Ma in cosa i Marvel Studios hanno
sbagliato? Qui sotto trovate almeno 10 modi in cui il personaggio è
stato letteralmente sprecato nel suo adattamento:
Non è sordo come nei fumetti
Non tutti sanno che nei fumetti
Occhio di Falco è stato sordo per la maggior parte
della sua carriera di supereroe. Il suo udito venne originariamente
danneggiato nella miniserie Hawkeye del 1983 scritta da
Mark Gruenwald, dove Clint nascose i suoi problemi ai compagni di
squadra. Salvo poi morire e rinascere nell’evento Heroes
Reborn del 1996, in cui il suo udito venne ripristinato.
Nessuna menzione a questo dettaglio nel MCU, ed è un peccato perché
avrebbe fornito diversi spunti interessanti sul personaggio.
Il ritiro
L’ultima apparizione di Occhio di
Falco risale a Captain America: Civil
War, dove è stato assente per la maggior parte del
tempo. Questo ritiro dalle scene avviene quasi in sordina, senza
che ne vengano giustificate le ragioni e senza dare al
personaggio lo spazio che meritava. Cosa che continua anche in
Avengers: Infinity
War, dove è stato il grande assente.
Il rapporto con Cap
Nei fumetti Clint Barton ha uno
strano rapporto con Steve Rogers, e se da una parte non ne rispetta
l’autorità, dall’altra riconosce il peso della sua figura. In
Civil War però
vediamo Occhio di Falco lasciare la sua famiglia per unirsi al team
di Captain America, praticamente l’unica volta in cui ha mostrato
una sorta di riverenza nei suoi confronti.
La famiglia
Una delle più grandi sorprese di
Avengers: Age of
Ultron è stata la comparsa della famiglia di
Clint Barton durante le prime scene del film. Nel capitolo
precedente infatti Occhio di Falco
aveva finto di non avere legami affettivi salvo poi portare i
Vendicatori alla sua fattoria per nascondersi. Nel film rivela
inoltre che Nick Fury ha contribuito a mantenere
segreta la sua famiglia, anche dallo SHIELD, in modo che moglie e
figli fossero al sicuro. Però si tratta di un enorme cambiamento
rispetto ai fumetti, dove Clint ha diverse relazioni con altri
personaggi, quindi rendendolo marito e padre si sta limitando il
suo potenziale…
Ragazzo di campagna
Potrebbe sembrare ovvio, essendo
entrambi esperti arcieri, che Occhio di Falco
abbia molto in comune con Robin Hood, eppure nei
fumetti Clint non è un ragazzo di campagna come mostrato nei film
ma vive a New York quando non lavora con i Vendicatori, vegliando
sul suo vicinato.
Il cattivo della situazione
La storia dei Marvel Comics è piena di personaggi che
cambiano fronte, quindi non è raro che un eroe passi dal lato buono
a quello cattivo. Successe anche a Occhio di Falco
quando debuttò in Tales of Suspense # 57 (1964) di Stan
Lee e Don Heck, affrontando Iron Man
perché manipolato da Vedova Nera. Al
contrario l’eroe non subisce lo stesso identico trattamento nei
film, anche se viene fatta un’allusione al passato dark di
Natasha in Avengers ma ignorarono completamente
quello di Hawkeye. Secondo il MCU infatti, Clint è sempre stato un
leale agente dello SHIELD che subisce il lavaggio del cervello da
Loki.
I poteri
Nei fumetti Clint
Barton è un abile arciere che non manca mai i suoi
bersagli, capace di trasformare qualsiasi oggetto in un’arma.
Perfino nell’Universo Marvel Ultimate, la nuova versione di
Occhio di Falco
è così abile da essere in grado di sconfiggere un’intera stanza
piena di scagnozzi mentre era legato ad una sedia. Ma a parte
alcuni momenti in Avengers il personaggio sembra
privo di poteri impressionanti come la sua controparte
originale.
Non è un leader
A Occhio di Falco piace assumersi la
responsabilità delle sue azioni, e nei fumetti originali è sempre
stato descritto come un leader forte, sia quando ha ricoperto una
posizione di rilievo nei Vendicatori, sia quando ha fondato la lega
dei Vendicatori della West Coast. Purtroppo nulla di simile è mai
accaduto nei film del MCU, dove viene presentato come un buon
soldato e nient’altro. L’unico sprazzo di leadership ci viene
mostrato in Avengers: Age of
Ultron mentre fa un discorso di incoraggiamento a
Wanda
Maximoff.
Mancanza di ego
Una delle caratteristiche principali
del personaggio nei fumetti è il suo ego. Clint
Barton non ha mai nascosto la sua “presunzione”, anche
quando metteva tutto se stesso per aiutare gli altri,
caratteristica che la versione di Jeremy Renner
nel MCU sembra aver completamente ignorato. Non sono mancati alcuni
fugaci commenti, tuttavia per la maggior parte del suo tempo sullo
schermo è apparso un Vendicatore che sa fare gioco di squadra e che
va d’accordo con i compagni.
Poco tempo sullo schermo
Il più ovvio rimprovero che si possa
fare ai Marvel Studios è non aver dato a Occhio di Falco più tempo
e spazio al cinema. Nei fumetti però è uno dei Vendicatori più
importanti, unendosi al team di supereroi in The Avengers #
16 del 1965, scritto da Stan Lee e Jack Kirby, e da
allora è stato una presenza quasi costante. Invece nel MCU ha avuto
soltanto una manciata di minuti nei primi due film di
Avengers e in Captain America: Civil
War (se non consideriamo il piccolo cameo in Thor).
Si fa spesso ironia,
nell’ambito dell’universo cinematografico Marvel sul fatto che Occhi di
Falco, interpretato da Jeremy Renner, sia un po’
meno super dei suoi colleghi Vendicatori, visto che è sprovvisto di
superpoteri.
Ecco la risposta alle battute e alle
critiche da parte di Occhio di Falco in persona, che ironizza
proprio sulla sua mancanza di potenziamenti “super”.
https://www.youtube.com/watch?v=aQ27iS1mkuo
Dimostrando una certa dose di autoironia, Jeremy
Renner ha decisamente segnato un momento altissimo nella
storia del programma di Jimmy Fallon, dove era ospite e dove si è
esibito con grande successo!
Occhio di Falco è
l’unico dei sei Vendicatori originali a non aver ottenuto il suo
film solista, ma come sappiamo sarà presto protagonista di una
serie tv che arriverà su Disney + nei prossimi anni. Tuttavia il
piano iniziale dei Marvel Studios prevedeva in effetti
uno standalone su Clint Barton destinato al grande schermo, e a
rivelarlo è Kevin Feige spiegando che, dopo averne
discusso con Jeremy
Renner e ottenuto il suo consenso, la produzione ha
optato per un adattamento a episodi.
Se il piccolo schermo si dimostrerà
più adatto ad accogliere le avventure dell’arciere solo il tempo
saprà dirlo, ma le aspettative sono alle stelle per questo show che
vedrà in azione anche Kate
Bishop, l’erede di Occhio di Falco nei fumetti.
Nelle ultime settimane è stato
Variety a riportare che lo studio avrebbero “puntato” la star di
Pitch Perfect e BumblebeeHailee
Steinfeld per interpretare l’eroina nella nuova serie di
Disney +. Sappiamo già che il progetto coinvolgerà anche
Jeremy Renner, aka Clint Barton nel MCU, e che la
storia ruoterà attorno al passaggio di consegne tra l’eroe e la sua
erede.
La prima apparizione di Kate Bishop
nei fumetti della Marvel risale al 2005 nella run degli Young
Avengers, quando l’eroina entra in squadra nonostante
non avesse alcun potere. Più tardi i cosiddetti “supereroi
adulti” come Iron
Man e Captain
America decidono di addestrare i giovani Vendicatori
solo con il consenso dei rispettivi genitori, scelta alquanto
plausibile, fornendo ai ragazzi le giuste attrezzature e consigli
per affrontare al meglio i propri nemici.
Lo show su Occhio di
Falco dovrebbe fare riferimento alla origin story,
approfondendo così quanto era stato escluso dai precedenti film del
MCU. A spiegarlo è il produttore Trinh Tran: “Ho scelto di fare
questa serie proprio perché non abbiamo mai avuto la possibilità di
raccontare la storia di Clint Barton. Abbiamo visto Thor nei suoi
diversi film, conosciuto i suoi retroscena, così come Captain
America e Iron Man…Tutti hanno avuto la loro possibilità di
raccontare il loro passato, tranne Clint Barton“.
“Sono entusiasta per questo
motivo, e sono anche entusiasta del fatto che ci sia una ragazza
che vuole diventare Occhio di Falco“, ha
aggiunto Tran, alludendo ai piani sull’introduzione di Kate Bishop
nello show. “La run di Matt Fraction è assolutamente una delle
cose più sorprendenti a cui guardare. Ricordo di essermi seduto lì
a leggere pensando che fosse incredibile, e che era qualcosa che
potevamo raccontare.“
Scavare nel passato di Occhio di
Falco significa avere accesso ad una serie di personaggi come
Trickshot, il fratello cattivo dell’eroe, o
comunque giocare con le migliori avventure dei fumetti in vista del
suo futuro e probabile addio al MCU.
Nonostante siano molto amati dal
pubblico dei Marvel Movies, Occhio di Falco e
Vedova Nera non sono mai stati protagonisti
assoluti di un film, “preferendo” sempre lavorare in squadra.
Un film su Occhio di
Falco e Vedova Nera “avrebbe senso”
Intervistato da Metro e Edmonton Sun, Jeremy
Renner, interprete di Occhio di Falco, ha
dichiarato che nella sua opinione i due personaggi, entrambi membri
dello SHIELD, rappresenterebbero un ottimo duo di
protagonisti per condividere una storia al cinema. “Io ho
sempre pensato che avrebbe perfettamente senso fare un film basato
su Occhio di Falco e Vedova Nera perché sono simili su monte cose
– ha detto Renner – Non hanno poteri, hanno tante abilità,
hanno condiviso dei momenti del loro passato, ma non credo ci sia
in cantiere una cosa del genere. Mi piacerebbe molto farlo
però.”
