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David Bowie torna al cinema con Ziggy Stardust dal 3 al 5 luglio

Il 3 luglio del 1973 David Bowie saliva sul palco dell’Hammersmith Odeon di Londra per “uccidere”, davanti a 5000 fan increduli, Ziggy Stardust, il suo alter ego più celebre. A 50 anni da quel giorno, Ziggy torna a vivere grazie al cinema dal 3 al 5 luglio con “ZIGGY STARDUST & THE SPIDERS FROM MARS: IL FILM” in versione completamente restaurata (elenco sale a breve su nexodigital.it).

Quella notte straordinaria del 1973 fu infatti immortalata dal celebre regista D.A. Pennebaker (Monterey Pop, Bob Dylan Don’t Look Back, Depeche Mode 101) che nel backstage e sul palco filmò David Bowie e gli Spiders from Mars e persino Ringo Starr che si era intrattenuto per una chiacchierata con loro. Il restauro digitale del film è stato supervisionato da suo figlio, Frazer Pennebaker. Proposto sul grande schermo in 4K e con audio 5.1, l’evento offrirà ai fan di Bowie l’opportunità unica di ritrovarsi tutti insieme per rivivere un momento iconico che ha cambiato per sempre la cultura pop e per scoprire per la prima volta la scaletta completa che fu suonata in quella fatidica notte, comprese le scene finali con il leggendario chitarrista Jeff Beck e la performance di The Jean Genie che era stata tagliata nella versione originale del film.

Ziggy Stardust era nato solo un anno prima con l’uscita di ‘The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars’, il geniale concept-album che vedeva protagonista l’onirico e surreale Ziggy, prototipo del divo rock stravagante e androgino dai capelli rosso fuoco, i costumi estrosi e il fascino glam. Un successo planetario che avrebbe fatto la storia.

La versione restaurata di ZIGGY STARDUST & THE SPIDERS FROM MARS: IL FILM è distribuita nei cinema italiani in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Capital, Radio Deejay, MYMovies.it e in partnership con Warner Music Italy.

L’evento e le proiezioni internazionali sono prodotti e promossi dalla società di produzione multimediale Echo Velvet e dai pluripremiati The Makers Of per conto di RZO Music, David Bowie Estate e Warner Music.

 
 

David Bowie nel ricordo di Christopher Nolan

A diversi giorni dalla scomparsa di David Bowie, uno dei registi che ha avuto la fortuna di dirigerlo, Christopher Nolan, affida alle pagine dell’Entertainment Weekly un ricordo dell’artista londinese, che incrociò il suo cammino sul set di The Prestige, a oggi forse il miglior film di Nolan, e in cui Bowie interpretò Nikola Tesla.

“L’esperienza di averlo sul set fu meravigliosa. Sulle prime eravamo intimiditi. Lui possedeva un livello di carisma oltre il normale che aveva effetto su chiunque. Non avevo mai visto una troupe subire il fascino di una star del cinema in quel modo, qualunque ne fosse la grandezza. Lui aveva grazia e capiva quale impatto avesse sulla gente. Tutti conservano un profondo ricordo per averlo incontrato o per avergli parlato, anche se per poco. Ho lavorato con lui per quattro o cinque giorni e sono riuscito a infilare un paio di momenti per chiacchierarci insieme, sono ricordi di cui faccio tesoro. Normalmente quando incontri delle star e le conosci come persone, parte di quell’aura mistica se ne va. Ma questo con David Bowie non succedeva. Potevo continuare a dire di essere il suo più grande fan, un fan che ha miracolosamente avuto l’opportunità di lavorare con lui per un momento. Adoravo il fatto che dopo averci lavorato insieme ne subivo ugualmente lo stesso fascino per il suo talento e il suo carisma. Ho pensato che fosse qualcosa di magico.”

Traduzione: CS

 
 

David Bowie is: iniziative ed eventi dedicati al Duca Bianco

Dal 10 gennaio 2016 il mondo non è più stato uguale a prima. La notizia della morte di David Bowie ci ha lasciati senza fiato e da subito un’ondata di lutto collettivo ha invaso la rete e gli organi di stampa, dando voce a un cordoglio globale che andava ben oltre i confini dell’arte musicale. 

Eccentrico, provocatore, infaticabile esploratore di nuove frontiere, Bowie è stato un artista totale e ha ridefinito i confini della performance musicale e stravolto la forma della canzone. Dal Major Tom di “Space oddity” a “Ziggy Stardust”, dal Thin White Duke di “Station to Station” al diafano post-rocker di “Heroes”, dai trionfi di “Let’s dance” e di “The next day” fino a “Lazarus”, ultimo singolo del suo straordinario testamento musicale “Blackstar”, Bowie (nome d’arte di David Robert Jones) in 50 anni di carriera ha abbattuto barriere e rivoluzionato la storia della musica, della moda, dell’arte, trasformando se stesso e le sue mille incarnazioni in altrettante icone dell’immaginario collettivo e della cultura di massa.

Per celebrare genio e talento di uno degli artisti più amati e sfuggenti di tutti i tempi, dall’11 al 17 luglio arriva “Omaggio a David Bowie”: una settimana di iniziative ed eventi dedicati a Bowie che permetterà a tutti i fan italiani di ritrovarsi per rendere il proprio tributo al Duca Bianco.

Si parte con il ritorno al cinema dall’11 al 13 luglio (elenco delle sale a breve su www.nexodigital.it) di “David Bowie is”, il documentario sulla mostra evento del Victoria & Albert Museum che rivedremo finalmente sul grande schermo. Si prosegue poi il 14 luglio, quando la mostra “David Bowie is” del V&A inaugurerà al MAMbo di Bologna la sua unica tappa italiana e l’ultima tappa europea. Intanto sui social prende il via l’iniziativa #OmaggioABowie che invita tutti i fan del Duca Bianco a raccontare il proprio legame con l’artista attraverso un’immagine o un testo di omaggio. I pensieri più originali saranno pubblicati e condivisi sulle pagine social ufficiali dell’evento. 

L’esposizione David Bowie is – che potremo visitare fino al 13 novembre 2016 nelle sale del MAMbo di Bologna – insieme al catalogo edito in Italia da Rizzoli – celebrano la prodigiosa carriera di David Bowie e la sua inesauribile capacità di reinventarsi senza mai tradire se stesso e il suo pubblico. Il percorso si articola attorno a una serie di contenuti “multimediali” che permettono al visitatore di rivivere il processo creativo di Bowie e di capire con quale cura e studio il suo lavoro fosse capace di rielaborare la lezione dei protagonisti del teatro, della danza, dell’arte figurativa del Novecento, facendo confluire nelle sue canzoni ed esibizioni correnti e tendenze di discipline confinanti – come l’arte orientale, la fantascienza, la cabala, la danza, la moda. Il ritratto che ne emerge è quello di un artista che ha condizionato l’estetica e il gusto di varie decadi del secolo scorso, anticipando visioni della società contemporanea con uno sguardo originale e indelebile, che influenza la nostra cultura visiva e pop.  

“David Bowie Is” al cinema: 11-13 luglio

Nel 2013 il Victoria and Albert Museum di Londra inaugurò la più incredibile mostra mai allestita un tributo multimediale all’artista, una vera e propria “Bowie Experience”, il pubblico la prese d’assalto e il Museo registrò ingressi da record. Visitare David Bowie Is è un’esperienza unica: un viaggio nel tempo e nello spazio, fra trasformazioni e personaggi, eccentrici costumi di scena indossati da manichini con le sue sembianze e una colonna sonora di canzoni leggendarie: 300 pezzi che includono filmati, fotografie, manoscritti e lettere, storyboard per i video, bozzetti di costumi e scenografie. Grazie alla disponibilità di Bowie, che ha reso possibile l’accesso ai suoi archivi: tutti possono esplorare l’universo dell’uomo che ha esteso i confini e la bellezza della musica. Descritta da The Times come “elegante e oltraggiosa” e da The Guardian come “un trionfo”, la mostra su Bowie è stata un successo clamoroso e un primato nella storia del V & A Museum.

Nel film documentario con lo stesso titolo veniamo accompagnati nell’allestimento del V&A  da guide molto speciali, tra cui il leggendario stilista giapponese Kansai Yamamoto e il front-man dei Pulp Jarvis Cocker, che ci fanno scoprire le storie dietro ad alcuni dei migliori pezzi esposti. I curatori Victoria Broackes e Geoffrey Marsh del Dipartimento di Teatro & Performance V & A hanno dichiarato: “Siamo felici che questa mostra straordinaria viaggi per il mondo, che le persone possano immergersi nel tour cinematografico dell’esposizione di Londra. Il film offre affascinanti dettagli sugli oggetti chiave del David Bowie Archive, commenti di ospiti speciali e naturalmente… una fantastica colonna sonora! “.

Conservando il biglietto del cinema e presentandolo alla biglietteria del MAMbo o in uno dei punti vendita Vivaticket gli spettatori avranno la possibilità di acquistare un biglietto di ingresso alla mostra al costo ridotto di 13€ ed il giovedì con apertura serale a 10 €. Allo stesso modo, presentando la prenotazione della mostra alle biglietterie delle sale cinematografiche che aderiranno alla promozione, si potrà acquistare il biglietto del film a prezzo ridotto.

“David Bowie Is”: la mostra a Bologna

David Bowie Is, una delle mostre di maggior successo degli ultimi anni realizzata dal Victoria and Albert Museum di Londra è la prima retrospettiva dedicata alla straordinaria carriera di David Bowie. La tappa di Bologna rappresenta l’unico appuntamento italiano e l’ultima occasione per visitare la mostra in Europa. La mostra, che nella sola Londra è stata vista da oltre 300.000 visitatori, è tematicamente suddivisa in tre principali sezioni:

la prima introduce il pubblico ai primi anni di vita e della carriera di David Bowie nella Londra del 1960, risalendo man mano fino al punto di svolta del singolo “Space Oddity” nel 1966.

La seconda parte accompagna il visitatore all’interno del processo creativo di David Bowie e rivela le differenti fonti d’ispirazione che hanno dato forma alla sua musica e allo stile delle sue performance.

