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Venezia 72: applausi per L’attesa di Piero Messina

Venezia 72: applausi per L’attesa di Piero Messina

E’ stato presentato oggi a Venezia 72 alla stampa il film italiano L’attesa di Pietro Messina.  Il film, il primo dei quattro registi italiani in concorso è stato accolto in sala da applausi. Protagonisti  Juliette Binoche, Lou de Laâge, Giorgio Colangeli, Domenico Diele,  e Giovanni Anzaldo.

Tra le grandi stanze di una vecchia villa siciliana segnata dal tempo, Anna trascorre le sue giornate in solitudine. Solo i movimenti di Pietro rompono il suo silenzio. Improvvisamente si presenta alla sua porta Caterina, una giovane donna che sostiene di essere la fidanzata di Giuseppe, il figlio di Anna. Ad invitarla in Sicilia per trascorrere insieme qualche giorno di vacanza è stato proprio lo stesso Giuseppe ma nessuna delle due donne sa dell’esistenza dell’altra. Per di più Giuseppe non è presente. Nessuno sa dove sia andato, anche le sue cose sono tutte nella sua stanza e viene da pensare che forse molto presto tornerà. I giorni però passano, le due donne lentamente imparano a conoscersi e l’intero paese prepara la tradizionale processione di Pasqua.

Venezia 72: applausi per Black Mass con Johnny Depp e Dakota Johnson

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E’ il gran giorno di Black Mass con Johnny Depp e Dakota Johnson oggi a Venezia 72. Ebbene il film è stato proiettato questa mattina alla stampa che l’ha accolto con un applauso e dunque positivamente. In attesa della nostra recensione che arriverà tra poco gustiamoci il trailer:

VENEZIA 72: MIU MIU WOMEN’S TALES, LE FOTO DELL’EVENTO

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A dirigere il biopic sarà Scott Cooper che potrà contare su un cast sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch nel ruolo del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore, Kevin Bacon, Dakota Johnson, Sienna Miller, Joel Edgerton, Jesse Plemons e David Harbour. Se pochi giorni fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è la volta del trailer del biopic drammatico che la Warner Bros distribuirà in America il 18 settembre.

Johnny Depp in Black Mass

Black Mass, adattamento per il grande schermo del saggio dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil (New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob) sarà lanciato in occasione della stagione dei premi. Già si parla benissimo della performance di Johnny Depp, che potrebbe così rilanciare la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno ricevuto riscontri di critica e di pubblico.

Venezia 72: annunciati i componenti delle tre giurie del concorso

Sono state definite le composizioni delle tre Giurie internazionali (Venezia 72, Orizzonti, Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”) della 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2 – 12 settembre 2015), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
Venezia 72Venezia 72
Le personalità chiamate a fare parte della Giuria del Concorso di Venezia 72, oltre al presidente, il regista Alfonso Cuarón, sono:
· lo scrittore, sceneggiatore e regista francese Emmanuel Carrère, autore, tra le sue celebri opere di narrativa, dei bestseller Limonov (2011) e Il regno (2015)
· il regista turco Nuri Bilge Ceylan, Palma d’oro a Cannes nel 2014 con Kis uykusu (Il regno d’inverno)
· il regista polacco Pawel Pawlikowski, autore di Ida, premio Oscar per il miglior film straniero 2015
· il regista italiano Francesco Munzi, in concorso alla 71. Mostra di Venezia 2014 con Anime nere, acclamato dalla critica e vincitore di 9 David di Donatello 2015
· il regista taiwanese Hou Hsiao-hsien, Leone d’oro a Venezia 1989 con Città dolente, e in concorso a Cannes 2015 con Nie Yinniang (The Assassin), premiato per la regia
· l’attrice tedesca Diane Kruger, interprete, tra i molti suoi ruoli internazionali, del personaggio di Bridget von Hammersmark in Bastardi senza gloria (2009) di Tarantino
· la regista e sceneggiatrice britannica Lynne Ramsay, acclamata dalla critica e nominata ai Golden Globe e ai Bafta per il film …e ora parliamo di Kevin (2011)
· l’attrice e regista statunitense Elizabeth Banks,interprete delle saghe di Spiderman e Hunger Games ed esordiente nella regia con la commedia di successo Pitch Perfect 2
La Giuria di Venezia 72 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento per la migliore regia, Gran Premio della Giuria, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergenti, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Speciale della Giuria.
Orizzonti
La Giuria internazionale della sezione Orizzonti, oltre al presidente, il regista statunitense Jonathan Demme, è composta da:
· la regista e sceneggiatrice francese Alix Delaporte, in concorso a Venezia nel 2014 con Le dernier coup de marteau, con cui Romain Paul vince il Premio “Marcello Mastroianni”
· l’attrice spagnola Paz Vega, salita alla ribalta internazionale nel 2001 con Lucia y el sexo di Julio Medem, grazie al quale ottiene il premio Goya come miglior attrice esordiente
· il regista di Hong Kong Fruit Chan, due volte in concorso a Venezia, con Durian Durian (2000) e Hollywood, Hong Kong (2001). Nel 2014 ha diretto il thriller-action The Midnight After, presentato al Festival di Berlino
· l’attrice italiana Anita Caprioli, interprete, tra i molti suoi ruoli di successo, di Immaturi (2011) e di Corpo celeste (2011) di Alice Rohrwacher
La Giuria di Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.
Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, oltre al presidente, il regista italiano Saverio Costanzo, è composta da:
· il produttore di Hong Kong Roger Garcia, direttore esecutivo dell’Hong Kong International Film Festival dal 2010 e pioniere della diffusione del cinema asiatico nel mondo
· la critica e storica del cinema francese Natacha Laurent, direttrice della Cinémathèque de Toulouse per 10 anni fino a giugno 2015, esperta di cinema russo e sovietico
· il regista statunitense Charles Burnett, uno dei maggiori cineasti indipendenti Usa, autore del cult To Sleep with Anger (1990), vincitore di tre Indipendent Spirit Awards
· la giornalista messicana Daniela Michel, fondatrice edirettrice dal 2003 del Morelia Film Festival, principale trampolino di lancio per i giovani cineasti messicani
La Giuria assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

Venezia 72: Alfonso Cuarón Presidente di Giuria

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Sarà il regista Alfonso Cuarón (Y tu mamá también, I figli degli uomini, Gravity) a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (2 – 12 settembre 2015), che assegnerà il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.