Sappiamo che ci sono state
discussioni alla Marvel per un film su
Vedova Nera e sia Scarlett Johansson che
Kevin Feige si sono espressi in favore
di questa eventualità. Nulla invece è stato detto in merito a un
film dedicato esclusivamente a Occhio di Falco.
L’ultima volta che abbiamo visto insieme Clint e Natasha, se le
sono date di santa ragione in Civil War, adesso i
due personaggi torneranno comunque insieme in Avengers
Infinity War.
Il film arriverà al
cinema il 4 Maggio 2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Jeremy Renner ha
condiviso su Facebook una nuova immagine dal dietro le quinte di
Captain America Civil War in cui vediamo
il suo Occhio di Falco e Scarlet Witch, interpretata da
Elizabeth Olsen, alle prese con una
scena. La foto nella gallery:
In Captain America Civil
War lo schieramento di Cap sarà formato da Bucky,
Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di Iron Man
invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e Vision. Al
momento non è ancora chiaro che parte prenderanno Spider-Man e
Scarlet Witch.
In attesa di nuovi dettagli in
merito ricordiamo che Captain America: Civil
War sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e vedrà
nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel
Bruhl. Captain America Civil
War arriverà nelle sale italiane il 4 maggio
2016.
Per otto lunghi anni, Occhio
di Falco è stato il bersaglio di ogni tipo di battuta da
parte dei fan quando si trattava di stabilire chi era il più debole
dei Vendicatori. Anche certi film del MCU non hanno fatto altro che
mettere in ridicolo il personaggio stesso (come
Avengers: Age of Ultron, dove lo abbiamo visto
affrontare alieni, robot e altri personaggi armati con nient’altro
che un arco e una freccia). Eppure, secondo un nuovo studio,
Clint Barton è in realtà il più “prezioso” tra gli
eroi più potenti della Terra… e per tutto questo tempo non abbiamo
fatto altro che sottovalutarlo!
È giusto chiarire che lo studio in
questione non si è occupato di stabilire chi è il miglior
Vendicatore da un punto di vista puramente combattivo. Il sito
Film
Franchise Showdown ha raccolto una serie di dati per
determinare chi fosse il Vendicatore più redditizio di tuttti. Lo
studio ha preso in esame i numeri di ciascuno dei 23 film del MCU
usciti fino ad oggi, classificandoli in base agli incassi e alle
valutazioni della critica. Tra i fattori che sono stati presi in
esame anche il budget di produzione, il punteggio di IMDb ed
eventuali vittorie nel corso di importanti cerimonie di
premiazione.
Come si legge sul sito:
“Finora Occhio di Falco è apparso in sei film
del MCU, con un ROI(ritorno sugli
investimenti, NdR)medio di 5,3 per
film. In confronto, ogni film che presenta Thor ha un ROI medio di
5,06, Captain America ha un ROI di 4,9 e Iron Man ha un ROI medio
di 4,8 per apparizione. L’analisi dettagliata mostra che Black
Panther resta il miglior film Marvel fino ad oggi, grazie agli
elevati incassi al botteghino e al plauso della critica, mentre
L’incredibile Hulk ha ottenuto il minor successo finanziario e di
critica in assoluto.”
Occhi di Falco guida la classifica
degli eroi più redditizi del MCU
Lo studio ha decretato anche che
Spider-Man: Far From Home è il film con il ROI più
grande, essendo stato prodotto con un budget di 160 milioni di
dollari e avendone incassati 1,13 miliardi al box office globale.
Ciò ha fatto guadagnare al film con Tom Holland un punteggio ROI di 7,06, battendo
così il ROI di Avengers:
Endgame (6.99), calcolato in base ad un budget di
circa 400 milioni di dollari ed un incasso pari a 2,79 miliardi
lordi.
A proposito di Occhio di Falco,
ricordiamo che Jeremy Renner tornerà a vestire i panni del
personaggio nell’annunciata serie Hawkeye che sarà destinata al servizio di
streaming Disney+. Nella serie Clint Barton
allenerà il personaggio di Kate Bishop per diventare Occhio di
Falco. La serie debutterà nel 2021.
È stato annunciato che
Disney+
produrrà una serie tv su Occhio di Falco, con
protagonista Jeremy Renner. La serie Marvel è stata annunciata
ufficialmente su Variety.
Il progetto si concentrerà su una
serie di avventure in cui Clint Barton, AKA Occhio di Falco,
passerà il testimone a Kate Bishop. Nei fumetti, Kate Bishop è
l’erede del mantello di Occhio di Falco dopo Barton. Inoltre Kate è
anche un membro dei Young
Avengers.
La serie su Barton si aggiunge a
quella già annunciata su Loki con protagonista
Tom Hiddleston. Su Disney + invece sono in
produzione due spinoff di Star
Wars e due show originali, uno basato su
Monsters and Co e uno su High School
Musical.
Jeremy Renner
tornerà nei panni di Occhio di Falco in Avengers: Endgame, dal 24 aprile
in sala.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018),
l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo,
Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo
lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per
annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine
nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
A distanza di 10 anni dall’uscita di
Dracula 3D, il Maestro del BrividoDario Argento torna a occupare le sale
cinematografiche con il suo Occhiali Neri.
Presentato in anteprima al festival di Berlino, il film vede come
protagonisti Ilenia Pastorelli, Asia
Argento e il giovanissimo Xinyu
Zhang.
Occhiali neri: il ritorno di
Argento a una tradizione più tenera
Un assassino seriale di prostitute
colpisce a Roma strangolando le sue vittime con una corda per
violoncello. Quando il killer attacca Diana
(Ilenia Pastorelli), prostituta di lusso,
l’omicidio fallisce ma la donna si ritrova a subire un incidente
che la priverà della vista per sempre. Rita
(Asia Argento), una volontaria conosciuta presso
una comunità di non vedenti, la aiuta ad ambientarsi nella sua
nuova vita. Nel frattempo, la polizia indaga per fermare
l’assassino.
Con Occhiali Neri,
Dario Argento torna a proporre nelle sale italiane
un thriller all’italiana, caratterizzato da specificità registiche
e impostazioni narrative a cui lo spettatore odierno non è più
abituato: una trama semplice e che avanza logicamente, secondo la
risoluzione di indizi ben individuabili ma incorniciati da una
traccia sonora penetrante, che cerca di sovrastare l’impianto
caricaturale della recitazione.
Secondo tecniche attoriali ben
affinate nella scuola horror anni ’70/’80, il fulcro di un giallo
vecchio stampo è da ricercare nella presenza attoriale, che ben
distingue i personaggi principali dai comprimari; Ilenia Pastorelli
è abile nell’inquadrare l’esuberanza di una donna abituata ad
abitare gli spazi in maniera maestosa ed accattivante, e che ora
dovrà imparare nuovamente a vivere, sorretta dall’affetto e astuzia
di una figura fondamentale: il piccolo Chin. Vittima quasi
inconsapevole ed intonsa dello stesso incidente che ha avuto
conseguenze nefaste per Diana, l’innocenza e la tenerezza del
bambino si riveleranno carte fondamentali per l’apertura narrativa
del Maestro a sottotrame mai da lui esplorate: la risolutezza di un
duo improbabile diviene linfa vitale nell’ottica di uno sviluppo
narrativo ancorato a una grammatica della macchina da presa che,
altrimenti, faticherebbe non poco a procedere col minutaggio.
Occhiali neri: un eclissi di
modernità ma dalle intenzioni chiare
Dove Occhiali Neri
dà il meglio di sé è nella messa in scena delle oscure atmosfere
urbane che Dario Argento ha sempre saputo ritrarre
perfettamente: il regista cattura egregiamente le sembianze di una
Roma minacciosa, vuota e in parziale rovina, in attesa che un altro
corpo cada a terra. La città viene sovrastata da un’eclissi
perenne, vittima degli occhi di Diana che non vedono più allo
stesso modo, o forse non hanno mai visto realmente, oscurati da un
distanziamento individuale che la protagonista assume nella prima
parte del girato.
Siamo di fronte a un’idea di giallo
horror più minimalista e conflittuale piuttosto che formalmente
feticista, che non mira tanto ad adattarsi alla contemporaneità del
genere, piuttosto ad offrire un taglio inedito all’ultima parte di
filmografia del Maestro, aperto a uno sguardo forse più indulgente
nei confronti della complessità psicologica dell’essere umano (come
dovrebbe confermare la prossima prova attoriale del regista nel
nuovo film di Gaspar Noè,
Vortex). Questo non si traduce nel tipo di regia
goffa e impacciata che in tanti temevano, e che è spesso
preponderante nelle “ultime opere” dei registi maestri: non siamo
di fronte a una regia particolarmente notevole che, tuttavia,
mostra qualche guizzo specialmente durante le scene d’azione e
uccisione, piuttosto raccapriccianti.
Per scelta narrativa e stilistica,
la mano di Dario Argento va in Occhiali
Neri a toccare il cuore di una tenere ma poderosa
alleanza: l’orrore risiede nel contrasto tra la gentilezza casuale
ma significativa di Diana e del suo nuovo amico, contrapposta
all’impulso distruttivo di un killer stereotipato, retaggio di una
sincerità registica ormai obsoleta, che vive dei contrasti
dicotomici tra i personaggio. Prevedibile nel suo svolgimento e nel
trattamento delle sue pedine-personaggio, la posta in gioco è tanto
più intimamente sentita quanto più la cinepresa si contorce attorno
a Diana e a Chin, avviluppandoli nei meandri di una mente registica
che forse ha perso la veracità di una volta, ma vuole continuare a
fare cinema.
