come Kai e Bloodax, con il tradimento del primo avvenuto poco prima.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco avrà la director’s cut

Rebel Moon - Parte 1 figlia del fuoco

Pur non essendoci per ogni suo film delle versioni estese, Zack Snyder è conosciuto anche per le director’s cut. Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco è uno di quei film che ne avrà una. Su Netflix al momento è disponibile solo la versione PG-13 della storia, mentre l’anno prossimo ne arriverà una vietata ai minori di oltre tre ore. Come ci dimostra Justice League, le director’s cut del regista spesso, oltre a essere estremamente lunghe, sono anche più dense e brutali. Ricordiamo poi che il 19 aprile 2024 debutterà sulla piattaforma la seconda parte di Rebel Moon, intitolata Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco: spiegazione del finale del film di Zack Snyder

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui la nostra recensione) è appena sbarcato su Netflix, introducendo al pubblico, e a tutti i sostenitori del cinema di Zack Snyder, un nuovo universo fantascientifico dal cui terreno fertile sbocciano numerose storie, seppur molto derivative. Il film si è concluso con un cliffhanger, il quale farà da ponte alla sua seconda parte che si preannuncia scoppiettante, in arrivo sulla piattaforma streaming il 19 aprile 2024 con il titolo di Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice. Al centro del racconto Kora, interpretata da Sofia Boutella, un’eroina in cerca di guerrieri che possano aiutarla a difendere la sua nuova casa dalla tirannia dell’Ammiraglio Atticus Noble e dal Reggente Balisarius. In attesa di scoprire cosa il regista ha in serbo per lei e la sua squadra nel secondo film, analizziamo e spieghiamo il finale di questa prima parte, che prepara alla grande battaglia che si svolgerà nel sequel.

Il tradimento di Kai

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REBEL MOON: (Featured) Ray Fisher as Bloodaxe in Rebel Moon. Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

Nel film il pubblico si imbatte in qualcosa di inaspettato a livello di svolta del racconto: Kai, un killer mercenario che aveva aiutato Kora all’inizio, tradisce la sua squadra, vendendo questa all’ammiraglio Noble e all’Imperium. A scontare il prezzo sono molti combattenti ribelli che in seguito muoiono, anche se grazie al coraggio di Gunnar, molti membri della squadra riescono a scappare. Ma perché avviene tutto questo? Avrebbe avuto più senso per Kai non schierarsi, se proprio, e lasciarli combattere da soli, piuttosto che fargli un torto del genere, considerato che i ribelli, così come il popolo di Kai e lo stesso pianeta, sono stati devastati dall’Imperium.

Ma ogni personaggio ha un rapporto diverso e complesso con la vendetta, che in fondo è tematica centrale del film. Facendo un passo indietro, ricordiamo le parole di Kai a Kora, quando questi dice all’eroina che è stato proprio l’Imperium a devastare il suo pianeta, quindi lui ha motivi sia per vendicarsi che per stare dalla parte della giustizia, ma che poi il suo trauma personale lo ha reso invece un nichilista. Dopo che l’Imperium ha distrutto il suo mondo, Kai ne ha tratto un insegnamento, che può essere la spiegazione al suo comportamento, ossia quello di “non mettere mai piede dalla parte sbagliata della storia”.

Cosa succede a Jimmy?

Rebel Moon Sofia Boutella come Kora
Rebel Moon Sofia Boutella come Kora – Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

In Rebel Moon – Parte 1: figlia del fuoco facciamo la conoscenza di Jimmy, l’ultimo membro di una razza di cavalieri meccanici che ha servito sotto il re caduto, e che viene reclutato da Kora. Dopo che quest’ultima combatte contro i soldati dell’Imperium sul Veldt poco prima di andare a cercare gli altri guerrieri, vediamo Jimmy rimanere indietro e non apparire più fino alla fine del film, quando poi viene mostrato in un campo di grano con un mantello e un elaborato copricapo di corna, senza alcuna spiegazione.

Il richiamo alle corna di Jimmy è un’importante preparazione per la seconda parte di Rebel Moon, in cui egli avrà un arco narrativo più ampio, seppur alcuni approfondimenti sul personaggio potranno già vedersi nella versione estesa e vietata ai minori che dovrebbe arrivare più avanti. Intanto, per quello che si è potuto vedere con il prodotto ora disponibile su Netflix, la scena alla fine del film è solo un’anticipazione di ciò che accadrà nella seconda parte.

Noble è davvero morto?

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REBEL MOON: Ed Skrein as Atticus Noble in Rebel Moon. Cr. Justin Lubin/Netflix © 2023

Dopo che Kai tradisce la squadra e la vende all’ammiraglio Noble e all’Imperium, Kora riesce comunque a sconfiggerlo, facendolo cadere dalla piattaforma. Nonostante si deduca che sia morto, Noble viene riportato a bordo della dreadnought dell’Imperium, The King’s Gaze, dove viene collegato a una macchina che alla fine lo riporta in vita. Ciò che realmente accade non è chiaro, ma potrebbe essere che il dispositivo a cui lui è collegato, oltre ad avere una tecnologia straordinariamente avanzata, abbia anche qualche proprietà eterea o magari persino extradimensionale.

Se infatti torniamo all’inizio di Rebel Moon – Parte 1: figlia del fuoco, vediamo una dreadnought dell’Imperium essere mostrata mentre attraversa un portale di energia blu che assomiglia all’energia usata dalla macchina per rianimare Noble. Dato che la stessa macchina trasporta anche la mente di Nobel in una specie di altra dimensione dove parla con Balisarius, potrebbe essere che le due tecnologie siano in qualche modo collegate.

Con chi parla Noble sul lago ghiacciato?

Rebel Moon

Poc’anzi abbiamo ricordato la morte di Noble per mano di Kora. Arrivati a questo punto, poco prima che questi venga riportato in vita dalla super-macchina, viene trasportato su un lago ghiacciato dove parla con il Reggente Balisarius. Il luogo preciso dove questa conversazione avviene rimane sconosciuto, ma non sembra essere una vera location, in quanto vediamo il corpo di Noble privo di ferite e completamente vestito. Potrebbe dunque essere qualsiasi cosa, anche una dimensione alternativa, ma ovunque si trovi, Balisarius ha un certo livello di controllo su di esso, soprattutto perché poi riesce anche a rimandare indietro Noble.

Il piano di ghiaccio potrebbe quindi avere molte implicazioni, ma a livello funzionale potrebbe essere solo un mezzo che l’Imperium usa per comunicare su lunghe distanze. L’apertura di Rebel Moon – Parte 1: figlia del fuoco mostra la dreadnought attraversare un portale con un’energia simile, quindi è probabile che ci sia una qualche relazione.

Preparazione alla seconda parte

Rebel Moon film 2023

Rebel Moon – Parte 1: figlia del fuoco si conclude con un cliffhanger, il quale arriva poco dopo il tradimento di Kai. Il flashback sulle origini di Kora rivela che era una figura importante nell’esercito dell’Imperium e scopriamo in ultimo che per lei, Balisarius, era come un padre. A questo punto della storia, nelle battute finali, quando l’identità di Kora viene rivelata, Balisarius ordina a Noble di andare a recuperarla, ma viva. La posta in gioco, da qui in poi, diventa ancora più alta, poiché la conquista di Noble contro il villaggio agricolo di Veldt è ora personale.

I combattenti superstiti reclutati da Kora, tra cui figurano Gunnar, Nemesis, il generale Titus, Tarak e Milius, tornano tutti a Veldt, dove anche Jimmy – che come dicevamo compare poi alla conclusione del film – si unirà a loro. Considerato che la narrazione di Rebel Moon è fortemente ispirata a I sette samurai e Star Wars, è (quasi) chiaro che gli abitanti del villaggio verranno addestrati a difendersi da un contrattacco di Noble e dell’Imperium nella sua seconda parte in arrivo ad aprile 2024.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, 10 cose da aspettarsi dalla director’s cut di Zack Snyder

Quando pensiamo a Zack Snyder, una delle prime parole che affiorano alla mente è: director’s cut. Il regista di L’uomo d’acciaio e Justice League è infatti piuttosto famoso per le versioni estese dei propri film, dove esplora meglio determinati aspetti invece ridotti nella versione cinematografica. Il suo nuovo film Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui la nostra recensione) è l’ennesima conferma di ciò. Snyder ha fra l’altro detto a più riprese che la versione estesa del film è stato un processo creativo e produttivo intenzionale, in accordo con Netflix, per poter restituire al suo pubblico due fantasie uniche ma diverse dello stesso abito. L’extended version di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco conterrà così più sequenze di violenza e sesso, oltre a fornirci qualche dettaglio maggiore sull’universo immaginato da Snyder. Per cui, cosa dobbiamo aspettarci esattamente?

Meno retroscena di quanto si pensi

Rebel Moon Parte 1 Figlia del fuoco

 

In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco Zack Snyder ci introduce una serie di personaggi all’apparenza accattivanti, ma in realtà solo Kora, il main charachter, vanta realmente una backstory seria, che desta un minimo di curiosità. Se ci si aspetta che la versione estesa fornirà uno sguardo molto più approfondito anche sugli altri personaggi come il Generale Titus o Nemesis, considerata l’ora in più di durata, questo non avverrà con tutti, in quanto il regista ha già rivelato che la maggior parte dei retroscena sarà svelata in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, che arriverà su Netflix il 19 aprile 2024.

Un maggiore world-building

Rebel Moon - Parte 1- Figlia del fuoco
Clay Enos/Netflix

La versione estesa di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco avrà indubbiamente anche una costruzione del mondo generato da Zack Snyder molto più ampia. Questo deriva principalmente dal fatto che essendo la durata del film più lunga, c’è ovviamente modo di approfondire la storia e inserire dialoghi, oltre a condividere più dettagli su questo universo debitore a Star Wars. Ciò significa che, pur non dovendosi aspettare utleriori rivelazioni importanti sulla narrazione, si avrà un quadro più generale e completo su ciò che si trova in questa galassia ideata dal regista.

Più scene di sesso

Rebel Moon
REBEL MOON: Staz Nair as Tarak in Rebel Moon. Cr. Chris Strother/Netflix © 2023

Nella versione attualmente disponibile di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco sono notoriamente state tagliate molte scene di sesso, per poterlo far essere un film PG-13. All’inizio, infatti, Sindri raduna il villaggio in un capannone per spronarlo a fare l’amore, poiché aiuta il raccolto a crescere. Nel romanzo, su cui il regista ha lavorato per diverso tempo per fornire più dettagli sulla storia destinata a essere una saga, questo momento è molto più esplicito. Lo dovrebbe essere anche la sequenza in cui Atticus Noble si fa avvolgere da alcuni strani tentacoli, i quali si stringono attorno al suo busto e al suo collo. Se assomiglierà al romanzo, anche questo inserto si preannuncia molto più esplicito di quel che è stato ad oggi mostrato.

