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Orlando Bloom ci parla de Lo Hobbit La Desolazione di Smaug

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Uno dei personaggi più attesi che ritornano in questo secondo capitolo de  Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug è senz’altro Legolas, personaggio che in verità non è presente nella storia originale da cui è tratto il film, Lo Hobbit di J.R.R.Tolkien, ma che è stato inserito dal regista Peter Jackson, come un tramite tra le due storie Lo Hobbit e il Signore degli Anelli. Ne parliamo proprio con l’attore che interpreta il personaggio Orlando Bloom.

Come hai scoperto che Legolas sarebbe tornato per i film de Lo Hobbit e in quell’occasione cosa hai pensato?

Ero in contatto con [il regista] Peter Jackson. Ci siamo incontrati a Londra mentre era là in viaggio. Mi ha detto “Senti, avremmo in mente di far tornare ‘Leggy’. Questo è ciò che abbiamo in mente. Tu cosa ne pensi?” E io ho detto, “Certo”. Adoro il personaggio, adoro Peter Jackson e adoro la Nuova Zelanda. Quindi ho detto, “Sì, fantastico”.

A livello creativo, penso che loro [Jackson e i co-sceneggiatori Fran Walsh e Philippa Boyens] amano lasciarsi aperti alla possibilità che le storie si evolvano e cambino, perciò c’era un’ampia traccia di come avrebbero potuto essere le cose. Io mi sono lasciato coinvolgere sulla fiducia, convinto che poi le cose avrebbero preso forma. E, naturalmente, avendo lavorato con Pete, Fran e Philippa, e avendo lavorato nella trilogia de Il Signore degli anelli, sapevo come avrei recitato. Pete ha lanciato la mia carriera, scegliendomi per Legolas. Adoro il personaggio e quel mondo. Non mi sono dovuto sforzare in alcun modo per rientrare nel personaggio.

 L’unica perplessità, che ho esposto a Pete, è stata sulla reazione dei fan nel vedere Legolas far parte di un mondo nel quale non era stato incluso nei libri di Tolkien. Ma Pete è stato molto rassicurante nella sua risposta, che è stata che naturalmente Thranduil fa parte di quel mondo. Legolas è il figlio di Thranduil e perciò combacia con la storia. Pete tiene sempre d’occhio il libro, mantenendo l’integrità di quel mondo e della storia, prendendo poi la licenza poetica per procurare, ciò che ritengo, quello che spero siano per i fan e il pubblico delle storie avvincenti e lo sviluppo dei personaggi. Quindi, a mio avviso, ha trovato un ottimo equilibrio.

Lo Hobbit la desolazione di Smaug

 Leggi anche: intervista a Evangeline Lilly

Com’è stato andare in Nuova Zelanda e reindossare le orecchie e la parrucca di Legolas? Ti sei riappropriato del personaggio?

Naturalmente, è stato meraviglioso tornare in Nuova Zelanda. È stato un ritorno in famiglia, davvero, sotto tanti punti di vista. Ho vissuto nella stessa via dove avevo vissuto quando avevo fatto le mie prime riprese. È stato straordinario. 

Ovviamente reindossare le orecchie, la parrucca e il costume e tutto il resto è stato fondamentale per riappropriarmi del personaggio. Ho avuto un po’ di tempo prima delle riprese per allenarmi con il tiro con l’arco, la spada, andare a cavallo, riprendere i movimenti e tutte quelle cose. Tutta questa preparazione mi ha ricordato e rinfrescato la memoria su come avevo costruito il mio personaggio  e come l’avevo approcciato durante quegli anni. È stata un’esperienza meravigliosa.

Legolas avrà delle folli scene acrobatiche in questo film come quelle nella prima trilogia?

Sì, ha dei momenti particolarmente interessanti. Pete è bravo per queste cose. Sa quando e di che cosa ha bisogno ciascun personaggio, e penso che questo si rifletta su Leggy. È un personaggio grandioso. Arriva senza dire molto e sfodera delle mosse e affronta la situazione. È un piano semplice ma efficace.

Mi puoi dire cosa ne pensa Legolas di Thorin e della Compagnia dei Nani quando li incontra?  Nutre la stessa antipatia per i Nani che aveva nei film de Il Signore degli anelli?

 Come prequel, in queste storie puoi vedere chiaramente il conflitto interraziale tra i Nani e gli Elfi, ai suoi inizi o quanto meno in parte. È lampante. Direi proprio di sì. Gli Elfi e il Regno dei Boschi, che ho sempre identificato con Legolas, sono un gruppo alquanto militante. Penso che [J.R.R.] Tolkien li descrivesse come “meno saggi e più pericolosi”, che in verità riassume ciò che sono. Quindi hanno indubbiamente una spigolosità e un temperamento peperino. Penso che, per quanto riguarda il percorso del mio personaggio in questi film, sia fantastico come si sia unito al gruppo degli elfi. Ha senso. È molto ben costruito e ragionato, da quella prospettiva. Almeno questo è il mio pensiero. Credo che funzioni e che i fan si divertiranno. Non sono uno scrittore, ma nella mia testa ha tutto senso ed è molto ben spiegato.

Raccontami del rapporto tra Legolas e l’elfo guerriero Tauriel, interpretato da Evangeline Lilly, e come è stato lavorare con Evangeline?

Tauriel è un po’ una principiante, un elfo impulsivo. Lei è ancor meno saggia e ancor più pericolosa. È un personaggio molto volenteroso. La storia del mio personaggio riprende una dinamica di padre/figlio con Thranduil; e poi Tauriel si intreccia con la sua vicenda e questo si interseca con ciò che accade quando interagiscono tutti quanti. È molto bella questa aggiunta per Legolas. Penso funzioni bene in questo prequel.

Mi sono divertito a lavorare con Evangeline. Penso sia stata la scelta perfetta per Tauriel, e ha contribuito al personaggio con la sua visione e le sue idee. Credo funzioni molto bene. È un gran personaggio, quello di Tauriel, e penso che Legolas e Tauriel funzionino bene insieme. Credo sia stato una sorta di bonus aggiuntivo.

Leggi anche: intervista a Richard Armitage

Hobbit_french6Hai fatto riferimento alla dinamica padre/figlio tra Legolas e Thranduil.  Come descriveresti il loro rapporto? 

Suo padre è un personaggio complesso ed è ovviamente un personaggio potente e ferito. C’è un interessante dinamica basata su Thranduil. Cerca di controllare, mantenere e sviluppare il potere degli Elfi del Bosco Atro, e come interagiscono con i Nani.

Naturalmente vediamo quell’interazione e la complessità della dinamica. Quindi, penso che Legolas, in quella dinamica tra padre e figlio, sia il figlio che cresce e desidera andare ad unirsi alla compagnia dell’anello. Sta imparando e rendendosi conto che ci sono cose che desidera fare al di fuori dei confini familiari.

Dal momento che hai avuto il tuo debutto come Legolas, hai incontrato delle persone che ti dicono nel corso degli anni che Legolas è il loro personaggio preferito?

Sì. È successo. È un grande personaggio. Come ho detto non mi sono dovuto sforzare in alcun modo per rientrare nel personaggio, perché amo molto interpretarlo. È ritratto meravigliosamente da Tolkien. E la visione di Pete sul personaggio e la storia è semplicemente meravigliosa. Perciò è stato fantastico.

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, il film

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, secondo capitolo della trilogia uscirà al cinema il 12 dicembre 2013. Lo Hobbit: La desolazione di Smaug è il secondo capitolo della Trilogia di Peter Jackson tratta dall’omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien. La pellicola uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia ed è scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro. La terza parte, invece intitolata Lo Hobbit: Racconto di un ritorno è atteso per il 14 Dicembre 2014. Il cast del film comprende Martin FreemanBenedict CumberbatchIan McKellenEvangeline LillyLuke EvansRichard ArmitageElijah WoodOrlando BloomCate Blanchett,Hugo WeavingChristopher Lee e Andy Serkis

Trama: Le avventure di Bilbo Baggins e della compagnia di dodici nani di Thorin Scudodiquercia, formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve recuperare il tesoro posto nel cuore della Montagna Solitaria, sorvegliato dal drago Smaug.

Orlando Bloom afferma che Andy Serkis ha in programma di usare l’AI per ringiovanire gli attori in The Hunt of Gollum

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Sir Ian McKellen ha confermato di recente di essere stato contattato per tornare a interpretare Gandalf in Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum, e ora anche Orlando Bloom, che nella trilogia originale ha interpretato Legolas, ha detto di aver già parlato con Andy Serkis di un’eventuale ripresa del ruolo.

Bloom ha interpretato l’arciere elfico nella trilogia originale di Peter Jackson e nei film Lo Hobbit, dove un po’ di tecnologia digitale è stata utilizzata per togliere qualche anno all’attore, dopotutto gli elfi sono sempre giovani e immortali.

Alla star di Pirati dei Caraibi è stato chiesto per la prima volta se fosse interessato a far parte dei nuovi film del LOTR durante un’intervista con Variety. “Oh, amico, quelle cose sono incredibili. Sì. Non so come ci riuscirebbero. Immagino che con l’intelligenza artificiale si possa fare qualsiasi cosa al giorno d’oggi. Ma se Pete [Peter Jackson] dice salta, io dico, ‘quanto in alto?’ Voglio dire, ha iniziato tutta la mia carriera.”