Vincitore di due Oscar – per la miglior regia e il miglior montaggio di Gravity, film d’apertura della Mostra di Venezia 2013 che ha ottenuto in tutto 7 Oscar – Alfonso Cuarón ha avuto altre quattro nomination agli Academy Awards®, sempre per film presentati in prima mondiale a Venezia: Y tu mamá también (2001, miglior sceneggiatura), I figli degli uomini (2006, miglior sceneggiatura e miglior montaggio), Gravity (2013, miglior film).

Il legame di Cuarón con la Mostrarisale dunque al 2001, quando Y tu mamá también vinse l’Osella per la miglior sceneggiatura (di Carlos e Alfonso Cuarón) e il Premio Marcello Mastroianni (Gael García Bernal e Diego Luna). Direttore della Mostra era Alberto Barbera. Nel 2006, I figli degli uomini vinse l’Osella per la migliore fotografia, premiando Emmanuel Lubezki, direttore della fotografia anche di Gravity.

Venezia 72: ad Amos Gitai il Mouse d’Oro

Venezia 72: ad Amos Gitai il Mouse d’Oro

Il settimo Mouse d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a Rabin, the Last Day di Amos Gitai, votato il miglior film del Concorso dai collaboratori dei siti di cinema che compongono la giuria, mentre il Mouse d’Argento al miglior film fuori della competizione va a Spotlight  di Tom McCarthy.19758-Spotlight_1_credit_Kerry_Hayes

La lucida, coraggiosa e potente ricostruzione filmica messa in scena da Amos Gitai ha da subito colpito i giurati, rapiti anche dalla sapiente classicità di un altro film coraggioso come quello di Tom McCarthy.

La premiazione ufficiale si terrà sabato 12 settembre alle ore 16.00 presso il Chiosco Studio Universal (Powered by I©Mojito), Lungomare Marconi Lido Venezia, primo chiosco dopo l’area della Mostra.

Un’ambientazione cara ai giurati, spesso luogo di accese chiacchierate al termine delle proiezioni della Mostra, che permetterà di mantenere un’atmosfera informale e conviviale. Interverranno i vincitori e Sara Sagrati, ideatrice e curatrice del premio, che consegnerà il tradizionale Mouse Pad commemorativo.

Nato nel 2009 su idea di Hideout.it, il Mouse d’Oro è cresciuto nel corso degli anni, arrivando a coinvolgere una giuria sempre più numerosa e variegata per un totale di 83 siti italiani di cinema e oltre 100 giurati.

Il premio, nato per dare visibilità ai siti di cinema, è diventato un vero e proprio circuito di webzine, redazioni e blog che si occupano di informazione, critica, passione e servizi cinematografici. Un insieme di punti di vista e voci differenti, che attraverso il Mouse d’Oro “mediano” le loro preferenze, identificando film capaci di mettere d’accordo le diverse anime di un luogo vasto e variegato come il web. Un vero e proprio termometro che misura i gusti e le preferenze del pubblico interessato al cinema.

I giurati singoli esprimono un voto numerico da 1 a 10 per tutti i film presenti al Festival. La classifica viene stilata calcolando la media per sito di appartenenza che va quindi a formare il voto definitivo.

Nel frattempo è possibile seguire i lavori dei giurati sul sito Mousedoro.it, su Facebook e Twitter (@mousedoro).

L’elenco delle webzine aderenti è nella pagina successiva, mentre l’albo d’oro delle precedenti edizioni è consultabile online nel sito www.mousedoro.it.

Venezia 72: Abluka (Follia) recensione del film di Emin Alper

Venezia 72: Abluka (Follia) recensione del film di Emin Alper

Durante gli ultimi vent’anni la Turchia è profondamente cambiata, accelerando un corso di rinnovamento che in superficie si deve al suo primo ministro (prima, per ben undici anni) e presidente (poi, dal 2014) Recep Tayyip Erdoğan. Un uomo tutto d’un pezzo, capace di compiere vere e proprie imprese sul piano economico e di far entrare la sua nazione nell’Europa “che conta”. Dietro la facciata patinata esistono però tanti, tantissimi problemi, così come numerosi segreti e scandali; una libertà di stampa costantemente minacciata, screzi con Siria e Kurdistan, un sistema capillare di spie che genera guerre di quartiere anche violente. Emin Alper, classe 1974 al suo secondo lungometraggio, prova a raccontare quella Turchia nascosta senza mai fare un minimo accenno al suo leader, alla politica, rifugiandosi in un paesino di provincia con le case che cadono a pezzi e le strade di terra e fango.

20530-Frenzy_2_-_Mehmet_OzgurNella mente di Kadir, il protagonista di Abluka (Follia), non c’è infatti spazio per l’attualità, ha un compito ben preciso da portare a termine: fare la spia in incognito, in cambio della libertà condizionale e un’uscita anticipata di prigione. Un’offerta impossibile da rifiutare, accade così che, mentre recupera materiali di cassonetto in cassonetto come farebbe un’ape con il polline di fiore in fiore, riesce a raccogliere informazioni sulla gente della baraccopoli sino a diventare paranoico persino sul fratello Ahmet. Anche Ahmet è uno strumento del governo, incaricato però di eliminare i cani randagi a colpi di fucile, metafora esplicita e funzionale che paragona gli animali senza padrone agli oppositori politici del partito reggente. Quella che sembra una storia lineare, neppure troppo accattivante, è in realtà una guerra tra poveri feroce, un labirinto fatto di bombardamenti, di ronde di polizia, di tradimenti, di violenza, in un non-luogo terrificante in cui ombre nette e riflettori accecanti la fanno da padrona.