La sequenza d’apertura di Rebel Moon sarà diversa

Ed Skrein

Secondo quanto affermato in precedenza da Zack Snyder, la versione estesa avrà un’apertura diversa e incentrata tutta su Ed Skrein, ossia l’attore che interpreta Atticus Noble. Nella scena citata dovremmo vedere, come è raccontato nella novellizzazione, l’Ammiraglio Noble e l’Imperium atterrare sul pianeta Toa nella loro caccia ai fratelli Bloodaxe. Quando incontrano l’opposizione di Re Heron, Noble bombarda il pianeta dallo spazio, riducendolo in gran parte in macerie, prima di lanciare una forza d’invasione e affrontare personalmente la famiglia reale. Queste immagini sono volte ad anticipare la brutalità di Noble e presentano i soldati dell’Imperium e il loro modello di dominazione.

Più violenza

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 Ray Fisher è Bloodaxe in Rebel Moon. Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

In Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco la violenza è sì presente in alcune sequenze, ma non ai livelli della versione estesa, che essendo per l’appunto vietata ai minori mostrerà più immagini brutali, e una parte di essa deriverà da alcune sequenze aggiuntive inerenti a battaglie e combattimenti esclusi dal taglio PG-13. In realtà anche la violenza già accennata nel taglio PG-13 si preannuncia più brutale, con ferite, sangue ed elementi gore molto più espliciti.

Più informazioni su Jimmy

Rebel Moon Parte 1 Figlia del fuoco film

Nel primo atto di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, quando Noble approda su Veldt, facciamo la conoscenza di Jimmy, un robot di cui ci viene accennato il passato come soldato al fianco del re caduto. Dopo alcune brevi parentesi iniziali, Jimmy scompare dalla storia quando Kora e Gunnar partono alla ricerca di alleati ribelli, salvo poi tornare nel finale nel quale lo si vede indossare un copricapo di corna, un mantello e un bastone.

La versione estesa del film andrà ad approfondire l’arco narrativo – ed evolutivo – del personaggio, spiegandoci ciò che gli accade, e che è presente nella novellizzazione. Dopo l’interazione con Sam, Jimmy è infatti spinto a difenderla nella battaglia del granaio, rendendosi conto di poter agire al di fuori della sua programmazione. Parte così per una ricerca, finché non trova l’astronave precipitata di Kora. Dopo averla riparata, il robot si veste con nuovi abiti e un copricapo di corna, il quale simboleggia la natura organica del Veldt.

Molta più preparazione al sequel di Rebel Moon – Parte 1

Sofia Boutella

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, come dichiara lo stesso titolo, racconta solo la prima metà della storia pensata da Zack Snyder, tanto che una seconda parte arriverà su Netflix questo aprile. Ciò significa che gran parte del finale serve principalmente per preparare il sequel, o se vogliamo il secondo capitolo del racconto incentrato su Kora e la sua squadra di ribelli. La durata aggiuntiva della versione estesa perciò ha il compito di approfondire alcune sottotrame, per contribuire alla creazione di alcuni personaggi secondari per Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice.

L’importanza di alcuni personaggi secondari

Rebel Moon - Parte 1 Figlia del fuoco

Come dicevamo all’inizio, Zack Snyder ci introduce molti personaggi in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, i quali sono a supporto o dell’intera storia oppure della protagonista Kora. Nella versione ora fruibile, alcuni di loro passano però in secondo piano, mentre nella director’s cut capiamo essere più importanti di quanto sembri dall’attuale montaggio, oltre ad avere un ruolo più incisivo nel sequel, come da programma del regista. Fra questi spicca Aris, il giovane soldato dell’Imperium che si oppone a Markus per difendere Jimmy, e in seguito affronta gli altri soldati nel granaio per difendere Sam. Lui è in realtà il figlio di Re Heron, dettaglio che verrà chiarito con la sequenza di apertura alternativa.

Più pianeti e luoghi da conoscere

Doona Bae
Doona Bae come Nemesis in Rebel Moon – Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

Nel film conosciamo tanti pianeti e località grazie alla missione intrapresa da Kora. Il primo è quello dove lei vive, Veldt, ma nel momento in cui la protagonista si sposta per cercare il Generale Titus, l’universo pensato da Snyder si palesa ed espande. Se quindi già la versione PG-13 è ricca di pianeti e luoghi da esplorare, la versione estesa ne conterrà ancor di più, come ad esempio il pianeta Toa, che fa parte dell’apertura alternativa incentrata su Noble e Re Heron. C’è da considerare anche il viaggio di Jimmy che include altri scorci del Veldt, tra cui la foresta e la cascata, dove è nascosta la nave precipitata di Kora.

Nella versione estesa di Rebel Moon Snyder decostruisce i tropi di genere

REBEL MOON: Cr. Courtesy of Netflix © 2023
REBEL MOON: Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Che la versione estesa di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco sarebbe stata molto più estrema e carica di violenza non è una novità. Snyder lo ha ripetuto più volte nel corso del tempo, affermando addirittura che la director’s cut del film sarebbe quasi un universo differente. La versione PG-13 già gioca con i tropi di genere, ma quella estesa sembra si spingerà ancora oltre per decostruire gli elementi di genere di Rebel Moon in un modo che Snyder stesso ha definito “verhoeveniano”, dal nome del regista di Robocop Paul Verhoeven, tanto da paragonare la sua director’s cut alla natura satirica del film menzionato. Inoltre, se la versione PG-13 è un’avventura sci-fi/fantasy abbastanza “semplice”, quella vietata ai minori potrebbe andare oltre i confini di ciò che il pubblico si aspetta dalle numerose ispirazioni sci-fi/fantasy che sono alla base del lungometraggio.

Rebel Moon di Zack Snyder sarà ispirato ai design di Krypton ne L’uomo d’Acciaio

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Abbiamo recentemente appreso che il regista della Justice League Zack Snyder realizzerà il suo film ispirato ai Sette Samurai ambientato nello spazio, in un’altra galassia molto, molto lontana! A luglio, è stato annunciato che il prossimo progetto di Snyder per Netflix dopo Army of Thieves, sarebbe stato un fantasy/sci-fi epico intitolato Rebel Moon, che Snyder scriverà insieme allo sceneggiatore di Army of the Dead, Shay Hatten, e al co-sceneggiatore di 300, Kurt Johnstad.

La trama ruota attorno a “una colonia pacifica ai margini della galassia che è minacciata dagli eserciti di un reggente tirannico di nome Balisarius. Persone disperate inviano una giovane donna con un misterioso passato a cercare guerrieri dai pianeti vicini per aiutarli a prendere posizione.” Parlando con Post-Cred Podcast, il regista ha paragonato il film alle scene di apertura di L’uomo d’Acciaio ambientate a Krypton. “L’inizio de L’Uomo d’Acciaio ha elementi di fantascienza piuttosto importanti, giusto? Krypton… è un po’ quello che stiamo facendo in Rebel Moon, ma con più steroidi che posso dargli. Francamente, quello che mi interessa davvero in questo progetto è creare un film romantico di fantascienza su una scala larghissima.”

Snyder ha spesso detto che se gli fosse stata data l’opportunità di dirigere un film di Star Wars, avrebbe reso omaggio al grande Akira Kurosawa con un’epica avventura spaziale, ma sembra che si sia stancato di aspettare la chiamata di Lucasfilm! I dettagli sono ancora pochi, ma non vediamo l’ora di scoprire di più su Rebel Moon prima che sia troppo tardi.

Rebel Moon, il film

Vi ricordiamo che Rebel Moon è il prossimo film di fantascienza originale Netflix di Zack Snyder che si baserà su una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Protagonista annunciata è Sofia Boutella, l’ex modella e sportiva Nike diventata attrice, Boutella ha raggiunto il successo con il suo ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e Climax di Gaspar Noé per A24.

Nel film L’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al loro fianco.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice: teaser trailer del secondo capitolo!

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Il primo trailer di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è stato proiettato ieri sera dopo il debutto su Netflix di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, e ora è stato diffuso online insieme a un paio di foto promozionali.

Tu sei tutto ciò che si frappone tra noi e l’annientamento“. Dopo il debutto di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco ha debuttato ieri sera su Netflix (qui potete leggere il finale in versione spoiler), lo streamer ha pubblicato il primo trailer della seconda parte dell’epopea sci-fi ispirata a Star Wars di Zack Snyder, The Scargiver.

Il teaser mostra Kora e gli altri sopravvissuti alla battaglia del primo film contro le forze dell’Ammiraglio Noble che preparano gli abitanti del Veldt all’imminente arrivo di tutta la potenza del Mondo Madre. Si intravedono anche dei flashback dei giorni in cui il Generale Titus era un soldato nemico prima che, come Kora, voltasse le spalle all’Imperium.

Da Zack Snyder, il cineasta di 300L’uomo d’acciaio e Army of the Dead arriva REBEL MOON, un evento epico tra scienza e fantasy la cui realizzazione ha richiesto decenni di lavoro. Gli eserciti del tirannico Regent Balisarius minacciano un tranquillo insediamento su una luna ai confini dell’universo. Qui la misteriosa straniera Kora (Sofia Boutella) diventa l’unica speranza di sopravvivenza e riceve l’incarico di scovare abili combattenti per affrontare con lei il compito impossibile di battersi contro un avversario così potente. Kora raduna una manciata di guerrieri in una piccola banda composta da reietti, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da numerosi pianeti e accomunati da tanta voglia di redimersi e vendicarsi. Mentre l’ombra oscura di tutto un impero incombe sulla luna che meno se l’aspetta, un nuovo esercito di eroi prende forma.

Di cosa parla Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, Sofia Boutella è pronta per la guerra nel nuovo sguardo al sequel di Zack Snyder

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Netflix ha condiviso un nuovo sguardo alla Kora di Sofia Boutella nella seconda parte dell’epopea sci-fi di Zack Snyder, Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, e abbiamo anche qualche frammento di nuovo filmato grazie a un breve video teaser che evidenzia alcuni dei prossimi progetti dello streamer.

Alla fine di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco è riuscita a sconfiggere il malvagio Ammiraglio Noble (Ed Skrein), ma abbiamo scoperto che il cattivo è in realtà sopravvissuto (sembra essere una sorta di cyborg) ed è stato riportato in vita  dal suo padrone, il Reggente Balisarius (Fra Fee), per cercare vendetta.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, di cosa tratterà?

Kora e i suoi alleati non hanno idea che l’Imperium stia per arrivare, ma la guerriera impavida sembra più che pronta alla guerra in questa nuova foto.

Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice, Sofia Boutella

Di seguito il breve teaser di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice.

 

Durante un recente podcast della DGA Director’s Cut con il regista Louis Leterrier come moderatore, Zack Snyder ha rivelato che la versione vietata ai minori di Rebel Moon – Parte 1 arriverà quest’estate. Non sono stati menzionati né il mese né la data, ma almeno ora abbiamo un calendario approssimativo.

