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Euphoria 2×08: featurette sul season finale

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Euphoria 2×08: featurette sul season finale

Il canale americano HBO ha diffuso la featurette Inside “All My Life My Heart Has Yearned for a Thing I Cannot Name” di Euphoria 2×08, l’ottavo episodio e finale della seconda stagione di Euphoria con Zendaya.

Euphoria 2×08

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2×07: promo e trama dall’episodio

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Euphoria 2×07: promo e trama dall’episodio

Il canale americano HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×07, il settimo episodio della seconda stagione di Euphoria.

In Euphoria 2×07 che si intitolerà “The Theater and It’s Double” L’arte imita la vita mentre l’equipaggio delle East Highland osserva le loro complicate dinamiche riflesse nella tanto attesa commedia di Lexi.

Euphoria 2×07

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2×06: promo e trama dall’episodio

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Euphoria 2×06: promo e trama dall’episodio

Il canale americano HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×06, il sesto episodio della seconda stagione di Euphoria.

Euphoria 2×06

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2×05: promo dall’episodio

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Euphoria 2×05: promo dall’episodio

Il canale americano HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×05, il quinto episodio della seconda stagione di Euphoria.

In Euphoria 2×05 Il destino ha un modo per mettersi al passo con coloro che cercano di superarlo.

Euphoria 2×05

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2×04: promo dal quarto episodio

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Euphoria 2×04: promo dal quarto episodio

Il canale americano HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×04, il quarto episodio della seconda stagione di Euphoria.

Euphoria 2×04

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2×02: promo e trama dall’episodio

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Euphoria 2×02: promo e trama dall’episodio

Il canale americano HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×02, il secondo episodio della seconda stagione di Euphoria.

In Euphoria 2×02 che si intitolerà  “This Season On”

Euphoria 2×02

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2: trailer dei due episodi speciali in arrivo

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Euphoria 2: trailer dei due episodi speciali in arrivo

Il canale americano HBO ha diffuso il trailer ufficiale di Euphoria 2, l’attesa nuova stagione della serie Euphoria acclamata che ritorna con due episodi speciali.

La serie drammatica della HBO vincitrice di un Emmy EUPHORIA tornerà con due episodi speciali, con il primo debutto DOMENICA 6 DICEMBRE alle 21:00 ET / PT. L’episodio andrà in onda su HBO e sarà disponibile per lo streaming su HBO Max negli USA. In Italia non ha ancora una collocazione su SKY.

https://youtu.be/s1P5czi0H_g

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2: promo dai nuovi episodi

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Euphoria 2: promo dai nuovi episodi

Il canale americano HBO ha diffuso il promo ufficiale di Euphoria 2, l’attesa nuova stagione della serie Euphoria acclamata che ritorna con due episodi speciali.

La serie drammatica della HBO vincitrice di un Emmy EUPHORIA tornerà con due episodi speciali, con il primo debutto DOMENICA 6 DICEMBRE alle 21:00 ET / PT. L’episodio andrà in onda su HBO e sarà disponibile per lo streaming su HBO Max negli USA. In Italia non ha ancora una collocazione su SKY.

https://www.youtube.com/watch?v=uY0_7wPGJlk

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2: poster e dettagli dei nuovi episodi

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Euphoria 2: poster e dettagli dei nuovi episodi

La serie drammatica della HBO vincitrice di un Emmy Euphoria tornerà con due episodi speciali, con il primo debutto DOMENICA 6 DICEMBRE alle 21:00 ET / PT. L’episodio andrà in onda su HBO e sarà disponibile per lo streaming su HBO Max negli USA. In Italia non ha ancora una collocazione su SKY.

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduto, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

Euphoria 2 da domani su SKU la seconda stagione con Zendaya

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Euphoria 2 da domani su SKU la seconda stagione con Zendaya

Torna con l’attesissima seconda stagione Euphoria, la premiata serie HBO firmata Sam Levinson con Zendaya. I nuovi episodi, su Sky e NOW in versione originale in contemporanea con gli U.S. dal 10 gennaio, debutteranno in versione doppiata in italiano domani, 17 gennaio alle 23.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW. A seguire, il secondo episodio in lingua originale sottotitolato, disponibile in contemporanea assoluta rispetto alla messa in onda di HBO.

Acclamato ritratto a luci al neon della Generazione Z americana, raccontata in maniera molto cruda e senza filtri, la serie è un vero cult vincitore di 3 Primetime Emmy Awards – fra cui quello per la sua protagonista, Zendaya – che ha ridefinito completamente un genere, il teen drama, mai prima di Euphoria declinato con lo stesso coraggio.

Tra le giovani vite che si intrecciano nella città di East Highland, California, la diciassettenne Rue (Zendaya) lotta per trovare la forza di resistere alle pressioni derivate dall’amore, dalla perdita e dalla dipendenza.

Euphoria 2, la trama

In otto episodi prodotti, scritti e diretti da Sam Levinson, la nuova stagione di Euphoria vedrà il ritorno di Zendaya e del cast della prima stagione e diversi nuovi ingressi. Nel cast dei nuovi episodi Zendaya, Hunter Schafer, Nika King, Eric Dane, Angus Cloud, Jacob Elordi, Algee Smith, Sydney Sweeney, Alexa Demie, Barbie Ferreira, Maude Apatow, Javon Walton, Dominic Fike, Storm Reid e Austin Abrams. Alla colonna sonora ancora Labrinth, già dietro all’enorme successo della selezione musicale della prima stagione.

Creatore e sceneggiatore, Sam Levinson è anche produttore esecutivo; produttori esecutivi sono Ravi Nandan, Kevin Turen, Will Greenfield, Drake, Adel “Future” Nur, Zendaya, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin; fra i produttori Kenneth Yu; coproduttori sono Ashley Levinson, Harrison Kreiss e Julio Perez. Prodotta in partnership con A24 e basata sull’omonima serie israeliana create da Ron Leshem e Daphna Levin.

Euphoria – trouble don’t last always: due episodi speciali

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Euphoria – trouble don’t last always: due episodi speciali

Euphoria, l’acclamato ritratto a luci al neon della Generazione Z che è valso a Zendaya un Emmy Award come migliore attrice protagonista, torna con un attesissimo speciale intitolato “Trouble Don’t Last Always“, il primo di due episodi che faranno da ponte tra la prima e la seconda stagione della serie e di cui viene rilasciato oggi il teaser. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, lo speciale andrà in onda su Sky Atlantic e NOW TV in contemporanea assoluta con la messa in onda americana, nella notte fra il 6 e il 7 dicembre alle 3.00 e poi dalle 23.00 il 7 dicembre.

Dal 7 dicembre, inoltre, On Demand su Sky e in streaming su NOW TV anche l’intera prima stagione del cult HBO. Il primo episodio speciale è dedicato a Rue, che dopo essere stata lasciata da Jules alla stazione ferroviaria e aver avuto una ricaduta, trascorre un giorno di Natale particolare. Tra i protagonisti dello speciale, oltre a Zendaya, anche Colman Domingo (Fear the Walking Dead), già apparso nella prima stagione della serie nei panni dello sponsor di Rue, e Hunter Schafer che torna ad interpretare Jules.

Euphoria – trouble don’t last always: la trama

New York. Rue e Jules vivono insieme come una coppia felice nella Grande Mela. Una sequenza introduttiva quasi perfetta, che tuttavia si rivelerà essere soltanto un sogno, apre l’episodio speciale. Durante la vigilia di Natale, Rue (Zendaya) e il suo sponsor Ali (Colman Domingo) si trovano in una tavola calda a mangiare pancakes dopo la rituale riunione degli alcolisti anonimi. L’uomo aiuta Rue a riflettere e a capire come spezzare il ciclo della sua dipendenza dalla droga. La ragazza si troverà a ripensare all’influenza che Jules ha avuto sull’astinenza che aveva raggiunto e sulla sua ricaduta.

Euphoria – trouble don’t last always farà da ponte tra la prima e la seconda stagione . Scritta e diretta dal creatore della serie Sam Levinson con Zendaya, Hunter Schafer e Colman Domingo

EUPHORIA – TROUBLE DON’T LAST ALWAYS | In contemporanea con la messa in onda americana, nella notte fra il 6 e il 7 dicembre alle 3.00 su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV e poi dalle 23.00 il 7 dicembre

Euphoria – Stagione 3: cast, storia e tutto ciò che sappiamo

Euphoria – Stagione 3: cast, storia e tutto ciò che sappiamo

La seconda stagione della serie drammatica per adolescenti di successo della HBO con Zendaya si è conclusa nel febbraio 2022 e tre anni dopo stanno arrivando le notizie sulla terza stagione di Euphoria. Dopo la prima del 2019, la seconda stagione di Euphoria ha richiesto molto tempo, con oltre due anni tra la prima e la seconda stagione (tranne due episodi speciali incentrati sul personaggio di Zendaya, Rue, e sul personaggio di Hunter Schafer, Jules). La seconda stagione di Euphoria si è rivelata controversa anche se la sua popolarità è salita alle stelle, promuovendo accese discussioni sullo show sui social media sia sul dramma dietro le quinte che su alcune delle decisioni creative prese durante la sua messa in onda.

La seconda stagione di Euphoria riprende qualche tempo dopo gli eventi del finale della prima stagione, con Rue che ha avuto una ricaduta ed è ancora in conflitto con la sua (ormai ex) ragazza Jules dopo che l’ha lasciata alla stazione ferroviaria. Jules non sa che Rue ha avuto una ricaduta, anche se è subito chiaro che qualcosa non va. Non è chiaro cosa succederà in Euphoria, dato che il finale della seconda stagione non dipinge un quadro chiaro di come potrebbe essere il futuro della serie. Nonostante questi difetti, la sicurezza con cui la serie è stata realizzata indica che la terza stagione di Euphoria potrebbe superare la precedente.

Le ultime notizie sulla terza stagione di Euphoria

Euphoria Zendaya e Hunter Schafer
Zendaya e Hunter Schafer in Euphoria

La terza stagione è finalmente in fase di ripresa

Con la notizia che arriva più di tre anni dopo il finale della seconda stagione, l’ultimo aggiornamento conferma finalmente che la terza stagione di Euphoria è in fase di ripresa. Dopo molti mesi di aggiornamenti sul se-lo-faranno-o-non-lo-faranno riguardo alla serie originale della HBO, il network via cavo premium ha finalmente annunciato su X (ex Twitter) che il dramma crudo per giovani adulti era effettivamente in corso. Il post include la semplice didascalia “La terza stagione di Euphoria è in produzione” e un’immagine di Zendaya nei panni di Rue che si guarda alle spalle con aria cupa.

Sebbene l’aggiornamento sia certamente entusiasmante, nessuno dei partecipanti alla terza stagione ha ancora rivelato una tempistica di produzione completa. Tuttavia, con un ritardo di tre anni tra le stagioni (finora), forse la HBO vorrà girare la terza stagione il più rapidamente possibile. Allo stato attuale, non è nota alcuna data di uscita per la terza stagione di Euphoria.

La seconda stagione di Euphoria si è conclusa il 27 febbraio 2022.