Forte di un montaggio all’apparenza senza regole, eppure profondamente studiato, Abluka inghiotte lo spettatore in una spirale di pazzia visiva e concettuale dalla quale è difficile uscire, scappare; si rimane incastrati nella mente dei personaggi, si diventa a nostra volta paranoici, incapaci di distinguere il reale dall’irreale. Bisogna escludere soltanto la sequenza finale, disarmante, ossessiva, durante la quale il vero riemerge dagli inferi, sbattendoci contro un muro di mattoni messo su alla buona. A rafforzare un’opera già di per se qualitativamente altissima, la fotografia di Adam Jandrup, che spinge sui contrasti e riesce a mettere il freddo nelle ossa e i brividi lungo la schiena. Le fughe notturne sotto il suono delle bombe, con le camionette della polizia che vi braccano, non le dimenticherete facilmente. Figuriamoci il popolo turco, che almeno ora ha una voce.

Venezia 72: A Bigger Splash di Luca Guadagnino a Novembre con Lucky Red

La Lucky Red di Andrea Occhipinti porterà nelle sale italiane, il 26 novembre, l’ultimo film di Luca Guadagnino A BIGGER SPLASH, in gara per il Leone d’oro alla 72° Mostra del Cinema di Venezia.

Prodotto da Studiocanal, Frenesy Film e in associazione con Cota Film, A BIGGER SPLASH ha come interpreti uno straordinario cast internazionale composto da Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota Johnson e Matthias Schoenaerts.

La leggenda del rock Marianne Lane (Tilda Swinton) è in vacanza sull’isola vulcanica di Pantelleria con il compagno Paul (Matthias Schoenaerts) quando arriva inaspettatamente a interrompere la loro vacanza Harry (Ralph Fiennes), produttore discografico iconoclasta nonché suo ex, insieme alla figlia Penelope (Dakota Johnson), provocando un’esplosione di nostalgia delirante dalla quale sarà impossibile mettersi al riparo.
Fra risate, desiderio e rock’ n’ roll, A Bigger Splash è un ritratto sensuale che deflagra in violenza sotto il sole del Mediterraneo

Venezia 72: 11 Minutes recensione del film di Jerzy Skolimowski

Venezia 72: 11 Minutes recensione del film di Jerzy Skolimowski

Poche cose sanno essere imprevedibili come la vita. Basta un infinitesimo di secondo, un attimo, per ritrovarsi a fare i conti con qualcosa di inaspettato; per fronteggiare un incidente, la morte stessa, oppure la salvezza. Nonostante la poca originalità del tema, il maestro Jerzy Skolimowski (regista de La ragazza del bagno pubblico, Moonlighting e persino attore fugace in The Avengers di Joss Whedon) gioca con le vite delle persone, formiche intente a muoversi velocemente in città folte come formicai. Assistiamo così su schermo a undici minuti casuali di altrettante storie, un lasso di tempo relativamente breve ma che riesce a dilatarsi e a contenere diversi punti nodali.

19346-11_minut_1_-_Wojciech_MecwaldowskiI destini di un marito geloso che perde la testa, di un’attrice sexy che l’ha sposato, di un viscido regista di Hollywood (Richard Dormer, ovvero Beric Dondarrion di Game of Thrones), un corriere della droga piuttosto strambo, una giovane donna con il suo cane, un venditore di hot dog in libertà vigilata, uno studente in missione chissà per quale società segreta, un lavavetri d’alta quota, un disegnatore, una squadra di paramedici e un gruppo di suore affamate si incontrano in un finale rallentato, spettacolare e ricco di tensione. Tensione che accompagna lo spettatore in modo costante durante tutta la proiezione, grazie a una colonna sonora da thriller puro e a una regia che trasforma ogni scena in un salto nel vuoto. Esaurito il tema dell’imprevedibilità dell’esistenza, che ridimensiona l’uomo a un dead pixel qualsiasi su un schermo funzionante, 11 Minutes fa però molta fatica a decollare, a coinvolgere il pubblico su piani differenti dal puro intrattenimento.

Peccano di genuinità anche le idee alla base del montaggio alternato, che mescola pochi secondi di ogni vita, dei fatidici undici minuti, come si fa con le carte di un mazzo; un meccanismo affatto innovativo, che si può ammirare – in forma più elementare, certo – persino ne I Simpson, episodio Trilogia di una Giornata nella stagione 12. Nell’episodio viene mostrata la medesima giornata dal punto di vista di Bart, di Homer e di Lisa. Tornando al film, non è neppure chiaro se il numero undici sia simbolico o meno: i grattacieli presenti, gli aerei, la stanza d’albergo 1111, fanno implicitamente pensare alle Torri Gemelle e all’11 settembre, ma troviamo improbabile una connessione diretta. La sola natura che resta esplicita, davanti agli occhi di tutti, è tecnica, infatti senza alcun dubbio si può parlare di un prodotto realizzato splendidamente, con un’ottima fotografia e un alto senso del divertimento. L’autore polacco si diverte, e si vede, e tenta di divertire, guardare il tutto con piglio troppo critico e aspettative di spessore può solo rovinare l’esperienza, se non distruggerla.

Venezia 72, tutti i vincitori: Leone d’Oro a Desde allá

Venezia 72, tutti i vincitori: Leone d’Oro a Desde allá

Ecco il palmares completo della 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2015.