La terza, delle stesse dimensioni delle precedenti, immerge il pubblico nello spettacolare mondo dei grandi concerti live di Bowie. In quest’ultima sezione, le presentazioni audio e video di grandi dimensioni sono accoppiate all’esposizione di diversi costumi di scena e materiali originali dell’artista.

Questo format espositivo consente al visitatore di apprezzare tutta l’energia teatrale e performativa di Bowie in una modalità aperta e senza alcuna limitazione. 

Per tutte le informazioni relative alle possibilità di visita, convenzioni, acquisto biglietti e alle attività collaterali alla mostra si prega di visitare il sito ufficiale: www.davidbowieis.it.

 
 

David Bowie is: dall’11 al 13 luglio al cinema il doc sul Duca Bianco

Blade Runner 2049

David Bowie isPer celebrare genio e talento di uno degli artisti più amati e sfuggenti di tutti i tempi, dall’11 al 17 luglio arriva “Omaggio a David Bowie”: una settimana di iniziative ed eventi dedicati a Bowie che permetterà a tutti i fan italiani di ritrovarsi per rendere il proprio tributo al Duca Bianco.

Si parte con il ritorno al cinema dall’11 al 13 luglio (elenco delle sale su www.nexodigital.it) di “David Bowie is”, il documentario sulla mostra evento del Victoria & Albert Museum che rivedremo finalmente sul grande schermo. Si prosegue poi il 14 luglio, quando la mostra “David Bowie is” del V&A inaugurerà al MAMbo di Bologna la sua unica tappa italiana e l’ultima tappa europea. Intanto sui social prende il via l’iniziativa #OmaggioABowie che invita tutti i fan del Duca Bianco a raccontare il proprio legame con l’artista attraverso un’immagine o un testo di omaggio. I pensieri più originali saranno pubblicati e condivisi sulle pagine social ufficiali dell’evento.

Di seguito trailer e prima clip dal documentario:

L’esposizione David Bowie is – che potremo visitare fino al 13 novembre 2016 nelle sale del MAMbo di Bologna – insieme al catalogo edito in Italia da Rizzoli – celebrano la prodigiosa carriera di David Bowie e la sua inesauribile capacità di reinventarsi senza mai tradire se stesso e il suo pubblico. Il percorso si articola attorno a una serie di contenuti “multimediali” che permettono al visitatore di rivivere il processo creativo di Bowie e di capire con quale cura e studio il suo lavoro fosse capace di rielaborare la lezione dei protagonisti del teatro, della danza, dell’arte figurativa del Novecento, facendo confluire nelle sue canzoni ed esibizioni correnti e tendenze di discipline confinanti – come l’arte orientale, la fantascienza, la cabala, la danza, la moda. Il ritratto che ne emerge è quello di un artista che ha condizionato l’estetica e il gusto di varie decadi del secolo scorso, anticipando visioni della società contemporanea con uno sguardo originale e indelebile, che influenza la nostra cultura visiva e pop.

“David Bowie Is” al cinema: 11-13 luglio

Nel 2013 il Victoria and Albert Museum di Londra inaugurò la più incredibile mostra mai allestita un tributo multimediale all’artista, una vera e propria “Bowie Experience”, il pubblico la prese d’assalto e il Museo registrò ingressi da record. Visitare David Bowie Is è un’esperienza unica: un viaggio nel tempo e nello spazio, fra trasformazioni e personaggi, eccentrici costumi di scena indossati da manichini con le sue sembianze e una colonna sonora di canzoni leggendarie: 300 pezzi che includono filmati, fotografie, manoscritti e lettere, storyboard per i video, bozzetti di costumi e scenografie. Grazie alla disponibilità di Bowie, che ha reso possibile l’accesso ai suoi archivi: tutti possono esplorare l’universo dell’uomo che ha esteso i confini e la bellezza della musica. Descritta da The Times come “elegante e oltraggiosa” e da The Guardian come “un trionfo”, la mostra su Bowie è stata un successo clamoroso e un primato nella storia del V & A Museum.

Nel film documentario con lo stesso titolo veniamo accompagnati nell’allestimento del V&A  da guide molto speciali, tra cui il leggendario stilista giapponese Kansai Yamamoto e il front-man dei Pulp Jarvis Cocker, che ci fanno scoprire le storie dietro ad alcuni dei migliori pezzi esposti. I curatori Victoria Broackes e Geoffrey Marsh del Dipartimento di Teatro & Performance V & A hanno dichiarato: “Siamo felici che questa mostra straordinaria viaggi per il mondo, che le persone possano immergersi nel tour cinematografico dell’esposizione di Londra. Il film offre affascinanti dettagli sugli oggetti chiave del David Bowie Archive, commenti di ospiti speciali e naturalmente… una fantastica colonna sonora! “.

Conservando il biglietto del cinema e presentandolo alla biglietteria del MAMbo o in uno dei punti vendita Vivaticket gli spettatori avranno la possibilità di acquistare un biglietto di ingresso alla mostra al costo ridotto di 13€ ed il giovedì con apertura serale a 10 €. Allo stesso modo, presentando la prenotazione della mostra alle biglietterie delle sale cinematografiche che aderiranno alla promozione, si potrà acquistare il biglietto del film a prezzo ridotto.

“David Bowie Is”: la mostra a Bologna

David Bowie Is, una delle mostre di maggior successo degli ultimi anni realizzata dal Victoria and Albert Museum di Londra è la prima retrospettiva dedicata alla straordinaria carriera di David Bowie. La tappa di Bologna rappresenta l’unico appuntamento italiano e l’ultima occasione per visitare la mostra in Europa. La mostra, che nella sola Londra è stata vista da oltre 300.000 visitatori, è tematicamente suddivisa in tre principali sezioni:

la prima introduce il pubblico ai primi anni di vita e della carriera di David Bowie nella Londra del 1960, risalendo man mano fino al punto di svolta del singolo “Space Oddity” nel 1966.

La seconda parte accompagna il visitatore all’interno del processo creativo di David Bowie e rivela le differenti fonti d’ispirazione che hanno dato forma alla sua musica e allo stile delle sue performance.

La terza, delle stesse dimensioni delle precedenti, immerge il pubblico nello spettacolare mondo dei grandi concerti live di Bowie. In quest’ultima sezione, le presentazioni audio e video di grandi dimensioni sono accoppiate all’esposizione di diversi costumi di scena e materiali originali dell’artista.

Questo format espositivo consente al visitatore di apprezzare tutta l’energia teatrale e performativa di Bowie in una modalità aperta e senza alcuna limitazione.

Dal 10 gennaio 2016 il mondo non è più stato uguale a prima. La notizia della morte di David Bowie ci ha lasciati senza fiato e da subito un’ondata di lutto collettivo ha invaso la rete e gli organi di stampa, dando voce a un cordoglio globale che andava ben oltre i confini dell’arte musicale.

Eccentrico, provocatore, infaticabile esploratore di nuove frontiere, Bowie è stato un artista totale e ha ridefinito i confini della performance musicale e stravolto la forma della canzone. Dal Major Tom di “Space oddity” a “Ziggy Stardust”, dal Thin White Duke di “Station to Station” al diafano post-rocker di “Heroes”, dai trionfi di “Let’s dance” e di “The next day” fino a “Lazarus”, ultimo singolo del suo straordinario testamento musicale “Blackstar”, Bowie (nome d’arte di David Robert Jones) in 50 anni di carriera ha abbattuto barriere e rivoluzionato la storia della musica, della moda, dell’arte, trasformando se stesso e le sue mille incarnazioni in altrettante icone dell’immaginario collettivo e della cultura di massa.

 
 

David Bowie e quel provino per Il Signore degli Anelli

Dominic Monaghan, indimenticato Meriadoc ‘Merry’ Brandybuck della saga de Il Signore degli Anelli, ha rivelato in un’intervista all’Huffington Post di aver incontrato David Bowie durante i provini per la trilogia di Peter Jackson.

“Mi trovavo da Hubbard, un’agenzia di casting piuttosto famosa a Londra, per i provini de Il Signore degli Anelli“, ha raccontato l’attore. Mentre attendeva l’esito del provino, Monaghan ha avuto una piacevole sorpresa. “Stavo leggendo una rivista nella reception, quando David Bowie entrò, firmò un foglio e raggiunse la sala audizioni. Doveva essere per il ruolo di Gandalf. Non riesco a immaginare nessun altro personaggio per cui avrebbe potuto fare un provino. Potrebbe anche aver letto la parte di un altro personaggio ma sono un grandissimo fan, oggi ho la fortuna di conoscere anche suo figlio e vederlo di persona in quell’occasione ha rappresentato un momento speciale per me”.

Per molti anni, in realtà, si è è vociferato che David Bowie fosse stato interessato a incarnare Elrond, il personaggio poi incarnato da Hugo Weaving. Peter Jackson, del resto, più di una volta ha chiarito di non aver voluto facce troppo note e famose nel cast.

Fonte: Entertainment Weekly 

 
 

David Bowie avrebbe potuto avere un cameo ne I Guardiani della Galassia 2

Guardiani della Galassia Vol. 2

Dopo la notizia della morte, e le tante parole dette su David Bowie da colleghi e personaggi famosi, per ricordarlo, arriva un’altra notizia, secondo la quale l’artista avrebbe potuto fare una comparsa nel prossimo film I Guardiani della Galassia 2 in uscita il prossimo anno.

A rivelarlo è James Gunn – sceneggiatore del primo capitolo – che, sul suo account facebook, scrive: ”Solo poco tempo fa stavo parlando con Kevin Feige della possibilità di un cameo ne I Guardiani della Galassia 2, e siamo arrivati al nome di Bowie”, ha rivelato Gunn. ”Gli ho detto che nulla al mondo mi avrebbe reso più felice, ma ho saputo da amici comune che non stava bene. Poi abbiamo saputo che stava di nuovo bene e la cosa diventava possibile. Che se lo immaginava?”.