Orlando BloomOrlando Bloom ha continuato dicendo che ha parlato con Serkis del prossimo progetto, e il regista gli ha detto che l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata, presumibilmente per far sembrare più giovani i personaggi che tornano. “Non so davvero cosa [stanno pianificando]. Ho parlato con Andy [Serkis] e ha detto che stavano pensando a come fare le cose. Ho pensato, ‘Come potrebbe funzionare?’ E lui ha risposto, ‘Beh, l’intelligenza artificiale!’ e io ho risposto, ‘Oh, OK!’ È stato un periodo piuttosto magico della mia vita, ed è una di quelle cose in cui non c’è un lato negativo.”

La pratica del de-aging è stata già usata diverse volte, tuttavia non è che l’effetto sia sempre ideale. Questa pratica è altamente disapprovata e sempre più persone ne parlano mentre certi alti vertici del settore tentano di influenzare l’opinione pubblica. Non siamo sicuri di quanto Serkis fosse serio, ma sembra proprio che usare l’IA per The Hunt for Gollum sia qualcosa che sta prendendo in considerazione.

Quando si svolgerà Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum?

Il mondo costruito da Tolkien ne Il Signore degli Anelli è vasto e comprensivo, con molte storie lasciate in sospeso attraverso la Prima, la Seconda e la Terza Era. Descrivendo la regia del prossimo film come “un sogno che si avvera“, Andy Serkis ha rivelato che il progetto è quello di raccontare le storie non sfruttate di questo mondo. “Abbiamo iniziato a parlarne circa otto mesi fa“, ha ricordato l’attore. “Dicevano: ‘Andy vogliamo davvero rinvigorire la Terra di Mezzo. Ci sono così tante storie nuove che vogliamo coinvolgere“.

Dato che Gollum incontra la sua fine tra le fiamme del Monte Fato verso la fine de Il ritorno del Re, è lecito aspettarsi che il film si svolgerà prima di quegli eventi, idealmente anche prima che Frodo intraprenda il suo viaggio. Questo suggerisce che personaggi iconici come Aragorn, Boromir, Gandalf e Legolas potrebbero tornare in qualche modo, come suggerisce Serkis. Viggo Mortensen, che ha interpretato Aragorn nella trilogia originale, si è detto interessato se la trama è quella giusta, e anche Ian McKellen si è detto pronto a riprendere il personaggio di Gandalf.

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Orlando Bloom “Le nuove generazioni non sono più disposte ad accettare abusi”

Nella cornice della rassegna per ragazzi di Alice nella Città alla Festa del Cinema di Roma, è arrivato Orlando Bloom, per presentare il suo film Romans e partecipare ad una Masterclass con i ragazzi.

Disponibile e sorridente, Orlando Bloom in conferenza stampa è stato interrogato sui difficili temi del suo film, diretto da Paul e Ludwig Shammasian, ovvero le ripercussioni su un uomo adulto dopo aver subito abusi sessuali da bambino da parte di un prete.

“Ho letto la sceneggiatura di Romans e sono stato subito rapito dalla scrittura” ci ha raccontato Orlando Bloom,“Gli attori dicono sempre che capiscono quando un film fa per loro dalla prima pagina e in questo caso è stato così per me. Ho voluto parlare subito con Geoff Thompson e ho capito che questo testo nasceva da una sua esperienza di abuso sessuale e da subito ci sono entrato in sintonia. Ho capito subito che questo personaggio poteva essere una bella sfida per me e mi avrebbe potuto dare respiro, che è una cosa che io cerco sempre nei ruoli.”

foto di Aurora Leone

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Dopo i suoi ruoli più famosi e decisamente più leggeri, come la saga de Il Signore degli Anelli e I Pirati dei Caraibi, Bloom ha preso molto seriamente questa sfida e la responsabilità di una storia del genere: “Il personaggio di Malky porta dentro di se tanto tormento interiore da quando ha subito l’abuso da piccolo e molti sopravvissuti parlano di questo dolore che devono affrontare ogni giorno. Penso sia impossibile per le vittime andare avanti e affrontare la vita quotidiana senza un supporto e senza la possibilità di aver dato espressione a quello che si portano dentro, quindi come attore ho sentito la responsabilità di dover rendere giustizia al personaggio, alla storia e fare in modo che questo film possa essergli di aiuto”.

In Romans si sottolinea come i predatori e pedofili si nascondino anche nelle figure più impensate e vicine nella comunità, come pensa si possano proteggere i bambini oggi da minacce simili?

“Lavoro con l’UNICEF da oltre dieci anni ed è sempre stata un esperienza magnifica e ho capito che l’educazione è la cosa più importante per capire anche quanto impatto possano avere esperienze traumatiche del genere sui bambini. I bambini sono i più vulnerabile ed è decisamente difficile affrontare questo argomento. Mio figlio ha 6 anni e tra di noi, anche con la mamma (la modella Miranda Kerr ndr.), c’è una comunicazione aperta e cerchiamo di parlare di tutto quello che lui vive e sperimenta. Penso che attraverso il contatto, la parola, ognuno può diventare consapevole e pronto ad accogliere eventuali segnali. Questa è la responsabilità di un genitore: essere sempre vigile. Spero che questo film possa aprire gli occhi su quale sia il danno e le conseguenze sulla salute mentale di questo tipo di abuso ed è un tema che va affrontato con estrema serietà, perché è una tema che deve essere corretto.”

“Una donna su due e un uomo su cinque hanno subito violenze: avevamo queste statistiche alla mano mentre giravamo il film. Quello che a me ha colpito è stato il coraggio dello sceneggiatore che si è aperto e in modo molto sincero ha raccontato la sua verità: credo e spero che questo film possa dare a gli uomini, in particolare perché a loro si parla nel film, la sensazione che esista un porto sicuro e che non si sentano soli nella loro esperienza” commenta Orlando Bloom sulle violenze, non solo sui minori ma anche riguardo a quelle in prima pagina tutti i giorni negli ultimi giorni, “Quando si parla di abuso di potere, di un individuo su un altro è qualcosa di veramente terribile e penso sia qualcosa che la società non è più disposta ad accettare. C’è questa nuova generazione, in particolare di donne, che si sta facendo valere per far rispettare i loro diritti e sta facendo sentire la propria voce. Ed era ora!” 

Infine Orlando Bloom ci ha svelato qualcosa di più sul suo prossimo ruolo nella serie Tv fantasy-noir di Amazon, Carnival Row, dove sarà un ispettore di polizia a fianco di Cara Delevigne: “Io rispondo sempre alla voglia di interpretare un personaggio che offra delle idee e delle nuove possibilità. Siccome il pubblico ha grande interesse in questa ‘nuova televisione’, che è molto diversa rispetto a quella che si faceva nel passato, ci ho provato e ho trovato un mondo molto affascinante che non avevo mai visto prima. E questo personaggio mi permette di ampliare la mia gamma, di estendermi e quindi sono molto felice di far parte di questo progetto”.

 

Orizzonti, Venezia 78: Isabelle Huppert presenta Les Promesses

Orizzonti, Venezia 78: Isabelle Huppert presenta Les Promesses

Oggi al via anche Orizzonti sezione parallela di Venezia 78 con il film Les Promesses diretto da che vede protagonisti Isabelle Huppert, Reda Kateb, Naidra Ayadi, Jean-Paul Bordes, Mustapha Abourachid, Soufiane Guerrab, Hervé Pierre, Laurent Poitrenaux, Walid Afkir.

La trama

Ne Les Promesses, Clémence, impavida sindaca di una città vicino a Parigi, sta completando l’ultimo mandato della sua carriera politica. Insieme al suo fedele braccio destro Yazid, ha combattuto a lungo per questa città afflitta da povertà, disoccupazione e padroni di topaie privi di scrupoli. Tuttavia, quando le viene offerta la prospettiva di diventare ministro, la sua ambizione prende il sopravvento, facendo vacillare la devozione e l’impegno nei confronti dei suoi cittadini. Riusciranno la sua integrità politica e le sue promesse elettorali a sopravvivere a questa nuova ambizione?

COMMENTO DEL REGISTA su Les Promesses

Ho cominciato a pensare a questa storia alcuni anni fa, dopo le elezioni francesi. Volevo fare un film che mettesse in discussione la possibilità del coraggio politico. Fortunatamente, dopo che ho iniziato a scrivere la sceneggiatura insieme a Jean-Baptiste Delafon, qualcosa di più sfumato e meno teorico ha cominciato rapidamente a emergere… Le promesse sono la moneta della politica. Che si concretizzino in un posto di lavoro, un sussidio, un’alleanza, le promesse sono ciò che i protagonisti si scambiano in tutto il film.