Leone-dOroVENEZIA 72

Leone d’Oro per il miglior film – Desde allá di Lorenzo Vigas

Leone d’Argento per la migliore regia – Pablo Trapero per El Clan

Gran premio della Giuria – Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson

Premio Speciale della Giuria – Abluka di Emir Alper

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile – Fabrice Luchini per L’hermine

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile – Valeria Golino per Per Amor Vostro

Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente – Abraham Attah per Beasts of No Nation

Premio per la migliore sceneggiatura – Christian Vincent per L’hermine

Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” – The Childhood of a Leader di Brady Corbet

ORIZZONTI
Premio Orizzonti – Free in Deed di Jake Mahaffi

Premio Orizzonti alla regia – The Childhood of a Leader di Brady Corbet

Premio Speciale della Giuria – Boi Neon di Gabriel Mascaro

Premio Orizzonti Cortometraggio Belladonna di Dubravka Turic

Premio alla migliore interpretazione maschile o femminile – Dominique Leborne per Tempete

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Leone d’Oro alla carriera a Bertrand Tavernier

Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award 2015 a Brian De Palma

Premio L’Oréal Paris per il cinema a Valeria Bilello

Venezia 72, foto: red carpet di Kristen Stewart e Nicholas Hoult

Ieri è stato anche il giorno di Equals e di Kristen Stewart al Lido. Sul red carpet di Venezia 72 la giovane attrice ha sfilato in compagnia di Nicholas Hoult, sua co-star e volto noto al grande pubblico.

Ecco gli scatti:

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QUI IL NOSTRO SPECIALE DAL FESTIVAL DI VENEZIA 2015

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

NB Tutte le foto dei primi tre giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di Cinefilos.it Aurora Leone.

Venezia 72, Foto: red carpet della cerimonia d’apertura

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Si è tenuta ieri l’attesa cerimonia d’apertura di Venezia 72, settantaduesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e oltre alla giuria a sfilare sul cast c’è stato il cast internazionale del film d’apertura Everest e molti altri volti noti del panorama italiano. Ecco tutte le foto:

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(Foto di Aurora Leone)

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

Venezia 72, foto: Eddie Redmayne, Amber Heard…

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Venezia 72, foto: Eddie Redmayne, Amber Heard…

E’ oggi il gran giorno del Premio Oscar Eddie RedmayneVenezia 72, l’attore insieme a Amber Heard e Tom Hopper ha presentato il suo ultimo film The Danish Girl, in concorso alla settantaduesima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Ecco tutte le foto:

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(Foto di Aurora Leone)

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

Venezia 72, foto: Eddie Redmayne sul red carpet del Lido

Eddie Redmayne, con tutto il cast di The Danish Girl, ha fatto la sua comparsa, come al solito timida e modesta, sul red carpet del Lido. Con lui, presente anche la moglie con le magifiche compagne di set, Amber Heard (con tanto di marito Johnny Depp a seguito) e Alicia Vikander (purtroppo senza il suo attuale compagno, Michael Fassbender), il regista Tom HooperMatthias Schoenaerts.

Leggi la recensione del film e il resoconto della conferenza stampa.

Ecco le foto:

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QUI IL NOSTRO SPECIALE DAL FESTIVAL DI VENEZIA 2015

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

NB Tutte le foto dei primi tre giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di Cinefilos.it Aurora Leone.

Venezia 72, Foto: Diane Kruger, Elizabeth Banks, Paz Vega

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Si inizia nel segno delle donne Venezia 72, il Festival di Venezia 2015 arrivato alla sua settantaduesima edizione. Infatti la mattinata ha visto protagonista le giurate che rispondono al nome di Diane Kruger, Elizabeth Banks, Paz Vega. Ma ovviamente non solo. Tutte le foto:

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(Foto di Aurora Leone)

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

Venezia 72, foto dal red carpet: Valerio Mastandrea, Alessandro Borghi e…

Ecco le immagini dal red carpet di Non essere cattivo, di Claudio Caligari, presentato a Venezia 72 Fuori Concorso da Valerio Mastandrea e dai protagonisti, Alessandro BorghiLuca Marinelli.

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QUI IL NOSTRO SPECIALE DAL FESTIVAL DI VENEZIA 2015

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

NB Tutte le foto dei primi tre giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di Cinefilos.it Aurora Leone.

Venezia 72, foto dal red carpet: Tilda Swinton, Dakota Johnson e…

Di seguito le immagini dal red carpet di A Bigger Splash (qui la recensione), film in concorso alla Mostra di Venezia 72, diretto da Luca Guadagnino con Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota JohnsonMatthias Schoenaerts.

Oltre al film di Guadagnino, anche alcuni scatti dalla premiere di Man Down, diretto da Dito Montiel con Shia LaBeouf.

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QUI IL NOSTRO SPECIALE DAL FESTIVAL DI VENEZIA 2015

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

NB Tutte le foto dei primi tre giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di Cinefilos.it Aurora Leone.

Venezia 72, Foto dal red carpet: Mark Ruffalo, Stanley Tucci…

Secondo giorno ieri a Venezia 72, e sul red carpet il mattatore è stato Mark Ruffalo, l’attore insieme a Stanley Tucci ha presentato Spotlight. Ecco tutte le foto del red carpet di ieri sera:

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(Foto di Aurora Leone)

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

Venezia 72, Everest: tiepida accoglienza per il film con Jake Gyllenhaal

E’ il gran giorno del film d’apertura del Festival di Venezia 2015, arrivato alla sua settantaduesima edizione e questa mattina la stampa ha visto Everest, l’atteso film che darà il via alla Mostra d’Arte Cinematografica. Ebbene a quanto pare il film ha ricevuto un’accoglienza piuttosto tiepida, niente applausi e niente fischi. Dai primi commenti la pellicola è descritta come un film con un’ottimo inizio action e una seconda parte survival già vista. Punto di forza invece è la storia, realmente accaduta. Ora no resta che aspettare il cast del film per la conferenza stampa.