In una precedente intervista, Snyder ha parlato del director’s cut e di come si differenzierà dalla versione PG-13. “Molto più brutale. Più bizzarro. Stile Verhoeven. Più RoboCop che altro… nel modo in cui usa la violenza come un altro personaggio. E c’è molto sesso e fantasia fantascientifica“. Snyder ha anche condiviso su Vero una nuova immagine del film, e sembra che passeremo più tempo con Jimmy il Robot.

 

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco è ora su Netflix. Il sequel, Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, debutterà il 19 aprile 2024.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice riprende l’epica saga di Kora e dei guerrieri sopravvissuti, pronti a sacrificare tutto combattendo al fianco dei coraggiosi abitanti di Veldt per difendere un villaggio un tempo pacifico dove ha trovato rifugio chi ha perso la propria casa nella guerra contro il Mondo Madre. Alla vigilia della battaglia i guerrieri devono affrontare il proprio passato rivelando uno a uno il motivo per cui combattono. Quando la scure del Regno si abbatte sulla nascente ribellione, si formano legami indissolubili, emergono eroi e nascono nuove leggende.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, recensione del film di Zack Snyder

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Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice sbarca ufficialmente oggi, venerdì 19 aprile, su Netflix. Il film, seconda parte dell’opera spaziale diretta da Zack Snyder, rappresenta la dodicesima pellicola del cineasta statunitense e prosegue nel racconto dell’epica avventura intergalattica intrapresa dalla protagonista Kora lo scorso 22 dicembre. Dopo il successo di pubblico del precedente capitolo, che ha fatto registrare quasi 24 milioni di visualizzazioni su piattaforma a pochi giorni dall’uscita (diventando subito il film più visto di Netflix di quel periodo), la storia riprende con Kora (Sofia Boutella) nuovamente impegnata nella difesa del pianeta Veldt.

All’interno del cast, composto da volti noti come quello di Sofia Boutella, Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Ray Fisher, Jena Malone e Michiel Huisman, trovano posto anche new entry di un certo calibro; tra loro anche il grande Anthony Hopkins nel ruolo di voce del robot guardiano. Co-scritto da Zack Snyder in collaborazione con Kurt Johnstad e Shay Hatten e musicato da Tom Holkenborg, il film spera in un responso di critica migliore di quello ottenuto da Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco. Il quale, a fronte di qualche buon responso da parte della stampa italiana, ha particolarmente deluso oltreoceano, dove la percentuale di gradimento del 21% fatta registrare su Rotten Tomatoes pone di fatto un interrogativo: riusciranno Kora e compagni nella duplice impresa di salvare la propria terra e rilanciare il franchise?

La trama di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice

Sopravvissuti alla battaglia contro l’ammiraglio Noble, Kora e i suoi compagni fanno ritorno su Veldt per prepararsi ad un nuovo scontro con il Mondo Madre. Mentre il nemico si avvicina, il villaggio inizia l’addestramento necessario a prendere confidenza con la armi, mentre i ribelli provvedono a organizzare la strategia difensiva. La guerra è ormai alle porte, il destino della galassia in bilico. La speranza degli abitanti del pianeta è riposta in un manipolo di guerrieri e nel loro desiderio di rivalsa.

Rebel Moon Parte 2 La sfregiatrice Titus Tarak
Staz Nair è Tarak e Djimon Hounsou è il generale Titus in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Clay Enos/Netflix ©2023.

Una poetica di frammenti

Rieccoci, a distanza di qualche mese. Nuovamente su Netflix e nuovamente su Veldt; a pochi giorni dall’intervista – rilasciata a Forbes dal solito ed egocentrico Zack Snyder (“Apri gli occhi!” tuona non a caso Atticus Noble durante lo scontro finale con Kora, “Guardami!”) – con cui il regista americano ha confermato l’uscita estiva (nonché la complessiva durata di 6 ore) delle director’s cut dei primi due capitoli della sua nuova creatura sci-fi.

Parti, parti e ancora parti. Segmenti di una poetica sempre più frammentata, di volta in volta più estranea alle consuete dinamiche di fruizione e distribuzione del prodotto-film. Una poetica oramai codificabile solo nei termini di una continua e imprevedibile espansione, e di cui Rebel Moon – specie nella frenesia assemblatrice di questi suoi primi capitoli – rappresenta (per il momento) l’espressione ultima e probabilmente più sregolata.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, storia ed epos

Rieccoci dunque al punto di partenza. Di nuovo su Veldt per pianificarne la difesa. Di ritorno sul pianeta Kurosawa già tratteggiato nell’episodio precedente – e alle sue sfumature western, alle spighe di grano “Scottiane” riprese al rallentatore. Snyder riparte dal mash-up, dalle atmosfere di Rebel Moon – Parte 1: La figlia del fuoco; e su queste basi organizza un discorso diegetico convenzionale e di completamento, che all’unità di azione della vicenda e al suo equilibrio tra stasi, strategia e battaglia associa il consueto occhio di bue puntato sul passato più o meno recente del regista.

Rebel Moon Parte 2 La sfregiatrice Jimmy
Anthony Hopkins è la voce di Jimmy in Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice. © Netflix

Riemergono dunque le ossessioni superomistiche, riconoscibili tanto nella caratterizzazione dei protagonisti – Kora, Titus, Tarak e i loro personalissimi 300 – quanto in quella del principale antagonista – il crudele ammiraglio Noble che risorge cristologicamente e si autoproclama “salvatore”. Riemerge (lo abbiamo detto) l’amore per l’antichità classica, qui ripresa nella sabbia dell’arena “gladiatoria” e nei complotti politici di nuove Idi di Marzo intergalattiche. Riappare soprattutto l’ambivalenza del rapporto con i concetti di origine e archetipo. Che, a fronte di un nemico militare identificato con il nome di Mondo Madre, si sviscera però in un confronto tra epos (quello tecno-starwarsiano e quello agreste di Veldt) che individua nel – parziale – ritorno alla terra un primo passo per la conquista della vittoria – in un mondo nel quale, non a caso, la meccanica è innanzitutto relitto (la nave di Kora) o razza in via d’estinzione (Jimmy).

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, personaggi-icona

Piaccia o non piaccia Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice si pone insomma in continuità con un’idea di cinema che gode forse di spunti più teorici che narrativi. E che, all’interno di un percorso autoriale che fin da principio ragiona principalmente “di rimandi”, sfrutta i personaggi di turno del racconto come pedine/simboli di un ipertesto per immagini.

Ben lo racconta, ad esempio, la sequenza di comunione paesana in cui ai futuri eroi della resistenza vengono consegnati doni/stendardi che in qualche modo li ritraggono, che ne riassumono il valore; che ratificano la loro presenza ed esistenza in quanto icone – significanti per ciò che richiamano, non per ciò che sono. Così come artificiosa appare, di contro, la parentesi di confessione che i medesimi personaggi si ritagliano la notte prima dello scontro. Tentativo maldestro di ampliamento del word building e frangente dunque fuori fuoco, sia per contenuto che per messa in scena.

Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice, in attesa di un eventuale terzo capitolo di cui il finale di questa pellicola sembra già aver tracciato le coordinate, si attesta dunque, al netto di alcuni difetti, un’opera estremamente coerente e divisiva. Specchio di un autore pomposo che, lo si odi o lo si ami, prosegue dritto per la sua strada con ammirevole menefreghismo.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, la spiegazione del finale

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, la spiegazione del finale

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice (qui la recensione) conclude una parte della storia proposta da Zack Snyder, ma se pure i protagonisti hanno vinto una battaglia, la guerra non è ancora finita. Questo secondo capitolo – che si apre poco dopo il finale di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco – è incentrato sulla preparazione allo scontro tra i ribelli guidati da Kora (Sofia Boutella) e le truppe del risorto ammiraglio Noble e sullo scontro effettivo su Veldt. Se dunque la prima ora è essenzialmente più statica e contemplativa, la seconda è invece un tripudio di scontri e combattimenti in puro stile Zack Snyder. C’è dunque tempo sia per approfondire il passato dei protagonisti che per gettare le basi per i futuri film di questa saga.

I ribelli rivelano i loro tragici retroscena

Rebel Moon - Parte 2 La Sfregiatrice ribelli
Doona Bae nel ruolo di Nemesis, Staz Nair nel ruolo di Tarak, Michiel Huisman nel ruolo di Gunnar, Sofia Boutella nel ruolo di Kora, Elise Duffy nel ruolo di Milius e Djimon Hounsou nel ruolo del Generale Titus in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Netflix © 2024.

Uno dei problemi di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco è che la sezione del reclutamento si muove così velocemente che i guerrieri assunti da Kora hanno a malapena il tempo di svilupparsi. Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice dà più respiro alla storia, mostrando i nuovi arrivati che abbracciano la vita nel villaggio mentre si preparano alla battaglia che li attende. Verso la meta del film, poi, Titus (Djimon Hounsou) insiste perché si parlino del loro passato prima di combattere insieme.

Titus rivela di aver guidato i suoi uomini alla ribellione contro l’Imperium, dopo aver messo in discussione i loro tentativi di reprimere una ribellione sul pianeta Sarawu. Titus fu poi costretto ad arrendersi, ma nonostante avesse cercato di salvare i suoi uomini, questi furono tutti giustiziati dall’Imperium come punizione. Titus rimane ossessionato da questo evento, che lo spinge a combattere per il Veldt, anche se sembra essere una causa persa.

Tarak (Staz Nair) rivela invece di essere stato un principe del suo mondo natale. Suo padre fu ucciso dall’Imperium per aver osato chiedere di scendere a patti con loro. Ne seguì l’invasione del pianeta di Tarak, che causo anche la morte di sua madre, mentre lui fu costretto all’esilio per preservare la linea di sangue reale. Tarak si sente in colpa per l’accaduto e sostiene di essere stato privato della possibilità di difendere il suo pianeta. Difendendo il Veldt, intende rimediare a questa situazione.

Il piccolo e pacifico villaggio di pescatori di Nemesis (Doona Bae) è invece stato spazzato via dalle forze dell’Imperium anni prima e tutta la sua famiglia è stata uccisa. Si è quindi tagliata le braccia e le ha sostituite con i guanti del suo antenato, la cui “sete di sangue” fa sì che le sue spade si arroventino. Da allora, vive per la vendetta, ma nel difendere Veldt, trova qualcosa per cui vale la pena combattere di nuovo.

Millius (Elise Duffy) ricorda invece come il suo mondo agricolo sia stato conquistato dall’Imperium, costringendo il pianeta a lavorare come schiavi. È qui che ha incontrato per la prima volta Bloodaxe (Ray Fisher), che con i suoi ribelli ha liberato il suo popolo. Questa scena spiega ulteriormente perché Millius era così devoto a Bloodaxe, mentre la lotta di Veldt ricorda loro cosa è successo al loro pianeta.

Perché Kora sembra volersi arrende al nemico?

Rebel Moon - Parte 2 La Sfregiatrice Veldt
Sofia Boutella nel ruolo di Kora, Michiel Huisman nel ruolo di Gunnar e Ed Skrein nel ruolo di Atticus Noble in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Netflix © 2024.