Stato della produzione della terza stagione di Euphoria

Euphoria 3
Zendaya in Euphoria. Credit: HBO

Le riprese sono iniziate a febbraio 2025

Anche se la terza stagione di Euphoria ha ricevuto il via libera dalla HBO nel 2022, ciò non significa che uscirà presto. Tra i ritardi dovuti alla programmazione e la perdita di gran parte del 2023 a causa degli scioperi di Hollywood, è stato ora rivelato che la terza stagione di Euphoria non tornerà fino al 2026. La HBO deve ancora fornire una finestra di uscita più specifica in questo momento.

La prima notizia positiva riguardo alla terza stagione è arrivata a luglio 2024 con l’annuncio che le riprese dei nuovi episodi inizieranno a gennaio 2025. Il capo della HBO Casey Bloys ha confermato con enfasi la data delle riprese di gennaio 2025 in una dichiarazione di novembre 2024, e ha rivelato che la terza stagione avrà otto episodi. Purtroppo, più ci vorrà per la terza stagione di Euphoria, più il pubblico rischia di abbandonare. Le riprese sono state annunciate all’inizio di febbraio 2025, ma non è stata rivelata alcuna tempistica.

Gli scioperi WGA e SAG/AFTRA sono durati da maggio a novembre 2023 e hanno portato a ritardi o sospensioni di molte produzioni televisive e cinematografiche.

Dettagli sul cast della terza stagione di Euphoria

Chi tornerà e chi non tornerà per la terza stagione?

Sebbene non ci siano stati annunci ufficiali sul casting della terza stagione di Euphoria, due ritorni sembrano già confermati. Dominic Fike ha recentemente rivelato che “assolutamente” tornerà nella terza stagione nei panni di Elliot (tramite NME). Il dirigente della HBO Casey Bloys ha anche confermato che Zendaya tornerà nei panni di Rue nella terza stagione di Euphoria, dopo i dubbi che la megastar non sarebbe tornata per concentrarsi su altri progetti. Purtroppo, dopo la morte di Angus Cloud, Fez probabilmente non apparirà nella terza stagione di Euphoria. Anche se è possibile un nuovo casting, la performance unica e memorabile di Cloud renderebbe il rischio enorme.

La terza stagione sarà senza Gia, interpretata da Storm Reid, e la giovane star non riprenderà il suo ruolo. Mentre il resto del cast principale dovrebbe tornare, l’unico punto interrogativo era Barbie Ferreira nel ruolo di Kat Hernandez. Dopo diversi scontri con lo showrunner Sam Levinson, la Ferreira ha finalmente annunciato che avrebbe lasciato Euphoria perché non le piaceva la direzione che stava prendendo il suo personaggio. L’attrice ha rivelato il motivo della sua partenza, dicendo (tramite Cinema Blend):

“Penso che il mio personaggio, che amo così tanto, non avesse un posto dove andare. … Penso che ci fossero posti dove avrebbe potuto andare. Penso solo che non si sarebbe adattato alla serie. Non so se le avrebbe reso giustizia.”

Gli attori che torneranno per la terza stagione includono:

  • Zendaya interpreta Rue
  • Alexa Demie interpreta Maddy
  • Sydney Sweeney interpreta Cassie
  • Jacob Elordi interpreta Nate
  • Hunter Schafer interpreta Jules
  • Maude Apatow interpreta Lexi
  • Dominic Fike interpreta Elliot
  • Colman Domingo interpreta Ali

Dettagli della trama della terza stagione di Euphoria

Euphoria - trouble don't last always

Cosa succederà nella terza stagione?

Nonostante una corsa controversa e un finale un po’ confuso, il finale della seconda stagione di Euphoria apre numerose possibilità per la storia della terza stagione di Euphoria. Anche se non è chiaro dove siano diretti alcuni personaggi (Rue sembra essere sulla via della redenzione, ma c’è anche un accenno a una possibile ricaduta), ci sono relazioni che devono essere seguite. La terza stagione vedrà anche un salto temporale che porterà i personaggi fuori dall’ambiente scolastico, anche se non è chiaro dove finiranno.

La morte di Angus Cloud richiederà probabilmente alcuni cambiamenti nella storia per tener conto della sua assenza.

Dalla caduta di Fez e la sua reazione alla morte di Ashtray, alla relazione tra Cassie e Maddy (e la storia d’amore della prima con Nate), c’è molto da scoprire nella terza stagione di Euphoria. Tuttavia, la morte di Angus Cloud richiederà probabilmente alcuni cambiamenti nella storia per giustificare la sua assenza. Dopo che altri personaggi come Kat, Jules ed Elliot sono stati messi da parte, però, non è chiaro cosa li attenda nella prossima stagione.

Euphoria – stagione 3 vedrà il ritorno di un volto familiare

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Euphoria – stagione 3 vedrà il ritorno di un volto familiare

Non è una novità che la terza e tanto attesa stagione della serie drammatica adolescenziale più amata d’America, Euphoria, sia ufficialmente in lavorazione, ma i dettagli sul ritorno del cast dipendono dalla loro disponibilità. Tuttavia, uno degli attori principali, Colman Domingo, che nella serie interpreta Ali Muhammed, ha confermato il suo ritorno nella prossima stagione. Come annunciato all’inizio di questo mese, la terza stagione inizierà la produzione nel gennaio 2025, secondo la HBO, con l’obiettivo di pubblicare gli episodi nello stesso anno.

Durante una recente apparizione a Watch What Happens Live, a Domingo è stato chiesto da un fan se avrebbe ripreso il suo ruolo di Ali nella terza stagione di Euphoria; in risposta, il vincitore dell’Emmy ha detto: “Tornerò nella terza stagione di Euphoria, dopo di che ha assicurato ai fan che le riprese “inizieranno all’inizio del prossimo anno”. Domingo ha un ruolo ricorrente nella serie della HBO, interpretando il ruolo di Ali, un uomo in via di guarigione dalla tossicodipendenza che a volte parla alla Narcotici Anonimi di Rue (Zendaya) e alla fine diventa uno sponsor e un mentore per lei.

Oltre a confermare il suo ritorno, Domingo ha espresso le sue speranze per una particolare trama da esplorare nella terza stagione di Euphoria. Quando gli è stato chiesto se nella nuova stagione si parlerà di ciò che è successo tra Rue e Laurie (Martha Kelly) “per la valigia piena di droga”, Domingo ha risposto: “Lo spero; è una buona trama. Il personaggio di Laurie era incredibile”. I fan ricorderanno che la pluripremiata serie, creata e scritta da Sam Levinson per la HBO, è apparsa per l’ultima volta sui piccoli schermi nel febbraio 2022 con la sua seconda stagione, quasi tre anni dopo il suo debutto nel 2019.

Il cast principale tornerà nella terza stagione di Euphoria

Quando è stata annunciata la terza stagione di Euphoria, è stato confermato anche il ritorno del cast principale, il che naturalmente ha fatto salire ancora di più l’attesa dei fan per il ritorno della serie. Del cast principale fanno parte Zendaya, Jacob Elordi, Alexa Demie, Sydney Sweeney, Angus Cloud, Eric Dane, Barbie Ferreira, Nika King, Storm Reid, Hunter Schafer e Algee Smith.

Non solo i fan sono entusiasti della prossima stagione, ma la HBO prevede anche di riportare in vita il dramma psicologico per i fan. Francesca Orsi, EVP della programmazione HBO e responsabile delle serie drammatiche e dei film HBO, ha dichiarato all’inizio del mese: “Sono entusiasta che siamo pronti a iniziare la produzione di Euphoria a gennaio. Non potremmo essere più felici della nostra partnership creativa con Sam e questo incredibile cast. Non vediamo l’ora di dare vita a questa nuova stagione di Euphoria per i fan”.

Euphoria – stagione 3 riceve finalmente un promettente aggiornamento

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C’è stato molto mistero intorno al futuro di Euphoria, l’acclamato teen drama della HBO interpretato da Zendaya. Ma il futuro della serie ha appena ricevuto un promettente aggiornamento. Secondo Deadline, il network sta attualmente pianificando le riprese dei nuovi episodi di Euphoria nel corso dell’anno, con l’obiettivo di farli debuttare nel 2025.

La notizia è stata diffusa a causa del fatto che Eric Dane, che nello show interpreta il padre di Nate Jacob (Jacob Elordi), è stato recentemente scritturato per Countdown, mettendo in dubbio la sua disponibilità visto il tempo necessario per girare una stagione di Euphoria.

Eric Dane film

Dopo l’uscita della seconda stagione della serie, i fan erano ansiosi di scoprire quando Rue e Jules (Hunter Schafer) sarebbero tornati, ma lo sviluppo del terzo episodio di Euphoria non è stato così rapido come ci si aspettava. Il cast della serie è stato coinvolto in un’ampia varietà di progetti di alto profilo e, con la tragica scomparsa di Angus Cloud, si prevedevano ulteriori ritardi per la storia degli studenti della East Highland High School.

Se tutto va secondo i piani, Rue e i suoi amici torneranno davanti alle telecamere entro la fine dell’anno, preparando il ritorno dello show che ha permesso a Zendaya di vincere il Primetime Emmy Award come miglior attrice in una serie drammatica.

Euphoria segue un cast corale che vive diverse trame complicate legate all’abuso di sostanze, alla violenza domestica e agli ostacoli della crescita di un’adolescente in un ambiente dominato dai social media. Mentre Rue continua a lottare contro la sua dipendenza dalle droghe, la seconda stagione della serie ha visto un grave scandalo tra Maddy Perez (Alexa Demie) e Cassie Howard (Sydney Sweeney), con entrambe le ragazze che vogliono uscire con Nate Jacobs nonostante la loro amicizia reciproca.

Un cast stellare

Euphoria Zendaya e Hunter Schafer

Uno dei fattori principali che determineranno i tempi di produzione della terza stagione di Euphoria sarà la disponibilità del suo numeroso cast. Solo quest’anno, Sydney Sweeney è stata vista in Anyone But You e Madame Web, e l’interprete sta rapidamente diventando un talento molto richiesto nel settore.

Allo stesso tempo, Zendaya continua a stupire con il suo ruolo ricorrente di Chani nel franchise di Dune, mentre Jacob Elordi si è preso del tempo per lavorare a progetti prestigiosi come Saltburn e Priscilla. Finché la HBO riuscirà a trovare un modo per accogliere gli studenti della East Highland High School, potrebbe non mancare molto al ritorno in televisione del grande successo di Sam Levinson.

Euphoria – Stagione 3 in trattativa con un attore candidato all’Oscar

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Euphoria di HBO sta finalmente andando avanti con la sua tanto attesa terza stagione e una grande star di Hollywood potrebbe unirsi al cast. Dopo numerosi ritardi, la terza stagione è ufficialmente tornata in pista dopo una pausa di quasi tre anni. HBO aveva inizialmente previsto l’inizio della produzione all’inizio del 2024, ma i conflitti di programmazione e lo sciopero del settore hanno ritardato i tempi. Tuttavia, HBO ha confermato che il cast è tornato sul set e le riprese sono in corso. Il cast della terza stagione di Euphoria si sta inoltre arricchendo di altre star, tra cui la star della NFL diventata attrice Marshawn Lynch, la vincitrice di un Grammy Rosalia, Toby Wallace e Adewale Akinnuoye-Agbaje.

