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Amy Adams parla di Lois Lane in L’Uomo d’Acciaio!

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Amy Adams parla di Lois Lane in L’Uomo d’Acciaio!

Continuano ad arrivare estratti dal numero speciale di Total Megazine dedicato al film  L’Uomo d’Acciaio. Oggi arrivano le parole di Amy Adams che interpreta Lois Lane:

Sul rapporto fra Lois e Clark

Direi che siano semplicemente… amici! Volevo che Lois in questo film fosse una donna più semplice, più simile alle altre, senza diventare qualcosa di fastidioso. Lois può diventare onnipresente, saltando fuori in situazioni un po’ sconvenienti, ma capirete le sue ragioni.

Poi la  rivela di aver fatto tre volte il provino per la parte in tre progetti differenti:

Ho fatto il mio primo provino quando J.J. Abrams e Brett Ratner erano a lavoro su una prima versione. Poi con Superman Returns ho fatto di nuovo il provino. E per l’Uomo d’Acciaio sono arrivata a tre.

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner(“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Il Trailer ufficiale di Tulpa di Federico Zampaglione!

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Il Trailer ufficiale di Tulpa di Federico Zampaglione!

tulpa-foto-filmGuarda il Trailer ufficiale di Tulpa, il nuovo Thriller di Federico Zampaglione con protagonisti Claudia Gerini, Michele Placido e Maria Grazia Cucinotta.

 

Iran e Quatar preparano un biopic su Maometto

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Iran e Quatar stanno lavorando per portare sul grande schermo due biopic sulla vita del profeta Maometto. Già lo scorso dicembre infatti, la società Alnoor Holdings del Qatar ha annunciato di voler spendere fino ad 1 miliardo di dollari per creare alcuni kolossal ispirati alle figure del corano, prima fra tutti quella del famoso profeta vissuto nel settimo secolo. Il governo ha già chiesto a Barrie Osborne, produttore della trilogia de Il Signore degli Anelli, di collaborare al progetto assieme alla star Al Jazeera Yusuf al-Qaradawi, esperto mondiale di storia islamica.

C’è una molto comprensibile cautela  da questo punto di vista” ha detto Osborne. “ Come è noto infatti, le ricostruzioni della vita di Maometto non sono gradite ad una parte dei mussulmani”.

Infatti va ricordata la sanguinosa protesta del 1977 a Washington DC precedente all’uscita del film biografico The Message proprio su Maometto, la quale si concluse con il sequestro di 150 persone e che portò all’uccisione di due ostaggi. Anche il futuro sindaco Marion Barry venne ferito. Più di recente invece è famosa la vicenda di Trey Parker e Matt Stone, creatori di South Park, hanno ricevuto una serie di minacce dopo aver raffigurato il Profeta vestito con una pelle di orso durante un episodio della serie. In Iran invece, il regista Majid Majidi (The Song of Sparrows, Children of Heaven) ha dato il via ad ottobre ad un progetto gemello con un budget stimato attorno ai 30 milioni di dollari, ma ovviamente ha deciso di dare alle vicende un’interpretazione dichiaratamente sunnita, contrariamente a quella sciita del Quatar.

E’ soprattutto una battaglia politica “ ha dichiarato Philippe Ragel, docente di cinema iraniano all’Università di Toulouse “poiché le due confessioni hanno due diverse interpretazioni del Corano“.

Lesley Hazleton, autore di una biografia su Maometto  The First Muslim, ha aggiunto:

I Sunniti sono molto più rigidi degli sciiti sulla rappresentazione del profeta. C’è da sperare che non nasca una guerra a causa di un film. Sarebbe proprio il colmo.

Fonte: badtaste

Aaron Eckhart e Ray Stevenson nel cast di Divergent

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Nuove indiscrezioni dal fronte di Divergent, la nuova pellicola di fantascienza distopica tratta dal celebre romanzo di Veronica Roth. In quest’ultimo mese infatti il regista Neil Burger ha continuato incessantemente a cercare nuovi volti per costruire il suo cast, e proprio nei giorni scorsi era giunta la notizia dell’entrata definitiva di Jai Courtney nel progetto. Pare inoltre però che anche Aaron Eckhart, Ray Stevenson e Miles Teller siano in trattative per assumere dei ruoli di primo piano al fianco di Shailene Woodley, già impegnata come protagonista nei panni dell’eroina Beatrice “Tris” Prior.

Nel cast figurano inoltre Maggie Q nel ruolo della proprietaria di un negozio di tatuaggi e Ansel Elgort, che sarà il suo fratello gemello. Alcune indiscrezioni parlano inoltre di un piccolo ruolo per Kate Winslet nei panni della madre di Tris. Rob Friedman e Patrick Wachsberger, co-presidenti del gruppo Lionsgate Motion Picture, durante un’intervista per Variety hanno dichiarato:

Mentre continuiamo a sviluppare il film, lo studio conferma il proprio impegno a fornire ai fan con un adattamento cinematografico il più fedele possibile al libro e siamo sicuri di aver fatto una buona scelta con  Shailene e Theo nei ruoli principali. “

Vanessa Taylor sta attualmente scrivendo la sceneggiatura sotto la direzione di Burger e le riprese inizieranno presto a Chicago per un rilascio entro il 21 Marzo 2014.

Fonte: empire

Lars Von Trier non sarà a Cannes 2013

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Lars Von Trier non sarà a Cannes 2013

Dopo le recenti comunicazioni circa la programmazione del 66 Festival del Cinema di Cannes, che avevano visto Il grande Gastby aprire a sorpresa l’edizione 2013 della croisette, i fans di Lars Von Trier avevano incominciato a sperare. Invece purtroppo è stato proprio il regista danese a smentire le voci che volevano la sua partecipazione al festival con il nuovo e controverso Nymphomaniac con protagonista Charlotte Gainsbourg nei panni di una ninfomane. Von Trier ha giustificato la sua assenza affermando che il complesso montaggio del nuovo film sta ritardando moltissimo la post-produzione e che perciò la sua distribuzione non potrà essere garantita per il periodo del festival, che si svolgerà dal 15 al 26 maggio.

Amaro in bocca dunque per i fans del “genio sregolato” i quali speravano che dopo la figuraccia del 2010 che lo aveva visto protagonista di commenti nazisti molto inopportuni sulla figura di Hitler (e che ne aveva causato l’espulsione come “persona non gradita”) in occasione della presentazione di Melancholia, Lars avrebbe potuto riscattarsi. C’è da dire però che alcune indiscrezioni rivelerebbero proprio il timore di nuove ritorsioni dietro alla defezione di Von Trier. Non resta dunque che aspettare per ammirare il nuovo prodotto del regista dello scandalo, attorno al quale si sono già levate numerose voci controverse (ma d’altronde è cosa normale per il povero Lars).  Nel cast di Nymphomanoac ricordiamo anche Shia LaBeouf, Uma Thurman,  Christian SlaterJamie Bell, Stellan Skarsgård e Willem Dafoe.

Fonte: hollywoodreporter

I nuovi poster di Come un tuono

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Dopo la pubblicazione nei giorni scorsi del nuovo inedito trailer di Come Un Tuono (The Place Beyond The Pines), attesissimo film della coppia Bradley Cooper e Ryan Gosling, ecco in atemprima i nuovi poster ufficiali selezionati per la distribuzione del lungometraggio che vede Gosling nei panni di Luke, uno stuntman che divide il suo tempo tra l’attività di autista di rapine e cercando di essere un buon padre per suo figlio. Bradley Cooper sarà il poliziotto incaricato di stanarlo e di catturarlo.