Rebel Moon prende spunto da film come I magnifici sette, dove parte del divertimento consiste nel vedere gli eroi pianificare l’inevitabile resa dei conti. Kora e gli altri sono più che disposti a morire combattendo l’invasione, anche se nel finale Kora ha un momento di debolezza. L’Imperium non può sparare sul villaggio senza distruggere il cibo per il quale sono venuti, così Noble le propone un accordo: se Kora si arrende e consegna il cibo, Noble e le sue forze se ne andranno senza spargimento di sangue.

Questo mette alla prova la determinazione di Kora, che ha accettato Veldt come sua casa. Kora ora ha una famiglia e delle persone per cui vale la pena morire, quindi accetta l’accordo di Noble e si arrende. Gunnar (Michiel Huisman), però, sa che non ci si può fidare dell’Ammiraglio, quindi toglie la situazione dalle mani di Kora. Spara alla campana del villaggio, dando vita alla lunga sequenza d’azione finale di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Naturalmente, se Kora si fosse semplicemente arresa, Noble probabilmente avrebbe comunque raso al suolo il pianeta.

Jimmy salva la situazione durante la battaglia finale di Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice

Rebel Moon - Parte 2 La Sfregiatrice Jimmy
Jimmy (interpretazione di Dustin Ceithamer/voce di Anthony Hopkins) in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Netflix © 2024.

JC-1435 (alias “Jimmy”) è un androide da combattimento creato per salvare la famiglia reale. Quando il Re è stato ucciso, Jimmy è rimasto senza uno scopo, ma in Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco ha aiutato a sopraffare gli uomini dell’Imperium rimasti sul Veldt quando sono diventati violenti. L’aver tolto una vita pesa molto sull’androide, così Jimmy si isola per tutta la durata di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice , nonostante veda gli abitanti del villaggio prepararsi alla battaglia. Parla anche con Kora dell’imminente resa dei conti, ma sembra non volerne far parte.

Durante il finale della seconda parte, i ribelli sono sul punto di perdere quando l’Imperium invia un carro armato. Quando tutto sembra perduto, Jimmy appare all’improvviso e usa le sue superiori capacità di combattimento per uccidere decine di soldati prima di disattivare il carro armato. In questo momento, Jimmy riacquista il senso di autostima e decide che può ancora essere utile, nonostante ciò che la sua programmazione originaria potrebbe affermare.

Kora uccide l’Ammiraglio Noble di Ed Skrein

Rebel Moon - Parte 2 La Sfregiatrice Ammiraglio Noble
Ed Skrein nel ruolo dell’Ammiraglio Noble in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Netflix © 2024.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice ha dimostrato che la sconfitta di Kora contro Noble nel primo episodio le ha solo fatto guadagnare tempo. Pur essendo riuscita a uccidere l’Ammiraglio, il suo corpo è stato recuperato dall’Imperium e resuscitato. Noble torna quindi su Veldt in cerca di vendetta, conservando la cicatrice che Kora gli ha fatto, onorato di essere stato marchiato dalla “Sfregiatrice”. Sfortunatamente, Noble non ha imparato alcuna lezione dal suo primo incontro con Kora.

La sua arroganza e la sua convinzione della superiorità dell’Imperium portano alla sconfitta delle sue forze e alla sua seconda – e definitiva – morte. Dopo un prolungato combattimento con la spada nel Dreadnought in via di distruzione, Kora intrappola il cattivo usando una porta prima di decapitarlo. Questo avviene fuori dallo schermo, per mantenere intatto il PG-13 (ma potremmo vedere qualcosa in più nella director’s cut). Noble può essere sopravvissuto a Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, ma la sua decapitazione in questo film suggerisce che questa volta la sua fine è un po’ più definitiva.

Nemesis e Gunnar muoiono nel finale di Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice

Rebel Moon - Parte 2 La Sfregiatrice Nemesis
Doona Bae è Nemesis in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Netflix © 2024.

Nei film basati sulle missioni suicide, come I Sette Samurai o Quella sporca dozzina, è tradizione che la maggior parte del cast perisca nel finale. Il finale di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è una rinfrescante sovversione a questa tradizione, perché mentre le cose sembrano andare sempre peggio durante la battaglia finale, la maggior parte del cast di Rebel Moon sopravvive. Purtroppo, la spadaccina Nemesis e Gunnar, l’amante di Kora, sono i due personaggi principali che muoiono nel finale, sacrificandosi per salvare gli altri.

Nel caso di Nemesis, stava difendendo un gruppo di abitanti del villaggio mentre respingeva un’ondata di spadaccini dell’Imperium. Nonostante abbia opposto una strenua difesa, Nemesis viene sopraffatta da un soldato che le sferra un colpo mortale durante il combattimento. Un ragazzino, con cui Nemesis ha fatto amicizia sul Veldt, la conforta durante il suo abbandonare la vita e la guerriera trova un po’ di pace dopo i molti anni passati a cercare vendetta contro l’Imperium. Questo ragazzo ricorda a Nemesis anche i suoi figli, uccisi durante un attacco dell’Imperium in un villaggio non dissimile da Veldt.

Gunnar, invece, definito “il cuore” di Veldt dagli abitanti del villaggio, non si risparmia nel cercare di aiutare Kora a portare a termine la sua missione. Si recherà con lei sulla Dreadnought, ma qui viene ferito a morte durante uno scontro a fuoco con Noble. Gunnar sopravvive giusto il tempo di dire a Kora che la ama e di vedere la flotta di resistenza di Devra Bloodaxe (Cleopatra Coleman) arrivare in tempo per aiutare il villaggio. Il suo corpo viene poi cremato insieme a Nemesis.

La principessa Issa è ancora viva

Rebel Moon - Parte 2 La Sfregiatrice Principessa Issa
Rhian Rees nel ruolo della Regina, Cary Elwes nel ruolo del Re, Sofia Boutella nel ruolo di Kora e Stella Grace Fitzgerald nel ruolo della Principessa Issa in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Clay Enos/Netflix ©2023.

 Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco ha mantenuto vivo un certo mistero sul passato di Kora, tra cui l’esatta sorte della principessa Issa. Kora era stata incaricata di proteggere la giovane principessa, considerata un essere divino in grado di riportare in vita i morti. In un tragico flashback in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, Kora spiega cosa è successo: il cattivo principale di Rebel Moon, il Reggente Balisarius (Fra Fee), ha attirato il Re (Cary Elwes), la Regina (Rhian Rees) e Issa in un’imboscata. Il Re e la Regina vengono pugnalati a morte, mentre Balisarius costringe Kora a sparare a Issa per dimostrare la sua fedeltà.

Prima che Kora prema il grilletto, Issa dice “Ti perdono“, mentre la sua ferita da proiettile si illumina di bianco prima di morire. Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice sottolinea che l’assassinio della famiglia reale è il trauma principale del passato di Kora, che ha tradito completamente Issa per servire il suo malvagio padre adottivo, Balisarius. Tuttavia, nel finale, Titus rivela che Issa è ancora viva, quindi Kora e gli altri devono cercarla. Dato che la principessa Issa è una sorta di essere elementale vivo in forma umana, la sua sopravvivenza ha senso e la prossima missione sarà dunque trovarl e, per Kora, ottenere la redenzione per la morte del Re e della Regina.

In che modo il finale prepara i futuri film di Rebel Moon?

Rebel Moon - Parte 2 La Sfregiatrice Balisarius
Fra Fee nel ruolo di Balisarius in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Netflix © 2024.

Zack Snyder ha affermato di avere in mente una storia in grado di coprire ben sei film e il finale di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice di certo lascia la porta aperta per ulteriori scontri e avventure. Dato che la Principessa Issa è viva, si presume che nel terzo film Kora e i suoi ribelli partano alla sua ricerca, permettendo così anche allo spettatore di esplorare ulteriori mondi e luoghi di questo universo. Quando la notizia della vittoria dei ribelli sul Veldt si diffonderà, inoltre, ispirerà senza dubbio rivolte anche su altri pianeti, oltre alla ricerca di vendetta da parte dell’Imperium stesso.

Inoltre, il reggente Balisarius è ancora in circolazione, quindi la resa dei conti tra Kora e il suo tirannico padre adottivo è inevitabile. Il flashback di Balisarius che massacra la famiglia reale rivela che è stato lui a far ricadere la colpa su Kora, motivo per cui lei è ora ricercata. Balisarius è il cattivo principale dell’universo di Rebel Moon, quindi la saga non finirà finché non sarà sconfitto. Tale momento, però, potrebbe ancora essere lontano nel tempo, visto ciò che c’è da fare prima. Come i protagonisti ripetono nel finale: To Find and to Fight. Trovare (prima) e combattere (poi).

Il vero significato del finale di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice

Rebel Moon - Parte 2 La Sfregiatrice Kora
Sofia Boutella nel ruolo di Kora in Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice. Cr. Netflix © 2024.

L’arco narrativo di Kora nei primi due capitoli di Rebel Moon prevede l’accettazione di Veldt come sua nuova casa e il riconoscere che merita di sentirsi amata. Decenni di combattimenti l’hanno resa insensibile alla nozione di amore, ma diventando parte del villaggio e innamorandosi di Gunnar, ha riabbracciato la sua umanità. Kora impara a perdonare se stessa per il passato e per aver “ucciso” Issa, e dimostra di essere più di una macchina da guerra per l’Imperium salvando il suo nuovo mondo natale.

Lo stesso vale per tutti gli eroi di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, la maggior parte dei quali ha provato immensi sensi di colpa o vergogna per le proprie azioni passate. Tutti rimangono e combattono, nonostante la sconfitta certa. La cosa bella del finale del sequel è che anche i ribelli non devono morire per ottenere la redenzione. Gunnar e Nemesis fanno la loro fine, ma la maggior parte dei ribelli vive per combattere un altro giorno e la loro fede nella lotta per una giusta causa viene premiata.

Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice, il trailer del film di Zack Snyder

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Netflix ha svelato il trailer di Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice, il nuovo film di Zack Snyder che continua l’epica saga di Kora (Sofia Boutella) e dei guerrieri sopravvissuti agli eventi del primo film, Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco (qui la recensione). Questo secondo capitolo arriverà sulla piattaforma il 19 aprile, mentre per quest’estate sono previste le versioni vietate ai minori, ovvero le director’s cut di Snyder.

La trama di Rebel Moon – Parte 2: La sfregiatrice

Kora e i suoi alleati si preparano a sacrificare tutto al fianco del coraggioso popolo di Veldt, per difendere il villaggio dove una volta regnava la pace e diventato nel tempo patria per coloro che hanno perso la propria lotta contro il Mondo Madre. Alla vigilia della battaglia, i guerrieri devono affrontare le realtà dei loro passati, rivelando il vero motivo per cui sono pronti a tutto per di sconfiggere le forze del male. Quando poi il Regno si abbatterà con tutta la sua forza sulla nascente ribellione, si stringeranno legami indissolubili, emergeranno eroi e nasceranno leggende.

Di cosa parla Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco?

Dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

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Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, ecco il “divertente” trailer onesto

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Sapevamo che era solo questione di tempo, e Screen Junkies ha rilasciato un “Honest Trailer” per il secondo film della saga sci-fi di Zack Snyder ispirata a Star Wars, Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, ovvero “Harvest Moon 2: Pain and Grain“.

I ragazzi non hanno dovuto faticare molto per trovare cose da prendere in giro (sì, le scene di raccolta del grano al rallentatore sono le più criticate), ma questo si rivela comunque uno degli Honest Trailer più divertenti che abbiamo visto da un po’ di tempo a questa parte.

C’è anche un accenno al “ripristino dello SnyderVerse“, ma come spesso accade, le risate più grandi vengono probabilmente dal cambio di nome dei personaggi (“Phone-In the Barbarian“) proprio alla fine. Date un’occhiata al trailer onesto di Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice qui sotto.

Cosa ne sarà in futuro di Rebel Moon?

Nonostante siano stati criticati dalla critica, i film di Rebel Moon hanno attirato molti spettatori e hanno ottenuto ottimi risultati per Netflix, il che significa che molto probabilmente vedremo dei sequel. Snyder ha già confermato di avere in programma ben sei film in tutto.

Quattro o sei film, dipende… Credo che la questione sia se ogni volta che facciamo uno di questi film ne facciamo due“, ha detto Snyder al Radio Times in una recente intervista. “Ne stavamo parlando l’altro giorno e mi chiedevo se il pubblico sarebbe rimasto deluso se avesse avuto un solo film da Luna Ribelle? Direbbero: ‘Oh, è uno solo adesso? Fantastico‘”.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è il film numero 1 di Netflix in tutto il mondo, nonostante le recensioni negative

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La critica non ha apprezzato i film di Rebel Moon di Zack Snyder (o i suoi film in generale, se è per questo), ma questo non ha impedito loro di attirare molti spettatori su Netflix. Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice ha debuttato sullo streamer la scorsa settimana e il film non è stato accolto meglio del suo predecessore. Anzi, le recensioni sono state decisamente peggiori. Il sequel fantascientifico si trova attualmente a un misero 15% su Rotten Tomatoes, con un punteggio di pubblico migliore – ma comunque marcio – del 52%.

Nonostante queste reazioni negative, Zack Snyder ha una base di fan fedeli e devoti che chiaramente si preoccupano molto poco delle opinioni della critica, e Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è riuscito a scalare le classifiche diventando il film numero 1 di Netflix in tutto il mondo. Inoltre, il primo film, Rebel Moon: figlia del fuoco è rientrato nella top 10 ed è ora il quinto film più popolare sullo streaming.

Ecco come si presenta la top 10 in vista del weekend.

1. Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice

2. Woody Woodpecker Goes to Camp

3. What Jennifer Did

4. Anna

5. Rebel Moon: figlia del fuoco

6. Glass

7. The Bricklayer

8. Hotel Transylvania

9. Damsel

10. The Super Mario Bros. Movie

È ancora molto presto, quindi sarà interessante vedere quanto a lungo The Scargiver riuscirà a mantenere questa posizione. Tuttavia, Netflix deve essere soddisfatta del risultato, quindi non stupitevi se verrà annunciato un terzo film. Dopotutto, Snyder ha già rivelato di avere in programma un potenziale di sei film.

Quattro o sei film, dipende… Credo che la questione sia se ogni volta che facciamo uno di questi film ne facciamo due”, ha detto Snyder al Radio Times in una recente intervista. “Ne stavamo parlando l’altro giorno e mi chiedevo se il pubblico sarebbe rimasto deluso se avesse avuto un solo film da Luna Ribelle? Direbbero: ‘Oh, è uno solo adesso? Fantastico‘”.

Rebel Moon – Parte 2: Ed Skrein paragona il sequel a Dunkirk di Christopher Nolan

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Rebel Moon, l’epica space opera di Zack Snyder, arriva su Netflix alla fine del mese. Tuttavia, l’attesa è già cresciuta per il suo sequel, Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice, che arriverà nella primavera del 2024. Ed Skrein, che interpreta il cattivo Atticus Noble, ha raccontato come Zack Snyder si sia ispirato a Dunkirk di Christopher Nolan come ispirazione per la seconda parte.

Ricordo che Zack ha detto che con il secondo film voleva che fosse come Dunkirk“, ha detto Skrein a GamesRadar+. “Quindi è come se ci fosse uno spazio all’inizio, e poi si parte. E si scatena davvero, davvero tanto. E, come nel caso del Ritorno del Re e del Signore degli Anelli, si può dire: “Ok, sappiamo dove stanno andando“. È come dire: ‘Bene, ora sediamoci, mangiamo un sacco di popcorn e guardiamo l’inizio‘”.

La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, recensione del film di Zack Snyder

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Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco approda finalmente su Netflix. Il nuovo film di Zack Snyder, che troverà compimento solo nel 2024 con il rilascio di La sfregiatrice, sarà infatti disponibile su piattaforma a partire dal 22 dicembre.

Inizialmente pensato come parte integrante dell’universo di Star Wars e assestatosi poi come progetto a sé stante a seguito dell’estromissione dal franchise voluta da Disney e Lucasfilm, il film rappresenta dunque l’ultima fatica del controverso regista statunitense, figura autorevole nel panorama pop-cinematografico contemporaneo e manifesto di un’estetica che fin dai suoi esordi ha diviso pubblico e critica.

A comporre il variegato cast di interpreti sono nomi e volti noti del grande e piccolo schermo, dalla protagonista Sofia Boutella, apparsa in Star Trek Beyond (2016), all’Ed Skrein di Deadpool, passando per Djimon Hounsou (Il gladiatore, Blood diamonds, Guardiani della galassia) e Charlie Hunnam – star di Sons of Anarchy. All’interno di una pellicola che, a partire dall’ambientazione space-western, si configura come proseguimento ideale della poetica digitale del suo autore.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco: la trama

Schiantatasi su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), straniera dal misterioso passato, viene accolta presso un pacifico insediamento dedito all’agricoltura. Qui la vita della comunità sembra procedere tranquilla, scandita da stagioni di semina e raccolto; ma l’inaspettata “visita” del malvagio Ammiraglio Noble (Ed Skrein), emissario del crudele Reggente Balisarius, giunto a turbare la quiete del villaggio e a minacciarne la sopravvivenza, cambia drasticamente le carte in tavola.

Nel tentativo di difendere Vedt dall’autorità tirannica del Mondo Madre, Kora decide dunque di imbarcarsi in un viaggio interstellare volto a rintracciare i Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher) – leader di un agguerrito gruppo di ribelli – e radunare coraggiosi guerrieri disposti a battersi per il villaggio e per i suoi abitanti. E insieme all’audace coltivatore Gunnar, suo fedele compagno di viaggio, riunisce un piccolo gruppo di rinnegati in cerca di redenzione.

Sofia Boutella come Kora in Rebel Moon

La squadra, composta dal grande Generale Titus (Djimon Hounsou), dal nobile Tarak (Staz Nair), dal pilota mercenario Kai (Charlie Hunnam), dalla intrepida spadaccina Nemesis (Doona Bae) e dalla ribelle Milius (E. Duffy), è pertanto chiamata ad unire le forze contro il comune nemico. Lo scontro con l’Ammiraglio Noble e i suoi pericolosi scagnozzi incombe funesto e nascosto nel buio dello spazio cosmico si nasconde un traditore.

Il mito digitale

“Cercate di fare squadra” suggeriva Il Saggio Scott Glenn a Babydoll e compagne nel bel mezzo di Sucker Punch. E poco importa della collocazione storico-scenografica, del campo di battaglia o persino della composizione numerica della stessa; d’altro canto che siano cinque, sei, o 300, i corpi ipertrofici di Snyder sono sempre stati – e tutt’ora rimangono – gli attanti di una poetica autoriale che, sin dagli albori, procede a una sistematica rilettura del “mito” in chiave digitale. Un processo letteralmente esploso nella muscolare rivisitazione termopiliana del 2006 e affinato nel tempo attraverso i molteplici cut targati DC.

Rebel Moon Sofia Boutella come Kora
Rebel Moon Sofia Boutella come Kora – Cr. Clay Enos/Netflix © 2023

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, in quest’ottica, più che al mero prolungamento del modo di intendere un dispositivo-cinema devoto alla messa in scena di replicanti men of steal di volta in volta declinati all’interno di differenti cornici narrative, assomiglia piuttosto al realizzarsi di una specifica volontà del suo artefice; desideroso di saggiare le possibilità concettuali del proprio sguardo, mediante un prodotto che, dopo aver affondato le proprie radici nel cuore pulsante dell’epos americano – il selvaggio West – inizia a divorare simboli e icone di ogni dimensione conosciuta dell’universo Hollywood (e non solo), fagocitandone estetica e linguaggio.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, un mash-up intergenerazionale

Sospeso come un calcio a mezz’aria tra mito, immaginario collettivo e sua cibernetica sovrascrittura, il film di Snyder esegue così un poderoso mash-up intergenerazionale della produzione cinematografica “tutta”. Miscelando Kurosawa e Cameron, Tarantino e Lucas, Jackson e Scott; in una continua compenetrazione tra generi che – condita dalla consueta dose di ricercata magniloquenza – traspone su grande schermo l’odierna concezione dell’immagine come irrefrenabile flusso che travolge e sommerge il contemporaneo.

Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco
REBEL MOON: Ed Skrein as Atticus Noble in Rebel Moon. Cr. Justin Lubin/Netflix © 2023

Fotografato dal suo stesso creator nelle vigorose superfici che ne indirizzano il significato, Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco procede così ritmato accavallando coreografie action e maschere attoriali. Al punto da confinare la sola speranza di umanità dietro gli ingranaggi di latta di un vecchio robot ricondizionato – un nuovo uomo d’acciaio. E programmando un serratissimo viaggio a passeggio tra i mondi – tecno-arene videoludiche costantemente intercambiabili – dove l’assenza di sguardo pare esaurire ogni probabilità di salvezza. Rintracciabile solo, come fu per le fughe sognanti di Babydoll, nei punti ciechi del grande Occhio nemico. D’altronde “lui può unire il meglio di questi due mondi e creare un’umanità più bella”. Anche se spezzata a metà.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco, il trailer del film Netflix di Zack Snyder

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Netflix ha diffuso il primo trailer ufficiale di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco, il primo di capitolo di evento in due parti firmato da Zack Snyder (Watchmen, L’uomo d’acciaio, Zack Snyder’s Justice League), la cui realizzazione ha richiesto decenni di lavoro. Originariamente, Snyder aveva sviluppato tale progetto per farne un film della saga di Guerre stellari, ispirato ai film di Akira Kurosawa, ma dopo l’acquisizione di Lucasfilm da parte della Disney, lo ha modificato per farlo diventare un progetto a se stante. Il primo capitolo sarà ora disponibile sulla piattaforma streaming a partire dal 22 dicembre, mentre il secondo capitolo, intitolato Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice arriverà il 19 aprile 2024.