Come riportato da The Hollywood Reporter, Sharon Stone è in trattative per unirsi a Euphoria per la sua terza stagione. Anche se il suo potenziale personaggio rimane segreto, la vasta carriera di attrice di Stone e la sua storia di interpretazione di personaggi complicati e dinamici la rendono un’aggiunta intrigante allo show. Questo articolo arriva dopo un nuovo annuncio di casting per la terza stagione, in cui è stato confermato che il cast principale sarebbe tornato, il che significa che Stone sarebbe stata affiancata da Zendaya, Jacob Elordi, Sydney Sweeney, Maude Apatow, Hunter Schafer, Alexa Demie, Eric Dane e Colman Domingo, insieme a Martha Kelly e Chloe Cherry, che sono state promosse a membri regolari in questa stagione.

Cosa significa per la terza stagione di Euphoria

Hunter Schafer Zendaya Euphoria
Hunter Schafer con Zendaya in una scena di Euphoria

Un nuovo capitolo per la serie drammatica di successo della HBO

Il possibile coinvolgimento di Sharon Stone in Euphoria segna un’entusiasmante svolta per la serie. Se l’attrice si unirà al cast, il suo ruolo potrebbe portare una nuova prospettiva all’universo della serie. La terza stagione di Euphoria presenterà un salto temporale, portando i personaggi oltre gli anni del liceo, ambientando potenzialmente la serie al college o dopo. Mentre alcuni membri del cast originale non torneranno per la terza stagione, come Barbie Ferreira (Kat) e Storm Reid (Gia), il potenziale ruolo di Stone potrebbe essere legato a una delle nuove trame del personaggio.

Con una prima immagine appena rilasciata della terza stagione di Euphoria che vede Zendaya riprendere il ruolo di Rue, la terza stagione ha riacceso l’attesa e si prevede che prenderà una piega più cupa e matura.

Tenendo presente il salto temporale, l’apparizione di Stone potrebbe essere collegata alla guarigione di Rue, oppure potrebbe essere una nuova antagonista che sfida uno dei personaggi principali. Inoltre, il nuovo cast di star affermate come Stone e Rosalía suggerisce una direzione creativa ancora più ambiziosa.

Euphoria – seconda stagione: recensione della serie con Zendaya

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Euphoria – seconda stagione: recensione della serie con Zendaya

Su Sky dal 10 gennaio in versione doppiata in contemporanea con gli Stati Uniti e dal 17 in italiano, arriva finalmente, con un episodio a settimana, la seconda stagione di Euphoria, il fenomeno made in HBO ideato da Sam Levinson. Altri otto episodi con al centro le vicende di questo adolescenti spezzati, alle prese con i loro traumi e le loro dipendenze, ma anche con il loro sentimenti polarizzati e puri, come solo l’adolescenza sa sentire.

Sam Levinson amplifica ciò che aveva fatto nella prima stagione, confondendo leggermente la struttura narrativa, ma regalando ad ogni personaggio il suo spazio per mergere, per raccontarsi, per chiedere aiuto. E in mezzo a questo affresco problematico ma onesto si erge la diciassettenne Rue, interpretata da Zendaya, centro focale di un racconto polifonico, ma anche cuore spezzato di un racconto che non fa sconti all’adolescenza e a ciò che essa comporta.

Euphoria 2, un mondo a parte

Tornano tutti i personaggi della prima stagione e con essi i loro disagi e il loro modo di combattere per cercare di non soccombere al giudizio degli altri, agli eventi, prima di tutto a se stessi. E Levinson ce li racconta con grande trasporto, affrontando tutti il racconto con una regia che mette in evidenza un atmosfera sempre trasognata, sfuocata, come i pensieri dei nostri. Alcuni espedienti extradiegetici, la rottura della quarta parete, parentesi sognanti che si staccano dal racconto vero e proprio e si svolgono solo nella testa dei protagonisti sono espedienti che garantiscono a Levinson da una parte di avere una cifra stilistica coesa e sempre cool, nonostante  il fatto che talvolta mostra anche scene forti, violente o sgradevoli, dall’altra di ottenere quella che sembra la riproduzione di esperienze sotto effetto di stupefacenti, cosa che succede davvero a Rue e ad altri protagonisti.

Un racconto polifonico

Il cast si conferma il veicolo principale per il successo della serie, perché in questa stagione la scrittura si fa più debole, mentre crescono le interpretazioni di tutti i personaggi, anche di quelli che nel primo ciclo erano rimasti in ombra, come Lexie, che finalmente trova il suo spazio.

Persa la carica “rivoluzionaria” che aveva con il suo esordio, Euphoria 2 fa più fatica a dimostrarsi valida, perché non può contare più sull’effetto sorpresa, tuttavia non si adagia sui suoi successi e tenta di evolversi, espandendosi più che in lunghezza, in profondità.

Nonostante rimanga Rue la nostra bussola emotiva per tutta la seconda stagione, saranno gli altri personaggi a regalarci maggiori soddisfazioni e di approfondimento, una scelta fisiologica e vitale, dal momento che abbiamo lasciato il personaggio di Zendaya mentre, dopo un tentativo di venire fuori dalla sua condizione, raccontatoci nell’intenso episodio di Natale dello scorso anno, ricade nel baratro, con il metaforico e bellissimo numero musicale in chiusura della prima stagione.

Euphoria 2, all’insegna dell’eccesso

Euphoria 2 è “più” di tutto, rispetto alla prima, più eccesso, più movimento, più personaggi e più storie da raccontare. Che possa raccontare anche più dolore e più disagio rispetto alla prima stagione, resta da vedere, ma Levinson, Zendaya e tutta la squadra di produzione hanno già dimostrato di saperci sorprendere, e gli spettatori innamorati di Rue non aspettano altro.

Euphoria seconda stagione: il trailer della serie HBO con Zendaya

Euforia: la trama e il cast del film diretto da Valeria Golino

Euforia: la trama e il cast del film diretto da Valeria Golino

Affermatasi negli anni come una delle più importanti attrici del panorama cinematografico italiano, Valeria Golino ha debuttato come regista con il film Miele, particolarmente apprezzato da critica e pubblico. Nel 2018 ha infine dato luce alla sua opera seconda, Euforia, alla cui base vi è la struggente storia di due fratelli, di cui uno dei quali affetto da una malattia terminale. A partire da tale evento si rianima il rapporto tra questi, dando vita a quell’euforia con cui i due uomini intendono caratterizzare il tempo che gli è rimasto da trascorrere insieme.

Per questa storia la Golino, qui anche sceneggiatrice, si è basata sulla reale vicenda vissuta da un suo amico e dal fratello di questi. Ascoltandoli nella loro sofferenza e gioia, l’attrice ha ritrovato nel loro racconto le emozioni che da tempo desiderava far confluire in un suo nuovo film. Da qui nasce dunque l’ispirazione per Euforia, film poi particolarmente apprezzato tanto dalla critica quanto dal pubblico proprio per la sua capacità di risultare vero nei rapporti umani e in ciò che questi possono lasciare in ognuno di noi.

Presentato con successo al Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard, il film è poi stato distribuito nelle sale italiane a partire dall’ottobre del 2018. Qui ha ottenuto un buon risultato, incassando un totale di circa 1,6 milioni di euro. Ulteriori riconoscimenti sono poi arrivati con i David di Donatello, dove il film ha ottenuto 8 nomination, tra cui miglior film e miglior regista. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile scoprire ulteriori dettagli riguardanti la trama e il cast del film, come anche le piattaforme dove è possibile vederlo in streaming.

Euforia: la trama del film

Protagonisti del film sono i fratelli Matteo ed Ettore. Il primo è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Osserva il mondo dall’alto del suo attico e dalla sicurezza del suo narcisismo. A lui interessa solo distrarsi, in ogni modo: denaro, droga, sesso, culto del proprio corpo. Il secondo, invece, vive ancora nella piccola città di provincia dove entrambi sono nati e insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per paura di sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra, e ha nascosto i suoi fallimenti personali e la sua insoddisfazione dietro una maschera di disillusione e sarcasmo. In realtà, si comporta così perché non ha il coraggio di affrontare la vita per ciò che è.

Due persone all’apparenza lontanissime, che la vita costringerà a riavvicinarsi. Nel momento in cui Matteo scopre che il fratello è malato, decide di tenerlo all’oscuro della verità. Ettore, d’altra parte, crede al fratello e si abbandona completamente a lui, facendosi influenzare dalla sua superbia: piano piano si convince di poter controllare e vincere ogni cosa. Ma è solo un’illusione: non c’è via di scampo da quelli che sono limiti umani, come la caducità, la fragilità e lo scorrere inesorabile del tempo. Questa situazione difficile diventa per i due fratelli un’occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice di fragilità e tenerezza, paura ed euforia.

Euforia cast

Euforia: il cast del film

Come già avvenuto per Miele, la Golino sceglie di non inserirsi nel cast di attori del film, preferendo invece concentrare tutte le sue attenzioni sulla regia del film. Per riuscire al meglio nell’impresa, decide inoltre di affidarsi ad alcuni tra i maggiori interpreti dell’attuale panorama cinematografico italiano. Nel ruolo di Matteo, dunque, si ritrova Riccardo Scamarcio, fino al 2018 legato alla Golino anche da un punto di vista sentimentale. L’attore si dichiarò da subito entusiasta del ruolo, indicandolo come una vera e propria novità nella sua filmografia. Il fratello Ettore è invece interpretato da Valerio Mastandrea, il quale allo stesso modo si è detto incantato non solo dal suo personaggio quanto dall’intera storia del film.

Accanto a loro vi è poi la nota attrice Isabella Ferrari nei panni di Michela, moglie di Ettore poi abbandonata proprio dal marito. Un ruolo per il quale l’attrice ha dichiarato di essersi preparata ricercando gli aspetti più umani di questa. Marzia Ubaldi, nota doppiatrice, ha invece ricoperto il ruolo della madre di Ettore e Matteo. Sono poi presenti le attrici Valentina Cervi, nota per numerosi film italiani e internazionali, qui nel ruolo di Tatiana, e Jasmine Trinca, in quelli di Elena. Proprio la Trinca aveva già collaborato con la Golino per il film Miele, di cui era stata protagonista assoluta.

Miele: la colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Tra i principali elementi di pregio del film vi è anche la colonna sonora, composta e orchestrata da Nicola Tescari ed eseguita dalla Roma Film Orchestra. Per il suo lavoro qui Tescari è poi stato candidato ai David di Donatello per la miglior colonna sonora. Oltre alle musica appositamente scritte per il film, però, Euforia si avvale anche di canzoni già preesistenti come Et si tu n’existais eseguita da Joe Dassin, La Forza del Destino di Giuseppe Verdi, In a Manner of Speaking eseguita da Nouvelle Vague, Clockwork eseguita da Matteo “Gowtribe” Ciceroni e Matteo “Xanti” Romano, ed Epanalipsi eseguita da Alex Golino.

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Euforia è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 9 dicembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Euforia: da domani al cinema il film di Valeria Golino

Euforia: da domani al cinema il film di Valeria Golino

Arriva da domani nelle sale EUFORIA di Valeria Golino con Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, Valentina Cervi e con Jasmine Trinca.