E’ la colonna sonora di
Arnaud Rebotini a sancire ogni passaggio
fondamentale della trama di Occhiali Neri, sempre
nell’ottica di rimodellamento del thriller all’italiana tra le mani
di Dario Argento, per non lasciare sfuggire
personaggi e azioni dal controllo registico. Accettando
implicitamente lo schema maestro-burattini, pur con maggior
parvenza di autonomia in quest’ultimo film del Maestro, lo sguardo
dello spettatore dovrà fluire assieme alle sonorità lugubri e
affilate di Rebotini, alla scrittura innocua e logica di Argento e
agli occhi di Daria, attrice di un dramma mai veramente
scandagliato nella sua interiorità e che si sostanzia nella
tradizione.
Un fan di Iron Man
ha realizzato degli occhiali EDITH funzionanti, che abbiamo visto
in Spider-Man: Far
From Home e che rappresentano l’eredità fisica di Tony
a Peter Parker. JLaservideo ha mostrato da un po’
di tempo il suo lavoro sulla sua piattaforma, e adesso è pronto ad
offrire ai suoi follower un assaggio del lavoro svolto.
Il video mostra un lavoro certosino
e instancabile, svolto con grande precisione: montare tutta quella
tecnologia in un paio di occhiali da sole è un compito molto
difficile, dati i mezzi medii a disposizione di tutti. Ma il
produttore ha fatto tutto come si deve e le opinioni parlano da
sole in questo caso. A differenza della tecnologia sbalorditiva di
Spider-Man: Far From Home, l’utente ha bisogno di
un telefono cellulare da abbinare a questi occhiali per attivare le
funzioni da remoto.
Spider-Man: Far
From Home è stato l’ultimo film dei Marvel Studios (e SONY) a vedere la
sala. La pandemia di coronavirus ha bloccato l’uscita di Black
Widow e rimandato la produzione di molti altri film dello studio.
Intanto Spider-Man 3, sequel diretto di Far From Home, è appena
entrato in produzione.
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si
sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Sono state pubblicate le foto di
quattro modelli da collezione di Occhiali 3D dedicati a
Iron Man
3, abbinati ai quattro protagonisti del prossimo
film War Machine, Tony
Stark, Iron Man e Iron
Patriot.
Guarda la nuova spettacolare featurette del film di prossima
uscita Oblivioncon Tom
Cruise, Olga
Kurylenko e Morgan
Freeman. La pellicola fantascientifica è diretta da Joseph
Kosinski (Tron:Legacy).
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Guarda il trailer italiano
ufficiale di Oblivion,
il nuovo spettacolare film con
Tom Cruise e Morgan Freeman, dal 18 aprile al
cinema.
Tom Cruise è il protagonista di Oblivion,
un evento cinematografico originale e rivoluzionario dal regista di
TRON: Legacy Joseph Kosinski e dal produttore de
L’Alba del Pianeta delle scimmie.
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
È possibile dimenticare un luogo in
cui non si è mai stati? Questa la domanda posta da
Oblivion, l’attesa pellicola
fantascientifica diretta da Joseph Kosinski in
arrivo sui nostri schermi.
Scenari infiniti di un pianeta
devastato, vorticosi viaggi nei cieli, memorie inspiegabili di un
passato con cui confrontarsi, lottando per se stesso e per
l’umanità. Gli ingredienti della pellicola post-apocalittica ci
sono tutti: azione, fantascienza, avventura, effetti speciali
mozzafiato. E un’immancabile storia d’amore. Ma l’operazione in
atto è piuttosto intrigante poiché, come riporta la tagline del
film, “La Terra è un ricordo per cui vale la pena combattere”.
Jack è uno degli ultimi riparatori
di droni operanti sulla Terra devastata dalla guerra contro una
razza aliena. Parte di una massiccia operazione per estrarre
risorse vitali dopo decenni di guerra contro una terrificante
minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è quasi
terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità.
In cabina di regia siede Joseph
Kosinski, già apprezzato regista del fantascientifico
TRON: Legacy. È lo stesso Kosinski ad aver
sviluppato la storia originale del film, collaborando poi alla
sceneggiatura insieme a William Monahan, Michael
Arndt (Oscar per Little Miss
Sunshine) e Karl Gajdusek.
In
Oblivion, Kosinski torna inoltre a
collaborare con Claudio
Miranda, il direttore della fotografia di
TRON: Legacy, nonché fresco premio Oscar
per il suo lavoro in Vita di Pi.
A guidare il cast del film, girato
nel 2012 in risoluzione digitale 4K tra Stati Uniti e Islanda,
troviamo il divo action per eccellenza, Tom Cruise,
perfettamente a suo agio in ruoli d’avventura che mettono alla
prova il suo senso del pericolo. Da un lato, Cruise si trova a
fronteggiare un mostro sacro come Morgan Freeman,
dall’altro è affiancato dal premio Oscar Melissa Leo
(The Fighter) e da due stelle emergenti: si
tratta di Andrea
Riseborough, che ricordiamo nei panni di Wallis
Simpson nel sottovalutato W.E. – Edward e
Wallis, e Olga Kurylenko,
protagonista dell’atteso To the Wonder di
Terrence Malick. Quest’ultima sostituisce
Jessica Chastain, che ha dovuto rinunciare a
Oblivion per difficoltà di conciliazione
della sua agenda ricchissima di impegni cinematografici.
Oltre al maestoso apparato visivo,
a destare un particolare interesse per la pellicola è indubbiamente
la colonna sonora curata da Anthony Gonzales degli
M83, il gruppo elettronico che riscuote sempre più successo
nell’ambiente cinematografico – impossibile, ad esempio, scindere
Cloud Atlas da “Outro” che accompagnava il
trailer del film. Il regista di Oblivion
commenta il lavoro musicale in questi termini:
“Anthony crea una musica che è
aspirazionale, emotiva e unicamente sua. Ho collaborato con Joe
Trapanese per il mio primo film, un altro talento fenomenale.
Insieme hanno creato ciò che ho sognato da quando ho messo questa
storia su carta otto anni fa”.
Costato ben 140 milioni di dollari,
Oblivion sarà distribuito da Universal
Pictures dall’11 aprile.
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Andrà in onda questa sera su Italia
1, Oblivion, film fantascientifico del
2013 diretto da Joseph Kosinski (Tron Legacy) e
interpretato da Tom Cruise, Morgan Freeman e Olga
Kurylenko.
Tom
Cruise è il protagonista di Oblivion, un evento cinematografico
originale e rivoluzionario dal regista di TRON: Legacy e dal
produttore de L’Alba del Pianeta delle scimmie. In un spettacolare
pianeta Terra del futuro che si è evoluto fino a diventare
irriconoscibile, un uomo si confronta col passato che lo porterà ad
affrontare un viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per
salvare l’umanità. Jack Harper (Cruise) è uno degli ultimi
riparatori di droni operanti sulla Terra. Parte di una massiccia
operazione per estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra
contro una terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione
di Jack è quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari
cieli da migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla
quando salva una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il
suo arrivo innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere
in questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Oblivion è stato girato con una sorprendente
risoluzione digitale 4K tra Stati Uniti e Islanda.
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Oblivion
uscito ormai da qualche mese anche nel nostro paese è considerato
più o meno all’unanimità uno dei migliori prodotti di fantascienza
postapocalittica di questa stagione cinematografica.
Oggi, granzie a ComicBookMovie, vi
proponiamo alcune scene tagliate dal film e una scene d’apertura
alternativa rispetto a quella vista al cinema:
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Arriva anche in Italia, a distanza
di pochi giorni dalla release americana, il nuovo sci-fi targato
Joseph Kosinski, già regista di Tron Legacy, e qui in
veste anche di produttore e sceneggiatore. Tom Cruise è il protagonista di Oblivion, evento
cinematografico che da avvio alla stagione che porterà nelle sale i
film “evento”, come oggi vengono chiamati i blockbuster.
Oblivion racconta
la storia di Jack, ex soldato, l’ultimo sopravvissuto sulla Terra,
devastata dalla guerra contro una razza aliena. Dopo aver ritrovato
un’astronave distrutta, la storia dell’unica superstite al suo
interno lo trascina in un’avventura che cambierà per sempre il loro
destino. Jack mette in discussione tutto ciò che credeva di sapere
sul suo mondo, sulla sua missione e su se stesso. In un
inseguimento per terra, aria e spazio, Jack è costretto a un
confronto con i suoi superiori per conoscere la verità.
Partendo da un costrutto semplice e
lineare, che rientra alla perfezione in alcuni degli stilemi tipici
del genere fantascienza, Oblivion inizia il suo racconto con
il piede giusto, e man mano che la narrazione si evolve e la storia
cresce con i personaggi, diventa qualcosa di molto più che un
ennesimo rifacimento di un’epoca post-apocalittica. La storia si
dimostra essere anche sorprendentemente originale, una componente
che all’interno del genere risulta merce rara. Ma più che
l’originalità in sé, di Oblivion colpisce il modo di
raccontare di Joseph Kosinski, abile tessitore dietro la
macchina da presa; è grazie ad una regia equilibrata e generosa che
il regista riesce a dare un personalissimo contributo all’opera, a
metà strada fra un approccio intimista e uno più commerciale, che
rende il film un’opera in perfetto equilibrio fra
spettacolarità e ricerca personale. Tutta l’opera è inoltre
permeata da un tacito omaggio al cinema di fantascienza, rendendo
il film malinconico, ma anche confermando che il genere è
quello che di più ha saputo rappresentare le ossessioni e le paure
dell’essere umano.