Il film uscirà negli USA il 23 marzo mentre in Italia verrà distribuito nel mese di aprile. Completano il cast del film: Ben Mendelsohn,  Bruce Greenwood, Dane DeHaan, Harris Yulin, Rose Byrne Ray Liotta.

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Steven Spielberg lascia Gods and Kings. Ang Lee alla regia?

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Steven Spielberg lascia Gods and Kings. Ang Lee alla regia?

La certezza era quasi totale, ma ora le voci ufficiali provenienti dalla Warner Bros confermano definitivamente; Steven Spielberg non sarà il regista di Gods and Kings,il nuovo kolossal sulla vita di Mosé, scritto da Michael Green e Stuart Hazeldine e nel quale era coinvolto da più di un anno. Già da alcuni mesi infatti il progetto si trovava in una vera e propria fase di stallo, ma ora, dopo l’annuncio ufficiale, la Warner potrà iniziare a cercarsi un nuovo regista per guidare il progetto, e subito si è fatto a gran voce il nome del neo premio Oscar Ang Lee.

Secondo alcune indiscrezioni lo studio avrebbe già contatto il regista indiano, il quale si sarebbe dimostrato molto interessato al suo coinvolgimento, ma per il momento non sembra aver ancora preso una decisione. Alla produzione vi saranno Matti Lesham e Dan Lin. La sceneggiatura, come già detto, è opera di Stuart Hazeldine (che ha già scritto Paradiso Perduto per la Legendary/Warner) e Michael Green (co-sceneggiatore della serie The River, prodotta da spielberg per la ABC). l’obbiettivo della Warner è di fare concorrenza al progetto gemello Exodus, diretto da Ridley Scott.

Fonte: comingsoon.net

Ennio Morricone non lavorerà più con Quentin Tarantino

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Ennio Morricone non lavorerà più con Quentin Tarantino

Il sodalizio tra il Maestro Ennio Morricone e il regista Quentin Tarantino, consolidatosi negli anni con alcuni grandi successi come  la trilogia di Kill Bill, e il più recente Django Unchained, sembra destinata a spezzarsi definitivamente. Il celebre compositore italiano infatti, parlando proprio dell’ultimo lavoro  sonoro scritta per Tarantino, ha affermato di non voler più avere lulla a che fare in futuro con il regista, poiché ritiene che i ritmi di lavoro a cui è stato sottoposto non siano equiparabili con il prodotto finale, nel quale Tarantino avrebbe appunto selezionato solo una piccola parte del lavoro svolto dal Maestro. In un’intervista agli studenti della LUISS di Roma, Morricone ha dichiarato:

Non mi piacerebbe lavorare di nuovo con lui a nessun progetto. L’anno scorso mi disse che dopo Bastardi senza Gloria voleva lavorare ancora una volta con me, ma io gli risposi che non potevo perché non mi concedeva abbastanza tempo, quindi ha usato solo una canzone che avevo scritto in precedenza. Lavorare così è frustrante, perché piazza la musica nei film senza alcuna coerenza. Non puoi fare nulla con qualcuno del genere “ M

Morricone inoltre afferma di aver visto Django Unchained, ma afferma: “ A dire la verità, non è che me ne sia importato più di tanto. Troppo sangue. Una trama senza logica e con grandissime banalità”

Fonte: empire

Emma Watson non sarà in 50 Sfumature di Grigio?

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Emma Watson non sarà in 50 Sfumature di Grigio?

Nelle scorse ore è avvenuto un evento abbastanza curioso per il mondo della produzione cinematografica, in quanto la Costatine Film, celebre casa di produzione indipendente, ha denunciato una fuga di informazioni dai propri server causata probabilmente dall’intrusione di un gruppo di hacker, noto come M3du5a, il quale avrebbe carpito una serie di informazioni riservate circa la pianificazione del nuovo progetto 50 Sfumature di Grigio.

Tali indiscrezioni riguarderebbero la possibile partecipazione di Emma Watson al nuovo progetto cinematografico come protagonista, ma subito i responsabili della produzione hanno smentito prontamente ogni affermazione, ribadendo che per il momento non esistono ancora nomi certi né per il cast artistico né per quello tecnico. La presenza della Watson era stata ipotizzata più volte negli ultimi mesi, ma ora sembra che tali voci si siano trasformate in un castello di carta. Non resta che attendere nuove notizie dal fronte !

Matt Damon: il cinema è anche impegno e filantropia

Matt Damon: il cinema è anche impegno e filantropia

Geopolitica e azione sono un binomio ricorrente nella sua filmografia, ma Matt Damon è indubbiamente un interprete versatile, dedito con passione al proprio mestiere e lontano dal glamour hollywoodiano.  Una curiosità: un considerevole numero di film a cui ha partecipato reca nel titolo il nome del suo personaggio. Matt Damon ha lavorato in numerose pellicole per le quali si è sottoposto a un’intensa preparazione fisica, in molte altre prevale invece la sua straordinaria sensibilità umana.

Non solo film d’azione e opere d’autore volte all’impegno, ma anche pellicole fantasy (I fratelli Grimm e l’incantevole strega di Terry Gilliam, accanto al compianto Heath Ledger), film psico-romantici (I guardiani del destino), commedie per tutta la famiglia (La mia vita è uno zoo), western d’autore (Il Grinta dei fratelli Coen).

Matthew Paige Damon nasce a Cambridge l’8 ottobre 1970, nei pressi di Boston. Figlio di un  banchiere e di un’insegnante di pedagogia, Matt Damon è il secondogenito di una famiglia agiata che si trasferisce a Newton fino al divorzio dei genitori, quando Matt ha appena due anni. I due figli vengono affidati alla madre e i tre tornano a vivere nella città natale.

Entra in una compagnia teatrale per bambini e a 10 anni conosce una delle persone più importanti della sua futura vita artistica: Ben Affleck. I due stringono una solida amicizia, condividendo numerose passioni, dallo sport (i Boston Red Sox) alla recitazione.

Il giovane Matt è uno studente brillante e a 18 anni si iscrive alla facoltà di Letteratura Inglese alla prestigiosa Università di Harvard. Ma dopo tre anni abbandona gli studi accademici per dedicarsi alla sua più grande passione: il cinema. A proposito di quel periodo, l’attore ha affermato: “I personaggi che vedevo al cinema e in televisione erano quelli che volevo interpretare, volevo diventare Marlon Brando pur rimanendo me stesso”.

Dopo alcune performance teatrali, nel 1988 debutta sul grande schermo con un cameo in Mystic Pizza, al fianco di Julia Roberts. Nei primi anni novanta ottiene soprattutto ruoli minori, fino al ruolo di primo piano ne L’uomo della pioggia di Francis Ford Coppola. Nel film tratto dal bestseller di John Grisham, Matt Damon interpreta il protagonista pronto a tutto pur di lottare in nome della giustizia.
In questi anni, l’attore si diletta anche nella scrittura di una sceneggiatura insieme all’amico Ben Affleck. Finalmente la loro opera attira l’attenzione di un produttore e diventa una pellicola: si tratta di Will Hunting – Genio ribelle, che segna una svolta nella carriera dei due migliori amici di Boston.