Orion e il Buio: recensione del film scritto da Charlie Kaufman

Orion e il Buio: recensione del film scritto da Charlie Kaufman

Chi non ha mai avuto paura del buio? Di certo non Orion, il giovane protagonista del nuovo film della DreamWorks Animation distribuito da Netflix dal titolo Orion e il Buio, diretto dall’esordiente Sean Charmatz. Questo timido e impacciato bambino, infatti, non perde tempo e ci rende subito partecipi di tutte le paure che lo attanagliano, praticamente rendendogli impossibile il condurre una normale esistenza. Il film è dunque un viaggio di un’ora e mezza nella sua interiorità, nella sua mente, e la cosa non dovrebbe sorprendere considerando lo sceneggiatore d’eccezione del film: il premio Oscar Charlie Kaufman. L’autore di Essere John Malkovich ed Eternal Sunshine of the Spotless Mind adatta l’omonimo libro illustrato di Emma Yarlett apportandovi infatti tutte le proprie peculiarità e i propri interessi tematici.

Kaufman concentra dunque sull’esplorazione delle paure che affliggono Orion, espandendo il racconto di Yarlett con un’operazione simile a quella compiuta dall’amico Spike Jonze con il suo film del 2009 Nel paese delle creature selvagge. In entrambi i casi, infatti, a partire da un racconto per immagini di poche pagine e parole si costruisce un intreccio narrativo maggiormente elaborato – necessario a giustificare e sorreggere un lungometraggio – che nel caso di Kaufman sfocia in un’opera cervellotica composta da più “livelli” di realtà, che sta però ben attenta a far sì che questa sua natura non oscuri, così come il Buio fa con la Terra, le emozioni che vuole suscitare.

La trama di Orion e il Buio

Protagonista di questo racconto è Orion, il quale sembra proprio un normale studente delle scuole elementari: timido, modesto e con una cotta segreta. Ma sotto questo aspetto all’apparenza ordinario, Orion è sopraffatto dall’ansia adolescenziale, terrorizzato in modo irrazionale da api, cani, onde radio dei cellulari, clown assassini nelle fognature, dall’oceano e dal timore di cadere da un grattacielo. Tra tutte le sue fobie, quella che teme di più è quella a cui si trova davanti ogni sera: il Buio. Una notte, proprio quest’ultimo si materializza e lo porta con sé in un folle viaggio per dimostrargli che la notte non è poi così terrificante. Nel corso di questa avventura, Orion imparerà ad accettare l’ignoto e ad impedire alla paura di controllare la sua esistenza.

Orion e il Buio recensione Netflix

Un racconto generazionale

Questo viaggio immaginato da Yarlett per Orion e il Buio suona un po’ come una favola della buonanotte, di quelle che hanno l’obiettivo di rendere meno spaventoso ciò che ci terrorizza imparando a conoscerlo. Deve averlo pensato anche Kaufman, che ha infatti scelto di arricchire il racconto costruendolo proprio come fosse una storia raccontata per aiutare chi di relazionarsi con il buio (e tutto ciò che l’oscurità rappresenta) proprio non ne vuol sapere. Se allora nel corso della visione si noteranno incongruenze, forzature, improvvise evoluzioni tra i personaggi a fronte di motivazioni poco valide, non bisogna preoccuparsi: Kaufman non tarda a svelare che si tratta di elementi voluti e necessari a riprodurre quel senso di racconto improvvisato e non ponderato che si recita in queste occasioni.

L’importante è che il messaggio e i suoi annessi valori vengano trasmessi, con un tono e una forma adeguati all’età del bambino di turno che ascolta la favola. Ma raccontare tutto ciò per lo sceneggiatore che sul viaggio nella mente umana ha costruito la propria intera carriera, significa proporre un continuo alternarsi tra immaginazione e realtà attraverso incastri tutt’altro che prevedibili, fino a compiere importanti salti temporali per fare di questa favola della buonanotte una questione generazionale. Le paure non vengono infatti mai del tutto sconfitte e spesso si tramandano proprio di generazione in generazione. Consapevole di ciò, a Kaufman sembra infatti anche interessare anche il modo in cui questi racconti evolvono di conseguenza nel tempo, adattandosi alla sensibilità e alle conoscenze di chi li ascolta.

Orion e il Buio recensione Charlie Kaufman

Orion e il Buio: un film d’autore per tutta la famiglia

L’aver introdotto tutti questi elementi non ha però allontanato lo sceneggiatore dalla consapevolezza di dover realizzare un film per tutta la famiglia, con un occhio di riguardo ai più piccoli. Si discosta dunque dai toni cupi e dalle forti sovrastrutture di lavori come Sinecdoche, New York e Sto pensando di finirla qui, per mantenersi ad un livello più adatto al target di riferimento, ovviamente senza annullare del tutto la propria presenza nel progetto. Ed è così che lentamente Orion e il Buio si svela essere un film sul potere della narrazione e dell’immaginazione, sulla necessità di non eliminare le proprie paure ma anzi di comprenderle e imparare a conviverci, essendo proprio i contrasti a rendere la vita straordinaria.

Un messaggio che viene trasmesso attraverso un racconto appassionante ed emozionante, caratterizzato da animazioni non innovative ma comunque affascinanti, con personaggi a cui ci si affeziona facilmente e che in base all’età dello spettatore che guarda il film ha da offrire molteplici sfumature. Orion e il Buio non va infatti sbrigativamente classificato come “un film per bambini”. Proprio come quel già citato Nel paese delle creature selvagge, anche in questo caso si ha a che fare con un’opera che intende esplorare le paure dei più piccoli (e non solo) ma senza mai ricorre ad inutili infantilismi. Firmando una sceneggiatura ben più complessa di quel che potrebbe sembrare, Kaufman ricorre dunque al linguaggio della favola per raccontare un sentimento universale come la paura e le meravigliose possibilità a cui ci si può aprire se la si affronta.

Orion and the Dark: prime foto del film d’animazione Dreamworks targato Netflix

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Netflix e DreamWorks Animation hanno annunciato ufficialmente la loro ultima collaborazione sotto forma di un nuovissimo film d’animazione intitolato Orion and the Dark, che proviene dal premio Oscar Charlie Kaufman. Il fantasy di formazione sarà disponibile per lo streaming nel 2024, con Jacob Tremblay e Paul Walter Hauser che firmeranno per prestare le loro voci ai rispettivi personaggi di Orion e Dark nella versione originale.

Inoltre, lo streamer ha anche rivelato le prime foto del film in uscita, offrendo ai fan un assaggio del duo titolare.

La trama del film

Orion assomiglia molto al tuo bambino medio delle elementari: timido, senza pretese, che nutre una cotta segreta. Ma sotto il suo aspetto apparentemente normale, Orion è una palla di ansia adolescenziale, completamente consumata da paure irrazionali di api, cani, oceano, onde del cellulare, clown assassini e persino caduta da una scogliera. Ma di tutte le sue paure, la cosa di cui ha più paura è ciò che affronta ogni notte: il buio. Quindi, quando l’incarnazione letterale della sua peggiore paura fa visita, Dark porta Orion in giro per il mondo sulle montagne russe per dimostrare che non c’è nulla di cui aver paura durante la notte. Man mano che l’improbabile coppia si avvicina, Orion deve decidere se può imparare ad accettare l’ignoto, smettere di lasciare che la paura controlli la sua vita e abbracciare finalmente la gioia di vivere.

Orion and the Dark, è diretto da Sean Charmatz (Trolls World Tour) da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di Eternal Sunshine of the Spotless Mind Charlie Kaufman. Quest’ultimo ha già lavorato con Netflix per il suo film da regista I’m Thinking of Ending Things nel 2020. La storia è basata sul romanzo di Emma Yarlett.

Orio Caldiron: morto il saggista, critico e storico del cinema

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Orio Caldiron: morto il saggista, critico e storico del cinema

Si è spento all’età di 87 anni Orio Caldiron saggista, critico, storico del cinema. Titolare di cattedra alla Sapienza, Caldiron ha guidato il Centro Sperimentale dal 1996 al 1997 come Presidente ed è stato direttore di “Bianco e Nero”.

Numerosi i suoi lavori, sia in qualità di autore che di curatore tra cui l’antologia della rivista Cinema in Il lungo viaggio del cinema italiano (1965), Cinema. 1936-1943: prima del neorealismo (2002), Il principe Totò (2002), Pietro Germi, la frontiera e la legge (2004), Le fortune del melodramma (2004), Uomo, vieni fuori! Soggetti per il cinema editi e inediti di Cesare Zavattini (2006), Giuseppe Rotunno. La verità della luce (2007).

In particolare, la Redazione di Cinefilos.it deve al professor Orio Caldiron parte della sua passione e spinta iniziale per aver intrapreso la strada che ancora oggi percorriamo.

Il ricordo personale del professor Caldiron è ormai lontano, ma non per questo meno vivo, riecheggia nei corridoi della Sapienza, dove lui raccontava con passione di Luchino e Vittorio, di Anna e di Sophia, con il sorriso di chi era stato testimone diretto del grande cinema italiano mentre si faceva.

“Togli Vittorio, lascia solo Orio… è un vezzo personale”. Arrivederci, Professore.