Nel film Matteo (Riccardo Scamarcio) è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Suo fratello Ettore (Valerio Mastandrea) vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra. Sono due persone all’apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l’occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice di fragilità ed euforia.

Euforia, il film

Euforia è quella sensazione bella e pericolosa che coglie i subacquei a grandi profondità: sentirsi pienamente felici e totalmente liberi. È la sensazione a cui deve seguire l’immediata decisione della risalita prima che sia troppo tardi, prima di perdersi per sempre in profondità. Matteo ed Ettore, sono due uomini che hanno deciso in qualche modo di perdersi. Matteo guarda il mondo dall’alto del suo attico. È un narcisista che coltiva la distrazione e lo fa con il denaro, la droga, il sesso, il successo e il culto del corpo. Ettore, invece, nasconde i propri fallimenti personali, la propria insoddisfazione, la mancanza di coraggio dietro una maschera di disillusione e sarcasmo. Le loro reciproche certezze entrano in crisi quando Matteo scopre che il fratello è malato e decide di nascondergli la verità.

Mentre Ettore sceglie di lasciarsi andare, di farsi guidare, di credere al fratello e alla sua hybris che lo spinge a pensare di poter controllare, vincere ogni cosa. Ispirandomi a fatti accaduti a persone a me care, mi sono avvicinata, insieme alle sceneggiatrici Francesca Marciano, Valia Santella e con la collaborazione di Walter Siti, a questa storia come ad un oggetto fragile e prezioso, nel tentativo di tratteggiare, insieme ai protagonisti, anche la nostra contemporaneità. Un presente che sembra negare, rimuovere costantemente la transitorietà e irrazionalità proprie della condizione umana, spingendoci illusoriamente a credere di avere il controllo assoluto sulle nostre vite, sui nostri corpi, di poter vincere il tempo, fuggire il dolore.

La malattia è, invece, proprio il luogo della fragilità, della caducità, ci mette di fronte ai limiti della nostra esperienza umana ma anche a quanto di più profondo e prezioso essa custodisce. E in questo senso porta i protagonisti a fare i conti con le proprie ipocrisie e a riconoscersi. Ettore e Matteo scelgono di non rimandare più il momento della consapevolezza, scelgono di tornare in superficie.

Euforia di Valeria Golino a Cannes in Un Certain Regard

Euforia di Valeria Golino a Cannes in Un Certain Regard

EUFORIA, secondo film da regista di Valeria Golino, verrà presentato al 71º Festival de Cannes in Un Certain Regard.

EUFORIA prodotto da HT FilmIndigo Film con Rai Cinema è interpretato da Riccardo ScamarcioValerio MastandreaIsabella Ferrari, Valentina Cervi e con Jasmine Trinca

Euforia è nato nella mia mente tre anni fa ispirato da eventi che stavano succedendo nella vita vera, a persone a me care. Per questo motivo le mie sceneggiatrici, Francesca Marciano, Valia Santella e io, con la collaborazione di Walter Siti, ci siamo avvicinati alla storia con la trepidante attenzione di quando si maneggia un oggetto fragile e prezioso, ma con la consapevolezza di avere a che fare con una storia potente, lieve e profonda al tempo stesso. Un cast di attori intelligenti, consapevoli e generosi ha contribuito ad arricchire ulteriormente la complessità dei nostri personaggi. Sono felice di tornare al Festival di Cannes con il mio secondo film in Un Certain Regard, sezione a me cara, che mi aveva già accolto con il mio primo film Miele. Valeria Golino

Nel film Matteo (Riccardo Scamarcio) è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Suo fratello Ettore (Valerio Mastandrea) vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e dove insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra. Sono due persone all’apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l’occasione per conoscersi e scoprirsi sorprendentemente uniti, in un vortice di fragilità e tenerezza, paura ed euforia.

Ettore Scola: un regista particolare

Ettore Scola: un regista particolare

Un’antica massima diffusa nel mondo degli artisti afferma che, ogni qual volta un grande Maestro si spegne, la luce della sua arte continua a splendere radiosa nelle opere da esso create. Al di là dell’indiscussa retorica spicciola neoromantica, se tale concetto poetico può essere in qualche modo veritiero, ebbene, allora esso vale appieno per uno dei grandi autori del nostro cinema, un artista che è stato capace – in oltre cinquant’anni di onorata e florida carriera – di farci ridere (e spesso piangere) delle grandi contraddizioni alla base della nostra italica società. Ettore Scola, uno dei grandi nomi indelebili e imprescindibili della gloriosa arte cinematografica made in Italy – quando ancora tale etichetta possedeva un certo valore di vanto – è stato cantore delle straordinarie e spesso grottesche trasformazioni del nostro Bel Paese, a cavallo del boom economico sino alle lotte politiche degli anni ’70 e oltre, sempre capace di tenere desto il proprio vigile e scanzonato occhio di cineasta sulle molteplici sfaccettature del tempo che cambia, senza mai nascondere le proprie simpatie politiche sinistrorse e facendosi vanto (a ragione) di un modo tutto personale di dipingere vizi, difetti e virtù dell’uomo comune tanto quanto delle classi benestanti.

La biografia di Ettore Scola

Classe 1931, originario di Trevico in provincia Avellino, Ettore Scola si trasferisce ancora piccolissimo assieme alla famiglia a Roma, dove inizia fin da subito a coltivare una forte attitudine per il disegno, in particolare a tema caricaturiale e grottesco, indice precoce di una spiccata sensibilità e di uno scanzonato acume nel saper cogliere al volo e valorizzare i tratti più incisivi – nel bene e nel male – di cose e persone, alimentando dunque già quella tanto idolatrata “estetica del tic” che diventerà marchio di fabbrica del suo cinema maturo. Ed è proprio grazie a questa sua passione e capacità per il disegno satirico che, non ancora maggiorenne, riesce a farsi notare dalla redazione dello storico giornale romano Marc’Aurelio, per il quale inizia a realizzare periodicamente vignette umoristiche assieme al giovane collega e futuro compagno d’armi filmiche Federico Fellini, tutto ciò mentre porta avanti i priori studi di giurisprudenza e un’ulteriore collaborazione presso la rivista Il travaso delle idee. Sono gli anni dell’immediato dopoguerra, in un’Italia ancora devastata dalla recessione e dalle macerie ma vogliosa di voltare pagina grazie ai capolavori neorealisti di Rossellini e Visconti, un paese però già timidamente affacciata ai vezzi e sollazzi del futuro genere della commedia popolare. Ed è proprio in questo nascente e già promettente registro che il giovane Ettore Scola, affiancato dall’esperienza di Ruggero Maccari, inizia a scrivere le sue prime sceneggiature cinematografiche, nel frattempo instaurando una proficua collaborazione con la RAI, per la quale realizza moltissimi testi dedicati a trasmissioni radiofoniche e televisive, tra cui vanno certamente ricordate le celeberrime scenette a cadenza settimanale interpretate da un debuttante e misconosciuto Alberto Sordi nella trasmissione “Vi parla Alberto Sordi”, in onda dal 1949 al 1951

Prima di tutto uno sceneggiatore

Dopo una decennale e intensa carriera da sceneggiatore – fondamentale per farsi le ossa nella costruzione drammaturgica e affinare la propria tecnica narrativa – il suo battesimo dietro la macchina da presa avviene nel 1964 grazie alla commediola Se permette parliamo di donne con protagonista nientemeno che Vittorio Gassman (uno dei suoi futuri attori feticcio assieme a Sordi e Mastroianni) proseguendo l’anno successivo con l’episodio “Il vittimista” contenuto nel film collettivo Thrilling, chiudendo poi in bellezza il proprio esordio con i successivi La congiuntura (1965) e L’arcidiavolo (1966), tutte pellicole in cui è per l’appunto Gassman a porsi come presenza fissa e imprescindibile. In realtà la prima opera a far emergere il genio precoce del futuro maestro vede la luce solo nel 1968, quando con Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? Ettore Scola suggella definitivamente il proprio patto di sangue col cinema e dimostra di aver già raggiunto un livello qualitativo e autoriale d’indubbio valore, grazie anche al trio d’eccellenza formato da Alberto Sordi, Nino Manfredi e Bernard Blier.

Nel corso della propria produzione artistica Ettore Scola ha deciso di legarsi più volte a una serie di interpreti che, facendo leva sulle proprie peculiari qualità macchiettistiche, hanno saputo meglio di altri dare sfogo alla poetica grottesca e irrisoria con cui il regista campano ha cercato di infarcire le proprie pellicole, sempre all’insegna di un attento esame entomologico-sociologico delle idiosincrasie e delle belle (brutte) abitudini di un paese da sempre adagiato su un idilliaco lassez-faire. Dopo Gassman è per l’appunto Sordi uno dei grandi volti-icona del cinema scoliano, un personaggio stravagante che darà vita a ben quattro collaborazioni a cominciare dal già citato Riusciranno i nostri eroi… passando attraverso La più bella serata della mia vita (1972) e tre dei sette episodi del film collettivo I nuovi mostri (1977), per concludersi col celebre e discusso Romanzo di un giovane povero (1995).

Dopo aver dimostrato il proprio valore registico e le indiscusse capacità di cantore del grottesco attraverso due pellicole di grande potenza quali Il commissario pepe (1969) e Damma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca (1970), Ettore Scola raggiunge la prima vera punta di diamante della sua carriera nel 1974, quando dirige Gassman, Manfredi, Stefano Setta Flores e Stefania Sandrelli in C’eravamo tanto amati, ruvida e nostalgica commedia – premiata al Festival Internazionale di Mosca – che descrive oltre trent’anni della storia italiana attraverso le varie vicessitudini pubbliche e private dei quattro irriverenti protagonisti, dimostrando una peculiare capacità di sintesi e di critica sociale attraverso lo sguardo storiografico che diventerà un’altra marca stilistica imprescindibile del suo cinema, oltre alla presenza dei celebri e simpatici cammei di Mike Buongiorno e dell’amico di sempre Fellini.

Il 1976 Ettore Scola dirige un brutale, lercio e irriconoscibile Manfredi nello splendido Brutti, sporchi e cattivi, opera di denuncia sociale sul tema della condizione disagiata delle baraccopoli dei litorali romani, ad oggi considerata fra i massimi esempi artistici del cinema italiano e, a ragione, il vero capolavoro dell’autore, un film per il quale la critica internazionale ha coniato nientemeno che l’etichetta di « neo-espressionismo» e che ricevette il premio alla regia durante il 29° Festival di Cannes. Dopo la parentesi satirica dedicata al mondo della televisione di Signore e signori, Buonanotte (1976) – piccola antologia episodica che raccoglie le regie condivise dei più grandi autori della commedia nostrana del tempo, tra cui spiccano i celebri colleghi d’arme Nanni Loy, Luigi Comencini, Mario Monicelli e Furio Scarpelli – dopo nemmeno due anni dal successo della croisette ecco venire alla luce Una giornata particolare (1977), secondo masterpiece scolano e primo vero esempio di un cinema intimista in cui l’autore si confronta nuovamente col dramma storico (questa volta in pieno periodo fascista), dipingendo un kammerspiel che descrive l’insolito pomeriggio di due vicini di casa in un condominio popolare – interpretati magistralmente da Sofia Loren e Marcello Mastroianni – rimasti soli durante l’adunata collettiva del sabato.