Il film diretto da Gus Van Sant è un successo: i due attori/sceneggiatori affiancano Robin Williams, che vince la statuetta come Migliore attore non protagonista, mentre i poco più che ventenni Matt e Ben trionfano con l’Oscar per la Migliore sceneggiatura originale, dopo aver conquistato il Golden Globe e il Satellite Award, nonché numerosi premi della critica.

La storia del ragazzo prodigio complessato che impara a rapportarsi con il mondo apre al giovane Matt le porte di Hollywood: Steven Spielberg lo sceglie per il suo acclamato Salvate il soldato Ryan. Nella pellicola bellica che si aggiudica ben 5 Academy Awards, l’attore interpreta proprio il soldato che il Capitano John Miller (Tom Hanks) cerca di trarre in salvo con una missione di recupero.

matt-damon-elysiumSi tratta di un momento d’oro per Matt Damon. Dopo aver preso parte a Il giocatore al fianco di Edward Norton, nel 1999 recita per un altro grande nome di Hollywood: Anthony Minghella. L’attore è infatti l’ambiguo protagonista di Il talento di Mr. Ripley, circondato da un cast stellare che include Jude Law, Gwyneth Paltrow, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman e una serie di volti italiani (tra cui i fratelli Fiorello e Sergio Rubini). Ripley è un ladro di identità che si vendica fatalmente di una passione non ricambiata: inquietante con quel volto da bravo ragazzo falsamente rassicurante dietro i suoi occhiali, Matt Damon (che impara inoltre a suonare il piano appositamente per il film) ottiene una candidatura ai Golden Globe come Migliore attore drammatico.

Negli anni successivi, l’attore continua a recitare per importanti registi, da Robert Redford (La leggenda di Bagger Vance) a due fondamentali sodalizi della sua carriera: Gus Van Sant (Gerry) e Steven Soderbergh.

Per quest’ultimo, prende parte a una delle due trilogie della sua carriera, ovvero Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco, seguito da Ocean’s Twelve nel 2004 e Ocean’s Thirteen nel 2007. Nella scoppiettante triade, la banda di ladri guidata da Danny Ocean (George Clooney) si muove fra truffe, rapine, inganni nel mondo dei casinò e della finanza.

Il 2002 segna l’inizio di una delle più apprezzate saghe action di inizio millennio: la trilogia di Bourne, ispirata ai romanzi di Robert Ludlum, in cui Matt Damon è l’ex agente segreto Jason Bourne. In The Bourne Identity, il protagonista è un uomo che non ricorda nulla del proprio passato, ma braccato e ricercato e, dunque, costantemente in fuga. La trilogia si completa con The Bourne Supremacy (2004) e The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo (2007), che hanno sbancato al box office mondiale affermandosi come grandi successi al botteghino.

Ormai star agli occhi del grande pubblico (nel 2007 People lo elegge come l’uomo più sexy del mondo), Matt Damon è però un anti-divo che cerca di mantenere il giusto distacco dalla fama e dal successo, dedicandosi alla famiglia (la moglie Luciana e le tre figlie), agli amici e alle sue attività filantropiche. La sua sensibilità nei confronti dei problemi che affliggono il mondo matura anno dopo anno, mostrando la sua indole altruista e solidale: “Devo ringraziare un amico, George Clooney, per avermi aperto gli occhi”, confessa.

Matt Damon è un forte sostenitore del movimento Occupy, nonché di ONE Campaign (organizzazione no profit che cerca di aiutare le popolazioni più disagiate del pianeta), H2O Africa Foundation e Water.org.

Oltre alla sua filantropia, Matt Damon può vantare un curriculum che procede con lavori per altri registi importanti, tra cui Martin Scorsese. In The Departed – Il bene e il male, l’attore duetta con Leonardo DiCaprio in un appassionante scambio di ruoli fra agenti di polizia e infiltrati: i due lati della giustizia si mescolano nella caccia al boss Frank Costello (uno strepitoso Jack Nicholson). Una vera e propria gara di bravura fra i due protagonisti, intensi e carismatici, con una buona dose di mistero e fragilità. The Departed trionfa agli Academy Awards 2007 con quattro statuette, conferendo il primo sospirato Oscar al grande regista italoamericano.

Ancora giustizia, inchieste e spionaggio per Matt Damon, in The Informant! di Soderbergh tratto dall’omonimo libro-inchiesta, ruolo per il quale l’attore è ingrassato di diversi chili, e The Good Shepherd – L’ombra del potere di Robert De Niro. Spietato agente segreto, il suo personaggio è travagliato dal conflitto interiore, costretto a scegliere tra ragion di stato e famiglia.

Un’altra importante parentesi della sua carriera cinematografica è la doppia collaborazione con il grande Clint Eastwood, per il quale recita innanzitutto in Invictus – L’invincibile (2009), del tutto credibile nei panni del capitano della nazionale sudafricana di rugby François Pienaar, al quale Nelson Mandela (un monumentale Morgan Freeman) fa comprendere l’esigenza di unire il Sudafrica sotto il segno dello sport. Con Invictus, Matt Damon viene candidato all’Oscar come Migliore attore non protagonista, ma la statuetta andrà a Christoph Waltz per il suo Hans Landa in Bastardi Senza Gloria.

Nel 2010 l’attore viene nuovamente richiamato dal Maestro Eastwood nella sua pellicola successiva, Hereafter. Il suo personaggio è un operaio con poteri sovrannaturali, la cui storia si intreccia con quella di un bambino e di una donna che hanno fatto fronte alla morte in modi diversi. Pur di avere Damon come protagonista, il regista ha modificato i piani di produzione affinché l’attore potesse completare le riprese su un altro set.

Per Matt Damon, il cinema è anche sinonimo di impegno, così nello stesso anno l’attore ritrova Paul Greengrass, che lo aveva già diretto nei due sequel della trilogia Bourne: il progetto in questione è Green Zone, in cui Matt veste i panni di Roy Miller, un sottufficiale che aiuta un agente della CIA nella ricerca delle armi di distruzione di massa: tra la guerra in Iraq, inevitabili implicazioni geopolitiche e inseguimenti, Miller è un uomo che non si arrende e disposto a garantire l’autenticità dell’informazione.

Dopo l’ultima collaborazione con Soderbergh nel corale Contagion, incentrato sulla minaccia di una terribile pandemia, Matt Damon mostra una totale dedizione al nuovo progetto diretto da Gus Van Sant: Primised Land. Presentato di recente al Festival di Berlino e attualmente sui nostri schermi, all’inizio Promised Land doveva segnare il debutto alla regia di Matt Damon, che tuttavia ha dovuto rinunciare per difficoltà di pianificazione. Basata su una storia dello scrittore Dave Eggers, la sceneggiatura è stata scritta dai due interpreti protagonisti, John Krasinski e lo stesso Damon, che dopo Will Hunting continua a mantenere vivo l’interesse per la sceneggiatura. Promised Land tratta temi scottanti ed estremamente attuali relativi alle discutibili modalità di estrazione del gas naturale ed è stato presentato in Italia come “il film che la lobby dei petrolieri ha tentato invano di sabotare”.

Matt Damon è la star hollywoodiana per eccellenza che invita alla responsabilità civile: ce lo mostrano la sua filmografia di attore e il suo impegno in primo piano. Ci aspettiamo dunque che il prossimo futuro ci offra il suo esordio alla regia, magari con un film che tratti i tempi oscuri che stiamo vivendo negli ultimi anni in un contesto sempre più globale e critico. Del resto, come egli stesso afferma, “Dobbiamo cambiare tutti, dando l’esempio in prima persona”.