LEGGI ANCHE: Everest Teaser Trailer Italiano del film con Jake Gyllenhaal

Ispirato agli incredibili eventi riguardanti il tentativo di raggiungere la vetta della montagna più alta al mondo, Everest documenta il formidabile viaggio di due diverse spedizioni spinte oltre i loro limiti da una delle tempeste di neve più feroci mai viste dal genere umano.

Con la loro tempra e il proprio coraggio messi a dura prova dagli elementi più impietosi del pianeta, gli scalatori dovranno superare ostacoli quasi invalicabili e la loro eterna ossessione diventerà una lotta all’ultimo respiro per la sopravvivenza. L’epica avventura vede nel cast Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright , Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake Gyllenhaal.

Everest è diretto da Baltasar Kormákur (“2 Guns”, “Contraband”) e prodotto da Tim Bevan di Working Title Films, Eric Fellner, Brian Oliver di Cross Creek Pictures e Tyler Thompson, insieme a Nicky Kentish Barnes e Kormákur.

Universal Pictures e Walden Media presentano Everest, in associazione con Cross Creek Picture, adattato per lo schermo da William Nicholson (“Il Gladiatore”) e dal premio Oscar® Simon Beaufoy (“The Millionaire”).

Il film è stato girato in Nepal nelle colline pedemontane dell’Everest, sulle Alpi italiane e presso gli Studios di Cinecittà a Roma e i Pinewood Studios nel Regno Unito.
Universal distribuirà Everest in tutto il mondo.

Venezia 72 foto dal red carpet: Johnny Depp per Black Mass

Ecco gli scatti del red carpet di questa sera, al Festival di Venezia, durante il quale Johnny Depp si è regalato ai fan con grande generosità. Con lui sul tappeto rosso fuori alla Sala Grande c’erano il regista di Black Mass (leggi la recensione), Scott Cooper, Joel Edgerton, Dakota Johnson e la moglie di Depp, Amber Heard.

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(Foto di Aurora Leone)

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

Venezia 72 foto dal red carpet: Alba Rohrwacher, Jennifer Jason Leigh e…

Serata di grande cinema ieri a Venezia 72. Il red carpet antistante alla Sala Grande ha visto sfilare Marco Bellocchio, che presenta Sangue del mio Sangue, e Charlie Kaufman, per Anomalisa. Con i due famosi registi c’erano, rispettivamente, Alba Rohrwacher, e Lidiya Liberman, e Jennifer Jason Leigh. Ecco gli scatti:

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QUI IL NOSTRO SPECIALE DAL FESTIVAL DI VENEZIA 2015

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

NB Tutte le foto dei primi tre giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di Cinefilos.it Aurora Leone.

Venezia 72 foto dal red carpet della cerimonia di chiusura

Ecco le star che hanno sfilato sul red carpet della cerimonia di chiusura di Venezia 72:

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QUI IL NOSTRO SPECIALE DAL FESTIVAL DI VENEZIA 2015

La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

La madrina della rassegna sarà l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma. Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar Kormákur.

La giuria sarà presieduta dal regista messicano Alfonso Cuarón.

NB Tutte le foto dei primi tre giorni di Festival sono state scattate dalla fotografa di Cinefilos.it Aurora Leone.

Venezia 71: Words with Gods recensione del film

Venezia 71: Words with Gods recensione del film

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Words with Gods mostra nove potenti storie in cui le credenze religiose giocano un ruolo centrale nella vita dei protagonisti che sono accomunatati dall’esperienza di nascita e di morte, di fede perduta e ritrovata. Le nove diverse culture si incontrano nell’originalità delle firme dei nove registi internazionali che attraverso il loro sguardo raccontano: la spiritualità aborigena (Warwik Thoron), la religione umbanda (Héctor Bebnco), l’induismo (Mira Nair), il buddismo (Hideo Nakata), l’ebraismo (Amos Gitai), il cattolicesimo (Álex de la Iglesia), il cristianesimo ortodosso (Emir Kustica), l’islam (Bahman Gobadhi) e infine l’ateismo (Guillermo Arriga).

orig-poster-wwg-portraitPresentato Fuori concorso alla 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e basato su un’idea di Guillermo Arriaga con la supervisione a cura di Mario Vargas Llosa, il documentario trascina lo spettatore in un racconto esistenzialista, che sottolinea la filosofia predominante di ogni religione in maniera tale da cogliere l’essenza e di far conoscere quel “diverso” che tanto fa paura.
Contraddistinto da tratti ironici, allegorici con un accurata e precisa idea registica, i nove capitoli rendono il documentario comprensibile a tutti andando a creare un forte legame tra un episodio e l’altro. I grandi silenzi, le musiche, le domande della quotidianità rendono la visione un immersione in una conoscenza che supera la barriera linguistica trovandoci a seguire questi personaggi che riflettono sui grandi eventi della vita. La macchina da presa diventa l’occhio, che si esime da ogni concetto che potrebbe spostare il discorso in questioni socio-politiche e che preferisce suggestionare con le sue inquadrature. Si attraversano così i silenziosi e interminabili scenari australiani della cultura aborigena che si oppongono alla frenesia della parentesi induista, caricata di ironia e metafore. Mentre dall’altra parte de la Iglesia predilige il paradosso in chiave tragicomica sul sacramento cattolico della Confessione che inevitabilmente si contrasta con il bellissimo piano sequenza con movimento laterale del Libro di Amos per l’ebraismo. Ma il documentario non perde di vista il suo scopo universale, ovvero mostrare come la religione affronta le perdite o i grandi cambiamenti epocali, come ci mostra Bebnco nella storia del padre che perde il figlio o vivendo le emozioni di un superstite dello Tsunami del 2011 con Nakata.