Sarà inoltre la prima di ben quattro nomination ai premi Oscar (purtroppo tutte mancate) come miglior film straniero, dimostrando dunque l’indiscusso valore e l’innegabile riconoscimento internazionale del proprio lavoro di cineasta, dentro e fuori dagli ambienti festivalieri e delle rassegne di settore. Bisognerà attendere il 1983 con la terza nomination all’Oscar di Ballando Ballando – opera sperimentale che narra l’epopea sociale francese dalla Seconda Guerra Mondiale ai tardi anni ’80 senza usare dialoghi e servendosi soltanto di una colonna sonora formata da brani d’epoca suonati in una balera di paese – prima che Ettore Scola possa tornare a un livello artistico degno dei suoi precedenti lavori, conquistando ben quattro David di Donatello e il premio per la miglior regia al Festival di Berlino. Viene qui riproposta una tecnica compositiva – l’utilizzo di brani musicali come sottofondo e contrappunto ai cambiamenti storici e alla contestualizzazione sociale degli eventi – che già con Una giornata particolare aveva dimostrato di adattarsi perfettamente all’estetica nostalgica di cui Ettore Scola diventerà maestro indiscusso della propria epoca.

Ettore Scola moglieGli anni ’80 in realtà iniziano in maniera decisamente ottimale, grazie al grande successo di pubblico (ma non di critica) del polemico (e dichiaratamente politico) La terrazza (1980), dove i volti iconici di Mastroianni, Tognazzi, Gassman e Jean-Louis Trintignan descrivono la decadenza degli ideali comunisti all’interno di un gruppo di intellettuali borghesi, un film di grande impatto capace di portarsi a casa ben due Nastri d’Argento e due premi a Cannes, uno per la migliore sceneggiatura – firmata con Age e Scarpelli – e il secondo per la migliore interpretazione femminile da non protagonista di Carla Gravina. Maccheroni (1985) e Che ora è? (1989) segnano le ultime collaborazione di Ettore Scola col fidato amico Mastroianni – chiamato qui ad affiancare due grandi colleghi del calibro di Jack Lemmon e Massimo Troisi – dando vita a due delle sue opere più taglienti e piene di sincera nostalgia, lo stesso sentimento che si respira anche in Splendor (1989), commossa dedica metanarrativa al mondo dei piccoli cinema di paese destinati a lasciare il passo ai nuovi multisala, indice di un’Italia e di un mondo che stanno cambiando e dove solo la lucida e flemmatica determinazione di Troisi stesso sembrano poter lenire, solo in parte, il dolore di una perdita così grande.

Nel 1987 con La famiglia – premiato con sei David di Donatello, sei Nastri d’Argento, due Globi d’oro, una quarta nomination agli Oscar come miglior film straniero e ben dodici Ciack d’oro – Ettore Scola aveva già avviato la sofferta procedura con cui congedare il primo e più grande dei suoi interpreti, un Vittorio Gassman che avrebbe terminato il suo sodalizio col regista campano solo nel 1998 grazie a La cena, opera crepuscolare in cui ancora una volta politica, famiglia e società si mescolano per raccontare con toni irriverenti ma al contempo spietati i cambiamenti e le trasformazioni in atto nel corso del turbolento fine millennio, all’insegna di una cultura allo sbando e senza più valori né punti di riferimento.

Dopo il divertissement in costume di Il viaggio di Capitan Fracassa (1990) e l’impronta drammatica non particolarmente riuscita di Mario, Maria e Mario (1993), la carriera di Ettore Scola si proietta nel nuovo millennio con l’ultima incursione storico-drammatica di Concorrenza sleale (2001) in cui figura un ottimo Diego Abatantuono, prima di passare ai due cortometraggi collettivi di denuncia Un altro mondo è possibile (2001) e Lettere dalla Palestina (2002), sino ad arrivare all’ultimo atto d’amore in stile grottesco e macchiettistico di Gente di Roma (2003), opera ibrida fra fiction e documentario, molto simile a un film-saggio dedicato alla popolazione della città che lo ha ospitato e che è divenuta sua nuova sede elettiva sin dalla più tenera età. Dopo aver ricevuto il David alla carriera nel 2011 e il discusso Gran Premio al Torino Film Festival (restituito con la promessa di ritirarlo solo a conclusione dei lavori di manutenzione dal Museo Nazionale del Cinema), nel 2013 la sua produzione termina con un ultimo atto di stima e affetto, questa volta verso il suo amico e collega di penna (e di pellicola) Federico Fellini, al quale dedica il docufilm Che strano chiamarsi Federico, un ritratto intimo e sincero nel quale viene ricostruita la genesi e la maturità del celebre cineasta riminese attraverso aneddoti che riguardano proprio il tempo passato alla redazione del Marc’Aurelio, fucina che avrebbe dato ad entrambi gli autori i propri natali creativi.

Si è spento a 84 Ettore Scola, lontano dai riflettori e da quel pubblico che lo ha sempre ammirato e sostenuto tanto in patria quanto all’estero. Si è spento in modo più sereno e meno tragico del compianto collega Monicelli, lasciandosi alle spalle una carriera composta di 39 pellicole, un centinaio di sceneggiature cinematografiche e televisive – così come celebri testi di varietà radiofonico – una carriera dominata dalla capacità di raccontare noi stessi, il nostro paese e le nostre pecche sempre con un occhio vigile da cui spunta una lacrima di riso e di pianto. Nel 2014 Marco Dionisi e Nevio De Pascalis, per conto dell’associazione Cultitaly, hanno deciso di realizzare una grande mostra monografica dal titolo Piacere, Ettore Scola, allestita in anteprima nazionale in Irpinia, il territorio di origine del regista, un progetto che ha voluto finalmente dare il giusto tributo artistico a un uomo e a un artista che come (e forse più) di altri suoi contemporanei è riuscito a dare un forte contributo d’immagine e di contenuti al cinema partenopeo, un autore che, citando la celebre frase di pronunciata da Gassman in La terrazza era solito ammonire gli altri e sé stesso affermando: «…ormai siamo tutti così: personaggi drammatici che si manifestano solo comicamente!». Quale miglior sunto di un cinema dove lacrima e riso hanno vissuto, e continuano a vivere, sullo stesso livello di significato e di intensità!

Ettore Scola: 10 cose che non sai sul regista

Ettore Scola: 10 cose che non sai sul regista

Con il suo esordio nella metà degli anni Sessanta, Ettore Scola si è da subito affermato come uno dei registi più interessanti e originali del panorama cinematografico italiano. Riconosciuto poi anche a livello internazionale, egli ha nel corso della propria carriera realizzato alcuni dei più acclamati e celebri di sempre, veri e propri gioielli che hanno portato in alto il nome del cinema italiano nel mondo.

Grazie alle sue collaborazioni con alcuni tra i più grandi interpreti italiani, Scola ha dato vita a personaggi e storie indimenticabili, in bilico tra il nostalgico e il grottesco. Veri e propri ritratti di un’Italia e di un’italianità ancora oggi spesso attuali, in grado di raccontare vizi e virtù di un popolo unico.

Ecco 10 cose che non sai di Ettore Scola.

Parte delle cose che non sai sul regista

Ettore Scola moglie

Ettore Scola: i suoi film

10. Ha diretto celebri lungometraggi. L’esordio del regista avviene con Se permettete parliamo di donne (1964), poi seguito da apprezzati titoli come Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968), Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca (1970), con Marcello Mastroianni, e C’eravamo tanto amati (1974), considerato uno dei suoi più belli. Si è poi reso celebre con i film Brutti, sporchi e cattivi (1976), Una giornata particolare (1977), I nuovi mostri (1977), La terrazza (1980), Ballando ballando (1983), La famiglia (1987), con Vittorio Gassman, e Splendor (1989). Negli ultimi anni ha poi diretto Romanzo di un giovane povero (1995), con Isabella Ferrari, Concorrenza sleale (2001), con Sergio Castellitto, e Gente di Roma (2003), con Edoardo Leo. Nel 2013 il suo ultimo film è Che strano chiamarsi Federico, con Sergio Rubini.

9. È stato sceneggiatore di celebri film. Oltre ad aver poi scritto molti dei film da lui anche diretti, Scola ha iniziato ben prima di diventare regista una fervida attività da sceneggiatore, contribuendo alla scrittura di alcuni dei film oggi annoverati come classici del cinema italiano. Tra questi si annoverano Un americano a Roma (1954), Accadde al commissariato (1954), Lo scapolo (1955), I giorni più belli (1956), Il conte Max (1957), Nata di marzo (1958), Nel blu dipinto di blu (1959), Il sorpasso (1962), La marcia su Roma (1962), I mostri (1963), Il magnifico cornuto (1964) e Io la conoscevo bene (1965).

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Scola è ancora oggi uno dei registi più premiati in Italia e all’estero. Un primo importante riconoscimento da lui ottenuto è quello del Gran Premio al Festival cinematografico internazionale di Mosca per il film C’eravamo tanto amati, nel 1975. L’anno seguente vince invece la miglior regia per Brutti, sporchi e cattivi al Festival di Cannes. Nel corso della sua carriera, inoltre, Scola ha ricevuto ben tre David di Donatello alla miglior regia, due alla miglior sceneggiatura e due per il miglior film. Nel 2011, invece, gli è stato assegnato il David alla carriera.

Ettore Scola agli Oscar

7. È stato candidato al prestigioso premio. Il successo dei film di Scola è noto anche all’estero, a tal punto che in quattro occasioni il regista è stato candidato al premio Oscar per il miglior film straniero. La prima fu nel 1978 per Una giornata particolare, e in seguito per I nuovi mostri, Ballando ballando e La famiglia. In tali occasioni ha sempre rappresentato l’Italia, tranne che per Ballando ballando, dove concorreva invece in rappresentanza dell’Algeria. Pur non vincendo mai l’ambito premio, Scola ha avuto modo di portare il proprio cinema nel mondo, venendo riconosciuto come uno dei maggiori autori del nostro cinema.

Ettore Scola e Alberto Sordi

6. Era molto legato al celebre attore. Scola conobbe il celebre attore Alberto Sordi negli anni Cinquanta, iniziando a lavorare con lui in radio. Ben presto, i due finiscono con il formare un sodalizio artistico particolarmente fortunato, sfociato poi in diverse collaborazioni cinematografiche. Scola dirige infatti Sordi prima in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?, e in seguito in alcuni episodi di I nuovi mostri, La più bella serata della mia vita e Romanzo di un giovane povero. Per Scola, Sordi è sempre stato un modello eccezionale, inventore di alcuni tra i più memorabili personaggi della nostra cinematografia.

Parte delle cose che non sai sul regista

Ettore Scola c'eravamo tanto amati

Ettore Scola: la moglie e le figlie

5. Era sposato con una sceneggiatrice. Nel corso della sua vita Scola è sempre stato legato all’amata Gigliola Fantoni, anche lei sceneggiatrice e regista. Non è noto l’anno di matrimonio dei due o il modo in cui si siano conosciuti, ma il loro rapporto è stato sempre particolarmente stretto. Al momento della scomparsa del regista, poi, le parole più toccanti nel ricordarlo sono state proprio quelle della moglie, che ancora oggi continua a portare in alto il nome di uno dei più apprezzati e celebri registi del nostro cinema.