Di Oblivion colpisce
il continuo contrasto fra gli scenari più classici e l’innovazione
tecnologica futuristica e anche il richiamo a una messa in scena
fantascientifica tipica degli anni 70’ e figlia di quel periodo
artistico. Tutto questo, unito alla visione di Joseph
Kosinski, produce un film ricco di scene spettacolari e
sequenze suggestive che si alternano a momenti più distensivi e
sospesi fra le spettacolari note degli M83, meritevoli di un
grande elogio. Il loro lavoro musicale, fatto di suoni
metallici ed elettronici, ci catapulta immediatamente nell’epoca
futuristica di Jack e rende tutta la storia molto più emozionante e
suggestiva. Altro tassello importante della pellicola è senza
dubbio il cast, impeccabile in ogni caratterizzazione, partendo dal
protagonista assoluto Tom Cruise, sempre a suo agio nei panni dell’eroe. Al
suo fianco troviamo le due protagoniste femminili Andrea Riseborough e Olga Kurylenko, brave e magnetiche, fino ad arrivare
alla leggenda Morgan Freeman e al ‘televisivo’ Nikolaj Coster-Waldau.
Tutti questi aspetti rendono
Oblivion un film che riporta freschezza e nuovi
impulsi ad un genere che negli anni ha lasciato troppo la mano a
sequel, prequel, che ha preferito batter forte su ferri che forse
non erano più caldi (vedi lo stesso Tron: Legacy). In questo
film Kosinski riesce ad esprimersi al meglio,
riscattandosi dalla sua opera prima.
Vi presentiamo oggi alcuni nuovi
scatti dal set di Oblivion,
sci-fi diretto da Joseph Kosinski (Tron: Legacy)
con Tom
Cruise, Morgan Freeman e la bond girl Olga Kurylenko. Non si
tratta di scatti di qualità, ma comunque di interessanti immagini
dominate dal novello scapolone Cruise in tenuta militare, immerso
nella vegetazione.
Questa la trama del film: la Terra
è inabitabile e gli uomini vivono tra le nuvole (in senso
proprio!), al riparo dagli Scavatori, terribili alieni che vagano
tra le rovine del pianeta. L’incontro tra il militare riparatore di
droni Jak (Cruise) e una misteriosa donna (Kurylenko) porterà
l’uomo a sconvolgenti riflessioni e azioni… Oblivion,
scritto da William Monahan (The Departed) uscirà negli USA il 26
aprile 2013.
Viene da USA Today la nuova
immagine esclusiva di Oblivion,
film di fantascienza con Tom
Cruise e difetto da Joseph Kosinski ( TRON
Legacy) che uscirà negli States ad aprile.
Nel cast prestigioso del film,
troveremo fra gli altri Morgan Freeman, Nickolaj
Coster-Waldau(Game of Thrones), Olga Kurylenko,
Melissa Leo e Andrea Riseborough(W.E.)
Potete vedere la foto, che ritrae
Freeman mentre sottopone a interrogatorio il personaggio di Cruise,
qui sotto:
Prima che Tom Cruise e il regista Joseph
Kosinski unissero i loro sforzi per svettare sullo schermo
e al botteghino con Top
Gun: Maverick, i due hanno collaborato a
Oblivion (qui
la recensione). Il film di
fantascienza del 2013 racconta la storia della Terra dopo
un’invasione aliena, quando il pianeta è in gran parte inabitabile
a causa delle armi nucleari che l’umanità ha usato per sconfiggere
gli invasori extraterrestri. O almeno, questo è ciò che ci viene
detto all’inizio. Circa 60 anni dopo, la maggior parte dei
sopravvissuti della Terra vive su un enorme satellite nello spazio
chiamato Tet.
Le poche persone rimaste sulla
Terra, come Jack (Tom
Cruise) e Victoria (Andrea
Riseborough), contribuiscono allo sforzo di trasferire
l’umanità in una nuova casa sulla più grande delle lune di Saturno,
Titano. Per farlo, riparano i droni che perlustrano la superficie
del pianeta e tengono d’occhio gli Scav – gli ultimi alieni rimasti
sulla superficie – per proteggere le piattaforme idroelettriche che
prelevano le ultime risorse della Terra per il viaggio
dell’umanità.
Le cose, però, non sono come
sembrano. Jack lotta con sogni vividi che sembrano ricordi e un
senso di esaurimento che non riesce a superare. Si rifugia spesso
in una baita in riva al lago, in una zona del suo settore in
qualche modo del tutto priva delle distruzioni della guerra. Quando
dal cielo cade una navicella contenente diverse persone, tra cui la
donna dei suoi sogni, diventa evidente che ciò che Jack “sa” della
sua vita non è del tutto vero. Ecco tutto quello che c’è da sapere
sul finale di “Oblivion”.
Gli Scav dominano gran parte
dell’attenzione di Jack e Victoria in “Oblivion”. All’inizio,
apprendiamo che queste figure nere incappucciate sono gli ultimi
resti dell’invasione aliena. Mentre l’umanità ha trionfato su di
loro, questi malvagi intrusi continuano a combattere. Ogni loro
azione sembra diretta a interrompere il piano per salvare le
risorse della Terra e partire per Titano. Sfortunatamente, gli
spettatori – insieme a Victoria e Jack – sono stati ingannati.
Gli Scav sono dei sopravvissuti.
Questo è vero. Tuttavia, non sono sopravvissuti alieni. Sono esseri
umani. Guidato da Beech (Morgan
Freeman), questo gruppo sta effettivamente cercando di
far deragliare la missione che Jack, Victoria e i droni hanno
cercato di proteggere e mantenere. Inutile dire, però, che questi
“Scav” non lo fanno per danneggiare l’umanità. Piuttosto, stanno
cercando di salvarla.
Nonostante la linea ufficiale che
Jack e Victoria hanno ricevuto fin dall’inizio del film, ed
evidentemente per anni prima, l’umanità non ha trionfato sugli
invasori extraterrestri. Non ci sono alieni in fuga sulla Terra. Ci
sono solo persone disperate che lottano per sopravvivere. E per
anni Jack e Victoria hanno contribuito alla sempre più probabile
estinzione della loro specie, mentre il vero nemico si nascondeva
in bella vista.
Il Tet non è quello che sembra
Ancora una volta, ciò che sembra
essere vero all’inizio di Oblivion si rivela una
vera e propria menzogna quando si parla del Tet. All’inizio del
film, al pubblico viene detto che il Tet è una gigantesca stazione
spaziale in orbita sopra il pianeta. Dopo le devastazioni della
guerra, è il luogo in cui l’umanità si è riunita per sfuggire alla
Terra morente e prepararsi al viaggio verso Titano. È per questo
che Jack e Victoria sono rimasti indietro: per assicurarsi che la
Terra sia adeguatamente minata e che gli abitanti del satellite
possano continuare la loro vita in relativa sicurezza fino al
momento della partenza.
L’idea che il Tet sia un satellite
pieno di persone è esatta, ma non è quello che si pensa. In realtà,
il Tet stesso è la forza d’invasione che ha distrutto la luna e ha
mosso guerra alla Terra. Gli alieni, come si scopre, non sono
umanoidi. Non sono nemmeno organismi come li intendiamo noi.
Piuttosto, l’unico vero nemico alieno è una vasta intelligenza
artificiale aliena ospitata all’interno del Tet. Essa intende
utilizzare le piattaforme idroelettriche per privare la Terra delle
risorse necessarie ad alimentarsi per gli anni a venire, ma
l’intelligenza artificiale non è l’unico essere presente sul
satellite.
Le coppie
Ci sono persone nel Tet, ma non sono
gli ultimi membri dell’umanità. Come già detto, sulla Terra
esistono dei sopravvissuti umani che lottano per resistere alle
dure condizioni e alle mire del Tet attraverso Jack e Victoria. Le
persone sul satellite sono solo altri Jack e Victoria, una schiera
di cloni che l’IA extraterrestre ha a disposizione per inviare
sulla Terra e continuare il lavoro di sminamento del pianeta.
I Jack e le Vika che il pubblico
incontra non sono che una coppia di tanti sulla Terra. Il Tet ha
diviso la Terra in settori, ciascuno pattugliato da una coppia di
cloni di Jack e Victoria. Anche le parti del pianeta che si suppone
siano radioattive sono bugie, un modo per evitare che un Jack ne
incontri un altro mentre è di pattuglia. Etichettando le aree come
pericolose e proibite, il Tet riesce a limitare le attività di Jack
nonostante la sua curiosità. Almeno per un po’.
I Jack e le Victoria sul satellite
sono dei backup. Se un sopravvissuto umano è fortunato e uccide un
Jack, un altro lo sostituirà il giorno dopo. Allo stesso modo, se
dovesse verificarsi un incidente e il crollo di una torre uccidesse
una Victoria, una nuova Vika verrebbe installata in una torre
ricostruita il prima possibile.
Salvare la Terra
Sebbene la Terra di
Oblivion sia stata effettivamente devastata dalla
guerra e il suo ambiente sia stato permanentemente alterato dalla
distruzione della Luna, si scopre che ciò che Jack e Victoria
credevano inizialmente sullo stato devastato del pianeta era una
bugia raccontata loro ripetutamente dall’IA extraterrestre.
In realtà, la vittoria del Tet
sull’umanità è stata così rapida e totale che i governi mondiali
non sono mai riusciti a rivolgere il loro arsenale nucleare contro
gli invasori. Come già detto, le presunte zone irradiate erano solo
un mezzo per dividere artificialmente il pianeta tra le coppie Jack
e Vika. Tra la devastazione ambientale causata dalla distruzione
della luna e un esercito di droni e cloni di Jack e Vika, la Terra
non ha mai avuto molte possibilità.
Il futuro della razza umana,
infatti, non è in orbita attorno a Saturno. Non c’è nessuna colonia
in attesa su Titano. Sebbene l’invasione abbia alterato la Terra e
reso il pianeta molto meno ospitale di prima, è ancora in grado di
sostenere la vita. Questo se si impedisce al Tet di prosciugare il
pianeta dalle risorse.