La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, il film di Zack Snyder divide la critica

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Mentre si attende l’uscita su Netflix di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, il nuovo film di Zack Snyder e primo capitolo di una saga di fantascienza pronta ad espandersi nel tempo, sono ora arrivate online le prime reazioni della critica al film. Come avvenuto per i precedenti lungometraggi del regista, anche questo suo nuovo lavoro ha fortemente diviso quanti lo hanno visto in chi lo ha amato e chi lo ha odiato, ma sembra esserci posto anche per delle vie di mezzo. Tra i giudizi negativi spicca sicuramente quello di Eric Italiano di BroBible ha ammesso che Rebel Moon è stato “il primo film dal quale sono uscito prima della fine da molto, molto tempo”, criticandone la “cattiva recitazione” e suggerendo che il film è “un banchetto per chi odia Zack Snyder.”

Di un parere simile è anche Matt Neglia di Next Best Pictures, che ha scritto che “il film avrebbe dovuto allinearsi con la mia predilezione per la narrazione epica, ma mi ha lasciato distaccato. L’esecuzione goffa di Zack Snyder rende anche il dramma in modo elementare fino a renderlo quasi noioso. Fantascienza derivata con azione al rallentatore insignificante e personaggi noiosi”. Brandon Davis di ComicBook.com riporta invece che “volevo amare Rebel Moon”, ma di aver percepito che “la storia ambiziosa avrebbe potuto essere raccontata meglio”, affermando però anche che “la versione estesa probabilmente lo migliorerà. Ha un grande stile, ma quest’ambiziosa storia avrebbe potuto essere raccontata meglio.”

C’è però anche chi ha apprezzato il film, come Molly Edwards di GamesRadar, che scrive: “Ok, #RebelMoon è semplicemente epico. Grandi proporzioni, bellissime immagini (ovviamente), azione fantastica e una mitologia davvero affascinante. Ci sono un sacco di entusiasmanti anticipazioni per quello che verrà, ma è comunque molto soddisfacente come film a sé stante. Jimmy mi ha rubato il cuore.” Di un parare simile è Kirsten Acuna di Insider, che ha descritto il film come come una “lettera d’amore a Star Wars. Riesco a vedere i riferimenti. Volevo di più di alcuni personaggi (Djimon Hounsou), ma Ed Skrein ruba la scena in ogni momento”.

La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco di Zack Snyder uscirà al cinema in 70mm

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In vista del debutto di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco il 22 dicembre, Netflix annuncia che distribuirà per la prima volta il nuovo film epico di fantascienza di Zack Snyder in sale selezionate per una settimana.

Secondo Variety, il primo episodio Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco sarà proiettato in 70mm in quattro città tra cui Los Angeles (Egyptian Theatre), New York City (Paris Theatre), Toronto (TIFF Bell Lightbox) e Londra (Prince Charles Cinema), a partire dal 15 dicembre. 21. Netflix è il proprietario delle sale Egyptian Theatre e Paris Theatre.

Sofia Boutella, Ed Skrein, Cleopatra Coleman e Cary Elwes recitano nell’ultimo film di Zack Snyder, incentrato su un’enigmatica giovane donna che vive in una pacifica colonia alla periferia della galassia. Le è stato affidato il compito di trovare guerrieri in grado di respingere un’imminente invasione da parte di un despota tirannico.

Snyder ha recentemente affermato che “Rebel Moon” e il suo ultimo film, il film d’azione zombie di Netflix “Army of the Dead”, fanno parte dello stesso universo. “‘L’Armata dei Morti’ ha una mitologia piuttosto vasta che non è mai stata inserita nel film“, ha detto a Total Film. “In realtà c’è un personaggio di ‘Rebel Moon’ nella serie animata ‘Army of the Dead’ che non abbiamo mai realizzato.”

Cosa sappiamo su Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco

Snyder originariamente concepì “Rebel Moon” come un film di “Star Wars” ispirato ai “Sette Samurai” che presentò a Lucasfilm poco dopo che la Disney acquisì lo studio nel 2012 per 4,05 miliardi di dollari. Il regista voleva creare personaggi originali e ha spinto per una sceneggiatura classificata come R, che alla fine ha portato “Rebel Moon” a diventare una proprietà propria al di fuori del franchise di “Star Wars“.

Il regista ha scritto il progetto come un unico film, ma Netflix era riluttante ad accettarlo perché la sceneggiatura contava 172 pagine. Con quella lunghezza, “Rebel Moon” avrebbe avuto una durata di circa tre ore. Le due parti hanno concordato di dividere il film in due metà, con il secondo film Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice in arrivo l’anno prossimo.

Snyder sta anche lavorando su due tagli separati di ciascun film “Rebel Moon”. Un taglio è un film che “chiunque può apprezzare e guardare”, mentre l’altro sarà più esplicito e rigorosamente per adulti. “Penso che per i miei fan e per le persone pronte a fare un tuffo più profondo e più difficile, sarà divertente“, ha detto Snyder a Vanity Fair all’inizio di quest’anno. Successivamente ha rivelato su Tudum di Netflix  che i tagli del regista includeranno quasi 60 minuti di filmati aggiuntivi.

Il Director’s Cut si avvicina a un’ora di contenuti extra, quindi penso che sia una versione legittima dell’universo esteso“, ha detto Snyder. “Puoi davvero vedere molto. È solo più dipinto fino in fondo. Il [taglio] del regista è un’immersione profonda, cosa che notoriamente ho fatto durante tutta la mia carriera. Non so come sono finito nel mondo dei Director’s Cut, ma quello che posso dire è che, per me, i Director’s Cut sono sempre stati qualcosa per cui ho dovuto lottare in passato e nessuno lo voleva. Era questo bambino bastardo che cercavo sempre di mettere insieme perché sentivano che esisteva una versione più profonda. E con Netflix abbiamo girato scene solo per il Director’s Cut. Quindi, in questo senso, è davvero una rivelazione perché dà quel secondo calcio al barattolo per i grandi fan.

Il secondo film “Rebel Moon”, intitolato Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice arriverà il 19 aprile 2024.

Rebel Moon – Parte 1, cosa ricordare prima di guardare Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice

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Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è da oggi disponibile su Netflix e segna la conclusione (per ora) dell’epopea cinematografica di Zack Snyder. Come noto, il regista ha cercato di portare Rebel Moon sullo schermo per anni: prima l’ha proposto come un capitolo nell’universo di Star Wars, poi l’ha rielaborato in una storia originale nell’ambito di un nuovo accordo con Netflix.

L’anno scorso sono stati fatti i primi passi in questo universo con Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, in cui una giovane donna di nome Kora (Sofia Boutella) riunisce un gruppo di guerrieri provenienti da tutta la galassia per difendere la piccola luna di Veldt dal tirannico Motherworld. Figlia del fuoco getta anche le basi per La sfregiatrice e per i futuri ingressi nel mondo di Rebel Moon: ecco tutto quello che dovete ricordare.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco ha riunito un’improbabile banda di guerrieri

Rebel Moon film 2023

Rebel Moon prende il via quando Veldt riceve la visita di una nave del Mondo Madre. L’ammiraglio Atticus Noble (Ed Skrein) è stato inviato per dare la caccia ai rivoluzionari Darrian Bloodaxe (Ray Fisher) e a sua sorella Devra (Cleopatra Coleman); si scopre che uno degli abitanti di Veldt, Gunnar (Michiel Huisman), aveva venduto le eccedenze di raccolto ai Bloodaxe. Quando Noble chiede a Veldt di rifornire le sue forze di grano, Kora decide di radunare dei guerrieri per difendere gli abitanti del suo villaggio. Lei e Gunnar finiscono per imbattersi nel contrabbandiere Kai (Charlie Hunnam), che li aiuta a trovare un gruppo eclettico di compagni, tra cui l’ex principe Tarak (Staz Nair), la letale spadaccina Nemesis (Doona Bae) e l’ex generale del Motherworld Titus (Djimon Hounsou). Incontrano anche i Bloodaxes, con Darrian che presta alcuni dei suoi uomini alla causa.

Kai ha però fatto il doppio gioco e vende Kora e i suoi compagni a Noble, il che porta Gunnar a ucciderlo e ad aiutare a liberare gli altri. Il combattimento che ne consegue vede Darrian ucciso mentre abbatte una cannoniera del Mondo Sotterraneo, mentre tutte le sue forze vengono decimate, tranne un soldato solitario, Milius (E. Duffy), che decide di unirsi a Kora e ai suoi amici. Kora apparentemente uccide Noble, ma questi viene resuscitato dai sacerdoti del Mondo Madre e portato al cospetto del reggente Balisarius (Fra Fee), che chiede a Noble di stroncare la rivoluzione e di riportare Kora al Mondo Madre viva.

La connessione di Kora con il Mondo Madre viene esplorata in Rebel Moon –  Parte 1

Rebel Moon - Parte 1- Figlia del fuoco
Clay Enos/Netflix

Nel corso di Figlia del fuoco, Kora rivela a Gunnar altri aspetti del suo passato. Come la maggior parte dei guerrieri che recluta, il suo pianeta è stato raso al suolo dal Mondo Madre. Balisarius la risparmiò e la crebbe come una figlia, dandole il nome di “Arthelais”. Si è addestrata come soldato, salendo di grado fino a quando è stata scelta per diventare la guardia del corpo della principessa Issa (Stella Grace Fitzgerald).

Issa avrebbe dovuto inaugurare un’età d’oro di pace per l’universo, ma lei e il resto della sua famiglia furono uccisi da un misterioso assassino. Kora è fuggita dal Mondo Materno e si è schiantata sul Veldt, dove è stata accolta dagli abitanti del villaggio, ma il Mondo Materno non l’ha mai perdonata. Noble si riferisce a lei come alla “Sfregiatrice”, e la seconda parte di Rebel Moon si propone di esplorare cosa accadde esattamente il giorno in cui la famiglia reale fu colpita.

Jimmy trova un nuovo scopo

Jimmy trova un nuovo scopo in Rebel Moon

Kora non è l’unico personaggio di Rebel Moon legato alla famiglia reale. Quando Noble lascia un piccolo contingente di soldati sul Veldt per mantenere la pace fino al suo ritorno, questi attivano un “Jimmy” (Dustin Ceithamer/Anthony Hopkins), un cavaliere meccanico destinato a difendere la classe dirigente del Mondo Madre. Jimmy e il resto delle sue macchine, meglio conosciute come Mechanicas Miltarium, hanno smesso di combattere dopo l’uccisione di Issa, poiché ritenevano di aver perso il loro scopo.

Dopo aver incontrato un’abitante del villaggio di nome Sam (Charlotte Maggi) e aver notato la sua somiglianza con Issa, Jimmy finisce per sparare a uno dei soldati del Mondo Madre che la minaccia. Nel trailer di La sfregiatrice viene mostrato il suo ruolo potenzialmente importante nel secondo capitolo, dove unisce le forze con Kora e distrugge i soldati del Mondo Madre. La presenza di Jimmy è sporadica in Figlia del Fuoco, anche se l’imminente extended cut potrebbe ampliare il suo ruolo e il suo nuovo scopo di difendere il Veldt.