4. Ha avuto due figlie. Dal matrimonio con la Fantoni, Scola ebbe due figlie, chiamate Paola e Silvia. Entrambe hanno poi a loro modo seguito le orme del padre, collaborando con lui per alcune sue opere in qualità di aiuto regista e sceneggiatrice. Le due hanno poi anche realizzato anche un documentario dedicato al padre, intitolato Ridendo e scherzando, dove si ripercorrono la vita e le opere dell’autore. In seguito, hanno pubblicato anche un libro di memorie dal titolo Chiamiamo il babbo. Ettore Scola, una storia di famiglia.

Ettore Scola e la politica

3. Si è sempre interessato di politica. Con le sue opere Scola ha spesso trattato anche temi sociali e relativi alla vita politica, aspetti che da sempre lo affascinavano e di cui si interessava in prima persona. Egli, inoltre, non nascose mai le proprie simpatie politiche per i partiti di sinistra, e il suo impegno politico lo portò infine, nel 1989, a far parte del governo ombra del Partito Comunista Italiano, venendo delegato alla cura e alla gestione dei Beni Culturali.

Ettore Scola dirige C’eravamo tanto amati

2. È considerato il suo capolavoro. Nel 1974 Scola dirige C’eravamo tanto amati, che si rivela uno dei maggiori successi di critica e pubblico di quell’anno, e gli permette di essere considerato uno tra i più grandi cineasti italiani di sempre. Il film è a metà tra la commedia all’italiana e il cinema d’impegno sociale, e ripercorre circa 30 anni di storia del nostro paese, con personaggi e scene oggi divenute memorabili. Arricchito da un cast comprendente alcuni tra i migliori attori di quel momento, il film ricevette numerosi riconoscimenti, ed è ancora oggi indicato come il capolavoro di Scola.

Ettore Scola: la morte e l’età

1. Ettore Scola è nato a Trevico, in Campania, il 10 maggio del 1931, ed è deceduto a Roma il 19 gennaio del 2016 a causa di un malore avuto nei giorni precedenti. In seguito alla sua scomparsa, si sono tenuti numerosi eventi in suo onore, che hanno permesso di scoprire o riscoprire molto del suo cinema.

Fonte: IMDb, Wikipedia

Étoile: prime immagini e data di uscita per nuova serie Prime della creatrice di Gilmore Girls

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Étoile, una nuova serie della creatrice di Una mamma per amica, riceve diverse immagini in anteprima e una data di uscita su Prime Video. Creata da Amy Sherman-Palladino, Una mamma per amica è andata in onda su The WB prima di passare a The CW per la sua ultima stagione, seguendo una madre single, Lorelai (Lauren Graham), e sua figlia, Rory (Alexis Bledel), nella pittoresca cittadina di Stars Hollow, nel Connecticut. Successivamente, Sherman-Palladino ha anche creato La fantastica signora Maisel per Prime Video, che ha vinto ben 22 Emmy prima di concludersi nel 2023.

Ora è stato rivelato il primo sguardo al nuovo show di Amy Sherman-Palladino. Tramite Vanity Fair, un totale di 10 immagini in anteprima di Étoile sono state rivelate, oltre alla data di uscita del 24 aprile, con l’intera stagione di otto episodi che uscirà in una volta sola. Guarda le immagini nella presentazione qui sotto:

 

Cosa significano le immagini in anteprima di Étoile per lo show

La parola francese per stella, Étoile, segue i ballerini e i team artistici dietro due delle più prestigiose compagnie di balletto al mondo, una a New York e l’altra a Parigi, mentre intraprendono un’audace iniziativa per salvare le loro storiche istituzioni scambiando le loro stelle più talentuose. Le immagini in anteprima, come si vede nella presentazione sopra, offrono uno sguardo ad alcuni di quei ballerini in azione e alle figure chiave che lavorano dietro le quinte delle prestigiose compagnie di balletto.

Charlotte Gainsbourg e Luke Kirby, che ha vinto un Emmy per il suo ruolo di ospite nei panni di Lenny Bruce in La fantastica signora Maisel, sono i protagonisti del cast di Étoile. A loro si aggiungono Gideon Glick, che ha anche recitato in La fantastica signora Maisel nei panni dell’eccentrico mago Alfie Zielenski, e Yanic Truesdale, che ha interpretato il burbero concierge francese alla locanda di Lorelai in Una mamma per amica. Lou de Laâge, David Alvarez, Ivan du Pontavice, Taïs Vinolo, David Haig e Simon Callow recitano anche in ruoli ricorrenti.

Étoile: il trailer della nuova serie di Amy Sherman-Palladino

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Étoile: il trailer della nuova serie di Amy Sherman-Palladino

Prime Video ha rilasciato l’atteso trailer e il poster ufficiali di Étoile, la nuova serie comedy ambientata nel mondo della danza, creata dagli amati Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino.

Ambientata fra New York e Parigi, la nuova serie Original segue i ballerini e lo staff artistico di due compagnie di danza di fama mondiale, che, per salvare le loro storiche istituzioni, tenteranno una mossa ambiziosa: scambiarsi gli allievi di maggior talento. Étoile debutterà con tutti gli otto episodi il 24 aprile, in oltre 240 Paesi e territori nel mondo, in esclusiva su Prime Video.

Il cast di Étoile include il vincitore dell’Emmy Award Luke Kirby (La fantastica signora Maisel), Charlotte Gainsbourg (The Pale Blue Eye – I delitti di West Point, Antichrist, Nymphomaniac), Lou de Laâge (The Innocents), Gideon Glick (La fantastica signora Maisel, Maestro), David Alvarez (West Side Story), Ivan du Pontavice (Rupture), Taïs Vinolo (The Show Must Go On), David Haig (Quattro matrimoni e un funerale), LaMay Zhang, insieme a Simon Callow (Outlander) e Yanic Truesdale (Una mamma per amica) in ruoli ricorrenti.

Prodotta da Amazon MGM Studios, Étoile ha come executive producer Amy Sherman-Palladino, Daniel Palladino e Dhana Rivera Gilbert. Scott Ellis è co-executive producer della serie.

Étoile – stagione 1, la spiegazione del finale: cosa succede a Nicholas e come si prepara la stagione 2

Étoile stagione 1 approfondisce il mondo del balletto professionale, conducendo a una serie di eventi scioccanti che preparano il terreno per la stagione 2. La serie Prime Video inizia con Jack, direttore esecutivo del Metropolitan Ballet Theater di New York City, e Genevieve, direttrice del Le Ballet National di Parigi, che stringono un accordo per scambiarsi i loro talenti più grandi per un anno, al fine di attirare nuova attenzione sulle loro compagnie in difficoltà. Quattro ballerini, tra cui l’étoile Cheyenne, si trasferiscono a New York. Nel frattempo, il coreografo Tobias Bell e la ballerina Mishi si recano a Parigi.

Tuttavia, non tutto va come previsto per il cast dell’ensemble Étoile quando avviene lo scambio. Cheyenne riporta con sé l’ex ballerino Gael, noto per essere inaffidabile, come suo ballerino. I ballerini francesi faticano ad adattarsi all’approccio del coreografo Tobias. Il benefattore Crispin Shamblee, che finanzia lo scambio, diventa controllante e troppo coinvolto. Mishi, che ha lasciato la Francia per New York, non è entusiasta di tornare a Parigi con i suoi genitori. Tutti questi conflitti raggiungono il culmine durante l’emozionante finale della acclamata prima stagione di Étoile.

Il coma di Nicholas e il caos che crea nella prima stagione di Étoile

Étoile prime video
Photo by Philippe Antonello, Courtesy Prime Video.

Il coma di Nicholas e la sua guarigione creano molti problemi che la seconda stagione di Étoile dovrà risolvere

Durante tutta la prima stagione di Étoile, Jack è aiutato dal direttore artistico Nicholas. La sua salute sta peggiorando e lui fatica a continuare a lavorare. Ha avuto molti problemi di salute che avrebbero dovuto spingere Jack a scegliere un sostituto come direttore artistico del Metropolitan Ballet. Tuttavia, come vediamo, quando Nicholas entra in coma, Jack non riesce ad accettare l’idea di perdere il suo migliore amico. Di conseguenza, rinuncia alle sue responsabilità di leader della compagnia. La sua mentalità del “se non ci penso, non è vero” lo spinge a prendere una decisione affrettata. Crispin approfitta di questa debolezza per spingere la sua candidata per il posto, Cheyenne.

Sebbene resistano all’idea, Jack si rende conto che Cheyenne sarebbe perfetta per il lavoro. È intelligente, appassionata di danza e ha le idee chiare. Senza consultare Genevieve, Jack offre il posto di direttore artistico a Cheyenne. Poi, quando Genevieve lo scopre, si rifiuta di ritirare l’offerta: un tradimento così grande da porre fine alla loro relazione.

Con una mossa che sorprende tutti, Cheyenne accetta il lavoro. Sfortunatamente, la ballerina rimane emotivamente a pezzi quando Nicholas si risveglia dal coma. Cheyenne era davvero entusiasta del cambio di lavoro prima che Nicholas si riprendesse, un fatto che era stato preannunciato quando aveva instaurato un rapporto di mentore con SuSu. Non è chiaro se Nicholas si dimetterà dalla carica dopo il suo recente problema di salute e cosa farà Cheyenne se lui rimarrà al suo posto.

Come Tobias ha successo dopo il fallimento del suo spettacolo

Étoile
Yanic Truesdale e Charlotte Gainsbourg in Etoile – Prime Video

Il pubblico impara ad apprezzare il modo di pensare di Tobias

Uno dei momenti più emozionanti di Étoile è quando Tobias scopre che i critici e il pubblico hanno odiato il suo primo balletto a Parigi. Entra in crisi, non si cambia i vestiti e ascolta una delle recensioni più e più volte. La sua delusione blocca la sua ispirazione e la sua motivazione. Non pensa ai sentimenti di Gabin quando reagisce al fallimento, il che crea una frattura tra lui e Gabin. Il divario si riduce dopo l’arresto di Gabin. Non è chiaro come riuscirà a riprendersi dal fallimento. Alla fine, Tobias riesce a riscattarsi dopo lo spettacolo fallito rimanendo fedele a se stesso.

La maggior parte delle ballerine in Étoile sono interpretate da ballerine reali, tra cui Matisse Love e Lyrica Woodruff della serie Bunheads, durata una sola stagione.

Il coreografo ha un modo di pensare rigido, è sensibile ai sensi, ha difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti inaspettati, è attento ai piccoli dettagli e ha scarse capacità sociali. Ha spesso bisogno di sedersi in una posizione specifica con le cuffie antirumore per pensare con chiarezza. Tobias può sembrare difficile da lavorare e difficile da capire per molti. Tuttavia, i suoi tratti che potrebbero essere considerati difetti, come il suo pensiero rigido e l’attenzione ai dettagli, alla fine diventano i suoi punti di forza. Con la dedizione dei suoi ballerini e la pazienza del pubblico, Tobias mette insieme un balletto fantastico, coreografandolo dal vivo sul palco, che il pubblico ama.