Il post di Gunn poi continua, aprendo a una possibilità di inserire una traccia di Bowie nel film: ”Bowie era un mio idolo, enorme e onnipresente. Pochi artisti in qualsiasi campo hanno lasciato un’impressione indelebile su di me come lui. Secondo me, Ziggy Stardust è forse il più grande album rock and roll di tutti i tempi. Abbiamo inserito ”Moonage Daydream” ne I Guardiani [della Galassia], ma ho sempre pensato che il carattere dell’album fosse al di là di questo, nell’estetica, nel collegamento apparentemente naturale e integrale con la pop cultura del rock anni ’70 e nella space opera. Ho cercato di inserire un altro pezzo di Bowie nel sequel, il che renderebbe Bowie l’unico artista ad avere una canzone nel primo e secondo film. Penso che questo sia giusto e appropriato. Anche se ho tagliato la scena che poi abbiamo usato, noi ne abbiamo i diritti. Chi lo sa. Forse riuscirò a trovare un modo”.

Fonte

 
 

David Boreanaz: 10 cose che non sai sull’attore

David Boreanaz Angel

David Boreanaz è uno di quegli attori che a riscritto la storia delle serie tv, facendo innamorare fan di tutto il mondo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 grazie alle serie Buffy l’ammazzavampiri e al suo spin-off Angel. Per arrivare fino a dove è arrivato ora, l’attore, produttore e regista americano ha dovuto fare una bella gavetta e ha sempre lavorato sodo per costruirsi una carriera concreta e solida.

Ecco, allora, dieci cose che forse non sapevate su David Boreanaz.

David Boreanaz: i suoi film e le serie TV

 

1. Ha recitato in celebri film e serie TV. David Boreanaz debutta come attore nel 1993 grazie ai film Aspen- Sci estremo e Kickboxing mortale e grazie alla serie Sposati.. con figli. Raggiunge subito il successo grazie alla serie Buffy l’ammazzavampiri (1997-2003) ed Angel (1999-2004) e anche grazie ai film come Valentine – Appuntamento con la morte (2001) e Il corvo – Preghiera maledetta (2005). La sua carriera è continuata con i film The Mighty Macs (2010) e Officer Down (2012) e con le serie Baby Blues (2002), Bones (2005-2017), Sleepy Hollow (2015) e SEAL Team (2017-in corso).

2. Non solo attore, ma anche regista e produttore. Nel corso della sua carriera, David Boreanaz non si è limitato a fare solo l’attore, ma che ha avuto modo di sperimentare anche gli ambiti della produzione e della regia. Boreanaz, infatti, ha iniziato a dirigere nel 2004 un episodio di Angel, per continuare quest’attività con Il risolutore (2012) e con diversi episodi di Bones e SEAL Team. Inoltre, al di là della regia, l’attore si è anche concentrato nella produzione, partecipando in questa veste alle serie Bones e SEAL Team.

David Boreanaz Bones

David Boreanaz, Ingrid Quinn e i figli Jaden Rayne e Bella

3. David Boreanaz si è sposato due volte. Prima della sua attuale moglie, Boreanaz è stato già sposato con Ingrid Quinn, con un matrimonio durato dal 7 giugno del 1997 fino al 1999, anno del divorzio. In seguito, si è sposato con Jaime Bergman, ex conigletta di Playboy ed attrice, il 24 novembre del 2001: dalla loro unione sono nati due figli, Jaden Rayne (nato nel 2002) e Bella (nata nel 2009), il cui nome originale era però Bardot Vita, poi cambiato in quello attuale.

4. In passato è stato infedele alla sua attuale moglie. Pare che David Boreanaz non sia stato molto fedele alla moglie diversi anni fa e di questo fatto ne ha parlato. Sicuramente l’attore, come si è lui stesso definito, è stato irresponsabile, tuttavia è stato ricattato dalla sua amante. Il nome non è stato divulgato, ma pare che questa persona abbia ricattato l’attore, minacciando di rivelare ai media la loro relazione, chiedendo soldi in cambio del silenzio.

David Boreanaz in Bones

 

5. L’attore ha vinto una causa milionaria. Stando a quando è stato divulgato circa un paio di mesi fa, pare che le star di Bones, David Boreanaz e Emily Deschanel, abbiano vinto una causa intentata insieme ai produttori della serie, ottenendo un risarcimento pari a 178.695.778,90 di dollari. Questa cifra copre essenzialmente i pagamenti per la distribuzione dello show su diverse piattaforme, inclusa Hulu. Il giudice, infatti, ha ritenuto che la FOX abbia mentito e coperto diversi dettagli finanziari dell’accordo di distribuzione.

6. David Boreanaz non vorrebbe partecipare ad un revival della serie. Stando a quanto dichiarato, all’attore americano non piacerebbe tornare indietro. Lui e la sua collega Emily Deschanel hanno ammesso di aver realizzato diversi finali di stagione, pensando che ogni volta potesse essere l’ultima e tuttti contraddistinti da un livello qualitativo soddisfacente.

David Boreanaz è su Instagram

7. Il suo account ufficiale è seguitissimo. Anche David Boreanaz, come la maggior parte dei suoi colleghi, è caduto della trappola di Instagram, tanto da aprire un proprio profilo ufficiale che conta qualcosa come 697 mila fan al seguito. L’attore è abbastanza attivo sul social, tanto da condividere spesso immagini che riguardano i suoi progetti lavorativi e che lo vedono spesso protagonista. Ma molti altri post sono dedicati alla nostalgia della gioventù, ai ricordi lavorativi di un tempo e alla sua famiglia.

david boreanaz

David Boreanaz in Buffy l’Ammazzavampiri

8. Ha dimostrato di poter essere molto cattivo. La prima volta che fu pianificato che Angel avrebbe perso la sua anima, Joss Whedon dubitava che David Boreanaz fosse in grado di rappresentare la crudeltà di Angelus. Tuttavia, Whedon ha poi affermato che Boreanaz lo ha spaventato talmente tanto nella sua interpretazione del crudele Angelus da decidere di realizzare una serie spin-off dedicata a lui, così da poter esplorare ulteriormente il personaggio nei suoi lati buoni e in quelli negativi.

David Boreanaz in Angel

9. Ha avuto modo improvvisare molte battute. Andata in onda dal 1999 al 2004, la serie Angel è dedicata a raccontare le gesta del vampiro Angel nella città di Los Angeles, dove egli si dedica ad aiutare i bisognosi per tentare di espiare i propri peccati. Nel corso dello show, però, Boreanaz ha avuto modo anche di interpretare la versione malvagia del suo personaggio, ovvero Angelus. Durante il suo arco narrativo della quarta stagione nei panni di questo, inoltre, a David Boreanaz è stato permesso di improvvisare molte delle sue battute.

David Boreanaz: il suo 2020

10. È impegnato con una nuova serie TV. Conclusasi nel 2017 l’esperienza con la serie Bones, Boreanaz ha subito iniziato a recitare per SEAL Team, dove interpreta Jason Haynes. La serie segue le vicende del Team Bravo una unità d’élite del DEVGRU dei Navy SEAL. La squadra è impegnata in operazioni militari non solo sul suolo statunitense, ma soprattutto in giro per il mondo dove affrontano terroristi, aiutano innocenti, e combattono in nome del loro Paese. Il personaggio interpretato da Boreanaz è un Master Chief Special Warfare Operator, leader del Team Bravo.

Fonti: IMDb, People, The Hollywood Reporter, Bustle, cinemablend, tmz

 
 

David Benioff e Dan Weiss rivelano perché hanno abbandonato e perché non torneranno alla Lucasfilm

David Benioff e Dan Weiss
Executive Producer D. B. Weiss, Executive Producer David Benioff in episode 102 of 3 Body Problem. Cr. Ed Miller/Netflix © 2024

Lucasfilm ha rivelato per la prima volta i piani per una nuova trilogia di Star Wars degli showrunner di Game of Thrones David Benioff e Dan Weiss nel 2018.

La notizia ha generato una grande eccitazione tra i fan, ma il duo non è mai riuscito a viaggiare da Westeros a una Galassia Molto, Molto Lontana e si è separato da Lucasfilm l’anno successivo.

Sono stati condivisi solo frammenti di ciò che avevano pianificato o perché, al di là di un accordo da 200 milioni di dollari con Netflix che finora ci ha dato solo Il problema dei tre corpi attualmente in onda, hanno rinunciato a quello che avrebbe dovuto essere un lavoro da sogno.

Parlando con Games Radar, al duo è stato chiesto se sono ancora intenzionati a lavorare con Lucasfilm sulla trilogia di Star Wars, presumibilmente quando il loro attuale rapporto di lavoro conNetflix finirà.

Per il momento, però, non sembra che siano intenzionati a lavorare su franchise preesistenti. “No, non credo“, dice Benioff. “Penso che quando si ha un franchise già così ben consolidato, come Star Wars o James Bond o così via, penso che ci sia meno indipendenza quando si arriva per cercare di raccontare una storia che si vuole raccontare e quindi penso che quello che Dan [Weiss] e io abbiamo imparato è che è più divertente per noi iniziare qualcosa di nuovo“.

Ovviamente, qui arriviamo sulle spalle di [Cixin Liu, l’autore] che ha creato questi romanzi e tutto il resto, ma perché siamo noi ad adattarli, almeno per la lingua inglese“, dice a proposito di come Il problema dei tre corpi si differenzia. “Abbiamo molta flessibilità in termini di storia che vogliamo raccontare e questo è molto più divertente per noi rispetto all’altra versione“.

Cosa ci aspetta dopo la prima stagione de Il problema dei tre corpi?

Weiss, nel frattempo, ha tenuto a precisare che stanno già valutando le idee per continuare questa storia specifica, quindi non c’è da stupirsi che non abbiano pensato molto a Star Wars.

Non abbiamo una seconda stagione, ma dobbiamo continuare ad andare avanti a tutta forza come se l’avessimo. Perché se ci sarà una seconda stagione, dovremo darci da fare in termini di pre-produzione e produzione per farla arrivare alla gente in tempi ragionevoli“.

All’inizio di quest’anno, Benioff ha finalmente fatto luce sulle premesse della loro trilogia dicendo: “Volevamo fare Il primo Jedi. In pratica come è nato l’Ordine Jedi, perché è nato, la prima spada laser…“.