L’equipaggio della NASA
Nel 2017, un equipaggio della NASA è
partito dalla Terra per una missione esplorativa verso la luna più
grande di Saturno, Titano. L’astronave era la Odyssey e la squadra
era pronta a spingersi nello spazio come mai nessuna missione con
equipaggio umano era riuscita a fare. Della squadra facevano parte
il comandante della missione Jack, la sua copilota Victoria e il
membro dell’equipaggio Julia (Olga
Kurylenko), che era anche la moglie di Jack.
Purtroppo, le cose non sono andate come previsto.
Da qualche parte sulla strada per
Titano, la squadra della Odyssey incontrò il Tet. Considerandolo
ostile, Jack e Victoria hanno scaraventato il resto
dell’equipaggio, ancora in ibernazione, in capsule di salvataggio,
rispedendoli sulla Terra. Nel frattempo, Jack e Victoria non
avevano altra scelta che rimanere ai comandi dell’unità di comando
mentre il Tet li attirava a sé. Non si sa quanto siano vissuti i
Jack e Vika originali dopo la cattura, ma hanno fornito abbastanza
materiale genetico per creare un letale esercito di cloni.
Costruire una bugia
Mentre l’astronave di salvataggio
della Odyssey si dirigeva verso la Terra, il Tet clonava un vero e
proprio esercito di Jack. Con l’aiuto di alcuni droni super
avanzati, questa ondata infinita di soldati a cui è stato fatto il
lavaggio del cervello ha invaso il pianeta in tempi record.
Nonostante la considerevole forza lavoro e la tecnologia della
Terra, il Tet non fu all’altezza e l’umanità cadde a tempo di
record.
Dopo di che, i Jack vennero
reimpiegati come guardie. L’IA mentì loro su chi fossero e su cosa
fosse successo sulla Terra. Gli fu detto che la loro memoria doveva
essere occasionalmente cancellata per spiegare la loro mancanza di
storia e gli strani sogni che spesso condividevano.
Successivamente, i cloni di Victoria si unirono ai Jack per creare
delle squadre. I Jack e i Vikas sono diventati collaboratori, amici
e amanti allo stesso tempo: l’ultima speranza dell’umanità di
proteggere il proprio futuro, o almeno così è stato detto loro.
Infine, furono inviati dei droni per aiutare ogni coppia a
eliminare gli “Scav”, in modo che i cloni non scoprissero mai che
in realtà stavano dando la caccia agli umani. Non restava che
aspettare che il Tet esaurisse tutte le risorse della Terra.
La donna dei sogni di Jack
Sia a Jack che a Victoria viene
detto che ricevono periodicamente una cancellazione della memoria
per il loro bene. Tuttavia, Jack fa sogni vividi che non sembrano
provenire da un precedente turno di servizio. Vede invece una Terra
pre-invasione, una New York brulicante di vita e una donna che non
ha mai conosciuto. Questo fino a quando lei non cade dal cielo.
Più di 60 anni dopo essere entrata
in ibernazione ed essere stata respinta sulla Terra, la capsula di
salvataggio dell’Odyssey finalmente atterra. Nonostante i tentativi
del Tet di bloccare il radiofaro – a Jack viene detto all’inizio
del film che il radiofaro cerca di chiamare i rinforzi alieni – i
sopravvissuti umani “Scav” riescono a trasmettere il segnale
abbastanza a lungo da riportare a casa la capsula di
salvataggio.
Il nostro protagonista, un clone di
Jack chiamato Tech 49, vede il velivolo precipitare e lo insegue.
Quando arriva, trova diverse capsule a forma di bara piene di
persone – addormentate, ma vive. Ne libera una, una donna che
assomiglia in modo inquietante alla donna dei suoi sogni. Si tratta
di Julia, moglie del Jack originale e persona che alla fine sveglia
Tech 49 alla realtà di ciò che sta accadendo.
Purtroppo, prima che Jack possa
svegliare il resto dei sopravvissuti, un drone arriva e apre il
fuoco. Nonostante sia il custode dei droni, Jack non riesce a
fermarli. Salva Julia, ma l’attacco provoca la morte del resto
dell’equipaggio degli astronauti della NASA.
Il piano di Beech
Per un po’, il comportamento
insolito di Tech 49 Jack e i suoi viaggi nella sua eclettica cabina
non sembrano essere stati registrati dal Tet, e se Victoria è
preoccupata, non lo dice. A ogni controllo, sostiene che lei e Jack
rimangono una squadra efficiente. Qualcuno che se ne accorge, però,
è un uomo di nome Beech.
Il leader dei sopravvissuti umani (o
“Scav”) nel settore della Tech 49 osserva il clone abbastanza a
lungo da capire che c’è qualcosa di strano in lui. In sostanza,
Beech si rende conto prima di 49, o di chiunque altro, che il clone
è in qualche modo più connesso al suo passato di quanto sarebbe
possibile. Il viaggio del Tech 49 alla baita sul lago non ha forse
rivelato che stava vivendo i ricordi del Jack originale, ma è
abbastanza insolito perché Beech se ne accorga.
In seguito a questi strani viaggi,
Beech ipotizza che Jack possa essere “risvegliato”. Può scoprire la
verità su ciò che è accaduto alla Terra, su chi è e su ciò che gli
è stato chiesto di fare. Quando Tech 49 finalmente si risveglia, è
Beech a riempire gli spazi vuoti su come gli alieni hanno usato
Jack per portare la gente quasi all’estinzione. È anche Beech a
proporre il piano per distruggere definitivamente il Tet
utilizzando una bomba che solo Jack può completare.
Il ruolo di Victoria
Mentre Jack si occupa di gran parte
del lavoro pratico richiesto dal Tet, Victoria è il suo occhio nel
cielo, aiutandolo a dirigere i droni disabilitati. Inoltre,
comunica con “Sally” (Melissa Leo), il loro
presunto contatto per il controllo della missione sul Tet. Come
Jack, Vika è consapevole del fatto che i droni vengono eliminati
ogni mezzo decennio e, all’inizio del film, sembra essere d’accordo
con questa disposizione. Sembra anche che si renda conto, forse
anche prima di Jack, che le cose non sono esattamente come sembrano
sulla Terra. Tuttavia, a differenza di Jack, si sente fortemente
motivata a mantenere lo status quo e il loro accordo nonostante
questa consapevolezza. Di conseguenza, mentre la scoperta di Julia
crea in Jack il desiderio di saperne di più, Victoria raddoppia il
suo impegno nella missione.
Sebbene il film non ci offra mai la
stessa comprensione della mente di Victoria rispetto a quella di
Jack, l’implicazione sembra essere che mentre i problemi di
clonazione rendono Jack eccessivamente curioso, hanno reso Victoria
eccessivamente leale. Di conseguenza, Victoria nasconde a Sally e
al Tet le sue preoccupazioni su Jack fino a quando non deve
assolutamente rivelarle. Questo le costa la vita, ma garantisce che
Tech 49 e Julia possano sfuggire all’attacco dei droni. Anche 60
anni nel futuro e innumerevoli cloni dopo, Victoria non riesce
evidentemente a smettere di essere il braccio destro di Jack, il
suo copilota in pericolo fino alla fine.
Julia completa il puzzle
Julia, la moglie del Jack originale,
faceva parte della missione che ha incontrato per la prima volta il
Tet nello spazio. Dopo essere stata messa nella capsula d’emergenza
insieme a molti dei suoi compagni di equipaggio, viene lanciata
verso la Terra e lasciata in ibernazione. Il viaggio dura 60 anni,
ma alla fine atterra sul pianeta. Il suo arrivo e le successive
rivelazioni sulla sua vita con Jack mettono finalmente in contatto
il Tech 49 con i ricordi dell’originale – l’inconscio collettivo di
Jack, per così dire.
Quando lei e il Tech 49 si imbattono
in un altro Jack, il Tech 52, la lotta tra i Jack si conclude con
un colpo di pistola. Per aiutarla, Tech 49 la porta nel suo rifugio
segreto per curarle le ferite. Lì, i due sperimentano il
riaccendersi di vecchie passioni. Il loro legame si consolida
completamente e il Tech 49 inizia a comportarsi come il Jack
originale di 60 anni prima. Sebbene sfugga a una spiegazione
scientifica, il legame con il Tech 49 sembra trasformarlo
completamente nel Jack originale in termini di ricordi, personalità
e impegno verso l’umanità.
La verità su Sally
Il contatto della missione di Jack e
Victoria sul Tet, Sally, si rivela alla fine nient’altro che una
sfaccettatura dell’IA. È una falsa facciata umana, un altro modo
per impedire a Jack e Vikas di conoscere la verità sul passato, sul
presente e sul vero scopo della loro missione.
La decisione dell’IA aliena di usare
Sally suggerisce che è consapevole dei problemi metafisici del
processo di clonazione umana. Sebbene il Tet non sia consapevole
della rigenerazione dei ricordi del Jack pre-clone che Tech 49
sviluppa in qualche modo, l’IA sembra capire che i legami
precedenti si trasmettono evidentemente ai cloni. Pertanto, la
presenza aliena sceglie Sally, l’operatore di controllo della
missione sulla Terra per l’Odyssey, come maschera.
Per quanto riguarda il motivo per
cui Sally appare solo come ologramma invece che come clone, ci sono
diverse ragioni. In primo luogo, Jack e Victoria erano sulla
Odyssey quando è stata presa dal Tet. Sally era sulla Terra, quindi
non c’era un corpo da clonare. In secondo luogo, un altro clone
aumenterebbe il rischio di esposizione, soprattutto un clone che
deve trasmettere dallo spazio. Perché preoccuparsi di questo
rischio? Infine, c’è la questione dell’efficienza. Un ologramma
permette al Tet di trasmettere dal cielo, fornisce il volto
familiare necessario per manipolare le coppie e non crea alcun
rischio di scoperta.