Originali Disney: come finiscono le storie su cui si basano i film

Tutti sappiamo che mamma Disney, per raccontare le sue fiabe, in particolare quelle classiche delle principesse, ha sempre attinto dalla grande letteratura mondiale, edulcorando i dettagli meno adatti ai più piccoli e regalando al mondo tante storie indimenticabili. Ma come finiscono queste storie sul serio? Ecco alcuni esempi davvero inquietanti:

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disney-Se è abbastanza nota la fine della Sirenetta di Hans Christian Andersen, meno nota, o almeno conosciuta solo ai lettori di Notre Dame de Paris, è la tristissima ma anche romantica fine della storia originale di Quasimodo e Esmeralda. E che dire de La Bella Addormentata nel Bosco? Gianbattista Basile ha certamente messo la sua cifra distintiva sul racconto, ma la Disney ha fatto un ottimo lavoro di “ripulitura”.

Origin: recensione del film di Ava DuVernay #Venezia80

Origin: recensione del film di Ava DuVernay #Venezia80

Scritto e diretto dalla candidata all’Oscar Ava DuVernay, Origin si ispira alla straordinaria vita e al lavoro della scrittrice premio Pulitzer Isabel Wilkerson (Aunjanue Ellis-Taylor), mentre scrive il suo libro Caste: The Origin of Our Discontents. Alle prese con un’immane tragedia personale, Isabel intraprende un percorso di indagine e scoperta globale. Nonostante la portata colossale del suo progetto, trova la bellezza e il coraggio di scrivere uno dei libri americani più importanti del nostro tempo. DuVernay racconta in modo emozionante la sua storia dal forte simbolismo non solo metaforico – che scoppia nel suo finale – ma anche nel concreto.

La premessa iniziale presenta l’omicidio di Trayvon Martin come parte integrante di un pensiero che la stessa regista insieme a Wilkerson hanno portato avanti per il lungometraggio. Quella è davvero la voce dell’assassino di Martin che chiama il 911. Si tratta di una registrazione, usata all’inizio del film, di George Zimmerman prima che sparasse e uccidesse il ragazzo, un adolescente che tornava a casa da un minimarket in Florida nel 2012. A Martin, infatti, è dedicata la prima inquadratura di Origin e anche la chiusura.

Origin, la trama

Cosa succede quando non ti uniformi al sistema? Il lungometraggio di Ava DuVernay torna più volte sull’argomento e vuole andare oltre alla semplice risposta: “Bisogna comportarsi in modo da non mettersi in pericolo”. Nelle sue due ore di storia tra perdite e lutti, l’intento di Isabel è quello di scoprire l’origine di un mondo che fa delle diversità un nemico da combattere. In alcuni tratti, soprattutto sul finale molto didascalico, la ricerca di Wilkerson durante la stesura del suo romanzo cerca una connessione tra nazismo, schiavitù e sistema delle caste. Così come in Mangia, Prega, Ama, Isabel intraprende questo viaggio mentre la sua vita privata si sgretola in mille pezzi.

Un viaggio dove passato e presente si accavallano, mentre Isabel affronta momenti belli ma anche difficili. Si parte dalla Germania e dalle trascrizioni di alcuni incontri di soldati delle SS per cercare una connessione tra i regimi totalitari. In una scena del film che si svolge in Germania, Isabel ha un confronto con una amica ebrea, una conversazione per cercare una connessione tra le forse di razzismo che diventa una gara a chi ha sofferto di più. Gli ebrei sono stati perseguitati, gli schiavi venduti come oggetti. Un botta e risposta che poi trova la sua conclusione: è vero, in modo totalmente diverso, questi due momenti storici hanno la loro connessione. Il regime totalitario si è ispirato alle leggi di Jim Grow per collegarle all’Olocausto. A queste immagini vengono anche contrapposti frammenti di storie reali come per esempio la storia d’amore tra August e Irma, un membro tedesco del Partito Nazista e una donna ebrea.

La deferenza

Ci spostiamo poi in America, cercando ancora informazioni per il libro da scrivere. Siamo a metà film e la ricerca inizia a dare i suoi frutti per la stesura del romanzo. Torna allora il tema della schiavitù ma questa volta tramite la lente di Ava DuVernay e Isabel Wilkerson viene introdotto il tema della deferenza, la condiscendenza rispettosa nei confronti dell’altrui volontà. Vediamo il mondo con due lenti diverse: un poliziotto che fa la ronda nel quartiere popolato da soli bianchi è un amico, una autorità che protegge. Ma subito dopo vediamo la stessa scena con occhi diversi, cambiamo quartiere e mentre dei ragazzi afroamericani giocano a pallone la stessa ronda diventa più oscura, lo sguardo del poliziotto si acciglia come se fiutasse il pericolo.

Arriviamo alla parte finale di questo viaggio, dove tutto è iniziato: in India. Il razzismo non è un problema di razza ma di caste esclusive. Un road movie che viene tirato avanti da due filoni: da una parte la stesura del libro che serve allo stesso modo a Isabel per incanalare il dolore per la perdita delle persone a lei care e riuscire ad affrontarlo. Non esiste arma migliore, non voltare le spalle al dolore ma prenderlo di petto.

“Un mondo senza caste renderebbe tutti liberi”.

Origin, Ava DuVernay: “Ho lavorato a stretto contatto con Isabel Wilkerson”

Presentato in Concorso a Venezia 80, Origin di Ava DuVernay racconta in modo emozionante la storia di Isabel Wilkerson. La scrittrice vinse un Pulitzer per il reportage individuale per il suo lavoro sulle inondazioni del Midwest e su un bambino di 10 anni che si prende cura dei suoi fratelli. Durante la presentazione ha parlato della genesi di questo progetto: “Ho letto il libro e sono rimasta affascinata da tutto quello che Isabel Wilkerson ha messo al suo interno. L’ho letto tre volte per capirlo realmente e già alla seconda lettura ho iniziato a vedere lei, la donna che lo ha costruito. Ho iniziato a pensare alla storia cercado di adattarla nel modo in cui lui l’ha vissuta e traumatizzata. Tutto quello che riguarda la sua storia che non è presente nel libro me l’ha raccontato lei di persona. Abbiamo parlato per un anno, ci sono stati così tanti incontri e si è aperta molto con me è stata generosa”.

Ava DuVernay è la prima donna afroamericana ad arrivare in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia: “Ai registi neri viene detto che le persone che amano i film in altre parti del mondo non si interessano alle nostre storie e non si interessano ai nostri film. Questo è qualcosa che ci viene detto spesso: non potete partecipare ai festival internazionali, non verrà nessuno“, ha detto DuVernay. “La gente non verrà alle conferenze stampa, non verrà alle proiezioni. Non saranno interessati a vendere i biglietti. Potreste anche non entrare in questo festival, non fate domanda. Non so dirvi quante volte mi hanno detto: “Non fare domanda a Venezia, non entrerai. Non succederà”. E quest’anno è successo qualcosa che non era mai accaduto in otto decenni: una donna afroamericana in concorso. Quindi ora questa è una porta aperta che confido e spero che il festival mantenga aperta“.

Il cast di Origin

Oltre a Ellis-Taylor e Bernthal, Origin è interpretato anche da Niecy Nash-Betts, Vera Farmiga, Audra McDonald, Nick Offerman, Blair Underwood, Connie Nielsen, Emily Yancy, Jasmine Cephas-Jones, Finn Wittock, Victoria Pedretti, Isha Blaaker e Myles Frost.La collisione tra gli attori e protagonisti del mondo reale è interessante perché è stata una esperienza lavorare con persone realmente esistite: la bibliotecaria a Berlino per esempio. Non credo che avremmo avuto il cast che abbiamo avuto se fosse rimasto nel sistema degli studios“, ha detto DuVernay. “Il sistema degli studios è un luogo in cui ho lavorato e realizzato progetti di cui sono orgogliosa, ma c’è davvero un aspetto di controllo su chi interpreta cosa. E c’è l’idea di chi fa soldi, di chi attira l’attenzione e a volte questo è in contrasto con chi potrebbe essere la persona migliore per la parte. Aunjanue Ellis-Taylor era la persona migliore per questa parte“.

Origin of Species: un cast stellare per il nuovo film di Ron Howard!

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È stato svelato il cast di attori del nuovo film di Ron Howard, dal titolo Origin of Species. A recitare in esso saranno la candidata all’Oscar Ana De Armas (No Time To Die), il candidata all’Oscar Jude Law (Sherlock Holmes), il candidato al Golden Globe Daniel Brühl (Rush) e la vincitrice dell’Oscar Alicia Vikander (Tomb Raider). I quattro interpreti sarebbero infatti nelle ultime fasi di trattative per unirsi al film, che potrà dunque contare su volti estremamente popolari in vista della sua realizzazione e successiva distribuzione.

Scritto da Noah Pink, già sceneggiatore di Tetris, il film sembra essere basato su due diversi resoconti della stessa storia vera e viene descritto come “un racconto cupamente comico di omicidio e sopravvivenza, ambientato attorno a un gruppo di personaggi eclettici che abbandonano la civiltà per le Galapagos. Stanno tutti cercando la risposta a quella domanda sempre pressante che ci affligge tutti: qual è il senso della vita.” Da questa breve e vaga sinossi sembra dunque che il nuovo progetto di Howard si muoverà su più generi o più probabilmente sui toni della commedia nera.