Seppur le storie siano caratterizzate da un grande dramma narrativo, la maestria di questi registi sta nel tessere storie di religione e non trattati di teologia, ideate con un taglio attuale e fresco fatto di esempi a noi vicini senza ricordare trascorsi storici. Si elimina così tutto lo sconcerto a cui ci ha abituato il rimpallo mediatico della cronaca di guerra e presentando una bella fotografia globale sulle diversità e il significato delle religioni.

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Venezia 71: VIII Convegno di Studi Cinematografici Microcinema

microcinema-venezia 71La 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia diventa ancora una volta, grazie a Microcinema, occasione di riflessione sul cinema, con il Convegno “CINEMA. PASSATO, PRESENTE, FUTURO. DI CHE TEMPO SEI?”, che avrà luogo domenica 31 Agosto 2014 alle ore 10.15 presso lo Spazio Incontri del Venice Film Market / Industry Office – Hotel Excelsior.

Dal 70mm imponente e avvolgente di 2001: Odissea nello Spazio al nuovo e spettacolare IMAX di Transformers 4. La fine di un vero cinema o il futuro di un nuovo cinema?Questo il tema del convegno che vuole stimolare una riflessione sui cambiamenti che hanno caratterizzato il cinema negli ultimi anni e sulla possibile strada che ci sarà riservata sul grande schermo.

Il convegno a cura di Cesare Fragnelli, Direttore di Microcinema Distribuzione, e moderato da Silvana Molino, Direttore Generale di Microcinema, sarà aperto dal saluto introduttivo di Nicola Borrelli, Direttore MiBACT Direzione Generale per il Cinema e Roberto Bassano, Amministratore Delegato di Microcinema.

Il focus vedrà ospiti Lionello Cerri, Presidente ANEC; Francesca Cima, Indigo Film – Presidente dei Produttori Italiani; Giovanni Dolci, Vicepresidente IMAX; Luigi Lonigro, Direttore Divisione 01 – Rai Cinema, Vice Presidente Distributori; Andrea Occhipinti, Presidente Lucky Red – Presidente Coordinatore dei Distributori Cinematografici Italiani.

Nell’ambito del Convegno sarà presentato in anteprima il settimo volume della collana “I Quaderni di Microcinema” MEMORIA E GLORIA e sarà consegnato il Premio Microcinema alla sala cinematografica che più si è distinta nella diffusione dell’Opera Lirica in Italia nella stagione 2013-2014.

Venezia 71: Viggo Mortensen “niente è più sovversivo dell’amore”

Viggo MortensenL’attore Viggo Mortensen ha presentato il suo ultimo film in concorso 71esima mostra del cinema, Loin des hommes di David Oelhoffen con Reda Kateb.

“Questo film non è una ripresa ideologica di quel periodo in Algeria. Il nostro è uno dei film più sovversivi perché non c’è niente oggi di più sovversivo dell’amore e della comprensione per gli altri”. “La cosa più difficile – spiega – è stato cambiare il mio accento francese. Era più difficile imparare l’arabo da zero“. Un film che ha impegnato l’attore su più fronti: “Ho imparato tanto, sull’Algeria e sulla Francia. Ho letto tutto ciò che ha scritto Albert Camus, ho viaggiato, ho vissuto nei luoghi e ascoltato la gente. Dovevo sentire cosa sentiva il mio personaggio, in quei luoghi, e che cosa provava nei confronti della morte”

LEGGI ANCHE: Festival di Venezia 2014, foto: Al Pacino, Favino, Charlotte Gainsbourg e …

1954. Nel cuore di un freddo inverno scoppia la guerra civile in un remoto villaggio algerino. Due uomini sono costretti a fuggire sulle creste della catena montuosa Atlas. Daru, insegnante solitario, scorta Mohamed, un dissidente accusato di omicidio inseguito dalle autorità. Durante quest’avventura tra i due si sviluppa un legame molto profondo: insieme decidono di ribellarsi e combattere per la loro libertà.

Venezia 71: Valeria Bruni Tedeschi presenta Terre Battu

​​È il giorno di Valeria Bruni Tedeschi alla 29. Settimana Internazionale della Critica: l’attrice sarà a Venezia domani, sabato 30 agosto, per presentare TERRE BATTUE, il film d’esordio del francese Stéphane Demoustier, coprodotto dai fratelli Dardenne.

Fin dove siamo disposti a spingerci pur di raggiungere i nostri traguardi? Quali e quante regole siamo pronti a infrangere nella corsa al successo? I protagonisti del film – Jérôme, manager che ha appena deciso di lasciare il suo vecchio lavoro e di mettersi in proprio, e suo figlio Ugo, giovanissima promessa del tennis col sogno di essere ammesso al centro d’allenamento del Roland Garros – lo scopriranno sulla propria pelle, incuranti dei dubbi di Laura, moglie e madre “estranea” ai facili entusiasmi degli uomini di casa.

«Sono stato ispirato dall’idea del tennis come modello in miniatura della società in cui viviamo», spiega Demoustier, che all’ambiente dello sport giovanile aveva già dedicato il cortometraggio Les petits joueurs, su tre “baby campioni” di tennis. Ancora una volta, l’agonismo “a fil di rete” diventa metafora del mondo di oggi e della sua esasperata competitività.

Coproduttori di Terre Battue sono i fratelli Dardenne (sempre in prima linea nel raccontare la crisi dei nostri giorni), che “prestano” al film l’icona del loro cinema, Olivier Gourmet: ma, accanto a lui e al giovane Charles Mérienne, è la presenza di Valeria Bruni Tedeschi, nei panni di Laura, a colpire lo spettatore con il suo sguardo disilluso.