Lo sceneggiatore di Men in Black per Colossus con Will Smith

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Lo sceneggiatore di Men in Black per Colossus con Will Smith

La Universal Pictures ha chiesto allo sceneggiatore di Men in Black Ed Solomon di riscrivere lo script per lo sci-fi Colossus, segretissimo progetto con Will Smith protagonista. Blake Masters and Jason Rothenberg avevano già scritto una sceneggiatura per il film, remake  del film del 1970 Colossus: The Forbidden Project, ma la casa di produzione non deve essere rimasta soddisfatta.

Nulla si sa della pellicola se non che Smith prenderà il ruolo del Dr. Charles Forbin, creatore di un computer che ha preso il controllo del pianeta e l’unico in grado di fermarlo. Il film sarà prodotto anche dalla Imagine di Brian Grazer e Ron Howard.

Fonte: The Hollywood Reporter

Kate Beckinsale nel thriller psicologico Eliza Graves

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Kate Beckinsale è in trattative per entrare nel cast di Eliza Graves, un Thriller psicologico della Nu Image/Millennium. Il film sarà diretto da Brad Anderson, già regista di  The Call , e sarà ispirato ad uno dei primi racconti di Edgar Allan Poe Il sistema del dr. Catrame e del prof. Piuma (The System of Doctor Tarr and Professor Fether).

La Beckinsale dovrebbe vestire i panni di Eliza, una paziente in un istituto di igiene mentale dove i ricoverati hanno preso il controllo e fingono di essere i medici. Eliza diventerà l’oggetto delle attenzioni di un giovane neolaureato di Harvard che non ha alcuna idea del mondo oscuro e capovolto in cui è stato risucchiato.

fonte: The Hollywood Reporter

Rinviata l’uscita di jOBS con Ashton Kutcher

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Rinviata l’uscita di jOBS con Ashton Kutcher

 jOBS,  attesa pellicola diretta da Joshua Michael Stern e scritta da Matthew Whitely con Ashton Kutcher nel ruolo di Steve Jobs, non uscirà il 19 aprile, in occasione del trentasettesimo anniversario della fondazione della Apple, come originariamente annunciato.

La Open Road Films ha infatti rinviato l’uscita a data da destinarsi per occuparsi meglio della campagna promozionale del film, che è stato prodotto e interamente finanziato dalla Five Star Feature Films di Mark Hulme.

Nel cast del film, troveremo anche Dermot Mulroney, Josh Gad, Lukas Haas, J.K. Simmons e Matthew Modine. 

Fonte: The Hollywood Reporter

L’attrice cinese Fan Bingbing in X-Men: Days of Future Past

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L’attrice cinese Fan Bingbing ai unirà al cast di X-Men: giorni di un futuro passato di Bryan Singer.

La Bingbing avrà il ruolo di Blink, una mutante con potere di teletrasportarsi. Lanciatissima in patria, l’attrice è stata presente in Double Exposure e Lost in Thailand, grandissimi successi al Box Office cinese e ha già 3 film in cantiere per il 2013: The Lady in the Portrait, The Moon & the Sun e Empress Wu Ze Tian. Sta anche negoziando per entrare nel cast del sequel di Crouching Tiger, Hidden Dragon.

fonte: The Hollywood Reporter

Vi ricordiamo che nel cast sono confermatissimi ,  Halle Berry, Peter Dinklage e . Il film è ispirato ai fumetti di Chris Claremont e John Byrne dal titolo: “Uncanny X-Men” # 141 e 142 nel 1981. Tutte le info sul film nella nostra scheda: X-Men: giorni di un futuro passato. Tutte le news sul film invece sono nel nostro speciale: X-Men.

Superman senza mutandoni? E’ tempo di cambiare!

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Superman senza mutandoni? E’ tempo di cambiare!

Hanry Cavill intervistato da Total Film, svela a sorpresa che da ragazzo non leggeva fumetti “Quando stavo in collegio non avevo un negozio di fumetti nelle vicinanze,ma non appena sono stato scelto per il ruolo ho avuto la mia iniziazione” quindi, dopo aver letto un sacco e visto i film conosceva bene la psicologia del personaggio. “Ho cercato di mettere insieme il personaggio mantenendo tutte le caratteristiche che o trovato, aggiungendoci le sfumature presenti in sceneggiatura. E’ un progetto tutto nostro, non dipende da nulla. Si parla di Superman, ma non è una storia tratta da un fumetto in particolare. E questo è bene perchè è una storia originale“.

Michael Shannon parlando dei costumi:

Abbiamo un enorme rispetto per quanto è stato fatto in passato. Ma oggi è oggi. E Superman non indossa i mutandoni neanche nei fumetti. ha la cintura rossa, ma non i mutandoni. E’ tempo di cambiare.

Vi ricordiamo che la pellicola uscirà negli USA il 14 giugno 2013 e nel cast oltre ai già citati Hanry Cavill e Russell Crowe ci sono anche Amy Adams, Diane Lane,  Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael ShannonL’uomo d’Acciaio è diretto da Zack Snyder.

Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’Uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel

L’Uomo d’Acciaio: Michael Shannon non reputa Zod un villain

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L’attore Michael Shannon, ha avuto modo di parlare del suo personaggio in L’Uomo d’Acciaio, ovvero la nemesi di Superman il Generale Zod, sulle pagine di Total Film Megazine, ebbene, sorprendentemente l’attore non lo definisce un Villain:

Non è un villain. Non lo è più di quanto non lo sia un qualsiasi Generale che combatte per la propria gente e a cui non piace fare del male alle persone o rubare i diamanti; è concentrato nell’ottenere successo nel suo lavoro. Penso che il  modo in cui, in passato Terrence Stamp si è avvicinato a lui, è questa non è una critica alla sua performance,  c’era qualcosa di distaccato in lui. Purezza, rabbia, odio…qualunque cosa. Penso che questa caratterizzazione sia più ambigua.”

Per quanto riguarda il vestito e la sua armatura, l’attore sottolinea che l’utilizzo della Motion Capture è stata necessaria:

“Le cose reali mi avrebbero distrutto”.

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner(“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Christian Bale sarà Mosé in Exodus di Ridley Scott?

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Christian Bale sarà Mosé in Exodus di Ridley Scott?

Secondo Deadline, potrebbe essere Christian Bale l’attore che interpreterà Mosé nel film Exodus di Ridley Scott, il film biblico che sarà prodotto dalla 20th Century Fox. La pellicola è un progetto parallelo a quello della Warner Bros di Gods ans Kings, che proprio oggi Steven Spielberg ha abbandonato, presumibilmente per dedicarsi completamente a TinTin, e ad un altro misterioso progetto, che però sappiamo non essere Robopocalypse dato che è ritornato in fase di sviluppo. La pellicola di Scott invece è stata di recente rimaneggiata da Steve Zaillian, che ha riscritto un copione di Adam Cooper e Bill Collage (sullo stile di 300) proprio per andare in contro alle corde di Scott. Oggi, quindi il film sembra essere passato alla fase di ricerca di un protagonista forte magari per chiudere il finanziamento. E chi meglio di Christian Bale potrebbe convincere e mettere d’accordo tutti?..

 

L’Uomo d’Acciaio: ritratti nello speciale di Cinema!

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L’Uomo d’Acciaio: ritratti nello speciale di Cinema!