Per il momento questo è tutto quello che sappiamo su Origin of Species, che avrà come produttori Brian Grazer e Karen Lunder di Imagine. Tale cast basta però per far già diventare il progetto un titolo particolarmente atteso e dal grande potenziale. Howard, premio Oscar per A beautiful mind, ha dunque trovato il suo nuovo progetto da regista, reduce dalla calorosa accoglienza di Tredici vite, il suo film del 2022 basato sulla storia reale dell’incidente di Tham Luang. Si attendono ora ulteriori notizie su Origin of Species, che verrà presentato al mercato dei film di Cannes.

Fonte: Deadline

Orgoglio, Pregiudizio e Zombie ha una data d’uscita

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Orgoglio, Pregiudizio e Zombie ha una data d’uscita

Screen Gems ha fissato e ufficializzato la data di uscita di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, adattamento dell’omonimo romanzo d’ispirazione austeniana. Il film che rivisita il capolavoro di Jane Austen uscirà nei cinema degli Stati Uniti il 19 febbraio 2016.

Nel cast del film ci saranno Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham e Matt Smith come Mr. Collins.

Orgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

orgoglio-pregiudizio-e-zombieTrama: Il romanzo segue la trama originale di Orgoglio e pregiudizio, ma tutta la vicenda si svolge in un universo alternativo in cui l’Inghilterra di inizio Ottocento è infestata da zombie assassini.

Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Fonte: CS

Orgoglio e pregiudizio: un serie in lavorazione presso Netflix

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Orgoglio e pregiudizio: un serie in lavorazione presso Netflix

Una serie basata su “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen è in fase di sviluppo presso Netflix, con l’autrice di Everything I Know About Love Dolly Alderton incaricata di scrivere le sceneggiature.

Non è ancora stato definito il cast e il progetto non ha ancora ricevuto il via libera dallo streamer. Netflix ha una lunga storia con le opere di Austen, avendo adattato “Persuasione” per un film del 2022 con Dakota Johnson.

Orgoglio e pregiudizio è l’opera più famosa di Jane Austen

Il romanzo più famoso di Austen, “Orgoglio e pregiudizio“, segue l’intelligente ma testarda Elizabeth Bennet mentre scopre che l’amore è più potente dell’orgoglio o del pregiudizio attraverso la sua relazione con Mr. Darcy, un uomo che inizialmente non le piace ma di cui alla fine si innamora. Il libro, originariamente pubblicato nel 1813, è stato adattato più volte per lo schermo. Le due trasposizioni più famose sono certamente quella della miniserie della BBC del 1995 con Colin Firth e Jennifer Ehle e il film di Joe Wright, del 2005, con Keira Knightley e Matthew Macfadyen.

Alderton è nota soprattutto per il suo bestseller del 2018 Everything I Know About Love, che ripercorre la sua esperienza dei suoi 20 anni ed è diventato una specie di bibbia per le donne della generazione Y e della generazione Z. È stato adattato in una serie di sette episodi da Alderton per BBC One e Peacock nel 2022. Il libro più recente di Alderton, “Good Material“, un romanzo di fantasia che segue un comico in difficoltà alle prese con le conseguenze di una rottura, è uscito l’anno scorso con recensioni positive.

È stata una grande settimana per Jane Austen sullo schermo: mercoledì, la BBC ha annunciato una serie spin-off di “Orgoglio e pregiudizio” sulla sorella di Elizabeth Bennet, Mary. Intitolata “The Other Bennet Sister“, la serie è realizzata dal produttore di “Doctor Who” Bad Wolf. Seguiranno sicuramente aggiornamenti in merito.

Orgoglio e pregiudizio e zombie: uno spot durante The Walking Dead

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È stato lanciato durante il midseason finale di The Walking Dead il primo spot tv di Orgoglio e pregiudizio e zombie che potete vedere di seguito.

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Nel cast del film ci sono Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham, Douglas Booth nei panni di Mr. Bingley e Matt Smith come Mr. Collins. Completano il cast in ruoli non ancora noti Lena Headey e Charles Dance.

Orgoglio e Pregiudizio e ZombieOrgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

Trama: Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: prime immagini ufficiali

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Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: prime immagini ufficiali

Ecco le prime immagini ufficiali di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, la rilettura del classico di Jane Austen da parte di Seth Grahame-Smith in cui, in un universo alternativo, l’Inghilterra di inizio Ottocento è infestata da zombie assassini.

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Nel cast del film ci sono Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham, Douglas Booth nei panni di Mr. Bingley e Matt Smith come Mr. Collins. Completano il cast in ruoli non ancora noti Lena Headey e Charles Dance.

Orgoglio e Pregiudizio e ZombieOrgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

Trama: Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Fonte: EW

Orgoglio e pregiudizio e zombie: nuovo poster e nuovo trailer

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Orgoglio e pregiudizio e zombie: nuovo poster e nuovo trailer

Lizzie Bennet (Lily James) e sorelle sono combattive come non mai nel nuovo trailer internazionale di Orgoglio e pregiudizio e zombie!

Eccolo di seguito:

https://youtu.be/47We4NPxfvI

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Nel cast del film ci sono Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham, Douglas Booth nei panni di Mr. Bingley e Matt Smith come Mr. Collins. Completano il cast in ruoli non ancora noti Lena Headey e Charles Dance.

Orgoglio e Pregiudizio e ZombieOrgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

Trama: Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Orgoglio e pregiudizio e zombie: Lily Collins nel cast!

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Orgoglio e pregiudizio e zombie: Lily Collins nel cast!

orgoglio-e-pregiudizio-e-zombieL’attrice Lily Collins è in trattative per interpretare il ruolo da protagonista in Orgoglio e Pregiudizio e Zombie. A rivelarlo è Variety secondo il quale l’attrice è ormai nelle fasi conclusive

Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: le sorelle Bennet pronte all’azione [FOTO]

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Ecco la prima foto delle sorelle Bennet in azione in Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, adattamento dell’omonimo romanzo ad ispirazione austeniana.Orgoglio e Pregiudizio e Zombie

Nel cast del film vediamo Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham e Matt Smith come Mr. Collins.

Orgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

Trama: Il romanzo segue la trama originale di Orgoglio e pregiudizio, ma tutta la vicenda si svolge in un universo alternativo in cui l’Inghilterra di inizio Ottocento è infestata da zombie assassini.

Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Fonte: CS

Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: il primo trailer con Lily James

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Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: il primo trailer con Lily James

Ecco il primo trailer di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, la rilettura del classico di Jane Austen da parte di Seth Grahame-Smith in cui, in un universo alternativo, l’Inghilterra di inizio Ottocento è infestata da zombie assassini.

https://youtu.be/QWr3mLI8Xl8

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Nel cast del film ci sono Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham, Douglas Booth nei panni di Mr. Bingley e Matt Smith come Mr. Collins. Completano il cast in ruoli non ancora noti Lena Headey e Charles Dance.

Orgoglio e Pregiudizio e ZombieOrgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

Trama: Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Fonte: EW

Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: i Lannister mandano i loro saluti

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Orgoglio e Pregiudizio e Zombie 2 Non abbiamo fatto confusione con i franchise, semplicemente è quello che è effettivamente accaduto al film dalla preproduzione turbolenta Orgoglio e Pregiudizio e Zombie. Chiariamo: il film, che da poco ha avviato una fase concreta di produzione dopo mesi di se e di forse ha aggiunto due membri al cast che andranno ad affiancare Matt Smith, altro attore ‘seriale’ che sta trovando uno spazio importante al cinema. Si tratta appunto di due Lannister di primo livello ovvero Lena Headey e Charles Dance, che in coppia, dal set di Game of Thrones, passano a quello del film/parodia/rilettura del classico di Jane Austen (basato sull’omonimo romanzo).

Orgoglio e Pregiudizio e ZombieOrgoglio e Pregiudizio e Zombie sarà diretto da Seth Grahame-Smith, che ha anche scritto lo script insieme a David O. Russell, e vedrà protagonisti Lily James, Bella Heathcote, Sam Riley, Jack Huston, Douglar Booth, Matt Smith, Suki Waterhouse, Lena Headey e Charles Dance.

Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson produrranno il film.

Fonte: CS

Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: character poster dei protagonisti

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Dopo aver visto il trailer e il primo poster, oggi arrivano i charachter poster dei protagonisti di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie. 

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Nel cast del film ci sono Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham, Douglas Booth nei panni di Mr. Bingley e Matt Smith come Mr. Collins. Completano il cast in ruoli non ancora noti Lena Headey e Charles Dance.

Orgoglio e Pregiudizio e ZombieOrgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

Trama: Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: armi e ombre nel nuovo poster

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Orgoglio e Pregiudizio e Zombie: armi e ombre nel nuovo poster

Nuovo poster per Orgoglio e Pregiudizio e Zombie, uno dei titoli più strani e divertenti in arrivo al cinema.

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Nel cast del film ci sono Lily James come Elizabeth, Bella Heathcote come Jane, Ellie Bamber come Lydia, Millie Brady come Mary e Suki Waterhouse come Kitty, con Sam Riley come Mr. Darcy, Jack Huston come Wickham, Douglas Booth nei panni di Mr. Bingley e Matt Smith come Mr. Collins. Completano il cast in ruoli non ancora noti Lena Headey e Charles Dance.