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice è un film di guerra totale

Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice

Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice si preannuncia ancora più ricco di azione del suo predecessore, a giudicare dal trailer. “La seconda parte è un film di guerra“, ha dichiarato Snyder durante un’intervista a Entertainment Weekly. “Sappiamo che Noble è vivo e che Belisarius gli ha affidato il compito di trovare sua figlia e di riportargliela ad ogni costo. Quindi la posta in gioco per il villaggio si è alzata da ‘ehi, vogliamo un po’ del vostro grano’ a ‘state ospitando il fuggitivo più ricercato nella storia della galassia’“.

La battaglia per Veldt è solo l’inizio, perché Snyder ha in programma un terzo film e altri ancora. “Se dovessimo andare avanti e fare altri film, conosciamo l’obiettivo… Penso che in un mondo ideale, avremmo sicuramente un arco più lungo di questo gigantesco universo, e poi a quel punto sarei felice di passare la mano a qualcun altro. Ma so cosa voglio fare“, ha dichiarato Snyder a SFX Magazine.

L’universo di Rebel Moon sta lentamente iniziando a espandersi, con un fumetto prequel incentrato sull’ascesa dei Bloodaxes a diventare rivoluzionari e un progetto di videogioco in lavorazione. Il tempo, e l’accoglienza riservata a La sfregiatrice, riveleranno se questa espansione sboccerà o meno in un universo fantascientifico in grado di rivaleggiare con Star Wars o Dune.

Rebel in the Rye: trama e cast del film con Nicholas Hoult

Rebel in the Rye: trama e cast del film con Nicholas Hoult

Pochi autori della letteratura statunitense e mondiale vantano la fama che ha ancora oggi J. D. Salinger. Celebre in particolare per il romanzo del 1951 Il giovane Holden, egli è noto anche per la sua natura schiva e riservata, che lo portò a ritirarsi completamente nell’anonimato a partire dal 1965 fino alla data della sua morte, avvenuta nel 2010. Se sulle sue opere egli pose il divieto di trasposizione cinematografica, la sua giovinezza è invece diventata oggetto del film Rebel in the Rye, il cui titolo è un chiaro riferimento a quello inglese del suo romanzo più celebre, The Catcher in the Rye.

Questo lungometraggio è stato scritto e diretto nel 2017 da Danny Strong, attore noto per le serie Buffy l’ammazzavampiri e Una mamma per amica e che ha qui esordito alla regia. Egli acquistò di suo pugno i diritti della biografia J. D. Salinger: A Life, scritto da Kenneth Slawenski e incentrato sulla giovinezza dell’autore, dalla Seconda guerra mondiale sino alla pubblicazione de Il giovane Holden. Nel tentativo di dar vita ad un film che rispecchiasse lo stile dell’autore, Strong lo concepì come un racconto di formazione dove si esprime il disgusto verso una società borghese e convenzionale e il disagio di un’intera generazione.

Presentato al Sundance Film Festival, Rebel in the Rye non ottenne tuttavia una buona accoglienza di critica e finì con il passare in sordina. Pur con i cliché del genere, però, si tratta di un’opera delicata e sincera che cerca di raccontare un’esistenza quantomai sfuggente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rebel in the Rye: la trama del film

La vicenda narrata nel film ha inizio nei primi anni Quaranta, quando J. D. Salinger è un giovane insicuro in cerca di sé stesso, specialmente ora che è prossimo all’età adulta. Iscrittosi ad un corso di scrittura presso la Columbia University, intreccerà qui una serie di importanti relazioni. La prima è quella con la benestante attrice Oona O’Neill, con la quale avrà un turbolento rapporto sentimentale. La seconda è invece quella con il professor Whit Burnett, il quale diventerà suo mentore nella scrittura. Proprio mentre coltiva questa passione, Salinger viene però chiamato a combattere nella Seconda guerra mondiale.

Rimasto traumatizzato da quell’esperienza, egli inizierà ad elaborare un profondo disgusto per la società che va formandosi intorno a lui in seguito della fine del conflitto. Sentendosi sempre più distaccato da ciò che lo circonda, farà confluire i suoi sentimenti in un romanzo che chiamerà Il giovane Holden. Durante il processo di scrittura, però, Salinger dovrà anche trovare una stabilità nella propria vita, ricercando quelle relazioni che potranno salvarlo. Rebel in the Rye racconta dunque poco più di un decennio della vita di uno dei più importanti autori della letteratura mondiale.

Rebel in the Rye cast

Rebel in the Rye: il cast del film

Per interpretare J. D. Salinger, compito tutt’altro che semplice, è stato chiamato l’attore Nicholas Hoult. Celebre per essere Bestia nei nuovi film degli X-Men, egli si è trovato nel 2019 ad interpretare anche un altro noto scrittore, ovvero J. R. R. Tolkien nel film Tolkien. Per interpretare Salinger, egli ha innanzitutto indossato delle lenti che gli hanno permesso di cambiare il colore degli occhi da azzurri a marroni, come quelli dello scrittore. Successivamente si è documentato quanto più approfonditamente possibile sulla vita di Salinger, ricercando anche interviste video o audio per poterne studiare il modo di muoversi o di parlare.

Accanto a lui, nel ruolo del mentore Whit Burnett, vi è il due volte premio Oscar Kevin Spacey, mentre Sarah Paulson, celebre per la serie American Horror Story, è Dorothy Olding, la fedele agente che ha sostenuto il giovane Salinger per tutta la sua carriera. Zoey Deutch, attrice vista anche in Beautiful Creatures, Tutti vogliono qualcosa e Prima di domani, è l’attrice Oona O’Neill, la quale intreccia una relazione con Salinger. Nel film sono poi presenti gli attori Victor Garber e Hope Davis nei ruoli di Sol e Miriam Salinger, i genitori del protagonista. Altri attori presenti sono Brian d’Arcy James nel ruolo di Giroux e Lucy Boynton in quelli di Claire Douglas.

Rebel in the Rye: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rebel in the Rye è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 20 agosto alle ore 00:05 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Rebecca: trailer del nuovo adattamento prodotto da Netflix

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Rebecca: trailer del nuovo adattamento prodotto da Netflix

Dopo Alfred Hitchcock, anche Netflix prova ad adattare il romanzo di Daphne Du MaurierRebecca. Nel cast del film diretto da Ben Wheatley ci sono Armie Hammer, Lily James e Kristin Scott Thomas

Una giovane sposina arriva nell’imponente tenuta di famiglia del marito su una costa inglese battuta dal vento e si ritrova a combattere l’ombra della sua prima moglie, Rebecca, la cui eredità vive nella casa anche molto tempo dopo la sua morte. Un adattamento moderno del romanzo gotico di Daphne Du Maurier arriva su Netflix: interpretato da Armie Hammer, Lily James e Kristin Scott Thomas.

Rebecca Zlotowski racconta il suo personale viaggio ne I figli degli altri, in concorso a Venezia 79

La regista Rebecca Zlotowski porta in concorso a Venezia 79 I figli degli altri, film basato su un’esperienza autobiografica e che mira a raccontare il tema della maternità da una prospettiva differente.

La trama de I figli degli altri ruota attorno a Rachel è una donna di quarant’anni, senza figli. Ama la sua vita: gli studenti del liceo in cui insegna, gli amici, il suo ex, le lezioni di chitarra. Quando si innamora di Ali, stringe un legame profondo anche con Leila, la figlia di quattro anni dell’uomo. Le rimbocca le coperte prima di dormire, se ne prende cura, le vuole bene come se fosse sua. Ma amare i figli degli altri è un grosso rischio.

Proprio partendo dal nucleo della sceneggiatura, la regista ha parlato del suo approccio a una storia tanto personale ma che riflette preoccupazioni e sentimenti universali. “Quando si parla di maternità, spesso si creano due fazioni: c’è chi ha fatto questa esperienza e dice che non si può vivere senza. Ma io volevo trasmettere il messaggio che puoi comunque voler sempre dire qualcosa come donna, puoi tracciare il tuo cammino anche senza avere figli. Ho cercato di trovare un equilibrio in termini di storytelling tra le diverse ideologie, che oggigiorno sono anche politiche. Il mio film ha comunque un’ideologia, e sta nel fatto che una donna può esistere anche senza dei figli, c’è una presa di posizione rispetto al fatto che una donna può realizzarsi anche senza figli. La scrittura è sempre un lavoro che cerca di mescolare elementi della quotidianità ed emozioni che potremmo provare: io ho voluto raccontare come sarebbe potuta essere la mia vita, se non fossi stata una regista“.

Abbiamo poi potuto sentire il parere degli attori protagonisti su una questione tanto dedicata, confrontando il punto di vista femminile a quello maschile. La protagonista Virginie Efira ha dichiarato: “Quando ho letto la sceneggiatura di Rebecca ho colto immediatamente la descrizione che voleva fare del momento di una vita della donna che non ho mai visto rappresentato al cinema e che corrisponde a una riflessione che ho fatto a livello personale. Stiamo parlando di qualcosa che appartiene a tutte le donne, fa parte di una sorte di desideri da parte di una donna che spesso si scontrano con l’impotenza e che si può anche esprimere senza avere figli, ma tramite un personaggio che è matrigna della figlia di un compagno. Ci sono tante domande nella sceneggiatura e non abbiamo bisogno di risposte: a me bastava riconoscermi in quelle domande“.

Ha poi proseguito Roschdy Zem: “Voglio condividere con voi l’emozione di sentirmi privilegiato di portare sullo schermo una storia così tipica del 21esimo secolo. Il fatto che una regista abbia avuto l’idea di questo progetto apre la porta a una nuova era della tradizione cinematografica. Ci sono una serie di soggetti e tematiche nuove nel cinema, mai state affrontate prima d’ora nel linguaggio cinematografico. Per me il futuro del cinema è femminile: o sarà donna o non sarà“.

Un aspetto interessante de I figli degli altri è l’indagine interiore anche di Leila, la bambina cui la nostra protagonista stringe un legame inedito. “É sicuramente difficile riuscire a tracciare un ritratto dei bambini nella loro ambivalenza all’interno di una storia. Da un lato sono una benedizione, dall’altro possono anche essere un peso nella vita, anche se sono degli esseri nei confronti dei quali noi proviamo un bene immenso. Alla base del fare un figlio c’è questo conflitto e io volevo mostrarlo. Può anche accadere che non piacciano i figli del compagno che ci scegliamo. Nel cinema siamo cresciuti vedendo rapporti idilliaci tra famiglie e figli. All’inizio del film io ho semplicemente tratteggiato l’innamoramento, volevo più che altro dare una caratterizzazione ai singoli personaggi, non soffermarmi sulla storia d’amore. Virginie è un’insegnante, ha un rapporto molto intimo con la figura infantile. Alla base, è una storia semplice ma arriviamo a coglierne tutte le sfumature“.