Continuano ad arrivare gli speciali dedicati al ritorno di Superman sul grande schermo. Oggi è la volta della rivista tedesca Cinema, che ha pubblicato dei nuovi ritratti del film L’Uomo d’Acciaio, molto affascinanti che ritraggono tutti i protagonisti del film di Zack Snyder e prodotto da Christopher Nolan.

Immortalati Hanry Cavill, Russell CroweAmy Adams, Laurence Fishburne, Michael Shannon e Kevin Costner. L’Uomo d’Acciaio esordirà nelle nostre sale il 20 giugno 2013. Tutte le info utili nella nostra Scheda Film: L’uomo d’Acciaio. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel

L’Uomo d’Acciaio, il film

Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano L’Uomo d’Acciaio, con Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman, per la regia di Zack Snyder. Il film è interpretato anche da Amy Adams (“The Fighter”), attrice candidata tre volte agli Oscar, nel ruolo della giornalista del Daily Planet Lois Lane, e il candidato all’Oscar Laurence Fishburne (“What’s Love Got to Do with It”) in quello del direttore del giornale, Perry White. Nel ruolo dei genitori adottivi di Clark Kent, Martha e Jonathan Kent, ci sono la candidata agli Oscar Diane Lane (“Unfaithful — L’amore infedele”) e il premio Academy Award Kevin Costner(“Balla coi lupi”).

A combattere contro il supereroe sono due altri Kryptoniani sopravvissuti, il malvagio Generale Zod, interpretato dal candidato agli Oscar Michael Shannon (“Revolutionary Road”) e Faora, interpretata da Antje Traue. Originari di Krypton sono anche i genitori biologici di Superman, la madre Lara Lor-Van, interpretata da Ayelet Zurer (“Angeli e demoni”) e il padre Jor-El, interpretato dal premio Academy Award Russell Crowe (“Il gladiatore”). Nel cast anche Harry Lennix, nel ruolo del Generale Swanwick, Christopher Meloni in quello del Colonnello Hardy e Richard Schiff che interpreta il Dr. Emil Hamilton. Tutte le news nel nostro speciale: Superman: Man of steel.

Continua il successo per Il Grande e Potente Oz di Sam Raimi

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Balzato prepotentemente in vetta al box office della scorsa settimana, Il Grande e Potente Oz sta riscuotendo un buon successo di pubblico, raggruppando in un unico fandom gli appassionati del fantasy e della magia Disney, i fan dello strepitoso cast protagonista (James Franco, Michelle Williams, Mila Kunis e Rachel Weisz) e gli adepti del cinema di Sam Raimi, che riesce con grande naturalezza a passare dal film di genere al kolossal mantenendo intatta la sua grande destrezza dietro la macchina da presa.

Ecco alcuni dei commenti più entusiasmanti arrivati a noi di Cinefilos.it da parte dei nostri lettori: (Clicca sulla foto per vederla ad alta risoluzione)

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Vi ricordiamo che potete leggere la nostra recensione qui.

Con James Franco, Michelle Williams, Mila Kunis, Rachel Weisz, Abigail Spencer e Zach Braff e diretto da Sam Raimi (Spider-Man). Il Grande e Potente Oz arriva in Italia al cinema a marzo 2013. Quando Oscar Diggs (James Franco), il mago di un piccolo circo, grazie ad un trucchetto di troppo, si ritrova nel fantastico mondo di Oz, dovrà trasformarsi davvero nel grande e potente Mago, oltre che in un uomo migliore.

Julie Delpy, regina della commedia romantica tra Francia e America

Chi ama le commedie romantiche certamente la ricorda come protagonista di una saga cinematografica sull’amore piuttosto sui generis, che l’ha portata al grande successo ed ha raccolto grande consenso di pubblico, tanto che oggi giunge al suo terzo capitolo: Before midnight di Richard Linklater. Nato come piccolo esperimento di cinema indipendente con Prima dell’alba – Before sunrise (1995), americano ma senza gli stilemi del blockbuster hollywoodiano, anzi con un’anima europea, che lo connette in maniera intelligente a certo cinema francese, il progetto ha saputo fidelizzare il pubblico e nutrire di dense aspettative i lunghi anni di attesa (nel 2004 esce Prima del tramonto – Before sunset e ora appunto, dopo altri nove anni, eccoci al terzo momento). E la protagonista non poteva essere che lei: eterea bellezza d’oltralpe, doppiamente figlia d’arte, approdata presto negli Usa, dove ha portato la sua semplicità e si è fatta apprezzare per quell’“esotica” aria parigina, scevra però da snobismo e altezzosità. Un’attrice maturata artisticamente negli anni, proprio come la trilogia cui ci si riferiva. Chi l’ha seguita fin dalla sua prima fase, quella europea, ne ricorderà gli inizi con partecipazioni nelle pellicole di Godard, o il ruolo da protagonista in Tre colori: Film Bianco di Kieslowski (1994). La nostra attrice è stata però diretta anche da Carlos Saura (La notte oscura, 1989), Mika Kaurismäki (Los Angeles senza meta, 1998) e Agnieszka Holland (Europa Europa, 1990). È anche regista, sceneggiatrice e produttrice, oltre che cantante.

Stiamo parlando di Julie Delpy, nata a Parigi il 21 dicembre del 1969, figlia del regista teatrale Albert Delpy e dell’attrice Marie Pillet. I genitori le fanno frequentare fin da bambina il mondo del teatro e conoscere l’arte in tutte le sue forme, cui la bambina presto si appassiona.

È appena un’adolescente quando viene scoperta da Jean-Luc Godard, che le dà una piccola parte in Détective (1985). Due anni dopo si guadagna la nomination al César come attrice più promettente, grazie alla sua partecipazione a Quarto comandamento di Bertrand Tavernier: cupa storia di ambientazione medievale, in cui Julie Delpy interpreta la giovane Beatrice De Cortemart, che uccide il padre dopo esserne stata violentata. In quello stesso periodo, l’attrice fa il suo primo viaggio a New York, dove poi studierà regia alla New York University’s Tisch School of Arts. La prima vera occasione di notorietà arriva con il ruolo della giovane Leni in Europa Europa di Agnieszka Holland, per cui impara anche il tedesco. Il film, tratto dalle memorie di Salomon Perel, vince il Golden Globe come miglior pellicola straniera.

Un’importante evoluzione nella carriera della Delpy è rappresentata senz’altro dal lavoro fatto sotto la direzione di Kieslowski per la trilogia legata alla Francia e ispirata ai colori della sua bandiera. Il personaggio interpretato dall’attrice, Dominique, è marginale sia nel Film Blu (1993)  che nel Film Rosso (1994), ma è protagonista nel Film Bianco (1994), il secondo della trilogia, l’unica commedia, sebbene dai toni non troppo leggeri e anzi caratterizzata dagli estremi: amore, ma anche dolore, crudeltà e vendetta. Kieslowski è premiato con l’Orso d’Argento a Berlino.