Orgoglio e Pregiudizio e ZombieOrgoglio e pregiudizio e zombie si baserà su una sceneggiatura scritta da Burr Steers e David O. Russell, mentre produttori saranno Natalie Portman, Marc Butan, Sean McKittrick, Brian Oliver, Annette Savitch, Allison Shearmur e Tyler Thompson.

Trama: Elizabeth Bennet e le sue quattro sorelle vivono in una casa in campagna con i loro genitori. Mr. Bennet ha cresciuto le figlie insegnando loro varie arti marziali e l’utilizzo di diverse armi, in modo tale che siano perfettamente in grado di difendersi dai non-morti; nel frattempo, Mrs. Bennet impiega il suo tempo cercando di maritare le sue ragazze con i migliori partiti della zona. Quando il facoltoso e single Mr. Bingley acquista una casa nelle vicinanze, Mrs. Bennet fa in modo che le figlie lo incontrino a un ballo. Durante il ballo le sorelle Bennet devono sgominare un gruppo di zombie arrivati sul posto, ma trovano anche il tempo di dedicarsi alle questioni di cuore: infatti Jane (la più vecchia delle quattro sorelle Bennet) viene apertamente corteggiata da Mr. Bingley, mentre Elizabeth s’infatua di Fitzwilliam Darcy, un caro amico dello stesso Mr. Bingley.

Fonte: EW

Orgoglio e pregiudizio e zombie: al via la produzione

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Deadline riporta la notizia che Orgoglio e pregiudizio e zombie (Pride and Prejudice and Zombies), progetto in cantiere da diversi anni, sta finalmente prendendo piede. Il film, basato sul romanzo di Seth Grahame-Smith che unisce il classico Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen con elementi tipici dell’horror (in particolare gli zombie), vedrà nel cast Lily James (Cinderella) nei panni di Elizabeth Bennett, Bella Heathcote (Dark Shadows), che sarà una delle sorelle di Elizabeth, e Sam Riley (Maleficent), che interpreterà invece Mr. Darcy.

Orgoglio e pregiudizio e zombie, la cui produzione inizierà il prossimo mese, sarà diretto da Burr Steers (Igby Goes Down), autore anche dello script del film insieme a David O. Russell. Il romanzo segue la trama originale di Orgoglio e pregiudizio, ma tutta la vicenda si svolge in un universo alternativo in cui l’Inghilterra di inizio Ottocento è infestata da zombie assassini. Tra i produttori del film ci sarà il premio Oscar Natalie Portman.

Fonte

 

 

Orgoglio e pregiudizio di Netflix: Jack Lowden potrebbe essere il nuovo Mr. Darcy

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Il dramma romantico di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio, è una storia senza tempo. Ogni generazione ha la sua versione di Elizabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy che definiscono l’amore e il desiderio per loro. L’anno scorso, Netflix ha annunciato il suo adattamento del romanzo classico e i fan hanno atteso pazientemente fino ad ora un ulteriore aggiornamento. Sembra che la serie abbia trovato il suo Mr. Darcy, dato che alcune indiscrezioni suggeriscono che la star di Slow Horses, Jack Lowden, sia in trattative per l’iconico ruolo.

Orgoglio e pregiudizio fonde perfettamente distinzione di classe e romanticismo. La storia secolare continua ad avere un grande successo tra i fan e sempre più amanti dei libri scoprono il romanzo, mantenendolo tra i migliori. Quindi, Dolly Alderton, sceneggiatrice di Everything I Know About Love, che ha scritto la sceneggiatura della prossima serie, ha il difficile compito di adattare la storia per una nuova generazione. Per quanto riguarda Lowden, che ha al suo attivo titoli come Guerra e pace sul piccolo schermo e film come Dunkirk, Maria Regina di Scozia e Benediction, si adatterà perfettamente al genere storico.

rosamund-pike-orgoglio-e-pregiudizioOrgoglio e pregiudizio è l’opera più famosa di Jane Austen

Il romanzo più famoso di Austen, “Orgoglio e pregiudizio“, segue l’intelligente ma testarda Elizabeth Bennet mentre scopre che l’amore è più potente dell’orgoglio o del pregiudizio attraverso la sua relazione con Mr. Darcy, un uomo che inizialmente non le piace ma di cui alla fine si innamora. Il libro, originariamente pubblicato nel 1813, è stato adattato più volte per lo schermo. Le due trasposizioni più famose sono certamente quella della miniserie della BBC del 1995 con Colin Firth e Jennifer Ehle e il film di Joe Wright, del 2005, con Keira Knightley e Matthew Macfadyen.

Alderton è nota soprattutto per il suo bestseller del 2018 Everything I Know About Love, che ripercorre la sua esperienza dei suoi 20 anni ed è diventato una specie di bibbia per le donne della generazione Y e della generazione Z. È stato adattato in una serie di sette episodi da Alderton per BBC One e Peacock nel 2022. Il libro più recente di Alderton, “Good Material“, un romanzo di fantasia che segue un comico in difficoltà alle prese con le conseguenze di una rottura, è uscito l’anno scorso con recensioni positive.

È stata una grande settimana per Jane Austen sullo schermo: mercoledì, la BBC ha annunciato una serie spin-off di “Orgoglio e pregiudizio” sulla sorella di Elizabeth Bennet, Mary. Intitolata “The Other Bennet Sister“, la serie è realizzata dal produttore di “Doctor Who” Bad Wolf. Seguiranno sicuramente aggiornamenti in merito.

Orgoglio e pregiudizio di Netflix: Emma Corrin e Olivia Colman saranno Elizabeth Bennet e Mrs. Bennet

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La serie di Netflix Orgoglio e pregiudizio ha trovato le sue Elizabeth Bennet e Mrs. Bennet rispettivamente in Emma Corrin e Olivia Colman. A loro si aggiunge la star di Slow Horses Jack Lowden, che ha ottenuto il ruolo di Mr. Darcy, come riportato in esclusiva da Variety mercoledì. La serie in sei parti sarà un adattamento fedele dell’iconico romanzo di Jane Austen, scritto dall’autrice di “Everything I Know About LoveDolly Alderton e diretto da Euros Lyn di “Heartstopper”. La serie entrerà in produzione nel Regno Unito quest’anno.

Dolly riporterà in vita la storia iconica di Jane Austen per il pubblico che la ama, ispirando al contempo una nuova generazione a innamorarsi della Austen per la prima volta”, si legge in un comunicato stampa. La star di “The Crown Emma Corrin debutterà come produttrice esecutiva del progetto insieme ad Alderton e Lyn, oltre a Laura Lankester, Will Johnston e Louise Mutter per Lookout Point. Lisa Osborne è la produttrice.

Interpretare Elizabeth Bennet è un’opportunità unica nella vita”, ha dichiarato Corrin in un comunicato. “Poter dare vita a questo personaggio iconico, al fianco di Olivia e Jack, con le sceneggiature fenomenali di Dolly, è davvero il più grande onore. Non vedo l’ora che una nuova generazione si innamori di nuovo di questa storia“. Aggiunge Alderton: “Una volta ogni generazione, un gruppo di persone riesce a raccontare questa storia meravigliosa e mi sento molto fortunata a poterne fare parte”.

“Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen è il modello della commedia romantica: è stata una gioia tornare a scavare nelle sue pagine per trovare modi nuovi e familiari di dare vita a questo amato libro. – ha continuato Alderton – Con Euros Lyn a dirigere il nostro cast stellare, sono davvero entusiasta di reintrodurre questi personaggi esilaranti e complicati a coloro che considerano ‘Orgoglio e Pregiudizio’ il loro libro preferito e a coloro che non hanno ancora incontrato i loro Lizzie e Mr Darcy“.

Orgoglio e pregiudizio è l’opera più famosa di Jane Austen

Il romanzo più famoso di Austen, “Orgoglio e pregiudizio“, segue l’intelligente ma testarda Elizabeth Bennet mentre scopre che l’amore è più potente dell’orgoglio o del pregiudizio attraverso la sua relazione con Mr. Darcy, un uomo che inizialmente non le piace ma di cui alla fine si innamora. Il libro, originariamente pubblicato nel 1813, è stato adattato più volte per lo schermo. Le due trasposizioni più famose sono certamente quella della miniserie della BBC del 1995 con Colin Firth e Jennifer Ehle e il film di Joe Wright, del 2005, con Keira Knightley e Matthew Macfadyen.

Organi di Kaiju : continua il virale di Pacific Rim

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Organi di Kaiju : continua il virale di Pacific Rim

Continua imperterrito il virale di Pacific Rim, quello che conta di diventare il vero blockbuster dell’estate. Il film di Guillermo Del Toro uscirà al cinema il prossimo 12 luglio ed oggi, grazie al canale Youtube della Warner Bros e al sito Slashfilm abbiamo la possibilità di mostrarvi degli organi di Kaiju freschi freschi.

Nel film infatti sembra che la proliferazione di questi mostri che provengono dalle profondità degli abissi alimenti un mercato nero di organi considerati miracolosi contro qualsiasi tipo di malattia (cancro, infarto e persino sindrome delle gambe senza riposo!). Il personaggio di Ron Perlman è alle prese con questo tipo di commercio e promuove in questo video il suo negozio:

 

Intanto il sito Slashfilm mostra un video molto interessante. Nelle redazioni di alcuni giornali americani sono arrivate delle valigette con un contenuto prezioso. Si tratta proprio di organi di Kaiju selezionati e spediti ai giornalisti!