[La Lucasfilm] alla fine non ha voluto fare la storia del Primo Jedi“, ha continuato. “Avevamo in mente un’idea di storia molto specifica, e alla fine hanno deciso di non volerla fare. E lo capiamo perfettamente. È la loro compagnia e la loro IP, ma non eravamo i droidi che stavano cercando“.

Pensate che gli ex showrunner di Game of Thrones abbiano fatto la scelta giusta rinunciando ai film di Star Wars?

 
 

David Benioff e D.B. Weiss: dopo l’addio a Star Wars, arriva un film su Lovecraft

David Benioff e D.B. Weiss star wars

Dopo aver abbandonato l’universo di Star Wars – il duo artistico avrebbero dovuto sviluppare una nuova trilogia -, David Benioff e D.B. Weiss, creatori di Game of Thrones, hanno finalmente trovato il loro prossimo progetto cinematografico.

Stando a quanto riportato da Deadline, infatti, David Benioff e D.B. Weiss si occuperanno della realizzazione di un thriller/horror ancora senza titolo basato su Lovecraft, graphic novel di Hans Rodionoff. Il film sarà sceneggiato da Phil Hay (Destroyer) e Matt Manfredi (Ride Along 2).

I dettagli sulla trama non sono stati ancora svelati, ma stando alle prime indiscrezioni la storia ruoterà attorno ad una serie di interrogativi come “Cosa accadrebbe se H.P. Lovecraft avesse raccontato la verità durante tutti i suoi anni di attività? E se tutti i mostri partoriti dalla sua mente fossero reali?”. Il film sarà ambientato nel 1920 ed ingloberà al suo interno anche il mito di Cthulhu, creatura immaginaria ideata proprio dallo scrittore statunitense.

Pare che Benioff e Weiss fossero in trattative con la Warner Bros. per sviluppare il progetto da diversi anni, ma gli impegni con Game of Thrones non li hanno mai permesso di iniziare ufficialmente a lavorare sul progetto. Tra i produttori esecutivi figura anche Karyn Kusama, regista di AEon Flux e Destroyer.

LEGGI ANCHE – David Benioff e D.B Weiss: la storia di Star Wars che avrebbero sviluppato

 
 

David Beckham: Squadre da Salvare, la nuova serie in arrivo su Disney+

David Beckham: Squadre da Salvare

Disney+ ha annunciato che la serie originale britannica David Beckham: Squadre da Salvare debutterà in esclusiva su Disney+ mercoledì 9 novembre. L’annuncio è stato accompagnato da un primo trailer e da alcune immagini della serie.

Coprodotta dalla società di produzione Twenty Twenty, vincitrice di premi BAFTA e RTS, e da Studio 99, lo studio di produzione e contenuti globali co-fondato da Beckham, David Beckham: Squadre da Salvare è una serie commovente che vede lo stesso David Beckham tornare alle sue radici nell’East London per fare da mentore ai Westward Boys, una giovane squadra dilettantistica che si trova in fondo alla classifica rischiando la retrocessione. Non si tratta però di una lega qualsiasi…è la stessa in cui il campione giocava da ragazzo. Lavorando a stretto contatto con gli allenatori, Beckham cercherà di risollevare le sorti della squadra.

In questo esclusivo primo trailer, David Beckham torna alle sue radici nell’East London con l’ambizione di aiutare i Westward a vincere. Lo sneak peek lo ritrae mentre fa da mentore alla giovane squadra e dà consigli sul calcio di punizione perfetto per imparare a tirarlo proprio come faceva lui. David Beckham: Squadre da Salvare si basa sull’impegno della Company nell’individuare, sviluppare e realizzare produzioni originali. Nella sola area EMEA, il team International Content and Operations di Disney ha in programma di creare 60 produzioni locali entro il 2024, continuando a lavorare con creatori e produttori d’eccellenza.

 
 

David Ayer torna sul Joker di Jared Leto: “È stato maltrattato”

Il Joker di Jared Leto è stato “maltrattato” secondo David Ayer, regista di Suicide Squad. L’attore premio Oscar ha debuttato nel DCEU nel 2016, quando ha intepretato il Clown Principe del Crimine nel cinecomic incentrato sulla Squadra Suicida. Nonostante il marketing del film avesse messo al centro il suo personaggio, in realtà Leto ha avuto pochissime scene a disposizione nella versione del film che abbiamo visto nelle sale, cosa che – come ben sappiamo – ha scatenato le ire dei fan.

Al contrario, Suicide Squad si è focalizzato soprattutto sui personaggi di Harley Quinn (Margot Robbie), di Deadshot (Will Smith) e sul resto della Task Force X mandata in missione per conto di Amanda Waller (Viola Davis). L’apparizione di Leto sullo schermo è stata veramente ridotta al minimo, tant’è che dopo l’uscita del film al cinema in molti cominciarono ad “etichettare” la sua presenza al netto di un “glorioso cameo”.

Dopo l’uscita di Suicide Squad, per molto tempo si parlò di uno spin-off che avrebbe dovuto raccontare nel dettaglio la relazione tra Harley Quinn e il Joker, con i fan che non vedevano l’ora di vedere un film che – almeno nelle intenzioni – sembrava voler rendere giustizia all’incarnazione dell’iconico villain da parte di Leto. Sfortunatamente, con l’evolversi dei piani della Warner Bros. relativi al DCEU, il progetto è stato ufficialmente accantonato.

David Ayer torna a difendere del Joker di Jared Leto in Suicide Squad

Di recente, con i fan che continuano a chiedere a gran voce la release della Director’s Cut di Suicide Squad (grazie anche all’enorme risultato ottenuto con la Snyder Cut di Justice League, che arriverà ufficialmente il prossimo anno su HBO Max), David Ayer è tornato molto più attivo sui social, soprattutto per quanto riguarda il suo cinecomic del 2016. In un recente post, Ayer ha affermato che Leto è stato “maltrattato” durante tutta questa lunga debacle, e la sua performance non è stata “trattata” come avrebbe dovuto in fase di montaggio. Su Twitter, il regista ha scritto chiaramente: “Jared è stato maltrattato. Nessuno ha visto davvero la sua performance. È stata tagliata dal film.”

Ad oggi sembra che David Ayer sia potenzialmente intenzionato a rilasciare la sua Ayer Cut di Suicide Squad. Nonostante il regista abbia fatto intendere che la “sua” versione del film sarebbe praticamente ultimata, l’ultima parola spetterà sempre alla Warner Bros. Chissà se sulla scia di quanto accaduto con Justice League, anche il cinecomic di Ayer non avrà finalmente la giustizia che sembra meritare…

Suicide Squad è un film del 2016 diretto da David Ayer con Will SmithMargot RobbieJared LetoJoel Kinnaman, Jai Courtney, Cara DelevingneViola DavisScott Eastwood, Raymond Olubawale, Jay Hernandez, Ike Barinholtz, Ted Whittall, Robin Atkin Downes David Harbour. Nel film i più temuti supercriminali del mondo vengono reclutati in gran segreto da Amanda Waller per costituire la Task Force X, una squadra di antieroi che in seguito alla morte di Superman avrà il compito di difendere l’umanità da ogni genere di minaccia.

 
 

David Ayer sceneggiatore del remake di Scarface

scarface

Sarà David Ayer, sceneggiatore di film come Fast and Furious e Training Day, a scrivere Scarface, remake dell’omonimo film con protagonista Al Pacino diretto da Brian De Palma nel 1983, che a sua volta si ispirava a un altro Scarface, il primo della storia del cinema, risalente al 1932 e diretto da Howard Hawks. Pur essendo un remake, questo nuovo Scarface targato Universal Pictures non avrà molto in comune con i due citati predecessori, eccezion fatta per il titolo e i tratti generali della storia. “Lo vedo come la storia del sogno americano”, ha dichiarato Ayer ricordando il film di De Palma ” con un personaggio che punta in una direzione differente la sua bussola morale”.

Fonte: Worstpreviews

 
 

David Ayer rinuncia alla sua “Ayer’s Cut” di Suicide Squad: “Lo studio non è interessato”

suicide squad David Ayer

David Ayer, regista del divisivo film Suicide Squad, ha mantenuto viva per molti anni la speranza che la Warner Bros. rilasciasse la sua director’s cut di quel film uscito 2016 e di recente ha confermato di aver avuto conversazioni con il co-CEO dei DC Studios James Gunn per poter svelare al mondo la sua visione originale del film sulla squadra sucida composta da supercriminali. Tuttavia, sembra ora che Ayer abbia ufficialmente gettato la spugna riguardo la concretizzazione di tale progetto.

Quando gli è stato chiesto un aggiornamento su Twitter, il regista ha infatti chiarito di aver “chiuso con la DC“, perché lo studio non ha “alcun interesse” a rilasciare la sua versione del film. Ayer ha anche risposto ad un utente che gli chiedeva se Gunn avesse mostrato il suo supporto per l’Ayer’s Cut, ma il regista sembra suggerire che Gunn potrebbe essere stato semplicemente scavalcato da qualcuno più in alto di lui nella gestione dello studio. In un tweet poi cancellato, Ayer aveva infine affermato di essere pronto a voltare pagina e dedicarsi a nuovi progetti.

Che cos’è la famigerata “versione originale” di Suicide Squad?

Negli corsi degli anni, David Ayer ha parlato più e più volte del fatto che il film Suicide Squad arrivato nelle sale non era la versione che lui aveva inizialmente pianificato, con la Warner Bros. che, sulla scia del malcontento generato da Batman v Superman: Dawn of Justice, è intervenuta pesantemente durante la post-produzione per alleggerire i toni del film ed evitare che anche l’opera di Ayer venisse percepita come eccessivamente cupa.

Sulla scia della campagna lanciata dai fan di Zack Snyder per la release del suo taglio di Justice League (campagna che è riuscita a portare all’effettiva distribuzione del film), Ayer ha incoraggiato i fan a fare lo stesso nei confronti della sua versione di Suicide Squad, con alcuni che hanno effettivamente cercato di promuovere la causa. Da allora, la Warner Bros. ha però specificato più volte che lo studio non ha intenzione di distribuire la Ayer’s Cut.