Il 1995 è un anno di svolta. Delpy passa alla regia col cortometraggio Blah, blah, blah e inaugura il fortunato sodalizio con il regista Richard Linklater che la vuole accanto a Etahn Hawke per una commedia romantica indipendente dal sapore anglo europeo: Prima dell’alba. Non ha ambizioni smodate, e forse anche per questo si rivela un piccolo capolavoro nel suo genere, tra i più apprezzati della decade. È quello che ha il merito di dare alla Delpy e a Hawke la grande popolarità internazionale. Julie Delpy ha affermato di essersi occupata anche della scrittura di molti dei dialoghi del suo personaggio: la studentessa parigina Celine, che incontra per caso sul treno il giovane Jesse/Hawke e si fa convincere a scendere con lui a Vienna e passare la serata insieme fino all’indomani mattina, in attesa della coincidenza che il ragazzo deve prendere per tornare in America. È una proposta bislacca, un’avventura e sarà l’occasione per conoscersi, parlare di tutto e innamorarsi. Delpy e Hawke, oltre che giovani e belli, sono spontanei e naturali, nonostante il film sia molto “scritto”. Portano infatti interamente sulle loro spalle un film fatto di fitti dialoghi, in cui Vienna resta sullo sfondo per lasciare spazio all’incontro di due  anime gemelle. A proposito della costruzione, di per sé un po’ rigida, del film la protagonista ha dichiarato: “L’obbiettivo era di rendere il film abbastanza entusiasmante, anche se ha una struttura limitata – due persone che parlano per un’ora e mezza”. Il finale aperto, poi, crea i presupposti per i capitoli che seguiranno, diventando un caso e un successo clamoroso. Anche se su questo Delpy sembra muoversi con cautela: “Non ha incassato milioni di dollari in sala, ma abbastanza perché potessimo farne un secondo”. E non era per nulla scontato che dopo nove anni il pubblico ricordasse la vicenda e fosse tanto legato al film da voler assistere al sequel, cosa che invece si è puntualmente verificata. Così come non lo era il fatto che il regista scegliesse di puntare sulla stessa coppia dopo nove anni e poi ancora dopo altri nove. Non era neppure detto che il pubblico, specie quello americano, rimanesse legato a una commedia come questa, che si prende i suoi tempi e i suoi ritmi, molto più simili a quelli della realtà, che non all’incedere incalzante della commedia romantica scoppiettante all’americana. La critica accoglie il lavoro molto positivamente, accostandolo al cinema francese più che alla sensibilità della commedia sentimentale made in Usa. Linklater vince l’Orso d’Oro a Berlino.

Ormai lanciata nel panorama internazionale, nel 1998 Julie Delpy è chiamata da Mika Kaurismäki per una parte in Los Angeles senza meta. La vediamo poi in vari altri progetti tra Europa e America, compresi alcuni episodi della serie tv E.R. – Medici in prima linea (2001). Prosegue la sua carriera da regista nel 2002 con il suo primo lungometraggio, da lei anche scritto e prodotto, Looking for Jimmy. Ormai vive stabilmente a Los Angeles e ha ottenuto la cittadinanza americana, pur conservando anche quella francese.

Nel 2004, a nove anni di distanza dal fortunato predecessore, Delpy veste di nuovo i panni di Celine e Hawke quelli di Jesse per Befor sunset. Nove anni sono passati non solo per gli attori, ma anche per i due personaggi da loro interpretati nel film, che si ritrovano e ancora una volta, sembrano avere poco tempo a disposizione per vivere un’altra manciata di momenti indimenticabili insieme e trarre un primo bilancio delle loro esistenze. Jesse è diventato uno scrittore di successo, proprio raccontando la singolare storia del suo incontro con Celine, che ora scrive canzoni e ha un rapporto assai complicato con l’amore. Come sempre i dialoghi hanno il peso maggiore, ma se nel primo capitolo riflettevano la spensieratezza e certa ingenuità giovanile, oltre al desiderio di aprirsi all’altro e conoscersi, qui c’è il confronto tra due diversi stili di vita, due strade, che ciascuno ha intrapreso senza l’altro, ma entrambe profondamente legate a quella breve esperienza comune. L’inevitabile interrogativo è: cosa sarebbe successo se …? Cosa può ancora succedere? C’è posto per rimpianti e recriminazioni, ma anche per scoprire che i sentimenti sono intatti e che il tempo sembra non essere passato. Tutt’altro che stanco, questo seguito ha una sua anima pulsante, diversa, ma ugualmente forte rispetto a quella del precedente. È agrodolce, romantico e amaro al tempo stesso e trova ancora una volta nei suoi due protagonisti le colonne portanti su cui reggersi. Due attori ormai perfettamente a loro agio in questi ruoli, cui sanno dare spessore e consistenza. Delpy collabora alla sceneggiatura e per questo ottiene anche una nomination all’Academy. Inoltre, fa entrare anche tre suoi brani musicali nel film – nel frattempo, infatti, l’attrice ha esordito anche come cantante. Altro grande successo, dunque, per quello che ormai con ogni evidenza ha oltrepassato i confini del piccolo film indipendente.

Il 2005 la vede partecipare a Broken Flowers di Jim Jarmush, protagonista Bill Murray. Nel 2007, invece, prosegue e intensifica il suo lavoro da regista uscendo con 2 giorni a Parigi, da lei anche scritto, prodotto e montato. Qui Delpy è Marion e recita accanto ad Adam Goldberg/Jack. Sempre alle prese con le difficoltà di coppia, con un amore europeo-americano e con poco tempo a disposizione per trovarsi o ritrovarsi o allontanarsi definitivamente. La pellicola sarà seguìta nel 2012 da 2 days in New York. Nel 2009 nasce suo figlio dall’unione con il compositore tedesco di colonne sonore Mark Streitenfeld.

Presto la vedremo vestire di nuovo i panni del suo personaggio più fortunato, Celine, accanto a Ethan Hawke, in Before Midnight, sempre per la direzione di Linklater. Il film è stato presentato per la prima volta al Sundance Festival il 20 gennaio scorso, mentre la premiere internazionale ha avuto luogo in febbraio al Festival di Berlino, dove il film ha partecipato fuori concorso. Linklater afferma di non aver cambiato nulla nello stile della pellicola. Mentre entrambi i protagonisti sottolineano l’unitarietà del progetto. Hawke lo vede come “Un unico film durato 18 anni”, e Delpy gli fa eco così: “Il film si è evoluto con noi. Riflette anche le nostre vite in qualche modo”. Tutti e tre poi concordano nel sottolineare l’importanza del particolare processo creativo che dà vita alle pellicole: Delpy e Hawke infatti partecipano attivamente alla scrittura della sceneggiatura. Delpy: “È un processo creativo molto intenso, ma grandioso. È pura creatività, e ci divertiamo anche, il che è una buona cosa”. Altro aspetto importante nel quale gli attori individuano il segreto del successo della trilogia è la veridicità, l’onestà dei dialoghi, che l’attrice spiega così: “Quando scriviamo, cerchiamo di mettere più verità possibile.

Quando ho scritto il primo film, ricordo di aver inserito cose che erano molto significative per me a quell’epoca”. Non dialoghi vuoti o banali dunque, ma uno scambio d’idee che rifletteva il più possibile le reali convinzioni e i punti di vista dei due attori. Perché, ribadisce la Delpy: “Se fai qualcosa che è veritiero e reale per te, penso diventi un po’ universale”, perché chi guarda, apprezza quest’autenticità e può riconoscervisi. Altro aspetto importante per la Delpy sceneggiatrice è dare una multidimensionalità ai personaggi, e Celine è forse quello che nel corso degli anni si è evoluto in maniera più complessa: “Quando scrivo cerco di dare diversi lati ai personaggi, in modo che non siano unidimensionali. Più dimensioni hanno, meglio è”. Questo, dice, è un aspetto che l’ha sempre colpita, anche da spettatrice. Riguardo poi alle anticipazioni sulla trama, l’attrice non vuole rivelare nulla se non: “Vedrete come si evolvono realmente le persone nelle storie d’amore; che non è tutto roseo, ma tanto reale quanto sentivamo che fosse giusto”.