Ecco il video:

In Pacific Rim quando una legione di creature mostruose, chiamate Kaiju, emerge dagli oceani, scoppia una guerra destinata a distruggere milioni di vite e consumare le risorse umane per tutti gli anni a venire. Per combattere i giganteschi Kaiju viene creata un’arma speciale: enormi robot, chiamati Jaeger, controllati simultaneamente da due piloti le cui menti sono collegate a una rete neurale. Ma anche i Jaeger sembrano impotenti di fronte alla ferocia degli instancabili Kaiju.  Sull’orlo della sconfitta, le forze militari che difendono l’umanità non hanno altra scelta che rivolgersi a un duo di eroi male accoppiati: un ex pilota caduto in disgrazia  (Charlie Hunnam) e una ragazza recluta senza esperienza (Rinko Kikuchi), che vengono chiamati a pilotare un leggendario quanto obsoleto Jaeger, una reliquia del passato. Insieme i due saranno l’ultimo bastione dell’umanità prima dell’apocalisse.

Il regista candidato  all’Oscar Guillermo del Toro (“Il labirinto del fauno”) dirige questo film d’azione, fantascienza e avventura tratto da una sceneggiatura di Travis Beacham (“Scontro tra titani”).  Thomas Tull, Jon Jashni e Mary Parent sono i produttori e Callum Greene è il produttore esecutivo.

Nel film recitano Charlie Hunnam (Sons of Anarchy per la TV), Idris Elba (Thor), Rinko Kikuchi (The Brothers Bloom), Charlie Day (Come ammazzare il capo … e vivere felici), e Ron Perlman (i film di Hellboy). Il cast di attori stellari comprende anche Max Martini, Robert Kazinsky, Clifton Collins, Jr., Burn Gorman, Larry Joe Campbell, Diego Klattenhoff e Brad William Henke. La squadra creativa di del Toro dietro le quinte comprende il direttore della fotografia vincitore del premio Oscar Guillermo Navarro, lo scenografo Andrew Neskoromny, il montatore  Peter Amundson, e la costumista  Kate Hawley. In uscita all’inizio dell’estate 2013, il film è presentato dalla Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures e sarà distribuito dalla Warner Bros. Pictures, una compagnia della Warner Bros. Entertainment.

Oren Peli presenta: I Diari di Chernobyl

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Annunciato a metà dello scorso anno, senza che se ne fosse ancora deciso il titolo, il nuovo progetto di Oren Peli è stato battezzato The Chernobyl Diaries. Peli, che ha raggiunto la notorietà grazie a Paranormal Activity,  non si occuperà però della regia, affidata a Bradley Parker, specialista in effetti speciali che ha lavorato tra gli altri su Fight Club e Let me in (uscito in Italia col titolo di Blood story, remake dello svedese Lasciami entrare). Il film, distribuito da Alcon e Warner Bros, è stato scritto dallo stesso Peli assieme ai fratelli Shane e Cary Van Dyke (nipoti del celebre Dick).

  Peli parteciperà anche nelle vesti di produttore con la Paranormal Film, per la quale sono usciti Insidious di James Wan e Lord of Salem di Rob Zombie. In The Chernobyl Diaries verranno narrate le vicende di un gruppo di amici in gita nella città di Prypiat, nella quale abitavano i lavoratori del vicino impianto nucleare, poi abbandonata a seguito della catastrofe del 1986. Qui, oltre che con la desolazione e i silenzi tipici di ogni luogo abbandonato, i protagonisti avranno a che fare con presenze molto meno naturali… Il cast include alcuni habituè del genere: Jonathan Sadowski (che ha partecipato al remake di Venerdì 13 del 2009) e Nathan Phillips (Wolf Creek); con loro, tra gli altri, anche l’ex idolo adolescenziale Jesse McCartney (cui qualche anno fa arrise un breve successo anche in Italia). L’uscita del film negli USA è prevista a fine maggio. Oren Peli è atteso nel frattempo sugli schermi col suo prossimo film, Area 51.

Fonte: Empire

Ore 18 in punto recensione

Paride è una sorta di impiegato amministrativo dell’Aldilà: il suo compito è di accogliere i suicidi subito dopo il trapasso recandosi all’ora e nel luogo previsto, per accompagnarli poi alle soglie dell’aldilà; un giorno qualcosa non va come preventivato: alle 18.00 in punto (orario previsto per il trapasso), il barbone Nicola viene distolto dai suoi propositi di autodistruzione dallo squillo di un cellulare smarrito: l’ex aspirante suicida allaccerà una relazione, prima solo telefonica e poi più concreta con Stella, proprietaria del telefonino; ad aiutarlo ci sarà Duchessa, una sua compagnia di strada, che tra l’altro, lo incoraggerà a riprendere una promettente carriera pianistica, abbandonata anni prima. La relazione tra Nicola e Stella, inizialmente fondata sul fascino del non conosciuto e sul non fare domande riguardo i rispettivi passati, rischierà però presto di deflagrare, a causa di troppe verità tenute nascoste… Paride nel frattempo è alle prese con quel mancato suicidio che rischia di mandare in tilt tutta la macchina amministrativa dell’Altromondo: la direttiva sarebbe di rimettere le cose a posto, facendo in modo che Nicola torni sui suoi passi e realizzi i propri propositi suicidi, ma per la prima volta in tremila anni di attività, il solerte impiegato si pone dei dubbi sul reale senso del proprio lavoro…

Ore 18 in puntoLa vicenda di Nicola e Stella, della quale Paride è silenzioso spettatore, finisce per essere una favola moderna, su come gli uomini possano riprendere in mano il proprio futuro, contro qualsiasi idea di predestinazione, magari grazie all’aiuto un Caso per una volta benevolo e che sembra farsi beffe anche delle Alte Sfere… Per quanto godibile, strappando qualche risata, mescolandola ad un pizzico di riflessione, il film ben presto si instrada nei binari di una classica storia d’amore (anche con qualche battuta un filo scontata), con tanto di drammi derivanti da verità taciute, lasciando ai margini l’elemento fantastico e l’idea dell’Aldilà che va in crisi per un mancato suicidio. Discreta l’interpretazione di Salvo Piparo – Nicola, fin qui noto soprattutto nella scena teatrale palermitana; efficace quella del più noto Paride Benassai, con all’attivo svariate partecipazioni sul grande e piccolo schermo; completano il cast le semiesordienti Roberta Murgia – Stella e la giornalista e scrittrice Valentina Gebbia nel ruolo di Duchessa.

Primo lungometraggio diretto dal palermitano Giuseppe Gigliorosso, fin qui soprattutto autore di corti, Ore 18 in punto, accolto positivamente in occasione dello scorso Taormina Film Fest, è un riuscito esempio di autoproduzione completamente indipendente, finanziato direttamente dalle maestranze a da un migliaio di sostenitori, ognuno dei quali ha contribuito alla causa con 7 euro, il prezzo medio di un biglietto del cinema.

Ore 15:17 – Attacco al treno: la storia vera dietro il film di Clint Eastwood

Negli ultimi anni, l’acclamato attore e regista Clint Eastwood ha realizzato una serie di film incentrati sulle nuove figure eroiche degli odierni Stati Uniti. American Sniper, il più recente Richard Jewell e anche Sully rientrano in questa categoria, con protagonisti che si sono trovati al momento giusto nel posto giusto, dimostrando capacità non a tutti proprie. Tra questi film vi è anche 15:17 – Attacco al treno (qui la recensione), da Eastwood realizzato nel 2017 e incentrato su vero attacco terroristico ad un treno, svoltosi nel 2015 e sventato da un gruppo di coraggiosi eroi.

Originariamente, Eastwood aveva scelto gli attori Kyle Gallner, Jeremie Harris e Alexander Ludwig per interpretare i veri protagonisti di questa vicenda, ovvero Alek Skarlatos, Anthony Sadler e Spencer Stone. Tuttavia, il regista ha poi scelto gli stessi Skarlatos, Sadler e Stone per interpretare se stessi. A riguardo, ha raccontato che nella sua mente continuava a tornare agli eroi reali della storia vera, decidendo di affidare dunque a loro i ruoli. Anche altri due uomini che hanno aiutato a sottomettere l’aggressore hanno interpretato loro stessi nel film, ovvero il professore franco-americano Mark Moogalian e il consulente informatico britannico Chris Norman.

L’unico eroe reale che manca all’appello è un banchiere francese di 28 anni che ha affrontato per primo il terrorista mentre aspettava di usare un bagno a bordo. Spesso chiamato Damien A., ha voluto mantenere l’anonimato dopo l’esperienza. In ogni caso, si tratta dunque di un film che fa della ricerca del realismo la sua primaria cifra stilistica, venendo non solo interpretato dai veri protagonisti della vicenda ma anche girato come se fossero proprio loro con i dispositivi di ripresa a loro disposizione a dar vita alle scene. Ore 15:17 – Attacco al treno è dunque un film molto particolare e in questo articolo ci concentriamo sulla storia vera di cui narra.