Nel film, incontriamo anche il regista Frederick Wiseman in un cameo inedito e Rebecca Zlotowski ha parlato del rapporto che si è instaurato nel corso degli anni tra i due: “Ci siamo incontrati su un ascensore a Venezia, io ero giudice di Orizzonti. Io avevo scarpe brillantinate, lui giganti e sportive. ‘Scarpe da regista’, mi dice lui, ‘Scarpe da regista’, ribatto io riferendomi alle mie. Ci siamo poi incontrati più volte, lui vive a Parigi. Mi è venuto in mente che lui ama recitare ed è una persona scherzosa, con un grande senso dell’umorismo. Gli è piaciuto moltissimo fare questo cameo assolutamente comico. Prima di fare la regista, sono stata insegnante di cinema, in particolare di documentari e mi piace pensare che questa figura possa essere definita come un ricercatore nel museo dell’uomo, mi piaceva l’idea che Wiseman rispecchiasse questo interpretando un ginecologo“.

Rebecca Zlotowski ha poi concluso con una riflessione molto profonda sul ruolo delle donne nella società odierna. “La posizione delle donne è cambiata lentamente ma negli ultimi sessant’anni abbiamo visto che ha assunto anche un importantissimo ruolo sociale, oltre che privato. Riusciamo a definirci in modo differente rispetto al ruolo materno che ci è stato tradizionalmente assegnato. Sicuramente, è ancora fin troppo diffusa l’idea dell’orologio biologico che scadrà, ma dobbiamo chiederci come vogliamo definirci rispetto alla vita che vogliamo fare. É il momento in cui dobbiamo dire che possiamo non volere figli, che l’aborto deve essere un diritto, anche se c’è tanto dolore in tutto ciò. Forse mi sento legittimata a dire questo perchè sono una donna francese e abbiamo solidi diritti. Ma voglio fare sentire la mia voce, questo film è una vera e propria lettera d’amore per tutte le persone che erano come me qualche anno fa“.

Rebecca Hall: 10 cose che non sai sull’attrice

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Rebecca Hall: 10 cose che non sai sull’attrice

Rebecca Hall è una di quelle attrici che ha fatto la storia del cinema recente e continua a contribuire grazie alle sue diverse ed intense interpretazioni. L’attrice, che fa questo lavoro da quando era una ragazzina, ha saputo conquistare sin sa subito una grande fetta di spettatori, diventando una delle attrici più apprezzate in tutto il mondo.

Ecco dieci cose da sapere su Rebecca Hall.

Rebecca Hall film

rebecca hall

1. I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata nel 2006, quando debutta sul grande schermo grazie al film Il quiz dell’amore, per poi proseguire con The Prestige (2006), Vicky Cristina Barcelona (2008), Frost/Nixon – Il duello (2008), Dorian Gray (2009), Please Give (2010) e The Town (2010). In seguito, recita in Everything Must Go (2010), 1921 – Il mistero di Rookford (2011), Una ragazza a Las Vegas (2012), Iron Man 3 (2013), Closed Circuit (2013) e Una promessa (2013). Tra i suoi ultimi film, vi sono Transcendence (2014), Regali da uno sconosciuto – The Gift (2015), Christine (2016), Il GGG – Il grande gigante gentile (2016), The Dinner (2017), Professor Marson and the Wonder Women (2017), Teen Spirit – A un passo dal sogno (2018), Holmes & Watson – 2 de menti al servizio della regina (2018) e Un giorno di pioggia a New York (2019).

2. Ha lavorato spesso per il piccolo schermo. Oltre ad aver prestato la sua attività di attrice per il cinema, l’attrice ha presenziato spesso in progetti destinati al piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nel mondo della recitazione con la serie The Camomile Lawn (1992), per poi apparire in serie come Parade’s End (2012), Horace and Pete (2016) e in film tv come Don’t Leave Me This Way (1993), Wide Sargasso Sea (2006), Joe’s Palace (2007), Il mio amico Einstein (2008) e Red Riging: 1974 (2009).

3. È anche doppiatrice, produttrice, sceneggiatrice e regista. Nel corso della sua carriera, l’attrice non si è tirata indietro dalla possibilità di esplorare altri ambiti diversi del cinema diversi dalla sua principale professione. Infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio di un episodio della serie The World of Peter Rabbit and Friends (1993) e del film Mirai (2018), mentre in quando produttrice, ha lavorato alla realizzazione del film Patto d’amore (2017). In quando sceneggiatrice e regista, sta attualmente lavorando alla realizzazione del suo primo film, Passing.

Rebecca Hall marito

4. È sposata da qualche anno. L’attrice si è sposata per la prima volta con il collega Morgan Spector: la coppia si è sposata a New York nel settembre del 2015 ed erano fidanzati da un paio di anni. I due, infatti, si sono conosciuti un paio di anni prima mentre si trovavano entrambi a lavorare in una produzione di Broadway.

5. Ha avuto una breve storia con Sam Mendes. Prima di frequentare il suo attuale marito, l’attrice avuto una storia, durata dal 2011 al 2013 circa, con il regista Sam Mendes. Pare che i due si fossero conosciuti nel 2006 e che, sebbene sia stata additata come la donna che ha fatto saltare il matrimonio tra il regista e Kate Winslet, i due hanno iniziato a frequentarsi dal 2011, anno del divorzio dall’attrice.

Rebecca Hall figli

6. È diventata mamma di un bambino. Nel gennaio del 2018, l’attrice ha rivelato di essere incinta del suo primo figlio. Tuttavia, l’attrice è famosa anche per non mettere mai la vita privata sotto i riflettori, tanto che non è chiaro quando sia nato il bambino, di che sesso sia e quale sia il nome dato.

Rebecca Hall Iron Man

rebecca hall

7. Doveva essere l’antagonista. L’attrice ha dichiarato che per Iron Man 3, in origine, il suo personaggio avrebbe dovuto essere il villain principale, ma in seguito, rielaborando la sceneggiatura, il suo ruolo è stato ridotto e il cattivo principale è diventato uomo.

8. Il destino è suo personaggio è stato modificato in corso d’opera. L’attrice ha rivelato che il suo personaggio ha subito delle modifiche durante il film, tanto che a metà delle riprese le sarebbe stato chiesto “Cosa penseresti se ti sparassero dal nulla?”. Avrebbe dovuto essere presente fino alla fine del film, ma alla fine ha raggiunto un accordo su come dare la morte al suo personaggio.

Rebecca Hall The Prestige

9. È rimasta incuriosita dall’ambientazione. L’attrice ha voluto partecipare a The Prestige perché rimasta impressionata dal fatto che fosse un film molto diverso e soprattutto molto attuale, tra l’altro girato nella sua città natale, Londra.

Rebecca Hall: età e altezza

10. Rebecca Hall è nata il 3 maggio del 1982 a Londra, in Inghilterra, e la sua altezza complessiva corrisponde a 178 centimetri.

Fonti: IMDb, Indiewire, Cinemablend

Rebecca Hall in trattative per Iron Man 3!

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Il cast di Iron Man 3 continua a gonfie vele. Dopo l’annuncio di ieri di Jessica Chastain, che ha rinunciato al film, oggi arrivano conferme su Rebecca Hall, che sembrerebbe pronta a raccoglierne l’eredità. I Marvel Studios sembrano essere in trattative con l’attrice.

Rebecca Hall in Transcendence

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Rebecca Hall è ufficialmente a bordo del progetto che vede protagonista Johnny Deep e Paul Bettany, Transcendence, l’atteso debutto alla regia del genio cinematografico Wally Pfister, premio Oscar per la migliore fotografia.

Il film prodotto da Chritstopher Nolan e Emma Thomas, sarà girato principalmente a Los Angeles a partire da aprile e sarà distribuito dalla Warner Bros il 25 aprile 2014. Ricordiamo che la Hall sarà nel cast del prossimo film di Iron Man.

Rebecca Hall e Michael C. Hall presentano Christine al Sundance Film Festival 2016

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È stato presentato ieri al Sundance Film Festival 2016 il nuovo film con protagonisti Rebecca Hall e Michael C. Hall, Christine, il film diretto da Antonio Campos. Ecco le foto dell’evento:

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Rebecca Hall e Dan Stevens per Permission

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Rebecca Hall (A Promise) e Dan Stevens (Downton Abbey) sono stati scelti per essere i protagonisti di Permission, una nuova commedia romantica scritta e diretta da Brian Crano. Interpreteranno una coppia che decide di andare a letto con altre persone per il bene della loro relazione.

La storia ruota intorno a Anna e Will, entrambi sono stati il “primo tutto” reciproco: primo bacio, prima volta, prima relazione. Dopo anni, al trentesimo compleanno di Anna, Will vuole chiederle di sposarlo, ma il loro migliore amico farà un brindisi, da ubriaco, che farà loro aprire gli occhi e cambiare le prospettive su una relazione così sana e stabile.

Il film sarà girato a Brooklyn e nel cast ci sono anche Gina Gershon, Francois Arnaud, Morgan Spector, Bridget Everett, David Joseph Craig, Sarah Steele e Jason Sudeikis.

Rebecca Hall cerca di sfuggire dal suo passato nel primo trailer di Resurrection

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IFC Films ha pubblicato il trailer ufficiale di Resurrection, il suo nuovo thriller psicologico in uscita con protagonisti Rebecca Hall e Tim Roth. Il film debutterà nelle sale americano e in digitale il 5 agosto. Il contributo video, presenta una donna la cui vita apparentemente perfetta viene sconvolta dal ritorno di un volto familiare indesiderato dal suo passato traumatico.

Descritto come un film sbalorditivo, Resurrection è scritto e diretto da Andrew Seman, ed è basato su una sceneggiatura originale che è apparsa nella Black List del 2019. Nel cast Rebecca Hall (Passing), Tim Rothh (Rob Roy), Grace Kaufman (The Sky is Everywhere ), Michael Esper e Angela Wong Carbone.

La trama di Resurrection

“Nel film, Margaret conduce una vita ordinata e di successo, bilanciando perfettamente le esigenze della sua intensa carriera e della sua genitorialità come una mamma single con la figlia fieramente indipendente Abbie”, si legge nella sinossi. “È tutto sotto controllo. Ma quell’attento equilibrio viene sconvolto quando un’ombra indesiderata del suo passato ritorna nella sua vita, portando con sé gli orrori del passato di Margaret. Margaret dovrà  affrontare il mostro che ha evitato per due decenni e che è arrivato a concludere i loro affari in sospeso.” Resurrection è prodotto da Lars Knudsen per Square Peg, Alex Scharfman e Drew Houpt per Secret Engine e Tory Lenosky per Rosetory.

Rebecca Hall accanto a Will Ferrell

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L’attrice londinese, già molto apprezzata in The Prestige, Vicky Cristina Barcelona e Frost/Nixon, Rebecca Hall, reciterà accanto a Will Ferrell nel dramma indipendente Everything Must Go, scritto e diretto da Dan Rush.