Attendiamo dunque l’uscita nel nostro paese per verificare se ancora una volta il team conferma di saper affrontare la tematica amorosa senza retorica e con sempre nuova freschezza.

Sorrentino e Servillo insieme ne La grande bellezza

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Sorrentino e Servillo insieme ne La grande bellezza

Dopo il grande successo de Il Divo, il regista Paolo Sorrentino torna al suo sodalizio artistico con Toni Servillo, lasciandosi alle spalle l’esperienza internazionale di This must be the place. Il nuovo lavoro, che vede i due per la quarta volta insieme sul set, è La grande bellezza. Presente con un promo alla scorsa Berlinale, è molto atteso non solo in Italia, tanto che l’hanno già acquistato: Germania, Benelux, Gran Bretagna, Israele, Grecia e Brasile.

Poco si sa della trama, su cui, come su tutto il film, regna il riserbo. Sappiamo però che Toni Servillo veste i panni dell’affermato giornalista sessantenne Jep Gambardella, abituale frequentatore della Roma mondana di oggi. Come la Capitale, anch’egli non ha perduto il suo fascino.

Il titolo, dunque, è senz’altro riferito alla Città Eterna, che fa da ambientazione, ma è anche protagonista, come ha confermato Umberto Contarello – sceneggiatore assieme a Sorrentino – definendolo un film “profondamente su Roma” (vi è stato interamente girato). Omaggio a Fellini e alla Dolce Vita? Può darsi. Ritratto inedito della capitale? C’è da aspettarselo, dato lo sguardo sempre tagliente, ironico, grottesco ma anche poetico, che caratterizza il lavoro del regista. E viste anche alcune pagine del suo recente lavoro di scrittore  – in particolare, Hanno tutti ragione, edito da Feltrinelli nel 2010 – in cui si soffermava proprio sulla natura affascinante e decadente della città: “Roma, è un lungo tramonto. (…) Questo grande catino di città che accoglie tutti, democraticamente, con noncuranza e malevolenza. Senza fartene accorgere , però. Come certi colpi astuti nei caveau delle banche attraverso i tombini. Roma ti tende agguati continui e raffinati, ma i colpevoli sono sempre introvabili. Perché sono troppi i colpevoli (…)”. E la definiva “l’ombelico sporco di questo paese, la capitale di questa Italia maledetta”. “Questa Roma immutabile e copione di sé stessa all’infinito.” Una Roma che sopravvive grazie alla frivolezza, alla futilità: “È così che resiste brillantemente la storia millenaria di questa città, rimescola continuamente le carte per rinunciare a vedere una volta e per tutte l’asfissia del suo involucro bellissimo”.

Quanto sappiamo finora de La grande bellezza sembra consonante con questa visione. Non è ancora disponibile il trailer, è stato possibile vederne un’anticipazione solamente alle Giornate Professionali di Sorrento a dicembre 2012, alla presentazione del listino Medusa del 2013. Ma si evince dai personaggi principali che l’occhio della macchina da presa è puntato sul mondo dell’alta borghesia romana, dei salotti modaioli e cafoni al contempo (e qui immaginiamo che il gusto per la caricatura grottesca di Sorrentino si sbizzarrisca).  Accanto a Servillo, Carlo Verdone in veste di scrittore, e Sabrina Ferilli, che pare interpreti una vamp. Ma sembra ci siano anche Isabella Ferrari, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Carlo Buccirosso, Luca Marinelli, Giorgio Pasotti. La fotografia è di Luca Bigazzi e il montaggio di Cristiano Travaglioli. La sfida sarà dunque tenere insieme una così ricca materia e, cosa a cui il regista ci ha abituati, il grottesco col realistico. È una coproduzione italo-francese: Indigo Film, Medusa e Banca popolare di Vicenza, per l’Italia – Medusa inoltre distribuisce il film nel nostro paese. Mentre per la Francia, Babe Films e Pathé, che cura anche la distribuzione internazionale.

Non ci resta che verificare in sala (uscita prevista per il 23 maggio) se l’ultima scommessa del regista sarà vinta. E chissà che non lo vediamo anche a Cannes.

Roma celebra San Patrizio con l’Irish Film Festa

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San-patrizio-Roma-IFFLa festa di San Patrizio, ricorrenza tipica irlandese, si sta diffondendo come è ormai normale, in tutti i Paesi dell’Unione Europea, e anche oltre. In Italia, e in particolare a Roma

Come Out And Play, il film shock del misterioso Makinov

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Come Out And Play, il film shock del misterioso Makinov

Per chi non conoscesse ancora la misteriosa figura di Makinov, basti sapere che perturbante regista di origini russe ha pubblicato in questi giorni le prime immagini on-line del suo ennesimo e controverso lungometraggio dal titolo Come Out And Play. La figura di Makinov è avvolta da un alone di leggenda e di mistero che impregna tutta la sua giovane carriera di regista, che secondo alcune scarne informazioni di seconda mano sarebbe iniziata come operatore per convergere in seguito alla regia di numerosi spot pubblicitari e documentari dal sapore gotico e disturbante. Si dice poi che, in seguito a terribili allucinazioni causate da una massiccia assunzione di peyote, Makinov abbia avuto la sua prima rivelazione cinematografica, convergendo verso un cinema fatto di orrore e distorsione. Dopo aver pubblicato on line un video-manifesto in cui compare con il viso coperto da un cappuccio rosso e con una voce distorta, Makinov si sta lentamente imponendo all’attenzione internazionale attraverso la rete.

Come Out And Play, primo lungometraggio del regista, si presenta come un remake dell’opera Who Can Kill A Child? del 1976 diretta dallo spagnolo Ibanez Serrador e tratterebbe di una giovane coppia che decide di prendersi una vacanza in una tranquilla isola, per poi scoprire che essa è abitata da bambini selvaggi intenti ad uccidere tutti gli adulti. Per compensare il budget estremamente ridotto, Makinov ha puntato molto su una campagna pubblicitaria fatta di provocazioni e di un passa parola sul web, data la poca considerazioni all’interno dei festival di genere. Inoltre vi sono richiami diretti ed indiretti al racconto Children Of The Corn di Stephen King, già ispiratore del film originale. Per il momento non esiste ancora una data di uscita e distribuzione internazionale, ma nell’attesa ecco i primi due poster ufficiali.

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Jai Courtney nel cast di Divergent

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Dopo aver finito di saltare in aria e sparare all’impazzata nei panni di Jack, il figlio di Bruce Willis / John McClane nel nuovo Die Hard: un buon giorno per morire, Jai Courtney è ora impegnato nel cast del  nuovo progetto di fantascienza dal titolo Divergent diretto da Neil Burger.

Nei mesi scorsi Shailene Woodley aveva ottenuto la parte di Tris, una giovane donna impegnata a ribellarsi contro una società divisa in caste in un futuro dispotico, e ora pare che Courtney interpreterà Tobias Eaton, l’istruttore di Tris che finisce per innamorasi della ragazza. Vanessa Taylor ha adattato lo script dal bestseller di Veronica Roth, e nel frattempo anche Maggie Q, Zoe Kravitz e Ansel Elgort sono stati interpellati nel cast un paio di giorni fa. Burger inizierà le riprese presto, puntando ad una distribuzione per il 21 Marzo 2014. Courtney ha recentemente lavorato a fianco di Felony Joel per l’adattamento del fumetto  I, Frankenstein.