 
 

David Ayer rimpiange la scelta dei tatuaggi sul volto del Joker di Jared Leto

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La performance di Jared Leto nei panni del Joker in Suicide Squad di David Ayer ha ricevuto immediatamente critiche negative da parte dei fan, in particolare a causa della netta differenza nel look di Leto rispetto al tradizionale look del Joker, così come per l’ormai iconico tatuaggio “Damaged” che il personaggio di Leto aveva sul suo fronte.

Di recente sui social media, il regista David Ayer ha parlato brevemente di quella interpretazione del Joker. Dopo aver condiviso una foto di Leto in costume, un fan ha commentato che il Joker di Leto è stato una grande delusione, e Ayer ha risposto “questo è quello che succede quando fai a pezzi una performance e l’arco del personaggio. Mi dispiace che sia tutto ciò che ti è stato permesso di vedere. Ora la tua mente è chiusa alla verità.”

In un tweet di follow-up in risposta a un fan che chiedeva del famigerato tatuaggio sulla fronte, Ayer ha affermato che doveva essere un segno del Joker che “trollava” Batman dopo che Batman, nell’universo del film, aveva fatto saltare i denti di Joker, colpendolo. Tuttavia, Ayer ha affermato che è stata “l’unica scelta estetica” che vorrebbe non aver fatto.

Oltre al tatuaggio sul viso, l’aspetto di Joker – che includeva anche una specie di apparecchio a causa dei denti che erano stati danneggiati da Batman – è stato ampiamente stroncato nel momento in cui è stato mostrato. La successiva apparizione in Suicide Squad non ha aiutato le cose e, dopo la prima del film, la visione di Joker di Ayer non è più apparsa fino a un piccolo cameo in Justice League di Zack Snyder, dove però aveva un look leggermente diverso.

 
 

David Ayer regista per Fury

fury con brad pitt

Il regista David Ayer, dopo aver diretto lo splendido End of Watch, ha firmato con la QUED International per dirigere un nuovo lungometraggio ambientato nel periodo della  Seconda Guerra Mondiale dal titolo Fury. Il film segue le vicende di cinque uomini dell’equipaggio di un carro armato americano sul suolo europeo, negli ultimi giorni della guerra.

Ayer, che inizierà le riprese questo autunno, ha già annunciato l’uscita per il gennaio 2014 del suo nuovo progetto Ten con le star Arnold Schwarzenegger, Joe Manganiello e Olivia Williams. Johnm Lesher sarà il produttore di entrambi i lungometraggi.

Fonte: comingsoon.net

 

 

 
 

David Ayer pubblica una foto inedita di Joker e Harley

Il regista di Suicide Squad, David Ayer, in onore delle numerose speculazioni emerse nelle ultime settime ha diffuso una nuova foto di Joker e Harley Quinn

Nel tweet che trovate di seguito vediamo il Joker (Jared Leto) e Harley Quinn (Margot Robbie)  danzare in quel piccolo frammento ispirato da Alex Roos. La natura del tweet è probabilmente legato ai tanti rumors in merito alla possibilità che David Ayer non sia più al timone di Gotham City Sirens, ma sembra che il regista con questa foto voglia manifestare il fatto che è ancora legato a quei due personaggi e lo sarà anche in futuro. 

 

 

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I primi dettagli, per la verità ancora scarsi, parlano ovviamente di un coinvolgimento di Margot Robbie e di un suo ruolo anche nella produzione del film. La sceneggiatura è affidata a Geneva Robertson-Dworet, che è stata reclutata anche per il nuovo film in sviluppo su Tomb Raider.

Gotham City Sirens è una serie della DC Comics scritta da Paul Dini e disegnata da Guillem March. Come accennato, le protagoniste della serie sono Catwomna, Poison Ivy e Harley Quinn. Il primo numero risale al 2009 lanciato come appendice di Batman Reborn.

Tutte le protagoniste sono approdate al cinema almeno una volta. Harley quest’anno con Margot Robbie, Poison Ivy con le fattezze di Uma Thurman e Catwoman con le tre diversissime interpretazioni di Michelle Pfeiffer, Halle Berry e Anne Hathaway.

 
 

David Ayer a ruota libera su The Suicide Squad, Gotham City Sirens e il sequel di Bright

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In occasione di un panel targato Fox e dedicato alla serie Deputy durante il press tour della Television Critics Association, il regista di Suicide Squad, David Ayer, ha rivelato che il suo viaggio all’interno del DCEU potrebbe ancora continuare: lo stesso, infatti, in riferimento all’imminente arrivo nelle sale di Birds of Prey, ha confermato che Gotham City Sirens, il cinecomic che riunirà sullo schermo Harley Quinn, Catwoman e Poison Ivy, non è stato cancellato, ma soltanto “messo in pausa” dalla Warner Bros., con buona possibilità che prima o poi riceva definitivamente il via libera.

E sempre a proposito di Suicide Squad, Ayer ha rivelato che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

Il film di Gunn sarà un vero e proprio reboot con alcuni collegamenti alla pellicola di Ayer, incluso diversi attori di quel film che torneranno ufficialmente nel cast, come Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney e Viola Davis. Anche se non sarà lui a riportare sul grande schermo la Task Force X, Ayer è apparso fiducioso in merito ai suoi impegni con la DC Films, rivelando di essere assolutamente disponibile a dirigere un nuovo adattamento: “Adoro la creazione di quel mondo e adoro il potere che ha la comunicazionie al giorno d’oggi e, soprattutto, che hanno i fan. Può essere pericoloso: è come essere un giocoliere con tante motoseghe al posto delle sfere, ma al tempo stesso è qualcosa che mi affascina, quindi sono certo che mi immergerò ancora in quell’universo.” 

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Sempre in occasione del medesimo evento, David Ayer ha avuto anche la possibilità di aggiornare sul sequel di Bright, il film Netflix da lui diretto nel 2017, con protagonisti Will Smith e Joel Edgerton: “Lo stiamo sviluppando e spero che saremo in grado iniziare i lavori sul film al più presto”, ha dichiarato il regista, che ha poi espresso il desiderio di voler esplorare ulteriormente quel mondo, dal momento che si tratta di un “universo davvero ricco” che ha intenzione di “approfondire ancora”. 

 
 

David Ayer “orgoglioso” del successo della Marvel

Suicide Squad David Ayer

Ricordate, durante la promozione di Suicide Squad, l’infelice commento di David Ayer sui Marvel Studios? Chi ha memoria corta, può andare a questo link per avere un aiuto ma, in soldoni, il regista mandò a quel paese lo studio davanti a una folla di fan, per dare maggiore forza al suo discorso macho di promozione al film. Senza andare a sviscerare gli esiti di Suicide Squad e degli altri film Marvel che sono seguiti, a confronto, sembra che adesso Ayer abbia cambiato idea.

Su Twitter, il regista ha dichiarato di essere “orgoglioso” del successo della Casa delle Idee al cinema: “Marvel sta facendo faville. Fiero del loro successo. Le vita è un fiume. Facciamocene una ragione, fratello. Pace.”

Suicide Squad premiere, David Ayer esordisce: “Si f***a la Marvel!”

Il tweet di David Ayer è probabilmente riferito ad Avengers: Infinity War e al successo che il film riscuoterà, ma anche all’ottimo film che si è rivelato essere questo terzo team-up del Marvel Cinematic Universe.

Ricordiamo che il regista è ancora al lavoro con la Warner Bros per portare sullo schermo Gotham City Sirens, in cui tornerà a dirigere Margot Robbie nei panni di Harley Quinn. Per quanto riguarda invece Suicide Squad 2, lo studio ha affidato il film a Gavin O’Connor.

 
 

David Aja: a Roma la mostra del disegnatore di Hawkeye

David Aja Sagittis

In esclusiva nazionale e per la prima volta in Italia, ARF! e l’Instituto Cervantes di Roma presentano alla Sala Dalì di Piazza Navona la mostra del rinomato artista spagnolo, vincitore di 5 Eisner Awards e 2 Harvey Awards, David Aja.

“Con un linguaggio ricco di sfumature, David Aja non è solo uno dei grandi autori contemporanei del fumetto spagnolo, ma una figura ammirata in tutta Europa. È una gioia e un motivo di orgoglio portare il meglio del suo lavoro ai romani” così dichiara il Direttore Instituto Cervantes di Roma Ignacio Peyró.

In De Sagittis et Seminibus, che sarà inaugurata il 28 aprile 2023 alle ore 18 alla presenza dell’artista, verranno esposte alcune delle creazioni più rappresentative dell’intero percorso artistico di David Aja.

Dalle pagine di Daredevil e di The Immortal Iron Fist sui testi di Ed Brubaker e Matt Fraction allo straordinario ciclo di Hawkeye (Marvel / Panini Comics) che lo consacra nel comicdom mondiale; dalle avventure di Clint “Occhio di Falco” Barton in assolo senza Avengers, alle pluripremiate copertine per la Scarlet Witch di James Robinson.  Inoltre le tavole di The Seeds (Berger Books / Bao Publishing, 2021), scritta da Ann Nocenti, a completamento di questa ricca esposizione romana con la quale i visitatori potranno ammirare tutti i processi creativi di Aja, in un percorso che coniuga armonicamente il suo inconfondibile tratto “classico” e al contempo modernissimo al design e alle sperimentazioni grafiche e digitali che ne caratterizzano l’intera opera.

Come sottolinea Stefano “S3Keno” Piccoli, direttore di ARF! Festival e curatore della mostra: “Con questa esposizione dedicata all’arte di David Aja, vogliamo proseguire quello stesso percorso intrapreso con altri grandi autori internazionali come Frank Quitely e Darwyn Cooke che – nel pubblicare per la Marvel e la DC Comics – riescono magistralmente a far convivere le leggendarie icone pop del fumetto supereroistico nordamericano a un segno d’autore ultra riconoscibile, caratterizzante, di alta cifra stilistica”.

Le opere in mostra saranno raccolte nell’ARFbook 2023, il catalogo delle mostre di ARF! disponibile presso il Bookshop di ARF! Festival dal 12 maggio al Mattatoio La Pelanda a Roma.