Venezia 71: Thelma Schoonmaker Leone d’oro alla carriera

Venezia 71: Thelma Schoonmaker Leone d’oro alla carriera

Thelma SchoonmakerE’ stato assegnato il 2 settembre nella Sala Grande del Lido il Leone d’Oro alla Carriera a Thelma Schoonmaker, leggendaria montatrice di Martin Scorsese. La Schoonmaker è stata premiata per il lavoro di una vita, e non è da escludere che nelle motivazioni che hanno spinto il Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, ad assegnarle il premio ci sia anche il suo straordinario lavoro svolto per The Wolf of Wall Street, ultimo film di Scorsese in cui Thelma, ancora una volta, conferma la sua mano esperta e il uso tocco quasi autoriale.

Durante la cerimonia di premiazione è stato anche trasmesso un video messaggio di Scorsese stesso.

Thelma Schoonmaker è nata ad Algeri, in Algeria, dove suo padre lavorava per la Standard Oil Company. È cresciuta sull’isola di Aruba e dopo essere tornata negli Stati Uniti ha frequentato la Cornell University, dove ha studiato scienze politiche e lingua russa per intraprendere la carriera diplomatica. Mentre faceva ricerche alla Columbia University, ha risposto a un’offerta di lavoro del New York Times per un corso da assistente montatore. Il lavoro sul campo ha fatto nascere in lei il desiderio di conoscere meglio il mondo del montaggio, dando così l’avvio alla sua carriera. Durante un corso estivo di sei settimane alla New York University Film School ha incontrato Martin Scorsese e Michael Wadleigh e dopo pochi anni ha montato il primo lungometraggio di Scorsese Who’s that Knocking at My Door (Chi sta bussando alla mia porta?, 1967). Ha poi montato una serie di film e pubblicità prima di supervisionare, nel 1971, il montaggio del film di Wadleigh Woodstock, per il quale ha ricevuto una nomination agli Oscar. Nel 1981 ha vinto l’Oscar, l’American Cinema Editors Eddie Award e il BAFTA per il montaggio di Raging Bull (Toro Scatenato, 1980) di Martin Scorsese. Da allora ha lavorato a tutti i lungometraggi di Scorsese: The King of Comedy (Re per una notte, 1982), After Hours (Fuori orario, 1985), The Color of Money (Il colore dei soldi, 1986), The Last Temptation of Christ (L’ultima tentazione di Cristo, 1988), New York Stories (segmento Life Lessons, 1989),GoodFellas (Quei bravi ragazzi, 1990) per il quale ha vinto un BAFTA e ricevuto una nomination agli Oscar, Cape Fear (Cape Fear – Il promontorio della paura, 1991), The Age of Innocence (L’età dell’innocenza, 1993), Casino (1995), Kundun (1997), A Personal Journey with Martin Scorsese through American Movies (Un secolo di cinema – Viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese, 1995), Bringing out the Dead (Al di là della vita, 1999), Il Mio Viaggio in Italia (2001), Gangs of New York (2002) per il quale ha ricevuto un’altra nomination agli Oscar e vinto l’American Cinema Editors Eddie Award per Miglior montaggio di un film drammatico, The Aviator (2004), per il quale ha vinto il suo secondo Oscar e un altro American Cinema Editors Eddie Award per Miglior montaggio di un film drammatico, The Departed (The Departed – Il bene e il male, 2006) per il quale vince il suo terzo Oscar e il quarto American Cinema Editors Eddie Award per Miglior montaggio di un film drammatico (ex-equo con Babel), Shutter Island(2010), Hugo (Hugo Cabret, 2011) per il quale riceve una nomination agli Oscar, una agli American Cinema Editors Award e una ai BAFTA e il più recente The Wolf of Wall Street (2013) per il quale ha ricevuto una nomination agli American Cinema Editors Award e una ai BAFTA.
Oltre al montaggio, Schoonmaker lavora senza sosta per promuovere i film e gli scritti del marito, il regista Michael Powell: The Red Shoes (Scarpette rosse, 1948), Black Narcissus (Narciso nero, 1947), The Life and Death of Colonel Blimp (Duello a Berlino, 1943), I Know where I’m Going (So dove vado, 1945), A Matter of Life and Death (Scala al Paradiso, 1946), The Tales of Hoffmann (I racconti di Hoffmann),  Peeping Tom (L’occhio che uccide, 1960).

Venezia 71: The Look of Silence vince il Mouse d’Oro

Venezia 71: The Look of Silence vince il Mouse d’Oro

The Look of SilenceIl sesto Mouse d’Oro – il premio dei siti di cinema – assegnato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a The Look of Silence di Joshua Oppenheimer, votato il miglior film del Concorso dai collaboratori degli 81 siti di cinema che compongono la giuria, mentre il Mouse d’Argento al miglior film fuori della competizione va a Olive Kitteridge di Lisa Cholodenko.

Per la prima volta il Mouse d’Oro va a un documentario, se fosse possibile ridurre al termine documentario il lavoro Joshua Oppenheimer, e il Mouse d’Argento rompe altri due primati: vince non un film ma una miniserie tv, ovvero la nuova produzione HBO, e una regista donna.

Leggi la recensione del film The Look of Silence.

Leggi il nostro speciale dalla 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Venezia 71: The Look of Silence recensione del film di Joshua Oppenheimer

The Look of SilenceDopo aver sentito la voce dei carnefici, ecco le voci, silenziose, dignitose e dimesse, delle vittime. Joshua Oppenheimer ci riporta in Indonesia per farci scoprire l’altra faccia del genocidio del 1965. In The Act of Killing, magistrale racconto del tragico evento per bocca degli aguzzini, il regista nominato all’Oscar ci trasporta dall’altra parte e ci racconta le testimonianze delle vittime di quella tremenda tragedia umana, passata tristemente sotto silenzio. Il racconto di The Look of Silence, si trasforma in un viaggio nel cuore di una famiglia che ha vissuto sulla sua pelle la drammatica esperienza. Dal punto di vista formale, il lavoro di Oppenheimer, complementare al documentario precedente, è meno ambizioso ma forse più denso.