Fonte: Empire

Charlie Day e Jason Sudeikis insieme per One Night On The Hudson

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Squadra che vince non si cambia. E dunque anche una coppia vincete non deve essere separata. È quello che è successo con Charlie Day e Jason Sudeikis, compagni di set inseparabili che in questi giorni stanno concludendo le trattative per partecipare insieme al nuovo film del regista Seth Gordon intitolato One Night On The Hudson.

Malgrado il titolo fuorviante, la sceneggiatura di TJ Fixman dovrebbe essere una commedia di stile carcerario in cui una giovane recluta dell’esercito ed il suo socio, un veterano stanco ed annoiato, hanno il compito di trasportare un testimone federale dal New Jersey a Manhattan, dovendo confrontarsi con un’orda di poliziotti corrotti e criminali senza scrupoli. Secondo alcune indiscrezioni, lo script del film sarebbe pronto già dal 2011, ma nessuno era disposto ad acquistarlo. Ma ora la Universal ha deciso di realizzarlo, e nel frattempo si sta già attivando per finanziare un possibile sequel di Horrible Bosses. Jason Sudeikis continua con la sua fitta tabella di appuntamenti cinematografici e televisivi, tra cui spiccano il suo programma Saturday Night Live, la commedia indie Relanxious, il programma giornaliero per la tv It’s Always Sunny In Philadelphia e la nuova commedia We’re The Millers.

Fonte: empire

Vincet D’Onofrio nel cast di The Judge

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Vincet D’Onofrio nel cast di The Judge

In questi giorni è stata diffusa la notizia secondo cui, dopo l’ingresso di Robert Duvall nel cast del nuovo attesissimo The Judge diretto da David Dobkin, anche Vincet D’Onofrio avrebbe firmato per interpretare il ruolo del figlio maggiore di Duvall e fratello di Robert Downey Jr. Il film racconta di Downey, giovane avvocato ritornato nella sua città natale per il funerale di sua madre.

Il giudice della città, unico indagato nell’omicidio di sua moglie, dovrà collaborare con Downey per scoprire la verità su ciò che è realmente accaduto, confrontandosi però con anni di distacco e di assenza. The Judge sarà prodotto da Dobkin, Susan Downey e David Gambino. D’Onofrio ha recentemente finito la sua decennale partecipazione alla serie tv “Law & Order: Criminal Intent.”.

Fonte: comingsoon.net

Jim Carrey fiducioso sul sequel di Scemo e più Scemo

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Jim Carrey fiducioso sul sequel di Scemo e più Scemo

Già sul finire del 2012 i fratelli Farrelly avevano espresso l’intenzione di realizzare un seguito dell’irriverente Scemo & più Scemo, dovendosi però scontrare con numerosi problemi produttivi e soprattutto sull’impossibilità di trovare in tempi brevi una sceneggiatura originale ed avvincente. Per questo motivo sembrava un progetto destinato a finire sul nascere, come testimoniava anche l’estrema reticenza di Jim Carrey, il quale pensava ad un nulla di fatto. Ma proprio in questi ultimi mesi è stato proprio l’attore americano a lanciare nuovi segnali di speranza verso il progetto, dimostrandosi più volte fiducioso della sua effettiva realizzazione e affermando che lui e Jeff Daniels sono eccepita all’idea di riprendere le avventure di Lloyd Christmas e Harry Dunne.

“Stiamo discutendo moltissimo”, ha detto Carrey durante un’intervista per Access, “Jeff e io siamo davvero entusiasti e spero che l’anno prossimo saremo in grado di realizzare insieme il progetto”.

Ovviamente non esiste alcuna sceneggiatura ufficiale dell’ipotetico sequel, ma alcune voci lasciano supporre che le vicende si svolgeranno circa vent’anni dopo la conclusione del primo capitolo, con Lloyd ed Harry non molto più intelligenti di prima e alle prese con un grosso problema; pare che uno dei due abbia un figlio da una delle tante fiamme di gioventù ! In attesa di una concreta pianificazione del progetto, presto vedremo Carrey in The Incredible Burt Wonderstone.

Fonte: empire

Ang Lee dirige l’episodio pilota di Tyrant

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Il neo premio Oscar Ang Lee è famoso per scegliere progetti che gli permettono di sperimentare ogni volta nuovi modi di fare cinema. Ma l’autore non disdegna assolutamente il piccolo schermo, tanto che negli ultimi giorni ha firmato un accordo con i produttori americani della FX per dirigere l’episodio pilota della nuova serie Tyrant, progetto creato dal team di Homeland. Howard Gordon e Gideon Raff, due dei maggiori produttori della famosa serie sulla CIA, stanno lavorando al nuovo progetto che dovrebbe raccontare le avventure di una famiglia americana catturata e imprigionata in un territorio imprecisato del Medio Oriente.

Raff, già creatore di Prisoners Of War, la serie israeliana che ha ispirato la versione americana, ha scritto l’episodio pilota di Tyrant e produrrà la serie con Hoeard Gordon, Craig Wright e David Fury. Il produttore ha diffuso la notizia del coinvolgimento di Lee direttamente su  Twitter.

“Ang Lee ha dimostrato più e più volte la capacità di presentare personaggi con una  tale profondità e specificità da rivelare la condizione umana universale”, afferma il capo della FX John Landgraf in una dichiarazione per Variety. “Nessun regista potrebbe essere più indicato di Lee per portare sul piccolo schermo una storia tanto particolare e profonda”.

Ang Lee, mai a corto di offerte di lavoro, sta lavorando su un adattamento delle avventure di Mosé dal titolo Gods And Kings, su una sceneggiatura scritta da Michael Green e Stuart Hazeldine, dopo la rinuncia di Steven Spielberg che ha portato la Warner ha scegliere il regista indiano per battere la concorrenza di Exodus, possibile progetto futuro di Ridley Scott per la Fox.

Fonte: empire

Dave Bautista sarà Drax The Destroyer in Guardians Of The Galaxy

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Il mese scorso era stata diffusa la notizia secondo cui Jason Momoa, star del remake di Conan, aveva ottenuto dai dirigenti della Marvel il ruolo del guerriero Drax The Destroyer nel nuovo film Guardians Of The Galaxy diretto da James Gunn. Ma proprio in questi ultimi giorni la voce è stata smentita a sorpresa, rivelando il nome di colui che avrebbe battuto Momoa agli screening-test per l’ambito ruolo.

Si tratterebbe nientemeno che dell’ex wrestler  Dave Bautista, cresciuto nei vivai della WWF e della WWE prima di approdare in tv e al cinema con alcuni progetti che comprendono House Of The Rising Son e The Scorpion King 3, oltre che l’esperienza dello scorso anno in The Man With The Iron Fists e la grande interpretazione per My Son, My Son, What Have Ye Done di Werner Herzog. Secondo alcune indiscrezioni, Bautista avrebbe ottenuto il ruolo superando, oltre che Momoa, anche personaggi del calibro di Isaiah Mustafa e Patrick Wade. Aspettando l’inizio delle riprese, che dovrebbero aver luogo in estate, vedremo a breve Bautista al fianco di Vin Diesel nell’attesissimo Riddick, prossimo all’uscita negli USA.

Fonte: empire

Colin Trevorrow dirigerà Jurassic Park 4

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jurassicparkColin Trevorrow avrà l’onore e l’onere di dirigere Jurassic Park 4. La notizia arriva dopo che erano state da tempo fissate le date di inizio riprese e di uscita del film.

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