David Aja, (Valladolid, 1977), fumettista, grafico e illustratore, si è laureato in Belle Arti all’Università di Salamanca, con specializzazione in Design e Audiovisivo, cominciando quasi immediatamente a lavorare come professionista per quotidiani e riviste periodiche come El Paìs, Rolling Stone, Men’s Health, per illustrazione editoriale, copertine di dischi e pubblicità.

Come fumettista è approdato alla Marvel Comics nel 2005 cominciando a disegnare su X-Men Unlimited, Wolverine e Daredevil (da ricordare la sua storia La vita segreta di Foggy Nelson sui testi di Ed Brubaker), fino ad un primo memorabile ciclo di The Immortal Iron Fist scritto da Matt Fraction tra il 2006 e il 2008. Seguiranno The New Avengers, Captain America, Thor, Secret Avengers e nuovamente Wolverine (memorabile Debt of Death scritta da David Lapham nel 2011), ma è proprio il rinnovato connubio artistico con Fraction che nel 2012 lo porterà al suo più grande successo: Hawkeye, premiata con 2 Eisner Awards nel 2013 e altri due nel 2014. Numerosissime le copertine che firma ancora per la Marvel, tra le quali Fantastic Four, Iron Man, Black Panther, Secret Wars, Star Wars, The Punisher, Jessica Jones, Doctor Strange, X-Corps ma soprattutto per la serie Scarlet Witch, grazie alle cui illustrazioni vince il suo 5° Eisner Award nel 2016.

Slegatosi dal genere supereroistico, nel 2018 con Ann Nocenti crea la miniserie «epica e disturbante» The Seeds, pubblicata negli USA dalla Berger Books di Karen Berger e in Italia come volume unico da Bao Publishing, di cui Frank Quitely ha detto: «Un libro disegnato splendidamente, costruito in modo davvero completo e intelligente!» É invece del 2021 la sua prima collaborazione con la DC Comics, con la bellissima storia breve The Devil in the detail per la prestigiosa collana d’autore Batman: Black & White, di cui cura sia i testi che i disegni.

Mi piace affrontare ogni nuovo progetto in modo diverso, mettermi alla prova tutto il tempo. Perché? Da un lato non mi piace ripetere quello che ho fatto, perché l’ho già fatto,
e dall’altro penso che ogni storia abbia bisogno del “proprio modo” per essere raccontata.

Sì, mi piace complicarmi le cose, ma spero sia un bene per le storie che disegno.
David Aja
 
 

David Aja, disegnatore di Hawkeye che ha ispirato la serie Marvel, contro le piattaforme: “Ignorano il diritto d’autore”

david aja hawkeye

Ospite a Roma, in occasione dell’inaugurazione della sua mostra personale De Sagittis et Seminibus organizzata da ARF! e Instituto Cervantes, l’artista spagnolo David Aja ha incontrato il pubblico e i fan per parlare del suo lavoro e per aprire le porte della Sala Dalì di Piazza Navona all’esposizione di alcune delle sue opere più famose.

Il disegnatore, divenuto particolarmente famoso agli occhi dei fan del Marvel Cinematic Universe perché alle sua storie di Hawkeye si è ispirata l’omonima serie Marvel Studios con Jeremy RennerHailee Steinfeld, ha parlato del suo lavoro, degli inizi, delle sue passioni, ma ha anche accennato alla collaborazione con i Marvel Studios in occasione proprio della produzione della serie. “Sono due mondi diversi, una cosa sono i fumetti l’altra sono i Marvel Studios, da una parte c’è la Disney, tutta Hollywood, dall’altra ci sono i quattro gatti che in una stanza fanno fumetti”.

A differenza di quanto si possa immaginare, David Aja è stato chiamato dagli uomini di Kevin Feige soltanto per realizzare alcuni cartelli e delle copertine, che sono facilmente rintracciabili nei titoli di testa e di coda della serie, tuttavia ha colto l’occasione per criticare la politica contemporanea delle piattaforme che nega il diritto dell’autore di comparire insieme all’opera che contribuisce a creare.

“Il problema dei crediti è molto importante. Ci troviamo in questo posto (l’Italia) dove vediamo le grandi opere dei Rinascimento di Michelangelo e Raffaello, e oggi invece le opere sono di Netflix, di Marvel Studios, di Amazon Prime. Lo stesso Hawkeye è di Marvel Studios, e non viene riconosciuto il credito all’autore. E non si tratta solo del mio caso personale, ad esempio il film di Scorsese fatto da Netflix, diventa un film di Netflix, non più di Scorsese!” All’incoraggiante replica del moderatore dell’incontro che ha augurato un cambiamento di tendenza, David Aja ha risposto, ironico: “Questa conversazione non può andare avanti, perché tanto nel prossimo futuro moriremo tutti a causa del cambiamento climatico”. Che è poi quello che cupamente profetizza l’ultima opera edita di Aja, The Seeds (Berger Books / Bao Publishing, 2021), scritta da Ann Nocenti.

David Aja ha disegnato, nel corso della sua carriera, eroi come Daredevil, Iron Fist, Hawkeye e ha realizzato una serie di copertine premiatissime per Scarlet Witch. La mostra, inaugurata il 28 aprile, è visitabile fino al 9 luglio 2023.

 
 

Dave Prowse, morto l’interprete di Darth Vader

Dave Prowse

Dave Prowse, l’ex bodybuilder di Bristol noto per aver interpretato Darth Vader nella trilogia originale di Star Wars, è morto all’età di 85 anni. Prowse è stato scelto come Vader per il suo fisico imponente, anche se il ruolo è stato doppiato da James Earl Jones.

“Che la forza sia con lui, sempre!” ha detto il suo agente Thomas Bowington. “Anche se famoso per aver interpretato molti mostri – per me e per tutti coloro che conoscevano Dave e lavoravano con lui, era un eroe nelle nostre vite.” Il signor Bowington ha definito la morte dell’attore, dopo una breve malattia, “una perdita veramente e profondamente straziante per noi e per milioni di fan in tutto il mondo”.

La carriera di Prowse come attore è durata 50 anni, ma è stato il suo ruolo di Signore dei Sith in Star Wars a portarlo alla fama internazionale. Sfortunatamente, il suo accento del West Country non è stato ritenuto adatto per la parte di un minaccioso cattivo di Hollywood e le sue battute sono state doppiate.

Tuttavia, Prowse è stato una presenza definitiva in tutti e tre i primi film, grazie al suo imponente fisico, era alto 198 cm, affinato dalle abilità di sollevamento pesi che lo hanno visto rappresentare l’Inghilterra ai Giochi del Commonwealth nei primi anni ’60.

Durante questo periodo, avrebbe stretto amicizia con i concorrenti rivali di bodybuilding Arnold Schwarzenegger e Lou Ferrigno (in seguito meglio conosciuto come L’incredibile Hulk della TV), molto prima della loro fama sullo schermo.

Ma fu anche personal trainer di Christopher Reeves, preparandolo al ruolo di Superman, ed ha debuttato al cinema nel 1967, interpretando la Creatura di Frankenstein in una parodia di James Bond, una parte che gli è stato chiesto di interpretare di nuovo in due film dell’iconica serie Hammer, Horror of Frankenstein degli anni ’70 e Frankenstein and the Monster From Hell del 1974.

Ha anche partecipato regolarmente a serie cult come The Saint, Space 1999 e Doctor Who, in cui è stato scelto come minotauro nell’episodio del 1972 The Time Monster, al fianco di Jon Pertwee.

Avvistato dal regista George Lucas nel film Arancia Meccanica del 1971, in cui interpretava una guardia del corpo, Prowse è stato invitato a un’audizione per i ruoli di Darth Vader e Chewbacca in Star Wars: Episode IV – Una Nuova Speranza. In seguito ha detto a Tanya Beckett della BBC che scelse di interpretare Vader invece che Chewbacca, perché i cattivi restano più impressi nella memoria.

Con il successo di Star Wars, Prowse è diventato un personaggio fisso nel circuito dei fan e ha partecipato a convention in tutto il mondo per quasi 40 anni, ma si dice che in seguito abbia litigato con il regista Lucas ed è stato bandito dagli eventi ufficiali nel 2010.

COLLECT PICTURE – David Prowse as The Green cross Code Man

Nonostante il continuo successo per Star Wars, l’attore ha sempre sostenuto che il Green Cross Code Man, che ha interpretato per la prima volta nel 1975, è stato il “miglior lavoro che abbia mai avuto”. Vestito con un caratteristico costume da supereroe verde e bianco, è diventato il volto della sicurezza stradale britannica per oltre un decennio, noto per il suo slogan “Fermati, guarda e ascolta”.

Cresciuto a Bristol, ha trascorso i suoi ultimi anni vivendo a Croydon come “amorevole marito, padre e nonno”. La sua autobiografia Straight from the Force’s Mouth è stata pubblicata nel 2011.

Fonte

 
 

Dave Franco protagonista di The Intern’s Handbook

Dave Franco, star di Now You See Me e del prossimo Cattivi vicini, nonché fratello minore del più famoso James, interpreterà il protagonista di The Intern’s Handbook, adattamento cinematografico romanzo di Shane Kuhn. La notizia è stata diffusa da The Hollywood Reporter, secondo il quale la Sony Pictures avrebbe acquistato i diritti su tutti i successivi romanzi (il libro è il primo di una trilogia in via di sviluppo) per dare il via ad un vero e proprio franchise.

Franco interpreterà John Lago, il miglior giovane killer in circolazione. Fingendosi uno stagista, si infiltra in aziende di prestigio per farne fuori i dirigenti. Le cose si complicano quando, dopo essere stato assunto come stagista in uno studio legale di Manhattan, Lago viene preso di mira Alice, affascinante agente dell’FBI sulle tracce del giovane omicida da diverso tempo.

Ori Marmur and Neal Mortiz produrranno la pellicola insieme a David Alpert e Brad Mendelsohn. Lo stesso Shane Kuhn sarà uno dei produttori esecutivi insieme a Lauren Abrahams, Eric Fineman e Hannah Minghella.