Sconfiggere definitivamente gli
alieni
Con Tech 49 che torna a essere il
vero Jack, lui e Julia si uniscono a Beech e agli altri Scav.
Purtroppo, prima di morire, Victoria rivela il ritorno di Julia al
Tet, rendendola un bersaglio. Tuttavia, questo dà agli umani
sopravvissuti il primo vero mezzo per raggiungere il Tet dopo 60
anni. Fingendo di rimanere un soldato fedele, il tecnico 49 accetta
di trasportare Julia al Tet. Ansiosa di eliminare la minaccia che
rappresenta, l’IA accetta prontamente.
Quando la capsula di ibernazione di
Jack e Julia viene portata sul Tet, l’IA si trova ad affrontare una
situazione molto diversa dal previsto. Innanzitutto, Julia non si
trova da nessuna parte. Al suo posto, Jack ha portato a bordo
Beech. In secondo luogo, non sono arrivati a mani vuote. Al
contrario, hanno una bomba. Prima che l’IA possa fermarli, il
tecnico 49 e Beech fanno esplodere il dispositivo, sacrificandosi.
L’esplosione che ne deriva innesca una reazione a catena che
distrugge completamente il Tet e i numerosi cloni di Jack e
Victoria a bordo. Finalmente, 60 anni dopo l’inizio della guerra
sulla Terra, l’umanità ha finalmente, veramente, vinto.
Tecnologia 52
Dopo essersi reso conto in modo
scioccante di non essere l’unico Jack sulla Terra quando il suo
clone Tech 49 ha invaso il suo settore e lo ha messo fuori
combattimento, Tech 52 sembra vivere una rivelazione simile.
Sebbene gli spettatori non vedano Tech 52 dal momento in cui il suo
clone lo batte fino alla fine del film, le ultime parole del
personaggio chiariscono che anche lui ha attinto ai ricordi del
Jack originale.
Ancora più interessante è il
suggerimento che egli abbia accesso anche ai ricordi unici del Tech
49. Questi ricordi aiutano questa versione di Jack a realizzare il
suo sogno. Questi ricordi aiutano questa versione di Jack a
raggiungere la baita sul lago, un luogo in cui non era mai stato
prima. Come spiega, “lo conosco. Io sono lui”.
Il Tech 52 impiega ancora tre anni
per dare un senso a questi nuovi ricordi condivisi, ma alla fine lo
guidano fino alla porta d’ingresso della baita e a Julia. Dato che
il Tech 52 possiede sia i ricordi del Jack originale che quelli del
Tech 49, le scene finali suggeriscono che ora diventerà il partner
di Julia. In sostanza, è l’ibrido perfetto di entrambi i suoi amori
perduti.
La decisione di Tech 49 di
sacrificarsi e salvare Julia non salva solo la vita di
quest’ultima, ma anche quella del figlio che porta in grembo, il
primo umano nato su una Terra libera dal Tet dopo 60 anni. Tre anni
dopo, Julia è diventata il capo della crescente comunità di
sopravvissuti che iniziano ad arrivare al lago, uno dei luoghi
della Terra non toccati dalla guerra e dai cambiamenti ambientali
provocati dalla distruzione della Luna. Sebbene solo una parte
dell’umanità sia sopravvissuta all’invasione e ai 60 anni
successivi, molti di loro arrivano al lago di Julia cercando di
ricostruire la loro comunità. Dato che il Tet ha diviso il mondo in
settori, sembra anche probabile che queste comunità in evoluzione
si stiano formando in tutto il mondo.
Può essere scomodo e lento.
Potrebbero volerci generazioni. Ma la fine di “Oblivion” suggerisce
che c’è speranza per l’umanità e per la Terra nel suo complesso.
Quando scorrono i titoli di coda, il futuro si fa finalmente più
luminoso.
Speranze di un sequel di
Oblivion?
Le voci su un sequel di
“Oblivion” sono state limitate, e ci sono alcune
ragioni. In primo luogo, la critica ha accolto il film con scarso
entusiasmo e il pubblico sembra pensarla allo stesso modo. Inoltre,
sebbene il film non sia stato un flop assoluto al botteghino, non
ha ottenuto i risultati che lo studio avrebbe potuto sperare data
la potenza della star Cruise.
In secondo luogo, e forse più
importante, “Oblivion” chiude in modo abbastanza
definitivo la sua trama. Il Tet viene distrutto e l’umanità inizia
a ricostruire la civiltà. Forse ci sono altre storie da raccontare
su questo o sulla relazione e il figlio di Jack e Julia, ma finora
non è emersa alcuna sceneggiatura. Secondo l’Hindustan Times, il
regista Joseph Kosinski aveva espresso interesse
per un film prequel già nel 2013, ma non ci sono indicazioni che
tale progetto abbia mai superato la fase dell’idea.
Naturalmente, non bisogna mai dire
mai. Il rapporto tra successi e insuccessi di Cruise è aumentato
negli anni successivi a “Oblivion”, rendendolo più
sicuro. “Oblivion” è una storia isolata, ma con Hollywood che
investe più che mai nella costruzione di franchise, potrebbe sempre
esserci un altro film all’orizzonte. Resta da vedere se “Oblivion”
rimarrà uno dei tanti film di Tom
Cruise che non avranno mai un sequel.
Una Terra devastata da decenni di
battaglie nucleari contro una razza aliena. L’umanità costretta ad
abbandonare il suolo radioattivo per abitare nei cieli. Droni
telecomandati a controllare ciò che rimane di un pianeta ormai
distrutto, caduto nelle grinfie di fameliche creature
extraterrestri. Uno scenario alquanto pessimistico quello proposto
da Joseph Kosinski nel suo nuovo attesissimo
Oblivion, ambizioso progetto fantascientifico e
post-apocalittico che vede il divo Tom
Cruise nei panni di Jack Arper, responsabile della
manutenzione di macchine di controllo sulla Terra e che si trova a
dover fronteggiare minacce d’ogni sorta, sino alla scoperta del
corpo di una misteriosa ragazza immersa in un sonno criogenico.
La passione del giovane Kosinski
per i territori del fantastico e del visionario è evidente fin
dalla sua opera d’esordio del 2010, Tron: Legacy,
sequel del fortunato lungometraggio del 1984 che aveva inaugurato a
pieno titolo l’era del cinema postprodotto in digitale. Il regista,
qui alla sua seconda opera, non manca di creare un immaginario
visivo spettacolare, e allo stesso tempo decide di elaborare un
accompagnamento sonoro che possa essere in sintonia con il clima
futuristico e desolato del film.
ùPer questo motivo egli, grande
amante della musica rock, metal e tecno contemporanea, decide di
affidare la Oblivion soundtrack
alla giovane band M83, fondata da Anthony Gonzales,
Morgan Kibby e Loïc Maurin. Questo gruppo
musicale, impegnato soprattutto nel campo della musica elettronica
e pop, non è del tutto nuovo al mondo cinematografico, poiché molti
loro brani sono stati utilizzati come soundtrack per trailers e
spezzoni di film che hanno ben presto permesso ai giovani talenti
di emergere e di farsi notare nel mondo discografico (ad esempio
ricordiamo Unrecorded per il trailer internazionale del film
russo I guardiani della notte, Teen Angst nel
trailer di A Scanner Darkly, e Run Into Flowers e
Cyborg per il cortometraggio di Giacomo Abruzzese
Fireworks, una produzione italo-francese). Così come
il sodalizio con i Daft Punk per Tron: Legacy,
anche qui la collaborazione tra Kosinski e gli M83 da
vita ad una tessitura sonora che ci immerge subito in un clima di
imponente maestosità rappresentato dall’impero dei cieli in cui gli
umani sono ora costretti a vivere.
La partitura, composta dallo stesso
Anthony Gonzalez con la collaborazione di Joseph Trapanese,
privilegia ovviamente strumentazioni di repertorio rock e metal, e
dunque abbiamo una grande presenza di hammond, sintetizzatori e
percussioni elettroniche, elementi che ci palesano il contesto
futuristico in cui la vicenda si svolge. Ascoltando il brano
introduttivo, Jack’s Dream, però ecco che subito ci
pare di trovarci di fronte ad un paradosso, in quanto il tema soave
ed etereo proposto utilizza come elemento conduttore un
sintetizzatore elettronico che ci propone una melodia leggera ed
incorporea, accompagnata da un leggero sottofondo di archi e da
note di pianoforte. Ma ecco che già con Waking Up
tutto cambia, proiettandoci all’interno di ritmi cadenzati e
imponenti dove gli archi e le percussioni ci portano in un
crescendo di maestosità e preannunciano la tremenda situazione che
attende il pianeta. Altrettanto caotiche e intrise di filosofia
tecno sono anche Tech 49, StarWaves e
Odyssey Rescue, partiture ricche di suspance
adrenalinica in cui la strumentazione classica è perfettamente
amalgamata con un background che attinge ad un vasto repertorio
fonico che va dalle sperimentazioni musicali degli anni ’80 fino
alle più recenti opere elettroniche.
Tutto ciò dimostra come l’influenza
degli M83 nel creare un clima di futuro
incerto abbia fatto leva su una profonda conoscenza del repertorio
tecnico e musicale del passato. Come testimoniano infatti i brani
successivi di Earth 2077, Losing Contol
e Canyon Battle, l’influenza classica da cinema
hollywoodiano è più che evidente, ma essa viene assimilata da un
uso intelligente di suoni elettronici e sintetizzati, come a voler
creare una cover di partiture orchestrali in cui passato, presente
ed ipotetico futuro si mescolano tra loro. I repentini cambi
di tono e di tipologia strumentale presenti in Radiaton
Zone, You Cant Save Her, Raven
Rock e I’m Sending You Away rappresentano la
precisa intenzione di voler creare una specie di parallelismo
musicale tra immagine e suono, una commistione in cui la sonorità
abbia la possibilità di sottolineare e se possibile rimarcare ciò
che lo schermo mostra allo spettatore. Così nelle scene di
battaglia o nei momenti riflessivi la musica si adatta al contesto,
sia strumentalmente che a livello tonale, mantenendo però sempre lo
stile inconfondibilmente tecno che il gruppo ha voluto darle.