Visivamente il film è fregiato di una fotografia luminosa e vivace, in contrapposizione con l’oscurità dell’umanità che viene tratteggiata nelle testimonianze dei sopravvissuti. I quadri boscosi in cui campeggiano queste piccole figure nobili e allo stesso tempo rattrappite dal tempo sembrano veri dipinti in cui l’essere umano soccombe sotto la florida bellezza di una natura accecante.

Il tono del racconto viene a tratti alleggerito da inserti di quotidiana familiarità che fanno sorridere ma testimoniano anche l’estrema delicatezza del regista stesso ad inserirsi in un discorso in realtà tanto complesso quanto appare semplice e limpido nei discorsi dei protagonisti.

The Look of Silence è stato presentato in concorso alla 71esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Venezia 71: The Lack recensione del film dei Masbedo

Venezia 71: The Lack recensione del film dei Masbedo

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The Lack rappresenta le quattro variazioni sul tema de la “mancanza”. Un film interpretando da sei personaggi femminili, immersi in una natura silenziosa e primitiva, che affrontano il loro viaggio di conoscenza in una natura sublime e misteriosa ripercorrendo il loro percorso interiore, cercando di ricomporre i pezzi della loro esistenza frantumata e di colmarne il vuoto.

The-Lack-poster-620x867Presentato nella sezione Giornate degli autori alla 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il film dei Masbedo, composto dal duo di video artisti Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni. Pone un interessate sguardo interiore sulla fragilità femminile in uno dei momenti più cruciali dell’essere umano, l’assenza. Per affrontare una tematica così articolata il film adotta la classica struttura per capitoli che meglio ci aiuta nella compressione della visione del tutto unica e originale della pellicola.  Sin dall’incipit del film una tenda da circo, che sarà luogo di un “tetro spettacolo” di angosce e ansie, vengono presentate attraverso un “prologo” le sei donne si mostrano con il loro oggetto-simbolo che incarna il loro stallo emotivo. Le storie vengono pian piano approfondite attraverso i capitoli, cominciando con Eve (Lea Mornar) che lascia la stanza per affrontare il tema dell’abbandono, per poi seguire Xiù (Xin Wang) e il suo rapporto con il ricordo, Anja (Giorgia Sinicori) e Nour (Ginevra Bulgari) che affronteranno da due prospettive opposte il distacco ed infine Greta (Emanuela Villagrossi) e Sarah (Cinzia Brugnola) che con l’escamotage della seduta psichiatrica ricuciono il loro passato spezzato.
La regia studia attentamente, come solo la video arte riesce a fare, ogni dettaglio, fuoco e movimento di macchina per entrare in sintonia più con il flusso di coscienza che con un impostazione dialettale, i film diventa così un caleidoscopio di colori e immagini suggestive da vari scenari del mondo che cercano di sposare l’intimo travaglio che queste donne, nel silenzio delle parole, cercano di vivere ed emergere restituendo anche la forza con cui il gentil sesso mostra la sua più intima fragilità.
Seppur le interpretazioni delle attrici siano state convincenti è il lavoro di Benny Atria che completa il film. Attraverso il suono, caratterizzato da rumori e respiri interrotti da un emozione crescente, nonché dal montaggio di immagini, sincopate nelle scene più tormentate e contraddistinto da lunghe dissolvenze nel raccordo tra un racconto e l’altro, che riescono a riportare l’esatta unità visiva che rende il film completo.
Ciò in cui pecca la sceneggiatura è la troppa poetica ed ermeticità con cui viene affrontato il tema. Se le storie riescono a ricreare l’esatta dimensione sensoriale ed emotiva della mancanza di queste donne, spesso il “discorso” si perde in un passaggio autoreferenziale di troppo a discapito del coinvolgimento dello spettatore, che subisce passivamente la scena più che partecipare all’enorme potenza visiva del film.

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Venezia 71: Tales recensione del film di Rakhshan Banietemad

Venezia 71: Tales recensione del film di Rakhshan Banietemad

talesLa regista iraniana Rakhshan Banietemad ci racconta il suo Paese oggi, attraverso storie, racconti spezzettati e personaggi/persone all’interno di una società vivace, attiva e brulicante di piccole racconti che aspettano solo di essere portati alla luce. Lo fa in Tales (in originale Ghesseha), presentato in concorso alla 71esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Ogni racconto, nel film della Banietemad, ci conduce in quello successivo, che non ha nessun legame con il precedente e ci racconta altre difficoltà, altre sofferenze, altre storie, appunto, immerse però nello stesso contesto brulicante e vivace. Figura ricorrente del racconto generale è il reporter, colui che film ogni accadimento e lo rende in qualche modo immortale, perchè i filmati, verranno comunque visti da qualcuno che sarà pronto ad accogliere il messaggio trasmesso, anche se chi li ha realizzati non ci sarà più.

ghesseaL’intenzione della regista è quindi metterci, forse, davanti ad una realtà di cui siamo testimoni ma sulla quale non abbiamo assulutamente controllo, un flusso continuo di vita che a volte annoia, altre volte coinvolge ed emoziona, esattamente come la vita di ogni giorno in ogni angolo del mondo. Certo l’occhio privilegiato, la sensibilità della regista, va a scovare situazioni che sono rappresentative dell’Iran di oggi, proponendo dinamiche a volte lontanissime dalla cultura occidentale, ma che allo stesso tempo ci accomunano ad ogni personaggio, uomo e donna, che finisce sotto l’occhio della camera.

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