Fonte

 
 

Dave Bautista: 10 cose che non sai sull’attore

Dave Bautista film

Dave Bautista è di quegli attori che si sta facendo un nome nell’attuale panorama cinematografico, grazie alle sue diverse quanto strabilianti interpretazioni in diversi film recenti. Proveniente dal mondo del wrestling, l’attore non è un tipo che si fa mettere i piedi in testa ed è sempre pronto a prendere le difese altrui, dimostrando di essere una bella persona, oltre che un bravo attore.

Ecco dieci cose da sapere su Dave Bautista.

Dave Bautista: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. Dopo un’eccellente carriera come wrestler, Bautista ha iniziato a perseguire la sua strada attoriale debuttando nel film My Son, My Son, What Have Ye Done (2009). Successivamente ha recitato in Il Re Scorpione 3 – La battaglia finale (2012), L’uomo con i pugni di ferro (2012), Riddick (2013), Guardiani della Galassia (2014), Bus 657 (2015), Spectre (2015), I predoni (2016), The Boss (2016), Kickboxer – La vendetta del guerriero (2016), Bushwick (2017), e Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Blade Runner 2049 (2017), Avengers: Infinity War (2018), Hotel Artemis (2018), Escape Plan 2 – Ritorno all’inferno (2018), Final Score (2018), Avengers: Endgame (2019), Stuber – Autista d’assalto (2019), Escape Plan 3 – L’ultima sfida (2019), My Spy (2020), Army of the Dead (2021) e Dune (2021).

2. Ha lavorato anche per il piccolo schermo ed è anche produttore. Nel corso della sua carriera attoriale, Bautista ha preso parte anche a diversi prodotti per il piccolo schermo, lavorando in alcuni episodi di serie TV come Smalville (2006), Chuck (2010), What We Do in the Shadows (2019) e Room 104 (2020). Nel 2021 è entrato a far parte della serie di Apple+ dal titolo See.. In quanto produttore, invece, ha partecipato alla realizzazione dei film Bushwick, Final Score, Yip Man ngoi zyun: Cheung Tin Chi (2018) e My Spy.

dave bautista

Dave Bautista è Drax in Guardiani della Galassia

3. Ha pianto quando ha ottenuto il ruolo. Nel momento in cui l’attore ha scoperto di aver avuto il ruolo di Drax uno dei protagonisti di Guardiani della Galassia, è letteralmente scoppiato a piangere, felicissimo di aver ottenuto un ruolo nell’universo cinematografico della Marvel. Per raggiungere il suo obiettivo si era anche preparato con un insegnante di recitazione e grazie alla sua tenacia è riuscito a convincere tutti al momento del provino.

4. Ha passato diverso tempo al reparto trucco. Per il suo personaggio erano richieste circa cinque ore ogni giorni per applicare il make-up e i diciotto pezzi protesici. Chris Pratt, protagonista del film, ha rivelato che durante il processo Bautista è rimasto in piedi tutto il tempo senza lamentarsi. Alla fine, tale tempo tecnico è stato ridotto ad una media di tre ore, mentre erano necessari novanta minuti per rimuovere il trucco.

Dave Bautista, la moglie Sarah Jade e i figli

5. Si è sposato tre volte. L’attore si è sposato per la prima volta a soli 21 anni, nel 1990, con Glenda Fe e il loro matrimonio è durato fino al 1998. Dopo soli sette mesi dal divorzio, si è poi sposato per la seconda volta con Angie Lewis, per poi divorziare dopo otto anni, nel 2006. In seguito, si è sposato per la terza volta con la ballerina Sarah Jade nell’ottobre del 2015. I due hanno però annunciato il divorzio nel 2019, citando differenze inconciliabili sorte con il passare del tempo.

6. È padre di tre figli. L’ex wrestler è diventato padre di due bambine, avute dall’unione con la prima moglie. La prima figlia Keilani, è nata nel 1990, quando Bautista aveva appena 21. La seconda, Atena, è invece nata nel 1992, quando l’attore ne aveva 23. Poco prima di compiere 40 anni, intorno al 2008, egli è poi divenuto nonno di due nipoti datigli da Keilani. Ha poi avuto un figlio di nome Oliver dalla seconda moglie.

Dave Bautista WWE

Dave Bautista e la WWE

7. È un più volte vincitore del titolo mondiale. Prima di diventare un celebre attore, Bautista è stato uno dei più popolari e vincenti wrestler della WWE dal 2000 in poi. Egli è infatti un sei volte campione del mondo, avendo detenuto quattro volte il World Heavyweight Championship e due volte il WWE Championship. Ha inoltre vinto tre volte il World Tag Team Championship (di cui una volta con John Cena) e una volta il WWE Tag Team Championship, oltre a due edizioni diverse della Royal Rumble. Il suo primo regno da World Heavyweight Champion, durato 282 giorni (dal 3 aprile 2005 al 13 gennaio 2006), è il più lungo nella storia del titolo.

8. Si è ritirato definitivamente. Dopo essersi allontanato dalla WWE nel 2010 per divergenze creative, l’attore vi è tornato poi nel 2014 prendendo parte a diversi incontri. Ha però poi lasciato nuovamente il ring per tornare a dedicarsi alla sua carriera da attore. È tornato un’ultima volta nel 2018, intraprendendo una faida contro il lottatore Triple H. Dopo essersi affrontati a Wrestlemania 35 ed esserne uscito sconfitto, Batista ha annunciato il suo definitivo ritiro dal mondo del wrestling.

Dave Bautista è su Instagram

9. Ha un account sul celebre social. L’attore ha deciso di aprire un proprio account ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa come 3,8 milioni di persone. La sua bacheca, con oltre 400 post, lo vede protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e curiosità dai set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito pubblicare anche qualche post relativo a momenti di svago, in compagnia di amici o della sua famiglia. Molte sono anche le foto dedicate ai suoi amati cani o a cause sociali a lui care. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Dave Bautista: età e altezza

10. Dave Bautista è nato il 18 gennaio del 1969 a Washington, nel Distretto di Columbia. La sua altezza complessiva corrisponde a 198 centimetri.

Fonti: IMDb, The Famouse People

 
 

Dave Bautista: “Gli attori che vogliono ritirarsi dal MCU non dovrebbero rappresentare un problema”

Di recente, Dave Bautista ha lasciato intendere che Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà la sua ultima apparizione nel MCU nei panni di Drax. Parallelamente, anche James Gunn ha fatto sapere che il terzo capitolo del franchise potrebbe essere l’ultimo da lui diretto.

Insomma, Guardiani della Galassia Vol. 3 potrebbe riservare più di una sorpresa a tutti i fan del MCU e avere conseguenze inattese non solo a livello narrativo, ma anche in merito al futuro delle personalità artistiche coinvolte nella saga. Nello specifico, Bautista ha tirato in ballo la sua età come motivo scatenante del suo eventuale ritiro.

Parlando con Vulture, l’ex wrestler è tornato sulla questione, ammettendo che il ritiro degli attori non dovrebbe rappresentare un problema per il futuro dei Marvel Studios. Bautista, infatti, ha sottolineato che Kevin Feige e la sua squadra hanno a disposizione un enorme catalogo di nuovi personaggi da poter sfruttare, specie ora che sono tornati in possesso dei diritti sugli X-Men e sui Fantastici Quattro.

“Non penso che sia un problema, perché il catalogo della Marvel è incredibilmente vasto. Avranno materiale da cui attingere anche se il mio personaggio dovesse morire o se io dovessi decidere di ritirarmi”, ha spiegato. “La Disney ha acquistato la Fox e quindi personaggi come gli X-Men hanno davanti a sé una vita molto lunga. Sarà un universo completamente nuovo. Ripeto, il loro è un catalogo vastissimo. Hanno così tanto fra le mani, che è impossibile che rimangano senza storie, senza supereroi o senza attori.”

Dave Bautista sarà ancora Drax in GOTG Vol. 3

Di recente, Dave Bautista, oltre ad aver specificato di essere ormai troppo “anziano” per poter continuare ad interpretare Drax, ha anche espresso la sua delusione per il modo in cui il personaggio è stato trattato sul grande schermo. Il suo più grande rammarico? Quello di non aver avuto la possibilità di esplorare il passato di Drax. La speranza è che Guardiani della Galassia Vol. 3, in cui ritroveremo Bautista nei panni del “Distruttore”, riesca a rendere giustizia al personaggio secondo le volontà del suo interprete…

 
 

Dave Bautista: “Chris Hemsworth è perfetto per Guardiani della Galassia 3”

Avengers: Infinity War

Anche Dave Bautista, interprete di Drax nel MCU, vorrebbe Thor a bordo del Benatar insieme agli altri personaggi in Guardiani della Galassia Vol.3, progetto forse incluso nella Fase 4 del franchise, e l’ha dichiarato in una recente intervista con l’Hollywood Reporter.

Si! Assolutamente. Se siamo riusciti a fare insieme Infinity War e Endgame, non ci sarebbero problemi in futuro. È un aspetto da non sottovalutare, anzi, mi sembra il più importante: la Marvel ha impostato un tono specifico per l’ambiente, ed è stato bello vedere tutti quegli attori interagire sullo stesso set in un’atmosfera molto piacevole […]

[…] Non c’era spazio per l’ego, o conflitti o atteggiamenti egogentrici. E penso che Chris Hemsworth sia un bravo ragazzo, un australiano amante del divertimento, piacevole e ottimista. Quindi credo che sarebbe perfetto per Guardiani 3“.

Dopo la battaglia finale di Avengers: Endgame, Thor decide di lasciare il trono di Asgard a Valchiria e di unirsi ai Guardiani della Galassia, con i quali presumibilmente attraverserà lo spazio in cerca di qualche avventurosa missione, diventando ciò che era destinato a essere. Questo però non esclude ogni possibilità di vedere al cinema Thor 4, che nel frattempo potrebbe essere incluso nel terzo capitolo del franchise sfruttando l’onda dell’approccio comico iniziato con Ragnarok.