Degno di nota infine è il brano
conclusivo della pellicola, Feat Susanne Sundfor,
unico pezzo cantato di tutta la colonna sonora, dove la summa delle
precedenti proposte musicali adottate finisce per essere ancora una
volta confermata, creando un insieme di atmosfere che vanno dal
maestoso al sublime, dal sogno alla realtà. Grande prova musicale
quella degli M83,
i quali confermano nuovamente la loro predisposizione verso un tipo
di sonorità che miscela antico e moderno, in una vera antologia che
ha il pregio di adattarsi perfettamente all’universo immaginifico
creato dal visionario di Kosinski.
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Sono disponibili online alcuni
concept art di Oblivion, film diretto dal
regista Joseph Kosinski, con un cast formato
da Tom
Cruise,Morgan
Freeman, Melissa Leo, Andrea
RiseborougheNickolaj
Coster-Waldau. Eccovi le immagini:
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Grazie ad Entertainment
Weekly, ecco due nuovi poster dell’atteso sci-fi
Oblivion,
tratto dall’omonimo videogame e interpretato da Tom
Cruise e Morgan Freeman.
Dietro le quinte con
Tom
Cruise e tutto il cast di Oblivion
il nuovo film Sci-Fi del regista di Tron Legacy,
Joseph Kosinski che ritorna al
cinema con un’opera di fantascienza.
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.
Il gruppo elettro pop francese M83
realizzerà la colonna sonora dello sci-fi Oblivion
di Joseph Kosinski, in lavorazione da qualche
mese. Formatisi nel 2001 come duo, oggi gli M83
contano soltanto su uno dei due membri originali, Anthony Gonzalez,
che si avvale della collaborazione del fratello Yann, della
cantante e tastierista Morgan Kibbye dal batterista Loïc
Maurin.
L’ultimo lavoro in studio è Hurry
Up, We’re Dreaming, uscito nel 2011. Oblivion, con Tom
Cruise, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Morgan Freeman,
Nikolaj Coster-Waldau e Melissa Leo, sarà ambientato in un
mondo in cui gli uomini vivono al livello delle nuvole per sfuggire
a insidiose creature – gli Scavatori – che vagano sul pianeta,
ormai inabitabile. L’incontro tra il riparatore di droni Jak
(Cruise) e una misteriosa donna (Kurylenko) porterà il primo a
sconvolgenti riflessioni e azioni…
Nelle sale USA il 26 aprile 2013, sulle note degli M83.
Affermatosi come uno dei più
apprezzati film di fantascienza del 2013, Oblivion
(qui
la recensione) ha dimostrato per l’ennesima volta di cosa può
essere in grado oggi la computer grafica, sfoggiando ambienti ed
effetti speciali particolarmente all’avanguardia. Scritto e diretto
da Joseph Kosinski, Oblivion è
stato anche un buon successo di pubblico, grazie al sostegno del
quale ha potuto guadagnare il doppio del suo budget.
Ecco 10 cose che non sai di
Oblivion.
La trama del
film Oblivion
10. È ambientato in un mondo
post-apocalittico. Le vicende del film si svolgono nel
2077, ed il pianeta terra è un posto ormai inospitale per via di
una guerra tra umani e alieni. Per sopravvivere, i superstiti
decidono di trasferirsi sul pianeta Titano, dove poter ricominciare
una pacifica esistenza. Incaricato di gestire le ultime operazioni
di evacuazione, Jack Harper inizia però ad avere misteriose
visioni, che potrebbero portarlo a scoprire una verità
terrificante.
9. La storia è tratta da una
graphic novel. La storia narrata nel film venne
inizialmente concepita dal regista Kosinski come un breve racconto,
divenuto poi una graphic novel rilasciata nel 2010 e dal buon
successo di pubblico. Per anni il suo autore tentò di adattare la
sua storia in un lungometraggio, e quando nel 2011 la Universal
acquisì i diritti dell’opera questo suo desiderio poté finalmente
diventare realtà.
8. Tom
Cruise volle a tutti i costi far parte del film. Ad
interpretare il protagonista Jack Harper è l’attore Tom
Cruise, il quale colpito dai precedenti film di
Kosinski si propose per avere un ruolo in Oblivion.
Affascinato dal progetto, e amante della fantascienza, decise anche
di collaborare alla scrittura del suo personaggio.
7. Ci fu un’agguerrita
selezione per il ruolo della protagonista femminile. Per
il ruolo della misteriosa Julia Rusakova furono prese in
considerazione diverse attrici. La prima scelta era Jessica
Chastain, la quale però rinunciò alla parte. Furono
poi provinate anche Olivia Wilde e Noomi
Rapace, ma ad ottenere il ruolo fu infine l’ucraina
Olga
Kurylenko.
6. Per prepararsi al ruolo,
la Kurylenko ha guardato dei film in particolare. Per
l’attrice, Oblivion rappresentava il primo confronto con
il genere fantascienza. Stando a quanto da lei dichiarato, per
prepararsi a quest’esperienza ha guardato molti filmati
sull’addestramento degli astronauti, e di essersi basata molto
anche su film di fantascienza come Solaris o romantici
come Casablanca.
5. Nel film recita anche un
noto premio Oscar. Ad avere un significativo ruolo nel
film è anche l’attore Morgan
Freeman, che ricopre il ruolo di Malcolm Beech. Questi
era il leader della resistenza umana contro la misteriosa
invasione. Il suo personaggio, benché inizialmente misterioso, avrà
un ruolo chiave nell’evoluzione della storia e dello stesso
protagonista.
I film simili
4. Fa parte di un ricco
genere di film. Nel corso della storia del cinema sono
innumerevoli i film di fantascienza che si concentrano
sull’invasione extraterrestre. Tra i film più recenti che svelano
somiglianze con Oblivion si
possono elencare La guerra dei mondi (2005) e Edge of
Tomorrow (2014), entrambi con Cruise protagonista,
After Earth
(2013), con Will
Smith, Independece Day:
Rigenerazione (2016), con Jeff
Goldblum, e Ultimatum alla terra (2008) con
Keanu
Reeves.
3. Un grande colpo di scena
si manifesta verso il finale. In Oblivion Jack
esegue gli ordini della stazione spaziale TET, la quale si occupa
di mantenere in vita la razza umana. Tuttavia, avviandosi verso il
finale, il film rivela un grande colpo di scena nel momento in cui
il protagonista si scopre essere un clone incaricato di uccidere
quelli che crede essere i superstiti di una razza aliena, gli
Scavengers. Questi in realtà si rivelano essere umani, a cui
l’organizzazione aliena TET dà la caccia.
2. La minaccia non è quella
che ci si aspetterebbe. Alla fine del film, dunque, la
vera minaccia si rivela essere la spietata organizzazione aliena.
La missione di Jack a questo punto cambia, e diventa quella di
neutralizzare quelli che credeva fossero i rappresentanti del bene.
Per farlo, si avvale delle sue competenze tecniche, arrivando ad
attivare l’unità di carburante che funge da bomba nucleare, la
quale distrugge la stazione TET.
1. Il finale riapre alla
speranza. L’ultima scena del film è ambientata tre anni
dopo tali eventi, e vede Julia intenta a crescere la figlia che
aveva concepito con Jack. Questi, sacrificatosi per distruggere la
minaccia aliena, è ormai un lontano ricordo. Inaspettatamente,
però, l’arrivo di un suo clone sopravvissuto diventerà l’occasione
di riunire la famiglia e dare una nuova speranza per la vita sulla
terra.
Ecco le prime foto dal set
newyorkese del fantascientifico Oblivion,
con Tom
Cruise e la splendida bond girl di Quantum of
SolaceOlga Kurylenko. Questa la trama del
film: la Terra è inabitabile e gli uomini vivono tra le nuvole (in
senso proprio!), al riparo dagli Scavatori, terribili alieni che
vagano tra le rovine del pianeta. L’incontro tra il riparatore di
droni Jak (Cruise) e una misteriosa donna (Kurylenko) porterà
l’uomo a sconvolgenti riflessioni e azioni…
Diretto da Joseph Kosinski e
ispirato all’omonimo fumetto realizzato dal regista, Oblivion
uscirà il 26 aprile 2013. Nel cast anche Morgan Freeman e Melissa
Leo. Nelle foto che seguono vediamo Tom Cruise e Olga Kurylenko nei
pressi dell’Empire State Bulding: probabilmente, si tratta del
primo incontro tra i personaggi che interpretato.
Jake Gyllenhaal produrrà e reciterà
in Oblivion Song, un film basato
sull’acclamata serie di graphic novel omonima di Robert
Kirkman e Lorenzo De Felici. La serie
pubblicata da Image Comics nel 2018 racconta la storia di Nathan
Cole, un uomo che compie viaggi giornalieri per cercare di salvare
coloro che ancora vivono nell’apocalittico inferno di Oblivion, una
parte di Filadelfia persa dieci anni fa, insieme a 300.000 dei suoi
cittadini.
Jake Gyllenhaal
produrrà il film con Riva Marker con la sua
Nine Stories, insieme a Kirkman, David
Alpert, Bryan Furst e Sean Furst di
Skybound Entertainment, e Brian Oliver e
Bradley Fischer di New Republic Pictures, che
hanno opzionato i diritti cinematografici del graphic novel.