Perché Cheyenne e Jack si baciano alla fine della stagione 1 di Étoile

Il passato di Cheyenne e Jack torna a galla

Con un colpo di scena scioccante, la prima stagione di Étoile si conclude con Cheyenne e Jack che si baciano nella sala prove. Riflettendo sulla storia fino a questo punto, in realtà non è così sorprendente che Cheyenne e Jack finiscano insieme. Sono la coppia per eccellenza che oscilla tra amore e odio. Si danno sui nervi come nessun altro, ma provano ancora un sincero rispetto l’uno per l’altra, almeno sul piano professionale.

Le ultime battute prima dei titoli di coda sono di Jack che dice: “È stata una pessima idea cinque anni fa”, e Cheyenne che risponde: “È un’idea ancora peggiore adesso”. Se non fosse per questo breve dialogo, il bacio potrebbe essere attribuito a una decisione impulsiva presa in un momento di emotività. Tuttavia, le dichiarazioni dei due rivelano che hanno un passato, che la seconda stagione di Étoile dovrà esplorare più in dettaglio.

Se hanno avuto una relazione o una storia in passato, dobbiamo sapere cosa è successo per farli odiare a vicenda. Inoltre, la loro relazione mi fa chiedere se Jack abbia chiesto di scambiare Cheyenne a causa di sentimenti residui. Questo potrebbe spiegare la sua reazione quando ha scoperto di Cheyenne e Gael.

Come Mishi afferma la propria identità al di fuori della famiglia

Mishi prende le distanze dai genitori nella prima stagione di Étoile

I personaggi più simili a quelli di Una mamma per amica in Étoile sono Mishi e i suoi genitori ricchi e potenti. La ballerina ha lasciato il balletto di Parigi dopo essere stata scartata per lavorare al Metropolitan Ballet di New York City, dove ha avuto successo. Ha trovato un’identità e un gruppo di amici al di fuori del suo cognome. Tuttavia, l’accordo all’inizio di Étoile la costringe a tornare nel mondo dei suoi genitori contro la sua volontà. Immediatamente, inizia a sentirsi soffocata dalla pressione di essere una Duplessis, qualcosa con cui cerca di fare i conti durante tutta la prima stagione.

Nonostante ciò, trova piccoli modi per espandere i propri orizzonti, anche con la madre e il padre di nuovo nella sua vita. Mishi va a vivere con la madre di Cheyenne, che all’inizio può sembrare scontrosa, ma che finisce per amare Mishi come una figlia. Il loro rapporto aiuta a guarire alcune delle ferite infantili della ballerina, mostrandole come può essere un legame affettuoso tra genitori e figli.

La ballerina cerca anche di fare amicizia al di fuori del mondo della danza e esce con un ragazzo di nome Timeo. Entrambe queste esperienze sono difficili ma importanti per lei. Nonostante la pressione negativa dei colleghi e dei genitori, Mishi trova il modo di amare di nuovo la danza. Il fatto che Timeo si presenti per lei alla fine è la ciliegina sulla torta di un fantastico arco narrativo. Speriamo che la seconda stagione di Étoile continui a mostrarle come riesce a trovare se stessa al di fuori del balletto, perché sembra più felice quando è lontana dalla sua famiglia.

Perché Jack odia Gael in Étoile

Tutta la famiglia di Jack incolpa Gael per la relazione tra lui e Quinn

La rabbia di Jack nei confronti di Gael viene finalmente spiegata verso la fine di Étoile, quando la famiglia di Jack scopre che lui fa di nuovo parte della compagnia. In precedenza, lui aveva avuto una relazione con la sorella di Jack, Quinn, che era finita con Gael che le spezzava il cuore. Poi, l’ex marito di Quinn ha ottenuto milioni di dollari dalla famiglia Fish perché Quinn e il suo ex non avevano un accordo prematrimoniale. Naturalmente, come spesso accade nelle relazioni extraconiugali, tutti in Étoile incolpano la persona esterna alla relazione, Gael, anche se la traditrice, Quinn, merita altrettanta colpa.

Sebbene sembrassero tollerarsi meglio verso la metà della prima stagione di Étoile, l’animosità tra Jack e Gael potrebbe influire sulla seconda stagione, perché il ballerino implora il direttore della compagnia di lasciarlo rimanere al Metropolitan Ballet. Il ritorno di Gael sembrava durare solo finché ballava con Cheyenne. Inoltre, Gael vuole continuare la relazione con Quinn ora che lei è tornata a New York.

Come il finale di Étoile prepara la seconda stagione

La seconda stagione di Étoile sarà ricca di colpi di scena

Alla fine di Étoile, gli spettatori si ritrovano con un pentagramma amoroso tra Jack, Cheyenne, Genevieve, Gael e Quinn. Anche se Jack e Genevieve si sono lasciati, è chiaro che provano ancora qualcosa l’uno per l’altra. Lo stesso si può dire di Gael e Cheyenne. Le nuove coppie – la relazione tra Jack e Cheyenne e la relazione riaccendola tra Gael e Quinn – hanno entrambe un passato che potrebbe influire sulle loro storie d’amore. Inoltre, sorgono domande su chi assumerà il ruolo di direttore artistico dopo il ritorno di Nicholas. All’inizio della prima stagione di Étoile, sembrava aperto all’idea di dimettersi.

Per quanto Étoile sia una lettera d’amore al balletto, Prime Video sembra altrettanto una lettera d’amore agli alti e bassi caotici dell’essere umani.

Oltre a queste domande, il finale della prima stagione di Étoile ha creato un conflitto tra il Metropolitan Ballet di New York City e Le Ballet National di Parigi. Le due compagnie hanno trascorso l’intera stagione lavorando insieme con l’intesa che avrebbero riavuto i membri presi in prestito alla fine dell’anno. Tuttavia, Genevieve potrebbe non essere disposta a restituire Mishi e Tobias se Cheyenne non tornerà alla compagnia di balletto francese. Inoltre, Tobias e Gabin hanno una nuova storia d’amore, quindi il coreografo potrebbe non voler affrontare una relazione a distanza.

La fine della prima stagione di Étoile ha fatto un ottimo lavoro nel creare molti colpi di scena e trame per la seconda stagione. Fortunatamente, gli spettatori avranno la possibilità di vedere il proseguimento di queste trame e, si spera, di arrivare a una conclusione. Invece di seguire la solita procedura di scegliere una serie per una stagione e aspettare di vedere i dati di ascolto, Prime Video ha dato il via libera a Étoile per due stagioni fin dall’inizio.

Il vero significato della prima stagione di Étoile

Il finale della prima stagione di Étoile mostra che la vita è imprevedibile

Il finale della prima stagione di Étoile è devastante per alcuni personaggi, mentre è felice per altri. La vita di Cheyenne è un disastro, mentre Tobias ottiene uno dei più grandi successi della sua carriera. Mishi trova la felicità, mentre Jack stravolge i piani di Genevieve. Nonostante le loro differenze, tutti gli archi narrativi hanno una cosa in comune: trasmettono il messaggio che una persona non può sempre prevedere cosa le riserverà la vita, per quanto pensi di avere un piano.

Ogni personaggio della serie, creata dall’autore di Gilmore Girls, finisce in una situazione diversa da quella che si aspettava all’inizio della prima stagione, offrendo un grado di imprevedibilità che rende la serie molto realistica. I personaggi affrontano sfide per cui non sono preparati, che li costringono ad adattarsi. Così come Étoile è una lettera d’amore al balletto, Prime Video sembra altrettanto una lettera d’amore agli alti e bassi caotici dell’essere umani. Speriamo che la seconda stagione di Étoile continui a dimostrare che la vita non deve necessariamente andare come previsto per essere significativa.

Ethan Hawke: intervista al protagonista di The Northman

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Ethan Hawke: intervista al protagonista di The Northman

Guarda l’intervista a Ethan Hawke, protagonista di The Northman, il nuovo film dal visionario regista Robert Eggers. The Northman, un film epico ricco di azione che segue le vicende di un giovane principe Vichingo alla ricerca di vendetta per l’omicidio del padre. Il cast è ricco di star e include  Alexander SkarsgårdNicole KidmanAnya Taylor-JoyEthan HawkeWillem Dafoe.

Nel film il principe Amleth sta per diventare un uomo quando suo padre viene brutalmente assassinato. Due decenni dopo, Amleth, ora un vichingo, incontra una veggente che gli ricorda il suo voto.

Ethan Hawke: 10 cose che non sai sull’attore

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Ethan Hawke: 10 cose che non sai sull’attore

Ethan Hawke è uno degli attori più brillanti, versatili e talentuosi che il cinema moderno abbia mai potuto conoscere e ammirare. L’attore americano ha lavorato sulla sua carriera da giovanissimo, lavorando sempre sodo e combattendo ogni ostacolo per arrivare dove è oggi, riuscendo a conquistare una gran fetta di pubblico in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Ethan Hawke.

Ethan Hawke: i suoi film

 

1. Ethan Hawke: i film e la carriera. La carriera dell’attore americano inizia nel 1985 grazie al film Explorers, per poi continuare con L’attimo fuggente (1989), Zanna Bianca, un piccolo grande lupo (1991) e Giovani, carini e disoccupati (1994). In seguito lavora in Prima dell’alba (1995), Gattaca – La porta dell’universo (1997), Paradiso perduto (1998), Newton Boys (1998), Waking Life (2001), Training Day (2001), Before Sunset – Prima del tramonto (2004), Identità violate (2004), Lord of War (2005), L’amore giovane (2006), Onora il padre e la madre (2007), Brooklyn’s Finest (2009), Sinister (2012) e Before Midnight (2013). Tra i suoi ultimi lavori vi sono La notte del giudizio (2013), Gateway – Via di fuga (2013), Boyhood (2014), Predestination (2014), Cymbeline (2014), Good Kill (2014), I magnifici 7 (2016), Valerian e la città dei mille pianeti (2017), First Reformed (2017), Rapina a Stoccolma (2018), Juliet, Naked – Tutta un’altra musica (2018), The Kid (2019), Le verità (2019), Tesla (2020), The Northman (2022).

2. È anche regista, sceneggiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, l’attore americano ha avuto la possibilità di sperimentare diversi ambiti del cinema. Egli è infatti un regista molto apprezzato: ha realizzato i corti Straight to One (1994) e Lisa Loeb & Nine Stories: Stay (I Missed You) (1994), per poi girare i lungometraggi Chelsea Walls (2001), L’amore giovane (2006), Seymour: An Introduction (2014) e Blaze (2018). In quanto sceneggiatore, ha partecipato alla stesura dello script di Straight to One, Prima del tramonto, L’amore giovane, Before Midnight, Making a Scene (2013), Blaze e The Good Lord Bird (attualmente in pre-produzione). Ma non è tutto: Hawke, infatti, è anche un apprezzato produttore e ha lavorato alla realizzazione di Straight to One, Exit Strategy (2015), Blaze, Adopt a Highway e The Good Lord Bird.