Lo stesso Hemsworth aveva dichiarato di recente che interpreterebbe di nuovo il personaggio e che se ci fosse ancora l’opportunità di fare qualcosa di unico sarebbe pronto. “Tutti gli ultimi tre film erano molto diversi in termini di rappresentazione, e ogni volta Thor sembrava un personaggio completamente nuovo. Onestamente non so quando inizieranno i lavori su Guardiani della Galassia 3, né quali siano i piani, perché dopo il tour di Endgame ho un po’ staccato la spina“.

Guardiani della Galassia Vol.3: quando inizieranno le riprese?

Un report dell’Hollywood Reporter fa sapere che le riprese di Guardiani 3 potrebbero essere state anticipate addirittura al 2020 (ma non è chiaro a quale mese ci si riferisca). È possibile inoltre che la data di uscita del film venga fissata alla fine del 2020, dunque sembra che i fan dovranno attendere meno tempo del previsto per rivedere i propri eroi sul grande schermo.

Ovviamente nei mesi che precedono l’inizio dei lavori con i Marvel Studios James Gunn si occuperà della regia di The Suicide Squad, reboot che rilancia le sorti della squadra di supercriminali del DC Extended Universe. Qui invece le riprese dovrebbero partire a settembre 2019, con una release prevista per agosto 2021.

La decisione di riassumere Gunn – allontanato dalla produzione del film a luglio a causa di vecchi tweet satirici rivenuti nel feed del suo profilo Twitter in merito a temi molto delicati tra cui stupro e pedofilia – è stata varata negli uffici della casa di Topolino in seguito a diverse conversazioni con la dirigenza e il team dei Marvel Studios.

A quanto pare, subito dopo il licenziamento, è stato il presidente degli Walt Disney Studios, Alan Horn, ad incontrare direttamente Gunn per discutere della situazione e, convinto dalle scuse dell’accusato e dal modo in cui stava gestendo la situazione, avrebbe scelto di riportarlo al timone del progetto.

Fonte: THR

 
 

Dave Bautista vuole interpretare Bane nel DCEU: “Mi piacerebbe provarci”

dave bautista

Non è un segreto che Dave Bautista, star di Guardiani della Galassia, sia desideroso di interpretare Bane nel DCEU, anche se ad oggi non sappiamo se la Warner Bros. stia ancora valutando un possibile film dedicato esclusivamente a Flagello.

È da tempo ormai che i fan aspettano una versione del personaggio sul grande schermo fedele ai fumetti originali, soprattutto dopo la delusione offerta da Batman & Robin (1997), nonostante l’interpretazione di Tom Hardy ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) sia stata largamente apprezzata.

Parlando con Collider in occasione della promozione di Army of the Dead, Dave Bautista ha condiviso i suoi pensieri su ciò che gli piacerebbe dare al ruolo. “Non discredito assolutamente la versione di Bane di Tom Hardy”, ha spiegato l’ex wrestler. “Adoro quella performance e ho adorato quel film. Mi piacerebbe solo provarci. Penso di poter apportare una volta interessante e penso di poter rendere giustizia al personaggio. Non solo nelle prestazioni, ma anche nella fisicità.”

“Mi piacerebbe dover tornare a mettere su peso solo per interpretare un personaggio del genere”, ha aggiunto l’attore. “Potrei interpretare Bane in un modo che non sarebbe solo minaccioso e inquietante, ma anche incredibilmente intelligente. Bane è il classico personaggio terrificante e al tempo stesso intelligente che però non alza mai la voce.” 

Dave Bautista paragona Bane al Mr. Hinx di Spectre

Paragonando poi il personaggio di Bane a quello del cattivo interpretato in Spectre, Mr. Hinx, Bautista ha spiegato: “Bane non sarebbe solo fisicamente superiore, ma anche mentalmente. Adoro l’idea della sfida che potrebbe rappresentare il fatto di interpretare un personaggio del genere. Mi piace quando hai la possibilità di interpretare qualcuno che è essenzialmente un bruto ma che al tempo stesso non è così prevedibile. Qualsiasi attore grosso, muscoloso, può interpretare un cattivo ragazzo che urla e ringhia. Ma se interpreti qualcuno che non è solo fisicamente minaccioso, ma ha anche questo lato così pacato, e che quindi è ancora più terrificante quando parla, allora puoi dire di aver interpretato un vero cattivo.”

 
 

Dave Bautista vs Gina Carano nella prima clip del film Heist

Guarda Dave Bautista combattere contro Gina Carano la prima clip di Heist, il film thriller diretto da Scott Mann.  Nel cast anche Kate Bosworth, Mark-Paul Gosselaar, D.B. Sweeney, Lydia Hull, Stephen Cyrus Sepher eTyler J. Olso

 
 

Dave Bautista vive nel Sanctum Sanctorum di Doctor Strange?

Dave Bautista
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Dave Bautista ha condiviso delle immagini della sua casa che fanno pensare molto da vicino al Sanctum Sanctorum di Doctor Strange. L’attore ha infatti paragonato il soffitto della sua casa alla finestra del santuario di Strange a New York, e non ci sono dubbi che ci siano alcune somiglianze.

Dave Bautista e Benedict Cumberbatch, che interpreta Doctor Strange nel MCU, si sono incrociati sul set di Avengers: Infinity War, in cui lo Stregone fa un viaggio nello spazio e si trova di fronte ai Guardiani della Gallassia, di cui fa parte proprio il Drax di Bautista. Chissaà se non si incontreranno di nuovo sul grande schermo!

Ecco il post di Instagram in cui Dave Bautista fa il suo azzeccato paragone:

Guarda il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

 
 

Dave Bautista sul passato di Drax: “La Marvel ha gettato la spugna”

Guardiani della Galassia

Il Drax di Dave Bautista è sempre stato visto dai fan dei Guardiani della Galassia come uno dei membri più tosti e divertenti del team, ma la verità è che non abbia mai saputo di più in merito alla storia del Distruttore. Lo stesso Bautista è consapevole di ciò e ne ha parlato ampiamente in una recente intervista con Collider.

Anche se non ha menzionato direttamente né i Marvel Studios né il regista James Gunn, l’ex wrestler ha comunque espresso la sua delusione per il modo in cui il personaggio è stato trattato sul grande schermo. Il suo più grande rammarico? Quello di non aver avuto la possibilità di esplorare il passato di Drax. “Volevo davvero che investissero di più su Drax, personalmente. Perché penso che Drax abbia più di una storia da raccontare”, ha spiegato Bautista. “Penso che Drax abbia un retroscena davvero interessante su cui hanno semplicemente lasciato cadere la palla. Ma forse non è neanche colpa della Marvel. Avevano una loro lista di priorità e questo è quello che hanno programmato. Tuttavia, penso che abbiano gettato la spugna con Drax.”

“Ha una storia veramente fantastica. Egoisticamente, da attore, questo mi avrebbe dato la possibilità di mostrare dei lati diversi di Drax, soprattutto dal punto di vista emotivo. E forse anche da quello fisico. Perché, se guardi bene, Drax sembra uno tosto… lo guardi e quasi hai paura, ma la verità è che si prende a calci in c**o più di qualsiasi altro personaggio Marvel”, ha continuato la star di Army of the Dead. “L’intera questione del ‘Distruttore’ l’hanno semplicemente tralasciata. Le persone si sono così tanto innamorate del lato comico di Drax che alla fine hanno sfruttato solo quello. Penso che abbiamo perso una grande opportunità con questo personaggio, opportunità che forse non tornerà più.”

Dave Bautista sarà ancora Drax in GOTG Vol. 3

Di recente, Dave Bautista ha parlato spesso del fatto che Guardiani della Galassia Vol. 3 potrebbe essere l’ultima volta in cui lo vedremo nei panni di Drax. L’attore ha specificato di essere ormai troppo “anziano” per poter continuare ad interpretare il personaggio. La speranza è che Guardiani della Galassia Vol. 3, in cui ritroveremo Bautista nei panni del “Distruttore”, riesca a rendere giustizia al personaggio secondo le volontà del suo interprete…

 
 

Dave Bautista spiega perché il ruolo di Drax ha cambiato l’intero corso della sua vita

Da quando è apparso nei panni di Drax nel MCU, Dave Bautista ha avuto la possibilità di recitare in moltissimi altri celebri blockbuster di Hollywood. È innegabile, quindi, che la fama dell’ex wrestler in qualità di attore sia dovuta essenzialmente al grande successo raggiunto con il franchise di Guardiani della Galassia.

In una recente intervista con IGN, Bautista ha parlato proprio di come il ruolo di Drax il Distruttore abbia stravolto totalmente la sua vita e la sua carriera, rivelando che prima dell’incredibile svolta ha dovuto affrontare dei periodi decisamente difficili. “Affinché le persone capiscano davvero quanto è cambiata la mia vita, devono sapere da dove vengo, cosa ho passato quando ero un wrestler, cosa mi sono lasciato alle spalle per avere una possibilità nel mondo della recitazione”, ha spiegato l’attore.

“Quando ho ottenuto il ruolo di Drax in Guardiani della Galassia, avevo lavorato a malapena nei tre anni precedenti. Mi ero lasciato alle spalle il wrestling e sarei potuto tornarci con la coda tra le gambe, ma sarei rimasto bloccato in un posto che non mi avrebbe mai permesso di andare oltre, quindi ho colto l’occasione”, ha aggiunto Bautista. “E poi, quando sono stato scelto per il ruolo di Drax, tutto è cambiato e non solo perché ero al verde. La mia casa era stata pignorata, non avevo più nulla. Ho dovuto vedere tutte le mie cose. Ho dovuto vendere qualsiasi bene acquistato nel periodo in cui facevo wrestling. Ho avuto problemi con l’IRS. Mi sentivo completamente perso.”

Il futuro di Dave Bautista nei panni di Drax

Di recente Dave Bautista, oltre ad aver specificato di essere ormai troppo “anziano” per poter continuare ad interpretare Drax, ha anche espresso la sua delusione per il modo in cui il personaggio è stato trattato sul grande schermo. Il suo più grande rammarico? Quello di non aver avuto la possibilità di esplorare il passato di Drax. La speranza è che Guardiani della Galassia Vol. 3, in cui ritroveremo Bautista nei panni del “Distruttore”, riesca a rendere giustizia al personaggio secondo le volontà del suo interprete…