Oblivion Song diventa un film
“Siamo entusiasti di collaborare
con New Republic e Skybound per l’adattamento della serie
strabiliante e accattivante di Robert Kirkman. Di fronte a un
evento catastrofico che altera in modo permanente le nostre vite,
cosa sceglieremmo di salvare?” disse Marker. “Proprio come
Kirkman ha fatto con The Walking Dead e Invincible, in Oblivion
Song, ha creato il potenziale per un franchise che è profondamente
divertente e l’opportunità perfetta per esplorare le grandi
questioni con cui stiamo facendo i conti a livello
globale.”
Kirkman ha dichiarato: “Non
potremmo essere più entusiasti di trovare partner fantastici come
New Republic e Nine Stories. Entrambe le società hanno un’ottima
reputazione per la narrazione premium ai massimi livelli e non
vediamo l’ora di vedere Jake portare questo personaggio in vita sul
grande schermo.Siamo così fortunati ad aver riunito una
squadra appassionata di questo fumetto quanto noi”.
“Siamo entusiasti di collaborare
con Nine Stories e Skybound per aiutare a dare vita al fumetto
visionario di Robert e Lorenzo – hanno aggiunto Oliver e
Fischer – Oblivion Song è una rara combinazione di spettacolo,
originalità e narrazione magistrale, che è praticamente tutto ciò
che amiamo al mondo”.
Oblivion Song è il
primo progetto annunciato nell’ambito dell’accordo tra New Republic
e Nine Stories. Da allora New Republic ha annunciato accordi
preliminari con Dirty Films di Cate Blanchett e Andrew
Upton, about:blank di Francis
Lawrence e Riff Raff Entertainment di
Jude
Law.
Vedremo presto Jake Gyllenhaal in Ambulance
di Michael Bay, prodotto anch’esso da New
Republic, e nel film Netflix di Antoine Fuqua,
The Guilty.
Universal Pictures
e Skybound stanno collaborando alla realizzazione
di un film su Oblivion Song. Oblivion
Song è stata l’ultima nuova serie del creatore e scrittore
di The Walking Dead, Robert
Kirkman. A partire dal suo lancio, nel marzo 2018, sono
usciti 15 numeri del fumetto e adesso il marchio diventerà un film
di fantascienza su una sceneggiatura scritta da Sean
O’Keefe.
O’Keefe ha recentemente scritto
Wonderland, un film con Mark
Wahlberg diretto da Peter Berg, che ha
completato la produzione. In precedenza, O’Keefe aveva venduto a
Netflix uno script basato sulla serie
Spenser, sempre di Kirkman.
Oblivion Song sarà
prodotto dalla squadra di Skybound, che include
Kirkman, il produttore esecutivo di The Walking
Dead, David Alpert, insieme a
Bryan Furst e Sean Furst. Il Vice Presidente
esecutivo della Universal Studios, Jon Mone, e il
direttore dello sviluppo Lexi Barta
supervisioneranno il progetto per Universal.
I fumetti sono ambientati in un
mondo post-apocalittico in cui 300.000 cittadini di Philadelphia
sono stati improvvisamente persi in Oblivion. Dopo che il governo
ha rinunciato a cercare di salvare questi cittadini, l’eroe della
storia Nathan Cole ha continuato a tornare nel mondo abbandonato.
Facendo viaggi quotidiani, Nathan Cole rischia la vita per salvare
quelli intrappolati nella città della Pennsylvania. Tuttavia, le
motivazioni di Nathan sono più profonde di una semplice spinta ad
aiutare chi è rimasto indietro.
I fumetti di Kirkman hanno generato
franchise di enorme successo, come The Walking
Dead di AMC e la serie spin-off Fear the Walking
Dead. The Walking Dead si sta sviluppando
anche nella direzione di un film, con Andrew
Lincoln in procinto di riprendere il ruolo di Rick Grimes.
I suoi fumetti di Outcast hanno dato origine a una serie al
Cinemax, Invincible è stato sviluppato in una serie animata R-rated
e in un film live-action indipendente a opera di Seth
Rogen ed Evan Goldberg.
Oblivion
(qui
la recensione) è uno dei pochi film di fantascienza con
Tom Cruise, ma è anche uno dei pochi film
dell’attore che non ha avuto successo al botteghino, lasciando la
possibilità di un Oblivion 2 in una zona grigia.
Il film di fantascienza del 2013 segue Jack Harper (Cruise), che
vaga per una Terra post-apocalittica dopo un’invasione aliena,
presentando anche un mistero che non si esaurisce del tutto con la
conclusione del film. Questo lasciava dunque le porte aperte per un
sequel, ma i motivi per cui questo non è ancora stato realizzato
sono diversi.
Innanzitutto, il film non ha
ottenuto un grande successo di critica, con un punteggio del 53% su
Rotten Tomatoes, e ha incassato solo 288 milioni di dollari in
tutto il mondo. Considerando il budget di 120 milioni di dollari,
che non include i costi di marketing e la percentuale dei profitti
dei cinema, Oblivion era probabilmente ancora in
rosso quando ha lasciato le sale. Ma andiamo con questo
approfondimento a ragionare sul perché un sequel di questo film
sarebbe più che gradito.
La vicenda è ambientata in un
distopico 2077. La Terra, distrutta dalle radiazioni delle
meteoriti e dall’invasione aliena che ha scatenato una guerra
nucleare, è stata abbandonata poiché resa inospitale dalle
radiazioni. Jack Harper (Tom
Cruise) e Victoria Olsen (Andrea
Riseborough) sono incaricati di assicurare il corretto
funzionamento delle idro-trivelle terresti e dei tecnologici droni,
programmati per uccidere gli ultimi alieni Scavengers ancora in
vita. Chiusi in un’alta torre per prevenire la contaminazione, i
due seguono le direttive di Sally, capo della colonia spaziale Tet
che sta conducendo gli ultimi esseri umani in vita sul pianeta
Titano.
Mancano due settimane
all’evacuazione totale della Terra e, mentre Jack è tormentato da
flashback sull’invasione e dalla speranza di dimostrare che il
pianeta può ancora essere salvato, Victoria desidera concludere la
missione per recarsi nella nuova colonia. Incuriosito
dall’aggressività degli Scavengers superstiti, Jack si reca in
missione con il suo veicolo ed è salvato miracolosamente da un
drone, dopo essere caduto in un’imboscata nemica. Jack continua ad
avere strane visioni di una misteriosa donna e decide di recarsi
sul luogo d’atterraggio di un oggetto volante non identificato.
Giunto sul luogo dell’impatto, trova delle capsule d’ibernazione,
contenenti l’equipaggio della nave spaziale Odyssey.
Improvvisamente, tuttavia, i droni
si ribellano ai comandi e iniziano ad attaccare gli umani. Jack
riesce però a salvare Julia Rusakova (Olga
Kurylenko), che assomiglia terribilmente alla donna
delle sue visioni. Sebbene Victoria cerchi di persuadere il suo
collega, Jack decide di ospitare Julia e di indagare sull’accaduto.
Mentre i due si recano presso la navicella per scoprire il
contenuto della scatola nera, un gruppo di Scavengers li cattura e
li porta nel loro covo segreto. Qui, i due umani faranno una
scoperta agghiacciante sul disastro che determinò la fine del
pianeta Terra.
Dato che Oblivion è
basato su un romanzo grafico inedito con lo stesso nome, è
probabile che ci sia molto altro materiale nell’archivio della
Universal che lo studio potrebbe adattare per continuare la serie.
Si vociferava addirittura che la Universal stesse prendendo in
considerazione non un sequel, ma un prequel. Purtroppo, queste voci
non hanno mai trovato conferma e lo studio non ha mai commentato
formalmente la possibilità. Dato che sono passati dodici anni dal
film originale e che in questo lasso di tempo non è diventato un
cult, è improbabile che lo studio dia il via libera ad un
Oblivion 2, anche se lo stesso Cruise fosse
interessato a tornare nel franchise.
Perché un Oblivion 2 avrebbe
senso
Il film aveva diversi però elementi
fantastici che erano completamente unici e diversi dagli altri film
di fantascienza post-apocalittici dello stesso genere, come i
design ispirati ai film di fantascienza degli anni ’70 e agli
elicotteri degli anni ’40. La nave a bolla di Jack sembra identica
all’iconico elicottero del 1946, il Bell 47. Considerando il suo
approccio visivo originale al genere, il film meriterebbe
assolutamente un sequel. Ma ciò che rende perfetto il potenziale di
Oblivion 2 è che riunirebbe Cruise e Kosinski, che
sono diventati una sorta di duo dinamico. Kosinski è cresciuto
molto come regista dal 2013, e questo è stato dimostrato da
Top Gun: Maverick e dal recente
F1 – Il film.
Kosinski ha girato 800 ore di
riprese per Top Gun: Maverick e la maggior parte di ciò che si
vede sullo schermo è totalmente pratico. Kosinski potrebbe
applicare questo approccio a Oblivion 2, poiché
senza dubbio conterrebbe anche molte riprese di volo e il design
dell’aereo potrebbe essere semplicemente modificato
digitalmente. Kosinski ha dunque dimostrato con i suoi recenti
blockbuster di essere ora in grado di realizzare un film su scala
ancora più epica. Con la sceneggiatura giusta, Oblivion
2 potrebbe avere un successo simile a quello di questi
altri due film. Ad oggi, tuttavia, continuano a non esserci
conversazioni in merito.
Oblivion, il nuovo
film con protagonista Tom
Cruise e diretto da Joseph
Kosinski già regista del sequel del leggendario Tron sta
per fare il suo debutto nelle sale di tutto il mondo e in attesa di
leggere la nostra recensione in anteprima vi proponiamo oggi una
clip che vede protagonisti il divo Tom Cruise e la
sua co-protagonista Olga Kurylenko.
In un spettacolare pianeta Terra
del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un
uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un
viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare
l’umanità. Jack Harper (Tom
Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni
operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per
estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una
terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è
quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da
migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva
una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo
innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in
questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il
destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda
film: Oblivion.