Ethan Hawke Instagram

Ethan Hawke e Uma Thurman

3. Sono stati sposati per sei anni. Nel maggio del 1998, Ethan Hawke ha sposato la collega Uma Thurman. Sembrava che la loro relazione andasse a gonfie vele, tanto che dalla loro unione sono nati anche due figli, Maya Ray nel 1998 e Levon Roan nel 2002. Eppure, i due si sono separati nel 2004, per poi divorziare ufficialmente nel 2005. L’attore ha ammesso di recente di aver passato un momento terribile, sul piano personale, quando ha dovuto divorziare da Uma Thurman.

4. Si è risposato. Dopo il divorzio con la Thurman, Hawke ha sposato, nel giugno del 2008, la ex tata dei suoi figli, Ryan Shawhughes. I due sono insieme da allora e dalla loro unione sono nate le figlie Clementine Jane, nel 2008, e Indiana, nel 2011. Come coppia, Hawke e la nuova moglie sono molto riservati e tendono a non far avere notizie del loro privato, comparendo però sempre insieme agli eventi mondani a cui lui è invitato.

Ethan Hawke in L’attimo fuggente

 

5. Ha dovuto cambiare una scena in corsa. La scena in cui Todd piange fuori nella neve è stata fatta in una sola ripresa. In origine, era una scena da svolgere in interno, ma quando ha iniziato a nevicare, Peter Weir ha pensato che la scena avrebbe avuto un impatto maggior se fosse stata eseguita all’esterno. Siccome stava già per finire di nevicare, la scena doveva essere fatta in una sola ripresa. Fortunatamente, Hawke ha avuto una certa fermezza e l’ha realizzata senza problemi.

6. Ha avuto una strana impressione del regista.Ethan Hawke ha rivelato di aver avuto una strada impressione circa Peter Weir, ammettendo che secondo lui parlava in una maniera divertente. Tuttavia, Weir era anche il primo australiano che il giovane attore avesse mai incontrato.

Ethan Hawke in The Guilty

7. Ha fatto parte del cast vocale del film. The Guilty è il remake statunitense del film danese del 2018 Il colpevole – The Guilty. Protagonista di questo è Jake Gyllenhaal, impegnato a dover risolvere un caso unicamente attraverso un chiamata vocale, lasciando dunque tutta l’azione fuori campo. Una delle tante voci che si possono sentire nella versione originale del film è proprio quella di Hawke, che interpreta qui il sergente Bill Miller.

Ethan Hawke L'attimo fuggente

Ethan Hawke è su Instagram

8. Ha un proprio profilo ufficiale. Anche l’attore ha deciso di aprire un proprio account Instagram ufficiale, seguito da circa 481 mila persone. Aperto nel gennaio 2018, il suo profilo raccoglie una serie di scatti che lo vedono spesso protagonista insieme ad amici e colleghi, tra momenti lavorativi e di svago, insieme a quelli della nostalgia. Senza considerare le foto dedicate ai suoi figli.

Ethan Hawke libri

9. È uno scrittore affermato. Ethan Hawke è uno scrittore molto apprezzato e affermato. I suoi libri più famosi sono Mercoledì delle ceneri (2002) e Amore giovane (1996), ma ha anche scritto Indeh: A Story of the Apache Wars (2016) e Rules for a Knight (2015).

Ethan Hawke: età e altezza

10. Ethan Hawke è nato il 6 novembre del 1970 ad Austin, nel Texas. La sua altezza complessiva corrisponde a 180 centimetri.

Fonti: IMDb, GQ, Express 

Ethan Hawke: “Black Phone è un horror con il cuore”

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Ethan Hawke: “Black Phone è un horror con il cuore”

Guarda l’intervista a Ethan Hawke, l’attore protagonista del nuovo Horror Black Phone, in arrivo al cinema questo giovedì distribuito da Universal Pictures Italia. Con il quattro volte candidato all’Oscar Ethan Hawke nel ruolo più terrificante della sua carriera e per la prima volta sul grande schermo Mason Thames, Black Phone è prodotto, diretto e co-scritto da Scott Derrickson, regista e sceneggiatore di Sinister, The Exorcism of Emily Rose e Doctor Strange della Marvel.

LEGGI ANCHE: Black Phone: recensione dell’horror con Ethan Hawke

Il regista Scott Derrickson torna alle sue radici e collabora di nuovo con il marchio più importante del genere, Blumhouse, per un nuovo thriller horror. La sceneggiatura del film è di Derrickson e di C. Robert Cargill (Doctor Strange, la saga di Sinister), basato sulla premiata storia breve di Joe Hill dal suo bestseller del New York Times “20th Century Ghosts”. Il film è prodotto da Derrickson e Cargill’s Crooked Highway e presentato da Universal e Blumhouse. Jason Blum, Scott Derrickson e C. Robert Cargill sono i produttori del film, mentre i produttori esecutivi sono Ryan Turek e Christopher H. Warner.

La trama di Black Phone

Finney Shaw, un timido ma intelligente ragazzo di 13 anni, viene rapito da un sadico assassino che lo rinchiude in un seminterrato insonorizzato dove le urla servono a poco. Quando un telefono disconnesso inizia a squillare sul muro, Finney scopre di poter sentire le voci delle precedenti vittime dell’assassino. E sono decisi a fare in modo che ciò che è successo a loro non accada a Finney. 

Ethan Hawke perse il ruolo in Stand By Me in favore di “un altro ragazzo con il nome di un uccello”

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Ethan Hawke ha ammesso di aver saputo di non essere stato scelto per il casting di Stand By Me in modo insolito e buffo, a causa del suo cognome. Il film del 1986 era basato sul racconto breve di Stephen King, The Body, e ha visto sul grande schermo dei giovanissimi talenti con una fortuna alterna.

Sebbene il film sia tenuto in grande considerazione da molti e considerato un classico moderno, il suo successo al botteghino, nell’anno di uscita, è stato relativamente modesto rispetto a quelli che oggi vengono considerati film di successo.

Stand By Me è un film di formazione davvero perfetto, come pochi altri. Il cast principale del film includeva alcuni nomi famosi per l’epoca, con River Phoenix, Wil Wheaton, Corey Feldman e Jerry O’Connell che interpretavano i quattro amici protagonisti. A quel tempo, Ethan Hawke, un altro giovane attore che si stava facendo strada a Hollywood, aveva già recitato insieme a Phoenix in Explorers, altro film d’avventura per ragazzi di quel periodo. Hawke ha anche fatto un’audizione per Stand By Me, ma sfortunatamente per lui, le cose non sono andate bene.

stand by me

Oggi Ethan Hawke ha 50 anni, una brillante carriera alle spalle e una vita intera di storie raccontate. E anche se non tutte le audizioni sono sempre andate come si aspettava, Hawke è in grado di guardare indietro al suo passato con un approccio più saggio e a volte spensierato. In una nuova intervista con The Guardian, Hawke ha spiegato di aver perso il ruolo di Chris Chambers in Stand By Me, andato poi a Phoenix, e ha appreso la notizia dallo stesso regista, Rob Reiner, che si è complimentato con l’adolescente Ethan prima di aggiungere: “Sei davvero bravo, ma ho appena dato la parte a un altro ragazzo che ha il nome di un uccello (il riferimento è al falco/hawke e alla fenice/phoenix, ndr).

Sebbene Hawke all’epoca sia stato distrutto dalla notizia, la sua carriera avrebbe ricevuto, di lì a poco, lo scossone che lo avrebbe definitivamente lanciato nel firmamento delle stelle con il casting in L’Attimo Fuggente, al fianco di Robin Williams, nel 1989.

Purtroppo, Phoenix è morto nel 1993 per overdose. La morte improvvisa della giovane star è stata un duro colpo per Hawke e lo ha aiutato a capire quanto fosse facile essere spazzato via dallo stile di vita viziato hollywoodiano. È per questo motivo che ha deciso di non vivere mai a Los Angeles.

Oggi il curriculum di recitazione di Hawke vario e articolato, e vanta quattro nomination agli Oscar. Non essere stato scritturato in Stand By Me era stata certamente una parte importante della sua carriera negli anni ’80, ma i decenni di ruoli e di esperienza da allora lo hanno aiutato a ottenere un’ampia prospettiva.

Ethan Hawke perse il ruolo in Stand By Me in favore di “un altro ragazzo con il nome di un uccello”

Ethan Hawke nel trailer del western In a Valley of Violence

Ethan Hawke nel trailer del western In a Valley of Violence

Arriva online il primo trailer ufficiale di In a Valley of Violence, western che vede protagonista Ethan Hawke al fianco di John Travolta. Potete vedere il video di seguito:

In The Valley of Violence è prodotto dalla Blumhouse di Jason Blum e sarà diretto da Ti West (The House of the Devil, The Sacrament). Una storia di vendetta, ambientata nel West del 1890, nella quale Ethan Hawke sarà un cacciatore di taglie, mentre John Travolta dovrebbe interpretare un pittoresco villain.

Nel cast figura anche Karen Gillan nota per il suo ruolo in Guardiani della Galassia, dove ha interpretato Nebula, figlia adottiva di Thanos.

Prossimamente vedremo Ethan Hawke cimentarsi nuovamente con il genere wester. L’attore infatti figura tra i protagonisti de I Magnifici Sette, il film diretto da Antoine Fuqua in uscita nelle sale italiane il 22 settembre. Distribuito da Warner Bros. Pictures, il film è interpretato da Denzel Washington e Chris Pratt.

GUARDA IL TRAILER ITALIANO UFFICIALE DE I MAGNIFICI SETTE

Sinossi: Il regista Antoine Fuqua rivisita una storia classica nel film di Metro-Goldwyn-Mayer Pictures e Columbia Pictures I Magnifici 7. Quando la città di Rose Creek si ritrova sotto il tallone di ferro del magnate Bartholomew Bogue (Peter Sarsgaard), per trovare protezione i cittadini disperati assoldano sette fuorilegge, cacciatori di taglie, giocatori d’azzardo e sicari – Sam Chisolm (Denzel Washington), Josh Farraday (Chris Pratt), Goodnight Robicheaux (Ethan Hawke), Jack Horne (Vincent D’Onofrio), Billy Rocks (Byung-Hun Lee), Vasquez (Manuel Garcia-Rulfo) e Red Harvest (Martin Sensmeier). Mentre preparano la città per la violenta resa dei conti che sanno essere imminente, questi sette mercenari si trovano a lottare per qualcosa che va oltre il denaro.

Fonte: SlashFilm

Ethan Hawke nel nuovo trailer di Good Kill

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Ethan Hawke nel nuovo trailer di Good Kill

Lo abbiamo visto a settembre al Festival di Venezia, mentre il 15 maggio arriverà nei cinema USA, è Good Kill, il nuovo film con protagonista un combattuto e tormentato Ethan Hawke.

Venezia 71: Good Kill recensione del film con Ethan Hawke

Ecco il trailer del film:

Ethan Hawke rivela sul suo personaggio:  “La complessità del mio personaggio sta proprio in questa schizofrenia: da una parte vuole mettere la sua vita a servizio del Paese e dunque accetta di entrare nel Drone Programme, ma dall’altra il fatto di non essere più in pericolo lo fa sentire un codardo. Fino a perdere il suo senso distintivo tra giusto e sbagliato, cioè il senso ultimo della sua vita”. 

Il film è diretto da Andrew Niccol e vede protagonisti Ethan Hawke, January Jones e Zoë Kravitz.

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