Spencer Stone, Alek Skarlatos e Anthony Sadler in Ore 15 17 - Attacco al treno
Spencer Stone, Alek Skarlatos e Anthony Sadler in Ore 15 17 – Attacco al treno © 2018 – Warner Bros.

La vera storia dietro il film Ore 15:17 – Attacco al treno

Come narrato nel film, gli eroi di questa storia sono amici sin dall’infanzia e al momento della vicenda che li ha resi celebri stavano trascorrendo insieme una vacanza con lo zaino in spalla attraverso l’Europa. Spencer Stone e Alek Skarlatos hanno conosciuto Anthony Sadler da giovani, mentre frequentavano la stessa scuola cristiana in California. Sia Spencer che Alek erano infatti passati dalla scuola pubblica a una scuola cristiana intorno alle medie. Sadler arrivò nello stesso periodo da un’altra scuola pubblica, in particolare per giocare nella squadra di basket. Tutti e tre non erano abituati alla nuova scuola cristiana e rifiutavano di conformarsi alle sue regole.

In seguito, Stone divenne medico dell’Aeronautica, mentre Skarlatos specialista della Guardia Nazionale dell’Oregon, appena rientrato da un periodo in Afghanistan. Sadler, invece, frequentava l’ultimo anno della California State University di Sacramento. Quello che viene spesso definito l’attacco al treno di Parigi (dal nome della destinazione), ha avuto luogo poco prima delle 18:00 del 21 agosto 2015 sull’affollato treno ad alta velocità Thalys 9364 che trasportava 554 passeggeri da Amsterdam a Parigi. Il treno aveva appena attraversato il confine tra Belgio e Francia prima dell’attacco, con il terrorista Ayoub El Khazzani, all’epoca 25enne, salito a bordo di esso a Bruxelles.

Oltre ai tre ragazzi, altri tre uomini hanno contribuito a sottomettere il terrorista Ayoub El Khazzani. Mark Moogalian, professore franco-americano di inglese alla Sorbona, è stato il secondo ad affrontare l’aggressore dopo che questi è uscito dal bagno con un fucile d’assalto, una pistola e la lama di un taglierino. L’uomo armato e a torso nudo aveva già sopraffatto un banchiere francese di 28 anni, noto solo come Damien A., che aveva tentato di affrontare El Khazzani quando questo è uscito dal bagno. Damien A. è caduto a terra nella colluttazione, mentre Moogalian è riuscito a strappare il fucile a El Khazzani, ma mentre si girava per mettere in salvo la moglie, il terrorista ha estratto una pistola Luger 9mm nascosta e gli ha sparato alla schiena, con un colpo non fatale.

Ray Corasani in Ore 15 17 - Attacco al treno
Ray Corasani in Ore 15 17 – Attacco al treno © 2018 – Warner Bros.

C’è poi Christopher Norman, un consulente informatico britannico che si è preparato sul suo sedile per bloccare il terrorista al suo passaggio lungo il corridoio. Sadler, insieme ai suoi amici Alex Skarlatos e Spencer Stone, è stato avvisato della situazione sul treno quando ha sentito degli spari. Il suono ha svegliato Spencer da un pisolino. “A quel punto mi sono abbassato”, ha raccontato Skarlatos a Sky News. “Spencer, accanto a me, si è abbassato”. Skarlatos era da poco tornato da una missione in Afghanistan. “Ho guardato Spencer e ho detto: ‘Andiamo! Vai!”. A quel punto, i tre americani sono intervenuti, affrontando e picchiando l’uomo armato mentre cercava di prendere le sue armi.

Una volta che Stone lo ha soffocato fino a fargli perdere i sensi, Norman e un macchinista francese hanno assistito gli americani Skarlatos e Sadler nel trattenere il terrorista e nel legarlo usando pezzi di vestiti dati loro da alcuni passeggeri. L’idea di legarlo è stata di Norman. “Se mi considero un eroe? No”, ha detto ai giornalisti ad Arras, in Francia. “Se ci sono degli eroi, sono Skarlatos e Spencer. E penso che senza Spencer saremmo tutti morti”. In seguito, Skarlatos ha scoperto che il proiettile nella camera di cartuccia del fucile d’assalto AK-47 che il terrorista portava con sé aveva un innesco difettoso, il che significa che quando il percussore ha colpito il proiettile, la reazione chimica che avrebbe dovuto provocare una scintilla non è avvenuta.

Non si è quindi mai accesa la polvere da sparo che avrebbe dovuto sparare il proiettile. “Se l’arma di quel tizio avesse funzionato correttamente, non voglio nemmeno pensare a come sarebbe andata”, ha detto Skarlatos a Sky News. Gli occupanti del treno hanno riferito che l’uomo armato ha puntato il fucile contro di loro e ha cercato di sparare, emettendo però solo un “click, click, click”. Come mostrato nel film, dunque, l’arma si era realmente inceppata, permettendo a Stone di raggiungere il terrorista. Stone ha in seguito raccontato che prima di decidere di avventarsi sul terrorista, ha notato che quest’ultimo aveva inceppato il fucile. Un evento estremamente raro.

Spencer Stone in Ore 15 17 - Attacco al treno
Spencer Stone in Ore 15 17 – Attacco al treno © 2018 – Warner Bros.

Secondo l’emittente televisiva francese BFM, il 25enne Ayoub El Khazzani ha inizialmente sostenuto di aver “trovato” le armi in una valigia abbandonata in un parco di Bruxelles, in Belgio, affermando di non essere un terrorista e di aver solo cercato di prendere in ostaggio i passeggeri del treno per portare a termine una rapina, negando dunque qualunque affiliazione terroristica. I funzionari francesi e altri esperti ritengono però che la storia sia una montatura progettata per coprire le sue vere intenzioni. Hanno sottolineato il fatto che era armato con un fucile d’assalto Kalashnikov, una pistola Luger, un taglierino, circa 300 munizioni e una bottiglia di benzina, il che indica chiaramente che stava pianificando un massacro.

La verità è emersa più di un anno dopo, nel dicembre 2016, quando l’avvocato di El Khazzani ha rilasciato una dichiarazione all’Associated Press in cui affermava che aveva ricevuto l’ordine da una cellula terroristica dello Stato Islamico di compiere l’attacco al treno dell’agosto 2015. Si è scoperto che gli ordini provenivano da Abdelhamid Abaaoud, la mente dietro gli attacchi di Parigi del novembre 2015 alle terrazze dei caffè, a una sala concerti e a uno stadio, che hanno ucciso 130 persone. Abaaoud, 28 anni, è morto durante un raid della polizia cinque giorni dopo gli attacchi di novembre a St. Denis, un sobborgo di Parigi.

In seguito a questo sventato attacco terroristico, il Presidente francese Hollande ha presieduto la cerimonia della Legion d’Onore per Spencer Stone, Anthony Sadler, Alek Skarlatos e Chris Norman il 24 agosto 2015, tre giorni dopo l’attacco al treno. Gli uomini sono stati nominati Cavalieri della Legione d’Onore. Negli Stati Uniti, Spencer Stone è poi stato insignito del Purple Heart e della Airman’s Medal. È stato poi meritatamente promosso di due gradi a sergente maggiore. Alek Skarlatos ha ricevuto la Medaglia del Soldato, la massima onorificenza conferita al personale militare per l’eroismo al di fuori del combattimento. Il civile Anthony Sadler ha infine ricevuto la Medaglia del Segretario della Difesa per il valore. Stone, Sadler e Skarlatos sono inoltre stati invitati alla Casa Bianca e ringraziati personalmente dal Presidente Barack Obama.

Fonte: HistoryvsHollywood

Ore 15:17 Attacco al treno: in home video il film di Clint Eastwood

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La vera storia di tre amici diventati eroi viene finalmente raccontata in Ore 15:17 Attacco al treno di Clint Eastwood, disponibile dal 7 giugno in DVD e Blu-Ray e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Il premio Oscar Clint Eastwood (Sully, American Sniper, Million Dollar Baby) racconta le vite di tre coraggiosi ragazzi americani diventati eroi dopo aver sventato un attacco terroristico il 21 agosto 2015, sul treno dell’alta velocità diretto da Amsterdam a Parigi. Il trio è composto da Anthony Sandler, Alek Skarlatos e Spencer Stone, che sono stati scelti da Eastwood per interpretare loro stessi e che sono anche gli autori del romanzo autobiografico dal quale è tratta la sceneggiatura del film.

I contenuti speciali permetteranno di rivivere con gli occhi dei protagonisti la vicenda che ispirato il film e di comprendere la scelta fatta da Eastwood, che ha voluto i tre ragazzi come attori.

Ore 15:17 Attacco al treno, trama

Il 21 agosto 2015, il mondo ha assistito stupefatto alla notizia di un tentato attacco terroristico sul treno Thalys n. 9364 diretto a Parigi, sventato da tre coraggiosi giovani americani in viaggio attraverso l’Europa, che nel film interpretano proprio loro stessi. Dall’infanzia alla serie di sfortunati eventi che hanno preceduto l’attacco, il regista Clint Eastwood ripercorre le vite di questi tre uomini, la cui amicizia è diventata l’arma più potente durante questa esperienza che li ha messi a dura prova, e il cui coraggio ha consentito di salvare le vite di oltre 500 passeggeri.
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